21002063-1 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Elaborazione di un progetto a scala urbana (master plan) con particolare attenzione ai temi della resilienza al cambiamento climatico e al rapporto tra forma fisica e forma sociale. Fra i temi trattati: uso dello spazio; temporalità di movimento degli abitanti; spazi aperti e costruiti; disegno del suolo e delle infrastrutture; luoghi della socialità, dell’abitare e del lavoro. Inoltre, vengono analizzati i modelli dello sviluppo urbano e demografico, del consumo di suolo, del traffico, della sostenibilità alimentare, delle interazioni sociali e degli spazi urbani, dell'economia e del metabolismo della città.
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OMBUEN SIMONE
( programma)
Il corso affronta i temi del progetto alla scala urbana all’interno dei metodi previsti dal nuovo PRG della città di Roma, con focus su temi quali: la riqualificazione urbanistica della città, il riuso del patrimonio pubblico dismesso, il recepimento nel progetto degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico (riduzione delle emissioni climalteranti, resistenza agli eventi climatici estremi), le forme di partecipazione collettiva nelle diverse fasi del progetto, l’utilizzo di approcci giuridici innovativi (perequazione urbanistica, gestione locale dei diritti edificatori, la realizzazione di servizi pubblici con il ricorso a formule di PPP), la dotazione infrastrutturale degli ambiti suburbani e la perequazione infrastrutturale a scala urbana. Il laboratorio fornisce elementi avanzati di progettazione urbanistica alla scala della pianificazione comunale operativa, con riferimento alla lettura della scala generale.
Tema di studio: trasformazione urbana lungo i tracciati del ferro a Roma Il contesto di studio è l’area metropolitana romana. L’area specifica di esercitazione corrisponde all’ambito territoriale interessato dal sistema del ferro (metropolitane, tram), esistente e soprattutto programmato, lungo il tratto del fiume Tevere a nord di Roma, dal quartiere Flaminio alla piana alluvionale compresa tra la Tiberina e la Salaria.
Le elaborazioni riguarderanno la messa a punto di programmi di intervento per la riqualificazione urbanistica e per il ripristino dei valori paesaggistici di contesti critici caratterizzati dall’esistenza di beni pubblici che possano fungere da volano per una più elevata fattibilità degli interventi di rigenerazione urbana e per il più avanzato perseguimento di obiettivi d’interesse pubblico. Le elaborazioni progettuali partiranno dagli schemi progettuali presenti nel Piano di Roma, in particolare dagli Ambiti di Programmazione Strategica e dagli Schemi Preliminari di Assetto per la città da ristrutturare.
In particolare le ipotesi d’intervento riguarderanno i contesti dove più forte si presenta il rischio derivante da fenomeni connessi al cambiamento climatico in corso, per misurare la fattibilità di interventi di trasformazione urbana comprendenti temi di trasferimento insediativo e rigenerazione ecologica degli insediamenti; e quelli caratterizzati da grandi proprietà pubbliche coinvolte nei processi di sdemanializzazione e privatizzazione del patrimonio, attivate a fini di riduzione dei deficit degli enti locali e delle municipalizzate (ex forti e caserme, proprietà di aziende municipalizzate quali AMA e ATAC, patrimonio demaniale vario). Si segnalano fra gli altri: la borgata di Labaro-Prima Porta; l’ambito del Tevere nord dal GRA a Ponte Milvio, su entrambe le rive; il Foro Italico e le proprietà pubbliche attorno alla Farnesina; Piazzale Maresciallo Giardino. Una particolare attenzione verrà rivolta alle condizioni strutturali (fisiche, economiche, sociali) per la produzione dei beni pubblici e per il loro rinnovo, anche tramite la verifica quantitativa della dotazione infrastrutturale e la comparazione degli indicatori misurati con gli indicatori definiti dagli obiettivi di servizio. Un riguardo specifico sarà rivolto ai temi dell`efficienza energetica territoriale, come condizione di fattibilità per gli interventi di rigenerazione urbana.
Organizzazione della didattica Le elaborazioni verranno svolte in gruppi di lavoro da due a quattro componenti, dotati di un computer portatile sul quale svolgere le attività progettuali. Gli elaborati d’esame verranno prodotti in formato A3 - A2 - A1 o in quaderno, con tecnica libera. Per la redazione dell’Album sono necessari: i materiali del PRG, le cartografie di base (CTR 1:10.000, IGM 1:25.000, PTPR Tavv. A e B, altro), conoscenze dei principali software. I materiali messi a disposizione sono caricati sul googledrive del laboratorio. Altri verranno caricati alla bisogna, via via che saranno necessari.
Le fasi di elaborazione previste comprendono: l’individuazione e la ricognizione dei contesti presenti nell’ambito di studio, della dotazione infrastrutturale e di servizi locale e dei fenomeni di degrado fisico e sociale e di risorse/opportunità di intervento offerte dall’applicazione del nuovo PRG della città e delle compatibilità con le prescrizioni del PTPR; lo studio del contesto dovrà prevedere la comprensione e la sintesi delle conoscenze relative ai caratteri orografici, alle reti idrografiche, ai mascrosistemi ambientali, alle parcellizzazioni fondiarie e agricole (se presenti), alla morfologia del costruito e della vegetazione (trame vegetali), con comparazioni cronologiche, costruendo una sedimentazione di condizioni e materiali disetanei e stratificati. la formazione di un riepilogo dei principali obiettivi pubblici desumibili dallo studio delle previsioni di PRG e del quadro conoscitivo del piano, o eventualmente in sua variazione, con particolare riguardo al mantenimento/ripristino dei valori paesaggistici, al sistema dei servizi pubblici di prossimità e di scala urbana, e al dimensionamento dell’offerta di destinazioni abitative di edilizia sociale; tale fase comprenderà la definizione delle dotazioni territoriali presenti ed un dimensionamento di massima delle dotazioni auspicabili, secondo un recente orientamento culturale ed amministrativo che tende a superare i tradizionali standard urbanistici; la formazione dello schema preliminare di assetto, secondo i modi del che il PRG di Roma prevede per i Programmi Integrati d’Intervento o per i Progetti Urbani, nonché del programma preliminare degli interventi da svolgere;
Questa prima fase di lavoro sarà svolta per macrogruppi, ciascuno dei quali affronterà la revisione dello schema preliminare di assetto di un PRINT o di un Progetto Urbano, anche alla luce della definizione delle compatibilità paesaggistiche. La fase si concluderà orientativamente entro il primo mese di lavori, con un momento collettivo di confronto fra gli elaborati prodotti dai macrogruppi. Successivamente ogni gruppo di progettazione sceglierà un ambito ed un tema progettuale sul quale lavorare, portando l’esercitazione progettuale fino al termine. Essa comprenderà: la progettazione delle specifiche proposte di trasformazione, ipotizzando il concorso di soggetti e risorse di provenienza pubblica e privata; la definizione di un quadro di massima della fattibilità economico-finanziaria dell’intervento, a partire da uno schema-base che verrà fornito dal Laboratorio.
Gli elaborati comprenderanno: schemi progettuali alle varie scale (da 1:10.000 a 1:500-1:200), incluse opportune rappresentazioni tridimensionali e render del progetto; tabelle di calcolo e verifica degli aspetti dimensionali urbanistici, ambientali, di dotazioni territoriali esistenti ed attese, economici e parametrico-edilizi; sintetica presentazione in power-point del progetto da mostrare in sede d’esame.
Le attività progettuali svolte nel Laboratorio integrano gli apporti dei diversi docenti, gli studi di modellazione logica e le metodiche statistiche e gli apporti delle discipline giuridiche. Tali apporti dovranno contribuire alla definizione delle elaborazioni finali e, indipendentemente da altri momenti di valutazione operati dai diversi docenti in via preliminare, potranno essere oggetto di domande specifiche in sede d’esame.
( testi)
Calthorpe P. “New Urbanism” http://www.newurbanism.org/
Carfree Cities - http://www.carfree.com/
Climate Booklet for Urban Development Online - Indications for Urban Land-Use Planning http://www.staedtebauliche-klimafibel.de/Climate_Booklet/index-1.htm
Comune di Roma, Nuovo PRG 2003 www.urbanistica.comune.roma.it
De Pascali P. (2008 ) “Città ed energia”, Angeli, Milano
Gabellini P. (2001) “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma
Gabellini P. (2010) “Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria.” Carocci, Roma
Giammarco C., Isola A. (1993) “Disegnare le periferie. Il progetto del limite”, Nuova Italia Scientifica, Roma
Dovey K, Woodcock I eds (2014), “Intensifying Melbourne. Transit-Oriented Urban Design for Resilient Urban Futures” http://msd.unimelb.edu.au/sites/default/files/docs/Intensifying%20Melbourne%202014_180dpi.pdf
Ombuen S., Ricci M., Segnalini O. (2000) “I programmi complessi”, Il Sole 24 Ore, Milano
Pallottini R. (1999) a cura di, “I nuovi luoghi della città”, Fratelli Palombi, Roma
Tocci W. (2008) “La città del tram”, in Tocci W., Insolera I., Morandi D., “Avanti c’è posto”, Donzelli, Roma
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8
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ICAR/21
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico INSEGNAMENTI A SCELTA DELLO STUDENTE II - (visualizza)
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21010005 -
MERCATI URBANI E PROMOTORI IMMOBILIARI
(obiettivi)
TEMA PRINCIPALE DEL CORSO SARÒ LA DEFINIZIONE DI IDEE E STRUMENTI PER CONIUGARE PRODUTTIVITÀ, SOSTENIBILITÀ ED EQUITÀ NEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA. ESPLORANDO LE RELAZIONI TRA ANALISI ECONOMICA, PIANIFICAZIONE URBANISTICA E GESTIONE URBANA, IL CORSO RISERVERÀ ATTENZIONE PARTICOLARE ALL’AZIONE PUBBLICA E ALLE MODALITÀ ATTRAVERSO LE QUALI SVILUPPARE EFFICACI FORME DI COLLABORAZIONE PUBBLICO PRIVATO IN AMBITO URBANO, SOPRATTUTTO NEL SETTORE EDILIZIO E IMMOBILIARE. IL CORSO PONE L’ACCENTO SULL’IMPORTANZA DEI DATI ECONOMICI PER COMPRENDERE SIA LE RELAZIONI CHE UNISCONO I DIFFERENTI ATTORI URBANI SIA LA RISPOSTA DEI SOGGETTI PRIVATI ALL’AZIONE DEI PUBBLICI POTERI.
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NIGRIS ENRICO
( programma)
Programma del Corso UNA SERIE DI LEZIONI, SEMINARI E CASI DI STUDIO FACILITERÀ LA COMPRENSIONE CRITICA DEI MODI ATTRAVERSO I QUALI GLI INTERESSI ECONOMICI INTERVENGONO NEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA E PRODUCONO LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE. IL CORSO PRIVILEGIA L’APPROCCIO PER CASI DI STUDIO, AL FINE DI SVILUPPARE AL MEGLIO LA CAPACITÀ DEGLI STUDENTI DI EVIDENZIARE PROBLEMI E PROPORRE SOLUZIONI. AL FINE DI RAFFORZARE LA CAPACITÀ ANALITICHE DEGLI ALLIEVI, IL CORSO PROMUOVERÀ: A) LA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI CONCETTI MICRO E MACRO ECONOMICI, NONCHÉ B) L’APPLICAZIONE PRATICA DELLA STRUMENTAZIONE DI BASE – CONCETTUALE E OPERATIVA – PER L’ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI PROFILI ECONOMICI E DI MERCATO DEGLI INTERVENTI SULLA CITTÀ. I PRINCIPALI OBIETTIVI FORMATIVI SI POSSONO COSÌ RIASSUMERE: A) IL CONTROLLO DI SEMPLICI STRUMENTI EMPIRICI DI ANALISI E VALUTAZIONE ECONOMICA; B) LA LETTURA CRITICA DEGLI INTERESSI IN CONCORRENZA E L’INDIVIDUAZIONE DEI DISPOSITIVI NORMATIVI E ORGANIZZATIVI DI COOPERAZIONE; C) LA RAPPRESENTAZIONE SINTETICA, FONDATA SU SOLIDE BASI CONOSCITIVE E METODOLOGICHE, DI ALCUNI SCHEMI DI RELAZIONE TRA AZIONE PUBBLICA E COMPORTAMENTI DI MERCATO. RIGUARDO IN PARTICOLARE ALL’ULTIMO PUNTO, AGLI STUDENTI SARÀ RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE ATTIVA E LA PRODUZIONE DI UNA ESERCITAZIONE.
Metodi didattici LEZIONI FRONTALI, STUDI DU CASO DIBATTUTI IN AULA, PRESENTAZIONE DI KEY WORDS, ASCOLTO DI TESTIMONIANZE DA PARTE DI ATTORI PRIVILEGIATI
Modalità di verifica dell'apprendimento ESAME ORALE SULLA BIBLIOGRAFIA E LE LEZIONI. CHI FREQUENTA PUÒ CONCORDARE CON IL DOCENTE UN CASO STUDIO SUL QUALE SCRIVERE UN BREVE SAGGIO AFFRONTANDO UNO DEI TEMI OFFERTI A LEZIONE, E FACENDO USO DELLA BIBLIOGRAFIA DEL CORSO E DI ALTRE FONTI SPECIFICHE.
( testi)
Testi di Riferimento L. GAETA, IL MERCATO IMMOBILIARE. BENI, DIRITTI, VALORI, EDITORE: CAROCCI, ANNO EDIZIONE: 2009 GASTONE AVE, CITTÀ E STRATEGIE. URBANISTICA E RIGENERAZIONE ECONOMICA DELLE CITTÀ, MAGGIOLI EDITORE, 2004 FAUSTO CURTI, LO SCAMBIO LEALE. NEGOZIAZIONE URBANISTICA E OFFERTA PRIVATA DI SPAZI E SERVIZI PUBBLICI, OFFICINA, 2006 CARLO ALBERINI, URBANISTICA E REAL ESTATE. IL RUOLO DELLA FINANZA NEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA, FRANCO ANGELI, 2010 D.C. LING, W.R. ARCHER, REAL ESTATE PRINCIPLES. A VALUE APPROACH, EDITORE: MCGRAW-HILL/IRWIN, ANNO EDIZIONE: 2008 (CHAPTERS 1, 2, 6-9, 17, 18, 24)
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4
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ICAR/21
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002139 -
PROGETTO DEL RECUPERO URBANISTICO
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CERASOLI MARIO
( programma)
Parlare di recupero urbanistico oggi costituisce una opportunità per conoscere e quindi valorizzare il ricco patrimonio di nuclei, quartieri e città che forma la maggioranza dei contesti urbani in cui viviamo. Un centro storico, in particolare, costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano che a singoli elementi del patrimonio edilizio, anche di rilevante valore. Qualsiasi intervento di rilevanza urbanistica che lo interessi è pertanto un'operazione evidentemente complessa perché “si tratta, in primo luogo, di conoscerlo e riconoscerlo, così da comprenderne le caratteristiche - spaziali, documentali, funzionali - che lo identificano” (G.Piccinato, 2008). Comprenderne, in sostanza, il ruolo territoriale. Ma anche, e soprattutto, comprendere la visione che ne hanno gli abitanti e gli utenti (“a chi appartiene il centro storico?”). Il corso si articolerà pertanto attraverso le seguenti quattro fasi di lavoro, correlate e consecutive: 1. il recupero urbanistico: contesto scientifico e evoluzione del dibattito disciplinare In questa fase si definirà il contesto scientifico del recupero urbanistico (“di cosa parliamo?”) nell’ambito della disciplina urbanistica e si percorrerà la storia del dibattito disciplinare che, a partire dagli Anni Cinquanta, si è rivolto ai contesti urbani storici e successivamente anche a quelli degradati sia sotto il profilo fisico che quello sociale. 2. la legislazione specifica e gli strumenti urbanistici Si analizzeranno i testi delle leggi che riguardano l’intervento in contesti storici e in generale il patrimonio edilizio e urbano esistente e i relativi strumenti urbanistici, a partire dal Piano di Recupero (art. 27 della L. 457 del 1978), fino ad arrivare ai programmi integrati degli Anni Novanta. 3. le tecniche Lo studio delle tecniche di intervento in contesti storici si avvarrà dello studio di piani di recupero e di piani particolareggiati di centri storici e non, verificandone gli obiettivi, i contenuti, le modalità tecniche, gli aspetti procedurali e, infine, la vicenda attuativa. 4. una sperimentazione Contestualmente alla parte teorica disciplinare si affronterà lo studio di un piccolo contesto urbano storico per impostarne un progetto di Piano di Recupero e individuarne le politiche urbane collegate. Il corso si articolerà in lezioni, seminari, visite guidate e laboratori progettuali. In particolare alla conclusione del Corso, si svolgerà un workshop progettuale intensivo della durata di sei giorni (in programma dal 12 al 17 Giugno 2017) Il corso, opzionale, è aperto agli studenti iscritti alle tre lauree magistrali ed avrà la durata di 100 ore (8 cfu). Per sostenere l’esame gli studenti dovranno dare prova individualmente di aver acquisito gli elementi della disciplina forniti durante il corso e illustrare il prodotto della loro esercitazione.
( testi)
AA.VV. (2014), GBC Historic Building. GBC Italia, Rovereto (TN),2014 AA.VV. (1995), Il Ghetto di Roma. Progetto di recupero urbano ed edilizio. Edizioni Kappa, Roma, 1995 AA.VV. (1978), Interventi nel centro storico. Confronto fra esperienze operative promosso dall'assessorato per gli interventi nel centro storico del Comune di Roma. Dedalo libri, Bari, 1978. AA.VV. (1973), L’intervento pubblico nei centro Storici. Problemi sociali, giuridici, economici, architettonici e tecnici. Edizioni di “Edilizia Popolare” (anno XX n. 110 gennaio-febbraio 1973) Ottavia Aristone, Anna Laura Palazzo (2000), Città storiche. Interventi per il riuso. Edizioni Il Sole 24 Ore, Milano, 2000. Mario Cerasoli (2010), Il recupero dei centri storici: la “modulazione della tutela”. L’esperienza del Piano di Recupero per il Centro Storico di Formello (Roma). Atti della XIII Conferenza SIU . Roma, 25-27 febbraio 2010 Giuliano Dall'Ò (2014), Smart city. La rivoluzione intelligente delle città. Il Mulino, Bologna, 2014. D. Esposito, S. Passigli (2014), "Ripartizioni urbane e sviluppo edilizio a Sutri fra XVI e XIX secolo". In: G. Villa (a cura di) (2014), "Storie di città e architetture. Scritti in onore di Enrico Guidoni". Edizioni Kappa, Eoma, 2014. Marcello Fabbri (1983), L’urbanistica italiana dal dopoguerra a oggi. Storia, ideologie, immagini. De Donato Editore, Bari, 1983. Paola Falini (a cura di) (1986), Il recupero rinnovato. Esperienze e strategie urbane degli anni ’80. Edizioni Kappa, Roma, 1986 Bruno Gabrielli (1993), Il Recupero della città esistente. Saggi 1968-1992. Etaslibri, Milano, 1993. Serge Latouche (2008), Breve trattato sulla decrescita serena. Bollati Beringhieri, Milano, 2008 G. Piccinato (2008), Prefazione alla . Enrico Valeriani (a cura di) (1987), San Paolino alla regola. Piano di recupero e restauro. Quaderni dell’assessorato per gli interventi sul centro storico del Comune di Roma. Edizioni Kappa, Roma, 1987 Marcello Vittorini (a cura di), Dallo spreco edilizio alla politica di recupero dell’esistente. Guida Editori. Napoli, 1978
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8
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ICAR/21
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100
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002143 -
TEMI DI RESTAURO ARCHITETTONICO IN AMBITO EUROPEO ED EXTRAEUROPEO
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Erogato presso
21002143 TEMI DI RESTAURO ARCHITETTONICO IN AMBITO EUROPEO ED EXTRAEUROPEO in ARCHITETTURA - RESTAURO (DM 270) LM-4 SEGARRA LAGUNES MARIA MARGARITA
( programma)
Il corso affronta temi e casi esemplari e/o controversi del dibattito internazionale sul restauro dei monumenti e sulla conservazione del patrimonio culturale. Criteri, tradizioni, metodi e tecniche, legati a specifici ambiti geografici, orientano e consolidano modi diversi di operare in altre latitudini, talvolta in analogia, talvolta in aperto contrasto con i principi della disciplina del restauro italiano. Affianca alla lettura dei casi di studio un continuo confronto con i documenti e le carte del restauro internazionali, che si evolvono parallelamente all’ampliarsi e al progredire delle concezioni sulla natura e la specificità dei “patrimoni culturali”, differenziati sia per i contesti e gli ambiti geografici in cui sorgono, sia per la storia, le tradizioni e le culture che li hanno accompagnati nel corso dei secoli. Lo studio delle diversità, nonché delle singolarità culturali - in materia di restauro - nelle altre nazioni contribuisce ad arricchire la conoscenza dell’argomento e amplia gli orizzonti di riferimento di chi sarà chiamato a intervenire, superando barriere e pregiudizi ideologici, con maggiore consapevolezza e responsabilità sul costruito esistente.
( testi)
Carlo Ceschi, Teoria e Storia del restauro; Bulzoni, Roma 1970. Jukka Jokilehto, A History of Architectural Conservation, Butterworth Heinemann - ICCROM, Oxford 1999.
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4
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ICAR/19
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002135 -
BIM - TECNICHE PARAMETRICHE DI PROGETTAZIONE
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Erogato presso
21002135 BIM - TECNICHE PARAMETRICHE DI PROGETTAZIONE in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 CONVERSO STEFANO
( programma)
Il programma del corso si articola intorno a una serie di esercitazioni e temi progettuali, di crescente complessità, discussi in un'alternanza di lezioni pratiche, e lezioni teoriche. Nelle lezioni pratiche si introducono funzionalità del software di progettazione BIM, e alla sua strutturazione "orientata agli oggetti", sempre con un legame stretto alla loro declinazione in aspetti di progetto. In sintesi e in sequenza tali temi sono: componentistica parametrica e sua variazione formale, assemblaggio tettonico delle parti su forme complesse, costruzione di dati dal progetto per la produzione, introduzione della alternanza tra componenti standard e non standard nelle costruzioni architettoniche. Gli studenti acquisiscono una crescente padronanza del mezzo digitale, ma senza mai perdere il legame che esso deve avere con i processi e l'innovazione che esso è, eventualmente in grado di innescare. In questo senso, lezioni sulle innovazioni di processo in architettura saranno tenute anche con prospettiva storica, identificando progetti, autori e opere del passato legate ai temi affrontati dal corso.
( testi)
S.Converso, "SHoP Works", Edilstampa, Roma, 2008 (disponibile anche in edizione inglese); S.Converso, "Il progetto digitale per la costruzione", Maggioli Editore, Milano, 2010; (ITA/ENG), M.Gargano, "Forma e Materia. Ratiocinatio e Fabrica nell'architettura dell'età moderna", Officina, Roma, 2006
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4
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ICAR/14
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002134 -
ARTI CIVICHE
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Erogato presso
21002134 ARTI CIVICHE in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 CARERI FRANCESCO
( programma)
Prerequisiti E' RICHIESTA UNA CONOSCENZA DI BASE DI STORIA DELL'ARTE E DELLE PIÙ RECENTI DIREZIONI DELL'ARTE ATTUALE.
Metodi Didattici E' UN CORSO INTERAMENTE PERIPATETICO ORGANIZZATO IN CAMMINATE CON L'INTENTO DI PERDERSI COSCIENTEMENTE NELLA CITTÀ, CI SONO ALCUNE REGOLE DA SEGUIRE: NON SI CAMMINA NEI MARCIAPIEDI NÉ NELL'ASFALTO. NON SI PUÒ MAI TORNARE INDIETRO. NON SI CREDE NELLA PROPRIETÀ PRIVATA. CHI PERDE TEMPO GUADAGNA SPAZI.
Verifica dell'apprendimento IL CORSO SI CONCLUDE CON UN ESAME ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN OPERA. LE MODALITÀ SARANNO DECISE ALLA FINE IN BASE AL TIPO DI SPAZI ATTRAVERSATI E ALL'ESPERIENZA VISSUTA.
Altre Informazioni IL CORSO SARÀ A NUMERO CHIUSO PER SOLI 25 STUDENTI SELEZIONATI IN BASE AD UNA PAGINA DI MOTIVAZIONI MANDATA AL DOCENTE PER MAIL. NON SEGUIRÀ L'ORARIO UFFICIALE E LE LEZIONI NON SARANNO TUTTE LE SETTIMANE IN QUANTO LE CAMMINATE SI SVOLGERANNO DALLE 9,30 FINO AL TRAMONTO.
( testi)
- FRANCESCO CARERI, WALKSCAPES. EL ANDAR COMO PRÀCTICA ESTÉTICA / WALKING AS AN AESTHETIC PRACTICE, EDITORIAL GUSTAVO GILI, BARCELLONA 2002, TRAD IT. WALKSCAPES. IL CAMMINARE COME PRATICA ESTETICA, EINAUDI, TORIMO 2006.
-ANNA DETHERIDGE, SCULTORI DELLA SPERANZA. L'ARTE NEL CONTESTO DELLA GLOBALIZZAZIONE, EINAUDI 2012
- AA.VV., INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA 1958-69, NAUTILUS/STAMPATRE, TORINO, 1994
- FRANCESCO CARERI, CONSTANT / NEW BABYLON, UNA CITTÀ NOMADE, TESTO & IMMAGINE, TORINO, 2001
- BRUCE CHATWIN, THE SONGLINES (1987), TRAD. IT. LE VIE DEI CANTI, ADELPHI, MILANO, 1988
- FRANCO LA CECLA., PERDERSI, L'UOMO SENZA AMBIENTE, LATERZA, BARI, 1988
- PETER LANG, A CURA DI., SUBURBAN DISCIPLINE, PRINCETON ARCHITECTURAL PRESS, NEW YORK, 1997
- ROSALIND KRAUSS, PASSAGES IN MODERN SCULPTURE, MIT PRESS, 1981, TR. IT. PASSAGGI, BRUNO MONDADORI, MILANO, 1998
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ICAR/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010001 -
SEMINARIO VILLARD
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Erogato presso
21010001 SEMINARIO VILLARD in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 DALL'OLIO LORENZO
( programma)
Villard è un seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte Scuole di Architettura italiane ed estere, ed alcune prestigiose istituzioni culturali: le Facoltà di Architettura di Alghero, Ascoli Piceno, Napoli, Palermo, Patrasso, Parigi Malaquais, Pescara, Reggio Calabria, Roma Tre, Venezia, il Politecnico di Milano, la Facoltà di Ingegneria di Ancona. Il seminario è rivolto a circa dieci studenti di ogni Facoltà partecipante, iscritti agli ultimi anni di corso, selezionati in base al merito. Il programma prevede la messa a punto di un progetto su un tema, in genere proposto da amministrazioni comunali o altri istituzioni o enti, comunque legati alle diverse re¬altà territoriali. Il tema viene presentato all’inizio del seminario e sviluppato nel corso dell’anno nelle diverse tappe. Il viaggio costituisce la struttura portante del seminario quale strumento di conoscenza delle città. durante ogni tappa, con l’apporto dei docenti delle Facoltà parteci¬panti, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre. Ogni tappa dura 3-4 giorni. Il lavoro di progettazione viene svolto principalmente durante gli orari che le diverse sedi dedicano al workshop. L’itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con luoghi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti dalle altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario. Il tema della diciottesima edizione del seminario: “Sustainable urban regeneration”; intende aprire una riflessione sul tema della rigenerazione urbana intesa come opportunità di incontro e convivenza tra culture. I casi studio individuati propongono cinque declinazioni possibili del tema generale del seminario secondo le diverse caratteristiche del territorio comunale di Piacenza. Il tema della rigenerazione urbana, dovrà essere il filo conduttore delle ipotesi progettuali, volte ad una riconfigurazione del territorio comunale a partire dalle potenzialità inespresse dai diversi paesaggi che lo caratterizzano e dalla coesistenza di etnie e culture diverse che lo abitano.
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8
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ICAR/14
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100
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010008 -
ARCHITETTURA ANTICA: TEORIE, TIPI E TECNICHE
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21002016 -
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
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4
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L-ART/04
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002144 -
ACUSTICA E ILLUMINOTECNICA
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Erogato presso
21002144 ACUSTICA E ILLUMINOTECNICA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 FRASCAROLO MARCO
( programma)
IL CORSO INTRODUCE GLI STUDENTI ALLE PROBLEMATICHE DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO, AFFRONTATE MEDIANTE L’APPRENDIMENTO DELLE LEGGI E DELLE TECNICHE DI BASE DELLA DISCIPLINA. ALLE NOZIONI SULLA LUCE COME FENOMENO FISICO E MISURABILE FA SEGUITO UN APPROFONDIMENTO SULLA PERCEZIONE VISIVA E DEL COLORE. LUCE NATURALE ED ARTIFICIALE VENGONO STUDIATE IN APPLICAZIONI INDOOR E OUTDOOR, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’INTERAZIONE TRA LUCE E MATERIALI.
Contenuti STRUTTURA DIDATTICA
PARTE I - FOTOMETRIA NATURA FISICA DELLA LUCE: DEFINIZIONE DEL FENOMENO LUMINOSO GRANDEZZE FOTOMETRICHE: DEFINIZIONE E METODI DI CALCOLO STRUMENTAZIONE E MISURE FOTOMETRICHE
PARTE II – LUCE E PERCEZIONE VISIVA IL FENOMENO DELLA VISIONE: L’OCCHIO UMANO ED I PROCESSI VISIVI PRESTAZIONE VISIVA E RELATIVA DIPENDENZA DALLE CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE COMFORT VISIVO E RISCHIO DI ABBAGLIAMENTO
PARTE III – LUCE E COLORE I SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DEL COLORE INTERAZIONE DELLA LUCE CON LA MATERIA: SPETTRI DI EMISSIONE E REMISSIONE PROPRIETÀ CROMATICHE DELLE SORGENTI E LORO INFLUENZA SUI FATTORI SOGGETTIVI DELLA VISIONE
PARTE IV – TECNOLOGIA PER L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE SORGENTI LUMINOSE: TECNOLOGIE, PRESTAZIONI E CAMPI D’APPLICAZIONE APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE: TECNOLOGIE, PRESTAZIONI E CAMPI D’APPLICAZIONE SISTEMI E COMPONENTI PER LA REGOLAZIONE E IL CONTROLLO (DOMOTICA)
PARTE V - ILLUMINAZIONE NATURALE SORGENTI DI LUCE NATURALE SISTEMI PER IL CONTROLLO DELLA LUCE NATURALE E PER L’INTEGRAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE METODI DI CALCOLO E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PARTE VI – LUCE E PROGETTO: GENERALITÀ METODI DI CALCOLO, SIMULAZIONE, RAPPRESENTAZIONE E VERIFICA PROGETTAZIONE INTEGRATA CON L’ARCHITETTURA: LE FORME, I MATERIALI NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PARTE VII – LUCE E PROGETTO: APPLICAZIONI APPLICAZIONI INDOOR: AMBIENTI RESIDENZIALI, COMMERCIALI, INDUSTRIALI, ESPOSITIVI, SCUOLE, UFFICI APPLICAZIONI OUTDOOR: STRADE, SPAZI PUBBLICI, MONUMENTI, PARCHI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
PARTE VIII – GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE: REALIZZAZIONE, GESTIONE, MANUTENZIONE IL RISPARMIO ENERGETICO GESTIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: VALUTAZIONE COSTI/BENEFICI DELLE SCELTE PROGETTUALI
Metodi Didattici NOTI GLI ASPETTI TEORICI, LO STUDENTE VIENE GUIDATO VERSO LE PROBLEMATICHE DELLA PROGETTAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE TECNOLOGIE DISPONIBILI SUL MERCATO A LIVELLO DI ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE, CONTROLLO DELL’ILLUMINAZIONE NATURALE, INTEGRAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE E SISTEMI DI DOMOTICA. L’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE VIENE STUDIATO SEGUENDONE TUTTA LA VITA UTILE, OVVERO IN RELAZIONE ALLE FASI DI PROGETTO, SIMULAZIONE, REALIZZAZIONE, CONDUZIONE, MANUTENZIONE, SMALTIMENTO. UN APPROFONDIMENTO È DEDICATO AGLI ATTUALI SISTEMI DI FINANZIAMENTO CHE RENDONO SOSTENIBILI PROGETTI ANCHE DI GROSSA ENTITÀ. IL CORSO PREVEDE L’ANALISI CRITICA DI PROGETTI DI ILLUMINAZIONE PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI REALIZZATI NEGLI ULTIMI ANNI NEL PANORAMA INTERNAZIONALE, NONCHÉ LO SVILUPPO DI UN PROGETTO INTEGRATO ACUSTICA/ILLUMINOTECNICA DA PARTE DELLO STUDENTE, RELATIVO AD UNO SPAZIO INTERNO.
Verifica dell'apprendimento MODALITA’ D’ESAME L’ESAME PREVEDE L’ELABORAZIONE DI UN PROGETTO CON VERIFICHE PERIODICHE NEL CORSO DELL’ANNO E PRESENTAZIONE FINALE NELL’AMBITO DELLA PROVA ORALE, CHE COSTITUISCE L’ESAME FINALE. PER IL SUPERAMENTO DELL’ESAME È RICHIESTO UN LIVELLO DI COMPRENSIONE ADEGUATO DEI TEMI CONTENUTI NEL CORSO, CHE VERRANNO VERIFICATI NEL CORSO DEL COLLOQUIO. IL PROGETTO PUÒ ESSERE EFFETTUATO INDIVIDUALMENTE O IN GRUPPO, COSTITUITO AL MASSIMO DA DUE PERSONE. L’ESAME FINALE È INDIVIDUALE.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO IL MATERIALE DIDATTICO È COSTITUITO DA DISPENSE E DAL TESTO, DISPONIBILE NELLE BIBLIOTECHE DI FACOLTÀ O ACQUISTABILE CON CONVENZIONE PER STUDENTI: AA.VV. MANUALE DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA – A CURA DI MARCO FRASCAROLO. M.E. ARCHITECTURAL BOOK AND REVIEW 2010
BIBLIOGRAFIA - JORRIT TORNQUIST. COLORE E LUCE. TEORIA E PRATICA. ISTITUTO DEL COLORE – EDIZIONI UNICOPLI. 1999 - R. CARRATÙ, MANUALETTO DI FISICA TECNICA APPLICATA ALL’ARCHITETTURA. 1. ILLUMINOTECNICA, ARACNE EDITRICE, 2003 - AA.VV. (A CURA DI P.PALLADINO) MANUALE DI ILLUMINAZIONE. TECNICHE NUOVE. 2005 - T. AURELI, M. FRASCAROLO, GUIDA RELATIVE ALLA TECNICA DI ILLUMINAZIONE IN FUNZIONE DEL CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO E DEI CONSUMI ENERGETICI, APAT 2005 - M. BONOMO, GUIDA ALLA PROGETTAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE STRADALE E URBANA, MANCOSU EDITORE, 2006 - AA.VV. MANUALE DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA – A CURA DI MARCO FRASCAROLO. M.E. ARCHITECTURAL BOOK AND REVIEW. 2010 - P. PALLADINO, P. SPOTTI, ILLUMINARE CON I LED, TECNICHE NUOVE, 2013 - WWW.AIDILUCE.IT
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4
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ING-IND/11
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002142 -
MODELLI MATEMATICI PER LE APPLICAZIONI
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21002138 -
STUDI URBANI, SPAZIO E COMUNITA'
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per una comprensione critica delle problematiche urbane e per riuscire a confrontare queste con il ruolo che il progetto può avere. La struttura del corso e gli argomenti affrontati consentono allo studente di collocare la propria esperienza didattica dialogando con i temi dell’architettura e con quelli degli studi urbani stabilendo le possibili connessioni e relazioni e costruendosi così una visione d’insieme.
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CAUDO GIOVANNI
( programma)
IL PROCESSO DI INDIVIDUALIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ È ASSIMILATO AL PROGRESSIVO PROCESSO DI FRAMMENTAZIONE DELLA CITTÀ, ALLA SUA DIVISIONE IN PARTI. EPPURE, SE SI GUARDA ALLA REALTÀ URBANA, ALLE PRATICHE, NON MANCA LA POSSIBILITÀ DI UNA DIVERSA DESCRIZIONE DELLA REALTÀ URBANA. UNA DESCRIZIONE CHE NON NEGA LA CENTRALITÀ DELL’INDIVIDUO MA NE RESTITUISCE UN SIGNIFICATO DIVERSO DA QUELLO MERAMENTE INDIVIDUALISTICO/COMPETITIVO CHE SI VUOLE PREVALENTE. FORME DI ASSOCIAZIONE E DI COMUNITÀ SEMBRANO TORNARE ALL’INTERNO DEI CONTESTI URBANI, NON SOLO DI QUELLI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO MA NELLE PRINCIPALI METROPOLI. ALLO STESSO TEMPO LO SPAZIO, PRINCIPALMENTE QUELLO DEL QUARTIERE - LO SPAZIO DI PROSSIMITÀ, È TORNATO AD ESSERE TEMA DEL PROGETTO DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. DENSIFICAZIONE E RIGENERAZIONE DI QUARTIERI ESISTENTI FANNO SÌ CHE IL RAPPORTO TRA LUOGO E COMUNITÀ RITORNI AD ESSERE UN NODO ESSENZIALE DEGLI STUDI URBANI. CHE COS’È IL QUARTIERE OGGI NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA? COME SI PROGETTA O SI TRASFORMA UN QUARTIERE? IN CHE RAPPORTO STANNO LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO E QUELLA DELLA COMUNITÀ O IL SUO RADICAMENTO?
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE BASI PER UNA COMPRENSIONE CRITICA DELLE PROBLEMATICHE URBANE E DI POTER CONFRONTARE QUESTE CON IL RUOLO CHE IL PROGETTO PUÒ AVERE NEL PREDISPORRE LE SOLUZIONI. LA STRUTTURA DEL CORSO E GLI ARGOMENTI AFFRONTATI CONSENTONO ALLO STUDENTE DI COLLOCARE LA PROPRIA ESPERIENZA DIDATTICA DIALOGANDO CON I TEMI DELL’ARCHITETTURA E CON QUELLI DEGLI STUDI URBANI STABILENDO LE POSSIBILI CONNESSIONI E RELAZIONI E COSTRUENDOSI COSÌ UNA VISIONE D’INSIEME.
IL CORSO INCORAGGIA UN APPROCCIO ARGOMENTATIVO DELLE PROBLEMATICHE DELLA CONDIZIONE URBANA CONTEMPORANEA ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE PRATICHE, LA TEORIZZAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE. AGLI STUDENTI VERRÀ RICHIESTO DI LAVORARE IN DIFFERENTI CONTESTI URBANI. IL CORSO PREVEDE LA RESTITUZIONI DELLE LETTURE DEI TESTI E L’ELABORAZIONI TEORICO-PRATICHE SUL TEMA DEL RAPPORTO TRA SPAZIO E COMUNITÀ NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA ASSUMENDO COME AMBITO DI LAVORO IL TEMA DELL’ABITARE.
( testi)
I TESTI SONO QUELLI CHE SARANNO OGGETTO DELLE LETTURE SVOLTE IN AULA, E SARANNO INDICATE DI VOLTA DI VOLTA
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ICAR/21
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100
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002131 -
COMPLEMENTI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
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21002131-1 -
COMPLEMENTI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE - PARTE I
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Erogato presso
21002131-1 COMPLEMENTI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE - PARTE I in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 NUTI CAMILLO
( programma)
I principali argomenti delle lezioni sono:
Proprietà fisiche e meccaniche del legno, eterogeneità e anisotropia, alterazioni e protezione del legno. Legno e prodotti derivati per uso strutturale Tipologie strutturali ed esempi di costruzioni Dimensionamento e verifica (SLU e SLE) di elementi strutturali e unioni Resistenza al fuoco e al sisma Il costruito: diagnosi, consolidamento ed adeguamenti strutturali
( testi)
CNR-DT 206/207. Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Collaudo delle Strutture di Legno. UNI EN 1995-1-1 Eurocodice 5: Progettazione delle strutture di legno Design of timber structures NTC 2008. Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, DM 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Suppl. Ordinario n. 30.
le presentazioni fornite durante le lezioni
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2
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ICAR/09
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15
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002131-2 -
COMPLEMENTI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE - PARTE II
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Erogato presso
21002131-2 COMPLEMENTI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE - PARTE II in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 SANTINI SILVIA
( programma)
I principali argomenti delle lezioni sono:
Proprietà fisiche e meccaniche del legno, eterogeneità e anisotropia, alterazioni e protezione del legno. Legno e prodotti derivati per uso strutturale Tipologie strutturali ed esempi di costruzioni Dimensionamento e verifica (SLU e SLE) di elementi strutturali e unioni Resistenza al fuoco e al sisma Il costruito: diagnosi, consolidamento ed adeguamenti strutturali
( testi)
CNR-DT 206/207. Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Collaudo delle Strutture di Legno. UNI EN 1995-1-1 Eurocodice 5: Progettazione delle strutture di legno Design of timber structures NTC 2008. Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, DM 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Suppl. Ordinario n. 30.
le presentazioni fornite durante le lezioni
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ICAR/09
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15
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002137 -
STORIA DELLA CITTÀ MODERNA E CONTEMPORANEA
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21010000 -
ARCHITETTURE DEL CONTEMPORANEO, 1960-2010
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21010000-1
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ICAR/18
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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21010000-2
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2
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ICAR/18
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15
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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