Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
20802139 -
GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
(obiettivi)
Fornire gli elementi metodologici necessari ad effettuare la pianificazione, programmazione ed il controllo della produzione negli impianti industriali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi manifatturieri, sia in caso di produzione a magazzino che su commessa, analizzando le differenze tra sistemi push e pull. Vengono inoltre discusse le problematiche di stima delle prestazioni dei sistemi produttivi in contesti reali e si illustrano i legami tra gestione della produzione, strategia aziendale, pianificazione della capacità produttiva, e gestione delle scorte.
-
CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
Il sistema azienda: struttura, obiettivi, funzioni aziendali, le tipologie di struttura organizzativa. Classificazione dei sistemi di produzione. Le misure di prestazione dei sistemi di produzione. Rappresentazione e mappatura dei processi di produzione. Tecniche per la stima delle prestazioni dei sistemi produttivi. Legami tra WIP, Throughput e Tempo di attraversamento ed influenza della variabilità. Approcci alla diagnostica e miglioramento delle prestazioni dei sistemi manifatturieri. Il dimensionamento dei lotti di produzione (lotto economico di produzione ed estensione al caso multiprodotto). La produzione per campagne (determinazione del numero ottimale di campagne e della loro durata ottimale). Effetto della dimensione dei lotti sul tempo di attraversamento.
La previsione della domanda Gli elementi che caratterizzano la domanda e la sua variabilità (fluttuazioni random, trend, stagionalità e ciclicità). Tecniche previsionali qualitative e quantitative. Metodi causali basati su regressione lineare. Metodi basati su serie storiche (media mobile, media mobile pesata, media con smorzamento esponenziale con e senza trend). Metodi di stima della domanda stagionale. Criteri di stima degli errori di previsione (CFE, MAPE, MAD, TS). La previsione di domanda per i nuovi prodotto (stime della dimensione del mercato e modello di Bass).
Pianificazione, programmazione e controllo della produzione Analisi P-Time e D-Time, la legge di Little. Logiche di gestione Push e Pull. Produzione a magazzino (Make to Stock) e produzione su commessa (Assemble to Order, Make to Order ed Engineering to Order). Gerarchia delle fasi di pianificazione, programmazione e controllo e le loro interazioni con le decisioni strategiche e la pianificazione della capacità produttiva.
Pianificazione aggregata Criteri di adeguamento della capacità produttiva alla domanda. Metodi empirici (piani zero-inventory, piani level work force, piani misti) e modelli di ottimizzazione LP per la redazione del piano aggregato.
Il Piano Principale di Produzione Criteri per la disaggregazione del piano aggregato e redazione del Piano principale di Produzione. La gestione della distinta base. Piano principale di produzione MTS E ATO.
Programmazione di medio periodo e pianificazione dei fabbisogni. Il metodo MRPI e II. La verifica di capacità (Capacity Requirements Planning). Criteri di lottizzazione dei fabbisogni. Stima capacità Available to Promise. Limiti e vincoli del sistema MRP.
Programmazione operativa I piani operativi di produzione ed il Final Assembly Schedule. Criteri operativi e tecniche euristiche per lo scheduling delle risorse e l’assegnazione delle priorità. Sequencing di linee di produzione multimodel e mixed model. Il controllo avanzamento della produzione.
Sistemi di produzione pull Il sistema Kanban, il livellamento della produazione ed il sequencing di linee mixed model. Il sistema CONWIP. Confronto prestazionale tra sistemi push e pull.
Richiami di gestione delle scorte Funzione e criteri di classificazione delle scorte. I costi rilevanti nella gestione delle scorte. I materiali a domanda dipendente e indipendente. La gestione dei materiali a domanda indipendente: lotto economico con consegne istantanee e graduali, lotto economico con sconti quantità, la gestione a livello di riordino e a ciclo di riordino. La gestione degli articoli a forte movimentazione (copertura totale e copertura libera). Criteri per la determinazione della scorta di sicurezza (ricerca dell’ottimo economico e valutazione del livello di servizio). I benefici della centralizzazione delle scorte. La gestione a fabbisogno ,lot by lot e lotto economico dinamico. Decisioni di approvvigionamento sul singolo periodo (newsboy model). L’analisi ABC, le misure di prestazione dei magazzini (indice di rotazione, periodo di copertura, indici di efficienza del servizio).
( testi)
Dispense distribuite dal docente caricate sul sito Moodle.
|
6
|
ING-IND/17
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20810415 -
Tecnologie e Sistemi di Lavorazione
|
|
20810415-1 -
TECNOLOGIE SPECIALI
(obiettivi)
SCOPO DEL CORSO: Il Corso di Tecnologie Speciali fornisce agli allievi le conoscenze di base per orientarsi tra i processi di lavorazione non convenzionali. Nello specifico, Il Corso permette di acquisire conoscenze su processi di trasformazione con tecnologie avanzate, quali lavorazioni laser, a fascio elettronico e ionico, per elettroerosione, lavorazioni chimiche ed elettrochimiche. E’, dunque, un Corso complementare alla Tecnologia Meccanica che erudisce, invece, sui processi di trasformazione tradizionali dei soli materiali metallici. Il Corso di Tecnologie Speciali include anche elementi inerenti i processi di metallurgia delle polveri. Fornisce, inoltre, le basi di conoscenza sulle tecnologie di prototipazione rapida. Infine, fornisce i rudimenti sulle cosiddette tecnologie “green” e prime indicazioni sugli aspetti inerenti la sicurezza nei processi produttivi.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO: Metallurgia delle polveri e processi di lavorazione dei materiali ceramici/vetri. Generalità sulle polveri metalliche, sui processi di produzione e sulle proprietà. Processo di pressatura di polveri. Processi di sinterizzazione. Processi di rilavorazione dei sinterizzati. Lavorazione del vetro e della ceramica. Richiami delle principali proprietà tecnologiche dei materiali ceramici e vetri. Processi convenzionali di lavorazione dei materiali ceramici. Deposizione chimica da fase vapore. Processi DIMOX. Reaction bonding. Tecnologie Sol-Gel. Processi di formatura di materiali ceramici per tecniche di metallurgia delle polveri. Processi di lavorazione non convenzionali. Classificazione dei processi di lavorazione non convenzionali. Lavorazioni a getto abrasivo. Lavorazioni a getto d’acqua. Lavorazione a getto d’acqua ed abrasivo. Lavorazioni ultrasoniche. Lavorazioni chimiche e fotochimiche. Lavorazioni elettrochimiche. Rettifica elettrochimica. Elettroerosione a filo e a tuffo. Lavorazione a fascio elettronico. Lavorazioni a fascio laser. Lavorazioni plasma. Processi di lavorazioni avanzate. Lavorazioni “Net shape” e “Near Net Shape” (prototipazione rapida). Tecnologie di microfabbricazione. Nanotecnologie ed applicazioni. Fabbricazione di dispositivi semi-conduttori. Tecnologie di produzione “Green”. Sostenibilità dei processi industriali. Aspetti relativi alla sicurezza dei processi produttivi.
|
6
|
ING-IND/16
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20810415-2 -
TECNOLOGIE DI LAVORAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE
(obiettivi)
SCOPO DEL CORSO: Il Corso di Tecnologie di Lavorazione delle Materie Plastiche fornisce agli allievi le conoscenze di base per orientarsi tra i processi di lavorazione delle materie plastiche. Nello specifico, Il Corso permette l’acquisizione di conoscenze sulle tecnologie di lavorazione dei materiali polimerici e compositi, materiali che occupano un peso sempre più rilevante nei moderni processi manifatturieri. E’, dunque, un Corso complementare alla Tecnologia Meccanica che erudisce, invece, solo sui processi di trasformazione convenzionali dei metalli. Il Corso di Tecnologie di Lavorazione delle Materie Plastiche include, dunque, elementi inerenti i processi di estrusione e stampaggio delle principali materie plastiche, nonché i processi di formatura dei materiali compositi.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO: Processi di lavorazione dei materiali polimerici. Classificazione dei materiali polimerici. Richiami delle principali proprietà tecnologiche. Estrusione. Estrusione in bolla. Estrusione e soffiaggio. Calandratura. Processo di produzione di fibre. Stampaggio ad iniezione. Stampaggio per soffiaggio. Stampaggio rotazione. Stampaggio per compressione. Stampaggio per trasferimento. Termoformatura. Processi di formatura per fusione. Processi di schiumatura. Giunzione di materiali plastici. Processi di lavorazione dei materiali compositi. Classificazione dei materiali compositi. Richiami delle principali proprietà tecnologiche. Processi di stampaggio per contatto, per compressione, da vuoto. Processi di stampaggio di materiali compositi liquidi. Stampaggio per iniezione di schiume. Stampaggio di tubi. Processo di fabbricazione di pre-impregnati. Filament winding. Pultrusione.
-
BARLETTA MASSIMILIANO
( programma)
Processi di lavorazione dei materiali polimerici. Classificazione dei materiali polimerici. Richiami delle principali proprietà tecnologiche. Estrusione. Estrusione in bolla. Estrusione e soffiaggio. Calandratura. Processo di produzione di fibre. Stampaggio ad iniezione. Stampaggio per soffiaggio. Stampaggio rotazione. Stampaggio per compressione. Stampaggio per trasferimento. Termoformatura. Processi di formatura per fusione. Processi di schiumatura. Giunzione di materiali plastici. Processi di lavorazione dei materiali compositi. Classificazione dei materiali compositi. Richiami delle principali proprietà tecnologiche. Processi di stampaggio per contatto, per compressione, da vuoto. Processi di stampaggio di materiali compositi liquidi. Stampaggio per iniezione di schiume. Stampaggio di tubi. Processo di fabbricazione di pre-impregnati. Filament winding. Pultrusione. Metallurgia delle polveri e processi di lavorazione dei materiali ceramici/vetri. Generalità sulle polveri metalliche, sui processi di produzione e sulle proprietà. Processo di pressatura di polveri. Processi di sinterizzazione. Processi di rilavorazione dei sinterizzati. Richiami delle principali proprietà tecnologiche dei materiali ceramici e vetri. Processi convenzionali di lavorazione dei materiali ceramici. Deposizione chimica da fase vapore. Processi DIMOX. Reaction bonding. Tecnologie Sol-Gel. Processo di pirolisi dei polimeri. Formatura da fuso (Melt Casting). Processi di formatura di materiali ceramici per tecniche di metallurgia delle polveri. Processi di lavorazione non convenzionali. Classificazione dei processi di lavorazione non convenzionali. Lavorazioni a getto abrasivo. Lavorazioni a getto d’acqua. Lavorazione a getto d’acqua ed abrasivo. Lavorazioni ultrasoniche. Lavorazioni chimiche e fotochimiche. Lavorazioni elettrochimiche. Rettifica elettrochimica. Elettroerosione a filo e a tuffo. Lavorazione a fascio elettronico. Lavorazioni a fascio laser. Lavorazioni plasma. Processi di lavorazioni avanzate. Lavorazioni “Net shape” e “Near Net Shape” (prototipazione rapida). Tecnologie di microfabbricazione. Nanotecnologie ed applicazioni. Fabbricazione di dispositivi semi-conduttori. Tecnologie di produzione “Green”. Sostenibilità dei processi industriali. Aspetti relativi alla sicurezza dei processi produttivi.
( testi)
Autore: Serope Kalpakjian, Steven R. Schmid Editore: Pearson Collana: Prentice Hall Edizione: 5 Anno edizione: 2008
|
6
|
ING-IND/16
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Fabbricazione - 27 CFU - (visualizza)
|
27
|
|
|
|
|
|
|
|
20810411 -
Meccanica e dinamica delle macchine
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti competenze, capacità e professionalità aggiornate ed innovative nel settore della progettazione meccanica funzionale e della simulazione dinamica di sistemi meccanici e robot spendibili nello sviluppo di prodotti e servizi e degli impianti. A tal proposito saranno dapprima illustrati i sistemi meccanici per applicazioni industriali, di servizio, per l’automazione e automotive, tramite lo studio della loro struttura cinematica e funzione. Saranno poi discussi metodi innovativi di progettazione di meccanismi, in particolare, per l'automazione industriale, le human centered applications e l'automotive, proponendo, tra l’altro, metodi di sintesi cinematica per moti infinitesimi e finiti, meccanismi generatori di funzione, guida di corpo rigido e generatore di traiettoria. Saranno altresì considerate le implicazioni di natura tribologica. Sarà poi oggetto di studio la dinamica dei sistemi multibody nello spazio e la dinamica dei veicoli mediante modellistica e simulazione dinamica in SE(3). La progettazione meccanica e la simulazione dinamica saranno applicate ai seguenti temi: robotica industriale per l'automazione e robotica di servizio; micro e nano sistemi MEMS e NEMS; sistemi di navigazione basati su sensori inerziali, sistemi wearable; organi di trasmissione, riduttori epicicloidali, cambi automatici, differenziale, sistemi a camme, innesti, meccanismi a croce di malta ed arpionismi.
-
BELFIORE NICOLA PIO
( programma)
Introduzione ai sistemi meccanici per le applicazioni industriali, di servizio, l’automotive, e per l’automazione. Cinematica e dinamica dei sistemi multibody nello spazio, dinamica dei veicoli mediante modellistica e simulazione dinamica in SE(3). Simulazione dinamica di MBS (sistemi multi-body) e di strutture continue: metodi efficienti di soluzione delle equazioni dinamiche per MBS vincolati. Robotica industriale per l'automazione e robotica di servizio; elementi di meccanica dei robot, polsi robotici a complessità giroscopica. Elementi di meccatronica: controllo di sistemi meccanici in condizioni dinamiche, autonica, meccanismi per l’automazione, arpionismi, croce di Malta, microcontrollori. Compliant mechanisms: analisi e sintesi cinematica di meccanismi a cedevolezza selettiva, analisi cinetostatica, analisi dinamica. Isotropic compliance: sintesi della cedevolezza selettiva nei meccanismi e nei robots in E(3) and SE(3). Micro e nano sistemi MEMS e NEMS; sistemi di navigazione basati su sensori inerziali, sistemi wearable; MEMS e NEMS: progettazione, simulazione, fabbricazione, caratterizzazione, test e modalità operazionali di sistemi micro/nano elettro meccanici. Organi di trasmissione, riduttori epicicloidali, cambi automatici, differenziale, sistemi a camme, innesti, meccanismi a croce di malta ed arpionismi. Metodi di progettazione, classificazione secondo Artobolewsky, classificazione funzionale: guida di corpo rigido, generatore di funzione e generatore di traiettoria. Analisi e Sintesi Topologica di meccanismi: corrispondenza grafi-meccanismi; enumerazione delle catene cinematiche; isomorfismo e planarità; rappresentazione automatica di catene cinematiche e meccanismi. Analisi e Sintesi cinematica di meccanismi per spostamenti finiti: metodo basato sulle matrici di spostamento, moti nel piano e nello spazio, equazione di Freudenstein. Sintesi cinematica di meccanismi per spostamenti infinitesimi: teoria classica di Burmester, teoria di Burmester generalizzata, metodi generali di sintesi cinematica basati sugli invarianti geometrici e sulle polari del primo ordine; analisi cinematica mediante gli invarianti cinematici, quadrilateri affini. Progettazione funzionale di elementi per l’automotive: cambi automatici, epicicloidali, differenziali, sospensioni ed ammortizzatori, meccanismi di sterzo, innesti e frizioni. Organi di trasmissione e di azionamento: trasmissione per assi paralleli, incidenti e sghembi, giunti articolati, principio di concordanza dell’inerzia. Computational intelligence: algoritmi di ottimizzazione per i meccanismi, indici di prestazione, angolo di pressione, guadagno meccanico. Energy. La progettazione funzionale di elementi per lo sviuppo di fonti energetiche. Ocean. La progettazione funzionale di elementi per lo sviuppo di sistemi per l’ingengeria del mare. Lubrificazione: lubrificazione elastoidrodinamica EHD. Creatività nel design: atlanti di meccanismi, metodi TRIZ ed LT. Computational intelligence: algoritmi di ottimizzazione per i meccanismi, reti neurali, indici di prestazione, angolo di pressione, guadagno meccanico.
( testi)
Dispense del corso
|
9
|
ING-IND/13
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20810148 -
MISURE INDUSTRIALI
(obiettivi)
Scopo principale del corso è porre gli studenti nelle condizioni di poter correttamente progettare, impiegare e gestire i sistemi di misura nelle loro applicazioni industriali, dipendentemente dagli specifici requisiti di utilizzo. In particolare, vengono forniti i criteri per la scelta dei componenti della catena di misura sulla base di un approccio integrato che tiene conto, oltre che delle caratteristiche metrologiche di maggior rilievo e dei principi di funzionamento dei dispositivi, anche della valutazione degli specifici requisiti propri del contesto industriale e delle misure condotte sul campo operativo. A tale riguardo, è posta attenzione sia sull’analisi delle tecnologie disponibili ma anche sulle corrette pratiche per la gestione in qualità del parco di strumentazione. L'insegnamento trova efficace integrazione nell'approfondimento di specifici riferimenti normativi e nella valutazione di data-sheet e manuali, ma anche in esercitazioni di carattere applicativo-sperimentale.
-
SCORZA ANDREA
( programma)
Specifiche prestazionali e caratteristiche metrologiche della strumentazione industriale: richiami su concetti di base di metrologia e metodi di misura. Elaborazione ed analisi di misure di grandezze dinamiche. Complementi di statistica applicata alle misure industriali ed ai controlli di qualità. Guida alla stesura di relazioni tecnico-scientifiche. Catene di misura e condizionamento dei segnali nei processi industriali: richiami sull’adattamento di impedenza, amplificatori, filtri, modulatori e demodulatori, circuiti a ponte, sistemi di linearizzazione, trasmettitori di misura, standard di comunicazione degli strumenti di misura. Sistemi di acquisizione dati per applicazioni industriali. Infrastrutture di rete per misure industriali: fondamenti e applicazioni. Metodi e sistemi di misura per grandezze meccaniche e termiche nelle applicazioni industriali (es. rilievi non invasivi, sistemi ottici e digitali, misure di temperatura senza contatto, misure di livello, sistemi ad ultrasuoni, trasduttori resistivi, capacitivi e induttivi, sistemi di misura radiometrici, ecc.). Gestione del parco apparecchiature in contesto industriale.
( testi)
• W. C. Dunn, Fundamentals of Industrial Instrumentation and Process Control, McGraw-Hill, 2005. • C. W. de Silva , Sensors and actuators – Engineering System Instrumentation, CRC Press Taylor & Francis Group, 2015. • Beckwith T.G., Marangoni R.D. & Lienhard J.H, Mechanical Measurements, Pearson Prentice Hall, 2007. • Tony R. Kuphaldt, Lessons In Industrial Instrumentation, Samurai Media Limited, 2019. • Alessandro Brunelli, Manuale di taratura degli strumenti di misura, Gisiservizi, 2012. • G. Malagola, A. Ponterio, La metrologia dimensionale: teoria e procedure di taratura, Società Editrice Esculapio, 2013. • D.C.Montgomery, Introduction to Statistical Quality Control, John Wiley & Sons, Inc., 2009. • R. S. Figliola, D. E. Beasley, Theory and Design for Mechanical Measurements, 6th Edition, Wiley, 2015. • Hughes, T. Hase, Measurements and their Uncertainties A practical guide to modern error analysis, Oxford University Press Inc., New York, 2010. • W. Navidi, Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze, Mc Graw Hill, 2006. • CEI UNI 70098-3: 2016, Incertezza di misura. Parte 3: Guida all'espressione dell'incertezza di misura • F. P. Branca, Misure meccaniche, E.S.A. Editrice, Roma 1980. • P. Cappa, Sensori e Trasduttori per Misure Meccaniche e Termiche, Voll. I-III, Borgia Editore, 1994. • Materiale didattico messo a disposizione dal docente
|
9
|
ING-IND/12
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20810095 -
MECCANICA DELLE VIBRAZIONI
(obiettivi)
Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti per l’analisi delle vibrazioni meccaniche nelle macchine. Durante il corso saranno introdotti sistemi discreti e continui (travi, funi, membrane, piastre e gusci) e le procedure per la modellizzazione di strutture meccaniche complesse anche attraverso l’ausilio del metodo degli elementi finiti. Saranno, inoltre, analizzati i problemi connessi con la rotodinamica.
-
BOTTA FABIO
( programma)
•Vibrazioni di sistemi discreti a N gradi di libertà o Richiami sulle vibrazioni libere e forzate o Modi propri e frequenze proprie o Ortogonalità dei modi propri o Calcolo della risposta a un carico variabile nel tempo tramite il metodo della sovrapposizione modale •Vibrazioni di sistemi continui o Vibrazioni assiali, flessionali e torsionali degli alberi o Vibrazioni trasversali nelle funi • Soluzione propagativa • Soluzione stazionaria o Vibrazioni trasversali nelle membrane o Vibrazioni flessionali nelle piastre o Vibrazioni nei gusci o Calcolo di modi e frequenze proprie di vibrazione per le diverse condizioni di vincolo o Calcolo della risposta a un carico variabile nel tempo con la tecnica modale •Il Metodo degli Elementi Finiti o La discretizzazione di un sistema reale o Le funzioni di forma e modelli di interpolazione o Deformazioni e caratteristiche di sollecitazione in funzione degli spostamenti nodali o Applicazione del principio dei lavori virtuali o Le matrici di massa e rigidezza per il singolo elemento e per l’intero sistema o Introduzione dei vincoli o Calcolo di modi e frequenze proprie •Dinamica dei rotori o Velocità critiche di rotazione o Bilanciamento statico e dinamico dei rotori
( testi)
Nicola Pio Belfiore, Augusto Di Benedetto, Ettore Pennestrì, Fondamenti di meccanica applicata alle macchine, Terza Edizione, Editore CEA (distribuzione Zanichelli), Pagine 912, 2024, ISBN 9788808220158 Guido A. R., Della Valle S. Vibrazioni meccaniche nelle macchine, Liguori Editore Scotto Lavina G., Applicazioni di meccanica applicata alle macchine, Ed. Siderea, Roma, 1975.
Testi consigliati di approfondimento Genta G. Vibrazioni delle strutture e delle macchine, Levrotto & Bella, 1996
|
9
|
ING-IND/13
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
Affine percorso "Fabbricazione" - A SCELTA per un totale di 6 CFU - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
20810409 -
Sicurezza Industriale e Analisi dei Rischi
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente gli strumenti utili all’implementazione del processo di valutazione del rischio in ambito industriale mediante la presentazione dei più diffusi schemi di analisi della safety. Tale obiettivo include l’approfondimento delle tecniche per la determinazione della probabilità di accadimento di eventi infortunistici e tecnopatici oltre ai metodi di valutazione dell’esposizione e di caratterizzazione dei relativi scenari incidentali. Inoltre, obiettivo del corso è quello di fornire una trattazione professionalmente fruibile di alcune tecniche di monitoraggio e studio degli andamenti statistico-infortunistici in ambito industriale oltre all’approfondimento dei metodi di previsione di incidenza delle principali tecnopatie con riferimento ad agenti fisici quali rumore, vibrazioni ed inquinanti aerodispersi.
-
ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
Le tecniche classiche di valutazione del rischio in ambito lavorativo riferite a infortuni e tecnopatie. Metodi descrittivo-induttivi di analisi di rischio; la Job Safety Analysis , check lists, FAST method. Schemi di analisi per agenti da malattia professionale: agenti fisici e movimentazione manuale dei carichi mediante ISO 11228-1-2-3. Tecniche di valutazione di rischio nella sicurezza industriale; L’analisi di sicurezza industriale; le tecniche Haz.Op; tecniche di tipo FMEA; tecniche CCA; le HRA; infortuni e le malattie professionali; le banche dati nazionali ed internazionali; indici statistici di incidenza infortunistica. Rumore; fondamenti di acustica e tecniche di misura e monitoraggio; applicazioni. Vibrazioni; introduzione alle vibrazioni meccaniche; incidenza di malattie professionali correlate alla esposizione a vibranti;
( testi)
Lecture notes provided by the teacher.
-
LIPPIELLO DARIO
( programma)
Le tecniche classiche di valutazione del rischio in ambito lavorativo riferite a infortuni e tecnopatie. Metodi descrittivo-induttivi di analisi di rischio; la Job Safety Analysis , check lists, FAST method. Schemi di analisi per agenti da malattia professionale: agenti fisici e movimentazione manuale dei carichi mediante ISO 11228-1-2-3. Tecniche di valutazione di rischio nella sicurezza industriale; L’analisi di sicurezza industriale; le tecniche Haz.Op; tecniche di tipo FMEA; tecniche CCA; le HRA; infortuni e le malattie professionali; le banche dati nazionali ed internazionali; indici statistici di incidenza infortunistica. Rumore; fondamenti di acustica e tecniche di misura e monitoraggio; applicazioni. Vibrazioni; introduzione alle vibrazioni meccaniche; incidenza di malattie professionali correlate alla esposizione a vibranti;
( testi)
Dispense, testi, leggi di riferimento distribuiti in aula dal docente
|
6
|
ING-IND/28
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20810406 -
Cave, Impianti estrattivi e recupero ambientale
(obiettivi)
Cave, Impianti estrattivi e Recupero ambientale è un corso monografico riguardante le attività estrattive. Obiettivo del corso è far acquisire allo studente conoscenze riguardanti il processo produttivo dell’attività estrattiva, le interazioni dello stesso con l’ambiente circostante a partire dai criteri di scelta del sito, della valutazione di impatto ambientale, del progetto, della gestione del processo produttivo, della bonifica del sito e del recupero ambientale. Il corso ha la finalità di far acquisire all’allievo le nozioni sufficienti a conoscere e riconoscere i metodi di coltivazione delle attività estrattive, i metodi di recupero ambientale, le tecniche e le tecnologie più diffuse, la normativa di sicurezza del settore minerario.
-
ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
CAVE E MINIERE. LE SOSTANZE MINERALI DI CAVA: A) ROCCE ORNAMENTALI DA TELAIO E DA SPACCO (MARMI, TRAVERTINI, “GRANITI”, “PIETRE”); B) MATERIALI DA COSTRUZIONE: 1) INERTI PER CALCESTRUZZO E MALTA (SABBIE, GHIAIE E PIETRISCHI DA FRANTUMAZIONE); 2) BLOCCHETTI E CONCI; 3) PEZZAMI E BLOCCHI DA SCOGLIERA; C) MATERIE PRIME PER L’INDUSTRIA (SABBIE SILICEE, DIATOMITI E FARINE FOSSILI, MARNE ARTIFICIALI, “PIETRA DA CALCE”, DOLOMITE, ETC).
LE FORMAZIONI GEOLOGICHE, LE RISORSE E LE RISERVE MINERARIE. IL GIACIMENTO MINERARIO, LE COPERTURE E GLI INTERCALARI STERILI. COLTIVAZIONI A CIELO APERTO ED IN SOTTERRANEO. IL RAPPORTO DI SCOPERTURA. LA MORFOLOGIA DEL TERRITORIO E LA TIPOLOGIA DELLE CAVE.
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE E LA LOCALIZZAZIONE DELLE CAVE: ESPLORAZIONE INTEGRALE E POLI ESTRATTIVI. IMPATTO DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE E VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE.
LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE SULLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE. CONCESSIONE ED AUTORIZZAZIONE. PIANIFICAZIONE REGIONALE E LOCALE. PROGETTI DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE.
ELEMENTI VOLUMETRICI E FUNZIONALI DELLA COLTIVAZIONE. GERARCHIA DEI VOLUMI. METODI DI COLTIVAZIONE IN SOTTERRANEO. CAMERE E PILASTRI E METODI PER RIPIENA. METODI DI COLTIVAZIONE A GIORNO: A) PER GRADONI (GRADONE UNICO, GRADONI MULTIPLI); B) PER SPLATEAMENTO; C) PER FETTE VERTICALI.
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE: ABBATTIMENTO MEDIANTE ESPLOSIVI, SCAVO MECCANICO, RIPPAGGIO, DOZING E SCRAPERS. TECNICHE E TECNOLOGIE DI PERFORAZIONE. CENNI DI TECNICA DEGLI ESPLOSIVI. RUMORE, SOVRAPRESSIONI IN ARIA ED ONDE SUPERFICIALI. MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO MEDIANTE DUMPERS, NASTRI E FORNELLI. IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE, VAGLIATURA E MACINAZIONE.
QUALITÀ E CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DI CAVA. COLTIVAZIONE DELLE ROCCE ORNAMENTALI A GIORNO ED IN SOTTERRANEO: GRANDI BANCATE E GRADINO BASSO. TECNICHE DI TAGLIO: FILO DIAMANTATO, TAGLIATRICI A CATENA, TAGLIO CON FIAMMA E CON ACQUA. SPACCO STATICO E DINAMICO. TIPOLOGIE DEI PRODOTTI. RESA DI COLTIVAZIONE E DISCARICHE.
IMPIANTI DI SEGAGIONE E LABORATORI. L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ED IL CICLO ELEMENTARE DI PRODUZIONE. LA TECNICA PERT. PRODUTTIVITÀ MINIMA E MASSIMA. DIMENSIONAMENTO DELLA CAVA MEDIANTE IL METODO DEGLI SPAZI FUNZIONALI.
SCELTA DEL METODO DI COLTIVAZIONE E GRADUALITÀ DEL RECUPERO AMBIENTALE. CARTE DI VISIBILITÀ E MITIGAZIONE DELL’IMPATTO VISIVO.
BONIFICA, RECUPERO E RIPRISTINO. TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA. I LAGHI DI CAVA. AZIONI DI IMPATTO DELLE CAVE VERSO L’ESTERNO. RUMORE, POLVERI, VIBRAZIONI E LE TECNICHE DI RILEVAZIONE E MITIGAZIONE.
LA SICUREZZA SUL LAVORO. NORME FONDAMENTALI EUROPEEE, NAZIONALI E LOCALI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ED IL DOCUMENTO DI SALUTE E SICUREZZA AI SENSI DEL DPR 624. I PRINCIPALI AGENTI MATERIALI DI INFORTUNIO E DI MALATTIA PROFESSIONALE. RUMORE, POLVERI E VIBRAZIONI
( testi)
dispense a cura del docente. Distribuzione in aula
-
LIPPIELLO DARIO
( programma)
CAVE E MINIERE. LE SOSTANZE MINERALI DI CAVA: A) ROCCE ORNAMENTALI DA TELAIO E DA SPACCO (MARMI, TRAVERTINI, “GRANITI”, “PIETRE”); B) MATERIALI DA COSTRUZIONE: 1) INERTI PER CALCESTRUZZO E MALTA (SABBIE, GHIAIE E PIETRISCHI DA FRANTUMAZIONE); 2) BLOCCHETTI E CONCI; 3) PEZZAMI E BLOCCHI DA SCOGLIERA; C) MATERIE PRIME PER L’INDUSTRIA (SABBIE SILICEE, DIATOMITI E FARINE FOSSILI, MARNE ARTIFICIALI, “PIETRA DA CALCE”, DOLOMITE, ETC).
LE FORMAZIONI GEOLOGICHE, LE RISORSE E LE RISERVE MINERARIE. IL GIACIMENTO MINERARIO, LE COPERTURE E GLI INTERCALARI STERILI. COLTIVAZIONI A CIELO APERTO ED IN SOTTERRANEO. IL RAPPORTO DI SCOPERTURA. LA MORFOLOGIA DEL TERRITORIO E LA TIPOLOGIA DELLE CAVE.
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE E LA LOCALIZZAZIONE DELLE CAVE: ESPLORAZIONE INTEGRALE E POLI ESTRATTIVI. IMPATTO DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE E VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE.
LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE SULLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE. CONCESSIONE ED AUTORIZZAZIONE. PIANIFICAZIONE REGIONALE E LOCALE. PROGETTI DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE.
ELEMENTI VOLUMETRICI E FUNZIONALI DELLA COLTIVAZIONE. GERARCHIA DEI VOLUMI. METODI DI COLTIVAZIONE IN SOTTERRANEO. CAMERE E PILASTRI E METODI PER RIPIENA. METODI DI COLTIVAZIONE A GIORNO: A) PER GRADONI (GRADONE UNICO, GRADONI MULTIPLI); B) PER SPLATEAMENTO; C) PER FETTE VERTICALI.
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE: ABBATTIMENTO MEDIANTE ESPLOSIVI, SCAVO MECCANICO, RIPPAGGIO, DOZING E SCRAPERS. TECNICHE E TECNOLOGIE DI PERFORAZIONE. CENNI DI TECNICA DEGLI ESPLOSIVI. RUMORE, SOVRAPRESSIONI IN ARIA ED ONDE SUPERFICIALI. MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO MEDIANTE DUMPERS, NASTRI E FORNELLI. IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE, VAGLIATURA E MACINAZIONE.
QUALITÀ E CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DI CAVA. COLTIVAZIONE DELLE ROCCE ORNAMENTALI A GIORNO ED IN SOTTERRANEO: GRANDI BANCATE E GRADINO BASSO. TECNICHE DI TAGLIO: FILO DIAMANTATO, TAGLIATRICI A CATENA, TAGLIO CON FIAMMA E CON ACQUA. SPACCO STATICO E DINAMICO. TIPOLOGIE DEI PRODOTTI. RESA DI COLTIVAZIONE E DISCARICHE.
IMPIANTI DI SEGAGIONE E LABORATORI. L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ED IL CICLO ELEMENTARE DI PRODUZIONE. LA TECNICA PERT. PRODUTTIVITÀ MINIMA E MASSIMA. DIMENSIONAMENTO DELLA CAVA MEDIANTE IL METODO DEGLI SPAZI FUNZIONALI.
SCELTA DEL METODO DI COLTIVAZIONE E GRADUALITÀ DEL RECUPERO AMBIENTALE. CARTE DI VISIBILITÀ E MITIGAZIONE DELL’IMPATTO VISIVO.
BONIFICA, RECUPERO E RIPRISTINO. TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA. I LAGHI DI CAVA. AZIONI DI IMPATTO DELLE CAVE VERSO L’ESTERNO. RUMORE, POLVERI, VIBRAZIONI E LE TECNICHE DI RILEVAZIONE E MITIGAZIONE.
LA SICUREZZA SUL LAVORO. NORME FONDAMENTALI EUROPEEE, NAZIONALI E LOCALI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ED IL DOCUMENTO DI SALUTE E SICUREZZA AI SENSI DEL DPR 624. I PRINCIPALI AGENTI MATERIALI DI INFORTUNIO E DI MALATTIA PROFESSIONALE. RUMORE, POLVERI E VIBRAZIONI
( testi)
Lecture notes, texts, reference laws provided in the classroom by the teacher
|
6
|
ING-IND/28
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20810398 -
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER L'INGEGNERIA
(obiettivi)
Dopo una introduzione agli algoritmi fondamentali dell'Itelligenza Artificiale (IA), verrà mostrato come l'IA sia un potente alleato nella progettazione in campo ingegneristico. Verranno studiate ed indagate diverse applicazioni trasversali dell'Ingegneria: dalla risoluzione e ottimizzazione di modelli matematici e sistemi fisici, all'analisi e classificazione di dati. Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di utilizzare tecniche di IA anche senza l'utilizzo di librerie o software specifici.
-
Erogato presso
20810398 INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER L'INGEGNERIA in Ingegneria elettronica per l'industria e l'innovazione LM-29 RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
Introduzione all'Intelligenza Artificiale Modellistica numerica ed uso del computer nel calcolo scientifico Reti neurali artificiali: il percettrone multistrato (MLP) Interpolazione ed approssimazione con reti neurali (regressione lineare e non lineare), esempio grafico anche in 3D Addestramento supervisionato: algoritmo di backpropagation per il calcolo del gradiente della funzione di errore di un MLP Introduzione all'ottimizzazione: algoritmi di addestramento Reti neurali convolutive (CNN) Reti neurali ricorsive (RNN) Addestramento non supervisionato Addestramento a rinforzo Reti neurali generative Algoritmi genetici Swarm intelligence Sviluppo di codici sorgenti in C/C++ come librerie per Matlab e Python
Esempi di applicazioni: Simulazione di una cella solare con reti neurali Reti neurali per ottimizzazione di pannelli solari Solarimetro neurale Risoluzione dei circuiti termici Calcolo dei parametri del modello statico di Jiles – Atherton Calcolo dei parametri del modello ad un diodo di una cella solare
( testi)
Dive into deep learning https://d2l.ai/
|
6
|
ING-IND/31
|
42
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
20810420 -
PROVA FINALE
|
14
|
|
350
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
20802034 -
ULTERIORI ABILITÀ FORMATIVE
|
1
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |