Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002030 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1M
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia. Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema. |
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21002030-2 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia.
Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema.
Canale: CANALE I
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FRASCAROLO MARCO
(programma)
Il lavoro che si svolge nel modulo di fisica tecnica ha l’obiettivo di accompagnare la progettazione architettonica, fino al livello di progettazione preliminare, che costituirà la base per lo sviluppo a livello di progettazione definitiva, oggetto del laboratorio 2M.
(testi)
Il lavoro che verrà svolto durante il corso e che costituirà oggetto di discussione durante l’esame finale si articola come segue: 1. Analisi delle caratteristiche ambientali esterne (soleggiamento, venti dominanti, sorgenti di rumore, morfologia del territorio, tessuto urbano circostante, etc.) e l'impatto che tali variabili hanno sulla progettazione dei volumi e delle superfici dell’involucro e sull'orientamento dell’edificio nel lotto 2. Analisi delle attività a cui sono dedicati i singoli ambienti ed individuazione delle condizioni ambientali ottimali 3. Dimensionamento / verifica delle dimensioni delle superfici vetrate in 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) attraverso il metodo di calcolo del fattore di luce diurna (FLD) 4. Calcolo di massima dei carichi termici estivi e invernali e delle esigenze di ventilazione; verifica di conformità alle normative vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici 5. Localizzazione e dimensionamento di massima delle centrali tecnologiche: centrale termica, frigorifera, ambienti contenenti le unità di trattamento dell'aria (UTA) 6. Progettazione passiva antincendio: individuazione dei percorsi di esodo, uscite di sicurezza, compartimentazioni. Il materiale didattico è costituito dalle dispense del corso, integrato sui diversi argomenti, dai libri elencati nella sezione “Bibliografia di riferimento”
Canale: CANALE II
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DE LIETO VOLLARO EMANUELE
(programma)
RICHIAMI UNITÀ DI MISURA: Grandezze fondamentali e derivate, strumenti ed unità di misura.
(testi)
1. RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE PROPEDEUTICI ALLO STUDIO DELLE INTERAZIONI EDIFICIO AMBIENTE 1) Conduzione Fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; Equazione di Fourier in coordinate cartesiane senza sviluppo interno di calore. Esempi di soluzioni esatte: lastra piana in regime stazionario. La similitudine elettrica. Cenni di regime variabile: Regime periodico stabilizzato in un mezzo semi-infinito. Applicazioni 2) Convezione Definizione. Convezione naturale e convezione forzata. Schematizzazione del fenomeno. Definizione del coefficiente di scambio termico. Analisi dimensionale. Metodo degli indici. Determinazione delle variabili dimensionali caratteristiche del trasporto termico. Applicazioni. 3) Irraggiamento Legge di Kirchhoff. Legge di Planck, di Stefan-Boltzmann e di Wien. Corpi grigi. Applicazioni. 4) Fenomeni complessi Trasmissione del calore per adduzione. Applicazioni. 2. CONCETTI IMPIANTISTICI GENERALI DI BASE ED ELEMENTI PROGETTUALI DI IMPIANTI TERMOTECNICI 1) Guida all’integrazione degli impianti tecnici degli edifici: ruolo dell’architetto, standard di progetto, definizione e classificazione degli impianti tecnici (meccanici ed elettrici). 2) Impianti di riscaldamento: dimensionamento e applicazioni. Impianti di climatizzazione dimensionamento e applicazioni. Impianti di condizionamento: impianti a tutt’aria (cenni). Impianti misti (cenni). Italo Barducci, "Trasmissione del calore", Esa Editrice
Giuliano Dall’O “Architettura e impianti”, CittàStudi |
2 | ING-IND/11 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002030-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Canale: CANALE I
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CORDESCHI STEFANO
(programma)
Obiettivo del laboratorio è quello di condurre gli studenti all’elaborazione di un progetto definitivo completo.
(testi)
La didattica prevede un ciclo di lezioni a carattere teorico tenute parallelamente alla fase applicativa del progetto. Gli studenti dovranno cimentarsi nella progettazione di un organismo architettonico di media dimensione inserito in un contesto consolidato di notevole valore storico e ambientale. Il confronto con la storia dei luoghi costituirà l’elemento saliente nelle scelte di carattere tipologico e formale. Gli aspetti impiantistici, gli accorgimenti per il risparmio energetico, le soluzioni strutturali e tecnologiche dovranno essere indagate anche se in forma schematica. Le scale di rappresentazione del progetto saranno: inserimento territoriale rapp. 1:500, progetto architettonico rapp. 1:100, un dettaglio significativo rapp. 1:50, modello rapp. 1:200 contestualizzato. E’ concessa la formazione di gruppi di lavoro fino ad un massimo di tre studenti. L’esame consisterà in un’esposizione critica del progetto e in un colloquio sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni. - Krampton K., Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993
- Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977
Canale: CANALE II
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DESIDERI PAOLO
(programma)
Il corso ha come obiettivo formativo la progettazione di un edificio per uffici in zona Ostiense a Roma.
(testi)
Il laboratorio si divide in 4 seminari tematici in cui si approfondiscono i diversi temi progettuali: 1_impianto volumetrico e progetto dello spazio pubblico (3 settimane) 2_progetto delle soluzioni strutturali (4 settimane) 3_progetto della distribuzione interna (3 settimane) 4_progetto dell'involucro (3 settimane) L'ultima parte del corso è dedicata alla sintesi dei risultati dei singoli seminari e alla redazione degli elaborati finali. P. Desideri (1978), "Pier Luigi Nervi", Zanichelli, Bologna
P. Desideri (1995), "La città di latta", Costa & Nolan, Genova P. Desideri (2002), "Ex-city", Meltemi, Roma P. Desideri (2004), "International Style?", Meltemi, Roma |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale. |
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21002032-1 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE A
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2019-20 è la partecipazione a un concorso promosso da ProHolz per la città di Vienna, attraverso la riqualificazione energetica di un edificio di edilizia economica e popolare e la sopraelevazione di due piani, con strutture in legno. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. TESTI ADOTTATI
Cristina Benedetti, Costruire in Legno, University Press Bolzano, 2009 Gabriele Bellingeri, Chiara Tonelli, Strategie per l’alta efficienza energetica in clima mediterraneo, Edicom Edizioni, Monfalcone (Gorizia), 2016 Andrea Campioli, Monica Lavagna, Tecniche e Architettura, Città Studi, Milano, 2013 |
4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE B
(obiettivi)
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2014-15 È IL VILLAGGIO OLIMPICO, QUARTIERE RESIDENZIALE D'AUTORE, IN CUI IL COMPITO DI RISOLVERE I NODI TECNICI SI CONFRONTA CON IL RISPETTO DEL DISEGNO ARCHITETTONICO. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. GABRIELE BELLINGERI, CHIARA TONELLI, STRATEGIE PER L'ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMA MEDITERRANEO, EDICOM,MONFALCONE, 2016
MARCO IMPERADORI, LA MECCANICA DELL'ARCHITETTURA, GRUPPO24ORE, MILANO, 2010 ANDREA CAMPIOLI, MONICA LAVAGNA, TECNICHE E ARCHITETTURA, CITTÀSTUDI, MILANO, 2013 Cristina Benedetti, Costruire in Legno, University Press Bolzano, 2009 Gabriele Bellingeri, Chiara Tonelli, Strategie per l’alta efficienza energetica in clima mediterraneo, Edicom Edizioni, Monfalcone (Gorizia), 2016 Andrea Campioli, Monica Lavagna, Tecniche e Architettura, Città Studi, Milano, 2013 Altra bibliografia verrà fornita durante le lezioni |
2 | ICAR/12 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
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21002033-1 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE A
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
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CALISI DANIELE
(programma)
Il Corso ha lo scopo di fornire delle competenze fondamentali nella rappresentazione architettonica all’interno del corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica.
(testi)
A tal fine lo studente dovrà dimostrare di saper sfruttare le più appropriate tecniche di rappresentazione per la conoscenza, prima, e la comunicazione, poi, dell’architettura oggetto di studio che deve essere studiata ed esplorata e successivamente riprodotta praticamente. Le differenti tecniche di rappresentazione saranno alla base di lezioni teoriche su alcuni degli architetti, e il loro linguaggio comunicativo, per poi studiare anche la comunicazione e le possibili modalità di esecuzione grafica. Lo studente utilizzerà tutte le nozioni apprese durante le lezioni, divise per argomenti, nella riproduzione, al massimo delle capacità espressive, del tema d’esame assegnato. Gli argomenti trattati durante le lezioni, per garantire la conoscenza profonda dell’architettura saranno: Il disegno analogico come espressione di un’epoca. Tecniche e modelli grafici nel corso della storia. L’importanza della rappresentazione prospettica nei concorsi razionalisti. Analizzare la comunicazione del disegno di architettura. La rivoluzione digitale 1.0 e 2.0 e la loro importanza nell’analisi, la conoscenza, e l’elaborazione spaziale tridimensionale. La rappresentazione fotografica. Tecniche e strumenti. La composizione fotografica e il reportage. La modellazione tridimensionale parametrica e matematica applicata al progetto di architettura. Lo spazio digitale, il controllo e la gestione delle viste prospettiche. Render concettuali e render fotorealistici. Video making. La postproduzione fotografica delle immagini render. Analisi delle nuove tecnologie per la rappresentazione architettonica, dalla stampa 3D alla Realtà Virtuale. Programma del Corso Orario Venerdì: aula Ridolfi (14:00-20:00) OTTOBRE 1 Venerdì 11 14:00 – 20.00 Presentazione del Corso di Tecniche della Rappresentazione A – D. Calisi Presentazione del tema monografico Giuseppe Terragni e i concorsi romani. Presentazione del primo workshop di reportage fotografico. Registrazione degli studenti Lezione 1: La tecnica di ripresa fotografica – La Composizione Fotografica – D. Calisi Presentazione dei casi di studio e suddivisione in gruppi. Iscrizione 2 Venerdì 18 14:00 – 16.00 Classi riunite: L’arte del disegno a Palazzo Spada. L’Astrolabium Catoptrico Gnomonicum di Emmanuel Maignan. Interventi di Giovanni Longobardi, Francesca Fatta, Agostino de Rosa, Elisabetta Pallottino. Ritorno in aula: Individuazione dei gruppi per il tema d’anno e Assegnazione delle opere. Inizio fase di recupero del materiale. Lezione 2.1: L’architettura vista dai grandi maestri di Fotografia - Mihai Jeroaea (Spostata al 18 Ott) 3 Venerdì 25 Prima Consegna Reportage a Schermo. 14:00 – 20.00 Lezione 2 – Gestione file RAW e postproduzione – D. Calisi Laboratorio. Prima verifica delle fotografie realizzate. Proiezione a schermo, commenti. NOVEMBRE 4 Venerdì 8 14:00 – 20.00 Lezione 3: Rappresentare l’Architettura: tecniche analogiche e digitali – D. Calisi Lezione 3.1: Il Taccuino come strumento di analisi, ideazione e pensiero – D. Calisi Da definire le conoscenze dei software: Dal Disegno analogico al Disegno digitale. Saper interpretare i disegni di Terragni. – D. Calisi Laboratorio workshop: Postproduzione del reportage fotografico per la consegna Es. 1. 5 Venerdì 15 Es. 1 Consegna del Reportage 14:00 – 20.00 Lezione 4: Terragni Architetto – Maddalena Scimemi. Lezione 4.1: Metropolis of tomorrow: elaborazioni digitali e rendering, dalla riconfigurazione scientifico-grafica alle ipotesi conformative visuali – D. Calisi, A. Vittori Lezione 4.2: Modellazione tridimensionale con Rhinoceros. Solidi e superfici semplici – D. Calisi Laboratorio: Lucidatura dei disegni dei progetti assegnati. 6 Venerdì 22 14:00 – 20.00 Lezione 5: Modellazione tridimensionale con Rhinoceros. Superfici complesse – D. Calisi Laboratorio: Lucidatura dei disegni dei progetti assegnati. 7 Venerdì 29 Es. 2 Consegna Progetti lucidati 14:00 – 20.00 Lezione 6: La complessità dello spazio architettonico e della sua rappresentazione. Le carceri piranesiane e lo spazio surreale di Escher. – D. Calisi Presentazione della Terza esercitazione sulla complessità spaziale. M. Molinari Laboratorio: Ideazione del progetto, schizzi, ideogrammi, analisi spaziali, analisi dell’illuminazione. DICEMBRE 8 Venerdì 6 14:00 – 20.00 Lezione 7: Interfaccia 3DS MAX. Tecniche di illuminazione della scena digitale. Luci standard, luci IES, Luce ambiente e luce Naturale. Impostazioni di render. – D. Calisi, A. Vittori Laboratorio: Modellazione 3D terza esercitazione. 9 Venerdì 13 14:00 – 20.00 Lezione 8: Materiali V-Ray e canali. Camere 3DS MAX. Barra delle animazioni. D. Calisi, A. Vittori Esercitazione guidata in aula, render di interni. Laboratorio: Modello 3D 3° ES. assegnazione dei materiali e individuazione del sistema di illuminazione su piattaforma 3DS MAX. Valutazione progetti lucidati e revisione 10 Venerdì 20 Es.3 Consegna modello e renders 14:00 – 20.00 Lezione 9: Rappresentare l’architettura. La lezione dei maestri. 5 casi studio. – D. Calisi Presentazione della quarta esercitazione: Modello 3D Terragni Laboratorio: Render concettuali e collage. Postproduzione in Photoshop. Esercitazione in aula con il software. Postproduzione e riproduzione di uno degli esempi presentati dei maestri selezionati. GENNAIO 11 Venerdì 10 14:00 – 20.00 Lezione 11: Comunicazione del progetto. Alcuni esempi di tavole di concorsi. Tecniche da utilizzare. – D. Calisi Laboratorio: Revisioni sui modelli 3D del tema d’esame. 12 Venerdì 17 Es. 4 Consegna modello 3d Terragni 14:00 – 20.00 Lezione 11: Montaggio Video e Postproduzione. – D. Calisi Laboratorio: Analisi delle criticità del progetto d’esame. Individuazione delle tematiche. Gestione delle camere e dei movimenti per la creazione dei Video. 13 Venerdì 24 14:00 – 20.00 Lezione 12: La rappresentazione del verde in digitale. Laboratorio: Gestione di un paesaggio e render in Lumion. bibliografia base
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 De Carlo, L. (a cura di). Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione. Roma: Gangemi Editore, 2007. Migliari, R. (a cura di). Disegno come Modello. Roma: Edizioni Kappa, 2004. Migliari, R.(a cura di). Geometria descrittiva. Volume II – Tecniche e applicazioni. Novara: Città Studi Edizioni, 2009. Sacchi, L., Unali, Maurizio, a cura di. 2003. Architettura e cultura digitale. Milano: Biblioteca di Architettura Skira, 2003.
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
(testi)
Obiettivi Collocato al primo anno del Corso di Laurea in Progettazione Architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente allo sviluppo delle seguenti competenze: • concepire ed utilizzare la rappresentazione come strumento di esplorazione, verifica e comunicazione dell’idea di progetto e della sua concretizzazione; • utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche e pratiche intorno alle questioni che l’architettura analizzata pone. Tematiche generali 1. Analisi e trascrizione di progetti di architettura di alcuni maestri, attraverso l’uso di diverse tecniche della rappresentazione 2. Comunicazione del processo di studio di un’opera di architettura, nella sua fase analitica e di restituzione. Argomenti specifici Al fine di sviluppare le tematiche prima indicate si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Evoluzione del disegno di progetto dall’arte di costruire dell’Ottocento al periodo contemporaneo 2. Scomporre l’architettura. L’analisi grafica per la conoscenza dell’opera architettonica. 3. Le declinazioni del disegno di progetto per l’architettura: tecniche e modelli grafici nelle poetiche di alcuni maestri 4. Tecniche grafiche per la rappresentazione del concept di analisi e di progetto 5. Il disegno digitale come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale 6. Il controllo prospettico e lo spazio del digitale 7. La modellazione 3D: concetti teorico pratici per un uso consapevole dei softwares di modellazione 8. Tecniche di output: rendering statico 9. Tecniche di output: rendering dinamico 10. Sul disegno di ABDR I temi saranno espletati attraverso l’analisi e il ri-disegno di progetti di architettura non realizzati dello studio ABDR. Fasi e metodi Si procederà ad una prima analisi grafica, a mano (disegni e modelli plastici) per comprendere logiche compositive, elementi costituenti e configurazioni spaziali ipotizzate. Si realizzerà, poi, un modello digitale 3D e si procederà all’elaborazione di immagini di output statiche e dinamiche (interpretazione e visualizzazione). La fase finale prevede la comunicazione del lavoro e del progetto attraverso un video. Il materiale verrà indicato dal docente durante le lezioni.
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 su ABDR Costi, D. ABDR. Temi, opere e progetti/themes, works and projects. Roma: Electaarchitettura, 2015 Farroni L. Paolo Desideri: rappresentazione e costruzione. In: CANCIANI M. I disegni di progetto. costruzioni, tipi e analisi. p. 291-302, TORINO: CittàStudi,2009. |
4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033-2 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE B
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
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CALISI DANIELE
(programma)
Il Corso ha lo scopo di fornire delle competenze fondamentali nella rappresentazione architettonica all’interno del corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica.
(testi)
A tal fine lo studente dovrà dimostrare di saper sfruttare le più appropriate tecniche di rappresentazione per la conoscenza, prima, e la comunicazione, poi, dell’architettura oggetto di studio che deve essere studiata ed esplorata e successivamente riprodotta praticamente. Le differenti tecniche di rappresentazione saranno alla base di lezioni teoriche su alcuni degli architetti, e il loro linguaggio comunicativo, per poi studiare anche la comunicazione e le possibili modalità di esecuzione grafica. Lo studente utilizzerà tutte le nozioni apprese durante le lezioni, divise per argomenti, nella riproduzione, al massimo delle capacità espressive, del tema d’esame assegnato. Gli argomenti trattati durante le lezioni, per garantire la conoscenza profonda dell’architettura saranno: Il disegno analogico come espressione di un’epoca. Tecniche e modelli grafici nel corso della storia. L’importanza della rappresentazione prospettica nei concorsi razionalisti. Analizzare la comunicazione del disegno di architettura. La rivoluzione digitale 1.0 e 2.0 e la loro importanza nell’analisi, la conoscenza, e l’elaborazione spaziale tridimensionale. La rappresentazione fotografica. Tecniche e strumenti. La composizione fotografica e il reportage. La modellazione tridimensionale parametrica e matematica applicata al progetto di architettura. Lo spazio digitale, il controllo e la gestione delle viste prospettiche. Render concettuali e render fotorealistici. Video making. La postproduzione fotografica delle immagini render. Analisi delle nuove tecnologie per la rappresentazione architettonica, dalla stampa 3D alla Realtà Virtuale. Programma del Corso Orario Venerdì: aula Ridolfi (14:00-20:00) OTTOBRE 1 Venerdì 11 14:00 – 20.00 Presentazione del Corso di Tecniche della Rappresentazione A – D. Calisi Presentazione del tema monografico Giuseppe Terragni e i concorsi romani. Presentazione del primo workshop di reportage fotografico. Registrazione degli studenti Lezione 1: La tecnica di ripresa fotografica – La Composizione Fotografica – D. Calisi Presentazione dei casi di studio e suddivisione in gruppi. Iscrizione 2 Venerdì 18 14:00 – 16.00 Classi riunite: L’arte del disegno a Palazzo Spada. L’Astrolabium Catoptrico Gnomonicum di Emmanuel Maignan. Interventi di Giovanni Longobardi, Francesca Fatta, Agostino de Rosa, Elisabetta Pallottino. Ritorno in aula: Individuazione dei gruppi per il tema d’anno e Assegnazione delle opere. Inizio fase di recupero del materiale. Lezione 2.1: L’architettura vista dai grandi maestri di Fotografia - Mihai Jeroaea (Spostata al 18 Ott) 3 Venerdì 25 Prima Consegna Reportage a Schermo. 14:00 – 20.00 Lezione 2 – Gestione file RAW e postproduzione – D. Calisi Laboratorio. Prima verifica delle fotografie realizzate. Proiezione a schermo, commenti. NOVEMBRE 4 Venerdì 8 14:00 – 20.00 Lezione 3: Rappresentare l’Architettura: tecniche analogiche e digitali – D. Calisi Lezione 3.1: Il Taccuino come strumento di analisi, ideazione e pensiero – D. Calisi Da definire le conoscenze dei software: Dal Disegno analogico al Disegno digitale. Saper interpretare i disegni di Terragni. – D. Calisi Laboratorio workshop: Postproduzione del reportage fotografico per la consegna Es. 1. 5 Venerdì 15 Es. 1 Consegna del Reportage 14:00 – 20.00 Lezione 4: Terragni Architetto – Maddalena Scimemi. Lezione 4.1: Metropolis of tomorrow: elaborazioni digitali e rendering, dalla riconfigurazione scientifico-grafica alle ipotesi conformative visuali – D. Calisi, A. Vittori Lezione 4.2: Modellazione tridimensionale con Rhinoceros. Solidi e superfici semplici – D. Calisi Laboratorio: Lucidatura dei disegni dei progetti assegnati. 6 Venerdì 22 14:00 – 20.00 Lezione 5: Modellazione tridimensionale con Rhinoceros. Superfici complesse – D. Calisi Laboratorio: Lucidatura dei disegni dei progetti assegnati. 7 Venerdì 29 Es. 2 Consegna Progetti lucidati 14:00 – 20.00 Lezione 6: La complessità dello spazio architettonico e della sua rappresentazione. Le carceri piranesiane e lo spazio surreale di Escher. – D. Calisi Presentazione della Terza esercitazione sulla complessità spaziale. M. Molinari Laboratorio: Ideazione del progetto, schizzi, ideogrammi, analisi spaziali, analisi dell’illuminazione. DICEMBRE 8 Venerdì 6 14:00 – 20.00 Lezione 7: Interfaccia 3DS MAX. Tecniche di illuminazione della scena digitale. Luci standard, luci IES, Luce ambiente e luce Naturale. Impostazioni di render. – D. Calisi, A. Vittori Laboratorio: Modellazione 3D terza esercitazione. 9 Venerdì 13 14:00 – 20.00 Lezione 8: Materiali V-Ray e canali. Camere 3DS MAX. Barra delle animazioni. D. Calisi, A. Vittori Esercitazione guidata in aula, render di interni. Laboratorio: Modello 3D 3° ES. assegnazione dei materiali e individuazione del sistema di illuminazione su piattaforma 3DS MAX. Valutazione progetti lucidati e revisione 10 Venerdì 20 Es.3 Consegna modello e renders 14:00 – 20.00 Lezione 9: Rappresentare l’architettura. La lezione dei maestri. 5 casi studio. – D. Calisi Presentazione della quarta esercitazione: Modello 3D Terragni Laboratorio: Render concettuali e collage. Postproduzione in Photoshop. Esercitazione in aula con il software. Postproduzione e riproduzione di uno degli esempi presentati dei maestri selezionati. GENNAIO 11 Venerdì 10 14:00 – 20.00 Lezione 11: Comunicazione del progetto. Alcuni esempi di tavole di concorsi. Tecniche da utilizzare. – D. Calisi Laboratorio: Revisioni sui modelli 3D del tema d’esame. 12 Venerdì 17 Es. 4 Consegna modello 3d Terragni 14:00 – 20.00 Lezione 11: Montaggio Video e Postproduzione. – D. Calisi Laboratorio: Analisi delle criticità del progetto d’esame. Individuazione delle tematiche. Gestione delle camere e dei movimenti per la creazione dei Video. 13 Venerdì 24 14:00 – 20.00 Lezione 12: La rappresentazione del verde in digitale. Laboratorio: Gestione di un paesaggio e render in Lumion. bibliografia base
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 De Carlo, L. (a cura di). Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione. Roma: Gangemi Editore, 2007. Migliari, R. (a cura di). Disegno come Modello. Roma: Edizioni Kappa, 2004. Migliari, R.(a cura di). Geometria descrittiva. Volume II – Tecniche e applicazioni. Novara: Città Studi Edizioni, 2009. Sacchi, L., Unali, Maurizio, a cura di. 2003. Architettura e cultura digitale. Milano: Biblioteca di Architettura Skira, 2003.
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
(testi)
Obiettivi Collocato al primo anno del Corso di Laurea in Progettazione Architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente allo sviluppo delle seguenti competenze: • concepire ed utilizzare la rappresentazione come strumento di esplorazione, verifica e comunicazione dell’idea di progetto e della sua concretizzazione; • utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche e pratiche intorno alle questioni che l’architettura analizzata pone. Tematiche generali 1. Analisi e trascrizione di progetti di architettura di alcuni maestri, attraverso l’uso di diverse tecniche della rappresentazione 2. Comunicazione del processo di studio di un’opera di architettura, nella sua fase analitica e di restituzione. Argomenti specifici Al fine di sviluppare le tematiche prima indicate si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Evoluzione del disegno di progetto dall’arte di costruire dell’Ottocento al periodo contemporaneo 2. Scomporre l’architettura. L’analisi grafica per la conoscenza dell’opera architettonica. 3. Le declinazioni del disegno di progetto per l’architettura: tecniche e modelli grafici nelle poetiche di alcuni maestri 4. Tecniche grafiche per la rappresentazione del concept di analisi e di progetto 5. Il disegno digitale come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale 6. Il controllo prospettico e lo spazio del digitale 7. La modellazione 3D: concetti teorico pratici per un uso consapevole di dei softares di modellazione 8. Tecniche di output: rendering statico 9. Tecniche di output: rendering dinamico 10. Sul disegno di ABDR I temi saranno espletati attraverso l’analisi e il ri-disegno di progetti di architettura non realizzati dello studio ABDR. Fasi e metodi Si procederà ad una prima analisi grafica, a mano (disegni e modelli plastici) per comprendere logiche compositive, elementi costituenti e configurazioni spaziali ipotizzate. Si realizzerà, poi, un modello digitale 3D e si procederà all’elaborazione di immagini di output statiche e dinamiche (interpretazione e visualizzazione). La fase finale prevede la comunicazione del lavoro e del progetto attraverso un video. Il materiale verrà indicato dal docente durante le lezioni.
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 su ABDR Costi, D. ABDR. Temi, opere e progetti/themes, works and projects. Roma: Electaarchitettura, 2015 Farroni L. Paolo Desideri: rappresentazione e costruzione. In: CANCIANI M. I disegni di progetto. costruzioni, tipi e analisi. p. 291-302, TORINO: CittàStudi,2009. |
2 | ICAR/17 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002041 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini formativi e di orientamento, altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.
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6 | 75 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21010036 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE 1M
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
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SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio, b) presenza di aggetti in una struttura, c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. per la parte teorica di scienza delle costruzioni:
Capecchi D., "Scienza delle Costruzioni", Ed. CISU, 1995 per la parte di progettazione strutturale: Schodek D.L., “Strutture”, 4a ed., Patron Ed., Bologna, 2008 Sandaker B.N., Eggen A.P., Cruvellier M.R., “The structural basis of architecture”, 2nd ed., Routlege, Taylor and Francis, 2011 sito web del corso da cui poter scaricare materiale didattico aggiuntivo e per eseguire la consegna delle esercitazioni in corso d'anno: https://sites.google.com/view/meccstru-r3
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio; b) presenza di aggetti in una struttura; c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. Le dispense del corso si trovano sul portale interattivo http://design.rootiers.it/strutture. L'elenco minimo delle dispense da studiare è il seguente:
1. Richiami dei contenuti della laurea triennale: Forze_e_asse_centrale.pdf Vincoli monolateri.pdf Sezioni di Ritter.pdf travi isostatiche_richiami.pdf tensione_dimensionamento_trave_part I.pdf tensione_dimensionamento_trave_part II.pdf 2. Strutture iperstatiche ed archi: 11.metodo degli spostamenti_richiami.pdf linea elastica.pdf il metodo delle forze.pdf sul concetto di rigidezza e sul metodo.pdf dispensa archi corretta 20_06_2013.pdf 3. Morfologia strutturale: Ad astra per aspera.pdf Ad astra per aspera- Si fa presto a dire aggetti.pdf Gli edifici non volano-1.pdf Gli edifici non volano-2.pdf Ad astra per aspera3_3.00.1.pdf 4. SAP2000: Sap2000.pdf In aggiunta, esiste un elenco di video on line sulla piattaforma YOUTUBE, nei due canali "Portale di Meccanica" (42 video) e "Corso di recupero di Meccanica Strutturale" (7 video). |
6 | ICAR/08 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21010036-2 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio, b) presenza di aggetti in una struttura, c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. per la parte teorica di scienza delle costruzioni:
Capecchi D., "Scienza delle Costruzioni", Ed. CISU, 1995 per la parte di progettazione strutturale: Schodek D.L., “Strutture”, 4a ed., Patron Ed., Bologna, 2008 Sandaker B.N., Eggen A.P., Cruvellier M.R., “The structural basis of architecture”, 2nd ed., Routlege, Taylor and Francis, 2011 sito web del corso da cui poter scaricare materiale didattico aggiuntivo e per eseguire la consegna delle esercitazioni in corso d'anno: https://sites.google.com/view/meccstru-r3
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
1. Introduzione alla geotecnica 2. Definizioni, caratteristiche e classificazione dei terreni e delle rocce 3. Tensioni e resistenza dei terreni 4. Spinta dei terreni sui muri di sostegno 5. Cenni di sistemi di fondazione. La dispensa di geotecnica si trova sul portale interattivo http://design.rootiers.it/strutture/ e si chiama:
cenni di geotecnica per principianti.pdf |
2 | ICAR/07 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2M
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è il luogo del naturale sviluppo delle capacità acquisite nel precedente laboratorio 1M. Il suo obiettivo è quello di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo, attraverso l’acquisizione di una sensibilità progettuale orientata al realismo e basata sulla stretta integrazione dei contributi specialistici dei quattro moduli didattici, le cui verifiche incrociate permetteranno di produrre un progetto ragionevolmente realizzabile.
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21002034-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Il laboratorio ha l’obiettivo di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo. Si tratta, in altri termini, di mettere in condizione gli studenti, a partire dalle esigenze della costruzione, di gestire la compresenza dei contributi specialistici (compositivi, costruttivi, normativi, tecnologici, ambientali, fisico-tecnici, economici) coinvolti in un progetto di architettura ragionevolmente realizzabile.
Canale: CANALE I
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CONVERSO STEFANO
(programma)
Il laboratorio di progettazione 2M rappresenta la prosecuzione dell'esperienza iniziata con il laboratorio 1M, del quale porta avanti tema e presupposti di progetto, su cui innesta una ricerca specifica in merito alla tetttonica dell'architettura e alla introduzione nel progetto di una complessità maggiore intesa come costruzione delle relazioni tra parti e materiali che concorrono alla qualità architettonica sintetizzando tutte le componenti tecnico-economiche che concorrono a determinarla, rappresentate dai tre moduli che accompagnano il laboratorio. Il corso è condotto con la massima enfasi sul fatto che ogni scelta costruttiva, termica, di ordine economico o gestionale, ogni componente tecnica, per quanto specifica, deve concorrere alla definizione di una qualità architettonica, che è obiettivo ultimo e cardine della progettazione, di cui gli aspetti tecnici, pur approfonditi, rappresentano una condizione necessaria ma non sufficiente.
(testi)
Dato il tema in ambito storico, il corso ha dato molti riferimenti sulla architettura Italiana del primo e secondo dopoguerra, anche per enfatizzare il rapporto stretto tra forma, sua rappresentazione simbolica e sua espressione mediante la declinazione diretta di tecniche costruttive artigianali e industriali.
W. Benjamin (1936), L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, MIlano F. Cellini (1999), “catene evolutive” in: Ricerche di Storia dell’arte n. 69, Gangemi editore, Roma M. Gargano (2006), Forma e materia. «Ratiocinatio e fabrica» nell'architettura e nell'età moderna, Officina Edizioni, Roma S. Poretti (2008), Modernismi italiani, Gangemi Editore, Roma Il volume è parte di una collana, tutta interessante, a cura del prof. Poretti presso l’editore Gangemi, che ha come titolo “Architettura e Costruzione”. P. Desideri, A. De Magistris, C. Olmo, M. Pogacnik, S. Sorace (2013), La concezione strutturale, Allemandi & Co, Torino M. G. Grasso Cannizzo, S. Marini (ed.) (2014), Loose Ends, Lars Müller Publishers, Zurigo A. Caruso, H. Thomas (2014), Asnago Vender and the Construction of Modern Milan, E T H Honggerberg Zurich, Zurigo L. Ciccarelli (2017), Renzo Piano prima di Renzo Piano, Quodlibet Habitat, Macerata
Canale: CANALE II
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il laboratorio si propone come un corso integrato tra più aspetti specialistici: la tecnologia delle costruzioni, la progettazione degli impianti, la valutazione economica del progetto.
(testi)
Il laboratorio è coordinato con il laboratorio 1M: gli studenti che durante il laboratorio precedente hanno elaborato un progetto allo stadio preliminare, nel corso del laboratorio 2M continuano il lavoro di sviluppo progettuale unitamente all’approfondimento di aspetti relativi alla costruzione, agli impianti e ai costi. L'obiettivo del laboratorio È quello di far sperimentare allo studente gli aspetti metodologici E teorici del progetto di architettura quale sintesi di competenze E specialismi di varia natura E provenienza. Lo studente dopo aver elaborato nel laboratorio precedente un progetto preliminare, dovrà durante questo laboratorio approfondire tutti gli aspetti in modo da poter redigere un progetto definitivo in grado di essere eventualmente posto in appalto, ovvero completo di una serie molto ampia di caratteristiche e elementi di dettaglio. Nel corso del laboratorio in una serie di previsioni settimanali lo studente approfondirà i vari assetti del progetto a partire da una autovalutazione dello stesso secondo una scheda di fattibilità fornita all'inizio del laboratorio. L'approfondimento dell'edificio della effettuato attraverso il coordinamento di una serie di sistemi di progetto: - il sistema strutturale - il sistema impiantistico e infrastrutturale - l'attacco a terra - il sistema di copertura - il sistema di involucro - il sistema degli spazi interni - il controllo economico delle scelte progettuale - la redazione delle specifiche di progetto attraverso la raccolta delle schede il dettaglio dei produttori Nella fase iniziale del laboratorio, durante le lezioni, si analizzeranno una serie di casi studio che potranno essere utilizzati come linea guida per la progettazione.
Successivamente alle lezioni, saranno forniti una serie di riferimenti specifici relativi ai vari aspetti del progetto dei casi studio. La disponibilità di questi i riferimenti avevamo Tramite un accesso ad un Google drive condiviso da tutti i partecipanti del Laboratorio. Per la definizione di dettaglio del progetto dell'edificio si richiede che gli studenti acquisiscano le specifiche e le linee guida di costruzione di tutte le componenti edilizie impiegate |
6 | ICAR/14 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è orientato a trasferire agli studenti le conoscenze e le capacità operative per sviluppare un progetto architettonico tecnologicamente definito e rendere consapevole delle procedure necessarie alla sua costruzione materiale.
In sostanza l’obiettivo è di far comprendere come le decisioni che definiscono gli elementi generali e di dettaglio del progetto in corso di sviluppo siano il risultato di un circolo ideativo che lega costantemente l’esito architettonico alla comprensione di come è fatto e come si fa a realizzare fisicamente ciò che si sta immaginando. Ciò perché un progettista deve saper controllare il suo progetto fino alla realizzazione per mantenerlo coerente ai propri intenti anche espressivi. Ed è per questo che ogni elemento è il frutto di una mediazione o meglio un connubio tra come lo si vorrebbe in base ai nostri desideri formali e funzionali e come riusciamo a realizzarlo tenendo conto di tutti i vincoli che dobbiamo rispettare.
Canale: CANALE I
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RAIMONDI ALBERTO
(programma)
Due aspetti del vostro progetto saranno al centro delle mie comunicazioni e dello sviluppo degli elaborati del progetto:
(testi)
VERIFICA dei REQUISITI L’analisi dei requisiti dell’involucro (tenuta, isolamento, guadagni termici, aspetto, manutenzione, durata, costruibilità) sarà al centro della prima parte del corso. Gli elementi del progetto (pareti verticali, coperture, struttura, solai) saranno frutto di un approfondimento mirato a stabilire il loro contributo al soddisfacimento dei requisiti Un successivo approfondimento riguarderà il progetto degli elementi valutando le possibili alternative in funzione delle priorità di ogni singolo progetto. In questa fase si potranno valutare le diverse soluzioni costruttive (impiego di determinati componenti o materiali) anche in funzione delle risorse di cui disponiamo (costi) PROGETTO del DETTAGLIO Nel passaggio tra una idea architettonica e un edificio costruito un architetto elabora una serie di dettagli in cui si spiega come le varie parti della costruzione stanno insieme. Molti di questi dettagli sono il frutto di consolidate consuetudini costruttive, dovrete comprendere il perché ed il come, ma potrete essere rassicurati dall’aver fatto come è “regola fare”. Altro impegno è necessario quando ci troviamo di fronte ad una soluzione nuova, che è il frutto di una nostra ideazione e che deve essere studiata e raccontata per essere costruita. E’ questo tipo di dettaglio che ci interessa approfondire. Per farlo utilizzeremo una sorta di percorso guidato che ci aiuterà a considerare tutti gli aspetti funzionali, costruttivi e formali del “vostro dettaglio”. In ogni progetto sarà identificato un aspetto o una parte più significativa che diventerà il “vostro dettaglio”. BIM Il laboratorio sperimenta l’utilizzo di software BIM per lo sviluppo ed il controllo del progetto. Tale strumento favorisce l’integrazione delle differenti discipline che governano lo sviluppo del progetto e consente un controllo di tutte le parti dell’edificio da parte dello studente. Dispense del corso di A.Raimondi
TESTI -A. Deplazes: Constructing Architecture – materials processes structures- Birkhauser, Basel 2005 -Heino Engel, Structure Sistem, Hatje Cantz Verlag, Stuttgart, 2013
Canale: CANALE II
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MARRONE PAOLA
(programma)
Il contributo del Modulo di Tecnologia consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa. Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale.
(testi)
A tale scopo, il programma è articolato in tre parti: 1_nella prima parte, e con riferimento ad esempi di architetture contemporanee, sono esaminate le principali soluzioni tecnologiche con particolare attenzione agli elementi strutturali (fondazioni, strutture verticali e orissontali, solai) e all'involucro; 2_nella seconda parte saranno chiamate aziende produttrici di componenti edilizi per illustrare agli studenti le caratteristiche tecniche utili all'elaborazione del progetto; 3_la terza parte sarà dedicata alle revisioni del progetto. Oltre al materiale che verrà indicato dal docente durante le lezioni, si indicano i seguenti testi per l'elaborazione del progetto:
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Firenze 2008 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Firenze 2010 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Firenze 2011 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Firenze 2014 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. La copertura, Firenze 2016. Sul repository GoogleDrive (https://drive.google.com/drive/folders/1buRFEzBkUlEZuTYKTK54lpHfjohxKLxV) sono stati messi a disposizione: ulteriori riferimenti bibliografici citati alla fine di ogni lezione e altra documentazione inerente i temi affrontati nel corso delle lezioni. |
4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-3 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
FISICA TECNICA E IMPIANTI
APPROFONDIMENTO DELLE NOZIONI DI BASE PER LA COMPRENSIONE DEL COMPORTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E DEI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO, E PER L'INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEGLI EDIFICI. IL MODULO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI E APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON REVISIONI SETTIMANALI.
Canale: CANALE I
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FRASCAROLO MARCO
(programma)
Il lavoro che si svolge nel modulo di Fisica Tecnica ha l’obiettivo di portare a livello di progettazione definitiva il lavoro svolto nel precedente Laboratorio 1M.
(testi)
In particolare il programma che verrà svolto durante il corso e che costituirà oggetto di discussione durante l’esame finale si articola come segue: 1. Verifica delle scelte definite nel corso del Lab. 1M, in relazione all’evoluzione progettuale complessiva, con particolare riferimento ai seguenti punti: 2. Dimensionamento / verifica delle dimensioni delle superfici vetrate in 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) attraverso il metodo di calcolo del fattore di luce diurna (FLD) 3. Calcolo di massima dei carichi termici estivi e invernali e delle esigenze di ventilazione; verifica di conformità alle normative vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici 4. Localizzazione e dimensionamento di massima delle centrali tecnologiche: centrale termica, frigorifera, ambienti contenenti le unità di trattamento dell'aria (UTA) 5. Schema di distribuzione dei canali dell'aria e dimensionamento degli stessi limitatamente al percorso critico (percorso più lungo e articolato) 6. Progettazione acustica di massima di 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) 7. Progettazione passiva antincendio: individuazione dei percorsi di esodo, uscite di sicurezza, compartimentazioni 8. Progettazione del sistema di illuminazione artificiale a livello di concept, come uno degli elementi caratterizzanti lo stile e l’atmosfera dell’hotel, in relazione al target di utenti di riferimento 9. Building Automation (domotica) per le camere e gli spazi comuni Il materiale didattico e’ costituito dalle dispense del corso,integrato sui singoli argomenti, dai libri elencati nella sezione “bibliografia di riferimento”
Canale: CANALE II
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FONTANA LUCIA
(programma)
1)TEMI AFFRONTATI NELLE LEZIONI:
(testi)
RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE. ILLUMINOTECNICA; richiami; illuminazione naturale; progetto dell'illuminazione artificiale. ACUSTICA DEGLI AMBIENTI CONFINATI; richiami; valutazione del tempo di riverberazione. PROPRIETÀ DEI MATERIALI E COMPORTAMENTO TERMICO, ACUSTICO E LUMINOSO DEI COMPONENTI EDILIZI E DELL’INVOLUCRO. SCAMBIO TERMICO NEGLI EDIFICI. CARICHI TERMICI E FRIGORIFERI. Generalità sugli impianti; tipologie impiantistiche; integrazione architettonica degli impianti: le centrali tecnologiche; distribuzione; sistemi di immissione. 2) APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON APPROFONDIMENTO DEL PROGETTO ELABORATO NELL'AMBITO DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1M. TALE APPROFONDIMENTO RIGUARDA IN PARTICOLARE: 1. PROGETTO DELL’INVOLUCRO E VERIFICA DELLA RISPONDENZA DELLE SUE PROPRIETA’ TERMOFISICHE (TRASMITTANZA, TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA..) ALLA VIGENTE NORMATIVA. 2. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI INVERNALI ED ESTIVI. 3. VERIFICA DELLA ADEGUATEZZA DELLA LOCALIZZAZIONE DEI LOCALI TECNICI E DIMENSIONAMENTO DELLE CENTRALI TECNOLOGICHE. 4. SCELTA DELLE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE ADATTE ALLE DIVERSE DESTINAZIONI D’USO PRESENTI NELL’EDIFICIO. SCHEMA DI DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE E VERTICALE DEI CANALI DI DISTRIBUZIONE DELL'ARIA, DIMENSIONAMENTO PER L’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE. 5. INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE SOLARI PER LA PRODUZIONE DI CALORE E DI ELETTRICITA' NEGLI EDIFICI: I SISTEMI SOLARI TERMICI E I SISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI. 6. VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE NATURALE DI UN AMBIENTE DELL’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE, CON IL METODO DEL FATTORE medio DI LUCE DIURNA. 7. PROGETTAZIONE ACUSTICA DI MASSIMA E VERIFICA DELLA QUALITÀ ACUSTICA DI UN AMBIENTE DESTINATO AD AULA O SALA CONFERENZA, SE PRESENTE, O DI UN AMBIENTE A SCELTA. VALUTAZIONE DEL POTERE FONOISOLANTE DI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO. L’ESAME PREVEDE LA REDAZIONE DI UN ELABORATO SPECIFICO, CHE ESPONGA IN MODO PIU’ DETTAGLIATO LE VERIFICHE E I CALCOLI SVOLTI, E UNA PRESENTAZIONE FINALE, NELL’AMBITO DELLA ESPOSIZIONE DEL PROGETTO, DEGLI APPROFONDIMENTI EFFETTUATI RELATIVI AGLI ARGOMENTI SPECIFICI DEL MODULO E DELLA LORO INTEGRAZIONE NEL PROGETTO ARCHITETTONICO. VENGONO SVOLTE VERIFICHE PERIODICHE/CONSEGNE NEL CORSO DELL’ANNO. DALL’O G., Architettura e impianti, CittaStudiEdizioni
CAMMARATA G., IMPIANTI TERMOTECNICI, UNIV. DI CATANIA, 2009 MONCADA LO GIUDICE G., DE SANTOLI L., PROGETTAZIONE DI IMPIANTI TECNICI, CASA EDITRICE AMBROSIANA, 2000 BIANCHI F., CARRATÙ R., MANUALETTO DI FISICA TECNICA APPLICATA ALL''ARCHITETTURA. L''ILLUMINAZIONE DIURNA E METODI DI CALCOLO. ARACNE EDITRICE. MATERIALE DIDATTICO VERRA' RESO DISPONIBILE DI VOLTA IN VOLTA DURANTE IL CORSO |
4 | ING-IND/11 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-4 -
ESTIMO
(obiettivi)
Tra i primi compiti, affinché il progetto abbia compiuto sviluppo, occorre conoscere cosa sia uno “Studio di Fattibilità”. Esso si pone l’obiettivo di verificare i presupposti generali e le condizioni del contesto nel quale si intende sviluppare l’iniziativa di progetto. Ad esso, quindi, spetta il compito di costruire un quadro di riferimento per i successivi necessari approfondimenti. Gli ambiti dello Studio di Fattibilità riguarderanno:
• fattibilità tecnica; • compatibilità ambientale; • sostenibilità finanziaria; • convenienza economico-sociale; • analisi del rischio e di sensitività (eventuali mutamenti); • procedure di attuazione.
Canale: CANALE I
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NIGRIS ENRICO
(programma)
Il Corso di Estimo sarà sviluppato parallelamente al Corso di Mercati Urbani e Operatori immobiliari (MU&OI), di cui, sebbene non sia da considerarsi un vincolo, la frequenza è raccomandata.
(testi)
Il contesto in cui si formano i costi e i prezzi dell'architettura come merce sarà studiato in modo approfondito durante il Corso MU&OI. Invece, in considerazione della sua specificità - un contributo specialistico al Laboratorio di progettazione Architettonica 2M - i contenuti del Corso di Estimo possono essere riassunti come segue. Il Corso è strutturato in quattro sezioni concettuali principali: i. La prima sezione - Comprensione del processo di sviluppo del progetto - spiega semplicemente le fasi del ciclo di sviluppo del progetto e i ruoli degli attori chiave nel processo di costruzione. ii. La seconda sezione - Costi iniziali del progetto e fattori di variazione dei costi - spiega gli elementi principali nella stima dei costi iniziali per un progetto, oltre a rivedere alcuni dei numerosi fattori che portano a modifiche alla stima originale. iii. La terza sezione - Metodi di controllo dei costi - discute il modo in cui il controllo dei costi e dei tempi dei progetti infrastrutturali può essere migliorato attraverso la gestione del rischio e una stima più realistica dei budget di emergenza. iv. La sezione finale - Un approccio alla valutazione e al monitoraggio dei costi - fornisce una guida passo-passo per migliorare il monitoraggio dei costi dei progetti di architettura. La prima sezione - Comprensione del processo di sviluppo del progetto - spiega semplicemente le fasi del ciclo di sviluppo del progetto e i ruoli degli attori chiave nel processo di costruzione. La seconda sezione - Costi iniziali del progetto e fattori di variazione dei costi - spiega gli elementi principali nella stima dei costi iniziali per un progetto, oltre a rivedere alcuni dei numerosi fattori che portano a modifiche alla stima originale. La terza sezione - Metodi di controllo dei costi - discute il modo in cui il controllo dei costi e dei tempi dei progetti architettonici può essere migliorato attraverso la gestione del rischio e una stima più realistica dei budget di emergenza. La sezione finale - Un approccio alla valutazione e al monitoraggio dei costi - fornisce agli studenti una guida step-by-step per migliorare il monitoraggio dei costi del progetto sviluppato all'interno del Laboratorio. In parallelo agli approfondimenti connessi alla formazione dei costi di intervento saranno forniti elementi utili alla stima del valore immobiliare delle opere in progetto. Con questa seconda famiglia di dati si procederà allo sviluppo dello studio di fattibilità economico finanziaria, obiettivo del Corso, verificando la plausibilità e sostenibilità del progetto nelle condizioni di mercato caratteristiche del tempo e del luogo in cui esso prende forma. Testi di Riferimento:
L. Gaeta, Il mercato immobiliare. Beni, diritti, valori, Carocci, 2009. D.C. Ling, W.R. Archer, Real Estate Principles. A value approach, Mcgraw-Hill/Irwin, 2008 (chapters 1, 2, 6-9, 17, 18, 24). M. Grillenzoni, G. Grittani, Estimo, Edizioni Agricole, 1990, (o altro manuale di estimo, di livello universitario, a scelta dello studente). Collegio Ingegneri Architetti Milano, Prezzi Tipologie Edilizie, DEI, 2010. A. Bassi, Costi per tipologie edilizie, Maggioli Editore, 2011. |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002035 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso prende in esame l'architettura del XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, mettendo in evidenza le diverse modernità del Novecento: quella legata alle avanguardie ma anche quella costituita dall’intreccio di rapporti tra tradizioni regionali e nuovi linguaggi. Saranno inoltre analizzate le politiche riformatrici dell’abitazione e dell'urbanistica e l’importanza dell’affermarsi del calcestruzzo armato. Il corso affronta anche la crisi del Movimento Moderno, fino ad accennare ai temi di frontiera dell'ultimo decennio del secolo.
Canale: CANALE I
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TALAMONA MARIA IDA
(programma)
Il corso copre un arco temporale compreso tra l’ultimo decennio del XIX secolo e la fine degli anni Ottanta del XX secolo. Esso affronta la complessità degli intrecci storici che hanno portato alla nascita e all’affermarsi delle forme del Moderno, inteso in un’accezione ampia che includa non soltanto le opere degli architetti radicali legati alle avanguardie artistiche o ai grandi ideali (come l’estetica delle macchine o l’organicismo) ma anche quelle, in alcuni casi altrettanto eversive, che fanno riferimento alla tradizione vernacolare.
(testi)
Si articola secondo quattro direttrici connesse tra loro: a) i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il moderno e la tradizione; b) le figure di architetti e committenti; c) l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); d) le interpretazioni storiografiche. Sigfried Giedion, Spazio, Tempo ed Architettura, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1954.
William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996. Elie G. Haddad, David Rifkind (ed.), A Critical History of Contemporary Architecture: 1960-2010, Routledge, Oxford 2014.
Canale: CANALE II
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SCIMEMI MADDALENA
(programma)
Il corso affronta le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XX secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno avuto nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive.
(testi)
Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dal campus universitario della Virginia (USA) ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi degli ultimi decenni. - N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981
- R. Middleton, D. Watkin, Architettura Ottocento, Milano 1977 (cap 3, 5, 6.3, 6.8, 7, 8) - W. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1996, cap 1-16, 18-20, 22-26, 28-29 (in alternativa M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura contemporanea, Milano 1976) - R. McCarter, Frank Lloyd Wright, London 1997. cap. 5-9 (ed. inglese in pdf) - J.-L. Cohen, Mies van der Rohe, Paris 1994 (ed. spagnola in pdf) - L. Moholy-Nagy, Malerei, Photographie, Film, BAUHAUS BÜCHER 8, München 1925 - H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Roma 1948 (trascrizione in pdf) |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002038 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3M
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico. |
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21002038-3 -
PROGETTAZIONE SPAZI APERTI
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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CINTI DANIELA
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Luigi Franciosini. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni.
(testi)
Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive. Sul paesaggio
- Cinti D. (2008), Questioni di metodo, in Cinti D., Progetto di paesaggio. Il bacino di Montedoglio e la golena del Tevere, Firenze, pp. 17-71 - Dixon Hunt J., Sette lezioni sul paesaggio, Melfi, 2012. - Lynch K. (1964), L’immagine della città, Venezia, 1964. Sui parchi urbani - Ippolito A.M. (2006), Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze. - Panzini F. (1993), Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Bologna.
Canale: CANALE II
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MANFREDI FABIO
(programma)
Il corso intende fornire strumenti di lettura e d’interpretazione del paesaggio urbano, ovvero sviluppare la sensibilità necessaria a riconoscerne i valori materiali e immateriali, le maglie, i nodi, le reti invisibili, i codici di comportamento, le regole sottese che ne guidano l’evoluzione, nonché sviluppare la creatività e le competenze tecniche necessarie a tradurli in un progetto che sia “dispositivo” e “detonatore” di qualità paesaggistica.
(testi)
Il corso ha l’obiettivo dunque di sviluppare un background critico/interpretativo/teorico specifico e contribuire, insieme gli altri moduli del Laboratorio, a redigere un progetto complesso e articolato, un insieme coerente di architettura e spazi aperti in grado di definire o ri-definire la struttura e l'immagine di un contesto urbano. - Clément G.: Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet 2006
- Koolhaas R.:Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet 2006
Canale: CANALE III
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2 | ICAR/15 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
IL LABORATORIO SI OCCUPA DI TRASMETTERE LA CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI, DEI DISPOSITIVI E DEI METODI CON CUI LEGGERE E PROGETTARE L’ARCHITETTURA DELLO SPAZIO APERTO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE RELAZIONI TRA PROGETTO EDILIZIO E PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO E APERTO ALLE DIVERSE RELAZIONI TRA SISTEMI E PROCESSI CULTURALI, AMBIENTALI ED ECONOMICI CHE DANNO FORMA DELLA CITTÀ.
(testi)
L’ATTIVITÀ FORMATIVA SI ARTICOLA IN COMUNICAZIONI TEORICHE E ATTIVITÀ SEMINARIALI DI PROGETTAZIONE, DEDICATE ALL’ELABORAZIONE DEL PROGETTO FINALE, IN STRETTA COLLABORAZIONE CON I DOCENTI DEGLI ALTRI MODULI DEL LABORATORIO. ALVAREZ D., EL JARDIN DE LA ARQUITECTURA DEL SIGLO XX, EDITORIAL REVERTE, BARCELONA BELFIORE E., IL VERDE E LA CITTÀ. IDEE E PROGETTI DAL SETTECENTO AD OGGI, GANGEMI EDITORE, ROMA, 2005. DESVIGNE M., "LE PAYSAGE EN PRÉALABLE" IN MASBOUNGI A., (A CURA DI), LE PAYSAGE EN PRÉALABLE: MICHEL DESVIGNE, GRAND PRIX DE L'URBANISME 2011, JOAN BUSQUETS, PRIX SPÉCIAL 2011, ÉDITIONS PARENTHÈSES ET DIRECTION GÉNÉRALE DE L’AMÉNAGEMENT, DU LOGEMENT ET DE LA NATURE (DGALN), PARIS 2011. MOORE C. W., MITCHEL W. J., TURNBULL W., THE POETICS OF GARDENS, MIT PRESS, CAMBRIDGE- LONDON, 1988, TRAD. IT. LA POETICA DEI GIARDINI, MUZZIO EDITORE, PADOVA 1991. PANZINI F., PROGETTARE LA NATURA – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO E DEI GIARDINI DALLE ORIGINI ALL’EPOCA CONTEMPORANEA, ZANICHELLI, BOLOGNA 2005. THOMPSON, G. F. E STEINER, F. R., ECOLOGICAL DESIGN AND PLANNING, WILEY, NEW YORK 1997. ZAGARI F., SUL PAESAGGIO. LETTERA APERTA, LIBRIA, MELFI 2013.
Canale: CANALE II
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il laboratorio affronta il tema complesso della rigenerazione urbana confrontandosi con area di grande dimensione della città esistente, all'interno della quale siano presenti una pluralità di temi di riqualificazione dello spazio pubblico a partire dalla costruzione di una rete di percorsi ciclabili.
(testi)
Questi i punti principali: 1 IDENTITÀ Tutti noi viviamo la città in movimento: da un punto all’altro, ciascuno di noi costruisce dinamicamente giorno per giorno, la mappa della propria personale città Spostandoci da un luogo all’altro costruiamo la nostra identità come sommatoria di luoghi con i quali ci identifichiamo Una città congestionata dal traffico limita la libertà di movimento 2 MOVIMENTO La bicicletta é libertà di movimento Un percorso in bicicletta é un’opportunità di scoperta della città e di contatto con le persone Un percorso in bicicletta deve collegare fra loro questi punti Le ciclabili non vanno immaginate come percorsi singoli ma devono essere connesse in una trama che si estenda secondo traiettorie variabili nelle pieghe della città esistente 3 SCELTA Una trama di percorsi ciclabili deve offrirsi alle persone come un insieme di possibilità di scelta, di alternative non solo come mezzo di comunicazione da A a B Le persone interpretano così i vari percorsi a seconda delle occasioni o del momento muovendosi fra i vari punti ognuno in base alle proprie esigenze La trama dei percorsi ciclabili si sovrappone alla città esistente innescando nuove modalità d’uso 4 LUOGHI Le città non sono povere di risorse urbane ma spesso sono utilizzate in modo poco efficace Al di lá degli spazi primari -monumentali, istituzionali, ....- vi sono una miriade di luoghi pubblici che per una serie di motivi -uso, manutenzione, sicurezza- non sono percepiti come potenzialmente abitabili dagli abitanti 5 RETE Tracciare una rete ciclabile può essere il pretesto per riunire in rete frammenti, relitti, margini, saccature, aree dismesse Luoghi che magari per un periodo hanno avuto un uso collettivo che poi si é perso Luoghi che sono i resti di processi di erosione, frammentazione e privatizzazione dello spazio pubblico 6 RIGENERAZIONE La progettazione di una rete ciclabile non ha a che fare solo con la mobilità ma soprattutto con lo spazio pubblico inteso come luogo della dimensione collettiva dell’abitare Una rete ciclabile può servire a materializzare linee di movimento lungo le quali si riconnettono in rete luoghi che, inaspettati si offrono all’uso delle persone Una rete ciclabile può essere il motore di una rigenerazione del tessuto urbano 7 SPAZIO PUBBLICO Connettere fra loro spazi residuali della città consentendo alle persone di potervi accedere, in bicicletta o a piedi, seppure di passaggio, può essere il primo passo per un processo di riappropriazione dello spazio pubblico come luogo condiviso e collettivo 8 SICUREZZA Quando pensiamo ad uno spazio pubblico la sicurezza é fondamentale: senza di essa non esiste nessun luogo che possa essere definito collettivo Accessibilitá e visibilità sono condizioni minime per la sicurezza d’uso Una rete di percorsi ciclabili configura un sistema di flussi che attiva lo spazio pubblico della città La ciclabile del Tevere è oggi l’unico percorso ciclo-pedonale esistente che attraversa Roma da nord a sud toccando alcuni dei quartieri centrali più importanti della città storica. Proprio in virtù della sua centralità è possibile connettersi ad esso e collegare punti rilevanti del tessuto urbano sia dal punto di vista monumentale che dal punto di vista della mobilità. Il progetto del laboratorio, consiste nella creazione di una rete di ramificazioni ciclo-pedonali, che utilizzando la dorsale del Tevere come asse principale, si estendano verso il tessuto urbano circostante su entrambe le sponde avendo l’obiettivo di raggiungere luoghi puntuali, nei quali vi siano monumenti, sedi universitarie o accessi alla mobilità comunale e regionale. Nella fase iniziale del laboratorio si analizzeranno una serie di casi studio che potranno essere utilizzati come linea guida per la progettazione.
Successivamente, saranno forniti una serie di riferimenti specifici relativi ai vari aspetti del progetto. La disponibilità di questi i riferimenti avevamo Tramite un accesso ad un Google drive condiviso.
Canale: CANALE III
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8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-2 -
URBANISTICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
Il modulo si interroga sulla trattabilità di un tema complesso e delicato, quello dell'Area archeologica centrale di Roma, che si sviluppa nelle molteplici articolazioni della coppia permanenza-mutamento: l'Antico è messo in causa da se stesso e dalle proiezioni del Nuovo.
(testi)
Le lezioni ripercorreranno il dibattito sul destino dell'area, dall'epoca napoleonica in poi. Da una tematizzazione come area monumentale, tuttavia accessibile al pubblico come prefigurato da Berthault, è progressivamente transitata una idea di spazio quotidiano che affievolisce le ragioni della tutela in funzione di una fruizione consapevole: il Parco archeologico del Colosseo (2017) andrebbe in questa direzione. La questione, oggetto di roventi dibattiti, è tuttora aperta, chiamando in causa i nodi della sostenibilità e compatibilità e, in ultima istanza, anche la necessità di una buffer zone destinata ad accogliere servizi e attrezzature per turisti e cittadini. L’esperienza materiale del luogo deve tuttavia mantenere intatta la sua aura, consegnando alla collettività una viva consapevolezza del tempo attuale e accogliendo in forma problematica, allusiva ed enigmatica, il senso delle memorie. • Insolera, I., Roma moderna, Einaudi, Torino, 1962. • Clementi, A., Perego, F. (a cura di), La metropoli “spontanea”. Il caso di Roma, Roma, 1983. • Aymonino, C., Progettare Roma capitale, Laterza, Roma-Bari, 1990. • Palazzo, A.L. (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma, 2005.
Canale: CANALE II
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D'Eusebio Luca
(programma)
La CITTA’ è il luogo di sperimentazione e di azione del Laboratorio.
(testi)
La ciclabilità è l’occasione per riqualificare lo spazio urbano. Nelle città le diseguaglianze, l’impoverimento, la marginalizzazione, la disgregazione e l’esclusione generano ingiustizia sociale e spaziale, ma anche reazioni e opportunità di sperimentare nuovi modelli di aggregazione, di gestione collettiva dei beni comuni e di riconoscimento di nuovo spazio pubblico. Il denominatore comune di queste nuove PRATICHE DI INNOVAZIONE SOCIALE e spaziale, ampiamente documentate ormai in tutta Europa, è dato dall’informalità dei processi che li supportano, guidata, tuttavia, da una visione e una progettualità condivisa. Queste pratiche in parte informali assumono una dimensione politica perché capaci di esprimere forme di contrasto e resistenza all’ingiustizia sociale diffusa e all’impoverimento dell’ambiente. Inoltre queste pratiche sono in grado di CREARE COMUNITA’, stimolare la coesione sociale, sperimentare modelli innovativi di produzione e gestione dello spazio pubblico, oltre a reti alternative di produzione e commercio alimentare, rafforzare gli ecosistemi urbani incrementando la biodiversità urbana e contrastando il CAMBIAMENTO CLIMATICO. L’URBANISTICA deve essere in grado di dialogare e comprendere le pratiche di cittadinanza attiva da parte dei cittadini, associazioni e soggetti privati riguardo i beni comuni. Deve accettare la sfida di proporre una strategia di rigenerazione urbana che richieda di mettere in gioco tutte le componenti della nuova città utilizzando gli strumenti propri della disciplina e nuovi strumenti che rispondono alla sfida di nuove forme di collaborazione tra pubblico, privato e società civile: la città collaborativa. Deve essere capace di individuare le priorità, ma anche di indeterminatezza programmatica, di agire gradualmente e selettivamente. Deve essere capace di costituire la cornice dove far muovere i diversi attori tenendo insieme le grandi questioni della nostra epoca, come il cambiamento climatico e le necessità di adattamento della città, le nuove forme di marginalità e diseguaglianza con le dimensioni della fattibilità amministrativa ed economica delle trasformazioni. In questa ottica bisogna porre particolare attenzione alle comunità, a creare relazioni tra luoghi, individui e collettività. La rigenerazione non sarà solo urbana, ma anche e soprattutto sociale, con un diverso modello di città, derivato dalla resilienza, dal riciclo, dalla cultura e dal capitale umano. Conseguentemente alla storica contrapposizione città-campagna e centro-periferia, dei modelli urbanistici del passato, va affiancato un modello che, garantendo un’adeguata distribuzione di servizi e funzioni, sia capace di restituire ai cittadini i tempi e gli spazi del vivere urbano, riconfigurare le relazioni sociali ed economiche, determinare politiche, rafforzare le armature connettive (relazioni ecologiche, infrastrutturali, funzionali, ecc.). Il nuovo modello sarà chiamato a confrontarsi con differenti temi, quali: • la città ecologica, l’adattamento della città ai cambiamenti climatici e la sfida della resilienza, l’intervento sullo spazio pubblico e sul sistema del verde, il recupero dei paesaggi della campagna romana e di quelli di margine, il progetto delle reti ecologiche e delle green infrastructures. • la multifunzionalità degli spazi, la creazione di nuove centralità, la dotazione di servizi • la promozione di partnership pubblico-privato, la gestione urbana attraverso patti di collaborazione • la rigenerazione economica e la coesione sociale; • La ridefinizione delle grandi e piccole infrastrutture urbane della mobilità Le città contemporanee si trasformano, ma servono nuovi occhi e nuove sensibilità per vedere questi cambiamenti. In pratica Un laboratorio di sperimentazione per attivare nuove pratiche di rigenerazione urbana e sociale dello spazio pubblico attraverso la ridefinizione degli spazi a seguito della realizzazione di pista ciclabile. Da qui l’interesse per esplorare nuovi modi di guardare, raccontare, immaginare la città. Gli studenti saranno chiamati a: • conoscere sul campo attraverso l’esperienza diretta e la pratica del rilievo urbano • narrare la città attraverso mappe di lavoro e tematiche • incontrare le comunità e la pratica diretta di esperienze di partecipazione • utilizzare l’analisi urbanistica tradizionale e l’inquadramento urbano • intervenire attraverso la microurbanistica e l’azione urbana nel territorio Il Laboratorio concentra la sua attenzione sul progetto dello spazio urbano inteso quale elemento strategico per la riqualificazione della città contemporanea e in particolare sullo SPAZIO PUBBLICO, quale elemento capace di strutturare l’insediamento, fornire una identità, costituire relazioni sociali e occasione di relazioni ambientali e funzionali a scala più ampia. Il Laboratorio si propone come ottica di sperimentazione. Questa riguarderà il ripensamento dello spazio del quotidiano e dello spazio pubblico. La finalità è trovare e proporre la forma per il “buon abitare” nel convincimento che la sua costruzione sia obiettivo strutturale e irrinunciabile di qualsiasi strategia di assetto. Insolera I. (1962). Roma Moderna. Einaudi (Nona edizione).
Nigro G. (1986). Storia e natura: punti fermi per un progetto per l’area romana. Urbanistica 84. AA.VV. (2001). Urbanistica 116. Numero monografico dedicato a “Il nuovo piano di Roma”. Gabellini P. (2001). Tecniche urbanistiche. Carocci editore. Piccinato G (2002). Un mondo di città, (Prefazione e Capitolo I°), Edizioni di Comunità.
Canale: CANALE III
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4 | ICAR/21 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-4 -
ECONOMIA URBANA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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VEZZANI ANTONIO
(programma)
L’economia urbana combina elementi dell’economia e della geografia per studiare scelte effettuate nello spazio urbano e le dinamiche relative alle scelte effettuate.
(testi)
Il corso si articola in due parti. Nella prima parte del corso verranno presentati alcuni elementi microeconomici introduttivi e modelli di base dell’economia urbana. Verranno inoltre discussi i principali concetti e teorie alla base della materia, così come alcune tendenze di crescita e trasformazione delle città. Nella seconda parte verranno invece fornite e messe in pratica le conoscenze necessarie per valutare le politiche e gli investimenti su scala territoriale ed in particolare urbana. A questo scopo si presenterà l’analisi costi-benefici per i progetti di investimento insieme ad alcuni casi studio per facilitare la comprensione di come questa possa essere applicata a casi reali. In seguito gli studenti, divisi in gruppi, lavoreranno a degli elaborati che verranno presentati e discussi in classe. Prima parte
Governa, F. e Memoli, M. (2011). Geografia dell’urbano: spazi, politiche, pratiche della città. Carocci, Roma. O’Sullivan, A. (2012). Urban Economics, McGraw-Hill, Maidenhead Seconda parte d’Albergo, E., & De Leo, D. (Eds.). (2018). Politiche urbane per Roma: Le sfide di una Capitale debole. Sapienza Università Editrice. A.A. V.V. (2003). Guida all'analisi costi-benefici dei progetti di investimento (Fondi Strutturali, Fondo di Coesione e ISPA).
Canale: CANALE III
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4 | SECS-P/06 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002039 -
PROGETTAZIONE STRUTTURALE 2M
(obiettivi)
Impostazioni del progetto delle strutture. Approfondimenti sul comportamento e la verifica degli elementi strutturali, anche con riferimento alla normativa vigente.
Progettazione e verifica delle strutture di fondazione.
Canale: CANALE I
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NUTI CAMILLO
(programma)
In relazione al terzo semestre della LM in Progettazione Architettonica, l’offerta didattica si articola in quattro laboratori integrati, due per canale, rispettivamente di Progettazione Strutturale 2M (SSD: ICAR09) e di Progettazione Architettonica 2 M (SSD: ICAR14). L’integrazione dei due laboratori consiste nella condivisione di un progetto che nelle definizioni della Normativa Tecnica Nazionale sui lavori pubblici viene articolato in: Studio di Fattibilità, Progetto Preliminare, Definitivo ed Esecutivo, e che qui, per semplicità si definisce come prima e seconda fase. Si intende per prima fase quella associata a: Studio di Fattibilità-Progetto Preliminare – Progetto Definitivo, in una fase non molto sviluppata, e Seconda Fase: Progetto Definitivo, in versione più avanzata, ed Esecutivo, in una versione meno avanzata rispetto a quanto descritto nella Normativa Tecnica Nazionale, ad esempio senza arrivare a formulare i capitolati e i computi metrici estimativi, ma definendo anche con un certo dettaglio gli elementi che compongono il progetto, oltre a fornire la relazione tecnica giustificativa, sia delle scelte che della valutazione delle sollecitazioni e relativa verifica di sicurezza.
(testi)
Verranno discussi in condivisione tra le due discipline gli aspetti che conducono ad un’opera sostenibile anche dal punto strutturale, per arrivare ad una soluzione che oltre ai carichi verticali, consenta un adeguato comportamento anche nei confronti dell’azione sismica. Si individuerà eventualmente una porzione significativa del progetto che, sviluppato completamente nel laboratorio di progettazione architettonica 2M, possa essere sviluppata anche nel laboratorio di progettazione strutturale 2m sino alle fasi più avanzate previste in quest’ultimo corso. Si valuteranno assieme le implicazioni di possibili scelte alternative, sia adottando tipiche soluzioni strutturali più tradizionali che di tipo più avanzato ed innovativo, quali ad esempio l’isolamento sismico alla base. Si individuano quindi le principali scelte relative alle tipologie strutturali, in relazioni a possibili materiali da utilizzare nella struttura. Saranno discusse le alternative nelle scelte degli orizzontamenti, nel sistema resistente sia in relazione alla destinazione d’uso che alla configurazione architettonica, tenendo conto delle azioni di progetto da considerare, che dipendono anche dalla localizzazione dell’opera. La verifica del modello rappresentativo, consentirà, durante lo svolgimento del progetto, di confrontare possibili soluzioni anche locali, controllando le implicazioni che le scelte comportano anche a livello di dettagli costruttivi architettonici. Le tavole strutturali saranno sviluppate sino ad un livello piuttosto avanzato di dettaglio esecutivo, per comprendere le difficoltà realizzative e di cantiere che inevitabilmente condizionano le scelte anche a livello architettonico DISPENSE DEL CORSO
SCARICABILI PER STUDENTI ISCRITTI ONLINE DAL SITO DEL CORSO Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato LINK: http://design.rootiers.it/labstrutture/ Quaderno aicap N.2 PROGETTO DI UN EDIFICIO IN C.A. CON E SENZA ISOLAMENTO SISMICO ALLA BASE aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PER APPROFONDIMENTI DI DINAMICA Dynamics of Structures (4th Edition) (Prentice-Hall International Series in Civil Engineering and Engineering Mechanics) 4th Edition by Anil K. Chopra
Canale: CANALE II
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LAVORATO DAVIDE
(programma)
1 RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE:
(testi)
1.1 Risposta delle strutture in campo lineare 1.1.1. L’oscillatore semplice. - Oscillazioni libere e forzate con e senza smorzamento - Risposta di un oscillatore semplice ad un sisma: Integrale di Duhamel (equazione e parametri fondamentali) - Spettro di risposta elastico (accelerazione, velocità, spostamento). 1.1.2. Sistemi strutturali elastici a più gradi di libertà a masse concentrate. - Oscillazioni libere - Analisi dinamica di strutture complesse, - approcci semplificati (coordinate generalizzate) - Analisi modale, cenni 1.2. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE IN CAMPO NON LINEARE. - Duttilità di una sezione e di un elemento strutturale in ca per azioni monotone e cicliche. - Cerniera plastica - Oscillatore semplice con comportamento elasto-plastico sotto azione sismica, criteri di equivalenza con la risposta elastica - Spettri di risposta non lineari (spettri di progetto) - Coefficiente di struttura: definizione e metodi di valutazione. 2. PROGETTO A DUTTILITÀ CONTROLLATA IN ZONA SISMICA - Modellazione di strutture per valutare la risposta sismica. - Indicazioni normative italiane e straniere (NTC e Eurocodice n. 2 e n. 8). - Duttilità dei sistemi strutturali in c. a. (telai, pareti, misti telaio pareti e deformabili torsionalmente) - Criteri per la buona progettazione delle strutture in ca in zona sismica - Esempi di progettazione in zona sismica di strutture in c.a. - Progetto di fondazioni superficiali 3. RICHIAMI E APPROFONDIMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI - Caratterizzazione meccanica dei materiali e legami semplificati secondo normativa (NTC e Eurocodice n.2 e n.8) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite ultimi (SLU; sforzo normale, flessione, pressoflessione e taglio) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite di esercizio (SLE; flessione) - Progetto e verifica agli SLU per sollecitazione di presso flessione deviata - Progetto e verifica agli SLU: costruzione Domini di resistenza M-N per elementi pressoinflessi in ca - Progetto e verifica agli SLU a di elementi in c.a per sollecitazione di Torsione - Progetto e verifica agli SLU di solette e piastre in c.a. - Progetto e verifica agli SLU per fondazioni superficiali in ca 4. ELABORAZIONE DI UN PROGETTO PER UNA STRUTTURA IN C.A. IN ZONA SISMICA (SECONDO NORMATIVE NTC E EUROCODICE N.2 E N.8): 4.1. Progetto e verifica di un solaio - Tipologie di solaio - Norme tecniche vigenti - Definizione del Sistema strutturale, tessitura del solaio Pre-dimensionamento geometrie del solaio (sezioni,etc) - Analisi e combinazioni dei carichi elementari agenti sul solaio - Modellazione del solaio per determinarne le sollecitazioni di momento e taglio - Modellazione numerica del solaio (Sap 2000) - Progetto e verifica di solai - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) 4.2. Progetto e verifica di una struttura in calcestruzzo armato ( c.a. ) - Definizione dell’azione sismica (per una data pericolosità sismica di sito) e calcolo dell’azione per il progetto/verifica delle strutture (spettro di risposta) - Analisi e combinazioni dei Carichi elementari - Definizione del Sistema strutturale - illustrazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni (NTC italiane e Eurocodice n.2 e n.8) - Strutture resistenti alla azione sismica, modello strutturale 3D (definizione travi, pilastri, setti, nodi, scale, solette, fondazioni) modellazione numerica delle strutture (Sap 2000) - Sollecitazioni sulle strutture – progettazione e analisi statica prevista dalle normativa italiana e dall’Eurocodice - Definizione tipologia e comportamento strutturale - Progetto secondo gerarchia delle resistenze - Pre-dimensionamento, progetto e verifica di elementi strutturali (travi, solette, piastre, pilastri, setti, nodi e scale) - Definizione della capacità portante del terreno - Progetto e verifica di fondazioni superficiali - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Cenni sui criteri per l'adeguamento e miglioramento sismico delle diverse tipologie strutturali - Tecniche avanzate di protezione sismica delle costruzioni (dissipazione e isolamento alla base) Dispense del corso scaricabili dal sito del corso (http://design.rootiers.it/labstrutture/) Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato. Le dispense sono anche distribuite dal docente.
Libri di testo: Quaderno aicap N.2 PROGETTO DI UN EDIFICIO IN C.A. CON E SENZA ISOLAMENTO SISMICO ALLA BASE aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso |
8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002040 -
PROGETTO DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
(obiettivi)
Conoscenza critica ed operativa della cultura del restauro, della conservazione e della ricostruzione in ambito archeologico, architettonico e nei contesti ambientali di interesse storico-artistico. Attraverso esercitazioni di studio o di progetto si propone di approfondire la lettura filologica e costruttiva dei diversi temi presentati durante il corso.
Canale: CANALE I
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PORRETTA PAOLA
(programma)
Il programma del corso è diviso in tre parti.
(testi)
1) Studio della cultura del restauro archeologico, con particolare riferimento a Roma (Foro Romano, Palatino, Fori Imperiali). Le lezioni sono dedicate alla storia delle trasformazioni e dei riusi che hanno accompagnato la perdita dell'identità architettonica originaria fino al momento della sua riproposizione intenzionale a partire dalla seconda metà del Settecento. Di questa nuova tradizione si analizzano in dettaglio le diverse manifestazioni nel corso degli ultimi due secoli: scavi, restauri, ricostruzioni, anastilosi e progetti di valorizzazione. 2) Lezioni e/o conferenze su temi generali inerenti alla cultura del restauro e alle sue implicazioni interdisciplinari. 3) Esercitazioni in piccoli gruppi di studio (analisi critica di progetti architettonici sul patrimonio). Parte 1 del programma
- I. Insolera, Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970, Roma 1962. - R. Krautheimer, Roma. Profilo di una città, 312-1308, Roma 1981 (1° ed. 1980). - I. Insolera-F. Perego, Archeologia e città. Storia moderna dei Fori di Roma, Bari 1983. - M. Jonsson, La cura dei monumenti alle origini. Restauro e scavo di monumenti antichi a Roma 1800-1830, Stockholm 1986. - S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico, in S. Settis (a cura di), Memoria dell'antico nell'arte italiana, vol. III, Dalla tradizione all'archeologia, Torino 1986, pp. 373-486. - S. Casiello, Problemi di conservazione e restauro nei primi decenni dell’Ottocento, in Id. (a cura di), Restauro tra metamorfosi e teorie, Napoli 1992. - E. Pallottino, Roma 1846-1878: restauro di monumenti antichi tra rappezzi mimetici e ricostruzioni semplificate, in Ricerche di Storia dell'arte, 52, 1994, pp.69-71. - P. D'Orsi, Roma: Pantheon, Portico degli Dei Consenti, Colosseo. Tre monumenti antichi restaurati a metà Ottocento, in Ricerche di Storia dell'arte, 52, 1994, pp.72-77. - E. Pallottino, Restauro e ricostruzione dell'antico, dopo le esperienze del Governatorato di Roma e i loro precedenti ottocenteschi, in L. Prisco (a cura), Architettura moderna a Roma e nel Lazio, 1920-1945. Conoscenza e tutela, Roma 1996, pp. 55-62. - S. Casiello (a cura di), Verso una storia del restauro. Dall'età classica al primo Ottocento, Firenze 2008. - P. Porretta, Antonio Muñoz e via dei Fori Imperiali a Roma, in E. Pallottino (a cura di), Architetti e archeologi costruttori d’identità, in Ricerche di Storia dell’arte, 95, 2008, pp. 30-43. Parte 2 e 3 del programma - A. Ricci, Attorno alla nuda pietra. Archeologia e città tra identità e progetto, Roma 2006. - E. Pallottino (a cura di), Architetti e archeologi costruttori d’identità, in Ricerche di Storia dell’arte, 95, 2008, pp. 30-43. - D. Manacorda, R. Santangeli Valenzani, L. Franciosini, E. Pallottino, S. Picciola, A. Carlini, P. Porretta (a cura di), Arch.it.arch, dialoghi di archeologia e architettura, seminari 2005|2006, Roma 2009. - E. Pallottino (a cura di), Roma, Torre dei Conti. Ricerca, formazione, progetto, in Ricerche di Storia dell'arte, n. 108, 2012. - P. Porretta, L'invenzione moderna del paesaggio antico della Banditaccia. Raniero Mengarelli a Cerveteri, Roma 2019. Le slide delle lezioni saranno messe a disposizione di tutti gli studenti frequentanti. Testi specifici verranno forniti durante il corso.
Canale: CANALE II
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STABILE FRANCESCA ROMANA
(programma)
Il corso si articola secondo un percorso di lettura e riconoscimento del linguaggio costruttivo dell’edilizia storica che sarà definito attraverso il confronto tra letteratura tecnica, interventi progettuali e cultura materiale. L’analisi delle diverse componenti costruttive dell’architettura vuole così contribuire ad approfondire una conoscenza critica ed operativa sulla cultura edilizia legata alla tradizione dei luoghi. Sono previste lezioni in parallelo con il corso di PROGETTO DEL RESTAURO “A”
(testi)
Temi delle lezioni teoriche: - L’architettura regionalista. Dal revival Medioevale al Modernismo: storia, studi e progetti. Gustavo Giovannoni: diradamento edilizio e decentramento residenziale - La pratica dell’architettura e l’arte del fabbricare. Manuali e letteratura tecnica tra Settecento e Novecento. Dai Manuali di Architettura Pratica ai Manuali del recupero, confronti relativi alle pratiche costruttive e ai materiali. - I tipi costruttivi. Murature e volte; tetti e solai; porte e finestre; pavimenti e rivestimenti esterni. https://architettura.el.uniroma3.it/mod/folder/view.php?id=349
Sui caratteri costruttivi e sul progetto del restauro architettonico: - P. MARCONI, F. GIOVANETTI, E. PALLOTTINO [a cura di], "Manuale del Recupero del Comune di Roma", DEI, Roma 1989 - F. GIOVANETTI [a cura di], "Manuale del Recupero del Comune di Roma", II edizione ampliata, a cura di DEI, Roma 1997 - P. MARCONI, "Il restauro architettonico. Mentalità, ideologie, pratiche", in "Storia dell'architettura italiana. Il secondo Novecento", a cura di F. dal Co, Electa, Milano, 1997, pp. 368-391 - P. MARCONI, "Materia e significato. La questione del restauro architettonico", Laterza, Bari 1999 - F.R. STABILE, G. SPADAFORA, "Rivestimenti graffiti a Roma nel XVI sec.: l’esempio della casa in vicolo del Governo Vecchio", 52, on “Disegnarecon”, VIII, n. 14, 2015, pp. 1-16 Sull’architettura regionalista: - G. CIUCCI, G. MURATORE [a cura di], "Storia dell’architettura italiana - Il primo Novecento", Electa, Milano 2004, in particolare G. MURATORE, "Uno sperimentalismo eclettico", pp. 10-37; G. ZUCCONI, "Gli anni dieci tra riscoperte regionali e aperture internazionali", pp. 38-55; G. MURATORE, "Edilizia e architetti a Roma negli anni venti", pp. 74-99; S. PORETTI, "Modernismi e autarchia", pp. 442-476. - P. MARCONI, "Il recupero della bellezza", Skira, Milano 2005, in particolare, "L’architettura regionalista e il restauro come replica", pp. 8-27. - F.R. STABILE, in F.R. STABILE, M. ZAMPILLI, C. CORTESI [a cura di], "Centri storici minori. Progetti per il recupero della bellezza", Gangemi editore, Roma 2009. - F.R. STABILE, "La Garbatella a Roma. Architettura e regionalismo", Editrice Librerie Dedalo, Roma 2012, pp. 47-66. - G. BONACCORSO, F. MOSCHINI (a cura di), Gustavo Giovannoni e l’architetto integrale, Atti del convegno internazionale Accademia Nazionale di San Luca 25-27 novembre 2015, Roma 2019. |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002042 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
L'obiettivo formativo della prova finale è consentire agli studenti la produzione di contenuti culturali che rappresentino la sintesi degli interessi maturati e delle capacità acquisite durante il corso di studi. Questi contenuti culturali corrispondono alla produzione di una tesi di laurea, che è un elaborato originale realizzato su temi scientifici e culturali concordati col relatore.
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10 | 125 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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