Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801985 -
ELEMENTI DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
COSTRUZIONE DI UN ATTEGGIAMENTO CONSAPEVOLMENTE CRITICO NELLA VERIFICA STRUMENTALE DI MODELLI MATEMATICI DELLA REALTÀ, CON ACCENTO SULLA INCERTEZZA DI MISURA.
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CACIOTTA MAURIZIO
( programma)
SEZIONE 1 : GRANDEZZE - STRUMENTAZIONE E TEORIA RAPPRESENTAZIONALE SEZIONE 2 : TRASDUTTORI - CLASSIFICAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ELETTROMECCANICA - MOTO DELL'EQUIPAGGIO MOBILE SEZIONE 3 : STRUMENTI MAGNETO ELETTRICI - STRUMENTI ELETTRODINAMICI SEZIONE 4 : STRUMENTI AD INDUZIONE - STRUMENTI TERMICI - PROBE - STADI DI INGRESSO SEZIONE 5 : HIGH QUALITY GROUND E DIGITAL GROUND - OSCILLOSCOPIO (CRT, DEFLESSIONE) SEZIONE 6 : OSCILLOSCOPIO (ALIMENTATORE, CANALE VERTICALE, TRIGGER) SEZIONE 7 : OSCILLOSCOPIO (CANALE ORIZZONTALE) - VOLTMETRI SEZIONE 8 : PHASE LOCKED LOOP - STRUMENTAZIONE P.L.L. SEZIONE 9 : GENERALITÀ SUL CAMPIONAMENTO - MAGGIORANTE DI HELMS E THOMAS - OSCILLOSCOPI CAMPIONATORI SEZIONE 10 : GENERALITÀ SULLA STRUMENTAZIONE DIGITALE - COMPARATORI ANALOGICI - MULTIPLEXER ANALOGICI - DEMULTIPLEXER DIGITALI SEZIONE 11 : CONVERSIONE A/D A COINCIDENZA SEZIONE 12 : CONVERSIONE D/A - CONVERSIONE A/D A CONFRONTO DIRETTO - ANALISI IN FREQUENZA DEI CONVERTITORI A/D - OSCILLOSCOPI DIGITALI
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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6
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ING-INF/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802015 -
TIROCINIO
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3
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20801976 -
PROVA FINALE
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3
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA' A SCELTA - (visualizza)
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20801677 -
ANALISI MATEMATICA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO RIGUARDANO LA FORMAZIONE DI BASE DELLO STUDENTE FUTURO INGEGNERE ELETTRONICO. SPECIFICAMENTE VERRANNO IMPARTITE LE NOZIONI FONDAMENTALI RIGUARDANTI GLI OPERATORI DIFFERENZIALI NEI CAMPI SCALARI E VETTORIALI, SERIE, ANALISI COMPLESSA.
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BONGIORNO FULVIO
( programma)
SUCCESSIONI E SERIE POLINOMIO APPROSSIMANTE DI TAYLOR - PROPRIETÀ LOCALI E GLOBALI - SERIE DI POTENZE - SERIE DI TAYLOR FUNZIONI VETTORIALI DEFINITIONI ED ESEMPI - LIMITI E CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI VETTORIALI - DERIVATE E INTEGRALI DELLE FUNZIONI VETTORIALI - CURVE NELLO SPAZIO E LORO LUNGHEZZA -TANGENTI E NORMALI DELLE CURVE DERIVATE PARZIALI FUNZIONI SCALAR DI VARIABILE VETTORIALE - LIMITI E CONTINUITÀ- DERIVATE PARZIALI, GRADIENTE - APPROSSIMAZIONE CON RETTE TANGENTI E DIFFERENZIALI MASSIMI E MINIMI INTEGRALI MULTIPLI INTEGRALI DOPPI - INTEGRALI DOPPI IN COORDINATE POLARI - AREA DI UNA SUPERFICIE - INTEGRALI TRIPLI INTEGRALI TRIPLI IN COORDINATE CILINDRICHE - INTEGRALI TRIPLI IN COORDINATE SFERICHE - MOMENTI E BARICENTRI - CAMBIAMENTO DELLE VARIABILI NEGLI INTEGRALI MULTIPLI CALCOLO INTEGRALE NEI CAMPI VETTORIALI CAMPI VETTORIALI - INTEGRALI DI LINEA - IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL’INTEGRALE DI LINEA - CAMPI CONSERVATIVI - FORMULE DI GREEN - INTEGRALI DI SUPERFICIE - INTEGRALI ESTESI A SUPERFICIE ORIENTATE IL TEOREMA DELLA DIVERGENZA EQUAZIONI DIFFERENZIALI BASIC NOTIONS IN EQUAZIONI DIFFERENZIALI - EQUAZIONI DIFFERENZIALI A VARIABILI SEPARABILI - EQUAZIONI DIFFERENZIALI ESATTE - EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI DEL PRIMO ORDINE - EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL SECONDO ORDINE OMOGENEE - EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL SECONDO ORDINE COMPLETE EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI OMOGENEE E NON OMOGENEE DI ORDINE SUPERIORE.
( testi)
FULVIO BONGIORNO – CALCOLO II – TEORIA ED ESERCIZI – EDITORE ESCULAPIO - BOLOGNA
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6
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MAT/05
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50
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Attività formative di base
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ITA |
20801679 -
CHIMICA CON COMPLEMENTI
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1
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CHIM/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801682 -
ECONOMIA DEI SISTEMI PER L'INFORMAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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20801682-1 -
MODULO I
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3
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ING-IND/35
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50
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801682-2 -
MODULO II
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3
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ING-IND/35
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801683 -
FISICA I
(obiettivi)
IL CORSO INTRODUCE LA METODOLOGIA SCIENTIFICA. PRESENTA LA MECCANICA NEWTONIANA E I PRINCIPALI FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI E LE LEGGI CORRISPONDENTI. LO STUDENTE ACQUISISCE FAMILIARITÀ CON I MODELLI DI BASE DELLA FISICA CLASSICA E IN PARTICOLARE CON I CONCETTI DI GRANDEZZA FISICA E CON IL CONCETTO DI CAMPO, NONCHÉ CON IL RUOLO CHE RIVESTONO I PRINCIPI DI CONSERVAZIONE. LO STUDENTE È IN GRADO DI APPLICARE I CONCETTI APPRESI ALLA RISOLUZIONE DI SEMPLICI PROBLEMI MEDIANTE UNADEGUATA IMPOSTAZIONE ANALITICA.
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20801683-1 -
FISICA I (1° MODULO)
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6
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FIS/01
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100
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Attività formative di base
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ITA |
20801683-2 -
FISICA I (2° MODULO)
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6
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FIS/01
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54
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Attività formative di base
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ITA |
20801857 -
FONDAMENTI DI AUTOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE METODOLOGICHE E OPERATIVE PER LA MODELLISTICA, LA SIMULAZIONE E L'ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI SISTEMI FISICI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLI DESCRIVIBILI CON MODELLI LINEARI E STAZIONARI. DEFINIRE LE STRUTTURE FONDAMENTALI DI UN SISTEMA DI CONTROLLO A CONTROREAZIONE E DARE GLI STRUMENTI DI BASE PER LA SUA PROGETTAZIONE.
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PANZIERI STEFANO
( programma)
LE FINALITÀ DEL CORSO SONO QUELLE DI ESPORRE I CONCETTI DI BASE DELLAUTOMATICA. FORNIRE LA CAPACITÀ DI ANALIZZARE SEMPLICI SISTEMI DINAMICI (STAZIONARI, LINEARI) AD UN INGRESSO ED UNUSCITA E DI PROGETTARE SISTEMI DI CONTROLLO ELEMENTARI CON SPECIFICHE NEL DOMINIO DEL TEMPO E DELLA FREQUENZA. GLI ARGOMENTI AFFRONTATI SONO I SEGUENTI: CONCETTI FONDAMENTALI. UTILITÀ DEI CONTROLLI AUTOMATICI. CONTROLLO IN AVANTI E IN CONTROREAZIONE. SCHEMI A BLOCCHI STRUTTURALI. MODELLI MATEMATICI DI SISTEMI DINAMICI. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI (LINEARITÀ, STAZIONARIETÀ, ECC.). IL CONCETTO DI STATO. ANALISI DEI SISTEMI LINEARI E STAZIONARI. TRASFORMATE DI LAPLACE E LORO PROPRIETÀ; ANTITRASFORMAZIONE DI FUNZIONI RAZIONALI. DESCRIZIONE INGRESSO-USCITA DI UN SISTEMA DINAMICO, FUNZIONE DI TRASFERIMENTO. INTEGRALE DI CONVOLUZIONE. RISPOSTE A SEGNALI CANONICI. SUDDIVISIONE DELLA RISPOSTA IN RISPOSTA LIBERA E FORZATA, RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. MODI PROPRI DI EVOLUZIONE. STABILITÀ BIBO DEI SISTEMI. CRITERIO DI STABILITÀ DI ROUTH. SCHEMI A BLOCCHI FUNZIONALI E LORO MANIPOLAZIONE. RISPOSTA ARMONICA. DEFINIZIONE. LEGAMI CON LE RISPOSTE CANONICHE. RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE (DIAGRAMMI DI NYQUIST, BODE, NICHOLS). ANALISI DEI SISTEMI A CONTROREAZIONE. DERIVAZIONE DELLA RISPOSTA A CICLO CHIUSO DA QUELLA A CICLO APERTO. CRITERI DI STABILITÀ DI NYQUIST E BODE. MARGINI DI GUADAGNO E FASE. COMPORTAMENTO A REGIME: CLASSIFICAZIONE IN TIPI, COEFFICIENTI GENERALIZZATI DI ERRORE. SENSIBILITÀ ALLE VARIAZIONI PARAMETRICHE. SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO. IL PROBLEMA DELLE SPECIFICHE. LEGAMI GLOBALI. SPECIFICHE TIPICHE AD ANELLO CHIUSO ED APERTO. REGOLATORI STANDARD. RETI DI CORREZIONE E LORO IMPIEGO. SINTESI PER TENTATIVI.
( testi)
STEFANO CHIAVERINI, FABRIZIO CACCAVALE, LUIGI VILLANI, LORENZO SCIAVICCO, FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI, 2003, THE MCGRAW-HILL COMPANIES, SRL, MILANO STEFANO CHIAVERINI, APPUNTI DALLE LEZIONI DI AUTOMATICA A.A. 2002/2003, (DISPONIBILE IN COPISTERIA)
FEEDBACK CONTROL OF DYNAMICAL SYSTEMS, 5TH EDITION, FRANKLIN, POWELL, AND ENAMI-NAEINI, ADDISON-WESLEY, 2006
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6
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ING-INF/04
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50
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801859 -
ELETTRONICA I
(obiettivi)
L'OBIETTIVO DEL CORSO È DI INTRODURRE LO STUDENTE NEL MONDO DELL'ELETTRONICA. SARANNO ILLUSTRATI I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DEI PRINCIPALI DISPOSITIVI (DIODI, TRANSISTOR BIPOLARI E TRANSISTOR A EFFETTO DI CAMPO) E SARANNO ILLUSTRATE LE LORO APPLICAZIONI NEI CIRCUITI ELETTRONICI. SARANNO ANALIZZATI IN PARTICOLARE AMPLIFICATORI ANALOGICI E PORTE LOGICHE FONDAMENTALI. È INOLTRE PREVISTO L'APPRENDIMENTO DEL SOFTWARE DI SIMULAZIONE DI CIRCUITI PSPICE.
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COLACE LORENZO
( programma)
INTRODUZIONE: BREVE STORIA DELL’ELETTRONICA, CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI, CONVENZIONI, APPROCCIO ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI, CENNI TEORIA DEI CIRCUITI, SPETTRO DEI SEGNALI, AMPLIFICATORI, INVERTITORI LOGICI, VARIAZIONI DEI PARAMETRI DI PROGETTO, PRECISIONE NUMERICA. (JAEGER, VOL.1, CAP.1; SEDRA-SMITH, CAP.1)
CENNI DI TEORIA DEI SEMICONDUTTORI: SEMICONDUTTORI E DISPOSITIVI ELETTRONICI, RESISTIVITÀ DI ISOLANTI, SEMICONDUTTORI E CONDUTTORI, LEGAMI COVALENTI E DIAGRAMMI A BANDE DEI SEMICONDUTTORI, BANDA PROIBITA E CONCENTRAZIONE INTRINSECA, COMPORTAMENTO DI ELETTRONI E LACUNE NEI SEMICONDUTTORI, DONORI E ACCETTORI, CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE DI ELETTRONI E LACUNE MEDIANTE DROGAGGIO, CORRENTI DI DERIVA E DIFFUSIONE, MOBILITÀ E VELOCITÀ DI SATURAZIONE, DIPENDENZA DELLA MOBILITÀ DA DROGAGGIO E TEMPERATURA. (JAEGER, VOL.1, CAP.2; SEDRA-SMITH, §3.7.1)
DIODI E CIRCUITI A DIODI: STRUTURA E LAYOUT DEL DIODO, ELETTROSTATICA DELLA GIUNZIONE PN, REGIONI DI FUNZIONAMENTO (DIRETTA, INVERSA, E BREAKDOWN), MODELLI PER LA DESCRIZIONE DEL DIODO, ANALISI E PROGETTO DI CIRCUITI A DIODI, APPLICAZIONI (RETTIFICATORI, ALIMENTATORI, REGOLATORI, CONVERTITORI). (SEDRA-SMITH, CAP.3; JAEGER, VOL.1, §3.13, §3.18; DISPENSA SUI CONVERTITORI DC-DC)
TRANSISTOR MOSFET: STRUTTURA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI MOSFET, REGIONI DI FUNZIONAMENTO (TRIODO, SATURAZIONE, CUTOFF), MODELLO MATEMATICO E CARATTERISTICA I-V, CIRCUITI A MOSFET IN CONTINUA, POLARIZZAZIONE DEGLI AMPLIFICATORI A MOSFET, IL MOSFET COME AMPLIFICATORE E COME INTERRUTTORE, MODELLI E FUNZIONAMENTO PER PICCOLI SEGNALI, AMPLIFICATORI MOS A SINGOLO STADIO, CAPACITÀ DEL MOSFET E COMPORTAMENTO IN FREQUENZA, INVERTITORI LOGICI NMOS, CMOS. (SEDRA-SMITH, CAP.4 E CAP.10 (P.949-967); DISPENSA INVERTITORI MOS)
TRANSISTOR BJT: STRUTTURA DEL DISPOSITIVO, PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, CARATTERISTICHE CORRENTE-TENSIONE, IL BJT COME AMPLIFICATORE, IL BJT COME INTERRUTTORE, CIRCUITI CON BJT IN CONTINUA, POLARIZZAZIONE DEGLI AMPLIFICATORI A BJT, FUNZIONAMENTO PER PICCOLI SEGNALI E MODELLI, AMPLIFICATORI A BJT SINGOLO STADIO, CAPACITÀ INTERNE E MODELLO AD ALTA FREQUENZA, RISPOSTA IN FREQUENZA DELL’AMPLIFICATORE CE. REGOLATORI DI TENSIONE DISCRETI. (SEDRA-SMITH, CAP.5; DISPENSA REGOLATORI DISCRETI)
AMPLIFICATORI INTEGRATI: STRATEGIE DI PROGETTO DI IC, CONFRONTO MOSFET – BJT, LA POLARIZZAZIONE NEI CIRCUITI INTEGRATI, RISPOSTA IN FREQUENZA, AMPLIFICATORI CS E CE, AMPLIFICATORI CG E CB, AMPLIFICATORE CASCODE, AMPLIFICATORI CD E CC. (SEDRA-SMITH, CAP.6 ESCLUSI: §6.11 E §6.12)
AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE: COPPIA DIFFERENZIALE A MOSFET, FUNZIONAMENTO PER PICCOLI SEGNALI, COPPIA DIFFERENZIALE A BJT, CARATTERISTICHE NON IDEALI, AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE CON CARICO ATTIVO, RISPOSTA IN FREQUENZA DELL’AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE. (SEDRA-SMITH, CAP.7 ESCLUSO §7.7)
LA RETROAZIONE: CENNI SULLA TEORIA DELLA CONTROREAZIONE, CLASSIFICAZIONE, PROPRIETÀ, ESEMPI. IL PROBLEMA DELLA STABILITÀ. COMPENSAIONE IN FREQUENZA. (SEDRA-SMITH, CAP.8 FINO A PAG.825)
OSCILLATORI SINUSOIDALI: PRINCIPIDI BASE DEGLI OSCILLATORI, CRITERIO DI BARKHAUSEN, OSCILLATORI ACCORDATI LC (COLPITTS E HARTLEY), OSCILLATORI AL QUARZO, ESEMPI DI PROGETTO. (SEDRA-SMITH, CH.13 §13.1 AND 13.3)
STADI DI USCITA E AMPLIFICATORI DI POTENZA: CARATTERISTICHE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STADI DI USCITA, STADIO DI USCITA A EMETTITORE COMUNE IN CLASSE A, STADIO DI USCITA A COLLETTORE COMUNE IN CLASSE A, STADI IN CLASSE B E AB, EFFICIENZA E DISSIPAZIONE DI POTENZA. (SEDRA-SMITH, CH.14 §14.1 TO 14.7)
( testi)
A.S. SEDRA, K.C. SMITH "CIRCUITI PER LA MICROELETTRONICA" EDISES A.S. SEDRA, K.C. SMITH "CIRCUITI PER LA MICROELETTRONICA" EDIZIONI INGEGNERIA 2000 A.S. SEDRA, K.C. SMITH "MICROELECTRONIC CIRCUITS (5HT EDITION)" OXFORD (VERSIONE IN INGLESE) R.C. JAEGER, T.N. BLALOCK "MICROELETTRONICA VOL.1,2,3" MCGRAW-HILL J. MILLMAN, A. GRABEL, P. TERRENI "ELETTRONICA DI MILLMAN" MCGRAW-HILL 4ED.
MATERIALE DIDATTICO AGGIUNTIVO (SU PIATTAFORMA MOODLE): HTTP://WEBDEV3.CASPUR.IT/DIA-UNIROMA3
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9
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ING-INF/01
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100
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801860 -
CAMPI ELETTROMAGNETICI I
(obiettivi)
APPRENDERE LE CONOSCENZE DI BASE DELL'ELETTROMAGNETISMO UTILI PER L'ANALISI ED IL PROGETTO DEI SISTEMI ELETTROMAGNETICI ORIENTATI PER APPLICAZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI, I DISPOSITIVI, GLI APPARATI ED I SISTEMI PER L'ELETTRONICA, LA BIOMEDICA E PER LE TELECOMUNICAZIONI.
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VEGNI LUCIO
( programma)
FONDAMENTI. RICHIAMI. CAMPI SCALARI E VETTORIALI. OPERATORI VETTORIALI; COORDINATE CURVILINEE. EQUAZIONI FONDAMENTALI DELL'ELETTROMAGNETISMO. CAMPO ELETTROMAGNETICO. EQUAZIONI DI MAXWELL. RELAZIONI COSTITUTIVE. LINEARITÀ, ISOTROPIA ED OMOGENEITÀ DEL MEZZO. GRANDEZZE IMPRESSE. PRINCIPIO DI DUALITÀ. CONDIZIONI AL CONTORNO. CLASSIFICAZIONE DEI PROBLEMI ELETTROMAGNETICI. CENNI DI ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA. ELETTRODINAMICA. DOMINIO DEL TEMPO. TEOREMA DI POYNTING: INTERPRETAZIONE FISICA ED APPLICAZIONI. TEOREMA DI UNICITÀ. DOMINIO DELLA FREQUENZA. LA NOTAZIONE COMPLESSA ED I VETTORI COMPLESSI. POLARIZZAZIONE DI UN CAMPO VETTORIALE: LINEARE, CIRCOLARE, ELLITTICA. IL CAMPO ELETTROMAGNETICO MONOCROMATICO E LA POTENZA IN NOTAZIONE COMPLESSA. CAMPO NON MONOCROMATICO: TRASFORMATE DI FOURIER E DI LAPLACE. EQUAZIONI DI MAXWELL E RELAZIONI COSTITUTIVE NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. EQUAZIONE DELLE ONDE. POTENZIALI ELETTRODINAMICI. ONDE PIANE PROPAGAZIONE. VETTORE DI PROPAGAZIONE. ONDE PIANE UNIFORMI E NON UNIFORMI IN MEZZI DISSIPATIVI E NON DISSIPATIVI. ONDE TEM, TE E TM. DECOMPOSIZIONE SPETTRALE IN ONDE PIANE. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE. INCIDENZA NORMALE: COEFFICIENTI DI RIFLESSIONE E TRASMISSIONE. RIFLESSIONE DA UNA SUPERFICIE PERFETTAMENTE CONDUTTRICE. INCIDENZA OBLIQUA IN POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE E VERTICALE. ANGOLO DI BREWSTER. RIFLESSIONE TOTALE. RIFLESSIONE DA UNA SUPERFICIE DI UN MEZZO BUON CONDUTTORE. TRATTAZIONE ELETTROMAGNETICA DEI MEZZI BIANISOTROPI. MEZZI BIANISOTROPI. EQUAZIONI DI MAXWELL PER MEZZI BIANISOTROPI. TRATTAZIONE ELETTROMAGNETICA DEI MEZZI BIISOTROPI O CHIRALI. PROPAGAZIONE DI ONDE PIANE NEI MEZZI CHIRALI. AUTOVALORI DI PROPAGAZIONE ED AUTOVETTORI DI PROPAGAZIONE. FERRITI. RELAZIONE COSTITUTIVA DI UNA FERRITE MAGNETIZZATA. PULSAZIONE DI RISONANZA. PROPAGAZIONE DI ONDE PIANE NELLA FERRITE. AUTOVALORI DI PROPAGAZIONE ED AUTOVETTORI DI PROPAGAZIONE. LINEE DI TRASMISSIONE. RISOLUZIONE DELLE EQUAZIONI DELLE LINEE DI TRASMISSIONE. ONDE PROGRESSIVE ED ONDE STAZIONARIE. IMPEDENZA DI LINEA ED IMPEDENZA CARATTERISTICA. RIFLESSIONE NELLE LINEE DI TRASMISSIONE. COEFFICIENTE DI RIFLESSIONE. IMPEDENZA DI INGRESSO. RAPPORTO D'ONDA STAZIONARIA. DIAGRAMMA DI SMITH. ADATTAMENTO DI LINEE DI TRASMISSIONE TRAMITE STUB. STRUTTURE GUIDANTI STRUTTURE A SIMMETRIA CILINDRICA. ESPRESSIONI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI IN STRUTTURE A SIMMETRIA CILINDRICA. ONDE TE, TM E TEM. LINEE DI TRASMISSIONE EQUIVALENTI. CONDIZIONI AL CONTORNO. MODI DI PROPAGAZIONE: AUTOVALORI ED AUTOFUNZIONI. FREQUENZA DI TAGLIO. GUIDE D'ONDA METALLICHE RETTANGOLARI E CIRCOLARI. CARTE MODALI. GUIDE DIELETTRICHE. FIBRE OTTICHE MONOMODALI E MULTIMODALI. ATTENUAZIONE DI UNA FIBRA OTTICA. CIRCUITI INTEGRATI A MICROONDE. DECOMPOSIZIONE DEL CAMPO ELETTROMAGNETICO IN COMPONENTI SPETTRALI BIDIMENSIONALI DI FOURIER. RAPPRESENTAZIONI CIRCUITALI EQUIVALENTI: MODELLO A LINEE DI TRASMISSIONE TE E TM. RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA FUNZIONE DI GREEN PER LO SPAZIO LIBERO. POTENZIALE VETTORE PER SORGENTI QUALUNQUE. RADIAZIONE DAL DIPOLO DI HERTZ, DAL DIPOLO MAGNETICO E DA SISTEMI DI CORRENTI. CONDIZIONI DI RADIAZIONE. TEOREMI DI RECIPROCITÀ E DI EQUIVALENZA E LORO APPLICAZIONI. ANTENNE. GENERALITÀ SULLE ANTENNE. L'ANTENNA LINEARE. IL CAMPO PRODOTTO DALL'ANTENNA LINEARE. IL CAMPO A DISTANZA DELL'ANTENNA LINEARE. L'ANTENNA IN MEZZA ONDA ED IN ONDA INTERA. RECIPROCITÀ TRA ANTENNE TRASMITTENTI ED ANTENNE RICEVENTI. DIAGRAMMA DI RADIAZIONE DI SEMPLICI ANTENNE LINEARI. INTERFERENZA TRA SORGENTI ELETTROMAGNETICHE. APPROSSIMAZIONE DI FRAUNHOFER. APPROSSIMAZIONE DI FRESNEL. ALLINEAMENTI DI ANTENNE.
( testi)
• BALANIS C.A., ADVANCED ENGINEERING ELECTROMAGNETICS, JOHN WILEY & SONS, NEW YORK, 1989 • BARZILAI G., FONDAMENTI DI ELETTROMAGNETISMO, EDIZIONI SIDEREA, ROMA, 1983 • FRANCESCHETTI G., CAMPI ELETTROMAGNETICI, EDITORE BORINGHIERI TORINO, 1983 • GEROSA G., LAMPARIELLO P., FONDAMENTI DI ELETTROMAGNETISMO, EDIZIONI INGEGNERIA 2000, ROMA, 1995 • JONES D.S., ACOUSTIC AND ELECTROMAGNETIC WAVES, CLARENDON PRESS OXFORD, 1986 • RAMO S., WHINNERY J.R., VAN DUZER T., CAMPI E ONDE NELL'ELETTRONICA PER LE TELECOMUNICAZIONI, FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO, 1982 • SEELY S., POULARIKAS A.D., ELECTROMAGNETICS, CLASSICAL AND MODERN THEORY AND APPLICATIONS, MARCEL DEKKER, INC., NEW YORK, 1979 • SOMEDA C.G., ONDE ELETTROMAGNETICHE, UTET, TORINO, 1986 • TORALDO DI FRANCIA G.E., BUSCAGLIONI P., ONDE ELETTROMAGNETICHE, ZANICHELLI, BOLOGNA, 1988 • VAN BLADEL J., ELECTROMAGNETICS FIELDS, HEMISPHERE PUBL. CORP., WASHINGTON, 1985 • YARIV A., OPTICAL ELECTRONICS, SAUNDERS COLLEGE PUBLISHING, 1991.
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9
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ING-INF/02
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100
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801909 -
FISICA TECNICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE LE COMPETENZE E GLI STRUMENTI NECESSARI PER VALUTARE L’ENTITÀ DEGLI SCAMBI DI CALORE ED I REGIMI DI TEMPERATURA IN CONFIGURAZIONI E SITUAZIONI DIVERSE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER LE APPLICAZIONI IN CAMPO ELETTRONICO
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SAPIA CARMINE
( programma)
RICHIAMI SULLA NATURA DEL CALORE. CALORE E TEMPERATURA CAPACITA’ TERMICA. CALORE SPECIFICO. CONDUZIONE: GENERALITÀ SUI CAMPI TERMICI, FENOMENOLOGIA DELLA CONDUZIONE. POSTULATO ED EQUAZIONE DI FOURIER IN COORDINATE CARTESIANE E CILINDRICHE. ESEMPI DI SOLUZIONI ESATTE: LASTRA PIANA E MULTI-STRATO IN REGIME STAZIONARIO. STRATO CILINDRICO. RAGGIO CRITICO DI ISOLANTE. REGIME PERIODICO STABILIZZATO. MEZZO SEMI- INFINITO CON VARIAZIONE A GRADINO DELLA TEMPERATURA. IRRAGGIAMENTO: GENERALITA’ SULLA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA. PROPRIETA’ DEI CORPI COME RICEVITORI E COME EMETTITORI DI ENERGIA RAGGIANTE LEGGI DI EMISSIONE DEL CORPO NERO. CORPI GRIGI, CORPI SELETTIVI, CAVITA’ DI CORPI NERI E DI CORPI GRIGI. EFFETTO SERRA. SCAMBI DI CALORE PER IRRAGGIAMENTO. FATTORI DI VISTA. SCHERMI ALLA RADIAZIONE. CONVEZIONE: MOTO DI FLUIDI IN PRESENZA DI PARETI SOLIDE A DIVERSA TEMPERATURA. STRATO LIMITE. MOTO LAMINARE E TURBOLENTO. CONVEZIONE NATURALE E FORZATA. ANALISI DIMENSIONALE E METODO DEGLI INDICI. PARAMETRI ADIMENSIONALI E LORO SIGNIFICATO FISICO. RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO DI UN CORPO OMOGENEO. ALETTE DI RAFFREDDAMENTO. PROBLEMI DI DISSIPAZIONE DEL CALORE IN COMPONENTI ELETTRONICI.
( testi)
BARDUCCI, I., TRASMISSIONE DEL CALORE, EDITORIALE ESA, MILANO, 1989.
BADAGLICCA, A., FONDAMENTI DI TRASMISSIONE DEL CALORE, ARACNE, ROMA, 1997.
PER APPROFONDIMENTI:
CENGEL, Y. A., TERMODINAMICA E TRASMISSIONE DEL CALORE, MCGRAW-HILL, MILANO, 2ND ED., 2005.
KREITH,, F., PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE, LIGUORI EDITORE, NAPOLI, 1975.
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6
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ING-IND/11
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50
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AD APPROVAZIONE AUTOMATICA - (visualizza)
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16
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20801982 -
ANTENNE PER TELECOMUNICAZIONI CELLULARI
(obiettivi)
Il corso ha il compito di fornire allo studente la conoscenza sui metodi di analisi e di progetto delle antenne per le stazioni radio base e per i terminali mobili impiegate nei sistemi di comunicazione cellulari.
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BILOTTI FILIBERTO
( programma)
Parte prima – Concetti introduttivi sui sistemi di comunicazione cellulari. Concetti introduttivi sulla radiazione elettromagnetica: funzione di Green per spazio libero, dipolo di Hertz, campo vicino (problema di tipo protezionistico) e campo lontano (problema di telecomunicazione). Concetti introduttivi sulle antenne: brevi cenni di carattere storico, tipi di antenne, meccanismo di radiazione, distribuzione di corrente sulle antenne lineari filiformi. Caratteristiche elettriche e radiative delle antenne: intensità di radiazione, diagramma di radiazione, potenza irradiata, direttività, guadagno, efficienza, larghezza di fascio, polarizzazione, impedenza d’ingresso, larghezza di banda, lunghezza e area efficace. Formula di Friis. Parte seconda – Panoramica sulle antenne per stazioni radio-base. Antenne omnidirezionali. Antenna dipolare sottile e antenna dipolare non sottile. Caratteristiche elettriche e di radiazione delle antenne dipolari. Dipoli a larga banda. Antenne direttive. Principio delle immagini e impiego dei riflettori. Caratteristiche delle antenne dipolari in presenza di riflettori metallici. Allineamenti d’antenne: allineamenti uniformi per pannelli di stazioni radio-base. Metodi di analisi e tecniche di progetto di radiatori elementare e pannelli di stazioni radio-base. Esempi di progetto di antenne omnidirezionali e direttive in tecnologia dipolare per GSM900/1800 e UMTS. Tecniche di diversità di spazio e di polarizzazione. Reti formatrici di fascio per allineamenti d’antenne. Downtilt meccanico ed elettrico. Antenne intelligenti e adattive. Parte terza – Panoramica sulle antenne per terminali mobili. Antenne integrate in microstriscia: generalità. Caratteristiche elettriche e di radiazione delle antenne integrate in microstriscia. Analisi di antenne in microstriscia mediante il modello a linea di trasmissione. Tecniche di progetto di antenne in microstriscia in polarizzazione lineare, in doppia polarizzazione lineare ed in polarizzazione circolare. Esempi di progetto di antenne integrate per terminali mobili per GSM900/1800 e per UMTS. Esempi di progetto di antenne integrate compatte per ricevitori BLUETOOTH e per schede PCMCIA. Esempi di progetto di pannelli di antenne in tecnologia integrata per stazione radio-base UMTS da impiegarsi in ambiente indoor e per access point Wi-Fi. Parte quarta – Inquinamento elettromagnetico. La normativa vigente. Modelli di predizione dei livelli di campo elettromagnetico emessi in ambiente urbano e indoor. Codici numerici di simulazione. Procedure di misura.
( testi)
Appunti dalle lezioni del corso a cura del docente.
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5
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ING-INF/02
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50
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801988 -
FONDAMENTI DI INTERNET
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, A PARTIRE DALLA RETE TELEFONICA ALLE RETI PER DATI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO ALLE RETI WIRELESS. VERRANNO AFFRONTATI ASPETTI DI PRESTAZIONI IN FUNZIONE DELLA QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA DEI SERVIZI OFFERTI. NEL CORSO SARÀ DATO AMPIO SPAZIO ALLA SICUREZZA NEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE.
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CARLI MARCO
( programma)
• INTRODUZIONE ALLE RETI E AI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE. • ARCHITETTURE PROTOCOLLARI • LE RISORSE DI RETE: GESTIONE, MODELLI DI CONGESTIONABILITÀ DELLE RETI, DIMENSIONAMENTO E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. • LIVELLI DELLA PILA PROTOCOLLARE. • PROTOCOLLI DI ACCESSO E DI RETE INTERNA: ALOHA PURO, SLOTTED ALOHA, ETC. • RETI LOCALI SENZA FILI: PROPRIETÀ GENERALI. WLAN IEEE 802.11 • GESTIONE DELLA MOBILITA’ (MOBILE IP) • RETI DI NUOVA GENERAZIONE
( testi)
A. PATTAVINA "RETI DI TELECOMUNICAZIONI"-LTU ED. DISPENSE MONOGRAFICHE SU ALCUNE PARTI DEL CORSO
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801990 -
GESTIONE DELLA QUALITA'
(obiettivi)
LA NORMATIVA PER LA QUALITÀ È GESTITA DELLE NORME ISO 9000. LO STUDIO DELLE NORME ISO 9000 ED ISO 9001 PERMETTE DI RENDERSI CONTO COME, NELL’APPROCCIO PER PROCESSI, QUESTI POSSANO ESSERE COMPLETAMENTE DEFINITI, SECONDO LA FILOSOFIA DEL PDCA (PLAN, DO, CHECK ACT), SOLO SE QUESTO PROTOCOLLO È COMPLETO E, NEL CAMPO DI DEFINIZIONE DEL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE DELLE “MISURE…..”, AD ESSE ATTIENE LA FASE DI CHECK. LO STUDIO DI COME SI POSSANO, NELL’AMBITO DELLA APPLICAZIONE DELLE NORME, DEFINIRE LE PROCEDURE DI CHECK, TENENDO PRESENTI LE DIFFUSE APPLICAZIONI DELLA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA NEL MONDO DEL LAVORO, È L’OBIETTIVO DEL CORSO. ALTRO OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE AGLI STUDENTI PRIMA IL LINGUAGGIO, CON LA DEFINIZIONE PRECISA DELLA NOMENCLATURA (ISO 9000) E POI GLI ELEMENTI OPERATIVI DI PROGETTAZIONE IN QUALITÀ, SECONDO GLI STANDARD ATTUALI (ISO 9001) CON LO SCOPO DI PERMETTERE, NELLA LORO ATTIVITÀ PROFESSIONALE, LO SVILUPPO DI UN GIUSTO COLLOCAMENTO DI QUALSIASI INIZIATIVA, IN TERMINI DI QUALITÀ.
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CACIOTTA MAURIZIO
( programma)
• METODI DI SVILUPPO DELLE NORME • TERMINOLOGIA • ISO 9000 O INTRODUZIONE O SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE O FONDAMENTI DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ APPROCCIO PER PROCESSI MODELLO DI SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ BASATO SUI PROCESSI POLITICA ED OBIETTIVI PER LA QUALITÀ RUOLO DELL’ALTA DIREZIONE NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ DOCUMENTAZIONE VALUTAZIONE DEI SISTEMI PER LA GESTIONE DELLA QUALITÀ • ISO 9001 O INTRODUZIONE GENERALITÀ APPROCCIO PER PROCESSI RELAZIONI CON LA ISO 9004 COMPATIBILITÀ CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE O SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE GENERALITÀ APPLICAZIONE O RIFERIMENTI NORMATIVI O TERMINI E DEFINIZIONI O SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REQUISITI GENERALI REQUISITI DELLA DOCUMENTAZIONE O RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE IMPEGNO ATTENZIONE AL CLIENTE POLITICA PER LA QUALITÀ O PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ O GESTIONE DELLE RISORSE MESSA A DISPOSIZIONE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE AMBIENTE DI LAVORO
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE NORMATIVA ISO 9000 - ISO 9001
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6
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ING-INF/07
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54
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801991 -
LABORATORIO DI BASE DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE ALLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI MISURE ELETTRONICHE IN LABORATORIO. VENGONO RICHIAMATI I METODI CLASSICI DI MISURA DI GRANDEZZE ELETTRICHE E LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA DI BASE. SONO DESCRITTE ALCUNE ESPERIENZE DI MISURA, CHE VENGONO SUCCESSIVAMENTE ESEGUITE DALLO STUDENTE IN LABORATORIO.
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LECCESE FABIO
( programma)
Il corso è suddiviso nelle seguenti parti: 1. Teoria Descrizione dell’esercitazione “misure in continua ad alta accuratezza” realizzata sul banco di misura del “potenziometro” e descrizione degli standard e della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure di zero per l’individuazione di impedenze e pulsazioni incognite a bassa frequenza” realizzata sul banco di misura dei “ponti di misura” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure di potenza elettrica in regime alternato” realizzata sul banco delle “misure classiche” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore) Descrizione della strumentazione digitale presente in laboratorio: oscilloscopio, multimetro, generatori di funzione, alimentatori stabilizzati (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure delle caratteristiche dei filtri analogici in bassa frequenza” realizzata sul banco dei “filtri” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure delle caratteristiche degli amplificatori operazionali” realizzata sul banco omonimo e descrizione della strumentazione ed ei componentistica elettronica ivi presenti (3 ore). 2. Laboratorio Esercitazioni pratiche sui cinque banchi per un totale di 72 ore. Ogni slot orario è di 1,5 ore ed in ciascun slot tutti e cinque i banchi vengono occupati a turno da singoli studenti o da gruppi in funzione del numero complessivo degli studenti presenti nel corso.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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9
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ING-INF/07
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801992 -
LABORATORIO DI MISURE A MICROONDE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI FORNIRE ELEMENTI TEORICI E PRATICI PER EFFETTUARE MISURE PER LA CARATTERIZZAZIONE DI CIRCUITI E ANTENNE NELLA BANDA DELLE MICROONDE. LE LEZIONI SARANNO INTEGRATE DA NUMEROSE ESERCITAZIONI PRATICHE. UNA PRIMA PARTE DEL CORSO SARÀ DEDICATA A MISURE IN GUIDA D’ONDA, IN PARTICOLARE SI INTRODURRÀ LO STUDENTE A MISURE DI FREQUENZA, LUNGHEZZA D’ONDA, ATTENUAZIONE, RIFLESSIONE, IMPEDENZA. UNA SECONDA PARTE DEL CORSO SARÀ DEDICATA ALLA CARATTERIZZAZIONE DI DIVERSI TIPI DI ANTENNE: SI EFFETTUERANNO MISURE DI GUADAGNO, DIRETTIVITÀ, DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E POLARIZZAZIONE. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PIANIFICARE UNA MISURA A MICROONDE SCEGLIENDO LA STRUMENTAZIONE E LA COMPONENTISTICA PIÙ ADATTA. SAPRÀ EFFETTUARE ALCUNE MISURE IN MANIERA AUTONOMA.
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PAJEWSKI LARA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
MICROONDE E PROPAGAZIONE GUIDATA DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE.
LE MICROONDE E LE STRUTTURE GUIDANTI. PROPAGAZIONE, ATTENUAZIONE E FREQUENZA DI TAGLIO DI MODI IN GUIDA D’ONDA A SEZIONE RETTANGOLARE; MODO DOMINANTE E INTERVALLO DI FREQUENZE UNIMODALE. SPESSORE DELLE PARETI DI UNA GUIDA PER UN COMPLETO SCHERMAGGIO. LINEE DI TRASMISSIONE EQUIVALENTI AI MODI GUIDATI. RICHIAMI SUL RAPPORTO D’ONDA STAZIONARIA (ROS). CARTA DI SMITH. PARAMETRI DI SCATTERING.
RADIAZIONE DA ANTENNE.
CONCETTI GENERALI SULLA RADIAZIONE E SULLA RICEZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE. RICHIAMI SUI PARAMETRI FONDAMENTALI DI UN’ANTENNA, SUL COLLEGAMENTO RADIO E LA FORMULA DI FRIIS. LA CAMERA ANECOICA.
STRUMENTI E COMPONENTI PER MISURE DI PROPAGAZIONE GUIDATA E DI ANTENNE.
GENERATORE DI POTENZA E DI FORME D’ONDA. OSCILLATORE GUNN. ISOLATORE. MODULATORE. SINTONIZZATORE. ATTENUATORE. FREQUENZIMETRO. ACCOPPIATORE DIREZIONALE. CORTO CIRCUITO VARIABILE. CARICO ADATTATO. RIVELATORE D’ONDA STAZIONARIA A LINEA FESSURATA. RIVELATORE A DIODO. ANTENNE A TROMBA, A RIFLETTORE E A ELICA. ALLINEAMENTI DI ANTENNE, A FENDITURA E A MICROSTRISCIA. CONNETTORI, CAVI E GIUNZIONI. MISURATORE DI ROS E DI GUADAGNO. OSCILLOSCOPIO. ANALIZZATORE DI RETI VETTORIALE.
MISURE – PROPAGAZIONE GUIDATA.
1. MISURA DELLA CARATTERISTICA TENSIONE-CORRENTE DI UN DIODO GUNN. 2. MISURE DI FREQUENZA E DI LUNGHEZZA D’ONDA IN GUIDA. 3. MISURE DI ATTENUAZIONE IN GUIDA. 4. MISURE DI ROS. MISURE DI ROS BASSI E MEDI. MISURE DI ROS ELEVATI CON IL METODO DEI 3DB E CON IL METODO DELL’ATTENUATORE CALIBRATO. 5. MISURE DI IMPEDENZA. 6. MISURA DEI PARAMETRI DI SCATTERING DI UN ACCOPPIATORE DIREZIONALE.
MISURE – ANTENNE.
1. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE DI ANTENNE LINEARI. 2. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL GUADAGNO DI ANTENNE LINEARI: CON TRASMETTITORE CAMPIONE, CON ANTENNE INCOGNITE GEMELLE, PER CONFRONTO, CON IL METODO DELLE TRE ANTENNE. 3. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E DEL GUADAGNO DI ANTENNE NON LINEARI E DI ARRAY DI ANTENNE. 4. MISURE DI POLARIZZAZIONE.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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5
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ING-INF/02
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801993 -
LABORATORIO DI MULTIMEDIALITA'
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE ED IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI MULTIMEDIALI. IN PARTICOLARE SI APPROFONDIRÀ LO STUDIO DI SEGNALI VIDEO E DI IMMAGINI SIA NEL CASO BIDIMENSIONALE CHE IN QUELLO TRIDIMENSIONALE. IL CORSO SARÀ SUDDIVISO IN DUE PARTI: LA PRIMA PER FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE TEORICHE DI BASE SUGLI STRUMENTI PER L’ELABORAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI E SULLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB, LA SECONDA CONSISTE IN ESPERIENZE PRATICHE, DI GRUPPO E INDIVIDUALI, SIA SU CALCOLATORI CHE TRAMITE DISPOSITIVI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI (KINECT, SISTEMI DI RESTITUZIONE 3D, WEBCAM STEREO). L’UTILIZZO IN LABORATORIO DI SISTEMI DI ACQUISIZIONE, ELABORAZIONE E RESTITUZIONE, CONSENTIRÀ ALLO STUDENTE DI OTTENERE LE CONOSCENZE DI BASE PER IL PROGETTO DI SISTEMI DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALI EFFICACI IN TERMINI DI QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA. IL CORSO PREVEDE SEMINARI MONOGRAFICI DEDICATI AD APPROFONDIRE ESEMPI DI APPLICAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI COME E-LEARNING, CINEMA, IP-TV E COMUNICAZIONI MOBILI.
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BATTISTI FEDERICA
( programma)
- INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB - CARATTERISTICHE DEL SISTEMA VISIVO UMANO - ELABORAZIONE E FILTRAGGIO DELLE IMMAGINI NEL DOMINIO SPAZIALE - ELABORAZIONE E FILTRAGGIO DELLE IMMAGINI NEL DOMINIO TRASFORMATO - TECNICHE DI COMPRESSIONE DELLE IMMAGINI - SISTEMI STEREOSCOPICI - INTRODUZIONE AL VIDEO ANALOGICO E DIGITALE - TECNICHE DI CODIFICA VIDEO - ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
( testi)
- R.C. GONZALEZ, R.E. WOODS, AND S. L. EDDINS, "DIGITAL IMAGE PROCESSING USING MATLAB, 2E", PUBLISHER: PRENTICE-HALL - O. SCHREER, P. KAUFF AND T. SIKORA, “3D VIDEOCOMMUNICATION: ALGORITHMS, CONCEPTS AND REAL-TIME SYSTEMS IN HUMAN CENTRED COMMUNICATION”, PUBLISHER: WILEY-BLACKWELL - C. W. CHEN, Z. LI AND S. LIAN, “INTELLIGENT MULTIMEDIA COMMUNICATION: TECHNIQUES AND APPLICATIONS (STUDIES IN COMPUTATIONAL INTELLIGENCE)”, PUBLISHER: SPRINGER - DISPENSE MONOGRAFICHE SU ALCUNE PARTI DEL CORSO
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801994 -
LABORATORIO DI RETI PER TELECOMUNICAZIONI
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER L’ANALISI DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, SIA ATTRAVERSO PACCHETTI DI SIMULAZIONE (NETWORK SIMULATOR 2) SIA ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI RETI WIRELESS E WIRED. IN QUEST’ULTIMO CASO, L’UTILIZZO DI SISTEMI DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO, PERMETTERÀ DI VALUTARNE LE PRESTAZIONI FORNENDO UN RISCONTRO REALE ALLA EFFICACIA DELLA RETE PROGETTATA
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VEGNI ANNA MARIA
( programma)
• ANALISI DI PRESTAZIONI DI RETI • LO STRATO TRASPORTO, STRATO DI RETE, • LE SORGENTI DI INFORMAZIONE • LE ARCHITETTURE DI APPLICAZIONI DI RETE (MODELLO CLIENT-SERVER E P2P), HTTP E FTP • RETI ETEROGENEE & INTEROPERABILITÀ • RETI VANETS • RETI SOCIALI
• SOFTWARE DI SIMULAZIONE DI RETI (NS2) - RETI A PACCHETTI IN NS2; - RETI WIRED E WIRELESS; - RETI VEICOLARI
• PROGETTO E REALIZZAZIONE DI RETI
IL CORSO PREVEDE APPROSSIMATIVAMENTE IL 40 % DI DIDATTICA FRONTALE ED IL 60% DI ESERCITAZIONI IN LABORATORIO O IN AULA.
( testi)
- DISPENSE A CURA DEL DOCENTE - J.F. KUROSE, AND K.W. ROSS, “COMPUTER NETWORKING: A TOP-DOWN APPROACH”, 5TH EDITION, ADDISON WESLEY - A.S. TANENBAUM, “COMPUTER NETWORKS”, 4TH EDITION, PRENTICE HALL 2002. - D. EASLEY, AND J. KELINBERG, “NETWORKS, CROWDS, AND MARKETS: REASONING ABOUT A HIGHLY CONNECTED WORLD”, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2010. - MANUALI ONLINE DI NS2
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801995 -
SISTEMI PER LA GESTIONE E L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
PERMETTERE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI, E DEI DATI D’INTERESSE NELLA GESTIONE DEI SISTEMI SANITARI, AI SISTEMI INFORMATIVI (PER AMMINISTRAZIONE, GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ETC.), E AGLI STANDARD ATTUALI SULLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI SANITARI. ALLA FINE DEL CORSO, SI ATTENDE CHE LO STUDENTE SAPPIA PADRONEGGIARE ANCHE I MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI.
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SCHMID MAURIZIO
( programma)
GLOSSARIO ED ABC DELL’INGEGNERIA CLINICA: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE; PANORAMA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DELL'INGEGNERIA CLINICA; LE COMPETENZE DELL'INGEGNERE CLINICO. LE CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: LETTURA, INTERPRETAZIONE E SCRITTURA DELLE SPECIFICHE PER APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DI UNA SELEZIONE DI APPARACCHIATURE BIOMEDICHE DI INTERESSE. LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: INVENTARIO E CLASSIFICAZIONE CIVAB. MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA AFFIDABILITÀ E DISPONIBILITÀ DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. INDICI, TEMPI, E COSTI. STRATEGIE DI INTERVENTO IN MANUTENZIONE. IL MODELLO LIFE CYCLE COST ANALYSIS (LCC) PER LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. IL CONTESTO NORMATIVO E I PIANI DI AGGIORNAMENTO. ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNOLOGICA IN SANITÀ (HTA). IL RISCHIO IN AMBIENTE OSPEDALIERO: CLASSIFICAZIONE E MATRICE DI RISCHIO, INDICI. LA STRUTTURA SANITARIA: DEFINIZIONE E TASSONOMIA; IL RUOLO DELLE ASL E LA LORO ORGANIZZAZIONE; ASPETTI TECNOLOGICI PER L'ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE. I SISTEMI INFORMATIVI NELLA SANITÀ: HIS, SIS, RIS E PACS, GLI STANDARD INFORMATIVI (HL7, DICOM 3.0); L'INFORMATIZZAZIONE DELLA CARTELLA CLINICA; LA CLASSIFICAZIONE ICD.
( testi)
DIAPOSITIVE, ESERCIZI E MATERIALE AGGIUNTIVO FORNITO DAL DOCENTE DISPONIBILE GRATUITAMENTE SU HTTP://BIOLAB.UNIROMA3.IT, O SULLA PIATTAFORMA MOODLE. LIBRI AGGIUNTIVI PER CONSULTAZIONE: - C. LAMBERTI, W. RAINER. LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE E LA LORO GESTIONE, PATRON EDITORE, 1998. - F. PINCIROLI, S. BONACINA. APPLICAZIONI DI SANITÀ DIGITALE, POLIPRESS, 2009.
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6
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ING-INF/06
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54
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801996 -
STRUMENTAZIONE BIOMEDICA E LABORATORIO
(obiettivi)
CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI ACQUISIRE CONOSCENZE SPECIFICHE SULLE METODICHE E LE TECNOLOGIE DI UTILIZZO NEL SETTORE BIOMEDICALE, PRESENTANDO STUDI DI CASI SIGNIFICATIVI NELL’ACQUISIZIONE DI SEGNALI FISIOLOGICI E NELLA RICOSTRUZIONE DI IMMAGINI MEDICHE. ACQUISIRE GLI ELEMENTI ESSENZIALI RELATIVI ALLA NORMATIVA PER LA SICUREZZA E LA CERTIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI. CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI FAMILIARIZZARSI CON LA MODERNA STRUMENTAZIONE DI MISURA E DI SVOLGERE ESPERIENZE DI LABORATORIO PER L’ACQUISIZIONE DI VARIABILI DI INTERESSE BIOMEDICO E LA VERIFICA DELLE PRESTAZIONI, DELLA QUALITÀ E DELLA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI.
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CENSI FEDERICA
( programma)
INTRODUZIONE AL CORSO. PROBLEMATICHE GENERALI SULLA GESTIONE DELLA SALUTE E SUL RUOLO DELLA STRUMENTAZIONE E DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE. CLASSIFICAZIONE, CARATTERISTICHE E SPECIFICHE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. ASPETTI DI PROGETTAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. SCHEMA GENERALE DI APPARECCHI PER IL RILEVAMENTO DEI SEGNALI BIOELETTRICI; TRASDUTTORI NELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. AMPLIFICATORI PER STRUMENTAZIONE, OPTOACCOPPIATORI, FILTRI E CONVERTITORI. SISTEMI DI ACQUISIZIONE DI SEGNALI, CAMPIONAMENTO, CONVERSIONE A/D. SORGENTI DI INTERFERENZE E METODI DI CORREZIONE. SISTEMI DI MONITORAGGIO PER USO MEDICO. IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: ELEMENTI DI BASE DI FISIOLOGIA, SISTEMI DI ACQUISIZIONE, ELABORAZIONE DEL SEGNALE ECG. DISPOSITIVI DI SUPPORTO ALLA FUNZIONE CARDIACA (PACEMAKER, DEFIBRILLATORI IMPIANTABILI). APPARATI PER EMG E EEG. SISTEMI PER IMMAGINI RX. LA TRANSIZIONE DAI SISTEMI ANALOGICI A QUELLI DIGITALI. STANDARD PER TRASMISSIONE IMMAGINI. LA MARCATURA CE DEI DISPOSITIVI MEDICI. ELEMENTI DI SICUREZZA ELETTRICA. ASPETTI NORMATIVI PER LA SICUREZZA E QUALITÀ DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. LA FAMIGLIA DI NORME CEI EN 60601-1. LA MANUTENZIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA: PREVENTIVA, CORRETTIVA, STRAORDINARIA. PROBLEMATICHE DI INTERCONNESSIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA.
LABORATORIO STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO: PRESENTAZIONE E FAMILIARIZZAZIONE. ANALIZZATORI DI STRUMENTI ELETTROMEDICALI: SIMULATORI-PAZIENTE (ECG, PRESSIONE ARTERIOSA, MULTIPARAMETRICI, PACEMAKER ESTERNO), ANALIZZATORI PER SICUREZZA ELETTRICA, PER DEFIBRILLATORI, PER SISTEMI DI INFUSIONE, PER VENTILATORI POLMONARI. PRESENTAZIONE E FAMILIARIZZAZIONE. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO CON USO DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA PER ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DI SEGNALI BIOMEDICI (IN AMBIENTE MATLAB E/O LABVIEW), E DEI SIMULATORI-PAZIENTE E DEGLI ANALIZZATORI DI DISPOSITIVI ELETTROMEDICALI PER PROVE DI SICUREZZA, PRESTAZIONI E QUALITÀ DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO FORNITO DAL DOCENTE MEDICAL INSTRUMENTATION: APPLICATION AND DESIGN BY JOHN G. WEBSTER DESIGN AND DEVELOPMENT OF MEDICAL ELECTRONIC INSTRUMENTATION: A PRACTICAL PERSPECTIVE OF THE DESIGN, CONSTRUCTION, AND TEST OF MEDICAL DEVICES BY DAVID PRUTCHI, MICHAEL NORRIS
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9
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ING-INF/06
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801997 -
TELERILEVAMENTO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE GLI ASPETTI GENERALI E LE PRINCIPALI TECNICHE DEL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE. SONO INTRODOTTE LE BASI FISICHE DEL TELERILEVAMENTO: RADIAZIONE COERENTE ED INCOERENTE, FENOMENI DI ASSORBIMENTO E DIFFUSIONE. SONO TRATTATI I MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE NATURALE CON LA SUPERFICIE TERRESTRE E L'ATMOSFERA NELLA BANDA DELLE MICROONDE. SONO DESCRITTI I PRINCIPALI SENSORI IMPIEGATI NELLA RADIOMETRIA A MICROONDE. AMBITI DI APPLICAZIONE: INDUSTRIA ELETTRICA, ELETTRONICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI.
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PONTI CRISTINA
( programma)
EMISSIONE DI RADIAZIONE NATURALE
PARAMETRI DI INTERAZIONE CON RADIAZIONE NATURALE: INTENSITÀ DI RADIAZIONE, IRRADIANZA, ECCITANZA, BRILLANZA, BRILLANZA SPETTRALE. EMISSIONE DI CORPO NERO: LEGGE DI PLANCK, LEGGE DI STEFAN-BOLTZMANN, LEGGE DI WIEN. APPRISSIMAZIONI DI RAYLEIGH-JEANS E DI WIEN. EMISSIONE DI CORPO REALE. EMISSIVITÀ. ASSORBIVITÀ. LEGGE DI KIRCHOFF.
FENOMENI DI ASSORBIMENTO E DIFFUSIONE DELLA RADIAZIONE
PARAMETRI DI INTERAZIONE CON OGGETTO SINGOLO: GRANDEZZE BISTATICHE E MONOSTATICHE, SEZIONE TRASVERSA DI DIFFUSIONE, SEZIONE TRASVERSA DI ASSORBIMENTO, SEZIONE TRASVERSA DI ESTINZIONE. PARAMETRI DI INTERAZIONE VOLUMETRICI. PARAMETRI DI INTERAZIONE SUPERFICIALI. SUPERFICIE LAMBERTIANA E SPECULARE. RIFLESSIONE E TRASMISSIONE DA INTERFACCIA PIANA. STRATO DIELETTRICO. EQUAZIONE DEL TRASFERIMENTO RADIATIVO.
RADIOMETRIA A MICROONDE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE
PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DEL TERRENO NUDO E VEGETATO. EFFETTI DI RUGOSITÀ ED UMIDITÀ. EQUAZIONE DEL TRASFERIMENTO RADIATIVO PER UNO STRATO VEGETATO. PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DELLA SUPERFICIE MARINA. MODELLO PER LA SUPERFICIE MARINA IN ASSENZA DI SCHIUMA. MISURE DI SST, SALINITÀ, VELOCITÀ DEL VENTO. PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DI GHIACCIO E NEVE.
RADIOMETRIA A MICROONDE DELL’ATMOSFERA
COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA. MODELLI PER TEMPERATURA, DENSITÀ DI VAPORE, PRESSIONE. MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE CON L’ATMOSFERA: ASSORBIMENTO ED EMISSIONE DA GAS ATMOSFERICI, DIFFUSIONE DA PARTICELLE ATMOSFERICHE. DETERMINAZIONE DI PARAMETRI ATMOSFERICI DALL’ALTO E DAL BASSO: TEMPERATURA, VAPORE. TELERILEVAMENTO DA LEMBO.
RADIOMETRI A MICROONDE
CARATTERIZZAZIONE DEL RUMORE DI UN SISTEMA: TEMPERATURA EQUIVALENTE DI RUMORE, FIGURA DI RUMORE. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN RADIOMETRO: TEMPERATURA DI ANTENNA. ESEMPI DI RADIOMETRI: RADIOMETRO A POTENZA TOTALE, RADIOMETRO DI DICKE. SCANSIONE E PUNTAMENTO: SCANSIONE ALONG TRACK, SCANSIONE ACROSS TRACK, SCANSIONE CONICA. RISOLUZIONE GEOMETRICA.
( testi)
- P. FERRAZZOLI, INTRODUZIONE AL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE, ROMA, 1993; - G. GALATI, A. GILARDINI, TECNICHE E STRUMENTI PER IL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE, VOL. 1 E 2, CNR, ROMA, 2000; - F. W. ULABY, R. K. MOORE, A. K. FUNG, MICROWAVE REMOTE SENSING ACTIVE AND PASSIVE, ARTECH, 1981.
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5
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ING-INF/02
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802032 -
ELETTRONICA DEI SISTEMI DIGITALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. IN PARTICOLARE SARÀ DATA AMPIA RILEVANZA ALLE PIÙ RECENTI APPLICAZIONI DELL'ELETTRONICA DIGITALE, QUALI MICROPROCESSORI E MICROCONTROLLORI A 16/32 BIT, OLTRE A UN'INTRODUZIONE AI PROCESSORI DI SEGNALE (DSP).
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FABBRI ANDREA
( programma)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. PARTICOLARE ATTENZIONE VERRÀ RIVOLTA ALLA
-RETI COMBINATORIE - DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI LOGICHE INGRESSO/USCITA - MINIMIZZAZIONE MEDIATE IL METODO DELLE MAPPE DI KARNAUGH - CIRCUITI COMBINATORI FONDAMENTALI (MULTIPLEXER/DEMULTIPLEXER, CODIFICATORI/DECODIFICATORI, UNITÀ ARITMETICO LOGICHE, ECC) -RETI SEQUENZIALI - MACCHINE A STATI (FLIP-FLOP) - CONTATORI E REGISTRI -MEMORIE - MEMORIE STATICHE E DINAMICHE - STRUTTURA E CICLO OPERATIVO DELLE MEMORIE -GATE ARRAY - INTRODUZIONE AI CIRCUITI INTEGRATI PER APPLCAZIONI SPECIFICHE (ASIC) - INTRODUZIONE AI FIELD PROGRAMMABLE GATE ARRAY (FPGA) -INTERFACCE - INTERFACCE PARALLELE (IEEE-488,PARALLELE PER PERIFERICHE) - INTERFACCE SERIALI (RS232,USB,ECC.)
( testi)
1. JAN M. RABAEY, ANANTHA P. CHANDRAKASAN, BORIVOJE NIKOLIC, DIGITAL INTEGRATED CIRCUITS – A DESIGN PERSPECTIVE, 2ND EDITION, PRENTICE HALL, 2003 2. J. HENNESSY, D. PATTERSON: COMPUTER ARCHITECTURE. A QUANTITATIVE APPROACH, MORGAN KAUFMANN PUBLISHERS, 1990.
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6
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ING-INF/01
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802033 -
MICROELETTRONICA
(obiettivi)
OBIETTIVO DELL’INSEGNAMENTO È QUELLO DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI, ACQUISENDO LE NOZIONI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEL LORO FUNZIONAMENTO ED ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALL’ANALISI DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI E DELLA LORO APPLICAZIONE PRATICA CON ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI SEMPLICI APPARATI ELETTRONICI DIGITALI.
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SALVATORI STEFANO
( programma)
INTRODUZIONE: SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI DI BASE: LOGICA CABLATA E LOGICA PROGRAMMABILE; I LINGUAGGI DI DESCRIZIONE DELL’HARDWARE PER IL PROGETTO DI SISTEMI DIGITALI COMPLESSI CON ESEMPI DI PROGETTAZIONE IN ABEL E VHDL; SISTEMI DIGITALI PROGRAMMABILI; GENESI DEI SISTEMI A MICROPROCESSORE: L’ARCHITETTURA DI VON NEWMANN E QUELLA HARVARD; GENERALITÀ SUI SISTEMI RISC E CISC; CENNI STORICI SULL’EVOLUZIONE DEI MICROPROCESSORI; ARCHITETTURA DI MICROCONTROLLORI; ARCHITETTURA ARM: CENNI STORICI DEL PROCESSORE ARM; GENERALITÀ SUI MICROPROCESSORI; IL PROCESSORE MINIMO MU0 E SUO SET DI ISTRUZIONI; L’ARCHITETTURA RISC; ORGANIZZAZIONE DEI REGISTRI INTERNI; STATO ARM E STATO THUMB; REGISTRI GENERALI E DI STATO IN MODALITÀ ARM E THUMB; SET DI ISTRUZIONI E CONFRONTO TRA SET PER RISC E CISC; PANORAMICA ISTRUZIONI ARM; IL PIPELINE: REALIZZAZIONE, VANTAGGI E RISCHI; ECCEZIONI: ORIGINE E MODALITÀ DI GESTIONE; INTERRUZIONI: VETTORI E PRIORITÀ; MEMORIE: ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ DI INDIRIZZAMENTO; MODELLO DI INDIRIZZAMENTO STANDARD DI MEMORIA IN ARM; COMPORTAMENTO DELLO STACK; ARCHITETTURE DI BUS: AMBA, ASB, AHB, APB; SISTEMI DI DEBUG E INTERFACCIA JTAG; ORGANIZZAZIONE ARM7TDMI E CONFRONTO CARATTERISTICHE ARM7TDMI E ARM9TDMI. I MICROCONTROLLORI LPC2000 DI NXP: MEMORIA DI SISTEMA; VIC PL190; IL CONTROLLO DI SISTEMA; MAPPA E IMPOSTAZIONE DEI PIN; PORTE DI INPUT/OUTPUT; UART, I2C, SPI; ADC; TIMER; RTC; WATCHDOG; MEMORIA FLASH; EMBEDDED ICE. PERIFERICHE DI SUPPORTO: CONVERSIONE A/D E D/A; CODIFICA, QUANTIZZAZIONE E TEORIA DEL CAMPIONAMENTO; ARCHITETTURE DI DAC E ADC; CONVERTITORI SIGMA-DELTA; LO STANDARD I2C; COLLEGAMENTO SERIALE SPI; LCD STANDARD HD44780. SOFTWARE: IL SISTEMA DI SVILUPPO; IDE PROPRIETARI E OPEN-SOURCE; ECLIPSE; MAKE FILE, INFRASTRUTTURA CODICE, CREAZIONE DI UN NUOVO PROGETTO; CENNI DI PROGETTAZIONE SOFTWARE; CODICE DI BASE, MACCHINA A STATI, LIBRERIE DI FUNZIONI, MACRO; VETTORI DI INTERRUPT, PRIORITÀ, DEADLOCK, INVERSIONE DI PRIORITÀ; ESEMPI DI GESTIONE DI INTERRUPT; DEBUG: CONTROLLO DI REGISTRI, VARIABILI, STACK; ESECUZIONE PASSO-PASSO; BREADBOARDING. ESERCITAZIONI: COMPILAZIONE, UPLOAD, DEBUG; ALLESTIMENTO DI UN PROTOTIPO. ESERICITAZIONI SU: COMANDO DI UN LED; GESTIONE TASTIERA; LETTURA POTENZIOMETRO CON ADC; GESTIONE TIMER; CONTROLLO PWM; GESTIONE DI TASTO CON INTERRUPT; LETTURA SENSORE DI TEMPERATURA CON ADC; USO DI SPI; COMANDO DI UN DAC; GESTIONE LCD; RTC PROGRAMMABILE; OROLOGIO SVEGLIA CON INTERRUPT PER LED E LCD; CRONOTERMOSTATO CON LED E LCD PER LO STATO DI ATTUAZIONE.
( testi)
FURBER, “ARM, SYSTEM-ON-CHIP ARCHITECTURE”, SECOND EDITION, ADDISON WESLEY SALVATORI, “INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE CON GLI LPC2000”, ARACNE EDITRICE, 2011 NXP SEMICONDUCTORS, “UM10161 LPC2101/02/03 USER MANUAL”, WWW.NXP.COM NXP SEMICONDUCTORS, “LPC2101/02/03 DATASHEET”, WWW.NXP.COM MARTIN, “THE INSIDER’S GUIDE TO THE NXP ARM7-BASED MICROCONTROLLERS”, WWW.HITEX.CO.UK ARM LIMITED, “ARM7TDMI-S TECHNICAL REFERENCE MANUAL”, R4P3, INFOCENTER.ARM.COM
SITO INTERNET DEL CORSO HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/
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9
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ING-INF/01
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTA AD CONSIGLIATE - (visualizza)
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5
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20801982 -
ANTENNE PER TELECOMUNICAZIONI CELLULARI
(obiettivi)
Il corso ha il compito di fornire allo studente la conoscenza sui metodi di analisi e di progetto delle antenne per le stazioni radio base e per i terminali mobili impiegate nei sistemi di comunicazione cellulari.
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BILOTTI FILIBERTO
( programma)
Parte prima – Concetti introduttivi sui sistemi di comunicazione cellulari. Concetti introduttivi sulla radiazione elettromagnetica: funzione di Green per spazio libero, dipolo di Hertz, campo vicino (problema di tipo protezionistico) e campo lontano (problema di telecomunicazione). Concetti introduttivi sulle antenne: brevi cenni di carattere storico, tipi di antenne, meccanismo di radiazione, distribuzione di corrente sulle antenne lineari filiformi. Caratteristiche elettriche e radiative delle antenne: intensità di radiazione, diagramma di radiazione, potenza irradiata, direttività, guadagno, efficienza, larghezza di fascio, polarizzazione, impedenza d’ingresso, larghezza di banda, lunghezza e area efficace. Formula di Friis. Parte seconda – Panoramica sulle antenne per stazioni radio-base. Antenne omnidirezionali. Antenna dipolare sottile e antenna dipolare non sottile. Caratteristiche elettriche e di radiazione delle antenne dipolari. Dipoli a larga banda. Antenne direttive. Principio delle immagini e impiego dei riflettori. Caratteristiche delle antenne dipolari in presenza di riflettori metallici. Allineamenti d’antenne: allineamenti uniformi per pannelli di stazioni radio-base. Metodi di analisi e tecniche di progetto di radiatori elementare e pannelli di stazioni radio-base. Esempi di progetto di antenne omnidirezionali e direttive in tecnologia dipolare per GSM900/1800 e UMTS. Tecniche di diversità di spazio e di polarizzazione. Reti formatrici di fascio per allineamenti d’antenne. Downtilt meccanico ed elettrico. Antenne intelligenti e adattive. Parte terza – Panoramica sulle antenne per terminali mobili. Antenne integrate in microstriscia: generalità. Caratteristiche elettriche e di radiazione delle antenne integrate in microstriscia. Analisi di antenne in microstriscia mediante il modello a linea di trasmissione. Tecniche di progetto di antenne in microstriscia in polarizzazione lineare, in doppia polarizzazione lineare ed in polarizzazione circolare. Esempi di progetto di antenne integrate per terminali mobili per GSM900/1800 e per UMTS. Esempi di progetto di antenne integrate compatte per ricevitori BLUETOOTH e per schede PCMCIA. Esempi di progetto di pannelli di antenne in tecnologia integrata per stazione radio-base UMTS da impiegarsi in ambiente indoor e per access point Wi-Fi. Parte quarta – Inquinamento elettromagnetico. La normativa vigente. Modelli di predizione dei livelli di campo elettromagnetico emessi in ambiente urbano e indoor. Codici numerici di simulazione. Procedure di misura.
( testi)
Appunti dalle lezioni del corso a cura del docente.
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5
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ING-INF/02
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801988 -
FONDAMENTI DI INTERNET
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, A PARTIRE DALLA RETE TELEFONICA ALLE RETI PER DATI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO ALLE RETI WIRELESS. VERRANNO AFFRONTATI ASPETTI DI PRESTAZIONI IN FUNZIONE DELLA QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA DEI SERVIZI OFFERTI. NEL CORSO SARÀ DATO AMPIO SPAZIO ALLA SICUREZZA NEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE.
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CARLI MARCO
( programma)
• INTRODUZIONE ALLE RETI E AI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE. • ARCHITETTURE PROTOCOLLARI • LE RISORSE DI RETE: GESTIONE, MODELLI DI CONGESTIONABILITÀ DELLE RETI, DIMENSIONAMENTO E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. • LIVELLI DELLA PILA PROTOCOLLARE. • PROTOCOLLI DI ACCESSO E DI RETE INTERNA: ALOHA PURO, SLOTTED ALOHA, ETC. • RETI LOCALI SENZA FILI: PROPRIETÀ GENERALI. WLAN IEEE 802.11 • GESTIONE DELLA MOBILITA’ (MOBILE IP) • RETI DI NUOVA GENERAZIONE
( testi)
A. PATTAVINA "RETI DI TELECOMUNICAZIONI"-LTU ED. DISPENSE MONOGRAFICHE SU ALCUNE PARTI DEL CORSO
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801990 -
GESTIONE DELLA QUALITA'
(obiettivi)
LA NORMATIVA PER LA QUALITÀ È GESTITA DELLE NORME ISO 9000. LO STUDIO DELLE NORME ISO 9000 ED ISO 9001 PERMETTE DI RENDERSI CONTO COME, NELL’APPROCCIO PER PROCESSI, QUESTI POSSANO ESSERE COMPLETAMENTE DEFINITI, SECONDO LA FILOSOFIA DEL PDCA (PLAN, DO, CHECK ACT), SOLO SE QUESTO PROTOCOLLO È COMPLETO E, NEL CAMPO DI DEFINIZIONE DEL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE DELLE “MISURE…..”, AD ESSE ATTIENE LA FASE DI CHECK. LO STUDIO DI COME SI POSSANO, NELL’AMBITO DELLA APPLICAZIONE DELLE NORME, DEFINIRE LE PROCEDURE DI CHECK, TENENDO PRESENTI LE DIFFUSE APPLICAZIONI DELLA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA NEL MONDO DEL LAVORO, È L’OBIETTIVO DEL CORSO. ALTRO OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE AGLI STUDENTI PRIMA IL LINGUAGGIO, CON LA DEFINIZIONE PRECISA DELLA NOMENCLATURA (ISO 9000) E POI GLI ELEMENTI OPERATIVI DI PROGETTAZIONE IN QUALITÀ, SECONDO GLI STANDARD ATTUALI (ISO 9001) CON LO SCOPO DI PERMETTERE, NELLA LORO ATTIVITÀ PROFESSIONALE, LO SVILUPPO DI UN GIUSTO COLLOCAMENTO DI QUALSIASI INIZIATIVA, IN TERMINI DI QUALITÀ.
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CACIOTTA MAURIZIO
( programma)
• METODI DI SVILUPPO DELLE NORME • TERMINOLOGIA • ISO 9000 O INTRODUZIONE O SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE O FONDAMENTI DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ APPROCCIO PER PROCESSI MODELLO DI SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ BASATO SUI PROCESSI POLITICA ED OBIETTIVI PER LA QUALITÀ RUOLO DELL’ALTA DIREZIONE NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ DOCUMENTAZIONE VALUTAZIONE DEI SISTEMI PER LA GESTIONE DELLA QUALITÀ • ISO 9001 O INTRODUZIONE GENERALITÀ APPROCCIO PER PROCESSI RELAZIONI CON LA ISO 9004 COMPATIBILITÀ CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE O SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE GENERALITÀ APPLICAZIONE O RIFERIMENTI NORMATIVI O TERMINI E DEFINIZIONI O SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REQUISITI GENERALI REQUISITI DELLA DOCUMENTAZIONE O RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE IMPEGNO ATTENZIONE AL CLIENTE POLITICA PER LA QUALITÀ O PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ O GESTIONE DELLE RISORSE MESSA A DISPOSIZIONE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE AMBIENTE DI LAVORO
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE NORMATIVA ISO 9000 - ISO 9001
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6
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ING-INF/07
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54
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801991 -
LABORATORIO DI BASE DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE ALLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI MISURE ELETTRONICHE IN LABORATORIO. VENGONO RICHIAMATI I METODI CLASSICI DI MISURA DI GRANDEZZE ELETTRICHE E LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA DI BASE. SONO DESCRITTE ALCUNE ESPERIENZE DI MISURA, CHE VENGONO SUCCESSIVAMENTE ESEGUITE DALLO STUDENTE IN LABORATORIO.
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LECCESE FABIO
( programma)
Il corso è suddiviso nelle seguenti parti: 1. Teoria Descrizione dell’esercitazione “misure in continua ad alta accuratezza” realizzata sul banco di misura del “potenziometro” e descrizione degli standard e della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure di zero per l’individuazione di impedenze e pulsazioni incognite a bassa frequenza” realizzata sul banco di misura dei “ponti di misura” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure di potenza elettrica in regime alternato” realizzata sul banco delle “misure classiche” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore) Descrizione della strumentazione digitale presente in laboratorio: oscilloscopio, multimetro, generatori di funzione, alimentatori stabilizzati (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure delle caratteristiche dei filtri analogici in bassa frequenza” realizzata sul banco dei “filtri” e descrizione della strumentazione ivi presente (3 ore); Descrizione dell’esercitazione “misure delle caratteristiche degli amplificatori operazionali” realizzata sul banco omonimo e descrizione della strumentazione ed ei componentistica elettronica ivi presenti (3 ore). 2. Laboratorio Esercitazioni pratiche sui cinque banchi per un totale di 72 ore. Ogni slot orario è di 1,5 ore ed in ciascun slot tutti e cinque i banchi vengono occupati a turno da singoli studenti o da gruppi in funzione del numero complessivo degli studenti presenti nel corso.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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9
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ING-INF/07
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801992 -
LABORATORIO DI MISURE A MICROONDE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI FORNIRE ELEMENTI TEORICI E PRATICI PER EFFETTUARE MISURE PER LA CARATTERIZZAZIONE DI CIRCUITI E ANTENNE NELLA BANDA DELLE MICROONDE. LE LEZIONI SARANNO INTEGRATE DA NUMEROSE ESERCITAZIONI PRATICHE. UNA PRIMA PARTE DEL CORSO SARÀ DEDICATA A MISURE IN GUIDA D’ONDA, IN PARTICOLARE SI INTRODURRÀ LO STUDENTE A MISURE DI FREQUENZA, LUNGHEZZA D’ONDA, ATTENUAZIONE, RIFLESSIONE, IMPEDENZA. UNA SECONDA PARTE DEL CORSO SARÀ DEDICATA ALLA CARATTERIZZAZIONE DI DIVERSI TIPI DI ANTENNE: SI EFFETTUERANNO MISURE DI GUADAGNO, DIRETTIVITÀ, DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E POLARIZZAZIONE. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PIANIFICARE UNA MISURA A MICROONDE SCEGLIENDO LA STRUMENTAZIONE E LA COMPONENTISTICA PIÙ ADATTA. SAPRÀ EFFETTUARE ALCUNE MISURE IN MANIERA AUTONOMA.
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PAJEWSKI LARA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
MICROONDE E PROPAGAZIONE GUIDATA DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE.
LE MICROONDE E LE STRUTTURE GUIDANTI. PROPAGAZIONE, ATTENUAZIONE E FREQUENZA DI TAGLIO DI MODI IN GUIDA D’ONDA A SEZIONE RETTANGOLARE; MODO DOMINANTE E INTERVALLO DI FREQUENZE UNIMODALE. SPESSORE DELLE PARETI DI UNA GUIDA PER UN COMPLETO SCHERMAGGIO. LINEE DI TRASMISSIONE EQUIVALENTI AI MODI GUIDATI. RICHIAMI SUL RAPPORTO D’ONDA STAZIONARIA (ROS). CARTA DI SMITH. PARAMETRI DI SCATTERING.
RADIAZIONE DA ANTENNE.
CONCETTI GENERALI SULLA RADIAZIONE E SULLA RICEZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE. RICHIAMI SUI PARAMETRI FONDAMENTALI DI UN’ANTENNA, SUL COLLEGAMENTO RADIO E LA FORMULA DI FRIIS. LA CAMERA ANECOICA.
STRUMENTI E COMPONENTI PER MISURE DI PROPAGAZIONE GUIDATA E DI ANTENNE.
GENERATORE DI POTENZA E DI FORME D’ONDA. OSCILLATORE GUNN. ISOLATORE. MODULATORE. SINTONIZZATORE. ATTENUATORE. FREQUENZIMETRO. ACCOPPIATORE DIREZIONALE. CORTO CIRCUITO VARIABILE. CARICO ADATTATO. RIVELATORE D’ONDA STAZIONARIA A LINEA FESSURATA. RIVELATORE A DIODO. ANTENNE A TROMBA, A RIFLETTORE E A ELICA. ALLINEAMENTI DI ANTENNE, A FENDITURA E A MICROSTRISCIA. CONNETTORI, CAVI E GIUNZIONI. MISURATORE DI ROS E DI GUADAGNO. OSCILLOSCOPIO. ANALIZZATORE DI RETI VETTORIALE.
MISURE – PROPAGAZIONE GUIDATA.
1. MISURA DELLA CARATTERISTICA TENSIONE-CORRENTE DI UN DIODO GUNN. 2. MISURE DI FREQUENZA E DI LUNGHEZZA D’ONDA IN GUIDA. 3. MISURE DI ATTENUAZIONE IN GUIDA. 4. MISURE DI ROS. MISURE DI ROS BASSI E MEDI. MISURE DI ROS ELEVATI CON IL METODO DEI 3DB E CON IL METODO DELL’ATTENUATORE CALIBRATO. 5. MISURE DI IMPEDENZA. 6. MISURA DEI PARAMETRI DI SCATTERING DI UN ACCOPPIATORE DIREZIONALE.
MISURE – ANTENNE.
1. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE DI ANTENNE LINEARI. 2. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL GUADAGNO DI ANTENNE LINEARI: CON TRASMETTITORE CAMPIONE, CON ANTENNE INCOGNITE GEMELLE, PER CONFRONTO, CON IL METODO DELLE TRE ANTENNE. 3. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E DEL GUADAGNO DI ANTENNE NON LINEARI E DI ARRAY DI ANTENNE. 4. MISURE DI POLARIZZAZIONE.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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5
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ING-INF/02
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801993 -
LABORATORIO DI MULTIMEDIALITA'
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE ED IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI MULTIMEDIALI. IN PARTICOLARE SI APPROFONDIRÀ LO STUDIO DI SEGNALI VIDEO E DI IMMAGINI SIA NEL CASO BIDIMENSIONALE CHE IN QUELLO TRIDIMENSIONALE. IL CORSO SARÀ SUDDIVISO IN DUE PARTI: LA PRIMA PER FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE TEORICHE DI BASE SUGLI STRUMENTI PER L’ELABORAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI E SULLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB, LA SECONDA CONSISTE IN ESPERIENZE PRATICHE, DI GRUPPO E INDIVIDUALI, SIA SU CALCOLATORI CHE TRAMITE DISPOSITIVI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI (KINECT, SISTEMI DI RESTITUZIONE 3D, WEBCAM STEREO). L’UTILIZZO IN LABORATORIO DI SISTEMI DI ACQUISIZIONE, ELABORAZIONE E RESTITUZIONE, CONSENTIRÀ ALLO STUDENTE DI OTTENERE LE CONOSCENZE DI BASE PER IL PROGETTO DI SISTEMI DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALI EFFICACI IN TERMINI DI QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA. IL CORSO PREVEDE SEMINARI MONOGRAFICI DEDICATI AD APPROFONDIRE ESEMPI DI APPLICAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI COME E-LEARNING, CINEMA, IP-TV E COMUNICAZIONI MOBILI.
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BATTISTI FEDERICA
( programma)
- INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB - CARATTERISTICHE DEL SISTEMA VISIVO UMANO - ELABORAZIONE E FILTRAGGIO DELLE IMMAGINI NEL DOMINIO SPAZIALE - ELABORAZIONE E FILTRAGGIO DELLE IMMAGINI NEL DOMINIO TRASFORMATO - TECNICHE DI COMPRESSIONE DELLE IMMAGINI - SISTEMI STEREOSCOPICI - INTRODUZIONE AL VIDEO ANALOGICO E DIGITALE - TECNICHE DI CODIFICA VIDEO - ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
( testi)
- R.C. GONZALEZ, R.E. WOODS, AND S. L. EDDINS, "DIGITAL IMAGE PROCESSING USING MATLAB, 2E", PUBLISHER: PRENTICE-HALL - O. SCHREER, P. KAUFF AND T. SIKORA, “3D VIDEOCOMMUNICATION: ALGORITHMS, CONCEPTS AND REAL-TIME SYSTEMS IN HUMAN CENTRED COMMUNICATION”, PUBLISHER: WILEY-BLACKWELL - C. W. CHEN, Z. LI AND S. LIAN, “INTELLIGENT MULTIMEDIA COMMUNICATION: TECHNIQUES AND APPLICATIONS (STUDIES IN COMPUTATIONAL INTELLIGENCE)”, PUBLISHER: SPRINGER - DISPENSE MONOGRAFICHE SU ALCUNE PARTI DEL CORSO
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801994 -
LABORATORIO DI RETI PER TELECOMUNICAZIONI
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER L’ANALISI DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, SIA ATTRAVERSO PACCHETTI DI SIMULAZIONE (NETWORK SIMULATOR 2) SIA ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI RETI WIRELESS E WIRED. IN QUEST’ULTIMO CASO, L’UTILIZZO DI SISTEMI DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO, PERMETTERÀ DI VALUTARNE LE PRESTAZIONI FORNENDO UN RISCONTRO REALE ALLA EFFICACIA DELLA RETE PROGETTATA
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VEGNI ANNA MARIA
( programma)
• ANALISI DI PRESTAZIONI DI RETI • LO STRATO TRASPORTO, STRATO DI RETE, • LE SORGENTI DI INFORMAZIONE • LE ARCHITETTURE DI APPLICAZIONI DI RETE (MODELLO CLIENT-SERVER E P2P), HTTP E FTP • RETI ETEROGENEE & INTEROPERABILITÀ • RETI VANETS • RETI SOCIALI
• SOFTWARE DI SIMULAZIONE DI RETI (NS2) - RETI A PACCHETTI IN NS2; - RETI WIRED E WIRELESS; - RETI VEICOLARI
• PROGETTO E REALIZZAZIONE DI RETI
IL CORSO PREVEDE APPROSSIMATIVAMENTE IL 40 % DI DIDATTICA FRONTALE ED IL 60% DI ESERCITAZIONI IN LABORATORIO O IN AULA.
( testi)
- DISPENSE A CURA DEL DOCENTE - J.F. KUROSE, AND K.W. ROSS, “COMPUTER NETWORKING: A TOP-DOWN APPROACH”, 5TH EDITION, ADDISON WESLEY - A.S. TANENBAUM, “COMPUTER NETWORKS”, 4TH EDITION, PRENTICE HALL 2002. - D. EASLEY, AND J. KELINBERG, “NETWORKS, CROWDS, AND MARKETS: REASONING ABOUT A HIGHLY CONNECTED WORLD”, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2010. - MANUALI ONLINE DI NS2
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5
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ING-INF/03
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801995 -
SISTEMI PER LA GESTIONE E L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
PERMETTERE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI, E DEI DATI D’INTERESSE NELLA GESTIONE DEI SISTEMI SANITARI, AI SISTEMI INFORMATIVI (PER AMMINISTRAZIONE, GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ETC.), E AGLI STANDARD ATTUALI SULLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI SANITARI. ALLA FINE DEL CORSO, SI ATTENDE CHE LO STUDENTE SAPPIA PADRONEGGIARE ANCHE I MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI.
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SCHMID MAURIZIO
( programma)
GLOSSARIO ED ABC DELL’INGEGNERIA CLINICA: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE; PANORAMA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DELL'INGEGNERIA CLINICA; LE COMPETENZE DELL'INGEGNERE CLINICO. LE CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: LETTURA, INTERPRETAZIONE E SCRITTURA DELLE SPECIFICHE PER APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DI UNA SELEZIONE DI APPARACCHIATURE BIOMEDICHE DI INTERESSE. LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: INVENTARIO E CLASSIFICAZIONE CIVAB. MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA AFFIDABILITÀ E DISPONIBILITÀ DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. INDICI, TEMPI, E COSTI. STRATEGIE DI INTERVENTO IN MANUTENZIONE. IL MODELLO LIFE CYCLE COST ANALYSIS (LCC) PER LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. IL CONTESTO NORMATIVO E I PIANI DI AGGIORNAMENTO. ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNOLOGICA IN SANITÀ (HTA). IL RISCHIO IN AMBIENTE OSPEDALIERO: CLASSIFICAZIONE E MATRICE DI RISCHIO, INDICI. LA STRUTTURA SANITARIA: DEFINIZIONE E TASSONOMIA; IL RUOLO DELLE ASL E LA LORO ORGANIZZAZIONE; ASPETTI TECNOLOGICI PER L'ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE. I SISTEMI INFORMATIVI NELLA SANITÀ: HIS, SIS, RIS E PACS, GLI STANDARD INFORMATIVI (HL7, DICOM 3.0); L'INFORMATIZZAZIONE DELLA CARTELLA CLINICA; LA CLASSIFICAZIONE ICD.
( testi)
DIAPOSITIVE, ESERCIZI E MATERIALE AGGIUNTIVO FORNITO DAL DOCENTE DISPONIBILE GRATUITAMENTE SU HTTP://BIOLAB.UNIROMA3.IT, O SULLA PIATTAFORMA MOODLE. LIBRI AGGIUNTIVI PER CONSULTAZIONE: - C. LAMBERTI, W. RAINER. LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE E LA LORO GESTIONE, PATRON EDITORE, 1998. - F. PINCIROLI, S. BONACINA. APPLICAZIONI DI SANITÀ DIGITALE, POLIPRESS, 2009.
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6
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ING-INF/06
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54
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801996 -
STRUMENTAZIONE BIOMEDICA E LABORATORIO
(obiettivi)
CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI ACQUISIRE CONOSCENZE SPECIFICHE SULLE METODICHE E LE TECNOLOGIE DI UTILIZZO NEL SETTORE BIOMEDICALE, PRESENTANDO STUDI DI CASI SIGNIFICATIVI NELL’ACQUISIZIONE DI SEGNALI FISIOLOGICI E NELLA RICOSTRUZIONE DI IMMAGINI MEDICHE. ACQUISIRE GLI ELEMENTI ESSENZIALI RELATIVI ALLA NORMATIVA PER LA SICUREZZA E LA CERTIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI. CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI FAMILIARIZZARSI CON LA MODERNA STRUMENTAZIONE DI MISURA E DI SVOLGERE ESPERIENZE DI LABORATORIO PER L’ACQUISIZIONE DI VARIABILI DI INTERESSE BIOMEDICO E LA VERIFICA DELLE PRESTAZIONI, DELLA QUALITÀ E DELLA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI.
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CENSI FEDERICA
( programma)
INTRODUZIONE AL CORSO. PROBLEMATICHE GENERALI SULLA GESTIONE DELLA SALUTE E SUL RUOLO DELLA STRUMENTAZIONE E DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE. CLASSIFICAZIONE, CARATTERISTICHE E SPECIFICHE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. ASPETTI DI PROGETTAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. SCHEMA GENERALE DI APPARECCHI PER IL RILEVAMENTO DEI SEGNALI BIOELETTRICI; TRASDUTTORI NELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. AMPLIFICATORI PER STRUMENTAZIONE, OPTOACCOPPIATORI, FILTRI E CONVERTITORI. SISTEMI DI ACQUISIZIONE DI SEGNALI, CAMPIONAMENTO, CONVERSIONE A/D. SORGENTI DI INTERFERENZE E METODI DI CORREZIONE. SISTEMI DI MONITORAGGIO PER USO MEDICO. IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: ELEMENTI DI BASE DI FISIOLOGIA, SISTEMI DI ACQUISIZIONE, ELABORAZIONE DEL SEGNALE ECG. DISPOSITIVI DI SUPPORTO ALLA FUNZIONE CARDIACA (PACEMAKER, DEFIBRILLATORI IMPIANTABILI). APPARATI PER EMG E EEG. SISTEMI PER IMMAGINI RX. LA TRANSIZIONE DAI SISTEMI ANALOGICI A QUELLI DIGITALI. STANDARD PER TRASMISSIONE IMMAGINI. LA MARCATURA CE DEI DISPOSITIVI MEDICI. ELEMENTI DI SICUREZZA ELETTRICA. ASPETTI NORMATIVI PER LA SICUREZZA E QUALITÀ DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA. LA FAMIGLIA DI NORME CEI EN 60601-1. LA MANUTENZIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA: PREVENTIVA, CORRETTIVA, STRAORDINARIA. PROBLEMATICHE DI INTERCONNESSIONE DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA.
LABORATORIO STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO: PRESENTAZIONE E FAMILIARIZZAZIONE. ANALIZZATORI DI STRUMENTI ELETTROMEDICALI: SIMULATORI-PAZIENTE (ECG, PRESSIONE ARTERIOSA, MULTIPARAMETRICI, PACEMAKER ESTERNO), ANALIZZATORI PER SICUREZZA ELETTRICA, PER DEFIBRILLATORI, PER SISTEMI DI INFUSIONE, PER VENTILATORI POLMONARI. PRESENTAZIONE E FAMILIARIZZAZIONE. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO CON USO DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA PER ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DI SEGNALI BIOMEDICI (IN AMBIENTE MATLAB E/O LABVIEW), E DEI SIMULATORI-PAZIENTE E DEGLI ANALIZZATORI DI DISPOSITIVI ELETTROMEDICALI PER PROVE DI SICUREZZA, PRESTAZIONI E QUALITÀ DELLA STRUMENTAZIONE BIOMEDICA.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO FORNITO DAL DOCENTE MEDICAL INSTRUMENTATION: APPLICATION AND DESIGN BY JOHN G. WEBSTER DESIGN AND DEVELOPMENT OF MEDICAL ELECTRONIC INSTRUMENTATION: A PRACTICAL PERSPECTIVE OF THE DESIGN, CONSTRUCTION, AND TEST OF MEDICAL DEVICES BY DAVID PRUTCHI, MICHAEL NORRIS
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9
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ING-INF/06
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801997 -
TELERILEVAMENTO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE GLI ASPETTI GENERALI E LE PRINCIPALI TECNICHE DEL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE. SONO INTRODOTTE LE BASI FISICHE DEL TELERILEVAMENTO: RADIAZIONE COERENTE ED INCOERENTE, FENOMENI DI ASSORBIMENTO E DIFFUSIONE. SONO TRATTATI I MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE NATURALE CON LA SUPERFICIE TERRESTRE E L'ATMOSFERA NELLA BANDA DELLE MICROONDE. SONO DESCRITTI I PRINCIPALI SENSORI IMPIEGATI NELLA RADIOMETRIA A MICROONDE. AMBITI DI APPLICAZIONE: INDUSTRIA ELETTRICA, ELETTRONICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI.
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PONTI CRISTINA
( programma)
EMISSIONE DI RADIAZIONE NATURALE
PARAMETRI DI INTERAZIONE CON RADIAZIONE NATURALE: INTENSITÀ DI RADIAZIONE, IRRADIANZA, ECCITANZA, BRILLANZA, BRILLANZA SPETTRALE. EMISSIONE DI CORPO NERO: LEGGE DI PLANCK, LEGGE DI STEFAN-BOLTZMANN, LEGGE DI WIEN. APPRISSIMAZIONI DI RAYLEIGH-JEANS E DI WIEN. EMISSIONE DI CORPO REALE. EMISSIVITÀ. ASSORBIVITÀ. LEGGE DI KIRCHOFF.
FENOMENI DI ASSORBIMENTO E DIFFUSIONE DELLA RADIAZIONE
PARAMETRI DI INTERAZIONE CON OGGETTO SINGOLO: GRANDEZZE BISTATICHE E MONOSTATICHE, SEZIONE TRASVERSA DI DIFFUSIONE, SEZIONE TRASVERSA DI ASSORBIMENTO, SEZIONE TRASVERSA DI ESTINZIONE. PARAMETRI DI INTERAZIONE VOLUMETRICI. PARAMETRI DI INTERAZIONE SUPERFICIALI. SUPERFICIE LAMBERTIANA E SPECULARE. RIFLESSIONE E TRASMISSIONE DA INTERFACCIA PIANA. STRATO DIELETTRICO. EQUAZIONE DEL TRASFERIMENTO RADIATIVO.
RADIOMETRIA A MICROONDE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE
PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DEL TERRENO NUDO E VEGETATO. EFFETTI DI RUGOSITÀ ED UMIDITÀ. EQUAZIONE DEL TRASFERIMENTO RADIATIVO PER UNO STRATO VEGETATO. PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DELLA SUPERFICIE MARINA. MODELLO PER LA SUPERFICIE MARINA IN ASSENZA DI SCHIUMA. MISURE DI SST, SALINITÀ, VELOCITÀ DEL VENTO. PROPRIETÀ EMISSIVE E RIFLETTIVE DI GHIACCIO E NEVE.
RADIOMETRIA A MICROONDE DELL’ATMOSFERA
COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA. MODELLI PER TEMPERATURA, DENSITÀ DI VAPORE, PRESSIONE. MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE CON L’ATMOSFERA: ASSORBIMENTO ED EMISSIONE DA GAS ATMOSFERICI, DIFFUSIONE DA PARTICELLE ATMOSFERICHE. DETERMINAZIONE DI PARAMETRI ATMOSFERICI DALL’ALTO E DAL BASSO: TEMPERATURA, VAPORE. TELERILEVAMENTO DA LEMBO.
RADIOMETRI A MICROONDE
CARATTERIZZAZIONE DEL RUMORE DI UN SISTEMA: TEMPERATURA EQUIVALENTE DI RUMORE, FIGURA DI RUMORE. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN RADIOMETRO: TEMPERATURA DI ANTENNA. ESEMPI DI RADIOMETRI: RADIOMETRO A POTENZA TOTALE, RADIOMETRO DI DICKE. SCANSIONE E PUNTAMENTO: SCANSIONE ALONG TRACK, SCANSIONE ACROSS TRACK, SCANSIONE CONICA. RISOLUZIONE GEOMETRICA.
( testi)
- P. FERRAZZOLI, INTRODUZIONE AL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE, ROMA, 1993; - G. GALATI, A. GILARDINI, TECNICHE E STRUMENTI PER IL TELERILEVAMENTO AMBIENTALE, VOL. 1 E 2, CNR, ROMA, 2000; - F. W. ULABY, R. K. MOORE, A. K. FUNG, MICROWAVE REMOTE SENSING ACTIVE AND PASSIVE, ARTECH, 1981.
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ING-INF/02
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Attività formative caratterizzanti
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ELETTRONICA DEI SISTEMI DIGITALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. IN PARTICOLARE SARÀ DATA AMPIA RILEVANZA ALLE PIÙ RECENTI APPLICAZIONI DELL'ELETTRONICA DIGITALE, QUALI MICROPROCESSORI E MICROCONTROLLORI A 16/32 BIT, OLTRE A UN'INTRODUZIONE AI PROCESSORI DI SEGNALE (DSP).
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FABBRI ANDREA
( programma)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. PARTICOLARE ATTENZIONE VERRÀ RIVOLTA ALLA
-RETI COMBINATORIE - DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI LOGICHE INGRESSO/USCITA - MINIMIZZAZIONE MEDIATE IL METODO DELLE MAPPE DI KARNAUGH - CIRCUITI COMBINATORI FONDAMENTALI (MULTIPLEXER/DEMULTIPLEXER, CODIFICATORI/DECODIFICATORI, UNITÀ ARITMETICO LOGICHE, ECC) -RETI SEQUENZIALI - MACCHINE A STATI (FLIP-FLOP) - CONTATORI E REGISTRI -MEMORIE - MEMORIE STATICHE E DINAMICHE - STRUTTURA E CICLO OPERATIVO DELLE MEMORIE -GATE ARRAY - INTRODUZIONE AI CIRCUITI INTEGRATI PER APPLCAZIONI SPECIFICHE (ASIC) - INTRODUZIONE AI FIELD PROGRAMMABLE GATE ARRAY (FPGA) -INTERFACCE - INTERFACCE PARALLELE (IEEE-488,PARALLELE PER PERIFERICHE) - INTERFACCE SERIALI (RS232,USB,ECC.)
( testi)
1. JAN M. RABAEY, ANANTHA P. CHANDRAKASAN, BORIVOJE NIKOLIC, DIGITAL INTEGRATED CIRCUITS – A DESIGN PERSPECTIVE, 2ND EDITION, PRENTICE HALL, 2003 2. J. HENNESSY, D. PATTERSON: COMPUTER ARCHITECTURE. A QUANTITATIVE APPROACH, MORGAN KAUFMANN PUBLISHERS, 1990.
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ING-INF/01
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Attività formative caratterizzanti
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20802033 -
MICROELETTRONICA
(obiettivi)
OBIETTIVO DELL’INSEGNAMENTO È QUELLO DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI, ACQUISENDO LE NOZIONI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEL LORO FUNZIONAMENTO ED ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALL’ANALISI DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI E DELLA LORO APPLICAZIONE PRATICA CON ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI SEMPLICI APPARATI ELETTRONICI DIGITALI.
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SALVATORI STEFANO
( programma)
INTRODUZIONE: SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI DI BASE: LOGICA CABLATA E LOGICA PROGRAMMABILE; I LINGUAGGI DI DESCRIZIONE DELL’HARDWARE PER IL PROGETTO DI SISTEMI DIGITALI COMPLESSI CON ESEMPI DI PROGETTAZIONE IN ABEL E VHDL; SISTEMI DIGITALI PROGRAMMABILI; GENESI DEI SISTEMI A MICROPROCESSORE: L’ARCHITETTURA DI VON NEWMANN E QUELLA HARVARD; GENERALITÀ SUI SISTEMI RISC E CISC; CENNI STORICI SULL’EVOLUZIONE DEI MICROPROCESSORI; ARCHITETTURA DI MICROCONTROLLORI; ARCHITETTURA ARM: CENNI STORICI DEL PROCESSORE ARM; GENERALITÀ SUI MICROPROCESSORI; IL PROCESSORE MINIMO MU0 E SUO SET DI ISTRUZIONI; L’ARCHITETTURA RISC; ORGANIZZAZIONE DEI REGISTRI INTERNI; STATO ARM E STATO THUMB; REGISTRI GENERALI E DI STATO IN MODALITÀ ARM E THUMB; SET DI ISTRUZIONI E CONFRONTO TRA SET PER RISC E CISC; PANORAMICA ISTRUZIONI ARM; IL PIPELINE: REALIZZAZIONE, VANTAGGI E RISCHI; ECCEZIONI: ORIGINE E MODALITÀ DI GESTIONE; INTERRUZIONI: VETTORI E PRIORITÀ; MEMORIE: ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ DI INDIRIZZAMENTO; MODELLO DI INDIRIZZAMENTO STANDARD DI MEMORIA IN ARM; COMPORTAMENTO DELLO STACK; ARCHITETTURE DI BUS: AMBA, ASB, AHB, APB; SISTEMI DI DEBUG E INTERFACCIA JTAG; ORGANIZZAZIONE ARM7TDMI E CONFRONTO CARATTERISTICHE ARM7TDMI E ARM9TDMI. I MICROCONTROLLORI LPC2000 DI NXP: MEMORIA DI SISTEMA; VIC PL190; IL CONTROLLO DI SISTEMA; MAPPA E IMPOSTAZIONE DEI PIN; PORTE DI INPUT/OUTPUT; UART, I2C, SPI; ADC; TIMER; RTC; WATCHDOG; MEMORIA FLASH; EMBEDDED ICE. PERIFERICHE DI SUPPORTO: CONVERSIONE A/D E D/A; CODIFICA, QUANTIZZAZIONE E TEORIA DEL CAMPIONAMENTO; ARCHITETTURE DI DAC E ADC; CONVERTITORI SIGMA-DELTA; LO STANDARD I2C; COLLEGAMENTO SERIALE SPI; LCD STANDARD HD44780. SOFTWARE: IL SISTEMA DI SVILUPPO; IDE PROPRIETARI E OPEN-SOURCE; ECLIPSE; MAKE FILE, INFRASTRUTTURA CODICE, CREAZIONE DI UN NUOVO PROGETTO; CENNI DI PROGETTAZIONE SOFTWARE; CODICE DI BASE, MACCHINA A STATI, LIBRERIE DI FUNZIONI, MACRO; VETTORI DI INTERRUPT, PRIORITÀ, DEADLOCK, INVERSIONE DI PRIORITÀ; ESEMPI DI GESTIONE DI INTERRUPT; DEBUG: CONTROLLO DI REGISTRI, VARIABILI, STACK; ESECUZIONE PASSO-PASSO; BREADBOARDING. ESERCITAZIONI: COMPILAZIONE, UPLOAD, DEBUG; ALLESTIMENTO DI UN PROTOTIPO. ESERICITAZIONI SU: COMANDO DI UN LED; GESTIONE TASTIERA; LETTURA POTENZIOMETRO CON ADC; GESTIONE TIMER; CONTROLLO PWM; GESTIONE DI TASTO CON INTERRUPT; LETTURA SENSORE DI TEMPERATURA CON ADC; USO DI SPI; COMANDO DI UN DAC; GESTIONE LCD; RTC PROGRAMMABILE; OROLOGIO SVEGLIA CON INTERRUPT PER LED E LCD; CRONOTERMOSTATO CON LED E LCD PER LO STATO DI ATTUAZIONE.
( testi)
FURBER, “ARM, SYSTEM-ON-CHIP ARCHITECTURE”, SECOND EDITION, ADDISON WESLEY SALVATORI, “INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE CON GLI LPC2000”, ARACNE EDITRICE, 2011 NXP SEMICONDUCTORS, “UM10161 LPC2101/02/03 USER MANUAL”, WWW.NXP.COM NXP SEMICONDUCTORS, “LPC2101/02/03 DATASHEET”, WWW.NXP.COM MARTIN, “THE INSIDER’S GUIDE TO THE NXP ARM7-BASED MICROCONTROLLERS”, WWW.HITEX.CO.UK ARM LIMITED, “ARM7TDMI-S TECHNICAL REFERENCE MANUAL”, R4P3, INFOCENTER.ARM.COM
SITO INTERNET DEL CORSO HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/
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Attività formative caratterizzanti
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