Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002030 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1M
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia. Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema. |
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21002030-2 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
Approfondimenti sugli aspetti della sua compatibilità ambientale ed energetica e nozioni iniziali di impiantistica edilizia.
Approfondimenti dal punto di vista tecnologico sui materiali e le tecniche di costruzione adeguate al tema.
Canale: CANALE I
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FRASCAROLO MARCO
(programma)
Il lavoro che si svolge nel modulo di fisica tecnica ha l’obiettivo di accompagnare la progettazione architettonica, fino al livello di progettazione preliminare, che costituirà la base per lo sviluppo a livello di progettazione definitiva, oggetto del laboratorio 2M.
(testi)
Il lavoro che verrà svolto durante il corso e che costituirà oggetto di discussione durante l’esame finale si articola come segue: 1. Analisi delle caratteristiche ambientali esterne (soleggiamento, venti dominanti, sorgenti di rumore, morfologia del territorio, tessuto urbano circostante, etc.) e l'impatto che tali variabili hanno sulla progettazione dei volumi e delle superfici dell’involucro e sull'orientamento dell’edificio nel lotto 2. Analisi delle attività a cui sono dedicati i singoli ambienti ed individuazione delle condizioni ambientali ottimali 3. Dimensionamento / verifica delle dimensioni delle superfici vetrate in 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) attraverso il metodo di calcolo del fattore di luce diurna (FLD) 4. Calcolo di massima dei carichi termici estivi e invernali e delle esigenze di ventilazione; verifica di conformità alle normative vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici 5. Localizzazione e dimensionamento di massima delle centrali tecnologiche: centrale termica, frigorifera, ambienti contenenti le unità di trattamento dell'aria (UTA) 6. Progettazione passiva antincendio: individuazione dei percorsi di esodo, uscite di sicurezza, compartimentazioni. Il materiale didattico è costituito dalle dispense del corso, integrato sui diversi argomenti, dai libri elencati nella sezione “Bibliografia di riferimento”
Canale: CANALE II
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DE LIETO VOLLARO EMANUELE
(programma)
RICHIAMI UNITÀ DI MISURA: Grandezze fondamentali e derivate, strumenti ed unità di misura.
(testi)
1. RICHIAMI DI TRASMISSIONE DEL CALORE PROPEDEUTICI ALLO STUDIO DELLE INTERAZIONI EDIFICIO AMBIENTE 1) Conduzione Fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; Equazione di Fourier in coordinate cartesiane senza sviluppo interno di calore. Esempi di soluzioni esatte: lastra piana in regime stazionario. La similitudine elettrica. Cenni di regime variabile: Regime periodico stabilizzato in un mezzo semi-infinito. Applicazioni 2) Convezione Definizione. Convezione naturale e convezione forzata. Schematizzazione del fenomeno. Definizione del coefficiente di scambio termico. Analisi dimensionale. Metodo degli indici. Determinazione delle variabili dimensionali caratteristiche del trasporto termico. Applicazioni. 3) Irraggiamento Legge di Kirchhoff. Legge di Planck, di Stefan-Boltzmann e di Wien. Corpi grigi. Applicazioni. 4) Fenomeni complessi Trasmissione del calore per adduzione. Applicazioni. 2. CONCETTI IMPIANTISTICI GENERALI DI BASE ED ELEMENTI PROGETTUALI DI IMPIANTI TERMOTECNICI 1) Guida all’integrazione degli impianti tecnici degli edifici: ruolo dell’architetto, standard di progetto, definizione e classificazione degli impianti tecnici (meccanici ed elettrici). 2) Impianti di riscaldamento: dimensionamento e applicazioni. Impianti di climatizzazione dimensionamento e applicazioni. Impianti di condizionamento: impianti a tutt’aria (cenni). Impianti misti (cenni). Italo Barducci, "Trasmissione del calore", Esa Editrice
Giuliano Dall’O “Architettura e impianti”, CittàStudi |
2 | ING-IND/11 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002030-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Progetto di un edificio con caratteristiche funzionali e strutturali di media complessità.
Canale: CANALE I
-
CORDESCHI STEFANO
(programma)
Obiettivo del laboratorio è quello di condurre gli studenti all’elaborazione di un progetto definitivo completo.
(testi)
La didattica prevede un ciclo di lezioni a carattere teorico tenute parallelamente alla fase applicativa del progetto. Gli studenti dovranno cimentarsi nella progettazione di un organismo architettonico di media dimensione inserito in un contesto consolidato di notevole valore storico e ambientale. Il confronto con la storia dei luoghi costituirà l’elemento saliente nelle scelte di carattere tipologico e formale. Gli aspetti impiantistici, gli accorgimenti per il risparmio energetico, le soluzioni strutturali e tecnologiche dovranno essere indagate anche se in forma schematica. Le scale di rappresentazione del progetto saranno: inserimento territoriale rapp. 1:500, progetto architettonico rapp. 1:100, un dettaglio significativo rapp. 1:50, modello rapp. 1:200 contestualizzato. E’ concessa la formazione di gruppi di lavoro fino ad un massimo di tre studenti. L’esame consisterà in un’esposizione critica del progetto e in un colloquio sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni. - Krampton K., Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993 (History of Modern Architecture)
- Quaroni L., Progettare un edificio, Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 (Designing a Building, Eight Architecture Lessons)
Canale: CANALE II
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DESIDERI PAOLO
(programma)
Il corso ha come obiettivo formativo la progettazione di un edificio per uffici in zona Ostiense a Roma.
(testi)
Il laboratorio si divide in 4 seminari tematici in cui si approfondiscono i diversi temi progettuali: 1_impianto volumetrico e progetto dello spazio pubblico (3 settimane) 2_progetto delle soluzioni strutturali (4 settimane) 3_progetto della distribuzione interna (3 settimane) 4_progetto dell'involucro (3 settimane) L'ultima parte del corso è dedicata alla sintesi dei risultati dei singoli seminari e alla redazione degli elaborati finali. P. Desideri (1978), "Pier Luigi Nervi", Zanichelli, Bologna
P. Desideri (1995), "La città di latta", Costa & Nolan, Genova P. Desideri (2002), "Ex-city", Meltemi, Roma P. Desideri (2004), "International Style?", Meltemi, Roma |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale. |
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21002032-1 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE A
(obiettivi)
Il corso promuove una cultura tecnologica del progetto volta all’innovazione, con particolare attenzione alle strategie progettuali e alle tecniche costruttive per la realizzazione o riqualificazione di edifici a elevata efficienza energetica in climi temperati, anche in ragione delle attuali strategie di rigenerazione edilizia ed urbana.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2019-20 è la partecipazione a un concorso promosso da ProHolz per la città di Vienna, attraverso la riqualificazione energetica di un edificio di edilizia economica e popolare e la sopraelevazione di due piani, con strutture in legno. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. TESTI ADOTTATI
Cristina Benedetti, Costruire in Legno, University Press Bolzano, 2009 Gabriele Bellingeri, Chiara Tonelli, Strategie per l’alta efficienza energetica in clima mediterraneo, Edicom Edizioni, Monfalcone (Gorizia), 2016 Andrea Campioli, Monica Lavagna, Tecniche e Architettura, Città Studi, Milano, 2013 |
4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002032-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - PARTE B
(obiettivi)
Attraverso l’uso di modelli, il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità operativa basata su criteri e metodologie prestazionali per la valutazione delle possibili soluzioni tecnologiche nelle diverse fasi del processo progettuale.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e metodologici per operare scelte consapevoli nella definizione degli aspetti costruttivi del progetto.
(testi)
Gli studenti verranno guidati alla comprensione del comportamento dell’edificio nel suo complesso, considerato come sistema integrato di generazione del comfort. Verranno illustrati materiali e tecniche costruttive innovativi per livello di efficienza e per compatibilità ambientale, stimolando negli studenti la sensibilità verso i temi dell’energia e dell’ambiente. Saranno affrontati i temi della riqualificazione energetica di edifici residenziali esistenti e delle nuove costruzioni, con particolare attenzione per le tecnologie a secco. CASACLIMA R. EDIFICI STORICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, LUCIA CORTI, ELENA RIGANO ,OVERVIEW EDITORE, PADOVA, 2013
COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO
Canale: CANALE II
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TONELLI CHIARA
(programma)
Obiettivi Formativi del corso
(testi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE UNA CULTURA DEL PROGETTO VOLTA ALL’INNOVAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRATEGIE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMI TEMPERATI. DOPO AVER ESPLORATO IL SISTEMA EDIFICIO/IMPIANTO IN RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEL COMFORT INTERNO, ALLO STUDENTE VIENE OFFERTA LA POSSIBILITÀ DI MISURARSI CON LE TENDENZE EVOLUTIVE DELLE ASPETTATIVE SOCIALI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO INDUSTRIALE E DELLA RIGENERAZIONE URBANA VERSO LA SMART CITY. Prerequisiti CONOSCENZE DI FISICA TECNICA, BIOCLIMATICA, SCIENZA DEI MATERIALI, RIGENERAZIONE URBANA SONO ESSENZIALI ALLA COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI DEL CORSO Programma del Corso IL CORSO INTENDE INDAGARE I METODI E GLI APPROCCI PIÙ ATTUALI PER IL PROCESSO EDILIZIO CONTEMPORANEO. NEL QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPARE UNO DEI PIÙ URGENTI TEMI DA AFFRONTARE. PERTANTO, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EX CATHEDRA, INCONTRI CON AZIENDE O ESPERTI DEL SETTORE, ESERCITAZIONI IN AULA, IL CORSO AFFRONTA FINO ALLA SCALA DEL DETTAGLIO, LE METODICHE NECESSARIE AL RETROFITTING ENERGETICO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE. FOCUS PER L'AA 2014-15 È IL VILLAGGIO OLIMPICO, QUARTIERE RESIDENZIALE D'AUTORE, IN CUI IL COMPITO DI RISOLVERE I NODI TECNICI SI CONFRONTA CON IL RISPETTO DEL DISEGNO ARCHITETTONICO. Metodi didattici LEZIONI EX CATHEDRA, PROIEZIONI DI FILMATI, DISCUSSIONE, CONFERENZE, ESERCITAZIONI, LAVORO ON LINE. IL CORSO INTENDE UTILIZZARE TUTTI I SISTEMI, ANCHE I PIÙ AGGIORNATI, PER COMUNICARE I CONCETTI E GLI OBIETTIVI SPECIFICI, AL FINE DI AVVIARE UN PROCESSO DI CURIOSITÀ E CREATIVITÀ VOLTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO. GABRIELE BELLINGERI, CHIARA TONELLI, STRATEGIE PER L'ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN CLIMA MEDITERRANEO, EDICOM,MONFALCONE, 2016
MARCO IMPERADORI, LA MECCANICA DELL'ARCHITETTURA, GRUPPO24ORE, MILANO, 2010 ANDREA CAMPIOLI, MONICA LAVAGNA, TECNICHE E ARCHITETTURA, CITTÀSTUDI, MILANO, 2013 Cristina Benedetti, Costruire in Legno, University Press Bolzano, 2009 Gabriele Bellingeri, Chiara Tonelli, Strategie per l’alta efficienza energetica in clima mediterraneo, Edicom Edizioni, Monfalcone (Gorizia), 2016 Andrea Campioli, Monica Lavagna, Tecniche e Architettura, Città Studi, Milano, 2013 Federico Butera, dalla Caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell'energia, Edizioni Ambiente, 2014. Altra bibliografia verrà fornita durante le lezioni |
2 | ICAR/12 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
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21002033-1 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE A
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
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CALISI DANIELE
(programma)
Il Corso ha lo scopo di fornire delle competenze fondamentali nella rappresentazione architettonica all’interno del corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica.
(testi)
A tal fine lo studente dovrà dimostrare di saper sfruttare le più appropriate tecniche di rappresentazione per la conoscenza, prima, e la comunicazione, poi, dell’architettura oggetto di studio che deve essere studiata ed esplorata e successivamente riprodotta praticamente. Le differenti tecniche di rappresentazione saranno alla base di lezioni teoriche su alcuni degli architetti, e il loro linguaggio comunicativo, per poi studiare anche la comunicazione e le possibili modalità di esecuzione grafica. Lo studente utilizzerà tutte le nozioni apprese durante le lezioni, divise per argomenti, nella riproduzione, al massimo delle capacità espressive, del tema d’esame assegnato. Gli argomenti trattati durante le lezioni, per garantire la conoscenza profonda dell’architettura saranno: Il disegno analogico come espressione di un’epoca. Tecniche e modelli grafici nel corso della storia. L’importanza della rappresentazione prospettica nei concorsi razionalisti. Analizzare la comunicazione del disegno di architettura. La rivoluzione digitale 1.0 e 2.0 e la loro importanza nell’analisi, la conoscenza, e l’elaborazione spaziale tridimensionale. La rappresentazione fotografica. Tecniche e strumenti. La composizione fotografica e il reportage. La modellazione tridimensionale parametrica e matematica applicata al progetto di architettura. Lo spazio digitale, il controllo e la gestione delle viste prospettiche. Render concettuali e render fotorealistici. Video making. La postproduzione fotografica delle immagini render. Analisi delle nuove tecnologie per la rappresentazione architettonica, dalla stampa 3D alla Realtà Virtuale. bibliografia base
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 De Carlo, L. (a cura di). Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione. Roma: Gangemi Editore, 2007. Migliari, R. (a cura di). Disegno come Modello. Roma: Edizioni Kappa, 2004. Migliari, R.(a cura di). Geometria descrittiva. Volume II – Tecniche e applicazioni. Novara: Città Studi Edizioni, 2009. Sacchi, L., Unali, Maurizio, a cura di. 2003. Architettura e cultura digitale. Milano: Biblioteca di Architettura Skira, 2003.
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
(testi)
Obiettivi Collocato al primo anno del Corso di Laurea in Progettazione Architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente allo sviluppo delle seguenti competenze: • concepire ed utilizzare la rappresentazione come strumento di esplorazione, verifica e comunicazione dell’idea di progetto e della sua concretizzazione; • utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche e pratiche intorno alle questioni che l’architettura analizzata pone. Tematiche generali 1. Analisi e trascrizione di progetti di architettura di alcuni maestri, attraverso l’uso di diverse tecniche della rappresentazione 2. Comunicazione del processo di studio di un’opera di architettura, nella sua fase analitica e di restituzione. Argomenti specifici Al fine di sviluppare le tematiche prima indicate si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Evoluzione del disegno di progetto dall’arte di costruire dell’Ottocento al periodo contemporaneo 2. Scomporre l’architettura. L’analisi grafica per la conoscenza dell’opera architettonica. 3. Le declinazioni del disegno di progetto per l’architettura: tecniche e modelli grafici nelle poetiche di alcuni maestri 4. Tecniche grafiche per la rappresentazione del concept di analisi e di progetto 5. Il disegno digitale come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale 6. Il controllo prospettico e lo spazio del digitale 7. La modellazione 3D: concetti teorico pratici per un uso consapevole dei softwares di modellazione 8. Tecniche di output: rendering statico 9. Tecniche di output: rendering dinamico 10. Sul disegno di ABDR I temi saranno espletati attraverso l’analisi e il ri-disegno di progetti di architettura non realizzati dello studio ABDR. Fasi e metodi Si procederà ad una prima analisi grafica, a mano (disegni e modelli plastici) per comprendere logiche compositive, elementi costituenti e configurazioni spaziali ipotizzate. Si realizzerà, poi, un modello digitale 3D e si procederà all’elaborazione di immagini di output statiche e dinamiche (interpretazione e visualizzazione). La fase finale prevede la comunicazione del lavoro e del progetto attraverso un video. Il materiale verrà indicato dal docente durante le lezioni.
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 su ABDR Costi, D. ABDR. Temi, opere e progetti/themes, works and projects. Roma: Electaarchitettura, 2015 Farroni L. Paolo Desideri: rappresentazione e costruzione. In: CANCIANI M. I disegni di progetto. costruzioni, tipi e analisi. p. 291-302, TORINO: CittàStudi,2009. |
4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002033-2 -
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE - PARTE B
(obiettivi)
I rapporti tra i linguaggi figurativi e dell'architettura e le tecniche di rappresentazione, la forma-espressione, la comunicazione per immagini.
Canale: CANALE I
Canale: CANALE II
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FARRONI LAURA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
(testi)
Obiettivi Collocato al primo anno del Corso di Laurea in Progettazione Architettonica, il corso ha l’intento di partecipare, attraverso la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente allo sviluppo delle seguenti competenze: • concepire ed utilizzare la rappresentazione come strumento di esplorazione, verifica e comunicazione dell’idea di progetto e della sua concretizzazione; • utilizzare le diverse tecniche e i diversi strumenti della rappresentazione a seconda delle riflessioni teoriche e pratiche intorno alle questioni che l’architettura analizzata pone. Tematiche generali 1. Analisi e trascrizione di progetti di architettura di alcuni maestri, attraverso l’uso di diverse tecniche della rappresentazione 2. Comunicazione del processo di studio di un’opera di architettura, nella sua fase analitica e di restituzione. Argomenti specifici Al fine di sviluppare le tematiche prima indicate si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Evoluzione del disegno di progetto dall’arte di costruire dell’Ottocento al periodo contemporaneo 2. Scomporre l’architettura. L’analisi grafica per la conoscenza dell’opera architettonica. 3. Le declinazioni del disegno di progetto per l’architettura: tecniche e modelli grafici nelle poetiche di alcuni maestri 4. Tecniche grafiche per la rappresentazione del concept di analisi e di progetto 5. Il disegno digitale come forma di esplorazione e verifica di configurazioni spaziali nell’ambito bidimensionale e tridimensionale 6. Il controllo prospettico e lo spazio del digitale 7. La modellazione 3D: concetti teorico pratici per un uso consapevole dei softwares di modellazione 8. Tecniche di output: rendering statico 9. Tecniche di output: rendering dinamico 10. Sul disegno di ABDR I temi saranno espletati attraverso l’analisi e il ri-disegno di progetti di architettura non realizzati dello studio ABDR. Fasi e metodi Si procederà ad una prima analisi grafica, a mano (disegni e modelli plastici) per comprendere logiche compositive, elementi costituenti e configurazioni spaziali ipotizzate. Si realizzerà, poi, un modello digitale 3D e si procederà all’elaborazione di immagini di output statiche e dinamiche (interpretazione e visualizzazione). La fase finale prevede la comunicazione del lavoro e del progetto attraverso un video. Il materiale verrà indicato dal docente durante le lezioni.
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010. Albisinni P., De Carlo L. (a cura di). Architettura, disegno, modello. Roma: Gangemi Editore, 2011. Docci, E., Chiavoni, M. Saper leggere l’architettura, Roma: Laterza, 2017 su ABDR Costi, D. ABDR. Temi, opere e progetti/themes, works and projects. Roma: Electaarchitettura, 2015 Farroni L. Paolo Desideri: rappresentazione e costruzione. In: CANCIANI M. I disegni di progetto. costruzioni, tipi e analisi. p. 291-302, TORINO: CittàStudi,2009. |
2 | ICAR/17 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002041 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini formativi e di orientamento, altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.
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6 | 75 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21010036 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE 1M
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
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21010036-1 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio, b) presenza di aggetti in una struttura, c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. per la parte teorica di scienza delle costruzioni:
Capecchi D., "Scienza delle Costruzioni", Ed. CISU, 1995 per la parte di progettazione strutturale: Schodek D.L., “Strutture”, 4a ed., Patron Ed., Bologna, 2008 Sandaker B.N., Eggen A.P., Cruvellier M.R., “The structural basis of architecture”, 2nd ed., Routlege, Taylor and Francis, 2011 altri materiali didattici verranno forniti mediante la piattaforma MS Teams, nelle sezioni dedicate del Canale del Corso la consegna degli elaborati richiesti verrà fatta mediante MS OneDrive su cartelle appositamente create e condivise in prossimità delle date di consegna
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio; b) presenza di aggetti in una struttura; c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. Le dispense del corso si trovano sul portale interattivo http://design.rootiers.it/strutture. L'elenco minimo delle dispense da studiare è il seguente:
1. Richiami dei contenuti della laurea triennale: Forze_e_asse_centrale.pdf Vincoli monolateri.pdf Sezioni di Ritter.pdf travi isostatiche_richiami.pdf tensione_dimensionamento_trave_part I.pdf tensione_dimensionamento_trave_part II.pdf 2. Strutture iperstatiche ed archi: 11.metodo degli spostamenti_richiami.pdf linea elastica.pdf il metodo delle forze.pdf sul concetto di rigidezza e sul metodo.pdf dispensa archi corretta 20_06_2013.pdf 3. Morfologia strutturale: Ad astra per aspera.pdf Ad astra per aspera- Si fa presto a dire aggetti.pdf Gli edifici non volano-1.pdf Gli edifici non volano-2.pdf Ad astra per aspera3_3.00.1.pdf 4. SAP2000: Sap2000.pdf In aggiunta, esiste un elenco di video on line sulla piattaforma YOUTUBE, nei due canali "Portale di Meccanica" (42 video) e "Corso di recupero di Meccanica Strutturale" (7 video). |
6 | ICAR/08 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21010036-2 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Conoscenza del comportamento qualitativo e connessa modellazione fisico matematica di alcune morfologie strutturali: telai piani e telai spaziali, travature reticolari piane e spaziali, travi Vierendeel, graticci di travi inflesse, archi, setti portanti. Impostazione di un progetto strutturale preliminare. Cenni su classificazione, resistenza e deformabilità dei materiali geotecnici.
Canale: CANALE I
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GABRIELE STEFANO
(programma)
1. Lezioni introduttive
(testi)
Introduzione ai problemi progettuali strutturali: a) superamento di luci con uno o più punti di appoggio, b) presenza di aggetti in una struttura, c) concezione strutturale di un edificio multipiano. 2. Meccanica dei solidi e della trave Statica sistemi vincolati di travi isostatiche (richiamo) Il concetto di tensione di Cauchy. Cenni di Meccanica dei materiali: acciaio, legno, cemento armato. Resistenze caratteristiche e di progetto. Concetti base: elasticita’ ed anelasticita’: isotropia ed anisotropia: fragilita’ e duttilita’. Modello di trave di Bernoulli e campi di spostamento in travi elastiche. 3. Tra la Teoria delle Strutture e la Progettazione Strutturale Analisi dei carichi: concetto di area di influenza di una trave e di un pilastro. Primo dimensionamento a resistenza di una trave e di un pilastro. Verifica a deformabilita’ di una mensola. Travi a mensola a sezione variabile. Progetto e verifica di una travatura reticolare in acciaio in 3D. Metodi di risoluzione delle strutture iperstatiche intelaiate: integrazione della linea elastica, metodo delle forze e metodo delle rigidezze. Peculiarita’ e vantaggi dei tre metodi. Applicazioni del metodo delle forze e del metodo delle rigidezze. Telai shear–type e travi Vierendeel. I controventi: concetti e confronti. Centro di un sistema di vettori paralleli. Centro delle rigidezze di un impalcato controventato. Graticci di travi inflesse. Archi: circolari, parabolico. Concetto di funicolarita’. Spinta e metodi di eliminazione della spinta di un arco. Introduzione ai telai spaziali. Centro delle rigidezze. Centro delle masse. Cenni di dinamica delle strutture. Concetto di risonanza. Introduzione all’analisi modale. Applicazioni nella progettazione preliminare di strutture intelaiate. 4. Lezioni del software SAP2000 per la modellazione e l’analisi delle strutture presentate nel corso. per la parte teorica di scienza delle costruzioni:
Capecchi D., "Scienza delle Costruzioni", Ed. CISU, 1995 per la parte di progettazione strutturale: Schodek D.L., “Strutture”, 4a ed., Patron Ed., Bologna, 2008 Sandaker B.N., Eggen A.P., Cruvellier M.R., “The structural basis of architecture”, 2nd ed., Routlege, Taylor and Francis, 2011 altri materiali didattici verranno forniti mediante la piattaforma MS Teams, nelle sezioni dedicate del Canale del Corso la consegna degli elaborati richiesti verrà fatta mediante MS OneDrive su cartelle appositamente create e condivise in prossimità delle date di consegna
Canale: CANALE II
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SALERNO GINEVRA
(programma)
1. Introduzione alla geotecnica 2. Definizioni, caratteristiche e classificazione dei terreni e delle rocce 3. Tensioni e resistenza dei terreni 4. Spinta dei terreni sui muri di sostegno 5. Cenni di sistemi di fondazione. La dispensa di geotecnica si trova sul portale interattivo http://design.rootiers.it/strutture/ e si chiama:
cenni di geotecnica per principianti.pdf |
2 | ICAR/07 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002034 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2M
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è il luogo del naturale sviluppo delle capacità acquisite nel precedente laboratorio 1M. Il suo obiettivo è quello di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo, attraverso l’acquisizione di una sensibilità progettuale orientata al realismo e basata sulla stretta integrazione dei contributi specialistici dei quattro moduli didattici, le cui verifiche incrociate permetteranno di produrre un progetto ragionevolmente realizzabile.
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21002034-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Il laboratorio ha l’obiettivo di pervenire a un prodotto paragonabile a ciò che – nella normativa in vigore in Italia – usualmente si definisce come progetto definitivo. Si tratta, in altri termini, di mettere in condizione gli studenti, a partire dalle esigenze della costruzione, di gestire la compresenza dei contributi specialistici (compositivi, costruttivi, normativi, tecnologici, ambientali, fisico-tecnici, economici) coinvolti in un progetto di architettura ragionevolmente realizzabile.
Canale: CANALE I
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CORDESCHI STEFANO
(programma)
Il Laboratorio di Progettazione 2M consiste nell’ approfondimento dell’ esperienza progettuale conclusasi con il Laboratorio 1M.
(testi)
L’approfondimento riguardera’ gli aspetti progettuali di dettaglio, le tecniche costruttive e l’uso dei materiali in coerenza con le scelte progettuali che hanno caratterizzato la prima fase. Verra’ richiesto agli studenti di sviluppare una parte del progetto ritenuta significativa indagandone gli aspetti costruttivi con particolare attenzione alla fattibilita’ tecnico economica senza mai perdere di vista la coerenza compositiva con il progetto gia’ elaborato nel primo semestre. Pertanto il lavoro non dovra’ essere inteso come la “ingegnerizzazione” del progetto gia’ sviluppato, ma come estensione della ricerca progettuale che potra’ condurre anche ad una profonda revisione di cio’ che e’ stato gia’ prodotto. “Il nuovissimo Manuale dell’ Architetto”, Mancosu Editore Roma 2019
F.Cellini “ Manualetto norme tecniche costruttive e grafiche”, Ed. Citta’ Studi, Milano 1991 R.Koolhass “ Elements of Architecture”, Taschen 2018
Canale: CANALE II
-
DESIDERI PAOLO
(programma)
Il corso ha come obiettivo formativo la redazione di un progetto di livello esecutivo di un edificio per uffici in zona Ostiense a Roma (oggetto della progettazione preliminare nel corso del laboratorio 1M).
(testi)
Il laboratorio di divide in 4 seminari tematici corrispondenti ai diversi insegnamenti che convergono nel corso. 1_rivalutazione, ridefinizione e approfondimento del progetto nell'ottica di una valutazione degli aspetti economico-finanziari; 2_approfondimento degli aspetti progettuali relativi al progetto impiantistico alla valutazione energetica e allo sviluppo di soluzioni bioclimatiche; 4_ridefinizione e approfondimento degli aspetti architettonici e distributivi dell’edificio; 3_approfondimento delle soluzioni tecnologiche e costruttive, in particolare relative al tema dell’involucro, per lo sviluppo di soluzioni bioclimatiche; L’ultima parte del corso è dedicata alla sintesi dei risultati dei singoli seminari e alla redazione degli elaborati finali. P. Desideri (1978), "Pier Luigi Nervi", Zanichelli, Bologna
P. Desideri (1995), "La città di latta", Costa & Nolan, Genova P. Desideri (2002), "Ex-city", Meltemi, Roma P. Desideri (2004), "International Style?", Meltemi, Roma |
6 | ICAR/14 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-2 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il laboratorio 2M è orientato a trasferire agli studenti le conoscenze e le capacità operative per sviluppare un progetto architettonico tecnologicamente definito e rendere consapevole delle procedure necessarie alla sua costruzione materiale.
In sostanza l’obiettivo è di far comprendere come le decisioni che definiscono gli elementi generali e di dettaglio del progetto in corso di sviluppo siano il risultato di un circolo ideativo che lega costantemente l’esito architettonico alla comprensione di come è fatto e come si fa a realizzare fisicamente ciò che si sta immaginando. Ciò perché un progettista deve saper controllare il suo progetto fino alla realizzazione per mantenerlo coerente ai propri intenti anche espressivi. Ed è per questo che ogni elemento è il frutto di una mediazione o meglio un connubio tra come lo si vorrebbe in base ai nostri desideri formali e funzionali e come riusciamo a realizzarlo tenendo conto di tutti i vincoli che dobbiamo rispettare.
Canale: CANALE I
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RAIMONDI ALBERTO
(programma)
Due aspetti del vostro progetto saranno al centro delle mie comunicazioni e dello sviluppo degli elaborati del progetto:
(testi)
VERIFICA dei REQUISITI L’analisi dei requisiti dell’involucro (tenuta, isolamento, guadagni termici, aspetto, manutenzione, durata, costruibilità) sarà al centro della prima parte del corso. Gli elementi del progetto (pareti verticali, coperture, struttura, solai) saranno frutto di un approfondimento mirato a stabilire il loro contributo al soddisfacimento dei requisiti Un successivo approfondimento riguarderà il progetto degli elementi valutando le possibili alternative in funzione delle priorità di ogni singolo progetto. In questa fase si potranno valutare le diverse soluzioni costruttive (impiego di determinati componenti o materiali) anche in funzione delle risorse di cui disponiamo (costi) PROGETTO del DETTAGLIO Nel passaggio tra una idea architettonica e un edificio costruito un architetto elabora una serie di dettagli in cui si spiega come le varie parti della costruzione stanno insieme. Molti di questi dettagli sono il frutto di consolidate consuetudini costruttive, dovrete comprendere il perché ed il come, ma potrete essere rassicurati dall’aver fatto come è “regola fare”. Altro impegno è necessario quando ci troviamo di fronte ad una soluzione nuova, che è il frutto di una nostra ideazione e che deve essere studiata e raccontata per essere costruita. E’ questo tipo di dettaglio che ci interessa approfondire. Per farlo utilizzeremo una sorta di percorso guidato che ci aiuterà a considerare tutti gli aspetti funzionali, costruttivi e formali del “vostro dettaglio”. In ogni progetto sarà identificato un aspetto o una parte più significativa che diventerà il “vostro dettaglio”. BIM Il laboratorio sperimenta l’utilizzo di software BIM per lo sviluppo ed il controllo del progetto. Tale strumento favorisce l’integrazione delle differenti discipline che governano lo sviluppo del progetto e consente un controllo di tutte le parti dell’edificio da parte dello studente. Dispense del corso di A.Raimondi
TESTI -A. Deplazes: Constructing Architecture – materials processes structures- Birkhauser, Basel 2005 -Heino Engel, Structure Sistem, Hatje Cantz Verlag, Stuttgart, 2013
Canale: CANALE II
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MARRONE PAOLA
(programma)
Il contributo del Modulo di Tecnologia consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa. Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale.
(testi)
A tale scopo, il programma è articolato in tre parti: 1_nella prima parte, e con riferimento ad esempi di architetture contemporanee, sono esaminate le principali soluzioni tecnologiche con particolare attenzione agli elementi strutturali (fondazioni, strutture verticali e orissontali, solai) e all'involucro; 2_nella seconda parte saranno chiamate aziende produttrici di componenti edilizi per illustrare agli studenti le caratteristiche tecniche utili all'elaborazione del progetto; 3_la terza parte sarà dedicata alle revisioni del progetto. Oltre al materiale che verrà indicato dal docente durante le lezioni, si indicano i seguenti testi per l'elaborazione del progetto:
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Firenze 2008 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Firenze 2010 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Firenze 2011 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Firenze 2014 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. La copertura, Firenze 2016. Sul repository GoogleDrive (https://drive.google.com/drive/folders/1buRFEzBkUlEZuTYKTK54lpHfjohxKLxV) sono stati messi a disposizione: ulteriori riferimenti bibliografici citati alla fine di ogni lezione e altra documentazione inerente i temi affrontati nel corso delle lezioni. |
4 | ICAR/12 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-3 -
FISICA TECNICA E IMPIANTI
(obiettivi)
FISICA TECNICA E IMPIANTI
APPROFONDIMENTO DELLE NOZIONI DI BASE PER LA COMPRENSIONE DEL COMPORTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E DEI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO, E PER L'INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEGLI EDIFICI. IL MODULO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI E APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON REVISIONI SETTIMANALI.
Canale: CANALE I
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FRASCAROLO MARCO
(programma)
Il lavoro che si svolge nel modulo di Fisica Tecnica ha l’obiettivo di portare a livello di progettazione definitiva il lavoro svolto nel precedente Laboratorio 1M.
(testi)
In particolare il programma che verrà svolto durante il corso e che costituirà oggetto di discussione durante l’esame finale si articola come segue: 1. Verifica delle scelte definite nel corso del Lab. 1M, in relazione all’evoluzione progettuale complessiva, con particolare riferimento ai seguenti punti: 2. Dimensionamento / verifica delle dimensioni delle superfici vetrate in 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) attraverso il metodo di calcolo del fattore di luce diurna (FLD) 3. Calcolo di massima dei carichi termici estivi e invernali e delle esigenze di ventilazione; verifica di conformità alle normative vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici 4. Localizzazione e dimensionamento di massima delle centrali tecnologiche: centrale termica, frigorifera, ambienti contenenti le unità di trattamento dell'aria (UTA) 5. Schema di distribuzione dei canali dell'aria e dimensionamento degli stessi limitatamente al percorso critico (percorso più lungo e articolato) 6. Progettazione acustica di massima di 2 ambienti (uno, a rappresentare i grandi spazi che caratterizzano gli ambienti comuni, uno, lo spazio privato delle stanze) 7. Progettazione passiva antincendio: individuazione dei percorsi di esodo, uscite di sicurezza, compartimentazioni 8. Progettazione del sistema di illuminazione artificiale a livello di concept, come uno degli elementi caratterizzanti lo stile e l’atmosfera dell’hotel, in relazione al target di utenti di riferimento 9. Building Automation (domotica) per le camere e gli spazi comuni Il materiale didattico e’ costituito dalle dispense del corso,integrato sui singoli argomenti, dai libri elencati nella sezione “bibliografia di riferimento”
Canale: CANALE II
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FONTANA LUCIA
(programma)
LEZIONI FRONTALI
(testi)
IMPIANTI Generalità sugli impianti; tipologie impiantistiche; le centrali tecnologiche; distribuzione; sistemi di immissione; terminali; predimensionamento e integrazione architettonica degli impianti. INVOLUCRO Richiami di trasmissione del calore, con applicazioni ai componenti dell'involucro degli edifici; esempi e applicazioni. Carichi termici e frigoriferi. Proprietà dei materiali e comportamento termico, acustico e luminoso dei componenti edilizi e dell'involucro. ILLUMINOTECNICA e ACUSTICA richiami di illuminotecnica; illuminazione naturale e FmLD; progetto dell'illuminazione artificiale. richiami di acustica degli spazi confinati; potere fonoisolante; assorbimento acustico e valutazione del tempo di riverberazione. APPLICAZIONE PROGETTUALE, CON APPROFONDIMENTO DEL PROGETTO ELABORATO NELL'AMBITO DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1M. TALE APPROFONDIMENTO RIGUARDA IN PARTICOLARE: 1. PROGETTO DELL’INVOLUCRO E VERIFICA DELLA RISPONDENZA DELLE SUE PROPRIETA’ TERMOFISICHE (TRASMITTANZA, TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA..) ALLA VIGENTE NORMATIVA. 2. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI INVERNALI ED ESTIVI. 3. VERIFICA DELLA ADEGUATEZZA DELLA LOCALIZZAZIONE DEI LOCALI TECNICI E DIMENSIONAMENTO DELLE CENTRALI TECNOLOGICHE. 4. SCELTA DELLE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE ADATTE ALLE DIVERSE DESTINAZIONI D’USO PRESENTI NELL’EDIFICIO. SCHEMA DI DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE E VERTICALE DEI CANALI DI DISTRIBUZIONE DELL'ARIA, DIMENSIONAMENTO PER L’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE. 5. INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE SOLARI PER LA PRODUZIONE DI CALORE E DI ELETTRICITA' NEGLI EDIFICI: I SISTEMI SOLARI TERMICI E I SISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI. 6. VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE NATURALE DI UN AMBIENTE DELL’AREA DI APPROFONDIMENTO PROGETTUALE INDIVIDUALE, CON IL METODO DEL FATTORE medio DI LUCE DIURNA. 7. PROGETTAZIONE ACUSTICA DI MASSIMA E VERIFICA DELLA QUALITÀ ACUSTICA DI UN AMBIENTE DESTINATO AD AULA O SALA CONFERENZA, SE PRESENTE, O DI UN AMBIENTE A SCELTA. VALUTAZIONE DEL POTERE FONOISOLANTE DI COMPONENTI DELL’INVOLUCRO. DALL’O G., Architettura e impianti, CittaStudiEdizioni
CAMMARATA G., IMPIANTI TERMOTECNICI, UNIV. DI CATANIA, 2009 MATERIALE DIDATTICO VERRA' RESO DISPONIBILE DI VOLTA IN VOLTA DURANTE IL CORSO, su piattaforma Moodle. |
4 | ING-IND/11 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002034-4 -
ESTIMO
(obiettivi)
Tra i primi compiti, affinché il progetto abbia compiuto sviluppo, occorre conoscere cosa sia uno “Studio di Fattibilità”. Esso si pone l’obiettivo di verificare i presupposti generali e le condizioni del contesto nel quale si intende sviluppare l’iniziativa di progetto. Ad esso, quindi, spetta il compito di costruire un quadro di riferimento per i successivi necessari approfondimenti. Gli ambiti dello Studio di Fattibilità riguarderanno:
• fattibilità tecnica; • compatibilità ambientale; • sostenibilità finanziaria; • convenienza economico-sociale; • analisi del rischio e di sensitività (eventuali mutamenti); • procedure di attuazione.
Canale: CANALE I
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NIGRIS ENRICO
(programma)
Il Corso di Estimo introduce lo studente alla visione delle interdipendenze tra gli aspetti estimativi, economici, architettonici e tecnologici del progetto di architettura alle diverse scale, dal progetto edilizio al progetto urbano.
(testi)
Il Corso di Estimo sarà sviluppato parallelamente al Corso di Mercati Urbani e Operatori immobiliari (MUOI), di cui, sebbene non sia da considerarsi un vincolo, la frequenza è raccomandata. Il contesto in cui si formano i costi e i prezzi dell'architettura come merce sarà studiato in modo approfondito durante il Corso MUOI. In considerazione della specificità del Corso di Estimo- contributo specialistico al Laboratorio di progettazione Architettonica 2M - i contenuti possono essere riassunti come segue. Il Corso è strutturato in quattro sezioni concettuali principali: i. La prima sezione - Comprensione del processo di sviluppo del progetto - esamina le fasi del ciclo di sviluppo del progetto e i ruoli degli attori chiave nel processo di costruzione. ii. La seconda sezione - Costi iniziali del progetto e fattori di variazione dei costi - spiega gli elementi principali nella stima dei costi iniziali per un progetto, oltre a rivedere alcuni dei numerosi fattori che portano a modifiche alla stima originale. iii. La terza sezione - Metodi di controllo dei costi - discute il modo in cui il controllo dei costi e dei tempi dei progetti infrastrutturali può essere migliorato attraverso la gestione del rischio e una stima più realistica dei budget di emergenza. iv. La sezione finale - Un approccio alla valutazione e al monitoraggio dei costi - fornisce una guida passo-passo per migliorare il monitoraggio dei costi dei progetti di architettura. In parallelo agli approfondimenti connessi alla formazione dei costi di intervento saranno forniti elementi utili alla stima del valore immobiliare delle opere in progetto. Con questa seconda famiglia di dati si procederà allo sviluppo dello studio di fattibilità economico finanziaria, verificando la plausibilità e sostenibilità del progetto nelle condizioni di mercato caratteristiche del tempo e del luogo in cui esso prende forma. M. Simonotti, Metodi di stima immobiliare, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2006
A. Li Calzi, Ingegneria gestionale. Fondamenti economici, l'Epos, Palermo 1999, (pp. 409-455)
Canale: CANALE II
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Erogato presso
21002034-4 ESTIMO in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 CANALE I NIGRIS ENRICO
(programma)
Il Corso di Estimo introduce lo studente alla visione delle interdipendenze tra gli aspetti estimativi, economici, architettonici e tecnologici del progetto di architettura alle diverse scale, dal progetto edilizio al progetto urbano.
(testi)
Il Corso di Estimo sarà sviluppato parallelamente al Corso di Mercati Urbani e Operatori immobiliari (MUOI), di cui, sebbene non sia da considerarsi un vincolo, la frequenza è raccomandata. Il contesto in cui si formano i costi e i prezzi dell'architettura come merce sarà studiato in modo approfondito durante il Corso MUOI. In considerazione della specificità del Corso di Estimo- contributo specialistico al Laboratorio di progettazione Architettonica 2M - i contenuti possono essere riassunti come segue. Il Corso è strutturato in quattro sezioni concettuali principali: i. La prima sezione - Comprensione del processo di sviluppo del progetto - esamina le fasi del ciclo di sviluppo del progetto e i ruoli degli attori chiave nel processo di costruzione. ii. La seconda sezione - Costi iniziali del progetto e fattori di variazione dei costi - spiega gli elementi principali nella stima dei costi iniziali per un progetto, oltre a rivedere alcuni dei numerosi fattori che portano a modifiche alla stima originale. iii. La terza sezione - Metodi di controllo dei costi - discute il modo in cui il controllo dei costi e dei tempi dei progetti infrastrutturali può essere migliorato attraverso la gestione del rischio e una stima più realistica dei budget di emergenza. iv. La sezione finale - Un approccio alla valutazione e al monitoraggio dei costi - fornisce una guida passo-passo per migliorare il monitoraggio dei costi dei progetti di architettura. In parallelo agli approfondimenti connessi alla formazione dei costi di intervento saranno forniti elementi utili alla stima del valore immobiliare delle opere in progetto. Con questa seconda famiglia di dati si procederà allo sviluppo dello studio di fattibilità economico finanziaria, verificando la plausibilità e sostenibilità del progetto nelle condizioni di mercato caratteristiche del tempo e del luogo in cui esso prende forma. M. Simonotti, Metodi di stima immobiliare, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2006
A. Li Calzi, Ingegneria gestionale. Fondamenti economici, l'Epos, Palermo 1999, (pp. 409-455) |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002035 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso prende in esame l'architettura del XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, mettendo in evidenza le diverse modernità del Novecento: quella legata alle avanguardie ma anche quella costituita dall’intreccio di rapporti tra tradizioni regionali e nuovi linguaggi. Saranno inoltre analizzate le politiche riformatrici dell’abitazione e dell'urbanistica e l’importanza dell’affermarsi del calcestruzzo armato. Il corso affronta anche la crisi del Movimento Moderno, fino ad accennare ai temi di frontiera dell'ultimo decennio del secolo.
Canale: CANALE I
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TALAMONA MARIA IDA
(programma)
Il corso copre un arco temporale compreso tra l’ultimo decennio del XIX secolo e la fine degli anni Novanta del XX secolo. Esso affronta la complessità degli intrecci storici che hanno portato alla nascita e all’affermarsi delle forme del Moderno, inteso in un’accezione ampia che includa non soltanto le opere degli architetti radicali legati alle avanguardie artistiche o ai grandi ideali (come l’estetica delle macchine o l’organicismo) ma anche quelle, in alcuni casi altrettanto eversive, che fanno riferimento alla tradizione vernacolare.
(testi)
Si articola secondo più direttrici connesse tra loro: i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il Moderno e la Tradizione; le figure di architetti e committenti; l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); le interpretazioni storiografiche. Sigfried Giedion, Spazio, Tempo ed Architettura, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1954.
William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996. Elie G. Haddad, David Rifkind (ed.), A Critical History of Contemporary Architecture: 1960-2010, Routledge, Oxford 2014.
Canale: CANALE II
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SCIMEMI MADDALENA
(programma)
Il corso affronta le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XX secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno avuto nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive.
(testi)
Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dal campus universitario della Virginia (USA) ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi degli ultimi decenni. R. Middleton, D. Watkin, Architettura Ottocento, Milano 1977
W. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1996 (in alternativa M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura contemporanea, Milano 1976) N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Torino 1966 (1936) N. Pevsner Pionieri del Movimento Moderno, Milano 1945 (1936) M. Tafuri, Progetto e utopia, Roma-Bari 1973 P. Burger, Teoria dell’avanguardia, Torino 1990 (1974) P.R. Banham, Le tentazioni dell'architettura: Megastrutture, Roma 1980 (1976) C. Rowe, La matematica della villa ideale e altri scritti, Bologna 1990 (1976) M. Tafuri, La sfera e il labirinto, Torino 1980 F. Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Milano 1989 (1984) M. Baxandall, Forme dell’intenzione, Torino 2000 (1985) J. Ackerman, Punti di distanza, Milano 2001 (1991) A. Vidler, La deformazione dello spazio: arte, architettura e disagio nella cultura moderna, Milano 2009 (2000) |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21002038 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3M
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico. |
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21002038-3 -
PROGETTAZIONE SPAZI APERTI
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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GABBIANELLI ALESSANDRO
(programma)
Il progetto dello spazio aperto riveste un’importanza fondamentale nella costruzione della città contemporanea e nella definizione delle relazioni urbane e territoriali.
(testi)
L’attività formativa si focalizza sulla comprensione delle molteplici declinazioni del progetto dello spazio aperto: parchi urbani, giardini pubblici, orti urbani, piazze, strade attraverso l’analisi e la descrizione critica di alcuni esempi significativi indagati nel loro contesto storico, culturale, geografico, sociale. Il corso prevede inoltre l’elaborazione del progetto degli spazi aperti condividendo il tema e l’area di progetto del Laboratorio di progettazione architettonica. L’attività progettuale, condotta in stretta sinergia con i docenti degli altri moduli, muoverà dalla lettura della stratificazione e l’archeologia dei luoghi, le pratiche dell’abitare lo spazio aperto, le dinamiche ambientali e metterà in gioco le conoscenze che sappiano comprendere il progetto urbano, architettonico e dell’architettura del paesaggio. J. Corner, Recovering Landscape. Essays in the contemporary landscape architecture, Princeton Architectural Press, Princeton, 1999.
A. Gabbianelli, Spazi residuali. La vegetazione nei processi di rigenerazione urbana, GOTOECO, Gorizia, 2017. H. Loidl e S. Bernard, Opening Spaces. Design as Landscape Architecture, Birkhäuser, Basel 2014. F. Zagari, Manuale di progettazione giardini, Mancosu Editore, Roma, 2009.
Canale: CANALE II
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GABBIANELLI ALESSANDRO
(programma)
Il progetto dello spazio aperto riveste un’importanza fondamentale nella costruzione della città contemporanea e nella definizione delle relazioni urbane e territoriali.
(testi)
L’attività formativa si focalizza sulla comprensione delle molteplici declinazioni del progetto dello spazio aperto: parchi urbani, giardini pubblici, orti urbani, piazze, strade attraverso l’analisi e la descrizione critica di alcuni esempi significativi indagati nel loro contesto storico, culturale, geografico, sociale. Il corso prevede inoltre l’elaborazione del progetto degli spazi aperti condividendo il tema e l’area di progetto del Laboratorio di progettazione architettonica. L’attività progettuale, condotta in stretta sinergia con i docenti degli altri moduli, muoverà dalla lettura della stratificazione e l’archeologia dei luoghi, le pratiche dell’abitare lo spazio aperto, le dinamiche ambientali e metterà in gioco le conoscenze che sappiano comprendere il progetto urbano, architettonico e dell’architettura del paesaggio. J. Corner, Recovering Landscape. Essays in the contemporary landscape architecture, Princeton Architectural Press, Princeton, 1999.
A. Gabbianelli, Spazi residuali. La vegetazione nei processi di rigenerazione urbana, GOTOECO, Gorizia, 2017. H. Loidl e S. Bernard, Opening Spaces. Design as Landscape Architecture, Birkhäuser, Basel 2014. F. Zagari, Manuale di progettazione giardini, Mancosu Editore, Roma, 2009. |
2 | ICAR/15 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
IL LABORATORIO SI OCCUPA DI TRASMETTERE LA CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI, DEI DISPOSITIVI E DEI METODI CON CUI LEGGERE E PROGETTARE L’ARCHITETTURA DELLO SPAZIO APERTO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE RELAZIONI TRA PROGETTO EDILIZIO E PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO E APERTO ALLE DIVERSE RELAZIONI TRA SISTEMI E PROCESSI CULTURALI, STORICI, AMBIENTALI ED ECONOMICI CHE DANNO FORMA DELLA CITTÀ.
(testi)
L’ATTIVITÀ FORMATIVA SI ARTICOLA IN COMUNICAZIONI TEORICHE E ATTIVITÀ SEMINARIALI DI PROGETTAZIONE, DEDICATE ALL’ELABORAZIONE DEL PROGETTO FINALE, IN STRETTA COLLABORAZIONE CON I DOCENTI DEGLI ALTRI MODULI DEL LABORATORIO. IL TEMA DEL LABORATORIO E' RAPPRESENTATO DALLE RICONNESSIONI TOPOGRAFICHE NELL'AREA ARCHEOLOGICA CENTRALE DI ROMA. Il materiale didattico e le lezioni del corso saranno rese disponibili sul sito di riferimento del corso:
https://luigifranciosini.wordpress.com/laboratorio-di-progettazione-architettonica-e-urbana-3m-a/
Canale: CANALE II
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DALL'OLIO LORENZO
(programma)
Il Laboratorio intende inserirsi col proprio programma didattico all’interno del programma di rigenerazione urbana di Roma Tuscolana, recentemente avviato da Roma Capitale e FS Sistemi Urbani. La riqualificazione è legata dal punto di vista infrastrutturale allo sviluppo del nodo di scambio tra ferrovia e metropolitana. L’obiettivo principale è quello di trasformare l’area puntando a:
(testi)
- migliorare la fruizione dei luoghi attraverso la riduzione del traffico veicolare, la promozione di una rete di mobilità sostenibile, in coerenza con le politiche di mobilità cittadina, - inserire nuove funzioni e servizi per la cittadinanza. - realizzare nuove residenze speciali - realizzare spazi pubblici e aree verdi attrezzate. Il sito oggetto del programma si trova nel quartiere Appio–Tuscolano, caratterizzato da un’alta densità abitativa, con edifici residenziali degli anni 70 di circa 7-8 piani, attività terziarie e commerciali. L’area si sviluppa lungo la ferrovia, da via Adria, proseguendo sul piazzale di Stazione, fino a via della Stazione Tuscolana ed è attraversata da importanti direttrici urbane: a sud via Appia Nuova e via Tuscolana e a nord via Casilina vecchia con l’acquedotto del Mandrione. L. Zevi, Il Nuovissimo Manuale dell’Architetto, Roma, Mancosu, 2012
P. O. Rossi, Roma, Guida all’architettura moderna 1909-2011, Bari 2012 M. Guccione (a cura di), Guida ai quartieri romani INA Casa, Roma 2002 L. Benevolo, Roma dal 1879 al 1990, Bari 1992 M. Tafuri (a cura di), Vienna Rossa, La politica residenziale nella Vienna Socialista 1919-1933, Milano 1980 M. Casciato (a cura di), Olanda 1870-1940, Citta, Casa, Architettura, Milano 1980 C. M. Arìs, Le variazioni dell’identità, 2012 I. Abalos, Il buon abitare, Milano 2009 L. Dall’Olio, D. Mandolesi, La residenza Collettiva, Roma 2014 M. Farina, Spazi e figure dell’abitare. Il progetto della residenza contemporanea in Olanda, 2014 L. Reale, La residenza collettiva, Roma 2015 Altri testi e numeri monografici di riviste saranno indicati dal docente durante le lezioni. |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-2 -
URBANISTICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
Il modulo si interroga sulla trattabilità di un tema complesso e delicato, quello dell'Area archeologica centrale di Roma, che si sviluppa nelle molteplici articolazioni della coppia permanenza-mutamento: l'Antico è messo in causa da se stesso e dalle proiezioni del Nuovo.
(testi)
Le lezioni ripercorreranno il dibattito sul destino dell'area, dall'epoca napoleonica in poi. Da una tematizzazione come area monumentale, tuttavia accessibile al pubblico come prefigurato da Berthault, è progressivamente transitata una idea di spazio quotidiano che affievolisce le ragioni della tutela in funzione di una fruizione consapevole: il Parco archeologico del Colosseo (2017) andrebbe in questa direzione. La questione, oggetto di roventi dibattiti, è tuttora aperta, chiamando in causa i nodi della sostenibilità e compatibilità e, in ultima istanza, anche la necessità di una buffer zone destinata ad accogliere servizi e attrezzature per turisti e cittadini. L’esperienza materiale del luogo deve tuttavia mantenere intatta la sua aura, consegnando alla collettività una viva consapevolezza del tempo attuale e accogliendo in forma problematica, allusiva ed enigmatica, il senso delle memorie. • Insolera, I., Roma moderna, Einaudi, Torino, 1962. • Clementi, A., Perego, F. (a cura di), La metropoli “spontanea”. Il caso di Roma, Roma, 1983. • Aymonino, C., Progettare Roma capitale, Laterza, Roma-Bari, 1990. • Palazzo, A.L. (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma, 2005.
Canale: CANALE II
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RIZZO BIANCAMARIA
(programma)
Il modulo di Urbanistica si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della pianificazione urbana in generale, con particolare riferimento all'analisi a scala urbana. La lettura del contesto assume un ruolo centrale nel Corso, in quanto consente agli studenti di affrontare l'utilizzo di diverse tecniche e strumenti (analisi cartografiche, campagne fotografiche, rilevamenti statistici, ascolto cittadini, questionari, ecc.) Volti ad evidenziare criticità e potenzialità di una data area urbana. Tale status verrà poi confrontato, per quanto possibile criticamente, con lo “Stato di diritto”, ovvero con quanto previsto dal vigente Piano Comunale.
(testi)
1. Bianchetti C., a cura di, Territori della condivisione, Quodlibet, 2014
2. Bonomo B., Il quartiere delle Valli, Franco Angeli 2007 3. De Franciscis G., Rigenerazione urbana. Il recupero delle aree dismesse in Europa, Eidos Edizioni 1997 4. De Matteis M., Del Bracco B., Figliola A., Rigenerare la città. Il social housing come opportunità di rinnovo urbano e sociale, IUAV, 2014 5. Fabbri P., Ecologia del paesaggio per la pianificazione, Aracne Edizioni 2005 6. Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci Editore, 2001 7. Galassi A., Rizzo B., Città Giardino Aniene, Minerva Editore 2013 8. Guccione B., Parchi e giardini contemporanei, Alinea Edizioni 2001 9. Lerner J., Agopuntura urbana, 10. Magnaghi A. , Il territorio degli abitanti. Società locali e autosostenibilità, Franco Angeli Editore, 1998. 11. Magnaghi A., La rappresentazione identitaria del territorio. Atlanti, codici, figure, paradigmi per il progetto locale, Alinea, 2005. 12. Palazzo A.L., Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, 2005. 13. Riva San Severino E. Riva San Severino R., Vaccaro V., Atlante delle smart city, Franco Angeli 14. Rizzo B. et Alii, Il territorio di San Marino. Indirizzi per un paesaggio in trasformazione, Inu Edizioni, 2006 15. Rizzo B., Palazzo A.L., Paesaggio, storia e partecipazione. La Convenzione Europea a San Marino, Officina Edizioni, 2009 |
4 | ICAR/21 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002038-4 -
ECONOMIA URBANA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma.
Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
Canale: CANALE I
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VEZZANI ANTONIO
(programma)
L’economia urbana combina elementi dell’economia e della geografia per studiare scelte effettuate nello spazio urbano e le dinamiche relative alle scelte effettuate.
(testi)
Il corso si articola in due parti. Nella prima parte del corso verranno presentati alcuni elementi microeconomici introduttivi e modelli di base dell’economia urbana. Verranno inoltre discussi i principali concetti e teorie alla base della materia, così come alcune tendenze di crescita e trasformazione delle città. Nella seconda parte verranno invece fornite e messe in pratica le conoscenze necessarie per valutare le politiche e gli investimenti su scala territoriale ed in particolare urbana. A questo scopo si presenterà l’analisi costi-benefici per i progetti di investimento insieme ad alcuni casi studio per facilitare la comprensione di come questa possa essere applicata a casi reali. In seguito gli studenti, divisi in gruppi, lavoreranno a degli elaborati che verranno presentati e discussi in classe. Prima parte
Governa, F. e Memoli, M. (2011). Geografia dell’urbano: spazi, politiche, pratiche della città. Carocci, Roma. O’Sullivan, A. (2012). Urban Economics, McGraw-Hill, Maidenhead Seconda parte d’Albergo, E., & De Leo, D. (Eds.). (2018). Politiche urbane per Roma: Le sfide di una Capitale debole. Sapienza Università Editrice. A.A. V.V. (2003). Guida all'analisi costi-benefici dei progetti di investimento (Fondi Strutturali, Fondo di Coesione e ISPA).
Canale: CANALE II
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Erogato presso
21002038-4 ECONOMIA URBANA in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 CANALE I VEZZANI ANTONIO
(programma)
L’economia urbana combina elementi dell’economia e della geografia per studiare scelte effettuate nello spazio urbano e le dinamiche relative alle scelte effettuate.
(testi)
Il corso si articola in due parti. Nella prima parte del corso verranno presentati alcuni elementi microeconomici introduttivi e modelli di base dell’economia urbana. Verranno inoltre discussi i principali concetti e teorie alla base della materia, così come alcune tendenze di crescita e trasformazione delle città. Nella seconda parte verranno invece fornite e messe in pratica le conoscenze necessarie per valutare le politiche e gli investimenti su scala territoriale ed in particolare urbana. A questo scopo si presenterà l’analisi costi-benefici per i progetti di investimento insieme ad alcuni casi studio per facilitare la comprensione di come questa possa essere applicata a casi reali. In seguito gli studenti, divisi in gruppi, lavoreranno a degli elaborati che verranno presentati e discussi in classe. Prima parte
Governa, F. e Memoli, M. (2011). Geografia dell’urbano: spazi, politiche, pratiche della città. Carocci, Roma. O’Sullivan, A. (2012). Urban Economics, McGraw-Hill, Maidenhead Seconda parte d’Albergo, E., & De Leo, D. (Eds.). (2018). Politiche urbane per Roma: Le sfide di una Capitale debole. Sapienza Università Editrice. A.A. V.V. (2003). Guida all'analisi costi-benefici dei progetti di investimento (Fondi Strutturali, Fondo di Coesione e ISPA). |
4 | SECS-P/06 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21010037 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE 2M
(obiettivi)
Impostazione e sviluppo del progetto delle strutture. Approfondimenti sul comportamento e la verifica degli elementi strutturali e delle strutture nel loro complesso, incluse le fondazioni, con riferimento alle azioni, inclusa l’azione sismica, ed alle prestazioni richieste anche con riferimento alla normativa vigente. Interazione della progettazione strutturale con gli altri aspetti progettuali, poiché il progetto dovrebbe coinvolgere tutti gli aspetti. Valutazione qualitativa e quantitativa delle prestazioni strutturali, dalla concezione allo sviluppo del progetto ed alla realizzazione dell’opera.
Canale: CANALE I
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NUTI CAMILLO
(programma)
In relazione al terzo semestre della LM in Progettazione Architettonica, l’offerta didattica si articola in quattro laboratori integrati, due per canale, rispettivamente di Progettazione Strutturale 2M (SSD: ICAR09) e di Progettazione Architettonica 2 M (SSD: ICAR14). L’integrazione dei due laboratori consiste nella condivisione di un progetto che nelle definizioni della Normativa Tecnica Nazionale sui lavori pubblici viene articolato in: Studio di Fattibilità, Progetto Preliminare, Definitivo ed Esecutivo, e che qui, per semplicità si definisce come prima e seconda fase. Si intende per prima fase quella associata a: Studio di Fattibilità-Progetto Preliminare – Progetto Definitivo, in una fase non molto sviluppata, e Seconda Fase: Progetto Definitivo, in versione più avanzata, ed Esecutivo, in una versione meno avanzata rispetto a quanto descritto nella Normativa Tecnica Nazionale, ad esempio senza arrivare a formulare i capitolati e i computi metrici estimativi, ma definendo anche con un certo dettaglio gli elementi che compongono il progetto, oltre a fornire la relazione tecnica giustificativa, sia delle scelte che della valutazione delle sollecitazioni e relativa verifica di sicurezza.
(testi)
Verranno discussi in condivisione tra le due discipline gli aspetti che conducono ad un’opera sostenibile anche dal punto strutturale, per arrivare ad una soluzione che oltre ai carichi verticali, consenta un adeguato comportamento anche nei confronti dell’azione sismica. Si individuerà eventualmente una porzione significativa del progetto che, sviluppato completamente nel laboratorio di progettazione architettonica 2M, possa essere sviluppata anche nel laboratorio di progettazione strutturale 2m sino alle fasi più avanzate previste in quest’ultimo corso. Si valuteranno assieme le implicazioni di possibili scelte alternative, sia adottando tipiche soluzioni strutturali più tradizionali che di tipo più avanzato ed innovativo, quali ad esempio l’isolamento sismico alla base. Si individuano quindi le principali scelte relative alle tipologie strutturali, in relazioni a possibili materiali da utilizzare nella struttura. Saranno discusse le alternative nelle scelte degli orizzontamenti, nel sistema resistente sia in relazione alla destinazione d’uso che alla configurazione architettonica, tenendo conto delle azioni di progetto da considerare, che dipendono anche dalla localizzazione dell’opera. La verifica del modello rappresentativo, consentirà, durante lo svolgimento del progetto, di confrontare possibili soluzioni anche locali, controllando le implicazioni che le scelte comportano anche a livello di dettagli costruttivi architettonici. Le tavole strutturali saranno sviluppate sino ad un livello piuttosto avanzato di dettaglio esecutivo, per comprendere le difficoltà realizzative e di cantiere che inevitabilmente condizionano le scelte anche a livello architettonico DISPENSE DEL CORSO
SCARICABILI PER STUDENTI ISCRITTI ONLINE DAL SITO DEL CORSO Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato LINK: http://design.rootiers.it/labstrutture/ Quaderno aicap N.2 PROGETTO DI UN EDIFICIO IN C.A. CON E SENZA ISOLAMENTO SISMICO ALLA BASE aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PER APPROFONDIMENTI DI DINAMICA Dynamics of Structures (4th Edition) (Prentice-Hall International Series in Civil Engineering and Engineering Mechanics) 4th Edition by Anil K. Chopra
Canale: CANALE II
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LAVORATO DAVIDE
(programma)
1 RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE:
(testi)
1.1 Risposta delle strutture in campo lineare 1.1.1. L’oscillatore semplice. - Oscillazioni libere e forzate con e senza smorzamento - Risposta di un oscillatore semplice ad un sisma: Integrale di Duhamel (equazione e parametri fondamentali) - Spettro di risposta elastico (accelerazione, velocità, spostamento). 1.1.2. Sistemi strutturali elastici a più gradi di libertà a masse concentrate. - Oscillazioni libere - Analisi dinamica di strutture complesse, - approcci semplificati (coordinate generalizzate) - Analisi modale, cenni 1.2. RISPOSTA SISMICA DELLE STRUTTURE IN CAMPO NON LINEARE. - Duttilità di una sezione e di un elemento strutturale in ca per azioni monotone e cicliche. - Cerniera plastica - Oscillatore semplice con comportamento elasto-plastico sotto azione sismica, criteri di equivalenza con la risposta elastica - Spettri di risposta non lineari (spettri di progetto) - Coefficiente di struttura: definizione e metodi di valutazione. 2. PROGETTO A DUTTILITÀ CONTROLLATA IN ZONA SISMICA - Modellazione di strutture per valutare la risposta sismica. - Indicazioni normative italiane e straniere (NTC e Eurocodice n. 2 e n. 8). - Duttilità dei sistemi strutturali in c. a. (telai, pareti, misti telaio pareti e deformabili torsionalmente) - Criteri per la buona progettazione delle strutture in ca in zona sismica - Esempi di progettazione in zona sismica di strutture in c.a. - Progetto di fondazioni superficiali 3. RICHIAMI E APPROFONDIMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI - Caratterizzazione meccanica dei materiali e legami semplificati secondo normativa (NTC e Eurocodice n.2 e n.8) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite ultimi (SLU; sforzo normale, flessione, pressoflessione e taglio) - Richiami per Progetto e verifica secondo gli Stati limite di esercizio (SLE; flessione) - Progetto e verifica agli SLU per sollecitazione di presso flessione deviata - Progetto e verifica agli SLU: costruzione Domini di resistenza M-N per elementi pressoinflessi in ca - Progetto e verifica agli SLU a di elementi in c.a per sollecitazione di Torsione - Progetto e verifica agli SLU di solette e piastre in c.a. - Progetto e verifica agli SLU per fondazioni superficiali in ca 4. ELABORAZIONE DI UN PROGETTO PER UNA STRUTTURA IN C.A. IN ZONA SISMICA (SECONDO NORMATIVE NTC E EUROCODICE N.2 E N.8): 4.1. Progetto e verifica di un solaio - Tipologie di solaio - Norme tecniche vigenti - Definizione del Sistema strutturale, tessitura del solaio Pre-dimensionamento geometrie del solaio (sezioni,etc) - Analisi e combinazioni dei carichi elementari agenti sul solaio - Modellazione del solaio per determinarne le sollecitazioni di momento e taglio - Modellazione numerica del solaio (Sap 2000) - Progetto e verifica di solai - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) 4.2. Progetto e verifica di una struttura in calcestruzzo armato ( c.a. ) - Definizione dell’azione sismica (per una data pericolosità sismica di sito) e calcolo dell’azione per il progetto/verifica delle strutture (spettro di risposta) - Analisi e combinazioni dei Carichi elementari - Definizione del Sistema strutturale - illustrazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni (NTC italiane e Eurocodice n.2 e n.8) - Strutture resistenti alla azione sismica, modello strutturale 3D (definizione travi, pilastri, setti, nodi, scale, solette, fondazioni) modellazione numerica delle strutture (Sap 2000) - Sollecitazioni sulle strutture – progettazione e analisi statica prevista dalle normativa italiana e dall’Eurocodice - Definizione tipologia e comportamento strutturale - Progetto secondo gerarchia delle resistenze - Pre-dimensionamento, progetto e verifica di elementi strutturali (travi, solette, piastre, pilastri, setti, nodi e scale) - Definizione della capacità portante del terreno - Progetto e verifica di fondazioni superficiali - Dettagli costruttivi - Preparazione delle Tavole progettuali (strutturale) - Cenni sui criteri per l'adeguamento e miglioramento sismico delle diverse tipologie strutturali - Tecniche avanzate di protezione sismica delle costruzioni (dissipazione e isolamento alla base) Dispense del corso scaricabili dal sito del corso (http://design.rootiers.it/labstrutture/) Progettazione Strutturale 2M (A-B) / Introduzione alla Progettazione Strutturale - Prof. Camillo Nuti, Davide Lavorato. Le dispense sono anche distribuite dal docente.
Libri di testo: Quaderno aicap N.2 PROGETTO DI UN EDIFICIO IN C.A. CON E SENZA ISOLAMENTO SISMICO ALLA BASE aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso DETTAGLI COSTRUTTIVI di STRUTTURE in CALCESTRUZZO ARMATO aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso PROGETTAZIONE SISMICA DI EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL’USO dell’EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 aicap - Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso |
8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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21002040 -
PROGETTO DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
(obiettivi)
Conoscenza critica ed operativa della cultura del restauro, della conservazione e della ricostruzione in ambito archeologico, architettonico e nei contesti ambientali di interesse storico-artistico. Attraverso esercitazioni di studio o di progetto si propone di approfondire la lettura filologica e costruttiva dei diversi temi presentati durante il corso.
Canale: CANALE I
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PORRETTA PAOLA
(programma)
Il programma del corso è diviso in tre parti.
(testi)
1) Studio della cultura del restauro archeologico, con particolare riferimento a Roma (Foro Romano, Palatino, Fori Imperiali). Le lezioni sono dedicate alla storia delle trasformazioni e dei riusi che hanno accompagnato la perdita dell'identità architettonica originaria dei luoghi dell’antico fino al momento della sua riproposizione intenzionale a partire dalla seconda metà del Settecento. Di questa nuova tradizione si analizzano in dettaglio le diverse manifestazioni nel corso degli ultimi due secoli: scavi, restauri, ricostruzioni, anastilosi e progetti di valorizzazione. 2) Lezioni e/o conferenze su temi generali inerenti alla cultura del restauro e alle sue implicazioni interdisciplinari. 3) Esercitazioni in piccoli gruppi di studio (analisi critica di progetti architettonici sul patrimonio). Parte 1 del programma
- I. Insolera, Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970, Roma 1962. - R. Krautheimer, Roma. Profilo di una città, 312-1308, Roma 1981 (1° ed. 1980). - I. Insolera-F. Perego, Archeologia e città. Storia moderna dei Fori di Roma, Bari 1983. - M. Jonsson, La cura dei monumenti alle origini. Restauro e scavo di monumenti antichi a Roma 1800-1830, Stockholm 1986. - S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico, in S. Settis (a cura di), Memoria dell'antico nell'arte italiana, vol. III, Dalla tradizione all'archeologia, Torino 1986, pp. 373-486. - S. Casiello, Problemi di conservazione e restauro nei primi decenni dell’Ottocento, in Id. (a cura di), Restauro tra metamorfosi e teorie, Napoli 1992. - E. Pallottino, Roma 1846-1878: restauro di monumenti antichi tra rappezzi mimetici e ricostruzioni semplificate, in Ricerche di Storia dell'arte, 52, 1994, pp.69-71. - P. D'Orsi, Roma: Pantheon, Portico degli Dei Consenti, Colosseo. Tre monumenti antichi restaurati a metà Ottocento, in Ricerche di Storia dell'arte, 52, 1994, pp.72-77. - E. Pallottino, Restauro e ricostruzione dell'antico, dopo le esperienze del Governatorato di Roma e i loro precedenti ottocenteschi, in L. Prisco (a cura), Architettura moderna a Roma e nel Lazio, 1920-1945. Conoscenza e tutela, Roma 1996, pp. 55-62. - S. Casiello (a cura di), Verso una storia del restauro. Dall'età classica al primo Ottocento, Firenze 2008. - P. Porretta, Antonio Muñoz e via dei Fori Imperiali a Roma, in E. Pallottino (a cura di), Architetti e archeologi costruttori d’identità, in Ricerche di Storia dell’arte, 95, 2008, pp. 30-43. Parte 2 e 3 del programma - A. Ricci, Attorno alla nuda pietra. Archeologia e città tra identità e progetto, Roma 2006. - E. Pallottino (a cura di), Architetti e archeologi costruttori d’identità, in Ricerche di Storia dell’arte, 95, 2008, pp. 30-43. - D. Manacorda, R. Santangeli Valenzani, L. Franciosini, E. Pallottino, S. Picciola, A. Carlini, P. Porretta (a cura di), Arch.it.arch, dialoghi di archeologia e architettura, seminari 2005|2006, Roma 2009. - E. Pallottino (a cura di), Roma, Torre dei Conti. Ricerca, formazione, progetto, in Ricerche di Storia dell'arte, n. 108, 2012. - P. Porretta, L'invenzione moderna del paesaggio antico della Banditaccia. Raniero Mengarelli a Cerveteri, Roma 2019. Le slide delle lezioni saranno messe a disposizione di tutti gli studenti frequentanti. Testi specifici verranno forniti durante il corso.
Canale: CANALE II
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STABILE FRANCESCA ROMANA
(programma)
Cultura del patrimonio e architettura regionalista.
(testi)
Dal revival Medioevale al Modernismo: storia, studi e progetti. Gustavo Giovannoni: diradamento edilizio e decentramento residenziale. Attraverso il confronto tra una serie di riflessioni teoriche e interventi edilizi è possibile rileggere le differenti declinazioni dei principi proposti da Giovannoni nell’ambito del dibattito sull’uso e la forma della città. Un dibattito alimentato da un vasto fronte di architetti e cultori di architettura, guidato da Giovannoni e dall’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura, che individua nell’architettura storica e nella pittoresca disposizione della città stratificata un possibile modello urbano ed edilizio, sia per gli interventi di diradamento edilizio che di decentramento residenziale. È evidente in quest’approccio ambientista anche il riferimento ad una serie di influenze culturali europee: i principi di estetica urbana di Camillo Sitte, Charles Buls, Joseph Stübben e l’idea di città giardino di Ebenezer Howard e Raymond Unwin. Il tema dell’ambientismo costituisce, così, tra gli anni Dieci e Venti del Novecento, un principio fondante per il progetto urbano e architettonico configurato sia sulle istanze moderne dell’Edilizia cittadina che sul riconoscimento e la reinterpretazione dei diversi caratteri d’arte e d’ambiente che distinguono paesi, città e regioni. Un indirizzo culturale che si può riconosce in una serie di interventi realizzati a Roma come il quartiere San Saba, città giardino Aniene a Montesacro, Ostia Nuova, la borgata giardino Garbatella, i cui caratteri urbani e architettonici fanno riferimento alle teorie di Giovannoni e allo stretto rapporto tra "Vecchie città ed edilizia nuova". - P. MARCONI, "Il restauro architettonico. Mentalità, ideologie, pratiche", in "Storia dell'architettura italiana. Il secondo Novecento", a cura di F. dal Co, Electa, Milano, 1997, pp. 368-391
- G. CIUCCI, G. MURATORE [a cura di], "Storia dell’architettura italiana - Il primo Novecento", Electa, Milano 2004, in particolare G. MURATORE, "Uno sperimentalismo eclettico", pp. 10-37; G. ZUCCONI, "Gli anni dieci tra riscoperte regionali e aperture internazionali", pp. 38-55; G. MURATORE, "Edilizia e architetti a Roma negli anni venti", pp. 74-99; S. PORETTI, "Modernismi e autarchia", pp. 442-476. - P. MARCONI, "Il recupero della bellezza", Skira, Milano 2005, in particolare, "L’architettura regionalista e il restauro come replica", pp. 8-27. - F.R. STABILE, in F.R. STABILE, M. ZAMPILLI, C. CORTESI [a cura di], "Centri storici minori. Progetti per il recupero della bellezza", Gangemi editore, Roma 2009. - F.R. STABILE, "La Garbatella a Roma. Architettura e regionalismo", Editrice Librerie Dedalo, Roma 2012, pp. 47-66. - G. BONACCORSO, F. MOSCHINI (a cura di), Gustavo Giovannoni e l’architetto integrale, Atti del convegno internazionale Accademia Nazionale di San Luca 25-27 novembre 2015, Roma 2019. |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
21002042 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
L'obiettivo formativo della prova finale è consentire agli studenti la produzione di contenuti culturali che rappresentino la sintesi degli interessi maturati e delle capacità acquisite durante il corso di studi. Questi contenuti culturali corrispondono alla produzione di una tesi di laurea, che è un elaborato originale realizzato su temi scientifici e culturali concordati col relatore.
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10 | 125 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||
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