Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTINO - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702679 -
STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ETÀ CONTEMPORANEA LM
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ORIENTARE GLI STUDENTI AGLI STRUMENTI METODOLOGICI E DI ANALISI CRITICA DELLA STORIA
-
Erogato presso
20702679 STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ETÀ CONTEMPORANEA LM in DAMS TEATRO, MUSICA, DANZA (DM 270) LM-65 N0 MONINA GIANCARLO
( programma)
PRENDE LE MOSSE DAGLI ASPETTI DI METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA, INTESA SIA COME INSIEME DI TECNICHE E STRUMENTI OPERATIVI, SIA COME TEORIA STORIOGRAFICA PER POI CONCENTRARSI SULLA STORIA DEL FASCISMO. ALL’INTERNO DEL CORSO SI INDAGHERANNO IN PARTICOLARE GLI ASPETTI CULTURALI DEL REGIME. IL CORSO COMPRENDERÀ UNA SERIE DI LEZIONI SPERIMENTALI INTERDISCIPLINARI INSIEME ALLA PROF. MIRELLA SCHINO, DOCENTE DI TEATRO
( testi)
- G. DE LUNA, LA PASSIONE E LA RAGIONE. IL MESTIERE DELLO STORICO CONTEMPORANEO, MILANO, BRUNO MONDADORI, 2004. PP. 259, € 20,00 - E. GENTILE, FASCISMO: STORIA E INTERPRETAZIONI, ROMA-BARI, LATERZA, 2011, PP. 324, € 12,00 - A. TARQUINI, STORIA DELLA CULTURA FASCISTA, BOLOGNA, IL MULINO, 2011, PP. 240, € 18,00
|
6
|
M-STO/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705085 -
FONTI E METODOLOGIE DELLA STORIA DEL TEATRO
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ANALIZZARE IL RAPPORTO TRA ATTORE, LAVORO TEATRALE E FILM NELLA RIFLESSIONE TEORICA E NELLA PRATICA TEATRALE E CINEMATOGRAFICA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL CINEMA TEDESCO NELLA REPUBBLICA DI WEINAR E AL CINEMA SOVIETICO DEGLI ANNI VENTI.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705094 -
TEORIE E PRATICHE DELLA DANZA (XIX-XXI SEC.)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE IL TEMA DELLA “COSTRUZIONE DEL CORPO” NEL SUO INSIEME DI CORPO FISICO COSCIENZA ED ENERGIA, PARAGONANDO LA TRADIZIONE OCCIDENTALE E LA TRADIZIONE ORIENTALE. IN PARTICOLARE INTENDE RILEGGERE, ATTRAVERSO LO SGUARDO DEL DANZATORE GIAPPONESE AKIRA KASAI, ALCUNE ESPERIENZE DI ROTTURA NELLA CULTURA DI DANZA D’INIZIO NOVECENTO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20706032 -
COMUNICAZIONE ARTISTICA
(obiettivi)
Il corso analizza le modalità attraverso cui le istituzioni artistiche e culturali contribuiscono, da una parte, a produrre le carriere degli oggetti e degli artisti e, dall’altra, a prefigurare gli stessi processi di consumo.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella contemporaneità l’arte influenza il discorso pubblico, divenendo “fabbrica di senso”, laboratorio della società civile, spazio e luogo della memoria pubblica, arena in cui definire socialmente le identità di genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. La prima parte del modulo è dedicata allo studio della produzione artistica e delle politiche del consumo culturale. Affronta i seguenti temi: le teorie della morte dell’autore, le teorie della ricezione, l’arte come pratica sociale, le definizioni istituzionali del valore artistico, i casi di “mancato riconoscimento” e le politiche del plagio, le politiche del genio, la canonizzazione e le pratiche di esclusione sociale, le teorie del capitale culturale, la formazione dei canoni artistici nella società dei mass media, il rapporto tra arte e pubblicità. La seconda parte invece concerne le istituzioni artistiche e affronta i seguenti temi: arte e sfera pubblica, il monumento nello spazio urbano, l''arte come tecnologia della memoria, il consumo culturale del passato, i modelli sociologici di analisi dei musei e le politiche di allestimento museale, la rappresentazione nei musei delle identità etniche, i musei come tecnologie di genere, i musei on line, l''arte elettronica e l''arte multimediale.
( testi)
1) A. L. Tota, Sociologie dell’arte. Dal museo tradizionale all’arte multimediale, Carocci, Roma, 2001.
2) Dispensa messa a disposizione degli studenti sulla pagina personale della docente sul sito www.dicospe.uniroma3.it
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709121 -
CINEMA E PSICOANALISI
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709122 -
THE HOLLYWOOD FILM - (CORSO IN LINGUA INGLESE)
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709123 -
TEORIE E PRATICHE DEL CINEMA MODERNO
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709132 -
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di approfondire autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento, tenendo presenti anche, il più possibile, i nessi dell’attività letteraria cogli altri sistemi espressivi, le altre arti, le letterature degli altri Paesi, nonché con la storia e la geografia del nostro. Gli strumenti critici e analitici che verranno impiegati durante il corso serviranno altresì, allo studente, ad affinare le proprie modalità di lettura.
-
CORTELLESSA ANDREA
( programma)
Gli spazi della narrativa contemporanea
( testi)
(a) un libro a scelta fra Gianni Celati, Narratori delle pianure [1985], Milano, Feltrinelli, 2003, e Id., Verso la foce [1989], Milano, Feltrinelli, 2002
b) La terra della prosa. Narratori italiani degli Anni Zero, a cura di Andrea Cortellessa, Roma, L’orma, 2014
c-d) due libri a scelta di autori diversi, fra quelli antologizzati al punto b) e) Michael Jakob, Il paesaggio, il Mulino 2009
f) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, quarto volume: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012
Filmografia: Gianni Celati, Strada Provinciale delle Anime (1991); Id., Case sparse. Visioni di case che crollano (2003: questi due compresi in Id., Cinema all’aperto, Roma, Fandango, 2011); Id., Passar la vita a Diol Kadd (Milano, Feltrinelli, 2011)
|
12
|
L-FIL-LET/11
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709300 -
LABORATORIO DI OPERATORE RADIOFONICO
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709303 -
TROCINIO PALLADIUM -BIBLIOTECA DELLE ARTI
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI E INT. DISC EST. , DELLO SPET E DELLA MUSICA. - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA TRA - CARATTERIZZANTI 2 - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20706032 -
COMUNICAZIONE ARTISTICA
(obiettivi)
Il corso analizza le modalità attraverso cui le istituzioni artistiche e culturali contribuiscono, da una parte, a produrre le carriere degli oggetti e degli artisti e, dall’altra, a prefigurare gli stessi processi di consumo.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella contemporaneità l’arte influenza il discorso pubblico, divenendo “fabbrica di senso”, laboratorio della società civile, spazio e luogo della memoria pubblica, arena in cui definire socialmente le identità di genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. La prima parte del modulo è dedicata allo studio della produzione artistica e delle politiche del consumo culturale. Affronta i seguenti temi: le teorie della morte dell’autore, le teorie della ricezione, l’arte come pratica sociale, le definizioni istituzionali del valore artistico, i casi di “mancato riconoscimento” e le politiche del plagio, le politiche del genio, la canonizzazione e le pratiche di esclusione sociale, le teorie del capitale culturale, la formazione dei canoni artistici nella società dei mass media, il rapporto tra arte e pubblicità. La seconda parte invece concerne le istituzioni artistiche e affronta i seguenti temi: arte e sfera pubblica, il monumento nello spazio urbano, l''arte come tecnologia della memoria, il consumo culturale del passato, i modelli sociologici di analisi dei musei e le politiche di allestimento museale, la rappresentazione nei musei delle identità etniche, i musei come tecnologie di genere, i musei on line, l''arte elettronica e l''arte multimediale.
( testi)
1) A. L. Tota, Sociologie dell’arte. Dal museo tradizionale all’arte multimediale, Carocci, Roma, 2001.
2) Dispensa messa a disposizione degli studenti sulla pagina personale della docente sul sito www.dicospe.uniroma3.it
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI E INT. DISC EST. , DELLO SPET E DELLA MUSICA. - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
Acquisire conoscenze su concetti teorici d’attualità nel dibattito critico contemporaneo.
-
GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
TEORIE DELL’INTERMEDIALITÀ. 1963-2015. EXPANDED CINEMA/EXPANDED ARTS: 50 ANNI DI “INTERMEDIALITÀ” A CONFRONTO.
PROGRAMMA: LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL ‘900 A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”, “TELEVISIONE CREATIVA”, “EXPANDED TELEVISION”, ECC. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA AUDIOVISIVI DALL’ANALOGICO AL WEB. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI.
( testi)
M. M. GAZZANO, "KINEMA. IL CINEMA SULLE TRACCE DEL CINEMA. DAL FILM ALLE ARTI ELETTRONICHE, ANDATA E RITORNO", EXORMA, ROMA 2012; M. M. GAZZANO (A CURA DI), "EDISON STUDIO. IL SILENT FILM E L’ELETTRONICA IN RELAZIONE INTERMEDIALE", EXORMA, ROMA 2013; G. DE VINCENTI, "LO STILE MODERNO", BULZONI, ROMA 2014 (CONSIGLIATO). CHI VOLESSE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE (E FACOLTATIVAMENTE) I TEMI DEL CORSO, PUÒ CONSULTARE LA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE PROGRAMMI DEI CORSI SUL SITO DEL DAMS IN CORRISPONDENZA CON GLI INSEGNAMENTI GAZZANO.
FILMOGRAFIA: VISIONE DI OPERE VIDEOARTISTICHE E CINEGRAFICHE IN ELETTRONICA REALIZZATE DAGLI ANNI CINQUANTA A OGGI, NON REPERIBILI SUL MERCATO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’insegnamento intende offrire allo studente un ventaglio di saperi storico-critici e teorici, utili ad articolare un metodo di analisi di testi e contesti filmici orientato in prospettiva postcoloniale.
-
DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
BLACK HOLLYWOOD SUL TEVERE: ATTORI, INCROCI PRODUTTIVI, MODI DI RAPPRESENTAZIONE. IL CORSO DI QUEST’ANNO INTENDE INQUADRARE L’IMMAGINARIO PROIETTATO DAL CINEMA ITALIANO SUGLI STATI UNITI, ANALIZZANDO, SUL PIANO DEI MODI DI PRODUZIONE E DEI MODI DI RAPPRESENTAZIONE, IL RUOLO CHE GLI ATTORI E I PERSONAGGI AFROAMERICANI HANNO GIOCATO – CON MODALITÀ DIVERSE, AL MASCHILE E AL FEMMINILE – NEL RICONFIGURARE PROGRESSIVAMENTE TALE IMMAGINARIO.
( testi)
BIBLIOGRAFIA: L’AFRICA IN ITALIA. PER UNA CONTROSTORIA POSTCOLONIALE DEL CINEMA ITALIANO, A CURA DI L. DE FRANCESCHI, ROMA, ARACNE EDITRICE, 2013; JOY NWOSU, CINEMA E AFRICA NERA, NUOVA EDIZIONE, ROMA, ARACNE EDITRICE, IN PREPARAZIONE; ANTOLOGIA DI MATERIALI CRITICI A CURA DEL DOCENTE, DISPONIBILE ONLINE. FILMOGRAFIA: HARLEM (C. GALLONE, 1943), PAISÀ, EP. NAPOLI (R. ROSSELLINI, 1946), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), IL MULATTO (F. DE ROBERTIS, 1950), IL NERO (G. VENTO, 1966), FAUSTINA (L. MAGNI, 1968), QUEIMADA (G. PONTECORVO, 1969) SEIZE THE TIME (G. BRANCA, 1971), UOMINI DURI (D. TESSARI, 1974), MIRACOLO A SANT’ANNA (S. LEE, 2008). LA LISTA DEI TITOLI È SOGGETTA A REVISIONE.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
-
CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705088 -
ESTETICA MUSICALE
(obiettivi)
Ritornelli: memento musicale e immagini in movimento secondo Gilles Deleuze. Obiettivo del corso è illustrare le principali articolazioni della riflessione di Gilles Deleuze sulla musica nel suo interagire con le altre arti
-
GUANTI GIOVANNI
( programma)
«Persino la ripetizione più meccanica, più quotidiana, più abituale, più cristallizzata, essendo sempre spostata in rapporto ad altre ripetizioni, trova posto nell''opera d''arte, a condizione che si sappia ricavarne una differenza. Del resto, il solo problema estetico è quello di inserire l''arte nella vita quotidiana, giacché quanto più quest''ultima appare standardizzata, cristallizzata, sottoposta a una riproduzione accelerata di oggetti di consumo, tanto più l''arte deve aderirvi strappandole quella piccola differenza che peraltro opera simultaneamente in altri livelli di ripetizione» (Gilles Deleuze,. Differenza e ripetizione)
( testi)
BORGHI, Simone, La casa e il cosmo: il ritornello e la musica nel pensiero di Deleuze e Guattari, Verona, Ombre corte 2008
Millesuoni: Deleuze, Guattari e la musica elettronica, a cura di Roberto Paci Dalo, Napoli, Edizioni Cronopio 2006
Materiali integrativi forniti dal docente nel corso delle lezioni
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
-
PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
|
6
|
M-FIL/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTINO - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
Acquisire conoscenze su concetti teorici d’attualità nel dibattito critico contemporaneo.
-
GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
TEORIE DELL’INTERMEDIALITÀ. 1963-2015. EXPANDED CINEMA/EXPANDED ARTS: 50 ANNI DI “INTERMEDIALITÀ” A CONFRONTO.
PROGRAMMA: LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL ‘900 A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”, “TELEVISIONE CREATIVA”, “EXPANDED TELEVISION”, ECC. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA AUDIOVISIVI DALL’ANALOGICO AL WEB. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI.
( testi)
M. M. GAZZANO, "KINEMA. IL CINEMA SULLE TRACCE DEL CINEMA. DAL FILM ALLE ARTI ELETTRONICHE, ANDATA E RITORNO", EXORMA, ROMA 2012; M. M. GAZZANO (A CURA DI), "EDISON STUDIO. IL SILENT FILM E L’ELETTRONICA IN RELAZIONE INTERMEDIALE", EXORMA, ROMA 2013; G. DE VINCENTI, "LO STILE MODERNO", BULZONI, ROMA 2014 (CONSIGLIATO). CHI VOLESSE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE (E FACOLTATIVAMENTE) I TEMI DEL CORSO, PUÒ CONSULTARE LA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE PROGRAMMI DEI CORSI SUL SITO DEL DAMS IN CORRISPONDENZA CON GLI INSEGNAMENTI GAZZANO.
FILMOGRAFIA: VISIONE DI OPERE VIDEOARTISTICHE E CINEGRAFICHE IN ELETTRONICA REALIZZATE DAGLI ANNI CINQUANTA A OGGI, NON REPERIBILI SUL MERCATO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’insegnamento intende offrire allo studente un ventaglio di saperi storico-critici e teorici, utili ad articolare un metodo di analisi di testi e contesti filmici orientato in prospettiva postcoloniale.
-
DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
BLACK HOLLYWOOD SUL TEVERE: ATTORI, INCROCI PRODUTTIVI, MODI DI RAPPRESENTAZIONE. IL CORSO DI QUEST’ANNO INTENDE INQUADRARE L’IMMAGINARIO PROIETTATO DAL CINEMA ITALIANO SUGLI STATI UNITI, ANALIZZANDO, SUL PIANO DEI MODI DI PRODUZIONE E DEI MODI DI RAPPRESENTAZIONE, IL RUOLO CHE GLI ATTORI E I PERSONAGGI AFROAMERICANI HANNO GIOCATO – CON MODALITÀ DIVERSE, AL MASCHILE E AL FEMMINILE – NEL RICONFIGURARE PROGRESSIVAMENTE TALE IMMAGINARIO.
( testi)
BIBLIOGRAFIA: L’AFRICA IN ITALIA. PER UNA CONTROSTORIA POSTCOLONIALE DEL CINEMA ITALIANO, A CURA DI L. DE FRANCESCHI, ROMA, ARACNE EDITRICE, 2013; JOY NWOSU, CINEMA E AFRICA NERA, NUOVA EDIZIONE, ROMA, ARACNE EDITRICE, IN PREPARAZIONE; ANTOLOGIA DI MATERIALI CRITICI A CURA DEL DOCENTE, DISPONIBILE ONLINE. FILMOGRAFIA: HARLEM (C. GALLONE, 1943), PAISÀ, EP. NAPOLI (R. ROSSELLINI, 1946), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), IL MULATTO (F. DE ROBERTIS, 1950), IL NERO (G. VENTO, 1966), FAUSTINA (L. MAGNI, 1968), QUEIMADA (G. PONTECORVO, 1969) SEIZE THE TIME (G. BRANCA, 1971), UOMINI DURI (D. TESSARI, 1974), MIRACOLO A SANT’ANNA (S. LEE, 2008). LA LISTA DEI TITOLI È SOGGETTA A REVISIONE.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703434 -
COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
(obiettivi)
IL CORSO ANALIZZA COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA, FORNENDO LE CATEGORIE ANALITICHE NECESSARIE PER ANALIZZARE I TESTI PUBBLICITARI E LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI POSSONO INFLUENZARE IL DISCORSO PUBBLICO. UN PARTICOLARE FOCUS DEL MODULO CONCERNE L’ANALISI E L’IMPATTO DELLE TECNICHE DI “CULTURE JAMMING”.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
LA PUBBLICITÀ PUÒ ESSERE ANALIZZATA DA PROSPETTIVE TEORICHE DIVERSE: IN PRIMO LUOGO, COME MEZZO PER PERSUADERE I CONSUMATORI AD ACQUISTARE UN PRODOTTO E PER INTERVENIRE NEL PROCESSO DI PRODUZIONE DEI SIGNIFICATI CHE I CONSUMATORI CREERANNO QUANDO ACQUISTERANNO E CONSUMERANNO IL PRODOTTO STESSO. INOLTRE, LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA PERMETTE DI ANALIZZARE ANCHE ALTRE DIMENSIONI DELLA PUBBLICITÀ, COME AD ESEMPIO LA SUA INFLUENZA NELLA COSTRUZIONE PUBBLICA DEI VALORI SOCIALI E DEGLI STILI DI VITA. OPPURE SULLE MODALITÀ SECONDO LE QUALI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PUÒ INFLUIRE SULLE NOSTRE ASPETTATIVE, SUI NOSTRI SOGNI, SULLA NOSTRA CONOSCENZA DEL MONDO, SULLE NOSTRE IDENTITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE IN TERMINI DI GENERE, ETNIA, CLASSE SOCIALE E GENERAZIONE. IN TAL SENSO, LA PRIMA QUESTIONE CHE SI PONE È RELATIVA A QUANTO LA PUBBLICITÀ POSSA ESSERE “POTENTE”. IN ALTRI TERMINI, DOBBIAMO FARE RIFERIMENTO AD UNA TEORIA DELLA FRUIZIONE MEDIALE. IL CORSO È DIVISO IN TRE PARTI: 1) LA PRIMA PARTE CONCERNE I CONCETTI ANALITICI NECESSARI PER ANALIZZARE IL PROCESSO DI CODIFICA E DECODIFICA DI UN TESTO PUBBLICITARIO. 2) LA SECONDA PARTE CONCERNE L’ANALISI DI SPOT TELEVISIVI E PUBBLICITÀ SULLA STAMPA E SUL WEB. 3) LA TERZA RIGUARDA I MOVIMENTI ANTI-BRAND E LE TECNICHE CULTURALI DI SOVVERSIONE DEI SIGNIFICATI INSCRITTI NELLE PUBBLICITÀ, IL “CULTURE JAMMING”.
( testi)
TESTI PER L’ESAME:
a) La pubblicità, di Annamaria Testa, il Mulino, Bologna 2003. b) Inoltre tre testi a scelta fra i seguenti articoli (questi testi saranno messi a disposizione degli studenti nella versione inglese, ma sono quasi tutti disponibili anche tradotti in italiano): 1) Hall, Stuart. (1980). Encoding, Decoding. The Cultural Studies Reader. (1993). Simon During, ed., London: Routledge, 90-103. 2) Barthes, Roland. (1964). The Rhetoric of the Image. Image-Music-Text. (Translation 1977). S. Heath, ed. London: Fontana, 32-51. 3) Csikszentmihalyi, Mihaly. (1991). Design and Order in Everyday Life. Design Issues 8:1, 26-43. 4) Kopytoff, Ivor. (1986). The Cultural Biography of Things. Social Life of Things: Commodities in Cultural Perspective. Arjun Appadurai, ed. Cambridge University Press, 64-94. 5) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Modality: Designing Models of Reality. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 154-174. 6) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Representation and Interaction: Designing the Position of the Viewer. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 114-153. 7) Beasely, Ron & Danesi, Marcel. (2002). Creating Recognizability for the Product. Persuasive Signs: The Semiotics of Advertising. Berlin, New York: Mouton de Gruyter, 49-93.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
-
CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705088 -
ESTETICA MUSICALE
(obiettivi)
Ritornelli: memento musicale e immagini in movimento secondo Gilles Deleuze. Obiettivo del corso è illustrare le principali articolazioni della riflessione di Gilles Deleuze sulla musica nel suo interagire con le altre arti
-
GUANTI GIOVANNI
( programma)
«Persino la ripetizione più meccanica, più quotidiana, più abituale, più cristallizzata, essendo sempre spostata in rapporto ad altre ripetizioni, trova posto nell''opera d''arte, a condizione che si sappia ricavarne una differenza. Del resto, il solo problema estetico è quello di inserire l''arte nella vita quotidiana, giacché quanto più quest''ultima appare standardizzata, cristallizzata, sottoposta a una riproduzione accelerata di oggetti di consumo, tanto più l''arte deve aderirvi strappandole quella piccola differenza che peraltro opera simultaneamente in altri livelli di ripetizione» (Gilles Deleuze,. Differenza e ripetizione)
( testi)
BORGHI, Simone, La casa e il cosmo: il ritornello e la musica nel pensiero di Deleuze e Guattari, Verona, Ombre corte 2008
Millesuoni: Deleuze, Guattari e la musica elettronica, a cura di Roberto Paci Dalo, Napoli, Edizioni Cronopio 2006
Materiali integrativi forniti dal docente nel corso delle lezioni
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
-
NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
-
PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
|
6
|
M-FIL/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709300 -
LABORATORIO DI OPERATORE RADIOFONICO
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709303 -
TROCINIO PALLADIUM -BIBLIOTECA DELLE ARTI
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
|
20703051 -
LABORATORIO DI CINEMA DOCUMENTARIO
(obiettivi)
LABORATORIO TEORICO PRATICO: IL VOLTO COME PAESAGGIO
ANCHE UN VOLTO PUÒ ESSERE UN PAESAGGIO, RIVELARCI QUALCOSA OLTRE LA PAROLA. IL LABORATORIO VERTE SULL’INTERAZIONE TRA PAESAGGIO GEOGRAFICO E PAESAGGIO UMANO. I VOLTI SI MODELLANO ANCHE SULLA GEOGRAFIA IN CUI VIVONO, AGISCONO E NATURALMENTE SI ADATTANO ALLA DIMENSIONE STORICA IN CUI SONO RINCHIUSI. AL DI LÀ DI UN FACILE “LOMBROSISMO”, IL VOLTO SEGNATO DI UN CONTADINO DEL SECONDO DOPOGUERRA È BEN DIVERSO DA QUELLO DI UN UOMO IMMERSO NEL PAESAGGIO METROPOLITANO DI OGGI.
|
6
|
|
32
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
20703052 -
LABORATORIO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA
(obiettivi)
OBIETTIVI: METTENDO A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI DI BASE LINGUISTICI, STORICI E TEORICI PER LA CRITICA CINEMATOGRAFICA, SCRITTA E AUDIOVISIVA, IL LABORATORIO PRENDERÀ IN CONSIDERAZIONE IL TEMA DEL CORSO. LA FREQUENTAZIONE PREVEDE, DA PARTE DEGLI STUDENTI, ALCUNE PROVE DI SCRITTURA CRITICA CHE VERRANNO ANALIZZATE E COMMENTATE NEL CORSO DELLO STESSO LABORATORI
|
6
|
|
32
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA TRA - CARATTERIZZANTI 2 - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
-
NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20709120 -
COMUNICAZIONE PUBBLICA
(obiettivi)
Il corso analizza come funziona la comunicazione pubblica, fornendo le categorie analitiche necessarie per analizzare le modalità attraverso cui si forma il discorso pubblico.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella prima parte si analizzano le forme della comunicazione pubblica e le modalità con cui le diverse istituzioni classificano, pensano e parlano all’interno dello spazio pubblico, con particolare riferimento al ruolo svolto dai media. Gli argomenti trattati riguardano: l’articolazione del discorso pubblico nei diversi contesti nazionali, i processi di formazione dell’opinione pubblica, il rapporto con i media e con le nuove tecnologie. La seconda parte invece analizza il rapporto tra media e comunicazione pubblica del passato, con particolare riferimento alle modalità con cui ad esempio il cinema, il teatro e i musei contribuiscono a produrre conoscenza pubblica del passato. Come cambia la narrazione dell’Olocausto nei film o in un fumetto come quello di Art Spiegelman? Può una canzone come quella di Joan Baez su Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti cambiare il destino di una memoria collettiva? In che modo uno spettacolo teatrale sul caso di Ustica può contribuire alla conoscenza pubblica di quell’evento? Cosa ci possono insegnare sull’11 Settembre una serie di cortometraggi ad esso dedicati? Questi sono alcuni interrogativi su cui il corso invita a riflettere.
( testi)
) Rampazi, Marita e Anna Lisa Tota (a cura di), 2007, La memoria pubblica. Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali, Novara, UTET. 2) Tota, Anna Lisa, 2003, La città ferita. Memoria e comunicazione pubblica della strage di Bologna, 2 agosto 1980, Bologna, il Mulino. 3) Inoltre il seguente articolo (che sarà disponibili per gli studenti in pdf sul sito della docente): Il Vietnam Veterans Memorial: la commemorazione di un passato difficile di Robin Wagner-Pacifici e Barry Schwartz (trad. it.) in Anna Lisa Tota (a cura di), 2001, La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, Milano, Franco Angeli pp. 109-148
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
20702659 -
INTERPRETAZIONE E ANALISI DEL FILM LM
|
|
20702659-2 -
INTERPRETAZIONE E ANALISI DEL FILM
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20702659-1 -
INTERPRETAZIONE E ANALISI DEL FILM
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20702663 -
MEDIA DIGITALI: TV, VIDEO, INTERNET LM
(obiettivi)
IL CORSO SERVE A SPIEGARE LE TRASFORMAZIONI CONNESSE ALL’AVVENTO DELLE CULTURE E DELLE TECNOLOGIE DIGITALI, PARTICOLARMENTE NELL’AUDIOVISIVO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20702665 -
MOVIMENTI E AUTORI DEL CINEMA LM
(obiettivi)
OBIETTIVI: Il corso si propone di analizzare la figura e l''opera di Michelangelo Antonioni nel panorama artistico italiano e internazionale.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20702668 -
MODI DI PRODUZIONE E STILE NEL CINEMA E NELLA TELEVISIONE LM
(obiettivi)
IL MODULO INTENDE RI-VEDERE IL CINEMA ITALIANO, DAL NEOREALISMO AGLI ANNI 2000, PASSANDO PER IL CINEMA DEI GRANDI “AUTORI”, LA COMMEDIA ALL’ITALIANA, IL CINEMA DI GENERE, L’INIZIO DELLA CRISI E POI LA RINASCITA DEL “NUOVO CINEMA ITALIANO”. DA VISCONTI A DE SICA, DA ROSSELLINI A DE SANTIS, DA LATTUADA A BOLOGNINI, DA BERTOLUCCI A FERRERI, SINO AL GIOVANE CINEMA ITALIANO, VENGONO PRESI IN CONSIDERAZIONE VARI FILM EMBLEMATICI DEL CINEMA ITALIANO NEL SUO MOMENTO DI MAGGIORE FAMA (LA FASE DI MAGGIORE ESPANSIONE PRODUTTIVA E AUTORIALE DEL FILM NAZIONALE), INDAGANDONE LA REGIA, I MOVIMENTI DI MACCHINA, IL LINGUAGGIO FILMICO, CONIUGANDO L’APPROCCIO TECNICO A QUELLO ESTETICO. ATTRAVERSO UNA RIVISITAZIONE DELLA STORIA DEL CINEMA ITALIANO, IL CORSO OFFRE UNO STRUMENTO TEORICO SU COME FARE “ANALISI DEL FILM”.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20703006 -
STORIA E TEORIE DELL'ARTE CONTEMPORANEA LM
(obiettivi)
IL CORSO MIRA ALL’ACQUISIZIONE DI AUTONOME CAPACITÀ DI ANALISI STORICA E INTERPRETAZIONE CRITICA DEI FENOMENI ARTISTICI DELL’ETÀ CONTEMPORANEA.
|
6
|
L-ART/03
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20709119 -
TEORIE DEL CINEMA E DEL FILM
|
|
20709119-2 -
TEORIE DEL CINEMA E DEL FILM
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20709119-1 -
TEORIE DEL CINEMA DEL FILM
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTINO - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702679 -
STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ETÀ CONTEMPORANEA LM
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ORIENTARE GLI STUDENTI AGLI STRUMENTI METODOLOGICI E DI ANALISI CRITICA DELLA STORIA
-
Erogato presso
20702679 STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ETÀ CONTEMPORANEA LM in DAMS TEATRO, MUSICA, DANZA (DM 270) LM-65 N0 MONINA GIANCARLO
( programma)
PRENDE LE MOSSE DAGLI ASPETTI DI METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA, INTESA SIA COME INSIEME DI TECNICHE E STRUMENTI OPERATIVI, SIA COME TEORIA STORIOGRAFICA PER POI CONCENTRARSI SULLA STORIA DEL FASCISMO. ALL’INTERNO DEL CORSO SI INDAGHERANNO IN PARTICOLARE GLI ASPETTI CULTURALI DEL REGIME. IL CORSO COMPRENDERÀ UNA SERIE DI LEZIONI SPERIMENTALI INTERDISCIPLINARI INSIEME ALLA PROF. MIRELLA SCHINO, DOCENTE DI TEATRO
( testi)
- G. DE LUNA, LA PASSIONE E LA RAGIONE. IL MESTIERE DELLO STORICO CONTEMPORANEO, MILANO, BRUNO MONDADORI, 2004. PP. 259, € 20,00 - E. GENTILE, FASCISMO: STORIA E INTERPRETAZIONI, ROMA-BARI, LATERZA, 2011, PP. 324, € 12,00 - A. TARQUINI, STORIA DELLA CULTURA FASCISTA, BOLOGNA, IL MULINO, 2011, PP. 240, € 18,00
|
6
|
M-STO/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705085 -
FONTI E METODOLOGIE DELLA STORIA DEL TEATRO
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ANALIZZARE IL RAPPORTO TRA ATTORE, LAVORO TEATRALE E FILM NELLA RIFLESSIONE TEORICA E NELLA PRATICA TEATRALE E CINEMATOGRAFICA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL CINEMA TEDESCO NELLA REPUBBLICA DI WEINAR E AL CINEMA SOVIETICO DEGLI ANNI VENTI.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705094 -
TEORIE E PRATICHE DELLA DANZA (XIX-XXI SEC.)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE IL TEMA DELLA “COSTRUZIONE DEL CORPO” NEL SUO INSIEME DI CORPO FISICO COSCIENZA ED ENERGIA, PARAGONANDO LA TRADIZIONE OCCIDENTALE E LA TRADIZIONE ORIENTALE. IN PARTICOLARE INTENDE RILEGGERE, ATTRAVERSO LO SGUARDO DEL DANZATORE GIAPPONESE AKIRA KASAI, ALCUNE ESPERIENZE DI ROTTURA NELLA CULTURA DI DANZA D’INIZIO NOVECENTO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20706032 -
COMUNICAZIONE ARTISTICA
(obiettivi)
Il corso analizza le modalità attraverso cui le istituzioni artistiche e culturali contribuiscono, da una parte, a produrre le carriere degli oggetti e degli artisti e, dall’altra, a prefigurare gli stessi processi di consumo.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella contemporaneità l’arte influenza il discorso pubblico, divenendo “fabbrica di senso”, laboratorio della società civile, spazio e luogo della memoria pubblica, arena in cui definire socialmente le identità di genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. La prima parte del modulo è dedicata allo studio della produzione artistica e delle politiche del consumo culturale. Affronta i seguenti temi: le teorie della morte dell’autore, le teorie della ricezione, l’arte come pratica sociale, le definizioni istituzionali del valore artistico, i casi di “mancato riconoscimento” e le politiche del plagio, le politiche del genio, la canonizzazione e le pratiche di esclusione sociale, le teorie del capitale culturale, la formazione dei canoni artistici nella società dei mass media, il rapporto tra arte e pubblicità. La seconda parte invece concerne le istituzioni artistiche e affronta i seguenti temi: arte e sfera pubblica, il monumento nello spazio urbano, l''arte come tecnologia della memoria, il consumo culturale del passato, i modelli sociologici di analisi dei musei e le politiche di allestimento museale, la rappresentazione nei musei delle identità etniche, i musei come tecnologie di genere, i musei on line, l''arte elettronica e l''arte multimediale.
( testi)
1) A. L. Tota, Sociologie dell’arte. Dal museo tradizionale all’arte multimediale, Carocci, Roma, 2001.
2) Dispensa messa a disposizione degli studenti sulla pagina personale della docente sul sito www.dicospe.uniroma3.it
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709121 -
CINEMA E PSICOANALISI
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709122 -
THE HOLLYWOOD FILM - (CORSO IN LINGUA INGLESE)
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709123 -
TEORIE E PRATICHE DEL CINEMA MODERNO
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709132 -
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di approfondire autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento, tenendo presenti anche, il più possibile, i nessi dell’attività letteraria cogli altri sistemi espressivi, le altre arti, le letterature degli altri Paesi, nonché con la storia e la geografia del nostro. Gli strumenti critici e analitici che verranno impiegati durante il corso serviranno altresì, allo studente, ad affinare le proprie modalità di lettura.
-
CORTELLESSA ANDREA
( programma)
Gli spazi della narrativa contemporanea
( testi)
(a) un libro a scelta fra Gianni Celati, Narratori delle pianure [1985], Milano, Feltrinelli, 2003, e Id., Verso la foce [1989], Milano, Feltrinelli, 2002
b) La terra della prosa. Narratori italiani degli Anni Zero, a cura di Andrea Cortellessa, Roma, L’orma, 2014
c-d) due libri a scelta di autori diversi, fra quelli antologizzati al punto b) e) Michael Jakob, Il paesaggio, il Mulino 2009
f) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, quarto volume: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012
Filmografia: Gianni Celati, Strada Provinciale delle Anime (1991); Id., Case sparse. Visioni di case che crollano (2003: questi due compresi in Id., Cinema all’aperto, Roma, Fandango, 2011); Id., Passar la vita a Diol Kadd (Milano, Feltrinelli, 2011)
|
12
|
L-FIL-LET/11
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709300 -
LABORATORIO DI OPERATORE RADIOFONICO
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709303 -
TROCINIO PALLADIUM -BIBLIOTECA DELLE ARTI
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI E INT. DISC EST. , DELLO SPET E DELLA MUSICA. - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA TRA - CARATTERIZZANTI 2 - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20706032 -
COMUNICAZIONE ARTISTICA
(obiettivi)
Il corso analizza le modalità attraverso cui le istituzioni artistiche e culturali contribuiscono, da una parte, a produrre le carriere degli oggetti e degli artisti e, dall’altra, a prefigurare gli stessi processi di consumo.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella contemporaneità l’arte influenza il discorso pubblico, divenendo “fabbrica di senso”, laboratorio della società civile, spazio e luogo della memoria pubblica, arena in cui definire socialmente le identità di genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. La prima parte del modulo è dedicata allo studio della produzione artistica e delle politiche del consumo culturale. Affronta i seguenti temi: le teorie della morte dell’autore, le teorie della ricezione, l’arte come pratica sociale, le definizioni istituzionali del valore artistico, i casi di “mancato riconoscimento” e le politiche del plagio, le politiche del genio, la canonizzazione e le pratiche di esclusione sociale, le teorie del capitale culturale, la formazione dei canoni artistici nella società dei mass media, il rapporto tra arte e pubblicità. La seconda parte invece concerne le istituzioni artistiche e affronta i seguenti temi: arte e sfera pubblica, il monumento nello spazio urbano, l''arte come tecnologia della memoria, il consumo culturale del passato, i modelli sociologici di analisi dei musei e le politiche di allestimento museale, la rappresentazione nei musei delle identità etniche, i musei come tecnologie di genere, i musei on line, l''arte elettronica e l''arte multimediale.
( testi)
1) A. L. Tota, Sociologie dell’arte. Dal museo tradizionale all’arte multimediale, Carocci, Roma, 2001.
2) Dispensa messa a disposizione degli studenti sulla pagina personale della docente sul sito www.dicospe.uniroma3.it
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI E INT. DISC EST. , DELLO SPET E DELLA MUSICA. - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
Acquisire conoscenze su concetti teorici d’attualità nel dibattito critico contemporaneo.
-
GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
TEORIE DELL’INTERMEDIALITÀ. 1963-2015. EXPANDED CINEMA/EXPANDED ARTS: 50 ANNI DI “INTERMEDIALITÀ” A CONFRONTO.
PROGRAMMA: LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL ‘900 A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”, “TELEVISIONE CREATIVA”, “EXPANDED TELEVISION”, ECC. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA AUDIOVISIVI DALL’ANALOGICO AL WEB. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI.
( testi)
M. M. GAZZANO, "KINEMA. IL CINEMA SULLE TRACCE DEL CINEMA. DAL FILM ALLE ARTI ELETTRONICHE, ANDATA E RITORNO", EXORMA, ROMA 2012; M. M. GAZZANO (A CURA DI), "EDISON STUDIO. IL SILENT FILM E L’ELETTRONICA IN RELAZIONE INTERMEDIALE", EXORMA, ROMA 2013; G. DE VINCENTI, "LO STILE MODERNO", BULZONI, ROMA 2014 (CONSIGLIATO). CHI VOLESSE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE (E FACOLTATIVAMENTE) I TEMI DEL CORSO, PUÒ CONSULTARE LA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE PROGRAMMI DEI CORSI SUL SITO DEL DAMS IN CORRISPONDENZA CON GLI INSEGNAMENTI GAZZANO.
FILMOGRAFIA: VISIONE DI OPERE VIDEOARTISTICHE E CINEGRAFICHE IN ELETTRONICA REALIZZATE DAGLI ANNI CINQUANTA A OGGI, NON REPERIBILI SUL MERCATO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’insegnamento intende offrire allo studente un ventaglio di saperi storico-critici e teorici, utili ad articolare un metodo di analisi di testi e contesti filmici orientato in prospettiva postcoloniale.
-
DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
BLACK HOLLYWOOD SUL TEVERE: ATTORI, INCROCI PRODUTTIVI, MODI DI RAPPRESENTAZIONE. IL CORSO DI QUEST’ANNO INTENDE INQUADRARE L’IMMAGINARIO PROIETTATO DAL CINEMA ITALIANO SUGLI STATI UNITI, ANALIZZANDO, SUL PIANO DEI MODI DI PRODUZIONE E DEI MODI DI RAPPRESENTAZIONE, IL RUOLO CHE GLI ATTORI E I PERSONAGGI AFROAMERICANI HANNO GIOCATO – CON MODALITÀ DIVERSE, AL MASCHILE E AL FEMMINILE – NEL RICONFIGURARE PROGRESSIVAMENTE TALE IMMAGINARIO.
( testi)
BIBLIOGRAFIA: L’AFRICA IN ITALIA. PER UNA CONTROSTORIA POSTCOLONIALE DEL CINEMA ITALIANO, A CURA DI L. DE FRANCESCHI, ROMA, ARACNE EDITRICE, 2013; JOY NWOSU, CINEMA E AFRICA NERA, NUOVA EDIZIONE, ROMA, ARACNE EDITRICE, IN PREPARAZIONE; ANTOLOGIA DI MATERIALI CRITICI A CURA DEL DOCENTE, DISPONIBILE ONLINE. FILMOGRAFIA: HARLEM (C. GALLONE, 1943), PAISÀ, EP. NAPOLI (R. ROSSELLINI, 1946), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), IL MULATTO (F. DE ROBERTIS, 1950), IL NERO (G. VENTO, 1966), FAUSTINA (L. MAGNI, 1968), QUEIMADA (G. PONTECORVO, 1969) SEIZE THE TIME (G. BRANCA, 1971), UOMINI DURI (D. TESSARI, 1974), MIRACOLO A SANT’ANNA (S. LEE, 2008). LA LISTA DEI TITOLI È SOGGETTA A REVISIONE.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
-
CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20705088 -
ESTETICA MUSICALE
(obiettivi)
Ritornelli: memento musicale e immagini in movimento secondo Gilles Deleuze. Obiettivo del corso è illustrare le principali articolazioni della riflessione di Gilles Deleuze sulla musica nel suo interagire con le altre arti
-
GUANTI GIOVANNI
( programma)
«Persino la ripetizione più meccanica, più quotidiana, più abituale, più cristallizzata, essendo sempre spostata in rapporto ad altre ripetizioni, trova posto nell''opera d''arte, a condizione che si sappia ricavarne una differenza. Del resto, il solo problema estetico è quello di inserire l''arte nella vita quotidiana, giacché quanto più quest''ultima appare standardizzata, cristallizzata, sottoposta a una riproduzione accelerata di oggetti di consumo, tanto più l''arte deve aderirvi strappandole quella piccola differenza che peraltro opera simultaneamente in altri livelli di ripetizione» (Gilles Deleuze,. Differenza e ripetizione)
( testi)
BORGHI, Simone, La casa e il cosmo: il ritornello e la musica nel pensiero di Deleuze e Guattari, Verona, Ombre corte 2008
Millesuoni: Deleuze, Guattari e la musica elettronica, a cura di Roberto Paci Dalo, Napoli, Edizioni Cronopio 2006
Materiali integrativi forniti dal docente nel corso delle lezioni
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
-
PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
|
6
|
M-FIL/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTINO - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
Acquisire conoscenze su concetti teorici d’attualità nel dibattito critico contemporaneo.
-
GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
TEORIE DELL’INTERMEDIALITÀ. 1963-2015. EXPANDED CINEMA/EXPANDED ARTS: 50 ANNI DI “INTERMEDIALITÀ” A CONFRONTO.
PROGRAMMA: LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL ‘900 A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”, “TELEVISIONE CREATIVA”, “EXPANDED TELEVISION”, ECC. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA AUDIOVISIVI DALL’ANALOGICO AL WEB. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI.
( testi)
M. M. GAZZANO, "KINEMA. IL CINEMA SULLE TRACCE DEL CINEMA. DAL FILM ALLE ARTI ELETTRONICHE, ANDATA E RITORNO", EXORMA, ROMA 2012; M. M. GAZZANO (A CURA DI), "EDISON STUDIO. IL SILENT FILM E L’ELETTRONICA IN RELAZIONE INTERMEDIALE", EXORMA, ROMA 2013; G. DE VINCENTI, "LO STILE MODERNO", BULZONI, ROMA 2014 (CONSIGLIATO). CHI VOLESSE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE (E FACOLTATIVAMENTE) I TEMI DEL CORSO, PUÒ CONSULTARE LA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE PROGRAMMI DEI CORSI SUL SITO DEL DAMS IN CORRISPONDENZA CON GLI INSEGNAMENTI GAZZANO.
FILMOGRAFIA: VISIONE DI OPERE VIDEOARTISTICHE E CINEGRAFICHE IN ELETTRONICA REALIZZATE DAGLI ANNI CINQUANTA A OGGI, NON REPERIBILI SUL MERCATO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’insegnamento intende offrire allo studente un ventaglio di saperi storico-critici e teorici, utili ad articolare un metodo di analisi di testi e contesti filmici orientato in prospettiva postcoloniale.
-
DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
BLACK HOLLYWOOD SUL TEVERE: ATTORI, INCROCI PRODUTTIVI, MODI DI RAPPRESENTAZIONE. IL CORSO DI QUEST’ANNO INTENDE INQUADRARE L’IMMAGINARIO PROIETTATO DAL CINEMA ITALIANO SUGLI STATI UNITI, ANALIZZANDO, SUL PIANO DEI MODI DI PRODUZIONE E DEI MODI DI RAPPRESENTAZIONE, IL RUOLO CHE GLI ATTORI E I PERSONAGGI AFROAMERICANI HANNO GIOCATO – CON MODALITÀ DIVERSE, AL MASCHILE E AL FEMMINILE – NEL RICONFIGURARE PROGRESSIVAMENTE TALE IMMAGINARIO.
( testi)
BIBLIOGRAFIA: L’AFRICA IN ITALIA. PER UNA CONTROSTORIA POSTCOLONIALE DEL CINEMA ITALIANO, A CURA DI L. DE FRANCESCHI, ROMA, ARACNE EDITRICE, 2013; JOY NWOSU, CINEMA E AFRICA NERA, NUOVA EDIZIONE, ROMA, ARACNE EDITRICE, IN PREPARAZIONE; ANTOLOGIA DI MATERIALI CRITICI A CURA DEL DOCENTE, DISPONIBILE ONLINE. FILMOGRAFIA: HARLEM (C. GALLONE, 1943), PAISÀ, EP. NAPOLI (R. ROSSELLINI, 1946), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), IL MULATTO (F. DE ROBERTIS, 1950), IL NERO (G. VENTO, 1966), FAUSTINA (L. MAGNI, 1968), QUEIMADA (G. PONTECORVO, 1969) SEIZE THE TIME (G. BRANCA, 1971), UOMINI DURI (D. TESSARI, 1974), MIRACOLO A SANT’ANNA (S. LEE, 2008). LA LISTA DEI TITOLI È SOGGETTA A REVISIONE.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703434 -
COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
(obiettivi)
IL CORSO ANALIZZA COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA, FORNENDO LE CATEGORIE ANALITICHE NECESSARIE PER ANALIZZARE I TESTI PUBBLICITARI E LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI POSSONO INFLUENZARE IL DISCORSO PUBBLICO. UN PARTICOLARE FOCUS DEL MODULO CONCERNE L’ANALISI E L’IMPATTO DELLE TECNICHE DI “CULTURE JAMMING”.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
LA PUBBLICITÀ PUÒ ESSERE ANALIZZATA DA PROSPETTIVE TEORICHE DIVERSE: IN PRIMO LUOGO, COME MEZZO PER PERSUADERE I CONSUMATORI AD ACQUISTARE UN PRODOTTO E PER INTERVENIRE NEL PROCESSO DI PRODUZIONE DEI SIGNIFICATI CHE I CONSUMATORI CREERANNO QUANDO ACQUISTERANNO E CONSUMERANNO IL PRODOTTO STESSO. INOLTRE, LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA PERMETTE DI ANALIZZARE ANCHE ALTRE DIMENSIONI DELLA PUBBLICITÀ, COME AD ESEMPIO LA SUA INFLUENZA NELLA COSTRUZIONE PUBBLICA DEI VALORI SOCIALI E DEGLI STILI DI VITA. OPPURE SULLE MODALITÀ SECONDO LE QUALI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PUÒ INFLUIRE SULLE NOSTRE ASPETTATIVE, SUI NOSTRI SOGNI, SULLA NOSTRA CONOSCENZA DEL MONDO, SULLE NOSTRE IDENTITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE IN TERMINI DI GENERE, ETNIA, CLASSE SOCIALE E GENERAZIONE. IN TAL SENSO, LA PRIMA QUESTIONE CHE SI PONE È RELATIVA A QUANTO LA PUBBLICITÀ POSSA ESSERE “POTENTE”. IN ALTRI TERMINI, DOBBIAMO FARE RIFERIMENTO AD UNA TEORIA DELLA FRUIZIONE MEDIALE. IL CORSO È DIVISO IN TRE PARTI: 1) LA PRIMA PARTE CONCERNE I CONCETTI ANALITICI NECESSARI PER ANALIZZARE IL PROCESSO DI CODIFICA E DECODIFICA DI UN TESTO PUBBLICITARIO. 2) LA SECONDA PARTE CONCERNE L’ANALISI DI SPOT TELEVISIVI E PUBBLICITÀ SULLA STAMPA E SUL WEB. 3) LA TERZA RIGUARDA I MOVIMENTI ANTI-BRAND E LE TECNICHE CULTURALI DI SOVVERSIONE DEI SIGNIFICATI INSCRITTI NELLE PUBBLICITÀ, IL “CULTURE JAMMING”.
( testi)
TESTI PER L’ESAME:
a) La pubblicità, di Annamaria Testa, il Mulino, Bologna 2003. b) Inoltre tre testi a scelta fra i seguenti articoli (questi testi saranno messi a disposizione degli studenti nella versione inglese, ma sono quasi tutti disponibili anche tradotti in italiano): 1) Hall, Stuart. (1980). Encoding, Decoding. The Cultural Studies Reader. (1993). Simon During, ed., London: Routledge, 90-103. 2) Barthes, Roland. (1964). The Rhetoric of the Image. Image-Music-Text. (Translation 1977). S. Heath, ed. London: Fontana, 32-51. 3) Csikszentmihalyi, Mihaly. (1991). Design and Order in Everyday Life. Design Issues 8:1, 26-43. 4) Kopytoff, Ivor. (1986). The Cultural Biography of Things. Social Life of Things: Commodities in Cultural Perspective. Arjun Appadurai, ed. Cambridge University Press, 64-94. 5) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Modality: Designing Models of Reality. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 154-174. 6) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Representation and Interaction: Designing the Position of the Viewer. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 114-153. 7) Beasely, Ron & Danesi, Marcel. (2002). Creating Recognizability for the Product. Persuasive Signs: The Semiotics of Advertising. Berlin, New York: Mouton de Gruyter, 49-93.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
-
CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
|
6
|
L-ART/05
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705088 -
ESTETICA MUSICALE
(obiettivi)
Ritornelli: memento musicale e immagini in movimento secondo Gilles Deleuze. Obiettivo del corso è illustrare le principali articolazioni della riflessione di Gilles Deleuze sulla musica nel suo interagire con le altre arti
-
GUANTI GIOVANNI
( programma)
«Persino la ripetizione più meccanica, più quotidiana, più abituale, più cristallizzata, essendo sempre spostata in rapporto ad altre ripetizioni, trova posto nell''opera d''arte, a condizione che si sappia ricavarne una differenza. Del resto, il solo problema estetico è quello di inserire l''arte nella vita quotidiana, giacché quanto più quest''ultima appare standardizzata, cristallizzata, sottoposta a una riproduzione accelerata di oggetti di consumo, tanto più l''arte deve aderirvi strappandole quella piccola differenza che peraltro opera simultaneamente in altri livelli di ripetizione» (Gilles Deleuze,. Differenza e ripetizione)
( testi)
BORGHI, Simone, La casa e il cosmo: il ritornello e la musica nel pensiero di Deleuze e Guattari, Verona, Ombre corte 2008
Millesuoni: Deleuze, Guattari e la musica elettronica, a cura di Roberto Paci Dalo, Napoli, Edizioni Cronopio 2006
Materiali integrativi forniti dal docente nel corso delle lezioni
|
6
|
L-ART/07
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
-
NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
-
PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
|
6
|
L-ART/06
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
|
6
|
M-FIL/04
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709300 -
LABORATORIO DI OPERATORE RADIOFONICO
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20709303 -
TROCINIO PALLADIUM -BIBLIOTECA DELLE ARTI
|
6
|
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA TRA - CARATTERIZZANTI 2 - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
-
NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20709120 -
COMUNICAZIONE PUBBLICA
(obiettivi)
Il corso analizza come funziona la comunicazione pubblica, fornendo le categorie analitiche necessarie per analizzare le modalità attraverso cui si forma il discorso pubblico.
-
TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella prima parte si analizzano le forme della comunicazione pubblica e le modalità con cui le diverse istituzioni classificano, pensano e parlano all’interno dello spazio pubblico, con particolare riferimento al ruolo svolto dai media. Gli argomenti trattati riguardano: l’articolazione del discorso pubblico nei diversi contesti nazionali, i processi di formazione dell’opinione pubblica, il rapporto con i media e con le nuove tecnologie. La seconda parte invece analizza il rapporto tra media e comunicazione pubblica del passato, con particolare riferimento alle modalità con cui ad esempio il cinema, il teatro e i musei contribuiscono a produrre conoscenza pubblica del passato. Come cambia la narrazione dell’Olocausto nei film o in un fumetto come quello di Art Spiegelman? Può una canzone come quella di Joan Baez su Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti cambiare il destino di una memoria collettiva? In che modo uno spettacolo teatrale sul caso di Ustica può contribuire alla conoscenza pubblica di quell’evento? Cosa ci possono insegnare sull’11 Settembre una serie di cortometraggi ad esso dedicati? Questi sono alcuni interrogativi su cui il corso invita a riflettere.
( testi)
) Rampazi, Marita e Anna Lisa Tota (a cura di), 2007, La memoria pubblica. Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali, Novara, UTET. 2) Tota, Anna Lisa, 2003, La città ferita. Memoria e comunicazione pubblica della strage di Bologna, 2 agosto 1980, Bologna, il Mulino. 3) Inoltre il seguente articolo (che sarà disponibili per gli studenti in pdf sul sito della docente): Il Vietnam Veterans Memorial: la commemorazione di un passato difficile di Robin Wagner-Pacifici e Barry Schwartz (trad. it.) in Anna Lisa Tota (a cura di), 2001, La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, Milano, Franco Angeli pp. 109-148
|
6
|
SPS/08
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
20703008 -
PROVA FINALE LM
|
24
|
|
144
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |