Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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22902004 -
SOCIOLOGIA - BASE (L39/L40)
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GAMMAITONI MILENA
( programma)
Se si pensa alla sociologia come pensiero riflessivo sull’uomo, sul suo agire in società, si potrebbe affermare che sia esistita da sempre: dalla filosofia, nella letteratura, tra gli studiosi di ogni epoca, nei più svariati ambiti. Una scienza nasce dal bisogno degli uomini di soddisfare determinate necessità, proponendo delle risposte, soluzioni pratiche a determinati problemi o esigenze conoscitive Le prime elaborazioni sociologiche furono dei tentativi di raggiungere una comprensione del come, e attraverso quali attori, la società andava trasformandosi, e di fornire una qualche guida nello stabilire nuovi ordini sociali. Man mano che i problemi delle società urbane e industriali si aggravarono, sia per dimensioni che per complessità, man mano che si sviluppava il sistema capitalistico, che nuovi movimenti politici emergevano e con essi i movimenti collettivi, la sociologia assunse il compito di indagare e di tentare di risolvere i molteplici problemi di una società moderna. Oggi, il sociologo, deve saper analizzare e rispondere ad altre questioni della convivenza sociale: la globalizzazione, l’ecologia, il genere e la sessualità, le migrazioni… grandi tematiche che portano in sé le trasformazioni delle relazioni sociali, della famiglia, della stratificazione, dell’istruzione, della religione, delle arti, dell’utilizzo dei mass media. Il corso intende dunque affrontare le forme e i mutamenti del vivere in società, secondo diverse teorie e metodi di indagine.
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SPS/07
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Attività formative di base
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ITA |
22901798 -
PEDAGOGIA SPECIALE
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Erogato presso
22901902-1 PEDAGOGIA SPECIALE I in SCIENZE DELL'EDUCAZIONE (DM 270) L-19 N0 GRASSELLI BRUNA
( programma)
Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Approfondire le dimensioni della resilienza, del dono, dell’empatia e della responsabilità quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.
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9
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M-PED/03
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Attività formative di base
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ITA |
22901800 -
DIDATTICA SPECIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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22901800-2 -
DIDATTICA SPECIALE
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
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3
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M-PED/03
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Attività formative di base
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ITA |
22901800-1 -
DIDATTICA SPECIALE
( programma)
- FONDAMENTI DI DIDATTICA/DIDATTICA SPECIALE: CONCETTI, METODOLOGIE E STRUMENTI - PROCESSO EDUCATIVO, PROGETTUALITÀ, PROGETTAZIONE: DIAGNOSI DEI BISOGNI E FORMULAZIONE OBIETTIVI - LA CREATIVITÀ E LA PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE/INCLUSIONE.
( testi)
- DE ANGELIS B., PROGETTUALITÀ EDUCATIVA E QUALITÀ PEDAGOGICA. UNA ANTOLOGIA DI TESTI, ANICIA, ROMA, 2011 - CAJOLA L., IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE, ANICIA, ROMA,2006 - DE ANGELIS B.-MUZI M., COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO, FORMAZIONE, ANICIA, ROMA, 2003 (CAPITOLI 2,3,5,6,7,8,10) - GASPARI P., NARRAZIONE E DIVERSITÀ, ANICIA, ROMA, 2008 - GIUSTI S.-BATINI F.-DEL SARTO G., NARRAZIONE E INVENZIONE, ERICKSON, TRENTO, 2007.
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M-PED/03
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Attività formative di base
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ITA |
22901801 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO I SEGUENTI: - ACQUISIRE I CONCETTI DI BASE DELLO SPERIMENTALISMO; - DISTINGUERE LE PROPOSIZIONI DI SENSO COMUNE DAI GIUDIZI SCIENTIFICI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO; - IDENTIFICARE LE PRINCIPALI FORME DELLA DEDUZIONE E DELL’INDUZIONE; - DEFINIRE UN PROBLEMA; - FORMULARE IPOTESI; STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; - SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; ASSUMERE DECISIONI; VALUTARE IL RISCHIO DELLE DECISIONI; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI E METODOLOGICI DELL’INDAGINE EMPIRICA; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA. - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA; - IDENTIFICARE GLI ELEMENTI DELLA DEFINIZIONE DI UN PROBLEMA; - INTERPRETARE E FORMULARE IPOTESI; - STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO.
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Erogato presso
22901801 PEDAGOGIA SPERIMENTALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 LOSITO BRUNO
( programma)
EDUCAZIONE E NATURA. EDUCAZIONE E ISTRUZIONE. DETERMINISMO EDUCATIVO. LA SCUOLA COME ISTITUZIONE SPECIALIZZATA. ATTITUDINI E RENDIMENTO SCOLASTICO. LE VARIABILI CHE INFLUENZANO IL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA RICERCA IN AMBITO EDUCATIVO. DOMANDE DI RICERCA, PROBLEMI E IPOTESI. I MODELLI DI INDAGINE. L’APPROCCIO SPERIMENTALE. VARIABILI E COSTRUTTI. MISURE E SCALE. L’OSSERVAZIONE. LE INTERVISTE NELLA RICERCA EDUCATIVA. PEDAGOGIA SPERIMENTALE E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE.
( testi)
B. VERTECCHI, LE PAROLE DELLA SCUOLA, MILANO, RSC-LA NUOVA ITALIA, 2002 B. VERTECCHI, G. AGRUSTI, B. LOSITO, ORIGINI E SVILUPPI DELLA RICERCA VALUTATIVA, MILANO, FRANCOANGELI, 2010
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M-PED/04
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Attività formative di base
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ITA |
22901813 -
PSICOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
Introduzione alla psicologica e alle sue metodologie di analisi concettuale e di ricerca osservativa, simulativa e sperimentale. Analisi dei meccanismi e processi motivazionali, cognitivi e affettivi della mente umana. Applicazione della ricerca psicologica in ambiti della vita quotidiana quali il lavoro, l’educazione, la comunicazione interpersonale, mediatica e politica.
Canale: AL
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BIASCI VALERIA
( programma)
Storia, modelli teorici e metodi di indagine nella ricerca psicologica. Stati e livelli di coscienza. I processi cognitivi: percezione, apprendimento, memoria, pensiero, creatività. Le dinamiche affettive: emozioni, motivazioni e conflitto psichico.
( testi)
Bibliografia per la preparazione dell'esame: 1) GERRIG R.J., ZIMBARDO P.G., ANOLLI L.M. (a cura di), Psicologia generale. Pearson Italia, Milano-Torino, 2012 (esclusi i capp. 1, 3 e 5 ed i paragrafi: 10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.7, 11.1 e 11.2). 2) BIASI V., Il conflitto psichico. Analisi fenomenologiche e verifiche sperimentali. Monolite, Roma, 2006. 3) BONAIUTO P., GIANNINI A.M., BIASI V. (a cura di), Lineamenti di storia della psicologia. Monolite, Roma, 2008.
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M-PSI/01
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Attività formative di base
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ITA |
22901817 -
TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OGGETTO, DA UN LATO, LO STUDIO DELLA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE QUALE PRESUPPOSTO ESSENZIALE ED IMPRESCINDIBILE AI FINI DELLA SUA TUTELA, IN AMBITO FAMILIARE E SOCIALE, DALL’ALTRO, LO STUDIO DEI FATTORI DI DEVIANZA E DEGLI INTERVENTI ISTITUZIONALI CORRETTIVI. LA SUA FIGURA, IN QUANTO SOGGETTO DI DIRITTO ALLA PROTEZIONE, È RILEVANTE ALL’INTERNO DELL’ANALISI DEGLI ASPETTI GIURIDICI E SOCIALI DA RIFERIRE ALLA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI OGNI INDIVIDUO.
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IUS/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901819 -
INFORMATICA E ABILITÀ INFORMATICHE MULTIMEDIALI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE IL RAGGIUNGIMENTO DEI SEGUENTI OBIETTIVI: APPROCCIO MORBIDO ALLE TECNOLOGIE INFORMATICHE; RECUPERO DEL SENSO PRATICO NELL’UTILIZZAZIONE DEL PC; RAPPORTO UTILITARIO CON LA MACCHINA.
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CARDINALI CRISTIANA
( programma)
IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLA COMPRENSIONE E ALL'UTILIZZO DEL PERSONAL COMPUTER E DEI PIU' COMUNI PROGRAMMI DI AUTOMAZIONE D'UFFICIO, COME ELABORATORE DI TESTI, FOGLIO DI CALCOLO, ARCHIVI INFORMATICI, STRUMENTI PER PRESENTAZIONI.
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MEZZINI MAURO
( programma)
IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLA COMPRENSIONE E ALL'UTILIZZO DEL PERSONAL COMPUTER E DEI PIU' COMUNI PROGRAMMI DI AUTOMAZIONE D'UFFICIO, COME ELABORATORE DI TESTI, FOGLIO DI CALCOLO, ARCHIVI INFORMATICI, STRUMENTI PER PRESENTAZIONI.
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INF/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901822 -
ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RENDERE GLI STUDENTI CONSAPEVOLI DELLA COMPLESSITÀ DELL’ETICA E DELLA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE IN AMBITO. SI ESAMINERANNO IL CONCETTO DI RESPONSABILITÀ E QUELLO DI EMPATIA QUALI CONDIZIONI DI POSSIBILITÀ DI UNA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA INTEGRA. CONCETTI QUESTI FONDAMENTALI PER LA PROFESSIONE DI EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITÀ E PIÙ IN GENERALE PER CHI SI OCCUPA DI SCIENZE UMANE.
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M-FIL/03
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Attività formative di base
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ITA |
22901823 -
ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE
(obiettivi)
Gli obiettivi dell’attività formativa sono: a) ripercorrere alcuni nodi concettuali del dibattito e della ricerca etno-antropologica, dal superamento del concetto di razza alla formulazione di quello di cultura, fino alla decostruzione delle contraddizioni del culturalismo, dal punto di vista una nuova etnografia dei mondi contemporanei; b) fornire elementi critici per affrontare temi e problemi legati alla globalizzazione contemporanea come complesso intreccio di processi locali e transnazionali; c) sviluppare la prospettiva di studi dell’antropologia politica, nell’analisi delle contraddizioni storiche legate al concetto di identità etnica come nelle riflessioni che definiscono l'ambito del multiculturalismo, ponendole in relazione con le realtà migratorie e nello studio delle diverse forme in cui razzismi vecchi e nuovi, insieme ad altre pratiche di esclusione, articolano processi inediti di costruzione sociale della differenza.
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POMPEO FRANCESCO
( programma)
IL CORSO PROPONE UNA RICOGNIZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELL’ANTROPOLOGIA POLITICA DI TEMI E PROBLEMI LEGATI ALLA MONDIALIZZAZIONE CONTEMPORANEA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE REALTÀ DEL METISSAGE. VERRANNO QUINDI RIPERCORSI ALCUNI SNODI CONCETTUALI DELLA RICERCA – IL CONCETTO DI CULTURA DAL SUPERAMENTO DELLA “RAZZA” AI RISCHI DEL MULTI-CULTURALISMO; IL RIFERIMENTO ALL’ETNIA, DALLA SITUAZIONE COLONIALE ALLE ATTUALI DINAMICHE DI ETNICIZZAZIONE – IN RELAZIONE ALLE REALTÀ MIGRATORIE DEL CONTEMPORANEO, ANALIZZANDO LE FORME IN CUI VECCHI E NUOVI RAZZISMI ARTICOLANO, INSIEME AD ALTRE PRATICHE DI ESCLUSIONE, PROCESSI DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLA DIFFERENZA.
( testi)
POMPEO, F., AUTENTICI METICCI. SINGOLARITÀ E ALTERITÀ NELLA GLOBALIZZAZIONE, MELTEMI, ROMA 2009
• L’ETNICIZZAZIONE DEL SOCIALE, N. 22, ZAPRUDER. RIVISTA DI STORIA DELLA CONFLITTUALITÀ SOCIALE, 2010.
• FUSASCHI M., POMPEO F., A CURA DI, MIGRANTI & MEDIATORI. ETNOGRAFIE MINIME DI UN CAMPO CONTROVERSO, CISU, ROMA 2011.
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M-DEA/01
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Attività formative di base
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ITA |
22901827 -
MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE
(obiettivi)
I CONTENUTI DISCIPLINARI SONO: CONOSCENZE DI BASE RELATIVE ALL’IGIENE GENERALE, ALLA PREVENZIONE E ALLA PROFILASSI DELLE MAGGIORI MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI E DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE; NOZIONI DI BASE SULLA RIABILITAZIONE.
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Erogato presso
22901827 MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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Erogato presso
22901827 MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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MED/42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901830 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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22901830-2 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901830-1 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901831 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - BASE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
CHE COS'È LA CONOSCENZA E QUAL È, SE C'È, IL RAPPORTO TRA MENTE E CORPO, TRA STATI MENTALI E STATI FISICI DEL CERVELLO? IN OPPOSIZIONE ALLA POSIZIONE MATERIALISTICA CHE NEGA L'ESISTENZA DEGLI STATI MENTALI, POPPER SOSTIENE CHE TRA I DUE ORDINI DI STATI ESISTE UN'INTERAZIONE ED ESPONE QUI LA SUA TEORIA DI MONDO 3, CIOÈ QUEL MONDO DOVE SI INCONTRANO LE IDEE (MONDO 1) E LA REALTÀ (MONDO 2) E DOVE È POSSIBILE TROVARE SOLUZIONE AL PROBLEMA MIND-BODY. RIPRENDENDO LE SUE POSIZIONI CIRCA IL CARATTERE FONDAMENTALMENTE CONGETTURALE DELLA CONOSCENZA, POPPER ILLUMINA UNO SNODO CRUCIALE DELL'IDENTITÀ DELL'UOMO, CHE HA A CHE FARE CON I MECCANISMI DELLA CREATIVITÀ, DELLA RAZIONALITÀ, DEL RAPPORTO TRA L'INDIVIDUO E LE SUE AZIONI.
( testi)
- POPPER K., LA CONOSCENZA E IL PROBLEMA CORPO-MENTE, IL MULINO 1996 - IMPARA P., SAPERE EDUCATIVO E CONOSCENZE POSSIBILI, ARMANDO CURCIO 2011.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901832 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901833 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
(obiettivi)
INTEGRAZIONE DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI NEUROLOGICO, NEUROPSICOLOGICO, PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, COMUNICATIVO, INTERPRETATIVO NONCHÉ DELLE CONOSCENZE RELATIVE AI MODELLI DELLA MENTE E DELL’INTELLIGENZA CON GLI ASPETTI INNOVATIVI DELLA RICERCA PEDAGOGICA. ANALISI DEI SIGNIFICATI E DEGLI ASPETTI DINAMICI DELLA COMUNICAZIONE UMANA; CAPACITÀ DI INTERPRETAZIONE E USO DEGLI STRUMENTI NECESSARI ALLA RI-LETTURA E ALLA RI-COSTRUZIONE DEL SÉ: LA NARRAZIONE BIOGRAFICA, AUTOBIOGRAFICA E SOCIOGRAFICA. PERCEZIONE, ORGANIZZAZIONE E ATTUALITÀ DEL SAPERE IN CORRELAZIONE CON IL CAMBIAMENTO.
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22901833-2 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901833-1 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901834 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - BASE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
PICCIONE V., MAPPE EDUCATIVE E FORMATIVE 1. I NUOVI SETTING PEDAGOGICI, AEMME, ROMA 2008GIULIANI V., L'ACQUA COME ELEMENTO MEDIATORE IN EDUCAZIONE E TERAPIA, AEMME, ROMA 2010RAPONI R., STRUMENTI ED ESPRESSIVITÀ. DALLA PAROLA ALLA VOCE, AEMME, ROMA 2010MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901835 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
Piccione V., Mappe educative e formative 1. I nuovi setting pedagogici, Aemme, Roma 2008Giuliani V., L'acqua come elemento mediatore in educazione e terapia, Aemme, Roma 2010Raponi R., Strumenti ed espressività. Dalla parola alla voce, Aemme, Roma 2010Miliacca C., La pellicola e lo psicologo, Aemme, Roma 2008Borgna E., Noi siamo un colloquio, Feltrinelli, Milano 1999
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901842 -
TIROCINIO
(obiettivi)
IL CORSO INDIVIDUA ED ELABORA PROGETTI EDUCATIVI DI DUE DIVERSI TIPI: QUELLO PROPRIO DELLO STUDENTE IMPEGNATO NELLA SUA ESPERIENZA FORMATIVA PRESSO I SERVIZI ALLA PERSONA CON I QUALI IL CORSO DI LAUREA È LEGATO DA UN REGIME DI CONVENZIONI; QUELLO PROPRIO DELLA PROFESSIONE IN BASE AL QUALE LE CONOSCENZE STRATEGICHE E METODOLOGICHE VENGONO IMPEGNATE PER COSTRUIRE COMPETENZE EDUCATIVE ED OPERATIVE DA ADOTTARE CON SPECIFICI CASI PATOLOGICI E PSICOPATOLOGICI. LA SUPERVISIONE COSTITUISCE STRATEGIA FORMATIVA FONDAMENTALE ALL’INTERNO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ESPERITO DALLO STUDENTE.
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Erogato presso
22901842 TIROCINIO in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 DE ANGELIS DANIELE
( programma)
- LA PROFESSIONE DI EDUCATORE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA; - LINEE D’INDIRIZZO TEORICO, D’ORIENTAMENTO E METODOLOGICO DELL’ATTIVITÀ DI TIROCINIO COME FORMAZIONE SUL CAMPO DEL RELATIVO PROFILO PROFESSIONALE; - ANALISI STORICA E SOCIALE DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E SOCIO-SANITARI COME SEDI DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE; - ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE FORMATIVA SULLE ESPERIENZE FORMATIVE DI TIROCINIO PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE; - METODI E TECNICHE DEL LAVORO DI GRUPPO COME STRATEGIE FORMATIVE DI UNA PROFESSIONE A RILEVANTE VALENZA SOCIALE.
( testi)
1) OCCULTO R., IL LAVORO DI EDUCATORE. FORMAZIONE, METODOLOGIA, NUOVI SCENARI SOCIALI, CAROCCI FABER, ROMA 2007; 2) CHIARLE PREVER F., PIDELLO M., RONDA L. (A CURA DI) LA RESPONSABILITÀ DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE. ETICA E PRASSI DEL LAVORO SOCIO-EDUCATIVO, CAROCCI FABER, ROMA 2002; 3) FRABBONI F., PINTO MINERVA F., MANUALE DI PEDAGOGICA GENERALE, EDIZ. LATERZA, BARI 2000; 4) DE MONTICELLI R., LA FENOMENOLOGIA COME METODO DI RICERCA FILOSOFICA E LA SUA ATTUALITÀ, GUERINI E ASSOCIATI, MILANO 2003.
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12
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22901843 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA DISCIPLINA CONSISTONO NELLA ACQUISIZIONE DI UN LESSICO DI BASE FILOSOFICO, IN UNA INQUADRATURA STORICA DELLA RIFLESSIONE FILOSOFICA E NEL SUO SVILUPPO ALL’INTERNO DELLA CULTURA OCCIDENTALE, NELLA COMPRENSIONE DELLE PRINCIPALI TEORIE FILOSOFICHE.
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Erogato presso
22901843 STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IMPARA PAOLO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI METTERE LO STUDENTE A CONTATTO DIRETTO CON I TESTI FILOSOFICI ANTICHI E DI FORNIRGLI GLI STRUMENTI STORICI, FILOSOFICI E FILOLOGICI PER INTERPRETARLI, COMPRENDERNE L’ORIGINALITÀ E LA SPECIFICITÀ E COMMENTARLI CON OPPORTUNA PERIZIA ERMENEUTICA, ANCHE SULLO SFONDO DI ADEGUATI RINVII ALLE PRINCIPALI CORRENTI STORIOGRAFICHE SUL PENSIERO ANTICO. IL FEDONE FA PARTE DEI DIALOGHI COSIDDETTI SOCRATICI, QUELLI CIOÈ CHE RISPECCHIANO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE MAESTRO, MA RIVELA GIÀ UNA FORTE AUTONOMIA NEL PENSIERO DI PLATONE. IL TEMA AFFRONTATO E DISCUSSO IN QUESTO DIALOGO CON SERRATA DIALETTICA E STUPEFACENTE PSICOLOGIA È QUELLO, INDUBBIAMENTE COMPLESSO, DELLA NATURA DELL’ANIMA, DELLE SUE CONTRASTANTI TENDENZE, DELLA SUA ESSENZA IMMORTALE.
( testi)
TESTI DI RIFERIMENTO - PLATONE, FEDONE, QUALSIASI EDIZIONE (ALL EDITION). - IMPARA P., PLATONE FILOSOFO DELL’EDUCAZIONE, ARMANDO EDITORE 2002.
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6
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M-FIL/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902177 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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22902177-1 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902177-2 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902178 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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22902178-2 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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3
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MED/25
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18
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902178-1 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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6
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MED/25
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902180 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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3
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MED/25
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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22902181-2 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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3
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MED/39
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181-1 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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6
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MED/39
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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6
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MED/39
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902183 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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3
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MED/39
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18
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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Erogato presso
22902185 FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 SANTARONE DONATO
( programma)
IL CORSO INTENDE FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DEI SAPERI PROFESSIONALI ATTRAVERSO UNA RIFLESSIONE GUIDATA SUI PROBLEMI, I LIMITI E LE PROSPETTIVE DELLE POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE. SARANNO ANALIZZATE ALCUNE SPECIFICHE PROBLEMATICHE CONNESSE A TEMI COME IL LAVORO, LA SANITÀ, LA SCOLARIZZAZIONE, LA CONDIZIONE DELLA DONNA, ANCHE ATTRAVERSO LO STUDIO DI CASO DEI PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. PER QUESTE PROBLEMATICHE SARANNO INDIVIDUATE E ILLUSTRATE IPOTESI PER COERENTI INTERVENTI FORMATIVI OPPORTUNAMENTE PENSATI IN MODO INTEGRATO CON ALTRI INTERVENTI DI NATURA SOCIALE, PER FAVORIRE LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SOCIALE E FAVORIRE PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA.
( testi)
RICHARD SENNET , RISPETTO, IL MULINO, BOLOGNA 2009. MASSIMILIANO FIORUCCI (A CURA DI), UN'ALTRA CITTÀ È POSSIBILE. PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. GEORDIE ONLUS, ROMA 2010 VIRGINIA WOOLF, UNA STANZA TUTTA PER SÉ, EDIZIONE A SCELTA DELLO STUDENTE.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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Erogato presso
22902186 PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 DE ANGELIS BARBARA
( programma)
I FONDAMENTI TEORICI E LE APPLICAZIONI METODOLOGICO-OPERATIVE FORNITI DAL DIBATTITO PEDAGOGICO ATTUALE INTORNO AI FENOMENI CHE POSSONO “PREDISPORRE” ALLA DEVIANZA, RAPPRESENTANO LA BASE DI PARTENZA PER UNA RIFLESSIONE SU ALCUNE PROBLEMATICHE EMERGENTI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA: - LA REALTÀ DEL DISAGIO MINORILE - LA MARGINALITÀ COME CONDIZIONE PROVOCATA DALL’EMARGINAZIONE - LA PREVENZIONE COME PROMOZIONE EDUCATIVA - IL RECUPERO DALLA DEVIANZA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE - IDENTITÀ, RUOLO E FORMAZIONE DELL'EDUCATORE.
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO PER UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, (IN CORSO DI STAMPA), 2011 - CAVALLO M., RAGAZZI SENZA, MONDADORI, MILANO, 2002 - CAMBI F.-CATARSI E.-COLICCHI E.-FRATINI C.-MUZI M., LE PROFESSIONALITÀ EDUCATIVE. TIPOLOGIA, INTERPRETAZIONE E MODELLO, CAROCCI, ROMA, 2003 SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE TESTO: SARTARELLI G., PEDAGOGIA PENITENZIARIA E DELLA DEVIANZA, ARACNE, ROMA, 2005.
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902191 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, DELL’ORGANIZZAZIONE DEI POTERI PUBBLICI, DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLO STATO, DELL’UNIONE EUROPEA, DELLE REGIONI E DEL GOVERNO LOCALE. SI PROPONE INOLTRE DI FAR CONOSCERE ED ANALIZZARE LA NORMATIVA POSTA A TUTELA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI COSTITUZIONALMENTE GARANTITI.
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Erogato presso
22902191 DIRITTO COSTITUZIONALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 COLAPIETRO CARLO
( programma)
ORDINAMENTO. DIRITTO. STATO. LE FONTI DEL DIRITTO. LE FONTI DELL'UNIONE EUROPEA. IL PARLAMENTO. IL GOVERNO. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. LE AUTONOMIE TERRITORIALI E IL LORO RUOLO NELLA GARANZIA DEI DIRITTI. LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE. PRINCIPI IN TEMA DI GIURISDIZIONE. DIRITTI E LIBERTÀ. WELFARE STATE E DIRITTI SOCIALI. DIRITTO ALLA SALUTE E DIRITTO ALL’ASSISTENZA SOCIALE. DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE.
( testi)
ROBERTO BIN –GIOVANNI PITRUZZELLA -DIRITTO PUBBLICO PER I SERVIZI SOCIALI- GIAPPICHELLI, TORINO, 2014
C. COLAPIETRO, DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE, EDITORIALE SCIENTIFICA, NAPOLI, 2011
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6
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IUS/08
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902194 -
TIROCINIO
(obiettivi)
OBIETTIVO PRIORITARIO PER IL TIROCINIO DEL III ANNO È QUELLO DI MANTENERE COSTANTE IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI EDUCATIVA, UTILIZZANDO SEMPRE PIÙ LE SCIENZE E LA LORO INTEGRAZIONE IN UNA PROSPETTIVA DI APPROCCIO GLOBALE. LA SCELTA DEI TIROCINI VERTERÀ IN AREE OPERATIVE DI MAGGIOR DISAGIO (TOSSICODIPENDENZA, DISAGIO PSICHICO, AUTISMO, RIABILITAZIONE SOCIALE, ECC.) IN ARMONIA, PER QUANTO POSSIBILE, CON GLI INTERESSI DEGLI STUDENTI E IN RAPPORTO ALLE ESPERIENZE PREGRESSE DI TIROCINIO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’OSSERVAZIONE LIBERA E ALL’OSSERVAZIONE STRUTTURATA. SARANNO ESCLUSI TIROCINI CHE POTREBBERO RIPETERE ESPERIENZE GIÀ FATTE E/O ULTERIORI ESPERIENZE DI SERVIZIO CIVILE QUANDO È STATO EFFETTUATO E RICONOSCIUTO DALL’UNIVERSITÀ.
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Erogato presso
22902194 TIROCINIO in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 DE ANGELIS DANIELE
( programma)
SARÀ FAVORITA NEGLI ALLIEVI, ANCHE ATTRAVERSO MOMENTI DI SUPERVISIONE, LA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA SCELTA FORMATIVA E PROFESSIONALE, STUDIANDO LA RELAZIONE TRA MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO CON LE COMPONENTI COGNITIVE, STRATEGICHE E METACOGNITIVE E LA REALIZZAZIONE DI SÉ. SARÀ RICHIAMATA L’ATTENZIONE SUL WELFARE, SULLE NORME CONCERNENTI I SETTORI DI INTERVENTO TRATTATI E SUI PROBLEMI POSTI DALL’INTEGRAZIONE TRA SERVIZI SOCIALI E SANITARI PER PROMUOVERE, OLTRE LA GLOBALITÀ DELL’APPROCCIO, L’UNITARIETÀ DEGLI INTERVENTI NELLA RELAZIONE CON LE PERSONE UTENTI DEI SERVIZI. SI RICORDA CHE LA FREQUENZA ALLE LEZIONI DI TIROCINIO INTERNO E AL TIROCINIO ESTERNO È OBBLIGATORIA.
( testi)
I TESTI DI RIFERIMENTO SONO: • A CURA DI FRANCESCO GATTI – ORIENTAMENTO E TIROCINIO: L’INTEGRAZIONE TRA LE SCIENZE E DINTORNI – EDIZIONI KAPPA – 2008; • FRANCESCO GATTI – PSICOLOGIA DELL’ORIENTAMENTO PER EDUCATORI PROFESSIONALI – ARMANDO – ROMA – 2006; • FRANCESCO GATTI – INTEGRAZIONE DELLA PERSONA DIVERSAMENTE ABILE – ARMANDO – ROMA – 2006; • FRANCESCO GATTI, CHIARA GATTI, LUIGI GIUSTINO GATTI – COGNITIVISMO, PROBLEM SOLVING E PROBLEMATICHE DEGLI OPERATORI – EDIZIONI UNIVERSITARIE ROMANE – 2008. IN CORSO DI STAMPA, A CURA DI FRANCESCO GATTI: - TOSSICODIPENDENZA: TRA INCERTEZZA E OPERATIVITÀ - ARGOMENTI DI PSICOLOGIA: TRA TEORIA E PRASSI. SARANNO FORNITE ULTERIORI INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE IN RELAZIONE ALLE SCELTE DELL’ARGOMENTO DI TIROCINIO.
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13
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22910001 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - INGLESE
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1
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910002 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - FRANCESE
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1
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910003 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - SPAGNOLO
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1
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22902344 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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22902344-2 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902344-1 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902345 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - BASE
(obiettivi)
INTEGRARE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, MORFO-LINGUISTICO, COMUNICATIVO, CONOSCENZE DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE CON COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, DIDATTICHE.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
DEFINIZIONE E APPROFONDIMENTO DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE E SINTOMATOLOGICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE; INTERPRETAZIONE DI ASPETTI E COMPORTAMENTI PSICOPATOLOGICI; RIFERIMENTI DETTAGLIATI ALLE COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, RIABILITATIVE, DIDATTICHE. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E TECNICHE PER L’USO DI STRUMENTI METODOLOGICI E DIDATTICI SPECIFICI PER L’OSSERVAZIONE, E L’ASCOLTO. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE SPECIFICA, DAL PUNTO DI VISTA PSICOPEDAGOGICO, DELLE PATOLOGIE E DEI COMPORTAMENTI PATOLOGICI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA. CAPACITÀ DI PROGRAMMARE INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI PER LE SPECIFICHE PATOLOGIE ANCHE IN CONSEGUENZA DELLA DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE DIAGNOSTICHE ICD, DSM, ICF, DEI PROFILI SINTOMATICI E DEI METODI OSSERVATIVI.
( testi)
DE CICCO R., LE RADICI UMANE DELLA FOLLIA: SOGLIE DELLA MEDIABILITÀ, STIGMA, PREGIUDIZIO E CONFLITTO, AEMME, ROMA 2009 DE MAIO C., VITELLI D., ... E MI SCOPRO A SORRIDERE, AEMME, ROMA 2010 BORGNA E., L’ARCIPELAGO DELLE EMOZIONI, FELTRINELLI, MILANO 2002 MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008 BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902346 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e approfondimento delle caratteristiche specifiche e sintomatologiche delle patologie e delle psicopatologie; interpretazione di aspetti e comportamenti psicopatologici; riferimenti dettagliati alle competenze metodologiche, strategiche, tecniche, riabilitative, didattiche. Definizione e caratterizzazione delle competenze organizzative e tecniche per l’uso di strumenti metodologici e didattici specifici per l’osservazione, e l’ascolto. Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, delle patologie e dei comportamenti patologici dell'infanzia e dell'adolescenza. Capacità di programmare interventi educativi mirati per le specifiche patologie anche in conseguenza della definizione delle categorie diagnostiche ICD, DSM, ICF, dei profili sintomatici e dei metodi osservativi.
( testi)
De Cicco R., Le radici umane della follia: soglie della mediabilità, stigma, pregiudizio e conflitto, Aemme, Roma 2009De Maio C., Vitelli D., ... E mi scopro a sorridere, Aemme, Roma 2010Borgna E., L’arcipelago delle emozioni, Feltrinelli, Milano 2002 Miliacca C., La pellicola e lo psicologo, Aemme, Roma 2008Borgna E., Noi siamo un colloquio, Feltrinelli, Milano 1999
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902347 -
DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE E DEI SISTEMI URBANI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DELL’ASSETTO GIURIDICO RELATIVO AL SISTEMA DELLA SICUREZZA SOCIALE CHIARENDO GLI ISTITUTI FONDAMENTALI CHE RISULTANO DALLA DISCIPLINA PIÙ RECENTE DELLA MATERIA IN AMBITO NAZIONALE, EUROPEO ED INTERNAZIONALE.
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6
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IUS/08
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22910004 -
LABORATORIO DI PEDAGOGIA PENITENZIARIA
(obiettivi)
PARTENDO DAI BISOGNI EDUCATIVI E DAL RUOLO CHIAVE DELL’IMPEGNO PEDAGOGICO NELL’INTERVENTO DI PREVENZIONE E RECUPERO DELLA DEVIANZA E DELLA CRIMINALITÀ MINORILE, IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE I FENOMENI E LE DINAMICHE DEL DISAGIO E DELLA DEVIANZA METTENDO A CONFRONTO TEORIA E PRASSI, COINVOLGENDO LO STUDENTE IN UN PERCORSO IMPEGNATO AD ACQUISIRE UN SAPERE CRITICO RELATIVO A CONOSCENZE SPECIFICHE ATTE A FAR COGLIERE E A MATURARE ITER FORMATIVI STRETTAMENTE LEGATI ALL’UTILIZZO PROFESSIONALE.
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2
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M-PED/03
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24
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902403 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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22902403-2 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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IMPARA PAOLO
( programma)
Integrazione delle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale pedagogica ed interdisciplinare. Significato della comunicazione educativa come strategia operativa in contesti e processi culturali, sociali, professionali diversi. Modelli professionali imitabili nei contesti educativi. Strategie organizzative e progettuali basate sul modello della rete. Flessibilità delle prestazioni e competenze nella programmazione organica di contenuti e nella sistematicità d'azione.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902403-1 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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IMPARA PAOLO
( programma)
Integrazione delle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale pedagogica ed interdisciplinare. Significato della comunicazione educativa come strategia operativa in contesti e processi culturali, sociali, professionali diversi. Modelli professionali imitabili nei contesti educativi. Strategie organizzative e progettuali basate sul modello della rete. Flessibilità delle prestazioni e competenze nella programmazione organica di contenuti e nella sistematicità d'azione.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902404 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - BASE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902405 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902406 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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22902406-2 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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SANTARONE DONATO
( programma)
DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902406-1 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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SANTARONE DONATO
( programma)
DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902407 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902408 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902409 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - I ANNO
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DI COMPETENZE FONATORIE, LESSICALI, GRAMMATICALI, SINTATTICHE E DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. ACQUISIZIONE DI COMPETENZE ELABORATIVE PER LA COMPRENSIONE E L’ESPRESSIONE IN LINGUA INGLESE
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FILIPPI RAFFAELLA
( programma)
INDIVIDUAZIONE DEI SISTEMI LESSICALI, GRAMMATICI, SINTATTICI, PROSODICI, DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. COMPOSIZIONE DI TESTI SCRITTI ED ORALI IN LINGUA INGLESE. INDIVIDUAZIONE DI UN LESSICO SPECIFICO DELLE PROFESSIONI SOCIO-EDUCATIVE.
( testi)
PICCIONE V.A. (ED.), MINORS AND NEW UNIVERSAL RIGHTS, AEMME, ROMA 2008
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902410 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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22902410-2 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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3
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L-LIN/12
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18
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902410-1 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902411 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - BASE
(obiettivi)
POTENZIAMENTO DI COMPETENZE FONATORIE, LESSICALI, GRAMMATICALI, SINTATTICHE E DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. POTENZIAMENTO DI COMPETENZE ELABORATIVE PER LA COMPRENSIONE E L’ESPRESSIONE IN LINGUA INGLESE USO COMPETENTE DELLE STRUTTURE GRAMMATICALI E SINTATTICHE DELL’INGLESE. LESSICO PEDAGOGICO AMPIO
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
LINGUAGGI NARRATIVO, SCIENTIFICO, PEDAGOGICO. SISTEMI LESSICALI, GRAMMATICI, SINTATTICI. ANALISI ED ELABORAZIONE DEI TESTI. COMPOSIZIONE DI TESTI SCRITTI ED ORALI. USO DI UN LESSICO SPECIFICO DELLE PROFESSIONI SOCIO-EDUCATIVE.
( testi)
PICCIONE VINCENZO A., THE NEW PEDAGOGICAL SETTINGS, AEMME, ROMA 2012 IHEJIRIKA T.C., EMBRACING STREET CHILDREN. BETWEEN MYTHS AND REALITY, AEMME, ROMA 2009
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902412 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Linguaggi narrativo, scientifico, pedagogico.Sistemi lessicali, grammatici, sintattici.Analisi ed elaborazione dei testi.Composizione di testi scritti ed orali.Uso di un lessico specifico delle professioni socio-educative.
( testi)
Piccione Vincenzo A., The new pedagogical settings, Aemme, Roma 2012Ihejirika T.C., Embracing street children. Between myths and reality, Aemme, Roma 2009
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3
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L-LIN/12
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18
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902413 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE METODI E TECNICHE PER LA PRESENTAZIONE DI UNA LETTERATURA PER L’INFANZIA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI UNA IDENTITÀ EDUCATIVA ELABORANDO APPROCCI PEDAGOGICI EDUCATIVI PER LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA.
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22902413-2 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
La letteratura per l’infanzia consente di scoprire il mondo con occhi diversi, da prospettive differenti, di recuperare la dimensione dell’immaginario. Sta però all’educatore saper trasformare le narrazioni in un’“avventura educativa”: l’immergersi nella lettura di fiabe e racconti, l’inventare e costruire storie sono strumenti a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. Oggi è sempre più necessario allargare lo sguardo per esplorare, con coraggio, curiosità e interesse, nuove poetiche e nuovi linguaggi. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate e analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone di fornire agli studenti: • un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia; • una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; • la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura; • un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; • un’analisi sulle potenzialità educative del narrare e del narrarsi nei contesti di disagio.
L’organizzazione del Corso prevede lezioni frontali e attività seminariali e laboratoriali. Verranno perciò utilizzate modalità didattiche di tipo partecipativo.
( testi)
Corso Base: 6 CFU
Elena Zizioli, Storie che educano, integrano e cambiano il mondo, in M. Camerucci (a cura di), Metamorfosi e nuovi scenari pedagogici, Morlacchi, Perugia 2013, pp.181-220. Lorenzo Luatti, E noi? Il posto degli scrittori migranti nella narrativa per ragazzi, Sinnos Editrice, Roma 2010. Bianca Pitzorno, Storia delle mie storie (qualsiasi edizione purché integrale) Gianni Rodari, Grammatica della fantasia (qualsiasi edizione purché integrale)
Tre testi a scelta di tre differenti autori migranti fra le opere indicate nella sezione bibliografica curata da Luatti nel testo su citato, pp. 189-209. Ad integrazione del programma, scaricare i materiali di studio in formato PDF pubblicati sulla bacheca docente alla sezione Materiali didattici.
Integrazione: 3 CFU E. Zizioli, Educare oggi tra rischi e opportunità, in M. Camerucci (a cura di), Bisogni educativi emergenti: ridefinire un percorso, Morlacchi, Perugia, 2014. Un testo a scelta fra: Antonella Cristofaro, Elena Zizioli, La raccolta delle rose, Anicia, Roma 2014; E. Zizioli, A. Cristofaro (a cura di), Il Sole e le Stelle nel Nido di Rebibbia, UniversItalia, Roma 2015.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902413-1 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
La letteratura per l’infanzia consente di scoprire il mondo con occhi diversi, da prospettive differenti, di recuperare la dimensione dell’immaginario. Sta però all’educatore saper trasformare le narrazioni in un’“avventura educativa”: l’immergersi nella lettura di fiabe e racconti, l’inventare e costruire storie sono strumenti a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. Oggi è sempre più necessario allargare lo sguardo per esplorare, con coraggio, curiosità e interesse, nuove poetiche e nuovi linguaggi. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate e analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone di fornire agli studenti: • un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia; • una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; • la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura; • un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; • un’analisi sulle potenzialità educative del narrare e del narrarsi nei contesti di disagio.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE METODI E TECNICHE PER LA PRESENTAZIONE DI UNA LETTERATURA PER L’INFANZIA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI UNA IDENTITÀ EDUCATIVA ELABORANDO APPROCCI PEDAGOGICI EDUCATIVI PER LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902415 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE METODI E TECNICHE PER LA PRESENTAZIONE DI UNA LETTERATURA PER L’INFANZIA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI UNA IDENTITÀ EDUCATIVA ELABORANDO APPROCCI PEDAGOGICI EDUCATIVI PER LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902416 -
DIDATTICA SPECIALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
( testi)
- DE ANGELIS B., PROGETTUALITÀ EDUCATIVA E QUALITÀ PEDAGOGICA. UNA ANTOLOGIA DI TESTI, ANICIA, ROMA, 2011 - CAJOLA L., IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE, ANICIA, ROMA,2006 - DE ANGELIS B.-MUZI M., COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO, FORMAZIONE, ANICIA, ROMA, 2003 (CAPITOLI 2,3,5,6,7,8,10) - GASPARI P., NARRAZIONE E DIVERSITÀ, ANICIA, ROMA, 2008 - GIUSTI S.-BATINI F.-DEL SARTO G., NARRAZIONE E INVENZIONE, ERICKSON, TRENTO, 2007.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902439 -
DIDATTICA SPECIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902459 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902499 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA INVESTONO L’EDUCAZIONE SOCIALE COME SUPERAMENTO DELLA NAZIONALIZZAZIONE RICONOSCENDO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COME I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE IN UNA PROSPETTIVA DI FORMAZIONE INTERCULTURALE.
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22902499-2 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
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3
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M-PED/02
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902499-1 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative di base
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901827 -
MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE
(obiettivi)
I CONTENUTI DISCIPLINARI SONO: CONOSCENZE DI BASE RELATIVE ALL’IGIENE GENERALE, ALLA PREVENZIONE E ALLA PROFILASSI DELLE MAGGIORI MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI E DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE; NOZIONI DI BASE SULLA RIABILITAZIONE.
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Erogato presso
22901827 MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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Erogato presso
22901827 MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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6
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MED/42
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901827 -
MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE
(obiettivi)
I CONTENUTI DISCIPLINARI SONO: CONOSCENZE DI BASE RELATIVE ALL’IGIENE GENERALE, ALLA PREVENZIONE E ALLA PROFILASSI DELLE MAGGIORI MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI E DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE; NOZIONI DI BASE SULLA RIABILITAZIONE.
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Erogato presso
22901827 MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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6
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MED/42
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITÀ DI BASE - 6 CFU - (visualizza)
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22901834 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - BASE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
PICCIONE V., MAPPE EDUCATIVE E FORMATIVE 1. I NUOVI SETTING PEDAGOGICI, AEMME, ROMA 2008GIULIANI V., L'ACQUA COME ELEMENTO MEDIATORE IN EDUCAZIONE E TERAPIA, AEMME, ROMA 2010RAPONI R., STRUMENTI ED ESPRESSIVITÀ. DALLA PAROLA ALLA VOCE, AEMME, ROMA 2010MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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6
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MED/39
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902501 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI - BASE
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902504 -
AMBITI ESPRESSIVI E COMUNICATIVI DELLE TECNICHE EDUCATIVE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO - BASE
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6
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L-ART/07
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902507 -
TEATRO D’ANIMAZIONE COME SERVIZIO ALLA PERSONA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO È INDIRIZZATO A FORNIRE ADEGUATE CONOSCENZE DI METODO E DI CONTENUTO SULL’ESPERIENZA TEATRALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ANTROPOLOGIA ALLA FORMAZIONE E AL RUOLO DELL’ATTORE NELL’ESPERIENZA TEATRALE.
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6
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L-ART/06
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA DI BASE - 6 CFU - (visualizza)
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22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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6
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MED/39
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE METODI E TECNICHE PER LA PRESENTAZIONE DI UNA LETTERATURA PER L’INFANZIA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI UNA IDENTITÀ EDUCATIVA ELABORANDO APPROCCI PEDAGOGICI EDUCATIVI PER LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA.
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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Erogato presso
22902185 FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 SANTARONE DONATO
( programma)
IL CORSO INTENDE FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DEI SAPERI PROFESSIONALI ATTRAVERSO UNA RIFLESSIONE GUIDATA SUI PROBLEMI, I LIMITI E LE PROSPETTIVE DELLE POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE. SARANNO ANALIZZATE ALCUNE SPECIFICHE PROBLEMATICHE CONNESSE A TEMI COME IL LAVORO, LA SANITÀ, LA SCOLARIZZAZIONE, LA CONDIZIONE DELLA DONNA, ANCHE ATTRAVERSO LO STUDIO DI CASO DEI PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. PER QUESTE PROBLEMATICHE SARANNO INDIVIDUATE E ILLUSTRATE IPOTESI PER COERENTI INTERVENTI FORMATIVI OPPORTUNAMENTE PENSATI IN MODO INTEGRATO CON ALTRI INTERVENTI DI NATURA SOCIALE, PER FAVORIRE LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SOCIALE E FAVORIRE PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA.
( testi)
RICHARD SENNET , RISPETTO, IL MULINO, BOLOGNA 2009. MASSIMILIANO FIORUCCI (A CURA DI), UN'ALTRA CITTÀ È POSSIBILE. PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. GEORDIE ONLUS, ROMA 2010 VIRGINIA WOOLF, UNA STANZA TUTTA PER SÉ, EDIZIONE A SCELTA DELLO STUDENTE.
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6
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M-PED/03
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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Erogato presso
22902186 PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE in EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITA' (DM 270) L-19 N0 DE ANGELIS BARBARA
( programma)
I FONDAMENTI TEORICI E LE APPLICAZIONI METODOLOGICO-OPERATIVE FORNITI DAL DIBATTITO PEDAGOGICO ATTUALE INTORNO AI FENOMENI CHE POSSONO “PREDISPORRE” ALLA DEVIANZA, RAPPRESENTANO LA BASE DI PARTENZA PER UNA RIFLESSIONE SU ALCUNE PROBLEMATICHE EMERGENTI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA: - LA REALTÀ DEL DISAGIO MINORILE - LA MARGINALITÀ COME CONDIZIONE PROVOCATA DALL’EMARGINAZIONE - LA PREVENZIONE COME PROMOZIONE EDUCATIVA - IL RECUPERO DALLA DEVIANZA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE - IDENTITÀ, RUOLO E FORMAZIONE DELL'EDUCATORE.
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO PER UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, (IN CORSO DI STAMPA), 2011 - CAVALLO M., RAGAZZI SENZA, MONDADORI, MILANO, 2002 - CAMBI F.-CATARSI E.-COLICCHI E.-FRATINI C.-MUZI M., LE PROFESSIONALITÀ EDUCATIVE. TIPOLOGIA, INTERPRETAZIONE E MODELLO, CAROCCI, ROMA, 2003 SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE TESTO: SARTARELLI G., PEDAGOGIA PENITENZIARIA E DELLA DEVIANZA, ARACNE, ROMA, 2005.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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SANTARONE DONATO
( programma)
IL CORSO INTENDE FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DEI SAPERI PROFESSIONALI ATTRAVERSO UNA RIFLESSIONE GUIDATA SUI PROBLEMI, I LIMITI E LE PROSPETTIVE DELLE POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE. SARANNO ANALIZZATE ALCUNE SPECIFICHE PROBLEMATICHE CONNESSE A TEMI COME IL LAVORO, LA SANITÀ, LA SCOLARIZZAZIONE, LA CONDIZIONE DELLA DONNA, ANCHE ATTRAVERSO LO STUDIO DI CASO DEI PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. PER QUESTE PROBLEMATICHE SARANNO INDIVIDUATE E ILLUSTRATE IPOTESI PER COERENTI INTERVENTI FORMATIVI OPPORTUNAMENTE PENSATI IN MODO INTEGRATO CON ALTRI INTERVENTI DI NATURA SOCIALE, PER FAVORIRE LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SOCIALE E FAVORIRE PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA.
( testi)
RICHARD SENNET , RISPETTO, IL MULINO, BOLOGNA 2009. MASSIMILIANO FIORUCCI (A CURA DI), UN'ALTRA CITTÀ È POSSIBILE. PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE FAMIGLIE ROM E SINTE A ROMA. GEORDIE ONLUS, ROMA 2010 VIRGINIA WOOLF, UNA STANZA TUTTA PER SÉ, EDIZIONE A SCELTA DELLO STUDENTE.
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M-PED/03
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
I FONDAMENTI TEORICI E LE APPLICAZIONI METODOLOGICO-OPERATIVE FORNITI DAL DIBATTITO PEDAGOGICO ATTUALE INTORNO AI FENOMENI CHE POSSONO “PREDISPORRE” ALLA DEVIANZA, RAPPRESENTANO LA BASE DI PARTENZA PER UNA RIFLESSIONE SU ALCUNE PROBLEMATICHE EMERGENTI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA: - LA REALTÀ DEL DISAGIO MINORILE - LA MARGINALITÀ COME CONDIZIONE PROVOCATA DALL’EMARGINAZIONE - LA PREVENZIONE COME PROMOZIONE EDUCATIVA - IL RECUPERO DALLA DEVIANZA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE - IDENTITÀ, RUOLO E FORMAZIONE DELL'EDUCATORE.
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO PER UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, (IN CORSO DI STAMPA), 2011 - CAVALLO M., RAGAZZI SENZA, MONDADORI, MILANO, 2002 - CAMBI F.-CATARSI E.-COLICCHI E.-FRATINI C.-MUZI M., LE PROFESSIONALITÀ EDUCATIVE. TIPOLOGIA, INTERPRETAZIONE E MODELLO, CAROCCI, ROMA, 2003 SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE TESTO: SARTARELLI G., PEDAGOGIA PENITENZIARIA E DELLA DEVIANZA, ARACNE, ROMA, 2005.
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M-PED/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22902191 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, DELL’ORGANIZZAZIONE DEI POTERI PUBBLICI, DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLO STATO, DELL’UNIONE EUROPEA, DELLE REGIONI E DEL GOVERNO LOCALE. SI PROPONE INOLTRE DI FAR CONOSCERE ED ANALIZZARE LA NORMATIVA POSTA A TUTELA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI COSTITUZIONALMENTE GARANTITI.
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COLAPIETRO CARLO
( programma)
ORDINAMENTO. DIRITTO. STATO. LE FONTI DEL DIRITTO. LE FONTI DELL'UNIONE EUROPEA. IL PARLAMENTO. IL GOVERNO. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. LE AUTONOMIE TERRITORIALI E IL LORO RUOLO NELLA GARANZIA DEI DIRITTI. LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE. PRINCIPI IN TEMA DI GIURISDIZIONE. DIRITTI E LIBERTÀ. WELFARE STATE E DIRITTI SOCIALI. DIRITTO ALLA SALUTE E DIRITTO ALL’ASSISTENZA SOCIALE. DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE.
( testi)
ROBERTO BIN –GIOVANNI PITRUZZELLA -DIRITTO PUBBLICO PER I SERVIZI SOCIALI- GIAPPICHELLI, TORINO, 2014
C. COLAPIETRO, DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE, EDITORIALE SCIENTIFICA, NAPOLI, 2011
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IUS/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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