Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710688 -
ANTROPOLOGIA, CULTURE, AMBIENTE
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono. |
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20710688-1 -
MODULO 1
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Credo che la questione fondamentale sia di cominciare a considerare le conseguenze delle azioni e dei comportamenti di ciascuno. Ed avere consapevolezza delle nostre azioni. E inquadrare questo nella prospettiva del contesto in cui viviamo. Un contesto che non è più quello che ci circonda immediatamente, ma riguarda l’habitat, l’intero pianeta.
(testi)
L’antropologia è indispensabile a ripensare a tutto questo per far capire che un altro mondo è possibile e che nessuno ci può impedire non solo di pensarlo. ma anche di tentare di realizzarlo. Testi adottati
1. Manuale o parte generale: Jared Diamond, Il mondo fino a ieri, Torino, Einaudi, 2013. 2. Approfondimenti o parte monografica: Stefano De Matteis, Il dilemma dell’aragosta. La forza della vunerabilità, Milano, Meltemi, 2021. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709755 -
FILOSOFIA MORALE - L.M.
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia morale rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Scienze Filosofiche. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito:
- una conoscenza approfondita di questioni teoriche negli ambiti dell'etica, della filosofia morale, della teoria dell'azione; - la conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-politico e dei principali dibattiti associati a essi, nonché di letteratura secondaria anche in lingue diverse dall'italiano; - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi alla teoria politica e alla teoria critica.
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Erogato presso
20709755 FILOSOFIA MORALE - L.M. in Scienze filosofiche LM-78 N0 GENTILI DARIO
(programma)
Michel Foucault: Governamentalità e Biopolitica.
(testi)
Il corso si propone di analizzare le categorie di "governamentalità" e "biopolitica" per come Michel Foucault le ha trattate in particolare nei corsi al Collège de France nella seconda metà degli anni Settanta. Scopo del corso è ricostruire e definire l'uso di tali categorie - oggi spesso ricorrenti nei dibattiti più attuali - all'interno del pensiero di Foucault, che per primo le ha concepite e considerate. - M. Foucault, "Bisogna difendere la società", Feltrinelli.
- M. Foucault, Sicurezza, territorio, popolazione, Feltrinelli. - M. Foucault, Nascita della biopolitica, Feltrinelli. - M. Foucault, Diritto di morte e potere sulla vita, in La volontà di sapere. Storia della sessualità 1, Feltrinelli. |
12 | M-FIL/03 | 72 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710685 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 36 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710688 -
ANTROPOLOGIA, CULTURE, AMBIENTE
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono. |
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20710688-2 -
MODULO 2
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono.
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Erogato presso
20710385 ANTROPOLOGIA DELLE RAPPRESENTAZIONI E DELLE PERFORMANCE CULTURALI in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Tema di quest'anno: Cultura, habitat, ambiente
(testi)
TESTI ADOTTATI
1. Manuale o parte generale: Dov'è e dove va l'antropologia oggi, a cura di Antonio Palmisano, Milano, Franco Angeli. 2. Approfondimenti o parte monografica: Stefano de Matteis, La forza della vulnerabilità, Milano, Meltemi. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710688-3 -
MODULO 3
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono.
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Erogato presso
20710396 LABORATORIO DI ANTROPOLOGIA DEI PROCESSI RITUALI E SIMBOLICI in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 DE MATTEIS STEFANO
(programma)
L’intreccio tra individuale e collettivo. L’azione degli individui e la loro importanza simbolica. L’interpretazione processuale per leggere la complessità di oggi. I limiti della globalizzazione.
(testi)
Etnografie. Il racconto degli altri. Metodi e tecniche. I film e i documentari antropologici. TESTI ADOTTATI
Symbolic Anthropology. A reader in the Study of Symbols and Meaning, edited by Jeanet L. Dolgin, David S. Kemnitzir and David M. Schneider NY, Columbia University Press, 1977. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710676 -
LM 1 - LM 19 PROVA FINALE
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18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706075 -
STORIA DELL'EUROPA E DEL MEDITERRANEO
(obiettivi)
Il corso fornisce competenze avanzate per la lettura e l’interpretazione critica di questioni cruciali della storia politica e culturale dell’Europa moderna, letti anche sotto il profilo della produzione simbolica. Specifica attenzione viene rivolta alla storia della storiografia europea come luogo di formazione dell’idea d’Europa e di una coscienza identitaria comune.
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Erogato presso
20706075 STORIA DELL'EUROPA E DEL MEDITERRANEO in Storia e società LM-84 BROGGIO PAOLO
(programma)
Mai come in questi ultimi anni l’Europa è stata al centro del dibattito pubblico: per alcuni l’unica ancora di salvezza contro nazionalismi e guerre, per altri la causa ultima di tutti i nostri problemi e malesseri, soprattutto economici. L’Europa, nel discorso politico automaticamente identificata con gli organismi comunitari, è un concetto che possiede però una profondità storica straordinaria, la cui conoscenza si impone come una necessità imprescindibile per inserire correttamente le vicende del nostro continente nel quadro della storia mondiale e anche per evitare di cadere in luoghi comuni e generalizzazioni derivanti dall'appiattimento della prospettiva unicamente sulle vicende degli ultimi settant'anni. Il corso intende analizzare l’evoluzione della nozione di “Europa” sul lunghissimo periodo approfondendo da una parte il suo ruolo nella storia globale (colonizzazione e decolonizzazione, eurocentrismo, ecc.), dall'altra la concettualizzazione delle sue articolazioni interne, e in maniera particolare il settore Mediterraneo, tradizionale e fondamentale area di contatto, comunicazione, incontro e scontro con il mondo arabo e ottomano.
(testi)
Prima unità didattica: "Storia dell’Europa, storia del mondo" (6 CFU)
Testi di riferimento: Lucien Febvre, L’Europa. Storia di una civiltà, Roma, Donzelli. Federico Chabod, Storia dell’Idea d’Europa, Roma-Bari, Laterza. Serge Gruzinski, La macchina del tempo. Quando l’Europa ha iniziato a scrivere la storia del mondo, Milano, Raffaello Cortina Editore. Seconda unità didattica: "Il Mediterraneo: guerre corsare, schiavitù, conversioni" (6 CFU) Testi di riferimento: Salvatore Bono, Guerre corsare nel Mediterraneo. Una storia di incursioni, arrembaggi, razzie, Bologna, Il Mulino. Giovanna Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano, Mondadori. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere, per questa unità didattica, il seguente testo: Bruno Pomara Saverino, Rifugiati. I moriscos e l'Italia, Firenze, Firenze University Press, 2018, scaricabile gratuitamente dal sito: https://www.fupress.com/catalogo/rifugiati/3516 |
12 | M-STO/02 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709755 -
FILOSOFIA MORALE - L.M.
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia morale rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Scienze Filosofiche. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito:
- una conoscenza approfondita di questioni teoriche negli ambiti dell'etica, della filosofia morale, della teoria dell'azione; - la conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-politico e dei principali dibattiti associati a essi, nonché di letteratura secondaria anche in lingue diverse dall'italiano; - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi alla teoria politica e alla teoria critica.
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Erogato presso
20709755 FILOSOFIA MORALE - L.M. in Scienze filosofiche LM-78 N0 GENTILI DARIO
(programma)
Michel Foucault: Governamentalità e Biopolitica.
(testi)
Il corso si propone di analizzare le categorie di "governamentalità" e "biopolitica" per come Michel Foucault le ha trattate in particolare nei corsi al Collège de France nella seconda metà degli anni Settanta. Scopo del corso è ricostruire e definire l'uso di tali categorie - oggi spesso ricorrenti nei dibattiti più attuali - all'interno del pensiero di Foucault, che per primo le ha concepite e considerate. - M. Foucault, "Bisogna difendere la società", Feltrinelli.
- M. Foucault, Sicurezza, territorio, popolazione, Feltrinelli. - M. Foucault, Nascita della biopolitica, Feltrinelli. - M. Foucault, Diritto di morte e potere sulla vita, in La volontà di sapere. Storia della sessualità 1, Feltrinelli. |
12 | M-FIL/03 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710389 -
COMUNICAZIONE VISUALE
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio e l’analisi delle immagini, con particolare riferimento alle componenti sociali che intervengono nei processi di significazione. Nella prima parte del corso saranno forniti agli studenti gli strumenti analitici e metodologici per analizzare le immagini e, in particolare, le fotografie. Nella seconda parte, invece, sarà dedicata un’attenzione specifica al loro uso pubblico e sociale, con particolare riferimento alle immagini di passati controversi (guerre, disastri naturali, violenze, attacchi terroristici).
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Erogato presso
20710389 COMUNICAZIONE VISUALE in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 TOTA ANNA LISA
(programma)
Il corso ha come oggetto lo studio e l’analisi delle immagini, con particolare riferimento alle componenti sociali che intervengono nei processi di significazione. Nella prima parte del corso saranno forniti agli studenti gli strumenti analitici e metodologici per analizzare le immagini e, in particolare, le fotografie (facendo riferimento soprattutto alle teorie di Roland Barthes e di Susan Sontag). Nella seconda parte, invece, sarà dedicata un’attenzione specifica al loro uso pubblico e sociale, con particolare riferimento alle immagini di passati controversi (guerre, disastri naturali, violenze, attacchi terroristici). Saranno inoltre approfonditi i seguenti temi: a) il rapporto tra memoria e fotografia; b) la fotografia digitale; c) selfie e identità sociale; d) la fotografia come arte; e) fotografia e moda. Infine, la terza parte del corso sarà dedicata interamente all'analisi delle immagini pubblicitarie, con particolare riferimento alle immagini discriminanti in termini di gender, etnia, generazione e classe sociale.
(testi)
1) Roland Barthes (1979), La camera chiara. Nota sulla fotografia, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino.
2) Roland Barthes (1964), The Rhetoric of the Image. Image-Music-Text. (Translation 1977). S. Heath, ed. London: Fontana, pp. 32-51. 3) Susan Sontag (1973), On Photography, Chapter 1 "In Plato's Cave, RosettaBooks, New York, pp. 1-19. 4) David Bate (2017), Il primo libro di fotografia, Capitolo 7 "Fotografia e Arte", Piccola Biblioteca Einaudi, Torino, pp. 193-211. 5) Barbie Zelizer (2004), The Voice of the Visual in Memory, in Phillips R. Kendall (Hg.), Framing Public Memory, University of Alabama Press, Tuscaloosa, pp. 157-186. 6) Anna Lisa Tota (2013), A Photo that Matter: The Memorial Clock in Bologna and its Invented Tradition, in Olga Shevchenko (ed.), Double Exposure: Memory and Photography, Transaction Publishers, pp. 41-64. 7) Susie Linfield (2013), La luce crudele. Fotografia e violenza politica, Contrasto Edizioni, pp. 10-46. 8) Merskin, Debra (2004). Reviving Lolita? A Media Literacy Examination of Sexual Portrayals of Girls in Fashion Advertising. “American Behavioral Scientist”, vol. 48, pp. 119-128. I materiali didattici sono reperibili sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella pagina personale della docente. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710749 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE LM
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono. |
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PRIMO MODULO
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Credo che la questione fondamentale sia di cominciare a considerare le conseguenze delle azioni e dei comportamenti di ciascuno. Ed avere consapevolezza delle nostre azioni. E inquadrare questo nella prospettiva del contesto in cui viviamo. Un contesto che non è più quello che ci circonda immediatamente, ma riguarda l’habitat, l’intero pianeta.
L’antropologia è indispensabile a ripensare a tutto questo per far capire che un altro mondo è possibile e che nessuno ci può impedire non solo di pensarlo. ma anche di tentare di realizzarlo |
6 | M-DEA/01 | - | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710685 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 36 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710749 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE LM
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si misura con le questioni relative alle necessità dell’ambiente, in relazione alle molteplicità delle culture e a come queste interagiscono con l’habitat che concorre a costituirle.
Per un verso, misurarsi con la varietà e la molteplicità, per un altro immaginare le strade per rendere sempre più vivibile il mondo, in modo da costruire un futuro corretto dagli errori e dai vizi del passato. Questo significa lavorare collettivamente per leggere, interpretare e trasformare il mondo, dentro una società plurale dove tutte le identità e le alterità vengano rappresentate. A partire da un’etnografia non egemonica, plurale e dialogica, retta dal confronto positivo con gli altri e da un’antropologia che non è soltanto analisi del presente ma anche progetto per un futuro sostenibile. L’ascolto delle voci che fanno il presente è indispensabile per immaginare un mondo vivibile nella pluralità dei paradigmi di esistenze che lo compongono. |
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SECONDO MODULO
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si inserisce nel più ampio quadro di “intellettuale critico” in grado di effettuare analisi e interpretazioni di casi e sistemi culturali capace di elaborare e diffondere, sulla base di avanzate conoscenze scientifico-disciplinari, relazioni critiche in rapporto alle pratiche sociali e ai sistemi contestuali in cui si troverà ad operare. L’obiettivo è quello di allenare lo sguardo per cogliere gli innumerevoli spunti che la realtà quotidiana ci offre a partire dalle esperienze, dalle abitudini, dalle rappresentazioni, fino a tutte le forme di “alterità” e differenza, da quelle più vicine a quelle più lontane nello spazio e nel tempo.
Un sapere oggi ancor più necessario non solo per comprendere i cambiamenti che viviamo, ma per offrire gli strumenti utili alla pratica della vita quotidiana e ad ogni forma di lavoro, a partire dagli insegnanti di ogni ordine e grado per allenare le future generazioni alla convivenza tra diversi, alla partecipazione a riconoscere gli altri come una risorsa fondamentale. Le conoscenze e le competenze di natura antropologica e antropologico-culturale risultano quantomai utili all’esercizio della professione docente di ogni ordine e grado in quanto permettono di operare il riconoscimento dell’alunno con la sua storia e la sua identità e le specificità, dei suoi contesti familiari, evitando nello stesso tempo ogni assegnazione rigida di, appartenenza culturale e ogni etichettamento. Ma nello stesso momento l’antropologia culturale e sociale offre le conoscenze relative ai processi migratori, globalizzazione e permette di affrontare la multiculturalità delle classi e per consentire alle studentesse e agli studenti di misurarsi con la differenza culturale, attivando canali di comunicazione e facendo interagire le diversità degli allievi senza riduzionismi, promuovendo integrazione e l'interculturalità. E aiuta alla comprensione dei fenomeni relativi alla dispersione scolastica. |
6 | M-DEA/01 | - | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710676 -
LM 1 - LM 19 PROVA FINALE
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18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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