Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA STUDENTE - (visualizza)
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20801995 -
SISTEMI PER LA GESTIONE E L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
PERMETTERE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI, E DEI DATI D’INTERESSE NELLA GESTIONE DEI SISTEMI SANITARI, AI SISTEMI INFORMATIVI (PER AMMINISTRAZIONE, GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ETC.), E AGLI STANDARD ATTUALI SULLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI SANITARI. ALLA FINE DEL CORSO, SI ATTENDE CHE LO STUDENTE SAPPIA PADRONEGGIARE ANCHE I MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI.
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SCHMID MAURIZIO
( programma)
Glossario ed abc dell’ingegneria clinica: definizione e classificazione dei dispositivi medici (CND, GMDN); diagrammi E-R e loro applicazione nella nomenclatura dei dispositivi medici. Caratteristiche delle apparecchiature biomediche: lettura, interpretazione e scrittura delle specifiche per apparecchiature biomediche. Principi di funzionamento di una selezione di apparecchiature biomediche di interesse. Gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche: modelli probabilistici associati alla affidabilità e disponibilità delle apparecchiature biomediche. Indici, tempi, e costi. Strategie di intervento in manutenzione. Il modello life cycle cost analysis (LCCA) per le apparecchiature biomediche. Il contesto normativo. Elementi di valutazione tecnologica in sanità (HTA); indicatori di efficacia clinica (DALY, QALY) Il rischio in ambiente ospedaliero: classificazione e matrice di rischio, indici. Organizzazione sanitaria: definizione e tassonomia; il ruolo delle ASL e delle AO e la loro organizzazione; aspetti tecnologici per l'accreditamento delle strutture; meccanismi di rimborso ed elementi di economia sanitaria: DRG, nomenclatore tariffario. Modelli di SSN nel panorama internazionale.
( testi)
- Diapositive, esercizi svolti, materiale per approfondimento disponibili online su piattaforma moodle di ateneo. - Selezioni da: - C. LAMBERTI, W. RAINER. LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE E LA LORO GESTIONE, PATRON EDITORE, 1998. - F. PINCIROLI, S. BONACINA. APPLICAZIONI DI SANITÀ DIGITALE, POLIPRESS, 2009.
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ING-INF/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802032 -
ELETTRONICA DEI SISTEMI DIGITALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. IN PARTICOLARE SARÀ DATA AMPIA RILEVANZA ALLE PIÙ RECENTI APPLICAZIONI DELL'ELETTRONICA DIGITALE, QUALI MICROPROCESSORI E MICROCONTROLLORI A 16/32 BIT, OLTRE A UN'INTRODUZIONE AI PROCESSORI DI SEGNALE (DSP).
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Fabbri Andrea
( programma)
1. Circuiti Combinatori; 2. Multiplexer/Demultiplexer, Decodificatori, Contatori sincroni e asincroni; 3. ALU; 4. Macchine a stati; 5. Memorie SRAM; 6. Memorie DRAM; 7. Storia delle FPGA : sea of gates, PLD; 8. FPGA moderne: celle logiche, CLB e slice; 9. Linguaggi di programmazione hardw are: VHDL; 10. Flusso di progettazione; 11. Layout; 12. Standard RS232 e LVDS; 13. Standard USB; 14. Standard Ethernet;
( testi)
Floyd, Digital Fundamentals Mauro Olivieri, Luca Giancane, Elementi di Progettazione dei Sistemi VLSI Vol. III - Esercizi di Progetto
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ING-INF/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802033 -
MICROELETTRONICA
(obiettivi)
OBIETTIVO DELL’INSEGNAMENTO È QUELLO DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI, ACQUISENDO LE NOZIONI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEL LORO FUNZIONAMENTO ED ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALL’ANALISI DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI E DELLA LORO APPLICAZIONE PRATICA CON ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI SEMPLICI APPARATI ELETTRONICI DIGITALI.
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SALVATORI STEFANO
( programma)
Introduzione: sistemi elettronici digitali di base: logica cablata e logica programmabile; cenni ai linguaggi di descrizione dell’hardware per il progetto di sistemi digitali; genesi dei sistemi a microprocessore: l’architettura di Von Newmann e quella Harvard; generalità sui sistemi RISC e CISC; cenni storici sull’evoluzione dei microprocessori; architettura di microcontrollori; Architettura ARM: cenni storici del processore ARM; generalità sui microprocessori; set di istruzioni; l’architettura RISC; organizzazione dei registri interni; stato ARM e stato Thumb; Registri generali e di stato in modalità ARM e Thumb; confronto tra RISC e CISC; panoramica istruzioni ARM; il pipeline: realizzazione, vantaggi e rischi; eccezioni: origine e modalità di gestione; interruzioni: vettori e priorità; memorie: organizzazione e modalità di indirizzamento; modello di indirizzamento standard di memoria in ARM; Comportamento dello stack; architetture di bus; sistemi di debug e interfaccia JTAG; organizzazione ARM7TDMI e confronto caratteristiche ARM7TDMI e ARM9TDMI. I microcontrollori LPC2000 di NXP: memoria di sistema; VIC PL190; il controllo di sistema; mappa e impostazione dei pin; porte di input/output; ADC; Timer; memoria Flash; Embedded ICE. Periferiche di supporto: conversione A/D e D/A; standard di comunicazione; LCD standard HD44780. Software: il sistema di sviluppo; IDE proprietari e open-source; Eclipse; Make file, infrastruttura codice, creazione di un nuovo progetto; cenni di progettazione software; codice di base, macchina a stati, librerie di funzioni, macro; vettori di interrupt, priorità, deadlock, inversione di priorità; esempi di gestione di interrupt; debug: controllo di registri, variabili, stack; esecuzione passo-passo; breadboarding. Esercitazioni: compilazione, upload, debug; allestimento di un prototipo. Esercitazioni su: comando di un LED; gestione tasti; lettura potenziometro con ADC; gestione timer; controllo PWM; lettura sensore di temperatura con ADC; gestione LCD; RTC programmabile; orologio sveglia; cronotermostato con LED e LCD per lo stato di attuazione.
( testi)
Testi di riferimento: Furber, “ARM, system-on-chip architecture”, second edition, Addison Wesley, 2000 Salvatori, “Introduzione alla progettazione con gli LPC2000”, Aracne editrice, 2011 NXP Semiconductors, “UM10161 LPC2101/02/03 User Manual”, www.nxp.com NXP Semiconductors, “LPC2101/02/03 datasheet”, www.nxp.com Martin, “The insider’s guide to the NXP ARM7-based microcontrollers”, www.hitex.co.uk ARM Limited, “ARM7TDMI-S Technical Reference Manual”, r4p3, infocenter.arm.com
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ING-INF/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802047 -
ANTENNE PER COMUNICAZIONI MOBILI
(obiettivi)
IL CORSO HA IL COMPITO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LA CONOSCENZA SUI METODI DI ANALISI E DI PROGETTO DELLE ANTENNE PER LE STAZIONI RADIO BASE E PER I TERMINALI MOBILI IMPIEGATE NEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE CELLULARI.
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RAMACCIA DAVIDE
( programma)
PARTE I - Concetti di base dei sistemi di comunicazione cellulare. Concetti di base della radiazione elettromagnetica: funzione di spazio libero di Green, dipolo di Hertz, near-field e far-field. Concetti di base di antenne: una prospettiva storica, tipi di antenna, meccanismo radiazioni, distribuzione di corrente su antenne lineari. Proprietà elettriche e radianti di antenne: intensità di radiazione, potenza irradiata, direttività, efficienza, guadagno, larghezza di fascio, polarizzazione, impedenza di ingresso, larghezza di banda, lunghezza efficace ed area efficace. Formula di Friis. PARTE II - Panoramica delle antenne trasmittenti. Antenne omnidirezionali. Antenne a dipolo sottile e spesso. Proprietà elettriche e radianti di antenne dipolari. Dipoli a banda larga. Antenne direttive. Principio delle immagini ed uso dei riflettori. Antenne dipolari con riflettore. Array di antenne: schiere di antenne uniformi per i pannelli della stazione base. Analisi e sintesi metodi dell'elemento antenna singola di un pannello di base. Esempi di progettazione di antenne a dipolo omnidirezionali e direttive per GSM 900/1800 e UMTS. Diversità di spazio e diversità di polarizzazione. Reti formatrici di fascio per schiere di antenne. Inclinazione meccanica ed elettrica delle antenne. Antenne intelligenti ed adattative. PARTE III - Panoramica di antenne per terminali mobili. Antenne a microstriscia: concetti di base. Proprietà elettriche e radiative delle antenne a microstriscia. Analisi di antenne a microstriscia utilizzando il modello a linea di trasmissione. Tecniche di progettazione di antenne a microstriscia che lavorano in polarizzazione lineare, doppio-lineare e polarizzazione circolare. Esempi di antenne a microstriscia per GSM 900/1800 e UMTS. Esempi di antenne a microstriscia per Bluetooth e Wi-Fi. Esempi di pannelli di antenne a microstriscia da utilizzare come stazione UMTS per interni e antenne per punti di accesso WI-Fi.
( testi)
Appunti forniti dal docente
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ING-INF/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802048 -
LABORATORIO DI MICROONDE E ANTENNE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI FORNIRE ELEMENTI TEORICI E PRATICI PER LA CARATTERIZZAZIONE SPERIMENTALE DI CIRCUITI A MICROONDE E DI ANTENNE, NONCHÉ PER LA MISURA DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO AMBIENTALE IN BANDA LARGA E STRETTA. L’INSEGNAMENTO FORNISCE INOLTRE UN’INTRODUZIONE AL GROUND PENETRATING RADAR E ALL’UTILIZZO DI UN SOFTWARE PER LA SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PIANIFICARE UNA MISURA, IN AMBITO ELETTROMAGNETICO, SCEGLIENDO LA STRUMENTAZIONE, LA COMPONENTISTICA E LA TECNICA PIÙ ADATTE. SAPRÀ EFFETTUARE MISURE IN MANIERA AUTONOMA E INTERPRETARE I RISULTATI.
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SCHETTINI GIUSEPPE
( programma)
Richiami dal corso di Campi elettromagnetici I.
Linee di trasmissione. Equazioni delle linee di trasmissione e loro soluzione. Impedenza, ammettenza e coefficienti di riflessione. Rapporto d’onda stazionaria. Esempi di utilizzo della tecnica. Carta di Smith.
Guide d’onda. Strutture a simmetria cilindrica. Linee di trasmissione associate alle onde TM, TE e TEM. Guide d’onda cilindriche metalliche. Problemi agli autovalori. Propagazione dei modi. Guide rettangolari.
Introduzione all’uso di un banco didattico a microonde. Descrizione dei componenti. Esperienze sperimentali con banco didattico: misura di frequenza, lunghezza d’onda, rapporto d’onda stazionaria. Misure di antenna.
Introduzione al Ground Penetrating Radar e allo scattering elettromagnetico.
Cenni di elettromagnetismo computazionale e utilizzo di software per la simulazione elettromagnetica.
Testi adottati G. Gerosa, P. Lampariello, "Lezioni di Campi elettromagnetici", Edizioni Ingegneria 2000, seconda edizione, 2006 Appunti dalle lezioni, a cura del docente
( testi)
G. Gerosa, P. Lampariello, "Lezioni di Campi elettromagnetici", Edizioni Ingegneria 2000, seconda edizione, 2006
Appunti dalle lezioni, a cura del docente
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ING-INF/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802060 -
LABORATORIO DI BASE DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE ALLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI MISURE ELETTRONICHE IN LABORATORIO. VENGONO RICHIAMATI I METODI CLASSICI DI MISURA DI GRANDEZZE ELETTRICHE E LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA DI BASE. SONO DESCRITTE ALCUNE ESPERIENZE DI MISURA, CHE VENGONO SUCCESSIVAMENTE ESEGUITE DALLO STUDENTE IN LABORATORIO.
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LECCESE FABIO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO NELLE SEGUENTI PARTI: 1. TEORIA DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE IN CONTINUA AD ALTA ACCURATEZZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEL “POTENZIOMETRO” E DESCRIZIONE DEGLI STANDARD E DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI ZERO PER L’INDIVIDUAZIONE DI IMPEDENZE E PULSAZIONI INCOGNITE A BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEI “PONTI DI MISURA” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI POTENZA ELETTRICA IN REGIME ALTERNATO” REALIZZATA SUL BANCO DELLE “MISURE CLASSICHE” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE) DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE DIGITALE PRESENTE IN LABORATORIO: OSCILLOSCOPIO, MULTIMETRO, GENERATORI DI FUNZIONE, ALIMENTATORI STABILIZZATI (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEI FILTRI ANALOGICI IN BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DEI “FILTRI” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI” REALIZZATA SUL BANCO OMONIMO E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ED EI COMPONENTISTICA ELETTRONICA IVI PRESENTI (3 ORE). 2. LABORATORIO ESERCITAZIONI PRATICHE SUI CINQUE BANCHI PER UN TOTALE DI 48 ORE. OGNI SLOT ORARIO È DI 1,5 ORE ED IN CIASCUN SLOT TUTTI E CINQUE I BANCHI VENGONO OCCUPATI A TURNO DA SINGOLI STUDENTI O DA GRUPPI IN FUNZIONE DEL NUMERO COMPLESSIVO DEGLI STUDENTI PRESENTI NEL CORSO
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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ING-INF/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802061 -
LABORATORIO DI MULTIMEDIALITA'
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE E IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI MULTIMEDIALI. IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: LA PRIMA PER FORNIRE LE CONOSCENZE TEORICHE DI BASE SUGLI STRUMENTI PER L’ELABORAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI E SULLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB, LA SECONDA CONSISTE IN ESPERIENZE PRATICHE, DI GRUPPO E INDIVIDUALI, SIA SU CALCOLATORI CHE TRAMITE DISPOSITIVI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI.
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BATTISTI FEDERICA
( programma)
Il programma di massima del corso è: - Introduzione alla programmazione in Matlab - Caratteristiche del sistema visivo umano - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio spaziale - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio trasformato - Tecniche di compressione delle immagini - Sistemi stereoscopici - Introduzione al video analogico e digitale - Tecniche di codifica video - Tecniche di elaborazione del segnale plenottico - Interfacce uomo\macchina di ultima generazione - Esercitazioni di laboratorio
( testi)
- R.C. Gonzalez, R.E. Woods, and S. L. Eddins, "Digital Image Processing Using MATLAB, 2e", Publisher: Prentice-Hall; - B. Block and P. McNally, “3D storytelling: how stereoscopic 3D works and how to use it”, Publisher: Focal Press; - C. W. Chen, Z. Li and S. Lian, “Intelligent Multimedia Communication: Techniques and Applications (Studies in Computational Intelligence)”, Publisher: Springer; - Dispense monografiche su alcune parti del corso.
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ING-INF/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802062 -
LABORATORIO DI RETI PER TELECOMUNICAZIONI
(obiettivi)
Il corso ha il duplice obiettivo di presentare concetti base di teoria delle reti (tra cui reti cellulari, reti ad hoc, reti sociali, etc.) e quello di illustrare le metodologie più avanzate per l’analisi dei sistemi di telecomunicazioni, sia attraverso programmi di simulazione (Network Simulator 2) sia attraverso l’installazione e configurazione di reti wireless e wired. La simulazione permette di valutare le prestazioni delle reti di telecomunicazioni progettate, mentre l’utilizzo di sistemi di monitoraggio del traffico fornisce un riscontro reale dell'efficacia delle reti progettate.
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VEGNI ANNA MARIA
( programma)
Argomenti delle lezioni: 1. Introduzione al corso - Cosa sono le reti? - Small worlds e le reti sociali 2. Le prestazioni di reti - Delay, Packet loss, Throughput, Jitter 3. Lo strato trasporto - Richiami a TCP, Timer, Controllo di flusso, Congestione di rete 4. Le sorgenti di informazione - Rate di emissione medio e rate di picco, Fattore di burstiness, Sorgenti in NS2 (CBR e VBR) 5. Le applicazioni di rete - Architetture delle applicazioni (modello Client-Server e P2P), applicazioni P2P (BitTorrent e Skype), HTTP e FTP, DNS 6. VANETs - Le reti veicolari, caratteristiche e differenze con le MANETs, applicazioni e protocolli di comunicazione 7. Motori di ricerca - Metriche dei motori di ricerca (Link structure, TF-IDF), tecniche di Page Ranking (HITS, PageRank) 8. Comunicazioni wireless ottiche - Visible Light Communications
( testi)
- J.F. Kurose, and K.W. Ross, "Computer Networking: A Top-Down Approach", 6th Edition, Addison Wesley. - A.S. Tanenbaum, "Computer Networks", 4th Edition, Prentice Hall 2002. - D. Easley, and J. Kelinberg, "Networks, Crowds, and Markets: Reasoning about a Highly Connected World", Cambridge University Press, 2010. - Z. Ghassemlooy, W. Popoola, and S. Rajbhandari, "Optical wireless communications, System and Channel modeling with MATLAB", CRC Press - Dispense a cura del docente
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ING-INF/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801985 -
ELEMENTI DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
Comprendere l’applicazione dei fondamenti della scienza delle misure nell’operatività di laboratorio. Saper valutare l’incertezza di misura. Essere in grado di analizzare criticamente le metodologie di misura. Apprendere i principi di funzionamento di alcuni strumenti di esempio.
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SILVA ENRICO
( programma)
Introduzione alla metrologia. Sistemi di unità di misura, Sistema Internazionale, conversioni. Errori e incertezze. Elementi di statistica, descrizione statistica dell'incertezza. Analisi dei dati, procedure di fit, test. Strumenti elettromeccanici. Studio dell'equipaggio mobile. Strumenti elettronici. Oscilloscopio analogico. Convertitori e strumentazione numerica: incertezze ed errori caratteristici. Campionamento: aliasing, finestratura. Metodi di misura di grandezze elettriche. Metodi di zero.
( testi)
Dispense a cura del docente, indicazioni di singoli capitoli di testi.
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ING-INF/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20810004 -
DISPOSITIVI PER SISTEMI WIRELESS
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti i fondamenti della progettazione di circuiti e componenti per sistemi wireless, che consentano il dimensionamento in diversi contesti applicativi e nelle attuali tecnologie, anche attraverso l'uso di software dedicati.
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PONTI CRISTINA
( programma)
Introduzione ai sistemi wireless: standard e bande di frequenze. Standard per comunicazioni mobili, Wireless LAN e Bluetooth. Standard emergenti in band millimetrica per sistemi wireless indoor ed outdoor. Standard per i sistemi radar.
Circuiti Integrati a Microonde (MIC) e Circuiti Integrati a Microonde Monolitici (MMIC). Teoria delle linee di trasmissione. Adattamento delle linee: carta di Smith; adattamento con trasformatore in quarto d'onda; adattamento a singolo stub. Componenti concentrati per circuiti a microonde: componenti in chip e Surface Mounted Device (SMD). Circuiti integrati in microstriscia: formule di progetto per la linee a microstriscia. Impedenze in microstriscia: impedenze concentrate ed impedenze distribuite. Componenti in microstriscia ed antenne integrabili nei MIC. Circuiti a microonde in tecnologia Substrate Integrated Waveguide (SIW). Progetto di strutture guidanti. Modo dominante e frequenza di taglio. Antenne integrate in tecnologia SIW. Progetto e simulazione di circuiti a microonde in microstriscia ed in tecnologia SIW mediante software elettromagnetico dedicato.
Sistemi per l'energy harvesting ed il trasferimento wireless di potenza (Wireless Power Transfer, WPT). Antenne rettificatrici per segnale a radiofrequenza (rectennas): antenna, rete di adattamento e circuito rettificatore. Valutazione dell’efficienza di conversione. Alimentazione wireless dei sistemi di riconoscimento a radiofrequenza (Radio Frequency Identification, RFID).
Sistemi radar. Equazione del radar: localizzazione spaziale di un bersaglio e determinazione della radar cross-section. Funzionamento del radar ad impulsi ed architettura del sistema. Il Ground Penetrating Radar: antenna e circuito ricevente; applicazioni alla localizzazione di oggetti sepolti.
( testi)
Dispense fornite dal docente.
R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw Hill, 1992. D.M. Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998.
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ING-INF/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20810005 -
CHIMICA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Il corso è da intendersi come il perfezionamento del corso di Chimica del primo anno. Introducendo solo alcuni nuovi concetti chimici, intende più in generale approfondire ed estendere la cultura della chimica in quanto scienza sperimentale. L'insegnamento è quindi rivolto a tutti gli studenti del terzo anno che vogliono approfondire i temi sviluppati anche con esperienze pratiche di laboratorio. In particolare si rivolge agli studenti intenzionati a proseguire gli studi nelle Lauree Magistrali in cui sono presenti corsi specialistici nel campo della chimica e delle scienze sperimentali in generale (ad esempio i corsi di Biomateriali e Chimica delle Tecnologie). Con il presente corso, lo studente mette in pratica le conoscenze acquisite legate ai concetti base della chimica, facendo una rilevante esperienza di laboratorio
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SOTGIU GIOVANNI
( programma)
1. Strumenti di uso comune in un laboratorio chimico e loro appropriato utilizzo: vetreria, imbuti per filtrazioni, sistemi prelievo liquidi, solidi. 2. Il laboratorio chimico: metodologia esecuzione esperienze. 3. Sicurezza e prevenzione in un laboratorio chimico: etichettatura reagenti chimici. Rischio fisico. Norme di comportamento. Gas compressi. Prevenzione e sicurezza. 4. Cenni di calcolo incertezza delle misure in un laboratorio chimico. 5. Tecniche di separazione di miscele di sostanze: cromatografia. 6. La tensione superficiale: fenomeni superficiali e interfacciali. 7. Elettrochimica di sistemi acquosi. 8. Soluzioni acquose. Determinazione dei parametri basilari: pH e solubilità. 9. Prova di laboratorio: utilizzo delle principali attrezzature da laboratorio chimico. 10. Prova di laboratorio: preparazione di soluzioni mediante pesata e diluizione. 11. Prova di laboratorio: precipitazione di un sale insolubile. Aspetti qualitativi e quantitativi. 12. Prova di laboratorio: cromatografia su strato sottile 13. Prova di laboratorio: estrazione con solventi 14. Prova di laboratorio: estrazione caffeina dal caffè 15. Prova di laboratorio: produzione del sapone 16. Prova di laboratorio: elettrolisi di soluzioni acquose. Produzione di idrogeno e ossigeno molecolari. 17. Prova di laboratorio: titolazione acido-base. Aspetti qualitativi e quantitativi.
( testi)
Appunti delle lezioni
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CHIM/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20810008 -
INTERNET & MULTIMEDIA
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo di descrivere le caratteristiche dei sistemi di telecomunicazioni, a partire dalla rete telefonica alle reti per dati a commutazione di pacchetto alle reti wireless. Verranno affrontati aspetti di prestazioni in funzione della qualità, del costo e della sicurezza dei servizi offerti. Nel corso sarà dato ampio spazio ai sistemi per la trasmissione di segnali multimediali e al sistema Internet of Things (IoT). Parte delle esercitazioni sarà dedicata al progetto ed alla realizzare dei sistemi di comunicazione IoT basati su microcontrollori e protocolli a basso consumo energetico.
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CARLI MARCO
( programma)
Architettura protocollare e modelli di servizio. Modelli OSI e Internet. Definizione di Internet. Ritardo, sicurezza e Qualità del Servizio (QoS). Protocolli di livello Applicativo e modello client-server. Trasmissione affidabile. Livello di trasporto. Principi di routing. Protocollo IP Strato di collegamento IEEE 802.3 Ethernet. Livello fisico IEEE 802.11 Introduzione alla sicurezza
Hot topics. Sensor networks e Software Defined Networks. Internet of Things
Realizzazione pratica di architettura IoT utilizzando Arduino-Fishino
( testi)
Computer Networking: A Top-Down Approach, 6th edition, by James Kurose and Keith Ross (ISBN-13: 978-0132856201).
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ING-INF/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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20810000 -
A SCELTA STUDENTE
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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