Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-1 -
PARTE INTRODUTTIVA
(obiettivi)
Prima fase
Il corso, organizzato in una annualità, intende dapprima, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell'architettura (all'osservazione critica, scoprendo la natura tecnica, utilitaristica ed estetica dei fenomeni) mettendolo, al di là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, di quell'eterno presente che costituisce il fare architettonico: risalire dalla complessità del fenomeno verso l'essenzialità archetipica degli elementi di base.
Canale: CANALE I
-
PALMIERI VALERIO
(programma)
L'insegnamento punta a sensibilizzare lo studente al problema della forma dello spazio architettonico, costruendo gradualmente le connessioni tipologiche, strutturali ed estetiche che ne definiscono i caratteri peculiari.
(testi)
Tale processo verrà perseguito attraverso lezioni mirate, incentrate su letture comparate di opere architettoniche di rilievo, esercitazioni di composizione individuali che aiutino a costruire una salda consapevolezza estetica e a gestire le regole di manipolazione dello spazio, ed esercizi di ridisegno e lettura di case unifamiliari esemplari. B. Zevi, Saper vedere l'architettura. Saggio sull'interpretazione spaziale dell'architettura, Torino, Einaudi, 1953.
L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di Architettura, Milano, Mazzotta, 1977. P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997. G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004). M. Bonaiti, Architettura è. Louis I. Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2002 R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa,2005. B. Munari, Fantasia, Roma-Bari, Laterza, 1977. B. Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza, Bari-Roma, 1981.
Canale: CANALE II
-
BURRASCANO MARCO
(programma)
Si tratta della prima parte di un laboratorio annuale di progettazione architettonica, in questo primo semestre con 6 crediti, 4 di composizione e progettazione architettonica e urbana e 2 di strutture.
(testi)
Nel primo semestre l’impegno è di 50 ore, dedicate a lezioni frontali, visite di architetture e esercitazioni pratiche di costruzione di modelli, disegno e progettazione. I contenuti del corso sono proposti e verificati attraverso lezioni frontali, esercitazioni, visite didattiche,revisioni individuali e collettive. Il voto finale di esame tiene conto di tutte le attività svolte dallo studente durante il corso, la qualità delle esercitazioni è ovviamente determinante nell’attribuzione del voto stesso. Tutta l’elaborazione dei lavori avviene a mano, non è consentito l’uso del C.a.d. Esercitazioni 1-Topografia (individuale) Esercizio con curve di livello da svolgere tramite modello, viene assegnato un volume edilizio di dimensioni date che deve essere alloggiato sul suolo mediante la creazione di uno scavo, o di un podio tramite riporto di terra e realizzare un percorso di accesso. Scala 1:250 Area di intervento 75m x 50m, dislivello 10 m, realizzando le curve con cartoncino dal 1mm (4 curve per un metro di dislivello) servono 40 curve per assorbire la differenza di quota. Il volume da inserire è un generico volume residenziale di 5 m per 10 m, che può essere inserito come da esempi mostrati, incassandolo nel terreno, realizzando un podio, sollevandolo su pilotis, oppure adottando soluzioni ibride. 2-Ridisegno e ricostruzione di un’architettura (gruppo 3 persone) Analisi, disegno tecnico e realizzazione di un modello in scala 1:100 o 1:50 delle seguenti residenze: Le Corbusier, Maison Guiette, Anversa, Belgio, 1927 Le Corbusier, Ville Savoye, Poissy, Francia, 1928 - 1931 Alvar Aalto Casa sperimentale a Muuratsalo, Finlandia, 1952-1954 Alberto Campo Baeza, Casa Turegano, Madrid, Spagna, 1988 Louis Kahn, Fisher House, Hatboro, Pennsylvania, USA, 1960-1967 3-Sistema costruttivo (individuale) Progetto di un piccolo rifugio, massimo 20 mq, in un luogo a piacere, caro e ben noto al progettista, utilizzando un unico sistema costruttivo a scelta tra: calcestruzzo armato, laterizio, pietra, legno, acciaio. Modello in scala 1:25, piante e sezioni in scala 1:25 4-Schizzi e rilievo dal vero antropometrico (individuale in viaggio) Riportare su un quaderno da disegno A5 schizzi di viaggio, prospettive, piante, sezioni, prospetti, assonometrie, con particolare attenzione alle proporzioni degli spazi e degli elementi architettonici rappresentati. Quaderno da consegnare. Testi:
LE CORBUSIER, Verso un architettura, Milano 1973 F. VENEZIA, Che cos’è l’architettura, Milano 2011 J. UTZON, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Milano 2011 Manuali: A. Desplazes, Constructing architecture, materials processes structures, a handbook, Basel, 2005 F. Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tema della casa unifamiliare, Palermo, 1991
Canale: CANALE III
-
MENEGATTI FRANCESCO FEDERICO LUIGI
(programma)
Nello svolgimento della sua prima parte, il laboratorio è costituito principalmente da lezioni frontali e dall’assegnazione di esercitazioni pratiche propedeutiche ad esse. Attraverso lezioni di carattere teorico lo studente verrà guidato nell’elaborazione di un proprio personale pensiero critico e di un metodo per poter affrontare il progetto. La seconda parte del corso sarà dedicata all’elaborazione del progetto che
(testi)
corrisponderà al tema proposto dal laboratorio. The world is my jungle Spesso si è ricorsi alla figura della giungla come metafora della città. La città come giungla ha molteplici livelli di lettura, tra questi uno sicuramente evoca un’immagine della città come caotica, dedalo inestricabile di architetture, di strade e di persone. Dall’altra parte la metafora può essere spinta verso l’idea della giungla come luogo protetto e vergine, impenetrabile, dove tutto procede e si evolve secondo regole ancestrali che si rinnovano costantemente. Possiamo attribuire le stesse valenza appena esposte all’ambiente naturale luogo inaccessibile e protetto o luogo del quale difendersi costantemente opponendosi alla sua inevitabile e costante avanzata. Per esteso possiamo dire che nella contemporaneità l’immagine ideale della giungla accresciuto il suo potere evocativo sia sulla realtà In questo quadro generale tracciato sinteticamente il tema progettuale consiste nella realizzazione di un piccolo manufatto residenziale, una casa unifamiliare, da inserire in area ideale di 25X75 metri. Il manufatto dovrà essere pensato considerando ipotesi innovative dell’abitare, soluzioni avanzate dal punto di vista spaziale e costruttivo, considerando per la destinazione d’uso che la società contemporanea è sempre più orientata verso nuove professioni, nuove forme di convivenza, nuove modalità di abitare. Lo studente, a posteriori dovrà tenere conto del luogo dove inserire il progetto redatto, un contesto urbano oppure un contesto naturale. Questo passaggio è importante per sperimentare in un ambito artificiale come quello della città, o in un ambito naturale, diventato paesaggio, il rapporto architettura-natura. Particolare attenzione sarà attribuita alla dimensione planimetrica del progetto, alle relazioni che inevitabilmente la casa dovrà intessere con l’intorno, alla eventuale viabilità e alla connessione con essa. L’area 25X75, libera dell’ingombro del progetto dell’unità residenziale, potrà essere pensata come uno spazio verde privato, pubblico o semi privato, in questo modo il piccolo edificio esprimerà la modalità in cui lo studente legge il proprio personale rapporto con la città o con la natura: sia essi rappresentati come luoghi misteriosi e pericolosi dai quali proteggersi e dai quale difendersi, oppure luoghi dai quali osservare lo scorrere del tempo accogliendone positivamente l’energia che da essi si sprigiona. La città potrà essere letta come luogo del nomadismo urbano, un luogo di transito, in perenne movimento, fatta di ricorsivi sradicamenti, dove la questione dell’abitare rimane sullo sfondo demandando alla città stessa la messa a disposizione di funzioni necessarie all’abitare. Questa immagine finale è quella che forse più contrasta con l’immagine consolidata delle nostre città, dove la presenza della ‘storia’ cristallizza tutte le possibilità di pensare che la città stessa possa mutare. La natura potrà essere interpretata come luogo per una nuova ‘arcadia’, luogo ideale , di contemplazione o di sviluppo di nuove attività umane, un luogo di raccoglimento e di armonia in un ipotetico ‘ritorno’ ad antichi rituali. Carlo Cassola, Il taglio del bosco, Editore: Bur, Anno edizione: 2008
E.H. Gombrich, La storia dell'arte, Editore: Phaidon, Anno edizione: 2008 George Leonard Hersey, Il significato nascosto dell'architettura classica, Editore: Bruno Mondadori, Anno edizione: 2001 F.Purini, Comporre l'architettura, Editore: Laterza Bari, Anno edizione: 2000 Colin Rowe, La matematica della villa ideale, Editore: Zanichelli, Anno edizione: 1992 Ulteriore bibliografia verrà fornita allo studente durante l’anno accademico. francesco_menegatti_students |
4 | ICAR/14 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-3 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA I
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
-
NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri, le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazioni sui possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico, su come i carichi possano essere trasferiti sino al terreno di fondazione. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizioni dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto e della scelta dei materiali da costruzione e viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente
Canale: CANALE II
-
SANTINI SILVIA
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra la realizzazione della struttura e il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità della costruzione. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazioni sui possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizioni dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi, pilastri, setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
testo consigliato Mario Salvadori (1998). Perchè gli edifici stanno in piedi. Strumenti Bompiani, collana diretta da Umberto Eco.
Canale: CANALE III
-
SALERNO GINEVRA
(programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico.
(testi)
Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: la flessione e lo sforzo normale negli elementi lineari, il taglio nei muri o setti. Elementi strutturali e loro comportamento: travetti, travi, pilastri, telai, muri, setti. Una focalizzazione su: aggetti, scale, controventi. Organizzazione di edifici: a telaio, a scatola muraria, a setti in cemento armato, a struttura mista. Lettura strutturale di alcune case importanti nella storia dell'architettura dei secoli XX e XXI. Il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni, dato che la frequenza al corso è obbligatoria.
I file power point delle lezioni saranno forniti agli studenti. |
1 | ICAR/08 | 12,5 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-4 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA II
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
-
NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri, le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazioni sui possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico, su come i carichi possano essere trasferiti sino al terreno di fondazione. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizioni dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto e della scelta dei materiali da costruzione e viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente
Canale: CANALE II
-
SANTINI SILVIA
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra la realizzazione della struttura e il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità della costruzione. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazioni sui possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizioni dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi, pilastri, setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
testo consigliato Mario Salvadori (1998). Perchè gli edifici stanno in piedi. Strumenti Bompiani, collana diretta da Umberto Eco.
Canale: CANALE III
-
SALERNO GINEVRA
(programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico.
(testi)
Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: la flessione e lo sforzo normale negli elementi lineari, il taglio nei muri o setti. Elementi strutturali e loro comportamento: travetti, travi, pilastri, telai, muri, setti. Una focalizzazione su: aggetti, scale, controventi. Organizzazione di edifici: a telaio, a scatola muraria, a setti in cemento armato, a struttura mista. Lettura strutturale di alcune case importanti nella storia dell'architettura dei secoli XX e XXI. Il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni, dato che la frequenza al corso è obbligatoria.
I file power point delle lezioni saranno forniti agli studenti. |
1 | ICAR/09 | 12,5 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001991 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1
(obiettivi)
Fornire gli strumenti concettuali e metodologici per reperire l'informazione trasmessa dal linguaggio formalizzato e deduttivo proprio della matematica.
Fornire i fondamenti dell'analisi matematica e della geometria piana orientati verso la comprensione dei modelli fisico-matematici. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Canale: CANALE I
-
TEDESCHINI LALLI LAURA
(programma)
in stretta collaborazione con il segmento principale del corso (6CFU), di cui è parte integrante. maggiori informazioni a www.formulas.it
(testi)
gli stessi della parte da 6 CFU
-
BRISCESE FABIO
(programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali.
(testi)
Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante. Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici. Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico. Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima. Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione. Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici. Assi di simmetria delle coniche a centro. Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE I ED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA) Marsden, Jerrold E. and Weinstein, Alan J. (1985) Calculus I. Springer-Verlag , New York. Altre letture COURANT, ROBBINS "CHE COS' È LA MATEMATICA?" ED. BORINGHIERI
Canale: CANALE II
-
MAGRONE PAOLA
(programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali.
(testi)
Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante. Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici. Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico. Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima. Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione. Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici. Assi di simmetria delle coniche a centro. Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE I ED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA)
G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli Marsden, Jerrold E. and Weinstein, Alan J. (1985) Calculus I. Springer-Verlag , New York. |
8 | MAT/07 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001992 -
FONDAMENTI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA
(obiettivi)
Lo studio della geometria descrittiva inteso come processo indispensabile per la conoscenza e la costruzione dello spazio e delle forme architettoniche. L’obiettivo è fornire l’insieme delle regole che costituiscono la base utile alla evoluzione dell’idea progettuale e alla sua rappresentazione grafica, sia manuale che informatica.
Canale: CANALE I
-
SPADAFORA GIOVANNA
(programma)
Argomenti introduttivi: strumenti e materiali per il disegno, convenzioni e simbologie grafiche. Elementi geometrici fondamentali. Elementi impropri. Operazioni di proiezione e sezione. Prospettività e relazioni omologiche.
(testi)
Per ciascun metodo di rappresentazione grafica (proiezioni ortogonali, proiezione assonometrica, proiezione centrale - prospettiva, proiezione quotata, teoria delle ombre), si tratteranno la genesi spaziale, gli elementi di riferimento e la rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali. Si passerà quindi alle condizioni di appartenenza, di parallelismo, di perpendicolarità, alla soluzione di problemi grafici (tra cui la vera forma e dimensione delle figure piane) e di intersezione e misura. Oltre ai testi indicati in bibliografia, gli studenti sono invitati a iscriversi al sito del corso fagd.altervista.org (le indicazioni saranno date a lezione) che contiene: ulteriori letture consigliate, l’elenco degli argomenti svolti, i link alle eventuali esercitazioni assegnate in aula, esercizi svolti, esempi di tavole eseguite dagli studenti degli anni precedenti.
G. SPADAFORA, FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA. LE PROIEZIONI PARALLELE. PRINCIPI TEORICI E APPLICAZIONI. FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO 2019 M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI,TORINO, 2011, 2A ED. M. CANCIANI, IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, KAPPA, ROMA, 2005.
Canale: CANALE II
-
CANCIANI MARCO
(programma)
Verranno descritte, attraverso i vari metodi rappresentativi, proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva, le condizioni di appartenenza, di parallelismo, intersezione e la determinazione della vera dimensione e forma delle figure piane. Particolare importanza verrà data alle sezioni e alla loro costruzione geometrica, allo sviluppo planare di figure, appartenenti ad un modello volumetrico, cosicché questo possa essere ricostruito manualmente. Verranno dati vari accenni storici sui metodi rappresentativi e si analizzeranno alcuni disegni di vari autori.
(testi)
In dettaglio si studieranno: il metodo della doppia proiezione ortogonale costruzione degli elementi geometrici fondamentali - rappresentazione di punti, rette e piani - proiezione e intersezione la misura dell'angolo di pendenza e la vera forma di una figura piana - sviluppo planare - solidi di rotazione - le sezioni di volumi e corpi architettonici semplici e l'intersezioni tra diversi volumi la teoria delle ombre. La rappresentazione degli elementi geometrici principali nell'assonometria: punti, rette e piani l'assonometria obliqua, militare e cavaliera - relazione di affinità assonometrica determinazione della vera forma di una figura l'assonometria ortogonale costruzione diretta - elementi di riferimento - problemi d'intersezione - assonometria di solidi - costruzione grafica delle coperture a volta: volta a crociera e a padiglione. Genesi spaziale degli elementi di riferimento nella prospettiva - rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali: punti, rette, piani - condizioni di appartenenza, parallelismo, perpendicolarità - punti di misura di rette, angoli - procedimenti risolutivi della prospettiva - prospettiva a quadro verticale, orizzontale e obliquo - problemi d'intersezione e vera forma costruzione e misura degli angoli restituzione prospettica. G. Spadafora, Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva, Franco Angeli, 2019
CANCIANI M., I DISEGNI DI PROGETTO, COSTRUZIONI, TIPI E ANALISI, DE AGOSTINI, TORINO, 2009. CANCIANI M., IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, ANALISI, ELEMENTI FONDAMENTALI, METODI RISOLUTIVI E TIPI, KAPPA, ROMA 2005. DOCCI M., GAIANI M., MAESTRI D., SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2011. DOCCI M., MIGLIARI R., SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE, NIS, ROMA 1992. MIGLIARI R. GEOMETRIA DEI MODELLI, KAPPA, ROMA 2003. |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001993 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 1
(obiettivi)
Il corso propone una “lettura” delle architetture del passato, fornendo strumenti per analizzarle, comprenderne le ragioni storiche e valutarne le qualità. A tal fine, le architetture selezionate saranno esaminate spingendo gli studenti a chiedersi il perché della loro realizzazione in un determinato momento e luogo, quali fossero gli obiettivi del committente, del costruttore e dell’architetto, come e perché si siano scelte determinate tecniche e specifici materiali, che rapporti tali opere abbiano con le architetture del passato e con quelle della loro contemporaneità, considerando - infine - come questi aspetti complessivi siano in relazione tra loro ricostruendone il processo progettuale, quando questo sia sufficientemente documentato. Al primo anno sono illustrati gli edifici ritenuti più significativi, compresi nell'arco cronologico esteso dall'Età Classica al XVI secolo.
Canale: CANALE I
-
MATTEI FRANCESCA
(programma)
Il corso previsto per l’anno accademico 2022-2023 propone una disamina della storia dell’architettura antica, medievale e rinascimentale con particolare riferimento all’area Mediterranea ed Europea.
(testi)
All’interno di un percorso articolato secondo un criterio cronologico, dall’architettura antica a quella della prima età moderna, si inseriranno alcune lezioni di tipo tematico e seminariale, incentrate su aspetti specifici, che potranno essere trattati anche secondo una prospettiva diacronica. PRINCIPALI ARGOMENTI MODULO I. ANTICHITA’ A CONFRONTO: Ordini architettonici e origine del tempio; la Grecia e l’Oriente. Dal Partenone al Dydimaion; tecniche costruttive antiche; gli Etruschi; architettura romana da Augusto a Diocleziano: tempio, foro, città; teatri e anfiteatri; domus, villa, palazzo. MODULO II. DAL DECLINO DI ROMA ALLA NASCITA DELL’EUROPA: Quattro capitali cristiane. Roma, Milano, Costantinopoli, Ravenna; Longobardi e Carolingi in Europa; "Protoromanico” e “romanico” in Italia e in Europa; Ordini monastici; Il gotico in Europa e in Italia. MODULO III. ARCHITETTURA IN ETA' UMANISTICA E RINASCIMENTALE: Filippo Brunelleschi; Leon Battista Alberti; Roma Quattrocento; le corti: Ferrara e Urbino; Firenze e Giuliano da Sangallo; il regno di Alfonso d’Aragona; Bramante a Milano e a Roma; Raffaello e la sua bottega; Michelangelo a Firenze e Roma; Da Roma agli altri centri: Giulio Romano a Roma e a Mantova, Jacopo Sansovino a Roma e a Venezia; Andrea Palladio; gli strumenti dell'architetto: disegno e trattati. Gli studenti e le studentesse che per motivi lavorativi non potranno seguire costantemente le lezioni, sono pregati/e di contattare la docente per definire i dettagli del programma. La bibliografia si compone di testi di carattere generale e saggi su specifici argomenti. In occasione di conferenze e seminari verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche sui temi oggetto della comunicazione.
I testi di carattere generale devono essere considerati un riferimento di massima sugli argomenti del programma e non sostituiscono i contenuti presentati a lezione. Per questo motivo, lo/a studente/ssa impossibilitato/a a seguire il corso deve concordare con la docente una bibliografia supplementare. La lettura dei saggi su argomenti specifici (bibliografia di riferimento) è caldamente consigliata a tutti/e, ovvero frequentanti e non frequentanti. Testi di riferimento generale Per il modulo relativo all’architettura antica, tardo antica e per l’architettura medievale in Europa: G. Cricco, F.P. Di Teodoro, Itinerario nell’arte (versione gialla), vol.1: Dalla Preistoria all’arte romana, vol.2: Dall’arte paleocristiana a Giotto, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010 (disponibile in edizione cartacea e digitale) Per l’architettura medievale e rinascimentale: A. Naser Eslami, M.R. Nobile, Storia dell’architettura in Italia. Tra Mediterraneo e Europa (VII-XVIII secolo), Milano 2022 (disponibili in edizione cartacea o digitale)
Canale: CANALE II
-
ORTOLANI GIORGIO
(programma)
ARGOMENTI DELLE LEZIONI:
(testi)
ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA: MATERIA, TECNICA E LO SVILUPPO DELL’ORDINE DORICO; L’ORDINE IONICO E I RAPPORTI CON IL LEVANTE; I SANTUARI PANELLENICI: OLIMPIA E DELFI; L’ETÀ CLASSICA: ATENE E L’ATTICA; L’ARCHITETTURA ROMANA ALLA FINE DELL’ETÀ REPUBBLICANA NEI SANTUARI DEL LAZIO E NELL’URBE; AUGUSTO E LA TRASFORMAZIONE DELLA RES PUBLICA; L’IMPERO E LA SUA IMMAGINE: I FORI IMPERIALI; ARCHITETTURA, CONSENSO E INTEGRAZIONE: EDIFICI PER LO SPETTACOLO E LE TERME; LE RESIDENZE IMPERIALI; L'IMMAGINE DEL CIELO: DAL PANTHEON A S. SOFIA; DALL’ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA ALLA “RINASCENZA“ CAROLINGIA E AL ROMANICO; L’ARCHITETTURA GOTICA: INNOVAZIONE E TRADIZIONE TRA ORIENTE E OCCIDENTE; FEDERICO II TRA ROMANITÀ E RINASCIMENTO; ARNOLFO DI CAMBIO; ORIGINI DELL’ARCHITETTURA RINASCIMENTALE: FILIPPO BRUNELLESCHI E LEON BATTISTA ALBERTI; DONATO BRAMANTE TRA MILANO E ROMA; ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E LO SVILUPPO DEL PALAZZO ROMANO; IL MANIERISMO E MICHELANGELO; LA FABBRICA DI SAN PIETRO IN VATICANO; L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA E LA RIFORMA; LA RINASCITA DELLA VILLA A ROMA; ANDREA PALLADIO E LE VILLE VENETE. CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI EDIFICI visibile anche sul sito: https://www.academia.edu/16882678/Corso_di_Storia_dellArchitettura_1_B_Roma_Tre_University_Department_of_Architecture ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA E DEGLI ORDINI ARCHITETTONICI Età geometrica e protoarcaica: la tomba-heroon di Lefkandì (isola di Eubea, X sec. a.C., periptero absidato di 10x45 m), tempio di Priniàs; tempio di Hera a Samos (IV fase ca. 525 a.C.; confronto con Artemision di Efeso, ca. 560 a.C.) e tempio di Apollo a Thermon (ca. 630 a.C.). I SANTUARI PANELLENICI: templi di Hera a Olimpia (ca. 580 a.C.) e di Zeus a Olimpia (ca. 470-460 a.C., Libone di Elide); tempio di Apollo e tesori a Delfi (tesoro degli Ateniesi ca. 500-485 a.C.). ETÀ CLASSICA AD ATENE E NELL’ATTICA: Acropoli (Partenone di Ictino, Callicrate e Fidia, 447-432 a.C.; Propilei di Mnesicle, 437-432 a.C., e tempio di Athena Nike, ca. 425; Eretteo, 421-405 a.C.); Agorà (tempio di Athena ed Efesto o ‘Teseion’, somiglianze con tempio di Poseidone a capo Sounion, metà V sec.). ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ REPUBBLICANA. Innovazioni tipologiche e costruttive: edifici pubblici (porticus Aemilia, o navalia, 174 a.C.; c.d. Tabularium, 78 a.C.); templi del Foro Boario (di Ercole Olivario o ‘di Vesta’, ca. 120 a.C., e di Portuno, o ‘della Fortuna Virile’, ca. 75 a.C.); i santuari laziali della fine del II sec. a.C. (il santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, di Ercole a Tivoli, di Giove Anxur a Terracina); Foro di Cesare, ded. 46 a.C.; teatri di Pompeo, 55 a.C. e di Marcello, 13 a.C. ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ IMPERIALE Foro di Augusto, 2 a.C.; Foro Transitorio, 97 d.C., Rabirio; Foro e ‘mercati’ di Traiano, 113 d.C., Apollodoro di Damasco; Pantheon, 117-128 d.C.; residenze e ville imperiali: Domus Aurea, 64-68 d.C., Severo e Celere; Domus Augustana, 92 d.C., Rabirio; Villa Adriana a Tivoli, 118-135 d.C. ARCHITETTURA ECCLESIASTICA DALL’ETÀ TARDOANTICA AL ROMANICO: TIPOLOGIE E SISTEMI COSTRUTTIVI. L’architettura ecclesiastica nell’età di Costantino e di Giustiniano. La basilica e le soluzioni a pianta centrale: S. Giovanni in Laterano (Salvatore), ca. 313-318; S. Pietro, consacr. 326; S. Costanza, 320-330. Ravenna (Battisteri, S. Apollinare in Classe, S. Vitale). S. Sofia a Costantinopoli, 532-537, Antemio di Tralle e Isidoro da Mileto. La concezione imperiale di Carlomagno (756-814): cappella Palatina di Aquisgrana, cons. 805, Eudo (o Oddone) di Metz. San Michele a Hildesheim, voluta dal vescovo Bernward, eseguita da Goderamnus, 1010-1033. Chiese di pellegrinaggio in Francia: St. Martin a Tours e Ste. Foy a Conques, ca.1050; St. Martial a Limoges, dedica 1095; St. Sernin a Tolosa, ca. 1080-1118 e ss.; Santiago de Compostela in Galizia, 1078-1122. Chiesa abbaziale di Cluny III, 1088-1130, attr. Gunzo ed Hezelo, iniz. abate Ugo di Semur e consacrata da papa Innocenzo II e abate Pietro il Venerabile; St.-Philibert a Tournus, 950-1120 ca. L’ARCHITETTURA GOTICA IN FRANCIA E ITALIA Abbaziale di Saint Denis, rifacimento del coro (1140-44) per volontà dell’abate Suger, la poetica della luce ed i legami con la monarchia francese. Sviluppo dalla campata a crociera esapartita alla quadripartita. Nôtre-Dame [in. 1163 dal vescovo Maurice de Sully] e S.te-Chapelle [1242-48, Pierre de Montreuil per Luigi IX il Santo] a Parigi; cattedrali di Chartres [ric. dopo incendio 1194], Reims [in. 1211], Beauvais (1225-1272, crollo 1284), di Amiens [in. 1220 sotto la guida di Robert de Luzarches]. I Cistercensi “missionari del Gotico”: abbazie di Fossanova (1187-1206), San Galgano (1220-1268 ca.). Gli ordini mendicanti e l’unificazione dello spazio interno: S. Francesco ad Assisi; S. Maria Novella (1278). Il contributo di Arnolfo di Cambio: S. Maria del Fiore e S. Croce ( in.1295) a Firenze. FILIPPO BRUNELLESCHI (1377-1446) Padronanza e superamento della tradizione gotica, l’invenzione della prospettiva e la ‘reinvenzione’ del linguaggio classico. Cupola di S. Maria del Fiore (dal 1417 alla morte), tribune morte (la prima completata nel 1445) e lanterna, ospedale degli Innocenti (dal 1419), sagrestia vecchia (1419 ca.-1428), S. Lorenzo (dal 1420 ca.), cappella dei Pazzi (1430 ca.-1444), S. Spirito (progetto 1436, 1444-82, terminata dopo la morte da Antonio Manetti). LEON BATTISTA ALBERTI (1406-1472) La riscoperta del De Architectura (25 a.C. ca.) di Vitruvio e il De re aedificatoria (1443-52 circa, pubbl. 1485) di Alberti, teorie e pratica architettonica nel Rinascimento. Alberti architetto: Tempio malatestiano a Rimini (dal 1450; interno, Matteo de’ Pasti dal 1447); facciata di S. Maria Novella (1456-1470), palazzo Rucellai (ca. 1450–1460), cappella Rucellai in S. Pancrazio a Firenze (1457-67 circa); S. Sebastiano (dal 1460) e S. Andrea (dal 1470) a Mantova. DONATO BRAMANTE (1444-1514) Milano, S. Maria presso S. Satiro (dal 1481) e S. Maria delle Grazie (dal 1492); chiostro di S. Maria della Pace (1500-1504) per card. Oliviero Carafa, Tempietto di S. Pietro in Montorio (1502-1510), cortile del Belvedere (dal 1506). Coro di S. Maria del Popolo (1505-1508); ninfeo dei Colonna a Genazzano (1508-11); palazzo dei Tribunali (1508-11) nella nuova via Giulia. ALTRI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO DELL’ARCHITETTURA DEL ‘500 A ROMA: RAFFAELLO (1483-1520), ANTONIO DA SANGALLO (1484-1546, Antonio Cordini, dal 1503 segue da Firenze lo zio Giuliano da Sangallo, già arch. del card. Giuliano del Rovere, eletto papa Giulio II), B. PERUZZI (1481-1536), GIULIO ROMANO (1499-1546), MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564), JACOPO BAROZZI DA VIGNOLA (1507-1573), GIACOMO DELLA PORTA (1532-1602). L’ARCHITETTURA DEI PALAZZI A ROMA NEL ‘500 Bramante, palazzo Caprini (1501-1510); Raffaello, palazzo Alberini (dal 1512), palazzo Branconio dell’Aquila (1518-20); Baldassarre Peruzzi, palazzo Ossoli (ca. 1517-1518), palazzo di Pietro Massimo “alle colonne” (1533-36), accanto al palazzo di Angelo Massimo “di Pirro” (1532-37, Giovanni Mangone da Caravaggio); Antonio da Sangallo il Giovane, palazzo Baldassini (dal 1513 ca.), palazzo Farnese (inizi 1513, ampliato con l’elezione di Paolo III 1534 alla morte del Sangallo 1546, terminato da Michelangelo e Vignola), palazzo della Zecca a Banchi (1525); Giulio Romano, palazzo Stati Maccarani (1523); Giulio Merisi, Girolamo da Carpi, palazzo del card. Girolamo Capodiferro, 1548-50, stucchi di Giulio Mazzoni (1556-60). L’ARCHITETTURA DELLE VILLE A ROMA NEL ‘500 Baldassarre Peruzzi, villa di Agostino Chigi (poi detta Farnesina, dal 1505, stalle di Raffaello 1511-14); Raffaello, villa Madama (1518-1521, dal 1519 con A. da Sangallo il Giovane); Giulio Romano, Villa Lante al Gianicolo (1521); Jacopo Barozzi da Vignola, Villa Giulia (1550-55, dal 1552 B. Ammannati); palazzo Farnese a Caprarola (1559-1573); Pirro Ligorio (1513-1583), Casino di Pio IV al Vaticano (1558), Villa d’Este a Tivoli (1555-72). Cenni sulle ville di Andrea Palladio (1508-1580): Villa Pisani (Bagnolo di Lonigo), Villa Pojana (Poiana Maggiore, 1546 ca.-1563), Villa Emo Capodilista (Fanzolo di Vedelago, in. 1558 ca.), Villa Barbaro (Maser, 1554-1560), Villa Foscari “La Malcontenta” (Mira, 1559), Villa “La Rotonda” (Vicenza, dal 1566). IL CANTIERE DI S. PIETRO E L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA NEL ‘500 Il progetto di Bramante per S. Pietro (prima pietra 18/04/1506); 1513 tegurio su tomba Pietro; subentrano Raffaello dal 1514; Antonio da Sangallo, già coadiutore da 1516, dal 1520 al 1546, coadiuvato da B. Peruzzi fino al 1527, modello 1:30 di Antonio Labacco 1539); progetto definitivo di Michelangelo (1547-1564), completamenti di Pirro Ligorio, Vignola e Giacomo Della Porta. Raffaello, cappella Chigi (dal 1511/12), S. Eligio degli Orefici (fase iniziale, 1516-1538, con Baldassarre Peruzzi, Aristotele da Sangallo); Antonio da Sangallo il Giovane, S. Maria di Loreto (1518-22), S. Spirito in Sassia (ricostruzione 1538-1545), progetto per S. Giovanni dei Fiorentini (voluto dal 1509, concorso 1518-21 vinto da Jacopo Sansovino); Vignola, S. Andrea in via Flaminia (Roma, 1551-1554 ca.), S. Anna dei Palafrenieri (Vaticano, 1570 ca.), SS. Nome di Gesù (dal 1568, completata dal 1571 da Giacomo Della Porta, cons. 25 novembre 1584), S. Maria dei Monti (1580). Interpretazioni nell’Italia settentrionale: Pellegrino Tibaldi (1527–1596), S. Fedele (Milano, 1569); Palladio, S. Giorgio Maggiore (Venezia, dal 1565), Chiesa del Redentore (Venezia, 1577). IL MANIERISMO TRA GIULIO ROMANO E MICHELANGELO. Giulio Romano, palazzo Te a Mantova (1521, 1524-1535), Cortile della Cavallerizza o Rustica (pal. ducale di Mantova, 1539; completato da Giovan Battista Bertani, 1556); Michelangelo Buonarroti (1475-1564), facciata di S. Lorenzo a Firenze (1518) e Sacrestia Nuova (1519-1524), Biblioteca Laurenziana (1524-1534, interr. 1527-30, scalinata del vestibolo 1559-60 esecuzione di Bartolomeo Ammannati); Campidoglio (1538 sistemazione M. Aurelio, scalinata pal. Senatorio 1544-52, palazzo dei Conservatori, in. 1561, palazzo Farnese (Roma, 1546-1549), S. Pietro , Porta Pia (1561 e 1565), progetti per S. Giovanni dei Fiorentini (1559); cappella Sforza a S. Maria Maggiore (1560); S. Maria degli Angeli (in. 1561, 1563-65) C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’Architettura del mondo antico, ROMA – BARI 2018 (LATERZA);
C. L. FROMMEL, L’Architettura del Rinascimento Italiano, MILANO 2009 (SKIRA). Sito FTP di riferimento: https://ftp.arch.uniroma3.it/ Si consigliano ulteriori approfondimenti, soprattutto per visualizzare immagini, ad esempio sul sito Academia.edu ...... Selezionando le pagine relative al programma https://uniroma3.academia.edu/GiorgioOrtolani https://www.academia.edu/10108262/Origini_dell_architettura_greca_in_Architettura_del_mondo_antico https://www.academia.edu/403458/Ortolani_Lavorazione_di_Pietre_e_Marmi_nel_Mondo_Antico_in_Marmi_antichi https://www.academia.edu/43098075/Origini_dellarchitettura_lapidea_in_Grecia_700-650_a.C. https://www.academia.edu/6245510/Spazio_funzioni_e_paesaggio_nei_santuari_a_terrazze_italici_di_et%C3%A0_tardo-repubblicana._Note_per_un_approccio_sistemico_al_linguaggio_di_una_grande_architettura https://www.academia.edu/39095606/Estratto_dal_Fascicolo_N._30_-aprile-giugno_2016_Serie_VII_CAIROLI_FULVIO_GIULIANI_-ALESSANDRA_TEN_SANTUARIO_DI_ERCOLE_VINCITORE_A_TIVOLI_III._LARCHITETTURA?email_work_card=interaction_paper https://www.academia.edu/9942239/F._G._Cavallero_11._Foro_di_Augusto_in_A._Carandini_P._Carafa_a_cura_di_La_Roma_di_Augusto_in_100_monumenti_pp._73-77 https://www.academia.edu/440373/Il_cantiere_del_Colosseo https://www.academia.edu/14759478/_Who_Built_the_Pantheon_Agrippa_Hadrian_Trajan_and_Apollodorus_in_Hadrian_Art_Politics_and_Economy_ed._Thorsten_Opper_British_Museum_Research_Publication_175_London_2013_31-49 https://www.academia.edu/346513/INNOVATIVE_SOLUTIONS_IN_THE_ORGANIZATION_OF_CONSTRUCTION_PROCESS https://www.academia.edu/16339032/Walking_on_Water_Cosmic_Floors_in_Antiquity_and_the_Middle_Ages https://www.academia.edu/5353212/Rinascit%C3%A0_a_Roma_nell_Italia_Carolingia_e_meridionale_in_S._de_Blaauw_ed._Storia_dellArchitettura_Italiana_Da_Costantino_a_Carlo_Magno_Electa_Milano_2010_pp._322-373 https://www.academia.edu/9827610/Vitruvio_Piero_della_Francesca_Raffaello_note_sulla_teoria_del_disegno_di_architettura_nel_Rinascimento_Annali_di_architettura_14_2002_pp._35-54 https://www.academia.edu/3126385/Palladio https://www.academia.edu/25458244/Italian_Architecture_from_Michelangelo_to_Borromini_London_T_and_H_2002 https://www.academia.edu/35585872/La_storia_dellarte?email_work_card=title |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002008 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, Abilità informatiche e computerhe, Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
|
4 | 50 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-2 -
PARTE APPLICATIVA
(obiettivi)
Nel secondo semestre, costituisce il fondamento didattico dell'esercizio progettuale il principio di indissolubilità tra programma, intenzione formativa, tettonica, materia e luogo.
Canale: CANALE I
-
PALMIERI VALERIO
(programma)
L'insegnamento punta a sensibilizzare lo studente al problema della forma dello spazio architettonico, costruendo gradualmente le connessioni tipologiche, strutturali ed estetiche che ne definiscono i caratteri peculiari.
(testi)
Tale processo verrà perseguito attraverso lezioni mirate, incentrate su letture comparate di opere architettoniche di rilievo, esercitazioni di composizione individuali che aiutino a costruire una salda consapevolezza estetica e a gestire le regole di manipolazione dello spazio, ed esercizi di ridisegno e lettura di case unifamiliari esemplari. B. Zevi, Saper vedere l'architettura. Saggio sull'interpretazione spaziale dell'architettura, Torino, Einaudi, 1953.
L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di Architettura, Milano, Mazzotta, 1977. P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997. G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004). M. Bonaiti, Architettura è. Louis I. Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2002 R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa,2005. B. Munari, Fantasia, Roma-Bari, Laterza, 1977. B. Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza, Bari-Roma, 1981.
Canale: CANALE II
-
BURRASCANO MARCO
(programma)
Si tratta della prima parte di un laboratorio annuale di progettazione architettonica, in questo primo semestre con 6 crediti, 4 di composizione e progettazione architettonica e urbana e 2 di strutture.
(testi)
Nel primo semestre l’impegno è di 50 ore, dedicate a lezioni frontali, visite di architetture e esercitazioni pratiche di costruzione di modelli, disegno e progettazione. I contenuti del corso sono proposti e verificati attraverso lezioni frontali, esercitazioni, visite didattiche,revisioni individuali e collettive. Il voto finale di esame tiene conto di tutte le attività svolte dallo studente durante il corso, la qualità delle esercitazioni è ovviamente determinante nell’attribuzione del voto stesso. Tutta l’elaborazione dei lavori avviene a mano, non è consentito l’uso del C.a.d. Esercitazioni 1-Topografia (individuale) Esercizio con curve di livello da svolgere tramite modello, viene assegnato un volume edilizio di dimensioni date che deve essere alloggiato sul suolo mediante la creazione di uno scavo, o di un podio tramite riporto di terra e realizzare un percorso di accesso. Scala 1:250 Area di intervento 75m x 50m, dislivello 10 m, realizzando le curve con cartoncino dal 1mm (4 curve per un metro di dislivello) servono 40 curve per assorbire la differenza di quota. Il volume da inserire è un generico volume residenziale di 5 m per 10 m, che può essere inserito come da esempi mostrati, incassandolo nel terreno, realizzando un podio, sollevandolo su pilotis, oppure adottando soluzioni ibride. 2-Ridisegno e ricostruzione di un’architettura (gruppo 3 persone) Analisi, disegno tecnico e realizzazione di un modello in scala 1:100 o 1:50 delle seguenti residenze: Le Corbusier, Maison Guiette, Anversa, Belgio, 1927 Le Corbusier, Ville Savoye, Poissy, Francia, 1928 - 1931 Alvar Aalto Casa sperimentale a Muuratsalo, Finlandia, 1952-1954 Alberto Campo Baeza, Casa Turegano, Madrid, Spagna, 1988 Louis Kahn, Fisher House, Hatboro, Pennsylvania, USA, 1960-1967 3-Sistema costruttivo (individuale) Progetto di un piccolo rifugio, massimo 20 mq, in un luogo a piacere, caro e ben noto al progettista, utilizzando un unico sistema costruttivo a scelta tra: calcestruzzo armato, laterizio, pietra, legno, acciaio. Modello in scala 1:25, piante e sezioni in scala 1:25 4-Schizzi e rilievo dal vero antropometrico (individuale in viaggio) Riportare su un quaderno da disegno A5 schizzi di viaggio, prospettive, piante, sezioni, prospetti, assonometrie, con particolare attenzione alle proporzioni degli spazi e degli elementi architettonici rappresentati. Quaderno da consegnare. Testi:
LE CORBUSIER, Verso un architettura, Milano 1973 F. VENEZIA, Che cos’è l’architettura, Milano 2011 J. UTZON, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Milano 2011 Manuali: A. Desplazes, Constructing architecture, materials processes structures, a handbook, Basel, 2005 F. Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tema della casa unifamiliare, Palermo, 1991
Canale: CANALE III
-
MENEGATTI FRANCESCO FEDERICO LUIGI
(programma)
Nello svolgimento della sua prima parte, il laboratorio è costituito principalmente da lezioni frontali e dall’assegnazione di esercitazioni pratiche propedeutiche ad esse. Attraverso lezioni di carattere teorico lo studente verrà guidato nell’elaborazione di un proprio personale pensiero critico e di un metodo per poter affrontare il progetto. La seconda parte del corso sarà dedicata all’elaborazione del progetto che
(testi)
corrisponderà al tema proposto dal laboratorio. The world is my jungle Spesso si è ricorsi alla figura della giungla come metafora della città. La città come giungla ha molteplici livelli di lettura, tra questi uno sicuramente evoca un’immagine della città come caotica, dedalo inestricabile di architetture, di strade e di persone. Dall’altra parte la metafora può essere spinta verso l’idea della giungla come luogo protetto e vergine, impenetrabile, dove tutto procede e si evolve secondo regole ancestrali che si rinnovano costantemente. Possiamo attribuire le stesse valenza appena esposte all’ambiente naturale luogo inaccessibile e protetto o luogo del quale difendersi costantemente opponendosi alla sua inevitabile e costante avanzata. Per esteso possiamo dire che nella contemporaneità l’immagine ideale della giungla accresciuto il suo potere evocativo sia sulla realtà In questo quadro generale tracciato sinteticamente il tema progettuale consiste nella realizzazione di un piccolo manufatto residenziale, una casa unifamiliare, da inserire in area ideale di 25X75 metri. Il manufatto dovrà essere pensato considerando ipotesi innovative dell’abitare, soluzioni avanzate dal punto di vista spaziale e costruttivo, considerando per la destinazione d’uso che la società contemporanea è sempre più orientata verso nuove professioni, nuove forme di convivenza, nuove modalità di abitare. Lo studente, a posteriori dovrà tenere conto del luogo dove inserire il progetto redatto, un contesto urbano oppure un contesto naturale. Questo passaggio è importante per sperimentare in un ambito artificiale come quello della città, o in un ambito naturale, diventato paesaggio, il rapporto architettura-natura. Particolare attenzione sarà attribuita alla dimensione planimetrica del progetto, alle relazioni che inevitabilmente la casa dovrà intessere con l’intorno, alla eventuale viabilità e alla connessione con essa. L’area 25X75, libera dell’ingombro del progetto dell’unità residenziale, potrà essere pensata come uno spazio verde privato, pubblico o semi privato, in questo modo il piccolo edificio esprimerà la modalità in cui lo studente legge il proprio personale rapporto con la città o con la natura: sia essi rappresentati come luoghi misteriosi e pericolosi dai quali proteggersi e dai quale difendersi, oppure luoghi dai quali osservare lo scorrere del tempo accogliendone positivamente l’energia che da essi si sprigiona. La città potrà essere letta come luogo del nomadismo urbano, un luogo di transito, in perenne movimento, fatta di ricorsivi sradicamenti, dove la questione dell’abitare rimane sullo sfondo demandando alla città stessa la messa a disposizione di funzioni necessarie all’abitare. Questa immagine finale è quella che forse più contrasta con l’immagine consolidata delle nostre città, dove la presenza della ‘storia’ cristallizza tutte le possibilità di pensare che la città stessa possa mutare. La natura potrà essere interpretata come luogo per una nuova ‘arcadia’, luogo ideale , di contemplazione o di sviluppo di nuove attività umane, un luogo di raccoglimento e di armonia in un ipotetico ‘ritorno’ ad antichi rituali. Carlo Cassola, Il taglio del bosco, Editore: Bur, Anno edizione: 2008
E.H. Gombrich, La storia dell'arte, Editore: Phaidon, Anno edizione: 2008 George Leonard Hersey, Il significato nascosto dell'architettura classica, Editore: Bruno Mondadori, Anno edizione: 2001 F.Purini, Comporre l'architettura, Editore: Laterza Bari, Anno edizione: 2000 Colin Rowe, La matematica della villa ideale, Editore: Zanichelli, Anno edizione: 1992 Ulteriore bibliografia verrà fornita allo studente durante l’anno accademico. francesco_menegatti_students |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001994 -
MATERIALI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI
(obiettivi)
Conoscere le caratteristiche chimico-fisiche dei principali materiali impiegabili nelle costruzioni e le loro possibilità trasformative in semilavorati, componenti e sistemi strutturali. In particolare l’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per comprendere i criteri di scelta dei materiali e delle soluzioni costruttive più appropriate sul piano economico, della configurazione dell’immagine architettonica degli edifici, della costruzione delle loro spazialità e della ottimizzazione delle loro qualità ambientali.
Attraverso esempi di architetture, contemporanee e non, far comprendere le relazioni tra il loro sistema tecnico-costruttivo e la cultura materiale di cui sono espressione.
Canale: CANALE I
-
BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
(programma)
Il Corso tratta dei materiali, delle tecniche costruttive e degli elementi costruttivi: verrà evidenziata la loro evoluzione storica, il rapporto fra tecniche costruttive e concezione dello spazio architettonico, in relazione ai principi di base del funzionamento strutturale e di involucro dell'edificio.
(testi)
Le chiavi di presentazione di ogni argomento sono riconducibili: - alle prestazioni fornite da materiali ed elementi costruttivi in risposta ai requisiti che l’edificio deve soddisfare; - all'edificio come sistema di elementi architettonici, funzionali e costruttivi, relazionati per fornire delle prestazioni; - al processo edilizio come sistema di operatori (utenti, progettisti, costruttori, ecc.) e di attività. Gli argomenti del Corso sono articolati in moduli di lezioni teoriche, integrate da visite, sopralluoghi ed esercitazioni. In particolare, il programma è articolato in due parti: I. materiali (a. Materiali argillosi; B. Materiali lapidei; C. Calcestruzzi; D. Materiali legnosi; E. Materiali metallici; F. Materiali vetrosi); II. elementi costruttivi (G. Terreni, fondazioni e attacco a terra; H. Strutture in elevazione; I. Involucro verticale e pareti interne; L. Orizzontamenti interni e di coperture; M. Collegamenti verticali a percorrenza pedonale e meccanica; N. Serramenti interni ed esterni). Baratta, A. [2020]. Materiali per l’architettura, CLEAN, Napoli.
Campioli, A. ; Lavagna, M. [2013]. Tecniche e architetture, CittàStudi editore, Milano. Torricelli, M. C. ; Del Nord, R. ; Felli, P. [2001]. Materiali e Tecnologie dell'Architettura, Editori Laterza, Bari.
Canale: CANALE II
-
CALCAGNINI LAURA
(programma)
Il Corso tratta dei materiali, delle tecniche costruttive e degli elementi costruttivi: verrà evidenziata la loro evoluzione storica, il rapporto fra tecniche costruttive e concezione dello spazio architettonico, in relazione ai principi di base del funzionamento strutturale e di involucro dell'edificio. Le chiavi di presentazione di ogni argomento sono riconducibili:
(testi)
- alle prestazioni fornite da materiali ed elementi costruttivi in risposta ai requisiti che l’edificio deve soddisfare; - all'edificio come sistema di elementi architettonici, funzionali e costruttivi, relazionati per fornire delle prestazioni; - al processo edilizio come sistema di operatori (utenti, progettisti, costruttori, ecc.) e di attività.Gli argomenti del corso sono articolati in moduli di lezioni teoriche, integrate da visite, sopralluoghi ed esercitazioni. In particolare, il programma è articolato in due parti: I. materiali (a. Materiali argillosi; B. Materiali lapidei; C. Calcestruzzi; D. Materiali legnosi; E. Materiali metallici; F. Materiali vetrosi); II. elementi costruttivi (G. Terreni, fondazioni e attacco a terra; H. Strutture in elevazione; I. Involucro verticale e pareti interne; L. Orizzontamenti interni e di coperture; M. Collegamenti verticali a percorrenza pedonale e meccanica; N. Serramenti interni ed esterni). Baratta, A. [2020]. Materiali per l’architettura, CLEAN, Napoli.
Campioli, A. ; Lavagna, M. [2013]. Tecniche e architetture, CittàStudi editore, Milano. Torricelli, M. C. ; Del Nord, R. ; Felli, P. [2001]. Materiali e Tecnologie dell'Architettura, Editori Laterza, Bari. |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001995 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il disegno in architettura è comparabile alla parola nel linguaggio orale; saper parlare e scrivere, e quindi in architettura disegnare, in forma corretta e comprensibile, conosciuta ai nostri interlocutori è premessa fondamentale per potersi rapportare (collaborare e scambiare) con il mondo esterno superando il limite dell'intuizione personale e del sentimento privato. La conoscenza della base grammaticale e lessicale del disegno dell'architettura (nell’inscindibilità delle sue componenti di pensiero e di segno) consente di sperimentare la disponibilità del linguaggio grafico-architettonico di raccontare non solo la realtà oggettiva e materico/dimensionale dell'architettura stessa (esistente o progettata) ma anche di impostare, verificare, esporre, lungo l'intero iter progettuale e di studio, i pensieri formali, le logiche geometriche e proporzionali, le memorie storico linguistiche, i valori simbolici, il significato sotteso, che sostanziano i modi apparenti di essere degli oggetti architettonici e danno ragione logica e metrico dimensionale delle scelte formali e linguistiche che ognuno di essi (pensieri/oggetti) contiene ed esprime.
obiettivi: sviluppare la conoscenza teorico-critica e la capacità pratica di corretta utilizzazione delle tecniche e dei metodi di rappresentazione, del significato e del valore delle convenzioni grafiche necessarie alla trasmissione dell'idea di architettura e al suo disegno per il progetto. Conoscenza critico operativa, quindi, del Disegno quale strumento base (sia attuativo che di stimolazione mentale lungo l'intero processo progettuale) per la definizione e messa in forma compiuta dei propri pensieri architettonici; per esprimere, in modo trasmissibile e comparabile, la propria idea di architettura; per lo studio e la comprensione delle forme e dei modi storici di costruzione della città e degli oggetti che la compongono. Così, a fianco di esercitazioni pratiche per l'approfondimento operativo delle leggi di costruzione geometrica e delle tecniche di rappresentazione, si analizzerà ruolo e collocazione reciproca del Disegno e dell'Architettura, tentando di fare ordine su alcune delle correlazioni esistenti tra il Disegno delle forme architettoniche e i modi storici di evoluzione interna sia del processo progettuale individuale, sia della definizione della forma architettonica stessa, sia delle tecniche di rappresentazione grafica storicamente corrispondenti. Metodi di valutazione: verifica delle esercitazioni e delle elaborazioni specifiche del tema individualmente svolto. Disegni che dovranno evidenziare: padronanza delle tecniche di rappresentazione e conoscenza dei modi formali, geometrici, estetici e culturali che sostanziano la disciplina architettonica; capacità di rappresentazione del tema architettonico proposto, dal disegno a mano libera al disegno digitale, dalle proiezioni ortogonali alla rappresentazione della realtà "volumetrico/dimensionale" e della definizione cromatica dei rapporti chiaroscurali e del colore. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001995-1 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il disegno in architettura è comparabile alla parola nel linguaggio orale; saper parlare e scrivere, e quindi in architettura disegnare, in forma corretta e comprensibile, conosciuta ai nostri interlocutori è premessa fondamentale per potersi rapportare (collaborare e scambiare) con il mondo esterno superando il limite dell'intuizione personale e del sentimento privato. La conoscenza della base grammaticale e lessicale del disegno dell'architettura (nell’inscindibilità delle sue componenti di pensiero e di segno) consente di sperimentare la disponibilità del linguaggio grafico-architettonico di raccontare non solo la realtà oggettiva e materico/dimensionale dell'architettura stessa (esistente o progettata) ma anche di impostare, verificare, esporre, lungo l'intero iter progettuale e di studio, i pensieri formali, le logiche geometriche e proporzionali, le memorie storico linguistiche, i valori simbolici, il significato sotteso, che sostanziano i modi apparenti di essere degli oggetti architettonici e danno ragione logica e metrico dimensionale delle scelte formali e linguistiche che ognuno di essi (pensieri/oggetti) contiene ed esprime.
obiettivi: sviluppare la conoscenza teorico-critica e la capacità pratica di corretta utilizzazione delle tecniche e dei metodi di rappresentazione, del significato e del valore delle convenzioni grafiche necessarie alla trasmissione dell'idea di architettura e al suo disegno per il progetto. Conoscenza critico operativa, quindi, del Disegno quale strumento base (sia attuativo che di stimolazione mentale lungo l'intero processo progettuale) per la definizione e messa in forma compiuta dei propri pensieri architettonici; per esprimere, in modo trasmissibile e comparabile, la propria idea di architettura; per lo studio e la comprensione delle forme e dei modi storici di costruzione della città e degli oggetti che la compongono. Così, a fianco di esercitazioni pratiche per l'approfondimento operativo delle leggi di costruzione geometrica e delle tecniche di rappresentazione, si analizzerà ruolo e collocazione reciproca del Disegno e dell'Architettura, tentando di fare ordine su alcune delle correlazioni esistenti tra il Disegno delle forme architettoniche e i modi storici di evoluzione interna sia del processo progettuale individuale, sia della definizione della forma architettonica stessa, sia delle tecniche di rappresentazione grafica storicamente corrispondenti. Metodi di valutazione: verifica delle esercitazioni e delle elaborazioni specifiche del tema individualmente svolto. Disegni che dovranno evidenziare: padronanza delle tecniche di rappresentazione e conoscenza dei modi formali, geometrici, estetici e culturali che sostanziano la disciplina architettonica; capacità di rappresentazione del tema architettonico proposto, dal disegno a mano libera al disegno digitale, dalle proiezioni ortogonali alla rappresentazione della realtà "volumetrico/dimensionale" e della definizione cromatica dei rapporti chiaroscurali e del colore.
Canale: CANALE I
-
FARRONI LAURA
(programma)
Il corso è composto da 6 cfu di Disegno e 2 cfu di Rappresentazione digitale, che saranno strettamente integrati.
(testi)
1. 1. Disegno dal Vero e Rilievo presso Palazzo Spada a Roma, con campagne in situ e successivo lavoro in aula. 2. 2. Disegno per il progetto architettonico con lezioni teoriche e esperienze laboratoriali Tutte le sezioni di seguito indicate saranno accompagnate dalla teoria che permetterà l’acquisizione dei fondamenti della disciplina del disegno e il raggiungimento degli obiettivi del corso, da verificare in sede di esame. Tematiche generali 0. Il disegno a mano libera 1. Il disegno di rilievo diretto. Metodologie e costruzioni grafiche 2. Il disegno per il progetto architettonico: dal concept al disegno tecnico codificato 3. Il disegno dei Maestri 4. Analisi grafica dei valori architettonici 5. Il disegno tra arte e scienza: disegno antico, strumenti, teoria della rappresentazione 6. Percezione e comunicazione visiva Argomenti specifici Al fine di sviluppare le tematiche prima indicate si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Teoria della misura (cap. di libro) 2. I fondamenti teorici del rilevamento. Il rilevamento architettonico diretto. Eidotipi e procedure (per la pianta e l’alzato di un ambiente familiare) (cap. di libro) 3. Il disegno degli elementi della costruzione (scale, infissi). (dispensa) 4. Rappresentazione simbolica. I codici grafici e loro uso. (cap. libro) 5. I sistemi di quotatura per i grafici di rilievo e di progetto. (dispensa e cap. libro) 6. Il disegno di progetto architettonico: tipi di elaborati, metodi e processo grafico di elaborazione. (cap. libro) 7. L’analisi grafica per la conoscenza dell’opera architettonica. Da applicare al tema fornito dal docente. (dispensa) 8. Percezione e comunicazione visiva. Gli elementi della rappresentazione. Punto, linea, superficie, strutture, tessiture e leggi formali e composizione grafica. (cap. e dispensa) 9. Il disegno dei Maestri: le valenze del disegno tra regola e artificio grafico. (cap. libro e dispense) 10. Il disegno degli ordini classici. Cinque pezzi facili di R. Migliari (estratto rivista) 11. Il disegno dell’antico tra arte e scienza. L’arte del disegno a Palazzo Spada. La prospettiva solida del Borromini: disegno e costruzione. Lezione di chiusura. (libro e saggio in volume) Bibliografia (Corso e modulo) 1. Canciani, Marco. I disegni di Progetto. Costruzioni tipi e analisi. Roma: Città Studi, 2009 2. Architectural Graphic Standards / Student edition /Hedges ; link al catalogo SBA di Ateneo 3. Cervellini, Franco, Partenope, Renato (a cura di). Franco Purini. Una Lezione sul disegno. Roma: Gangemi editore 4. Docci, Mario, Maestri, Diego. Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Roma: Laterza, 1994 5. Docci, Maestri, Chiavoni, Emanuela. Saper disegnare l’architettura. Roma: Laterza, 2017 6. De Carlo, Laura e Paris, Leonardo. Le linee curve per l'architettura e il design. Roma: Franco Angeli, 2019 https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?id=25781 7. De Fiore, Gaspare. Corso di disegno. Roma: Fabbri editore, 1983 8. Farroni, Laura. L'arte del disegno a Palazzo Spada. Roma: De Luca editori d'arte. 2019 9. https://www.academia.edu/4746450/Disegno_come_Modello_Drawing_as_Model_ 10. Fasolo, Vincenzo. L’analisi grafica dei valori architettonici. Roma 11. Migliari, Riccardo. Il disegno degli ordini http://www.descriptivegeometry.eu/0_dati/pdf/Migliari/1991_Disegno_ordini.pdf Saranno fornite indicazioni specifiche sugli estratti da leggere nei testi e di cui si fornirà il pdf
Canale: CANALE II
-
CIANCI MARIA GRAZIA
(programma)
Il disegno si pone come ricerca di un'estetica individuale, soggettiva, propria ed in qualche modo unica; è quindi una conquista di una propria autonomia, di una propria libertà espressiva. Le operazioni grafiche hanno, infatti, la caratteristica di unire indissolubilmente la tecnica esecutiva, intesa come operatività manuale, e il pensiero astratto. Da questo connubio discende la condizione esclusiva del disegno di riguardare tutte le arti ed in qualche modo anche la trasversalità del suo insegnamento a tutte le formazioni professionali o lauree nelle discipline creative. disegno deve essere inteso, secondo la sua più antica tradizione accademica, come metalinguaggio progettuale (condiviso tra le arti), cioè come sapere che riguarda la dimensione figurativa - e dunque comunicativa (rappresentativa) della costruzione architettonica. nel processo didattico l'apprendimento del disegno contribuisce alla formazione di una precisa coltura figurativa dell'architetto ed è necessariamente collocato a cavallo tra la progettazione e la storia. Il corso si propone di approfondire, di sperimentare le tecniche della rappresentazione, finalizzate alla conoscenza, alla lettura, al rilievo diretto, all'analisi, all'ideazione dell'architettura. Non si potrà imparare a disegnare perfettamente nel poco tempo a disposizione; l'esercizio del disegno e l'apprendimento di questo è un appassionante e continuo sforzo che si fa da soli e che dovrebbe accompagnarci per tutta la vita; il corso cercherà però di dare le basi per comprendere e rafforzare le proprie modalità espressive attraverso il disegno: con l'applicazione delle varie tecniche, grazie alle indicazioni dirette e pratiche date durante le esercitazioni, per mezzo dello studio, dell'osservazione e del ri-disegno di casi emblematici dell'architettura e dell'arte sia classica che contemporanea. Attraverso queste esercitazioni, verrà favorita la definizione di una propria espressività grafica, aiutando così a comprendere come sia indispensabile il disegno per esprimere le proprie idee e per il progetto. Scorrendo i testi dedicati ai maestri dell'architettura, da Palladio ad Aldo Rossi, da Leonardo a Le Corbusier, il nostro interesse è attratto dalle immagini delle opere ma, spesso, ancora di più dai disegni, cioè dalla rappresentazione grafica delle loro idee. All'interno delle piante, dei prospetti sono indissolubilmente racchiusi i concetti compostivi, strutturali, tecnologici e formali che li hanno resi paradigmatici nel mondo dell'architettura. Il disegno in qualsiasi forma eseguito, dallo schizzo al più asettico rendering computerizzato, è una delle conoscenze strettamente indispensabile all'architetto per attuare la precisa stesura delle proprie idee. Che l'architettura si apprenda e si comunichi disegnando le architetture è pratica ovvia, ma non lo è allo stesso tempo la coscienza del disegno come espressione della mente e dell'anima. La prima parte del corso approfondirà quindi la conoscenza del disegno a mano libera, una procedura che allude al passato ma che ha estimatori illustri anche nel contemporaneo, un particolare spazio sarà dedicato al disegno dal vero, allo schizzo, al disegno prospettico e al rilievo a vista. Nella seconda parte si sperimenteranno le diverse tecniche di rappresentazione contemporanea e non, come esercizio complesso d'interpretazione della realtà, si passerà dalla china alla matita, dal carboncino all'acquerello, dalla sanguigna ai pantoni, su supporti di volta in volta differenti. Ogni lezione sarà preceduta da un’esercitazione svolta nell'aula o in esterno alla presenza del docente che fornirà chiarimenti pratici sulla sua esecuzione. Sono previste verifiche intermedie ed è richiesta la presenza alle lezioni e alle esercitazioni. Il materiale verrà indicato dal docente durante le lezioni. - R. Arnheim, arte e percezione visiva, milano 1965
- Licisco Magagnato-Paola Marini (a cura di), Andrea Palladio. I quattro libri dell’architettura, Il polifilo, Milano 1980 - M. De Simone, Disegno, rilievo, progetto. Il disegno delle idee, il progetto delle cose, Roma 1990 - F. Moschini e G. Neri, Dal progetto. Scritti teorici di Franco Purini 1966-1991, Roma 1992 - G. Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, Milano 1992 - E. E. Viollet Le Duc, Storia di un disegnatore, Venezia 1992 - aa.vv., Teorie e metodi del disegno, città-studi, Milano 1994. - aa.vv., Il disegno come idea, Roma 1996 - G. De Fiore, Storia del disegno, Milano 1997 - M. Docci e D. Maestri; Scienza del disegno, Torino 2000 - aa.vv., Il disegno dell' architettura fra tradizione e innovazione, Roma 2002 - Anna Sgrosso, Rinascimento e barocco, in De Rosa-Sgrosso-Giordano, La geometria nell’immagine. Storia dei metodi di rappresentazione, utet, Torino 2002 - M.G. Cianci, La rappresentazione del paesaggio. strumenti e procedure per l' analisi e la rappresentazione del paesaggio, firenze 2008-i materiali (immagini, schemi, riferimenti e approfondimenti tematici) usati dal docente a supporto delle comunicazioni saranno messi a disposizione per l'eventuale riproduzione durante il corso che si svolgerà nel primo semestre e durante il quale saranno fornite indicazioni bibliografiche specifiche. sito web: 100disegni.blogspot.com |
6 | ICAR/17 | 75 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001995-2 -
RAPPRESENTAZIONE DIGITALE
(obiettivi)
Raggiungere la padronanza della strumentazione basilare del disegno come linguaggio per la progettazione, la conoscenza e la comunicazione dell’architettura. Padroneggiare le tecniche di rappresentazione a varie scale, la normazione e le convenzioni grafiche.
Canale: CANALE I
-
MANCINI MATTEO FLAVIO
(programma)
Il modulo di Rappresentazione digitale intende fornire i concetti teorici e gli strumenti tecnici necessari per un uso consapevole delle attuali applicazioni dedicate alla rappresentazione dell’architettura.
(testi)
Gli argomenti trattati riguarderanno i concetti teorici inerenti le diverse tecniche di rappresentazione digitale, i diversi tipi di “modello”, il disegno vettoriale bidimensionale (Autodesk AutoCAD) e la normativa grafica, i rudimenti di modellazione tridimensionale e di rendering (McNeel Rhinoceros) e, infine, la post-produzione di immagini raster (Adobe Photoshop). Dei diversi software utilizzati verranno di volta in volta presentate: le interfacce grafiche, gli spazi di lavoro e i sistemi di riferimento, la corretta organizzazione della struttura dei file, gli strumenti per la creazione e la modifica di geometrie vettoriali e immagini raster e l’elaborazione di tavole tecniche per la stampa. Migliari, Riccardo (a cura di). Disegno come modello. Roma: Kappa, 2004
MIgliari, Riccardo (a cura di). Geometria descrittiva. Vol. 2. Torino: Città Studi, 2009 Albisinni, Piero e De Carlo, Laura (a cura di). Architettura. Disegno. Modello. Roma: Gangemi, 2011 Carpo, Mario. The second digital turn. Design beyond intellingence. Cambridge, London: MIT Press, 2017
Canale: CANALE II
-
CALISI DANIELE
(programma)
Il corso di rappresentazione digitale si prefigge lo scopo di fornire agli studenti le nozioni base per un corretto uso dello strumento digitale e dei software relativi. Durante il corso, attraverso alcune esercitazioni propedeutiche per l'esame, si insegneranno le tecniche e gli strumenti per il disegno 2d, fino alla corretta esecuzione e stampa di una tavola di un progetto di architettura debitamente impaginata. Verranno inoltre approfonditi alcuni temi sulla modellazione tridimensionale e render concettuale, con particolare attenzione alla cura e il gusto dell'inquadratura e alla regolazione e distribuzione delle ombre e delle luci, dove possibile anche con cenni all'utilizzo di texture applicate ai materiali di render.
(testi)
Infine si accennerà alla elaborazione, gestione, modifica e all'impaginazione di immagini raster. Le esercitazioni previste sono 5 durante l'anno, in parte individuali, in parte di gruppo: strumenti di disegno 2d, strumenti di modifica 2d, progetto tema d'anno, modellazione 3d, tavola 2d impaginata nello spazio carta. È d'obbligo, per poter sostenere l'esame, consegnare tutte le esercitazioni. In caso contrario è prevista una prova grafica di fine anno di 4 ore da eseguire in aula, il cui esito positivo permette l'accesso all'esame. Migliari Riccardo. 2003. Geometria dei modelli. Roma: Edizioni Kappa, 2003, 311 p. ISBN: 88-7890-512-7.
De Luca Livio. 2011. La Fotomodellazione Architettonica. Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2011. ISBN:978-88-579-0070-4 Lo Turco Massimiliano. Il BIM e la rappresentazione infografica nel processo edilizio. Dieci anni di ricerche e applicazioni. Roma: Aracne, 2015, 396 p. ISBN 9788854882508 |
2 | ICAR/17 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001996 -
FONDAMENTI DI FISICA
(obiettivi)
Fornire allo studente le competenze necessarie per applicare le leggi della fisica a modelli architettonici. Lo studente verrà guidato nell’apprendimento del metodo scientifico e del suo linguaggio. Argomenti del corso sono: Equilibrio Meccanico e Termico, Deformazione, Elasticità e Espansione termica. Termodinamica e Dinamica dei Fluidi. Macchine termiche e frigorifere. Leggi di conservazione. Moto armonico. Onde longitudinali. Suono e udito. Onde longitudinali in un fluido e in un solido. Intensità, pressione sonora e livello di intensità del suono. Vengono anche introdotti elementi di conoscenza sulle fonti di energia rinnovabili.
Canale: CANALE I
-
BRUNI FABIO
(programma)
Fondamenti di Fisica
(testi)
prof. F. Bruni Syllabus I riferimenti corrispondono a: (A) Principi di Fisica, Hugh D. Young, Roger A. Freedman, A. Lewis Ford. vol. 1. Pearson (2015) (B) Appunti delle lezioni e video disponibili su: - OneDrive - Canale del corso su Microsoft Teams Modulo A: Equilibrio Meccanico e Termico. Deformazione, Elasticità e Espansione termica. 1. Equilibrio ed Elasticità. Equilibrio traslazionale e rotazionale. Forza e momento di una forza. Leggere: (A) Capitolo 11, 11.1 -11.5. Capitolo 8, 8.5. Capitolo 10, 10.1. Capitolo 1, 1.7-1.10. 2. Temperatura e Calore. Espansione termica. Meccanismi di trasferimento del calore. Numero di Rayleigh. Tempo per raggiungere equilibrio termico. Leggere: (A) Capitolo 17, 17.1, 17.4, 17.5, 17.7. (B) Appunti delle lezioni: Quanto tempo per raggiungere equilibrio termico? Introduzione alle equazioni differenziali. Modulo B: Termodinamica e Dinamica dei Fluidi. 1. Calorimetria e transizioni di fase. Fasi della materia. Sistemi termodinamici. Energia interna e prima legge della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche. Macchine termiche e frigorifere. Leggere: (A) Capitolo 17, 17.6. Capitolo 18, 18.1, 18.4, 18.6. Capitolo 19, 19.1 - 19.8. Capitolo 20, 20.1, 20.2, 20.4. 2. Meccanica dei Fluidi. Regime laminare e turbolento. Numero di Reynolds. Viscosità. Fluidi reali come modello per il traffico veicolare. Leggere: (A) Capitolo 12, 12.1 - 12.6. (B) Appunti delle lezioni Modulo C: Leggi di Conservazione. 1. Lavoro ed energia cinetica. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Energia potenziale gravitazionale, energia potenziale elastica. Forze conservative e non conservative. Forza di attrito. Leggere: (A) Capitolo 6, 6.1- 6.4. Capitolo 7, 7.1 -7.6. Capitolo5, 5.3. 2. Quantità di moto e Impulso. Conservazione quantità di moto. Analisi del moto: traslazioni, rotazioni, e rotolamento. Momento angolare e sua conservazione. Leggere: (A) Capitolo 8, 8.1- 8.5. Capitolo 3, 3.1-3.4. Capitolo 5, 5.4. Capitolo 9, 9.1-9.5. Capitolo 10, 10.2-10.6. 3. Moto armonico semplice. Onde longitudinali. Suono e udito. Onde longitudinali in un fluido e in un solido. Intensità, pressione sonora e livello di intensità del suono. Leggere: (A) Capitolo 14, 14.1-14.3, 14.6. Capitolo 15, 15.1-15.3, Capitolo 16, 16.1-16.3. (A) Principi di Fisica, Hugh D. Young, Roger A. Freedman, A. Lewis Ford. vol. 1. Pearson (2015)
(B) Appunti delle lezioni e video disponibili su: - OneDrive - Canale del corso su Microsoft Teams
Canale: CANALE II
-
SODO ARMIDA
(programma)
Fondamenti di Fisica
(testi)
prof.ssa A. Sodo Syllabus I riferimenti ai libri di testo corrispondono a: Principi di Fisica, Hugh D. Young, Roger A. Freedman, A. Lewis Ford. vol. 1. Pearson (2015) Appunti delle lezioni su TEAMS del corso Parte A: Equilibrio Meccanico e Termico. Deformazione, Elasticità e Espansione termica. Densità di Energia. 1. Equilibrio ed Elasticità. Equilibrio traslazionale e rotazionale. Forza e momento di una forza. Leggere: (A) Capitolo 11, 11.1 -11.5. Capitolo 8, 8.5. Capitolo 10, 10.1. Capitolo 1, 1.7-1.10. 2. Meccanica dei Fluidi. Regime laminare e turbolento. Numero di Reynolds. Viscosità. Fluidi reali come modello per il traffico veicolare. Leggere: (A) Capitolo 12, 12.1 - 12.6. (B) Appunti delle lezioni: Viscosità. Traffico. 3. Temperatura e Calore. Espansione termica. Meccanismi di trasferimento del calore. Numero di Rayleigh. Leggere: (A) Capitolo 17, 17.1, 17.4, 17.5, 17.7. (B) Appunti delle lezioni: Trasferimento di calore Parte B: Leggi di Conservazione. Conservazione energia. 1. Calorimetria e transizioni di fase. Fasi della materia. Sistemi termodinamici. Energia interna e prima legge della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche. Macchine termiche e frigorifere. Leggere: (A) Capitolo 17, 17.6. Capitolo 18, 18.1, 18.6. Capitolo 19, 19.1 - 19.7. 2. Leggi di Conservazione. Lavoro ed energia cinetica. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Forze conservative e non conservative. Forza ed energia potenziale. Conservazione quantità di moto. Traslazioni, rotazioni, rotolamento. Conservazione momento angolare. Leggere: (A) Capitolo 1, 1.10. Capitolo 6, 6.1 - 6.4. Capitolo 7, 7.1 - 7.4. Capitolo 5, 5.3. Capitolo 8, 8.1 - 8.4. Capitolo 10, 10.2-10.6. Parte C: Oscillazioni. Onde Meccaniche. Suono e Udito. 1. Moto armonico semplice. Onde meccaniche. Leggere: (A) Capitolo 14, 14.6. Capitolo 15, 15.1-15.4. 2. Suono e udito. Onde longitudinali in un fluido e in un solido. Tempo di Riverberazione. Equazione di Sabine. Leggere: (A) Capitolo 16, 16.1-16.3, 16.6. (B) Appunti delle lezioni: Cenni di Fisica Acustica. (c) Chi vuole approfondire argomenti di acustica applicata, può consultare il sito: http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/hframe.html , selezionando “Sound and Hearing”. A. University Physics with modern Physics Technology updates, Hugh D. Young, Roger A. Freedman, A. Lewis Ford. Pearson
B. lecture notes on TEAMS |
6 | FIS/01 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21001997 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
(obiettivi)
Fornire gli strumenti per la redazione di un progetto di medie dimensioni e complessità con particolare riguardo al dimensionamento e alla configurazione degli spazi, alla determinazione volumetrica dell'intero complesso, alle relazioni con il contesto e alla definizione dell'impianto strutturale in rapporto alle scelte tipologiche e spaziali.
Canale: CANALE I
-
LONGOBARDI GIOVANNI
(programma)
Gli studenti (con impegno individuale o in gruppi da due) saranno coinvolti nel progetto di un piccolo edificio - spazi per studenti con funzioni espositive, di studio e ristoro - nell’area dell’ex Mattatoio di Testaccio. Un piccolo edificio di questo tipo appare infatti particolarmente adatto a sperimentare il primo approccio a un impianto complesso, per i suoi vincoli estetici e funzionali, per la compresenza di usi diversi, e per il suo stretto rapporto con lo spazio pubblico - almeno nella declinazione che qui se ne darà. Da questo punto di vista, la localizzazione nell’ex Mattatoio intende puntare sulla familiarità che gli studenti hanno con il luogo, per mettere in opera nel progetto tutte le esperienze già acquisite in termini di misure e uso dello spazio, nonché di rapporti con il contesto urbano.
(testi)
Nei due incontri settimanali si alterneranno lezioni teoriche, focalizzazioni su singoli aspetti progettuali, lavoro di laboratorio, esercitazioni su temi specifici, con lo scopo di far progredire le capacità degli studenti sul piano compositivo e della rappresentazione/presentazione delle loro idee. Sono previsti inoltre periodici raccordi e esperienze comuni con i due corsi paralleli. - Patricia Cummings Loud, Louis I. Kahn. I musei, Electa, Milano 1997.
- Giovanni Longobardi, Musei. Manuale di progettazione, Mancosu, Roma 2007.
Canale: CANALE II
-
CONVERSO STEFANO
(programma)
Il Laboratorio prevede la progettazione di un edificio per Laboratori integrati per il Dipartimento di Architettura all'interno del complesso dell'ex-Mattatoio di Testaccio sul sedime dell'attuale Padiglione n.14. Il tema prevede anche la possibilità di dialogare con la struttura esistente senza demolirla e viene poi esteso alla progettazione dell'area esterna con annessi servizi, proponendo quindi di risolvere l'irrisolto rapporto del complesso con la città e di lavorare su diverse scale, da quella dell'edificio a quella dello spazio aperto.
(testi)
F. Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano, 1991
F. Venezia, Le opere, gli scritti, la critica, Electa, Venezia, 1998 K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo. Skira, Milano, 2005
Canale: CANALE III
-
FARINA MILENA
(programma)
Il Laboratorio offre agli studenti gli strumenti per affrontare un progetto di medie dimensioni e complessità, ponendo particolare attenzione alle relazioni con il contesto urbano e alla dimensione pubblica dell’architettura. Il tema d’anno consiste infatti nella progettazione di un Centro Civico Testaccio, che prevede la combinazione di spazi destinati a esposizioni temporanee, un piccolo Museo del quartiere, spazi accoglienza e informazioni, sale per conferenze, spettacoli e proiezioni, un centro studi con biblioteca per l’Archivio Urbano Testaccio, uffici e servizi.
(testi)
K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999
R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005 F. Venezia, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze e un intervento, Electa, Milano 2011 |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21001998 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 2
(obiettivi)
Offrire gli strumenti algebrici ed analitici che permettono il trattamento dello spazio tridimensionale, ed oltre. In particolare, introdurre al calcolo differenziale ed integrale in più variabili, e all’algebra lineare nel suo rapporto col pensiero geometrico. Dalle forme alle formule, e viceversa: introduzione ai problemi inversi ed al pensiero parametrico.
Canale: CANALE I
-
FALCOLINI CORRADO
(programma)
Insiemi di punti nel piano e nello spazio tridimensionale. Spazio vettoriale a due e tre dimensioni. Vettori e versori.
(testi)
Prodotto scalare, vettoriale e misto con il loro significato geometrico. Matrici e determinanti. Equazione parametrica e cartesiana di un piano. Equazione parametrica e cartesiana di una retta nello spazio. Distanza di un punto da una retta. Distanza tra due rette. Intersezioni tra rette e piani. Rette incidenti, parallele, sghembe. Superfici quadriche. Cilindri, coni, ellissoidi, paraboloidi e iperboloidi. Curve di livello e sezioni. Superfici rigate. Funzioni vettoriali e curve parametriche. Esempi di curve parametriche: rette, coniche, spirali e cicloidi. Versore tangente, normale e binormale ad una curva. Formule di Frenet. Curvatura e torsione. Curve su superfici. Elica cilindrica. Funzioni di due variabili. Dominio di definizione. Grafico. Curve di livello e sezioni. Limiti e continuità per funzioni di due variabili. Derivate parziali. Piano tangente in un punto alla superficie grafico di una funzione. Derivata direzionale. Differenziabilità. Gradiente di una funzione di due variabili. Proprietà geometriche. Direzione di massima pendenza. Derivate di ordine superiore. Studio dei punti critici di una funzione di due variabili. La matrice delle derivate seconde ed il suo determinante Hessiano. Massimi, minimi e punti di sella. Visualizzazione di curve e superfici utilizzando il software Mathematica o Python. Un argomento da sviluppare autonomamente dalla lettura di alcuni testi consigliati. R. Adams “Calcolo Differenziale 2, (funzioni di più variabili)”, quarta edizione, ed. casa editrice Ambrosiana
oppure un testo universitario a scelta, ad esempio: Bramanti-Pagani-Salsa: "Calcolo infinitesimale e algebra lineare", Seconda edizione, ed. Zanichelli G.B. Thomas, R.L. Finney “Analisi Matematica”, ed. Zanichelli
Canale: CANALE II
-
TEDESCHINI LALLI LAURA
(programma)
-MODELLI MATEMATICI PER IL TRATTAMENTO QUANTITATIVO DELLO SPAZIO tridimensionale:
(testi)
-ALGEBRA LINEARE DA UN PUNTO DI VISTA GEOMETRICO: VETTORI, PIANI, RETTE, CONDIZIONI PER LE RETTE SGHEMBE, DISTANZE punto-piano, punto-retta. -CURVE CONICHE E SUPERFICI QUADRICHE, RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE, COSTRUIBILITA' INDIVIDUAZIONE COME RIGATE, COME SVILUPPABILI, COME SEZIONI PIANE... -CALCOLO DIFFERENZIALE ED INTEGRALE IN DUE E TRE VARIABILI: domini di definizione, continuità, curve di livello. STUDIO DEGLI ESTREMI E DEI PUNTI CRITICI DI UNA SUPERFICIE DATA DA UNA FUNZIONE, matrice Hessiana, PIANO TANGENTE, derivata direzionale, gradiente. Domini di integrazione semplici, integrazione iterata, integrali come modello di volumi INTEGRALI DOPPI, VOLUMI CONFINATI DA SUPERFICI REGOLARI. - modelli matematici per il trattamento delle curve: CURVE PARAMETRICHE, TRIEDRO FONDAMENTALE ASSOCIATO AD UNA CURVA. - SUPERFICI NELLO SPAZIO, FORMULAZIONE PARAMETRICA ED IMPLICITA. A seconda dell'andamento del corso, attività hands on: costruzione di superfici in carta, oppure corso di coding in Python QUALUNQUE TESTO DI LIVELLO UNIVERSITARIO di calcolo differenziale in piu' variabili, e trattamento algebrico dello spazio.
ad esempio: Adams, Pagani-Salsa, Marcellini Sbordone, Marsden-Weinstein |
4 | MAT/07 | 50 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21001999 -
FONDAMENTI DI MECCANICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Fornire la conoscenza dei rudimenti della meccanica per il modello di corpo rigido ed il modello di trave, con applicazione a semplici casi di sistemi articolati isostatici ed iperstatici in due dimensioni. Argomenti del corso sono in particolare: cenni di cinematica del corpo rigido e concetto di vincolo perfetto; le distribuzioni, l’equivalenza e la riduzione di sistemi di forze; le equazioni di bilancio e i metodi di calcolo delle reazioni vincolari; il modello di trave cinematica linea rizzata; le azioni di contatto; le equazioni di bilancio; la formulazione alla Navier; le risoluzione di semplici sistemi isostatici ed iperstatici.
Canale: CANALE I
-
FORMICA GIOVANNI
(programma)
1) richiami di algebra e geometria dei vettori
(testi)
2) cinematica del corpo rigido 3) forza, sistemi di forze e distribuzioni di forza 4) meccanica di sistemi di travi rigide nel piano - cinematica linearizzata - vincoli (esterni ed interni) - equilibrio esterno: equazioni cardinali della statica - il principio dei lavori virtuali (plv) - calcolo di reazioni vincolari con il metodo dei corpi liberi e mediante plv 5) meccanica di sistemi di travi deformabili nel piano - equilibrio interno: equazioni indefinite di equilibrio - calcolo e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione - strutture reticolari piane: metodo dei nodi e metodo delle sezioni - tensione e deformazione nel continuo tridimensionale (cenni e definizioni) - materiali da costruzione: acciaio, cenni sui processi di produzione, comportamento sperimentale, sicurezza strutturale - comportamento elastico lineare: legame sforzi-deformazioni e legame forze-spostamenti - trave ad asse rettilineo: comportamento assiale e flessionale, dimensionamento di travature reticolari e telai piani 6) analisi limite a collasso per sistemi di travi inflesse - concetti di momento ultimo e cerniera plastica - concetto di collasso - teoremi statico e cinematico 7) complementi - soluzioni notevoli riguardanti funi e archi - tensioni tangenziali: reciprocità e formula di Zhuravskii - cenni di stabilità dell’equilibrio elastico, carico critico Euleriano e dimensionamento di travi compresse 1) Comi, Corradi Dell'Acqua. Introduzione alla meccanica delle strutture. McGraw-Hill.
2) Bernardini. Statica. Un'introduzione alla meccanica delle strutture. Città-Studi Edizioni.
Canale: CANALE II
-
VARANO VALERIO
(programma)
RICHIAMI DI ALGEBRA E GEOMETRIA DEI VETTORI
(testi)
FORZA, SISTEMI DI FORZE E DISTRIBUZIONI DI FORZA MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI RIGIDE NEL PIANO - CINEMATICA LINEARIZZATA - VINCOLI (ESTERNI ED INTERNI) - EQUILIBRIO ESTERNO: EQUAZIONI CARDINALI DELLA STATICA - IL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI (PLV) - CALCOLO DI REAZIONI VINCOLARI CON IL METODO DEI CORPI LIBERI E MEDIANTE PLV MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI DEFORMABILI NEL PIANO - EQUILIBRIO INTERNO: EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO - CALCOLO E DIAGRAMMI DELLE CARATTERISTICHE DI SOLLECITAZIONE - STRUTTURE RETICOLARI PIANE: METODO DEI NODI E METODO DELLE SEZIONI - TENSIONE E DEFORMAZIONE NEL CONTINUO TRIDIMENSIONALE (CENNI E DEFINIZIONI) - MATERIALI DA COSTRUZIONE: ACCIAIO, CENNI SUI PROCESSI DI PRODUZIONE, COMPORTAMENTO SPERIMENTALE (PROVA DI TRAZIONE), CENNI SULLA SICUREZZA STRUTTURALE - COMPORTAMENTO ELASTICO LINEARE: LEGAME SFORZI-DEFORMAZIONI E LEGAME FORZE-SPOSTAMENTI - TRAVE AD ASSE RETTILINEO: COMPORTAMENTO ASSIALE E FLESSIONE (INTEGRAZIONE DELLA LINEA ELASTICA) DIMENSIONAMENTO DI TRAVATURE RETICOLARI E TELAI PIANI - LAVORO INTERNO E PLV COMPLEMENTI - TENSIONI TANGENZIALI: RECIPROCITÀ E FORMULA DI JOURAWSKI - CENNI SUL COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO - CENNI DI STABILITÀ DELL’EQUILIBRIO ELASTICO, CARICO CRITICO EULERIANO E DIMENSIONAMENTO DI TRAVI COMPRESSE 1)COMI, CORRADI DELL'ACQUA. `INTRODUZIONE ALLA MECCANICA DELLE
STRUTTURE'. MCGRAW-HILL. 2) DAVIDE BERNARDINI. 'STATICA. UN'INTRODUZIONE ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE'. CITTÀ STUDI EDIZIONI. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002000 -
TERRITORIO, AMBIENTE E PAESAGGIO: CONTESTI E STRUMENTI
(obiettivi)
Il corso ha come finalità quella di rendere consapevole lo studente delle complesse interazioni tra territorio, ambiente e paesaggio, interazioni presenti fin dalla genesi degli insediamenti urbani e che connotano e qualificano oggi l’agire umano nel governo del proprio habitat.
La parte iniziale del corso si prefigge di introdurre allo studio del fenomeno urbano e dei meccanismi di funzionamento di città e territori nel tempo lungo, tra "storia" e "geografia storica". Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana. La seconda parte del corso è dedicata all'architettura degli spazi aperti, nell'evoluzione storica e nell'attualità, e offre un quadro di conoscenze afferenti discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e con il progetto urbano. Obiettivi principali sono trasmettere la consapevolezza della complessità e ricchezza di relazioni che sussistono tra la forma del paesaggio e le ragioni tecniche, funzionali ed espressive che lo determinano nel tempo. |
||||||||
21002000-2 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana.
Canale: CANALE I
-
OMBUEN SIMONE
(programma)
Il corso TAP, di durata annuale, tratterà congiuntamente tre componenti - Territorio, Ambiente e Paesaggio - assumendo il principio della loro inscindibile complementarietà ai fini della comprensione e del governo della realtà che ci circonda; sarà quindi un corso unitario, condotto da docenti che svolgeranno le diverse parti in un percorso comune.
(testi)
La componente urbanistica introdurrà nel primo semestre gli studenti alle trasformazioni sociali, territoriali ed urbane che hanno caratterizzato l’Italia dal dopoguerra ad oggi, esplicitando le mutazioni avvenute nella organizzazione territoriale e nel sistema delle infrastrutture, nel sistema amministrativo, nella natura e nelle finalità degli strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento ai nuovi paradigmi della sostenibilità ambientale della città, oggi al centro del dibattito europeo. Successivamente verranno trattati i temi contemporanei del governo territoriale – anche attraverso lo studio di strumenti urbanistici innovativi - e verrà proposta una esercitazione riguardante la lettura ed interpretazione di una parte della città di Roma. Filpa, A., Talia, M., Fondamenti di governo del territorio, Carocci Editore, Roma (2009)
Canale: CANALE II
-
NUCCI LUCIA
(programma)
Il Laboratorio approfondisce e sperimenta alcune tesi metodologiche sulla costruzione del progetto urbanistico con particolare riferimento al ragionamento formativo delle scelte, ai contenuti e requisiti urbanistici del progetto, tenendo contò della sua fattibilità economico-operativa e degli esiti spaziali attesi.
(testi)
L'obiettivo è di insegnare a produrre un ragionamento interpretativo argomentato ed uno schema di organizzazione territoriale che consenta, utilizzando gli strumenti di piano, di orientare le trasformazioni in atto e di scegliere e mettere in coerenza le proposte progettuali presenti, in riferimento ai caratteri-valore dei luoghi ed alla domanda dei cittadini e degli operatori. Nel procedimento formativo del piano, particolare attenzione è rivolta alle operazioni relative alla formulazione dei problemi e della domanda territoriale, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento, alla configurazione del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo. L'originalità del procedimento è, da una parte, nell'effettuare un sondaggio preliminare della domanda e delle volontà di trasformazione, attraverso la verifica dei temi-problema di interesse degli amministratori locali e degli operatori, interpellati durante lo svolgimento delle esercitazioni e, dall'altra, nell'adottare il paradigma della struttura morfologico-funzionale (elementi e relazioni significative) come riferimento per la interpretazione e valutazione delle regole della costruzione insediativa e l'espressione delle sue trasformabilità ulteriori. Argomenti delle lezioni integrative dell'attività di Laboratorio: a. Il ragionamento formativo del piano e del progetto; l'approccio per problemi, per valori e per domanda di trasformazione. b. I metodi di lettura e di valutazione della struttura urbana, nella sua unità e nelle componenti e relazioni strutturanti. I metodi di costruzione delle operazioni di piano e di progetto e l'espressione tecnica e normativa dei contenuti progettuali e loro modi di rappresentazione. c. La presentazione critica di tipologie di intervento e di strumentazione urbanistica ricorrenti in riferimento a: il paradigma progettuale della forma-struttura nel suo identificarsi rispetto alle precondizioni e ai caratteri e ai valori dei luoghi; le modalità/categorie di espressione normativa e grafica delle intenzioni progettuali; gli strumenti di risoluzione dei conflitti fondiari e di perequazione degli interessi coinvolti. Procedimento di formazione del progetto urbanistico • Impostazione del problema, a partire dal sondaggio della domanda locale per individuare le motivazioni, i tematismi significativi e gli obiettivi generali da assumere per il progetto urbanistico; • Interpretazione del contesto e del luogo: lettura secondo il paradigma della struttura, dei caratteri e dei sistemi componenti (sistemi di valori ambientali e storici, discontinuità verdi e paesaggi rurali residui; tipologie di formazione e trasformabilità degli insediamenti; nodalità funzionali; telai infrastrutturali e accessibilità); • Sintesi interpretativa-valutativa della struttura attuale e individuazione/selezione delle dinamiche di trasformazione in corso e dei temi e dei luoghi problema; • Selezione della domanda territoriale, esplicitazione delle intenzioni progettuali, scelta degli obiettivi specifici e delle operazioni di piano e di progetto per luoghi e/o temi significativi ; • Coordinamento e indirizzo dei regimi e delle operazioni urbanistiche di costruzione/trasformazione della struttura; • Verifica degli esiti formali e spaziali delle soluzioni proposte; • Valutazione della compatibilità e dell'efficacia delle azioni di piano rispetto al quadro degli obiettivi e di fattibilità di alcune operazioni proposte. Organizzazione del Laboratorio e modalità d'esame La sperimentazione progettuale è sviluppata attraverso lavori di gruppo nel Laboratorio. Sugli argomenti delle lezioni e sulle operazioni di formazione del progetto urbanistico verranno forniti dispense, contributi specifici e letture di riferimento. La prova d'esame è basata su un colloquio relativo agli argomenti delle lezioni integrative all'attività di Laboratorio e sulla discussione dell'elaborazione progettuale condotta con metodo ed elaborati unificati. Catizzone, A. (2007), fondamenti di Cartografia, Gangemi ed. Roma.
- Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. - Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. - Nucci, L., (2012), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. - Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. - Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. - Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. - AA.VV. (2018), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano. |
2 | ICAR/21 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21002000-1 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana.
Canale: CANALE I
-
FILPA ANDREA
(programma)
Il corso TAP, di durata annuale, tratterà congiuntamente tre componenti - Territorio, Ambiente e Paesaggio - assumendo il principio della loro inscindibile complementarietà ai fini della comprensione e del governo della realtà che ci circonda; sarà quindi un corso unitario, condotto da docenti che svolgeranno le diverse parti in un percorso comune.
(testi)
La componente urbanistica introdurrà nel primo semestre gli studenti alle trasformazioni sociali, territoriali ed urbane che hanno caratterizzato l’Italia dal dopoguerra ad oggi, esplicitando le mutazioni avvenute nella organizzazione territoriale e nel sistema delle infrastrutture, nel sistema amministrativo, nella natura e nelle finalità degli strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento ai nuovi paradigmi della sostenibilità ambientale della città, oggi al centro del dibattito europeo. Successivamente verranno trattati i temi contemporanei del governo territoriale – anche attraverso lo studio di strumenti urbanistici innovativi - e verrà proposta una esercitazione riguardante la lettura ed interpretazione di una parte della città di Roma. Filpa, A., Talia, M., Fondamenti di governo del territorio, Carocci Editore, Roma (2009);
Canale: CANALE II
-
NUCCI LUCIA
(programma)
"Tutto è connesso"
(testi)
Il Laboratorio approfondisce e sperimenta alcune tesi metodologiche sulla costruzione del progetto urbanistico con particolare riferimento al ragionamento formativo delle scelte, ai contenuti e requisiti urbanistici del progetto, tenendo conto della sua fattibilità economico-operativa e degli esiti spaziali attesi. L'obiettivo è di insegnare a produrre un ragionamento interpretativo argomentato ed uno schema di organizzazione territoriale che consenta, utilizzando gli strumenti di piano, di orientare le trasformazioni in atto e di scegliere e mettere in coerenza le proposte progettuali presenti, in riferimento ai caratteri-valore dei luoghi ed alla domanda dei cittadini e degli operatori. Nel procedimento formativo del piano, particolare attenzione è rivolta alle operazioni relative alla formulazione dei problemi e della domanda territoriale, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento, alla configurazione del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo. L'originalità del procedimento è, da una parte, nell'effettuare un sondaggio preliminare della domanda e delle volontà di trasformazione, attraverso la verifica dei temi-problema di interesse degli amministratori locali e degli operatori, interpellati durante lo svolgimento delle esercitazioni e, dall'altra, nell'adottare il paradigma della struttura morfologico-funzionale (elementi e relazioni significative) come riferimento per la interpretazione e valutazione delle regole della costruzione insediativa e l'espressione delle sue trasformabilità ulteriori. Argomenti delle lezioni integrative dell'attività di Laboratorio: a. Il ragionamento formativo del piano e del progetto; l'approccio per problemi, per valori e per domanda di trasformazione. b. I metodi di lettura e di valutazione della struttura urbana, nella sua unità e nelle componenti e relazioni strutturanti. I metodi di costruzione delle operazioni di piano e di progetto e l'espressione tecnica e normativa dei contenuti progettuali e loro modi di rappresentazione. c. La presentazione critica di tipologie di intervento e di strumentazione urbanistica ricorrenti in riferimento a: il paradigma progettuale della forma-struttura nel suo identificarsi rispetto alle precondizioni e ai caratteri e ai valori dei luoghi; le modalità/categorie di espressione normativa e grafica delle intenzioni progettuali; gli strumenti di risoluzione dei conflitti fondiari e di perequazione degli interessi coinvolti. Procedimento di formazione del progetto urbanistico • Impostazione del problema, a partire dal sondaggio della domanda locale per individuare le motivazioni, i tematismi significativi e gli obiettivi generali da assumere per il progetto urbanistico; • Interpretazione del contesto e del luogo: lettura secondo il paradigma della struttura, dei caratteri e dei sistemi componenti (sistemi di valori ambientali e storici, discontinuità verdi e paesaggi rurali residui; tipologie di formazione e trasformabilità degli insediamenti; nodalità funzionali; telai infrastrutturali e accessibilità); • Sintesi interpretativa-valutativa della struttura attuale e individuazione/selezione delle dinamiche di trasformazione in corso e dei temi e dei luoghi problema; • Selezione della domanda territoriale, esplicitazione delle intenzioni progettuali, scelta degli obiettivi specifici e delle operazioni di piano e di progetto per luoghi e/o temi significativi ; • Coordinamento e indirizzo dei regimi e delle operazioni urbanistiche di costruzione/trasformazione della struttura; • Verifica degli esiti formali e spaziali delle soluzioni proposte; • Valutazione della compatibilità e dell'efficacia delle azioni di piano rispetto al quadro degli obiettivi e di fattibilità di alcune operazioni proposte. Organizzazione del Laboratorio e modalità d'esame La sperimentazione progettuale è sviluppata attraverso lavori di gruppo nel Laboratorio. Sugli argomenti delle lezioni e sulle operazioni di formazione del progetto urbanistico verranno forniti dispense, contributi specifici e letture di riferimento. La prova d'esame è basata su un colloquio relativo agli argomenti delle lezioni integrative all'attività di Laboratorio e sulla discussione dell'elaborazione progettuale condotta con metodo ed elaborati unificati. Francesco, (2015), Lettera Enciclica Laudato Sì sulla cura della casa comune, open access.
Capua, I. (2020), Salute circolare. Una rivoluzione necessaria, Egea ed. Ippocrate, (1986), Arie, Acque, Luoghi, Marsilio ed. Fabiani, F., (2022), L'urbanistica: città e paesaggi, Carocci ed. Aulamagna. Mc.Harg, I. (2007), Progettare con la natura, Franco Muzzio Ed. Catizzone, A. (2007), fondamenti di Cartografia, Gangemi ed. Roma. Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. Gabellini, P., (2022), Urbanistica (titolo provvisorio), planum pub, open access. Nucci, L., (2012), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. AA.VV. (2018), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano. |
6 | ICAR/21 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21002000 -
TERRITORIO, AMBIENTE E PAESAGGIO: CONTESTI E STRUMENTI
(obiettivi)
Il corso ha come finalità quella di rendere consapevole lo studente delle complesse interazioni tra territorio, ambiente e paesaggio, interazioni presenti fin dalla genesi degli insediamenti urbani e che connotano e qualificano oggi l’agire umano nel governo del proprio habitat.
La parte iniziale del corso si prefigge di introdurre allo studio del fenomeno urbano e dei meccanismi di funzionamento di città e territori nel tempo lungo, tra "storia" e "geografia storica". Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana. La seconda parte del corso è dedicata all'architettura degli spazi aperti, nell'evoluzione storica e nell'attualità, e offre un quadro di conoscenze afferenti discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e con il progetto urbano. Obiettivi principali sono trasmettere la consapevolezza della complessità e ricchezza di relazioni che sussistono tra la forma del paesaggio e le ragioni tecniche, funzionali ed espressive che lo determinano nel tempo. |
||||||||
21002000-3 -
PAESAGGIO
(obiettivi)
La seconda parte del corso è dedicata all'architettura degli spazi aperti, nell'evoluzione storica e nell'attualità, e offre un quadro di conoscenze afferenti discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e con il progetto urbano. Obiettivi principali sono trasmettere la consapevolezza della complessità e ricchezza di relazioni che sussistono tra la forma del paesaggio e le ragioni tecniche, funzionali ed espressive che lo determinano nel tempo.
Canale: CANALE I
-
METTA ANNALISA
(programma)
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
(testi)
In collaborazione con le attività didattiche delle componenti urbanistiche e ambientali di TAP, l'insegnamento "Paesaggio" introduce gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi. Offre un quadro di conoscenze strumentali al progetto degli spazi aperti, tra discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e il progetto urbano. Obiettivo principale è trasmettere la capacità di comprendere e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti dell’habitat (competenza di ascolto e di sguardo) e ai diversi temi di progetto (competenza di intervento e trasformazione). La didattica si svolge attraverso lezioni di progettazione, volte a far comprendere il legame di reciproca necessità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti, che dovrebbero sempre convergere in un progetto autenticamente integrato, e verificano come il progetto urbano trovi nello spazio aperto una delle sue matrici essenziali. La prima parte affronta la sintassi del progetto, quindi quali ne siano le principali regole compositive che, nel tempo, hanno regolato e oggi regolano la costruzione dell'architettura degli spazi aperti, con riferimento a: - il giardino, nei due filoni dello "spazio prospettico" e "spazio per frammenti"; - il paesaggio agrario, definito nelle sue strutture orizzontali e verticali; - la città, e il ruolo strutturale che gli spazi aperti vi rivestono a partire dalla rivoluzione urbana europea del 1600. La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi del progetto del paesaggio: la definizione e costruzione del limite; la modellazione e la scrittura del suolo; l'architettura della vegetazione; l'acqua come architettura e come misura del tempo. -Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008).
-Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005). -Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007). -Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011). -FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013. -Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991). -Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009). -Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005). -Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione). -Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006). -Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013).
Canale: CANALE II
-
GABBIANELLI ALESSANDRO
(programma)
Il corso di Paesaggio, in modo sinergico con le altre due componenti Territorio e Ambiente che costituiscono il corso TAP, affronta nel secondo semestre le questioni inerenti la comprensione del significato dell'entità "paesaggio” indagandone la complessità in relazione al progetto degli spazi aperti.
(testi)
Nella prima parte le lezioni si concentreranno sul racconto e la comprensione di alcuni passaggi fondamentali della storia dell’architettura del giardino e del parco urbano che permetteranno di conoscere linguaggi, paradigmi e teorie del progetto. Il discorso sul progetto paesaggistico verrà affrontato sottolineando la stretta relazione che esso instaura con il progetto di architettura e dello spazio urbano. La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi propri del progetto paesaggistico: la vegetazione nelle sue caratteristiche formali e dendrologiche; il suolo e la costruzione di nuove topografie; l'acqua come risorsa e pericolo. Attraverso la lettura di alcuni casi studio, scelti trasversalmente in diversi contesti geografici e temporali privilegiando il periodo contemporaneo, si analizzeranno vegetazione, suolo, vegetazione, acqua quali elementi che informano lo spazio e le strategie che sottendono il loro uso e le loro interrelazioni. A. Lambertini, Fare parchi urbani. Etiche ed estetiche del progetto contemporaneo in Europa, Firenze University Press, 2006;
F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005; A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009; F. Zagari, Questo è paesaggio. 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma, 2006. |
4 | ICAR/15 | 50 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21002001 -
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Applicare le conoscenze acquisite nel Corso di materiali ed elementi costruttivi, introducendo nella sperimentazione progettuale il rapporto tra tecniche costruttive e forma architettonica per fornire le conoscenze di base atte a sviluppare una consapevolezza critica sulle integrazioni tra: adeguatezza funzionale rispetto all'uso e al contesto di progetto; correttezza costruttiva rispetto alle risorse energetiche, tecniche, produttive ed economiche.
Canale: CANALE I
-
MARRONE PAOLA
(programma)
Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura affronta la progettazione tecnologica degli edifici coniugando gli aspetti inerenti alla loro definizione tecnologica con quelli delle esigenze connesse all’uso, alla costruzione e alla sostenibilità ambientale. I contenuti sono definiti con l’obiettivo di far esercitare gli studenti sia nell’applicazione delle conoscenze già acquisite sui materiali e sulle tecniche costruttive, sia nello studio di soluzioni tecnologiche innovative mirate alla progettazione ambientale verso 'Edifici a Energia Quasi Zero'.
(testi)
Attraverso esercizi con un crescente grado di complessità, il Laboratorio affronta la progettazione dal punto di vista tecnologico e costruttivo dei principali elementi per ‘sostenere, coprire, chiudere, dividere e attrezzare’, in ragione del loro comportamento strutturale ed energetico-ambientale, dei materiali impiegati e delle relative tecniche edilizie. Il Laboratorio è organizzato in unità didattiche: • UD1 (prima parte)_Il sistema tecnologico: l’approccio esigenziale-prestazionale della progettazione tecnologica, la classificazione del sistema tecnologico, il processo edilizio; • UD2 (prima parte)_Gli elementi del sistema tecnologico: definizione delle caratteristiche tecnologiche degli elementi che compongono la struttura, l’attacco a terra, l’involucro verticale e orizzontale, in relazione agli esiti figurativi attesi e coerenti con il progetto; • UD3 (seconda parte)_Requisiti e configurazioni costruttive del sistema tecnologico: concezione costruttiva e funzionale in ragione dei principali requisiti (accessibilità, sicurezza al fuoco e presenza impianti); • UD4 (seconda parte)_Edificio e contesto: caratteristiche ambientali, assetti funzionali e comportamento bioclimatico dell’edificio; • UD5 (terza parte)_I nodi della costruzione: progettazione tecnologica dei nodi più importanti, atti a rappresentare la relazione e la fattibilità tecnico-costruttiva degli elementi della struttura e dell’involucro, verticale e orizzontale. L’esperienza del cantiere scuola è parte integrante del Laboratorio e si svolgerà nei mesi di maggio-giugno presso il Centro di Formazione delle Maestranze Edili di Roma e Provincia a Pomezia. Allen E., I fondamenti del costruire, Milano 1997
Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Rimini 2011 Deplazes A., Constructing Architecture: Materials, Processes, Structures, Birkhäuser Basel 2006 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Firenze 2008 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Firenze 2010 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Firenze 2011 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Firenze 2014 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. La copertura, Firenze 2016 Manuali di Progettazione edilizia, Milano, 1995 e la serie Grande Atlante dell’Architettura, Utet.
Canale: CANALE II
-
RAIMONDI ALBERTO
(programma)
Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura affronta la progettazione tecnologica degli edifici coniugando gli aspetti inerenti alla sostenibilità ambientale con quelli della configurazione costruttiva. I contenuti sono definiti con l’obiettivo di far esercitare gli studenti sia nell’applicazione delle conoscenze già acquisite sui materiali e sulle tecniche costruttive, sia nello studio di soluzioni tecnologiche mirate alla progettazione ambientale verso Edifici a Energia Quasi Zero.
(testi)
Attraverso esercizi con un crescente grado di complessità, il Laboratorio affronta la progettazione dal punto di vista tecnologico e costruttivo dei principali elementi per ‘sostenere, coprire, chiudere, dividere e attrezzare’, in ragione del loro comportamento strutturale ed energetico-ambientale, dei materiali impiegati e delle relative tecniche edilizie. Il Laboratorio è organizzato in tre unità didattiche: • UD1_Funzioni e contesto, caratteristiche ambientali del sito e accessibilità, assetti funzionali e comportamento bioclimatico dell’edificio; • UD2_Struttura, concezione e tipologia strutturale, organizzazione del sistema strutturale, in ragione anche delle principali questioni inerenti alla sicurezza al fuoco e alla presenza degli impianti; • UD3_Involucro e nodi, definizione delle caratteristiche tecnologiche degli elementi che compongono l’involucro, verticale e orizzontale, opaco e trasparente, progettazione tecnologica dei nodi più importanti, in relazione agli esiti figurativi attesi e coerenti con il progetto. Watts A., Modern Construction Handbook, Springer, Vienna and New York, 2001
Allen E., I fondamenti del costruire, Milano 1997 Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Rimini 2011 Deplazes A., Constructing Architecture: Materials, Processes, Structures, Birkhäuser Basel 2006
Canale: CANALE III
-
CIVIERO PAOLO
(programma)
Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura riprende il tema e le scelte progettuali già compiute nel Laboratorio di Progettazione architettonica del primo semestre. Il lavoro degli studenti sarà orientato ad approfondire soluzioni tecnologiche e ambientali che contribuiscano a definire un adeguato rapporto dell’edificio con il contesto ambientale, e una concezione strutturale coerente con l’organizzazione funzionale e spaziale, con soluzioni finalizzate alla costruzione, e rispondenti ai requisiti di accessibilità e sicurezza al fuoco. Il progetto di partenza, definito nelle sue caratteristiche funzionali, dimensionali e strutturali, è così rivisitato e approfondito dal punto di vista tecnologico e ambientale.
(testi)
Il Laboratorio di Costruzione affronta, pertanto, una progettazione dei principali elementi del sistema tecnologico di un edificio come definititi dalla norma UNI 8290 attraverso lo studio e la rappresentazione in dettaglio degli aspetti tecnici più significativi del progetto. Dando per acquisite le nozioni di base sui materiali, la cultura tecnologica della progettazione, le strumentazioni per la gestione del processo edilizio e la progettazione dei sistemi e delle tecniche costruttive, il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura affronta i contenuti della Progettazione Tecnologica dell’Architettura, i cui contenuti scientifico- disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti e i metodi rivolti a un'architettura sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione dell'ambiente costruito, con esplicito riferimento agli approcci progettuali e alle strategie utili ad equilibrare il complesso rapporto tra uomo, ambiente e tecnologia. Obiettivi e organizzazione Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura affronta i temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto di architettura contemporaneo, definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche. Nel Laboratorio gli studenti si eserciteranno sia nell’applicazione delle conoscenze già acquisite nel primo anno sui materiali e sulle tecniche costruttive, sia nello studio di nuove soluzioni tecnologiche mirate a una progettazione tecnologica ambientale. Saranno pertanto approfonditi gli aspetti tecnologico/costruttivi del progetto attraverso la comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi ed ecosostenibili, e della sostenibilità ambientale dell’intervento attraverso l’adozione di soluzioni e tecniche volte a: l’efficienza energetica, la produzione energetica, il comfort e la sicurezza. Obiettivo primario del Laboratorio è dunque fornire le conoscenze necessarie al controllo tecnologico e ambientale del processo progettuale, costruttivo e gestionale dell’architettura, evidenziando la dialettica tra impostazione ambientale del progetto, scelte tecniche e finalità espressive dell’architettura, attraverso l’approfondimento e l’applicazione di metodi, strumenti e tecniche di "progetto integrato", inteso come processo progettuale unitario capace di gestire i molti specialismi del progetto contemporaneo. Al termine del corso gli studenti dovranno avere acquisito la capacità di controllo del progetto dalla fase iniziale a quella esecutiva di definizione delle soluzioni costruttive con riferimento alle fasi del processo edilizio e dell’intero ciclo di vita dell’edificio. Arbizzani, E. (2021), Progettazione tecnologica dell’architettura, Maggioli Editore
Manuali di Progettazione edilizia (1995) e la serie Grande Atlante dell’Architettura, Utet |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002002 -
FONDAMENTI DI FISICA TECNICA
(obiettivi)
Lo studio dei fondamenti di trasmissione del calore, termodinamica, acustica ed illuminotecnica, necessari per la comprensione delle variabili ambientali che influenzano il progetto architettonico e pongono le basi per il progetto impiantistico.
Approfondimento delle componenti di controllo ambientale ed energetico degli edifici sul progetto sviluppato dal Laboratorio Costruzione dell’architettura.
Canale: CANALE I
-
DE LIETO VOLLARO EMANUELE
(programma)
DEFINIZIONI E RICHIAMI.
(testi)
Grandezze fisiche e unità di misura: unità di misura fondamentali e derivate. Analisi dimensionale. Sistema di unità di misura. Il Sistema internazionale di unità di misura. CALORIMETRIA - TRASMISSIONE DEL CALORE. - Definizione del Calore, Capacità Termica e Calore specifico - Principio di conservazione del Calore - Il fenomeno della trasmissione del Calore e la Termodinamica. Le modalità di trasmissione del calore. Leggi fondamentali dello scambio termico, Meccanismi combinati di scambio termico (conduzione convezione e irraggiamento), Analogia tra flusso termico e flusso elettrico, - Fondamenti della trasmissione del calore per conduzione, - la legge e Il postulato di Fourier della conduzione interna. Conduzione monodimensionale in regime permanente. Il caso della parete piana, della struttura composta - Fondamenti dello scambio termico per irraggiamento. L'irraggiamento termico del corpo nero, la legge di Plank, legge di Wien. . - Fondamenti della Trasmissione del Calore per convezione. Il coefficiente di trasmissione del calore per convezione. Meccanismo di trasporto dell'energia e fluidodinamica, concetti fondamentali dello strato limite. Convezione Libera e Forzata. - Analisi dimensionale (cenni) - LA CONTEMPORANEA PRESENZA DI DIVERSE MODALITÀ DI SCAMBIO - Trasmittanza TERMODINAMICA DI BASE Concetto di temperatura. Sistema termodinamico. Primo Principio della Termodinamica per sistemi chiusi ed aperti. Regimi stazionario e non stazionario. Entalpia. Capacità termica e calori specifici. Secondo Principio della Termodinamica. Temperatura termodinamica. Macchina termica, frigorifera, pompa di calore. - Termodinamica dell’aria umida (Psicrometria) Miscela di aria e vapor d’acqua: titolo, grado igrometrico, entalpia, ecc. Diagramma psicrometrico. Principali trasformazioni termodinamiche delle miscele aria vapore. -Termodinamica applicata all’edificio Il sistema termodinamico “edificio” ed i principali parametri che lo definiscono. Il concetto di sistema termodinamico inteso come sistema edificio-impianti. Il concetto di fabbisogno energetico. ACUSTICA DI BASE Definizione di suono. Frequenza, periodo, lunghezza d’onda. Pressione sonora, Intensità sonora; Potenza sonora. Livelli in decibel. Operazioni sui decibel. Cenni di acustica psicofisica, audiogramma normale medio, curve di ponderazione, il decibel A. Calcolo del tempo di riverberazione di un locale. Materiali fonoassorbenti. Potere fonoisolante e Isolamento acustico degli ambienti. ELEMENTI DI ILLUMINOTECNICA Principali grandezze fotometriche. L’importanza dell’illuminazione naturale ed artificiale nella progettazione ai fini del benessere visivo e del risparmio energetico. Il fattore medio di luce diurna. Metodo del flusso totale Italo Barducci, "Trasmissione del calore", Esa Editrice
Yunus A. Çengel, “Thermodynamics and Heat Transfer”, McGraw-Hill Italo Barducci, "Termodinamica applicata", Esa Editrice Italo Barducci, "Acustica applicata", Esa Editrice Alfredo Badagliacca "Fondamenti di Fisica Tecnica", Edizioni Ingegneria 2000
Canale: CANALE II
-
FONTANA LUCIA
(programma)
DEFINIZIONI E RICHIAMI
(testi)
1. ELEMENTI DI TERMODINAMICA 1.1 Richiami di Termodinamica 1.2 Cicli termodinamici 1.3 Termodinamica dell'aria umida. 1.4 Benessere ambientale 1.5 Qualità dell’aria (cenni). Impianti. Sistema edificio-impianto 2. TRASMISSIONE DEL CALORE 2.1 Conduzione 2.2 Convezione 2.3 Irraggiamento 2.4 Adduzione 2.5 Fenomeni complessi di trasmissione del calore. Trasmittanza. Applicazioni all'involucro edilizio. 3. ELEMENTI DI ACUSTICA 3.1 Grandezze acustiche fondamentali, campi sonori e propagazione del suono 3.2 Propagazione del suono in campo aperto 3.3 Psicoacustica e fonometria 3.4 Acustica degli ambienti confinati-tempo di riverberazione 3.5 Fonoisolamento 4. ELEMENTI DI ILLUMINOTECNICA 4.1 Fotometria 4.2 Sorgenti luminose 4.3 Cenni sull’illuminazione d’interni- metodo del flusso totale 4.4 Cenni sull’illuminazione naturale- fattore medio di luce diurna Y. Cengel, Termodinamica e Trasmissione del calore, 4a ed., Mc Graw Hill
Y. Cengel, G. Dall'O, L. Sarto, Fisica tecnica ambientale, Mc Graw Hill G. Cammarata, Trasmissione del calore - Acustica applicata, disponibili online https://www.giulianocammarata.it/ Materiale didattico verrà fornito sulla piattaforma Moodle, all'indirizzo https://architettura.el.uniroma3.it |
6 | ING-IND/11 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
21002003 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 2
(obiettivi)
Il Corso del secondo anno mantiene le stesse finalità didattiche del corso di Storia dell’Architettura del primo anno, ma articolate nell'arco cronologico compreso tra il XVII e il XXI secolo.
Canale: CANALE I
-
GARGANO MAURIZIO
(programma)
Espressioni architettoniche e teorie tra XVII e XXI secolo, con particolare attenzione alle diverse istanze culturali e sociali che le sottendono, ai valori permanenti, alle trasformazioni e alle rivoluzioni dei linguaggi, alle innovazioni spaziali, tecnologiche e strutturali, alla funzionalità dell'uso e alla razionalità della forma. Il Corso si articola in lezioni, esercitazioni e sopralluoghi. Il Corso intende concentrare le sue attenzioni intorno al delicato intreccio “committenza-forma-materia” in architettura. Dalla cosiddetta età barocca fino all'età contemporanea, sarà analizzata quella particolare produzione di architettura che ha scandito emblematicamente, e con diverse modalità, le varie fasi di una “modernità” di cui si stenta a cogliere i possibili o eventuali confini spazio-temporali. Attraverso una lettura critica e una selezione di opere, di protagonisti, di contesti urbani e suburbani, saranno ripercorse quelle “tappe” cronologiche e geografiche che hanno contribuito a delineare il tracciato del tortuoso percorso che connota - dalla fine del XVI secolo all'attuale XXI secolo - la storia dell'architettura nazionale e internazionale.
(testi)
Il Corso prevede, con la guida del corpo docente, visite alle architetture romane ritenute pertinenti con i temi affrontati. Per ulteriori informazioni consultare il sito web direttamente da Google: "Storia dell'architettura 2b" o il sito del "Corso di Storia dell'architettura 2a-Canale I" consultabile attraverso il sito del Dipartimento di Architettura di questo Ateneo. BAROCCO E TARDOBAROCCO:
Rudolf WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993 (1972; Einaudi) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura Barocca, Milano 1979 (Electa) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura tardobarocca, Milano 1989 (Electa) NEOCLASSICISMO: Emil KAUFMANN, L’architettura dell’Illuminismo, Torino 1966 (Einaudi; I ed. 1955) Rudolf WITTKOWER, Palladio e il palladianesimo, Torino 1995 (Einaudi; I ed. 1974) Barry BERGDOL, European Architecture 1750-1890, Oxford-New York 2000 (Oxford History of Art) MOVIMENTO MODERNO: Leonardo BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 2010 (1960; Laterza) Bruno ZEVI, Storia dell’architettura moderna, voll. I e II, Torino 2004 (Einaudi) Kenneth FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Bologna 1982 (Zanichelli) R. DE FUSCO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 1990 W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Bruno Mondadori, Milano 1999 (nuova edizione Phaidon 2006) Sigfried GIEDION, Spazio, tempo architettura, Milano 1984 (Hoepli; I ed. 1941) Nikolaus PEVSNER, I pionieri dell’architettura moderna, Milano 1999 (Garzanti; I ed. 1943) Manfredo TAFURI, Francesco DAL CO, Architettura contemporanea, Milano 1988 (1976; Electa) POST-MODERN: Paolo PORTOGHESI, Dopo l’architettura moderna, Roma-Bari 1981 (Laterza) Leonardo BENEVOLO, L’architettura nel nuovo millennio, Roma-Bari 2006 (Laterza) MONOGRAFIE: Adolf LOOS, Parole nel vuoto, Milano 1992 (1972; Adelphi) G. CIUCCI, M. TAFURI, F. DAL CO, M. MANIERI ELIA, La città americana: dalla guerra civile al New Deal, Roma-Bari 1973 (Laterza) Christian NORBERG-SCHULZ, Louis Kahn, idea e immagine, Roma 1980 (Officina) James S. ACKERMAN. La villa. Forma e ideologia, Torino 2000 (Edizione di Comunità; 1992 Einaudi; I ed. 1990) altri testi a scelta e monografie sono indicati nella bibliografia integrativa nell’ftp
Canale: CANALE II
-
STURM SAVERIO
(programma)
Espressioni architettoniche e teorie tra XVII e XXI secolo, con particolare attenzione alle diverse istanze culturali e sociali che le sottendono, ai valori permanenti, alle trasformazioni e alle rivoluzioni dei linguaggi, alle innovazioni spaziali, tecnologiche e strutturali, alla funzionalità dell'uso e alla razionalità della forma. Il Corso si articola in lezioni, esercitazioni e sopralluoghi, esplorando l’articolato percorso della storia dell’architettura e della città dall’età barocca fino ad alcune espressioni dell'età contemporanea. Attraverso una lettura critica e una selezione di opere, di protagonisti, di contesti urbani e territoriali, saranno ripercorse le tappe cronologiche e geografiche del percorso che connota - dalla fine del XVI secolo al XXI secolo – l’esperienza del progetto e della costruzione architettonica in ambito nazionale e internazionale. Il programma toccherà i seguenti punti:
(testi)
1. Città e architettura nel XVII secolo 2. Il XVIII secolo: l’architettura nel “secolo dei lumi” tra ‘rinascite’ e ‘rivoluzioni’ 3. Il XIX secolo: dalla città alla metropoli 4. Modernizzazione tecnologica nel XIX secolo: architettura, ingegneria, artigianato 5. Art Nouveau e movimenti nazionali (Secession, Liberty, Floreale, Modernismo, Jugendstil) 6. Teoria e opere di ADOLF LOOS (1870-1933) 7. Architettura negli USA, laboratorio di modernità 8. Le avanguardie artistiche del XX secolo e l’architettura 9. Architettura e industria nel “secolo breve”. L’avvento del cemento armato 10. Architettura razionalista, funzionalista, organica 11. L'Italia nel XX secolo 12. Cenni sull’architettura nel nuovo millennio Rudolf WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993 (1972; Einaudi)
Leonardo BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 2010 (1960; Laterza) Kenneth FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Bologna 1982 (Zanichelli) William J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Bruno Mondadori, Milano 1999 (nuova edizione Phaidon 2006) David WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2016 Bruno ZEVI, Storia dell’architettura moderna, voll. I e II, Einaudi, Torino 2004 Elena DELLAPIANA, Guido MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2015 |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21002004 -
LABORATORIO DI RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
Acquisizione degli strumenti e dei metodi del restauro attraverso lo studio dei caratteri costruttivi dell’edilizia storica. Acquisizione delle conoscenze relative alla storia del rilevamento e alla teoria della misura e delle basi teorico/pratiche per elaborare un progetto di rilievo, scegliendo le metodologie più opportune a seconda dei contesti e degli obiettivi. |
||||||||
21002004-1 -
RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
Canale: CANALE I
-
ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso si propone di proseguire l’esperienza didattica maturata negli anni precedenti che ha lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.
(testi)
L’obiettivo da perseguire è duplice: a) introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica. b) educare gli studenti ad una condizione ricorrente della loro eventuale futura attività professionale nel campo del restauro che li vedrà, nella maggioranza dei casi, protagonisti di scelte da effettuare con rapidità sul corpo di edifici viventi, senza il conforto di analisi lunghe e complesse, in una condizione di ristrettezza di tempo e di risorse. In questo senso, la scelta di edifici di rilevante valore storico-architettonico ma non facenti parte del patrimonio monumentale in senso stretto, poco accessibili e caratterizzati da un uso residenziale corrente, e da manomissioni, è una scelta didattica voluta. Il materiale didattico consiste nel rilievo grafico in formato .dwg o .jpg del caso di studio e verrà messo a disposizione degli studenti all’inizio del corso insieme alla bibliografia generale e ad una bibliografia specifica.
Il testo base di riferimento è il Manuale del Recupero del Comune di Roma a cura di F. Giovanetti Edizioni DEI, Roma 1997.
Canale: CANALE II
-
FEIFFER CESARE
(programma)
Il progetto di conservazione implica diverse fasi di studio tra loro correlate: rilievi metrici, geometrici, tramite fotopiani, analisi storiche, stratigrafiche, dei materiali, delle strutture, diagnosi dello stato di conservazione, ecc.. Il corso tramite lezioni ed esercitazioni intende fornire agli studenti gli strumenti di base sia per svolgere nel proprio progetto in modo completo; ai fini dell’esame è richiesta la preparazione sia per poter riconoscere concretamente la materia e le strutture che costituiscono l’edificio storico nel loro specifico stato di conservazione, sia per poter definire, nel progetto, gli interventi più corretti e compatibili.
(testi)
Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi. C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997.
C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989 C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012 Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
Canale: CANALE III
-
GEREMIA FRANCESCA
(programma)
Il corso si pone lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.
(testi)
Verrà proposto agli studenti un caso studio adatto a rappresentare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offrire l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista. Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari. Analisi storico-critica - Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio; ricostruzione delle fasi storiche più significative in pianta ed assonometria; rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche. Progetto di restauro filologico - Il progetto dovrà prevedere il riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma. A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013. |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002004-2 -
STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione degli strumenti e dei metodi del restauro attraverso lo studio dei caratteri costruttivi dell’edilizia storica.
Canale: CANALE I
-
STABILE FRANCESCA ROMANA
(programma)
Il corso si articola secondo un percorso di lettura e riconoscimento del linguaggio costruttivo dell’edilizia storica che sarà definito attraverso il confronto tra letteratura tecnica, interventi progettuali e cultura materiale. L’analisi delle diverse componenti costruttive dell’architettura vuole così contribuire ad approfondire una conoscenza critica ed operativa sulla cultura edilizia legata alla tradizione dei luoghi.
(testi)
Temi delle lezioni teoriche: - La pratica dell’architettura e l’arte del fabbricare. Manuali e letteratura tecnica tra Settecento e Novecento. Dai Manuali di Architettura Pratica ai Manuali del recupero, confronti relativi alle pratiche costruttive e ai materiali. - I tipi costruttivi. Murature e volte; tetti e solai; porte e finestre; pavimenti e rivestimenti esterni. - P. Marconi, F. Giovanetti, E. Pallottino [a cura], "Manuale del Recupero del Comune di Roma", DEI, Roma 1989 - F. Giovanetti [a cura], "Manuale del Recupero del Comune di Roma", II edizione ampliata, DEI, Roma 1997 - P. Marconi, "Materia e significato. La questione del restauro architettonico", Laterza, Bari 1999 - F.R. Stabile, M. Zampilli, C. Cortesi [a cura], "Centri storici minori. Progetti per il recupero della bellezza", Gangemi editore, Roma 2009 - P. Marconi, "Restauro dei monumenti – Cultura, progetti e cantieri 1967-2010", Gangemi, Roma 2012
Canale: CANALE II
-
FEIFFER CESARE
(programma)
Il progetto di conservazione implica diverse fasi di studio tra loro correlate: rilievi metrici, geometrici, tramite fotopiani, analisi storiche, stratigrafiche, dei materiali, delle strutture, diagnosi dello stato di conservazione, ecc.. Il corso tramite lezioni ed esercitazioni intende fornire agli studenti gli strumenti di base sia per svolgere nel proprio progetto in modo completo; ai fini dell’esame è richiesta la preparazione sia per poter riconoscere concretamente la materia e le strutture che costituiscono l’edificio storico nel loro specifico stato di conservazione, sia per poter definire, nel progetto, gli interventi più corretti e compatibili.
(testi)
Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi. C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997.
C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989 C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012 Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate. |
2 | ICAR/19 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002004-3 -
RILIEVO
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di far comprendere il ruolo fondamentale dell’attività di rilevamento nella conoscenza di un qualsiasi manufatto architettonico. Il rilevamento è lo strumento in grado di sostanziare i dati emersi dalle ricerche su fonti storiche, letterarie ed epigrafiche indispensabili per un approccio globale allo studio degli organismi edilizi e che, allo stesso tempo, rappresentano una preziosa fonte di suggerimenti e spunti di indagine.
Canale: CANALE I
-
MANCINI MATTEO FLAVIO
(programma)
Il modulo di Rilievo intende fornire le conoscenze teorico-pratiche necessarie per la realizzazione di un corretto rilievo del costruito: alla scala del manufatto, dell’architettura e della città. Verranno esposti i diversi metodi di rilievo – diretto, indiretto e integrato – e le tecniche da adottare per assicurare un corretto uso degli strumenti per il rilevamento delle misure. Si tratterà inoltre di teoria della misura, dei metodi di analisi delle fonti grafiche e della loro integrazione con le notizie desumibili dalla documentazione storica.
(testi)
Per raggiungere questi obiettivi il modulo prevede, congiuntamente con le attività del modulo di Restauro, la realizzazione di esercitazioni riguardanti: il rilievo a vista e la realizzazione degli eidotipi per il progetto di rilievo, il rilievo diretto e il rilievo indiretto tramite tecniche fotogrammetriche. A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.
M. Docci, D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. R. Migliari, Disegno come modello, Edizioni Kappa, Roma 2004. M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. L. De Luca, La Fotomodellazione Architettonica, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011.
Canale: CANALE II
-
CIANCI MARIA GRAZIA
(programma)
Il corso integrato di Rilievo all’interno del Laboratorio di Restauro è mirato a fornire le basi per la misura e la conoscenza del manufatto architettonico.
(testi)
Il rilievo è fase indispensabile per capire e studiare l’architettura da restaurare, per toccare con mano i paramenti murari, verificarne lo stato conservativo attraverso campagne fotografiche e analisi sui prospetti rilevati. Indispensabili, quando si tratta di edilizia storica, sono le conoscenze delle tecniche costruttive, nonché delle informazioni geometriche sull’apparato modanato e di ornamento. Attraverso il rilievo diretto e le tecniche di ripresa per mezzo di trilaterazioni gli studenti riusciranno a restituire l’opera in oggetto, con particolare attenzione per le aree accessibili per misurazioni dirette. Il corso si articolerà pertanto in due fasi, la prima fase mirata alla conoscenza e all’utilizzo degli strumenti per il rilievo metrico diretto; la seconda attraverso la fotomodellazione, diretta erede del rilievo fotogrammetrico. Sono previste delle esercitazioni, con consegne durante il corso. Argomenti trattati: Il Rilevamento a vista. Gli eidotipi e il progetto di Rilievo. Tecniche di Rilevamento Diretto. RDF per il fotoraddrizzamento. Rilievo finalizzato al restauro. Il rilievo strumentale. Tecniche e strumenti. Uso della Fotografia. Il rilievo da foto. Introduzione a Photoscan. FASE 1: Settimana 1. Presentazione e Introduzione al Rilievo Presentazione Questionario d’Ingresso e Registrazione Lezione: “Introduzione al Rilievo” Esercitazione in aula Settimana 2. Le Tecniche di Rilievo Lezione: “Il Rilievo Diretto pt. 1” Lezione: “Il Rilievo Strumentale” Settimana 3. Le Tecniche di Rilievo Lezione: “Il Rilievo Diretto pt. 2” Lezione: “La Fotomodellazione” Settimana 4. Prima Uscita Eidotipo dell’Area di Studio Campagna Fotografica Settimana 5. Progetto di Rilievo e Fotomodellazione Lavoro in Aula: “Progetto di rilievo” Lavoro in Aula: “Applicazione della Fotomodellazione” Settimana 6. Uscita 2 Rilievo Diretto Settimana 7. Uscita 3 Rilievo Diretto Settimana 8. Elaborazione del Rilievo Lavoro in aula: “Messa in pulita del Rilievo” Settimana 9. Elaborazione del Rilievo Lezione: “Il rilievo integrato” Lavoro in aula: “Messa in pulita del Rilievo” FASE 2 Settimana 10. Uscita 4 Rilievo tramite Laser Scanner Settimana 11. Tema d’Esame Lavoro in aula Settimana 12. Tema d’Esame Lezione: “La postproduzione delle foto finalizzate alla fotomodellazione” Lavoro in aula Settimana 13. Tema d’Esame Lavoro in aula G.Guidi, J.-A. Beraldin, Acquisizione 3D e modellazione poligonale - Dall'oggetto fisico al suo calco digitale, Poli.Design, Milano, 2004.
Canale: CANALE III
-
SPADAFORA GIOVANNA
(programma)
Si approfondiranno gli argomenti relativi alla Teoria della misura, fondamentale per la comprensione dei rapporti geometrici e proporzionali di un’opera, e si accenneranno gli episodi principali della Storia del rilevamento. Verranno illustrate le differenti modalità di rilevamento (diretto, indiretto, integrato) sottolineando come la scelta dell’uno o dell’altro metodo debba essere in relazione alla tipologia di manufatto, all’epoca di costruzione e all’obiettivo finale del rilevamento. Si affronteranno, contestualmente, tutte le questioni relative alla restituzione grafica dei dati emersi dal rilevamento, avviando una riflessione sul ruolo del disegno come strumento di analisi, interpretazione e diffusione della conoscenza.
(testi)
In relazione al tema di studio del Laboratorio di Restauro, il modulo si articolerà in lezioni teoriche e campagne di rilevamento. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. Daniela Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. C. Cundari (a cura di ), L'immagine del rilievo, Roma, Longanesi Ed., 1992 |
4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
21002005 -
LABORATORIO DI URBANISTICA
(obiettivi)
Fornire strumenti teorici, critici ed operativi dell'urbanistica volti alla costruzione e trasformazione dello spazio urbano. Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni con analisi di piani urbanistici, studi sui territori urbani consolidati ed in trasformazione e progettazione di parti di essi.
Canale: CANALE I
-
OMBUEN SIMONE
(programma)
Il corso affronta i temi del progetto alla scala urbana all’interno dei metodi previsti dal nuovo PRG della città di Roma, con focus su temi quali: la rigenerazione urbana della città, il riuso del patrimonio pubblico dismesso, il recepimento nel progetto degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico (riduzione delle emissioni climalteranti, resistenza agli eventi climatici estremi), le forme di partecipazione collettiva nelle diverse fasi del progetto, l’utilizzo di approcci giuridici innovativi (perequazione urbanistica, gestione locale dei diritti edificatori, la realizzazione di servizi pubblici con il ricorso a formule di PPP), la dotazione infrastrutturale degli ambiti suburbani e la perequazione infrastrutturale a scala urbana.
(testi)
Il laboratorio fornisce elementi di progettazione urbanistica alla scala della pianificazione comunale operativa, con riferimento alla lettura della scala generale e con riferimento ai principi ed ai metodi dello sviluppo urbano sostenibile. Tema di studio: rigenerazione urbana a Roma tra infrastrutture e rete ecologica, nella prospettiva della transizione ecologica Il contesto di studio è l’area metropolitana romana. L’area specifica di esercitazione corrisponde all’ambito territoriale interessato dal sistema del ferro (metropolitane, tram), esistente e soprattutto programmato, negli ambiti periferici lungo il fiume Tevere a nord e a sud di Roma, dal quartiere Flaminio alla piana alluvionale compresa tra la Tiberina e la Salaria e da Testaccio al mare, e lungo i principali inferenti del reticolo fluviale secondario. Le elaborazioni riguarderanno la messa a punto di programmi di intervento per la rigenerazione urbana e per il ripristino dei valori ambientali e paesaggistici di contesti critici caratterizzati dall’esistenza di beni pubblici che possano fungere da volano per una più elevata fattibilità degli interventi di rigenerazione e per il più avanzato perseguimento di obiettivi di sostenibilità e d’interesse pubblico. Le elaborazioni progettuali partiranno da una verifica degli schemi progettuali presenti nel PRG di Roma del 2008, in particolare dagli Ambiti di Programmazione Strategica e dagli Schemi Preliminari di Assetto per la città da ristrutturare. In particolare le ipotesi d’intervento riguarderanno i contesti dove più forte si presenta il rischio derivante da fenomeni connessi al cambiamento climatico in corso, per misurare la fattibilità di interventi di trasformazione urbana comprendenti temi di trasferimento insediativo e rigenerazione ecologica degli insediamenti; e quelli caratterizzati da grandi proprietà pubbliche coinvolte nei processi di sdemanializzazione e privatizzazione del patrimonio, attivate a fini di riduzione dei deficit degli enti locali e delle municipalizzate (ex forti e caserme, proprietà di aziende municipalizzate quali AMA e ATAC, patrimonio demaniale vario). Una particolare attenzione verrà rivolta alle condizioni strutturali (fisiche, economiche, sociali) per la produzione dei beni pubblici e per il loro rinnovo, anche tramite la verifica quantitativa della dotazione infrastrutturale e la comparazione degli indicatori misurati con gli indicatori definiti dagli obiettivi di servizio, e della valutazione di indicatori afferenti alle dimensioni degli SDGs. Organizzazione della didattica Le elaborazioni verranno svolte in gruppi di lavoro da due a quattro componenti, dotati di un computer portatile sul quale svolgere le attività progettuali. Gli elaborati d’esame verranno prodotti in formato A3 - A2 - A1 o in quaderno, con tecnica libera. Per la redazione dell’Album sono necessari: i materiali del PRG, le cartografie di base (CTR 1:10.000, IGM 1:25.000, PTPR Tavv. A e B, altro), conoscenze dei principali software. I materiali messi a disposizione saranno caricati sul googledrive del laboratorio. Altri verranno caricati alla bisogna, via via che saranno necessari. Le fasi di elaborazione previste comprendono: l’individuazione e la ricognizione dei contesti presenti nell’ambito di studio, della dotazione infrastrutturale e di servizi locale e dei fenomeni di degrado fisico e sociale e di risorse/opportunità di intervento offerte dall’applicazione del nuovo PRG della città e delle compatibilità con le prescrizioni del PTPR; lo studio del contesto dovrà prevedere la comprensione e la sintesi delle conoscenze relative ai caratteri orografici, alle reti idrografiche, ai mascrosistemi ambientali, alle parcellizzazioni fondiarie e agricole (ove presenti), alla morfologia del costruito e della vegetazione (trame vegetali), con comparazioni cronologiche, costruendo una sedimentazione di condizioni e materiali disetanei e stratificati. la formazione di un riepilogo dei principali obiettivi pubblici desumibili dallo studio delle previsioni di PRG e del quadro conoscitivo del piano, o eventualmente in sua variazione, con particolare riguardo al mantenimento/ripristino dei valori paesaggistici, al sistema dei servizi pubblici di prossimità e di scala urbana, e al dimensionamento dell’offerta di destinazioni abitative di edilizia sociale; tale fase comprenderà la definizione delle dotazioni territoriali presenti ed un dimensionamento di massima delle dotazioni auspicabili, secondo un recente orientamento culturale ed amministrativo che tende a superare i tradizionali standard urbanistici; la formazione dello schema preliminare di assetto, secondo i modi del che il PRG di Roma prevede per i Programmi Integrati d’Intervento o per i Progetti Urbani, nonché del programma preliminare degli interventi da svolgere. Questa prima fase di lavoro sarà svolta per macrogruppi, ciascuno dei quali affronterà la revisione dello schema preliminare di assetto di un PRINT o di un Progetto Urbano, anche alla luce della definizione delle compatibilità paesaggistiche. La fase si concluderà orientativamente entro il primo mese di lavori, con un momento collettivo di confronto fra gli elaborati prodotti dai macrogruppi. Successivamente ogni gruppo di progettazione sceglierà un ambito ed un tema progettuale sul quale lavorare, portando l’esercitazione progettuale fino al termine. Essa comprenderà: la progettazione delle specifiche proposte di trasformazione, ipotizzando il concorso di soggetti e risorse di provenienza pubblica e privata; la definizione di un quadro di massima della fattibilità economico-finanziaria dell’intervento, a partire da uno schema-base che verrà fornito dal Laboratorio. Calthorpe P. “New Urbanism” http://www.newurbanism.org/
Carfree Cities - http://www.carfree.com/ Climate Booklet for Urban Development Online - Indications for Urban Land-Use Planning http://www.staedtebauliche-klimafibel.de/Climate_Booklet/index-1.htm Commissione Europea (2020) manuale delle strategie di sviluppo urbano sostenibile https://urban.jrc.ec.europa.eu/urbanstrategies/static/data/pdf/IT_MANUALE%20DELLE%20STRATEGIE%20DI%20SVILUPPO%20URBANO%20SOSTENIBILE.pdf Comune di Roma, Nuovo PRG 2003 www.urbanistica.comune.roma.it De Pascali P. (2008 ) “Città ed energia”, Angeli, Milano Dovey K, Woodcock I eds (2014), “Intensifying Melbourne. Transit-Oriented Urban Design for Resilient Urban Futures” http://msd.unimelb.edu.au/sites/default/files/docs/Intensifying%20Melbourne%202014_180dpi.pdf Gabellini P. (2001) “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma Gabellini P. (2010) “Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria.” Carocci, Roma Giammarco C., Isola A. (1993) “Disegnare le periferie. Il progetto del limite”, Nuova Italia Scientifica, Roma Heitz A., Dablanc L. (2019), Mobilité de la ville durable, les politiques réglementaires de 20 villes françaises passées au crible. Rapport pour la CGI, http://www.cgi-cf.com/images/publications/CGI-RAPPORT-IFSTTAR-2019.pdf ITF (2019), The ITF urban freight transport model - Insights and example outputs Ombuen S., Ricci M., Segnalini O. (2000) “I programmi complessi”, Il Sole 24 Ore, Milano Pallottini R. (1999) a cura di, “I nuovi luoghi della città”, Fratelli Palombi, Roma Urban@it – Centro nazionale di studi per le politiche urbane (2017) Secondo Rapporto sulle città, Le agende urbane delle città italiane, a cura di Gabriele Pasqui con Paola Briata e Valeria Fedeli, Il Mulino, Bologna. Tocci W. (2008) “La città del tram”, in Tocci W., Insolera I., Morandi D., “Avanti c’è posto”, Donzelli, Roma
Canale: CANALE II
-
BAIONI MAURO
(programma)
Che cosa significa fare urbanistica, oggi, essendo dismessa da tempo la sua centralità nel discorso pubblico e, al contempo, volendo rifiutare un atteggiamento riduttivo se non rinunciatario?
(testi)
Seguendo le riflessioni di Cristina Bianchetti, “l'interessante è nel mezzo, in questo momento… … riguarda le azioni che riusciamo a prefigurare e compiere sul territorio, la loro capacità di incidere sui problemi che la città pone, oltre che di intenderli correttamente, osservandoli sotto diverse angolazioni, ridefinendoli, provando, da capo, a comprenderne il senso. L'interesse è nella capacità che il progetto mostra nel proporre un discorso all'altezza della situazione. Nel suo essere espressione compiuta di forme d'azione e conoscenze che si misurano a fatica con quanto sta loro intorno e con il clamore di un discorso politico trasformato in un messaggio schematico e pubblicitario. Nella capacità di farsi ascoltare in un momento di irriducibile debolezza di ogni pensiero di lungo periodo.” (Bianchetti C., Urbanistica e sfera pubblica, Donzelli, 2008, p.5) All’interno di questa cornice, il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti teorici e tecnici per: - accrescere la loro consapevolezza sui caratteri problematici della condizione urbana contemporanea e sulle implicazioni sociali, ambientali ed economiche dell’uso e della trasformazione del territorio; - acquisire la capacità di interpretare un contesto urbano e territoriale attraverso l’impiego appropriato di strumenti di descrizione, analisi e comunicazione; - sviluppare un senso critico rispetto alle trasformazioni tendenziali e alle possibilità di incidere su di esse attraverso un progetto ancorato sulla comprensione del contesto urbano; - consolidare le nozioni di base sui fondamenti e sui contenuti tecnici della disciplina, per impiegarli in modo adeguato nell’interpretazione delle questioni e nella loro trattazione in senso progettuale. L’attività di laboratorio farà riferimento ad un contesto concreto nell’area romana e servirà a sperimentare le conoscenze teoriche e tecniche necessarie per: - esplicitare le principali questioni da affrontare in chiave progettuale, interpretandole alla luce dei caratteri territoriali, delle intenzioni e dei ruoli dei soggetti, degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica; - formulare e argomentare in modo appropriato una proposta progettuale, avendo contezza delle sue implicazioni. Vezio De Lucia, Se questa è una città: la condizione urbana nell'Italia contemporanea, Donzelli, Roma, 2006 (prima edizione 1989)
Gabriele Pasqui, Urbanistica oggi: Piccolo lessico critico, Donzelli, Roma, 2017 Edoardo Salzano, Fondamenti di urbanistica, parte I, GLF editori Laterza, Roma, 2004 (prima edizione 1998) Bernardo Secchi, Prima lezione di urbanistica, GLF editori Laterza, Roma, 2000 Maria Chiara Tosi, a cura di, Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica?, Meltemi, 2017
Canale: CANALE III
-
CERASOLI MARIO
(programma)
Il corso ricostruirà lo scenario delle relazioni tra i diversi attori che partecipano alla vita della città sullo sfondo delle politiche urbane e della pianificazione, avvicinando gli studenti alla realtà in cui si troveranno sicuramente coinvolti in futuro in quanto cittadini, tecnici, operatori.
(testi)
Il fine – ideologico - è quello di evitare preconcetti disciplinari dando spazio alla capacità di “ascoltare” il territorio e di accompagnarlo con quel complesso di azioni che determinano la qualità delle politiche urbane. Ambito di studio e sperimentazione sarà quello della vasta periferia sud-occidentale di Roma verso il Mare (Acilia, Casal Palocco, Infernetto…), per studiarne l’evoluzione, i cambiamenti dei modelli insediativi e di mobilità. Di questo se ne approfondirà la conoscenza, finalizzata alla costruzione di una matrice “problemi-obiettivi”, multiscalare e multidisciplinare. Sulla base di una ipotesi di riordino amministrativo che attribuisca un diverso livello di autonomia ai Municipi di Roma Capitale, gli studenti saranno chiamati a definire collegialmente un Masterplan dell’intero territorio di studio, sperimentando un gioco di ruolo in cui impersoneranno i diversi ruoli coinvolti, istituzionali e non (pubblica amministrazione, forse economiche, cittadini) nelle dinamiche urbane. Ciò consentirà di formulare una ipotesi di progetto di piano urbanistico comunale, nel rispetto delle normative regionali e statali, di un piano della mobilità, di un programma delle opere pubbliche e di un piano socioeconomico. Argomenti delle principali lezioni: - Le analisi generali e finalizzate - La matrice “problemi-obiettivi” - La “griglia urbana teorica” e le tecniche di progettazione urbanistica - Infrastrutture e piani urbanistici: il progetto della mobilità nel piano - Le politiche locali e il piano urbanistico - Sostenibilità e fattibilità della progettazione urbanistica integrata. Mario Cerasoli, Gianluca Mattarocci (a cura di), Rigenerazione urbana e mercato immobiliare. Roma : RomaTrE-Press, 2018
|
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002006 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Acquisizione delle conoscenze di base relative al comportamento meccanico dei principali materiali da costruzione (muratura, acciaio, calcestruzzo) e dei principali elementi e sistemi strutturali con essi realizzati. Padronanza di basilari strumenti operativi per la verifica della sicurezza strutturale, tali da consentire il progetto di costruzioni semplici. Fra gli argomenti trattati: classificazione e modellazione delle azioni; caratteristiche dei materiali da costruzione (muratura, acciaio, calcestruzzo); criteri di progetto e verifica degli elementi strutturali.
Canale: CANALE I
-
DEMARTINO CRISTOFORO
(programma)
BASI DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(testi)
• metodologia e requisiti strutturali • sicurezza strutturale: il problema della sicurezza, aleatorietà ed incertezze nei problemi strutturali, approcci per la valutazione della sicurezza • progettazione agli stati limite: obiettivo della progettazione strutturale, strumenti, vita di progetto, stati limite ultimi e di esercizio, situazioni di progetto, variabili di base (dati geometrici, proprietà dei materiali, azioni e sollecitazioni), classificazione delle azioni, valori di progetto delle azioni, combinazioni delle azioni • azioni sulle costruzioni: carichi permanenti, carichi variabili, carico neve, azione del vento, distribuzione delle azioni, trasferimento delle azioni STRUTTURE IN ACCIAIO • materiale: proprietà del materiale, classificazione dell’acciaio da carpenteria, prove di qualificazione, durabilità e protezione, resistenza al fuoco, criteri di resistenza, modelli meccanici • resistenza, deformabilità e stabilità: processi produttivi e prodotti siderurgici, instabilità locale e globale, classificazione delle sezioni trasversali, resistenza di progetto • aste tese e compresse: schemi tipici, progetto e verifica allo SLU • membrature inflesse e pressoinflesse: schemi tipici, progetto e verifica allo SLE e allo SLU • SLE per edifici: spostamenti verticali ed orizzontali, vibrazioni • unioni elementari e collegamenti: classificazione e funzionamento delle unioni bullonate e saldate, progetto e verifica di unioni bullonate e saldate STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO • materiale (calcestruzzo e acciaio da c.a.): classificazione e proprietà del calcestruzzo, ritiro e viscosità, classificazione e proprietà dell’acciaio per armature, effetti del confinamento, aderenza acciaio-calcestruzzo, prove di qualificazione, legami costitutivi di progetto • fasi comportamentali: fase 1: non fessurata, fase 2: fessurata elastica, fase 3: fessurata plastica, analisi della risposta della sezione • SLU per tensioni normali (flessione e pressoflessione): analisi della sezione in fase 1, 2, 3; campi di rottura, equazioni risolutrici, progetto e verifica di elementi in c.a. soggetti a trazione, compressione, flessione e flessione composta • SLU per tensioni tangenziali (taglio e torsione): analisi del comportamento di travi senza armature trasversali in fase 1, 2, 3 e meccanismi resistenti; comportamento di travi con armature trasversali e analogia del traliccio di Mörsch, progetto e verifica di elementi soggetti a taglio. • SLE (fessurazione e controllo tensionale): SLE per il c.a., evoluzione della fessurazione, verifica di fessurazione, verifica dello stato tensionale • Teoria e Tecnica delle Costruzioni Civili (Renato Giannini, 2011, Ed. CittàStudi)
• D.M. 17.01.2018: Aggiornamento Norme Tecniche per le Costruzioni [G.U. 20.02.2018 n. 42] • Circolare 21.01.2019 n. 7: Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento delle «Norme Tecniche per le Costruzioni» di cui al D.M. 17.01.2018 [G.U. 11.02.2019 n. 35 – S.O. n. 5] • Dispense del corso ed esercizi svolti disponibili sul sito FTP del docente a cui possono liberamente accedere gli studenti.
Canale: CANALE II
-
ALBANESI TOMMASO
(programma)
BASI DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(testi)
• metodologia e requisiti strutturali • sicurezza strutturale: il problema della sicurezza, aleatorietà ed incertezze nei problemi strutturali, approcci per la valutazione della sicurezza • progettazione agli stati limite: obiettivo della progettazione strutturale, strumenti, vita di progetto, stati limite ultimi e di esercizio, situazioni di progetto, variabili di base (dati geometrici, proprietà dei materiali, azioni e sollecitazioni), classificazione delle azioni, valori di progetto delle azioni, combinazioni delle azioni • azioni sulle costruzioni: carichi permanenti, carichi variabili, carico neve, azione del vento, distribuzione delle azioni, trasferimento delle azioni STRUTTURE IN ACCIAIO • materiale: proprietà del materiale, classificazione dell’acciaio da carpenteria, prove di qualificazione, durabilità e protezione, resistenza al fuoco, criteri di resistenza, modelli meccanici • resistenza, deformabilità e stabilità: processi produttivi e prodotti siderurgici, instabilità locale e globale, classificazione delle sezioni trasversali, resistenza di progetto • aste tese e compresse: schemi tipici, progetto e verifica allo SLU • membrature inflesse e pressoinflesse: schemi tipici, progetto e verifica allo SLE e allo SLU • SLE per edifici: spostamenti verticali ed orizzontali, vibrazioni • unioni elementari e collegamenti: classificazione e funzionamento delle unioni bullonate e saldate, progetto e verifica di unioni bullonate e saldate STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO • materiale (calcestruzzo e acciaio da c.a.): classificazione e proprietà del calcestruzzo, ritiro e viscosità, classificazione e proprietà dell’acciaio per armature, effetti del confinamento, aderenza acciaio-calcestruzzo, prove di qualificazione, legami costitutivi di progetto • fasi comportamentali: fase 1: non fessurata, fase 2: fessurata elastica, fase 3: fessurata plastica, analisi della risposta della sezione • SLU per tensioni normali (flessione e pressoflessione): analisi della sezione in fase 1, 2, 3; campi di rottura, equazioni risolutrici, progetto e verifica di elementi in c.a. soggetti a trazione, compressione, flessione e flessione composta • SLU per tensioni tangenziali (taglio e torsione): analisi del comportamento di travi senza armature trasversali in fase 1, 2, 3 e meccanismi resistenti; comportamento di travi con armature trasversali e analogia del traliccio di Mörsch, progetto e verifica di elementi soggetti a taglio. • SLE (fessurazione e controllo tensionale): SLE per il c.a., evoluzione della fessurazione, verifica di fessurazione, verifica dello stato tensionale • Teoria e Tecnica delle Costruzioni Civili (Renato Giannini, 2011, Ed. CittàStudi)
• D.M. 17.01.2018: Aggiornamento Norme Tecniche per le Costruzioni [G.U. 20.02.2018 n. 42] • Circolare 21.01.2019 n. 7: Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento delle «Norme Tecniche per le Costruzioni» di cui al D.M. 17.01.2018 [G.U. 11.02.2019 n. 35 – S.O. n. 5] • Dispense del corso ed esercizi svolti disponibili sul sito FTP del docente a cui possono liberamente accedere gli studenti. |
8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
21002007 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3
(obiettivi)
Fornire gli strumenti per impostare il progetto di un organismo edilizio articolato all’interno di un contesto urbano complesso. Definire la qualità degli spazi esterni che la sua conformazione determina; approfondire a scala di dettaglio alcune parti significative, comprendendo i nessi tecnologici e le conseguenze architettoniche di ogni definizione formale.
|
||||||||
21002007-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Il corso intende fornire gli strumenti per impostare il progetto di un organismo edilizio articolato all’interno di un contesto urbano complesso. Definire la qualità degli spazi esterni che la sua conformazione determina; approfondire a scala di dettaglio alcune parti significative, comprendendo i nessi tecnologici e le conseguenze architettoniche di ogni definizione formale.
Canale: CANALE I
-
MONTUORI LUCA
(programma)
il programma del corso prevede la progettazione di un edificio residenziale con servizi alla abitazione in un contesto urbano consolidato. In dettaglio si richiede di sviluppare un organismo edilizio composto da 60 alloggi di diversa metratura per un totale di circa 7.500 mq e servizi (piccola sala conferenze, biblioteca, servizi commerciali, sale comuni) per un totale di circa 3.000 mq.
(testi)
Il progetto dovrà essere sviluppato integrando i temi tecnologici nonchè una riflessione sui costi che lo mantengano nel contesto di case a costo accessibile Si richiede un approccio critico al tema che rifletta sul tema tipologico a partire dai bisogni contemporanei. Baratta A.F., Finucci F., Montuori L., Palmieri V. Abitare la condivisione. Un confronto divulgativo sul tema dell'abitare e della condivisione, Napoli, CLEAN. 2017.
Baratta A L, Finucci F., Gabriele S., Metta A., Montuori L., Palmieri V. Cohousing Programmi e progetti per la riqualificazione del patrimonio esistente. Pisa, Edizioni ETS, 2014 Melotto B., Pierini S. O., Case Studies. Housing Primer, Le forme della residenza nella città contemporanea. Milano, Politecnica. 2012. Leo, B. densidad / density, Barcellona, a+t, 2006.
Canale: CANALE II
-
DALL'OLIO LORENZO
(programma)
Il laboratorio di progettazione architettonica 3, collocato al termine del percorso formativo della Laurea Triennale, avrà come tema centrale la progettazione di un edificio di media dimensione a prevalente funzione residenziale, integrata a spazi per il commercio e ad altri servizi, in un’area vuota del tessuto urbano consolidato della città di Roma. Lo studente si confronterà quindi con un paesaggio urbano articolato e dovrà valutare tutti gli aspetti relativi all’inserimento di un organismo architettonico all’interno di un contesto esistente. Si dovranno considerare, quali principali temi di ragionamento: la valutazione del principio insediativo e dei caratteri tipologici, morfologici e spaziali dell’organismo in relazione a quelli presenti nel contesto in cui si inserisce, il rapporto con lo spazio pubblico e con il sistema infrastrutturale presente nelle immediate vicinanze. Allo stesso tempo l’edificio dovrà dare risposte al tema dell’abitare, proponendo soluzioni abitative frutto di un pensiero aggiornato sui nuovi modi di vita e sulle nuove esigenze abitative. Il progetto sarà sviluppato ad una scala tale da permettere sia una definizione delle caratteristiche tecnologiche e strutturali dell’organismo, sia una sua valutazione economica di tipo parametrico.
(testi)
L. Zevi, Il Nuovissimo Manuale dell’Architetto, Roma, Mancosu, 2012
P. O. Rossi, Roma, Guida all’architettura moderna 1909-2011, Bari 2012 M. Guccione (a cura di), Guida ai quartieri romani INA Casa, Roma 2002 L. Benevolo, Roma dal 1879 al 1990, Bari 1992 M. Tafuri (a cura di), Vienna Rossa, La politica residenziale nella Vienna Socialista 1919-1933, Milano 1980 M. Casciato (a cura di), Olanda 1870-1940, Citta, Casa, Architettura, Milano 1980 C. M. Arìs, Le variazioni dell’identità, 2012 I. Abalos, Il buon abitare, Milano 2009 L. Dall’Olio, D. Mandolesi, La residenza Collettiva, Roma 2014 M. Farina, Spazi e figure dell’abitare. Il progetto della residenza contemporanea in Olanda, 2014 L. Reale, La residenza collettiva, Roma 2015 Altri testi e numeri monografici di riviste saranno indicati dal docente durante le lezioni.
Canale: CANALE III
-
FURNARI MICHELE
(programma)
Il corso ha come obiettivo quello di progettare un edificio dal programma complesso a partire dalla demolizione di un edificio esistente secondo le modalità più attuali di trasformazione dei tessuti consolidati delle nostre città.
(testi)
Allo studente viene richiesto di elaborare una strategia di progetto tenendo conto delle innumerevoli restrizioni e dai limiti che provengono dall'immediato contesto urbano. Nel corso dello sviluppo del progetto lo studente si dovrà misurare anche con questioni di natura costruttiva tecnologica e di valutazione del progetto. A questo scopo sarà richiesto un approfondimento in scala 1:50 della sezione trasversale dell'edificio, in modo da approfondire gli aspetti progettuali connessi alle scelte di dettaglio tecnologico. Nel corso del laboratorio saranno forniti una serie di riferimenti sia riguardo ai testi che ad edifici da utilizzare come casi studio.
|
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002007-2 -
TECNOLOGIA
(obiettivi)
Approfondimento, nella redazione del progetto di laboratorio, degli elementi costruttivi, dei materiali e delle tecniche costruttive, con particolare riguardo all’inserimento nell’ambiente.
Canale: CANALE I
-
MONTELLA ILARIA
(programma)
Il contributo del modulo di Tecnologia dell’Architettura al Laboratorio affronta la relazione tra l’edificio e le caratteristiche ambientali (fattori geografici, parametri climatici, fattori meteorologici, fattori topografici, fattori biologici), allo scopo di massimizzare gli scambi edificio-ambiente, e minimizzare l’uso degli impianti.
(testi)
A partire dall’analisi dei caratteri geometrici e localizzativi, il modulo approfondisce gli elementi del sistema tecnologico degli edifici e la stretta relazione tra aspetti tipologici e formali e le scelte tecnologiche, costruttive e di dettaglio. Affiancando gli aspetti teorici all’analisi pratica, le tematiche saranno sviluppate attraverso lezioni frontali, focus di approfondimento dedicati a materiali e tecnologie, revisioni periodiche sul progetto e supporto alla realizzazione dei dettagli tecnologici principali. Arbizzani, E., [2021]. Progettazione tecnologica dell'architettura. Processo, progetto, costruzione. Con disegni, schemi funzionali, immagini di cantiere, Maggioli Editore.
Butera, F. M., [2014]. Dalla caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell’energia (nuova edizione), A Ed. Edizioni Ambiente, Milano. Olgyay, V. [2013]. Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico (nuova edizione), Franco Muzzio Editore, Roma Rogora, A., [2012]. Progettazione bioclimatica per l'architettura mediterranea - Metodi Esempi, Wolters Kluwer Italia Altri testi saranno eventualmente indicati dal docente nel corso delle lezioni.
Canale: CANALE II
-
CIVIERO PAOLO
(programma)
Il contributo del modulo consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto ambientale e normativa.
(testi)
Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale. Arbizzani, E. (2021), Progettazione tecnologica dell’architettura, Maggioli Editore
Civiero, P. (2017), Tecnologie per la riqualificazione. Soluzioni e strategie per la trasformazione intelligente del comparto abitativo esistente, Maggioli Editore
Canale: CANALE III
-
TONELLI CHIARA
(programma)
Il contributo al Laboratorio consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa.
(testi)
Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale. AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano.
Agrawal, R. [2019]. Costruire. Le storie nascoste dentro le architetture, BollatiBollingeri Editore, Torino. Bertoldini, M.; Zanelli, A. (a cura di) [2003]. Tecnica, progetto e scienze umane, Libreria CLUP, Milano. De Santis, M.; Losasso, M.; Pinto, M. R. (a cura di) [2008]. L’invenzione del futuro, Genesi Gruppo editoriale, Città di Castello. Sennett, R. [2008]. L’uomo artigiano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano. |
2 | ICAR/12 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002007-3 -
ESTIMO
(obiettivi)
Fornire gli elementi essenziali per la valutazione economica del progetto, facendo riferimento alle diverse scale affrontate nel tema del laboratorio.
Canale: CANALE I
-
FINUCCI FABRIZIO
(programma)
Nel quadro generale delle tematiche della valutazione, il modulo si pone l'obiettivo specifico di fornire gli strumenti teorico-metodologici per la stima dei beni immobiliari, delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali. Le principali nozioni di microeconomia e i fondamenti della teoria estimativa e dei procedimenti metodologici per la formulazione di giudizi di valore, si pongono come nozioni fondamentali per la comprensione e la stima dei valori e delle grandezze economiche generate dal progetto. Criteri, procedimenti e tecniche estimative sono adeguati ai diversi stadi di progettazione, risolvendo a ciascuna scala i problemi specifici posti dal progetto. Il Modulo fornisce, inoltre, l’inquadramento metodologico e i criteri per la stima del valore d'uso e dei valori legati al non uso. Vengono, infine, forniti gli elementi preliminari di tecnica e metodologia di valutazione di progetti, piani e programmi, in risposta a determinati profili di fattibilità, assumendo la valutazione come strumento attivo di ausilio logico e metodologico alle scelte progettuali. Nello specifico il modulo è articolato in:
(testi)
Elementi di microeconomia: cenni di teoria del valore, beni economici, forme di mercato, formazione del prezzo di mercato, equilibrio economico generale, teoria della domanda, teoria dell'offerta, elementi di economia cognitiva. Fondamenti di estimo: teoria estimativa, principi fondamentali e procedimenti di stima, elementi di statistica, elementi di matematica finanziaria, valore di mercato (procedimenti diretti, indiretti, intermedi e principali procedimenti internazionali), valore di costo (procedimenti diretti, indiretti e intermedi), valori derivati, valore economico totale. Elementi di valutazione di piani programmi e progetti: approcci finanziari, economici e multidimensionali. Elementi di economia:
Sloman J., "Elementi di economia", Il Mulino, Bologna, 2007. Stiglitz J. E., "Economia del settore pubblico", Hoepli, Milano, 2003. Estimo: C. Forte, B. De' Rossi, "Principi di economia ed estimo", Etas Libri, Milano 1979. A. Realfonzo "Teoria e metodo dell’estimo urbano” , Carocci, Roma, 1994. M. Polelli, “Nuovo trattato di estimo”, Maggior, Rimini, 2008. Valutazione di piani, programmi e progetti: Dispense e documentazione fornite all’interno del modulo.
Canale: CANALE II
-
FINUCCI FABRIZIO
(programma)
Nel quadro generale delle tematiche della valutazione, il modulo si pone l'obiettivo specifico di fornire gli strumenti teorico-metodologici per la stima dei beni immobiliari, delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali. Le principali nozioni di microeconomia e i fondamenti della teoria estimativa e dei procedimenti metodologici per la formulazione di giudizi di valore, si pongono come nozioni fondamentali per la comprensione e la stima dei valori e delle grandezze economiche generate dal progetto. Criteri, procedimenti e tecniche estimative sono adeguati ai diversi stadi di progettazione, risolvendo a ciascuna scala i problemi specifici posti dal progetto. Il Modulo fornisce, inoltre, l’inquadramento metodologico e i criteri per la stima del valore d'uso e dei valori legati al non uso. Vengono, infine, forniti gli elementi preliminari di tecnica e metodologia di valutazione di progetti, piani e programmi, in risposta a determinati profili di fattibilità, assumendo la valutazione come strumento attivo di ausilio logico e metodologico alle scelte progettuali. Nello specifico il modulo è articolato in:
(testi)
Elementi di microeconomia: cenni di teoria del valore, beni economici, forme di mercato, formazione del prezzo di mercato, equilibrio economico generale, teoria della domanda, teoria dell'offerta, elementi di economia cognitiva. Fondamenti di estimo: teoria estimativa, principi fondamentali e procedimenti di stima, elementi di statistica, elementi di matematica finanziaria, valore di mercato (procedimenti diretti, indiretti, intermedi e principali procedimenti internazionali), valore di costo (procedimenti diretti, indiretti e intermedi), valori derivati, valore economico totale. Elementi di valutazione di piani programmi e progetti: approcci finanziari, economici e multidimensionali. Elementi di economia:
Sloman J., "Elementi di economia", Il Mulino, Bologna, 2007. Stiglitz J. E., "Economia del settore pubblico", Hoepli, Milano, 2003. Estimo: C. Forte, B. De' Rossi, "Principi di economia ed estimo", Etas Libri, Milano 1979. A. Realfonzo "Teoria e metodo dell’estimo urbano” , Carocci, Roma, 1994. M. Polelli, “Nuovo trattato di estimo”, Maggior, Rimini, 2008. Valutazione di piani, programmi e progetti: Dispense e documentazione fornite all’interno del modulo.
Canale: CANALE III
-
FINUCCI FABRIZIO
(programma)
Nel quadro generale delle tematiche della valutazione, il modulo si pone l'obiettivo specifico di fornire gli strumenti teorico-metodologici per la stima dei beni immobiliari, delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali. Le principali nozioni di microeconomia e i fondamenti della teoria estimativa e dei procedimenti metodologici per la formulazione di giudizi di valore, si pongono come nozioni fondamentali per la comprensione e la stima dei valori e delle grandezze economiche generate dal progetto. Criteri, procedimenti e tecniche estimative sono adeguati ai diversi stadi di progettazione, risolvendo a ciascuna scala i problemi specifici posti dal progetto. Il Modulo fornisce, inoltre, l’inquadramento metodologico e i criteri per la stima del valore d'uso e dei valori legati al non uso. Vengono, infine, forniti gli elementi preliminari di tecnica e metodologia di valutazione di progetti, piani e programmi, in risposta a determinati profili di fattibilità, assumendo la valutazione come strumento attivo di ausilio logico e metodologico alle scelte progettuali. Nello specifico il modulo è articolato in:
(testi)
Elementi di microeconomia: cenni di teoria del valore, beni economici, forme di mercato, formazione del prezzo di mercato, equilibrio economico generale, teoria della domanda, teoria dell'offerta, elementi di economia cognitiva. Fondamenti di estimo: teoria estimativa, principi fondamentali e procedimenti di stima, elementi di statistica, elementi di matematica finanziaria, valore di mercato (procedimenti diretti, indiretti, intermedi e principali procedimenti internazionali), valore di costo (procedimenti diretti, indiretti e intermedi), valori derivati, valore economico totale. Elementi di valutazione di piani programmi e progetti: approcci finanziari, economici e multidimensionali. Elementi di economia:
Sloman J., "Elementi di economia", Il Mulino, Bologna, 2007. Stiglitz J. E., "Economia del settore pubblico", Hoepli, Milano, 2003. Estimo: C. Forte, B. De' Rossi, "Principi di economia ed estimo", Etas Libri, Milano 1979. A. Realfonzo "Teoria e metodo dell’estimo urbano” , Carocci, Roma, 1994. M. Polelli, “Nuovo trattato di estimo”, Maggior, Rimini, 2008. Valutazione di piani, programmi e progetti: Dispense e documentazione fornite all’interno del modulo. |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
L'obiettivo formativo della prova finale è riflettere sull’esperienza di apprendimento compiuta nel corso degli studi e discutere all’esame di laurea un’autopresentazione (o portfolio), che dovrà sintetizzare il percorso della propria esperienza di studio, mettendone in luce sia gli aspetti, le tematiche ed i momenti ritenuti più importanti, che gli elementi più personali ed originali.
|
4 | 50 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |