Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410483 -
GEOFISICA APPLICATA
(obiettivi)
Gli studenti apprenderanno come applicare i principi della fisica allo studio della Terra. Il corso fornisce una introduzione generale ai principali metodi di geofisica applicata e alla loro interpretazione per studi di carattere ingegneristico, ambientale ed archeologico.
|
6 | GEO/11 | 44 | - | 6 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
Capacità di localizzare, quantificare e gestire le risorse idriche sotterranee. Capacità di produrre cartografia idrogeologica. Capacità di dimensionare opere di captazione di acquiferi. Capacità di produrre schemi di circolazione e/o modelli idrogeologici. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
-
MASTRORILLO LUCIA
(programma)
1) Concetto di acquifero. Acqua nei vuoti: acquiferi porosi, fratturati e carsici. Complessi idrogeologici e geometria dell’acquifero: area di ricarica, aquiclude e aquitard; falda, rapporto falda fiume, rapporto falda mare, circolazione multifalda
(testi)
2) Idrogeologia regionale: idrostrutture dell’Italia centrale. Dominio umbro-marchigiano, dominio laziale -abruzzese, dominio vulcanico, ruolo idrogeologico delle faglie 3) Modalità di emergenza delle acque sotterranee: sorgenti. Tipi di sorgenti in relazione alla geometria dell’acquifero e relative modalità di captazione; portata, regime di portata e curve di esaurimento di una sorgente; aree di salvaguardia e criteri di delimitazione (DL.152/2006) 4) Modalità di ricarica delle acque sotterrane: flusso di base, bilancio idrico, infiltrazione efficace 5) La circolazione idrica sotterranea: principi di idrodinamica. Teorema di Bernoulli (concetto di carico idraulico), dalla legge di Darcy ai modelli di flusso di Dupuit e Theis. 6) Cenni di idrogeochimica e chimica isotopica applicata agli studi idrogeologici 7) Prospezioni idrogeologiche: prove di pompaggio per la determinazione dei parametri idrodinamici dell’acquifero; misura, elaborazione ed interpretazione delle grandezze idrogeologiche (precipitazione e temperatura, evapotraspirazione, portata, analisi degli idrogrammi, reti di flusso (piezometrie). 8) Lettura ed interpretazione di cartografia idrogeologica a differenti scale di rappresentazione CELICO P. (1986) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. – LIGUORI ED.
CELICO P. (1988) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. – LIGUORI ED. CASTANY G. (1982) – IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. – FLACCOVIO ED. CIVITA M. (2004) IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. FRANCANI V. (2014) IDROGEOLOGIA AMBIENTALE - CASA EDITRICE AMBROSIANA CUSTODIO E & LLAMAS MR (2007) IDROLOGIA SOTTERRANEA Volume 1 e Volume 2 FLACCOVIO ED. |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello superiore anche con l'acquisizione dei termini tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente, sia nella forma scritta che orale, nel campo della geologia, anche all'estero.
|
3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
-
CIPOLLARI PAOLA
(programma)
Il corso si sviluppa in tre moduli. Nel primo modulo si forniscono le basi della nomenclatura stratigrafica. In esso vengono descritte le principali caratteristiche delle unità stratigrafiche, il cui utilizzo viene acquisito mediante esercitazioni. In questo modulo si sviluppa anche una sezione dedicata alla caratterizzazione e correlazione delle unità del sottosuolo attraverso i metodi di indagine indiretta (p.es. well log e sezioni sismiche). Nel secondo modulo vengono forniti i concetti base della stratigrafia sequenziale con applicazioni a diversi ambienti sedimentari e alla stratigrafia sismica. In tale modulo vengono inoltre definiti i fondamenti della sedimentazione ritmica e, in particolare, vengono introdotti i concetti della ciclostratigrafia. Questa parte del corso si avvale anche dell'analisi critica di specifici lavori di letteratura. Il terzo modulo è dedicato alla stratigrafia regionale. Partendo da una ricostruzione paleogeografia del mesozoico in area tetidea, si opera un percorso ideale attraverso i principali domini sedimentari. Questo, allo scopo di ricostruire la loro evoluzione sedimentaria avvenuta a seguito del verificarsi di eventi tettonici di primo ordine. In particolare, vengono prese in esame le principali successioni bacinali (Liguridi interne ed esterne, la Spezia, Toscana, Umbria-Marche, Lagonegro e Molise, bacino imerese-sicano) alcuni casi relativi alla piattaforma carbonatica pelagica (PCP), la successione di transizione piattaforma-bacino affiorante nel Gargano e, infine, la stratigrafia delle piattaforme carbonatiche appenniniche e dolomitiche.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
(1976) – INTERNATIONAL STRATIGRAPHIC GUIDE. SALVADOR A. (ED.) COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
-
ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE;
(testi)
STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL
gEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. Complementary readings -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005. |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
Fornire principi metodologici per il rilevamento geologico e la produzione di cartografia tematica, attraverso attività pratica sul campo ed elaborazioni in laboratorio. Sviluppare modelli geologici 3d dei corpi rocciosi, integrando dati in affioramento e in sottosuolo, attraverso esperienze multidisciplinari su problematiche geologiche a difficoltà medio-alta.
-
COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO.
-
BALLATO PAOLO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. REALIZZAZIONE E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE- ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1995. VENTURINI C. – REALIZZARE E LEGGERE CARTE E SEZIONI GEOLOGICHE. DARIO FLACCOVIO EDITORE, PALERMO, 2012. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
-
VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410483 -
GEOFISICA APPLICATA
(obiettivi)
Gli studenti apprenderanno come applicare i principi della fisica allo studio della Terra. Il corso fornisce una introduzione generale ai principali metodi di geofisica applicata e alla loro interpretazione per studi di carattere ingegneristico, ambientale ed archeologico.
|
6 | GEO/11 | 44 | - | 6 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
Capacità di localizzare, quantificare e gestire le risorse idriche sotterranee. Capacità di produrre cartografia idrogeologica. Capacità di dimensionare opere di captazione di acquiferi. Capacità di produrre schemi di circolazione e/o modelli idrogeologici. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
-
MASTRORILLO LUCIA
(programma)
1) Concetto di acquifero. Acqua nei vuoti: acquiferi porosi, fratturati e carsici. Complessi idrogeologici e geometria dell’acquifero: area di ricarica, aquiclude e aquitard; falda, rapporto falda fiume, rapporto falda mare, circolazione multifalda
(testi)
2) Idrogeologia regionale: idrostrutture dell’Italia centrale. Dominio umbro-marchigiano, dominio laziale -abruzzese, dominio vulcanico, ruolo idrogeologico delle faglie 3) Modalità di emergenza delle acque sotterranee: sorgenti. Tipi di sorgenti in relazione alla geometria dell’acquifero e relative modalità di captazione; portata, regime di portata e curve di esaurimento di una sorgente; aree di salvaguardia e criteri di delimitazione (DL.152/2006) 4) Modalità di ricarica delle acque sotterrane: flusso di base, bilancio idrico, infiltrazione efficace 5) La circolazione idrica sotterranea: principi di idrodinamica. Teorema di Bernoulli (concetto di carico idraulico), dalla legge di Darcy ai modelli di flusso di Dupuit e Theis. 6) Cenni di idrogeochimica e chimica isotopica applicata agli studi idrogeologici 7) Prospezioni idrogeologiche: prove di pompaggio per la determinazione dei parametri idrodinamici dell’acquifero; misura, elaborazione ed interpretazione delle grandezze idrogeologiche (precipitazione e temperatura, evapotraspirazione, portata, analisi degli idrogrammi, reti di flusso (piezometrie). 8) Lettura ed interpretazione di cartografia idrogeologica a differenti scale di rappresentazione CELICO P. (1986) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. – LIGUORI ED.
CELICO P. (1988) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. – LIGUORI ED. CASTANY G. (1982) – IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. – FLACCOVIO ED. CIVITA M. (2004) IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. FRANCANI V. (2014) IDROGEOLOGIA AMBIENTALE - CASA EDITRICE AMBROSIANA CUSTODIO E & LLAMAS MR (2007) IDROLOGIA SOTTERRANEA Volume 1 e Volume 2 FLACCOVIO ED. |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello superiore anche con l'acquisizione dei termini tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente, sia nella forma scritta che orale, nel campo della geologia, anche all'estero.
|
3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
-
CIPOLLARI PAOLA
(programma)
Il corso si sviluppa in tre moduli. Nel primo modulo si forniscono le basi della nomenclatura stratigrafica. In esso vengono descritte le principali caratteristiche delle unità stratigrafiche, il cui utilizzo viene acquisito mediante esercitazioni. In questo modulo si sviluppa anche una sezione dedicata alla caratterizzazione e correlazione delle unità del sottosuolo attraverso i metodi di indagine indiretta (p.es. well log e sezioni sismiche). Nel secondo modulo vengono forniti i concetti base della stratigrafia sequenziale con applicazioni a diversi ambienti sedimentari e alla stratigrafia sismica. In tale modulo vengono inoltre definiti i fondamenti della sedimentazione ritmica e, in particolare, vengono introdotti i concetti della ciclostratigrafia. Questa parte del corso si avvale anche dell'analisi critica di specifici lavori di letteratura. Il terzo modulo è dedicato alla stratigrafia regionale. Partendo da una ricostruzione paleogeografia del mesozoico in area tetidea, si opera un percorso ideale attraverso i principali domini sedimentari. Questo, allo scopo di ricostruire la loro evoluzione sedimentaria avvenuta a seguito del verificarsi di eventi tettonici di primo ordine. In particolare, vengono prese in esame le principali successioni bacinali (Liguridi interne ed esterne, la Spezia, Toscana, Umbria-Marche, Lagonegro e Molise, bacino imerese-sicano) alcuni casi relativi alla piattaforma carbonatica pelagica (PCP), la successione di transizione piattaforma-bacino affiorante nel Gargano e, infine, la stratigrafia delle piattaforme carbonatiche appenniniche e dolomitiche.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
(1976) – INTERNATIONAL STRATIGRAPHIC GUIDE. SALVADOR A. (ED.) COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
-
ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE;
(testi)
STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL
gEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. Complementary readings -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005. |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
Fornire principi metodologici per il rilevamento geologico e la produzione di cartografia tematica, attraverso attività pratica sul campo ed elaborazioni in laboratorio. Sviluppare modelli geologici 3d dei corpi rocciosi, integrando dati in affioramento e in sottosuolo, attraverso esperienze multidisciplinari su problematiche geologiche a difficoltà medio-alta.
-
COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO.
-
BALLATO PAOLO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. REALIZZAZIONE E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE- ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1995. VENTURINI C. – REALIZZARE E LEGGERE CARTE E SEZIONI GEOLOGICHE. DARIO FLACCOVIO EDITORE, PALERMO, 2012. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
-
VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410483 -
GEOFISICA APPLICATA
(obiettivi)
Gli studenti apprenderanno come applicare i principi della fisica allo studio della Terra. Il corso fornisce una introduzione generale ai principali metodi di geofisica applicata e alla loro interpretazione per studi di carattere ingegneristico, ambientale ed archeologico.
|
6 | GEO/11 | 44 | - | 6 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
Capacità di localizzare, quantificare e gestire le risorse idriche sotterranee. Capacità di produrre cartografia idrogeologica. Capacità di dimensionare opere di captazione di acquiferi. Capacità di produrre schemi di circolazione e/o modelli idrogeologici. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
-
MASTRORILLO LUCIA
(programma)
1) Concetto di acquifero. Acqua nei vuoti: acquiferi porosi, fratturati e carsici. Complessi idrogeologici e geometria dell’acquifero: area di ricarica, aquiclude e aquitard; falda, rapporto falda fiume, rapporto falda mare, circolazione multifalda
(testi)
2) Idrogeologia regionale: idrostrutture dell’Italia centrale. Dominio umbro-marchigiano, dominio laziale -abruzzese, dominio vulcanico, ruolo idrogeologico delle faglie 3) Modalità di emergenza delle acque sotterranee: sorgenti. Tipi di sorgenti in relazione alla geometria dell’acquifero e relative modalità di captazione; portata, regime di portata e curve di esaurimento di una sorgente; aree di salvaguardia e criteri di delimitazione (DL.152/2006) 4) Modalità di ricarica delle acque sotterrane: flusso di base, bilancio idrico, infiltrazione efficace 5) La circolazione idrica sotterranea: principi di idrodinamica. Teorema di Bernoulli (concetto di carico idraulico), dalla legge di Darcy ai modelli di flusso di Dupuit e Theis. 6) Cenni di idrogeochimica e chimica isotopica applicata agli studi idrogeologici 7) Prospezioni idrogeologiche: prove di pompaggio per la determinazione dei parametri idrodinamici dell’acquifero; misura, elaborazione ed interpretazione delle grandezze idrogeologiche (precipitazione e temperatura, evapotraspirazione, portata, analisi degli idrogrammi, reti di flusso (piezometrie). 8) Lettura ed interpretazione di cartografia idrogeologica a differenti scale di rappresentazione CELICO P. (1986) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. – LIGUORI ED.
CELICO P. (1988) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. – LIGUORI ED. CASTANY G. (1982) – IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. – FLACCOVIO ED. CIVITA M. (2004) IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. FRANCANI V. (2014) IDROGEOLOGIA AMBIENTALE - CASA EDITRICE AMBROSIANA CUSTODIO E & LLAMAS MR (2007) IDROLOGIA SOTTERRANEA Volume 1 e Volume 2 FLACCOVIO ED. |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello superiore anche con l'acquisizione dei termini tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente, sia nella forma scritta che orale, nel campo della geologia, anche all'estero.
|
3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
-
CIPOLLARI PAOLA
(programma)
Il corso si sviluppa in tre moduli. Nel primo modulo si forniscono le basi della nomenclatura stratigrafica. In esso vengono descritte le principali caratteristiche delle unità stratigrafiche, il cui utilizzo viene acquisito mediante esercitazioni. In questo modulo si sviluppa anche una sezione dedicata alla caratterizzazione e correlazione delle unità del sottosuolo attraverso i metodi di indagine indiretta (p.es. well log e sezioni sismiche). Nel secondo modulo vengono forniti i concetti base della stratigrafia sequenziale con applicazioni a diversi ambienti sedimentari e alla stratigrafia sismica. In tale modulo vengono inoltre definiti i fondamenti della sedimentazione ritmica e, in particolare, vengono introdotti i concetti della ciclostratigrafia. Questa parte del corso si avvale anche dell'analisi critica di specifici lavori di letteratura. Il terzo modulo è dedicato alla stratigrafia regionale. Partendo da una ricostruzione paleogeografia del mesozoico in area tetidea, si opera un percorso ideale attraverso i principali domini sedimentari. Questo, allo scopo di ricostruire la loro evoluzione sedimentaria avvenuta a seguito del verificarsi di eventi tettonici di primo ordine. In particolare, vengono prese in esame le principali successioni bacinali (Liguridi interne ed esterne, la Spezia, Toscana, Umbria-Marche, Lagonegro e Molise, bacino imerese-sicano) alcuni casi relativi alla piattaforma carbonatica pelagica (PCP), la successione di transizione piattaforma-bacino affiorante nel Gargano e, infine, la stratigrafia delle piattaforme carbonatiche appenniniche e dolomitiche.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
(1976) – INTERNATIONAL STRATIGRAPHIC GUIDE. SALVADOR A. (ED.) COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
-
ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE;
(testi)
STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL
gEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. Complementary readings -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005. |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
Fornire principi metodologici per il rilevamento geologico e la produzione di cartografia tematica, attraverso attività pratica sul campo ed elaborazioni in laboratorio. Sviluppare modelli geologici 3d dei corpi rocciosi, integrando dati in affioramento e in sottosuolo, attraverso esperienze multidisciplinari su problematiche geologiche a difficoltà medio-alta.
-
COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO.
-
BALLATO PAOLO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. REALIZZAZIONE E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE- ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1995. VENTURINI C. – REALIZZARE E LEGGERE CARTE E SEZIONI GEOLOGICHE. DARIO FLACCOVIO EDITORE, PALERMO, 2012. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
-
VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402400 -
EXPERIMENTAL TECTONICS (TETTONICA SPERIMENTALE)
(obiettivi)
Obiettivo di questo corso è quello di introdurre i principi della modellazione sperimentale dei processi tettonici. Il principio della modellazione si basa sull’utilizzo di materiali fisicamente testati che permettano di rispettare i criteri di similitudine nel riprodurre in laboratorio processi che abbiano dimensioni e scale temporali geologiche. Il laboratorio di Tettonica Sperimentale di Roma Tre è il primo laboratorio di questo genere sviluppato in Italia, e si ispira alla più vasta tradizione di modellazione analogica o fisica già largamente affermata in altri paesi. Durante il corso saranno forniti gli strumenti necessari alla comprensione e alla corretta distinzione fra geometria, cinematica e dinamica terrestri, affinché lo studente possa imparare a identificare e analizzare criticamente e quantitativamente relazioni causa-effetto fra gli stessi. Lezioni introduttive forniranno le basi teoriche sulla reologia e la messa in scala dei modelli. Seguiranno sessioni pratiche durante le quali gli studenti realizzeranno modelli sperimentali rispondendo a specifici quesiti scientifici. Per ciascun argomento trattato, verranno fornite informazioni teoriche di base, successivamente implementate - anche grazie al coinvolgimento attivo degli studenti (i.e. lettura articoli scientifici, ricerche on line, esercizi, realizzazione di esperimenti, presentazioni in aula) - da interpretazioni più avanzate e da specifici esempi di casi naturali.
-
FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
Saranno affrontati i seguenti argomenti:
(testi)
a) Introduzione alla modellazione sperimentale: cos'è un modello sperimentale; storia della modellazione sperimentale; panoramica sull'attività svolta presso i Laboratori nazionali ed internazionali di Tettonica Sperimentale. b) Materiali analogici e proprietà dei materiali (questa sessione include le misurazioni delle proprietà dei materiali presso il laboratorio LET); c) Principi di scaling; d) Quantificazione dei modelli analoghi; e) Panoramica sulle tecniche di analisi delle immagini; f) Esercizi con MATPIV (e introduzione a MATLAB); g) Costruzione di modelli alla scala crostale per lo studio di sistemi convergenti, estensionali e trascorrenti (attività svolta presso il Laboratorio LET). h) Costruzione di modelli alla scala del mantello per lo studio del processo di subduzione; i) Modelli viscoelastici per lo studio dei terremoti di subduzione. Tutti i modelli realizzati saranno e interpretati i risultati della modellazione. Inoltre, verranno evidenziate potenziali applicazioni ad esempi naturali. - Geodynamics: Second Edition, Turcotte, D. L. and Schubert, G., John Wiley & Sons, New York, 2002.
- Mantle Dynamics: Mantle Convection in the Earth and Planets, Schubert, G., Turcotte, D. L. and P. Olson, Cambridge University Press, 2001 - Dynamic Earth, Plates, Plumes and Mantle Convection, Davies, G.F., Cambridge University Press, 1999. - Treatise on Geophysics, volumi 1, 3, 6, 7, 9 Ed. Schubert G., Elsevier 2007 - Bibliography given by the instructors during the classes. All the reference sources are available at library BAST of Roma Tre University. |
6 | GEO/03 | 32 | - | 24 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402401 -
GEODYNAMICS (GEODINAMICA)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE I FONDAMENTI SULLA DINAMICA (ES. LE FORZE) CHE CONTROLLANO L'EVOLUZIONE DEL NOSTRO PIANETA. SARANNO FORNITI GLI STRUMENTI NECESSARI ALLA COMPRENSIONE FRA GEOMETRIA, CINEMATICA E DINAMICA DELLA LITOSFERA TERRESTRE (CON CENNI DI PLANETOLOGIA), PER METTERE IN GRADO DI IDENTIFICARE E ANALIZZARE IN MODO QUANTITATIVO LE RELAZIONI TRA CAUSE (FORZE E STRESS) ED EFFETTI (TETTONICA). GLI ARGOMENTI TRATTATI COMPRENDONO IL RUOLO DELLE FORZE DI VOLUME (GRAVITÀ) E DI SUPERFICIE (TETTONICA DELLE PLACCHE, STRESS CROSTALI) E LE LORO INTERAZIONI CON I MATERIALI CHE COMPONGONO LA CROSTA TERRESTRE. GLI ARGOMENTI VERRANNO AFFRONTATI PARTENDO DALLE BASI TEORICHE SINO ALLA LORO APPLICAZIONE, ANCHE NEL CAMPO DELLE RISORSE ENERGETICHE E MINERARIE, NEL SISTEMA COMPLESSO CHE COSTITUISCE LA LITOSFERA TERRESTRE CON ESEMPI PRATICI CHE PREVEDONO LA REALIZZAZIONE DA PARTE DEGLI STUDENTI DI UN MODELLO GEODINAMICO QUANTITATIVO IN UN SETTORE SELEZIONATO DELLA LITOSFERA, ANCHE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI SEMPLICI METODOLOGIE NUMERICHE.
-
FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
- Introduzione
(testi)
- Fondamenta (evidenze superficiali e profonde dei processi geodinamici, cenni su MATLAB ed esercizi) - Legge di conservazione della massa - Calore e Temperatura. Legge di conservazione dell’energia. - Meccanica del continuo applicata ai macrosistemi: sforzi e deformazioni, elasticità, strain, flessurazione, reologia (elasticità, viscosità, plasticità) - Forze. Legge di conservazione del momento. - Principi di Fluidodinamica - Gravità - Meccanica delle faglie - Applicazioni geodinamiche relative a differenti ambientazioni tettoniche. - GEODYNAMICS: SECOND EDITION, TURCOTTE, D. L. AND SCHUBERT, G., JOHN WILEY & SONS, NEW YORK, 2002 (AVAILABLE AT BAST).
- RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI FORNITI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. |
6 | GEO/03 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402402 -
VOLCANO-TECTONICS (VULCANO-TETTONICA)
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI DI BASE SULLE DEFORMAZIONI IN AREE VULCANICHE E SULLA STRUTTURA DEI VULCANI.
-
ACOCELLA VALERIO
(programma)
VOLCANISM AND PLATE-TECTONICS; MAGMA-TRIGGERING AND MAGMA-INDUCED STRUCTURES.
(testi)
- DEFORMATIONS INDUCED BY MAGMATIC ACTIVITY: RISE OF MAGMA THROUGH DIAPIRS; PROPAGATION AND EMPLACEMENT OF DIKES; FORMATION OF SILLS, LACCOLITHS AND MAGMA CHAMBERS; VERTICAL MOVEMENTS IN VOLCANIC AREAS (CALDERAS, RESURGENCES, BRADYSEISMS); SECTOR COLLAPSES OF VOLCANIC EDIFICES; MONITORING OF VOLCANIC AREAS: ANALYSIS OF DEFORMATION AND SOURCES. - REGIONAL CONTROL OF EXTENSIONAL, STRIKE-SLIP AND COMPRESSIVE TECTONICS ON VOLCANISM: CONTINENTAL, TRANSITIONAL AND OCEANIC RIFTS, OBLIQUELY AND ORTHOGONALLY CONVERGENT MARGINS, BACK-ARC BASINS; EARTHQUAKE-VOLCANO INTERACTIONS; HOT SPOTS. - VOLCANO-TECTONICS AND ERUPTIONS: HAZARD MITIGATION AND APPLICATIONS TO ITALIAN VOLCANOES. - VOLCANO-TECTONICS AND GEOTHERMAL ENERGY. MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
|
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402399 -
EXPERIMENTAL VOLCANOLOGY (VULCANOLOGIA SPERIMENTALE)
(obiettivi)
Scopo del corso è quello di offrire una conoscenze approfondita dei processi fisico-chimici che governano l’attività vulcanica e di acquisire gli strumenti analitici e la conoscenza delle metodologie sperimentali di indagine necessarie per la comprensione della dinamica eruttiva.
-
ROMANO CLAUDIA
(programma)
Chimico-fisica dei magmi: struttura dei fusi silicatici; significato della polimerizzazione e sua determinazione su base teorica. Effetto della Temperatura, pressione e composizione sulla struttura dei fusi. La temperatura di transizione vetrosa e il rilassamento strutturale.
(testi)
Proprietà fisiche dei magmi: densità, viscosità, solubilita’ dei volatili, diffusivita’, compressibilita’, conducibilita’ elettrica. Proprieta’ termodinamiche dei magmi: entalpia, entropia, capacita’ di calore. Variazioni di densità e viscosità in funzione del chimismo, della pressione e della temperatura. L'influenza del regime deformativo, della cristallizzazione e della vescicolazione sulla reologia dei magmi. Influenza delle proprieta’ fisico-chimiche dei magmi sulla risalita del magma e sugli stili eruttivi: Il processo di risalita dei magmi. Formazione, accrescimento ed evoluzione delle bolle. Cinetica di nucleazione e crescita delle bolle e dei cristalli. Livello di frammentazione ed esplosività dei magmi. Evoluzione dei principali parametri fisici e della reologia del magma durante la risalita verso la superficie. Il processo effusivo. Vari tipi di colate laviche e di morfologie superficiali in funzione del tasso eruttivo e delle proprietà reologiche. Effetto della topografia del versante sulla velocità e distanza percorribile dalla colata. Il processo esplosivo. Parametri fisici che controllano gli stili eruttivi. Eruzioni esplosive sostenute: La formazione di colonne eruttive. Colonna sostenuta e ricaduta di tefra, colonna collassante e genesi delle colate piroclastiche. Eruzioni esplosive transienti. Il corso prevede attività di laboratorio per la determinazione sperimentale delle proprietà fisico-chimiche dei magmi (esperimenti di alta temperatura e misure spettroscopiche) ed esercizi numerici finalizzati alla determinazione quantitativa dei parametri tessiturali delle prodotti eruttivi (cristallinità vescicolarità e distribuzione delle taglie) e alla simulazione dei processi vulcanologici. FUNDAMENTAL OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. ELISABETH A. PARFITT AND LIONEL WILSON. BLACKWELL PUBLISHING
Materiale fornito dal docente
-
VONA ALESSANDRO
(programma)
Prima parte: Chimico-fisica dei magmi: struttura dei fusi silicatici; significato della polimerizzazione e sua determinazione su base teorica. Effetto della Temperatura, pressione e composizione sulla struttura dei fusi. La temperatura di transizione vetrosa e il rilassamento strutturale. Proprietà fisiche dei magmi: densità, viscosità, solubilita’ dei volatili, diffusivita’, compressibilita’, conducibilita’ elettrica. Proprieta’ termodinamiche dei magmi: entalpia, entropia, capacita’ di calore. Variazioni di densità e viscosità in funzione del chimismo, della pressione e della temperatura. L'influenza del regime deformativo, della cristallizzazione e della vescicolazione sulla reologia dei magmi. Influenza delle proprieta’ fisico-chimiche dei magmi sulla risalita del magma e sugli stili eruttivi:
(testi)
Seconda parte: Dinamiche eruttive e di trasporto dei magmi in funzione delle proprietà fisico-chimiche dei magmi. Il processo di risalita dei magmi. Formazione, accrescimento ed evoluzione delle bolle. Cinetica di nucleazione e crescita delle bolle e dei cristalli. Livello di frammentazione ed esplosività dei magmi. Evoluzione dei principali parametri fisici e della reologia del magma durante la risalita verso la superficie. Il processo effusivo. Vari tipi di colate laviche e di morfologie superficiali in funzione del tasso eruttivo e delle proprietà reologiche. Effetto della topografia del versante sulla velocità e distanza percorribile dalla colata. Il processo esplosivo. Parametri fisici che controllano gli stili eruttivi. Eruzioni esplosive sostenute: La formazione di colonne eruttive. Colonna sostenuta e ricaduta di tefra, colonna collassante e genesi delle colate piroclastiche. Eruzioni esplosive transienti. Terza parte: attività di laboratorio che verrà svolta durante l’intero arco temporale delle lezioni. Il corso prevede attività di laboratorio per la determinazione sperimentale delle proprietà fisico-chimiche dei magmi (esperimenti di alta temperatura e misure spettroscopiche) ed esercizi numerici finalizzati alla determinazione quantitativa dei parametri tessiturali delle prodotti eruttivi (cristallinità vescicolarità e distribuzione delle taglie) e alla simulazione dei processi vulcanologici. Prima parte (Proprietà fisico chimiche dei magmi)
Encyclopedia of Volcanoes Haraldur Sigurdsson - Academic Press Origin and Transport of Magma - Volatiles in Magmas (Paul Wallace and Alfred T. Anderson, Jr.) Physical Properties of Magmas (Frank J. Spera) Seconda parte (dinamiche eruttive e di trasporto dei magmi) Fundamental of Physical Volcanology Elisabeth A. Parfitt and Lionel Wilson - Blackwell publishing Encyclopedia of Volcanoes Haraldur Sigurdsson - Academic Press Explosive Volcanism |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402403 -
REGIONAL GEOLOGY (GEOLOGIA REGIONALE)
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE STRUMENTI E METODI PER L’ANALISI GEOLOGICA REGIONALE DELLE AREE CIRCUM-MEDITERRANEE ATTRAVERSO LO STUDIO DEI PRINCIPALI EVENTI GEODINAMICI CHE NE HANNO DEFINITO L’ASSETTO ATTUALE.
-
MATTEI MASSIMO
(programma)
Nella prima parte del corso verranno illustrate le conoscenze attuali sulla nascita del Pianeta Terra e sulla sua evoluzione Precambriana.
(testi)
Nella seconda parte del corso verranno illustrati i principali eventi orogenici paleozoici e la formazione della Pangea. Nella terza parte del corso verranno descritti i principali eventi geodinamici responsabili dell'attuale assetto delle Alpi e dell'area Mediterranea. Gli argomenti trattati sono i seguenti. Origine del Sistema Solare: le meteoriti, la Luna. Eone Adeano: la Terra primordiale e l’oceano di magma. Origine ed evoluzione dell’atmosfera; origine ed evoluzione dell’idrosfera. Archeano: Le tracce della prima crosta continentale, le rocce più antiche. Il Proterozoico: la crescita dei continenti, Banded Iron Formation, Il Ciclo di Wilson, l’atmosfera secondaria, l’evoluzione della vita. L’inizio della Plate Tectonics, l’evoluzione della Plate Tectonics nel tempo. Paleogeografie. Metodi per le ricostruzioni paleogeografiche. L’evoluzione paleogegrafica durante il Paleozoico. Placche, microplacche e oceani nel Paleozoico. L’orogenesi Caledonica. Evoluzione delle Caledonidi in Scozia. Le Caledonidi nella penisola Scandinava: rocce UHP, i bacini Devoniani di supradetachment. L’Orogenesi Varisica: le principali unità strutturali, il ruolo degli oroclini. L’orogenesi Varisica in Sardegna. La formazione del Supercontinente Pangea. Pangea A e Pangea B. I bacini Permo-Triassici. L’apertura dell’Oceano Atlantico e la cinematica Africa-Europa. Il ciclo Alpino: dal margine passivo alla costruzione della catena. Principali unità strutturali delle Alpi e loro evoluzione. Struttura ed evoluzione dell’area Mediterranea: oroclini, bacini di retroarco, sismicità e cinematica attuale. L’Appennino Settentrionale, dai domini interni all’avanfossa padano-adriatica. L’Appennino Centrale: dalla catena alla formazione del margine tirrenico e dei bacini estensionali. L’Appennino Meridionale: unità paleogeografiche e assetto strutturale attuale. - The Earth Through Time. Harold L. Levin, David T. King Jr. Wiley. ISBN: 978-1-119-22834-9
- Articoli scientifici saranno forniti dal docente su specifici argomenti del corso.
-
CIFELLI FRANCESCA
(programma)
1) Assetto Tettonico Generale Dell’area Circum-Mediterranea. Ricostruzioni Paleogeografiche E Principali Eventi Geodinamici. Vincoli Geologici E Metodi Geofisici Per Le Ricostruzioni Paleogeografiche. 2) Le Orogenesi Caledoniche E Erciniche In Europa. L’orogenesi Cimmerica. Evoluzione Paleogeografica Della Paleo Tetide E Della Neotetide. La Cinematica Africa-Europa E L’apertura Dell’oceano Atlantico. 3) La Catena Alpina; Struttura A Falde; Distribuzione Delle Facies Metamorfiche; Età Dei Depositi Terrigeni. Le Alpi Occidentali: Assetto Strutturale E Cronologia Della Deformazione. Dati Di Sismica A Riflessione Crop-Ecors, Nfp20. Le Catene Circum-Mediterranee: Evoluzione Dei Nuclei Metamorfici E Dei Sistemi Catena-Avanfossa; Bacini Di Retroarco; La Cinematica Attuale.
(testi)
1) Tectonic Structure General Area Circum - Mediterranean. Paleogeographic Reconstructions And Main Events Geodynamic. Geological And Geophysical Methods For Paleogeographic Reconstructions. 2) The Caledonian And Hercynian Orogenesis In Europe; The Cimmerian Orogenesis. 3) The Paleogeographical Evolution Of The Paleotethyan And Neotethyan Oceans. The Africa-Europe Kunematics And The Opening Of The Atlantic Ocean; The Alps; The Regional Nappe Structure Of The Alps; Metamorphic Facies Distribution In The Alpine Chain; Age Of The Siliciclastic Flysch Deposits Of The Alps. The Western Alps: Structural Setting And Chronology Of The Deformation. The Alpine Chain: Subsurface Data From Seismic Reflection Profiles Crop-Ecors, Nfp20. 4) The Circum-Mediterranean Region: Evolution Of The Metamorphic Cores And Of The Chain-Foredeep Systems; Back-Arc Basins; Present-Day Kinematics. - AA.VV. – ARTICOLI SCIENTIFICI PUBBLICATI SU RIVISTE NAZIONALI E INTERNAZIONALI, CONSIGLIATI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO.
- AA.VV.- CARTOGRAFIA GEOLOGICA REGIONALE A VARIE SCALE. - AA.VV. GUIDE GEOLOGICHE REGIONALI, A CURA DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. BE-MA EDITRICE MILANO. - BALLY A.W., CATALANO R. & OLDOW J. – ELEMENTI DI TETTONICA REGIONALE. PITAGORA EDITRICE BOLOGNA. - BIGI G., COSENTINO D., PAROTTO M., SARTORI R. & SCANDONE P. (COORDS) – STRUCTURAL MODEL OF ITALY. SHEETS 1, 2, 3, 4, 5, AND 6. SCALE 1:500,000. QUADERNI DE “LA RICERCA SCIENTIFICA”, 114, VOL. 3. CNR. - BIGI G., CASTELLARIN A., CATALANO R., COLI M., COSENTINO D., DAL PIAZ G.V., LENTINI F., PAROTTO M., PATACCA E., PRATURLON A., SALVINI F., SARTORI R., SCANDONE P. & VAI G.B. – SYNTHETIC STRUCTURAL-KINEMATIC MAP OF ITALY. SCALE 1:500,000. QUADERNI DE “LA RICERCA SCIENTIFICA”, 114, VOL. 3. CNR. - GASPERI G. – GEOLOGIA REGIONALE. PITAGORA EDITRICE BOLOGNA. |
6 | GEO/03 | 38 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
BELLATRECCIA FABIO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
TUCCIMEI PAOLA
(programma)
Attività di campagna e spiegazioni frontali a fine-giornata
(testi)
MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
|
3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
|
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410483 -
GEOFISICA APPLICATA
(obiettivi)
Gli studenti apprenderanno come applicare i principi della fisica allo studio della Terra. Il corso fornisce una introduzione generale ai principali metodi di geofisica applicata e alla loro interpretazione per studi di carattere ingegneristico, ambientale ed archeologico.
|
6 | GEO/11 | 44 | - | 6 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
Capacità di localizzare, quantificare e gestire le risorse idriche sotterranee. Capacità di produrre cartografia idrogeologica. Capacità di dimensionare opere di captazione di acquiferi. Capacità di produrre schemi di circolazione e/o modelli idrogeologici. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
-
MASTRORILLO LUCIA
(programma)
1) Concetto di acquifero. Acqua nei vuoti: acquiferi porosi, fratturati e carsici. Complessi idrogeologici e geometria dell’acquifero: area di ricarica, aquiclude e aquitard; falda, rapporto falda fiume, rapporto falda mare, circolazione multifalda
(testi)
2) Idrogeologia regionale: idrostrutture dell’Italia centrale. Dominio umbro-marchigiano, dominio laziale -abruzzese, dominio vulcanico, ruolo idrogeologico delle faglie 3) Modalità di emergenza delle acque sotterranee: sorgenti. Tipi di sorgenti in relazione alla geometria dell’acquifero e relative modalità di captazione; portata, regime di portata e curve di esaurimento di una sorgente; aree di salvaguardia e criteri di delimitazione (DL.152/2006) 4) Modalità di ricarica delle acque sotterrane: flusso di base, bilancio idrico, infiltrazione efficace 5) La circolazione idrica sotterranea: principi di idrodinamica. Teorema di Bernoulli (concetto di carico idraulico), dalla legge di Darcy ai modelli di flusso di Dupuit e Theis. 6) Cenni di idrogeochimica e chimica isotopica applicata agli studi idrogeologici 7) Prospezioni idrogeologiche: prove di pompaggio per la determinazione dei parametri idrodinamici dell’acquifero; misura, elaborazione ed interpretazione delle grandezze idrogeologiche (precipitazione e temperatura, evapotraspirazione, portata, analisi degli idrogrammi, reti di flusso (piezometrie). 8) Lettura ed interpretazione di cartografia idrogeologica a differenti scale di rappresentazione CELICO P. (1986) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. – LIGUORI ED.
CELICO P. (1988) – PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. – LIGUORI ED. CASTANY G. (1982) – IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. – FLACCOVIO ED. CIVITA M. (2004) IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. FRANCANI V. (2014) IDROGEOLOGIA AMBIENTALE - CASA EDITRICE AMBROSIANA CUSTODIO E & LLAMAS MR (2007) IDROLOGIA SOTTERRANEA Volume 1 e Volume 2 FLACCOVIO ED. |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello superiore anche con l'acquisizione dei termini tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente, sia nella forma scritta che orale, nel campo della geologia, anche all'estero.
|
3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
-
CIPOLLARI PAOLA
(programma)
Il corso si sviluppa in tre moduli. Nel primo modulo si forniscono le basi della nomenclatura stratigrafica. In esso vengono descritte le principali caratteristiche delle unità stratigrafiche, il cui utilizzo viene acquisito mediante esercitazioni. In questo modulo si sviluppa anche una sezione dedicata alla caratterizzazione e correlazione delle unità del sottosuolo attraverso i metodi di indagine indiretta (p.es. well log e sezioni sismiche). Nel secondo modulo vengono forniti i concetti base della stratigrafia sequenziale con applicazioni a diversi ambienti sedimentari e alla stratigrafia sismica. In tale modulo vengono inoltre definiti i fondamenti della sedimentazione ritmica e, in particolare, vengono introdotti i concetti della ciclostratigrafia. Questa parte del corso si avvale anche dell'analisi critica di specifici lavori di letteratura. Il terzo modulo è dedicato alla stratigrafia regionale. Partendo da una ricostruzione paleogeografia del mesozoico in area tetidea, si opera un percorso ideale attraverso i principali domini sedimentari. Questo, allo scopo di ricostruire la loro evoluzione sedimentaria avvenuta a seguito del verificarsi di eventi tettonici di primo ordine. In particolare, vengono prese in esame le principali successioni bacinali (Liguridi interne ed esterne, la Spezia, Toscana, Umbria-Marche, Lagonegro e Molise, bacino imerese-sicano) alcuni casi relativi alla piattaforma carbonatica pelagica (PCP), la successione di transizione piattaforma-bacino affiorante nel Gargano e, infine, la stratigrafia delle piattaforme carbonatiche appenniniche e dolomitiche.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
(1976) – INTERNATIONAL STRATIGRAPHIC GUIDE. SALVADOR A. (ED.) COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
-
ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE;
(testi)
STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. 2) H. FOSSEN, STRUCTURAL
gEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. Complementary readings -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005. |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
Fornire principi metodologici per il rilevamento geologico e la produzione di cartografia tematica, attraverso attività pratica sul campo ed elaborazioni in laboratorio. Sviluppare modelli geologici 3d dei corpi rocciosi, integrando dati in affioramento e in sottosuolo, attraverso esperienze multidisciplinari su problematiche geologiche a difficoltà medio-alta.
|
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410479 -
SISMOLOGIA I
(obiettivi)
Fornire allo studente gli strumenti fisici e matematici fondamentali
per la descrizione dei sistemi meccanici continui con particolare attenzione alle applicazioni in fisica terrestre e dell'ambiente
-
Erogato presso
20410047 MECCANICA DEI MEZZI CONTINUI IN FISICA TERRESTRE E DELL'AMBIENTE in Fisica LM-17 MATTEI ELISABETTA
(programma)
Forze di superficie e forze di volume. Vettore trazione o vettore sforzo.
(testi)
Trazione applicata ad un corpo libero.Relazione e tetraedro di Cauchy. Proprietà del tensore sforzo. Diagonalizzazione della matrice delle componenti dello sforzo rispetto ad set di autovettori ortonormali. Equazione caratteristica. Assi e piani principali dello sforzo. Sforzi principali. Invarianti dello sforzo. Massimo sforzo di taglio. Sforzo sferico, deviatorico, idrostatico, litostatico. Il tensore deformazione. Il tensore antisimmetrico delle rotazioni rigide. Deformazioni principali. Invarianti della deformazione. Deformazione in condizioni principali. Dilatazione cubica. Relazioni tra sforzo e deformazione. Equazioni costitutive. Funzione di stato reologico dipendente dallo sforzo e dalla deformazione. Elasticità lineare. Legge di Hooke generalizzata. Legge di Hooke per un mezzo omogeneo ed isotropo. Forma generale di Duhamel-Neumann della legge di Hooke. Funzione di stato reologico dipendente dallo sforzo, dalla deformazione e dal tempo. Viscoelasticità lineare. Deformazione dipendente dal tempo. Solidi lineari di Boltzmann con meccanismo di memoria. Equazioni costitutive. Equazione integro-differenziale di Boltzmann. Funzioni caratteristiche del materiale. Funzioni di creep e di rilassamento, modulo complesso e fattore di qualità. Creep primario, secondario e terziario (o accelerato). Determinazione delle funzioni caratteristiche di un solido con meccanismo di memoria mediante l’uso della trasformata di Laplace applicata ai modelli viscoelastici lineari di Maxwell, Kelvin-Voigt, SLS. Teoria dinamica dell’elasticità. Le onde elastiche. Teorema e potenziali elastici di Helmholtz-Lamé. Onde piane ed onde sferiche. Lentezza orizzontale e lentezza verticale. Onde di volume. Onde P, S, SH, SV. Velocità di fase e velocità di gruppo. Teoria del raggio sismico. Partizione e conversione dell’energia sismica ad una superficie di discontinuità. Coefficienti di riflessione e di trasmissione. Geometric spreading. Attenuazione e scattering di un’onda sismiche. Onde superficiali. Onde di Rayleigh e di Love. Dispersione delle onde superficiali. Equazione e curva di dispersione. Modo fondamentale e sovratoni. Oscillazioni libere della Terra. Modi sferoidali e toroidali (o torsionali). Sismologia e struttura della terra. Sismica a rifrazione. Sismica a rilfessione. Tempi di tragitto (travel times). Tempi di tragitto in una Terra stratificata ed in una Terra con distribuzione continua del campo di velocità. Onde dirette, di testa, riflesse, diffratte. Zona d’0mbra. Onde terze. Dromocrone. Onde sismiche in una terra sferica. Sismometri a corto e a lungo periodo. Sismometri a larga banda. Sismogrammi e loro interpretazione. Determinazione dell’epicentro, dell’ipocentro e del tempo origine del terremoto. Epicentro. Distanze epicentrali locali, regionali, del mantello superiore, telesismiche. Nomenclatura delle onde di volume. Onde di Rayleigh R ed LR. Onde di Love L ed LQ. Determinazione dei parametri ipocentrali. Il problema inverso. Caso di una stazione sismica (registrazione di tutte e tre le componenti del moto) e di tre stazioni sismiche. Tempo origine. Diagramma di Wadati. Metodo dei cerchi. Caso generale con un numero di stazioni sismiche maggiore di tre. Metodo inverso generalizzato. La sorgente sismica: Diagramma di irraggiamento e Meccanismo focale. Elementi basilari di cinematica e dinamica del terremoto. Modello di rottura sismica: diagramma di irraggiamento. Modello di irraggiamento per le onde P ed S da modello a singola coppia e a doppia coppia. Modello di rottura sismica: sfera focale e meccanismo focale. Momento sismico e Magnitudo. Determinazione del momento sismico. Magnitudo del terremoto. Magnitudo locale, per le onde di volume, per le onde superficiali, per la durata. Energia sismica e magnitudo momento. - An introduction to seismology: earthquakes and earth structure. Stein and Wysession. Blakwell publishing.
- Terremoti e onde. Metodi e pratica della sismologia moderna. Zollo e Emolo. Liguori. - Modern global seismology. Lay Thorne AND Terry C. Wallace. Vol. 58. Elsevier, 1995. |
6 | FIS/06 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402191 -
GEOCHIMICA AMBIENTALE
(obiettivi)
FAR MATURARE NELLO STUDENTE UNA COSCIENZA CRITICA ED UNA SENSIBILITÀ SPECIFICA NEI CONFRONTI DEI VARIEGATI E MULTIFORMI ASPETTI CHE CONFIGURANO LA CONOSCENZA DELLA GEOCHIMICA AMBIENTALE E IL SUO UTILIZZO PRATICO. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
-
TUCCIMEI PAOLA
(programma)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE STRUMENTI E METODI PER RICONOSCERE L'IMPATTO ANTROPICO SUI CICLI GEOCHIMICI NATURALI DEGLI ELEMENTI. SI ARTICOLA IN TRE SEZIONI PRINCIPALI CHE RIGUARDANO L'INQUINAMENTO DELL'IDROSFERA, QUELLO DELL'ATMOSFERA E LA RADIOGEOCHIMICA AMBIENTALE. IL CORSO SI APRE CON L'ILLUSTRAZIONE DI DUE CASI-STUDIO, CHE SI RIFERISCONO AL VERSAMENTO NEL SOTTOSUOLO DI DUE SOSTANZE INQUINANTI (CR-VI E ACETON-CIANOIDRINA), CON CONSEGUENTE CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA FREATICA. VENGONO ILLUSTRATI I PROCESSI DI MONITORAGGIO, ATTI A IDENTIFICARE L'ESTENSIONE DELLA CONTAMINAZIONE, E L'APPLICAZIONE DI OPPORTUNE TECNICHE DI RISANAMENTO AMBIENTALE. ATTRAVERSO L'ILLUSTRAZIONE DI QUESTI STUDI, VENGONO INTRODOTTI ALCUNI TEMI-CARDINE DELLA MATERIA: PROCESSI DI ASSORBIMENTO DELLE SPECIE CHIMICHE DA PARTE DEI MINERALI ARGILLOSI, DELLA SOSTANZA ORGANICA, E DEGLI OSSIDI IDRATI DI FE, MN E AL ; LA MOBILITÀ GEOCHIMICA E I PARAMETRI CHE LA INFLUENZANO; IL CONCETTO DI FONDO NATURALE E DI ANOMALIA GEOCHIMICA; L'IMPORTANZA DI UNA CARTOGRAFIA TEMATICA. SI AFFRONTA INOLTRE L'INQUINAMENTO DA PARTE DEI METALLI PESANTI E, IN PARTICOLARE DEL PB E DEL HG.
(testi)
LA PARTE RELATIVA AI PROCESSI IN ATMOSFERA TRATTA DELL'EFFETTO SERRA, DELLA RIDUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DELL'OZONO STRATOSFERICO, DEL TEMA DELL'INQUINAMENTO URBANO, DELLE PIOGGE ACIDE E DELLO SMOG FOTOCHIMICO. PER OGNUNO DI QUESTI ARGOMENTI, SI EVIDENZIA COME L’EQUILIBRIO NATURALE VENGA PERTURBATO DALLE AZIONI DELL’UOMO, MA SI SOTTOLINEA ANCHE CHE CERTE VARIAZIONI OSSERVATE POSSONO TROVARE SPIEGAZIONE IN PROCESSI EVOLUTIVI GIÀ REGISTRATI NEL PASSATO GEOLOGICO. LA SEZIONE RELATIVA ALLA RADIOGEOCHIMICA SI OCCUPA DI RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE E DI PROCESSI E RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITÀ ANTROPICHE IN QUESTO AMBITO: PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE E SMALTIMENTO DELLE SCORIE RADIOATTIVE, INCIDENTI A CENTRALI NUCLEARI (CHERNOBYL E FUKUSHIMA), USO BELLICO DELLE BARRE DI URANIO IMPOVERITO, CON RELATIVA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE. INFINE VIENE TRATTATO IL TEMA DEL RISCHIO RADON E DELL'USO DI TALE ELEMENTO COME TRACCIANTE GEOLOGICO NELLA GENESI DEI SINKHOLE, COME PRECURSORE SISMICO, NELLO STUDIO DELLA CIRCOLAZIONE IDROGEOLOGICA E NEL MONITORAGGIO DELL'INQUINAMENTO DI SUOLI E ACQUE DA PARTE DI SOSTANZE IN FASE LIQUIDA NON-ACQUOSA (NAPL). IL CORSO CONTEMPLA INFINE ALCUNE LEZIONI DI CARATTERE PIÙ GENERALE SULLA GEOCHIMICA MEDICA (DISCIPLINA DI RECENTE ISTITUZIONE) CHE SI OCCUPA DELLE POTENZIALI OCCASIONI D’INTERAZIONE TRA L’ORGANISMO UMANO E IL CICLO GEOCHIMICO DEGLI ELEMENTI; VIENE DEDICATO AMPIO SPAZIO ANCHE ALL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE DISCARICHE DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GEOCHIMICA DEL PERCOLATO E CON CENNI AL RUOLO FONDAMENTALE DEI BATTERI (BIOGEOCHIMICA) NELLA DEGRADAZIONE E TRASFORMAZIONE DI MOLTI INQUINANTI. BAIRD C. CHIMICA AMBIENTALE. ZANICHELLI EDITORE, 2001- IN ITALIANO
DONGARRA' G., VARRICA D. GEOCHIMICA E AMBIENTE, EDISES, 2004 - IN ITALIANO DREVER J.I. THE GEOCHEMISTRY OF NATURAL WATERS - SURFACE AND GROUNDWATER ENVIRONMENT, PRENTICE-HALL, 1997 - CAPITOLI 4, 5, 9 - ADSORBIMENTO, SCAMBIO CATIONICO, METALLI PESANTI NATHANAIL C.P., BARDOS R.P. RECLAMATION OF CONTAMINATED LAND, WILEY, 2004 SHERWOOD LOLLAR B. ENVIRONMENTAL GEOCHEMISTRY. VOLUME 9 DEL TREATISE ON GEOCHEMISTRY. ELSEVIER B.V. 2004 TUCCIMEI P. MATERIALE DIDATTICO VARIO, IN FORMATO ELETTRONICO E CARTACEO |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410061 -
GEOLOGIA PER IL RISCHIO SISMICO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI LE BASI METODOLOGICHE PER LO STUDIO DELLE FAGLIE ATTIVE, CAPACI E SISMOGENETICHE NELLA PROSPETTIVA DELLA VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ E DEL RISCHIO, ANCHE AI FINI DEI PROGETTI DI ZONAZIONE SISMICA. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
|
6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402193 -
GEOTECNICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE I FONDAMENTI DELLA MECCANICA DELLE ROCCE E DELLE TERRE.
-
LEMBO FAZIO ALBINO
(programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOTECNICA. ANALISI GRANULOMETRICHE. RELAZIONE TRA LE FASI COSTITUENTI UNA TERRA. LIMITI. SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DELLA TERRA E DELLE ROCCE. L'ACQUA NEL TERRENO. RESISTENZA AL TAGLIO DELLE TERRE. COMPRESSIBILITA’ E CONSOLIDAZIONE. OPERE DI SOSTEGNO. CAPACITÀ PORTANTE DELLE FONDAZIONI DIRETTE. STABILITÀ DEI PENDII. CLASSIFICAZIONE E PROPRIETA’ INDICI DELLE ROCCE. CRITERI DI RESISTENZA DELLE ROCCE. APPLICAZIONI DI MECCANICA DELLE ROCCE. NORMATIVA E LEGISLAZIONE.
(testi)
LAMBE T.W. & WHITMANN R.W., SOIL MECHANICS, J. WILEY & SONS, LONDON
LANCELLOTTA R., GEOTECNICA, ZANICHELLI, BOLOGNA. COLOSELLI COLOMBO. ELEMENTI DI GEOTECNICA. ZANICHELLI. BOLOGNA INTRODUCTION TO ROCK MECHANICS. R.E. GOODMAN. DISPENSE ED ARTICOLI FORNITI DAL DOCENTE. |
6 | ICAR/07 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20402418 -
GEOMORFOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI PER AFFRONTARE UN “PROBLEMA GEOMORFOLOGICO”, RACCOGLIENDO, ANALIZZANDO DATI E PROPONENDO EVENTUALI SOLUZIONI PER PREVENIRE O MITIGARE FENOMENI CHE POSSANO COSTITUIRE CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
-
MOLIN PAOLA
(programma)
Introduzione al corso; Ruolo della geomorfologia nella valutazione del rischio naturale; Concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio geomorfologico; Cause esogene ed endogene degli eventi geomorfologici e metodi di studio; Cartografia tematica; Dinamica fluviale con particolare riguardo all'erosione, rischi relativi e cenni sulla mitigazione; inondazioni; Dinamica costiera e problemi relativi all’erosione di falesie e spiagge con cenni sulla mitigazione; Geomorfologia tettonica con particolare riguardo alla tettonica attiva; Dinamica dei versanti: processi diffusi, frane ed erosione del suolo, relativo rischio e cenni sulla mitigazione. Per ogni argomento trattato sono previste attività pratiche in classe, studi individuali e di gruppo.
(testi)
Alcantara-Ayala, Goudie "Geomorphological Hazards and Disaster Prevention", Cambridge University Press
Mario Panizza "Manuale di Geomorfologia Applicata", FrancoAngeli (Nuova Edizione) Antonio Vallario "Frane e territorio", Liguori Editore Durante il corso verranno inoltre indicati e/o forniti articoli scientifici e materiale didattico vario. |
6 | GEO/04 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
BELLATRECCIA FABIO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
TUCCIMEI PAOLA
(programma)
Attività di campagna e spiegazioni frontali a fine-giornata
(testi)
MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410181 -
RISCHIO VULCANICO
(obiettivi)
Il corso fornisce i concetti di base per la valutazione della pericolosità e la mitigazione del rischio in aree vulcaniche con particolare riguardo a sviluppare negli studenti la capacità di risolvere i problemi (problem solving skill).
-
ACOCELLA VALERIO
(programma)
Pericolosità e rischio applicati ai vulcani: definizioni, storia, prospettive. Approccio deterministico e probabilistico, a breve, medio e lungo termine. Sistemi di monitoraggio geofisico e geochimico. Unrest vulcanico. Scenari eruttivi e di riferimento. Elicitazioni. Costruzione dell’albero degli eventi.
(testi)
Elementi per la valutazione del rischio vulcanico (vulnerabilità e valore esposto; evacuazioni, resilienza, informazione). Pericolosità derivante da eruzioni effusive (colate di lava, duomi, fontane di lava, attività stromboliana). Pericolosità derivante da eruzioni esplosive (flussi piroclastici, depositi di caduta, ash plume, impatti climatici). Rimobilizzazione di prodotti vulcanici (lahar). Pericolosità da collasso settoriale e relativi tsunami. Pericolosità da emissione di gas. Pericolosità sismica in aree vulcaniche. Approccio integrato ed analisi multi-hazard. Il rischio vulcanico in Protezione Civile. Esempi di definizione della pericolosità presso i principali vulcani attivi italiani (Etna, Stromboli, Vesuvio, Campi Flegrei). materiale fornito dal docente
|
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
|
3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
|
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410058 -
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE UNA BASE TEORICA E PRATICA PER L'APPLICAZIONE AL CAMPO DELLA RICERCA ED ESTRAZIONE DEGLI IDROCARBURI.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA DEL PETROLIO. LA GEOLOGIA APPLICATA ALLA RICERCA E SVILUPPO DI IDROCARBURI. IL RUOLO DEGLI IDROCARBURI NELLA SOCIETÀ ATTUALE. STATISTICHE SULLA RICERCA E SVILUPPO DEGLI IDROCARBURI. IL RUOLO DEL GEOLOGO. NATURA ED ORIGINE DEGLI IDROCARBURI. COMPOSIZIONE DEGLI IDROCARBURI. CLASSIFICAZIONE. IL CICLO DELL'ACCUMULO DI PETROLIO. ORIGINE ORGANICA ED INORGANICA. LE ROCCE MADRI. PRINCIPI DI TRASFORMAZIONE DELLA MATERIA ORGANICA IN IDROCARBURI. MECCANISMI DI MIGRAZIONE ED INTRAPPOLAMENTO. L'ACCUMULO. ROCCE SERBATOIO. TRAPPOLE PER IDROCARBURI E LORO CLASSIFICAZIONE. CONTESTI GEOLOGICI DOVE RICERCARE PETROLIO. L'ESPLORAZIONE DEL PETROLIO. INTERPRETAZIONE DEI CAROTAGGI. L'ESPLORAZIONE SISMICA. TECNICHE DI PROSPEZIONE IN FUNZIONE DEL CONTESTO GEOLOGICO. COSTRUZIONE DI SEZIONI GEOLOGICAMENTE CORRETTE E LORO RESTORAZIONE. ESERCITAZIONI PRATICHE. ESCURSIONE DI UN GIORNO SU AFFIORAMENTI DI ROCCE MADRI, ROCCE SERBATOIO E VISITA DI UN IMPIANTO DI ESTRAZIONE.
(testi)
- J. GLUYAS, R. SWARBRICK - PETROLEUM GEOSCIENCE - BLACKWELL PUBLISHING (2003).
- SELLEY - ELEMENTS OF PETROLEUM GEOLOGY-SECOND EDITION ACADEMIC PRESS (1998). - N.B. WOODWARD, S.E. BOYER, J. SUPPE - BALANCED GEOLOGICAL CROSS-SECTIONS: AN ESSENTIAL TECHNIQUE IN GEOLOGICAL RESEARCH AND EXPLORATION. - AMERICAN GEOPHYSICAL UNION. R.C. (1989). |
6 | GEO/03 | 44 | - | 6 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402398 -
INTERPRETAZIONE DI SEZIONI SISMICHE E WELL-LOG
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI PERMETTERE AGLI STUDENTI DI COMPRENDERE IL RUOLO DEI DATI SISMICI NELL'ESPLORAZIONE PETROLIFERA, APPRENDENDO LE TECNICHE DI ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEL DATO. GLI STUDENTI AVRANNO GLI STRUMENTI UTILI PER INTERPRETARE LE LINEE SISMICHE, CORRELARLE CON I DATI DEI POZZI E AFFRONTARE LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI LEGATI AI DATI SISMICI NEL CONTESTO PETROLIFERO.
|
6 | GEO/11 | 24 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402409 -
TELERILEVAMENTO
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE ALLO STUDENTE LA NECESSARIA CULTURA DI BASE E GLI STRUMENTI OPERATIVI PER SELEZIONARE, ELABORARE ED INTERPRETARE LE IMMAGINI TELERILEVATE PIÙ APPROPRIATE PER SPECIFICHE APPLICAZIONI DI GEORISORSE E GEOAMBIENTALI. A TAL FINE SONO PREVISTE LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI PRATICHE PER APPRENDERE SIA I PRINCIPI DI BASE DEL TELERILEVAMENTO, CHE PER ACQUISIRE LA COMPETENZA NECESSARIA PER UTILIZZARE IN MODO OTTIMALE LE CARATTERISTICHE SPETTRO-RADIOMETRICHE E GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
Origini e storia del Telerilevamento. Introduzione al telerilevamento ottico. Il ruolo del telerilevamento nel monitoraggio geo-ambientale e geo-tettonico. Lo spettro elettromagnetico e le sue interazioni con i materiali superficiali (acqua, vegetazione, suoli e rocce). Caratteristiche dei sensori ottici. Risoluzione spaziale, spettrale, radiometrica e temporale. Elementi di spettroradiometria: riflettanza, trasmittanza, emittanza. Interazioni con l’atmosfera. Firme spettrali. Caratteristiche delle immagini pancromatiche, multispettrali ed iperspettrali. Analisi multi temporali. Tecniche di elaborazione ed interpretazione delle immagini a scala regionale e locale. Classificazioni supervised e unsupervised. Il telerilevamento attivo nelle microonde: sistemi radar. Tecniche di utilizzo delle immagini radar. Immagini termiche. Esercitazioni pratiche con dati acquisiti con diversi sensori satellitari ed aviotrasportati
(testi)
Gomarasca M.A., 2004. Elementi di Geomatica. Ed. Associazione Italiana di Telerilevamento
S A Drury 2001. Image interpretation in Geologgy. Blackwell Science Dessena MA e Melis MT, 2006. Telerilevamento applicato. Mako edizioni Sabins F. F., 2007. Remote Sensing: Principles and Interpretation. Waveland Press, Inc. |
6 | GEO/03 | 32 | - | 24 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
20410093 -
BACINI SEDIMENTARI PER LE RISORSE NATURALI
(obiettivi)
I BACINI SEDIMENTARI CONTENGONO ABBONDANTI RISERVE DI RISORSE FOSSILI NON RINNOVABILI (PETROLIO E GAS CONVENZIONALI E NON CONVENZIONALI) ED È VITALE CONTINUARE A SFRUTTARLE PER ASSICURARCI UNA TRANSIZIONE GRADUALE ED EQUILIBRATA ALLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE. LE DUE PRINCIPALI SFIDE CONSISTONO NEL GARANTIRE LA SCOPERTA DI NUOVE RISERVE IN AREE ANCORA NON INTENSAMENTE ESPLORATE, CARATTERIZZATE DA TETTONICA COMPLESSA, E NEL DESCRIVERE E GESTIRE LE ETEROGENEITÀ E LA COMPARTIMENTALIZZAZIONE DEI GIACIMENTI ESISTENTI PER POTERLI SFRUTTARE IN MODO PIÙ EFFICACE E SICURA E QUINDI MIGLIORARE I TASSI DI RECUPERO ANCHE IN AREE DOVE LO SVILUPPO È GIÀ IN FASE AVANZATA. UNA COMPRENSIONE PIÙ APPROFONDITA DEL SOTTOSUOLO DEI BACINI SEDIMENTARI È ESSENZIALE ANCHE PER EVITARE CONFLITTI NELL’UTILIZZO DEGLI ACQUIFERI, ESPLORARE IL SOTTOSUOLO PER LA GEOTERMIA A BASSA E MEDIA ENTALPIA E PER LO STOCCAGGIO DELLA CO2 E PER L’INDIVIDUAZIONE DI SITI SICURI PER LO STOCCAGGIO DI SCORIE NUCLEARI.
IL CORSO INTENDE FORNIRE ALLO STUDENTE, UNA BASE TEORICA E PRATICA PER L’UTILIZZO DELLE TECNICHE MODERNE PER LA RICOSTRUZIONE DI DINAMICA, ARCHITETTURA E TERMICITÀ DEI BACINI SEDIMENTARI. |
6 | GEO/03 | 36 | - | 18 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402421 -
GEOTERMIA
(obiettivi)
IL CORSO DI GEOTERMIA È FINALIZZATO A FORNIRE ALLO STUDENTE GLI ELEMENTI PER LA COMPRENSIONE DELLE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI GEOTERMICI E DELLE PRINCIPALI METODOLOGIE DI PROSPEZIONE NELLE QUALI LA FIGURA PROFESSIONALE DEL GEOLOGO ESERCITA LE COMPETENZE PRINCIPALI. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
|
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI. PARTICOLARE RISALTO VERRÀ DATO ALLA STIMOLAZIONE DELL’ANALISI DEI PROBLEMI E DELLA LORO RISOLUZIONE (PROBLEM SOLVING SKILL).
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
BELLATRECCIA FABIO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
-
SALVINI FRANCESCO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
-
TUCCIMEI PAOLA
(programma)
Attività di campagna e spiegazioni frontali a fine-giornata
(testi)
MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
-
MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse.
(testi)
Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione. Materiale distribuito dai docenti.
|
1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
|
3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
|
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|