20401656 -
BIOGEOGRAFIA
(obiettivi)
Lo studente dovrà acquisire la capacità di interpretare i processi di distribuzione degli organismi viventi, a livello mondiale e locale, in chiave ecologica attualistica ed anche storica (paleogeografica e paleoecologica), analizzandoli criticamente in termini di dispersione e vicarianza e secondo le tecniche più recenti.
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BOLOGNA MARCO ALBERTO
( programma)
(a) Generalità introduttive. Cos’è la Biogeografia: Scienza di sintesi tra geografia, paleogeografia, geologia, ecologia, paleoecologia, sistematica filogenetica, faunistica, floristica, genetica delle popolazioni, biologia evoluzionistica. Riepilogo dei concetti di Biologia evoluzionistica (micro e macroevoluzione), di Sistematica (scuole fenetista, evoluzionista classica e cladistica), di Ecologia degli ecosistemi e delle popolazioni. Speciazione (modelli di speciazione, radiazione). Estinzione naturale e di origine antropica. Rilevanza della Biogeografia nella Conservazione della Natura. Storia della Biogeografia: I fondatori della Biogeografia (Buffon, de Candolle, von Humboldt, Lyell, Hooker, Sclater, Darwin, Wallace, Haeckel, Merriam, Simpson, Darlington, Holdaus, Gridelli, De Lattin, Furon, La Greca, Croizat, Wilson e MacArthur, Rozen e Platnick, Morrone, Avise, Hewitt). Le scuole di Biogeografia del XX secolo: Biogeografia storica, ponti, filtri e dispersione; Croizat e la Panbiogeografia; la Biogeografia cladistica; Biogeografia ecologica; Biogeografia statistica; Biogeografia molecolare e Filogeografia. La scuola italiana di Biogeografia: Gridelli, La Greca, Baccetti, Ruffo, Vigna Taglianti, Poldini; la Società Italiana di Biogeografia. (b) Biogeografia storica Biogeografia terrestre e Biogeografia marina. Storia della vita sulla terra: Tettonica a placche e Teoria della deriva dei continenti; macro-placche e micro-placche; trasformazione e spostamento delle masse terrestri e dei mari; evoluzione degli ecosistemi terrestri. Effetti climatici e biogeografici della tettonica a placche. Effetti Plio-Pleistocenici delle glaciazioni; rifugi glaciali pleistocenici; estinzione della megafauna; espansione e retrazione di biomi. Effetti delle glaciazioni nelle aree terrestri e marine temperate e tropicali. Le Regioni biogeografiche terrestri. Regioni floristiche e Regioni zoogeografiche. Cause della differenziazione delle faune e delle flore nelle Regioni biogeografiche; regioni e sottoregioni. Le Regioni biogeografiche marine. La Regione Palearctica (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Neartica (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Orientale (Indo-Malese) (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Afrotropicale (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Neotropicale (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). La Regione Australiana-Oceanica (Australasiana) (limiti; sottoregioni; elementi caratterizzanti). L’Antartide (limiti; elementi caratterizzanti). Le Regioni di transizione biogeografica: Saharo-Sindica; Cinese; Indo-Australe (Wallacea); Centramericana. Regionalizzazione delle faune e delle flore. Biomi e Regioni Biogeografiche. Effetti del clima e dei cicli climatici. Caratteristiche ed origine geologica nelle regioni terrestri. Effetti della circolazione delle acque e delle profondità marina sulle regioni marine. Biomi, loro distribuzione nelle terre emerse e dinamismo. Biomi marini. Differenza tra biomi e regioni biogeografiche. Biomi ed ecosistemi. Trasformazioni antropiche degli ecosistemi. Biogeografia dell’area Mediterranea e dell’Europa: Tetide e Paratetide e formazione del Mediterraneo. Distacco, migrazione e posizionamento delle microplacche. Biogeografia del Cenozoico: crisi di salinità del Messiniano; effetti Plio-Pleistocenici delle glaciazioni e rifugi glaciali pleistocenici. L’areale: specifico e sopra-specifico; areale continuo, frammentato, disgiunto; cause storiche e ecologiche dell’areale; forma dell’areale; areali terrestri e marini. Areale primario e secondario. Fattori fisici, ecologici e paleogeografici che delimitano gli areali: barriere e fattori limitanti della nicchia nell’attuale. Relittualità. Endemicità: areale e conservazione. Modelli distributivi generalizzabili o corotipi: esempi nella Regione Paleartica e nella Regione Afrotropicale. Esempi di distribuzione di taxa vegetali ed animali terrestri. Biogeografia dispersalista (Simpson, Mayr). Dispersal e dispersion. La dispersione come processo biogeografico (espansione di areale), evolutivo (flusso genico e speciazione) ed ecologico (realizzazione della nicchia). Principi della massima somiglianza. Processo specie-specifico e modelli generalizzati. Modalità di dispersione attiva e passiva in piante ed animali. Tipologie di dispersione: jump dispersal, stepping stones dispersal. Dispersione ed ampliamento di areale. Barriere alla dispersione (geografiche ed ecologiche). Colonizzazione. Effetti sui biota dovuti alle immigrazioni. Biogeografia della vicarianza. La vicarianza (modello di allopatria; modello della caduta di barriere). Effetti sui biota. Sistematica cladistica e biogeografia della vicarianza. Modelli di vicarianza di Croizat, Morrone, Nelson e Platnick. Distribuzione delle popolazioni ed abbondanza. Cronogeonemia. Dinamismo degli areali e conservazione. Areali fossili ed attuali. Estinzione locale e totale. La variazione geografica nelle specie (caratteristiche morfologiche e genetico-molecolari). Variazione continua e discreta. Significato evolutivo e biogeografico della variazione. Importanza conservazionista della variazione geografica. Geografia della diversificazione e regionalizzazione. (c) Biogeografia ecologica Biogeografia ecologica: cause attuali della distribuzione delle specie; realizzazione di nicchia; colonizzazione e competizione. Distribuzione e dinamica delle comunità, ecosistemi e biomi. Biogeografia dell’insularità: modello di Wilson e Mac Arthur; conferme sperimentali e casi problematici; applicazione alla Biologia della conservazione. Esempi su isole geografiche, isole ecologiche, cime di montagne. (d) Nuovi metodi di analisi biogeografica Biogeografia molecolare. Filogeografia (mtDNA, nDNA, metodi molecolari e statistici). Esempi di studi su aree di rifugio glaciali e zone di espansione postglaciali. Biogeografia statistica. Analisi di dati molecolari per la Biogeografia; datazioni; direzione di dispersione; tempi di vicarianza. Rappresentazione cartografica della diversità biogeografica: cartografia tradizionale, areogrammi, database georeferenziati, sistemi GIS, sistemi remote-sensing. Mappatura degli areali.
( testi)
Si consiglia Lomolino M.V., Riddle B.R. & Whittaker R.J., Biogeography. Biological Diversity across Space and Time. Sinauer, Sunderland, USA Alcuni concetti saranno desumibili anche in: Zunino M. & Zullini A., Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. Ambrosiana, Milano. Il docente fornirà letteratura specialistica ed altro materiale didattico.
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BIO/05
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410278 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
1. acquisire la conoscenza del ruolo fondamentale dei microrganismi negli ecosistemi e dei fattori che ne influenzano la distribuzione e le interazioni con altri organismi: - biodiversità metabolica e funzionale, struttura e dinamica di comunità microbiche - gruppi tassonomici di batteri e archea 2. conoscenza di metodi tradizionali, molecolari e coltivazione-indipendenti per identificazione/tipizzazione e analisi di popolazioni microbiche 3. valutazione delle molteplici potenzialità applicative di microrganismi ambientali anche come bioindicatori 4. acquisizione di capacità critiche tramite lettura di articoli scientifici.
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VISAGGIO DANIELA
( programma)
1. Evoluzione e sistematica dei microrganismi: origine dei batteri; filogenesi molecolare; gene per il 16S rRNA ed evoluzione; fondamenti di sistematica dei microrganismi 2. Diversità metabolica nei microrganismi: chemiolitotrofia; fermentazioni; respirazione anaerobia; fototrofia 3. Diversità funzionale dei microrganismi: batteri fototrofi e chemiotrofi 4. Metodi di studio in ecologia microbica: a) metodi colturali; b) metodi indipendenti dalla coltivazione: microscopia, analisi genetiche; metagenomica 5. Gli ecosistemi microbici: a) principi di ecologia; b) Interazioni microbiche (Quorum sensing; Biofilm); c) Ambiente terrestre (il suolo); d) Ambienti acquatici (acque dolci e mare); c) Ambienti estremi (abissi; sorgenti idrotermali) 6. Ruolo microbico nei cicli dei nutrienti: carbonio, azoto, zolfo; altri 7. Simbiosi tra microrganismi e tra microrganismi e organismi diversi quali a) piante, b) mammiferi, c) uomo; d) insetti; e) invertebrati acquatici 8. I microrganismi negli ambienti antropizzati: biorisanamento di siti contaminati; trattamento acque; biocorrosione; recupero di minerali da miniere
( testi)
Brock. Biologia dei microrganismi Microbiologia generale, ambientale e industriale • 14/Ed. • Con MyLab Michael T. Madigan - John M. Martinko - David A. Stahl - Kelly S. Bender - Daniel H. Buckley
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BIO/19
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410259 -
ENTOMOLOGIA
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi prevalenti: 1) far acquisire conoscenze di base su morfologia, anatomia, fisiologia, biologia ed evoluzione dei principali gruppi di esapodi. 2) far acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla sistematica e classificazione degli esapodi. 3) proporre gli elementi di base per una discussione sul significato del successo evolutivo degli esapodi e sulla loro importanza nello studio di base ed applicato. 4) far acquisire le conoscenze sulla biodiversità degli esapodi ed i relativi adattamenti. 5) fornire gli strumenti per il riconoscimento tassonomico degli esapodi a livello delle principali famiglie, soprattutto relativamente alle specie della fauna italiana. 6) stimolare ed esaltare la curiosità e le capacità di osservazione e di critica. 7) rendere lo studente in grado di valutare la propria competenza in ambiti particolari del campo specifico.
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BIO/05
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410295 -
ETNOBOTANICA ED ETNOZOOLOGIA
(obiettivi)
Il rapporto tra uomo e ambiente: dall’etnobotanica all’etnoecologia. Metodi utilizzati in etnobiologia. Settori di impiego delle piante spontanee (medicinali, alimentari, artigianali, cosmetiche). Settori applicativi dell’etnobotanica (es. educazione, orti urbani, turismo, alimentare, erboristico e farmacologico. Etnobiologia in diversi contesti geografici e culturali e sue relazioni con l’antropologia. Il contributo dell’etnozoologia alla ricerca faunistica e biogeografica. Etnotassonomia: relazioni tra la sistematica biologica e quella popolare. Conoscenze ecologiche tradizionali e locali. Panoramica sulle strategie di sussistenza di popolazioni indigene (cacciatori-raccoglitori, agricoltori e/o pastori). Ruolo dell’etnobiologia nella conservazione e recupero dell’ambiente. Concetti di adattamento, resilienza, vulnerabilità e punti di non ritorno in sistemi ecologici uomo-ambiente. Analisi della tragedia dei beni comuni in sistemi ecologici uomo-ambiente (es. pesca e caccia non controllate, specie minacciate). Sistemi tradizionali di gestione ambientale di risorse ambientali condivise. Etnobiologia e Servizi Ecosistemici.
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SAVO VALENTINA
( programma)
l rapporto tra uomo e ambiente: dall’etnobotanica all’etnoecologia. Metodi utilizzati in etnobiologia. Settori di impiego delle piante spontanee (medicinali, alimentari, artigianali, cosmetiche). Settori applicativi dell’etnobotanica (es. educazione, orti urbani, turismo, alimentare, erboristico e farmacologico). Etnobiologia in diversi contesti geografici e culturali e sue relazioni con l’antropologia. Il contributo dell’etnozoologia alla ricerca faunistica e biogeografica. Etnotassonomia: relazioni tra la sistematica biologica e quella popolare. Conoscenze ecologiche tradizionali e locali. Panoramica sulle strategie di sussistenza di popolazioni indigene (cacciatori-raccoglitori, agricoltori e/o pastori). Ruolo dell’etnobiologia nella conservazione e recupero dell’ambiente. Concetti di adattamento, resilienza, vulnerabilità e punti di non ritorno in sistemi ecologici uomo-ambiente. Analisi della tragedia dei beni comuni in sistemi ecologici uomo ambiente (es. pesca e caccia non controllate, specie minacciate). Sistemi tradizionali di gestione ambientale di risorse ambientali condivise. Etnobiologia e Servizi Ecosistemici.
( testi)
Caneva G., Pieroni A., Guarrera P.M. (eds) 2013. Etnobotanica: Conservazione di un patrimonio culturale immateriale come risorsa per uno sviluppo sostenibile nel bacino del Mediterraneo. Edipuglia Bari.
Orario di Ricevimento: tutti i giorni della settimana previo appuntamento per email: valentina.savo@uniroma3.it
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BIO/03
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40
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/05
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401676 -
ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE
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I modulo
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3
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BIO/07
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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II modulo
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3
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BIO/07
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410597 -
Metodi e tecniche di educazione e divulgazione naturalistica ed ambientale
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20410597-1 -
Primo modulo
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3
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BIO/07
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410597-2 -
Secondo modulo
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3
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BIO/07
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402025 -
BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE
(obiettivi)
Conoscere l’importanza della bioindicazione e dell’utilizzo degli organismi vegetali ed animali come bioindicatori per il monitoraggio dello stato ambientale (acqua, aria, suolo). Avere una conoscenza approfondita delle metodiche strumentali e delle tecniche di acquisizione e analisi dei dati nel campo della bioindicazione e monitoraggio ecosistemico. Acquisire le conoscenze per poter utilizzare i moderni sistemi di bioindicazione, biomonitoraggio e biorisanamento.
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CESCHIN SIMONA
( programma)
La bioindicazione: concetti di base. Principali caratteristiche ecologiche di un indicatore biologico. Due modi di bioindicare: reagire e bioaccumulare. L’omeostasi dei bioindicatori. Tempi ed attinenza ecologica delle risposte di un bioindicatore a variazioni ambientali. Il significato di disturbo, stress e stressore. Analisi dei principali stressori ambientali (inquinamento chimico-fisico, inquinamento biologico per specie aliene, impatto antropico) e delle relative risposte biologiche. Bioindicazione a diversi livelli di organizzazione biologica (Biomarker e Bioindicatori). Verifica dello status delle comunità vegetali ed animali e valutazione e monitoraggio della qualità ambientale e dell'integrità ecosistemica. Bioindicazione e monitoraggio ambientale in ambiente acquatico, terrestre e aereo. Esempi di applicazione di tecniche standardizzate e sperimentali di bioindicazione e biomonitoraggio (dai Test ecotossicologici alla fitodepurazione di matrici inquinate). Valutazione e monitoraggio della qualità ambientale attraverso l'applicazione di Indici Ecologici e Biotici. La Bioindicazione e il Monitoraggio Ambientale in Italia. Organi Istituzionali nazionali ed internazionali deputati al monitoraggio ambientale.
( testi)
Dispense elaborate dal docente relative al programma svolto durante le lezioni. Studio sul Libro Bioindicatori ambientali, 1998, a cura di F. Sartori, Arti Grafiche Juri Iodice, Sannazzaro (PV).
Il docente riceve lun, merc, ven dalle 9.00 alle 10.00 previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
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BIO/02
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40
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402508 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Comprensione dei principali pathway metabolici sviluppati da microorganismi, piante e animali nella biosintesi di sostanze del metabolismo secondario di particolare interesse per la salute dell’uomo e raggiungimento delle conoscenze di base necessarie per la comprensione degli equilibri chimici che regolano le origini, il trasporto, le trasformazioni e gli effetti di alcuni inquinanti ambientali sia di origine naturale che antropica.
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TOFANI DANIELA
( programma)
Cenni introduttivi sulla chimica delle sostanze naturali. Caratteristiche dei metaboliti secondari. Sostanze allelopatiche. Le vie biosintetiche del metabolismo secondario. Il metabolismo dell’acetato. Prostaglandine. Polichetidi aromatici. Antrachinoni. Cannabinoidi. Aflatossine. Tetracicline. Il metabolismo dello shikimato. Biogenesi dello shikimato. Acidi cinnamici. Lignine. Fenilpropani. Acidi benzoici. Cumarine. Flavonoidi. Tannini. Isoflavoni. Chinoni terpenoidici. Il metabolismo del mevalonato. Biogenesi del acido mevalonico. I vari tipi di terpeni e i composti derivati. Iridoidi. Gibberelline. Caratteristiche strutturali degli steroidi animali. Fitosteroli. Alcaloidi: definizione, amminoacidi originari e nomenclatura. Biosintesi e attività dei principali tipi di alcaloidi: cocaina, nicotina, curari, morfina, loganina, acido lisergico, coniina. Cenni sui carboidrati. Glucosidi cianogenici. Streptomicina. Metaboliti secondari di origine peptidica. Interferoni. Peptidi oppioidi. Tossine peptidiche: ricina e botulino. Penicilline. Principi base della chimica dell’ambiente. Interazioni fra le varie sfere in cui è suddiviso l’ambiente terrestre. L’atmosfera: cenni sulla formazione e deplezione dell’ozono (buco dell’ozono); effetto dei cfc e halon. Cenni sulle specie ossidanti ed inquinanti e il loro monitoraggio. Il particolato: ipa e ftalati. L’effetto-serra: principali gas-serra e loro gwp. Il protocollo di Kyoto. L’idrosfera. Proprietà chimico-fisiche dell’acqua e dei corpi d’acqua. TIC, TOC, TC. Inquinanti organici biodegradabili (COD, BOD5), di difficile ossidazione e tossici (LD50 e LOD50). Bioaccumulazione e biomagnificazione. Metabolismo di alcuni pesticidi.
( testi)
P.M. DEWICK : CHIMICA, BIOSINTESI E BIOATTIVITA’ DELLE SOSTANZE NATURALI. EDIZIONI PICCIN . C. BAIRD, M. CANN “CHIMICA AMBIENTALE”, ZANICHELLI
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6
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CHIM/06
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44
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410301 -
ECOLOGIA E GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI COSTIERI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi la padronanza dei principi dell’ecologia degli ecosistemi costieri e il conseguimento di solide competenze in questo settore, la comprensione del suo rapporto con altre discipline ecologiche (ecologia animale, ecologia vegetale) e il rafforzamento in questo contesto di conoscenze acquisite in precedenza (botanica, zoologia, ecologia). Questo corso propone di analizzare la biodiversità complessiva degli ecosistemi costieri, a livello nazionale ed europeo e le principali minacce. Inoltre, si prevede l’acquisizione di un'ampia padronanza di metodologie strumentali e di tecniche relative alla raccolta, sia in laboratorio che in campo, dei dati biologici ed ambientali. In fine, si propone di sviluppare la preparazione culturale necessaria per l’analisi e la gestione delle risorse naturali degli ecosistemi costieri mirate alla loro tutela, conservazione e valorizzazione, sia in contesti naturali che fortemente modificati dall’uomo, coniugate alla consapevolezza sulle problematiche relative alla conservazione e alla gestione di questi ecosistemi.
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4
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BIO/03
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16
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Attività formative affini ed integrative
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BIO/05
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16
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410208 -
Biologia marina
(obiettivi)
L’insegnamento è una delle attività formative opzionali del Corso di Laurea Magistrale in “Biodiversità e gestione degli ecosistemi”, e consente allo studente di acquisire una conoscenza di base della Biologia Marina e delle problematiche legate alla conservazione dell’ambiente marino, con un’attenzione specifica rivolta al Mar Mediterraneo. Obiettivi formativi dell’insegnamento sono: 1) acquisire i concetti di base di Oceanografia, relativi ai fattori fisico-chimici ed ai movimenti del mare; 2) acquisire le competenze di base relative alla biologia ed agli adattamenti degli organismi marini, nonché alle principali biocenosi del Mar Mediterraneo di interesse conservazionistico ed alla sua biogeografia; 3) acquisire le competenze relative alle principali tecniche di monitoraggio e raccolta dati in ambiente marino; 4) acquisire i concetti e le competenze relative alle criticità esistenti nel Mar Mediterraneo, ed agli strumenti disponibili per la sua gestione e protezione.
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SCALICI MASSIMILIANO
( programma)
1) ELEMENTI DI OCEANOGRAFIA: LE PROPRIETÀ FISICHE DELLE ACQUE (TEMPERATURA-DENSITÀ, TRASPARENZA, COMPOSIZIONE IN SALI, SALINITÀ, CONDUCIBILITÀ, DUREZZA); IL BILANCIO TERMICO DEI CORPI IDRICI; I MOVIMENTI DELLE ACQUE (CORRENTI, MAREE E SESSE); L’OSSIGENO DISCIOLTO, FATTORI CHE NE REGOLANO LA SOLUBILITÀ; L’ANIDRIDE CARBONICA, BICARBONATI E CARBONATI, SISTEMI TAMPONE, ALCALINITÀ E ACIDITÀ MINERALE; IL CICLO DEI NUTRIENTI NEGLI ECOSISTEMI ACQUATICI; LA SOSTANZA ORGANICA NELLE ACQUE, SOLIDI TOTALI, SOSPESI, SEDIMENTABILI, BOD E COD. 2) LA VITA NELLE ACQUE: PLANCTON, NECTON E BENTHOS; ELEMENTI DI CLASSIFICAZIONE, METABOLISMO E CICLI VITALI, METODI DI CAMPIONAMENTO E RACCOLTA, MISURE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DI ABBONDANZA E BIOMASSA; L’ECOLOGIA DELLA COLONNA D’ACQUA E DEI SEDIMENTI: PRODUZIONE PRIMARIA, CONSUMATORI, DEMOLITORI: TRASFERIMENTI E TRASFORMAZIONI ENERGETICHE, PIRAMIDI, CATENE E RETI ALIMENTARI; ESEMPI DI CARATTERISTICHE ECOLOGICHE DI SISTEMI COSTIERI E LAGUNARI
( testi)
Cognetti G., Sarà M., Magazzù G. - Biologia Marina. Edizioni Calderini, Roma, 1999. 596 pagine.
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BIO/07
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410492 -
Tecniche di campionamento zoologico
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le basi teorico-pratiche per la raccolta dati finalizzata allo svolgimento di ricerche zoologiche. - Lo studente apprenderà i criteri di scelta del modello e delle tecniche di campionamento più idonee: (i) al gruppo animale analizzato (invertebrato, vertebrato, acquatico, terrestre, volatore etc.), (ii) al tipo di ricerca da svolgere su di esso (ecologica, tassonomica, filogenetica, anatomica, etc.), (iii) alla biologia ed ecologia delle specie e popolazioni studiate (es. comportamento, struttura spaziale, ciclo biologico), (iv) alla valutazione del numero delle unità campionarie,(v) al contesto dello sforzo di campionamento, (vi) al pattern spaziale e temporale del prelievo. - Mediante simulazioni in laboratorio e sul campo, lo studente apprenderà le tecniche di campionamento dei principali gruppi tassonomici di Metazoi, basate su raccolte dirette, indirette, qualitative o quantitative, metodi di cattura-marcaggio-ricattura, radiotrekking, trappole (con o senza attrattivi, foto-trappole, trappole luminose, a feromone, etc.).
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BIO/05
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32
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410207 -
Biochimica della nutrizione
(obiettivi)
Il corso di Biochimica della Nutrizione intende fornire agli studenti le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso cui l’organismo umano utilizza macro- e micronutrienti al fine di produrre l’energia necessaria per mantenere lo stato di ordine caratteristico di ciascun essere vivente. In particolare, obiettivi del Corso sono la comprensione delle modalità con le quali i diversi gruppi di nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali) ed altre sostanze di origine naturale e non (etanolo, bevande nervine, xenobiotici) vengono assimilati e trasformati nell’organismo umano e ne influenzano lo stato metabolico. Infine il Corso si propone anche di illustrare i meccanismi di formazione delle specie reattive dell’ossigeno legati al metabolismo ed il ruolo protettivo esercitato da composti antiossidanti di origine alimentare
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Erogato presso
20410207 Biochimica della nutrizione in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 POLTICELLI FABIO
( programma)
- Cenni generali sulla funzione plastica ed energetica dei nutrienti - Assorbimento ed utilizzo di - Vitamine - Carboidrati - Lipidi - Amminoacidi - Metabolismo delle principali bevande alcoliche e nervine - Trasduzione del segnale e regolazione delle vie metaboliche - Regolazione metabolica del ciclo alimentazione digiuno - Le specie reattive dell'ossigeno - Gli antiossidanti endogeni ed esogeni - Gli xenobiotici
( testi)
- Leuzzi, Bellocco, Barreca “Biochimica della Nutrizione” Ed. Zanichelli - Arienti "Le basi molecolari della nutrizione" - Cozzani, Dainese "Biochimica degli alimenti e della nutrizione" Ed. Piccin.
- Testi di Biochimica utilizzati per a preparazione dell’esame di Biochimica del corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche.
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6
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BIO/10
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401653 -
BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire una panoramica delle attività di un laboratorio di analisi cliniche inserita nel contesto organizzativo e commerciale attuale, di illustrare le varie fasi che costituiscono le analisi cliniche e di passare in rassegna le principali metodologie, sia in campo biochimico che molecolare, impiegate nei moderni laboratori biomedici a scopo diagnostico e quindi di fornire le basi per l’interpretazione dei risultati in chiave fisiopatologica. Promuovere un approccio critico alla diagnostica di laboratorio.
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BIO/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410600 -
Metodi per lo studio del funzionamento di proteine ed enzimi
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20410486 -
Laboratorio di neurobiologia cellulare
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
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Erogato presso
20410486 Laboratorio di neurobiologia cellulare in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 PERSICHINI TIZIANA
( programma)
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione. Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio. programma dell’insegnamento: Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
( testi)
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA” – THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
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6
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BIO/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402204 -
CHIMICA BIOORGANICA
(obiettivi)
Il corso si propone di evidenziare le reazioni comuni alla chimica organica e alla chimica dei sistemi biologici. Infatti, se da un lato le trasformazioni dei gruppi funzionali siano formalmente le stesse, i meccanismi di reazione differiscono in funzione delle condizioni sperimentali proprie della chimica di sintesi o della chimica dei sistemi biologici. In questo contesto, il ruolo degli enzimi nelle trasformazioni biologiche sarà messo a confronto con il ruolo svolto, nelle corrispondenti reazioni di laboratorio, da temperatura, pressione, ph, presenza di catalizzatori e tipo di solvente. A tale scopo, saranno esaminate alcune delle più note reazioni della chimica organica di base evidenziando, caso per caso, le somiglianze e le differenze con le analoghe trasformazioni presenti nei sistemi biologici.
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Erogato presso
20402204 CHIMICA BIOORGANICA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 GASPERI TECLA
( programma)
Competenze culturali (Conoscenza di): L’insegnamento si propone di fornire allo studente le basi chimiche della struttura, delle proprietà e della reattività delle molecole biologiche, nonché le nozioni principali per comprendere la logica che regola la chimica bio-organica. Competenze metodologiche (Saper effettuare):al termine del corso, lo studente sarà in grado di analizzare e discutere il meccanismo di catalisi delle più importanti classi di enzimi, nonché di comprendere l’importanza della chimica organica applicata allo studio dei sistemi biologici, alla biocatalisi e allo sviluppo di molecole biologicamente attive. Introduzione alla Chimica Bio-organica (brevissima panoramica dei gruppi funzionali più comuni in chimica biologica e loro caratteristiche principali). Meccanismi della chimica organica applicati alle reazioni dei sistemi biologici: • Reazioni di addizione elettrofila: epossidazione regioselettiva degli alcheni; la squalene epossidasi nella trasformazione dello squalene in lanosterolo. • Reazioni di sostituzione nucleofila le alchilazioni mediante Sostituzione Nucleofila Bimolecolare (SN2) e il ruolo della S-adenosil metionina (SAM) nelle metiltransferasi; la chimica dei carbocationi nelle Sostituzioni Nucleofile Monomolecolari (SN1) e il meccanismo della IPP isomerasi. • Reazioni di eliminazione: le reazioni di β-eliminazione e l’azione dell’enolasi per la formazione del fosfoenolpiruvato (PEP). • Reazioni di addizione nucleofila al carbonile formazione di immine ed enammine; il ruolo delle basi di Schiff nel meccanismo degli enzimi PLP-dipendenti; la chimica degli acetali e la saccarosio sintasi, le addizioni di Michael e l’azione dell’istidina ammoniaca liasi. • Isomerizzazione ed epimerizzazione: la tautomeria cheto-enolica e il meccanismo delle ribulosio 5-fosfato isomerasi ed epimerasi; inversione e ritenzione della configurazione di un centro stereogenico e il meccanismo delle glicosidasi. • Condensazione carbonilica: la condensazione aldolica e le aldolasi di tipo I e II, la condensazione di Claisen e l’acetil sintasi nella sintesi degli acidi grassi. • Sostituzione nucleofila acilica l’idrolisi degli esteri e il meccanismo d’azione della lipasi pancreatica umana. le reazioni di esterificazione e la sintesi dei triacilgliceroli ad opera dell’acil-CoA sintetasi e dell’aciltrasferasi. la formazione del legame ammidico; il confronto tra l’asparagina e la glutammina sintetasi. l’idrolisi delle ammidi e il meccanismo della chimotripsina. • Ossidazioni e riduzioni: gli idruri metallici e la riduzione del carbonile chetonico dell’acetoacetil ACP ad opera della β-cheto tiestere riduttasi; l’ossidazone di Bayer-Villinger e la 2-idrossiacetofenonemonoossigenasi; le ozonolisi e il meccanismo di azione delle diossigenasi • Carbossilazione: la chimica dei reattivi di Grignard in presenza di CO2; il meccanismo di azione della piruvato carbossilasi la decarbossilazione nelle sintesi malonica e acetacetica; la partecipazione della tiamina difosfato (TPP) nell’azione dell’1-deossi-D-xilulosio-5-fosfato sintasi. • Casi Particolari: il complesso della piruvato deidrogenasi, il meccanismo della chinurenina e la degradazione del triptofano; le anomalie della degradazione dell’istidina
( testi)
Libri di testo: John McMurry, Tadhg Begley in “Chimica Bio-Organica”, Zanichelli Ed. spa T.W. Graham Solomons; Craig B. Fryhle in “Organic Chemistry”, 10th Edition, Wiley. John McMurry in “Chimica Organica”, Piccin-Nuova Libreria Bruno Botta in “Chimica Organica” Edi-ermes Saranno fornite dispense delle lezioni e riferimenti bibliografici.
La professoressa riceve il martedì dalle 17.00 alle 19.00 previo appuntamento via e-mail: tecla.gasperi@uniroma3.it
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CHIM/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410599 -
Genetica molecolare
(obiettivi)
Il corso punta a fornire una visione piu’ ampia e approfondita di aspetti della genetica, non trattati nel corso di genetica di base, e relativi al ruolo del genoma (ed epigenoma) umano nel controllo di processi biologici complessi e nella risposta individuale a fattori endogeni ed esogeni.
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Erogato presso
20410599 Genetica molecolare in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 BERARDINELLI FRANCESCO
( programma)
- IL GENOMA (ORGANIZZAZIONE, GENOMICA STRUTTURALE, GENOMICA COMPARATIVA, GENOMICA FUNZIONALE). EPIGENOMA (METILAZIONE, MODIFICAZIONE DEGLI ISTONI, ARCHITETTURA 3D DELLA CROMATINA, NON-CODING RNA). ESEMPI DI PROCESSI REGOLATI A LIVELLO EPIGENETICO: IL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE; LA DETERMINAZIONE GENETICA DEL SESSO (COME E’ DETERMINATO IL SESSO, COMPENSAZIONE DEL CROMOSOMA X E INATTIVAZIONE).
- REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE, SENESCENZA E APOPTOSI. GENETICA DELL’INVECCHIAMENTO (TEORIE GENETICHE DELL'INVECCHIAMENTO, GENI DELLA LONGEVITA’, INVECCHIAMENTO NEGLI ORGANISMI MODELLO, INVECCHIAMENTO CELLULARE E MOLECOLARE). GENETICA DEL CANCRO (ONCOGENI, GENI ONCOSOPPRESSORI, RIARRANGIAMENTI CROMOSOMICI E CANCRO, TEORIA DELLE CELLULE STAMINALI TUMORALI). RISPOSTA GENETICA INDIVIDUALE E FARMACOGENETICA.
( testi)
- GENETICA MOLECOLARE UMANA, Tom Strachan, Andrew Read, Zanichelli - Articoli scientifici e materiale didattico fornito dal docente
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6
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BIO/18
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401777 -
IGIENE
(obiettivi)
IGIENE Obiettivi generali fornire le informazioni metodologiche necessarie per lo studio dei problemi di sanità pubblica;
far acquisire le competenze necessarie per l’esercizio della prevenzione delle malattie infettive e cronico degenerative
Obiettivi specifici al termine del corso lo studente deve essere in grado di: • riferire i principali indici statistico-sanitari di mortalità e morbosità • progettare in termini generali studi epidemiologici • interpretare dati epidemiologici per la prevenzione e la promozione della salute • riferire gli elementi fondamentali di profilassi diretta e specifica • indicare i principi e le applicazioni delle metodologie di laboratorio a livello di tutela dell’ambiente e delle comunità • progettare in termini generali interventi di tutela dell’ambiente per la salvaguardia della salute • esporre metodologie e strategie dell’educazione sanitaria e promozione della salute
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6
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MED/42
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
Approfondimento dei meccanismi cellulari e molecolari della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi.
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6
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410270 -
LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi del corso: 1) l’acquisizione di conoscenze su metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; 2) l’acquisizione di metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale; 3) l’acquisizione di competenze per l’impostazione di un protocollo sperimentale e per la sua esecuzione; 4) l’acquisizione di competenze che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line. I risultati di apprendimento attesi prevedono un incremento da parte dello studente delle conoscenze teoriche nel campo delle biotecnologie microbiche, delle competenze pratiche per la progettazione e l’esecuzione di esperimenti di laboratorio, e di capacità critiche per la ricerca e la valutazione di dati di letteratura.
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Erogato presso
20410270 LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 RAMPIONI GIORDANO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale, e a metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di impostare un protocollo sperimentale ed eseguirlo correttamente.
Programma Le attività di laboratorio, precedute da una trattazione teorica, riguarderanno: - isolamento di microrganismi di interesse industriale da fonti naturali, preparazione di terreni di crescita e tecniche di coltivazione; - generazione e selezione mediante screening di mutanti per inserzione di trasposoni; - processi di trasferimento genico (coniugazione e trasformazione); - utilizzo di biosensori batterici per valutare la produzione di molecole di interesse da parte di altri microrganismi. Ulteriori lezioni teoriche riguarderanno: - possibili applicazioni biotecnologiche per lo sviluppo di strategie terapeutiche alternative agli antibiotici; - sviluppo di biosensori e sistemi reporter per l’identificazione di nuovi farmaci; - applicazioni della biologia sintetica nelle biotecnologie microbiche; - studio dei network regolativi e loro applicazioni biotecnologiche.
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Microbiologia e di Biotecnologie Microbiche, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise sul cloud con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati e mostrati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso. Il docente si rende disponibile per il ricevimento studenti, per chiarimenti inerenti gli argomenti trattati nel corso e per le modalità di esame in qualsiasi giorno, previo appuntamento concordato al termine delle lezioni o mediante e-mail.
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CHIM/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410212 -
Genetica umana applicata
(obiettivi)
1. Consolidare le conoscenze di Genetica Umana acquisite nei corsi di base facendo riferimento in particolare ai meccanismi biologici alla base degli stati patologici in Genetica Umana 2. Portare i concetti acquisiti su un piano pratico e applicativo attraverso la conoscenza delle stategie e delle metodiche utilizzate nei laboratori diagnostici.
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BIO/18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410213 -
Nutrienti di origine vegetale
(obiettivi)
L’insegnamento “Nutrienti di origine vegetale” rientra nell’ambito delle attività formative di Fisiologia Vegetale del corso di Laurea Magistrale in Biologia per la Ricerca Molecolare, Cellulare e Fisiopatologica. Il corso di studio si pone l’obiettivo di fornire conoscenze di base relative alla composizione qualitativa e quantitativa e alle proprietà nutrizionali degli alimenti di origine vegetale e dei prodotti alimentari da essi derivati. In particolare, l’insegnamento si propone di fornire: 1) una panoramica delle piante utilizzate per l’alimentazione umana e del loro impiego per la preparazione dei prodotti alimentari, con cenni all’influenza dei processi di lavorazione sulle proprietà nutritive; 2) un quadro approfondito dei principali nutrienti di origine vegetale, degli aromi e delle altre sostanze utili per l’alimentazione umana; 3) un quadro sintetico dei fattori anti-nutrizionali, degli allergeni e dei composti tossici presenti in alcuni alimenti di origine vegetale.
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Erogato presso
20410213 Nutrienti di origine vegetale in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 CONA ALESSANDRA
( programma)
I cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare. Varietà vegetali e plasticità fenotipica. Effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. L’origine dell’agricoltura e il processo di domesticazione in riferimento alle principali famiglie di piante alimentari: Poaceae, Fabaceae, Rosaceae, Solanaceae, Brassicaceae. La domesticazione del farro, del grano duro e del grano tenero. Il miglioramento genetico e la rivoluzione verde. Le biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e/o agli erbicidi e ad alto valore nutritivo. Metabolismo primario e secondario. Il metabolismo secondario: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. Gli aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari: metaboliti con effetti tossici e metaboliti con effetti positivi sulla salute umana. Piante aromatiche, piante da spezie e piante nervine (tè, caffè, cacao). I coloranti naturali negli alimenti. I metaboliti bioattivi come integratori alimentari. Metabolismo primario: valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. Nutrienti dalle piante: carboidrati (saccarosio e amido da fonti differenti), fibre solubili e insolubili, lipidi e oli vegetali (olio di semi e olio di oliva), proteine, minerali, vitamine ed antiossidanti. Effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. Allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari.
Attività pratica di laboratorio. Esercitazione 1: rilevazione amido in diversi alimenti (riso basmati, riso glutinoso, patata, banana acerba e matura, mela) e determinazione vitamina C con la soluzione di Lugol in frutta fresca e succhi di frutta. Esercitazione 2: analisi dell'attività perossidasica nella lattuga (foglie interne ed esterne e diverse porzioni della stessa foglia) Esercitazione 3: determinazione dei polifenoli nel vino bianco e nel vino rosso Esercitazione 4: la determinazione delle proteine in verdure cotte, crude e congelate
( testi)
1) Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzazione. Rinallo C.; Piccin. 2) Biologia delle Piante. Vol 2: Interazioni con l’ambiente e Domesticazione. Smith A. M. et al.; Zanichelli. 3) La chimica e gli alimenti. Nutrienti e aspetti nutraceutici. Luisa Mannina, Maria Daglia, Alberto Ritieni; CEA. 4) Alimentazione, Nutrizione e Salute. Lucantonio Debellis, Alessandro Poli; Edises. 5) Articoli scientifici e lezioni in power point fornite dal docente
La Prof.ssa riceve tutti i giorni previo appuntamento via email: alessandra.cona@uniroma3.it
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BIO/04
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410214 -
Nutrigenomica
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare le interazioni tra le molecole della dieta e il genoma, e l’applicabilità di tali conoscenze per il mantenimento della salute umana con strategie nutrizionali. Gli studenti dovrebbero acquisire i concetti alla base degli effetti metabolici e molecolari esercitati dalle molecole della dieta nell’organismo umano. Il corso sarà indirizzato alla comprensione della biologia dei sistemi applicata alla nutrizione.
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6
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BIO/11
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402377 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi del corso: •conoscere le basi eziologiche ed i meccanismi patogenetici delle malattie umane • interpretare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410491 -
Fisiologia della risposta cellulare allo stress
(obiettivi)
Il corso intende approfondire e aggiornare le conoscenze dello studente relativamente alla fisiologia e la regolazione delle funzioni cellulari con particolare riguardo ai meccanismi molecolari attraverso i quali le cellule eucariotiche mantengono l’omeostasi cellulare in risposta allo stress.
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Erogato presso
20410491 Fisiologia della risposta cellulare allo stress in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 FIOCCHETTI MARCO
( programma)
Introduzione ai meccanismi di regolazione delle funzioni cellulari: classe di recettori espressi sulla superficie cellulare e recettori nucleari, meccanismi di segnalazione intracellulare e amplificazione del segnale basati su modificazioni post-traduzionali delle proteine (e.g. fosforilazione). Definizione di stress cellulare e di range di tolleranza fisiologica. Descrizione dei meccanismi intracellulari, a livello di DNA, RNA, proteine mediante i quali le cellule percepiscono e rispondono ad una grande varietà di agenti stressogeni cellulari, con particolare riguardo alle condizioni di stress dell’ambiente extracellulare quale stress di calore, osmotico, ipossico, ossidativo e nutritivo. Esaminare la risposta allo stress a livello dei singoli organelli intracellulari, con particolare attenzione al ruolo dei mitocondri e del reticolo endoplasmtico. Descrizione dei meccanismi molecolari attivati a valle dalle cellule in risposta a condizioni di stress al fine di ri-stabilire l’omeostasi intra-cellulare adattandosi alla condizione di stress. Cenni dell’alterazione della risposta fisiologica e adattamento allo stress in condizioni degenerative (e.g. cancro). Definizione e aggiornamento dello stato dell’arte relativo agli approcci di laboratorio applicati alla ricerca nella fisiologia della risposta cellulare allo stress e ai meccanismi molecolari in essa implicati.
( testi)
Materiale di studio/approfondimento e file PDF delle lezioni sono disponibili nel sito Moodle del corso al seguente link: https://scienze.el.uniroma3.it/course/view.php?id=20
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BIO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402518 -
TOSSICOLOGIA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire allo studente conoscenze fondamentali sui principi di base della tossicologia. In particolare, verranno analizzati i risvolti di tossicità derivanti dall’uso volontario o dall’esposizione involontaria dell’organismo umano a sostanze di diversa natura. La descrizione dei meccanismi attraverso i quali le sostanze in esame producono i loro effetti, costituendo un punto cardine della disciplina, perseguirà l’obiettivo di fornire le basi interpretative degli effetti avversi suscitati in apparati e organi da diverse categorie di prodotti. Tali conoscenze permetteranno allo studente di acquisire capacità professionali specifiche utili in laboratori di indagine sperimentale ed analitica e di svolgere attività professionale nell’ambito farmaco-tossicologico a tutela della sicurezza dell’ambiente, degli alimenti, dei prodotti cosmetici e dei farmaci sia di sintesi che di origine naturale.
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6
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BIO/14
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410321 -
VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA
(obiettivi)
Approfondire le conoscenze sui virus animali (origini, classificazione, strategie replicative, virulenza, meccanismi di immunoevasione) e delle loro applicazioni (vaccini antivirali, vettori virali di espressione genica, virus oncolitici).
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Erogato presso
20410321 VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
Descrivendo e confrontando le diverse strategie replicative di virus animali appartenenti ad alcune delle principali famiglie (Parvoviridae, Poliomaviridae, Papillomaviridae, Adenoviridae, Herpesviridae, Poxviridae, Picornaviridae, Flaviviridae, Coronaviridae, Ortomixoviridae, Paramixoviridae, Rabdoviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae) l'insegnamento si propone di approfondire gli aspetti relativi a: origine dei virus e loro evoluzione, struttura, interazioni virus-cellula, meccanismi di difesa dell'ospite dalle infezioni virali e strategie virali di immunoevasione, metodiche di rilevazione, identificazione e titolazione dei virus, farmaci antivirali e profilassi delle infezioni virali. Vengono introdotte alcune applicazioni della disciplina (sviluppo di vaccini, vettori virali e virus oncolitici). Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze acquisite per comprendere testi approfonditi e dati sperimentali relativi alla disciplina.
( testi)
Il programma dettagliato degli argomenti trattati a lezione, i PDF delle presentazioni power point delle lezioni e il materiale integrativo sono disponibili sulla piattaforma Moodle del corso.
Libro di testo consigliato: - N. J. Dimmock, A. J. Easton, K. N. Leppard – Introduzione alla virologia moderna. – traduzione italiana della settima edizione inglese – Casa Editrice Ambrosiana 2017 - Leonard Norkin – Virology: Molecular Biology and Pathogenesis - ASM (American Society for Microbiology) Press (questo testo è più approfondito) da integrare con i file PDF dei power point utilizzati a lezione
La professoressa riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamento tramite email elisabetta.affabris@uniroma3.it
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6
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BIO/19
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40
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410496 -
Laboratorio di neuroscienze
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20410495 -
Microbiomica
(obiettivi)
L’obiettivo del corso di Microbiomica è acquisire conoscenze sulla struttura, la dinamica, l’evoluzione e le metodologie di studio di comunità dei microorganismi (microbiota) nella loro naturale complessità. Il rapido progredire delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica e metabolomica) affiancato al parallelo sviluppo di nuove tecnologie per il sequenziamento genico ad altra processività, l’analisi dell’espressione genica globale a livello sia di trascritti che di proteine, insieme alla possibilità di analizzare simultaneamente numerosi metaboliti ha reso possibile lo studio d’insieme di popolazioni microbiche complesse e diversificate e dei loro prodotti. Il corso mira fare acquisire conoscenze sull’impatto del microbiota in agricoltura, nella produzione di cibo, e nella salute degli animali e dell’uomo.
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6
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BIO/19
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410527 -
Neurobiologia molecolare dello sviluppo
(obiettivi)
Il Corso si pone l'obiettivo generale di fornire allo studente conoscenze e competenze avanzate di biologia molecolare del neurosviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso centrale dei vertebrati.
Obiettivo del primo modulo è fornire allo studente conoscenze generali riguardanti i processi cellulari che conducono, nel corso dell'embriogenesi precoce e tardiva, alla formazione del sistema nervoso centrale a partire dal tubo neurale. Verranno fornite conoscenze e competenze avanzate in tema di morfogenesi, per il raggiungimento della citoarchitettura generale del telencefalo, diencefalo, mesencefalo, metencefalo, mielencefalo e del midollo spinale. In particolare, lo studente acquisirà conoscenze e competenze sui processi di migrazione neuronale (in condizioni normali e patologiche) che conducono alla stratificazione della corteccia cerebrale, del cervelletto e del midollo spinale. Verranno inoltre fornite conoscenze avanzate sui processi cellulari alla base della neurogenesi adulta e della neurodegenerazione, focalizzando l'attenzione sul ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia. Lo studente, attraverso una didattica interattiva acquisirà competenze nello studio di condizioni patologiche, quali le più comuni malattie neurodegenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, còrea di Huntington).
Obiettivo del secondo modulo è di fornire allo studente conoscenze generali riguardanti l’espressione genica alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso. Verranno fornite conoscenze avanzate su tali meccanismi molecolari in diversi modelli di studio. Si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. Lo studente, attraverso, una didattica interattiva, acquisirà competenze sulle nuove tecnologie biomolecolari per studiare lo sviluppo e la funzionalita’ del sistema nervoso in condizioni fisiologiche e patologiche.
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Erogato presso
20410527 Neurobiologia molecolare dello sviluppo in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 MORENO SANDRA, CERVELLI MANUELA, Colasuonno Fiorella
( programma)
Panoramica sullo sviluppo di organismi pluricellulari. Derivazione ectodermica del tessuto neurale in invertebrati e vertebrati. Neurulazione primaria: meccanismi cellulari e molecolari della formazione di piastra neurale, pliche neurali, solco neurale e tubo neurale. Neurulazione secondaria. Difetti di chiusura del tubo neurale nei mammiferi: cause genetiche ed ambientali. Morfogenesi e differenziamento del cervello e del midollo spinale. Ruolo della morte cellulare nella morfogenesi del sistema nervoso centrale: meccanismi apoptotici e autofagici. La stratificazione delle strutture corticali cerebrali e cerebellari. Malattie congenite correlate a difetti della migrazione neuronale: il caso dei disordini perossisomiali. Le cellule staminali neurali: differenziamento neuronale e gliale. Neurogenesi nel cervello adulto: le zone subventricolari e subgranulari del giro dentato di mammifero. Pathway di regolazione dell'attività della nicchia neurogenica. Neurogenesi e neurodegenerazione nel cervello senescente. Malattie neurodegenerative correlate all'invecchiamento: caratteristiche comuni e specificità anatomiche e genetico-molecolari. Aggregati proteici, ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia e terapie contro la neurodegenerazione, basate su trapianti di cellule staminali e sulla rigenerazione endogena.
( testi)
Gilbert: "Biologia dello Sviluppo", IV Ed. Italiana, Zanichelli Menegola: "Manuale di Biologia dello Sviluppo Animale", Edises Sanes et al.: "Lo sviluppo del sistema nervoso", Zanichelli.
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BIO/06
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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3
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BIO/11
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20
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5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410594 -
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile - Le implicazioni per le Scienze della Vita e della Terra
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Modulo di Base
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3
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20
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile - Le implicazioni per le Scienze della Vita e della Terra
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3
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GEO/03
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28
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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