Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI - (visualizza)
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20410207 -
Biochimica della nutrizione
(obiettivi)
Il corso di Biochimica della Nutrizione intende fornire agli studenti le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso cui l’organismo umano utilizza macro- e micronutrienti al fine di produrre l’energia necessaria per mantenere lo stato di ordine caratteristico di ciascun essere vivente. In particolare, obiettivi del Corso sono la comprensione delle modalità con le quali i diversi gruppi di nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali) ed altre sostanze di origine naturale e non (etanolo, bevande nervine, xenobiotici) vengono assimilati e trasformati nell’organismo umano e ne influenzano lo stato metabolico. Infine il Corso si propone anche di illustrare i meccanismi di formazione delle specie reattive dell’ossigeno legati al metabolismo ed il ruolo protettivo esercitato da composti antiossidanti di origine alimentare
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Erogato presso
20410207 Biochimica della nutrizione in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 DI MASI ALESSANDRA, POLTICELLI FABIO
( programma)
Parte A - Prof.ssa Alessandra di Masi - Le vitamine liposolubili e idrosolubili - I macroelementi - I microelementi - I carboidrati: Classificazione dei carboidrati.Biosintesi dei carboidrati. Digestione e assorbimento dei carboidrati. Destino e funzioni biologiche dei carboidrati. Regolazione del metabolismo dei carboidrati. - I lipidi: Classificazione dei lipidi.Digestione e assorbimento dei lipidi. Destino e funzioni biologiche dei lipidi. Regolazione del metabolismo dei carboidrati. - Le proteine: Fabbisogno proteico giornaliero. Proprietà nutrizionali delle proteine. Digestione delle proteine e destino degli amminoacidi. Biosintesi di composti azotati non proteici.
( testi)
- Leuzzi, Bellocco, Barreca “Biochimica della Nutrizione” Ed. Zanichelli - Cozzani, Dainese "Biochimica degli alimenti e della nutrizione" Ed. Piccin. - Testi di Biochimica utilizzati per a preparazione dell’esame di Biochimica del corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche.
ORARIO RICEVIMENTO: Lunedì ore 10
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6
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BIO/10
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410253 -
NEUROBIOLOGIA CELLULARE APPLICATA
(obiettivi)
Obiettivi del corso sono favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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6
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BIO/06
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410486 -
Laboratorio di neurobiologia cellulare
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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Erogato presso
20410486 Laboratorio di neurobiologia cellulare in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 PERSICHINI TIZIANA
( programma)
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione. Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio. programma dell’insegnamento: Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
( testi)
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA” – THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
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6
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BIO/06
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32
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402369 -
GENETICA DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi principali del corso di genetica dei microrganismi sono la conoscenza: 1) del genoma dei procarioti e dei meccanismi che assicurano la sua replicazione, trascrizione, traduzione ed integrità nel corso delle generazioni; 2) dei meccanismi alla base della regolazione dell’espressione genica nei procarioti; 3) dei meccanismi responsabili del trasferimento genico orizzontale (coniugazione, trasformazione e trasduzione); 4) dei meccanismi coinvolti nel differenziamento cellulare e nella risposta adattativa. Gli studenti inoltre acquisiranno nozioni di base sulle principali tecniche di ingegneria genetica dei procarioti e sugli approcci –omici allo studio delle comunità microbiche.
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Erogato presso
20401664 GENETICA DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 IMPERI FRANCESCO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a linguaggi, metodologie e approcci sperimentali per lo studio delle relazioni genotipo-fenotipo nei procarioti; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e analizzare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di valutare e impostare un approccio sperimentale.
Programma - stuttura, organizzazione, funzionamento ed evoluzione del cromosoma batterico; - metodi e approcci per il sequenziamento e l’analisi dei genomi batterici; - stuttura, organizzazione, funzione ed evoluzione degli elementi genetici mobili (plasmidi e trasposoni); - basi genetiche e molecolari del trasferimento genico orizzontale; - basi genetiche e molecolari della regolazione dell’espressione genica e della bistabilità nei procarioti; - basi genetiche e metodi di studio della resistenza e della tolleranza agli antibiotici; - metodi di identificazione e validazione di geni essenziali; - approcci per l’identificazione e lo studio di microrganismi “non coltivabili”
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Genetica dei Batteri, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise via email con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattati nel corso.
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6
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BIO/18
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40
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410314 -
GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI
(obiettivi)
Il corso punta a fornire una visione piu’ ampia e approfondita di aspetti della genetica, non trattati nel corso di genetica di base, e relativi al ruolo del genoma (ed epigenoma) umano nel controllo di processi biologici complessi e nella risposta individuale a fattori endogeni ed esogeni.
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6
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BIO/18
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40
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
Approfondimento dei meccanismi cellulari e molecolari della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi.
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Erogato presso
20401821 IMMUNOLOGIA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 Coccia Eliana Marina
( programma)
GLI ATTORI DEL SISTEMA IMMUNITARIO: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE, TESSUTI E ORGANI LINFOIDI. - L’IMMUNITÀ INNATA: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE E RECETTORI COINVOLTI. - RUOLO DELL’IMMUNITÀ INNATA NELLA GENERAZIONE DI RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE. RICONOSCIMENTO DI MOTIVI STRUTTURALI NEL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO. CELLULE DENDRITICHE E INNESCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA. - L’IMMUNITA’ SPECIFICA E L’ANTIGENE. L'ANTIGENE ED IL SUO RICONOSCIMENTO. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI DI INTERESSE BIOLOGICO. ANTIGENICITÀ ED IMMUNOGENICITÀ. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI RICONOSCIUTI DAI LINFOCITI B E T. - COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITA’ E PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI B. STRUTTURA DELLE IMMUNOGLOBULINE E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DELLE IMMUNOGLOBULINE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI T. STRUTTURA DEL TCR E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DEL TCR.
- DIFFERENZIAZIONE E FUNZIONI DEI LINFOCITI T CD4+ E CD8+ EFFETTORI. - RECETTORI E VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO. - LE CITOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, REGOLAZIONE DELL’IMMUNITÀ INNATA E DELL’IMMUNITÀ SPECIFICA. - LE CHEMOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CHEMOCHINE AD AZIONE INFIAMMATORIA E OMEOSTATICA.
RECLUTAMENTO DEI LEUCOCITI NEI TESSUTI. - IMMUNITA’ AI MICRORGANISMI. MEMORIA IMMUNITARIA E VACCINI. - TOLLERANZA IMMUNOLOGICA. - MALATTIE AUTOIMMUNI ED ALLERGIE. - IMMUNODEFICIENZA E IMMUNOSENESCENZA - TECNICHE IMMUNOLOGICHE Approfondimenti
A. IL RICONOSCIMENTO DEI MOTIVI STRUTTURALI ASSOCIATI AI PATOGENI (PAMPs): FOCUS SUI SENSORI COINVOLTI. B. LE CELLULE DENDRITICHE: UNA RISORSA PER L’IMMUNOTERAPIA CONTRO I PATOGENI E NEI TUMORI. C. LA SUPERFAMIGLIA DEGLI INTERFERONI E LE TERAPIE IMMUNOMODULANTI ED IL LORO UTILIZZO IN CLINICA: L’ESEMPIO DELLA SCLEROSI MULTIPLA. D. Micro-RNA E REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA. E. IMMUNO-FAGIA: UNA FORMA PRIMORDIALE DI IMMUNITA’ NEGLI EUCARIOTI.
Nella fase finale del corso è prevista la ricerca e la discussione di materiale bibliografico su argomenti di interesse immunologico utilizzando il motore di ricerca “PubMed.gov”.
( testi)
- Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman, Shiv Pillai IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (ottava edizione, Edizioni Edra)
- Peter Parham IL SISTEMA IMMUNITARIO (seconda edizione, Edizioni EdiSES)
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MED/04
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410273 -
NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze avanzate di biologia dello sviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso dei vertebrati. I meccanismi cellulari e molecolari alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso verranno affrontati in diversi modelli di studio. Si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. Lo studente sarà in grado di: 1) descrivere i principali processi di sviluppo neurale nei vertebrati; 2) individuare i pathway molecolari che dirigono le cellule staminali verso il differenziamento neuronale o gliale; 3) correlare anomalie dei processi ontogenetici con specifici disturbi neurologici, legati all’età infantile e all’invecchiamento.
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Erogato presso
20410273 NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 MORENO SANDRA
( programma)
Panoramica sullo sviluppo di organismi pluricellulari. Foglietti germinativi embrionali. Derivazione ectodermica del tessuto neurale in invertebrati e vertebrati. Specificazione del neuroectoderma e processo di neurulazione nei vertebrati. Neurulazione primaria: meccanismi cellulari e molecolari della formazione di piastra neurale, pliche neurali, solco neurale e tubo neurale. Neurulazione secondaria. Difetti di chiusura del tubo neurale nei mammiferi: cause genetiche ed ambientali di anencefalia e spina bifida. Morfogenesi e differenziamento del cervello e del midollo spinale. Ruolo della morte cellulare nella morfogenesi del sistema nervoso centrale: meccanismi apoptotici e autofagici. La cresta neurale: specificazione e regionalizzazione. Vie di migrazione e differenziamento cellulare della cresta neurale cefalica, cardiaca, del tronco, vagale e sacrale. Multipotenza e plasticità delle cellule della cresta neurale. La stratificazione delle strutture corticali cerebrali e cerebellari. Malattie congenite correlate a difetti della migrazione neuronale: il caso dei disordini perossisomiali. Le cellule staminali neurali: differenziamento neuronale e gliale. Neurogenesi nel cervello adulto: le zone subventricolari e subgranulari del giro dentato di mammifero. Il concetto di nicchia staminale. Pathway di regolazione dell'attività della nicchia neurogenica. Neurogenesi e neurodegenerazione nel cervello senescente. Malattie neurodegenerative correlate all'invecchiamento: caratteristiche comuni e specificità anatomiche e genetico-molecolari. Aggregati proteici, ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia e terapie contro la neurodegenerazione, basate su trapianti di cellule staminali e sulla rigenerazione endogena.
( testi)
Gilbert: "Developmental Biology", Tenth edition, Sinauer Associates, Inc., 2014 Sanes et al.: "Development of the nervous system", Elsevier Inc., 2012
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6
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BIO/06
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40
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410212 -
Genetica umana applicata
(obiettivi)
I principali obiettivi del corso sono: 1. Consolidare le conoscenze di Genetica Umana acquisite nei corsi di base facendo riferimento in particolare ai meccanismi biologici alla base degli stati patologici in Genetica Umana 2. Portare i concetti acquisiti su un piano pratico e applicativo attraverso la conoscenza delle stategie e delle metodiche utilizzate nei laboratori diagnostici
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6
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BIO/18
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24
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410278 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi: 1. acquisire la conoscenza del ruolo fondamentale dei microrganismi negli ecosistemi e dei fattori che ne influenzano la distribuzione e le interazioni con altri organismi: - biodiversità metabolica e funzionale, struttura e dinamica di comunità microbiche - gruppi tassonomici di batteri e archea 2. conoscenza di metodi tradizionali, molecolari e coltivazione-indipendenti per identificazione/tipizzazione e analisi di popolazioni microbiche 3. valutazione delle molteplici potenzialità applicative di microrganismi ambientali anche come bioindicatori 4. acquisizione di capacità critiche tramite lettura di articoli scientifici.
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Erogato presso
20410278 MICROBIOLOGIA AMBIENTALE in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 DALMASTRI Claudia
( programma)
1. Evoluzione e sistematica dei microrganismi Origine dei batteri; filogenesi molecolare; gene per il 16S rRNA ed evoluzione; fondamenti di sistematica dei microrganismi 2. Diversità metabolica nei microrganismi Chemiolitotrofia; fermentazioni; respirazione anaerobia; fototrofia 3. Diversità funzionale dei microrganismi Batteri fototrofi e chemiotrofi; batteri nei cicli di azoto e zolfo 4. I principali gruppi filogenetici di Bacteria Proteobacteria, Firmicutes, Bacteroidetes, Ipertermofili 5. I principali gruppi filogenetici di Archea Phyla ed evoluzione; Euryarchaeota, altri; estremofili 6. Metodi di studio in ecologia microbica Metodi colturali; analisi attività funzionali. Metodi indipendenti dalla coltivazione: microscopia, analisi genetiche e genoma; metagenomica 7. Gli ecosistemi microbici Principi di ecologia Ambiente microbico: Interazioni microbiche (Quorum sensing; Biofilm) Ambiente terrestre: il suolo Ambienti acquatici: acque dolci; mare Ambienti estremi (abissi; sorgenti idrotermali) 8. Ruolo microbico nei cicli dei nutrienti Carbonio, azoto, zolfo; altri 9. Simbiosi tra microrganismi e tra microrganismi e organismi diversi Piante; rizosfera; noduli radicali Mammiferi; microbioma intestinale; rumine 10. I microrganismi negli ambienti antropizzati Biorisanamento di siti contaminati; trattamento acque; biocorrosione; recupero di minerali da miniere.
( testi)
Libro di testo: Brock. Biologia dei microrganismi. Microbiologia generale, ambientale e industriale. Madigan et al., Pearson Editore (XIV ed.)
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6
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BIO/19
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44
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410213 -
Nutrienti di origine vegetale
(obiettivi)
Obiettivo principale del corso è fornire le conoscenze di base sui principali nutrienti presenti nelle differenti piante alimentari, quali carboidrati, lipidi e proteine. Particolare attenzione è posta sulla plasticità biochimica del metabolismo secondario che conduce alla formazione sia di metaboliti secondari e composti bioattivi con effetti benefici sulla salute umana, sia di fattori anti-nutrizionali o tossici.
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Erogato presso
20410213 Nutrienti di origine vegetale in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 CONA ALESSANDRA
( programma)
L’origine dell’agricoltura e la domesticazione delle piante. Caratteristiche delle principali famiglie di piante alimentari: Poaceae, Fabaceae, Rosaceae, Solanaceae, Brassicaceae. Valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. Metabolismo primario e secondario. Nutrienti dalle piante: proteine, lipidi e oli vegetali, carboidrati, fibre, minerali, vitamine e antiossidanti. Aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari e composti bioattivi: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. Effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. I metaboliti bioattivi come integratori alimentari. Effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. Allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari. Miglioramento genetico e biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e ad alto valore nutritivo.
Attività pratica di laboratorio Esercitazione 1: Rilevazione amido in diversi alimenti (riso basmati, riso glutinoso, patata, banana acerba e matura, mela) Esercitazione 2: Determinazione vitamina C con la soluzione di Lugol in frutta fresca e succhi di frutta.
( testi)
1. Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzazione. Rinallo C.; Piccin. 2. Biologia delle Piante. Vol 2: Interazioni con l’ambiente e Domesticazione. Smith A. M. et al.; Zanichelli. 3. Lecture notes and scientific articles provided by the teacher
La Prof.ssa riceve tutti i giorni previo appuntamento via email: alessandra.cona@uniroma3.it
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6
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BIO/04
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44
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5
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410214 -
Nutrigenomica
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare le interazioni tra le molecole della dieta e il genoma, e l’applicabilità di tali conoscenze per il mantenimento della salute umana con strategie nutrizionali. Gli studenti dovrebbero acquisire i concetti alla base degli effetti metabolici e molecolari esercitati dalle molecole della dieta nell’organismo umano. Il corso sarà indirizzato alla comprensione della biologia dei sistemi applicata alla nutrizione.
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Erogato presso
20410214 Nutrigenomica in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 VIRGILI FABIO
( programma)
Ruolo dei nutrienti e delle molecole bioattive della dieta nella regolazione dell’espressione genica; conoscenze derivanti dall’applicazione delle tecnologie -omiche allo studio della nutrizione (nutrigenomica); effetto della genetica individuale sulla risposta dell’organismo alla dieta (nutrigenetica); il fenotipo nutrizionale. Cenni di statistica probabilistica Bayesiana
( testi)
Principles of Nutrigenetics and Nutrigenomics. Academic Press De Caterina, Martinez & Kohlmeier Eds o in alternativa (in italiano) Nutrigenomica ed epigenetica. Edra Ed. Galimberti et al Eds Articoli ed altri materiali forniti dal docente
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6
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BIO/11
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402377 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi del corso: •conoscere le basi eziologiche ed i meccanismi patogenetici delle malattie umane •interpretare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane
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6
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MED/04
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410319 -
FISIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE
(obiettivi)
Il corso intende fornire allo studente conoscenze su alcuni aspetti della regolazione delle funzioni cellulari alla luce della più recente letteratura.
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6
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BIO/09
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40
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410491 -
Fisiologia della risposta cellulare allo stress
(obiettivi)
Il corso intende approfondire e aggiornare le conoscenze dello studente relativamente alla fisiologia e la regolazione delle funzioni cellulari con particolare riguardo ai meccanismi molecolari attraverso i quali le cellule eucariotiche mantengono l’omeostasi cellulare in risposta allo stress.
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Erogato presso
20410491 Fisiologia della risposta cellulare allo stress in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 FIOCCHETTI MARCO
( programma)
Introduzione ai meccanismi di regolazione delle funzioni cellulari: classe di recettori espressi sulla superficie cellulare e recettori nucleari, meccanismi di segnalazione intracellulare e amplificazione del segnale basati su modificazioni post-traduzionali delle proteine (e.g. fosforilazione). Definizione di stress cellulare e di range di tolleranza fisiologica. Descrizione dei meccanismi intracellulari, a livello di DNA, RNA, proteine mediante i quali le cellule percepiscono e rispondono ad una grande varietà di agenti stressogeni cellulari, con particolare riguardo alle condizioni di stress dell’ambiente extracellulare quale stress di calore, osmotico, ipossico, ossidativo e nutritivo. Esaminare la risposta allo stress a livello dei singoli organelli intracellulari, con particolare attenzione al ruolo dei mitocondri e del reticolo endoplasmtico. Descrizione dei meccanismi molecolari attivati a valle dalle cellule in risposta a condizioni di stress al fine di ri-stabilire l’omeostasi intra-cellulare adattandosi alla condizione di stress. Cenni dell’alterazione della risposta fisiologica e adattamento allo stress in condizioni degenerative (e.g. cancro). Definizione e aggiornamento dello stato dell’arte relativo agli approcci di laboratorio applicati alla ricerca nella fisiologia della risposta cellulare allo stress e ai meccanismi molecolari in essa implicati.
( testi)
MATERIALE REPERITO DAGLI STUDENTI E DAL DOCENTE E DISTRIBUITO IN AULA
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6
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BIO/09
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410495 -
Microbiomica
(obiettivi)
L’obiettivo del corso di Microbiomica è acquisire conoscenze sulla struttura, la dinamica, l’evoluzione e le metodologie di studio di comunità dei microorganismi (microbiota) nella loro naturale complessità. Il rapido progredire delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica e metabolomica) affiancato al parallelo sviluppo di nuove tecnologie per il sequenziamento genico ad altra processività, l’analisi dell’espressione genica globale a livello sia di trascritti che di proteine, insieme alla possibilità di analizzare simultaneamente numerosi metaboliti ha reso possibile lo studio d’insieme di popolazioni microbiche complesse e diversificate e dei loro prodotti. Il corso mira fare acquisire conoscenze sull’impatto del microbiota in agricoltura, nella produzione di cibo, e nella salute degli animali e dell’uomo.
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Erogato presso
20410495 Microbiomica in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 VISCA PAOLO
( programma)
ARGOMENTI DI BASE: Introduzione alla genomica dei procarioti ed alle sue tecniche di studio (sequenziamento, annotazione, contenuto famiglie geniche, duplicazioni e delezioni); Trasferimento genico orizzontale e mobiloma; Metagenomica; Trascrittomica e gene chips; Proteoma e interattoma; Metabolomica; Genomica di singole cellule; Biologia dei sistemi e salute; Manipolazioni genetiche – Espressione di geni eterologhi in batteri – Evoluzione dei genomi batterici; Filogenesi molecolare; Metodi di tassonomia microbica e concetto di specie; Classificazione dei procarioti; Analisi colturali di comunità microbiche; Colture di arricchimento; Isolamento di singole cellule; Pinze laser; Citometria a flusso; Tecniche microfluidiche; Sistemi high-throughput; Metodi di colorazione; Fluorescent in-situ hybridization (FISH); Metodi di amplificazione genica per l’analisi di comunità microbiche; Analisi su microarray della diversità genetica e funzionale di microorganismi; Genomica ambientale e metodi di studio; Misurazione di attività microbiche in natura; Esempi di simbiosi: licheni, sistemi polimicrobici intestinali (rumine); Generalità sul microbioma unamo; Microbiota gastrointestinale; Microbiota orale e delle vie aeree; Microbioti del tratto urogenitale e della pelle; Sviluppo ed evoluzione del microbiota umano; Studi sull’uomo ed in modelli animali; Colonizzazione, successioni microbiche e stabilità del microbiota intestinale; Patologie associate alla disbiosi intestinale; Patologie associate alla disbiosi del cavo orale, della pelle e del tratto genitale; Antibiotici, resistoma ed alterazioni indotte del microbioma; Probiotici e prebiotici; Microbiota e asse intestino-cervello. APPLICAZIONI: Tecnologie per il sequenziamento e NGS; Culturoma e chemiotassonomia; Preparazione e analisi dati sequenziamento; Filogenesi basata su 16S rRNA, 25-28S rRNA, ITS ecc.; Strumenti per analizzare la struttura e dinamica del microbiota: Whole Genome Sequencing (WGS) e Metagenomica shotgun; Banche dati, strumenti e pipelines analitiche (annotazioni); Resistoma; Viruloma ;Viroma. APPROFONDIMENTI: esposizione di articoli monotematici sul microbiota dell’uomo, degli animali, delle piante, in relazione ad alterazioni fiso-patologiche. Articoli e rassegne monotematiche da riviste del settore saranno selezionati anno per anno.
( testi)
"Brock biology of microorganisms" (Inglese) di Michael T. Madigan (Autore), Kelly S. Bender (Autore), Daniel H. Buckley (Autore), W. Matthew Sattley (Autore), David A. Stahl (Autore): capitoli 9.1-9.14; 12.1-12.5; 12.9; 12.11-12.13; 13.5-13.10; 19.1-19.12; 23.1; 23.12, 23.13; 24.1-24.11 Microbiota in health and disease: from pregnancy to childhood. Editors Pamela D. Browne, Eric Claassen and Michael D. Cabana Published: 2017 Pages: 344. eISBN: 978-90-8686-839-1 | ISBN: 978-90-8686-294-8 https://doi.org/10.3920/978-90-8686-839-1 The human microbiota: how microbial communities affect health and disease / edited by David N. Fredricks. ISBN 978-0-470-47989-6
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6
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BIO/19
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20410321 -
VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA
(obiettivi)
Approfondire le conoscenze sui virus animali (origini, classificazione, strategie replicative, virulenza, meccanismi di immunoevasione) e delle loro applicazioni (vaccini antivirali, vettori virali di espressione genica, virus oncolitici).
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Erogato presso
20410321 VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
Descrivendo e confrontando le diverse strategie replicative di virus animali appartenenti ad alcune delle principali famiglie (Parvoviridae, Poliomaviridae, Papillomaviridae, Adenoviridae, Herpesviridae, Poxviridae, Picornaviridae, Flaviviridae, Coronaviridae, Rabdoviridae, Orthomixoviridae, Paramixoviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae) l'insegnamento si propone di approfondire gli aspetti relativi a: origine dei virus e loro evoluzione, struttura, interazioni virus-cellula, meccanismi di difesa dell'ospite dalle infezioni virali e strategie virali di immunoevasione, metodiche di rilevazione, identificazione e titolazione dei virus, farmaci antivirali e profilassi delle infezioni virali. Vengono introdotte alcune applicazioni della disciplina (sviluppo di vaccini, vettori virali e virus oncolitici). Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze acquisite per comprendere testi approfonditi e dati sperimentali relativi alla disciplina.
( testi)
Libro di testo consigliato: Il programma dettagliato degli argomenti trattati a lezione, i PDF delle presentazioni power point delle lezioni e materiale integrativo sono disponibili sulla piattaforma Moodle del corso.
Libro di testo consigliato: - N. J. Dimmock, A. J. Easton, K. N. Leppard – Introduzione alla virologia moderna. – traduzione italiana della settima edizione inglese – Casa Editrice Ambrosiana 2017 - Leonard Norkin – Virology: Molecular Biology and Pathogenesis - ASM (American Society for Microbiology) Press (questo testo è più approfondito) da integrare con i file PDF dei power point utilizzati a lezione
Per lo studio dei vettori virali (vettori adenovirali, adeno-associati, retrovirali, lentivirali e basati su poxvirus) e sui virus oncolitici (introduzione generale e un esempio: adenovirus oncolitici) complementare i file PDF delle lezioni utilizzando: - Capitolo 70 del libro Principi di virologia medica / a cura di Guido Antonelli, Massimo Clementi, Casa Editrice Ambrosiana 3° edizione 2018 (introduzione generale) - Fields virology, Vth edition, 2007- D.M.Knipe and P.M.Howley editors-in-chief -Lippincot Williams & Wilkins publishers, cap.16 Viral vectors and their applications - Stéphanie Durand and Andrea Cimarelli - The Inside Out of Lentiviral Vectors - Viruses 2011, 3, 132-159. - Carina Elsner and Jens Bohne - The retroviral vector family: something for everyone. – Virus Genes 2017, 53:714-722
La professoressa riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamento tramite email elisabetta.affabris@uniroma3.it
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6
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BIO/19
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40
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
AFFINI E INTEGR - (visualizza)
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12
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20410207 -
Biochimica della nutrizione
(obiettivi)
Il corso di Biochimica della Nutrizione intende fornire agli studenti le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso cui l’organismo umano utilizza macro- e micronutrienti al fine di produrre l’energia necessaria per mantenere lo stato di ordine caratteristico di ciascun essere vivente. In particolare, obiettivi del Corso sono la comprensione delle modalità con le quali i diversi gruppi di nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali) ed altre sostanze di origine naturale e non (etanolo, bevande nervine, xenobiotici) vengono assimilati e trasformati nell’organismo umano e ne influenzano lo stato metabolico. Infine il Corso si propone anche di illustrare i meccanismi di formazione delle specie reattive dell’ossigeno legati al metabolismo ed il ruolo protettivo esercitato da composti antiossidanti di origine alimentare
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DI MASI ALESSANDRA
( programma)
Parte A - Prof.ssa Alessandra di Masi - Le vitamine liposolubili e idrosolubili - I macroelementi - I microelementi - I carboidrati: Classificazione dei carboidrati.Biosintesi dei carboidrati. Digestione e assorbimento dei carboidrati. Destino e funzioni biologiche dei carboidrati. Regolazione del metabolismo dei carboidrati. - I lipidi: Classificazione dei lipidi.Digestione e assorbimento dei lipidi. Destino e funzioni biologiche dei lipidi. Regolazione del metabolismo dei carboidrati. - Le proteine: Fabbisogno proteico giornaliero. Proprietà nutrizionali delle proteine. Digestione delle proteine e destino degli amminoacidi. Biosintesi di composti azotati non proteici.
( testi)
- Leuzzi, Bellocco, Barreca “Biochimica della Nutrizione” Ed. Zanichelli - Cozzani, Dainese "Biochimica degli alimenti e della nutrizione" Ed. Piccin. - Testi di Biochimica utilizzati per a preparazione dell’esame di Biochimica del corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche.
ORARIO RICEVIMENTO: Lunedì ore 10
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POLTICELLI FABIO
( programma)
- Metabolismo delle principali bevande alcoliche e nervine - Trasduzione del segnale e regolazione delle vie metaboliche - Regolazione metabolica del ciclo alimentazione digiuno - Le specie reattive dell'ossigeno - Gli antiossidanti endogeni ed esogeni - Gli xenobiotici
( testi)
- Leuzzi, Bellocco, Barreca “Biochimica della Nutrizione” Ed. Zanichelli
- Cozzani, Dainese "Biochimica degli alimenti e della nutrizione" Ed. Piccin.
- Testi di Biochimica utilizzati per a preparazione dell’esame di Biochimica del corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche.
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6
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BIO/10
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410212 -
Genetica umana applicata
(obiettivi)
I principali obiettivi del corso sono: 1. Consolidare le conoscenze di Genetica Umana acquisite nei corsi di base facendo riferimento in particolare ai meccanismi biologici alla base degli stati patologici in Genetica Umana 2. Portare i concetti acquisiti su un piano pratico e applicativo attraverso la conoscenza delle stategie e delle metodiche utilizzate nei laboratori diagnostici
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6
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BIO/18
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24
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410314 -
GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI
(obiettivi)
Il corso punta a fornire una visione piu’ ampia e approfondita di aspetti della genetica, non trattati nel corso di genetica di base, e relativi al ruolo del genoma (ed epigenoma) umano nel controllo di processi biologici complessi e nella risposta individuale a fattori endogeni ed esogeni.
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6
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BIO/18
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401653 -
BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire una panoramica delle attività di un laboratorio di analisi cliniche inserita nel contesto organizzativo e commerciale attuale, di illustrare le varie fasi che costituiscono le analisi cliniche e di passare in rassegna le principali metodologie, sia in campo biochimico che molecolare, impiegate nei moderni laboratori biomedici a scopo diagnostico e quindi di fornire le basi per l’interpretazione dei risultati in chiave fisiopatologica. Promuovere un approccio critico alla diagnostica di laboratorio.
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BARONI SILVIA
( programma)
• MEDICINA DI LABORATORIO E BIOCHIMICA CLINICA TEST BIOCHIMICI E ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO VARIABILITÀ PREANALITICA, ANALITICA E BIOLOGICA RANGE DI RIFERIMENTO • CONTROLLO DI QUALITÀ • PRINCIPALI TECNICHE ANALITICHE IMMUNOCHIMICA ED INTERFERENZE • LABORATORIO E MALATTIE CARDIOVASCOLARI LIPOPROTEINE E DISLIPIDEMIE LABORATORIO E DIABETE MELLITO MARCATORI DANNO CARDIACO • LABORATORIO E RENE ESAME DELLE URINE • LABORATORIO E FEGATO • LABORATORIO E ONCOLOGIA • LABORATORIO E MALATTIE NEUROLOGICHE ESAME DEL LIQUOR • LABORATORIO ED INFERTILITÀ MASCHILE • CENNI DI BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
( testi)
M.Ciaccio, G Lippi. Biochimica Clinica e Medicina di laboratorio. EdiSES, 2°ed, 2018
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6
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BIO/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410208 -
Biologia marina
(obiettivi)
L’insegnamento è una delle attività formative opzionali del Corso di Laurea Magistrale in “Biodiversità e gestione degli ecosistemi”, e consente allo studente di acquisire una conoscenza di base della Biologia Marina e delle problematiche legate alla conservazione dell’ambiente marino, con un’attenzione specifica rivolta al Mar Mediterraneo. Obiettivi formativi dell’insegnamento sono: 1) acquisire i concetti di base di Oceanografia, relativi ai fattori fisico-chimici ed ai movimenti del mare; 2) acquisire le competenze di base relative alla biologia ed agli adattamenti degli organismi marini, nonché alle principali biocenosi del Mar Mediterraneo di interesse conservazionistico ed alla sua biogeografia; 3) acquisire le competenze relative alle principali tecniche di monitoraggio e raccolta dati in ambiente marino; 4) acquisire i concetti e le competenze relative alle criticità esistenti nel Mar Mediterraneo, ed agli strumenti disponibili per la sua gestione e protezione.
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6
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BIO/07
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401676 -
ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE
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I modulo
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3
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BIO/07
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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II modulo
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3
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BIO/07
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401656 -
BIOGEOGRAFIA
(obiettivi)
Alla fine del corso, lo studente deve dimostrare di: 1) aver acquisito conoscenze di base sui fattori storici e dinamici che spiegano la distribuzione geografica di animali, piante e altri organismi nello spazio e nel tempo; 2) saper formulare ipotesi e modelli che spiegano la forma, le dimensioni e la posizione geografica dell’areale di un taxon; 3) saper interpretare fenomeni recenti di ampliamento o di contrazione degli areali; 4) aver acquisito una conoscenza di base su fauna, flora e vegetazione dei diversi continenti, in relazione ai fattori che le hanno determinate; 5) essere in grado di contribuire alla conservazione e alla gestione della biodiversità, identificando il maggior numero possibile di hotspots in tutte le regioni biogeografiche, individuando i fenomeni di invasione di specie alloctone e fornendo dati per la costruzione di modelli predittivi che tengano conto dei cambiamenti climatici e del paesaggio.
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Erogato presso
20401656 BIOGEOGRAFIA in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 N0 BOLOGNA MARCO ALBERTO
( programma)
(a) Generalità introduttive. Cos’è la Biogeografia: Scienza di sintesi tra geografia, paleogeografia, geologia, ecologia, paleoecologia, sistematica filogenetica, faunistica, floristica, genetica delle popolazioni, biologia evoluzionistica. Riepilogo dei concetti di Biologia evoluzionistica (micro e macroevoluzione), di Sistematica (scuole fenetista, evoluzionista classica e cladistica), di Ecologia degli ecosistemi e delle popolazioni. Speciazione (modelli di speciazione, radiazione). Estinzione naturale e di origine antropica. Rilevanza della Biogeografia nella Conservazione della Natura. Storia della Biogeografia: I fondatori della Biogeografia (Buffon, de Candolle, von Humboldt, Lyell, Hooker, Sclater, Darwin, Wallace, Haeckel, Merriam, Simpson, Darlington, Holdaus, Gridelli, De Lattin, Furon, La Greca, Croizat, Wilson e MacArthur, Rozen e Platnick, Morrone, Avise, Hewitt). Le scuole di Biogeografia del XX secolo: Biogeografia storica, ponti, filtri e dispersione; Croizat e la Panbiogeografia; la Biogeografia cladistica; Biogeografia ecologica; Biogeografia statistica; Biogeografia molecolare e Filogeografia. La scuola italiana di Biogeografia: Gridelli, La Greca, Baccetti, Ruffo, Vigna Taglianti, Poldini; la Società Italiana di Biogeografia. (b) Biogeografia storica Biogeografia terrestre e Biogeografia marina. Storia della vita sulla terra: Tettonica a placche e Teoria della deriva dei continenti; macro-placche e micro-placche; trasformazione e spostamento delle masse terrestri e dei mari; evoluzione degli ecosistemi terrestri. Effetti climatici e biogeografici della tettonica a placche. Effetti Plio-Pleistocenici delle glaciazioni; rifugi glaciali pleistocenici; estinzione della megafauna; espansione e retrazione di biomi. Effetti delle glaciazioni nelle aree terrestri e marine temperate e tropicali. Le Regioni biogeografiche terrestri. Regioni floristiche e Regioni zoogeografiche. Cause della differenziazione delle faune e delle flore nelle Regioni biogeografiche; regioni e sottoregioni. Le Regioni biogeografiche marine. La Regione Palearctica (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Neartica (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Orientale (Indo-Malese) (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Afrotropicale (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Neotropicale (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Australiana-Oceanica (Australasiana) (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). L’Antartide (limiti; elementi caratterizzanti). Le Regioni di transizione biogeografica: Saharo-Sindica; Cinese; Indo-Australe (Wallacea); Centramericana. Regionalizzazione delle faune e delle flore. Biomi e Regioni Biogeografiche. Effetti del clima e dei cicli climatici. Caratteristiche ed origine geologica nelle regioni terrestri. Effetti della circolazione delle acque e delle profondità marina sulle regioni marine. Biomi, loro distribuzione nelle terre emerse e dinamismo. Biomi marini. Differenza tra biomi e regioni biogeografiche. Biomi ed ecosistemi. Trasformazioni antropiche degli ecosistemi. Biogeografia dell’area Mediterranea e dell’Europa: Tetide e Paratetide e formazione del Mediterraneo. Distacco, migrazione e posizionamento delle microplacche. Biogeografia del Cenozoico: crisi di salinità del Messiniano; effetti Plio-Pleistocenici delle glaciazioni e rifugi glaciali pleistocenici. L’areale: specifico e sopra-specifico; areale continuo, frammentato, disgiunto; cause storiche e ecologiche dell’areale; forma dell’areale; areali terrestri e marini. Areale primario e secondario. Fattori fisici, ecologici e paleogeografici che delimitano gli areali: barriere e fattori limitanti della nicchia nell’attuale. Relittualità. Endemicità: areale e conservazione. Modelli distributivi generalizzabili o corotipi: esempi nella Regione Paleartica e nella Regione Afrotropicale. Esempi di distribuzione di taxa vegetali ed animali terrestri. Biogeografia dispersalista (Simpson, Mayr). Dispersal e dispersion. La dispersione come processo biogeografico (espansione di areale), evolutivo (flusso genico e speciazione) ed ecologico (realizzazione della nicchia). Principi della massima somiglianza. Processo specie-specifico e modelli generalizzati. Modalità di dispersione attiva e passiva in piante ed animali. Tipologie di dispersione: jump dispersal, stepping stones dispersal. Dispersione ed ampliamento di areale. Barriere alla dispersione (geografiche ed ecologiche). Colonizzazione. Effetti sui biota dovuti alle immigrazioni. Biogeografia della vicarianza. La vicarianza (modello di allopatria; modello della caduta di barriere). Effetti sui biota. Sistematica cladistica e biogeografia della vicarianza. Modelli di vicarianza di Croizat, Morrone, Nelson e Platnick. Distribuzione delle popolazioni ed abbondanza. Cronogeonemia. Dinamismo degli areali e conservazione. Areali fossili ed attuali. Estinzione locale e totale. La variazione geografica nelle specie (caratteristiche morfologiche e genetico-molecolari). Variazione continua e discreta. Significato evolutivo e biogeografico della variazione. Importanza conservazionista della variazione geografica. Geografia della diversificazione e regionalizzazione. (c) Biogeografia ecologica Biogeografia ecologica: cause attuali della distribuzione delle specie; realizzazione di nicchia; colonizzazione e competizione. Distribuzione e dinamica delle comunità, ecosistemi e biomi. Biogeografia dell’insularità: modello di Wilson e Mac Arthur; conferme sperimentali e casi problematici; applicazione alla Biologia della conservazione. Esempi su isole geografiche, isole ecologiche, cime di montagne. (d) Nuovi metodi di analisi biogeografica Biogeografia molecolare. Filogeografia (mtDNA, nDNA, metodi molecolari e statistici). Esempi di studi su aree di rifugio glaciali e zone di espansione postglaciali. Biogeografia statistica. Analisi di dati molecolari per la Biogeografia; datazioni; direzione di dispersione; tempi di vicarianza. Rappresentazione cartografica della diversità biogeografica: cartografia tradizionale, areogrammi, database georeferenziati, sistemi GIS, sistemi remote-sensing. Mappatura degli areali.
( testi)
Si consiglia Lomolino M.V., Riddle B.R. & Whittaker R.J., Biogeography. Biological Diversity across Space and Time. Sinauer, Sunderland, USA Alcuni concetti saranno desumibili anche in: Zunino M. & Zullini A., Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. Ambrosiana, Milano. Il docente fornirà letteratura specialistica ed altro materiale didattico.
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6
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BIO/05
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401664 -
GENETICA DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi principali del corso di genetica dei microrganismi sono la conoscenza: 1) del genoma dei procarioti e dei meccanismi che assicurano la sua replicazione, trascrizione, traduzione ed integrità nel corso delle generazioni; 2) dei meccanismi alla base della regolazione dell’espressione genica nei procarioti; 3) dei meccanismi responsabili del trasferimento genico orizzontale (coniugazione, trasformazione e trasduzione); 4) dei meccanismi coinvolti nel differenziamento cellulare e nella risposta adattativa. Gli studenti inoltre acquisiranno nozioni di base sulle principali tecniche di ingegneria genetica dei procarioti e sugli approcci –omici allo studio delle comunità microbiche.
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IMPERI FRANCESCO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a linguaggi, metodologie e approcci sperimentali per lo studio delle relazioni genotipo-fenotipo nei procarioti; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e analizzare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di valutare e impostare un approccio sperimentale.
Programma - struttura, organizzazione, funzionamento ed evoluzione del cromosoma batterico; - metodi e approcci per il sequenziamento e l’analisi dei genomi batterici; - struttura, organizzazione, funzione ed evoluzione degli elementi genetici mobili (plasmidi e trasposoni); - basi genetiche e molecolari del trasferimento genico orizzontale; - basi genetiche e molecolari della regolazione dell’espressione genica e della bistabilità nei procarioti; - basi genetiche e metodi di studio della resistenza e della tolleranza agli antibiotici; - metodi di identificazione e validazione di geni essenziali; - approcci per l’identificazione e lo studio di microrganismi “non coltivabili”
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Genetica dei Batteri, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise via email con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattati nel corso.
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6
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BIO/18
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40
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10
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410278 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi: 1. acquisire la conoscenza del ruolo fondamentale dei microrganismi negli ecosistemi e dei fattori che ne influenzano la distribuzione e le interazioni con altri organismi: - biodiversità metabolica e funzionale, struttura e dinamica di comunità microbiche - gruppi tassonomici di batteri e archea 2. conoscenza di metodi tradizionali, molecolari e coltivazione-indipendenti per identificazione/tipizzazione e analisi di popolazioni microbiche 3. valutazione delle molteplici potenzialità applicative di microrganismi ambientali anche come bioindicatori 4. acquisizione di capacità critiche tramite lettura di articoli scientifici.
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Erogato presso
20410278 MICROBIOLOGIA AMBIENTALE in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 DALMASTRI Claudia
( programma)
1. Evoluzione e sistematica dei microrganismi Origine dei batteri; filogenesi molecolare; gene per il 16S rRNA ed evoluzione; fondamenti di sistematica dei microrganismi 2. Diversità metabolica nei microrganismi Chemiolitotrofia; fermentazioni; respirazione anaerobia; fototrofia 3. Diversità funzionale dei microrganismi Batteri fototrofi e chemiotrofi; batteri nei cicli di azoto e zolfo 4. I principali gruppi filogenetici di Bacteria Proteobacteria, Firmicutes, Bacteroidetes, Ipertermofili 5. I principali gruppi filogenetici di Archea Phyla ed evoluzione; Euryarchaeota, altri; estremofili 6. Metodi di studio in ecologia microbica Metodi colturali; analisi attività funzionali. Metodi indipendenti dalla coltivazione: microscopia, analisi genetiche e genoma; metagenomica 7. Gli ecosistemi microbici Principi di ecologia Ambiente microbico: Interazioni microbiche (Quorum sensing; Biofilm) Ambiente terrestre: il suolo Ambienti acquatici: acque dolci; mare Ambienti estremi (abissi; sorgenti idrotermali) 8. Ruolo microbico nei cicli dei nutrienti Carbonio, azoto, zolfo; altri 9. Simbiosi tra microrganismi e tra microrganismi e organismi diversi Piante; rizosfera; noduli radicali Mammiferi; microbioma intestinale; rumine 10. I microrganismi negli ambienti antropizzati Biorisanamento di siti contaminati; trattamento acque; biocorrosione; recupero di minerali da miniere.
( testi)
Libro di testo: Brock. Biologia dei microrganismi. Microbiologia generale, ambientale e industriale. Madigan et al., Pearson Editore (XIV ed.)
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6
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BIO/19
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44
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410486 -
Laboratorio di neurobiologia cellulare
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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PERSICHINI TIZIANA
( programma)
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione. Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio. programma dell’insegnamento: Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
( testi)
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA” – THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
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6
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BIO/06
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32
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410491 -
Fisiologia della risposta cellulare allo stress
(obiettivi)
Il corso intende approfondire e aggiornare le conoscenze dello studente relativamente alla fisiologia e la regolazione delle funzioni cellulari con particolare riguardo ai meccanismi molecolari attraverso i quali le cellule eucariotiche mantengono l’omeostasi cellulare in risposta allo stress.
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FIOCCHETTI MARCO
( programma)
Introduzione ai meccanismi di regolazione delle funzioni cellulari: classe di recettori espressi sulla superficie cellulare e recettori nucleari, meccanismi di segnalazione intracellulare e amplificazione del segnale basati su modificazioni post-traduzionali delle proteine (e.g. fosforilazione). Definizione di stress cellulare e di range di tolleranza fisiologica. Descrizione dei meccanismi intracellulari, a livello di DNA, RNA, proteine mediante i quali le cellule percepiscono e rispondono ad una grande varietà di agenti stressogeni cellulari, con particolare riguardo alle condizioni di stress dell’ambiente extracellulare quale stress di calore, osmotico, ipossico, ossidativo e nutritivo. Esaminare la risposta allo stress a livello dei singoli organelli intracellulari, con particolare attenzione al ruolo dei mitocondri e del reticolo endoplasmtico. Descrizione dei meccanismi molecolari attivati a valle dalle cellule in risposta a condizioni di stress al fine di ri-stabilire l’omeostasi intra-cellulare adattandosi alla condizione di stress. Cenni dell’alterazione della risposta fisiologica e adattamento allo stress in condizioni degenerative (e.g. cancro). Definizione e aggiornamento dello stato dell’arte relativo agli approcci di laboratorio applicati alla ricerca nella fisiologia della risposta cellulare allo stress e ai meccanismi molecolari in essa implicati.
( testi)
MATERIALE REPERITO DAGLI STUDENTI E DAL DOCENTE E DISTRIBUITO IN AULA
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BIO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410493 -
Psicobiologia
(obiettivi)
Durante il corso saranno affrontati i principali temi di interesse della psicobiologia, con l’obiettivo di promuovere una conoscenza di base della materia, dei principali paradigmi sperimentali e dei metodi di studio utilizzati in psicobiologia. Il corso ha quindi lo scopo di fornire nozioni sui fondamenti e i correlati biologici e neuropsicologici del comportamento e delle funzioni psicologiche nell'uomo e negli animali, nonché le competenze relative ai metodi e alle tecniche della ricerca psicobiologica.
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6
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BIO/14
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410496 -
Laboratorio di neuroscienze
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20401671 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi del corso: •conoscere le basi eziologiche ed i meccanismi patogenetici delle malattie umane •interpretare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane.
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6
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410495 -
Microbiomica
(obiettivi)
L’obiettivo del corso di Microbiomica è acquisire conoscenze sulla struttura, la dinamica, l’evoluzione e le metodologie di studio di comunità dei microorganismi (microbiota) nella loro naturale complessità. Il rapido progredire delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica e metabolomica) affiancato al parallelo sviluppo di nuove tecnologie per il sequenziamento genico ad altra processività, l’analisi dell’espressione genica globale a livello sia di trascritti che di proteine, insieme alla possibilità di analizzare simultaneamente numerosi metaboliti ha reso possibile lo studio d’insieme di popolazioni microbiche complesse e diversificate e dei loro prodotti. Il corso mira fare acquisire conoscenze sull’impatto del microbiota in agricoltura, nella produzione di cibo, e nella salute degli animali e dell’uomo.
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VISCA PAOLO
( programma)
ARGOMENTI DI BASE: Introduzione alla genomica dei procarioti ed alle sue tecniche di studio (sequenziamento, annotazione, contenuto famiglie geniche, duplicazioni e delezioni); Trasferimento genico orizzontale e mobiloma; Metagenomica; Trascrittomica e gene chips; Proteoma e interattoma; Metabolomica; Genomica di singole cellule; Biologia dei sistemi e salute; Manipolazioni genetiche – Espressione di geni eterologhi in batteri – Evoluzione dei genomi batterici; Filogenesi molecolare; Metodi di tassonomia microbica e concetto di specie; Classificazione dei procarioti; Analisi colturali di comunità microbiche; Colture di arricchimento; Isolamento di singole cellule; Pinze laser; Citometria a flusso; Tecniche microfluidiche; Sistemi high-throughput; Metodi di colorazione; Fluorescent in-situ hybridization (FISH); Metodi di amplificazione genica per l’analisi di comunità microbiche; Analisi su microarray della diversità genetica e funzionale di microorganismi; Genomica ambientale e metodi di studio; Misurazione di attività microbiche in natura; Esempi di simbiosi: licheni, sistemi polimicrobici intestinali (rumine); Generalità sul microbioma unamo; Microbiota gastrointestinale; Microbiota orale e delle vie aeree; Microbioti del tratto urogenitale e della pelle; Sviluppo ed evoluzione del microbiota umano; Studi sull’uomo ed in modelli animali; Colonizzazione, successioni microbiche e stabilità del microbiota intestinale; Patologie associate alla disbiosi intestinale; Patologie associate alla disbiosi del cavo orale, della pelle e del tratto genitale; Antibiotici, resistoma ed alterazioni indotte del microbioma; Probiotici e prebiotici; Microbiota e asse intestino-cervello. APPLICAZIONI: Tecnologie per il sequenziamento e NGS; Culturoma e chemiotassonomia; Preparazione e analisi dati sequenziamento; Filogenesi basata su 16S rRNA, 25-28S rRNA, ITS ecc.; Strumenti per analizzare la struttura e dinamica del microbiota: Whole Genome Sequencing (WGS) e Metagenomica shotgun; Banche dati, strumenti e pipelines analitiche (annotazioni); Resistoma; Viruloma ;Viroma. APPROFONDIMENTI: esposizione di articoli monotematici sul microbiota dell’uomo, degli animali, delle piante, in relazione ad alterazioni fiso-patologiche. Articoli e rassegne monotematiche da riviste del settore saranno selezionati anno per anno.
( testi)
"Brock biology of microorganisms" (Inglese) di Michael T. Madigan (Autore), Kelly S. Bender (Autore), Daniel H. Buckley (Autore), W. Matthew Sattley (Autore), David A. Stahl (Autore): capitoli 9.1-9.14; 12.1-12.5; 12.9; 12.11-12.13; 13.5-13.10; 19.1-19.12; 23.1; 23.12, 23.13; 24.1-24.11 Microbiota in health and disease: from pregnancy to childhood. Editors Pamela D. Browne, Eric Claassen and Michael D. Cabana Published: 2017 Pages: 344. eISBN: 978-90-8686-839-1 | ISBN: 978-90-8686-294-8 https://doi.org/10.3920/978-90-8686-839-1 The human microbiota: how microbial communities affect health and disease / edited by David N. Fredricks. ISBN 978-0-470-47989-6
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BIO/19
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401777 -
IGIENE
(obiettivi)
Obiettivi generali: 1)fornire le informazioni metodologiche necessarie per lo studio dei problemi di sanità pubblica; 2)far acquisire le competenze necessarie per l’esercizio della prevenzione delle malattie infettive e cronico degenerative Obiettivi specifici, al termine del corso lo studente deve essere in grado di: • riferire i principali indici statistico-sanitari di mortalità e morbosità • progettare in termini generali studi epidemiologici • interpretare dati epidemiologici per la prevenzione e la promozione della salute • riferire gli elementi fondamentali di profilassi diretta e specifica • indicare i principi e le applicazioni delle metodologie di laboratorio a livello di tutela dell’ambiente e delle comunità • progettare in termini generali interventi di tutela dell’ambiente per la salvaguardia della salute • esporre metodologie e strategie dell’educazione sanitaria e promozione della salute.
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MED/42
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410259 -
ENTOMOLOGIA
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi prevalenti: 1) far acquisire conoscenze di base su morfologia, anatomia, fisiologia, biologia ed evoluzione dei principali gruppi di esapodi; 2) far acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla sistematica e classificazione degli esapodi; 3) proporre gli elementi di base per una discussione sul significato del successo evolutivo degli esapodi e sulla loro importanza nello studio di base ed applicato; 4) far acquisire le conoscenze sulla biodiversità degli esapodi ed i relativi adattamenti; 5) fornire gli strumenti per il riconoscimento tassonomico degli esapodi a livello delle principali famiglie, soprattutto relativamente alle specie della fauna italiana; 6) stimolare ed esaltare la curiosità e le capacità di osservazione e di critica; 7) rendere lo studente in grado di valutare la propria competenza in ambiti particolari del campo specifico.
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BIO/05
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410295 -
ETNOBOTANICA ED ETNOZOOLOGIA
(obiettivi)
Il rapporto tra uomo e ambiente: dall’etnobotanica all’etnoecologia. Metodi utilizzati in etnobiologia. Settori di impiego delle piante spontanee (medicinali, alimentari, artigianali, cosmetiche). Settori applicativi dell’etnobotanica (es. educazione, orti urbani, turismo, alimentare, erboristico e farmacologico. Etnobiologia in diversi contesti geografici e culturali e sue relazioni con l’antropologia. Il contributo dell’etnozoologia alla ricerca faunistica e biogeografica. Etnotassonomia: relazioni tra la sistematica biologica e quella popolare. Conoscenze ecologiche tradizionali e locali. Panoramica sulle strategie di sussistenza di popolazioni indigene (cacciatori-raccoglitori, agricoltori e/o pastori). Ruolo dell’etnobiologia nella conservazione e recupero dell’ambiente. Concetti di adattamento, resilienza, vulnerabilità e punti di non ritorno in sistemi ecologici uomo-ambiente. Analisi della tragedia dei beni comuni in sistemi ecologici uomo-ambiente (es. pesca e caccia non controllate, specie minacciate). Sistemi tradizionali di gestione ambientale di risorse ambientali condivise. Etnobiologia e Servizi Ecosistemici.
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Erogato presso
20410295 ETNOBOTANICA ED ETNOZOOLOGIA in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 SAVO VALENTINA
( programma)
Il rapporto tra uomo e ambiente: dall’etnobotanica all’etnoecologia. Metodi utilizzati in etnobiologia. Settori di impiego delle piante spontanee (medicinali, alimentari, artigianali, cosmetiche). Settori applicativi dell’etnobotanica (es. educazione, orti urbani, turismo, alimentare, erboristico e farmacologico). Etnobiologia in diversi contesti geografici e culturali e sue relazioni con l’antropologia. Il contributo dell’etnozoologia alla ricerca faunistica e biogeografica. Etnotassonomia: relazioni tra la sistematica biologica e quella popolare. Conoscenze ecologiche tradizionali e locali. Panoramica sulle strategie di sussistenza di popolazioni indigene (cacciatori-raccoglitori, agricoltori e/o pastori). Ruolo dell’etnobiologia nella conservazione e recupero dell’ambiente. Concetti di adattamento, resilienza, vulnerabilità e punti di non ritorno in sistemi ecologici uomo-ambiente. Analisi della tragedia dei beni comuni in sistemi ecologici uomo ambiente (es. pesca e caccia non controllate, specie minacciate). Sistemi tradizionali di gestione ambientale di risorse ambientali condivise. Etnobiologia e Servizi Ecosistemici.
( testi)
Caneva G., Pieroni A., Guarrera P.M. (eds) 2013. Etnobotanica: Conservazione di un patrimonio culturale immateriale come risorsa per uno sviluppo sostenibile nel bacino del Mediterraneo. Edipuglia Bari.
Orario di Ricevimento: tutti i giorni della settimana previo appuntamento per email: valentina.savo@uniroma3.it
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BIO/03
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/05
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
Approfondimento dei meccanismi cellulari e molecolari della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi.
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Coccia Eliana Marina
( programma)
GLI ATTORI DEL SISTEMA IMMUNITARIO: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE, TESSUTI E ORGANI LINFOIDI. - L’IMMUNITÀ INNATA: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE E RECETTORI COINVOLTI. - RUOLO DELL’IMMUNITÀ INNATA NELLA GENERAZIONE DI RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE. RICONOSCIMENTO DI MOTIVI STRUTTURALI NEL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO. CELLULE DENDRITICHE E INNESCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA. - L’IMMUNITA’ SPECIFICA E L’ANTIGENE. L'ANTIGENE ED IL SUO RICONOSCIMENTO. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI DI INTERESSE BIOLOGICO. ANTIGENICITÀ ED IMMUNOGENICITÀ. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI RICONOSCIUTI DAI LINFOCITI B E T. - COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITA’ E PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI B. STRUTTURA DELLE IMMUNOGLOBULINE E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DELLE IMMUNOGLOBULINE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI T. STRUTTURA DEL TCR E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DEL TCR.
- DIFFERENZIAZIONE E FUNZIONI DEI LINFOCITI T CD4+ E CD8+ EFFETTORI. - RECETTORI E VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO. - LE CITOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, REGOLAZIONE DELL’IMMUNITÀ INNATA E DELL’IMMUNITÀ SPECIFICA. - LE CHEMOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CHEMOCHINE AD AZIONE INFIAMMATORIA E OMEOSTATICA.
RECLUTAMENTO DEI LEUCOCITI NEI TESSUTI. - IMMUNITA’ AI MICRORGANISMI. MEMORIA IMMUNITARIA E VACCINI. - TOLLERANZA IMMUNOLOGICA. - MALATTIE AUTOIMMUNI ED ALLERGIE. - IMMUNODEFICIENZA E IMMUNOSENESCENZA - TECNICHE IMMUNOLOGICHE Approfondimenti
A. IL RICONOSCIMENTO DEI MOTIVI STRUTTURALI ASSOCIATI AI PATOGENI (PAMPs): FOCUS SUI SENSORI COINVOLTI. B. LE CELLULE DENDRITICHE: UNA RISORSA PER L’IMMUNOTERAPIA CONTRO I PATOGENI E NEI TUMORI. C. LA SUPERFAMIGLIA DEGLI INTERFERONI E LE TERAPIE IMMUNOMODULANTI ED IL LORO UTILIZZO IN CLINICA: L’ESEMPIO DELLA SCLEROSI MULTIPLA. D. Micro-RNA E REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA. E. IMMUNO-FAGIA: UNA FORMA PRIMORDIALE DI IMMUNITA’ NEGLI EUCARIOTI.
Nella fase finale del corso è prevista la ricerca e la discussione di materiale bibliografico su argomenti di interesse immunologico utilizzando il motore di ricerca “PubMed.gov”.
( testi)
- Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman, Shiv Pillai IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (ottava edizione, Edizioni Edra)
- Peter Parham IL SISTEMA IMMUNITARIO (seconda edizione, Edizioni EdiSES)
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410325 -
METODI E TECNICHE DI EDUCAZIONE E DIVULGAZIONE NATURALISTICA ED AMBIENTALE
(obiettivi)
Far crescere negli studenti conoscenze, competenze e abilità professionalizzanti nei settori dell’educazione e della divulgazione naturalistica e ambientale. far conoscere agli studenti le professioni legate alla divulgazione e all’educazione in ambito naturalistico e ambientale. Potenziale sbocco lavorativo per specialisti nel settore della gestione e della tutela degli ecosistemi, dell'informazione e divulgazione scientifica, e dell'insegnamento in ambito naturalistico.
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BIO/07
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402204 -
CHIMICA BIOORGANICA
(obiettivi)
Il corso si propone di evidenziare le reazioni comuni alla chimica organica e alla chimica dei sistemi biologici. Infatti, se da un lato le trasformazioni dei gruppi funzionali siano formalmente le stesse, i meccanismi di reazione differiscono in funzione delle condizioni sperimentali proprie della chimica di sintesi o della chimica dei sistemi biologici. In questo contesto, il ruolo degli enzimi nelle trasformazioni biologiche sarà messo a confronto con il ruolo svolto, nelle corrispondenti reazioni di laboratorio, da temperatura, pressione, ph, presenza di catalizzatori e tipo di solvente. A tale scopo, saranno esaminate alcune delle più note reazioni della chimica organica di base evidenziando, caso per caso, le somiglianze e le differenze con le analoghe trasformazioni presenti nei sistemi biologici.
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GASPERI TECLA
( programma)
Competenze culturali (Conoscenza di): L’insegnamento si propone di fornire allo studente le basi chimiche della struttura, delle proprietà e della reattività delle molecole biologiche, nonché le nozioni principali per comprendere la logica che regola la chimica bio-organica. Competenze metodologiche (Saper effettuare):al termine del corso, lo studente sarà in grado di analizzare e discutere il meccanismo di catalisi delle più importanti classi di enzimi, nonché di comprendere l’importanza della chimica organica applicata allo studio dei sistemi biologici, alla biocatalisi e allo sviluppo di molecole biologicamente attive. Introduzione alla Chimica Bio-organica (brevissima panoramica dei gruppi funzionali più comuni in chimica biologica e loro caratteristiche principali). Meccanismi della chimica organica applicati alle reazioni dei sistemi biologici: • Reazioni di addizione elettrofila: epossidazione regioselettiva degli alcheni; la squalene epossidasi nella trasformazione dello squalene in lanosterolo. • Reazioni di sostituzione nucleofila le alchilazioni mediante Sostituzione Nucleofila Bimolecolare (SN2) e il ruolo della S-adenosil metionina (SAM) nelle metiltransferasi; la chimica dei carbocationi nelle Sostituzioni Nucleofile Monomolecolari (SN1) e il meccanismo della IPP isomerasi. • Reazioni di eliminazione: le reazioni di β-eliminazione e l’azione dell’enolasi per la formazione del fosfoenolpiruvato (PEP). • Reazioni di addizione nucleofila al carbonile formazione di immine ed enammine; il ruolo delle basi di Schiff nel meccanismo degli enzimi PLP-dipendenti; la chimica degli acetali e la saccarosio sintasi, le addizioni di Michael e l’azione dell’istidina ammoniaca liasi. • Isomerizzazione ed epimerizzazione: la tautomeria cheto-enolica e il meccanismo delle ribulosio 5-fosfato isomerasi ed epimerasi; inversione e ritenzione della configurazione di un centro stereogenico e il meccanismo delle glicosidasi. • Condensazione carbonilica: la condensazione aldolica e le aldolasi di tipo I e II, la condensazione di Claisen e l’acetil sintasi nella sintesi degli acidi grassi. • Sostituzione nucleofila acilica l’idrolisi degli esteri e il meccanismo d’azione della lipasi pancreatica umana. le reazioni di esterificazione e la sintesi dei triacilgliceroli ad opera dell’acil-CoA sintetasi e dell’aciltrasferasi. la formazione del legame ammidico; il confronto tra l’asparagina e la glutammina sintetasi. l’idrolisi delle ammidi e il meccanismo della chimotripsina. • Ossidazioni e riduzioni: gli idruri metallici e la riduzione del carbonile chetonico dell’acetoacetil ACP ad opera della β-cheto tiestere riduttasi; l’ossidazone di Bayer-Villinger e la 2-idrossiacetofenonemonoossigenasi; le ozonolisi e il meccanismo di azione delle diossigenasi • Carbossilazione: la chimica dei reattivi di Grignard in presenza di CO2; il meccanismo di azione della piruvato carbossilasi la decarbossilazione nelle sintesi malonica e acetacetica; la partecipazione della tiamina difosfato (TPP) nell’azione dell’1-deossi-D-xilulosio-5-fosfato sintasi. • Casi Particolari: il complesso della piruvato deidrogenasi, il meccanismo della chinurenina e la degradazione del triptofano; le anomalie della degradazione dell’istidina
( testi)
Libri di testo: John McMurry, Tadhg Begley in “Chimica Bio-Organica”, Zanichelli Ed. spa T.W. Graham Solomons; Craig B. Fryhle in “Organic Chemistry”, 10th Edition, Wiley. John McMurry in “Chimica Organica”, Piccin-Nuova Libreria Bruno Botta in “Chimica Organica” Edi-ermes
Saranno fornite dispense delle lezioni e riferimenti bibliografici.
La professoressa riceve il martedì dalle 17.00 alle 19.00 previo appuntamento via e-mail: tecla.gasperi@uniroma3.it
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CHIM/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410284 -
PARASSITOLOGIA EVOLUZIONISTICA
(obiettivi)
Offrire allo studente lo studio della parassitologia in una prospettiva nuova, attraverso un approccio ecologico-evoluzionistico e comparativo. L’intima ed intricata natura dell’associazione tra ospite e parassita è stata storicamente trattata con fortissima enfasi in relazione alla sua patogenicità per gli ospiti, siano essi l’uomo, gli animali domestici, o le coltivazioni. Questo corso intende invece offrire allo studente l’opportunità di approfondire argomenti come le strategie adattative della vita del parassita, l’impatto del parassitismo sulla struttura delle comunità o il ruolo del parassita nel trasferimento di energia trofica nelle comunità. Verrà enfatizzato il ruolo dell’ospite come elemento chiave dell’ambiente in cui vive il parassita e come tale importante sorgente di pressioni selettive. Lo studente verrà esposto ad un corso dinamico con lezioni frontali, seminari di approfondimento ed esercitazioni pratiche su taxa parassiti.
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BIO/05
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410321 -
VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA
(obiettivi)
Approfondire le conoscenze sui virus animali (origini, classificazione, strategie replicative, virulenza, meccanismi di immunoevasione) e delle loro applicazioni (vaccini antivirali, vettori virali di espressione genica, virus oncolitici).
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AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
Descrivendo e confrontando le diverse strategie replicative di virus animali appartenenti ad alcune delle principali famiglie (Parvoviridae, Poliomaviridae, Papillomaviridae, Adenoviridae, Herpesviridae, Poxviridae, Picornaviridae, Flaviviridae, Coronaviridae, Rabdoviridae, Orthomixoviridae, Paramixoviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae) l'insegnamento si propone di approfondire gli aspetti relativi a: origine dei virus e loro evoluzione, struttura, interazioni virus-cellula, meccanismi di difesa dell'ospite dalle infezioni virali e strategie virali di immunoevasione, metodiche di rilevazione, identificazione e titolazione dei virus, farmaci antivirali e profilassi delle infezioni virali. Vengono introdotte alcune applicazioni della disciplina (sviluppo di vaccini, vettori virali e virus oncolitici). Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze acquisite per comprendere testi approfonditi e dati sperimentali relativi alla disciplina.
( testi)
Libro di testo consigliato: Il programma dettagliato degli argomenti trattati a lezione, i PDF delle presentazioni power point delle lezioni e materiale integrativo sono disponibili sulla piattaforma Moodle del corso.
Libro di testo consigliato: - N. J. Dimmock, A. J. Easton, K. N. Leppard – Introduzione alla virologia moderna. – traduzione italiana della settima edizione inglese – Casa Editrice Ambrosiana 2017 - Leonard Norkin – Virology: Molecular Biology and Pathogenesis - ASM (American Society for Microbiology) Press (questo testo è più approfondito) da integrare con i file PDF dei power point utilizzati a lezione
Per lo studio dei vettori virali (vettori adenovirali, adeno-associati, retrovirali, lentivirali e basati su poxvirus) e sui virus oncolitici (introduzione generale e un esempio: adenovirus oncolitici) complementare i file PDF delle lezioni utilizzando: - Capitolo 70 del libro Principi di virologia medica / a cura di Guido Antonelli, Massimo Clementi, Casa Editrice Ambrosiana 3° edizione 2018 (introduzione generale) - Fields virology, Vth edition, 2007- D.M.Knipe and P.M.Howley editors-in-chief -Lippincot Williams & Wilkins publishers, cap.16 Viral vectors and their applications - Stéphanie Durand and Andrea Cimarelli - The Inside Out of Lentiviral Vectors - Viruses 2011, 3, 132-159. - Carina Elsner and Jens Bohne - The retroviral vector family: something for everyone. – Virus Genes 2017, 53:714-722
La professoressa riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamento tramite email elisabetta.affabris@uniroma3.it
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BIO/19
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402025 -
BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE
(obiettivi)
Conoscere l’importanza della bioindicazione e dell’utilizzo degli organismi vegetali ed animali come bioindicatori per il monitoraggio dello stato ambientale (acqua, aria, suolo). Avere una conoscenza approfondita delle metodiche strumentali e delle tecniche di acquisizione e analisi dei dati nel campo della bioindicazione e monitoraggio ecosistemico. Acquisire le conoscenze per poter utilizzare i moderni sistemi di bioindicazione, biomonitoraggio e biorisanamento.
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Erogato presso
20402025 BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 CESCHIN SIMONA
( programma)
La bioindicazione: concetti di base. Principali caratteristiche ecologiche di un bioindicatore. Due modi di bioindicare: reagire e accumulare. L’omeostasi dei bioindicatori. Tempi ed attinenza ecologica delle risposte di un bioindicatore a variazioni ambientali. Cosa è uno stress e il significato di stressore. Bioindicazione a diversi livelli di organizzazione biologica. Integrità e funzionalità dell’ecosistema. Verifica dello status delle comunità vegetali ed animali e valutazione della qualità ambientale. Due tipi di approccio ecosistemico: le teorie del Top-Down e del Buttom-Up. Bioindicazione e monitoraggio ambientale. Bioindicazione in ambiente acquatico, terrestre e aereo Principali esempi di applicazione delle tecniche di bioindicazione. Valutazione della qualità ambientale attraverso Indici ecologici e biotici. Tecniche sperimentali e standard per il monitoraggio. La Bioindicazione in Italia. Principali direttive europee e nazionali. Organi Istituzionali nazionali ed internazionali deputati al monitoraggio ambientale.
( testi)
Dispense elaborate dal docente relative al programma svolto durante le lezioni e libro Bioindicatori ambientali, 1998, a cura di F. Sartori, Arti Grafiche Juri Iodice, Sannazzaro (PV).
Il docente riceve lun, merc, ven dalle 9.00 alle 10.00 previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
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BIO/02
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402508 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Comprensione dei principali pathway metabolici sviluppati da microorganismi, piante e animali nella biosintesi di sostanze del metabolismo secondario di particolare interesse per la salute dell’uomo e raggiungimento delle conoscenze di base necessarie per la comprensione degli equilibri chimici che regolano le origini, il trasporto, le trasformazioni e gli effetti di alcuni inquinanti ambientali sia di origine naturale che antropica.
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Erogato presso
20402508 CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE in Biodiversità e gestione degli ecosistemi LM-6 N0 TOFANI DANIELA
( programma)
-Cenni introduttivi sulla chimica delle sostanze naturali. Caratteristiche dei metaboliti secondari. Sostanze allelopatiche. Le vie biosintetiche del metabolismo secondario. Il metabolismo dell’acetato. Prostaglandine. Polichetidi aromatici. Antrachinoni. Cannabinoidi. Aflatossine. Tetracicline. Il metabolismo dello shikimato. Biogenesi dello shikimato. Acidi cinnamici. Lignine. Fenilpropani. Acidi benzoici. Cumarine. Flavonoidi. Tannini. Isoflavoni. Chinoni terpenoidici. Il metabolismo del mevalonato. Biogenesi del acido mevalonico. I vari tipi di terpeni e i composti derivati. Iridoidi. Gibberelline. Caratteristiche strutturali degli steroidi animali. Fitosteroli. Alcaloidi: definizione, amminoacidi originari e nomenclatura. Biosintesi e attività dei principali tipi di alcaloidi: cocaina, nicotina, curari, morfina, loganina, acido lisergico, coniina. Cenni sui carboidrati. Glucosidi cianogenici. Streptomicina. Metaboliti secondari di origine peptidica. Interferoni. Peptidi oppioidi. Tossine peptidiche: ricina e botulino. Penicilline. Principi base della chimica dell’ambiente. Interazioni fra le varie sfere in cui è suddiviso l’ambiente terrestre. L’atmosfera: cenni sulla formazione e deplezione dell’ozono (buco dell’ozono); effetto dei cfc e halon. Cenni sulle specie ossidanti ed inquinanti e il loro monitoraggio. Il particolato: ipa e ftalati. L’effetto-serra: principali gas-serra e loro gwp. Il protocollo di Kyoto. L’idrosfera. Proprietà chimico-fisiche dell’acqua e dei corpi d’acqua. TIC, TOC, TC. Inquinanti organici biodegradabili (COD, BOD5), di difficile ossidazione e tossici (LD50 e LOD50). Bioaccumulazione e biomagnificazione. Metabolismo di alcuni pesticidi.
( testi)
P.M. DEWICK : CHIMICA, BIOSINTESI E BIOATTIVITA’ DELLE SOSTANZE NATURALI. EDIZIONI PICCIN . C. BAIRD, M. CANN “CHIMICA AMBIENTALE”, ZANICHELLI FOTOCOPIE DELLE SLIDE UTILIZZATE A LEZIONE, DISTRIBUITE DAL DOCENTE.
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CHIM/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410301 -
ECOLOGIA E GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI COSTIERI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi la padronanza dei principi dell’ecologia degli ecosistemi costieri, la comprensione del suo rapporto con altre discipline ecologiche (ecologia animale, ecologia vegetale) e l’applicazione in questo contesto di conoscenze acquisite in precedenza (botanica, zoologia, ecologia). Questo corso propone di analizzare la biodiversità complessiva degli ecosistemi costieri, a livello nazionale ed europeo e i principali fattori di disturbo. Inoltre, si prevede di sviluppare i principi di base dell’ osservazione, campionamento e monitoraggio in campo, organizzazione e analisi in laboratorio di dati raccolti in questi ambienti. In fine, si prevede di sviluppare la consapevolezza sulle problematiche relative alla conservazione e alla gestione di questi ecosistemi.
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BIO/03
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16
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20
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/05
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16
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410287 -
METODI E TECNICHE IN ECOLOGIA DELLA VEGETAZIONE
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi l’acquisizione delle conoscenze sui principali metodi e tecniche per lo studio della vegetazione. In particolare: - acquisire la padronanza sui principali metodi di studio della vegetazione; - aumentare la capacita’ di interpretare i fenomeni ecosistemici naturali ed antropici con particolare attenzione verso i meccanismi di trasformazione del paesaggio vegetale; - sviluppare le capacita’ di scelta ed applicazione dei metodi di studio e monitoraggio piu’ adeguati a fini conservazionistici e gestionali; - implementare le possibilita’ di interpretazione dei dati sperimentali e di articoli scientifici nei settori dell’ecologia vegetale, della geobotanica e dell’ecologia applicata.
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BIO/03
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32
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402518 -
TOSSICOLOGIA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire allo studente conoscenze fondamentali sui principi di base della tossicologia. In particolare, verranno analizzati i risvolti di tossicità derivanti dall’uso volontario o dall’esposizione involontaria dell’organismo umano a sostanze di diversa natura. La descrizione dei meccanismi attraverso i quali le sostanze in esame producono i loro effetti, costituendo un punto cardine della disciplina, perseguirà l’obiettivo di fornire le basi interpretative degli effetti avversi suscitati in apparati e organi da diverse categorie di prodotti. Tali conoscenze permetteranno allo studente di acquisire capacità professionali specifiche utili in laboratori di indagine sperimentale ed analitica e di svolgere attività professionale nell’ambito farmaco-tossicologico a tutela della sicurezza dell’ambiente, degli alimenti, dei prodotti cosmetici e dei farmaci sia di sintesi che di origine naturale.
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TREZZA VIVIANA
( programma)
PRINCIPI GENERALI. FINALITÀ E CAMPI DI INTERVENTO DELLA TOSSICOLOGIA. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI TOSSICI. PRINCIPI GENERALI CHE REGOLANO IL PROCESSO DI ANALISI DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO. MECCANISMI DI TOSSICITÀ MOLECOLARE E CELLULARE. PRINCIPI GENERALI DI TOSSICOCINETICA: IDENTIFICAZIONE DI MECCANISMI DI TOSSICITÀ CORRELATI ALLA FASE DI ASSORBIMENTO, DISTRIBUZIONE, METABOLISMO ED ESCREZIONE DELLE SOSTANZE TOSSICHE. REAZIONI AVVERSE DA FARMACI E PRINCIPI DI FARMACOVIGILANZA. INTERAZIONI TRA FARMACI SU BASI FARMACODINAMICHE E FARMACOCINETICHE. DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI ANTIDOTI. PROTOCOLLI SPERIMENTALI TOSSICOLOGICI PER LA VALUTAZIONE PRECLINICA DEL PROFILO DI TOSSICITÀ DI XENOBIOTICI. BASI METODOLOGICHE PER L’ESTRAPOLAZIONE DEI RISULTATI SPERIMENTALI ALLA POPOLAZIONE UMANA. TOSSICOLOGIA DI ORGANI E SISTEMI. TOSSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’ALLATTAMENTO. CLASSI DI SOSTANZE TOSSICHE: METALLI, FITOFARMACI, TOSSINE NATURALI. DROGHE E FARMACI PSICOATTIVI. DOPING E SOSTANZE DOPANTI.
( testi)
CASARETT & DOULL “ELEMENTI DI TOSSICOLOGIA”, CASA EDITRICE AMBROSIANA GALLI, CORSINI, MARINOVICH “TOSSICOLOGIA”, PICCIN
Saranno fornite dispense delle lezioni. Le slide del corso sono anche disponibili sulla piattaforma MOODLE La docente riceve tutti i giorni previo appuntamento via mail: viviana.trezza@uniroma3.it
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BIO/14
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410253 -
NEUROBIOLOGIA CELLULARE APPLICATA
(obiettivi)
Obiettivi del corso sono favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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BIO/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410213 -
Nutrienti di origine vegetale
(obiettivi)
Obiettivo principale del corso è fornire le conoscenze di base sui principali nutrienti presenti nelle differenti piante alimentari, quali carboidrati, lipidi e proteine. Particolare attenzione è posta sulla plasticità biochimica del metabolismo secondario che conduce alla formazione sia di metaboliti secondari e composti bioattivi con effetti benefici sulla salute umana, sia di fattori anti-nutrizionali o tossici.
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CONA ALESSANDRA
( programma)
L’origine dell’agricoltura e la domesticazione delle piante. Caratteristiche delle principali famiglie di piante alimentari: Poaceae, Fabaceae, Rosaceae, Solanaceae, Brassicaceae. Valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. Metabolismo primario e secondario. Nutrienti dalle piante: proteine, lipidi e oli vegetali, carboidrati, fibre, minerali, vitamine e antiossidanti. Aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari e composti bioattivi: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. Effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. I metaboliti bioattivi come integratori alimentari. Effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. Allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari. Miglioramento genetico e biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e ad alto valore nutritivo.
Attività pratica di laboratorio Esercitazione 1: Rilevazione amido in diversi alimenti (riso basmati, riso glutinoso, patata, banana acerba e matura, mela) Esercitazione 2: Determinazione vitamina C con la soluzione di Lugol in frutta fresca e succhi di frutta.
( testi)
1. Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzazione. Rinallo C.; Piccin. 2. Biologia delle Piante. Vol 2: Interazioni con l’ambiente e Domesticazione. Smith A. M. et al.; Zanichelli. 3. Lecture notes and scientific articles provided by the teacher
La Prof.ssa riceve tutti i giorni previo appuntamento via email: alessandra.cona@uniroma3.it
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BIO/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410214 -
Nutrigenomica
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare le interazioni tra le molecole della dieta e il genoma, e l’applicabilità di tali conoscenze per il mantenimento della salute umana con strategie nutrizionali. Gli studenti dovrebbero acquisire i concetti alla base degli effetti metabolici e molecolari esercitati dalle molecole della dieta nell’organismo umano. Il corso sarà indirizzato alla comprensione della biologia dei sistemi applicata alla nutrizione.
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VIRGILI FABIO
( programma)
Ruolo dei nutrienti e delle molecole bioattive della dieta nella regolazione dell’espressione genica; conoscenze derivanti dall’applicazione delle tecnologie -omiche allo studio della nutrizione (nutrigenomica); effetto della genetica individuale sulla risposta dell’organismo alla dieta (nutrigenetica); il fenotipo nutrizionale. Cenni di statistica probabilistica Bayesiana
( testi)
Principles of Nutrigenetics and Nutrigenomics. Academic Press De Caterina, Martinez & Kohlmeier Eds o in alternativa (in italiano) Nutrigenomica ed epigenetica. Edra Ed. Galimberti et al Eds Articoli ed altri materiali forniti dal docente
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BIO/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410273 -
NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze avanzate di biologia dello sviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso dei vertebrati. I meccanismi cellulari e molecolari alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso verranno affrontati in diversi modelli di studio. Si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. Lo studente sarà in grado di: 1) descrivere i principali processi di sviluppo neurale nei vertebrati; 2) individuare i pathway molecolari che dirigono le cellule staminali verso il differenziamento neuronale o gliale; 3) correlare anomalie dei processi ontogenetici con specifici disturbi neurologici, legati all’età infantile e all’invecchiamento.
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MORENO SANDRA
( programma)
Panoramica sullo sviluppo di organismi pluricellulari. Foglietti germinativi embrionali. Derivazione ectodermica del tessuto neurale in invertebrati e vertebrati. Specificazione del neuroectoderma e processo di neurulazione nei vertebrati. Neurulazione primaria: meccanismi cellulari e molecolari della formazione di piastra neurale, pliche neurali, solco neurale e tubo neurale. Neurulazione secondaria. Difetti di chiusura del tubo neurale nei mammiferi: cause genetiche ed ambientali di anencefalia e spina bifida. Morfogenesi e differenziamento del cervello e del midollo spinale. Ruolo della morte cellulare nella morfogenesi del sistema nervoso centrale: meccanismi apoptotici e autofagici. La cresta neurale: specificazione e regionalizzazione. Vie di migrazione e differenziamento cellulare della cresta neurale cefalica, cardiaca, del tronco, vagale e sacrale. Multipotenza e plasticità delle cellule della cresta neurale. La stratificazione delle strutture corticali cerebrali e cerebellari. Malattie congenite correlate a difetti della migrazione neuronale: il caso dei disordini perossisomiali. Le cellule staminali neurali: differenziamento neuronale e gliale. Neurogenesi nel cervello adulto: le zone subventricolari e subgranulari del giro dentato di mammifero. Il concetto di nicchia staminale. Pathway di regolazione dell'attività della nicchia neurogenica. Neurogenesi e neurodegenerazione nel cervello senescente. Malattie neurodegenerative correlate all'invecchiamento: caratteristiche comuni e specificità anatomiche e genetico-molecolari. Aggregati proteici, ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia e terapie contro la neurodegenerazione, basate su trapianti di cellule staminali e sulla rigenerazione endogena.
( testi)
Gilbert: "Developmental Biology", Tenth edition, Sinauer Associates, Inc., 2014 Sanes et al.: "Development of the nervous system", Elsevier Inc., 2012
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BIO/06
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410319 -
FISIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE
(obiettivi)
Il corso intende fornire allo studente conoscenze su alcuni aspetti della regolazione delle funzioni cellulari alla luce della più recente letteratura.
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BIO/09
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410305 -
LABORATORIO DI MICROSCOPIA ELETTRONICA
(obiettivi)
Il corso mira a fornire allo studente conoscenze teoriche e competenze tecniche per il rispetto dello studio morfologico ultrastrutturale dei materiali biologici. Gli obiettivi educativi contengono: 1) l'apprendimento dei principi di base della microscopia elettronica; 2) conoscenza e applicazione di metodologie relative alla preparazione di campioni biologici di diversa natura (organismi procarioti ed eucarioti) per l'analisi ultrastrutturale; 3) utilizzo di strumenti di rilievo ultrastrutturale (microscopi di scansione, trasmissione e fascio ionico); 4) osservazione, cattura ed elaborazione di immagini microscopiche; 5) interpretazione qualitativa e analisi quantitativa dei dati ultrastrutturali. Lo studente sarà in grado di preparare autonomamente un protocollo sperimentale adeguato al tipo di campione e all'obiettivo investigativo. Le conoscenze acquisite durante il corso consentiranno inoltre allo studente di effettuare un'analisi critica dei risultati morfologici in un contesto funzionale
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3
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BIO/05
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8
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20
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/06
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8
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410270 -
LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi prevalenti: a) l’acquisizione di conoscenze su metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; b) l’acquisizione di metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione e la descrizione di microrganismi di interesse industriale; c) l’acquisizione degli elementi fondamentali per l’impostazione di un protocollo sperimentale e per la sua esecuzione.
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RAMPIONI GIORDANO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale, e a metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di impostare un protocollo sperimentale ed eseguirlo correttamente.
Programma Le attività di laboratorio, precedute da una trattazione teorica, riguarderanno: - isolamento di microrganismi di interesse industriale da fonti naturali, preparazione di terreni di crescita e tecniche di coltivazione; - generazione e selezione mediante screening di mutanti per inserzione di trasposoni; - processi di trasferimento genico (coniugazione e trasformazione); - utilizzo di biosensori batterici per valutare la produzione di molecole di interesse da parte di altri microrganismi. Ulteriori lezioni teoriche riguarderanno: - possibili applicazioni biotecnologiche per lo sviluppo di strategie terapeutiche alternative agli antibiotici; - sviluppo di biosensori e sistemi reporter per l’identificazione di nuovi farmaci; - applicazioni della biologia sintetica nelle biotecnologie microbiche; - studio dei network regolativi e loro applicazioni biotecnologiche.
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Microbiologia e di Biotecnologie Microbiche, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise sul cloud con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati e mostrati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso. Il docente si rende disponibile per il ricevimento studenti tutti i Lunedì dalle 15:00 alle 16:00. Inoltre, il docente si rende disponibile per chiarimenti inerenti gli argomenti trattati nel corso e per le modalità di esame in qualsiasi giorno, previo appuntamento concordato al termine delle lezioni o mediante e-mail.
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CHIM/11
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Attività formative affini ed integrative
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