20401656 -
BIOGEOGRAFIA
(obiettivi)
ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE DEVE DIMOSTRARE DI: 1) AVER ACQUISITO CONOSCENZE DI BASE SUI FATTORI STORICI E DINAMICI CHE SPIEGANO LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI E DELLE PIANTE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO; 2) SAPER FORMULARE IPOTESI E MODELLI CHE SPIEGANO LA FORMA, LE DIMENSIONI E LA POSIZIONE GEOGRAFICA DELL’AREALE DI UN TAXON; 3) SAPER DISCUTERE FENOMENI RECENTI DI AMPLIAMENTO O DI CONTRAZIONE DEGLI AREALI; 4) AVER ACQUISITO UNA CONOSCENZA DI BASE SULLA FAUNA E SULLA VEGETAZIONE DEI DIVERSI CONTINENTI, IN RELAZIONE AI FATTORI CHE LE HANNO DETERMINATE; 5) ESSERE IN GRADO DI COSTRUIRE MODELLI PER LA GESTIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ, IN PREVISIONE DI EVENTUALI CAMBIAMENTI CLIMATICI E DEL PAESAGGIO.
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6
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BIO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410278 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
1. acquisire la conoscenza del ruolo fondamentale dei microrganismi negli ecosistemi e dei fattori che ne influenzano la distribuzione e le interazioni con altri organismi: - biodiversità metabolica e funzionale, struttura e dinamica di comunità microbiche - gruppi tassonomici di batteri e archea 2. conoscenza di metodi tradizionali, molecolari e coltivazione-indipendenti per identificazione/tipizzazione e analisi di popolazioni microbiche 3. valutazione delle molteplici potenzialità applicative di microrganismi ambientali anche come bioindicatori 4. acquisizione di capacità critiche tramite lettura di articoli scientifici
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DALMASTRI Claudia
( programma)
1. Evoluzione e sistematica dei microrganismi Origine dei batteri; filogenesi molecolare; gene per il 16S rRNA ed evoluzione; fondamenti di sistematica dei microrganismi 2. Diversità metabolica nei microrganismi Chemiolitotrofia; fermentazioni; respirazione anaerobia; fototrofia 3. Diversità funzionale dei microrganismi Batteri fototrofi e chemiotrofi; batteri nei cicli di azoto e zolfo 4. I principali gruppi filogenetici di Bacteria Proteobacteria, Firmicutes, Bacteroidetes, Ipertermofili 5. I principali gruppi filogenetici di Archea Phyla ed evoluzione; Euryarchaeota, altri 6. Metodi di studio in ecologia microbica Metodi colturali;analisi attività funzionali. Metodi indipendenti dalla coltivazione: microscopia, analisi genetiche e genoma 7. Gli ecosistemi microbici Principi di ecologia Ambiente microbico: Interazioni microbiche (Quorum sensing; Biofilm) Ambiente terrestre: il suolo Ambienti acquatici: acque dolci; mare Ambienti estremi (abissi; sorgenti idrotermali) 8. Ruolo microbico nei cicli dei nutrienti Carbonio, azoto, zolfo; altri 9. Simbiosi tra microrganismi e tra microrganismi e organismi diversi Piante; rizosfera; noduli radicali Mammiferi; microbioma intestinale; rumine 10. I microrganismi negli ambienti antropizzati Biorisanamento di siti contaminati; trattamento acque; biocorrosione; recupero di minerali da miniere
( testi)
Libro di testo: Brock. Biologia dei microrganismi. Microbiologia generale, ambientale e industriale. Madigan et al., Pearson Editore (XIV ed.)
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BIO/19
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44
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410259 -
ENTOMOLOGIA
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi prevalenti: 1) far acquisire conoscenze di base su morfologia, anatomia, fisiologia, biologia ed evoluzione dei principali gruppi di esapodi. 2) far acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla sistematica e classificazione degli esapodi. 3) proporre gli elementi di base per una discussione sul significato del successo evolutivo degli esapodi e sulla loro importanza nello studio di base ed applicato. 4) far acquisire le conoscenze sulla biodiversità degli esapodi ed i relativi adattamenti. 5) fornire gli strumenti per il riconoscimento tassonomico degli esapodi a livello delle principali famiglie, soprattutto relativamente alle specie della fauna italiana. 6) stimolare ed esaltare la curiosità e le capacità di osservazione e di critica. 7) rendere lo studente in grado di valutare la propria competenza in ambiti particolari del campo specifico.
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DI GIULIO ANDREA
( programma)
1) Introduzione: Significato e scopo del corso; l’entomologia nella storia della Zoologia e più in generale nella storia della scienza; ruolo dell’entomologia nelle moderne discipline biologiche; entomologia di base ed applicata; rapporti degli insetti con l’uomo e l’ambiente. 2) Generalità sugli Artropodi; problemi di filogenesi degli Artropodi; gli insetti nell’evoluzione degli Artropodi terrestri; generalità sugli Atelocerati, ed in particolare sugli Esapodi; cenni di paleontologia degli insetti; origine degli insetti; significato del successo evolutivo degli insetti. 3) Gli insetti come animali terrestri; esoscheletro; struttura del tegumento e della cuticola; colori chimici e fisici. Anatomia esterna: regioni del corpo; scleriti; segmentazione primaria e secondaria; appendici ed ali. 4) Il movimento: muscolatura ed endoscheletro; la corsa; il salto; origine e meccanica del volo; adattamenti alla vita acquatica ed importanza delle forze di superficie, il nuoto; lo scavo; arti raptatori e foretici. 5) Respirazione; respirazione in ambiente acquatico; riassorbimento dell’acqua; escrezione; adattamenti alle modificazioni di temperatura. 6) L’alimentazione: appendici cefaliche ed apparati boccali; anatomia e fisiologia dell’apparato digerente; strategie alimentari. 7) Sistema circolatorio. 8) La riproduzione: struttura e morfologia funzionale dei segmenti e delle appendici genitali; apparati riproduttori e comportamenti riproduttivi; viviparità; partenogenesi; pedogenesi; poliembrionia; significato dell’eterogonia; uova; spermatozoi. 9) Sviluppo embrionale e postembrionale: accrescimento e metamorfosi; tipi di larve e tipi di metamorfosi; diapausa; fisiologia della muta; ghiandole endocrine. 10) Comunicazione fisiologica entro l'insetto. Sistema nervoso: le componenti ed il funzionamento. Sistema endocrino: gli ormoni e gli organi endocrini. Ghiandole esocrine. Percezione dell'ambiente. Occhi composti. Visione. Ocelli. Meccanorecettori. Chemiorecettori. Comunicazione con altri organismi. Colorazione. Produzione di luce. Comunicazione meccanica: produzione di suono e vibrazioni del substrato.Comunicazione chimica: feromoni e secrezioni di significato interspecifico. 11) Rapporti intraspecifici; cure parentali; società; rapporti interspecifici; predazione; parassitismo. 12) Orientamento; migrazioni; dispersione. 13) Classificazione: caratteri diagnostici a livello degli ordini e cenni sulle famiglie più importanti, con particolare riguardo alla fauna italiana ed agli aspetti di biologia ed ecologia. Filogenesi degli insetti. Esapodi Apterigoti: COLLEMBOLA, PROTURA, DIPLURA, MICROCORYPHIA, ZYGENTOMA. Paleotteri: EPHEMEROPTERA, ODONATA. Polineotteri (ordini ortotteroidi): PLECOPTERA, EMBIOPTERA, DICTYOPTERA, ISOPTERA, GRYLLOBLATTODEA, DERMAPTERA, PHASMIDA, ORTOPTERA, ZORAPTERA, MANTOFASMATODEA. Paraneotteri (ordini emitteroidi): PSOCOPTERA, PHTHIRAPTERA, THYSANOPTERA, HETEROPTERA. HOMOPTERA. Oligoneotteri: MECOPTERA, TRICHOPTERA, LEPIDOPTERA, DIPTERA, SIPHONAPTERA, MEGALOPTERA, RAPHIDIOPTERA, PLANIPENNIA, COLEOPTERA, STREPSIPTERA, HYMENOPTERA. 14) 1) Introduzione: Significato e scopo del corso; l’entomologia nella storia della Zoologia e più in generale nella storia della scienza; ruolo dell’entomologia nelle moderne discipline biologiche; entomologia di base ed applicata; rapporti degli insetti con l’uomo e l’ambiente. 2) Generalità sugli Artropodi; problemi di filogenesi degli Artropodi; gli insetti nell’evoluzione degli Artropodi terrestri; generalità sugli Atelocerati, ed in particolare sugli Esapodi; cenni di paleontologia degli insetti; origine degli insetti; significato del successo evolutivo degli insetti. 3) Gli insetti come animali terrestri; esoscheletro; struttura del tegumento e della cuticola; colori chimici e fisici. Anatomia esterna: regioni del corpo; scleriti; segmentazione primaria e secondaria; appendici ed ali. 4) Il movimento: muscolatura ed endoscheletro; la corsa; il salto; origine e meccanica del volo; adattamenti alla vita acquatica ed importanza delle forze di superficie, il nuoto; lo scavo; arti raptatori e foretici. 5) Respirazione; respirazione in ambiente acquatico; riassorbimento dell’acqua; escrezione; adattamenti alle modificazioni di temperatura. 6) L’alimentazione: appendici cefaliche ed apparati boccali; anatomia e fisiologia dell’apparato digerente; strategie alimentari. 7) Sistema circolatorio. 8) La riproduzione: struttura e morfologia funzionale dei segmenti e delle appendici genitali; apparati riproduttori e comportamenti riproduttivi; viviparità; partenogenesi; pedogenesi; poliembrionia; significato dell’eterogonia; uova; spermatozoi. 9) Sviluppo embrionale e postembrionale: accrescimento e metamorfosi; tipi di larve e tipi di metamorfosi; diapausa; fisiologia della muta; ghiandole endocrine. 10) Comunicazione fisiologica entro l'insetto. Sistema nervoso: le componenti ed il funzionamento. Sistema endocrino: gli ormoni e gli organi endocrini. Ghiandole esocrine. Percezione dell'ambiente. Occhi composti. Visione. Ocelli. Meccanorecettori. Chemiorecettori. Comunicazione con altri organismi. Colorazione. Produzione di luce. Comunicazione meccanica: produzione di suono e vibrazioni del substrato.Comunicazione chimica: feromoni e secrezioni di significato interspecifico. 11) Rapporti intraspecifici; cure parentali; società; rapporti interspecifici; predazione; parassitismo. 12) Orientamento; migrazioni; dispersione. 13) Classificazione: caratteri diagnostici a livello degli ordini e cenni sulle famiglie più importanti, con particolare riguardo alla fauna italiana ed agli aspetti di biologia ed ecologia. Filogenesi degli insetti. Esapodi Apterigoti: COLLEMBOLA, PROTURA, DIPLURA, MICROCORYPHIA, ZYGENTOMA. Paleotteri: EPHEMEROPTERA, ODONATA. Polineotteri (ordini ortotteroidi): PLECOPTERA, EMBIOPTERA, DICTYOPTERA, ISOPTERA, GRYLLOBLATTODEA, DERMAPTERA, PHASMIDA, ORTOPTERA, ZORAPTERA, MANTOFASMATODEA. Paraneotteri (ordini emitteroidi): PSOCOPTERA, PHTHIRAPTERA, THYSANOPTERA, HETEROPTERA. HOMOPTERA. Oligoneotteri: MECOPTERA, TRICHOPTERA, LEPIDOPTERA, DIPTERA, SIPHONAPTERA, MEGALOPTERA, RAPHIDIOPTERA, PLANIPENNIA, COLEOPTERA, STREPSIPTERA, HYMENOPTERA. 14) Aspetti della entomologia applicata: entomologia medica e veterinaria, entomologia agraria, entomologia e conservazione, entomologia nella valutazione ambientale, entomologia e beni culturali, entomologia urbana.
( testi)
P.J. Gullan & P.S. Cranston “Lineamenti di Entomologia” Zanichelli R.G. Davies “Lineamenti di Entomologia” Zanichelli G. Grimaldi “Evolution of the Insects” R.F. Chapman “The Insects: structure and function” Hodder & Stoughton, London C. Gillot “Entomology” Plenum Press, New York O.W. Richards & R.G. Davies “Imm’s general textbook of entomology” Chapman & Hall, London Vol. I e II M. Chinery “Guida agli insetti d’Europa” Muzzio
Orario di Ricevimento: tutti i giorni della settimana previo appuntamento per email (andrea.digiulio@uniroma3.it)
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BIO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401676 -
ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE
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20410284 -
PARASSITOLOGIA EVOLUZIONISTICA
(obiettivi)
Offrire allo studente lo studio della parassitologia in una prospettiva nuova, attraverso un approccio ecologico-evoluzionistico e comparativo. l’intima ed intricata natura dell’associazione tra ospite e parassita è stata storicamente trattata con fortissima enfasi in relazione alla sua patogenicità per gli ospiti, siano essi l’uomo, gli animali domestici, o le coltivazioni. questo corso intende invece offrire allo studente l’opportunità di approfondire argomenti come le strategie adattative della vita del parassita, l’impatto del parassitismo sulla struttura delle comunità o il ruolo del parassita nel trasferimento di energia trofica nelle comunità. verrà enfatizzato il ruolo dell’ospite come elemento chiave dell’ambiente in cui vive il parassita e come tale importante sorgente di pressioni selettive. lo studente verrà esposto ad un corso dinamico con lezioni frontali, seminari di approfondimento ed esercitazioni pratiche su taxa parassiti.
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6
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BIO/05
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402025 -
BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze approfondite sulla bioindicazione e sulle sue applicazioni, con particolare riguardo agli organismi vegetali e animali utilizzati come indicatori biologici dello stato ambientale. Conoscenza approfondita di metodiche sperimentali e di elaborazione dati ai fini del monitoraggio ambientale.
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6
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BIO/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402508 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
COMPRENSIONE DEI PRINCIPALI PATHWAY METABOLICI SVILUPPATI DA MICROORGANISMI, PIANTE E ANIMALI NELLA BIOSINTESI DI SOSTANZE DEL METABOLISMO SECONDARIO DI PARTICOLARE INTERESSE PER LA SALUTE DELL’UOMO E RAGGIUNGIMENTO DELLE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEGLI EQUILIBRI CHIMICI CHE REGOLANO LE ORIGINI, IL TRASPORTO, LE TRASFORMAZIONI E GLI EFFETTI DI ALCUNI INQUINANTI AMBIENTALI SIA DI ORIGINE NATURALE CHE ANTROPICA.
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TOFANI DANIELA
( programma)
CENNI INTRODUTTIVI SULLA CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI. CARATTERISTICHE DEI METABOLITI SECONDARI. SOSTANZE ALLELOPATICHE. LE VIE BIOSINTETICHE DEL METABOLISMO SECONDARIO. IL METABOLISMO DELL'ACETATO. PROSTAGLANDINE. POLICHETIDI AROMATICI. ANTRACHINONI. CANNABINOIDI. AFLATOSSINE. TETRACICLINE. IL METABOLISMO DELLO SHIKIMATO. BIOGENESI DELLO SHIKIMATO. ACIDI CINNAMICI. LIGNINE. FENILPROPANI. ACIDI BENZOICI. CUMARINE. FLAVONOIDI. TANNINI. ISOFLAVONI. CHINONI TERPENOIDICI. IL METABOLISMO DEL MEVALONATO. BIOGENESI DEL ACIDO MEVALONICO. I VARI TIPI DI TERPENI E I COMPOSTI DERIVATI. IRIDOIDI. GIBBERELLINE. CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI STEROIDI ANIMALI. FITOSTEROLI. ALCALOIDI: DEFINIZIONE, AMMINOACIDI ORIGINARI E NOMENCLATURA. BIOSINTESI E ATTIVITÀ DEI PRINCIPALI TIPI DI ALCALOIDI: COCAINA, NICOTINA, CURARI, MORFINA, LOGANINA, ACIDO LISERGICO, CONIINA. CENNI SUI CARBOIDRATI. GLUCOSIDI CIANOGENICI. STREPTOMICINA. METABOLITI SECONDARI DI ORIGINE PEPTIDICA. INTERFERONI. PEPTIDI OPPIOIDI. TOSSINE PEPTIDICHE: RICINA E BOTULINO. PENICILLINE. PRINCIPI BASE DELLA CHIMICA DELL’AMBIENTE. INTERAZIONI FRA LE VARIE SFERE IN CUI È SUDDIVISO L’AMBIENTE TERRESTRE. L’ATMOSFERA: CENNI SULLA FORMAZIONE E DEPLEZIONE DELL’OZONO (BUCO DELL’OZONO); EFFETTO DEI CFC E HALON. CENNI SULLE SPECIE OSSIDANTI ED INQUINANTI E IL LORO MONITORAGGIO. IL PARTICOLATO: IPA E FTALATI. L’EFFETTO-SERRA: PRINCIPALI GAS-SERRA E LORO GWP. IL PROTOCOLLO DI KYOTO. L'IDROSFERA. PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DELL'ACQUA E DEI CORPI D'ACQUA. TIC, TOC, TC. INQUINANTI ORGANICI BIODEGRADABILI (COD, BOD5), DI DIFFICILE OSSIDAZIONE E TOSSICI (LD50 E LOD50). BIOACCUMULAZIONE E BIOMAGNIFICAZIONE. METABOLISMO DI ALCUNI PESTICIDI.
( testi)
P.M. DEWICK : CHIMICA, BIOSINTESI E BIOATTIVITA' DELLE SOSTANZE NATURALI. EDIZIONI PICCIN FOTOCOPIE DELLE SLIDE UTILIZZATE A LEZIONE, DISTRIBUITE DAL DOCENTE. C. BAIRD, M. CANN “CHIMICA AMBIENTALE”, ZANICHELLI. COPIE DELLE SLIDES UTILIZZATE PER LE LEZIONI (PROTETTE DA PW) SONO DISPONIBILI IN RETE ALL’INDIRIZZO: HTTP://HOST.UNIROMA3.IT/CENTRI/CISDIC/INDEX.HTM
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CHIM/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410301 -
ECOLOGIA E GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI COSTIERI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi la padronanza dei principi dell’ecologia degli ecosistemi costieri, la comprensione del suo rapporto con altre discipline ecologiche (ecologia animale, ecologia vegetale) e l’applicazione in questo contesto di conoscenze acquisite in precedenza (botanica, zoologia, ecologia). Questo corso propone di analizzare la biodiversità complessiva degli ecosistemi costieri, a livello nazionale ed europeo e i principali fattori di disturbo. Inoltre, si prevede di sviluppare i principi di base dell’ osservazione, campionamento e monitoraggio in campo, organizzazione e analisi in laboratorio di dati raccolti in questi ambienti. in fine, si prevede di sviluppare la consapevolezza sulle problematiche relative alla conservazione e alla gestione di questi ecosistemi.
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ACOSTA ALICIA TERESA ROSARIO
( programma)
Ecologia e Diversità floristico-vegetazionale degli ecosistemi costieri
Gli ecosistemi costieri come interfaccia fra l’ambiente terrestre e marino. I gradienti ambientali. Ecotoni e transizioni. Diversità degli ecosistemi costieri sabbiosi, rocciosi e lagunari. Caratteristiche e distribuzione nei diversi continenti. Fitocenosi costiere dei litorali italiani ed europei (mediterranei ed atlantici). Principali aggruppamenti vegetali. Principali strategie adattative delle piante. Gli Habitat costieri della Direttiva Europea 92/43/EEC (Direttiva Habitat) ed EUNIS presenti in Italia. Problematiche di conservazione. Tecniche di campionamento e di analisi dei dati.
Ecologia e diversità faunistica delle coste sabbiose, delle lagune costiere e delle coste rocciose Gli animali delle dune costiere e rapporti con la vegetazione psammoalofila. Interazioni fra le zoocenosi dunali e quelle della macchia mediterranea sempreverde. Fauna delle zone umide retrodunali, siti di nidificazione e svernamento dell’avifauna; rapporti con la Convenzione di Ramsar. Problemi di conservazione e gestione. Spiaggiamenti e recupero di vertebrati marini (cetacei e tartarughe marine); nidificazione delle tartarughe marine e loro salvaguardia. Animali terrestri e marini della zona intertidale. Fauna delle pozze di scogliere. Le falesie e la nidificazione degli uccelli. Problemi di conservazione e gestione
Gestione e Conservazione degli ambienti costieri La conservazione dei litorali. Principali fattori di disturbo. Effetti dei disturbi sulle fitocenosi: Meccanismi di risposta. Le specie minacciate e le specie esotiche. Bioindicatori. Qualità ambientale e stato di conservazione. Response to disturbance. Endangered species. Alien species. Bioindicators. Environmental quality and conservation status. Principali strategie per la conservazione degli ecosistemi costieri
( testi)
Acosta A. & Ercole S. 2017. Gli habitat delle coste sabbiose italiane: ecologia e problematiche di conservazione. Quaderni ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 215/2015. Ruffo, S. (a cura di). (2002). Dune e spiagge sabbiose. Ambienti fra terra e mare. Quaderni Habitat, 4. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Scaricabile dal sito del Ministero.
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CARPANETO GIUSEPPE
( programma)
Ecologia e diversità animale degli ecosistemi costieri Gli animali delle dune costiere e rapporti con la vegetazione psammoalofila. Interazioni fra le zoocenosi dunali e quelle della macchia mediterranea sempreverde. Fauna delle zone umide retrodunali, siti di nidificazione e svernamento dell’avifauna; rapporti con la Convenzione di Ramsar. Problemi di conservazione e gestione. Spiaggiamenti e recupero di vertebrati marini (cetacei e tartarughe marine); nidificazione delle tartarughe marine e loro salvaguardia. Animali terrestri e marini della zona intertidale. Fauna delle pozze di scogliere. Le falesie e la nidificazione degli uccelli. Problemi di conservazione e gestione
( testi)
PRESENTAZIONI POWER POINT E ALTRI DOCUMENTI ELETTRONICI DISTRIBUITI DAL PROFESSORE
Il prof. Carpaneto riceve ogni giorno dalle 15:00 alle 18:30 previo appuntamento via email: giuseppe.carpaneto@uniroma3.it
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BIO/03
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16
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410287 -
METODI E TECNICHE IN ECOLOGIA DELLA VEGETAZIONE
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi l’acquisizione delle conoscenze sui principali metodi e tecniche per lo studio della vegetazione. in particolare: - acquisire la padronanza sui principali metodi di studio della vegetazione; - aumentare la capacita’ di interpretare i fenomeni ecosistemici naturali ed antropici con particolare attenzione verso i meccanismi di trasformazione del paesaggio vegetale; - sviluppare le capacita’ di scelta ed applicazione dei metodi di studio e monitoraggio piu’ adeguati a fini conservazionistici e gestionali; - implementare le possibilita’ di interpretazione dei dati sperimentali e di articoli scientifici nei settori dell’ecologia vegetale, della geobotanica e dell’ecologia applicata.
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CUTINI MAURIZIO
( programma)
PROPRIETÀ DELLE COMUNITÀ VEGETALI, ZONE E FASCE DI VEGETAZIONE, CONCETTI DI ZONALITÀ, AZONALITÀ ED EXTRAZONALITÀ. DINAMISMO DELLA VEGETAZIONE E VEGETAZIONE NATURALE POTENZIALE. FORME DI CRESCITA E CARATTERISTICHE MORFOLOGICO-FUNZIONALI DELLE PIANTE. STRATEGIE DI GRIME (C-S-R) E PLANT TRAITS. METODI DI CAMPIONAMENTO DELLA VEGETAZIONE (CASUALE E SISTEMATICO). ANALISI DELLA DIVERSITÀ: CONCETTI GENERALI E METODI DI CALCOLO (CURVE DI RAREFAZIONE, RANGO ABBONDANZA-DOMINANZA, CURVE DI RÉNY). EVOLUZIONE DEL METODO FITOSOCIOLOGICO (SIN- E GEOSINFITOSOCIOLOGIA). SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA DEL PAESAGGIO VEGETALE. VEGETAZIONE E INTERPRETAZIONE DEGLI HABITAT (CLASSIFICAZIONE EUNIS E ALL. I DELLA DIRETTIVA HABITAT). MONITORAGGIO E LISTA ROSSA DEGLI HABITAT. CAMBIAMENTI GLOBALI ED EFFETTI SUL PAESAGGIO VEGETALE. ANALISI MULTITEMPORALE, IMPATTO ANTROPICO ED EFFETTI SULLA VEGETAZIONE.
( testi)
BRECKLE S.W., 2002. Walter’s Vegetation of the Earth.Springer. VAN DER MAAREL E. (Ed.), 2005. Vegetation Ecology. Blackwell Publishing.
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BIO/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410208 -
Biologia marina
(obiettivi)
L’insegnamento è una delle attività formative opzionali del corso di Laurea Magistrale in “Biodiversità e gestione degli Ecosistemi”, e consente allo studente di acquisire una conoscenza di base della Biologia Marina e delle problematiche legate alla conservazione dell’ambiente marino, con un’attenzione specifica rivolta al Mar Mediterraneo. Obiettivi formativi dell’insegnamento sono: 1) acquisire i concetti di base di Oceanografia, relativi ai fattori fisico-chimici ed ai movimenti del mare 2) acquisire le competenze di base relative alla biologia ed agli adattamenti degli organismi marini, nonché alle principali biocenosi del Mar Mediterraneo di interesse conservazionistico ed alla sua biogeografia 3) acquisire le competenze relative alle principali tecniche di monitoraggio e raccolta dati in ambiente marino 4) acquisire i concetti e le competenze relative alle criticità esistenti nel Mar Mediterraneo, ed agli strumenti disponibili per la sua gestione e protezione.
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Chiesa Stefania
( programma)
Parte 1- Introduzione alla Biologia Marina e all’Oceanografia. Breve introduzione alla Biologia Marina ed all’Oceanografia; origine e formazione degli oceani; fondali e sedimenti marini; caratteristiche fisico-chimiche degli oceani; movimenti del mare (correnti, maree, onde); focus sulle caratteristiche e la circolazione del Mar Mediterraneo.
Parte 2-La vita nel mare. Gli adattamenti degli organismi all’ambiente marino; la riproduzione ed i cicli vitali; le associazioni tra organismi; il benthos e la zonazione verticale; il plancton, il necton; gli ambienti profondi; gli ecosistemi di transizione, con particolare riferimento alle lagune costiere. Principali ecosistemi e biocenosi del Mar Mediterraneo di interesse conservazionistico. La biogeografia del Mar Mediterraneo.
Parte 3- Metodi di campionamento e di monitoraggio in ambiente marino. Principali metodi di monitoraggio e raccolta dati in ambiente marino; la genetica e la genomica degli organismi marini: metodi di indagine classiche e nuove frontiere della genomica (environmental DNA e Next Generation Sequencing).
Parte 4- Il Mar Mediterraneo e le sfide attuali per la sua gestione e conservazione. Cenni alle direttive comunitarie, le strategie ed i programmi di finanziamento rivolti alla protezione dell’ambiente marino e approfondimenti specifici sugli “hot topics”: adattamento e resilienza ai cambiamenti climatici; introduzione di specie alloctone, fenomeni di tropicalizzazione e meridionalizzazione; impatto delle plastiche; strumenti da pesca e sovra sfruttamento delle risorse ittiche; contaminanti ambientali e loro trasferimento dai comparti abiotici a quelli biotici.
( testi)
1) Cognetti G., Sarà M., Magazzù G. - Biologia Marina. Edizioni Calderini, Roma, 1999. 596 pagine (O successive ristampe). 2) Castro P., Huber M.E.- Biologia Marina. Mcgraw Hill Education, 2011. DISPENSE ED EVENTUALE MATERIALE DI APPROFONDIMENTO VENGONO FORNITI DAL DOCENTE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO
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BIO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402360 -
BIOCHIMICA CELLULARE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI OFFRIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE RELATIVE AGLI “INORGANIC BIOFACTORS” NELL’OMEOSTASI, PARTENDO DAL RUOLO BIOCHIMICO FINO AD ANALIZZARE IL LORO IMPATTO SULLA SALUTE DELL’UOMO. INOLTRE, IL CORSO FORNIRA' ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE ESSENZIALI PER LA COMPRENSIONE DEI MECCANISMI BIOCHIMICI E MOLECOLARI ALLA BASE DELLE MALATTIE METABOLICHE, MITOCONDRIALI E NEOPLASTICHE.
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Erogato presso
20402360 BIOCHIMICA CELLULARE in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 DI MASI ALESSANDRA, ASCENZI PAOLO
( programma)
LE EMOPROTEINE. IL METABOLISMO DELL'EME E LE PATOLOGIE ASSOCIATE. LA BIOSINTESI DELL'EME E LE PATOLOGIE ASSOCIATE. IL METABOLISMO DEL FERRO E LE PATOLOGIE ASSOCIATE. DEFINIZIONE DI “INORGANIC BIOFACTORS”. I PRINCIPALI “INORGANIC BIOFACTORS”: L’OSSIGENO MOLECOLARE, IL MONOSSIDO DI CARBONIO, IL MONOSSIDO D’AZOTO, L’ACIDO SOLFIDRICO. ANALISI DEL RUOLO BIOCHIMICO E CELLULARE DEGLI "INORGANIC BIOFACTORS" E DEL LORO CONTRIBUTO NELL'INSORGENZA DI PATOLOGIE UMANE. RUOLO TERAPEUTICO DEGLI "INORGANIC BIOFACTORS". LE SPECIE REATTIVE DELL’OSSIGENO E DELL’AZOTO. LE MALATTIE MITOCONDRIALI. LA QUESTIONE ENERGETICA DELLE CELLULE TUMORALI. VARIAZIONI METABOLICHE NELLE CELLULE TUMORALI: EFFETTO WARBURG.
( testi)
ARTICOLI SCIENTIFICI, SUPPORTI INFORMATICI E CARTACEI FORNITI DAL DOCENTE. Testi di supporto: - Siliprandi & Tettamanti "Biochimica Medica - strutturale, metabolica e funzionale" Ed. Piccin - Chiurchiù & Maccarrone "I radicali liberi e la loro rilevanza in biomedicina: dai meccanismi molecolari alle prospettive terapeutiche" Ed Piccin
ORARIO RICEVIMENTO: lunedì ore 10
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BIO/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410207 -
Biochimica della nutrizione
(obiettivi)
"Il corso di Biochimica della Nutrizione intende fornire agli studenti le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso cui l’organismo umano utilizza macro- e micronutrienti al fine di produrre l’energia necessaria per mantenere lo stato di ordine caratteristico di ciascun essere vivente. In particolare, obiettivi del Corso sono la comprensione delle modalità con le quali i diversi gruppi di nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali) ed altre sostanze di origine naturale e non (etanolo, bevande nervine, xenobiotici) vengono assimilati e trasformati nell’organismo umano e ne influenzano lo stato metabolico. Infine il Corso si propone anche di illustrare i meccanismi di formazione delle specie reattive dell’ossigeno legati al metabolismo ed il ruolo protettivo esercitato da composti antiossidanti di origine alimentare.
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BIO/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401653 -
BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI FORNIRE UNA PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ DI UN LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE INSERITA NEL CONTESTO ORGANIZZATIVO E COMMERCIALE ATTUALE, DI ILLUSTRARE LE VARIE FASI CHE COSTITUISCONO LE ANALISI CLINICHE E DI PASSARE IN RASSEGNA LE PRINCIPALI METODOLOGIE, SIA IN CAMPO BIOCHIMICO CHE MOLECOLARE, IMPIEGATE NEI MODERNI LABORATORI BIOMEDICI A SCOPO DIAGNOSTICO E QUINDI DI FORNIRE LE BASI PER L’INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI IN CHIAVE FISIO PATOLOGICA. PROMUOVERE UN APPROCCIO CRITICO ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO.
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Erogato presso
20401653 BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 BARONI SILVIA
( programma)
• MEDICINA DI LABORATORIO E BIOCHIMICA CLINICA TEST BIOCHIMICI E ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO VARIABILITÀ PREANALITICA, ANALITICA E BIOLOGICA RANGE DI RIFERIMENTO • CONTROLLO DI QUALITÀ • PRINCIPALI TECNICHE ANALITICHE IMMUNOCHIMICA ED INTERFERENZE • LABORATORIO E MALATTIE CARDIOVASCOLARI LIPOPROTEINE E DISLIPIDEMIE LABORATORIO E DIABETE MELLITO MARCATORI DANNO CARDIACO • LABORATORIO E RENE ESAME DELLE URINE • LABORATORIO E FEGATO • LABORATORIO E ONCOLOGIA • LABORATORIO E MALATTIE NEUROLOGICHE ESAME DEL LIQUOR • LABORATORIO ED INFERTILITÀ MASCHILE • CENNI DI BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
( testi)
M.Ciaccio, G Lippi. Biochimica Clinica e Medicina di laboratorio. EdiSES, 2°ed, 2018
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6
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BIO/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410253 -
NEUROBIOLOGIA CELLULARE APPLICATA
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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Erogato presso
20410253 NEUROBIOLOGIA CELLULARE APPLICATA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 PERSICHINI TIZIANA
( programma)
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione. Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio. programma dell’insegnamento: Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
( testi)
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA” – THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
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6
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BIO/06
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32
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402204 -
CHIMICA BIOORGANICA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI EVIDENZIARE LE REAZIONI COMUNI ALLA CHIMICA ORGANICA E ALLA CHIMICA DEI SISTEMI BIOLOGICI. INFATTI, SE DA UN LATO LE TRASFORMAZIONI DEI GRUPPI FUNZIONALI SIANO FORMALMENTE LE STESSE, I MECCANISMI DI REAZIONE DIFFERISCONO IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI SPERIMENTALI PROPRIE DELLA CHIMICA DI SINTESI O DELLA CHIMICA DEI SISTEMI BIOLOGICI. IN QUESTO CONTESTO, IL RUOLO DEGLI ENZIMI NELLE TRASFORMAZIONI BIOLOGICHE SARÀ MESSO A CONFRONTO CON IL RUOLO SVOLTO, NELLE CORRISPONDENTI REAZIONI DI LABORATORIO, DA TEMPERATURA, PRESSIONE, PH, PRESENZA DI CATALIZZATORI E TIPO DI SOLVENTE. A TALE SCOPO, SARANNO ESAMINATE ALCUNE DELLE PIÙ NOTE REAZIONI DELLA CHIMICA ORGANICA DI BASE EVIDENZIANDO, CASO PER CASO, LE SOMIGLIANZE E LE DIFFERENZE CON LE ANALOGHE TRASFORMAZIONI PRESENTI NEI SISTEMI BIOLOGICI
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6
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CHIM/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402369 -
GENETICA DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi principali del corso di genetica dei microrganismi sono la conoscenza: 1) del genoma dei procarioti e dei meccanismi che assicurano la sua replicazione, trascrizione, traduzione ed integrità nel corso delle generazioni; 2) dei meccanismi alla base della regolazione dell’espressione genica nei procarioti; 3) dei meccanismi responsabili del trasferimento genico orizzontale (coniugazione, trasformazione e trasduzione); 4) dei meccanismi coinvolti nel differenziamento cellulare e nella risposta adattativa. gli studenti inoltre acquisiranno nozioni di base sulle principali tecniche di ingegneria genetica dei procarioti e sugli approcci –omici allo studio delle comunità microbiche.
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Erogato presso
20401664 GENETICA DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 IMPERI FRANCESCO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a linguaggi, metodologie e approcci sperimentali per lo studio delle relazioni genotipo-fenotipo nei procarioti; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e analizzare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di valutare e impostare un approccio sperimentale.
Programma - stuttura, organizzazione, funzionamento ed evoluzione del cromosoma batterico; - metodi e approcci per il sequenziamento e l’analisi dei genomi batterici; - stuttura, organizzazione, funzione ed evoluzione degli elementi genetici mobili (plasmidi e trasposoni); - basi genetiche e molecolari del trasferimento genico orizzontale; - basi genetiche e molecolari della regolazione dell’espressione genica e della bistabilità nei procarioti; - basi genetiche e metodi di studio della resistenza e della tolleranza agli antibiotici; - metodi di identificazione e validazione di geni essenziali; - approcci per l’identificazione e lo studio di microrganismi “non coltivabili”
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Genetica dei Batteri, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise via email con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso.
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6
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BIO/18
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410314 -
GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI
(obiettivi)
Il corso punta a fornire una visione piu’ ampia e approfondita di aspetti della genetica, non trattati nel corso di genetica di base, e relativi al ruolo del genoma (ed epigenoma) umano nel controllo di processi biologici complessi e nella risposta individuale a fattori endogeni ed esogeni.
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Erogato presso
20410314 GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 Berardinelli Francesco
( programma)
IL GENOMA (ORGANIZZAZIONE, RELAZIONE STRUTTURA FUNZIONE, REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE GENICA). EPIGENOMA (METILAZIONE, MODIFICAZIONE DEGLI ISTONI, ARCHITETTURA 3D DELLA CROMATINA, NON-CODING RNA). DETERMINAZIONE GENETICA DEL SESSO (COME E’ DETERMINATO IL SESSO, COMPENSAZIONE DEL CROMOSOMA X E INATTIVAZIONE, EFFETTI FENOTIPICI DIPENDENTI DAL SESSO). REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE. GENETICA DELL’INVECCHIAMENTO (TEORIE GENETICHE DELLA SENESCENZA, GENI DELLA LONGEVITA’, INVECCHIAMENTO NEGLI ORGANISMI MODELLO, INVECCHIAMENTO CELLULARE E MOLECOLARE). GENETICA DEL CANCRO (ONCOGENI, GENI ONCOSOPPRESSORI, RIARRANGIAMENTI CROMOSOMICI E CANCRO, TEORIA DELLE CELLULE STAMINALI TUMORALI). RISPOSTA GENETICA INDIVIDUALE E FARMACOGENETICA.
( testi)
- ARTICOLI SCIENTIFICI E DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE - TOM STRACHAN E ANDREW READ, GENETICA MOLECOLARE UMANA, ZANICHELLI - MICHEAL R. CUMMINGS, EREDITA’ PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA UMANA, EDISES - DANIEL L. HARTL ED ELIZABETH W. JONES, GENETICA ANALISI DI GENI E GENOMI, EDISES - M.A. JOBLING, M.E. HURLES E C. TYLER-SMITH, HUMAN EVOLUTIONARY GENETICS, GARLAND SCIENCE
Il professore riceve tutti martedì dalle 16.00 alle 17.00 previo appuntamento via mail: francesco.berardinelli@uniroma3.it
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6
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BIO/18
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401777 -
IGIENE
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI FORNIRE LE INFORMAZIONI METODOLOGICHE NECESSARIE PER LO STUDIO DEI PROBLEMI DI SANITÀ PUBBLICA; FAR ACQUISIRE LE COMPETENZE NECESSARIE PER L'ESERCIZIO DELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE E CRONICO DEGENERATIVE.
OBIETTIVI SPECIFICI AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE DEVE ESSERE IN GRADO DI: • RIFERIRE I PRINCIPALI INDICI STATISTICO-SANITARI DI MORTALITÀ E MORBOSITÀ • PROGETTARE IN TERMINI GENERALI STUDI EPIDEMIOLOGICI • INTERPRETARE DATI EPIDEMIOLOGICI PER LA PREVENZIONE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE • RIFERIRE GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DI PROFILASSI DIRETTA E SPECIFICA • INDICARE I PRINCIPI E LE APPLICAZIONI DELLE METODOLOGIE DI LABORATORIO A LIVELLO DI TUTELA DELL'AMBIENTE E DELLE COMUNITÀ • PROGETTARE IN TERMINI GENERALI INTERVENTI DI TUTELA DELL'AMBIENTE PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE • ESPORRE METODOLOGIE E STRATEGIE DELL'EDUCAZIONE SANITARIA E PROMOZIONE DELLA SALUTE
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6
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MED/42
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
APPROFONDIRE I MECCANISMI CELLULARI E MOLECOLARI DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA; APPRENDERE I MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO IN SALUTE E IN MALATTIA.
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Erogato presso
20401821 IMMUNOLOGIA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 , Coccia Eliana Maria
( programma)
- GLI ATTORI DEL SISTEMA IMMUNITARIO: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE, TESSUTI E ORGANI LINFOIDI. - L’IMMUNITÀ INNATA: CARATTERISTICHE GENERALI, CELLULE E RECETTORI COINVOLTI. - RUOLO DELL’IMMUNITÀ INNATA NELLA GENERAZIONE DI RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE. RICONOSCIMENTO DI MOTIVI STRUTTURALI NEL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO. CELLULE DENDRITICHE E INNESCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA. - L’IMMUNITA’ SPECIFICA E L’ANTIGENE. L'ANTIGENE ED IL SUO RICONOSCIMENTO. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI DI INTERESSE BIOLOGICO. ANTIGENICITÀ ED IMMUNOGENICITÀ. CARATTERISTICHE DEGLI ANTIGENI RICONOSCIUTI DAI LINFOCITI B E T. - COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITA’ E PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI B. STRUTTURA DELLE IMMUNOGLOBULINE E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DELLE IMMUNOGLOBULINE. - SVILUPPO E MATURAZIONE DEI LINFOCITI T. STRUTTURA DEL TCR E RIARRANGIAMENTO DEI GENI DEL TCR.
- DIFFERENZIAZIONE E FUNZIONI DEI LINFOCITI T CD4+ E CD8+ EFFETTORI. - RECETTORI E VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO. - LE CITOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, REGOLAZIONE DELL’IMMUNITÀ INNATA E DELL’IMMUNITÀ SPECIFICA. - LE CHEMOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CHEMOCHINE AD AZIONE INFIAMMATORIA E OMEOSTATICA.
RECLUTAMENTO DEI LEUCOCITI NEI TESSUTI. - IMMUNITA’ AI MICRORGANISMI. MEMORIA IMMUNITARIA E VACCINI. - TOLLERANZA IMMUNOLOGICA. - MALATTIE AUTOIMMUNI ED ALLERGIE. - IMMUNODEFICIENZE ED IMMUNOSENESCENZA. - IMMUNITA’ E TUMORI.
Approfondimenti
A. IL RICONOSCIMENTO DEI MOTIVI STRUTTURALI ASSOCIATI AI PATOGENI (PAMPs): FOCUS SUI SENSORI COINVOLTI. B. LE CELLULE DENDRITICHE: UNA RISORSA PER L’IMMUNOTERAPIA CONTRO I PATOGENI E NEI TUMORI. C. LA SUPERFAMIGLIA DEGLI INTERFERONI E LE TERAPIE IMMUNOMODULANTI ED IL LORO UTILIZZO IN CLINICA: L’ESEMPIO DELLA SCLEROSI MULTIPLA. D. Micro-RNA E REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA. E. IMMUNO-FAGIA: UNA FORMA PRIMORDIALE DI IMMUNITA’ NEGLI EUCARIOTI.
Nella fase finale del corso è prevista la ricerca e la discussione di materiale bibliografico su argomenti di interesse immunologico utilizzando il motore di ricerca “PubMed.gov”.
( testi)
- Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman, Shiv Pillai IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (nona edizione, Edizioni Edra)
- Peter Parham IL SISTEMA IMMUNITARIO (seconda edizione, Edizioni EdiSES)
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6
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410270 -
LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi prevalenti: a) l’acquisizione di conoscenze su metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; b) l’acquisizione di metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione e la descrizione di microrganismi di interesse industriale; c) l’acquisizione degli elementi fondamentali per l’impostazione di un protocollo sperimentale e per la sua esecuzione.
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Erogato presso
20410270 LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 RAMPIONI GIORDANO, LEONI LIVIA
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale, e a metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di impostare un protocollo sperimentale ed eseguirlo correttamente.
Programma Le attività di laboratorio, precedute da una trattazione teorica, riguarderanno: - isolamento di microrganismi di interesse industriale da fonti naturali, preparazione di terreni di crescita e tecniche di coltivazione; - generazione e selezione mediante screening di mutanti per inserzione di trasposoni; - processi di trasferimento genico (coniugazione e trasformazione); - utilizzo di biosensori batterici per valutare la produzione di molecole di interesse da parte di altri microrganismi. Ulteriori lezioni teoriche riguarderanno: - possibili applicazioni biotecnologiche per lo sviluppo di strategie terapeutiche alternative agli antibiotici; - sviluppo di biosensori e sistemi reporter per l’identificazione di nuovi farmaci; - applicazioni della biologia sintetica nelle biotecnologie microbiche; - studio dei network regolativi e loro applicazioni biotecnologiche.
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Microbiologia e di Biotecnologie Microbiche, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise sul cloud con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati e mostrati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso. Il docente si rende disponibile per il ricevimento studenti tutti i Lunedì dalle 15:00 alle 16:00. Inoltre, il docente si rende disponibile per chiarimenti inerenti gli argomenti trattati nel corso e per le modalità di esame in qualsiasi giorno, previo appuntamento concordato al termine delle lezioni o mediante e-mail.
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6
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CHIM/11
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24
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410273 -
NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze avanzate di biologia dello sviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso dei vertebrati. i meccanismi cellulari e molecolari alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso verranno affrontati in diversi modelli di studio. si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. lo studente sarà in grado di: 1) descrivere i principali processi di sviluppo neurale nei vertebrati; 2) individuare i pathway molecolari che dirigono le cellule staminali verso il differenziamento neuronale o gliale; 3) correlare anomalie dei processi ontogenetici con specifici disturbi neurologici, legati all’età infantile e all’invecchiamento.
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6
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BIO/06
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410212 -
Genetica umana applicata
(obiettivi)
1. Consolidare le conoscenze di Genetica Umana acquisite nei corsi di base facendo riferimento in particolare ai meccanismi biologici alla base degli stati patologici in Genetica Umana 2. Portare i concetti acquisiti su un piano pratico e applicativo attraverso la conoscenza delle stategie e delle metodiche utilizzate nei laboratori diagnostici.
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6
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BIO/18
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24
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410213 -
Nutrienti di origine vegetale
(obiettivi)
L’origine dell’agricoltura e la domesticazione delle piante. caratteristiche delle principali famiglie di piante alimentari: poaceae, fabaceae, rosaceae, solanaceae, brassicaceae. valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. metabolismo primario e secondario. nutrienti dalle piante: proteine, lipidi e oli vegetali, carboidrati, fibre, minerali, vitamine e antiossidanti. aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari e composti bioattivi: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. i metaboliti bioattivi come integratori alimentari. effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari. miglioramento genetico e biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e ad alto valore nutritivo.
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Erogato presso
20410213 Nutrienti di origine vegetale in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 CONA ALESSANDRA
( programma)
Obiettivo principale del corso è fornire le conoscenze di base sui principali nutrienti presenti nelle differenti piante alimentari, quali carboidrati, lipidi e proteine. Particolare attenzione è posta sulla plasticità biochimica del metabolismo secondario che conduce alla formazione sia di metaboliti secondari e composti bioattivi con effetti benefici sulla salute umana, sia di fattori anti-nutrizionali o tossici.
L’origine dell’agricoltura e la domesticazione delle piante. Caratteristiche delle principali famiglie di piante alimentari: Poaceae, Fabaceae, Rosaceae, Solanaceae, Brassicaceae. Valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. Metabolismo primario e secondario. Nutrienti dalle piante: proteine, lipidi e oli vegetali, carboidrati, fibre, minerali, vitamine e antiossidanti. Aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari e composti bioattivi: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. Effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. I metaboliti bioattivi come integratori alimentari. Effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. Allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari. Miglioramento genetico e biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e ad alto valore nutritivo.
( testi)
1. Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzazione. Rinallo C.; Piccin. 2. Biologia delle Piante. Vol 2: Interazioni con l’ambiente e Domesticazione. Smith A. M. et al.; Zanichelli. 3. Lecture notes and scientific articles provided by the teacher
La Prof.ssa riceve tutti i giorni previo appuntamento via email: alessandra.cona@uniroma3.it
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6
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BIO/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402377 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi del corso:conoscere le basi eziologiche ed i meccanismi patogenetici delle malattie umane, interpretare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane.
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6
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410319 -
FISIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE
(obiettivi)
Il corso intende fornire allo studente conoscenze su alcuni aspetti della regolazione delle funzioni cellulari alla luce della più recente letteratura.
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6
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BIO/09
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402518 -
TOSSICOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE CONOSCENZE FONDAMENTALI SUI PRINCIPI DI BASE DELLA TOSSICOLOGIA. IN PARTICOLARE, VERRANNO ANALIZZATI I RISVOLTI DI TOSSICITÀ DERIVANTI DALL'USO VOLONTARIO O DALL'ESPOSIZIONE INVOLONTARIA DELL'ORGANISMO UMANO A SOSTANZE DI DIVERSA NATURA. LA DESCRIZIONE DEI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI LE SOSTANZE IN ESAME PRODUCONO I LORO EFFETTI, COSTITUENDO UN PUNTO CARDINE DELLA DISCIPLINA, PERSEGUIRÀ L'OBIETTIVO DI FORNIRE LE BASI INTERPRETATIVE DEGLI EFFETTI AVVERSI SUSCITATI IN APPARATI E ORGANI DA DIVERSE CATEGORIE DI PRODOTTI. TALE CONOSCENZE PERMETTERANNO ALLO STUDENTE DI ACQUISIRE CAPACITÀ PROFESSIONALI SPECIFICHE UTILI IN LABORATORI DI INDAGINE SPERIMENTALE ED ANALITICA E DI SVOLGERE ATTIVITÀ PROFESSIONALE NELL’AMBITO FARMACO-TOSSICOLOGICO A TUTELA DELLA SICUREZZA DELL’AMBIENTE, DEGLI ALIMENTI, DEI PRODOTTI COSMETICI E DEI FARMACI SIA DI SINTESI CHE DI ORIGINE NATURALE.
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Erogato presso
20402518 TOSSICOLOGIA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 TREZZA VIVIANA
( programma)
PRINCIPI GENERALI. FINALITÀ E CAMPI DI INTERVENTO DELLA TOSSICOLOGIA. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI TOSSICI. PRINCIPI GENERALI CHE REGOLANO IL PROCESSO DI ANALISI DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO. MECCANISMI DI TOSSICITÀ MOLECOLARE E CELLULARE. PRINCIPI GENERALI DI TOSSICOCINETICA: IDENTIFICAZIONE DI MECCANISMI DI TOSSICITÀ CORRELATI ALLA FASE DI ASSORBIMENTO, DISTRIBUZIONE, METABOLISMO ED ESCREZIONE DELLE SOSTANZE TOSSICHE. REAZIONI AVVERSE DA FARMACI E PRINCIPI DI FARMACOVIGILANZA. INTERAZIONI TRA FARMACI SU BASI FARMACODINAMICHE E FARMACOCINETICHE. DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI ANTIDOTI. PROTOCOLLI SPERIMENTALI TOSSICOLOGICI PER LA VALUTAZIONE PRECLINICA DEL PROFILO DI TOSSICITÀ DI XENOBIOTICI. BASI METODOLOGICHE PER L’ESTRAPOLAZIONE DEI RISULTATI SPERIMENTALI ALLA POPOLAZIONE UMANA. TOSSICOLOGIA DI ORGANI E SISTEMI. TOSSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’ALLATTAMENTO. CLASSI DI SOSTANZE TOSSICHE: METALLI, FITOFARMACI, TOSSINE NATURALI. DROGHE E FARMACI PSICOATTIVI. DOPING E SOSTANZE DOPANTI.
( testi)
CASARETT & DOULL “ELEMENTI DI TOSSICOLOGIA”, CASA EDITRICE AMBROSIANA GALLI, CORSINI, MARINOVICH “TOSSICOLOGIA”, PICCIN
Saranno fornite dispense delle lezioni La docente riceve tutti i giorni previo appuntamento via mail: viviana.trezza@uniroma3.it
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6
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BIO/14
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410321 -
VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA
(obiettivi)
Approfondire le conoscenze sui virus animali (origini, classificazione, strategie replicative, virulenza, meccanismi di immunoevasione) e delle loro applicazioni (vaccini antivirali, vettori virali di espressione genica, virus oncolitici).
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Erogato presso
20410321 VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
Descrivendo e confrontando le diverse strategie replicative di virus animali appartenenti ad alcune delle principali famiglie (Picornaviridae, Ortomixoviridae, Paramixoviridae, Rabdoviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae, Flaviviridae, Parvoviridae, Poliomaviridae, Papillomaviridae, Adenoviridae, Herpesviridae, Poxviridae) l'insegnamento si propone di approfondire gli aspetti relativi a: origine dei virus e loro evoluzione, struttura, interazioni virus-cellula, meccanismi di difesa dell'ospite dalle infezioni virali e strategie virali di immunoevasione, metodiche di rilevazione, identificazione e titolazione dei virus, farmaci antivirali e profilassi delle infezioni virali. Vengono introdotte alcune applicazioni della disciplina (sviluppo di vaccini, vettori virali e virus oncolitici). Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze acquisite per comprendere testi approfonditi e dati sperimentali relativi alla disciplina.
( testi)
Libro di testo consigliato:
- N. J. Dimmock, A. J. Easton, K. N. Leppard – Introduzione alla virologia moderna. – traduzione italiana della settima edizione inglese – Casa Editrice Ambrosiana 2017
Integrazioni obbligatorie sui vettori virali (vettori adenovirali, adeno-associati, retrovirali, lentivirali e basati su poxvirus) e sui virus oncolitici (introduzione generale e un esempio: adenovirus oncolitici):
- Capitolo 70 del libro Principi di virologia medica / a cura di Guido Antonelli, Massimo Clementi, Casa Editrice Ambrosiana 3° edizione 2018 - Fields virology, Vth edition, 2007- D.M.Knipe and P.M.Howley editors-in-chief -Lippincot Williams & Wilkins publishers, cap.16 Viral vectors and their applications - Stéphanie Durand and Andrea Cimarelli - The Inside Out of Lentiviral Vectors - Viruses 2011, 3, 132-159.
Il programma dettagliato degli argomenti trattati a lezione e i PDF delle presentazioni per le lezioni vengono forniti su richiesta agli studenti. La professoressa riceve al termine delle lezioni o previo appuntamento scrivendo a elisabetta.affabris@uniroma3.it
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BIO/19
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Attività formative affini ed integrative
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20410305 -
LABORATORIO DI MICROSCOPIA ELETTRONICA
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II Modulo
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BIO/05
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Attività formative affini ed integrative
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