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22902253 -
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI 12 CFU LM 57
(obiettivi)
Il corso intende sviluppare negli studenti la capacità di elaborazione e applicazione delle conoscenze, skills e competenze nelle aree della pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni aziendali con riferimento alle prospettive europee del lifelong learning, della VET ed alle istanze della continuing education. Il corso intende mettere gli studenti in grado di risolvere problemi relativi all’organizzazione aziendale (in particolare l’azienda, la struttura organizzativa, i sistemi operativi, le diverse forme organizzative, le tendenze evolutive dell’organizzazione); la configurazione organizzativa delle strutture centrali: le direzioni centrali, la funzione del personale (struttura organizzativa e ruolo); le prospettive emergenti nella formazione continua alla luce della legislazione italiana ed europea e un approfondimento delle tematiche relative all’adeguamento delle competenze del lavoratore; analizzare i sottosistemi della formazione: dall’analisi dei fabbisogni formativi, all’erogazione ed alla valutazione dei risultati, la progettazione del processo formativo, la formazione di base, la formazione specialistica, la formazione manageriale, le diverse metodologie formative e i sistemi di reporting.
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22902253-2 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E FORMAZIONE CONTINUA
(obiettivi)
Conoscere le interconnessioni tra organizzazione, sviluppo organizzativo e gestione e sviluppo delle Risorse Umane, con particolare focus sul lifelong learning e sulla formazione professionale continua ed essere in grado di applicare tale conoscenze ai diversi contesti professionali. Acquisire un atteggiamento aperto e critico verso il cambiamento continuo e la sua gestione, attraverso l’attenzione e l’analisi degli scenari e il riconoscimento dei fattori che, nel breve-medio e lungo periodo, modificheranno ruoli e pratiche della formazione professionale continua.
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SECS-P/10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902253-1 -
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI
(obiettivi)
Il corso intende sviluppare negli studenti la capacità di elaborazione e applicazione delle conoscenze, skills e competenze nelle aree della pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni aziendali con riferimento alle prospettive europee del lifelong learning, della VET ed alle istanze della continuing education. Il corso intende mettere gli studenti in grado di risolvere problemi relativi all’organizzazione aziendale (in particolare l’azienda, la struttura organizzativa, i sistemi operativi, le diverse forme organizzative, le tendenze evolutive dell’organizzazione); la configurazione organizzativa delle strutture centrali: le direzioni centrali, la funzione del personale (struttura organizzativa e ruolo); le prospettive emergenti nella formazione continua alla luce della legislazione italiana ed europea e un approfondimento delle tematiche relative all’adeguamento delle competenze del lavoratore; analizzare i sottosistemi della formazione: dall’analisi dei fabbisogni formativi, all’erogazione ed alla valutazione dei risultati, la progettazione del processo formativo, la formazione di base, la formazione specialistica, la formazione manageriale, le diverse metodologie formative e i sistemi di reporting.
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ALESSANDRINI GIUDITTA
( programma)
Programma Modulo I – Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni Il corso si articola in quattro aree (3 di 10 ore e la quarta di 6 ore, per un totale di 36 ore). Nella prima area si introducono le tematiche principali della disciplina con particolare attenzione alle dimensioni del dibattito contemporaneo. Le tematiche riguarderanno nella prima area i modelli organizzativi, le metodologie di gestione delle risorse umane e di recruitment nei diversi contesti organizzativi, il rapporto tra apprendimento e conoscenza con particolare riguardo al tema delle culture organizzative e del sensemaking. Nel contesto d una riflessione sulle trasformazione contemporanee del lavoro indotte dalla digitalizzazione si studierà’ il tema della Industry.4 e dello smart working. La seconda area focalizza l’attenzione sull’approccio delle comunità di pratica, come strumento per la formazione e per la gestione della conoscenza nelle organizzazioni. Nella terza area è la formazione sul luogo di lavoro (Work based learning) ad essere presa in esame, contestualizzata nelle scenario europeo ed in riferimento ai frame work VET e CVET. In questo contesto sarà studiato anche il tema dell’apprendistato nella sua evoluzione normativa e progettuale. È previsto l’intervento di testimoni privilegiati che porteranno la loro esperienza diretta con particolare riguardo allo scenario dei Fondi Interprofessionali e delle esperienze di finanziamento delle imprese. L’ultima area, la quarta, affronta il tema dello Sviluppo Umano (la tematica dell’ISU, le teorie di Sen e Nussbaum: il capability approach e la giustizia sociale). Le aree studiate forniranno gli strumenti metodologici per interpretare la complessità dello sviluppo organizzativo e formativo nel mondo del lavoro e in generale nelle organizzazioni pubbliche e private. Il corso prevede l’alternarsi delle lezioni frontali con momenti di progettazione formativa e studi di caso. In ogni area è previsto un laboratorio di esercitazione sulle tematiche attinente all’area stessa. Nei laboratori si avvieranno lavori di progettazione collaborativa con gli studenti che saranno parte integrante dell’esame.
Area 1 • Gli scenari socio-organizzativi per una pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni: frame work teorico • Laboratorio su “L’analisi dei fabbisogni” • Laboratorio “Smart Working: analisi di casi” Area 2 • L’approccio teorico delle comunità di pratica • Laboratorio sul “Project Management” Area 3 • Work based learning, CVET e VET • Il modello delle competenze: analisi del costrutto • Validazione e certificazione delle competenze: l’approccio europeo (ECVET, EQF) Area 4 • I fondamenti dell’approccio Nussbaum: capabilities e welfare educativo • Dimensioni educative dell’approccio alla capability negli habitat sociali e scolastici
* Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
( testi)
Testi di riferimento • Alessandrini G. (2016), Nuovo Manuale per l’esperto dei processi formativi. Canoni teorico-metodologici, Carocci, Roma • Alessandrini G. (2016), Smart Working. Nuove skill e competenze, Pensa Multimedia, Lecce • Alessandrini G. (2017), Atlante di Pedagogia del lavoro, FrancoAngeli, Milano (prima e terza parte) • Alessandrini G. (2019), Lavorare nelle risorse umane. Formazione e Competenze 4.0, Armando, Roma
Un testo a scelta tra: • Alessandrini G. (2004), Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni, Guerini, Milano (prima parte) • Alessandrini G. (2014), La “pedagogia” di Martha Nussbaum. Approccio alle capacità e sfide educative, Franco Angeli, Milano • Alessandrini G. (2013), La formazione al centro dello sviluppo umano. Crescita, lavoro, formazione, Giuffrè, Milano (prima parte) • Alessandrini G. (2007), Comunità di pratica e società della conoscenza, “Le Bussole”, Carocci, Roma • Alessandrini G. & De Natale M.L. (2015), Il dibattito sulle competenze: quale prospettiva pedagogica?, Pensa Multimedia, Lecce (Introduzione, CAP. IV, V, VI, VII, IX, X, XII, XV, XVI) • Alessandrini G. (2014), Apprendistato, Competenze e prospettive di Occupabilità, Pensa Multimedia, Lecce (prima parte) • Alessandrini G., Pignalberi C. (2011), Comunità di pratica e Pedagogia del lavoro. Voglia di comunità in azienda, Pensa Multimedia, Lecce * Oppure potrà essere concordato con il docente la scelta di un classico della pedagogia delle risorse umane.
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M-PED/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910118 -
STORIA DEI MODELLI EDUCATIVI E FORMATIVI
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): conoscere e comprendere l'evoluzione dei modelli educativi e formativi e le principali teorie pedagogiche.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understand): capacità di contestualizzare i diversi modelli educativi e formativi nella storia dell’educazione.
Autonomia di giudizio (making judgement): sviluppare, attraverso la conoscenza della storia dei processi modelli educativi e formativi, capacità di elaborazione critico-interpretativa autonoma.
Abilità comunicative (communication skills): conoscere e utilizzare il lessico disciplinare.
Capacità di apprendere (learning skills): saper costruire un percorso autonomo di approfondimento di specifiche tematiche affrontate nel corso.
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LEPRI CHIARA
( programma)
Il corso intende ripercorrere in chiave critico-riflessiva la storia dei modelli educativi e formativi con particolare riferimento al Novecento. Sono inoltre previsti approfondimenti teorici sul modello alternativo di scuola proposto da Lorenzo Milani attraverso l’esperienza di Barbiana e sul modello di pedagogia dell'emancipazione di Gianni Rodari.
( testi)
F. Cambi, Le pedagogie del Novecento, Roma-Bari, Laterza, 2014 (l'Introduzione e i capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 12, 13, 14, 16). Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa. Il senso di un manifesto sulla scuola, a cura di M. Gesualdi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 2017 (va bene anche un'edizione precedente) G. Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Einaudi o Einaudi Ragazzi. F. Silei, S. Massi, Il maestro, Roma, Orecchio Acerbo, 2017.
Studentesse e studenti che a causa dell’emergenza sanitaria per COVID-19 non siano in grado di reperire il volume F. Cambi, Le pedagogie del Novecento, possono, limitatamente alla fase emergenziale, presentare in sostituzione i materiali didattici resi disponibili in piattaforma in corrispondenza di ciascuna lezione:
http://formonline.uniroma3.it/course/view.php?id=898
I libri Lettera a una professoressa e Grammatica della fantasia sono facilmente reperibili attraverso l'acquisto online, presso i maggiori canali di vendita, mentre per l'acquisto dell'albo illustrato F. Silei, S. Massi, Il maestro, è possibile rivolgersi direttamente al Sig. Paolo Cesari della casa editrice Orecchio Acerbo scrivendo a ufficiostampa.orecchioacerbo@gmail.com
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902259 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 12 CFU LM 57
(obiettivi)
A partire dall’approccio applicativo che contraddistingue la pedagogia sperimentale, il corso si propone i seguenti obiettivi: - apprendere le procedure per l'apprendimento permanente attraverso lo studio di ricerche destinate a soggetti adulti; - elaborare percorsi di ricerca qualitativa e quantitativa finalizzati allo studio dell’educazione degli adulti; - formulare giudizi autonomi derivanti dall’interpretazione dei risultati della ricerca; - essere in grado di spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti; - studiare e apprendere in modo autonomo modelli e procedure per l’educazione degli adulti.
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22902259-3 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
(obiettivi)
Il laboratorio “La competenza alfabetica degli adulti” ha il fine di consentire agli studenti del corso di studi di Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua di approfondire - attraverso esemplificazioni, analisi di strumenti esistenti, metodologie applicate - gli elementi necessari alla comprensione delle caratteristiche del lavoro formativo-pedagogico da svolgere con discenti adulti. Il laboratorio si propone inoltre, attraverso esercitazioni individuali e in piccoli gruppi, di sviluppare negli studenti le abilità connesse alla ideazione, formulazione e revisione di quesiti strutturati e semi-strutturati per la valutazione della competenza alfabetica in età adulta. A partire da una presentazione generale degli attuali risultati nell’ambito della ricerca internazionale di settore, saranno individuati gli elementi funzionali alla rilevazione della competenza alfabetica e alla valutazione della sua incidenza sulla progettazione di interventi formativi. In particolare, il laboratorio intende sviluppare negli studenti conoscenze e competenze di ampio spettro variamente associate ai seguenti contenuti:
Conoscenza e capacità di comprensione - conoscere le principali indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta; - individuare i fondamenti teorici e metodologici delle indagini comparative internazionali sull’apprendimento in età adulta con specifico riferimento alla competenza alfabetica (literacy) e alle definizioni fornite nei framework delle indagini stesse;
Conoscenze applicate e capacità di comprensione - comprendere la redazione e la somministrazione dei quesiti (tipologie di stimolo e risposta, somministrazione carta e penna e computer based, modalità di revisione, codifica delle risposte aperte); - comprendere i risultati delle maggiori indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta, con particolare riferimento all’indagine OCSE PIAAC;
Capacità di apprendere - individuare le prospettive diacroniche nell’analisi dei dati disponibili su scala mondiale in relazione alle competenze della popolazione adulta (raccolte dati UNESCO, World Bank e indagini OCSE); - individuare similitudini e differenze tra le indagini IALS, ALL e PIAAC;
Autonomia di giudizio - analizzare il rapporto tra alfabetizzazione funzionale e TIC a livello nazionale: analisi critica dell’incidenza della tecnologia sulla competenza alfabetica e le modalità di apprendimento informale e non formale in età adulta.
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AGRUSTI FRANCESCO
( programma)
I futuri formatori, addetti alla progettazione e alla gestione di percorsi rivolti a studenti adulti - di età, abilità e competenze disomogenee e talvolta con esperienze di formazione discontinue – necessitano di strumenti di accertamento delle competenze validati e finalizzati a supportare l’attuazione di strategie educative flessibili, per un continuo ri-orientamento delle attività di apprendimento in funzione dei bisogni dei discenti.
Il laboratorio “La competenza alfabetica degli adulti” ha il fine di consentire agli studenti del corso di studi di Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua di approfondire - attraverso esemplificazioni, analisi di strumenti esistenti, metodologie applicate - gli elementi necessari alla comprensione delle caratteristiche del lavoro formativo-pedagogico da svolgere con discenti adulti. Il laboratorio si propone inoltre, attraverso esercitazioni individuali e in piccoli gruppi, di sviluppare negli studenti le abilità connesse alla ideazione, formulazione e revisione di quesiti strutturati e semi-strutturati per la valutazione della competenza alfabetica in età adulta. A partire da una presentazione generale degli attuali risultati nell’ambito della ricerca internazionale di settore, saranno individuati gli elementi funzionali alla rilevazione della competenza alfabetica e alla valutazione della sua incidenza sulla progettazione di interventi formativi. In particolare, il corso intende sviluppare negli studenti conoscenze e competenze di ampio spettro variamente associate ai seguenti contenuti: - le principali indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta; - i fondamenti teorici e metodologici delle indagini comparative internazionali sull’apprendimento in età adulta con specifico riferimento alla competenza alfabetica (literacy) e alle definizioni fornite nei framework delle indagini stesse; - la redazione e la somministrazione dei quesiti (tipologie di stimolo e risposta, somministrazione carta e penna e computer based, modalità di revisione, codifica delle risposte aperte); - i risultati delle maggiori indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta, con particolare riferimento all’indagine OCSE PIAAC; - le prospettive diacroniche nell’analisi dei dati disponibili su scala mondiale in relazione alle competenze della popolazione adulta (raccolte dati UNESCO, World Bank e indagini OCSE). In particolare sarà proposto un confronto tra le indagini IALS, ALL e PIAAC; - il rapporto tra alfabetizzazione funzionale e TIC a livello nazionale: analisi critica dell’incidenza della tecnologia sulla competenza alfabetica e le modalità di apprendimento informale e non formale in età adulta.
Il seminario “Le fonti per l’educazione degli adulti” si svolgerà nel secondo semestre e consisterà nella lettura e nel commento del testo “Le fonti di una scienza dell’educazione”, un opera nella quale il pedagogista e filosofo John Dewey combatte coloro che screditano lo studio pedagogico perché sostengono che il successo nell’insegnamento e nella guida morale degli allievi sono solamente il frutto dell’intuizione e dell’improvvisazione. Per questo motivo, egli suggerisce di adottare metodi che consentano di effettuare un’analisi di ciò che il docente competente attua intuitivamente,in maniera tale che le sue pratiche eccellenti possano divenire parte integrante di un sapere condiviso.
( testi)
Testi obbligatori: Vertecchi, B. Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo, Milano, Angeli, 2014, pp. 41-59. Isfol, Bastianelli M., Mineo S., (2016). Il Secondo Round dell’indagine OCSE-PIAAC: le competenze per vivere e lavorare oggi, Roma, Isfol Research Paper, 34.
Si precisa che i testi obbligatori devono essere studiati integralmente laddove non indicato diversamente. Le diapositive discusse a lezione e relative ai principali argomenti del corso saranno disponibili sulla piattaforma a distanza.
Letture e approfondimenti: OECD (2016), The Survey of Adult Skills: Reader’s Companion, Second Edition, OECD Skills Studies,OECD Publishing, Paris. Di Francesco G., Amendola M., Mineo S., I low skilled in Italia. Evidenze dall’indagine PIAAC sulle competenze degli adulti, in “Osservatorio Isfol”, VI (2016), n. 1-2, pp. 53-67.
Si precisa che le letture di approfondimento non sono obbligatorie. Si consiglia, però, sia agli studenti frequentanti sia agli studenti non frequentanti, studiare anche questi materiali didattici.
In relazione ai diversi nuclei tematici affrontati nelle lezioni, verranno inoltre forniti, come stimolo e ausilio allo studio, dispense, articoli, saggi e rapporti di ricerca sul sito del corso.
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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22902259-2 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
(obiettivi)
Il laboratorio “La competenza alfabetica degli adulti” ha il fine di consentire agli studenti del corso di studi di Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua di approfondire - attraverso esemplificazioni, analisi di strumenti esistenti, metodologie applicate - gli elementi necessari alla comprensione delle caratteristiche del lavoro formativo-pedagogico da svolgere con discenti adulti. Il laboratorio si propone inoltre, attraverso esercitazioni individuali e in piccoli gruppi, di sviluppare negli studenti le abilità connesse alla ideazione, formulazione e revisione di quesiti strutturati e semi-strutturati per la valutazione della competenza alfabetica in età adulta. A partire da una presentazione generale degli attuali risultati nell’ambito della ricerca internazionale di settore, saranno individuati gli elementi funzionali alla rilevazione della competenza alfabetica e alla valutazione della sua incidenza sulla progettazione di interventi formativi. In particolare, il laboratorio intende sviluppare negli studenti conoscenze e competenze di ampio spettro variamente associate ai seguenti contenuti:
Conoscenza e capacità di comprensione - conoscere le principali indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta; - individuare i fondamenti teorici e metodologici delle indagini comparative internazionali sull’apprendimento in età adulta con specifico riferimento alla competenza alfabetica (literacy) e alle definizioni fornite nei framework delle indagini stesse;
Conoscenze applicate e capacità di comprensione - comprendere la redazione e la somministrazione dei quesiti (tipologie di stimolo e risposta, somministrazione carta e penna e computer based, modalità di revisione, codifica delle risposte aperte); - comprendere i risultati delle maggiori indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta, con particolare riferimento all’indagine OCSE PIAAC;
Capacità di apprendere - individuare le prospettive diacroniche nell’analisi dei dati disponibili su scala mondiale in relazione alle competenze della popolazione adulta (raccolte dati UNESCO, World Bank e indagini OCSE); - individuare similitudini e differenze tra le indagini IALS, ALL e PIAAC;
Autonomia di giudizio - analizzare il rapporto tra alfabetizzazione funzionale e TIC a livello nazionale: analisi critica dell’incidenza della tecnologia sulla competenza alfabetica e le modalità di apprendimento informale e non formale in età adulta.
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ANGELINI CINZIA
( programma)
Il corso di "Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l’educazione degli adulti" per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione e Formazione continua si articola in un ciclo di 36 ore di lezione (6 CFU), 18 ore di laboratorio (3 CFU) e 18 ore di seminario (3 CFU), che saranno svolte in presenza e a distanza. L’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli allievi gli strumenti concettuali e procedurali della ricerca nell’educazione degli adulti. Attraverso l’analisi di ricerche realmente svolte nel settore di riferimento, nel corso si illustreranno i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale dalle origini ad oggi; le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati, le procedure per la revisione critica delle ipotesi. Il laboratorio e il seminario sono parte integrante del corso. Il primo verterà sulla competenza alfabetica degli adulti e sarà dedicato allo studio di alcune indagini internazionali sulle competenze in età adulta; il secondo proporrà una lettura analitica di un classico dell’educazione. Il corso (lezioni + laboratorio + seminario) dà diritto all’acquisizione di 12 CFU.
( testi)
- per il ciclo di lezioni: o C. Angelini, "Apprendere ad apprendere e capacità di comprensione della lettura. Il caso degli studenti adulti della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Roma Tre", Roma, Nuova Cultura, 2010. o B. Vertecchi, "Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti", Milano, FrancoAngeli, 2003. Solo l’ultima sezione, G. Agrusti (a cura di), "Laboratorio di valutazione". o Sono parte integrante dell’esame i materiali di approfondimento, corredati da esercizi di comprensione, che saranno resi disponibili sulla piattaforma http://formonline.uniroma3.it/ , nell’area riservata al docente. I parametri per accedere alla piattaforma saranno comunicati a lezione e sulla bacheca del docente.
- per il laboratorio: o B. Vertecchi (2014), "Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo", Milano, Angeli, pp. 41-59. o G. Di Francesco (2014), PIAAC-OCSE. Rapporto nazionale sulle competenze degli adulti. ISFOL. o OECD (2013), OECD Skills Outlook 2013: First Results from the Survey of Adult Skills. OECD Publishing.
I materiali didattici necessari allo svolgimento di esercitazioni individuali e per lo studio individuale saranno distribuiti a lezione e sulla bacheca elettronica.
- per il seminario: o B. F. Skinner, "Tecnologia dell'insegnamento", prefazione di Pier Cesare Revoltella, Brescia: Editrice Morcelliana, 2019.
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902259-1 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
(obiettivi)
Il laboratorio “La competenza alfabetica degli adulti” ha il fine di consentire agli studenti del corso di studi di Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua di approfondire - attraverso esemplificazioni, analisi di strumenti esistenti, metodologie applicate - gli elementi necessari alla comprensione delle caratteristiche del lavoro formativo-pedagogico da svolgere con discenti adulti. Il laboratorio si propone inoltre, attraverso esercitazioni individuali e in piccoli gruppi, di sviluppare negli studenti le abilità connesse alla ideazione, formulazione e revisione di quesiti strutturati e semi-strutturati per la valutazione della competenza alfabetica in età adulta. A partire da una presentazione generale degli attuali risultati nell’ambito della ricerca internazionale di settore, saranno individuati gli elementi funzionali alla rilevazione della competenza alfabetica e alla valutazione della sua incidenza sulla progettazione di interventi formativi. In particolare, il laboratorio intende sviluppare negli studenti conoscenze e competenze di ampio spettro variamente associate ai seguenti contenuti:
Conoscenza e capacità di comprensione - conoscere le principali indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta; - individuare i fondamenti teorici e metodologici delle indagini comparative internazionali sull’apprendimento in età adulta con specifico riferimento alla competenza alfabetica (literacy) e alle definizioni fornite nei framework delle indagini stesse;
Conoscenze applicate e capacità di comprensione - comprendere la redazione e la somministrazione dei quesiti (tipologie di stimolo e risposta, somministrazione carta e penna e computer based, modalità di revisione, codifica delle risposte aperte); - comprendere i risultati delle maggiori indagini comparative internazionali sulla valutazione delle competenze in età adulta, con particolare riferimento all’indagine OCSE PIAAC;
Capacità di apprendere - individuare le prospettive diacroniche nell’analisi dei dati disponibili su scala mondiale in relazione alle competenze della popolazione adulta (raccolte dati UNESCO, World Bank e indagini OCSE); - individuare similitudini e differenze tra le indagini IALS, ALL e PIAAC;
Autonomia di giudizio - analizzare il rapporto tra alfabetizzazione funzionale e TIC a livello nazionale: analisi critica dell’incidenza della tecnologia sulla competenza alfabetica e le modalità di apprendimento informale e non formale in età adulta.
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ANGELINI CINZIA
( programma)
Il corso di "Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l’educazione degli adulti" per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione e Formazione continua si articola in un ciclo di 36 ore di lezione (6 CFU), 18 ore di laboratorio (3 CFU) e 18 ore di seminario (3 CFU), che saranno svolte in presenza e a distanza. L’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli allievi gli strumenti concettuali e procedurali della ricerca nell’educazione degli adulti. Attraverso l’analisi di ricerche realmente svolte nel settore di riferimento, nel corso si illustreranno i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale dalle origini ad oggi; le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati, le procedure per la revisione critica delle ipotesi. Il laboratorio e il seminario sono parte integrante del corso. Il primo verterà sulla competenza alfabetica degli adulti e sarà dedicato allo studio di alcune indagini internazionali sulle competenze in età adulta; il secondo proporrà una lettura analitica di un classico dell’educazione. Il corso (lezioni + laboratorio + seminario) dà diritto all’acquisizione di 12 CFU.
( testi)
- per il ciclo di lezioni: o C. Angelini, "Apprendere ad apprendere e capacità di comprensione della lettura. Il caso degli studenti adulti della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Roma Tre", Roma, Nuova Cultura, 2010. o B. Vertecchi, "Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti", Milano, FrancoAngeli, 2003. Solo l’ultima sezione, G. Agrusti (a cura di), "Laboratorio di valutazione". o Sono parte integrante dell’esame i materiali di approfondimento, corredati da esercizi di comprensione, che saranno resi disponibili sulla piattaforma http://formonline.uniroma3.it/ , nell’area riservata al docente. I parametri per accedere alla piattaforma saranno comunicati a lezione e sulla bacheca del docente.
- per il laboratorio: o B. Vertecchi (2014), "Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo", Milano, Angeli, pp. 41-59. o G. Di Francesco (2014), PIAAC-OCSE. Rapporto nazionale sulle competenze degli adulti. ISFOL. o OECD (2013), OECD Skills Outlook 2013: First Results from the Survey of Adult Skills. OECD Publishing.
I materiali didattici necessari allo svolgimento di esercitazioni individuali e per lo studio individuale saranno distribuiti a lezione e sulla bacheca elettronica.
- per il seminario: o B. F. Skinner, "Tecnologia dell'insegnamento", prefazione di Pier Cesare Revoltella, Brescia: Editrice Morcelliana, 2019.
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
LM-57 - A scelta dello studente - (visualizza)
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22902269 -
STORIA DELLE DONNE
(obiettivi)
L’insegnamento vuole fornire allo studente le conoscenze relative alla storia della condizione femminile tra Ottocento e Novecento, con un focus sul XX secolo. Il corso intende offrire un percorso storico attraverso i processi e le politiche dei governi che hanno segnato l’esclusione e l’inclusione delle donne dalla sfera pubblica e dal mondo produttivo, con un’attenzione particolare ai fenomeni di marginalizzazione e segregazione di alcune categorie femminili.
Con lo studio dell’insegnamento di Storia delle donne lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: - Conoscenza degli scenari politico-istituzionali che hanno determinato politiche di esclusione delle donne dal godimento di alcuni diritti fondamentali, a partire dal diritto al voto, al lavoro salariato, alle tutele e alle garanzie lavorative e comprensione dei retaggi etico-giuridici che si perpetuano nella seconda metà del Novecento; - Capacità di analisi delle radici teoriche alla base delle politiche attuate dai governi europei nella prima metà del Novecento, con un focus sull’Italia del secondo dopoguerra.
Il corso di storia delle donne implica la conoscenza della storia contemporanea e delle grandi trasformazioni politico-istituzionali e socio-economiche che attraversano il Novecento. La multiforme dimensione del corso di storia delle donne, offre un’opportunità di interazione e integrazione con la gran parte delle discipline offerte dal corso di laurea (psicologiche, sociologiche, giuridiche e pedagogiche), essendo l’implementazione della prospettiva di genere assunta come impegno precipuo della comunità internazionale, a partire dall’Agenda 2013 delle Nazioni Unite che si configura come una nuova costituzione civile globale.
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AZARA LILIOSA
( programma)
Il corso, all’interno del quale è prevista una ricognizione storico-concettuale nel contesto dell’Italia post-unitaria, si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione. In primo luogo, è prevista un’indagine sul rapporto tra la percezione politica e culturale del femminile nel passaggio tra Otto e Novecento. Nel farlo, si vedrà come dall’intersezione tra scienza e pregiudizi culturali, si sia poi giunti a una definizione, per molti aspetti monolitica della donna-tipo. Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi. I temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica. In particolare, oltre alla più generale questione sessuale italiana tra i secoli XIX e XX, si presterà attenzione alla storia della prostituzione. A partire dal Regolamento Cavour, passando attraverso la legge Merlin e giungendo fino all’esame del fenomeno della chiusura delle case di tolleranza e all’anno della rivoluzione sessuale.
( testi)
G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari L. Azara, L'uso "politico del corpo femminile", Carocci, Roma 2017 M. Loconsole, Umberto Notari e il confronto tra tradizione ed emancipazione in “Intersezioni”, anno XXVIII, n.2, agosto 2018 (https://www.rivisteweb.it/doi/10.1404/90478)
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6
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M-STO/04
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710099 -
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE MULTIMODALE - LM
(obiettivi)
Fornire conoscenze e capacità di ricerca sulla comunicazione in tutte le sue modalità, verbali, corporee e mediali. Approfondire i meccanismi della comunicazione faccia a faccia e a distanza, le loro funzioni cognitive, affettive e interazionali negli usi sinceri e ingannevoli dell’interazione interpersonale, pubblica, sociale e istituzionale. Sviluppare competenze di analisi della comunicazione e di applicazione delle conoscenze acquisite a scopi professionali e di ricerca
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6
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M-PSI/01
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902266 -
METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI 6 CFU LM 57
(obiettivi)
Il corso presenta alcuni concetti di base relativi alla regressione semplice e multipla, al campionamento e all’inferenza statistica. Particolare attenzione è dedicata al confronto tra tipi di campionamento, al confronto tra approccio bivariato e multivariato. Gli studenti saranno introdotti all’utilizzo di software statistico per computer, attraverso cui risolvere problemi in ambiti nuovi e di tipo interdisciplinare. Gestendo in modo autonomo conoscenze complesse, lo studente imparerà a formulare giudizi critici e a comunicare i risultati ottenuti ad interlocutori specialisti e non specialisti.
Con lo studio dell’insegnamento di METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e comprensione - aver acquisito approfondite conoscenze disciplinari in campo statistico tali da consentirgli un adeguato approccio ai problemi della programmazione e della realizzazione di interventi di natura socioeducativa e socioassistenziale. - possedere conoscenze metodologiche e tecniche avanzate, in grado di consentirgli di riflettere su situazioni anche complesse con adeguati strumenti di analisi e di interpretazione di dati. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione - possesso di competenze nell'uso dei sistemi operativi propri delle nuove metodologie di elaborazione dati - uso competente delle strategie della comunicazione con interlocutori professionisti e con interlocutori utenti. In termini di autonomia di giudizio - elaborare un giudizio autonomo sulle situazioni nelle quali è chiamato ad intervenire, prendendo decisioni in situazioni complesse, anche a fronte di dati e informazioni parziali. - mostrare capacità riflessiva sulle proprie modalità di intervento, supportando le proprie decisioni con informazioni oggettive. In termini di abilità comunicative - redigere documenti finalizzati alla programmazione e alla gestione di servizi, predisporre rapporti di ricerca/monitoraggio/valutazione e di elaborare e presentare proposte operative d'intervento. - saper comunicare in pubblico e gestire la comunicazione istituzionale. In termini di capacità di apprendimento - acquisire competenze idonee a consentire eventuali ulteriori percorsi formativi postlaurea (master di II livello, dottorato di ricerca) - capacità di proseguire in modo autonomo nel processo di aggiornamento delle conoscenze necessarie al profilo professionale.
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BOVE GIUSEPPE
( programma)
Regressione lineare semplice. Intensità dell’effetto e potere predittivo della retta di regressione. Casi influenti. Variabili indipendenti qualitative. Limiti dell’analisi bivariata e potenzialità dell’analisi multivariata. Cenni alla regressione multipla. Campionamento casuale. Errore di campionamento e intervallo di confidenza. Dimensione campionaria. Campionamento probabilistico e non probabilistico.
( testi)
CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., STATISTICA PER LA RICERCA SOCIALE, IL MULINO, BOLOGNA, 2001.
Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati Capitolo 6: tutto (escluso regressione lineare piece-wise a pag. 171) capitolo 7: tutto (escluso definizione e utilizzo dei coefficienti dxy ed escluso paragrafo 5.) Capitolo 8: tutto (escluso paragrafo 2.3) capitolo 10 tutto (nei paragrafi 3.1 e 3.2 escluse le formule che non riguardano la stima della media).
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SECS-S/01
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22910223 -
Storia dell'europa e delle istituzioni comunitarie
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie intende contribuire all'obiettivo di formare professionisti in grado di sviluppare capacità di ragionamento autonomo e critico in relazione a problemi complessi, anche nell'ambito degli aspetti giuridico-normativi legati ai processi internazionali. In questa prospettiva, l’insegnamento mira alla formazione di educatori capaci d’integrare una dimensione europea nella propria attività, di acquisire conoscenze, valori, abilità e competenze pertinenti, che consentano di pensare in modo critico e di formarsi opinioni informate ed equilibrate, mettendo in pratica i valori europei fondamentali dell'inclusione sociale e della solidarietà europea e internazionale. A tal fine, l'insegnamento di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie intende fornire allo studente una preparazione approfondita circa i fondamenti storici, culturali e giuridici dell'ordinamento dell'Unione europea, atta a favorire una maggior consapevolezza del ruolo dell’Unione europea come protagonista di uno scenario internazionale, globale e interdipendente, e a promuovere una riflessione critica sull'UE, la sua governance e i suoi processi decisionali, e sul modo in cui essi influenzano i cittadini degli Stati membri e la loro partecipazione democratica. Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza degli snodi politico-culturali e istituzionali più significativi della Storia dell’integrazione comunitaria; capacità di comprensione delle dinamiche e dei processi di trasformazione della società europea; giudizio autonomo, originale e innovativo sulle principali vicende storiche e sociali dell’Europa contemporanea e acquisizione di modalità comunicative che consentano la declinazione della complessità delle situazioni politiche, sociali e giuridiche studiate.
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SERGIO MARIALUISA LUCIA
( programma)
Il corso è articolato in tre parti:
1) Studio delle linee di fondo del percorso fondativo dell’Unione europea sia dal punto di vista della storia politica (articolazione delle relazioni transatlantiche; formazione dell’asse franco-tedesco; costituzione della CECA e progetto di Comunità Europea di Difesa; formazione e funzionamento delle nuove istituzioni sovranazionali) che sotto il profilo della storia delle idee, cioè la riflessione federalista nelle culture politiche del XX secolo e l’influenza dei fattori culturali e religiosi sulle dinamiche di ridefinizione delle norme e delle istituzioni della governance europea.
2) Esame dell’ordinamento giuridico dell’UE, l’evoluzione della struttura e delle funzioni delle principali istituzioni europee (Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio, BCE e Corte del Lussemburgo), le teorie e tecniche dell’integrazione (federalismo, funzionalismo, neofunzionalismo) e i modelli di governance multilivello. Tale esame è impostato per offrire un’analisi ragionata e pratica della costruzione comunitaria, della sua crisi e delle possibilità di sviluppo.
3) Valutazione dei limiti e delle criticità dei meccanismi della governance europea, con particolare riferimento alla questione della gestione dei flussi migratori, cioè la Convenzione di Dublino, ossia il Trattato multilaterale in tema di diritto di asilo; le politiche legate agli sviluppi istituzionali del Trattato di Lisbona, che introduce una nuova base giuridica per la promozione di misure di integrazione; il GAMM (Approccio globale in materia di migrazione e mobilità, adottato dalla Commissione nel 2011); gli Orientamenti strategici di giugno 2014 (Programma di Stoccolma); l'Agenda europea in materia di migrazione.
( testi)
Per i frequentanti
Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]
Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007
Per i non frequentanti
Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]
Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007
Leonardo Rapone, Storia dell'integrazione europea, Carocci, ristampa 3^, 2018
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22910114 -
STATISTICA PER LA VALUTAZIONE
(obiettivi)
Il corso presenta allo studente alcuni dei concetti di base della statistica descrittiva e inferenziale. Particolare attenzione sarà rivolta ai test statistici e all’analisi della varianza.
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MARELLA DANIELA
( programma)
Gli argomenti trattati sono: popolazione, campione, stima puntuale. Principi generali sulla verifica delle ipotesi. I test statistici. La verifica delle ipotesi nel caso di uno e due campioni. Principi generali dell’analisi della varianza.
( testi)
MARELLA D. Slide delle lezioni a.a. 2018-2019 AGRESTI A., FINLAY B. Statistica per le scienze sociali, Pearson (2015)
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SECS-S/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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