Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002030 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1M
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia. Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema. |
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21002030-2 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema.
Canale: CANALE I
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DE LIETO VOLLARO emanuele
(programma)
RICHIAMI UNITÀ DI MISURA: Grandezze fondamentali e derivate, strumenti ed unità di misura.
(testi)
1. RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE 1) Conduzione Fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; Equazione di Fourier in coordinate cartesiane senza sviluppo interno di calore. Esempi di soluzioni esatte: lastra piana in regime stazionario. La similitudine elettrica. Cenni di regime variabile: Regime periodico stabilizzato in un mezzo semi-infinito. Applicazioni 2) Convezione Definizione. Convezione naturale e convezione forzata. Schematizzazione del fenomeno. Definizione del coefficiente di scambio termico. Analisi dimensionale. Metodo degli indici. Determinazione delle variabili dimensionali caratteristiche del trasporto termico. Applicazioni. 3) Irraggiamento Legge di Kirchhoff. Legge di Planck, di Stefan-Boltzmann e di Wien. Corpi grigi. Applicazioni. 4) Fenomeni complessi Trasmissione del calore per adduzione. Applicazioni. 2. RICHIAMI DI IMPIANTI ED IMPIANTI TERMOTECNICI 1) Guida all’integrazione degli impianti tecnici degli edifici: ruolo dell’architetto, standard di progetto, definizione e classificazione degli impianti tecnici (meccanici ed elettrici). 2) Impianti di riscaldamento: dimensionamento e applicazioni. Impianti di climatizzazione dimensionamento e applicazioni. Impianti di condizionamento: impianti a tutt’aria (cenni). Impianti misti (cenni). 1. Yunus A. Çengel, “Termodinamica e trasmissione del calore”, McGraw-Hill
2. Giuliano Dall’O “Architettura e impianti”, CittàStudi
Canale: CANALE II
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FONTANA LUCIA
(programma)
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(testi)
Approfondimento delle conoscenze fondamentali della fisica tecnica e loro applicazione all'analisi del rapporto tra involucro e ambiente (esterno/interno) e al sistema edificio-impianto. IL MODULO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI E APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON REVISIONI SETTIMANALI. TEMI AFFRONTATI NELLE LEZIONI: Richiami di Fisica Tecnica, Sistemi passivi; Cenni sulle tipologe impiantistiche. APPLICAZIONE PROGETTUALE, con approfondimento degli aspetti fisico tecnici e del comportamento energetico dell’edificio; delle scelte progettuali dell’involucro, in relazione agli scambi energetici con l’ambiente esterno e interno; di possibili applicazioni di sistemi passivi; delle soluzioni impiantistiche da adottare, e della loro integrazione nell’edificio. TALE APPROFONDIMENTO RIGUARDA IN PARTICOLARE: 1. Controllo delle scelte progettuali (orientamento, forma, involucro,..) in relazione alle caratteristiche dell’ambiente esterno (soleggiamento, venti, sorgenti di rumore..) 2. Adozione di sistemi passivi. 3. sistema edificio-impianto: Integrazione degli impianti tecnologici nell’edificio, scelta del sistema, ipotesi di collocazione e distribuzione, dimensionamento di massima. 4. Ipotesi progettuale di involucro edilizio. Testi di fisica Tecnica
altra bibliografia verrà fornita durante il corso Norbert Lechner, Heating, Cooling, Lighting: Sustainable Design Methods for Architects (Inglese) , 2008 DALL’O G., Architettura e impianti, CittaStudiEdizioni
Canale: CANALE III
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CANDIDI PAOLO
(programma)
Richiami di trasmissione del calore, illuminotecnica, acustica degli ambienti confinati.
(testi)
Proprietà dei materiali e comportamento termico, acustico e luminoso dei componenti edilizi e dell’involucro. Scambio termico negli edifici, carichi termici e frigoriferi. Cenni sulle tipologie impiantistiche. Controllo e verifica delle scelte progettuali (orientamento, forma dell'edificio, caratteristiche dell'involucro) in relazione alle caratteristiche dell'ambiente esterno (soleggiamento, venti, sorgenti di rumore) ed eventuale correzione. Manualetti fisica tecnica applicata – la trasmissione del calore (F. Bianchi, R. Carratù), Aracne, 2005
Benessere termico, acustico, luminoso, (G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici, (G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli), MASSON, 1995 Appunti delle lezioni |
2 | ING-IND/11 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002030-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
a didattica del laboratorio si strutturata alternando contributi teorici, in forma di lezioni/conferenze, con esercitazioni propedeutiche all'esercizio progettuale principale seguendo il seguente calendario:
(testi)
Ottobre Esercitazione: La bellezza è lo splendore del vero Analisi strutturale e tipologico spaziale di architetture paradigmatiche d'autore del Novecento in cui si manifesta la coerenza tra estetica della forma, principi costruttivi e programma. (Tra gli autori si segnalano: Labrouste, Schinkel, Berlage, Wagner, Perret, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Terragni, Libera, Torroja, Kahn, Dieste, Candela, Nervi, Morandi, Perugini-Fiorentino, Lewerentz, Zumthor, Vacchini, Campo Baeza, Conzett, Keretz.) L'esercitazione prevede l'elaborazione da svolgersi in gruppo (3/4 studenti) di grafici dell'edificio scelto e di un modello in scala 1/100 o 1/50 di una parte significativa di questo: Novembre/Dicembre/Gennaio/Febbraio Il progetto d'esame: Per un razionalismo strutturale: Il Centro Culturale della Città Alessandrina Elaborazione del progetto architettonico: grafici alla scala urbana (rapp. 1:1000 / 1:500) e alla scala architettonica (rapp. 1:100 / 1:50) oltre alla realizzazione di un modello contestualizzato alla scala 1:200 con approfondimenti 1:50. Il lavoro potrà essere svolto individualmente o in gruppi di massimo 2-3 studenti. Bibliografia di riferimento
AA.VV, La concezione struttrurale, Ingegneria e architettura in Italia negli anni cinquanta e sessanta. Allemandi 2008 AA.VV, Riccardo Morandi, Gangemi 1992 C. BALMOND, Informal, Prestel 2002 R. BANHAM, Ambiente e tecnica nell'architettura moderna, Laterza 1993 E.L. BOULLEE, Architettura saggio sull'arte, Marsilio 1977 K. BOTTICHER, Tettonica e architettura, in F. Dal Co, Teorie del Moderno Laterza 1982 C.CARUSO, Sigurd Lewerentz and a material basis for form, in S. Lewerentz two Churches, AAVV Arkitektur Forlag AB 1997 J. CONZETT, Architettura nelle opere d'ingegneria, a cura di M. A. Chiorino, ed. Allemandi J. CONZETT, Forme di strutture, Electa 2011 F. DAL CO (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997 S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996 K. FRAMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX sec., Skira, 1999 G. GARGIANI, R. FANELLI, Auguste Perret, Laterza 2002 G. GRASSI, Leo Battista Alberti e l'Architettura Romana, Franco Angeli 2000 L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura di C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987 L. I. KAHN, Architettura è, gli scritti, a cura di M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002 S. GIEDION, L'eterno presente: uno studio sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll.,Feltrinelli, Milano 1969 C. MARTI' ARIS, Le variazioni dell'identità, Città studi 1996 R. MASIERO, Livio Vacchini, Electa 1999 C. MOCCIA, Architettura e costruzione, Aiòn, 2012 A. MONESTIROLI, La metopa e il trigrifo, Nove lezioni di architettura. Laterza 2004 A. MONESTIROLI, Le forme e il tempo in Mies Van der Rohe ,L. Hilberseimer, Clup 1984 P.L. NERVI, Nuove strutture, Ed. Continuità 1963 P.L. NERVI, Costruire correttamente, Hoepli 1955 D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura di A. Ferlenga, Electa, Milano 2002 G. PONTI, Amate l'architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957 S. PORETTI, Modernismi Italiani, Gangemi 2008 A. ROSSI, Autobiografia scientifica, Il Saggiatore 2013 QUETREMERE DE QUINCY, Dizionario storico di architettura, F.lli Negretti 1842 P. SCHMITTENER, La forma costruita, Electa 1988 A. SIZA Scritti di architettura, Electa, Milano 1997 G. SEMPER, Lo stile nelle arti tettoniche o estetica pratica, Laterza 1992 A. SAGGIO, Architettura e modernità, Carocci 2010 M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einaudi, Torino 1985 M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976 E.TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974 E.TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 E. TORROJA, La concezione strutturale, Hoepli Milano 1960 M. VAN DER ROHE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi 2010 J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zodiac, n. 10, 1962 R. VENTURI, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966) P. ZERMANI, Architettura, luogo, tempo, luce, silenzio, Electa 2015 E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981 E. VIOLLET-LE-DUC, Conversazioni sull'architettura, Jaca Book, Milano 1990 P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003 P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007
Canale: CANALE II
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DESIDERI PAOLO
(programma)
PROGETTO DI UN EDIFICIO CON CARATTERISTICHE FUNZIONALI E STRUTTURALI DI MEDIA COMPLESSITÀ. APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI DELLA SUA COMPATIBILITÀ AMBIENTALE ED ENERGETICA E NOZIONI INIZIALI DI IMPIANTISTICA EDILIZIA. APPROFONDIMENTI DAL PUNTO DI VISTA TECNOLOGICO SUI MATERIALI E LE TECNICHE DI COSTRUZIONE ADEGUATE AL TEMA
(testi)
DESIDERI P (2002). Ex-city. vol. 1, p. 96, ROMA:Meltemi
DESIDERI P, ILARDI M (1998). Attraversamenti. I nuovi territori dello spazio pubblico. p. 283 DESIDERI P, MAMMARELLA M (2004). International Style?. ROMA:Meltemi Editore, ISBN: 88-8353-315-1 DESIDERI P (1995). La città di latta. p. 92, TORINO:Costa&Nolan, ISBN: 88-7648-264-4 DESIDERI P (1994). Moderno senza Movimento. p. 173, ROMA:CLEAR, ISBN: 88-385-0033-9 AYMONINO C., DESIDERI P (1993). La città frustrata: dieci progetti per il quartiere ostiense. PESCARA:AR.&A. Editore DESIDERI P, AYMONINO C, LEONI F (1990). Progettare Roma capitale. Roma-Bari:Laterza AYMONINO A., COSTACURTA R., DESIDERI P (1988). Esercizi di composizione. PESCARA:C.L.U.A. Editore DESIDERI P (1988). Tipo edilizio e normativa dell'architettura. PESCARA:C.L.U.A. Editore DESIDERI P (1988). Peter Eisenman. DESIDERI P, TERRANOVA A. (1981). Micheal Graves. Progetti 1977-1981. ROMA:De Luca Editrice DESIDERI P, P.L.NERVI JR (1978). Pier Luigi Nervi. vol. 1, p. 150, BOLOGNA:Zanichelli
Canale: CANALE III
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CORDESCHI STEFANO
(programma)
Obiettivo del laboratorio è quello di condurre gli studenti all’elaborazione di un progetto definitivo completo.
(testi)
La didattica prevede un ciclo di lezioni a carattere teorico tenute parallelamente alla fase applicativa del progetto. Gli studenti dovranno cimentarsi nella progettazione di un organismo architettonico di media dimensione inserito in un contesto consolidato di notevole valore storico e ambientale. Il confronto con la storia dei luoghi costituirà l’elemento saliente nelle scelte di carattere tipologico e formale. Gli aspetti impiantistici, gli accorgimenti per il risparmio energetico, le soluzioni strutturali e tecnologiche dovranno essere indagate anche se in forma schematica. Le scale di rappresentazione del progetto saranno: inserimento territoriale rapp. 1:500, progetto architettonico rapp. 1:100, un dettaglio significativo rapp. 1:50, modello rapp. 1:200 contestualizzato. E’ concessa la formazione di gruppi di lavoro fino ad un massimo di tre studenti. L’esame consisterà in un’esposizione critica del progetto e in un colloquio sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni. I testi di riferimento e materiale didattica saranno distribuiti dal docente durante le lezioni.
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8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002031 -
PROGETTAZIONE STRUTTURALE 1M
(obiettivi)
I materiali da costruzione: caratterizzazione fenomenologica delle proprietà meccaniche. Strutture di travi. Cenni di calcolo numerico delle strutture di travi. Comportamento e analisi delle funi.
Classificazione dei materiali geotecnici: rocce, terreni. Resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici. |
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21002031-1 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
I materiali da costruzione: caratterizzazione fenomenologica delle proprietà meccaniche. Strutture di travi. Cenni di calcolo numerico delle strutture di travi. Comportamento e analisi delle funi.
Canale: CANALE I
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BRANCALEONI FABIO
(programma)
• Meccanica dei materiali: i materiali metallici, gli acciai, calcestruzzi, materiali murari, legno, compositi
(testi)
• Richiami e complementi di meccanica dei solidi e di teoria della trave: il continuo di Cauchy, la trave di Saint Venant, teoria tecnica della trave • Analisi delle strutture di travi: il metodo delle forze e il metodo degli spostamenti, cenni di analisi numerica delle strutture, utilizzazione di programmi automatici di calcolo strutturale • Concezione e comportamento di tipologie strutturali semplici: travi e travi continue, strutture intelaiate, strutture reticolari, archi e funi Testi di riferimento (a scelta, uno fra quelli indicati o altro testo classico di SdC):
- A. Samuelli Ferretti “Lezioni, Complementi ed Esercizi di Scienza delle Costruzioni”, Edizioni Ingegneria 2000 - O. Belluzzi SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, Edizioni Zanichelli - E. Viola SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, Pitagora Editrice
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Tre problemi progettuali: a) il superamento di una luce di grandi dimensioni: b) la presenza di un aggetto “importante” in una struttura c) la concezione strutturale di un edificio multipiano; 2. Richiami preliminari Le grandezze meccaniche e l'analisi dimensionale. Il Sistema internazionale delle unità di misura. Le equazioni della statica del corpo rigido. Il principio delle reazioni vincolari. Caratterizzazione statica e cinematica dei vincoli perfetti in 2D. Sistemi isostatici e calcolo delle reazioni vincolari. Corpi deformabili: forza interna. Definizione di forza interna nella trave di Bernoulli. Le equazioni di bilancio della trave di Bernoulli. Azioni singolari e singolarità geometriche. Corpi deformabili tridimensionali: il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’ . Modello di trave a fibre: sforzo normale centrato e flessione. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Calcolo degli spostamenti in una struttura isostatica: integrazione della funzione curvatura flessionale. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. Supporto didattico. Tutte le lezioni sono state registrate e si trovano sul canale youtube "portale meccanica" Le dispense al corso si trovano sul portale di meccanica http:design.rootiers.it/strutture |
6 | ICAR/08 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002031-2 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Classificazione dei materiali geotecnici: rocce, terreni. Resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
Canale: CANALE I
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BRANCALEONI FABIO
(programma)
• Meccanica dei materiali: i materiali metallici, gli acciai, calcestruzzi, materiali murari, legno, compositi
(testi)
• Richiami e complementi di meccanica dei solidi e di teoria della trave: il continuo di Cauchy, la trave di Saint Venant, teoria tecnica della trave • Analisi delle strutture di travi: il metodo delle forze e il metodo degli spostamenti, cenni di analisi numerica delle strutture, utilizzazione di programmi automatici di calcolo strutturale • Concezione e comportamento di tipologie strutturali semplici: travi e travi continue, strutture intelaiate, strutture reticolari, archi e funi Testi di riferimento (a scelta, uno fra quelli indicati o altro testo classico di SdC):
- A. Samuelli Ferretti “Lezioni, Complementi ed Esercizi di Scienza delle Costruzioni”, Edizioni Ingegneria 2000 - O. Belluzzi SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, Edizioni Zanichelli - E. Viola SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, Pitagora Editrice
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
Classificazione di terre e rocce; Principio delle tensioni efficaci; Deformabilità e resistenza dei terreni; Misure di deformabilità e resistenza in sito; cenni sui sistemi di fondazioni. dispense del corso
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2 | ICAR/07 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale. |
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21002032-1 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE A
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
LA MIA CASACLIMA, PROGETTARECOSTRUIRE E ABITAERE NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ, NORBERT LANTSCHNER, RAETIA COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO RISANARE L’ESISTENTE, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2014-15 È IL VILLAGGIO OLIMPICO, QUARTIERE RESIDENZIALE D'AUTORE, IN CUI IL COMPITO DI RISOLVERE I NODI TECNICI SI CONFRONTA CON IL RISPETTO DEL DISEGNO ARCHITETTONICO. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. Modalità di verifica dell'apprendimento IL CORSO SI ARTICOLA IN ESERCITAZIONI REALIZZATE DURANTE IL SEMESTRE E UN ESAME FINALE. GABRIELE BELLINGERI, CHIARA TONELLI, STRATEGIE PER L'ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMA MEDITERRANEO, EDICOM,MONFALCONE, 2016
MARCO IMPERADORI, LA MECCANICA DELL'ARCHITETTURA, GRUPPO24ORE, MILANO, 2010 ANDREA CAMPIOLI, MONICA LAVAGNA, TECNICHE E ARCHITETTURA, CITTÀSTUDI, MILANO, 2013 |
4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE B
(obiettivi)
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
LA MIA CASACLIMA, PROGETTARECOSTRUIRE E ABITAERE NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ, NORBERT LANTSCHNER, RAETIA COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO RISANARE L’ESISTENTE, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2014-15 È IL VILLAGGIO OLIMPICO, QUARTIERE RESIDENZIALE D'AUTORE, IN CUI IL COMPITO DI RISOLVERE I NODI TECNICI SI CONFRONTA CON IL RISPETTO DEL DISEGNO ARCHITETTONICO. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. Modalità di verifica dell'apprendimento IL CORSO SI ARTICOLA IN ESERCITAZIONI REALIZZATE DURANTE IL SEMESTRE E UN ESAME FINALE. GABRIELE BELLINGERI, CHIARA TONELLI, STRATEGIE PER L'ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMA MEDITERRANEO, EDICOM,MONFALCONE, 2016
MARCO IMPERADORI, LA MECCANICA DELL'ARCHITETTURA, GRUPPO24ORE, MILANO, 2010 ANDREA CAMPIOLI, MONICA LAVAGNA, TECNICHE E ARCHITETTURA, CITTÀSTUDI, MILANO, 2013 |
2 | ICAR/12 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
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21002033-1 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE A
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
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GRUTTER GISELLA
(programma)
LE TEMATICHE AFFRONTATE IN QUESTO CORSO VERTONO SUL RAPPORTO TRA TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE E LINGUAGGI FIGURATIVI, SUL RAPPORTO TRA ARCHITETTURA E ARTI VISIVE, SULL’ARCHITETTURA COME FORMA/ESPRESSIONE NEL PANORAMA DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. SI REPUTA CHE, PER COMPRENDERE L’ATTUALE MONDO DELL’IMMAGINE, SIA NECESSARIO UN APPROFONDITO ESAME DELLA PRODUZIONE ARTISTICA CHE IL XX SECOLO CI HA LASCIATO COME EREDITÀ CULTURALE PARTENDO DALL’ESPERIENZA DELLE AVANGUARDIE STORICHE. E’ TRATTATA, INOLTRE, L’IMMAGINE PUBBLICITARIA CHE SERVIRÀ DA INPUT PER ALCUNE ESERCITAZIONI GRAFICHE DA ELABORARE, OLTRE CHE A MANO CON DIVERSE TECNICHE TRADIZIONALI, CON SOFTWARES SIA DI FOTORITOCCO SIA VETTORIALI PER LA PROGETTAZIONE GRAFICA. LE ESERCITAZIONI CONSISTONO, INFATTI, NEL FOTOINSERIMENTO IN UNA PIAZZA ROMANA DI UN TOTEM SEGNALETICO PER UNA MOSTRA DI DISEGNI E PROGETTI D’ARCHITETTURA, NELL’INTERPRETAZIONE E COMUNICAZIONE DI UNA CITTÀ CONTEMPORANEA SELEZIONATA, E IN UNA SINTESI COMUNICATIVA DELLA DE-COSTRUZIONE DI UN’ARCHITETTURA MODERNA PRESCELTA.
(testi)
AAVV., ARCHITETTURA E RAPPRESENTAZIONE. ALCUNE QUESTIONI, KAPPA, ROMA 2015 (a cura di Ghisi Grütter);
GHISI GRÜTTER, DISEGNO E IMMAGINE TRA COMUNICAZIONE E RAPPRESENTAZIONE, KAPPA, ROMA 2006; AAVV, IMMAGINE E COMUNICAZIONE, CD ROM, EDIZIONI DIPSA, ROMA 2003.
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
collocato al primo anno del corso di laurea in progettazione architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, allo sviluppo delle seguenti competenze: concepire ed utilizzare la rappresentazione come esplorazione e verifica dell’idea di progetto e della sua concretizzazione interagendo con l’ambiente circostante; utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche intorno alle questioni che l’architettura pone e che ad essa vengono proposte.
(testi)
prerequisiti conoscenza dei sistemi della rappresentazione e del disegno digitale bidimensionale tematiche il disegno come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale; esplorazione e ricostruzione digitale di opere e/o elementi d’architettura; mappature e modellazione di stralci di tessuti urbani interessati da nuovi organismi edilizi. verifica esercitazioni in itinere con elaborazione di tavole di sintesi da presentare all'esame FARRONI L. (2013) Architecture and representation: digital surveying of Pavilion 19 of the former Slaughterhouse (Ex Mattatoio) of Rome. In: ATTI DigitalHeritage2013 International Congress . DigitalHeritage2013. Marsiglia, 28 ottobre -1 novembre 2013 IEEE Catalog Number: CFP1308W-USB ISBN: 978-1-4799-3169-9
FARRONI L (2012). Relationship between figurative codes and new technologies in the 19th century: knowledge of the past in order to design future strategies. In: X International Forum Le Vie dei Mercanti Less/More Architecture, Design, Landscape Aversa, Capri 31st May, 1st-2nd June 2012 . NAPOLI: La scuola di Pitagora, ISBN: 978-88-6542-128-4 FARRONI L (2012). Ricerca e sperimentazione per la teorizzazione della Rappresentazione e del Rilievo. L’Identità innata della disciplina della rappresentazione. In: Atti del XXXIV Convegno dei Docenti della Rappresentazione. UID. Elogio della teoria: identità delle discipline della rappresentazione e del rilievo. Roma :Gangemi Editore , ISBN: 978-88492-2519-8 FARRONI L (2011). Evoluzione del disegno di progetto: dall’unitarietà dell’arte di costruire dell’Ottocento alle esperienze contemporanee. In: Abitare il futuro. Il disegno delle trasformazioni. NAPOLI:CLEAN, ISBN: 978-88-8497-215-6, Napoli, Facoltà di Ingegneria, Aula Leopoldo Massimilia, 1-2 dicembre 2011 PURINI F. (1996). UNA LEZIONE SUL DISEGNO, GANGEMI EDITORE PURINI F., ALBIERO R., TRONCHIN V. (2004) A CURA DI. CITTÀ E LUOGHI. MATERIALI PER LA CITTÀ RIMOSSA, GANGEMI EDITORE SALERNO R. (2011). TEORIE E TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONTEMPORANEA, MAGGIOLI EDITORE UNALI M., SACCHI L. (2003), A CURA DI. ARCHITETTURA E CULTURA DIGITALE, SKIRA VALENTI G.M. (2010). DE.FORMAR. ARE , DESIGNPRESS Durante il corso verranno indicati testi specifici a seconda degli approfondimenti affrontati |
4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033-2 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE B
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
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GRUTTER GISELLA
(programma)
LE TEMATICHE AFFRONTATE IN QUESTO CORSO VERTONO SUL RAPPORTO TRA TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE E LINGUAGGI FIGURATIVI, SUL RAPPORTO TRA ARCHITETTURA E ARTI VISIVE, SULL’ARCHITETTURA COME FORMA/ESPRESSIONE NEL PANORAMA DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. SI REPUTA CHE, PER COMPRENDERE L’ATTUALE MONDO DELL’IMMAGINE, SIA NECESSARIO UN APPROFONDITO ESAME DELLA PRODUZIONE ARTISTICA CHE IL XX SECOLO CI HA LASCIATO COME EREDITÀ CULTURALE PARTENDO DALL’ESPERIENZA DELLE AVANGUARDIE STORICHE. E’ TRATTATA, INOLTRE, L’IMMAGINE PUBBLICITARIA CHE SERVIRÀ DA INPUT PER ALCUNE ESERCITAZIONI GRAFICHE DA ELABORARE, OLTRE CHE A MANO CON DIVERSE TECNICHE TRADIZIONALI, CON SOFTWARES SIA DI FOTORITOCCO SIA VETTORIALI PER LA PROGETTAZIONE GRAFICA. LE ESERCITAZIONI CONSISTONO, INFATTI, NEL FOTOINSERIMENTO IN UNA PIAZZA ROMANA DI UN TOTEM SEGNALETICO PER UNA MOSTRA DI DISEGNI E PROGETTI D’ARCHITETTURA, NELL’INTERPRETAZIONE E COMUNICAZIONE DI UNA CITTÀ CONTEMPORANEA SELEZIONATA, E IN UNA SINTESI COMUNICATIVA DELLA DE-COSTRUZIONE DI UN’ARCHITETTURA MODERNA PRESCELTA.
(testi)
AAVV., ARCHITETTURA E RAPPRESENTAZIONE. ALCUNE QUESTIONI, KAPPA, ROMA 2015 (a cura di Ghisi Grütter);
GHISI GRÜTTER, DISEGNO E IMMAGINE TRA COMUNICAZIONE E RAPPRESENTAZIONE, KAPPA, ROMA 2006; AAVV, IMMAGINE E COMUNICAZIONE, CD ROM, EDIZIONI DIPSA, ROMA 2003.
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
collocato al primo anno del corso di laurea in progettazione architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, allo sviluppo delle seguenti competenze: concepire ed utilizzare la rappresentazione come esplorazione e verifica dell’idea di progetto e della sua concretizzazione interagendo con l’ambiente circostante; utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche intorno alle questioni che l’architettura pone e che ad essa vengono proposte.
(testi)
prerequisiti conoscenza dei sistemi della rappresentazione e del disegno digitale bidimensionale tematiche il disegno come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale; esplorazione e ricostruzione digitale di opere e/o elementi d’architettura; mappature e modellazione di stralci di tessuti urbani interessati da nuovi organismi edilizi. verifica esercitazioni in itinere con elaborazione di tavole di sintesi da presentare all'esame FARRONI L. (2013) Architecture and representation: digital surveying of Pavilion 19 of the former Slaughterhouse (Ex Mattatoio) of Rome. In: ATTI DigitalHeritage2013 International Congress . DigitalHeritage2013. Marsiglia, 28 ottobre -1 novembre 2013 IEEE Catalog Number: CFP1308W-USB ISBN: 978-1-4799-3169-9
FARRONI L (2012). Relationship between figurative codes and new technologies in the 19th century: knowledge of the past in order to design future strategies. In: X International Forum Le Vie dei Mercanti Less/More Architecture, Design, Landscape Aversa, Capri 31st May, 1st-2nd June 2012 . NAPOLI: La scuola di Pitagora, ISBN: 978-88-6542-128-4 FARRONI L (2012). Ricerca e sperimentazione per la teorizzazione della Rappresentazione e del Rilievo. L’Identità innata della disciplina della rappresentazione. In: Atti del XXXIV Convegno dei Docenti della Rappresentazione. UID. Elogio della teoria: identità delle discipline della rappresentazione e del rilievo. Roma :Gangemi Editore , ISBN: 978-88492-2519-8 FARRONI L (2011). Evoluzione del disegno di progetto: dall’unitarietà dell’arte di costruire dell’Ottocento alle esperienze contemporanee. In: Abitare il futuro. Il disegno delle trasformazioni. NAPOLI:CLEAN, ISBN: 978-88-8497-215-6, Napoli, Facoltà di Ingegneria, Aula Leopoldo Massimilia, 1-2 dicembre 2011 PURINI F. (1996). UNA LEZIONE SUL DISEGNO, GANGEMI EDITORE PURINI F., ALBIERO R., TRONCHIN V. (2004) A CURA DI. CITTÀ E LUOGHI. MATERIALI PER LA CITTÀ RIMOSSA, GANGEMI EDITORE SALERNO R. (2011). TEORIE E TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONTEMPORANEA, MAGGIOLI EDITORE UNALI M., SACCHI L. (2003), A CURA DI. ARCHITETTURA E CULTURA DIGITALE, SKIRA VALENTI G.M. (2010). DE.FORMAR. ARE , DESIGNPRESS Durante il corso verranno indicati testi specifici a seconda degli approfondimenti affrontati |
2 | ICAR/17 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002041 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini formativi e di orientamento, altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.
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6 | 75 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002034 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2M
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è il luogo del naturale sviluppo delle capacità acquisite nel precedente laboratorio 1M. Il suo obiettivo è quello di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo, attraverso l’acquisizione di una sensibilità progettuale orientata al realismo e basata sulla stretta integrazione dei contributi specialistici dei quattro moduli didattici, le cui verifiche incrociate permetteranno di produrre un progetto ragionevolmente realizzabile.
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21002034-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Il laboratorio ha l’obiettivo di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo. Si tratta, in altri termini, di mettere in condizione gli studenti, a partire dalle esigenze della costruzione, di gestire la compresenza dei contributi specialistici (compositivi, costruttivi, normativi, tecnologici, ambientali, fisico-tecnici, economici) coinvolti in un progetto di architettura ragionevolmente realizzabile.
Canale: CANALE I
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LONGOBARDI GIOVANNI
(programma)
Il progetto sviluppato nel laboratorio 2m è la naturale prosecuzione di quello iniziato nel laboratorio 1m. Il prerequisito per l’iscrizione è aver seguito il precedente laboratorio 1M nello stesso canale.
(testi)
L’oggetto del lavoro è un progetto architettonico di media complessità, sul quale convergono le verifiche incrociate dei quattro moduli didattici: Composizione architettonica e urbana, Tecnologia dell’architettura, Fisica tecnica, Valutazione economica del progetto. I principali argomenti trattati vertono su: - criteri di abitabilità dello spazio - elementi architettonici e costruttivi - rapporti tra forme e materiali - richiami normativi in materia edilizia - rappresentazione e comunicazione del progetto costruttivo - elementi impiantistici e ambientali - materiali e procedure costruttive evolute - dettagli di soluzioni costruttive alternative - valutazione economica delle procedure progettuali - verifica della fattibilità - Adolf Loos, Il principio del rivestimento, in Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972.
- Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999. In particolare i capitoli: 1. Riflessioni sullo scopo della tettonica 3. L’origine della tettonica: forma nucleo e forma artistica nell’Illuminismo tedesco, 1750-1870 10. Poscritto: la traiettoria tettonica, 1903-1994.
Canale: CANALE II
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il programma del laboratorio prevede di affrontare il progetto di un edificio dal programma edilizio complesso sia dal punto di vista organizzativo che da quello strutturale e impiantistico. Allo studente è richiesto inoltre di affrontare la complessità di un inserimento all’interno del tessuto urbano esistente confrontandosi con la variegata stratificazione della città contemporanea.
(testi)
Il laboratorio è coordinato con il laboratorio 1M: gli studenti che durante il laboratorio precedente hanno elaborato un progetto allo stadio preliminare, nel corso del laboratorio 2M continuano il lavoro di sviluppo progettuale unitamente all’approfondimento di aspetti relativi alla costruzione, agli impianti e ai costi. Il laboratorio oltre all’insegnamento della progettazione architettonica prevede l’insegnamento della Tecnologia e della costruzione, della Fisica tecnica e dell’Estimo. Il Laboratorio si propone allo studente come un’esperienza di progettazione complessa all’interno della quale informazioni e principi provenienti dalle diverse discipline devono essere integrati nella forma progettuale degli spazi architettonici. Gli studenti devono dimostrare di saper coordinare nel progetto le diverse scelte relative alle soluzioni tecnologiche e ai materiali. Il laboratorio è organizzato in lezioni teoriche tematiche, seminari progettuali e cicli di revisione del progetto. Il lavoro dello studente si svolge secondo un calendario di scadenze interne al corso. Durante le lezioni verranno indicati casi di studio e testi di riferimento.
Canale: CANALE III
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6 | ICAR/14 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è orientato a trasferire agli studenti le conoscenze e le capacità operative per sviluppare un progetto architettonico tecnologicamente definito e rendere consapevole delle procedure necessarie alla sua costruzione materiale.
In sostanza l’obiettivo è di far comprendere come le decisioni che definiscono gli elementi generali e di dettaglio del progetto in corso di sviluppo siano il risultato di un circolo ideativo che lega costantemente l’esito architettonico alla comprensione di come è fatto e come si fa a realizzare fisicamente ciò che si sta immaginando. Ciò perché un progettista deve saper controllare il suo progetto fino alla realizzazione per mantenerlo coerente ai propri intenti anche espressivi. Ed è per questo che ogni elemento è il frutto di una mediazione o meglio un connubio tra come lo si vorrebbe in base ai nostri desideri formali e funzionali e come riusciamo a realizzarlo tenendo conto di tutti i vincoli che dobbiamo rispettare.
Canale: CANALE I
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BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
(programma)
Il contributo al Laboratorio consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa.
(testi)
Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale. AA.VV. [1995]. Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano.
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Arbizzani, E. [2008]. Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli editore, Ravenna. Legnante, E. [1999]. Progettare per costruire, Maggioli editore, Rimini. Marrone, P.; Morabito, G. [2008]. La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Alinea editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2010]. La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2011]. La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2014]. La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Altralinea Edizioni, Firenze. Molinari, C. [2007]. Elementi di cultura tecnica, Sistemi Editoriali, Napoli. Silver, P.; McLean, W. [2008]. Introduction to architectural technology, Laurence King Publishing, London (UK).
Canale: CANALE II
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MARRONE PAOLA
(programma)
Il contributo al Laboratorio consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa. Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale.
(testi)
AA.VV. [1995]. Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano.
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Arbizzani, E. [2008]. Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli editore, Ravenna. Legnante, E. [1999]. Progettare per costruire, Maggioli editore, Rimini. Marrone, P.; Morabito, G. [2008]. La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Alinea editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2010]. La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2011]. La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2014]. La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Altralinea Edizioni, Firenze. Molinari, C. [2007]. Elementi di cultura tecnica, Sistemi Editoriali, Napoli. Silver, P.; McLean, W. [2008]. Introduction to architectural technology, Laurence King Publishing, London (UK).
Canale: CANALE III
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RAIMONDI ALBERTO
(programma)
VERIFICA dei REQUISITI
(testi)
L’analisi dei requisiti dell’involucro (tenuta, isolamento, guadagni termici, aspetto, manutenzione, durata, costruibilità) sarà al centro della prima parte del corso. Gli elementi del progetto (pareti verticali, coperture, struttura, solai) saranno frutto di un approfondimento mirato a stabilire il loro contributo al soddisfacimento dei requisiti Un successivo approfondimento riguarderà il progetto degli elementi valutando le possibili alternative in funzione delle priorità di ogni singolo progetto. In questa fase si potranno valutare le diverse soluzioni costruttive (impiego di determinati componenti o materiali) anche in funzione delle risorse di cui disponiamo (costi) PROGETTO del DETTAGLIO Nel passaggio tra una idea architettonica e un edificio costruito un architetto elabora una serie di dettagli in cui si spiega come le varie parti della costruzione stanno insieme. Molti di questi dettagli sono il frutto di consolidate consuetudini costruttive, dovrete comprendere il perché ed il come, ma potrete essere rassicurati dall’aver fatto come è “regola fare”. Altro impegno è necessario quando ci troviamo di fronte ad una soluzione nuova, che è il frutto di una nostra ideazione e che deve essere studiata e raccontata per essere costruita. E’ questo tipo di dettaglio che ci interessa approfondire. Per farlo utilizzeremo una sorta di percorso guidato che ci aiuterà a considerare tutti gli aspetti funzionali, costruttivi e formali del “vostro dettaglio”. In ogni progetto sarà identificato un aspetto o una parte più significativa che diventerà il “vostro dettaglio”. BIM Il laboratorio sperimenta l’utilizzo di software BIM per lo sviluppo ed il controllo del progetto. Tale strumento favorisce l’integrazione delle differenti discipline che governano lo sviluppo del progetto e consente un controllo di tutte le parti dell’edificio da parte dello studente. Elenco degli argomenti delle lezioni • Coperture • Attacco a terra • Solai • Involucro opaco • Involucro trasparente - Dispense del corso in pdf
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4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-3 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
FISICA TECNICA E IMPIANTI
APPROFONDIMENTO DELLE NOZIONI DI BASE PER LA COMPRENSIONE DEL COMPORTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E DEI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO, E PER L'INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEGLI EDIFICI. IL MODULO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI E APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON REVISIONI SETTIMANALI.
Canale: CANALE I
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DE LIETO VOLLARO emanuele
(programma)
RICHIAMI UNITÀ DI MISURA: Grandezze fondamentali e derivate, strumenti ed unità di misura.
(testi)
1. RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE 1) Conduzione _ Applicazioni 2) Convezione _ Applicazioni 3) Irraggiamento _ Applicazioni 4) Fenomeni complessi _ Trasmissione del calore per adduzione. Applicazioni e caso di studio 2. IMPIANTI TERMOTECNICI 1) Guida all’integrazione degli impianti tecnici degli edifici: ruolo dell’architetto, standard di progetto, definizione e classificazione degli impianti tecnici (meccanici ed elettrici). 2) Impianti di riscaldamento: dimensionamento su un caso di studio e relativi elaborati progettuale 3. IMPIANTI ANTINCENDIO E PARAMETRI PROGETTUALI • Sicurezza antincendio negli edifici. Principi, sistemi e metodi della prevenzione incendi. Concetti di protezione passiva ed attiva, compartimentazione e classe d'incendio, vie e percorsi d'esodo. • Impianti e presidi antincendio: agenti estinguenti e tipologie di impianti antincendio, estintori, impianti ad idranti e naspi, sprinkler, segnalatori di fumo, cenni sui grandi rischi (GPL, Serbatoi, Depositi, ecc..) 4. ILLUMINOTECNICA E ACUSTICA • La visione della luce, flusso luminoso, principali grandezze fotometriche. • Benessere visivo e requisiti illuminotecnici. • L’illuminazione naturale ed il fattore medio di luce diurna. • Illuminazione artificiale. Acustica architettonica, tempo di riverberazione, comportamento acustico dei materiali • Potere fonoisolante, isolamento acustico, rumori impattivi, indici di valutazione. Requisiti acustici passivi degli edifici. 1. Yunus A. Çengel, “Termodinamica e trasmissione del calore”, McGraw-Hill
2. Giuliano Dall’O “Architettura e impianti”, CittàStudi 3. Alfredo Badagliacca “Fondamenti di Fisica Tecnica” Edizioni ingegneria 2000
Canale: CANALE II
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FONTANA LUCIA
(programma)
1)TEMI AFFRONTATI NELLE LEZIONI: RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE. ILLUMINOTECNICA. ACUSTICA DEGLI AMBIENTI CONFINATI. PROPRIETÀ DEI MATERIALI E COMPORTAMENTO TERMICO, ACUSTICO E LUMINOSO DEI COMPONENTI EDILIZI E DELL’INVOLUCRO. SCAMBIO TERMICO NEGLI EDIFICI. CARICHI TERMICI E FRIGORIFERI. TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE.
(testi)
2) APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON APPROFONDIMENTO DEL PROGETTO ELABORATO NELL'AMBITO DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1M. TALE APPROFONDIMENTO RIGUARDA IN PARTICOLARE: 1. PROGETTO DELL’INVOLUCRO E VERIFICA DELLA RISPONDENZA DELLE SUE PROPRIETA’ TERMOFISICHE (TRASMITTANZA, TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA..) ALLA VIGENTE NORMATIVA. 2. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI INVERNALI ED ESTIVI. 3. VERIFICA DELLA ADEGUATEZZA DELLA LOCALIZZAZIONE DEI LOCALI TECNICI E DIMENSIONAMENTO DELLE CENTRALI TECNOLOGICHE. 4. SCELTA DELLE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE ADATTE ALLE DIVERSE DESTINAZIONI D’USO PRESENTI NELL’EDIFICIO. SCHEMA DI DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE E VERTICALE DEI CANALI DI DISTRIBUZIONE DELL'ARIA, DIMENSIONAMENTO PER L’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE. 5. INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE SOLARI PER LA PRODUZIONE DI CALORE E DI ELETTRICITA' NEGLI EDIFICI: I SISTEMI SOLARI TERMICI E I SISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI. 6. VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE NATURALE DI UN AMBIENTE DELL’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE, CON IL METODO DEL FATTORE medio DI LUCE DIURNA. 7. PROGETTAZIONE ACUSTICA DI MASSIMA E VERIFICA DELLA QUALITÀ ACUSTICA DI UN AMBIENTE DESTINATO AD AULA O SALA CONFERENZA, SE PRESENTE, O DI UN AMBIENTE A SCELTA. VALUTAZIONE DEL POTERE FONOISOLANTE DI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO. L’ESAME PREVEDE LA REDAZIONE DI UN ELABORATO SPECIFICO, CHE ESPONGA IN MODO PIU’ DETTAGLIATO LE VERIFICHE E I CALCOLI SVOLTI, E UNA PRESENTAZIONE FINALE, NELL’AMBITO DELLA ESPOSIZIONE DEL PROGETTO, DEGLI APPROFONDIMENTI EFFETTUATI RELATIVI AGLI ARGOMENTI SPECIFICI DEL MODULO E DELLA LORO INTEGRAZIONE NEL PROGETTO ARCHITETTONICO. VENGONO SVOLTE VERIFICHE PERIODICHE/CONSEGNE NEL CORSO DELL’ANNO. MONCADA LO GIUDICE G., DE SANTOLI L., PROGETTAZIONE DI IMPIANTI TECNICI, CASA EDITRICE AMBROSIANA, 2000
CAMMARATA G., IMPIANTI TERMOTECNICI, UNIV. DI CATANIA, 2009 DALL’O G., Architettura e impianti, CittaStudiEdizioni STEFANUTTI L., Impianti di climatizzazione. Tipologie applicative, Ed. Tecniche Nuove DPR 59/2009 BIANCHI F., CARRATÙ R., MANUALETTO DI FISICA TECNICA APPLICATA ALL'ARCHITETTURA. L'ILLUMINAZIONE DIURNA E METODI DI CALCOLO. ARACNE EDITRICE. BIANCHI F., LUCE E ARCHITETTURA BIANCHI F., CARRATÙ R., MANUALETTO DI FISICA TECNICA APPLICATA ALL''ARCHITETTURA. L''ACUSTICA. ARACNE EDITRICE. BARDUCCI I., ACUSTICA APPLICATA, ED. ESA. ULTERIORE EVENTUALE BIBLIOGRAFIA E ALTRO MATERIALE DIDATTICO VERRANNO RESI DISPONIBILI DI VOLTA IN VOLTA DURANTE IL CORSO
Canale: CANALE III
-
CANDIDI PAOLO
(programma)
Fisica dell'edificio, grandezze ed unità di misura. (rapporto dell’edificio con l’ambiente esterno, pareti perimetrali opache e trasparenti, calore, temperatura, calore specifico, densità, energia, potenza);
(testi)
trasmissione del calore (conduzione, convezione, irraggiamento); coefficiente globale di scambio termico e isolamento di una parete (adduzione, trasmittanza, materiali isolanti); comportamento termico delle pareti (trasmissione del calore nei componenti perimetrali); carichi termici (carichi invernali ed estivi, regime stazionario e periodico stabilizzato, carico sensibile e carico latente, ponti termici); elementi di psicrometria (il diagramma di mollier, caratteristiche e trasformazioni dell’aria umida, entalpia, trattamenti dell’aria invernali ed estivi); benessere termoigrometrico e qualità dell'aria interna (bilancio energetico, pmv, ppd); impianti di condizionamento e climatizzazione (classificazione delle diverse tipologie di impianto, dimensionamento e descrizione dei vari componenti dell’impianto, principi di gestione e manutenzione); fondamenti di illuminotecnica e benessere visivo (grandezze illuminotecniche, tipologia di lampade, principi di progettazione). Manualetti fisica tecnica applicata – la trasmissione del calore (F. Bianchi, R. Carratù), Aracne, 2005
Benessere termico, acustico, luminoso, (G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici, (G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli), MASSON, 1995 Appunti delle lezioni |
4 | ING-IND/11 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-4 -
ESTIMO
(obiettivi)
Tra i primi compiti, affinché il progetto abbia compiuto sviluppo, occorre conoscere cosa sia uno “Studio di Fattibilità”. Esso si pone l’obiettivo di verificare i presupposti generali e le condizioni del contesto nel quale si intende sviluppare l’iniziativa di progetto. Ad esso, quindi, spetta il compito di costruire un quadro di riferimento per i successivi necessari approfondimenti. Gli ambiti dello Studio di Fattibilità riguarderanno:
• fattibilità tecnica; • compatibilità ambientale; • sostenibilità finanziaria; • convenienza economico-sociale; • analisi del rischio e di sensitività (eventuali mutamenti); • procedure di attuazione.
Canale: CANALE I
-
PASSERI ALFREDO
(programma)
Il programma del Modulo di Estimo, all’interno dei Laboratori 2M, è quello di mettere a punto criteri e procedure al fine di definire un quadro omogeneo di quali e quanti devono essere gli investimenti (a titolo puramente esemplificativo costi + ricavi) che un comune imprenditore pubblico o privato, costruttore e/o Pubblica Amministrazione debbano sostenere per portare a compimento il progetto, in termini di finalità, contenuti e metodi.
(testi)
Questi i principi ispiratori di una simile procedura: • condivisione: conseguire la più ampia convergenza degli interessi pubblici e privati per soddisfare sia le domande della comunità locale sia quelle interagenti nella più vasta area (dell’intera fascia metropolitana, regionale, ecc.); • efficienza: esecuzione degli interventi con il minimo impiego di risorse e tempi; • efficacia: garantire una selezione delle soluzioni in termini di "utilità degli investimenti"; • completezza: definizione analitica di ogni fase degli interventi, sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi con particolare attenzione alle attività di risk management (gestione del rischio); • flessibilità: disporre, nel programma degli interventi, di analisi di sensitività in grado di prevedere eventuali mutamenti, nel corso del tempo, degli interventi programmati • fattibilità: conseguire un progetto impostato in modo che ogni informazione sia reperibile e verificabile, in sostanza certificabile tanto nei metodi impiegati sia nei risultati da ottenere. Nella realtà operativa il Modulo indica all’architetto-progettista la via economica della progettazione stessa. Compito ben al di fuori della pur importantissima “progettazione creativa”, viceversa essenziale per adeguarsi agli standard europei e dell’economia di tutti i Paesi. • APPRAISALS, evolving proceedings in global change, vol. 2, Theories and methods of real estate appraisal,
(in particolare: Alfredo Passeri: Processes of Real Estate Valuation, Processi di valorizzazione dei beni immobiliari, pp. 411-423), Atti del Convegno Internazionale, XLI Meeting Proceedings, Ce.S.E.T. Rome, 14-15 November 2011, Firenze University Press 2012 • palazzine romane, valutazioni economiche e fattibilità del progetto di conservazione, Aracne, editrice, Roma 2013 32 • La valutazione dei beni archeologici, in (a cura di) G. Donini, R. Ottaviani, Allestire l’antico. Un progetto per le Terme di Caracalla, pp. 199-203, Quodlibet Diap Print/Progetti 1, Macerata 2013 • cantieri romani, 2011-2013 (in collaborazione con Mariacristina Maletta, Claudia Natili, Matteo Saya, Letizia Campanella), Aracne editrice, Roma 2013 • n. 436 de L’industria delle Costruzioni, marzo-aprile, 2014/pp. 86–96 - Riqualificazione e trasformazione dell’ex Vasca Navale a Roma (opera di Andrea Vidotto) • Estimation of risk-return for real estate investments by applying Ellwood’s Model and Real Options Analysis: An application to the residential real estate market of Naples con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1570-1575 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1570 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014 • Risk analysis within feasibility studies: an application to cost-benefit analysis for the construction of a new road con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1249-1254 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1249 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014
Canale: CANALE II
-
Erogato presso
21002034-4 ESTIMO in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I PASSERI ALFREDO
(programma)
Il programma del Modulo di Estimo, all’interno dei Laboratori 2M, è quello di mettere a punto criteri e procedure al fine di definire un quadro omogeneo di quali e quanti devono essere gli investimenti (a titolo puramente esemplificativo costi + ricavi) che un comune imprenditore pubblico o privato, costruttore e/o Pubblica Amministrazione debbano sostenere per portare a compimento il progetto, in termini di finalità, contenuti e metodi.
(testi)
Questi i principi ispiratori di una simile procedura: • condivisione: conseguire la più ampia convergenza degli interessi pubblici e privati per soddisfare sia le domande della comunità locale sia quelle interagenti nella più vasta area (dell’intera fascia metropolitana, regionale, ecc.); • efficienza: esecuzione degli interventi con il minimo impiego di risorse e tempi; • efficacia: garantire una selezione delle soluzioni in termini di "utilità degli investimenti"; • completezza: definizione analitica di ogni fase degli interventi, sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi con particolare attenzione alle attività di risk management (gestione del rischio); • flessibilità: disporre, nel programma degli interventi, di analisi di sensitività in grado di prevedere eventuali mutamenti, nel corso del tempo, degli interventi programmati • fattibilità: conseguire un progetto impostato in modo che ogni informazione sia reperibile e verificabile, in sostanza certificabile tanto nei metodi impiegati sia nei risultati da ottenere. Nella realtà operativa il Modulo indica all’architetto-progettista la via economica della progettazione stessa. Compito ben al di fuori della pur importantissima “progettazione creativa”, viceversa essenziale per adeguarsi agli standard europei e dell’economia di tutti i Paesi. • APPRAISALS, evolving proceedings in global change, vol. 2, Theories and methods of real estate appraisal,
(in particolare: Alfredo Passeri: Processes of Real Estate Valuation, Processi di valorizzazione dei beni immobiliari, pp. 411-423), Atti del Convegno Internazionale, XLI Meeting Proceedings, Ce.S.E.T. Rome, 14-15 November 2011, Firenze University Press 2012 • palazzine romane, valutazioni economiche e fattibilità del progetto di conservazione, Aracne, editrice, Roma 2013 32 • La valutazione dei beni archeologici, in (a cura di) G. Donini, R. Ottaviani, Allestire l’antico. Un progetto per le Terme di Caracalla, pp. 199-203, Quodlibet Diap Print/Progetti 1, Macerata 2013 • cantieri romani, 2011-2013 (in collaborazione con Mariacristina Maletta, Claudia Natili, Matteo Saya, Letizia Campanella), Aracne editrice, Roma 2013 • n. 436 de L’industria delle Costruzioni, marzo-aprile, 2014/pp. 86–96 - Riqualificazione e trasformazione dell’ex Vasca Navale a Roma (opera di Andrea Vidotto) • Estimation of risk-return for real estate investments by applying Ellwood’s Model and Real Options Analysis: An application to the residential real estate market of Naples con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1570-1575 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1570 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014 • Risk analysis within feasibility studies: an application to cost-benefit analysis for the construction of a new road con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1249-1254 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1249 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014
Canale: CANALE III
-
Erogato presso
21002034-4 ESTIMO in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I PASSERI ALFREDO
(programma)
Il programma del Modulo di Estimo, all’interno dei Laboratori 2M, è quello di mettere a punto criteri e procedure al fine di definire un quadro omogeneo di quali e quanti devono essere gli investimenti (a titolo puramente esemplificativo costi + ricavi) che un comune imprenditore pubblico o privato, costruttore e/o Pubblica Amministrazione debbano sostenere per portare a compimento il progetto, in termini di finalità, contenuti e metodi.
(testi)
Questi i principi ispiratori di una simile procedura: • condivisione: conseguire la più ampia convergenza degli interessi pubblici e privati per soddisfare sia le domande della comunità locale sia quelle interagenti nella più vasta area (dell’intera fascia metropolitana, regionale, ecc.); • efficienza: esecuzione degli interventi con il minimo impiego di risorse e tempi; • efficacia: garantire una selezione delle soluzioni in termini di "utilità degli investimenti"; • completezza: definizione analitica di ogni fase degli interventi, sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi con particolare attenzione alle attività di risk management (gestione del rischio); • flessibilità: disporre, nel programma degli interventi, di analisi di sensitività in grado di prevedere eventuali mutamenti, nel corso del tempo, degli interventi programmati • fattibilità: conseguire un progetto impostato in modo che ogni informazione sia reperibile e verificabile, in sostanza certificabile tanto nei metodi impiegati sia nei risultati da ottenere. Nella realtà operativa il Modulo indica all’architetto-progettista la via economica della progettazione stessa. Compito ben al di fuori della pur importantissima “progettazione creativa”, viceversa essenziale per adeguarsi agli standard europei e dell’economia di tutti i Paesi. • APPRAISALS, evolving proceedings in global change, vol. 2, Theories and methods of real estate appraisal,
(in particolare: Alfredo Passeri: Processes of Real Estate Valuation, Processi di valorizzazione dei beni immobiliari, pp. 411-423), Atti del Convegno Internazionale, XLI Meeting Proceedings, Ce.S.E.T. Rome, 14-15 November 2011, Firenze University Press 2012 • palazzine romane, valutazioni economiche e fattibilità del progetto di conservazione, Aracne, editrice, Roma 2013 32 • La valutazione dei beni archeologici, in (a cura di) G. Donini, R. Ottaviani, Allestire l’antico. Un progetto per le Terme di Caracalla, pp. 199-203, Quodlibet Diap Print/Progetti 1, Macerata 2013 • cantieri romani, 2011-2013 (in collaborazione con Mariacristina Maletta, Claudia Natili, Matteo Saya, Letizia Campanella), Aracne editrice, Roma 2013 • n. 436 de L’industria delle Costruzioni, marzo-aprile, 2014/pp. 86–96 - Riqualificazione e trasformazione dell’ex Vasca Navale a Roma (opera di Andrea Vidotto) • Estimation of risk-return for real estate investments by applying Ellwood’s Model and Real Options Analysis: An application to the residential real estate market of Naples con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1570-1575 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1570 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014 • Risk analysis within feasibility studies: an application to cost-benefit analysis for the construction of a new road con Vincenzo Del Giudice, Pierfrancesco De Paola, Francesca Torrieri (Department of Industrial Engineering, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy) Applied Mechanics and Materials Vols. 651-653 (2014) pp. 1249-1254 © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland - doi:10.4028/www.scientific.net/AMM.651-653.1249 Submitted: 03.08.2014 - Accepted: 05.08.2014 |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002035 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso prende in esame l'architettura del XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, mettendo in evidenza le diverse modernità del Novecento: quella legata alle avanguardie ma anche quella costituita dall’intreccio di rapporti tra tradizioni regionali e nuovi linguaggi. Saranno inoltre analizzate le politiche riformatrici dell’abitazione e dell'urbanistica e l’importanza dell’affermarsi del calcestruzzo armato. Il corso affronta anche la crisi del Movimento Moderno, fino ad accennare ai temi di frontiera dell'ultimo decennio del secolo.
Canale: CANALE I
-
TALAMONA MARIA IDA
(programma)
Il corso, che copre un arco temporale compreso tra l’ultimo decennio del XIX secolo e la fine del XX secolo, affronta la complessità degli intrecci storici che hanno portato alla nascita e all’affermarsi delle forme della Moderno,inteso in un’accezione ampia che includa non soltanto le opere degli architetti radicali legati alle avanguardie artistiche o ai grandi ideali (come l’estetica delle macchine o l’organicismo) ma anche quelle, in alcuni casi altrettanto eversive, che fanno riferimento alla tradizione vernacolare. Il corso si articola secondo più direttrici: i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il Moderno e l’adattamento degli stili tradizionali); le figure di architetti, l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non),le interpretazioni storiografiche. Alcune lezioni saranno dedicate in particolare alle intersezioni tra Arte e Architettura.
(testi)
BIBLIOGRAFIA
PER L’ARCHITETTURA DEL NOVECENTOSI SI CONSIGLIANO I SEGUENTI TESTI: Sigfried Giedion, Spazio, Tempo ed Architettura, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1954. Reyner Banham, Architettura della prima età della macchina, Calderini, Bologna 197o. William J. R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Milano 1996. Jean Louis Cohen, The future of architecture since 1889, Phaidon, London 2012. Elie G. Haddad, David Rifkind (a cura di), A Critical History of Contemporary Architecture: 1960-2010, Routledge, Oxford 2014. IN PARTICOLARE SULL’ARCHITETTURA ITALIANA DEL XX SECOLO SI CONSIGLIANO : Manfredo Tafuri, Storia dell’architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1986. Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Einaudi, Torino 1989. Francesco Dal Co (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997. Giorgio Ciucci, Giorgio Muratore (a cura di), Storia dell’architettura contemporanea. Il primo Novecento Electa, Milano 2004. Marco Biraghi, Storia dell’architettura italiana 1985-2915, Einaudi, Torino 2013.
Canale: CANALE II
-
SCIMEMI MADDALENA
(programma)
Il corso intende affrontare le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XXI secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno comportato nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive. Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentreranno su singoli protagonisti e su esperienze collettive, come movimenti, associazioni e scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuarne l’importanza anche rispetto alla pratica odierna. Si cercherà così di delineare un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità ed esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dal campus universitario della Virginia (USA) ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi degli ultimi decenni.
(testi)
M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura contemporanea, Milano 1976
R. Middleton, D. Watkin, Architettura Ottocento, Milano 1977 W. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, 1996 J. Joedicke, Storia dell’architettura moderna. Sintesi di forma, funzione e costruzione, Firenze 1960 N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 J. S. Ackerman, La villa : forma e ideologia, Torino 1992 P.R. Banham, Le tentazioni dell'architettura: Megastrutture, Roma 1980 |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002038 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3M | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-3 -
PROGETTAZIONE SPAZI APERTI
(obiettivi)
Il concetto contemporaneo di paesaggio gioca sulle relazioni che in un territorio assumono significati estetici, etici e materiali riconoscibili ed esprimono perciò i valori più profondi dell’identità di un luogo e della comunità che lo abita, della sua storia come della sua visione del futuro. In questo corso intenderemo il paesaggio in quanto spazio dell’abitare all’aperto e dunque il progetto di paesaggio come architettura degli spazi aperti – intesa come arte e tecnica di dare forma allo spazio – ricorrendo ai materiali, ai metodi e alle tecniche propri della disciplina del paesaggista, una disciplina complessa perché insiste sulle relazioni più che sui manufatti, sui processi più che sugli esiti; perché vi prevale l’utilizzo di materiali naturali e vive in dimensioni temporali evolutive e cicliche, sfuggendo alla possibilità di definire l’assetto di un luogo una volta per tutte; perché procede per strategie e programmi più che per forme, pur essendo spesso campo di sperimentazione e anticipazione di nuove figuratività; perché necessita della contaminazione – non pura stratificazione – di diverse competenze professionali (botanica, geologia, ingegneria naturalistica, scienze ambientali, economia e sociologia …); perché è interscalare e non procede in modo meccanico dal generale al particolare; perché richiede lo studio e l’interpretazione di aspetti comportamentali e sociali. Obiettivo principale del corso è mettere a fuoco tale complessità nell’ambito del progetto degli spazi aperti urbani, far acquisire agli allievi la consapevole capacità di governarla e valorizzarla sul piano culturale, etico, figurativo, ambientale, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti del progetto (competenza di ascolto e di sguardo) e di una abilità tecnica specifica (competenza di intervenire e trasformare).
Canale: CANALE I
-
MANFREDI FABIO
(programma)
Il corso intende fornire strumenti di lettura e d’interpretazione del paesaggio urbano, ovvero sviluppare la sensibilità necessaria a riconoscerne i valori materiali e immateriali, le maglie, i nodi, le reti invisibili, i codici di comportamento, le regole sottese che ne guidano l’evoluzione, nonché sviluppare la creatività e le competenze tecniche necessarie a tradurli in un progetto che sia “dispositivo” e “detonatore” di qualità paesaggistica.
(testi)
Il corso ha l’obiettivo dunque di sviluppare un background critico/interpretativo/teorico specifico e contribuire, insieme gli altri moduli del Laboratorio, a redigere un progetto complesso e articolato, un insieme coerente di architettura e spazi aperti in grado di definire o ri-definire la struttura e l'immagine di un contesto urbano. - Clément G.: Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet 2006
- Koolhaas R.: Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet 2006
Canale: CANALE II
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VON NORMANN EMANUELE
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Valerio Palmieri. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni.
(testi)
Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive. La bibliografia sarà comunicata durante le lezioni
Canale: CANALE III
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CINTI DANIELA
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Carlo Prati. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni.
(testi)
Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive. - Cinti D. (2008), Questioni di metodo, in Cinti D., Progetto di paesaggio. Il bacino di Montedoglio e la golena del Tevere, Firenze, pp. 17-71
- Clément G. (2005), Manifesto del Terzo paesaggio, Macerata. - Donadieu P. (2014), Scienze del Paesaggio. Tra teorie e pratiche, Pisa. - McHarg I.L., Progettare con la natura, 1989. - Panzini F. (1993), Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Bologna. - Giacomini V., Romani V. (1982), Uomini e parchi, Milano. - Lynch K. (1964), L’immagine della città, Venezia, 1964. |
2 | ICAR/15 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Canale: CANALE I
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il programma del laboratorio prevede di affrontare un progetto inserito nel contesto urbano della città esistente E che abbia come obiettivo la rigenerazione di luoghi e aree degradate. Allo studente si richiede di misurarsi con la complessità della città contemporanea per individuare soluzioni architettoniche soprattutto perciò che riguarda lo spazio pubblico e la dimensione collettiva dell’abitare. Il laboratorio prevede una prima fase durante la quale gli studenti in gruppo elaborano un piano di assetto di un’area vasta. Nella seconda fase, coordinandosi fra di loro, gli studenti individualmente sviluppano un progetto di dettaglio all’interno del piano di assetto elaborato durante la prima fase.
(testi)
Il laboratorio, oltre all’insegnamento della progettazione architettonica, prevede l’insegnamento dell’Urbanistica, dell’Architettura del paesaggio e della Economia urbana. Il Laboratorio si propone allo studente come un’esperienza di progettazione complessa all’interno della quale informazioni e principi provenienti dalle diverse discipline devono essere integrati nella forma progettuale degli spazi urbani. Il laboratorio è organizzato in lezioni teoriche tematiche, seminari progettuali e cicli di revisione del progetto. Il lavoro dello studente si svolge secondo un calendario di scadenze interne al corso. Durante le lezioni verranno indicati casi di studio e testi di riferimento.
Canale: CANALE II
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PALMIERI VALERIO
(programma)
Il laboratorio, intende affrontare in maniera integrata un problema di disegno urbano, sottoponendo allo studente un tema di riconversione, rigenerazione e riconfigurazione di un’area significativa interna al tessuto edilizio di Roma.
(testi)
A tale scopo questo anno è stato scelto il settore della via Cristoforo Colombo compreso tra piazza dei Navigatori e l’asse trasversale costituito da via Aristide Leonori e via Accademia degli Agiati. Un settore urbano condizionato, sin dalla sua formazione negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, dalla presenza del quartiere dell’EUR, e la cui storia recente è stata caratterizzata dal trasferimento della Fiera di Roma, con la conseguente perdita di funzione dell’area da essa occupata sino al 2006. Il progetto e le sue tecniche:
P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997 G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004). K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Milano, Skira, 2005 C. Sitte, L’arte di costruire le città, Milano, Jaca Book, 1981. L’idea dell’abitare: F. Dal Co, Abitare nel moderno, Laterza, Roma-Bari, 1985. I. Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Christian Marinotti, Milano, 2009. F. Irace (a cura di), Storie d’interni. L’architettura dello spazio domestico moderno, Carocci, Roma, 2015. L. Molinari, Le case che siamo, Nottetempo, Milano, 2016
Canale: CANALE III
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PRATI CARLO
(programma)
Considerare l'architettura come fenomeno urbano ci consente di vedere all'atto progettuale come ad un azione duplice, sia analitica che pratica, in grado di realizzare una configurazione spaziale capace di orientare positivamente il futuro sviluppo della città.
(testi)
Il Laboratorio ha come oggetto di studio il settore orientale di Roma aggregatosi intorno alla Via Prenestina e propone, come approfondimento alla scala dell'edificio, 4 diversi ambiti operativi interpretati quali paradigmi della condizione di forte instabilità in cui si trova la città contemporanea. Il percorso didattico si propone di verificare attraverso gli strumenti del progetto, l'attualità delle ricerche sulla formazione della città vista come sommatoria di parti eterogenee condotte a partire dagli anni sessanta da Aldo Rossi, Carlo Aymonino e Colin Rowe e di verificarne l'applicabilità nell'ambito di un progetto di rigenerazione alla scala urbana . Tra i principali presupposti da verificare: Città come insieme di parti “Il passaggio nella città moderna dai luoghi di riferimento centrali (…) al sistema dei percorsi come modo di rappresentazione totale dell'impianto urbano, annulla ogni significato omogeneo e globale della città stessa (…) assegnando alle infrastrutture il ruolo di elementi strutturali dell'impianto stesso. La rappresentazione totale accentua quindi il processo precedentemente iniziato della indipendenza delle parti di città, facendo scomparire l'unità morfologica dell'insieme.” Relazione tra edificio e città. Possiamo considerare la città come il prodotto di una relazione mutevole tra tipologia edilizia e morfologia urbana in grado di determinare il contenuto di un edificio, sempre proteso tra la necessità di attenersi ad un modello o di proporne una variazione come risultato di un “compromesso” generato dall'esigenza di adattarsi ad un sito imperfetto. Rapporto tra città e storia. La città è “un luogo artificiale di storia in cui ogni epoca – ogni società giunta a diversificarsi da quella che l'ha preceduta – tenta, mediante la rappresentazione di se stessa nei monumenti architettonici l’impossibile: segnare quel tempo determinato, al di là delle necessità e dei motivi contingenti per cui gli edifici furono costruiti. ” Bellezza di una città. La bellezza di una città è il frutto di una contraddizione: da un lato l'istanza di permanenza del monumento visto come eredità e dall'altro la “realtà continuamente mutevole dell'uso che viene fatto di tale eredità”. Significato di una città. Il senso della città risiede nel ruolo riconosciuto ai monumenti che divengono “significanti (…) proprio perché, con la loro specifica presenza prima e con la diversificazione d'uso poi, contribuiscono in modo determinante a far mutare i riferimenti parziali rispetto all'insieme,” Relazione tra monumento e città. I monumenti sono “permanenze” all'interno della struttura urbana di “un passato che sperimentiamo ancora” allora l'architetto dovrà comprendere il problema delle permanenze interpretabili in modo duplice, sia come “patologie” che come elementi “propulsori”. Area di studio Il Laboratorio ha come oggetto di studio La Via Prenestina nel tratto compreso tra Porta Maggiore fino alla città pre romana di Gabii e propone come approfondimento progettuale alla scala dell'edificio 4 diversi ambiti operativi. La scelta dei territori nei quali sperimentare e verificare i presupposti che sono stati posti alla base del programma del corso, sarà condivisa all'interno dei gruppi di lavoro a partire da una proposta che inquadra i 4 ambiti di studio secondo un principio di omogeneità morfo-tipologica, di dotazioni funzionali e di risorse storico-ambientali. Nel rispetto delle differenti epoche storiche che hanno prodotto altrettanti modi di costruzione della città, lungo la via Prenestina è possibile rintracciare in ogni suo tratto, monumenti antichi (Porta Maggiore e Torrione Prenestino, Largo Preneste e Villa Gordiani, Quarticciolo e La Mistica, Gabii e la via Gabina), spazi aperti (Villa Gordiani, Parco alessandrino, parco della Mistica, parco archeologico di Gabii) e tessuti di valore storico-architettonico (ICP via L'Aquila, UNRA Casas Gordiani, PdZ Tor Sapienza, ICP Quarticciolo, PdZ Ponte di Nona) inseriti in contesti urbani spontanei (Pigneto, Centocelle, Tor Sapienza, Osteria dell'Omo, Osteria dell'Osa) e affiancati da impianti industriali dismessi (Depositi ATAC Porta Maggiore, SNIA Viscosa, Caserme CERIMANT, AMA Rocca Cencia). All'interno di queste componenti dovranno essere rintracciate le invarianti per lo svogimento del progetto con il supporto delle previsioni di trasformabilità stabilite dal PRG e delle limitazioni imposte dall'attuale regime vincolistico. I riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni. A titolo orientativo sono ritenuti fondativi i seguenti testi:
C. Aymonino. Il significato delle città, Edizioni Laterza, Bari 1975. A. Rossi, L'architettura della città, Editori Marsilio, Padova 1966. (prima edizione) C. Aymonino, A. Rossi. La formazione del concetto di tipologia edilizia. Atti del corso di caratteri distributivi degli edifici AA 1964-1965 IUAV. Editrice Cluva, Venezia 1965 Progetto architettonico e formazione della città. Di C. Aymonino, in “Lotus” n°7 Architettura nella formazione della città moderna. Alfieri Edizioni d'Arte, Venezia 1970 (prima edizione) C. Rowe, F. Koetter, Collage City. MIT press, Cambridge 1978. O. M. Ungers, R. Koolhaas, con P. Riemann, H. Kollhoff, and A. Ovaska “The city in the cit–Berlin: A green Archipelago. A manifesto (1977)”, Edizione critica di F. Hertweck e S. Marot. Lars Muller Publishers, Svizzera 2013 O. M. Ungers, La città dialettica, Skira, Milano 1997 L. Quaroni, Immagine di Roma, ed Laterza, Roma Bari 1976 R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Ed. Dedalo, Bari 1980. F. Purini, Comporre l’architettura, ed. LaterzaRoma-Bari, 2000 |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-2 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Il modulo formativo mira a fornire le competenze necessarie a condurre l'impostazione urbanistica del progetto urbano, sia nei suoi aspetti dimensionali che qualitativi e problematici. Il modulo di urbanistica parteciperà al laboratorio attraverso una stretta integrazione con le attività di studio ed analisi delle diverse caratteristiche del contesto e con lo sviluppo delle attività di progettazione per la riqualificazione e la rigenerazione dell’ambito d’intervento, nella prospettiva di una più complessiva ridefinizione dell’offerta insediativa del contesto metropolitano romano.
Canale: CANALE I
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NUCCI LUCIA
(programma)
“IL PROGETTO URBANISTICO IN AIUTO DEL PROGETTO DI ARCHITETTURA E VICEVERSA”
(testi)
Obiettivo formativo del Modulo Il modulo, nel guidare gli studenti alla pratica operativa, ha l'obiettivo di favorire la coerenza tra il progetto architettonico ed il contesto urbanistico locale partendo dai temi di interpretazione e di possibile trasformazione progettuale urbanistica del contesto stesso. I temi teorici trattati nel modulo, in sintesi, riguardano: - le strategie più recenti di riqualificazione della città contemporanea; - l’esemplificazione di interventi urbanistici di riqualificazione di contesti locali; - l’interpretazione delle regole formative e di trasformazione degli insediamenti (tipologie morfologiche, usi funzionali e modelli organizzativi); - il piano/progetto urbanistico locale (contenuti, scale, forme di espressione ed efficacia); - elementi di tecnica urbanistica riferiti alla pianificazione locale e particolareggiata ed all’urban design. La parte applicativa del modulo sperimenta un metodo progettuale basato su operazioni di analisi, valutazione e progetto applicate al tessuto urbano nella dimensione locale. La sperimentazione è organizzata per fasi di lavoro seminariale in aula, con elaborazioni di gruppo standard a contenuti unificati. In sintesi, le fasi riguardano: - l’individuazione dei valori, delle regole formative e dei regimi urbanistici del contesto letto per sistemi (tessuti, verde e servizi, infrastrutture); - l’individuazione dei problemi/detrattori di valore, la valutazione dei temi e luoghi di contraddizione (funzionali, morfologici e ambientali) e degli spazi disponibili e/o recuperabili per la trasformazione anche in rapporto alle esigenze dei residenti; - la proposta di possibili soluzioni progettuali di risposta alle contraddizioni rilevate nel contesto, espresse attraverso la duplice configurazione tecnico normativa e formale spaziale. L’esito della parte applicativa sono 4 elaborati parte integrante del lavoro complessivo: - 2 elaborati rispettivamente di analisi e valutazione dei caratteri, dei valori e dei problemi (ambientale, morfologico e funzionale) del contesto urbanistico; - 2 elaborati progettuali urbanistici, il primo di carattere normativo ed il secondo di esemplificazione spaziale. L'esame verterà sull’illustrazione e discussione critica degli elaborati prodotti. - Banerjee T., Loukaitou-Sideris T., (edit. by), (2011), Companion to Urban Design, Routledge.
- Carmona, M., (2010), Public Places Urban Spaces, The Dimensions of Urban Design (Second Edition). Architectural Press. - Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. - Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. - Nucci, L., (2011), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. - Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. - Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. - Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. - AA VV (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano.
Canale: CANALE II
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OMBUEN SIMONE
(programma)
Modulo di Urbanistica
(testi)
Il modulo affronta i temi del progetto alla scala urbana all’interno dei metodi previsti dal nuovo PRG della città di Roma, con focus su temi quali: la rigenerazione urbana della città, il riuso del patrimonio pubblico dismesso, il recepimento nel progetto degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico (riduzione delle emissioni climalteranti, resistenza agli eventi climatici estremi), le forme di partecipazione collettiva nelle diverse fasi del progetto, l’utilizzo di approcci giuridici innovativi (perequazione urbanistica, gestione locale dei diritti edificatori, la realizzazione di servizi pubblici con il ricorso a formule di PPP), la dotazione infrastrutturale degli ambiti suburbani e la perequazione infrastrutturale a scala urbana. Il modulo fornisce elementi avanzati di progettazione urbanistica alla scala della pianificazione comunale operativa, con riferimento alla lettura della scala generale, ed introduce ai temi della tutela degli interessi pubblici differenziati all’interno del progetto urbano. Tema di studio: trasformazione urbana a Roma tra infrastrutture e rete ecologica Il contesto di studio è l’area metropolitana romana. L’area specifica di esercitazione corrisponde all’ambito territoriale interessato dal sistema del ferro (metropolitane, tram), esistente e soprattutto programmato, in relazione alle core areas della Rete ecologica. Le elaborazioni riguarderanno la messa a punto di un programma di intervento per la riqualificazione urbanistica e per il ripristino dei valori ambientali e paesaggistici di contesti critici caratterizzati dall’esistenza di beni pubblici che possano fungere da volano per una più elevata fattibilità degli interventi di rigenerazione urbana e per il più avanzato perseguimento di obiettivi d’interesse pubblico. Le elaborazioni progettuali partiranno dagli schemi progettuali presenti nel Piano di Roma, in particolare dagli Ambiti di Programmazione Strategica e dagli Schemi Preliminari di Assetto per la città da ristrutturare. In particolare le ipotesi d’intervento riguarderanno i contesti dove più forte si presenta il rischio derivante da fenomeni connessi al cambiamento climatico in corso, per misurare la fattibilità di interventi di trasformazione urbana comprendenti temi di trasferimento insediativo e rigenerazione ecologica degli insediamenti; e quelli caratterizzati da grandi proprietà pubbliche coinvolte nei processi di sdemanializzazione e privatizzazione del patrimonio, attivate a fini di riduzione dei deficit degli enti locali e delle municipalizzate (ex forti e caserme, proprietà di aziende municipalizzate quali AMA e ATAC, patrimonio demaniale vario). L’ambito di intervento verrà scelto in collaborazione con il coordinatore del Laboratorio, ed in relazione al tema progettuale assegnato. Una particolare attenzione verrà rivolta alle condizioni strutturali (fisiche, economiche, sociali) per la produzione dei beni pubblici e per il loro rinnovo, anche tramite la verifica quantitativa della dotazione infrastrutturale e la comparazione degli indicatori misurati con gli indicatori definiti dagli obiettivi di servizio. Un riguardo specifico sarà rivolto ai temi dell`efficienza energetica territoriale, come condizione di fattibilità per gli interventi di rigenerazione urbana. Organizzazione della didattica Le elaborazioni verranno svolte in gruppi di lavoro da due a quattro componenti, dotati di un computer portatile sul quale svolgere le attività progettuali. Gli elaborati d’esame verranno prodotti in formato A3 - A2 - A1 o in quaderno, con tecnica libera. Per la redazione dell’Album sono necessari: i materiali del PRG, le cartografie di base (CTR 1:10.000, IGM 1:25.000, PTPR Tavv. A e B, altro), conoscenze dei principali software. Le fasi di elaborazione previste comprendono: l’individuazione e la ricognizione dei contesti presenti nell’ambito di studio, della dotazione infrastrutturale e di servizi locale e dei fenomeni di degrado fisico e sociale e di risorse/opportunità di intervento offerte dall’applicazione del nuovo PRG della città e delle compatibilità con le prescrizioni del PTPR; lo studio del contesto dovrà prevedere la comprensione e la sintesi delle conoscenze relative ai caratteri orografici, alle reti idrografiche, ai mascrosistemi ambientali, alle parcellizzazioni fondiarie e agricole (ove presenti), alla morfologia del costruito e della vegetazione (trame vegetali), con comparazioni cronologiche, costruendo una sedimentazione di condizioni e materiali disetanei e stratificati. la formazione di un riepilogo dei principali obiettivi pubblici desumibili dallo studio delle previsioni di PRG e del quadro conoscitivo del piano, o eventualmente in sua variazione, con particolare riguardo al mantenimento/ripristino dei valori paesaggistici, al sistema dei servizi pubblici di prossimità e di scala urbana, e al dimensionamento dell’offerta di destinazioni abitative di edilizia sociale; tale fase comprenderà la definizione delle dotazioni territoriali presenti ed un dimensionamento di massima delle dotazioni auspicabili, secondo un recente orientamento culturale ed amministrativo che tende a superare i tradizionali standard urbanistici; la formazione dello schema preliminare di assetto, secondo i modi del che il PRG di Roma prevede per i Programmi Integrati d’Intervento o per i Progetti Urbani, nonché del programma preliminare degli interventi da svolgere; Questa prima fase di lavoro sarà svolta per macrogruppi, ciascuno dei quali affronterà la revisione dello schema preliminare di assetto di un PRINT o di un Progetto Urbano, anche alla luce della definizione delle compatibilità paesaggistiche. Successivamente ogni gruppo di progettazione sceglierà un ambito ed un tema progettuale sul quale lavorare, portando l’esercitazione progettuale fino al termine. Essa comprenderà: la progettazione delle specifiche proposte di trasformazione, ipotizzando il concorso di soggetti e risorse di provenienza pubblica e privata; la definizione di un quadro di massima della fattibilità economico-finanziaria dell’intervento, a partire da uno schema-base che verrà fornito dal Laboratorio. Gli elaborati comprenderanno: schemi progettuali alle varie scale (da 1:10.000 a 1:500-1:200), incluse opportune rappresentazioni tridimensionali e render del progetto; tabelle di calcolo e verifica degli aspetti dimensionali urbanistici, ambientali, di dotazioni territoriali esistenti ed attese, economici e parametrico-edilizi; sintetica presentazione in power-point del progetto da mostrare in sede d’esame. Calthorpe P. “New Urbanism” http://www.newurbanism.org/
Carfree Cities - http://www.carfree.com/ Climate Booklet for Urban Development Online - Indications for Urban Land-Use Planning http://www.staedtebauliche-klimafibel.de/Climate_Booklet/index-1.htm Comune di Roma, Nuovo PRG 2003 www.urbanistica.comune.roma.it De Pascali P. (2008 ) “Città ed energia”, Angeli, Milano Gabellini P. (2001) “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma Gabellini P. (2010) “Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria.” Carocci, Roma Giammarco C., Isola A. (1993) “Disegnare le periferie. Il progetto del limite”, Nuova Italia Scientifica, Roma Dovey K, Woodcock I eds (2014), “Intensifying Melbourne. Transit-Oriented Urban Design for Resilient Urban Futures” http://msd.unimelb.edu.au/sites/default/files/docs/Intensifying%20Melbourne%202014_180dpi.pdf Ombuen S., Ricci M., Segnalini O. (2000) “I programmi complessi”, Il Sole 24 Ore, Milano Pallottini R. (1999) a cura di, “I nuovi luoghi della città”, Fratelli Palombi, Roma Tocci W. (2008) “La città del tram”, in Tocci W., Insolera I., Morandi D., “Avanti c’è posto”, Donzelli, Roma Urban Land Institute (2017) “Harvesting the Value of Water”, https://americas.uli.org/wp-content/uploads/sites/125/ULI-Documents/HarvestingtheValueofWater.pdf
Canale: CANALE III
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
L'obiettivo del modulo è quello di approfondire le politiche e pratiche europee relative a greenways e "Green Infrastructure", cioè reti strategicamente pianificate che comprendono la più ampia gamma di spazi verdi e di altre caratteristiche ambientali. Gli studi di caso verranno forniti all'interno della "Città metropolitana di Roma".
(testi)
Il paesaggio europeo, più che altro, ha subito un'enorme perdita di habitat naturali a causa della frammentazione degli usi del terreno e dei paesaggi dovuti alle attività e alle infrastrutture umane. Tali processi, con conseguente diminuzione allarmante di molte popolazioni della fauna selvatica, potrebbero compromettere la conservazione della biodiversità. Ultimamente, anche se le principali aree naturali sono ora largamente protette dalla rete Natura 2000, sono state sollevate nuove preoccupazioni in relazione alle sfide climatiche e alle prestazioni ecologiche complessive all'interno delle aree metropolitane. Le infrastrutture verdi e blu sono reti strategiche di aree naturali e semi-naturali con altre caratteristiche ambientali progettate e gestite per offrire una vasta gamma di servizi ecosistemici quali la depurazione dell'acqua, la qualità dell'aria, spazi per la ricreazione, mitigazione e adattamento climatico. Sotto una prospettiva di pianificazione, le nuove relazioni tra aree urbane e rurali nei territori contemporanei sollevano questioni riguardanti l'uso del territorio, il livello di frammentazione e fragilità, la gestione del paesaggio e la sperimentazione di forme appropriate di governance inclusiva. Aristone O., Palazzo A.L. (2016), “Né città né campagna. La nuova forma città”, in Agriregionieuropa, anno 12, n. 44, Mar 2016. Bastiani M. (2011), Contratti di Fiume. Pianificazione strategica e partecipata di bacini idrografici, Palermo, Flaccovio. Comitato Economico e Sociale Europeo, (2015) Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) come strumento della politica di coesione 2014-2020 per lo sviluppo locale, rurale, urbano e periurbano» (2015/C 230/01) Comune di Roma Ufficio Speciale Tevere e litorale (1985), Progetto Aniene 85, Editore Argos, Roma. Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 su un Programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020 «Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta». European Environment Agency (2011). Landscape fragmentation in Europe, Joint EEA-FOEN report n. 2. Fanfani D. (2016), “La governance integrata nelle aree agricole periurbane”, in Agriregionieuropa, anno 12 n.44, Mar 2016. ISPRA (2016), Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, Roma. Palazzo A.L., (a cura di, 2005), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma. Piorr A., Ravetz J., Tosics I. (a cura di, 2011), Peri-urbanisation in Europe: Towards a European Policy to sustain Urban-Rural Futures. PLUREL Report, University of Copenhagen/Academic Books Life Sciences. Rizzo B., (2016), “Policy-Making in Metropolitan Areas. The Aniene River as a Green Infrastructure between Roma and Tivoli”, in International Studies. Interdisciplinary Political and Cultural Journal, n. 18.3 |
4 | ICAR/21 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-4 -
ECONOMIA URBANA
(obiettivi)
Il corso affronterà aspetti teorici e pratico-applicativi dell’economia urbana. La parte teorica si articolerà in due filoni: (1) introduzione dei concetti di base dell’economia urbana e territoriale e (2) analisi della qualità dello spazio urbano e delle sue determinanti. La componente applicativa avrà lo scopo di illustrare l’utilizzo dei dati statistici e dei sistemi informativi geografici (GIS) nell’analisi territoriale delle differenti componenti di qualità urbana nell’area di studio del laboratorio.
Canale: CANALE I
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LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre.
(testi)
Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica. Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso. Bibliografia di riferimento
Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380.
Canale: CANALE II
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Erogato presso
21002038-4 ECONOMIA URBANA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre.
(testi)
Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica. Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso. Bibliografia di riferimento
Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380.
Canale: CANALE III
-
Erogato presso
21002038-4 ECONOMIA URBANA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre.
(testi)
Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica. Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso. Bibliografia di riferimento
Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380. |
4 | SECS-P/06 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002039 -
PROGETTAZIONE STRUTTURALE 2M
Canale: CANALE I
-
NUTI CAMILLO
(programma)
1. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE:
(testi)
1.1. Risposta delle strutture in campo lineare 1.1.1. L’oscillatore semplice. - Oscillazioni libere e forzate con e senza smorzamento - Risposta di un oscillatore semplice ad un sisma: Integrale di Duhamel (equazione e parametri fondamentali) - Spettro di risposta elastico (accelerazione, velocità, spostamento). 1.1.2. Sistemi strutturali elastici a più gradi di libertà a masse concentrate. - Oscillazioni libere - Analisi dinamica di strutture complesse, - approcci semplificati (coordinate generalizzate) - Analisi modale, cenni 1.2. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE IN CAMPO NON LINEARE. - Duttilità di una sezione e di un elemento strutturale in ca per azioni monotone e cicliche. - Cerniera plastica - Oscillatore semplice con comportamento elasto-plastico sotto azione sismica, criteri di equivalenza con la risposta elastica - Spettri di risposta non lineari (spettri di progetto) - Coefficiente di struttura: definizione e metodi di valutazione. 2. PROGETTO A DUTTILITÀ CONTROLLATA IN ZONA SISMICA - Modellazione di strutture per valutare la risposta sismica. - Indicazioni normative italiane e straniere (NTC e Eurocodice n. 2 e n. 8). - Duttilità dei sistemi strutturali in c. a. (telai, pareti, misti telaio pareti e deformabili torsionalmente) - Criteri per la buona progettazione delle strutture in ca in zona sismica - Esempi di progettazione in zona sismica di strutture in c.a. - Progetto di fondazioni superficiali 3. RICHIAMI E APPROFONDIMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI - Caratterizzazione meccanica dei materiali e legami semplificati secondo normativa (NTC e Eurocodice n.2 e n.8) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite ultimi (SLU; sforzo normale, flessione, pressoflessione e taglio) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite di esercizio (SLE; flessione) - Progetto e verifica agli SLU per sollecitazione di presso flessione deviata - Progetto e verifica agli SLU: costruzione Domini di resistenza M-N per elementi pressoinflessi in ca - Progetto e verifica agli SLU a di elementi in c.a per sollecitazione di Torsione - Progetto e verifica agli SLU di solette e piastre in c.a. - Progetto e verifica agli SLU per fondazioni superficiali in ca 4. ELABORAZIONE DI UN PROGETTO PER UNA STRUTTURA IN C.A. IN ZONA SISMICA (SECONDO NORMATIVE NTC E EUROCODICE N.2 E N.8): 4.1. Progetto e verifica di un solaio - Tipologie di solaio - Norme tecniche vigenti - Definizione del Sistema strutturale, tessitura del solaio Pre-dimensionamento geometrie del solaio (sezioni,etc) - Analisi e combinazioni dei carichi elementari agenti sul solaio - Modellazione del solaio per determinarne le sollecitazioni di momento e taglio - Modellazione numerica del solaio (Sap 2000) - Progetto e verifica di solai - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Definizione dell’azione sismica (per una data pericolosità sismica di sito) e calcolo dell’azione per il progetto/verifica delle strutture (spettro di risposta) - Analisi e combinazioni dei Carichi elementari - Definizione del Sistema strutturale - illustrazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni (NTC italiane e Eurocodice n.2 e n.8) - Strutture resistenti alla azione sismica, modello strutturale 3D (definizione travi, pilastri, setti, nodi, scale, solette, fondazioni) modellazione numerica delle strutture (Sap 2000) - Sollecitazioni sulle strutture – progettazione e analisi statica prevista dalle normativa italiana e dall’Eurocodice - Definizione tipologia e comportamento strutturale - Progetto secondo gerarchia delle resistenze - Pre-dimensionamento, progetto e verifica di elementi strutturali (travi, solette, piastre, pilastri, setti, nodi e scale) - Definizione della capacità portante del terreno - Progetto e verifica di fondazioni superficiali - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Cenni sui criteri per l'adeguamento e miglioramento sismico delle diverse tipologie strutturali - Tecniche avanzate di protezione sismica delle costruzioni (dissipazione e isolamento alla base) DISPENSE DEL CORSO
SCARICABILI PER STUDENTI ISCRITTI ONLINE DAL SITO DEL CORSO Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato LINK: http://design.rootiers.it/labstrutture/ DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PER APPROFONDIMENTI DI DINAMICA Dynamics of Structures (4th Edition) (Prentice-Hall International Series in Civil Engineering and Engineering Mechanics) 4th Edition by Anil K. Chopra
Canale: CANALE II
-
LAVORATO DAVIDE
(programma)
1. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE:
(testi)
1.1. Risposta delle strutture in campo lineare 1.1.1. L’oscillatore semplice. - Oscillazioni libere e forzate con e senza smorzamento - Risposta di un oscillatore semplice ad un sisma: Integrale di Duhamel (equazione e parametri fondamentali) - Spettro di risposta elastico (accelerazione, velocità, spostamento). 1.1.2. Sistemi strutturali elastici a più gradi di libertà a masse concentrate. - Oscillazioni libere - Analisi dinamica di strutture complesse, - approcci semplificati (coordinate generalizzate) - Analisi modale, cenni 1.2. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE IN CAMPO NON LINEARE. - Duttilità di una sezione e di un elemento strutturale in ca per azioni monotone e cicliche. - Cerniera plastica - Oscillatore semplice con comportamento elasto-plastico sotto azione sismica, criteri di equivalenza con la risposta elastica - Spettri di risposta non lineari (spettri di progetto) - Coefficiente di struttura: definizione e metodi di valutazione. 2. PROGETTO A DUTTILITÀ CONTROLLATA IN ZONA SISMICA - Modellazione di strutture per valutare la risposta sismica. - Indicazioni normative italiane e straniere (NTC e Eurocodice n. 2 e n. 8). - Duttilità dei sistemi strutturali in c. a. (telai, pareti, misti telaio pareti e deformabili torsionalmente) - Criteri per la buona progettazione delle strutture in ca in zona sismica - Esempi di progettazione in zona sismica di strutture in c.a. - Progetto di fondazioni superficiali 3. RICHIAMI E APPROFONDIMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI - Caratterizzazione meccanica dei materiali e legami semplificati secondo normativa (NTC e Eurocodice n.2 e n.8) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite ultimi (SLU; sforzo normale, flessione, pressoflessione e taglio) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite di esercizio (SLE; flessione) - Progetto e verifica agli SLU per sollecitazione di presso flessione deviata - Progetto e verifica agli SLU: costruzione Domini di resistenza M-N per elementi pressoinflessi in ca - Progetto e verifica agli SLU a di elementi in c.a per sollecitazione di Torsione - Progetto e verifica agli SLU di solette e piastre in c.a. - Progetto e verifica agli SLU per fondazioni superficiali in ca 4. ELABORAZIONE DI UN PROGETTO PER UNA STRUTTURA IN C.A. IN ZONA SISMICA (SECONDO NORMATIVE NTC E EUROCODICE N.2 E N.8): 4.1. Progetto e verifica di un solaio - Tipologie di solaio - Norme tecniche vigenti - Definizione del Sistema strutturale, tessitura del solaio Pre-dimensionamento geometrie del solaio (sezioni,etc) - Analisi e combinazioni dei carichi elementari agenti sul solaio - Modellazione del solaio per determinarne le sollecitazioni di momento e taglio - Modellazione numerica del solaio (Sap 2000) - Progetto e verifica di solai - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Definizione dell’azione sismica (per una data pericolosità sismica di sito) e calcolo dell’azione per il progetto/verifica delle strutture (spettro di risposta) - Analisi e combinazioni dei Carichi elementari - Definizione del Sistema strutturale - illustrazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni (NTC italiane e Eurocodice n.2 e n.8) - Strutture resistenti alla azione sismica, modello strutturale 3D (definizione travi, pilastri, setti, nodi, scale, solette, fondazioni) modellazione numerica delle strutture (Sap 2000) - Sollecitazioni sulle strutture – progettazione e analisi statica prevista dalle normativa italiana e dall’Eurocodice - Definizione tipologia e comportamento strutturale - Progetto secondo gerarchia delle resistenze - Pre-dimensionamento, progetto e verifica di elementi strutturali (travi, solette, piastre, pilastri, setti, nodi e scale) - Definizione della capacità portante del terreno - Progetto e verifica di fondazioni superficiali - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Cenni sui criteri per l'adeguamento e miglioramento sismico delle diverse tipologie strutturali - Tecniche avanzate di protezione sismica delle costruzioni (dissipazione e isolamento alla base) Dispense del corso scaricabili dal sito del corso (http://design.rootiers.it/labstrutture/) Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato. Le dispense sono anche distribuite dal docente.
Libri di testo: DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso |
8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002040 -
PROGETTO DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
(obiettivi)
Conoscenza critica ed operativa della cultura del restauro, della conservazione e della ricostruzione in ambito archeologico, architettonico e nei contesti ambientali di interesse storico-artistico. Attraverso esercitazioni di studio o di progetto si propone di approfondire la lettura filologica e costruttiva dei diversi temi presentati durante il corso.
Canale: CANALE I
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PORRETTA PAOLA
(programma)
Il corso propone lo studio della cultura del restauro archeologico, con particolare riferimento a Roma (Foro Romano, Palatino, Fori Imperiali).
(testi)
Le lezioni sono dedicate alla storia delle trasformazioni e dei riusi che hanno accompagnato la perdita dell'identità architettonica originaria fino al momento della sua riproposizione intenzionale a partire dalla seconda metà del Settecento. Di questa nuova tradizione si analizzano in dettaglio le diverse manifestazioni nel corso degli ultimi due secoli: scavi, restauri, ricostruzioni, anastilosi e progetti di valorizzazione. Sono previste esercitazioni di gruppo (analisi critica di progetti architettonici sul patrimonio) e lezioni in parallelo con il corso di "Progetto del restauro architettonico B". - A. Ricci, Attorno alla nuda pietra. Archeologia e città tra identità e progetto, Roma 2006.
- E. Pallottino (a cura di), Architetti e archeologi costruttori d’identità, in Ricerche di Storia dell’arte, 95, 2008, pp. 30-43. - D. Manacorda, R. Santangeli Valenzani, L. Franciosini, E. Pallottino, S. Picciola, A. Carlini, P. Porretta (a cura di), Arch.it.arch, dialoghi di archeologia e architettura, seminari 2005|2006, Roma 2009. - E. Pallottino (a cura di), Roma, Torre dei Conti. Ricerca, formazione, progetto, in Ricerche di Storia dell'arte, n. 108, 2012. (testi specifici verranno forniti durante il corso)
Canale: CANALE II
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STABILE FRANCESCA ROMANA
(programma)
Il corso si articola secondo un percorso di lettura e riconoscimento del linguaggio costruttivo dell’edilizia storica che sarà definito attraverso il confronto tra letteratura tecnica, interventi progettuali e cultura materiale. L’analisi delle diverse componenti costruttive dell’architettura vuole così contribuire ad approfondire una conoscenza critica ed operativa sulla cultura edilizia legata alla tradizione dei luoghi. Sono previste lezioni in parallelo con il corso di PROGETTO DEL RESTAURO “A”
(testi)
Temi delle lezioni teoriche: La pratica dell’architettura e l’arte del fabbricare. Manuali e letteratura tecnica tra Settecento e Novecento. Dai Manuali di Architettura Pratica ai Manuali del recupero, confronti relativi alle pratiche costruttive e ai materiali. I tipi costruttivi. Murature e volte; tetti e solai; porte e finestre; pavimenti e rivestimenti esterni. L’architettura regionalista. Dal revival Medioevale al Modernismo: storia, studi e progetti. Gustavo Giovannoni: diradamento edilizio e decentramento residenziale Sui caratteri costruttivi e sul progetto del restauro architettonico:
- P. MARCONI, F. GIOVANETTI, E. PALLOTTINO [a cura di], Manuale del Recupero del Comune di Roma, DEI, Roma 1989 - F. GIOVANETTI [a cura di], Manuale del Recupero del Comune di Roma, II edizione ampliata, a cura di DEI, Roma 1997 - P. MARCONI, Il restauro architettonico. Mentalità, ideologie, pratiche, in Storia dell'architettura italiana. Il secondo Novecento, a cura di F. dal Co, Electa, Milano, 1997, pp. 368-391 - P. MARCONI, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Laterza, Bari 1999 - F.R. STABILE, G. SPADAFORA, Rivestimenti graffiti a Roma nel XVI sec.: l’esempio della casa in vicolo del Governo Vecchio, 52, on “Disegnarecon”, VIII, n. 14, 2015, pp. 1-16 Sull’architettura regionalista: - G. CIUCCI, G. MURATORE [a cura di], Storia dell’architettura italiana - Il primo Novecento, Electa, Milano 2004, in particolare G. MURATORE, Uno sperimentalismo eclettico, pp. 10-37; G. ZUCCONI, Gli anni dieci tra riscoperte regionali e aperture internazionali, pp. 38-55; G. MURATORE, Edilizia e architetti a Roma negli anni venti, pp. 74-99; S. PORETTI, Modernismi e autarchia, pp. 442-476. - P. MARCONI, Il recupero della bellezza, Skira, Milano 2005, in particolare, L’architettura regionalista e il restauro come replica, pp. 8-27. - F.R. STABILE, in F.R. STABILE, M. ZAMPILLI, C. CORTESI [a cura di], Centri storici minori. Progetti per il recupero della bellezza, Gangemi editore, Roma 2009. - F.R. STABILE, La Garbatella a Roma. Architettura e regionalismo, Editrice Librerie Dedalo, Roma 2012, pp. 47-66. |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002042 -
PROVA FINALE
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10 | 125 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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