Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801615 -
TEORIA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
IL CORSO PRESENTA LE FORMULAZIONI DEL PROBLEMA DI EQUILIBRIO IN FORMA VARIAZIONALE E DI MINIMO DEL FUNZIONALE DELL’ENERGIA, AL FINE DI INTRODURRE I METODI APPROSSIMATI DI SOLUZIONE CHE SONO APPLICATI ALLO STUDIO DELL’EQUILIBRIO DELLE PIASTRE.
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TERESI LUCIANO
( programma)
RICHIAMI DI ALGEBRA LINEARE E CALCOLO VETTORIALE: SPAZI LINEARI, PRODOTTO SCALARE, TENSORI, SPAZI NORMATI, DERIVATA DI UNA FUNZIONE TRA SPAZI NORMATI, GRADIENTE E DIVERGENZA, TEOREMA DELLA DIVERGENZA.
COMPLEMENTI DI TEORIA LINEARE DELL'ELASTICITÀ: SPOSTAMENTO, DEFORMAZIONE, EQUAZIONI DI EQUILIBRIO, TENSORE DI SFORZO, EQUAZIONI COSTITUTIVE, SIMMETRIE MATERIALI, CONDIZIONI AL CONTORNO, FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DI EQUILIBRIO, TEOREMA DI BETTI, PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI., FORMULAZIONE VARIAZIONALE DEL PROBLEMA DI EQUILIBRIO, PRINCIPIO DEL MINIMO DEL FUNZIONALE DELL'ENERGIA.
INTRODUZIONE AL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI: SOLUZIONI APPROSSIMATE DEL PROBLEMA DI MINIMO DEL FUNZIONALE DELL'ENERGIA E DEL PROBLEMA VARIAZIONALE DI EQUILIBRIO, ELEMENTI FINITI, APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI EQUILIBRIO DELLE TRAVI.
TEORIA DELLE PIASTRE: VINCOLI INTERNI, SFORZO REATTIVO, EQUAZIONI DI EQUILIBRIO DELLE PIASTRE, TEORIA DI KIRCHHOFF E LOVE, SOLUZIONI IN SERIE DOPPIE E SINGOLE PER PIASTRE RETTANGOLARI, TEORIA DI REISSNER E MINDLIN, SOLUZIONI IN SERIE, SOLUZIONI AGLI ELEMENTI FINITI.
ESERCITAZIONI: PROGRAMMA PER IL CALCOLO AUTOMATICO DI TELAI PIANI E GRIGLIATI DI TRAVI, PROGRAMMA PER IL CALCOLO AGLI ELEMENTI FINITI DI PIASTRE RETTANGOLARI IN REGIME MEMBRANALE.
( testi)
AGLI STUDENTI SONO MESSI A DISPOSIZIONE APPUNTI SULLE LEZIONI, REDATTI DAL DOCENTE, CHE CONTENGONO UNA BIBLIOGRAFIA CON L'INDICAZIONE DI ALCUNI TESTI DI RIFERIMENTO.
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ICAR/08
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA: L'UNICITÀ DEL PIANETA TERRA; ASPETTI DELLA GEOLOGIA; LA CROSTA DELLA TERRA - I PROCESSI CHE INTERESSANO LA SUPERFICIE (IL MODELLAMENTO DEL RILIEVO TERRESTRE; IL PROCESSO SEDIMENTARIO; LE ROCCE SEDIMENTARIE); IL CORPO DELLA TERRA - IL PROCESSO INTERNO (L'INTERNO DELLA TERRA; I FENOMENI SISMICI; I FENOMENI VULCANICI; LE ROCCE IGNEE; LE ROCCE METAMORFICHE; CICLO LITOGENETICO; TETTONICA DELLE PLACCHE); DEFORMAZIONI DELLA CROSTA TERRESTRE (LE SUCCESSIONI LITOLOGICHE; LE DEFORMAZIONI DELLE ROCCE; LA GEOMETRIA DEI CORPI GEOLOGICI). IL "MESTIERE" DEL GEOLOGO: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO (RICERCHE PRELIMINARI; MATERIALI E METODI; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE TEMATICHE); IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO (PRINCIPALI CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DI TERRE E ROCCE; L'ESPLORAZIONE GEOLOGICA DEL SOTTOSUOLO); INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL LAZIO. GEOLOGIA APPLICATA: DISSESTI DI VERSANTE; RISORSE GEOLOGICHE RINNOVABILI (ACQUE SOTTERRANEE); RISORSE GEOLOGICHE NON RINNOVABILI (ATTIVITÀ ESTRATTIVA); STUDIO DEL CONTESTO GEOLOGICO LEGATO A PROBLEMI DI PIANIFICAZIONE (IL RISCHIO GEOLOGICO) (PRIMO INTERVENTO SUL TERRITORIO; RIQUALIFICAZIONE (GEOLOGIA URBANA E DEL COSTRUITO))
( testi)
LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI - GEOLOGIA APPLICATA. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO. VOLUME 1, II EDIZIONE - CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO
FRANK PRESS, RAYMOND SIEVER, JOHN GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN - CAPIRE LA TERRA - ZANICHELLI, BOLOGNA
MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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GEO/05
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTESLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE LE NOZIONI GENERALI, IN RAPPORTO ANCHE ALLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI (RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO) E SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Nozioni di ecologia applicata – Cicli naturali: acqua, carbonio, azoto – Normativa per la tutela dell’ambiente: la normativa sulle emissioni liquide, solide e aeriformi – I servizi di igiene urbana – La raccolta e il trasporto dei Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e pericolosi – La bonifica dei siti inquinati – Inquinamento atmosferico e acustico: principali problematiche – Criteri di dimensionamento e di progettazione degli impianti per il trattamento dei Rifiuti Urbani e Speciali: le discariche– Gli impianti di trattamento e valorizzazione dei RS – Gli impianti di termovalorizzazione – Caratteristiche operative degli impianti di trattamento delle emissioni atmosferiche – Modelli previsionali delle emissioni atmosferiche.
( testi)
DISPENSE DEL PROFESSORE
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ICAR/03
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
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3
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IUS/10
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801643 -
IMPIANTI DI DEPURAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE GLI ELEMENTI PRINCIPALI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE. SARANNO APPROFONDITI GLI ASPETTI RELATIVI ALL'INQUINAMENTO DELLE ACQUE, PER POI APPRENDERE I PRINCIPI DI BASE DELLA DEPURAZIONE E DEL TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE CIVILI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Presentazione della normativa di settore - definizione delle caratteristiche dei liquami in ingresso: metodi di campionamento e di analisi - autodepurazione di un corso d'acqua - sistemi di trattamento dei liquami a basso contenuto tecnologico - sistemi di trattamento dei liquami ad alto contenuto tecnologico - trattamenti primari descrizione, dimensionamento e realizzazione - trattamenti terziari descrizione, dimensionamento e realizzazione - trattamento ed utilizzazione dei fanghi - gestione degli impianti di depurazione - Esercitazioni: progettazione di una unità di trattamento reflui civili o industriali.
( testi)
MASOTTI L.: DEPURAZIONE DELLE ACQUE: TECNICHE ED IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO ACQUE DI RIFIUTO. CALDERINI ED.
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6
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ICAR/03
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801648 -
PROBABILITA' E STATISTICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE BASILARI DELLA PROBABLITA', E DELLA STATISTICA DESCITTIVA E DI QUELLA INFERENZIALE.
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SPIGLER RENATO
( programma)
ELEMENTI DI PROBABILITA', VARIABILI ALEATORIE (V.A.) DISCRETE E CONTINUE, VALORE ATTESO, VARIANZA, COVARIANZA, VARI TIPI DI V.A. STATISTICHE CAMPIONARIE, INTERVALLI DI CONFIDENZA, STIMATORI DI MASSIMA VEROSIMIGLIANZA, ''BIAS'' DI UNO STIMATORE.
( testi)
SHELDON M. ROSS, ''PROBABILITA' E STATISTICA (PER L'INGEGNERIA E LE SCIENZE)'', SECONDA EDIZIONE, APOGEO, 2008.
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MAT/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801651 -
DINAMICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI METTERE IN LUCE LA STRUTTURA FORMALE CONDIVISA DA TUTTI I PROBLEMI NON STAZIONARI DI ELASTICITÀ LINEARE E DI PRESENTARE LE TECNICHE COMUNEMENTE USATE PER AFFRONTARE TALI PROBLEMI. A COMPLEMENTO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI VERRANNO SVOLTE ALCUNE ESERCITAZIONI AL CALCOLATORE CHE PREVEDONO L’IMPIEGO DI PROGRAMMI PER IL CALCOLO AUTOMATIZZATO.
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TERESI LUCIANO
( programma)
OSCILLAZIONI SMORZATE, NOZIONE DI RISPOSTA IN FREQUENZA - INTRODUZIONE ALL’ANALISI MODALE PER I SISTEMI DISCRETI - MODELLI MONODIMENSIONALI: CORDA ELASTICA, TRAVE DI EULERO, TRAVE DI TIMOSHENKO. CURVE DI DISPERSIONE E DI FREQUENZA - RISOLUZIONE DEI PROBLEMI PROPOSTI CON L’USO DI PROGRAMMI DI CALCOLO AUTOMATICO.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE ESERCITAZIONI CON IL SOFTWARE MATHEMATICA. APPUNTI DELLE LEZIONI A CURA DEL PROF. M.LEMBO.
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ICAR/08
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801669 -
SICUREZZA DEL LAVORO E DIFESA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
( testi)
D.LGS. 81/08.BS OHSAS 18001.DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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6
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ING-IND/28
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801674 -
ECOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE DELLE NOZIONI DI BASE DELL'ECOLOGIA, UTILI ALL'USO DI CONTESTI APPLICATIVI. SVILUPPO E CAPACITÀ DI LETTURA DI DISTRURBI ANCHE ANTROPOGENICI PER L'ELABORAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI MIRATE ALLA GESTIONE, PIANIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
AMBIENTE ED ECOLOGIA. FATTORI ECOLOGICI. SPAZIO ECOLOGICO. I SISTEMI ECOLOGICI E L'ENERGIA NEI SISTEMI ECOLOGICI. SUCCESSIONI ECOLOGICHE. CLIMA. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI. BIOCLIMI ITALIANI. SUOLO. PEDOGENESI E ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO. MODIFICAZIONE DEI CICLI NATURALI: INQUINAMENTO. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. INQUINAMENTO DELLE ACQUE. INQUINAMENTO DEL SUOLO. EFFETTI DELL'INQUINAMENTO: SUGLI ANIMALI, SULL'UOMO, SUGLI ECOSISTEMI FORESTALI. BIOMONITORAGGIO. ECOSISTEMI ARTIFICIALI: ECOSISTEMA SELVICOLTURALE, AGROECOSISTEMA, ECOSISTEMA URBANO. IL PROBLEMA ENERGETICO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. CRITERI DI ACCETTABILITÀ DEGLI IMPATTI INDOTTI. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA NATURA. GESTIONE DELLE RISORSE ANIMALI E VEGETALI. BIODIVERSITÀ E SUA CONSERVAZIONE. CONSERVAZIONE DELLA FLORA, DELLA FAUNA E GESTIONE DEL TERRITORIO. LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA IN ITALIA. ECOLOGIA UMANA. ECOLOGIA DEL PAESAGGIO. ECOLOGIA DEL RIPRISTINO E INGEGNERIA NATURALISTICA. PROBLEMATICHE DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA
( testi)
BATTISTI C., ROMANO B., 2007. FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI EDIZIONI, TORINO. MORRISON W., 2002. WILDLIFE MANAGEMENT. ISLAND PRESS, NY SUTHERLAND W.J., 2006. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. BLACKWELL.
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6
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BIO/07
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801979 -
GEOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE, METODOLOGICHE E OPERATIVE, NECESSARIE SIA ALLA RAPPRESENTAZIONE CHE ALLA LETTURA CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO. CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI RILIEVO TOPOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INGEGNERIE CIVILE E DELLE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI.
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FIANI MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE: PRINCIPI DEL RILIEVO. DEFINIZIONI. UNITÀ DI MISURA. PRECISIONE E ACCURATEZZA NEL RILIEVO. GEODESIA: FORMA DELLA TERRA. IMPOSTAZIONE CLASSICA DEL RILIEVO. CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE. SUPERFICI EQUIPOTENZIALI. GEOIDE. DEFINIZIONE DI QUOTA. ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. ONDULAZIONI DEL GEOIDE. SISTEMI DI COORDINATE: NATURALI, GEOCENTRICHE, ELLISSOIDICHE. GEOMETRIA DELL'ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. SEZIONI NORMALI E NORMALI PRINCIPALI. GEODETICHE. RAGGI DI CURVATURA DELLE SEZIONI NORMALI. SUPERFICI DI RIFERIMENTO APPROSSIMATE PER I RILIEVI LOCALI: SFERA E PIANO TANGENTE. RETI GEODETICHE E DATUM. DATUM ORIZZONTALI E VERTICALI. DATUM UTILIZZATI IN ITALIA. COORDINATE GEODETICHE, ASTRONOMICHE, CARTESIANE GEOCENTRICHE, CARTESIANE LOCALI. TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE E TRA DATUM. TEOREMI DELLA GEODESIA OPERATIVA. TEORIA DEGLI ERRORI E TRATTAMENTO STATISTICO DELLE OSSERVAZIONI: TIPI DI ERRORI DI MISURA: GROSSOLANI, SISTEMATICI E CASUALI. DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONE NORMALE. STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DI UNA DISTRIBUZIONE. INTERVALLI DI CONFIDENZA. VARIABILE STANDARDIZZATA. VARIABILI CASUALI BIDIMENSIONALI CONTINUE. COVARIANZA E COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. PROPAGAZIONE DELLA VARIANZA-COVARIANZA. APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI RILIEVO. PRINCIPIO DEI MINIMI QUADRATI. COMPENSAZIONE DELLE OSSERVAZIONI CON IL METODO DELLE OSSERVAZIONI INDIRETTE. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE: GENERALITÀ SUL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. MODULI DI DEFORMAZIONE. APPROCCIO ANALITICO ALLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. CLASSIFICAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI. RAPPRESENTAZIONI CONFORMI. RAPPRESENTAZIONE CONFORME DI GAUSS E SUO USO GEODETICO. COORDINATE CONTRATTE ED ESPRESSIONI DEI MODULI. CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA. LETTURA DELLE COORDINATE SU UNA SEZIONE DELLA CARTA D’ITALIA ALLA SCALA DI 1:25000. SISTEMA CARTOGRAFICO UTM-UPS. RILIEVO: RETI GEODETICHE NAZIONALI: RETE TRIGONOMETRICA DI I, II, III E IV ORDINE, RETE ALTIMETRICA DI LIVELLAZIONE, RETE IGM95. RETI DI INQUADRAMENTO, RAFFITTIMENTO, APPOGGIO E DETTAGLIO. RILIEVO PLANIMETRICO, RIDUZIONE DELLE MISURE ALLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO. SCHEMI ELEMENTARI DI RILIEVO: INTERSEZIONI (IN AVANTI, LATERALE, ALL’INDIETRO), POLARI (IRRADIAMENTO), RAMI DI POLIGONALE, POLIGONALI CHIUSE. RILIEVO DI DETTAGLIO. RILIEVO ALTIMETRICO: TIPI DI QUOTE E SUPERFICI DI RIFERIMENTO. LIVELLAZIONE TRIGONOMETRICA (RECIPROCA E DA UN ESTREMO): SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. LIVELLAZIONE GEOMETRICA: SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. RILIEVO GPS: SESSIONI E BASI INDIPENDENTI, CALCOLO DELLE BASI. TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA NAZIONALE. PROGETTAZIONE, MATERIALIZZAZIONE, RILIEVO E COMPENSAZIONE DI RETI PLANIMETRICHE, ALTIMETRICHE E GPS. STRUMENTI E METODI OPERATIVI DI IMPIEGO: MISURA DI ANGOLI. TEODOLITI. PARTI COSTITUTIVE DEL TEODOLITE: CANNOCCHIALE COLLIMATORE, CERCHI GRADUATI, APPARATI DI LETTURA, LIVELLE, SISTEMI PENDOLARI. MESSA IN STAZIONE DEL TEODOLITE. METODI DI LETTURA DI ANGOLI AZIMUTALI. REGOLA DI BESSEL. LETTURA DI ANGOLI ZENITALI, ZENIT STRUMENTALE. TEODOLITI ELETTRONICI. MISURA DI DISTANZE. GEODIMETRI: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, EQUAZIONE FONDAMENTALE, PRECISIONI STRUMENTALI. STAZIONI TOTALI. MISURA DI DISLIVELLI. LIVELLI. PARTI COSTITUTIVE DEL LIVELLO: CANNOCCHIALE, LIVELLE, VITI DI ELEVAZIONE. STADIE INVAR. LIVELLAZIONE DAL MEZZO, PRECISIONE DI UNA BATTUTA E DI UNA LINEA. GPS: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA. SEGMENTI FUNZIONALI. STRUTTURA DEL SEGNALE. ERRORI SISTEMATICI DEL SISTEMA. RICEVITORI. WGS84. OSSERVABILE DI PSEUDO-RANGE E DI FASE. MODERNIZZAZIONE DEL GPS. ALTRI SISTEMI GNSS.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO FORNITE DAL DOCENTE TESTI DI CONSULTAZIONE: FOLLONI G. PRINCIPI DI TOPOGRAFIA – PATRON, 1982 G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI. TOPOGRAFIA GENERALE. UTET, MILANO, 2002
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6
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ICAR/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802028 -
GEOTECNICA II
(obiettivi)
APPROFONDIRE ALCUNI ASPETTI PROGETTUALI E COSTRUTTIVI DELLE FONDAZIONI E DELLE OPERE DI SOSTEGNO.
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GRAZIANI ALESSANDRO
( programma)
A – RICHIAMI SUL COMPORTAMENTO MECCANICO DELLE TERRE. • COMPORTAMENTO SFORZO-DEFORMAZIONE E LIMITE PLASTICO. • SFORZI TOTALI E EFFICACI, PRESSIONE DEI PORI. • CONDIZIONI DRENATE E NON DRENATE. • SFORZI INDOTTI NEL TERRENO DA CARICHI APPLICATI IN SUPERFICIE. • TEORIA DELLA CONSOLIDAZIONE MONODIMENSIONALE. • MODELLI PER DESCRIVERE LA RESISTENZA A TAGLIO DEI TERRENI. • ELEMENTI FONDAMENTALI DEL MODELLO DI STATO CRITICO.
B – INTRODUZIONE ALL’INGEGNERIA DELLE FONDAZIONI. • INTRODUZIONE AL PROGETTO DELLE FONDAZIONI. • FONDAZIONI SUPERFICIALI, TIPI E CARATTERISTICHE. • CAPACITÀ PORTANTE E CEDIMENTI. • METODI DI CALCOLO DEI CEDIMENTI PER TERRENI A GRANA FINA E GRANA GROSSA. • DECORSO DEI CEDIMENTI NEL TEMPO. • FONDAZIONI SU PALI. • TIPI DI PALO E TECNICHE DI COSTRUZIONE. • CAPACITÀ PORTANTE DI UN SINGOLO PALO. • GRUPPI DI PALI E PIASTRE SU PALI. • PALI SOGGETTI A FORZE ORIZZONTALI.
C – STRUTTURE DI SOSTEGNO DEI TERRENI. • CONCETTI DI BASE SULLA SPINTA LATERALE DELLE TERRE. • STRUTTURE DI SOSTEGNO RIGIDE E FLESSIBILI. • TIPI DI MURI DI SOSTEGNO E MODALIÀ DI ROTTURA. • DIAFRAMMI, PARATIE DI PALI. • PARATIE A MENSOLA E PARATIE ANCORATE.
D – STABILITÀ DEI PENDII. • FENOMENI DI INSTABILITÀ TIPICI DI PENDII IN TERRA E IN ROCCIA. • CARATTERISTICHE DI RESISTENZA DELLE ROCCE E DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITÀ IN ROCCIA. • EFFETTI DEL REGIME DELLE PRESSIONI INTERSTIZIALI E DELLE AZIONI SISMICHE. • ANALISI DI STABILITÀ MEDIANTE METODI DELL’EQUILIBRIO LIMITE. • SCIVOLAMENTI PIANI E ROTAZIONALI, METODI DEI CUNEI E DELLE STRISCE. • INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE E PROTEZIONE, SISTEMI DI MONITORAGGIO.
( testi)
- FONDAZIONI – LANCELLOTTA E CALAVERA, ED. MCGRAW-HILL - FONDAZIONI – VIGGIANI, ED. HEVELIUS - DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE SUGLI ARGOMENTI DI MECCANICA DELLE ROCCE E STABILITÀ DEI PENDII
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9
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ICAR/07
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802039 -
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE ULTERIORI NOZIONI A COMPLEMENTO DI QUANTO GIÀ APPRESO NEGLI INSEGNAMENTI PRECEDENTI. VIENE POSTO L’ACCENTO SU ALCUNE TIPOLOGIE STRUTTURALI CHE PER LORO NATURA RICHIEDONO UNA ADEGUATA SPECIALIZZAZIONE: STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO E STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CALCESTRUZZO. LO STUDENTE APPRENDERÀ LE NOZIONI TEORICHE E GLI STRUMENTI ANALITICO-NUMERICI PER IL PROGETTO E LA VERIFICA DI QUESTO TIPO DI STRUTTURE, CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE E AGLI EUROCODICI. INFINE VERRANNO INTRODOTTI I METODI DI CALCOLO DI ZONE DI DISCONTINUITÀ.
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PAOLACCI FABRIZIO
( programma)
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO: LA TECNOLOGIA E I TIPI DI PRECOMPRESSIONE, I MATERIALI, LE FASI COSTRUTTIVE IL CALCOLO DELLE TENSIONI IN FASE ELASTICA DI UNA TRAVE IN C.A.P, IL CALCOLO A ROTTURA DI UNA TRAVE IN C.A.P., IL PREDIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI IN C.A.P, IL PROGETTO DI SEZIONI CON PRECOMPRESSIONE TOTALE E LIMITATA, IL TRACCIATO DEI CAVI, IL CAVO RISULTANTE, IL FUSO DI GUYON, IL SISTEMA EQUIVALENTE ALLA PRECOMPRESSIONE, IL CALCOLO DELLE REAZIONI IPERSTATICHE DOVUTE ALLA PRECOMPRESSIONE, LA DETERMINAZIONE DELLA LINEA DELLE PRESSIONI, IL TEOREMA DI GUYON E IL CAVO CONCORDANTE, ANCORAGGIO E DIFFUSIONE DEGLI SFORZI DI PRECOMPRESSIONE, DETTAGLI COSTRUTTIVI. STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS: LE TRAVI: TECNOLOGIA, OPERE TIPICHE, STATICA DELLE SEZIONI IN FASE ELASTICA E A ROTTURA, I SISTEMI DI CONNESSIONE, LA LARGHEZZA COLLABORANTE, LE FASI COSTRUTTIVE, L’INFLUENZA DEL PUNTELLAMENTO. LE COLONNE: DEFINIZIONI E TIPOLOGIE, IL CALCOLO ELASTICO E IL CALCOLO PLASTICO, COSTRUZIONE DEI DOMINI DI INTERAZIONE, IL PROBLEMA DELL’INSTABILITÀ DELLE COLONNE SNELLE. ZONE DI DISCONTINUITÀ: PRINCIPI E MODELLI DI CALCOLO (STRUT-AND-TIE, ELEMENTI FINITI, ETC..), ESEMPI (TRAVE ALTA, MENSOLA CORTA, SELLE GERBER, ETC..)
( testi)
SLIDES DELLE LEZIONI E DISPENSE DEL DOCENTE AICAP - GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 - VOL I WALTHER R. MIEHLBRADT, PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (FONDAMENTI E TECNOLOGIA) , ED. HOEPLI,1994. FAVRE R. JACCOUD J-P, KOPRNA M., RADOIJIC A. PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PIASTRE, MURI PARETI E FONDAZIONI), ED. HOEPLI,1994. ANTONINI T., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, ED. MASSON, 1986. GIANGRECO E., TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI. VOLUME PRIMO. LIGUORI EDITORE TONIOLO G. CEMENTO ARMATO. VOL 2B. ED. ZANICHELLI E.F.RADOGNA – TECNICA DELLE COSTRUZIONI VOL. 2 – MASSON EDITORIALE ESA 1995 (C.A., STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS, C.A.P.) CESTELLI GUIDI C., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, HOEPLI 1987 E. COSENZA, C. GRECO, IL CALCOLO DELLE DEFORMAZIONI NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, ED. CUEN, 1991
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6
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ICAR/09
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802041 -
RIABILITAZIONE DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE, ILLUSTRANDO LE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE COSTRUZIONI ESISTENTI IN MURATURA ED IN C.A., IVI INCLUSE LE FENOMENOLOGIE DI DISSESTO PRINCIPALI, I METODI DI INDAGINE E DI VERIFICA, I CRITERI E LE TECNICHE DI INTERVENTO PER LA RIABILITAZIONE STRUTTURALE.
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DE FELICE GIANMARCO
( programma)
METODI DI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA STRUTTURALE; CALCOLO A ROTTURA; MURATURE: FENOMENOLOGIA, INDAGINI SPERIMENTALI, PROPRIETÀ MECCANICHE, TIPOLOGIE STRUTTURALI; FENOMENI DI DISSESTO PER SCHIACCIAMENTO, CEDIMENTO FONDALE, DISSESTI SISMICI; METODI DI VERIFICA DELLE STRUTTURE ESISTENTI IN ZONA SISMICA; CRITERI E TECNICHE DI RIABILITAZIONE STRUTTURALE; APPLICAZIONE A CASI DI STUDIO
( testi)
PISANI, M.A., CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE, HOEPLI, MILANO, 2008. GIUFFRÉ, A. LETTURE SULLA MECCANICA DELLE MURATURE STORICHE, ED. KAPPA, ROMA. MASTRODICASA, S., DISSESTI STATICI DELLE STRUTTURE EDILIZIE, HOEPLI, MILANO, 1993.
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6
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ICAR/17
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802069 -
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE ULTERIORI NOZIONI A COMPLEMENTO DI QUANTO GIÀ APPRESO NEGLI INSEGNAMENTI PRECEDENTI. VIENE POSTO L’ACCENTO SU ALCUNE TIPOLOGIE STRUTTURALI CHE PER LORO NATURA RICHIEDONO UNA ADEGUATA SPECIALIZZAZIONE: STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO E STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CALCESTRUZZO. LO STUDENTE APPRENDERÀ LE NOZIONI TEORICHE E GLI STRUMENTI ANALITICO-NUMERICI PER IL PROGETTO E LA VERIFICA DI QUESTO TIPO DI STRUTTURE, CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE E AGLI EUROCODICI. INFINE VERRANNO INTRODOTTI I METODI DI CALCOLO DI ZONE DI DISCONTINUITÀ.
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PAOLACCI FABRIZIO
( programma)
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO: LA TECNOLOGIA E I TIPI DI PRECOMPRESSIONE, I MATERIALI, LE FASI COSTRUTTIVE IL CALCOLO DELLE TENSIONI IN FASE ELASTICA DI UNA TRAVE IN C.A.P, IL CALCOLO A ROTTURA DI UNA TRAVE IN C.A.P., IL PREDIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI IN C.A.P, IL PROGETTO DI SEZIONI CON PRECOMPRESSIONE TOTALE E LIMITATA, IL TRACCIATO DEI CAVI, IL CAVO RISULTANTE, IL FUSO DI GUYON, IL SISTEMA EQUIVALENTE ALLA PRECOMPRESSIONE, IL CALCOLO DELLE REAZIONI IPERSTATICHE DOVUTE ALLA PRECOMPRESSIONE, LA DETERMINAZIONE DELLA LINEA DELLE PRESSIONI, IL TEOREMA DI GUYON E IL CAVO CONCORDANTE, ANCORAGGIO E DIFFUSIONE DEGLI SFORZI DI PRECOMPRESSIONE, DETTAGLI COSTRUTTIVI. STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS: LE TRAVI: TECNOLOGIA, OPERE TIPICHE, STATICA DELLE SEZIONI IN FASE ELASTICA E A ROTTURA, I SISTEMI DI CONNESSIONE, LA LARGHEZZA COLLABORANTE, LE FASI COSTRUTTIVE, L’INFLUENZA DEL PUNTELLAMENTO. LE COLONNE: DEFINIZIONI E TIPOLOGIE, IL CALCOLO ELASTICO E IL CALCOLO PLASTICO, COSTRUZIONE DEI DOMINI DI INTERAZIONE, IL PROBLEMA DELL’INSTABILITÀ DELLE COLONNE SNELLE. ZONE DI DISCONTINUITÀ: PRINCIPI E MODELLI DI CALCOLO (STRUT-AND-TIE, ELEMENTI FINITI, ETC..), ESEMPI (TRAVE ALTA, MENSOLA CORTA, SELLE GERBER, ETC..)
( testi)
SLIDES DELLE LEZIONI E DISPENSE DEL DOCENTE AICAP - GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 - VOL I WALTHER R. MIEHLBRADT, PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (FONDAMENTI E TECNOLOGIA) , ED. HOEPLI,1994. FAVRE R. JACCOUD J-P, KOPRNA M., RADOIJIC A. PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PIASTRE, MURI PARETI E FONDAZIONI), ED. HOEPLI,1994. ANTONINI T., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, ED. MASSON, 1986. GIANGRECO E., TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI. VOLUME PRIMO. LIGUORI EDITORE TONIOLO G. CEMENTO ARMATO. VOL 2B. ED. ZANICHELLI E.F.RADOGNA – TECNICA DELLE COSTRUZIONI VOL. 2 – MASSON EDITORIALE ESA 1995 (C.A., STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS, C.A.P.) CESTELLI GUIDI C., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, HOEPLI 1987 E. COSENZA, C. GRECO, IL CALCOLO DELLE DEFORMAZIONI NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, ED. CUEN, 1991
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7
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ICAR/09
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70
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802082 -
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
(obiettivi)
FORNIRE LE BASI PER UNA RAZIONALE PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE SISMO-RESISTENTI, SIA ATTRAVERSO L'ESPOSIZIONE DEI PRINCIPALI ARGOMENTI DELLA MATERIA, SIA SOLLECITANDO ATTIVITÀ DI ESERCITAZIONE PROGETTUALE DA PARTE DEGLI STUDENTI. IL CORSO È COMPOSTO DA DUE MODULI NEL PRIMO DEI QUALI VENGONO ILLUSTRATI I CRITERI DI ANALISI E DI PROGETTO DELLE STRUTTURE SISMO RESISTENTI CON RIFERIMENTO IN PARTICOLARE AGLI EDIFICI MULTIPIANO IN C.A. E IN ACCIAIO.
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NUTI CAMILLO
( programma)
1. RISPOSTA SISMICA LINEARE DI STRUTTURE SEMPLICI: OSCILLATORE SEMPLICE 2. LO SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO 3. RISPOSTA SISMICA NON LINEARE DI STRUTTURE SEMPLICI: OSCILLATORE SEMPLICE 4. LO SPETTRO DI RISPOSTA NON LINEARE 5. SPETTRI DI RISPOSTA PROGETTO 6. RISPOSTA DI STRUTTURE A PIÙ GRADI DI LIBERTÀ 7. RISPOSTA ELASTICA VALUTATA CON METODI APPROSSIMATI 8. ANALISI MODALE 9. USO DELLO SPETTRO DI RISPOSTA NELLE STRUTTURE A PIÙ GDL 10. ANALISI STATICA NON LINEARE 11. INTERAZIONE TERRENO STRUTTURA 12. CRITERI DI PROGETTO DELLE STRUTTURE IN ZONA SISMICA 13. NORMATIVE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI E CRITERI DI PROGETTO 14. REDAZIONE DI UN PROGETTO DI UNA STRUTTURA IN ZONA SISMICA SISMOLOGIA 1. PRESENTAZIONE DEL CORSO. ORIGINE DEI TERREMOTI. TETTONICA A 2. PLACCHE. GEOMETRIA DELLE FAGLIE. 3. SORGENTI SISMICHE E MECCANISMI FOCALI. 4. ELASTICITÀ ED ONDE ELASTICHE. 5. PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE. SISMOMETRI E SISMOGRAMMI. 6. LOCALIZZAZIONE EPICENTRALE. 7. MAGNITUDO E INTENSITÀ. SCALE MACROSISMICHE TERREMOTI IN ITALIA E NEL MONDO. 8. ACCELEROMETRIA. PROCESSAMENTO DATI. RETI E BANCHE DATI 9. ATTENUAZIONE E CARATTERIZZAZIONE INGEGNERISTICA DEL MOTO DEL TERRENO. 10. ESERCITAZIONI SU ESTRAZIONE E PROCESSAMENTO DEGLI ACCELEROGRAMMI 11. PERICOLOSITÀ SISMICA DETERMINISTICA E PROBABILISTICA. APPROCCIO DI CORNELL. DATI DI INPUT. 12. CALCOLO DELLA PERICOLOSITÀ. SPETTRI A PERICOLOSITÀ UNIFORME. 13. DISAGGREGAZIONE E TERREMOTO DI SCENARIO. VALUTAZIONE DELLE INCERTEZZE NEL CALCOLO DELLA PERICOLOSITÀ. 14. MAPPE DI PERICOLOSITÀ, CLASSIFICAZIONE E NORMATIVA. 15. ESERCITAZIONI SULLA PERICOLOSITÀ
( testi)
1. APPUNTI DAL SITO WEB 2. CLOUGH PENZIEN - DYNAMICS OF STRUCTURES 3. A. CHOPRA - DYNAMIC OF STRUCTURES 4. PAULAY AND PRIESTLEY - SEISMIC DESIGN OF RC AND MASONRY STRUCTURES 5. A. CHARLESON - SEISMIC DESIGN FOR ARCHITECTS
SISMOLOGIA 1. APPUNTI A CURA DEL DOCENTE 2. ROMEO, R.W. (2007) LA RISPOSTA SISMICA LOCALE PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE. INTERNATIONAL CENTRE FOR MECHANICAL SCIENCES - CISM E-BOOK. 3. FACCIOLI E., PAOLUCCI R. (2005) ELEMENTI DI SISMOLOGIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA. PITAGORA EDITRICE, BOLOGNA. 4. KRAMER, S.L. (1996) - GEOTECHNICAL EARTHQUAKE ENGINEERING. PRENTICE-HALL. 5. REITER, S.L. (1990) - EARTHQUAKE HAZARD ANALYSIS: ISSUES AND INSIGHTS. COLUMBIA UNIVERSITY PRESS. 6. SHEARER P.M. (1999) - INTRODUCTION TO SEISMOLOGY. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS.
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8
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ICAR/09
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80
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201042 -
ECONOMIA AZIENDALE AMBIENTALE CORSO AVANZATO
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6
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SECS-P/07
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801908 -
TESI DI LAUREA
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30
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
STRUTTURE Orientamento unico A SCELTA AFFINI INTEGRATIVE - (visualizza)
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20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA: L'UNICITÀ DEL PIANETA TERRA; ASPETTI DELLA GEOLOGIA; LA CROSTA DELLA TERRA - I PROCESSI CHE INTERESSANO LA SUPERFICIE (IL MODELLAMENTO DEL RILIEVO TERRESTRE; IL PROCESSO SEDIMENTARIO; LE ROCCE SEDIMENTARIE); IL CORPO DELLA TERRA - IL PROCESSO INTERNO (L'INTERNO DELLA TERRA; I FENOMENI SISMICI; I FENOMENI VULCANICI; LE ROCCE IGNEE; LE ROCCE METAMORFICHE; CICLO LITOGENETICO; TETTONICA DELLE PLACCHE); DEFORMAZIONI DELLA CROSTA TERRESTRE (LE SUCCESSIONI LITOLOGICHE; LE DEFORMAZIONI DELLE ROCCE; LA GEOMETRIA DEI CORPI GEOLOGICI). IL "MESTIERE" DEL GEOLOGO: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO (RICERCHE PRELIMINARI; MATERIALI E METODI; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE TEMATICHE); IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO (PRINCIPALI CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DI TERRE E ROCCE; L'ESPLORAZIONE GEOLOGICA DEL SOTTOSUOLO); INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL LAZIO. GEOLOGIA APPLICATA: DISSESTI DI VERSANTE; RISORSE GEOLOGICHE RINNOVABILI (ACQUE SOTTERRANEE); RISORSE GEOLOGICHE NON RINNOVABILI (ATTIVITÀ ESTRATTIVA); STUDIO DEL CONTESTO GEOLOGICO LEGATO A PROBLEMI DI PIANIFICAZIONE (IL RISCHIO GEOLOGICO) (PRIMO INTERVENTO SUL TERRITORIO; RIQUALIFICAZIONE (GEOLOGIA URBANA E DEL COSTRUITO))
( testi)
LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI - GEOLOGIA APPLICATA. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO. VOLUME 1, II EDIZIONE - CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO
FRANK PRESS, RAYMOND SIEVER, JOHN GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN - CAPIRE LA TERRA - ZANICHELLI, BOLOGNA
MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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6
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GEO/05
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTESLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE LE NOZIONI GENERALI, IN RAPPORTO ANCHE ALLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI (RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO) E SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Nozioni di ecologia applicata – Cicli naturali: acqua, carbonio, azoto – Normativa per la tutela dell’ambiente: la normativa sulle emissioni liquide, solide e aeriformi – I servizi di igiene urbana – La raccolta e il trasporto dei Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e pericolosi – La bonifica dei siti inquinati – Inquinamento atmosferico e acustico: principali problematiche – Criteri di dimensionamento e di progettazione degli impianti per il trattamento dei Rifiuti Urbani e Speciali: le discariche– Gli impianti di trattamento e valorizzazione dei RS – Gli impianti di termovalorizzazione – Caratteristiche operative degli impianti di trattamento delle emissioni atmosferiche – Modelli previsionali delle emissioni atmosferiche.
( testi)
DISPENSE DEL PROFESSORE
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6
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ICAR/03
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
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3
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IUS/10
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801643 -
IMPIANTI DI DEPURAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE GLI ELEMENTI PRINCIPALI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE. SARANNO APPROFONDITI GLI ASPETTI RELATIVI ALL'INQUINAMENTO DELLE ACQUE, PER POI APPRENDERE I PRINCIPI DI BASE DELLA DEPURAZIONE E DEL TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE CIVILI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Presentazione della normativa di settore - definizione delle caratteristiche dei liquami in ingresso: metodi di campionamento e di analisi - autodepurazione di un corso d'acqua - sistemi di trattamento dei liquami a basso contenuto tecnologico - sistemi di trattamento dei liquami ad alto contenuto tecnologico - trattamenti primari descrizione, dimensionamento e realizzazione - trattamenti terziari descrizione, dimensionamento e realizzazione - trattamento ed utilizzazione dei fanghi - gestione degli impianti di depurazione - Esercitazioni: progettazione di una unità di trattamento reflui civili o industriali.
( testi)
MASOTTI L.: DEPURAZIONE DELLE ACQUE: TECNICHE ED IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO ACQUE DI RIFIUTO. CALDERINI ED.
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6
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ICAR/03
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60
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801669 -
SICUREZZA DEL LAVORO E DIFESA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
( testi)
D.LGS. 81/08.BS OHSAS 18001.DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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6
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ING-IND/28
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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60
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Attività formative affini ed integrative
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20801979 -
GEOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE, METODOLOGICHE E OPERATIVE, NECESSARIE SIA ALLA RAPPRESENTAZIONE CHE ALLA LETTURA CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO. CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI RILIEVO TOPOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INGEGNERIE CIVILE E DELLE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI.
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FIANI MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE: PRINCIPI DEL RILIEVO. DEFINIZIONI. UNITÀ DI MISURA. PRECISIONE E ACCURATEZZA NEL RILIEVO. GEODESIA: FORMA DELLA TERRA. IMPOSTAZIONE CLASSICA DEL RILIEVO. CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE. SUPERFICI EQUIPOTENZIALI. GEOIDE. DEFINIZIONE DI QUOTA. ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. ONDULAZIONI DEL GEOIDE. SISTEMI DI COORDINATE: NATURALI, GEOCENTRICHE, ELLISSOIDICHE. GEOMETRIA DELL'ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. SEZIONI NORMALI E NORMALI PRINCIPALI. GEODETICHE. RAGGI DI CURVATURA DELLE SEZIONI NORMALI. SUPERFICI DI RIFERIMENTO APPROSSIMATE PER I RILIEVI LOCALI: SFERA E PIANO TANGENTE. RETI GEODETICHE E DATUM. DATUM ORIZZONTALI E VERTICALI. DATUM UTILIZZATI IN ITALIA. COORDINATE GEODETICHE, ASTRONOMICHE, CARTESIANE GEOCENTRICHE, CARTESIANE LOCALI. TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE E TRA DATUM. TEOREMI DELLA GEODESIA OPERATIVA. TEORIA DEGLI ERRORI E TRATTAMENTO STATISTICO DELLE OSSERVAZIONI: TIPI DI ERRORI DI MISURA: GROSSOLANI, SISTEMATICI E CASUALI. DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONE NORMALE. STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DI UNA DISTRIBUZIONE. INTERVALLI DI CONFIDENZA. VARIABILE STANDARDIZZATA. VARIABILI CASUALI BIDIMENSIONALI CONTINUE. COVARIANZA E COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. PROPAGAZIONE DELLA VARIANZA-COVARIANZA. APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI RILIEVO. PRINCIPIO DEI MINIMI QUADRATI. COMPENSAZIONE DELLE OSSERVAZIONI CON IL METODO DELLE OSSERVAZIONI INDIRETTE. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE: GENERALITÀ SUL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. MODULI DI DEFORMAZIONE. APPROCCIO ANALITICO ALLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. CLASSIFICAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI. RAPPRESENTAZIONI CONFORMI. RAPPRESENTAZIONE CONFORME DI GAUSS E SUO USO GEODETICO. COORDINATE CONTRATTE ED ESPRESSIONI DEI MODULI. CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA. LETTURA DELLE COORDINATE SU UNA SEZIONE DELLA CARTA D’ITALIA ALLA SCALA DI 1:25000. SISTEMA CARTOGRAFICO UTM-UPS. RILIEVO: RETI GEODETICHE NAZIONALI: RETE TRIGONOMETRICA DI I, II, III E IV ORDINE, RETE ALTIMETRICA DI LIVELLAZIONE, RETE IGM95. RETI DI INQUADRAMENTO, RAFFITTIMENTO, APPOGGIO E DETTAGLIO. RILIEVO PLANIMETRICO, RIDUZIONE DELLE MISURE ALLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO. SCHEMI ELEMENTARI DI RILIEVO: INTERSEZIONI (IN AVANTI, LATERALE, ALL’INDIETRO), POLARI (IRRADIAMENTO), RAMI DI POLIGONALE, POLIGONALI CHIUSE. RILIEVO DI DETTAGLIO. RILIEVO ALTIMETRICO: TIPI DI QUOTE E SUPERFICI DI RIFERIMENTO. LIVELLAZIONE TRIGONOMETRICA (RECIPROCA E DA UN ESTREMO): SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. LIVELLAZIONE GEOMETRICA: SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. RILIEVO GPS: SESSIONI E BASI INDIPENDENTI, CALCOLO DELLE BASI. TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA NAZIONALE. PROGETTAZIONE, MATERIALIZZAZIONE, RILIEVO E COMPENSAZIONE DI RETI PLANIMETRICHE, ALTIMETRICHE E GPS. STRUMENTI E METODI OPERATIVI DI IMPIEGO: MISURA DI ANGOLI. TEODOLITI. PARTI COSTITUTIVE DEL TEODOLITE: CANNOCCHIALE COLLIMATORE, CERCHI GRADUATI, APPARATI DI LETTURA, LIVELLE, SISTEMI PENDOLARI. MESSA IN STAZIONE DEL TEODOLITE. METODI DI LETTURA DI ANGOLI AZIMUTALI. REGOLA DI BESSEL. LETTURA DI ANGOLI ZENITALI, ZENIT STRUMENTALE. TEODOLITI ELETTRONICI. MISURA DI DISTANZE. GEODIMETRI: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, EQUAZIONE FONDAMENTALE, PRECISIONI STRUMENTALI. STAZIONI TOTALI. MISURA DI DISLIVELLI. LIVELLI. PARTI COSTITUTIVE DEL LIVELLO: CANNOCCHIALE, LIVELLE, VITI DI ELEVAZIONE. STADIE INVAR. LIVELLAZIONE DAL MEZZO, PRECISIONE DI UNA BATTUTA E DI UNA LINEA. GPS: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA. SEGMENTI FUNZIONALI. STRUTTURA DEL SEGNALE. ERRORI SISTEMATICI DEL SISTEMA. RICEVITORI. WGS84. OSSERVABILE DI PSEUDO-RANGE E DI FASE. MODERNIZZAZIONE DEL GPS. ALTRI SISTEMI GNSS.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO FORNITE DAL DOCENTE TESTI DI CONSULTAZIONE: FOLLONI G. PRINCIPI DI TOPOGRAFIA – PATRON, 1982 G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI. TOPOGRAFIA GENERALE. UTET, MILANO, 2002
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ICAR/06
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Attività formative affini ed integrative
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