Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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21801071 -
FINANZA DEGLI ENTI LOCALI
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8
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SECS-P/03
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801090 -
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER MATURARE UNA ADEGUATA COMPRENSIONE DELLE MAGGIORI QUESTIONI CHE LA DISCIPLINA PRESENTA E QUALI EMERGONO DALLA EVOLUZIONE ATTUALE DEGLI ORDINAMENTI
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ANDRINI SIMONA
( programma)
I MODULO: LA PRIMA PARTE DEL CORSO AFFRONTERÀ IL TEMA DELLA SOCIOLOGIA GIURIDICA E LA DIFFERENZA DELLA CONCEZIONE DEL DIRITTO, SE PRESA IN CONSIDERAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO O DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO E, DI CONSEGUENZA, I TEMI DELLA NATURA DI QUESTI DIRITTI IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI DELLA LORO VALIDITÀ ED EFFETTIVITÀ.
II MODULO: NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO VERRÀ ANALIZZATO IL TEMA DELLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO.
( testi)
TESTI OBBLIGATORI AL FINE DEL SUPERAMENTO DELL'ESAME (8 CFU) J. CARBONNIER, "SOCIOLOGIA GIURIDICA", GIAPPICHELLI, TORINO, 2012
A. SOUPIOT, "HOMO JURIDICUS. SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO" BRUNO MONDADORI, MILANO,2006.
TESTI OBBLIGATORI AL FINE DEL SUPERAMENTO DELL'ESAME (6 CFU) W. SOMBART, "LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA", ARMANDO, ROMA, 2009
A. SOUPIOT, "HOMO JURIDICUS. SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO" BRUNO MONDADORI, MILANO,2006.
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8
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SPS/12
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801458 -
DIRITTO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA
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8
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IUS/10
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801462 -
COMUNICAZIONE PUBBLICA E DI IMPRESA
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SPS/08
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801494 -
STORIA E TEORIE DELL'INTERVENTO PUBBLICO NELL'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO PRESENTA IL TEMA DELL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA SOTTO L’ASPETTO SIA STORICO CHE TEORICO.
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MASINI FABIO
( programma)
L’INSEGNAMENTO MIRA A PRESENTARE L’INTRECCIO FRA TEORIE ECONOMICHE E SCELTE PUBBLICHE NEL CORSO DELL’EVOLUZIONE STORICA DEL PENSIERO ECONOMICO.
IL CORSO ESPORRÀ IN PRIMO LUOGO I PRESUPPOSTI DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA, SIA METTENDONE IN EVIDENZA LE BASI LOGICO-TEORICHE, SIA RICORRENDO A CASE STUDIES. SARANNO APPROFONDITE LE CARATTERISTICHE DEI MERCATI NON CONCORRENZIALI, DEI BENI PUBBLICI, DELLE ESTERNALITÀ, DEI MERCATI INCOMPLETI, DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE: TUTTE TIPOLOGIE ECONOMICHE PER LE QUALI PUÒ RISULTARE OPPORTUNO UN INTERVENTO PUBBLICO DI REGOLAZIONE O DI GESTIONE DIRETTA.
UN CICLO SPECIFICO DI LEZIONI SARÀ ANCHE DEDICATO A RICOSTRUIRE LE PRINCIPALI TAPPE SIA STORICHE CHE CONCETTUALI ATTRAVERSO LE QUALI SI SONO REALIZZATI IN ITALIA IL DIBATTITO E L’ESPERIENZA DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA: DALLA DICHIARAZIONE DELL’UNITÀ NEL 1861 FINO ALL’ADESIONE DEL NOSTRO PAESE AL TRATTATO DI MAASTRICHT NEL 1992.
DAL PUNTO DI VISTA DELL’EROGAZIONE DEL CORSO, ESSA AVRÀ NATURA MISTA: IN BUONA PARTE TRAMITE LEZIONI FRONTALI, MA IN PARTE ANCHE TRAMITE APPROFONDIMENTI SEMINARIALI.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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8
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SECS-P/04
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64
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801872 -
ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA AD OFFRIRE AGLI STUDENTI GLI ELEMENTI TEORICI ED EMPIRICI PER COMPRENDERE LE DINAMICHE DI ARTICOLAZIONE DEL POLICY MAKING. VENGONO ESAMINATI GLI ATTORI DELLE POLITICHE PUBBLICHE E LE CATEGORIE DI STRUMENTI IMPIEGATI NELLE POLITICHE. SONO, INOLTRE, INVESTIGATE LE SINGOLE FASI IN CUI, A SCOPO ANALITICO, VENGONO SUDDIVISE LE POLICIES: FORMAZIONE DELL’AGENDA, FORMULAZIONE DELLE PROPOSTE, PROCESSO DECISIONALE, ATTUAZIONE, VALUTAZIONE. L’ANALISI DEL PERCORSO DI UNA POLITICA PUBBLICA CONSENTE DI INVESTIGARE LE RELAZIONI TRA SOCIETÀ E ISTITUZIONI PUBBLICHE, TRA ORGANI DIVERSI DEL SISTEMA POLITICO E AMMINISTRATIVO E IL RAPPORTO TRA MOLTEPLICI LIVELLI ISTITUZIONALI DI SVILUPPO DEL POLICY MAKING. INOLTRE, A PARTIRE DA TALI CONOSCENZE, IL CORSO CONCENTRA GLI SFORZI SULLA COMPRENSIONE DEL COSIDDETTO POLICY CHANGE. OFFRIRE STRUMENTI, APPROCCI E SPIEGAZIONI DEL CAMBIAMENTO (O, VICEVERSA, DELLA PERSISTENZA) IN SETTORI RILEVANTI DI INTERVENTO PUBBLICO È UN ULTERIORE OBIETTIVO DEL CORSO.
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CHIARINI ROSALBA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA IN DUE PARTI.
NELLA PRIMA PARTE VENGONO ILLUSTRATI CONCETTI, METODI, ARTICOLAZIONI DELLA DISCIPLINA. INOLTRE, SONO PRESENTATE ALCUNE CATEGORIE ANALITICHE PER LO STUDIO DEL POLICY MAKING: GLI ATTORI, GLI STRUMENTI DI POLICY, IL PROCESSO DI POLICY (SCOMPONIBILE IN DIVERSE FASI), LA STRUTTURA DELLE POLITICHE SUL TAPPETO E I TIPI DI POLITICHE PUBBLICHE. SONO ILLUSTRATI E DISCUSSI ANCHE ALCUNI MODELLI INTERPRETATIVI DEL POLICY CHANGE, UTILIZZATI PER ANALIZZARE LE DINAMICHE DI SVILUPPO DI AREE RILEVANTI DI INTERVENTO PUBBLICO. NELLA SECONDA PARTE VIENE ANALIZZATO – IN TERMINI COMPARATI MA CON UN PARTICOLARE RIFERIMENTO AL CONTESTO ITALIANO – UN SETTORE DI POLICY DI GRANDE ATTUALITÀ E RILEVANZA COSTITUITO DALLE POLITICHE SOCIALI. L’INSEGNAMENTO PROCEDE ATTRAVERSO DUE MODALITÀ. LA PRIMA PARTE DEL CORSO (PARTE MANUALISTICA) È SVILUPPATA SECONDO LA MODALITÀ TRADIZIONALE DELLA LEZIONE FRONTALE (50 ORE). LA SECONDA PARTE DEL CORSO, LA QUALE CONCERNE L’ANALISI DEI DIVERSI SETTORI DI POLICY, PREVEDE LA PREPARAZIONE E LA STESURA DI UNA TESINA INDIVIDUALE DA PARTE DEGLI STUDENTI. TALE TESINA SARÀ DISCUSSA ALL’ESAME ORALE.
( testi)
- M. HOWLETT – M. RAMESH, COME STUDIARE LE POLITICHE PUBBLICHE, IL MULINO, BOLOGNA, 2003 (210 PAGINE).
- M. FERRERA, LE POLITICHE SOCIALI, IL MULINO, BOLOGNA, 2012, NUOVA EDIZIONE (328 PAGINE).
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8
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SPS/04
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801887 -
DIRITTO DEL LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI FORNIRE GLI ELEMENTI DI CONOSCENZA SUI PRINCIPI GENRALI DEL DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO CON RIGUARDO AI TEMI DELLA ESTERNALIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, DEI LAVORI ATIPICI E CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI PRINCIPI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA ED ALLE SUE INTERAZIONI CON IL DIRITTO DEL LAVORO.
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GAMBACCIANI MARCO
( testi)
PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI: U. CARABELLI, M.T.CARINCI (A CURA DI), "IL LAVORO PUBBLICO IN ITALIA", BARI, CACUCCI, 2012, O COMUNQUE, ULTIMA EDIZIONE (ESCLUSI I CAPITOLI 11, 12, 13, 18, 19, 20 E 26).
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8
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IUS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801897 -
ECONOMIA PUBBLICA
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8
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SECS-P/03
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801898 -
ECONOMIA SANITARIA
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AUTERI MONICA
( programma)
PARTENDO DALLA RELAZIONE TRA SALUTE E CRESCITA ECONOMICA, SI INTENDE OFFRIRE UNA ANALISI DEI PROBLEMI LEGATI ALLA FORNITURA DI SERVIZI SANITARI IN UN CONTESTO COME QUELLO ITALIANO CARATTERIZZATO DALLA COM- PRESENZA DI FORNITORI PUBBLICI E PRIVATI. VERR`A APPROFONDITO IL PROCESSO DECISIONALE DELL’INDIVIDUO RELATIVAMENTE ALL’INVESTIMENTO IN SALUTE E AL CONSUMO DI CURE. SI FOCALIZZER`A, POI L’ATTENZIONE SULL’ORGANIZZAZIONE DEI MERCATI DELLE PRESTAZIONI SANITARIE E SULLE DINAMICHE DI INTERAZIONE TRA CONSUMATORI ED EROGATORI DI CURE. UN IMPORTANTE TEMA DI DISCUSSIONE SAR`A QUELLO DELLE ASIMMETRIE D’INFORMAZIONE. DALLA TEORIA SI PASSER`A POI ALLA PRATICA PRESENTANDO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL SISTEMA SANITARIO ITALIANO. VERRANNO POI ANALIZZATE LE RIFORME IN ATTO NEI PRINCIPALI PAESI
( testi)
1. LIBRO DI TESTO: LEVAGGI, R. CAPRI, S. (2008) ECONOMIA SANITARIA, FRANCO ANGELI, 4A EDIZIONE: CAPITOLI 1, 2, 3 [PAR 3.1, 3.2, 3.3], 4 [PAR. 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.9], 5 [PP.213-220, 228-237], 6 [INTRODUZIONE, PP. 280-288], 9, 10) 2. ARTICOLI: 4 ARTICOLI, UN ARTICOLO SCIENTICO PER OGNI SEZIONE, SCELTO TRA QUELLI INDICATI
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8
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SECS-P/03
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801899 -
FEDERALISMO E REGIONALISMO
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È L’ESAME DELLE VARIE TIPOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLO STATO. ED INVERO, GLI ORDINAMENTI GIURIDICI CONTEMPORANEI A CARATTERE DEMOCRATICO SI CONTRADDISTINGUONO PER UNA CRESCENTE TENDENZA VERSO L’AUTONOMIA ED IL DECENTRAMENTO NELLE LORO VARIE FORME E MODALITÀ, PER CUI SI PASSA DAL MASSIMO DEL DECENTRAMENTO RAPPRESENTATO DALLA CONFEDERAZIONE TRA STATI AD UNA ARTICOLAZIONE INTERMEDIA COSTITUITA DALLO STATO FEDERALE FINO AD UNA ORGANIZZAZIONE SU BASE REGIONALE NELLA QUALE DECENTRAMENTO E AUTONOMIA SONO MINORI, TIPICA DELL’ESPERIENZA ITALIANA E SPAGNOLA.
PARTICOLARE ATTENZIONE È DEDICATA AI PROCESSI DI DECENTRAMENTO IN CORSO NELL’ORDINAMENTO ITALIANO INIZIATI A PARTIRE DALL’APPROVAZIONE DELLE C.D. “LEGGI BASSANINI” NEL 1997 SEGUITE DALLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL TITOLO V, APPROVATA NEL 2001, CHE HANNO INNESTATO NEL NOSTRO ORDINAMENTO IL “MASSIMO DEL FEDERALISMO POSSIBILE A COSTITUZIONE INVARIATA”, FINO ALLA RECENTE INTRODUZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE, GRAZIE ALL’ATTUAZIONE DELL’ART. 119 COST.
ALTRO ASPETTO DEL CORSO SARÀ COSTITUITO DALL’ANALISI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE COMUNITARIA IN ATTO IL QUALE SI CARATTERIZZA DA UN LATO PER LA COSTRUZIONE DI UN ORDINAMENTO SOVRANAZIONALE E DALL’ALTRO – GRAZIE AL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ – PER LA VALORIZZAZIONE DELLE “COMUNITÀ LOCALI”, PROCESSO CHE HA DATO VITA AD UN SISTEMA CONTRASSEGNATO DALLA C.D. “MULTILEVEL GOVERNANCE” IN CUI SONO PRESENTI ELEMENTI DELLE FORME DI STATO SOPRA CITATE.
PROGRAMMA
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ATRIPALDI MARIANGELA
( programma)
OGGETTO DEL CORSO È LO STUDIO DELLE FORME DI STATO, IN PARTICOLARE DELLO STATO UNITARIO, DELLO STATO COMPOSTO E DEL FEDERALISMO, CON ATTENZIONE ALLA ATTUALITÀ DEL FENOMENO FEDERALE; AI FEDERALISMI ANGLOSASSONI ED EUROPEI. IN QUESTO CONTESTO SI APPROFONDIRANNO ANCHE IL MODELLO AUTONOMISTICO ITALIANO, IL FEDERALISMO SOVRANAZIONALE ED IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA, LA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NEL COSTITUZIONALISMO MULTILIVELLO, I RAPPORTI TRA TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO E LE COSTITUZIONI NAZIONALI ED IL RUOLO DELLE REGIONI E DEI POTERI LOCALI NELL'AMBITO DELL'UE.
( testi)
SULLA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA AL SISTEMA DELLE AUTONOMIE SI CONSIGLIA LO STUDIO DI: C. ROSSANO, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, 2012 (LO STATO E LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE, FORME DI STATO, LO STATO E LE AUTONOMIE COSTITUZIONALI). SULLA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA AL FEDERALISMO SOVRANAZIONALE ED AL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA, ALLA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NEL COSTITUZIONALISMO MULTILIVELLO, AI RAPPORTI TRA TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO E LE COSTITUZIONI NAZIONALI ED AL RUOLO DELLE REGIONI E DEI POTERI LOCALI NELL'AMBITO DELL'UE, SI CONSIGLIA LO STUDIO DI: R. BIN, P. CARETTI, PROFILI COSTITUZIONALI DELL’UNIONE EUROPEA, IL MULINO, 2009 (INTRODUZIONE, L'ASSETTO ATTUALE DELL'UE E LE PROSPETTIVE DI UNA FUTURA COSTITUZIONE EUROPEA, I RIFLESSI DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA SULL'ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ITALIANO) OPPURE R. MICCÙ, I. PERNICE (A CURA DI), THE EUROPEAN CONSTITUTION IN THE MAKING, BADEN BADEN: NOMOS VERLAGSGESELLSCHAFT, 2004 (PP.21-33 E PP.53-92). DURANTE IL CORSO, INOLTRE, É DISTRIBUITO MATERIALE DIDATTICO INTEGRATIVO DI APPROFONDIMENTO.
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8
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IUS/08
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64
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801906 -
MANAGEMENT DEI SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI UTILI PER MIGLIORARE LA COMPRENSIONE DELL'ECONOMIA DELLE AZIENDE, PUBBLICHE E PRIVATE, CHE, A DIVERSO TITOLO, PARTECIPANO AL PROCESSO DI PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI C.D. SERVIZI PUBBLICI. NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA COMPLESSITÀ E DELL'ELEVATA MULTIDISIPLINARITÀ DEGLI ARGOMENTI AFFRONTATI, IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ARRICCHIRE IL PERCORSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI CON LA CONOSCENZA DELLA PROSPETTIVA, DEI METODI E DEGLI STRUMENTI PROPRI DELL'ECONOMIA AZIENDALE, APPLICATI ALLE DINAMICHE DI UN SETTORE DI CRUCIALE IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E POLITICA COME QUELLO DEI SERVIZI PUBBLICI.
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ONESTI TIZIANO
( programma)
PRIMA PARTE LE AZIENDE: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE; IL PARADIGMA DEL COMPORTAMENTO AZIENDALE; IL SOGGETTO GIURIDICO: LE PERSONE GIURIDICHE PUBBLICHE E PRIVATE; IL SOGGETTO ECONOMICO E IL SUO RUOLO NELLA COMPOSIZIONE DEGLI INTERESSI CHE INFLUENZANO LE DECISIONI; I GIUDIZI DI ECONOMICITÀ E LE VALUTAZIONI DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLA GESTIONE NELLE IMPRESE E NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE. SECONDA PARTE I SISTEMI DI GOVERNANCE E I PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE, ESECUZIONE E CONTROLLO NELLE AZIENDE PUBBLICHE: IL CASO DEGLI ENTI LOCALI. I SISTEMI DI GOVERNANCE E L’ECONOMIA DELLE IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE DEI SERVIZI PUBBLICI. TERZA PARTE I SERVIZI PUBBLICI: LE DIFFICOLTÀ DI DEFINIZIONE E I PROFILI DI CLASSIFICAZIONE. LA PRODUZIONE E L'EROGAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI: I PRINCIPALI MODELLI DI RIFERIMENTO NELLE TEORIE E NELLE PRASSI INTERNAZIONALI. L’ESPERIENZA ITALIANA. APPROFONDIMENTO DEGLI ASSETTI E DELLE DINAMICHE CARATTERIZZANTI ALCUNI SETTORI DI MAGGIOR RILIEVO ECONOMICO-SOCIALE. I SERVIZI PUBBLICI LOCALI: LA DIFFUSIONE DEL MODELLO DELL’ IN HOUSE PROVIDING E LE PIÙ RECENTI EVOLUZIONI NORMATIVE.
( testi)
NEL CORSO DELLE LEZIONI, VERRANNO DISTRIBUITE ALCUNE DISPENSE E ULTERIORE MATERIALE DIDATTICO E DI APPROFONDIMENTO A CURA DEL DOCENTE. A TAL FINE, VERRÀ UTILIZZATO IL SITO: HTTP://SCIENZEPOLITICHE.UNIROMA3.IT/TONESTI/ IL PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI VERRÀ COMUNICATO AL TERMINE DEL CORSO, PRIMA DELL'INIZIO DELLA SESSIONE D'ESAMI.
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8
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SECS-P/07
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801908 -
METODI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FAR CONOSCERE ALLO STUDENTE I PIÙ DIFFUSI STRUMENTI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E PROGETTI, TENUTO CONTO DELLE PIÙ INTERESSANTI ESPERIENZE INTERNAZIONALI IN MATERIA. PARTICOLARE RILIEVO VIENE ATTRIBUITO AI METODI E ALLE TECNICHE DI VALUTAZIONE PROMOSSE O ATTUATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA NELL’AMBITO DELL’ESPERIENZA DEI FONDI STRUTTURALI.
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MAZZIOTTA CLAUDIO
( programma)
PROGRAMMA
1. RICHIAMO ALL’ITER DI FORMAZIONE DELLE DECISIONI DI SPESA. LE FASI DEL “CICLO DI VITA” DELLA SPESA: L’ANALISI, LA PROGETTAZIONE, L’INTERVENTO, IL CONTROLLO. RISCONTRO DI ALCUNE PROCEDURE DI VALUTAZIONE IN VIGORE PRESSO ALTRI PAESI: LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA IN USA, UK E FRANCIA. 2. IL RUOLO DELLA PA NEL SISTEMA ECONOMICO E LA SUA MISURAZIONE CONTABILE ATTRAVERSO IL SEC 95. IL LIVELLO TERRITORIALE (DISAGGREGATO) DELL’ANALISI: SEC-REG E ALTRE FONTI. 3. FONDAMENTI CONCETTUALI DELLA VALUTAZIONE. LE RELAZIONI TRA INPUT, OUTPUT E OUTCOME. INDICATORI E TECNICHE STATISTICHE NELLE DIVERSE FASI DELLA VALUTAZIONE. 4. MODELLI STATISTICI PER L’ANALISI DI IMPATTO: ANALISI DELL’ATTIVAZIONE PRODUTTIVA (MODELLO INPUT-OUTPUT); ANALISI DEGLI EFFETTI INTERISTITUZIONALI (MATRICE DI CONTABILITÀ SOCIALE). STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 5. VALUTAZIONE E SELEZIONE DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO PUBBLICO. GLI STUDI DI FATTIBILITÀ. L’ANALISI COSTI-BENEFICI. L’ANALISI MULTICRITERI. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 6. L’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE NELL’ORDINAMENTO ITALIANO: STRUMENTAZIONE TECNICA ED ESPERIENZA ACQUISITA. 7. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE POLITICHE DI AIUTO AGLI INVESTIMENTI. METODI SPERIMENTALI E NON SPERIMENTALI. L’APPROCCIO CONTROFATTUALE E I MODELLI UTILIZZATI NEI METODI NON SPERIMENTALI. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 8. RAPPRESENTAZIONE DEI PROCESSI DECISIONALI DELL’ATTIVITÀ CORRENTE DELLA PA. I FONDAMENTI CONCETTUALI DELLA VALUTAZIONE: EFFICIENZA, PRODUTTIVITÀ, ECONOMICITÀ, EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ. CENNI SU FUNZIONI DI PRODUZIONE O DI COSTO NELLA PA E SULLA DEA. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI.
( testi)
1. 1.a F. Archibugi, Da burocrate a manager. La programmazione strategica in Italia: passato, presente e futuro, Rubbettino, 2008, par. 2.2, pp. 33-70; oppure, in alternativa: 1.b A. Martini, M. Sisti, “Indicatori o analisi di performance? Implicazioni dell’esperienza statunitense di performance measurement”, Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 2002, n. 2, pp. 31-61. 2.a E. Giovannini, R. Malizia, “La misurazione statistica dell’attività delle Amministrazioni pubbliche nell’UE”, Economia italiana, 2002, n. 2, (escluso par. 4), pp. 349-80. Integrazione (per chi non ha studiato Statistica economica): Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M., 2006. 2.b C. Mazziotta, dispense didattiche su Rassegna delle principali fonti statistico-economiche per l’analisi e la valutazione delle politiche, Roma, 2008. 3. EC Structural Funds, Evaluating socio-economic programmes, MEANS Collection, Luxembourg, 1999, vol. 2, cap. I, pp. 15-44; vol. 3, Introduction, pp. 11-14; cap. I, pp. 39-45; 81-102;115-127; cap. II, pp. 167-178; 193-216. 4. R. Guarini, F. Tassinari, Statistica economica, Il Mulino, Bologna, 2000, cap. 5, pp.155-74; cap. 6 (escluso par. 3), pp. 175-193. Integrazione (per chi non ha studiato Statistica economica): stesso testo, cap. 4, fino a par. 3.2 incluso. 5. 5.a AA.VV., La valutazione dei costi e dei benefici nell’analisi di impatto della regolamentazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, Analisi e strumenti per l’innovazione, Rubbettino Editore, 2001 (scaricabile dal sito del Dipartimento della FP), cap. 2, pp. 36-57; cap. 3, pp. 58-99. Lettura consigliata dei capp. 1, 4, 5. oppure, in alternativa: 5.b Guida all’analisi costi-benefici dei progetti di investimento, Commissione Europea, Bruxelles, 2003, capp. 1 e 2, (scaricabile dal sito http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/guides/cost/guide02_it.pdf). 5.c C. Mazziotta, Cenni introduttivi sull’analisi multicriteri, Dispense ad uso didattico, Roma 2011. 6. C. Mazziotta, “La strumentazione quantitativa per l’analisi di impatto della regolazione. Questioni di metodo e applicazioni”, in M. De Benedetto (a cura di), Spiagge in cerca di regole, Collana Arel, Il Mulino, Bologna, 2011. 7. A. Martini, M. Sisti, Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino, 2009, capp. VI (pp. 137-148), VII (pp. 149-158), IX (pp. 185-200), X, par. 1 (pp. 202-208). Integrazione per il programma da 9 CFU: tutto cap. X (pp. 201-220). 8. F. Vidoli, Data Envelopment Analysis. Rassegna dei principali contributi ed applicazioni, dispense ad uso didattico, 2007.
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SECS-S/03
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801909 -
METODI STATISTICI PER L'ANALISI ECONOMICA
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MAZZIOTTA CLAUDIO
( programma)
PROGRAMMA
1. RICHIAMO ALL’ITER DI FORMAZIONE DELLE DECISIONI DI SPESA. LE FASI DEL “CICLO DI VITA” DELLA SPESA: L’ANALISI, LA PROGETTAZIONE, L’INTERVENTO, IL CONTROLLO. RISCONTRO DI ALCUNE PROCEDURE DI VALUTAZIONE IN VIGORE PRESSO ALTRI PAESI: LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA IN USA, UK E FRANCIA. 2. IL RUOLO DELLA PA NEL SISTEMA ECONOMICO E LA SUA MISURAZIONE CONTABILE ATTRAVERSO IL SEC 95. IL LIVELLO TERRITORIALE (DISAGGREGATO) DELL’ANALISI: SEC-REG E ALTRE FONTI. 3. FONDAMENTI CONCETTUALI DELLA VALUTAZIONE. LE RELAZIONI TRA INPUT, OUTPUT E OUTCOME. INDICATORI E TECNICHE STATISTICHE NELLE DIVERSE FASI DELLA VALUTAZIONE. 4. MODELLI STATISTICI PER L’ANALISI DI IMPATTO: ANALISI DELL’ATTIVAZIONE PRODUTTIVA (MODELLO INPUT-OUTPUT); ANALISI DEGLI EFFETTI INTERISTITUZIONALI (MATRICE DI CONTABILITÀ SOCIALE). STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 5. VALUTAZIONE E SELEZIONE DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO PUBBLICO. GLI STUDI DI FATTIBILITÀ. L’ANALISI COSTI-BENEFICI. L’ANALISI MULTICRITERI. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 6. L’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE NELL’ORDINAMENTO ITALIANO: STRUMENTAZIONE TECNICA ED ESPERIENZA ACQUISITA. 7. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE POLITICHE DI AIUTO AGLI INVESTIMENTI. METODI SPERIMENTALI E NON SPERIMENTALI. L’APPROCCIO CONTROFATTUALE E I MODELLI UTILIZZATI NEI METODI NON SPERIMENTALI. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI. 8. RAPPRESENTAZIONE DEI PROCESSI DECISIONALI DELL’ATTIVITÀ CORRENTE DELLA PA. I FONDAMENTI CONCETTUALI DELLA VALUTAZIONE: EFFICIENZA, PRODUTTIVITÀ, ECONOMICITÀ, EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ. CENNI SU FUNZIONI DI PRODUZIONE O DI COSTO NELLA PA E SULLA DEA. STUDI DI CASO ED ESEMPLIFICAZIONI.
( testi)
1. 1.A F. ARCHIBUGI, DA BUROCRATE A MANAGER. LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA IN ITALIA: PASSATO, PRESENTE E FUTURO, RUBBETTINO, 2008, PAR. 2.2, PP. 33-70; OPPURE, IN ALTERNATIVA: 1.B A. MARTINI, M. SISTI, “INDICATORI O ANALISI DI PERFORMANCE? IMPLICAZIONI DELL’ESPERIENZA STATUNITENSE DI PERFORMANCE MEASUREMENT”, RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE, 2002, N. 2, PP. 31-61. 2.A E. GIOVANNINI, R. MALIZIA, “LA MISURAZIONE STATISTICA DELL’ATTIVITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NELL’UE”, ECONOMIA ITALIANA, 2002, N. 2, (ESCLUSO PAR. 4), PP. 349-80. INTEGRAZIONE (PER CHI NON HA STUDIATO STATISTICA ECONOMICA): SCHEMI E APPUNTI DI CONTABILITÀ NAZIONALE SECONDO IL NUOVO SISTEMA EUROPEO – SEC95, A CURA DI MAZZIOTTA C., DI PALMA F., DE CASTRIS M., 2006. 2.B C. MAZZIOTTA, DISPENSE DIDATTICHE SU RASSEGNA DELLE PRINCIPALI FONTI STATISTICO-ECONOMICHE PER L’ANALISI E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE, ROMA, 2008. 3. EC STRUCTURAL FUNDS, EVALUATING SOCIO-ECONOMIC PROGRAMMES, MEANS COLLECTION, LUXEMBOURG, 1999, VOL. 2, CAP. I, PP. 15-44; VOL. 3, INTRODUCTION, PP. 11-14; CAP. I, PP. 39-45; 81-102;115-127; CAP. II, PP. 167-178; 193-216. 4. R. GUARINI, F. TASSINARI, STATISTICA ECONOMICA, IL MULINO, BOLOGNA, 2000, CAP. 5, PP.155-74; CAP. 6 (ESCLUSO PAR. 3), PP. 175-193. INTEGRAZIONE (PER CHI NON HA STUDIATO STATISTICA ECONOMICA): STESSO TESTO, CAP. 4, FINO A PAR. 3.2 INCLUSO. 5. 5.A AA.VV., LA VALUTAZIONE DEI COSTI E DEI BENEFICI NELL’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE, DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, ANALISI E STRUMENTI PER L’INNOVAZIONE, RUBBETTINO EDITORE, 2001 (SCARICABILE DAL SITO DEL DIPARTIMENTO DELLA FP), CAP. 2, PP. 36-57; CAP. 3, PP. 58-99. LETTURA CONSIGLIATA DEI CAPP. 1, 4, 5. OPPURE, IN ALTERNATIVA: 5.B GUIDA ALL’ANALISI COSTI-BENEFICI DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO, COMMISSIONE EUROPEA, BRUXELLES, 2003, CAPP. 1 E 2, (SCARICABILE DAL SITO HTTP://EC.EUROPA.EU/REGIONAL_POLICY/SOURCES/DOCGENER/GUIDES/COST/GUIDE02_IT.PDF). 5.C C. MAZZIOTTA, CENNI INTRODUTTIVI SULL’ANALISI MULTICRITERI, DISPENSE AD USO DIDATTICO, ROMA 2011. 6. C. MAZZIOTTA, “LA STRUMENTAZIONE QUANTITATIVA PER L’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAZIONE. QUESTIONI DI METODO E APPLICAZIONI”, IN M. DE BENEDETTO (A CURA DI), SPIAGGE IN CERCA DI REGOLE, COLLANA AREL, IL MULINO, BOLOGNA, 2011. 7. A. MARTINI, M. SISTI, VALUTARE IL SUCCESSO DELLE POLITICHE PUBBLICHE, IL MULINO, 2009, CAPP. VI (PP. 137-148), VII (PP. 149-158), IX (PP. 185-200), X, PAR. 1 (PP. 202-208). INTEGRAZIONE PER IL PROGRAMMA DA 9 CFU: TUTTO CAP. X (PP. 201-220). 8. F. VIDOLI, DATA ENVELOPMENT ANALYSIS. RASSEGNA DEI PRINCIPALI CONTRIBUTI ED APPLICAZIONI, DISPENSE AD USO DIDATTICO, 2007.
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8
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SECS-S/03
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801915 -
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DEI PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO MANAGERIALI NELLE AAMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DELLA VALUTAZIONE DEL CAPITALE UMANO DELL'AZIENDA
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D'AMICO EUGENIO
( programma)
LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO MANAGERIALE: ASPETTI AZIENDALI; LA PROGRAMMAZIONE E I CONTROLLI MANAGERIALI NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA: IL DECRETO LEGISLATIVO 29 DEL 1993 E IL DECRETO LEGISLATIVO 286 DEL 1999; LA PROGRAMMAZIONE E I CONTROLLI MANAGERIALI NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA: LE DIRETTIVE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E I RAPPORTI DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO; LA “RIFORMA BRUNETTA”.IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE; IL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: OBIETTIVI, REQUISITI, STRUTTURA; LE PRESTAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE; LA SCELTA DEGLI INDICATORI: CRUSCOTTI DIREZIONALI E SINTESI ECONOMICO- FINANZIARIE; LA MISURA DELLE PRESTAZIONI DELLE UNITÀ ORGANIZZATIVE; DALLA MISURA DELLE PRESTAZIONI AL SISTEMA DI BUDGETING.
( testi)
E.D'AMICO, "L'EVOLUZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE E DEI CONTROLLI MANAGERIALI NELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO", CEDAM, PADOVA 2009.
G. AZZONE, ” CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE”, ETAS, 2008
DELIBERE CIVIT: DELIBERA N. 4/2010; DELIBERE 6/2010; DELIBERA 105/2010; DELIBERA 112/2010.
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8
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SECS-P/07
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801992 -
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER MATURARE UNA ADEGUATA COMPRENSIONE DELLE MAGGIORI QUESTIONI CHE LA DISCIPLINA PRESENTA E QUALI EMERGONO DALLA EVOLUZIONE ATTUALE DEGLI ORDINAMENTI
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ANDRINI SIMONA
( programma)
I MODULO: LA PRIMA PARTE DEL CORSO AFFRONTERÀ IL TEMA DELLA SOCIOLOGIA GIURIDICA E LA DIFFERENZA DELLA CONCEZIONE DEL DIRITTO, SE PRESA IN CONSIDERAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO O DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO E, DI CONSEGUENZA, I TEMI DELLA NATURA DI QUESTI DIRITTI IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI DELLA LORO VALIDITÀ ED EFFETTIVITÀ.
II MODULO: NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO VERRÀ ANALIZZATO IL TEMA DELLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO.
( testi)
TESTI OBBLIGATORI AL FINE DEL SUPERAMENTO DELL'ESAME (8 CFU) J. CARBONNIER, "SOCIOLOGIA GIURIDICA", GIAPPICHELLI, TORINO, 2012
A. SOUPIOT, "HOMO JURIDICUS. SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO" BRUNO MONDADORI, MILANO,2006.
TESTI OBBLIGATORI AL FINE DEL SUPERAMENTO DELL'ESAME (6 CFU) W. SOMBART, "LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA", ARMANDO, ROMA, 2009
A. SOUPIOT, "HOMO JURIDICUS. SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO" BRUNO MONDADORI, MILANO,2006.
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7
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SPS/12
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
ISTITUZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE Orientamento unico PDS1- A SCELTA PDS 1 IST POL E AMM - (visualizza)
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21801071 -
FINANZA DEGLI ENTI LOCALI
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8
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SECS-P/03
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801494 -
STORIA E TEORIE DELL'INTERVENTO PUBBLICO NELL'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO PRESENTA IL TEMA DELL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA SOTTO L’ASPETTO SIA STORICO CHE TEORICO.
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MASINI FABIO
( programma)
L’INSEGNAMENTO MIRA A PRESENTARE L’INTRECCIO FRA TEORIE ECONOMICHE E SCELTE PUBBLICHE NEL CORSO DELL’EVOLUZIONE STORICA DEL PENSIERO ECONOMICO.
IL CORSO ESPORRÀ IN PRIMO LUOGO I PRESUPPOSTI DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA, SIA METTENDONE IN EVIDENZA LE BASI LOGICO-TEORICHE, SIA RICORRENDO A CASE STUDIES. SARANNO APPROFONDITE LE CARATTERISTICHE DEI MERCATI NON CONCORRENZIALI, DEI BENI PUBBLICI, DELLE ESTERNALITÀ, DEI MERCATI INCOMPLETI, DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE: TUTTE TIPOLOGIE ECONOMICHE PER LE QUALI PUÒ RISULTARE OPPORTUNO UN INTERVENTO PUBBLICO DI REGOLAZIONE O DI GESTIONE DIRETTA.
UN CICLO SPECIFICO DI LEZIONI SARÀ ANCHE DEDICATO A RICOSTRUIRE LE PRINCIPALI TAPPE SIA STORICHE CHE CONCETTUALI ATTRAVERSO LE QUALI SI SONO REALIZZATI IN ITALIA IL DIBATTITO E L’ESPERIENZA DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA: DALLA DICHIARAZIONE DELL’UNITÀ NEL 1861 FINO ALL’ADESIONE DEL NOSTRO PAESE AL TRATTATO DI MAASTRICHT NEL 1992.
DAL PUNTO DI VISTA DELL’EROGAZIONE DEL CORSO, ESSA AVRÀ NATURA MISTA: IN BUONA PARTE TRAMITE LEZIONI FRONTALI, MA IN PARTE ANCHE TRAMITE APPROFONDIMENTI SEMINARIALI.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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8
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SECS-P/04
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64
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801887 -
DIRITTO DEL LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI FORNIRE GLI ELEMENTI DI CONOSCENZA SUI PRINCIPI GENRALI DEL DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO CON RIGUARDO AI TEMI DELLA ESTERNALIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, DEI LAVORI ATIPICI E CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI PRINCIPI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA ED ALLE SUE INTERAZIONI CON IL DIRITTO DEL LAVORO.
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GAMBACCIANI MARCO
( testi)
PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI: U. CARABELLI, M.T.CARINCI (A CURA DI), "IL LAVORO PUBBLICO IN ITALIA", BARI, CACUCCI, 2012, O COMUNQUE, ULTIMA EDIZIONE (ESCLUSI I CAPITOLI 11, 12, 13, 18, 19, 20 E 26).
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8
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IUS/07
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801891 -
DIRITTO PARLAMENTARE
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FONTANA GIANPAOLO
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO IL PARLAMENTO E L’EVOLUZIONE DEL SUO RUOLO NELLA FORMA DI GOVERNO ITALIANA.
PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ RIVOLTA INOLTRE ALLE FONTI DEL DIRITTO PARLAMENTARE, AI PRINCIPI GENERALI DI FUNZIONAMENTO DELLE CAMERE, AGLI ORGANI DELLE CAMERE, ALLA FUNZIONE LEGISLATIVA, ALLA FUNZIONE CONOSCITIVA-ISPETTIVA E ALLA FUNZIONE DI INDIRIZZO POLITICO.
( testi)
S. M. CICCONETTI, DIRITTO PARLAMENTARE, GIAPPICHELLI, TORINO, 2010 (CON ESCLUSIONE DEL CAP. 6, PAR. 6, LETT. C)
IN ALTERNATIVA
L. GIANNITI, N. LUPO, CORSO DI DIRITTO PARLAMENTARE, IL MULINO, BOLOGNA, 2008.
C. CHIMENTI, PRINCIPI E REGOLE DELLE ASSEMBLEE POLITICHE, GIAPPICHELLI, 2004
LETTURE CONSIGLIATE
P. RIDOLA, DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA E PARLAMENTARISMO, GIAPPICHELLI, 2011.
LO STUDENTE DOVRÀ ESSERE IN POSSESSO DI UN TESTO AGGIORNATO DEI REGOLAMENTI PARLAMENTARI.
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8
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IUS/08
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64
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801897 -
ECONOMIA PUBBLICA
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8
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SECS-P/03
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801899 -
FEDERALISMO E REGIONALISMO
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È L’ESAME DELLE VARIE TIPOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLO STATO. ED INVERO, GLI ORDINAMENTI GIURIDICI CONTEMPORANEI A CARATTERE DEMOCRATICO SI CONTRADDISTINGUONO PER UNA CRESCENTE TENDENZA VERSO L’AUTONOMIA ED IL DECENTRAMENTO NELLE LORO VARIE FORME E MODALITÀ, PER CUI SI PASSA DAL MASSIMO DEL DECENTRAMENTO RAPPRESENTATO DALLA CONFEDERAZIONE TRA STATI AD UNA ARTICOLAZIONE INTERMEDIA COSTITUITA DALLO STATO FEDERALE FINO AD UNA ORGANIZZAZIONE SU BASE REGIONALE NELLA QUALE DECENTRAMENTO E AUTONOMIA SONO MINORI, TIPICA DELL’ESPERIENZA ITALIANA E SPAGNOLA.
PARTICOLARE ATTENZIONE È DEDICATA AI PROCESSI DI DECENTRAMENTO IN CORSO NELL’ORDINAMENTO ITALIANO INIZIATI A PARTIRE DALL’APPROVAZIONE DELLE C.D. “LEGGI BASSANINI” NEL 1997 SEGUITE DALLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL TITOLO V, APPROVATA NEL 2001, CHE HANNO INNESTATO NEL NOSTRO ORDINAMENTO IL “MASSIMO DEL FEDERALISMO POSSIBILE A COSTITUZIONE INVARIATA”, FINO ALLA RECENTE INTRODUZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE, GRAZIE ALL’ATTUAZIONE DELL’ART. 119 COST.
ALTRO ASPETTO DEL CORSO SARÀ COSTITUITO DALL’ANALISI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE COMUNITARIA IN ATTO IL QUALE SI CARATTERIZZA DA UN LATO PER LA COSTRUZIONE DI UN ORDINAMENTO SOVRANAZIONALE E DALL’ALTRO – GRAZIE AL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ – PER LA VALORIZZAZIONE DELLE “COMUNITÀ LOCALI”, PROCESSO CHE HA DATO VITA AD UN SISTEMA CONTRASSEGNATO DALLA C.D. “MULTILEVEL GOVERNANCE” IN CUI SONO PRESENTI ELEMENTI DELLE FORME DI STATO SOPRA CITATE.
PROGRAMMA
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ATRIPALDI MARIANGELA
( programma)
OGGETTO DEL CORSO È LO STUDIO DELLE FORME DI STATO, IN PARTICOLARE DELLO STATO UNITARIO, DELLO STATO COMPOSTO E DEL FEDERALISMO, CON ATTENZIONE ALLA ATTUALITÀ DEL FENOMENO FEDERALE; AI FEDERALISMI ANGLOSASSONI ED EUROPEI. IN QUESTO CONTESTO SI APPROFONDIRANNO ANCHE IL MODELLO AUTONOMISTICO ITALIANO, IL FEDERALISMO SOVRANAZIONALE ED IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA, LA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NEL COSTITUZIONALISMO MULTILIVELLO, I RAPPORTI TRA TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO E LE COSTITUZIONI NAZIONALI ED IL RUOLO DELLE REGIONI E DEI POTERI LOCALI NELL'AMBITO DELL'UE.
( testi)
SULLA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA AL SISTEMA DELLE AUTONOMIE SI CONSIGLIA LO STUDIO DI: C. ROSSANO, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, 2012 (LO STATO E LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE, FORME DI STATO, LO STATO E LE AUTONOMIE COSTITUZIONALI). SULLA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA AL FEDERALISMO SOVRANAZIONALE ED AL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA, ALLA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NEL COSTITUZIONALISMO MULTILIVELLO, AI RAPPORTI TRA TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO E LE COSTITUZIONI NAZIONALI ED AL RUOLO DELLE REGIONI E DEI POTERI LOCALI NELL'AMBITO DELL'UE, SI CONSIGLIA LO STUDIO DI: R. BIN, P. CARETTI, PROFILI COSTITUZIONALI DELL’UNIONE EUROPEA, IL MULINO, 2009 (INTRODUZIONE, L'ASSETTO ATTUALE DELL'UE E LE PROSPETTIVE DI UNA FUTURA COSTITUZIONE EUROPEA, I RIFLESSI DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA SULL'ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ITALIANO) OPPURE R. MICCÙ, I. PERNICE (A CURA DI), THE EUROPEAN CONSTITUTION IN THE MAKING, BADEN BADEN: NOMOS VERLAGSGESELLSCHAFT, 2004 (PP.21-33 E PP.53-92). DURANTE IL CORSO, INOLTRE, É DISTRIBUITO MATERIALE DIDATTICO INTEGRATIVO DI APPROFONDIMENTO.
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8
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IUS/08
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64
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801906 -
MANAGEMENT DEI SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI UTILI PER MIGLIORARE LA COMPRENSIONE DELL'ECONOMIA DELLE AZIENDE, PUBBLICHE E PRIVATE, CHE, A DIVERSO TITOLO, PARTECIPANO AL PROCESSO DI PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI C.D. SERVIZI PUBBLICI. NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA COMPLESSITÀ E DELL'ELEVATA MULTIDISIPLINARITÀ DEGLI ARGOMENTI AFFRONTATI, IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ARRICCHIRE IL PERCORSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI CON LA CONOSCENZA DELLA PROSPETTIVA, DEI METODI E DEGLI STRUMENTI PROPRI DELL'ECONOMIA AZIENDALE, APPLICATI ALLE DINAMICHE DI UN SETTORE DI CRUCIALE IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E POLITICA COME QUELLO DEI SERVIZI PUBBLICI.
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ONESTI TIZIANO
( programma)
PRIMA PARTE LE AZIENDE: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE; IL PARADIGMA DEL COMPORTAMENTO AZIENDALE; IL SOGGETTO GIURIDICO: LE PERSONE GIURIDICHE PUBBLICHE E PRIVATE; IL SOGGETTO ECONOMICO E IL SUO RUOLO NELLA COMPOSIZIONE DEGLI INTERESSI CHE INFLUENZANO LE DECISIONI; I GIUDIZI DI ECONOMICITÀ E LE VALUTAZIONI DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLA GESTIONE NELLE IMPRESE E NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE. SECONDA PARTE I SISTEMI DI GOVERNANCE E I PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE, ESECUZIONE E CONTROLLO NELLE AZIENDE PUBBLICHE: IL CASO DEGLI ENTI LOCALI. I SISTEMI DI GOVERNANCE E L’ECONOMIA DELLE IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE DEI SERVIZI PUBBLICI. TERZA PARTE I SERVIZI PUBBLICI: LE DIFFICOLTÀ DI DEFINIZIONE E I PROFILI DI CLASSIFICAZIONE. LA PRODUZIONE E L'EROGAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI: I PRINCIPALI MODELLI DI RIFERIMENTO NELLE TEORIE E NELLE PRASSI INTERNAZIONALI. L’ESPERIENZA ITALIANA. APPROFONDIMENTO DEGLI ASSETTI E DELLE DINAMICHE CARATTERIZZANTI ALCUNI SETTORI DI MAGGIOR RILIEVO ECONOMICO-SOCIALE. I SERVIZI PUBBLICI LOCALI: LA DIFFUSIONE DEL MODELLO DELL’ IN HOUSE PROVIDING E LE PIÙ RECENTI EVOLUZIONI NORMATIVE.
( testi)
NEL CORSO DELLE LEZIONI, VERRANNO DISTRIBUITE ALCUNE DISPENSE E ULTERIORE MATERIALE DIDATTICO E DI APPROFONDIMENTO A CURA DEL DOCENTE. A TAL FINE, VERRÀ UTILIZZATO IL SITO: HTTP://SCIENZEPOLITICHE.UNIROMA3.IT/TONESTI/ IL PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI VERRÀ COMUNICATO AL TERMINE DEL CORSO, PRIMA DELL'INIZIO DELLA SESSIONE D'ESAMI.
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SECS-P/07
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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