Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20401624 -
FISIOLOGIA GENERALE ED OCULARE
(obiettivi)
STUDIO DELL'OCCHIO COME ORGANO INTEGRATO E DELLA FUNZIONALITÀ DI ORGANI E APPARATI CHE NE CONSENTONO LA FUNZIONE: ACQUISIZIONE DI COMPETENZE SU MECCANISMI ALLA BASE DELLA CIRCOLAZIONE, RESPIRAZIONE, ATTIVITÀ MUSCOLARE, RECETTORI E ATTIVITÀ NERVOSA, SECREZIONE, REGOLAZIONE NEUROUMORALE.
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PALLOTTINI VALENTINA
( programma)
FISIOLOGIA CONCETTI PRINCIPALI - OMEOSTASI, FEEDBACK, RELAZIONI STRUTTURA/FUNZIONE, MODIFICAZIONI NEL CORSO DELLA VITA FISIOLOGIA CELLULARE - PASSAGGIO DI SOSTANZE ATTRAVERSO LA MEMBRANA, OSMOSI, FENOMENI ELETTRICI DI MEMBRANA, METABOLISMO CELLULARE,VOLUME CELLULARE, IL SISTEMA NERVOSO - ORGANIZZAZIONE, POTENZIALE D'AZIONE DI UNA CELLULA NERVOSA, PERIODI REFRATTARI, PROPAGAZIONE DEL MESSAGGIO NERVOSO, LE SINAPSI, ARCO RIFLESSO, NEUROTRASMETTITORI E RECETTORI) FUNZIONI D'ORGANO • IL SISTEMA MUSCOLARE - MECCANICA DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE, MIOGRAFIA, SCOSSA SEMPLICE, TETANO MUSCOLARE, FUNZIONI DEL MUSCOLO LISCIO• RESPIRAZIONE, NUTRIZIONE ED ESCREZIONE - FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE: VENTILAZIONE, SCAMBI GASSOSI, REGOLAZIONE DEL RESPIRO. FUNZIONE RENALE: FILTRAZIONE, RIASSORBIMENTO, EQUILIBRIO IDRICO ED ELETTROLITICO, IL SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO - FUNZIONI DEL SANGUE, EMODINAMICA, FISIOLOGIA DEL SISTEMA DIGERENTE: DIGESTIONE, ASSORBIMENTO CUORE, CICLO CARDIACO, LA PRESSIONE SANGUIGNA E LA SUA REGOLAZIONE LA FISIOLOGIA SENSORIALE - INFORMAZIONI SENSORIALI, RECETTORI SENSORIALI, LE VIE SENSORIALI E GLI STATI DI ELABORAZIONE, LA CODIFICA DEL SEGNALE NERVOSO, ANALISI QUANTITATIVA DEI PROCESSI SENSORIALI, ORGANIZZAZIONE DEGLI ORGANI DI SENSO)• IL SISTEMA VISIVO - FORMAZIONE DELL'IMMAGINE RETINICA, CRISTALLINO E RIFRAZIONE, FOTOTRASDUZIONE, RISPOSTA DELLE CELLULE GANGLIARI, VIE OTTICHE, ADATTAMENTO ALLA LUCE E AL BUIO, LA VISIONE STEREOSCOPICA, LA VISIONE CROMATICA)
( testi)
DU SILVERTHORN, FISIOLOGIA; VANDER, FISIOLOGIA,CASA EDITRICE AMBROSIANA. LIBRI CONSIGLIATI DISPONIBILI NELLA BIBLIOTECA D'AREA: RANDALL ET AL., FISIOLOGIA DEGLI ANIMALI; CASELLA E TAGLIETTI, FISIOLOGIA.
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8
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BIO/09
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69
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401627 -
OTTICA CON LABORATORIO
(obiettivi)
L'OBIETTIVO PRIMARIO È QUELLO DEL RACCORDO DELLE CONOSCENZE DI OTTICA (PRINCIPALMENTE GEOMETRICA) CHE GLI STUDENTI HANNO RICEVUTE. SI INTRODURRANNO GLI ELEMENTI DI OTTICA FISICA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA DEFINIZIONE DEL LIMITE FISICO DI APPLICABILITÀ DELLOTTICA GEOMETRICA E ALLA SPIEGAZIONE DEI FENOMENI PIÙ COMUNI ALLE DUE DISCIPLINE DIMOSTRANDO LA NECESSITÀ DELLUSO DELLOTTICA FISICA E LUTILITÀ DELLUSO DELLOTTICA GEOMETRICA.
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SOMMA FABRIZIA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLERÀ IN : ESPERIENZE DI GRUPPO IN LABORATORIO, CON RELAZIONE SCRITTA; LEZIONI ED ESERCITAZIONI NUMERICHE DI RICHIAMO ALL'OTTICA FISICA. L'ESAME SARÀ ORALE E NELLA VALUTAZIONE SI TERRÀ CONTO DELLE PROVE DI LABORATORIO RICHIAMI DI OTTICA GEOMETRICA: LEGGI DELLA RIFLESSIONE E DELLA RIFRAZIONE DELLA LUCE, INDICE DI RIFRAZIONE, DISPERSIONE CROMATICA, PRISMA OTTICO ED ANGOLO DI DEVIAZIONE MINIMA. RICHIAMI DI OTTICA FISICA: ONDE LUMINOSE, MOTO ONDULATORIO, VELOCITÀ, AMPIEZZA ED INTENSITÀ DELL'ONDA, FRONTI D'ONDA, SOVRAPPOSIZIONE DELLE ONDE, RAPPRESENTAZIONE VETTORIALE , PRINCIPIO DI HUYGENS ED ESPERIMENTO DI YOUNG, INTERFERENZA DA UNA DOPPIA SORGENTE ED INTENSITÀ RISULTANTE, SORGENTI COERENTI, DIFFRAZIONE DI FRAUNHOFER E DIFFRAZIONE DI FRESNEL, DIFFRAZIONE DA SINGOLA FENDITURA, POTERE RISOLUTIVO CON APERTURA RETTANGOLARE, FENDITURA CIRCOLARE, SISTEMA A PIÙ FENDITURE, RETICOLO DI DIFFRAZIONE, DISPERSIONE ANGOLARE E POTERE RISOLUTIVO DI UN RETICOLO,POLARIZZAZIONE DELLA LUCE.
( testi)
HANS C. OHANIAN , FISICA VOL. 2 ED. ZANICHELLI GAETANO CANNELLI, METODOLOGIE SPERIMENTALI IN FISICA, ED. EDISES D.HALLIDAY,R. RESNICK,J.WALKER, FONDAMENTI DI FISICA VOL.2- SESTA EDIZIONE, ED.AMBROSIANA FRANCO BOCCI,MANUALE PER IL LABORATORIO DI FISIC, ED. ZANICHELLI
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LITTERIO MARCO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLERÀ IN : ESPERIENZE DI GRUPPO IN LABORATORIO, CON RELAZIONE SCRITTA; LEZIONI ED ESERCITAZIONI NUMERICHE DI RICHIAMO ALL'OTTICA FISICA. L'ESAME SARÀ ORALE E NELLA VALUTAZIONE SI TERRÀ CONTO DELLE PROVE DI LABORATORIO RICHIAMI DI OTTICA GEOMETRICA: LEGGI DELLA RIFLESSIONE E DELLA RIFRAZIONE DELLA LUCE, INDICE DI RIFRAZIONE, DISPERSIONE CROMATICA, PRISMA OTTICO ED ANGOLO DI DEVIAZIONE MINIMA. RICHIAMI DI OTTICA FISICA: ONDE LUMINOSE, MOTO ONDULATORIO, VELOCITÀ, AMPIEZZA ED INTENSITÀ DELL'ONDA, FRONTI D'ONDA, SOVRAPPOSIZIONE DELLE ONDE, RAPPRESENTAZIONE VETTORIALE , PRINCIPIO DI HUYGENS ED ESPERIMENTO DI YOUNG, INTERFERENZA DA UNA DOPPIA SORGENTE ED INTENSITÀ RISULTANTE, SORGENTI COERENTI, DIFFRAZIONE DI FRAUNHOFER E DIFFRAZIONE DI FRESNEL, DIFFRAZIONE DA SINGOLA FENDITURA, POTERE RISOLUTIVO CON APERTURA RETTANGOLARE, FENDITURA CIRCOLARE, SISTEMA A PIÙ FENDITURE, RETICOLO DI DIFFRAZIONE, DISPERSIONE ANGOLARE E POTERE RISOLUTIVO DI UN RETICOLO,POLARIZZAZIONE DELLA LUCE.
( testi)
HANS C. OHANIAN , FISICA VOL. 2 ED. ZANICHELLI GAETANO CANNELLI, METODOLOGIE SPERIMENTALI IN FISICA, ED. EDISES D.HALLIDAY,R. RESNICK,J.WALKER, FONDAMENTI DI FISICA VOL.2- SESTA EDIZIONE, ED.AMBROSIANA FRANCO BOCCI,MANUALE PER IL LABORATORIO DI FISIC, ED. ZANICHELLI
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10
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FIS/01
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80
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401628 -
OTTICA VISUALE
(obiettivi)
INTRODURRE LO STUDENTE ALLE CARATTERISTICHE OTTICHE DELLOCCHIO DESCRITTE IN BASE AI PRINCIPI DELLOTTICA FISIOLOGICA. ANALIZZARE I FENOMENI REFRATTIVI COME LE AMETROPIE E LACCOMODAZIONE E LA LORO RELAZIONE CON LA QUALITÀ DELLIMMAGINE RETINICA E LE FUNZIONI VISIVE DI BASE (ACUITÀ VISIVA, SENSIBILITÀ AL CONTRASTO ETC). COMPRENDERE I PRINCIPI DI BASE DELLA CORREZIONE OTTICA CON LENTI OFTALMICHE E LENTI A CONTATTO.
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FONTANA FABRIZIO
( programma)
FONDAMENTI DI OTTICA GEOMETRICA CONVENZIONE SUI SEGNI E NOTAZIONI FONDAMENTALI. RIFRAZIONE: OGGETTO E IMMAGINE DISTANZE RIDOTTE E VERGENZE L’EQUAZIONE PARASSIALE INGRANDIMENTO LINEARE LUNGHEZZA FOCALE DI UNA SUPERFICIE LENTI SPESSE POTERE DEL VERTICE E LUNGHEZZA FOCALE SISTEMI DI TRE O PIÙ SUPERFICI LENTI SOTTILI E LENTI EQUIVALENTI FORMA DELLE LENTI PUNTI PRINCIPALI DI UNA LENTE SPESSA LE IMMAGINI IN UNA O DUE SUPERFICI DIMENSIONE DELL’IMMAGINE DI UN OGGETTO FINITO DIMENSIONE DELL’IMMAGINE DI UN OGGETTO DISTANTE PUNTI NODALI SIGNIFICATO DEI PUNTI CARDINALI LO SPECCHIO EQUIVALENTE
FONDAMENTI DI OTTICA DELL’OCCHIO L’OCCHIO UMANO MODELLO DELL’OCCHIO EMMETROPIA E AMETROPIA PARAMETRI DELL’OCCHIO RIDOTTO CORREZIONE DELLE AMETROPIE SFERICHE CON GLI OCCHIALI CORREZIONE DELLE AMETROPIE CON LE LENTI REALI IMMAGINI CHIARE E CONFUSE NELL’OCCHIO RIDOTTO IMMAGINI CONFUSE NELL’OCCHIO SCHEMATICO SEMPLIFICATO DIMENSIONE DELLA PUPILLA E DIAMETRO DEL DISCO DI CONFUSIONE PROFONDITÀ DI CAMPO DIMENSIONE RETINICA IN UN OCCHIO RIDOTTO SEMPLIFICATO CORRETTO CON UNA LENTE SOTTILE INGRANDIMENTO DEGLI OCCHIALI IN UN OCCHIO RIDOTTO SEMPLIFICATO PUNTI NODALI E DIMENSIONE DELLA IMMAGINE CHIARA IMMAGINI RETINICHE DI OGGETTI VICINI INGRANDIMENTO DEGLI OCCHIALI NELLA VISIONE VICINA LA LENTE DI INGRANDIMENTO CORREZIONE DELLE AMETROPIE SFERICHE CON LE LENTI DI INGRANDIMENTO INGRANDIMENTO RELATIVO DEGLI OCCHIALI LE AMETROPIE IN UN OCCHIO UMANO IMMAGINI CATOTTRICHE E CATADIOTTRICHE RELAZIONI TRA L’OCCHIO RIDOTTO E L’OCCHIO A 3 SUPERFICI
L’ASTIGMATISMO L’ASTIGMATISMO OBLIQUO I CILINDRI CROCIATI L’ASTIGMATISMO DELL’OCCHIO CLASSIFICAZIONE DEGLI ASTIGMATISMI VISIONE DISTANTE DI UN OCCHIO ASTIGMATICO NON CORRETTO CORREZIONE DELL’ASTIGMATISMO ACCOMODAZIONE IN UN OCCHIO ASTIGMATICO NON CORRETTO VISIONE VICINA IN UN OCCHIO ASTIGMATICO CORRETTO INGRANDIMENTO DEGLI OCCHIALI CON LENTE SOTTILE APPLICATI A UN OCCHIO RIDOTTO ASTIGMATICO INGRANDIMENTO DEGLI OCCHIALI CON LENTI REALI CORREZIONE CON LENTI A CONTATTO ACUITÀ VISIVA DEFOCUS DA CONFUSIONE E ACUTEZZA DELLE LETTERE DETERMINAZIONE SOGGETTIVA DELL’ERRORE REFRATTIVO SFERICO (OCCHIO RIDOTTO) I TEST BICROMATICO E DEL BILANCIO BINOCULARE. LA DETERMINAZIONE DELL’AMETROPIA ASTIGMATICA L’EFFETTO DI UNA CORREZIONE FUORI ASSE
( testi)
LA LETTERATURA IN LINGUA INGLESE SULL’ARGOMENTO È MOLTO VASTA E SONO DISPONIBILI ED È ANCHE QUELLA PIÙ AFFIDABILE. L’ELENCO CHE SEGUE SI DEVE INTENDERE COME UN SUGGERIMENTO PER GLI STUDENTI CHE VOGLIANO APPROFONDIRE I SINGOLI ARGOMENTI E QUINDI NON È LA LETTERATURA NECESSARIA AL SUPERAMENTO DELL’ESAME. ALCUNI TESTI SONO DA CONSIDERARSI DI RIFERIMENTO, GLI STUDENTI CHE VOGLIONO POSSONO CONSULTARLI IN BIBLIOTECA O CHIEDERNE DIRETTAMENTE VISIONE AL TITOLARE DEL CORSO PROF. FONTANA: PER L’OTTICA VISUALE IN SENSO STRETTO: «OPTICS IN VISION» H. OBSTFELD (BUTTERWORTHS) “VISUAL OPTICS” H.H. EMSLEY (VOL. 1) (BUTTERWORTHS) «GEOMETRIC, PHYSYICAL AND VISUAL OPTICS» M.P. KEATING (BUTTERWORTHS) «INTRODUCTION TO VISUAL OPTICS» A.H. TUNNACLIFFE (ABDO) «INTRODUCTION TO CLASSICAL AND MODERN OPTICS» J.R. MEYER-ARENDT (PRENTICE HALL)
PER I FONDAMENTI DI OTTICA GEOMETRICA: «OTTICA» F.W. SEARS (EDITRICE AMBROSIANA) «OTTICA» F.A. JENKINS H.E. WHITE (ISTITUTO EDITORIALE UNIVERSITARIO) “PRINCIPLES OF OPTICS” M.BORN, M.ERNST (CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS)
COME UTILI LIBRI DI LETTURA SI SUGGERISCONO: “OCCHIO, CERVELLO E VISIONE” D.H. HUBEL (ZANICHELLI EDITORE) “MISURARE IL COLORE” C. OLEARI (HOEPLI) «THE SCIENCE OF VISION» V. RONCHI (DOVER) «STORIA NATURALE DELL’OCCHIO» S. INGS (EINAUDI)
AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME SI POSSONO CONSIDERARE SUFFICIENTI GLI APPUNTI CHE IL PROF. FONTANA DISTRIBUISCE DIRETTAMENTE A RICHIESTA DEGLI INTERESSATI TRAMITE POSTA ELETTRONICA (ALL’INDIRIZZO ISTITUZIONALE DEL PROF. FONTANA).
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7
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FIS/07
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401816 -
PRINCIPI DI ECONOMIA AZIENDALE
(obiettivi)
ACQUISIRE LA CONOSCENZA DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'ECONOMIA AZIENDALE
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VIRGINILLO MARCO
( programma)
IL CORSO MIRA A RENDERE DISPONIBILI I CONCETTI BASE DELL’ECONOMIA AZIENDALE, PER MEZZO DI LEZIONI FRONTALI E TESTIMONIANZE SUI SEGUENTI ARGOMENTI BASE: • ECONOMIA AZIENDALE COME SCIENZA SOCIALE; • CONCETTO DI AZIENDA; • SOGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO ECONOMICO; • ECONOMICITÀ AZIENDALE; • GESTIONI AZIENDALI.
LE LEZIONI SARANNO IMPRONTATE, CON UN APPROCCIO OPERATIVO, A SUPPORTARE GLI STUDENTI NELL’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI ELEMENTARI DI VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DI UN INVESTIMENTO/PROGETTO, IN COERENZA CON IL LORO CORSO DI STUDI E CON I SETTORI DI PIÙ COMUNE IMPIEGO: LA RICERCA E L’ATTIVITÀ COMMERCIALE.
( testi)
GIANFRANCO ZANDA_ LINEAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, KAPPA EDITORE, 2006
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4
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SECS-P/07
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34
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401818 -
STRUMENTAZIONE OTTICA
(obiettivi)
PARTENDO DALLE CONOSCENZE MATURATE NEGLI ANNI PRECEDENTI NEI CORSI DI FISICA DI BASE, OTTICA GEOMETRICA E LABORATORIO DI OTTICA, OPTOMETRIA CI SI PREFIGGE L’OBIETTIVO DI COMPLETARE LA FORMAZIONE NELLE APPLICAZIONI DELL’OTTICA FORNENDO QUELLE CONOSCENZE INEVITABILI PER AFFRONTARE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA PROFESSIONALE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA CAPACITÀ DI USERE STRUMENTAZIONI OTTICHE-OPTOMETRICHE O PIÙ IN GENERALE OTTICHE. SI SUPPONE CHE ALLA FINE DEL CORSO LO STUDENTE SAPPIA ILLUSTRARE I FONDAMENTI DELLE PROGETTAZIONE DI UNO STRUMENTO OTTICO, SAPPIA INDIVIDUARNE E DESCRIVERNE LE PARTI COSTITUENTI INDICANDONE LA FUNZIONALITÀ ABBIA UNA FORMAZIONE AUTONOMA PER LA COMPRENSIONE E L’SUO DEL LASER NELLE SUE APPLICAZIONI OFTALMICHE
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20401818-1 -
STRUMENTAZIONE OTTICA-PARTE A
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3
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FIS/01
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26
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401818-2 -
STRUMENTAZIONE OTTICA - PARTE B
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3
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FIS/01
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26
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401827 -
CHIMICA GENERALE ED INORGANICA
(obiettivi)
SCOPO DEL CORSO È FORNIRE LA CONOSCENZA DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CHIMICA GENERALE ED INORGANICA E LA CAPACITÀ DI APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE ALLA SOLUZIONE DI SEMPLICI PROBLEMI DI CHIMICA.
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IUCCI GIOVANNA
( programma)
1. TEORIA ATOMICA: ATOMI, MOLECOLE, MOLI; STRUTTURA DELL’ATOMO; SISTEMA PERIODICO. 2. MOLECOLE: TIPI DI LEGAME CHIMICO, STRUTTURA MOLECOLARE, FORZE INTERMOLECOLARI 3. NOMENCLATURA CHIMICA: OSSIDI, IDROSSIDI, ACIDI, SALI. 4. REAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO; OSSIDORIDUZIONI. 5. STATI DI AGGREGAZIONE: GASSOSO, LIQUIDO, SOLIDO; PASSAGGI DI STATO E DIAGRAMMI DI STATO. 6. SOLUZIONI: CONCENTRAZIONE, PROPRIETÀ COLLIGATIVE, SOLUZIONI DI ELETTROLITI. 7. TERMODINAMICA: PRIMO E SECONDO PRINCIPIO; ENTALPIA, ENTROPIA, ENERGIA LIBERA. 8. EQUILIBRIO CHIMICO: COSTANTE DI EQUILIBRIO; EQUILIBRI ACIDO BASE E DI SOLUBILITÀ. 9. ELETTROCHIMICA: PILE E CELLE DI ELETTROLISI. 10. CINETICA CHIMICA: VELOCITÀ DI REAZIONE E FATTORI CHE LA INFLUENZANO. 11. CENNI DI CHIMICA ORGANICA.
( testi)
- A.M. MANOTTI LANFREDI, A. TIRIPICCHIO; FONDAMENTI DI CHIMICA. CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO - P. MICHELIN LAUSAROT, G.A. VAGLIO; STECHIOMETRIA PER LA CHIMICA GENERALE. PICCIN EDITORE
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7
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CHIM/03
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60
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Attività formative di base
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ITA |
20401828 -
ELEMENTI DI ANALISI
(obiettivi)
IL CORSO TENDE A FAR ACQUISIRE UN'ADEGUATA CONOSCENZA DELLE TECNICHE BASILARI DEL CALCOLO ALGEBRICO E DIFFERENZIALE IN UNA E PIU’ VARIABILI E LA CAPACITÀ DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI OTTICA FACENDO USO DI TALI TECNICHE
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20401828-1 -
ELEMENTI DI ANALISI - PARTE A
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7
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MAT/05
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60
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Attività formative di base
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ITA |
20401828-2 -
ELEMENTI DI ANALISI - PARTE B
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7
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MAT/05
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60
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Attività formative di base
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ITA |
20401833 -
LABORATORIO DI OTTICA GEOMETRICA
(obiettivi)
IL CORSO È LA NATURALE PROSECUZIONE DEL CORSO DI ELEMENTI DI OTTICA GEOMETRICA CON LAPPLICAZIONE PRATICA DELLA TEORIA SVILUPPATA DURANTE IL CORSO. SI PRESUPPONE, QUINDI, CHE GLI STUDENTI ABBIANO LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLO SVOLGIMENTO DELLATTIVITÀ DI LABORATORIO. IN PARTICOLARE IL PROGRAMMA CHE SARÀ SVILUPPATO È IL SEGUENTE. LA PROVA FINALE INDIVIDUALE SARÀ ORALE E VERTERÀ SULLE ESPERIENZE SVOLTE DURANTE IL CORSO. NATURALMENTE LE CONOSCENZE BASILARI DI OTTICA GEOMETRICA SARANNO DISCUSSE IN LEZIONI FRONTALI CHE PRECEDERANNO LATTIVITÀ DI LABORATORIO E DOVRANNO ESSERE INTEGRATE DALLA CONOSCENZE BASILARI DI TEORIA DEGLI ERRORI E DI TRATTAMENTO DEI DATI SPERIMENTALI CHE, UGUALMENTE, SARANNO DISCUSSE IN LEZIONI FRONTALI CHE PRECEDERANNO LO SVOLGIMENTO DELLATTIVITÀ DI LABORATORIO. LESAME PREVEDE LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE DI LABORATORIO (PREVEDIBILMENTE IN NUMERO DI 12) CHE DOVRANNO ESSERE SEGUITE DURANTE LO SVOLGIMENTO ORDINARIO DELLATTIVITÀ DIDATTICA (LA FREQUENZA AL CORSO È OBBLIGATORIA E PER SOSTENERE LESAME BISOGNA AVERE PARTECIPATO ALMENO AL 70% DEL NUMERO COMPLESSIVO DI ESPERIENZE EFFETTIVAMENTE ESEGUITE). LESAME CONSISTE NELLA DISCUSSIONE DELLE RELAZIONI PREPARATE DURANTE LE SINGOLE ESPERIENZE E NELLA DISCUSSIONE SUGLI ELEMENTI TEORICI SVILUPPATI DURANTE IL CORSO (OTTICA GEOMETRICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI).
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FONTANA FABRIZIO
( programma)
I RAGGI LUMINOSI. IL CONCETTO DI RAGGIO DI LUCE E LA NATURA DELLA LUCE. LUNGHEZZA D'ONDA DELLE ONDE LUMINOSE. SPETTRO ELETTROMAGNETICO . FRONTI DONDA E RAGGI. IRRADIANZA E LEGGE DEL QUADRATO INVERSO. POSTULATI FONDAMENTALI DELLOTTICA GEOMETRICA. LE LEGGI DELLA RIFLESSIONE E DELLA RIFRAZIONE. IL PRINCIPIO DI REVERSIBILITÀ E IL CAMMINO OTTICO E LO SPESSORE RIDOTTO. IL PRINCIPIO DI FERMAT. LA DISPERSIONE DEI COLORI. LE SUPERFICI PIANE IL FASCIO PARALLELO. ANGOLO CRITICO E RIFLESSIONE TOTALE. RIFLESSIONE DI RAGGI DIVERGENTI. RIFRAZIONE DI RAGGI DIVERGENTI. LIMITI DI VALIDITÀ DELLAPPROSSIMAZIONE PARASSIALE. LASTRA PIANA E PARALLELA. RIFRAZIONE DA UN PRISMA. LIMITE DI PRISMA SOTTILE. COMBINAZIONI DI PRISMI SOTTILI. VISIONE DIRETTA E PRISMI ACROMATICI. METODO GRAFICO PER IL TRACCIAMENTO DEI RAGGI. MATERIALI PLASTICI PER LOTTICA LE SUPERFICI SFERICHE. PUNTI FOCALI E DISTANZE FOCALI. FORMAZIONI DELLE IMMAGINI. IMMAGINI VIRTUALI. PUNTI E PIANI CONIUGATI. COSTRUZIONI GRAFICHE: A) METODO DEI RAGGI PARALLELI; B) METODI DEI RAGGI OBLIQUI. L'INGRANDIMENTO. LE VERGENZE RIDOTTE: FATTORI DI CONVERSIONE. DIMOSTRAZIONE DELLA FORMULA DI GAUSS. SISTEMI AFOCALI. SPECCHI SFERICI. PUNTO FOCALE E DISTANZA FOCALE. COSTRUZIONI GRAFICHE. FORMULE DEGLI SPECCHI. EQUAZIONE GAUSSIANA DI UNA SUPERFICIE SINGOLA. POTENZA DEGLI SPECCHI. GLI SPECCHI SPESSI. FORMULE PER GLI SPECCHI SPESSI. L'ABERRAZIONE SFERICA. L'ASTIGMATISMO. LINGRANDIMENTO TRASVERSALE. LENTI SOTTILI. PUNTI FOCALI E DISTANZE FOCALI. FORMAZIONE DELLE IMMAGINI. OTTICA GAUSSIANA E PUNTI CARDINALI PER LE LENTI SOTTILI. PUNTI E PIANI CONIUGATI. METODO DEI RAGGI PARALLELI. METODO DEI RAGGI OBLIQUI. USO DELLA FORMULA DELLE LENTI. INGRANDIMENTO LATERALE. IMMAGINI VIRTUALI. LA FORMULA DEI COSTRUTTORI DI LENTI. FORMA DI NEWTON DELLEQUAZIONE CONIUGATA. COMBINAZIONI DI LENTI SOTTILI. SPAZIO OGGETTO E SPAZIO IMMAGINE. POTENZA DI UNA LENTE SOTTILE. LENTI SOTTILI A CONTATTO. DIMOSTRAZIONE DELLA FORMULA DELLE LENTI. DIMOSTRAZIONE DELLA FORMULA DEI COSTRUTTORI DI LENTI. LENTI SPESSE. DUE SUPERFICI SFERICHE. METODO DEI RAGGI PARALLELI. PUNTI FOCALI E PUNTI PRINCIPALI (NODALI). RELAZIONI CONIUGATE. METODO DEI RAGGI OBLIQUI . FORMULE GENERALI DELLE LENTI SPESSE. LENTI SPESSE SPECIALI. PUNTI NODALI E CENTRO OTTICO. ALTRI PUNTI CARDINALI. COMBINAZIONE DI LENTI SOTTILI CONSIDERATA COME LENTE SPESSA. COMBINAZIONI DI LENTI SPESSE. LA GUIDA NODALE. DIAFRAMMI. DIAFRAMMA DI CAMPO E DIAFRAMMA DI APERTURA. PUPILLE DI ENTRATA E DI USCITA. IL RAGGIO PRINCIPALE. IL DIAFRAMMA ANTERIORE. DIAFRAMMA TRA DUE LENTI. DUE LENTI SENZA DIAFRAMMA. DETERMINAZIONE DEL DIAFRAMMA DI APERTURA. IL CAMPO DI VISTA. CAMPO DI UNO SPECCHIO PIANO. CAMPO DI UNO SPECCHIO CONVESSO. CAMPO DI UNA LENTE POSITIVA. LUMINOSITÀ FOTOMETRICA E ILLUMINANZA .LUMINOSITÀ DI UN'IMMAGINE. INGRANDIMENTO NORMALE. ILLUMINANZA DI UN'IMMAGINE. IMMAGINE DI UNA SORGENTE PUNTIFORME. ILLUMINANZA FUORI ASSE. VIGNETTAMENTO. IL TRACCIAMENTO DEI RAGGI. RAGGI OBLIQUI. TRACCIAMENTO DEI RAGGI PER VIA GRAFICA. FORMULE PER IL TRACCIAMENTO DEI RAGGI. ESEMPIO DI CALCOLI PER IL TRACCIAMENTO DEI RAGGI. ABERRAZIONI. SVILUPPO IN SERIE DEL SENO E TEORIA DEL PRIMO ORDINE. TEORIA DELLE ABERRAZIONI AL TERZO ORDINE. ABERRAZIONE SFERICA DI UNA SINGOLA SUPERFICIE. ABERRAZIONE SFERICA DI UNA LENTE SOTTILE. RISULTATI DELLA TEORIA AL TERZO ORDINE. ABERRAZIONE SFERICA AL QUINTO ORDINE. IL COMA. PUNTI APLANATICI DI UNA SUPERFICIE SFERICA. L'ASTIGMATISMO. LA CURVATURA DEL CAMPO. LA DISTORSIONE. TEOREMA DEI SENI E CONDIZIONE DEI SENI DI ABBE. L'ABERRAZIONE CROMATICA. DOPPIETTO SEPARATO. CIASCUNA ESPERIENZA DI GRUPPO SARÀ REALIZZATA DOPO UNA LEZIONE INTRODUTTIVA ED AL TERMINE DEL LAVORO OGNI GRUPPO DOVRÀ PRESENTARE LA RELAZIONE SCRITTA SUI RISULTATI OTTENUTI. LA PROVA FINALE INDIVIDUALE SARÀ ORALE E VERTE
( testi)
(JENKINS A., WHITE H.E.)FUNDAMENTALS OF OPTICS [ED.MAC GRAW-HILL ] (JENKINS AND WHITE)OTTICA [AMBROSIANA] (OTTICA)ROSSI [TAMBURINI] (MOUROULIS AND MACDONALD)GEOMETRICAL OPTICS AND OPTICAL DESIGN [OXFORD UNIVERSITY PRESS] (M. P. KEATING)GEOMETRIC, PHYSICAL AND VISUAL OPTICS [BUTTERWORTHS]
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8
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FIS/01
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90
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401844 -
OTTICA DELLA CONTATTOLOGIA CON LABORATORIO I
(obiettivi)
INTRODURRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI MATERIALI, LA GEOMETRIA E LE TECNICHE DI COSTRUZIONE DELLE LENTI A CONTATTO. FORNIRE LE CONOSCENZE SULLE RELAZIONI GEOMETRICHE, FISICHE E FISIOLOGICHE TRA LENTI A CONTATTO E OCCHIO ESTERNO. FAR ACQUISIRE LE COMPETENZE OPERATIVE NELLA GESTIONE DELLE METODOLOGIE DI MISURA DELL'OCCHIO ESTERNO E DELLE GRANDEZZE FISICHE DELLE LENTI A CONTATTO. RENDERE COMPETENTE LO STUDENTE NELLE MODALITÀ DI USO DELLE LENTI A CONTATTO PER LA CORREZIONE DEI DIFETTI REFRATTIVI.
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ZERI FABRIZIO
( programma)
1. INTRODUZIONE ALLA CONTATTOLOGIA:SVILUPPO STORICO DELLE LENTI A CONTATTO (LAC). TERMINOLOGIA CONTATTOLOGIA. CLASSIFICAZIONE DELLE LAC. STANDARDS NELLA TERMINOLOGIA DEI PARAMETRI DELLE LAC. 2. L'AMBIENTE DELLE LAC: LA CORNEA (CENNI DI ANATOMIA, FISIOLOGIA E TOPOGRAFIA CORNEALE).IL SISTEMA LACRIMALE E LA SUA FUNZIONALITÀ. PALPEBRE E CONGIUNTIVA. 3. MATERIALI DELLE LAC:CLASSIFICAZIONE, NATURA DEI POLIMERI, PROPRIETÀ DEI MATERIALI. 4. INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI ALL'USO DELLE LAC: FATTORI PSICOLOGICI, ANATOMO-PATOLOGICI, REFRATTIVI E INDIVIDUALI. 5. ESAME PRELIMINARE: ANAMNESI. OSSERVAZIONE ESTERNA IN LAMPADA A FESSURA. I SISTEMI DI QUANTIFICAZIONE DELLA RISPOSTA OCULARE. ESAME DELLA FUNZIONE VISIVA, ESAME TOPOGRAFICO PUPILLOGRAFICO E ABERROMETRICO, VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE LACRIMALE. 6. OTTICA DELLE LAC:IL MENISCO LACRIMALE, GLI EFFETTI LEGATI ALLA ELIMINAZIONE DELLA DISTANZA APICE-CORNEALE OCCHIALE. 7. LAC RIGIDE:MATERIALI, TECNICHE DI COSTRUZIONE, GEOMETRIA, TECNICHE APPLICATIVE. LA TOPOGRAFIA CORNEALE COME AUSILIO NELLA PROGETTAZIONE DELLE LAC. VALUTAZIONE DELL'APPLICAZIONE. SISTEMI DI MANUTENZIONE. METODI DI MISURA E DI VERIFICA E CENNI SULLA MODIFICA DEI PARAMETRI DELLE LENTI A CONTATTO RIGIDE. GESTIONE DELLE LAC DA PARTE DELL'AMETROPE: EDUCAZIONE, TRAINING, LA COMPLIANCE. SEDUTE DI CONTROLLO. 8. LAC MORBIDE:MATERIALI E SISTEMI DI SOSTITUZIONE, TECNICHE DI COSTRUZIONE, GEOMETRIA. PROCEDURE DI APPLICAZIONE E CONTROLLO DELLE LENTI SFERICHE. SISTEMI DI MANUTENZIONE. PROCEDURE D'ISPEZIONE E VERIFICA DELLE LAC. GESTIONE DELLE LAC DA PARTE DELL'AMETROPE: EDUCAZIONE, TRAINING, LA COMPLIANCE. SEDUTE DI CONTROLLO. 9. ESPERIENZE E PRATICA DI LABORATORIO: ANAMNESI; ESAME TOPOGRAFICO DELLA CORNEA; ESAME BIOMICROSCOPICO DELL'OCCHIO ESTERNO; ESAME PUPILLOGRAFICO; ESAME DELLA FUNZIONE LACRIMALE. PROCEDURE PER L'APPLICAZIONE ED IL CONTROLLO DEI VARI TIPI DI LENTI A CONTATTO. DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI FISICI DELLE LENTI A CONTATTO
( testi)
L’ESAME PUÒ ESSERE PREPARATO CON L’AUSILIO DI:
1. MANUALE DI RIFERIMENTO (A SCELTA): -LUPELLI L, FLETCHER R, ROSSI A. "CONTATTOLOGIA. UNA GUIDA CLINICA. MEDICAL BOOKS 1998. -PHILLIPS A. SPEEDWELL L. CONTACT LENSES" 5TH ED. BUTTERWORTHS-HEINEMANN 2007.
2. DISPENSE: -STAMPATI DELLE SLIDES PRESENTATE A LEZIONE (SCARICABILI DA WWW.FIS.UNIROMA3.IT/ZERI) -ARTICOLI (FOTOCOPIE O SCARICABILI DAL SITO): LUPELLI L. COLORAZIONE CORNEALE 3-9. RIV IT OPTOM 1993; 16(2): 36-37. LUPELLI L. EQUIVOCI NELLINTERPRETAZIONE DELL'IMMAGINE FLUOROSCOPICA.RIV IT OPTOM 1995; 18 (3): 88. ZERI F. ARCIFORME, DIMPLING E SOLCHI EPITELIALI: COLORAZIONI SOSPETTE.RIV IT OPTOM 1996; 19 (2): 54-55. ZERI F. L'USO DEL FILTRO GIALLO IN CONTATTOLOGIA. RIV IT OPTOM 1997; 20 (3): 101-102. LUPELLI L. L'IMMAGINEFLUOROSCOPICA POLIGONALE DI FISCHER-SCHWEITZER. RIV IT OPTOM 1997; 20 (2): 46. ZERI F, LUPELLI L. LA RISPOSTA DELL’ENDOTELIO CORNEALE ALL’USO DELLE LENTI A CONTATTO LAC 1999; 1-2: 15-31. ROSSETTI A. ESTESIOMETRIA OCULARE E CHERATOESTESIOMETRIA: UNA RASSEGNA. LAC 1999; 3 :7-14. LUPELLI L, PESCOSOLIDO N, PESCOSOLIDO V. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE LAC A RICAMBIO FREQUENTE. 2001; 1: 22-30. BRENNAN NA, CHANTAL COLES ML. CORNEA, LENTI A CONTATTO E OSSIGENO. LAC 2001; 2: 6-30. CALOSSI A. IL CONCETTO DI CLEARENCE DELLE LAC RGP. LAC 2002; 2: 15-28. LUPELLI L. SCALE DI GRADAZIONE PER IMMAGINI DELLE COMPLCANZE INDOTTE DALL'USO DI LAC. LAC 2002; 3: 10-19. GHELLER P, FOSSETTI A. L’OCCHIO SECCO MARGINALE IN CONTATTOLOGIA. PO QUADERNI 2004; N.2: 2-23. ZERI F. M COME MUCO 2006; 2: 31. BOCCARDO L. L’ACQUA DEL RUBINETTO E LE INFEZIONI IN CONTATTOLOGIA. LAC 2006; 3: 4-8. ZERI F, CALOSSI A. BLEBS: MACCHIE DI BREVE DURATA. LAC 2007 3:24-25. GHELLER P, FOSSETTI A. L’ESAME CLINICO DEL FILM LACRIMALE IN CONTATTOLOGIA. PROF OPTOM 2007; 112-120. ZERI F. FANTASMI NELLO STROMA 2008; 1: 30. ZERI F. RIALLINEARSI LAC 2008; 2: 61.
HOLDEN BH, MERTZ GW. CRITICAL OXYGEN LEVELS TO AVOID CORNEOL EDEMA FOR DAILY AND EXTENDED WEAR CONTACT LENSES. INVEST OPHTHALMOL VIS SCI 1984; 25:1161-1167. BONANNO JA, POLSE KA. CORNEAL ACIDOSIS DURING CONTACT LENS WEAR: EFFECTSOF HYPOXIA AND CO2. INVEST OPHTHALMOL VIS SCI 1987; 28:1514-1520. CHO P, DOUTHWAITE W. THE RELATION BETWEEN INVASIVE AND NONINVASIVE TEAR BREAK-UP TIME OPTOM VIS SCI 1995; 72:17-22. WOLFFSOHN JS, HUNT OA, BASRA AK. SIMPLIFIED RECORDING OF SOFT CONTACT LENS FIT. CLAE 2009; 32: 37–42.
GLI ARGOMENTI TRATTATI POSSONO ESSERE APPROFONDITI CONSULTANDO I SEGUENTI RIFERIMENTI: MANUALI • VEYS J, MEYLER J, DAVIES I. ELEMENTI ESSENZIALI NELLA PRATICA DELLE LENTI A CONTATTO. THE VISION CARE INSTITUTE 2009. MONOGRAFIE • FINGERET M, CASSER L, WOODCOME HT. ATLANTE DI TECNICHE FONDAMENTALI DI DIAGNOSI E TERAPIA OCULARE. PALERMO: MEDICAL BOOKS, 1992. • EFRON N. CONTACT LENS COMPLICATIONS. BUTTERWORTH-HEINEMANN 1999. • DOUTHWAITE WA. CONTACT LENS OPTICS AND LENS DESIGN. 3RD ED. BUTTERWORTHS-HEINEMANN. • FATT I, WEISSMAN B. PHYSIOLOGY OF THE EYE. BUTTERWORTH-HEINEMANN 1992 • KORB ET AL THE TEAR FILM: STRUCTURE, FUNCTION AND CLINICAL EXAMINATION. BUTTERWORTH-HEINEMANN 2002
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10
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FIS/07
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92
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401870 -
FONDAMENTI DI MICROBIOLOGIA
(obiettivi)
ACQUISIRE LE CONOSCENZE DI BASE SULLA DIVERSITÀ MICROBICA E SULLA STRUTTURA/FUNZIONE DELLA CELLULA PROCARIOTICA E DEI VIRUS. INTRODURRE I PRINCIPI DI PATOGENESI MICROBICA, DI CONTROLLO DELLE INFEZIONI MICROBICHE E DI DIAGNOSTICA CLINICA
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FRANGIPANI EMANUELA
( programma)
INTRODUZIONE ALLA MICROBIOLOGIA. LA MICROBIOLOGIA. LA DIVERSITÀ MICROBICA. LA CELLULA PROCARIOTICA. I MICRORGANISMI E I LORO AMBIENTI NATURALI. L’IMPATTO DEI MICRORGANISMI SULL’UOMO. LE RADICI STORICHE DELLA MICROBIOLOGIA. LA CRESCITA MICROBICA. CICLO DI CRESCITA BATTERICA. TECNICHE DI MISURAZIONE DELLA CRESCITA BATTERICA. LA NUTRIZIONE MICROBICA. I TERRENI DI COLTURA. EFFETTI AMBIENTALI SULLA CRESCITA MICROBICA: TEMPERATURA, OSMOLARITÀ E CONCENTRAZIONE DI OSSIGENO. STRUTTURA DELLA CELLULA PROCARIOTICA. LA MEMBRANA CITOPLASMATICA: STRUTTURA E FUNZIONE. I SISTEMI DI TRASPORTO DI MEMBRANA. LA PARETE CELLULARE DEI PROCARIOTI: IL PEPTIDOGLICANO E LE MOLECOLE CORRELATE. LA MEMBRANA ESTERNA DEI BATTERI GRAM-NEGATIVI. FENOTIPI BATTERICI. LE ENDOSPORE. LA MOTILITÀ MICROBICA. CHEMIOTASSI. BIOFILM. QUORUM SENSING. LE MACROMOLECOLE INFORMAZIONALI. GLI ACIDI NUCLEICI. LE PROTEINE. REPLICAZIONE, TRASCRIZIONE E TRADUZIONE. REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE GENICA. REGOLAZIONE TRASCRIZIONALE, POST-TRASCRIZIONALE E POST-TRADUZIONALE. MECCANISMI DI TRASFERIMENTO GENICO. ELEMENTI DI VIROLOGIA. PROPRIETÀ GENERALI DI FAGI E VIRUS. LA NATURA DEL VIRIONE. CRESCITA E QUANTIFICAZIONE DEI VIRUS. LA REPLICAZIONE VIRALE. LA MOLTIPLICAZIONE DEI VIRUS: ATTACCO E PENETRAZIONE. LA MOLTIPLICAZIONE DEI VIRUS: PRODUZIONE DI ACIDO NUCLEICO VIRALE E PROTEINE. DIVERSITÀ DEI VIRUS. PARTICELLE SUB-VIRALI: VIROIDI E PRIONI. CONTROLLO DELLA CRESCITA MICROBICA. TECNICHE DI STERILIZZAZIONE MEDIANTE CALORE, RADIAZIONI E FILTRAZIONE. CONTROLLO DELLA CRESCITA MEDIANTE L’USO DI AGENTI CHIMICI. FARMACI ANTIMICROBICI SINTETICI E NATURALI. ANTIBIOTICI. CENNI SU FARMACI ANTIVIRALI E ANTIMICOTICI. RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI: MECCANISMI E DIFFUSIONE. TECNICHE PER LO STUDIO DELLA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI. PATOGENESI BATTERICA. RELAZIONI OSPITE-PARASSITA. PATOGENICITÀ. FATTORI DI VIRULENZA. TOSSINE BATTERICHE. PRINCIPI DI DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA. DIAGNOSI INDIRETTA E DIRETTA. ESAME COLTURALE. IDENTIFICAZIONE MEDIANTE METODI FENOTIPICI, IMMUNOLOGICI E GENOTIPICI. LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI (PCR). CENNI SUGLI OROLOGI EVOLUTIVI.
( testi)
• (LANCIOTTI EUDES) PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA CLINICA [CASA EDITRICE AMBROSIANA] • (MADIGAN MT, MARTINKO JM, PARKER J. BROCK BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI VOL. 1 MICROBIOLOGIA GENERALE [CASA EDITRICE AMBROSIANA]
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3
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BIO/19
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26
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401871 -
BIOCHIMICA DELLA VISIONE
(obiettivi)
IL CORSO DI BIOCHIMICA DELLA VISIONE SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI : 1, I PRINCIPI PER COMPRENDERE IL CONTESTO FISICO, CHIMICO E BIOLOGICO IN CUI AGISCONO LE MACROMOLECOLE BIOLOGICHE; 2, LE CONOSCENZE RELATIVE ALLA STRUTTURA DELLE PROTEINE E ALLE RELAZIONI ESISTENTI TRA STRUTTURA E FUNZIONE; 3, I MECCANISMI MOLECOLARI FONDAMENTALI ALLA BASE DEL PROCESSO DELLA VISIONE NEI MAMMIFERI.
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20401871-1 -
BIOCHIMICA DELLA VISIONE-PARTE A
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3
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BIO/10
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26
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401871-2 -
BIOCHIMICA DELLA VISIONE-PARTE B
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3
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BIO/10
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26
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401872 -
IPOVISIONE
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE CONOSCENZE SUI FONDAMENTI DEL RICONOSCIMENTO E GESTIONE DELLA MINORAZIONE VISIVA E COMPETENZE SULL'USO DEGLI AUSILI OTTICI PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE VISIVA.
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PALUMBO PAOLO
( programma)
STORIA DEL TRATTAMENTO DELL' IPOVISIONE, CAMPO D’AZIONE, EPIDEMIOLOGIA E CAUSE ASPETTI PSICOSOCIALI, ESAME DELLA FUNZIONE VISIVA E DELLO STATO REFRATTIVO , OTTICA DELLA DISABILITÀ VISIVA , TELESCOPI , AUSILI OTTICI PER LA VISIONE PROSSIMALE, LENTI A CONTATTO , AUSILI ELETTRONICI INGRANDENTI, AUSILI AMBIENTALI, ILLUMINAMENTO E VISIONE , RIABILITAZIONE VISIVA NELL’IPOVISIONE PERIFERICA , MINORAZIONE VISIVA NELL’ETÀ INFANTILE, MOBILITÀ , TRAINING , VISIONE ARTIFICIALE, CASI PRATICI
( testi)
(LUPELLI, L.)IPOVISIONE. I FONDAMENTI E LA PRATICA [MEDICAL BOOKS, PALERMO, 2004]
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6
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FIS/07
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51
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401873 -
APPLICAZIONE DELL' OTTICA ALLA RADIOMETRIA E BENI CULTURALI
(obiettivi)
IL CORSO SI SVILUPPA IN DUE DISTINTI MODULI: OBIETTIVO DEL PRIMO È QUELLO DI CONOSCERE DIVERSI METODI DI INDAGINE SPERIMENTALE, APPROFONDENDO I FENOMENI FISICI DI BASE, LA STRUMENTAZIONE E LE APPLICAZIONI NEL CAMPO DEI BENI CULTURALI CON ALCUNI ACCENNI AL CAMPO OFTALMOLOGICO. NEL SECONDO MODULO, INVECE, VERRÀ APPROFONDITA LA CONOSCENZA DELLE GRANDEZZE RADIOMETRICHE E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI OTTICHE E LA LORO IMPORTANZA PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI.
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SODO ARMIDA
( programma)
I PARTE: INTRODUZIONE AL CORSO DI APPLICAZIONI DELL’OTTICA AI BENI CULTURALI E ALLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE; CENNI SU RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA ED INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA; RAGGIX, PRODUZIONE E GENERALITÀ; DIFFRAZIONE DI RAGGI X E CENNI DI DIFFRAZIONE DI NEUTRONI; FLUORESCENZA DI RAGGI X E UV; RADIOGRAFIA E TAC; SPETTROSCOPIA RAMAN; ASSORBIMENTO FTIR, TECNICHE DI TRASMISSIONE E ASSORBIMENTO DI RADIAZIONE; ULTRAVIOLETTO RIFLESSO; INFRAROSSO RIFLESSO; TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA; TECNICHE TERMOGRAFICHE; TECNICHE OTTICHE PER LA MISURA DELLA FORMA; TECNICHE OLOGRAFICHE; SCANNER LASER A TEMPO DI VOLO; TOPOGRAFIA DI SUPERFICI IN LUCE STRUTTURATA; PROFILOMETRIA LASER A SCANSIONE; NEUTRONI E TECNICHE DI SPETTROSCOPIA NEUTRONICA. PER CIASCUNA TECNICA: - FENOMENO FISICO ALLA BASE (ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, FLUORESCENZA, ETC. ETC.) - STRUMENTAZIONE (DESCRIZIONE DELL’APPARATO SPERIMENTALE) - APPLICAZIONI AI BENI CULTURALI - POSSIBILI APPLICAZIONI ALL’ASPETTO CLINICO II PARTE: 1.1 DEFINIZIONE STANDARD DELLE GRANDEZZE RADIOMETRICHE E LA LORO MISURA. LE CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE, I TIPI DI SENSORI, CAMPI D’IMPIEGO, LA CALIBRAZIONE, LIMITI E GUIDA ALLA SCELTA. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA E STRATEGIE DI PREVENZIONE 1.2 INTRODUZIONE AL D. LGS. N.81/2008 RELATIVA ALLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALLE RADIAZIONI OTTICHE. DEFINIZIONI E LIMITI DI ESPOSIZIONE IN RELAZIONE AL POTENZIALE DANNO BIOLOGICO ED ALLA SITUAZIONE AMBIENTALE DI ESPOSIZIONE. LA FIGURA DELL’ESPERTO IN RADIAZIONI OTTICHE (ERO) PROPOSTA DAL CIIP (CONSULTA INTERASSOCIATIVA ITALIANA PER LA PREVENZIONE) 1.3 ERGONOMIA DELLA VISIONE NEI LUOGHI DI LAVORO: LA NORMA UNI EN 12464 INTRODUZIONE ALLA STRUMENTAZIONE DI MISURA DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE (SECONDO I PROTOCOLLI PREVISTI DELLA LEGGE): LUXMETRO, ILLUMINANZIOMETRO, COLORIMETRO, VIDEOFOTOMETRO. 1.4 ESAME DI ALCUNI CASI STUDIO. UTILIZZO DELLA STRUMENTAZIONE E SIMULAZIONE DI CASI REALI. LA QUALITÀ DELL’ILLUMINAZIONE 1.5 LO SPETTRORADIOMETRO. ANALISI DI SPETTRI DI DIVERSE SORGENTI OTTICHE E VERIFICA DELLE LORO CARATTERISTICHE E DEL RISPETTO DEI LIMITI DI ESPOSIZIONE. 1.6 SORGENTI COERENTI: CLASSIFICAZIONE E NORME DI SICUREZZA: PROCEDURE PER IL LORO CORRETTO IMPIEGO. LA STRUMENTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEI LASER. IL LAYOUT DI UN LUOGO DI LAVORO IN CUI SI FACCIA USO DI SORGENTI LASER. 1.7 LA DOSIMETRIA NELL’UV. DOSIMETRI ELETTRONICI E DOSIMETRI A FILM DI POLISOLFONE. I DANNI DA ESPOSIZIONE A UV. 1.8 ESERCITAZIONE PRATICA CON L’USO DELLA STRUMENTAZIONE SPETTRORADIOMETRICA. ELABORAZIONE DEI DATI ACQUISITI
( testi)
DISPENSE DEL CORSO SKOOG-LEARY, CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE, EDISES MATTEINI, SCIENZA E RESTAURO, NARDINI EDITORE
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BORRA MASSIMO
( programma)
I PARTE: INTRODUZIONE AL CORSO DI APPLICAZIONI DELL’OTTICA AI BENI CULTURALI E ALLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE; CENNI SU RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA ED INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA; RAGGIX, PRODUZIONE E GENERALITÀ; DIFFRAZIONE DI RAGGI X E CENNI DI DIFFRAZIONE DI NEUTRONI; FLUORESCENZA DI RAGGI X E UV; RADIOGRAFIA E TAC; SPETTROSCOPIA RAMAN; ASSORBIMENTO FTIR, TECNICHE DI TRASMISSIONE E ASSORBIMENTO DI RADIAZIONE; ULTRAVIOLETTO RIFLESSO; INFRAROSSO RIFLESSO; TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA; TECNICHE TERMOGRAFICHE; TECNICHE OTTICHE PER LA MISURA DELLA FORMA; TECNICHE OLOGRAFICHE; SCANNER LASER A TEMPO DI VOLO; TOPOGRAFIA DI SUPERFICI IN LUCE STRUTTURATA; PROFILOMETRIA LASER A SCANSIONE; NEUTRONI E TECNICHE DI SPETTROSCOPIA NEUTRONICA. PER CIASCUNA TECNICA: - FENOMENO FISICO ALLA BASE (ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, FLUORESCENZA, ETC. ETC.) - STRUMENTAZIONE (DESCRIZIONE DELL’APPARATO SPERIMENTALE) - APPLICAZIONI AI BENI CULTURALI - POSSIBILI APPLICAZIONI ALL’ASPETTO CLINICO II PARTE: 1.1 DEFINIZIONE STANDARD DELLE GRANDEZZE RADIOMETRICHE E LA LORO MISURA. LE CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE, I TIPI DI SENSORI, CAMPI D’IMPIEGO, LA CALIBRAZIONE, LIMITI E GUIDA ALLA SCELTA. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA E STRATEGIE DI PREVENZIONE 1.2 INTRODUZIONE AL D. LGS. N.81/2008 RELATIVA ALLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALLE RADIAZIONI OTTICHE. DEFINIZIONI E LIMITI DI ESPOSIZIONE IN RELAZIONE AL POTENZIALE DANNO BIOLOGICO ED ALLA SITUAZIONE AMBIENTALE DI ESPOSIZIONE. LA FIGURA DELL’ESPERTO IN RADIAZIONI OTTICHE (ERO) PROPOSTA DAL CIIP (CONSULTA INTERASSOCIATIVA ITALIANA PER LA PREVENZIONE) 1.3 ERGONOMIA DELLA VISIONE NEI LUOGHI DI LAVORO: LA NORMA UNI EN 12464 INTRODUZIONE ALLA STRUMENTAZIONE DI MISURA DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE (SECONDO I PROTOCOLLI PREVISTI DELLA LEGGE): LUXMETRO, ILLUMINANZIOMETRO, COLORIMETRO, VIDEOFOTOMETRO. 1.4 ESAME DI ALCUNI CASI STUDIO. UTILIZZO DELLA STRUMENTAZIONE E SIMULAZIONE DI CASI REALI. LA QUALITÀ DELL’ILLUMINAZIONE 1.5 LO SPETTRORADIOMETRO. ANALISI DI SPETTRI DI DIVERSE SORGENTI OTTICHE E VERIFICA DELLE LORO CARATTERISTICHE E DEL RISPETTO DEI LIMITI DI ESPOSIZIONE. 1.6 SORGENTI COERENTI: CLASSIFICAZIONE E NORME DI SICUREZZA: PROCEDURE PER IL LORO CORRETTO IMPIEGO. LA STRUMENTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEI LASER. IL LAYOUT DI UN LUOGO DI LAVORO IN CUI SI FACCIA USO DI SORGENTI LASER. 1.7 LA DOSIMETRIA NELL’UV. DOSIMETRI ELETTRONICI E DOSIMETRI A FILM DI POLISOLFONE. I DANNI DA ESPOSIZIONE A UV. 1.8 ESERCITAZIONE PRATICA CON L’USO DELLA STRUMENTAZIONE SPETTRORADIOMETRICA. ELABORAZIONE DEI DATI ACQUISITI
( testi)
DISPENSE DEL CORSO SKOOG-LEARY, CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE, EDISES MATTEINI, SCIENZA E RESTAURO, NARDINI EDITORE
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6
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FIS/07
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51
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401920 -
ELEMENTI DI FISICA DEI MATERIALI
(obiettivi)
CONOSCENZE DI BASE SUI MATERIALI INORGANICI ED ORGANICI RILEVANTI PER LOPTOMETRIA. CONOSCENZA DEI MATERIALI COMPOSITI CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLI ORGANICI-INORGANICI. FONDAMENTI DELLE METODOLOGIE DI PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI OTTICHE E DELLACCOPPIAMENTO DI MATERIALI OTTICI DIVERSI.
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STEFANI GIOVANNI
( programma)
INTRODUZIONE ALLE PROPRIETÀ OTTICHE LINEARI DEI MATERIALI CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI; RETICOLI CRISTALLINI; STRUTTURA A BANDE DI ENERGIA NEI SOLIDI; INTERAZIONE DELLA LUCE CON LA MATERIA; PROPRIETÀ OTTICHE DEI METALLI; PROPRIETÀ OTTICHE DEI NON METALLI: RIFRAZIONE, RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, TRASMISSIONE, COLORE, OPACITÀ. INDICE DI RIFRAZIONE E DISPERSIONE; LA COSTRINGENZA DI ABBE. PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI SFORZO E DEFORMAZIONE: ELASTICITÀ E ANELASTICITÀ; PROPRIETÀ ELASTICHE DEI MATERIALI; DEFORMAZIONE PLASTICA: PROPRIETÀ A TRAZIONE, SNERVAMENTO E CARICO DI SNERVAMENTO, RESISTENZA A ROTTURA, RESILIENZA, TENACITÀ; DUREZZA. MATERIALI PLASTICI PER L'OTTICA OFTALMICA CENNI DI CHIMICA ORGANICA;. POLIMERI SINTETICI: CLASSIFICAZIONE; PARAMETRI FONDAMENTALI: GRADO DI POLIMERIZZAZIONE, PESO MOLECOLARE, GRADO DI POLIDISPERSITÀ, GRADI DI RETICOLAZIONE; STATO FISICO DEI POLIMERI; EFFETTO DELLA TEMPERATURA; STRUTTURA DELLE CATENE; PROTESI OFTALMICHE:POLIMERI COMUNEMENTE UTILIZZATI, REQUISITI OTTIMALI, PROPRIETÀ DEI MATERIALI; LENTI A CONTATTO RIGIDE; LENTI A CONTATTO GAS PERMEABILI; LENTI A CONTATTO MORBIDE. VETRI CINETICA DELLE TRANSIZIONI DI FASE; LA TRANSIZIONE VETROSA; LA SILICE; PROPRIETÀ STRUTTURALI DEI VETRI; OSSIDI FORMATORI, MODIFICATORI, STABILIZZATORI; PROPRIETÀ OTTICHE DEI VETRI; LA FABBRICAZIONI DEI VETRI PER L'OTTICA: DALLA SCELTA DELLE MATERIE PRIME AL CONTROLLO QUALITÀ. FILM SOTTILI PER APPLICAZIONI IN OTTICA LINEARE TECNICHE DI REALIZZAZIONE DI FILM E TRATTAMENTI SUPERFICIALI DI LENTI OFTALMICHE; TRATTAMENTI ANTIRIFLESSO, INDURENTI, POLAROID.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO)DISPENSE DEL CORSO [] (CALLISTER W.D. )SCIENZA ED INGEGNERIA DEI MATERIALI, UNA INTRODUZIONE [EDISES (NAPOLI)]
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5
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FIS/03
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52
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20202020 -
GENERE, COSTITUZIONE E PROFESSIONI
(obiettivi)
ACQUISIRE UN NUOVO CONCETTO DI CITTADINANZA BASATO SULLE PARI OPPORTUNITÀ, PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA DEMOCRAZIA E DEL RISPETTO DELLA PERSONA. SVILUPPARE COMPETENZA ADEGUATA AL RAPPORTO FRA UGUAGLIANZA E DIFFERENZE.
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SOMMA FABRIZIA
( programma)
IL CORSO PRESENTA UN PERCORSO FORMATIVO CHE PROMUOVE E FAVORISCE LA CULTURA, LE POLITICHE E LE PRASSI DI PARI OPPORTUNITÀ TRA DONNE E UOMINI NELLA SOCIETÀ E NEL MONDO DEL LAVORO, FORNENDO LE CONOSCENZE NECESSARIE PER ENTRARE CON MAGGIORI COMPETENZE NELLE ISTITUZIONI E NELLE PROFESSIONI E STIMOLANDO UNA PARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA VITA PUBBLICA, SECONDO IL DETTATO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
( testi)
DISPENSA PROPOSTA DAL DOCENTE.
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4
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36
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402020 -
ELEMENTI DI IGIENE
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3
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MED/42
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26
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402021 -
TRATTAMENTO DELLE IMMAGINI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE ALLO STUDENTE LE NOZIONI FONDAMENTALI RELATIVE ALLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE, ELABORAZIONE, ANALISI E COMUNICAZIONE DELLE IMMAGINI. IN DETTAGLIO: STRUTTURA DELLE IMMAGINI DIGITALI, OPERAZIONI SUI PIXEL, OPERAZIONI SU ISTOGRAMMI. FILTRAGGIO SPAZIALE: MEDIA E ESTRAZIONE DI CONTORNI. OPERAZIONI GLOBALI E LORO UTILIZZAZIONE: TRASFORMATE, DFT, COSENO, HAAR, WAVELETS, MULTIRISOLUZIONE. COMPRESSIONE DI IMMAGINI. ELABORAZIONE MORFOLOGICA. SEGMENTAZIONE DI IMMAGINI. RAPPRESENTAZIONE E CLASSIFICAZIONE. RICONOSCIMENTO DI OGGETTI.
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3
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FIS/07
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26
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402022 -
LABORATORIO DI OTTICA GEOMETRICA
(obiettivi)
PRESENTAZIONE. LABORATORIO DI OTTICA GEOMETRICA È LA NATURALE PROSECUZIONE DEL CORSO DI ELEMENTI DI OTTICA, CON L’APPLICAZIONE PRATICA DELLA TEORIA SVILUPPATA DURANTE TALE INSEGNAMENTO, CON PARTICOLARE ORIENTAMENTO VERSO L’OPTOMETRIA, LIMITATAMENTE AL CASO DELL’OTTICA GEOMETRICA. SI PRESUPPONE, QUINDI, CHE GLI STUDENTI, OLTRE ALLE OVVIE FONDAMENTALI CONOSCENZE DI ANALISI MATEMATICA, ALGEBRA, TRIGONOMETRIA E ALCUNE BASILARI CONOSCENZE NELL’USO DEL PERSONAL COMPUTER, ABBIANO LE CONOSCENZE TEORICHE SVILUPPATE NEL CORSO DI ELEMENTI DI OTTICA, CHE SONO PERTANTO RITENUTE NECESSARIE ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI LABORATORIO. IL CORSO DI OTTICA VISUALE SI TERRÀ IN PARALLELO CON IL CORSO DI LABORATORIO E LA FREQUENZA NE È VIVAMENTE CONSIGLIATA. IL CORSO DI LABORATORIO DI OTTICA GEOMETRICA PREVEDE LO SVOLGIMENTO DI UNA DECINA DI ESPERIENZE DA SCEGLIERE IN UN ELENCO PIÙ AMPIO, CHE DOVRANNO ESSERE ESEGUITE PRESSO I LABORATORI DIDATTICI. LA FREQUENZA AL CORSO È OBBLIGATORIA E PER SOSTENERE L’ESAME BISOGNA AVERE PARTECIPATO AD ALMENO IL 70% DEL NUMERO COMPLESSIVO DI ESPERIENZE EFFETTIVAMENTE ESEGUITE. CIASCUNA ESPERIENZA SARÀ SVOLTA DA GRUPPI COMPOSTI DA NON PIÙ DI DUE-TRE PRESONE E AL TERMINE DEL LAVORO OGNI GRUPPO DOVRÀ PRESENTARE UNA RELAZIONE SCRITTA SUI RISULTATI OTTENUTI CON IL COMMENTO DELLE SEMPLICI ELABORAZIONI STATISTICHE PREVISTE DA OGNI PROCEDURA SPERIMENTALE. I CENNI TEORICI RELATIVI ALLE CONOSCENZE BASILARI DI OTTICA GEOMETRICA NECESSARIE ALLO SVOLGIMENTO DELLE SINGOLE ESPERIENZE, NONCHÉ L’ILLUSTRAZIONE PRATICA PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELL’ESPERIENZA STESSA, SARANNO DISCUSSE IN LEZIONI FRONTALI CHE PRECEDERANNO IMMEDIATAMENTE L’ATTIVITÀ DI LABORATORIO. IL TRATTAMENTO DEI DATI SPERIMENTALI OTTENUTI SARÀ EFFETTUATO SULLA BASE DI CONOSCENZE BASILARI DI STATISTICA E TEORIA DEGLI ERRORI, CHE, UGUALMENTE, VERRANNO DISCUSSE IN LEZIONI FRONTALI CHE PRECEDERANNO LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI LABORATORIO. LA PROVA FINALE INDIVIDUALE SARÀ ORALE E VERTERÀ SULLA DESCRIZIONE DI UNA O PIÙ ESPERIENZE SVOLTE DURANTE IL CORSO, NONCHÉ DEI SUOI PRESUPPOSTI TEORICI E DEGLI STRUMENTI STATISTICI UTILIZZATI PER L’ANALISI DEI DATI.
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SIMEONE DANIELA
( programma)
GLI ARGOMENTI DELLE ESERCITAZIONI SARANNO SCELTI DAL SEGUENTE ELENCO IN FUNZIONE DELLA RISPOSTA DELLA CLASSE: 1) USO DI STRUMENTI DI PRECISIONE (CALIBRO DECIMALE E VENTESIMALE, SFEROMETRO) PER LA MISURA DI GRANDEZZE,. TRATTAZIONE STATISTICA DELL’ERRORE DI MISURA; 2) VERIFICA DELLA LEGGE DELLA RIFLESSIONE DELLA LUCE DA UNO SPECCHIO PIANO E DA UNO SPECCHIO CURVO, DEFINIZIONE DELLA CAUSTICA; 3) APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI SNELL SULLA RIFRAZIONE IN UNA LASTRA SOTTILE DI PLEXIGLASS; 4) VERIFICA LEGGE DI KEPLERO SULLA DIMINUZIONE DELL’INTENSITÀ LUMINOSA CON LA DISTANZA; 5) VERIFICA DELLA LEGGE DI LAMBERT-BEER SULL’ATTENUAZIONE DELL’INTENSITÀ DI LUMINOSA DI UN RAGGIO AL PASSAGGIO ATTRAVERSO UN MEZZO OPACO; 6) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE E DI UN SISTEMA DI LENTI, PER MISURA OTTICA DIRETTA; 7) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE MEDIANTE MISURA CON SFEROMETRO DI GINEVRA (SFEROMETRO DEGLI OTTICI) USATO COME FRONTIFOCOMETRO PER DETERMINARE LE SFERICITÀ DI UNA LENTE ASTIGMATICA; 8) VERIFICA DELLA LEGGE DI GULLSTRAND E RICERCA DEI PIANI PRINCIPALI DI UN SISTEMA OTTICO DI DUE LENTI. 9) DISPERSIONE DELLA LUCE ATTRAVERSO UN PRISMA. VERIFICA DELLA LEGGE DI CAUCHY E STIMA DEI COEFFICIENTI DI CAUCHY; 10) SISTEMI AFOCALI: VERIFICA DELL’EQUAZIONE DI SMITH-HELMHOLTZ (RICERCA DEGLI INVARIANTI LAGRANGIANI); 11) INGRANDIMENTO DI SISTEMI OTTICI; 12) CONTRIBUTO DIOTTRICO DI UN DIAFRAMMA ALLA FOCALIZZAZIONE IMMAGINI. 13) STIMA DELLA CURVA DI RISPOSTA SPETTRALE AL PRIMO E AL SECONDO ORDINE DI UN LUXMETRO CON CARATTERISTICHE SPETTRALI SIMILI ALL’OCCHIO UMANO.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. (TAYLOR, J.R.) INTRODUZIONE ALL’ANALISI DEGLI ERRORI [ZANICHELLI, BOLOGNA, 2010] (GETTYS, W.E. KELLER, F.J. AND SKOVE, M.J.) FISICA 2, ELETTROMAGNETISMO – ONDE – OTTICA [MAC GRAW-HILL, MILANO, 2007 ] (OBSTFELD H.) OPTICS IN VISION, [BUTTERWORTHS, BOSTON, 1982] (KEATING M. P.) GEOMETRICAL, PHYSICAL AND VISUAL OPTICS [ BUTTERWORTHS, BOSTON, 2002] (TUNNACLIFFE A. H.) INTRODUCTION TO VISUAL OPTICS [ABDO, LONDON 2001 ] (MEYER-ARENDT J. R.) INTRODUCTION TO CLASSICAL AND MODERN OPTICS [PRENTICE HALL, ENGLEWOOD CLIFFS, 1972] (DERENIAK L. DERENIAK T. D.) GEOMETRICAL AND TRIGONOMETRIC OPTICS. [CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, CAMBRIDGE, 2008]
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OFFI FRANCESCO
( programma)
GLI ARGOMENTI DELLE ESERCITAZIONI SARANNO SCELTI DAL SEGUENTE ELENCO IN FUNZIONE DELLA RISPOSTA DELLA CLASSE: 1) USO DI STRUMENTI DI PRECISIONE (CALIBRO DECIMALE E VENTESIMALE, SFEROMETRO) PER LA MISURA DI GRANDEZZE,. TRATTAZIONE STATISTICA DELL’ERRORE DI MISURA; 2) VERIFICA DELLA LEGGE DELLA RIFLESSIONE DELLA LUCE DA UNO SPECCHIO PIANO E DA UNO SPECCHIO CURVO, DEFINIZIONE DELLA CAUSTICA; 3) APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI SNELL SULLA RIFRAZIONE IN UNA LASTRA SOTTILE DI PLEXIGLASS; 4) VERIFICA LEGGE DI KEPLERO SULLA DIMINUZIONE DELL’INTENSITÀ LUMINOSA CON LA DISTANZA; 5) VERIFICA DELLA LEGGE DI LAMBERT-BEER SULL’ATTENUAZIONE DELL’INTENSITÀ DI LUMINOSA DI UN RAGGIO AL PASSAGGIO ATTRAVERSO UN MEZZO OPACO; 6) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE E DI UN SISTEMA DI LENTI, PER MISURA OTTICA DIRETTA; 7) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE MEDIANTE MISURA CON SFEROMETRO DI GINEVRA (SFEROMETRO DEGLI OTTICI) USATO COME FRONTIFOCOMETRO PER DETERMINARE LE SFERICITÀ DI UNA LENTE ASTIGMATICA; 8) VERIFICA DELLA LEGGE DI GULLSTRAND E RICERCA DEI PIANI PRINCIPALI DI UN SISTEMA OTTICO DI DUE LENTI. 9) DISPERSIONE DELLA LUCE ATTRAVERSO UN PRISMA. VERIFICA DELLA LEGGE DI CAUCHY E STIMA DEI COEFFICIENTI DI CAUCHY; 10) SISTEMI AFOCALI: VERIFICA DELL’EQUAZIONE DI SMITH-HELMHOLTZ (RICERCA DEGLI INVARIANTI LAGRANGIANI); 11) INGRANDIMENTO DI SISTEMI OTTICI; 12) CONTRIBUTO DIOTTRICO DI UN DIAFRAMMA ALLA FOCALIZZAZIONE IMMAGINI. 13) STIMA DELLA CURVA DI RISPOSTA SPETTRALE AL PRIMO E AL SECONDO ORDINE DI UN LUXMETRO CON CARATTERISTICHE SPETTRALI SIMILI ALL’OCCHIO UMANO.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. (TAYLOR, J.R.) INTRODUZIONE ALL’ANALISI DEGLI ERRORI [ZANICHELLI, BOLOGNA, 2010] (GETTYS, W.E. KELLER, F.J. AND SKOVE, M.J.) FISICA 2, ELETTROMAGNETISMO – ONDE – OTTICA [MAC GRAW-HILL, MILANO, 2007 ] (OBSTFELD H.) OPTICS IN VISION, [BUTTERWORTHS, BOSTON, 1982] (KEATING M. P.) GEOMETRICAL, PHYSICAL AND VISUAL OPTICS [ BUTTERWORTHS, BOSTON, 2002] (TUNNACLIFFE A. H.) INTRODUCTION TO VISUAL OPTICS [ABDO, LONDON 2001 ] (MEYER-ARENDT J. R.) INTRODUCTION TO CLASSICAL AND MODERN OPTICS [PRENTICE HALL, ENGLEWOOD CLIFFS, 1972] (DERENIAK L. DERENIAK T. D.) GEOMETRICAL AND TRIGONOMETRIC OPTICS. [CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, CAMBRIDGE, 2008]
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COMASCHI TATIANA
( programma)
GLI ARGOMENTI DELLE ESERCITAZIONI SARANNO SCELTI DAL SEGUENTE ELENCO IN FUNZIONE DELLA RISPOSTA DELLA CLASSE: 1) USO DI STRUMENTI DI PRECISIONE (CALIBRO DECIMALE E VENTESIMALE, SFEROMETRO) PER LA MISURA DI GRANDEZZE,. TRATTAZIONE STATISTICA DELL’ERRORE DI MISURA; 2) VERIFICA DELLA LEGGE DELLA RIFLESSIONE DELLA LUCE DA UNO SPECCHIO PIANO E DA UNO SPECCHIO CURVO, DEFINIZIONE DELLA CAUSTICA; 3) APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI SNELL SULLA RIFRAZIONE IN UNA LASTRA SOTTILE DI PLEXIGLASS; 4) VERIFICA LEGGE DI KEPLERO SULLA DIMINUZIONE DELL’INTENSITÀ LUMINOSA CON LA DISTANZA; 5) VERIFICA DELLA LEGGE DI LAMBERT-BEER SULL’ATTENUAZIONE DELL’INTENSITÀ DI LUMINOSA DI UN RAGGIO AL PASSAGGIO ATTRAVERSO UN MEZZO OPACO; 6) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE E DI UN SISTEMA DI LENTI, PER MISURA OTTICA DIRETTA; 7) DETERMINAZIONE DELLA DISTANZA FOCALE E DEL POTERE DIOTTRICO DI UNA LENTE SOTTILE MEDIANTE MISURA CON SFEROMETRO DI GINEVRA (SFEROMETRO DEGLI OTTICI) USATO COME FRONTIFOCOMETRO PER DETERMINARE LE SFERICITÀ DI UNA LENTE ASTIGMATICA; 8) VERIFICA DELLA LEGGE DI GULLSTRAND E RICERCA DEI PIANI PRINCIPALI DI UN SISTEMA OTTICO DI DUE LENTI. 9) DISPERSIONE DELLA LUCE ATTRAVERSO UN PRISMA. VERIFICA DELLA LEGGE DI CAUCHY E STIMA DEI COEFFICIENTI DI CAUCHY; 10) SISTEMI AFOCALI: VERIFICA DELL’EQUAZIONE DI SMITH-HELMHOLTZ (RICERCA DEGLI INVARIANTI LAGRANGIANI); 11) INGRANDIMENTO DI SISTEMI OTTICI; 12) CONTRIBUTO DIOTTRICO DI UN DIAFRAMMA ALLA FOCALIZZAZIONE IMMAGINI. 13) STIMA DELLA CURVA DI RISPOSTA SPETTRALE AL PRIMO E AL SECONDO ORDINE DI UN LUXMETRO CON CARATTERISTICHE SPETTRALI SIMILI ALL’OCCHIO UMANO.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. (TAYLOR, J.R.) INTRODUZIONE ALL’ANALISI DEGLI ERRORI [ZANICHELLI, BOLOGNA, 2010] (GETTYS, W.E. KELLER, F.J. AND SKOVE, M.J.) FISICA 2, ELETTROMAGNETISMO – ONDE – OTTICA [MAC GRAW-HILL, MILANO, 2007 ] (OBSTFELD H.) OPTICS IN VISION, [BUTTERWORTHS, BOSTON, 1982] (KEATING M. P.) GEOMETRICAL, PHYSICAL AND VISUAL OPTICS [ BUTTERWORTHS, BOSTON, 2002] (TUNNACLIFFE A. H.) INTRODUCTION TO VISUAL OPTICS [ABDO, LONDON 2001 ] (MEYER-ARENDT J. R.) INTRODUCTION TO CLASSICAL AND MODERN OPTICS [PRENTICE HALL, ENGLEWOOD CLIFFS, 1972] (DERENIAK L. DERENIAK T. D.) GEOMETRICAL AND TRIGONOMETRIC OPTICS. [CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, CAMBRIDGE, 2008]
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9
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FIS/01
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91
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402224 -
ELEMENTI DI FISICA DEI MATERIALI
(obiettivi)
CONOSCENZE DI BASE SUI MATERIALI INORGANICI ED ORGANICI RILEVANTI PER L'OPTOMETRIA. CONOSCENZA DEI MATERIALI COMPOSITI CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLI ORGANICI-INORGANICI. FONDAMENTI DELLE METODOLOGIE DI PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI OTTICHE E DELLACCOPPIAMENTO DI MATERIALI OTTICI DIVERSI.
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STEFANI GIOVANNI
( programma)
INTRODUZIONE ALLE PROPRIETÀ OTTICHE LINEARI DEI MATERIALI CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI; RETICOLI CRISTALLINI; STRUTTURA A BANDE DI ENERGIA NEI SOLIDI; INTERAZIONE DELLA LUCE CON LA MATERIA; PROPRIETÀ OTTICHE DEI METALLI; PROPRIETÀ OTTICHE DEI NON METALLI: RIFRAZIONE, RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, TRASMISSIONE, COLORE, OPACITÀ. INDICE DI RIFRAZIONE E DISPERSIONE; LA COSTRINGENZA DI ABBE. PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI SFORZO E DEFORMAZIONE: ELASTICITÀ E ANELASTICITÀ; PROPRIETÀ ELASTICHE DEI MATERIALI; DEFORMAZIONE PLASTICA: PROPRIETÀ A TRAZIONE, SNERVAMENTO E CARICO DI SNERVAMENTO, RESISTENZA A ROTTURA, RESILIENZA, TENACITÀ; DUREZZA. MATERIALI PLASTICI PER L'OTTICA OFTALMICA CENNI DI CHIMICA ORGANICA;. POLIMERI SINTETICI: CLASSIFICAZIONE; PARAMETRI FONDAMENTALI: GRADO DI POLIMERIZZAZIONE, PESO MOLECOLARE, GRADO DI POLIDISPERSITÀ, GRADI DI RETICOLAZIONE; STATO FISICO DEI POLIMERI; EFFETTO DELLA TEMPERATURA; STRUTTURA DELLE CATENE; PROTESI OFTALMICHE:POLIMERI COMUNEMENTE UTILIZZATI, REQUISITI OTTIMALI, PROPRIETÀ DEI MATERIALI; LENTI A CONTATTO RIGIDE; LENTI A CONTATTO GAS PERMEABILI; LENTI A CONTATTO MORBIDE. VETRI CINETICA DELLE TRANSIZIONI DI FASE; LA TRANSIZIONE VETROSA; LA SILICE; PROPRIETÀ STRUTTURALI DEI VETRI; OSSIDI FORMATORI, MODIFICATORI, STABILIZZATORI; PROPRIETÀ OTTICHE DEI VETRI; LA FABBRICAZIONI DEI VETRI PER L'OTTICA: DALLA SCELTA DELLE MATERIE PRIME AL CONTROLLO QUALITÀ. FILM SOTTILI PER APPLICAZIONI IN OTTICA LINEARE TECNICHE DI REALIZZAZIONE DI FILM E TRATTAMENTI SUPERFICIALI DI LENTI OFTALMICHE; TRATTAMENTI ANTIRIFLESSO, INDURENTI, POLAROID.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO)DISPENSE DEL CORSO [] (CALLISTER W.D. )SCIENZA ED INGEGNERIA DEI MATERIALI, UNA INTRODUZIONE [EDISES (NAPOLI)]
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6
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FIS/03
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51
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402226 -
STRUMENTAZIONE OTTICA
(obiettivi)
A PARTIRE DALLE CONOSCENZE ACQUISITE CON IL CORSO DI FISICA DI OTTICA GEOMETRICA, LABORATORIO OTTICA E OPTOMETRIA L’OBIETTIVO DI QUESTO CORSO È QUELLO DI COMPLETARE LA FORMAZIONE NELLE APPLICAZIONI OTTICHE. L'OBIETTIVO FONDAMENTALE DEL CORSO È DI FORNIRE AGLI STUDENTI QUELLE COMPETENZE INEVITABILI PER AFFRONTARE L'ATTIVITA 'PROFESSIONALE COME OTTICO O COME OPTOMETRISTA, O PIÙ IN GENERALE IN OTTICA. AL TERMINE DEL CORSO CI ASPETTIAMO CHE GLI STUDENTI SAPPIANO DESCRIVERE LE BASI DEGLII STRUMENTI OTTICI PIÙ COMUNI, IDENTIFICARNE E DESCRIVERNE LE PARTI COSTITUENTI. CI ASPETTIAMO ANCHE CHE GLI STUDENTI ACQUISISCANO LE CONOSCENZE FONDAMENTALI PER LA COMPRENSIONE DEL LASER USATO PER LE APPLICAZIONI OFTALMICHE.
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20402226-1 -
STRUMENTAZIONE OTTICA - PARTE A
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3
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FIS/01
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27
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402226-2 -
STRUMENTAZIONE OTTICA - PARTE B
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3
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FIS/01
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26
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401865 -
PROVA FINALE
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5
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20401864 -
STAGE
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15
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
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4
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |