Insegnamento
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CFU
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
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21001990-1 -
PARTE INTRODUTTIVA
(obiettivi)
Prima fase Il corso, organizzato in una annualità, intende dapprima, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell'architettura (all'osservazione critica, scoprendo la natura tecnica, utilitaristica ed estetica dei fenomeni) mettendolo, al di là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, di quell'eterno presente che costituisce il fare architettonico: risalire dalla complessità del fenomeno verso l'essenzialità archetipica degli elementi di base.
Canale: CANALE I
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PALMIERI VALERIO
( programma)
L'insegnamento punta a sensibilizzare lo studente al problema della forma dello spazio architettonico, costruendo gradualmente le connessioni tipologiche, strutturali ed estetiche che ne definiscono i caratteri peculiari. Tale processo verrà perseguito attraverso lezioni mirate, incentrate su letture comparate di opere architettoniche di rilievo, ed esercitazioni di composizione individuali che aiutino a costruire una salda consapevolezza estetica e a gestire le regole di manipolazione dello spazio.
( testi)
B. Zevi, Saper vedere l'architettura. Saggio sull'interpretazione spaziale dell'architettura, Torino, Einaudi, 1953. L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di Architettura, Milano, Mazzotta, 1977. P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997. G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004).
Canale: CANALE II
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BURRASCANO MARCO
( programma)
Si tratta di un laboratorio annuale di progettazione architettonica, con 14 crediti, 12 di composizione e progettazione architettonica e urbana e 2 di strutture.
Nel primo semestre l’impegno è di 50 ore, dedicate a lezioni frontali, visite di architetture e esercitazioni pratiche di costruzione di modelli, disegno e progettazione. Nel secondo semestre l’impegno è di 100 ore e si affronta il tema progettuale, relativo a una residenza per cinque artisti borsisti per i quali progettare una residenza che proponga un modo di abitare specifico per questa piccola comunità temporanea, il soggiorno degli artisti è di sei mesi. L’area di progetto è un terreno agricolo nell’alto Lazio, nei pressi del piccolo paese di Chia in provincia di Viterbo, nei pressi di alcuni importanti presenze storiche e naturali. L’obiettivo è quello di creare un racconto e dei riferimenti intorno al tema di progetto, in modo che lo studente possa elaborare una proposta specifica e frutto delle sue suggestioni piuttosto che una soluzione neutra e impersonale. Questo nella convinzione che l’apprendimento è maggiore se accompagnato da una personale e interpretativa idea di lavoro.
I contenuti del corso sono proposti e verificati attraverso lezioni frontali, esercitazioni, visite didattiche,revisioni individuali e collettive. Il voto finale di esame tiene conto di tutte le attività svolte dallo studente durante l’anno, la qualità del progetto finale è ovviamente determinante nell’attribuzione del voto stesso. Tutta l’elaborazione dei lavori avviene a mano, non è consentito l’uso del C.a.d.
Esercitazioni
1-Topografia (individuale) Esercizio con curve di livello da svolgere tramite modello, viene assegnato un volume edilizio di dimensioni date che deve essere alloggiato sul suolo mediante la creazione di uno scavo, o di un podio tramite riporto di terra e realizzare un percorso di accesso. Scala 1:250 Area di intervento 75m x 50m, dislivello 10 m, realizzando le curve con cartoncino dal 1mm (4 curve per un metro di dislivello) servono 40 curve per assorbire la differenza di quota. Il volume da inserire è un generico volume residenziale di 5 m per 10 m, che può essere inserito come da esempi mostrati, incassandolo nel terreno, realizzando un podio, sollevandolo su pilotis, oppure adottando soluzioni ibride.
2-Ridisegno e ricostruzione di un’architettura (gruppo 3 persone) Analisi, disegno tecnico e realizzazione di un modello in scala 1:100 o 1:50 delle seguenti residenze:
Utzon, Can Lis Maiorca Le corbusier, villa Sarabhai, Umberto Riva, casa De Palma 1, Stintino, 1960 Mario Botta, casa Bianchi, Riva San Vitale Louis Kahn, casa Fisher Louis Kahn, casa Esherick Adolf Loos, casa Muller Mies Van der rohe, casa Tugendhat Tadao Ando, casa Koshino, Ashiya-shi, Giappone, 1984 Alberto Ponis, casa nella piana di Costa Paradiso, Sardegna, 1972 Alison e Peter Smithson, Upper Lawn cottage, Inghilterra, 1962 Alvar Aalto, casa-studio a Muuratsalo, Finlandia, 1953 Paulo Mendes da Rocha, Casa Mendes da Rocha, Butantã, San Paolo, Brasile, 1966 João Batista Vilanova Artigas, Casa Vilanova Artigas, San Paolo, Brasile, 1949 Glenn Murcutt, Casa a Blue Mountains, Nuovo Galles del sud, Australia, 1994 Gordon Bunshaft, Travertine House, East Hampton, New York, USA, 1963
3-Sistema costruttivo (individuale) Progetto di un piccolo rifugio, massimo 20 mq, in un luogo a piacere, caro e ben noto al progettista, utilizzando un unico sistema costruttivo a scelta tra: calcestruzzo armato, laterizio, pietra, legno, acciaio. Modello in scala 1:50, piante e sezioni in scala 1:50
4-Schizzi e rilievo dal vero antropometrico (individuale in viaggio) Riportare su un quaderno da disegno A5 schizzi di viaggio, prospettive, piante, sezioni, prospetti, assonometrie, con particolare attenzione alle proporzioni degli spazi e degli elementi architettonici rappresentati. Quaderno da consegnare.
( testi)
Manuali
A. Desplazes, Constructing architecture, materials processes structures, a handbook, Basel, 2005 E. Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, F. Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tema della casa unifamiliare, Palermo, 1991 A.Zimmermann, Constructing landscape : materials, techniques, structural components Basel, 2011
Canale: CANALE III
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DESIDERI PAOLO
( programma)
Nelle lezioni si affronteranno i temi fondativi del fare architettura: le forme e i principi compositivi in arte e in architettura; principi compositivi e forme spaziali; l’architettura e il luogo: modelli insediativi; sistemi costruttivi e figure architettoniche; la luce; spazio, misure e proporzioni. Le lezioni illustreranno questi temi anche attraverso l’analisi critica di alcune opere tratte dalla storia dell’architettura, rappresentative di alcuni archetipi e della loro evoluzione e ibridazione. Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione della cultura figurativa necessaria a guidare le scelte progettuali, in modo da sviluppare nello studente la capacità di gestire la complessità del progetto secondo una consapevole intenzionalità estetica e spaziale. Le esercitazioni proposte durante il primo semestre stimoleranno lo studente a tradurre immediatamente in pratica progettuale le nozioni teoriche acquisite nel corso delle lezioni.
( testi)
TESTI DI INTRODUZIONE ALL’ARCHITETTURA Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura. Saggio sull’interpretazione spaziale dell’architettura, Einaudi, Torino 1948 Gio Ponti, Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, Rizzoli, Milano 2015 [1° ed. 1957] Robert Venturi, Complessità e contraddizione nell’architettura, Dedalo, Roma 1980 [1° ed. Complexity and contradiction in architecture, 1966] Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975 Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Kappa, Roma 2001 [1° ed. 1977] Franco Purini, L’architettura didattica, Gangemi, Reggio Calabria 1980 Christian Norberg-Schulz, Il significato nell'architettura occidentale, Electa, Milano 1994 Franco Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000 Iñaki Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Cristian Marinotti Edizioni, Milano, 2009 Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze e un intervento, Electa, Milano 2011
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4
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ICAR/14
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21001990-3 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA I
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
( programma)
i. Introduzione agli elementi di base della concezione strutturale. ii. Presentazione non formalizzata dei fondamenti della statica. iii. Aspetti essenziali del comportamento dei diversi tipi di elemento strutturale e del loro assemblaggio, e la conseguente riposta strutturale globale. iv. Alcuni esempi di scelte progettuali, sia strutturali che architettoniche, con una particolare attenzione sull’uso dei diversi materiali costruttivi.
( testi)
G. Pizzetti, A.M. Zorgno Triscuoglio, "Principi statici e forme strutturali", Utet, 1980
Canale: CANALE II
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BERGAMI ALESSANDRO VITTORIO
( programma)
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per affrontare i primi approcci alla progettazione con particolare riferimento agli elementi strutturali caratteristici di edifici. Tale obiettivo sarà conseguito attraverso lezioni frontali, di tipo sia teorico che applicativo che guideranno lo studente verso le prime esperienze nell'ambito della concezione strutturale.
Programma: -la concezione strutturale - i materiali strutturali - i carichi e le azioni - gli elementi strutturali fondamentali
( testi)
testi consigliati, non indispensabili per il superamento dell'esame, ma utili per un approfondimento ed un'integrazione del materiale diffuso durante le lezioni AICAP - DETTAGLI COSTRUTTIVI AICAP - COMMENTARIO ALLE NTC 08
Canale: CANALE III
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SALERNO GINEVRA
( programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico. Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: travi, pilastri, telai, muri, setti. Organizzazione di un edificio a telaio; organizzazione di un edificio con muri e setti. Lettura strutturale di case importanti nella storia dell'architettura.
( testi)
il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni.
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1
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ICAR/08
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12,5
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21001990-4 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA II
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
( programma)
i. Introduzione agli elementi di base della concezione strutturale. ii. Presentazione non formalizzata dei fondamenti della statica. iii. Aspetti essenziali del comportamento dei diversi tipi di elemento strutturale e del loro assemblaggio, e la conseguente riposta strutturale globale. iv. Alcuni esempi di scelte progettuali, sia strutturali che architettoniche, con una particolare attenzione sull’uso dei diversi materiali costruttivi.
( testi)
G. Pizzetti, A.M. Zorgno Triscuoglio, "Principi statici e forme strutturali", Utet, 1980
Canale: CANALE II
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BERGAMI ALESSANDRO VITTORIO
( programma)
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per affrontare i primi approcci alla progettazione con particolare riferimento agli elementi strutturali caratteristici di edifici. Tale obiettivo sarà conseguito attraverso lezioni frontali, di tipo sia teorico che applicativo che guideranno lo studente verso le prime esperienze nell'ambito della concezione strutturale. La parte 2 del modulo prosegue quanto esposto nella parte 1 completandola con applicazioni di natura pratica. Lo studente proverà ad applicare quanto discusso nel corso della parte 1 del modulo all'interno delle esercitazione che svolgerà nel laboratorio fino ad ottenere una soluzione strutturale integrata con la soluzione architettonica.
Programma: -primi approcci alla concezione strutturale su di un caso reale -integrazione tra architettura e struttura
( testi)
testi consigliati, non indispensabili per il superamento dell'esame, ma utili per un approfondimento ed un'integrazione del materiale diffuso durante le lezioni AICAP - DETTAGLI COSTRUTTIVI AICAP - COMMENTARIO ALLE NTC 08
Canale: CANALE III
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SALERNO GINEVRA
( programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico. Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: travi, pilastri, telai, muri, setti. Organizzazione di un edificio a telaio; organizzazione di un edificio con muri e setti. Lettura strutturale di case importanti nella storia dell'architettura.
( testi)
il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni.
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1
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ICAR/09
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12,5
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21001991 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1
(obiettivi)
Fornire gli strumenti concettuali e metodologici per reperire l'informazione trasmessa dal linguaggio formalizzato e deduttivo proprio della matematica.
Fornire i fondamenti dell'analisi matematica e della geometria piana orientati verso la comprensione dei modelli fisico-matematici. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Canale: CANALE I
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FALCOLINI CORRADO
( programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali. Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante. Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici. Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico. Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima. Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione. Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici. Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana Esempi: circonferenza cicloide, coniche. Vettore e versore tangente, vettore e versore normale. Lunghezza di una curva. Curvatura.
( testi)
G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI
Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli
Naldi, Pareschi, Aletti “calcolo differenziale e algebra lineare”, Ed. Mc Graw-Hill
ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE IED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA)
COURANT, ROBBINS "CHE COS' È LA MATEMATICA?" ED. BORINGHIERI
Canale: CANALE II
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MAGRONE PAOLA
( programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali. Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante.
Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici.
Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue.
Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico.
Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima.
Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione.
Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici.
Assi di simmetria delle coniche a centro.
Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana Esempi: circonferenza cicloide, coniche. Vettore e versore tangente, vettore e versore normale. Lunghezza di una curva. Curvatura.
( testi)
ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE I ED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA) G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli Marsden, Jerrold E. and Weinstein, Alan J. (1985) Calculus I. Springer-Verlag , New York.
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8
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MAT/07
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100
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-
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Attività formative di base
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ITA |
21001992 -
FONDAMENTI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA
(obiettivi)
Lo studio della geometria descrittiva inteso come processo indispensabile per la conoscenza e la costruzione dello spazio e delle forme architettoniche. L’obiettivo è fornire l’insieme delle regole che costituiscono la base utile alla evoluzione dell’idea progettuale e alla sua rappresentazione grafica, sia manuale che informatica.
Canale: CANALE I
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SPADAFORA GIOVANNA
( programma)
Argomenti introduttivi: strumenti e materiali per il disegno, convenzioni e simbologie grafiche. Elementi geometrici fondamentali. Elementi impropri. Operazioni di proiezione e sezione. Prospettività e relazioni omologiche. Per ciascun metodo di rappresentazione grafica (proiezioni ortogonali, proiezione assonometrica, proiezione centrale - prospettiva, proiezione quotata, teoria delle ombre), si tratteranno la genesi spaziale, gli elementi di riferimento e la rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali. Si passerà quindi alle condizioni di appartenenza, di parallelismo, di perpendicolarità, alla soluzione di problemi grafici (tra cui la vera forma e dimensione delle figure piane) e di intersezione e misura.
( testi)
Oltre ai testi indicati in bibliografia, gli studenti sono invitati a iscriversi al sito del corso fagd.altervista.org (le indicazioni saranno date a lezione) che contiene: ulteriori letture consigliate, l’elenco degli argomenti svolti, i link alle eventuali esercitazioni assegnate in aula, esercizi svolti, esempi di tavole eseguite dagli studenti degli anni precedenti.
G. SPADAFORA, FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA. LE PROIEZIONI PARALLELE. PRINCIPI TEORICI E APPLICAZIONI. FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO 2019 M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI,TORINO, 2011, 2A ED. R. MIGLIARI, GEOMETRIA DESCRITTIVA, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2009, VOLL. I E 2. M. CANCIANI, I DISEGNI DI PROGETTO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2009. M. CANCIANI, IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, KAPPA, ROMA, 2005. U. SACCARDI, ELEMENTI DI PROIETTIVA E APPLICAZIONI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA, LEF LIBRERIA EDITRICE FIORENTINA, FIRENZE, 2004. A. SGROSSO, LA RAPPRESENTAZIONE GEOMETRICA DELL’ARCHITETTURA, TORINO, 1996. M. BERARDI, D. MAESTRI, ASSONOMETRIA, ROMA, 1980.
Canale: CANALE II
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CANCIANI MARCO
( programma)
Verranno descritte, attraverso i vari metodi rappresentativi, proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva, le condizioni di appartenenza, di parallelismo, intersezione e la determinazione della vera dimensione e forma delle figure piane. Particolare importanza verrà data alle sezioni e alla loro costruzione geometrica, allo sviluppo planare di figure, appartenenti ad un modello volumetrico, cosicché questo possa essere ricostruito manualmente. Verranno dati vari accenni storici sui metodi rappresentativi e si analizzeranno alcuni disegni di vari autori. In dettaglio si studieranno: il metodo della doppia proiezione ortogonale costruzione degli elementi geometrici fondamentali - rappresentazione di punti, rette e piani - proiezione e intersezione la misura dell'angolo di pendenza e la vera forma di una figura piana - sviluppo planare - solidi di rotazione - le sezioni di volumi e corpi architettonici semplici e l'intersezioni tra diversi volumi la teoria delle ombre. La rappresentazione degli elementi geometrici principali nell'assonometria: punti, rette e piani l'assonometria obliqua, militare e cavaliera - relazione di affinità assonometrica determinazione della vera forma di una figura l'assonometria ortogonale costruzione diretta - elementi di riferimento - problemi d'intersezione - assonometria di solidi - costruzione grafica delle coperture a volta: volta a crociera e a padiglione. Genesi spaziale degli elementi di riferimento nella prospettiva - rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali: punti, rette, piani - condizioni di appartenenza, parallelismo, perpendicolarità - punti di misura di rette, angoli - procedimenti risolutivi della prospettiva - prospettiva a quadro verticale, orizzontale e obliquo - problemi d'intersezione e vera forma costruzione e misura degli angoli restituzione prospettica.
( testi)
CANCIANI M., I DISEGNI DI PROGETTO, COSTRUZIONI, TIPI E ANALISI, DE AGOSTINI, TORINO, 2009. CANCIANI M., IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, ANALISI, ELEMENTI FONDAMENTALI, METODI RISOLUTIVI E TIPI, KAPPA, ROMA 2005. DOCCI M., GAIANI M., MAESTRI D., SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2011. DOCCI M., MIGLIARI R., SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE, NIS, ROMA 1992. MIGLIARI R. GEOMETRIA DEI MODELLI, KAPPA, ROMA 2003.
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8
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ICAR/17
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100
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-
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Attività formative di base
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ITA |
21001993 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 1
(obiettivi)
Il corso propone una “lettura” delle architetture del passato, fornendo strumenti per analizzarle, comprenderne le ragioni storiche e valutarne le qualità. A tal fine, le architetture selezionate saranno esaminate spingendo gli studenti a chiedersi il perché della loro realizzazione in un determinato momento e luogo, quali fossero gli obiettivi del committente, del costruttore e dell’architetto, come e perché si siano scelte determinate tecniche e specifici materiali, che rapporti tali opere abbiano con le architetture del passato e con quelle della loro contemporaneità, considerando - infine - come questi aspetti complessivi siano in relazione tra loro ricostruendone il processo progettuale, quando questo sia sufficientemente documentato. Al primo anno sono illustrati gli edifici ritenuti più significativi, compresi nell'arco cronologico esteso dall'Età Classica al XVI secolo.
Canale: CANALE I
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MATTEI FRANCESCA
( programma)
Il corso si suddivide in tre parti. La prima parte prevede l'illustrazione dei principali edifici dell'architettura antica, greca e romana. La seconda è incentrata sull'architettura medievale, tenendo conto sia delle innovazioni tecniche e costruttive che alle relazioni con il mondo antico, in particolare al tema delle "rinascenze". L'ultima parte è dedicata all'architettura del Quattro e del Cinquecento: le lezioni saranno incentrate sui principali architetti e su temi trasversali (la città, la villa, il palazzo, i trattati). Il corso prevede una parte introduttiva dedicata ai concetti generali (lessico e ordini architettonici). Si veda il sito web del corso per le informazioni di dettaglio: http://corsiarchitettura.uniroma3.it/mattei/
( testi)
- G. Cricco, F.P. Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Dalla Preistoria all'arte romana, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010 - C. Tosco, L’ architettura medievale in Italia: 600-1200, Bologna 2016 - C.L. Frommel, Architettura del Rinascimento italiano, Milano 2009
Canale: CANALE II
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ORTOLANI GIORGIO
( programma)
ARGOMENTI DELLE LEZIONI: ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA: MATERIA, TECNICA E LO SVILUPPO DELL’ORDINE DORICO; L’ORDINE IONICO E I RAPPORTI CON IL LEVANTE; I SANTUARI PANELLENICI: OLIMPIA E DELFI; L’ETÀ CLASSICA: ATENE E L’ATTICA; L’ARCHITETTURA ROMANA ALLA FINE DELL’ETÀ REPUBBLICANA NEI SANTUARI DEL LAZIO E NELL’URBE; AUGUSTO E LA TRASFORMAZIONE DELLA RES PUBLICA; L’IMPERO E LA SUA IMMAGINE: I FORI IMPERIALI; ARCHITETTURA, CONSENSO E INTEGRAZIONE: EDIFICI PER LO SPETTACOLO E LE TERME; LE RESIDENZE IMPERIALI; L'IMMAGINE DEL CIELO: DAL PANTHEON A S. SOFIA; DALL’ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA ALLA “RINASCENZA“ CAROLINGIA E AL ROMANICO; L’ARCHITETTURA GOTICA: INNOVAZIONE E TRADIZIONE TRA ORIENTE E OCCIDENTE; FEDERICO II TRA ROMANITÀ E RINASCIMENTO; ARNOLFO DI CAMBIO; ORIGINI DELL’ARCHITETTURA RINASCIMENTALE: FILIPPO BRUNELLESCHI E LEON BATTISTA ALBERTI; DONATO BRAMANTE TRA MILANO E ROMA; ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E LO SVILUPPO DEL PALAZZO ROMANO; IL MANIERISMO E MICHELANGELO; LA FABBRICA DI SAN PIETRO IN VATICANO; L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA E LA RIFORMA; LA RINASCITA DELLA VILLA A ROMA; ANDREA PALLADIO E LE VILLE VENETE.
CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI EDIFICI visibile anche sul sito: https://www.academia.edu/16882678/Corso_di_Storia_dellArchitettura_1_B_Roma_Tre_University_Department_of_Architecture
ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA E DEGLI ORDINI ARCHITETTONICI Età geometrica e protoarcaica: la tomba-heroon di Lefkandì (isola di Eubea, X sec. a.C., periptero absidato di 10x45 m), tempio di Priniàs; tempio di Hera a Samos (IV fase ca. 525 a.C.; confronto con Artemision di Efeso, ca. 560 a.C.) e tempio di Apollo a Thermon (ca. 630 a.C.). I SANTUARI PANELLENICI: templi di Hera a Olimpia (ca. 580 a.C.) e di Zeus a Olimpia (ca. 470-460 a.C., Libone di Elide); tempio di Apollo e tesori a Delfi (tesoro degli Ateniesi ca. 500-485 a.C.). ETÀ CLASSICA AD ATENE E NELL’ATTICA: Acropoli (Partenone di Ictino, Callicrate e Fidia, 447-432 a.C.; Propilei di Mnesicle, 437-432 a.C., e tempio di Athena Nike, ca. 425; Eretteo, 421-405 a.C.); Agorà (tempio di Athena ed Efesto o ‘Teseion’, somiglianze con tempio di Poseidone a capo Sounion, metà V sec.). ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ REPUBBLICANA. Innovazioni tipologiche e costruttive: edifici pubblici (porticus Aemilia, o navalia, 193 e 174 a.C.; c.d. Tabularium, 78 a.C.); templi del Foro Boario (di Ercole Olivario o ‘di Vesta’, prob. 146 a.C., e di Portuno, o ‘della Fortuna Virile’, ca. 75 a.C.); i santuari laziali della fine del II sec. a.C. (il santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, di Ercole a Tivoli, di Giove Anxur a Terracina); Foro di Cesare, ded. 46 a.C.; teatri di Pompeo, 55 a.C. e di Marcello, 13 a.C. ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ IMPERIALE Foro di Augusto, 2 a.C.; Foro Transitorio, 97 d.C., Rabirio; Foro e ‘mercati’ di Traiano, 113 d.C., Apollodoro di Damasco; Pantheon, 117-128 d.C.; residenze e ville imperiali: Domus Aurea, 64-68 d.C., Severo e Celere; Domus Augustana, 92 d.C., Rabirio; Villa Adriana a Tivoli, 118-135 d.C. ARCHITETTURA ECCLESIASTICA DALL’ETÀ TARDOANTICA AL ROMANICO: TIPOLOGIE E SISTEMI COSTRUTTIVI. L’architettura ecclesiastica nell’età di Costantino e di Giustiniano. La basilica e le soluzioni a pianta centrale: S. Giovanni in Laterano (Salvatore), ca. 313-318; S. Pietro, consacr. 326; S. Costanza, 320-330. Ravenna (Battisteri, S. Apollinare in Classe, S. Vitale). S. Sofia a Costantinopoli, 532-537, Antemio di Tralle e Isidoro da Mileto. La concezione imperiale di Carlomagno (756-814): cappella Palatina di Aquisgrana, cons. 805, Eudo (o Oddone) di Metz. San Michele a Hildesheim, voluta dal vescovo Bernward, eseguita da Goderamnus, 1010-1033. Chiese di pellegrinaggio in Francia: St. Martin a Tours e Ste. Foy a Conques, ca.1050; St. Martial a Limoges, dedica 1095; St. Sernin a Tolosa, ca. 1080-1118 e ss.; Santiago de Compostela in Galizia, 1078-1122. Chiesa abbaziale di Cluny III, 1088-1130, attr. Gunzo ed Hezelo, iniz. abate Ugo di Semur e consacrata da papa Innocenzo II e abate Pietro il Venerabile; St.-Philibert a Tournus, 950-1120 ca. L’ARCHITETTURA GOTICA IN FRANCIA E ITALIA Abbaziale di Saint Denis, rifacimento del coro (1140-44) per volontà dell’abate Suger, la poetica della luce ed i legami con la monarchia francese. Sviluppo dalla campata a crociera esapartita alla quadripartita. Nôtre-Dame [in. 1163 dal vescovo Maurice de Sully] e S.te-Chapelle [1242-48, Pierre de Montreuil per Luigi IX il Santo] a Parigi; cattedrali di Chartres [ric. dopo incendio 1194], Reims [in. 1211], Beauvais (1225-1272, crollo 1284), di Amiens [in. 1220 sotto la guida di Robert de Luzarches]. I Cistercensi “missionari del Gotico”: abbazie di Fossanova (1187-1206), San Galgano (1220-1268 ca.). Gli ordini mendicanti e l’unificazione dello spazio interno: S. Francesco ad Assisi; S. Maria Novella (1278). Il contributo di Arnolfo di Cambio: S. Maria del Fiore e S. Croce ( in.1295) a Firenze. FILIPPO BRUNELLESCHI (1377-1446) Padronanza e superamento della tradizione gotica, l’invenzione della prospettiva e la ‘reinvenzione’ del linguaggio classico. Cupola di S. Maria del Fiore (dal 1417 alla morte), tribune morte (la prima completata nel 1445) e lanterna, ospedale degli Innocenti (dal 1419), sagrestia vecchia (1419 ca.-1428), S. Lorenzo (dal 1420 ca.), cappella dei Pazzi (1430 ca.-1444), S. Spirito (progetto 1436, 1444-82, terminata dopo la morte da Antonio Manetti). LEON BATTISTA ALBERTI (1406-1472) La riscoperta del De Architectura (25 a.C. ca.) di Vitruvio e il De re aedificatoria (1443-52 circa, pubbl. 1485) di Alberti, teorie e pratica architettonica nel Rinascimento. Alberti architetto: Tempio malatestiano a Rimini (dal 1450; interno, Matteo de’ Pasti dal 1447); facciata di S. Maria Novella (1456-1470), palazzo Rucellai (ca. 1450–1460), cappella Rucellai in S. Pancrazio a Firenze (1457-67 circa); S. Sebastiano (dal 1460) e S. Andrea (dal 1470) a Mantova. DONATO BRAMANTE (1444-1514) Milano, S. Maria presso S. Satiro (dal 1481) e S. Maria delle Grazie (dal 1492); chiostro di S. Maria della Pace (1500-1504) per card. Oliviero Carafa, Tempietto di S. Pietro in Montorio (1502-1510), cortile del Belvedere (dal 1506). Coro di S. Maria del Popolo (1505-1508); ninfeo dei Colonna a Genazzano (1508-11); palazzo dei Tribunali (1508-11) nella nuova via Giulia. ALTRI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO DELL’ARCHITETTURA DEL ‘500 A ROMA: RAFFAELLO (1483-1520), ANTONIO DA SANGALLO (1484-1546, Antonio Cordini, dal 1503 segue da Firenze lo zio Giuliano da Sangallo, già arch. del card. Giuliano del Rovere, eletto papa Giulio II), B. PERUZZI (1481-1536), GIULIO ROMANO (1499-1546), MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564), JACOPO BAROZZI DA VIGNOLA (1507-1573), GIACOMO DELLA PORTA (1532-1602). L’ARCHITETTURA DEI PALAZZI A ROMA NEL ‘500 Bramante, palazzo Caprini (1501-1510); Raffaello, palazzo Alberini (dal 1512), palazzo Branconio dell’Aquila (1518-20); Baldassarre Peruzzi, palazzo Ossoli (ca. 1517-1518), palazzo di Pietro Massimo “alle colonne” (1533-36), accanto al palazzo di Angelo Massimo “di Pirro” (1532-37, Giovanni Mangone da Caravaggio); Antonio da Sangallo il Giovane, palazzo Baldassini (dal 1513 ca.), palazzo Farnese (inizi 1513, ampliato con l’elezione di Paolo III 1534 alla morte del Sangallo 1546, terminato da Michelangelo e Vignola), palazzo della Zecca a Banchi (1525); Giulio Romano, palazzo Stati Maccarani (1523); Giulio Merisi, Girolamo da Carpi, palazzo del card. Girolamo Capodiferro, 1548-50, stucchi di Giulio Mazzoni (1556-60). L’ARCHITETTURA DELLE VILLE A ROMA NEL ‘500 Baldassarre Peruzzi, villa di Agostino Chigi (poi detta Farnesina, dal 1505, stalle di Raffaello 1511-14); Raffaello, villa Madama (1518-1521, dal 1519 con A. da Sangallo il Giovane); Giulio Romano, Villa Lante al Gianicolo (1521); Jacopo Barozzi da Vignola, Villa Giulia (1550-55, dal 1552 B. Ammannati); palazzo Farnese a Caprarola (1559-1573); Pirro Ligorio (1513-1583), Casino di Pio IV al Vaticano (1558), Villa d’Este a Tivoli (1555-72). Cenni sulle ville di Andrea Palladio (1508-1580): Villa Pisani (Bagnolo di Lonigo), Villa Pojana (Poiana Maggiore, 1546 ca.-1563), Villa Emo Capodilista (Fanzolo di Vedelago, in. 1558 ca.), Villa Barbaro (Maser, 1554-1560), Villa Foscari “La Malcontenta” (Mira, 1559), Villa “La Rotonda” (Vicenza, dal 1566). IL CANTIERE DI S. PIETRO E L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA NEL ‘500 Il progetto di Bramante per S. Pietro (prima pietra 18/04/1506); 1513 tegurio su tomba Pietro; subentrano Raffaello dal 1514; Antonio da Sangallo, già coadiutore da 1516, dal 1520 al 1546, coadiuvato da B. Peruzzi fino al 1527, modello 1:30 di Antonio Labacco 1539); progetto definitivo di Michelangelo (1547-1564), completamenti di Pirro Ligorio, Vignola e Giacomo Della Porta. Raffaello, cappella Chigi (dal 1511/12), S. Eligio degli Orefici (fase iniziale, 1516-1538, con Baldassarre Peruzzi, Aristotele da Sangallo); Antonio da Sangallo il Giovane, S. Maria di Loreto (1518-22), S. Spirito in Sassia (ricostruzione 1538-1545), progetto per S. Giovanni dei Fiorentini (voluto dal 1509, concorso 1518-21 vinto da Jacopo Sansovino); Vignola, S. Andrea in via Flaminia (Roma, 1551-1554 ca.), S. Anna dei Palafrenieri (Vaticano, 1570 ca.), SS. Nome di Gesù (dal 1568, completata dal 1571 da Giacomo Della Porta, cons. 25 novembre 1584), S. Maria dei Monti (1580). Interpretazioni nell’Italia settentrionale: Pellegrino Tibaldi (1527–1596), S. Fedele (Milano, 1569); Palladio, S. Giorgio Maggiore (Venezia, dal 1565), Chiesa del Redentore (Venezia, 1577). IL MANIERISMO TRA GIULIO ROMANO E MICHELANGELO. Giulio Romano, palazzo Te a Mantova (1521, 1524-1535), Cortile della Cavallerizza o Rustica (pal. ducale di Mantova, 1539; completato da Giovan Battista Bertani, 1556); Michelangelo Buonarroti (1475-1564), facciata di S. Lorenzo a Firenze (1518) e Sacrestia Nuova (1519-1524), Biblioteca Laurenziana (1524-1534, interr. 1527-30, scalinata del vestibolo 1559-60 esecuzione di Bartolomeo Ammannati); Campidoglio (1538 sistemazione M. Aurelio, scalinata pal. Senatorio 1544-52, palazzo dei Conservatori, in. 1561, palazzo Farnese (Roma, 1546-1549), S. Pietro , Porta Pia (1561 e 1565), progetti per S. Giovanni dei Fiorentini (1559); cappella Sforza a S. Maria Maggiore (1560); S. Maria degli Angeli (in. 1561, 1563-65)
( testi)
C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’Architettura del mondo antico, ROMA – BARI 2006 (LATERZA); C. L. FROMMEL, L’Architettura del Rinascimento Italiano, MILANO 2009 (SKIRA).
Sito FTP di riferimento: https://ftp.arch.uniroma3.it/
Si consigliano ulteriori approfondimenti in rete, soprattutto per visualizzare immagini, ad esempio sul sito Academia.edu:
https://uniroma3.academia.edu/GiorgioOrtolani https://www.academia.edu/10108262/Origini_dell_architettura_greca_in_Architettura_del_mondo_antico https://www.academia.edu/403458/Ortolani_Lavorazione_di_Pietre_e_Marmi_nel_Mondo_Antico_in_Marmi_antichi https://www.academia.edu/6245510/Spazio_funzioni_e_paesaggio_nei_santuari_a_terrazze_italici_di_et%C3%A0_tardo-repubblicana._Note_per_un_approccio_sistemico_al_linguaggio_di_una_grande_architettura https://www.academia.edu/39095606/Estratto_dal_Fascicolo_N._30_-aprile-giugno_2016_Serie_VII_CAIROLI_FULVIO_GIULIANI_-ALESSANDRA_TEN_SANTUARIO_DI_ERCOLE_VINCITORE_A_TIVOLI_III._LARCHITETTURA?email_work_card=interaction_paper https://www.academia.edu/9942239/F._G._Cavallero_11._Foro_di_Augusto_in_A._Carandini_P._Carafa_a_cura_di_La_Roma_di_Augusto_in_100_monumenti_pp._73-77 https://www.academia.edu/440373/Il_cantiere_del_Colosseo https://www.academia.edu/14759478/_Who_Built_the_Pantheon_Agrippa_Hadrian_Trajan_and_Apollodorus_in_Hadrian_Art_Politics_and_Economy_ed._Thorsten_Opper_British_Museum_Research_Publication_175_London_2013_31-49 https://www.academia.edu/346513/INNOVATIVE_SOLUTIONS_IN_THE_ORGANIZATION_OF_CONSTRUCTION_PROCESS https://www.academia.edu/16339032/Walking_on_Water_Cosmic_Floors_in_Antiquity_and_the_Middle_Ages https://www.academia.edu/5353212/Rinascit%C3%A0_a_Roma_nell_Italia_Carolingia_e_meridionale_in_S._de_Blaauw_ed._Storia_dellArchitettura_Italiana_Da_Costantino_a_Carlo_Magno_Electa_Milano_2010_pp._322-373 https://www.academia.edu/9827610/Vitruvio_Piero_della_Francesca_Raffaello_note_sulla_teoria_del_disegno_di_architettura_nel_Rinascimento_Annali_di_architettura_14_2002_pp._35-54 https://www.academia.edu/3126385/Palladio https://www.academia.edu/25458244/Italian_Architecture_from_Michelangelo_to_Borromini_London_T_and_H_2002
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8
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ICAR/18
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100
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Attività formative di base
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ITA |
21002008 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, Abilità informatiche e computerhe, Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
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4
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50
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico DISCIPLINE A SCELTA DELLO STUDENTE 2019-2020 - (visualizza)
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12
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21002012 -
MACCHINE PER DISEGNARE: IL DISEGNO STORICO RIVISITATO PARAMETRICAMENTE
(obiettivi)
L’obiettivo formativo consiste nel far acquisire ed esplicitare le relazioni – sempre esistite – tra la rappresentazione grafica e la rappresentazione analitica in un approccio contemporaneo alle discipline del disegno e della matematica. verranno offerti gli strumenti per ampliare la conoscenza delle curve parametriche, della loro genesi, della loro costruzione e del loro tracciamento. Le equazioni analitiche verranno relazionate alle specifiche costruzioni grafiche con riga e compasso, attraverso la costruzione e l’utilizzo di “macchine” quali alcuni ellissografi, parabolografi e iperbolografi. Gli obiettivi interdisciplinari dell’insegnamento sono: sviluppare negli studenti la capacità di saper vedere le caratteristiche del progetto figurativo su un supporto bidimensionale, nel momento stesso del suo disegnarsi; fornire le basi scientifico culturali per affrontare la modellazione digitale; consolidare la capacità di relazionare forme e formule. Ogni curva disegnata con una macchina, stabilendo e poi variando i dati di partenza, pone lo studente protagonista attivo del tracciamento e della corrispondente rappresentazione analitica
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21002013 -
CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
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PALLOTTINO ELISABETTA
( programma)
Il corso si propone di invitare gli studenti a riflettere e a interrogarsi sul carattere relativo e storico di ogni teoria del restauro e in particolare di quella "moderna" - fatta di carte, regolamenti e principi - che viene considerata come punto di arrivo scientifico e che può invece essere letta come un momento della storia delle interpretazioni del passato. E' argomento centrale delle lezioni la storia del restauro dalla fine del Settecento fino a tutto il Novecento in Italia e in Europa. I molti esempi provenienti dall'area romana serviranno ad illustrare, in dettaglio, le diverse fasi e i molti modi di attualizzazione e di interpretazione dell'architettura storica. Sarà inoltre proposto agli studenti di contribuire attivamente alla realizzazione di un osservatorio del restauro contemporaneo, mediante l'osservazione e la valutazione critica dei lavori in corso nei cantieri romani.
( testi)
I testi adottati sono selezionati dagli studenti e concordati con il docente all'interno della lista della bibliografia di riferimento
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4
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ICAR/19
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002132 -
PROGETTARE E COSTRUIRE IN SICUREZZA
(obiettivi)
IL CORSO È INDIRIZZATO ALLA FORMAZIONE PER LA DIREZIONE DEI LAVORI, PER LA DIREZIONE DI CANTIERE E PER IL RUOLO DI COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FASE DI PRODUZIONE IN CANTIERE. A TAL FINE IL CORSO AFFRONTA I TEMI, SVILUPPATI CON UN CARATTERE TEORICO E APPLICATIVO, RELATIVI ALLE FIGURE E ALLE PROCEDURE DEL PROCESSO EDILIZIO. VIENE QUINDI INDIVIDUATA UNA RAPPRESENTAZIONE DI INSIEME DEL PROCESSO EDILIZIO CHE DESCRIVE LE VARIE FIGURE COINVOLTE (COMMITTENTE, PROGETTISTA, COSTRUTTORE, ETC.) E LA LORO NATURA, LE COMPETENZE CHE OGNUNA DI ESSE DEVE POSSEDERE, LE RELAZIONI E LE PROCEDURE INDIVIDUATE SIA A LIVELLO NORMATIVO REGOLAMENTARE E TECNICO CHE CONSUETUDINARIE. VENGONO PRESENTATE INFINE LE VARIE FASI CHE CARATTERIZZANO LA REALIZZAZIONE DI UN'OPERA PUBBLICA.
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SIMONETTI ALFREDO
( programma)
Il Corso è indirizzato alla formazione per il ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. A tal fine il corso affronta i temi, sviluppati con un carattere teorico e applicativo, relativi alle figure e alle procedure del processo edilizio. Viene quindi individuata una rappresentazione di insieme del processo edilizio che descrive le varie figure coinvolte (committente, progettista, costruttore, etc.) e la loro natura, le competenze che ognuna di esse deve possedere, le relazioni e le procedure individuate sia a livello normativo regolamentare e tecnico che consuetudinarie. Vengono presentate infine le varie fasi che caratterizzano la realizzazione di un'opera pubblica. Il corso è articolato in due moduli: un primo dedicato all’organizzazione e alla sicurezza nei cantieri e un secondo dedicato alla gestione della sicurezza in fase di progettazione e costruzione. Entrambi i moduli verteranno sul concetto di analisi e valutazione dei rischi, così da attivare un percorso virtuoso nell’acquisizione da parte degli studenti delle capacità di programmare il progetto della sicurezza in tutte le sue fasi. Modulo A. Processo edilizio, organizzazione e sicurezza nei cantieri Il modulo è articolato in due parti: A1. Impianto del cantiere, uso delle macchine e dispositivi per la sicurezza. Con particolare riferimento al tema della sicurezza sul lavoro, sono studiati ed esemplificati rispetto al cantiere preso in esame, i problemi connessi al layout e alla logistica del cantiere, all'esercizio delle macchine e degli attrezzi di produzione, ai ponteggi e opere provvisionali, agli impianti di cantiere, ai servizi igienico-assistenziali, alla segnaletica di sicurezza, ai dispositivi di protezione personali e collettivi. Le attività d’esercitazione sono relative alla progettazione del cantiere nelle sue fasi evolutive; A2. Tecniche analitiche per la gestione del processo produttivo. Sono studiate le situazioni decisionali tipiche del management della produzione edilizia facendo in gran parte riferimento alle formalizzazioni analitiche della Ricerca Operativa e delle norme ISO 9000. In particolare, sono affrontati argomenti di programmazione lavori e le tecniche di ottimizzazione dell'impiego delle risorse. Modulo B. Gestione della sicurezza in fase di progettazione e costruzione L'insegnamento è integrato a quello del modulo precedente e si propone di fornire le conoscenze e le tecniche per progettare e gestire la sicurezza nei cantieri. Le materie trattate e la forte connotazione applicativa che lo caratterizzano lo rendono funzionale per consentire agli studenti il conseguimento di uno dei requisiti necessari a svolgere il ruolo di coordinatore per la sicurezza, sia in fase di progettazione, sia in fase di esecuzione delle opere.
( testi)
A. Simonetti, A. Di Muro (2010) Repertorio di piani di sicurezza e coordinamento, Editore EPC libri, Roma. Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (2013) D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., aggiornato con il D.lgs. 3 agosto 2009 n. 106, e Decreto-Legge 28 giugno 2013.
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8
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ICAR/12
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120
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010006 -
PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI COMPLESSI
(obiettivi)
Obiettivi formativi: Il corso si occuperà prevalentemente della riqualificazione e rigenerazione urbana sostenibile con il metodo dell’”urbanistica del fare”. Obiettivo formativo del corso di Procedure di attuazione dei programmi complessi è lo studio delle diverse tipologie dei programmi complessi e di rigenerazione urbana, delle loro procedure di progettazione, approvazione e attuazione sul territorio, delle loro implicazioni e delle complessità contingenti in termini tecnici, amministrativi e sociali, facendo emergere le interrelazioni con altri settori del governo territoriale e con gli elementi di innovazione utili per la gestione dei fenomeni urbani e delle strategie di sviluppo. All’esito del corso lo studente sarà in grado di leggere un programma urbano e di redigere un piano di assetto (zonizzazione e planivolumetrico).
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CRISOSTOMI VITTORIA
( programma)
Obiettivo del corso è quello di svolgere, anche attraverso una lettura storica, un’analisi critica delle procedure di attuazione dei programmi complessi fino ad oggi, valutandone gli effetti su casi di studio, al fine di individuare possibili correzioni della pianificazione e adeguati correttivi delle procedure finora utilizzate. La riqualificazione urbana in Italia ha una lunga tradizione, con sperimentazioni che partono nella seconda metà degli anni ’70 e stanno tuttora proseguendo. Nel Corso quindi vengono descritte le iniziali motivazioni delle attività di recupero principalmente volte ai centri storici, vengono illustrate le sperimentazioni a seguito della legge 457/78 che avevano messo al centro le potenzialità dell’edilizia residenziale pubblica e una rigorosa applicazione dei Piani di Recupero; i motivi per i quali questa esperienza non ha dato luogo a pratiche estese, efficaci e replicabili; il ruolo del mercato privato. Nei primi anni ’90 con un’ampia riflessione avviata e gestita dal Ministero dei Lavori Pubblici, si cambiano i metodi dell’edilizia residenziale pubblica e quella del recupero, per avviare la stagione dei programmi di riqualificazione urbana e di recupero urbano: PRIU, PRU, PRUSST. Questi strumenti rifondano le regole della progettazione urbanistica e le procedure di coinvolgimento del mercato privato e della realizzazione di opere pubbliche. Venti anni di sperimentazione consentono di pesare con sicurezza i risultati e i ricorrenti problemi di attuazione. Durante la fase di formazione del PRG di Roma 2008 si tenta di correggere i difetti delle procedure dei programmi complessi introducendo le formule generalizzate dei Programmi Integrati (PRINT) e la procedura del progetto urbano, sostenuta dallo Studio di Assetto Preliminare (SAP). Si dispone oggi di adeguata casistica di tali programmi e anche di ulteriori correttivi alle procedure già adottati dal Comune. La suesposta rilettura critica mette a disposizione strumenti e conoscenze per sperimentare, su programmi complessi già attivati da tempo e attuati in parte, sia modifiche alla progettazione che alle procedure di attuazione, tentando di identificare percorsi attuativi di maggiore efficacia. Il Progetto Urbano Ostiense Marconi, nato nel 1999 e non ancora attuato completamente e correttamente, sarà oggetto di verifica e proposte di modifica.
( testi)
Roma. Piano Regolatore Generale “Norme tecniche di attuazione” Deliberazione n. 18 del 12 febbraio 2008
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4
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ICAR/21
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010019 -
PROGETTO DELL'ABITAZIONE E SPERIMENTAZIONE EDILIZIA
(obiettivi)
L'obiettivo del Corso è stimolare riflessioni e ragionamenti sulla relazione tra il progetto della casa e le esperienze innovative -più o meno discontinue nella pratica contemporanea- introdotte nei metodi di progettazione, nelle tecnologie e nelle soluzioni costruttive. A partire dalla illustrazione di casi di studio estratti dall'attività di maestri dell'architettura della seconda metà del '900, verranno affrontati tra gli altri, i seguenti temi: 1-l'unità di vicinato nei progetti di co-housing. 2-la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica nei comparti in regime di affitto e di proprietà. 3-costruire per l'emergenza nei contesti poveri del mondo. 4-regole costruttive, prefabbricazione, flessibilità. 5-progetti sperimentali ai fini del contenimento energetico. 6-trasformabilità dell'abitazione e modelli insediativi. 7-analisi di edifici-prototipo significativi. Il corso si svolgerà esclusivamente sulla base di lezioni. Per l'estensione della materia affrontata i testi di riferimento sono numerosi e verranno comunicati in relazione allo svolgimento dei diversi capitoli della trattazione.
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VIDOTTO ANDREA
( programma)
Negli Obiettivi sono già stati anticipati i contenuti del programma. Si può aggiungere che il corso si articola in lezioni predisposte in modo da prevedere, dopo le enunciazioni e l'illustrazione degli argomenti da parte del docente, un dibattito con gli studenti che sono invitati ad intervenire su aspetti specifici in modo da svolgere l'approfondimento del tema nel secondo tempo della lezione. Aprire in modo continuo una interlocuzione con gli studenti ha lo scopo di introdurre i temi elencati anche in ordine diverso da quanto enunciato, attribuendo pesi differenziati in relazione alla domanda. Una esemplificazione relativa agli aspetti della trasformazione e trasformabilità dell'abitazione ne vede l'illustrazione di un caso da manuale, come il progetto PREVI LIMA del 1968/73, (vedi "El Tiempo Construye" a cura di tre architetti cileni) che apre ad Elemental di Aravena, al tema della configurazione del tessuto urbano in quelle latitudini, per arrivare attraverso la genealogia del "Mat building" alle variegate formulazioni teoriche del Team 10 (vedi monografia) ed approdare, toccando le esperienze di Bakema e van der Broek, Giancarlo de Carlo, Ralph Erskine, (+Klas Tham di Bo 01 a Malmoe) alla casistica progettuale di Herman Hertzberger e alle sfide dell'adeguamento funzionale, strutturale e formale di alcuni dei suoi più originali progetti. ("Space and the Architect" / "Articulations") Si potrà chiudere il cerchio, in questo caso, ripoggiando i piedi per terra con l'aiuto di "The city at eye level" che aiuta a guardare alla città e alla qualità dei suoi edifici concentrandosi sull'attacco a terra e sulla riqualificazione dello spazio urbano per eccellenza che è la strada. In questo modo, con aperture e deviazioni e concatenazioni e sequenze a "matrioska" si intende comunicare agli studenti, in modo dinamico, la riflessione su alcune delle questioni importanti della pratica del progetto contemporaneo riguardante l'abitare.
( testi)
Garcia-Huidobro F.-Torres Torriti D.-Tugas Nicolas, El tiempo construye (Time Builds), GG, Barcelona AA.VV., Team 10 1953-81, in search of a Utopia of the present, Max Risselada and Dirk van den Heuvel, NAi Publishers, Rotterdam Guide per progettare, Lezioni di architettura, Herman Hertzberger, Laterza Bari Granata E., Biodivercity, Giunti, Firenze, 2018
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4
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ICAR/14
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010032 -
ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO
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21010032-1 -
ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 1
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1
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ICAR/14
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12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010032-2 -
ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 2
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1
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ICAR/14
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13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010032-3 -
ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 3
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1
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ICAR/19
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13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010032-4 -
ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 4
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1
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ICAR/19
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12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002015 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Un percorso della storia dell'arte di questo secolo attraverso una scelta di immagini che hanno significato o significano oggi un differente approccio stilistico, iconografico o simbolico nei confronti della rappresentazione.
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COEN ESTER
( programma)
Un percorso della storia dell’arte dalle avanguardie in avanti attraverso una scelta di immagini che hanno significato o significano oggi, rispetto al passato, un differente approccio stilistico, iconografico o simbolico nei confronti della rappresentazione. Ogni lezione di quattro ore prende in esame e analizza un tema monografico a partire dall’attualità con riferimenti alle correnti artistiche, al contesto storico, al mondo del collezionismo, alle tecniche, alle teorie estetiche dal Novecento in avanti.
( testi)
Una lettura a scelta tra i seguenti testi:
Giulio Carlo Argan, L’arte moderna 1770-1970; Achille Bonito Oliva, L’arte oltre il Duemila, Sansoni, Firenze 2003 Giuliano Briganti, Carlo Bertelli, Antonio Giuliano, Storia dell'arte italiana. Vol. 4: Dal Romanticismo alle correnti contemporanea, Bruno Mondadori, Milano 1997 Werner Hofmann, I fondamenti dell'arte moderna, Donzelli, Roma 2003
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4
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L-ART/03
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010031 -
STORIA DELLE TECNICHE
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21010031-1 -
STORIA DELLE TECNICHE - parte 1
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2
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ICAR/18
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25
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ITA |
21010031-2 -
STORIA DELLE TECNICHE - parte 2
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2
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ICAR/10
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25
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ITA |
21010042 -
PROGETTAZIONE INCLUSIVA
(obiettivi)
Nel Corso, ai concetti di comfort, sicurezza e multisensorialità verranno integrati quelli di accessibilità e fruibilità, rafforzando il concetto che al centro del progetto deve essere collocato l’uomo inteso nella sua accezione più ampia.
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BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
( programma)
Il Corso affronta lo studio delle barriere architettoniche e delle soluzioni progettuali e tecnologiche atte al loro superamento al fine di garantire l’accessibilità a spazi, attrezzature e arredi per tutte le persone. La pianificazione del territorio e dei sistemi di trasporto, la progettazione di nuovi edifici e la riprogettazione di edifici esistenti devono contenere tutte quelle soluzioni atte a consentire una fruizione di spazi privi di ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione, favorendo al contempo orientamento e riconoscibilità di luoghi e situazioni di pericolo. Ai concetti di comfort, sicurezza e multisensorialità verranno quindi integrati quelli di accessibilità e fruibilità, rafforzando il concetto che al centro del progetto deve essere collocato l’uomo inteso nella sua accezione più ampia.
( testi)
Argentin, I.; Clemente, M.; Empler, T. [2004]. Eliminazione barriere architettoniche. Progettare per un’utenza ampliata, DEI, Roma.
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4
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ICAR/12
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50
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ITA |
21010043 -
STORIA E METODI DI ANALISI DELL'ARCHITETTURA
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Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico LINGUA UE - (visualizza)
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4
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20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale
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4
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50
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20202024 -
IDONEITA LINGUA - TEDESCO
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale.
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4
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50
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20202022 -
IDONEITA LINGUA - FRANCESE
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale
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4
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50
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20202023 -
IDONEITA LINGUA - SPAGNOLO
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale.
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4
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50
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
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