Insegnamento
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Ore Lezione
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS 2 III ANNO ALLEGATO 2 - (visualizza)
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21801028 -
SCIENZA POLITICA
(obiettivi)
LA POLITICA INCLUDE TUTTE QUELLE ATTIVITÀ CHE RIGUARDANO L’ACQUISIZIONE, L’ORGANIZZAZIONE, LA DISTRIBUZIONE E L’ESERCIZIO DEL POTERE NELL’AMBITO DI UNO STATO, OVVERO FRA GLI STATI. IL POTERE È POLITICO QUANDO LE SUE DECISIONI POSSONO ESSERE FATTE VALERE NEI RIGUARDI DI CIASCUN COMPONENTE DI UNA COLLETTIVITÀ, ANCHE CON IL RICORSO ALLA FORZA. FIN DALL’ANTICHITÀ, QUINDI, LA RIFLESSIONE SULLA POLITICA SI IMPONE COME LO STUDIO DEL POTERE E LA RICERCA DELLA MIGLIOR FORMA DI GOVERNO: ACQUISIZIONE, UTILIZZAZIONE, CONCENTRAZIONE/DISTRIBUZIONE, LEGITTIMITÀ DEL POTERE SONO I GRANDI TEMI SUI QUALI SI SOFFERMA L’INTERESSE DEGLI STUDIOSI DI POLITICA DA ARISTOTELE FINO AD OGGI. PARTITA DA QUESTI PRESUPPOSTI TEORICI, LA SCIENZA POLITICA SI È AFFERMATA POI COME LO STUDIO E LA RICERCA SUI DIVERSI ASPETTI DELLA REALTÀ POLITICA ATTRAVERSO IL METODO DELLE SCIENZE EMPIRICHE. AL DI LÀ DELLE VARIE METODOLOGIE POI SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLMENTE UTILIZZATE (METODI DI COMPARAZIONE, STUDI DEL CASO SINGOLO) E DEI VARI APPROCCI (RATIONAL CHOICE, NEO-ISTITUZIONALISMO), AL CENTRO DELL’INTERESSE DELLA SCIENZA POLITICA STA IL TENTATIVO DI SPIEGARE I FENOMENI E I PROCESSI DELLA POLITICA, SIA NELLA LORO DIMENSIONE INTERNA CHE IN QUELLA INTERNAZIONALE E SOVRASTATALE. SU QUESTE PREMESSE, IL CORSO HA PER OGGETTO L’ILLUSTRAZIONE E L’ANALISI DEI PRINCIPALI CONCETTI, PROBLEMI E TEORIE AFFRONTATI DALLA SCIENZA POLITICA CONTEMPORANEA.
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9
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SPS/04
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
BIETTIVI FORMATIVI IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI E DA TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI E MANAGER RELATIVE A ESPERIENZE AZIENDALI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMPRESA. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING.
PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE.
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201483 -
DIRITTO DELL'AMBIENTE
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21201403 -
ECONOMIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE D'INTRODURRE GLI STUDENTI AI TEMI DELLO SVILUPPO ECONOMICO. CON QUESTO OBIETTIVO SARANNO ESAMINATI: LA POSIZIONE DEI PAESI A BASSO REDDITO E DEI PAESI EMERGENTI NELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE; LE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO E I FATTORI DI ACCRESCIMENTO DEL BENESSERE DELLE POPOLAZIONI; LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE; LE POLITICHE ATTUATE DAI GOVERNI E DALLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER RIDURRE LE DISTANZE TRA PAESI RICCHI E PAESI POVERI. GLI STUDENTI ISCRITTI AD ALTRE FACOLTÀ DI ROMA TRE POSSONO SOSTENERE UTILMENTE LE PROVE D'ESAME SE DOTATI DI CONOSCENZE DI BASE ACQUISITE IN UN CORSO ISTITUZIONALE DI ECONOMIA. GLI STUDENTI STRANIERI POSSONO SU RICHIESTA SOSTENERE LE PROVE D'ESAME IN LINGUA INGLESE.
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9
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SECS-P/02
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
Canale: MZ
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
IT: I contenuti essenziali del corso sono i seguenti:
1. Il sistema finanziario, il sistema reale e l’intermediazione 2. Le teorie dell’intermediazione finanziaria 3. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria 4. Gli strumenti finanziari 5. I mercati finanziari 6. L’intermediazione creditizia 7. L’intermediazione mobiliare 8. L’intermediazione assicurativa 9. La regolamentazione nel sistema finanziario 10. Le innovazioni regolamentari e la vigilanza del sistema finanziario 11. La politica monetaria e il controllo del credito 12. I sistemi di pagamento
( testi)
Nadotti, Porzio, Previati. Economia degli intermnediari finanziari, ultima edizione
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9
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201492 -
ECONOMIA PUBBLICA
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21201501 -
ECONOMIA DEL LAVORO
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL CORSO: IL CORSO SI PROPONE UN DUPLICE SCOPO: DA UN LATO, APPROFONDIRE LA MACRO E LA MICROECONOMIA DEL MERCATO DEL LAVORO; DALL'ALTRO, ANALIZZARE LA RECENTE EVOLUZIONE DELLE DINAMICHE E DELLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO. SOTTO IL PROFILO MACRO SI INCONTRANO PRINCIPALMENTE I PROBLEMI DELLA DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI OCCUPAZIONE E DELLA SUA COMPOSIZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE E DELLA RELAZIONE CON IL TASSO DI INFLAZIONE; SOTTO IL PROFILO MICRO, I PROBLEMI RELATIVI ALL'UTILIZZAZIONE DEL FATTORE-LAVORO DA PARTE DELLE IMPRESE, IN PARTICOLARE QUELLI DELLA RETRIBUZIONE, DEL COSTO DEL LAVORO, DELLA FORMAZIONE DEL CAPITALE UMANO E DELLA DINAMICA DI ASSUNZIONI E DI LICENZIAMENTI. CON RIFERIMENTO AI RECENTI FENOMENI EVOLUTIVI DEL MERCATO DEL LAVORO, IL CORSO SI PROPONE SIA DI ANALIZZARNE GLI ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI, SIA DI INDIVIDUARNE LE IMPLICAZIONI PER LA POLITICA ECONOMICA E PER LE SCELTE DEGLI AGENTI ECONOMICI. MODALITÀ DI ESAME: L’ESAME CONSISTE IN UNA PROVA SCRITTA, CON DOMANDE APERTE. L’ESAME PREVEDE ANCHE LA COMPILAZIONE DI UNA TESINA EMPIRICA DA PARTE DEGLI STUDENTI SU UNO DEI TEMI TRACCIATI NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO (VD PROGRAMMA SOTTO). PER LA COMPILAZIONE DELLE TESINE IL DOCENTE INDICHERÀ DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SPECIFICI, A SECONDO DELLA TESINA SCELTA DALLO STUDENTE, E SARANNO DISTRIBUITE DELLE DISPENSE, DISPONIBILI SULLA PAGINA WEB DEL DOCENTE. PER I FREQUENTANTI LA TESINA PUÒ ESSERE SVOLTA ANCHE IN GRUPPI DI 2-3 STUDENTI E PUÒ ESSERE PRESENTATA IN CLASSE IN FORMA SEMINARIALE. PER I NON FREQUENTATI LA TESINA È INDIVIDUALE E VIENE PRESENTATA SUBITO DOPO LA PROVA SCRITTA. POSSIBILITÀ DI SVOLGERE L’ESAME E LA TESINA ANCHE IN INGLESE.
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TRIDICO PASQUALE
( programma)
PARTE TEORICA:
LA DOMANDA DI LAVORO; L’OFFERTA DI LAVORO; IL MODELLO CLASSICO DELL'OCCUPAZIONE E DELL'INFLAZIONE; IL MODELLO DELL'OCCUPAZIONE IN KEYNES; CURVA DI PHILLIPS; MODELLO DI FRIEDMAN, TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE E TEORIA “JOB SEARCH”; LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA (SALARI DI EFFICIENZA, CONTRATTI IMPLICITI, MODELLO INSIDERS-OUTSIDERS); TASSO DI DISOCCUPAZIONE DI EQUILIBRIO (NAIRU).
PARTE EMPIRICA:
EVOLUZIONE DELLE CARATTERISTICHE QUANTITATIVE E STRUTTURALI DELL'OCCUPAZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE, DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA DI LAVORO; TASSI GENERICI E SPECIFICI DI DISOCCUPAZIONE, DI OCCUPAZIONE, DI ATTIVITÀ; DISOCCUPAZIONE MERIDIONALE, GIOVANILE, FEMMINILE; ORARIO DI LAVORO, COSTO DEL LAVORO, CONTRATTAZIONE SALARIALE; PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ; NUOVE TIPOLOGIE DI RAPPORTI LAVORATIVI; RIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO LEGGE 30/2003 (LEGGE BIAGI), LEGGE 196/1997 (PACCHETTO TREU); FLESSIBILITÀ, AMMORTIZZATORI SOCIALI, FLEXICURITY; POLITICHE SOCIALI, WELFARE E SITEMA PENSIONISTICO; LAVORO SOMMERSO O IRREGOLARE; LAVORO INTERINALE, AGENZIE PER IL LAVORO, CENTRI PER L’IMPIEGO; LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO, LAVORO INDIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO; POLITICHE NAZIONALI PER LO SVILUPPO DELL'OCCUPAZIONE; POLITICHE EUROPEE PER L’OCCUPAZIONE; CONFRONTI EUROPEI: PERFORMANCE, SISTEMI DI WELFARE, MERCATI DEL LAVORO, ETC.; RECENTE CRISI FINANZIARIA E IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO.
( testi)
TESTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI MACROECONOMIA : OCCUPAZIONE, INFLAZIONE, TASSO DI CAMBIO E CONTRATTAZIONE SALARIALE / WENDY CARLIN, DAVID SOSKICE. BOLOGNA: CLUEB EDITORE, 1992. SOLO I CAPITOLI: 1,2,3,4,6.
SOLO PER I NON FREQUENTATI: LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH, PREPARARLA SU : 1. TEORIE DELLA DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA / A CURA DI MARINA MURAT E SERGIO PABA. BOLOGNA: IL MULINO, 1992. (SOLO INTRODUZIONE DI M. MURAT E S. PABA, E I CAPITOLO DI J. YELLEN). 2. LA DISOCCUPAZIONE, DI P. SINCLAIR, IL MULINO, 1989 (SOLO CAPITOLO 10). 3. LA DISOCCUPAZIONE: MODELLI, DIAGNOSI E STRATEGIE PER IL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA / ELIANA BAICI, MANUELA SAMEK LODOVICI. CAROCCI EDITORE, 2001 (SOLO CAP. 4 PARAGRAFO 3, PP. 171-177). 4. MANUALE DI ECONOMIA DEL LAVORO, BRUCCHI LUCCHINO (A CURA DI), IL MULINO, 2001 (SOLO CAP. 9 E CAP. 14). 5. MERCATI, STRATEGIE E ISTITUZIONI, DI G. ECCHIA E G. GOZZI, IL MULINO, 2002 (SOLO CAP. 21 PAR.3, PP. 440-446). (IL MATERIALE AI PUNTI 1-5 E’ DISPONIBILE IN FOTOCOPIE NELLA BIBLIOTECA DI ECONOMIA)
PER I FREQUENTATI: SONO ESONERATI DAL MATERIALE AI PUNTI 1-5. LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH VIENE APPROFONDITA DURANTE LE LEZIONI CON SPECIFICHE SLIDE DATE DAL DOCENTE.
PER LA PARTE EMPIRICA IL DOCENTE SUGGERIRÀ E DISTRIBUIRÀ DI VOLTA IN VOLTA TESTI, FOTOCOPIE, APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI, SLIDES, ARTICOLI.
ESAME: TESINA + ESAME SCRITTO (SOLO SULLA PARTE TEORICA). LA TESINA VERTE SUGLI ARGOMENTI DELLA PARTE EMPIRICA.
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9
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SECS-P/01
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201503 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È LA LETTURA DEI PRINCIPALI AVVENIMENTI RELATIVI AL COMMERCIO INTERNAZIONALE, MEDIANTE L’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI ANALITICI DI BASE. IN PARTICOLARE: A) LA STRUTTURA DEI TASSI DI CAMBIO E LA BILANCIA DEI PAGAMENTI; B) L’ANALISI DEI MODELLI TRADIZIONALI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE; C) I NUOVI SVILUPPI TEORICI, LE COSIDDETTE TEORIE MODERNE, CHE, A PARTIRE DEGLI ANNI 60, ABBANDONANO LE IPOTESI E LE PREVISIONI DEI MODELLI TRADIZIONALI; D) LE RECENTI POLITICHE COMMERCIALI, CHE COMPRENDONO LE POLITICHE TARIFFARIE (DAZI, CONTINGENTAMENTI, ECC) E IL NEOPROTEZIONISMO (BARRIERE NON TARIFFARIE, DUMPING, ECC); F)LE PROBLEMATICHE RELATIVE AI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. TUTTI GLI ARGOMENTI SARANNO ANALIZZATI SIA SOTTO IL PROFILO TEORICO, SIA ATTRAVERSO UN APPROCCIO EMPIRICO, MEDIANTE LA VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI DOCUMENTI E INDICATORI ECONOMICI, PUBBLICATI DAGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, DURANTE IL CORSO.
SI CONSIGLIANO GLI STUDENTI STRANIERI (ERASMUS) DI PRENDERE CONTATTO CON IL DOCENTE ED I SUOI COLLABORATORI, PER CONCORDARE EVENTUALI MODIFICHE AI CONTENUTI DEL CORSO.
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21201503-1 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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4,5
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SECS-P/01
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60
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
21201503-2 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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4,5
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SECS-P/01
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30
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
21201526 -
ECONOMIA INDUSTRIALE
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE UNA INTRODUZIONE AI PRINCIPALI TEMI DELLA ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE, DELLE POLITICHE PER LA CONCORRENZA E LA REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI.
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9
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SECS-P/01
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60
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201530 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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21201530-1 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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6
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SECS-P/10
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40
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201530-2 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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3
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SECS-P/10
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20
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201536 -
LABORATORIO DI ANALISI URBANA
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21201536-3 -
LABORATORIO DI ANALISI URBANA 3
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3
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SECS-P/02
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20
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201536-2 -
LABORATORIO DI ANALISI URBANA 2
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3
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SECS-P/08
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20
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201536-1 -
LABORATORIO DI ANALISI URBANA 1
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3
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SECS-P/12
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20
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201549 -
ECONOMIA DELLA CULTURA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE GLI STUDENTI ALL’ANALISI ECONOMICA E GESTIONALE DEL SETTORE CULTURALE, CON PARTICOLARE APPROFONDIMENTO NEL CAMPO DEL PATRIMONIO CULTURALE E DELLO SPETTACOLO DAL VIVO NELL’ESPERIENZA ITALIANA. DURANTE IL CORSO VENGONO ORGANIZZATI SEMINARI E INCONTRI CON RESPONSABILI DI ISTITUZIONI MUSEALI ED ESPOSITIVE, NONCHÉ CON DIRIGENTI DI IMPRESE CHE OPERANO NEL CAMPO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. GLI STUDENTI STRANIERI PROVENIENTI DA PAESI DELL’UE POSSONO, NELL’ULTIMA PARTE DEL CORSO, RELATIVA ALLE POLITICHE CULTURALI, STUDIARE E APPROFONDIRE QUELLE DEL LORO PAESE DI PROVENIENZA.
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9
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SECS-P/02
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60
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201580 -
DIRITTO DEL LAVORO
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI DEL CORSO RIGUARDANO L’APPRENDIMENTO DELLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO DEL LAVORO CON RIFERIMENTO SIA AL RAPPORTO DI LAVORO PRIVATO SIA AL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL CORSO INOLTRE MIRA ALL’ACQUISIZIONE DEI PRINCIPI E NOZIONI ESSENZIALI DEL DIRITTO SINDACALE.
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CIUCCIOVINO SILVIA
( programma)
Il corso è articolato in due moduli didattici. Il primo modulo didattico riguarda la parte generale ed il diritto sindacale (Introduzione allo studio del diritto del lavoro. I confini ed il significato del diritto del lavoro. L’evoluzione storica e le tendenze attuali. Le fonti. I principi costituzionali. Le fonti europee ed internazionali. Lineamenti del diritto sindacale. La libertà sindacale e l’organizzazione sindacale. I diritti sindacali e la loro tutela con particolare riferimento all’art. 28 dello Statuto dei lavoratori. Il contratto collettivo: la struttura della contrattazione collettiva, l’inderogabilità e l’efficacia del contratto collettivo, i rapporti tra contratti collettivi di diverso livello, il rapporto tra legge e contratto collettivo. Lo sciopero e le altre forme di lotta sindacale; lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Il secondo modulo ha ad oggetto il rapporto di lavoro (I contratti di lavoro: subordinato, autonomo, coordinato. Le forme contrattuali flessibili. Le forme di acquisizione indiretta del lavoro. Il contratto di lavoro subordinato: i requisiti soggettivi ed oggettivi. Gli obblighi del prestatore di lavoro: collaborazione, diligenza, obbedienza, fedeltà. I poteri del datore di lavoro. La tutela della persona, della dignità e libertà del lavoratore. I divieti di discriminazione. I diritti del lavoratore: retribuzione, ferie, riposi, congedi, diritto alla salute e sicurezza. Il contenuto della prestazione lavorativa: le mansioni, l’orario di lavoro. L’estinzione del rapporto di lavoro: i licenziamenti individuali. La crisi dell’impresa e le eccedenze di personale: cassa integrazione guadagni, contratti di solidarietà, trasferimento d’azienda, licenziamenti collettivi. La tutela dei diritti del prestatore di lavoro; le rinunzie e transazioni; la prescrizione. I servizi per l’impiego e la tutela del lavoratore sul mercato del lavoro.
( testi)
- G. Santoro Passarelli - Diritto dei lavori e dell'occupazione - Giappichelli- Ultima edizione
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9
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IUS/07
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS 2 II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
BIETTIVI FORMATIVI IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI E DA TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI E MANAGER RELATIVE A ESPERIENZE AZIENDALI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMPRESA. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING.
PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE.
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
Canale: MZ
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
IT: I contenuti essenziali del corso sono i seguenti:
1. Il sistema finanziario, il sistema reale e l’intermediazione 2. Le teorie dell’intermediazione finanziaria 3. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria 4. Gli strumenti finanziari 5. I mercati finanziari 6. L’intermediazione creditizia 7. L’intermediazione mobiliare 8. L’intermediazione assicurativa 9. La regolamentazione nel sistema finanziario 10. Le innovazioni regolamentari e la vigilanza del sistema finanziario 11. La politica monetaria e il controllo del credito 12. I sistemi di pagamento
( testi)
Nadotti, Porzio, Previati. Economia degli intermnediari finanziari, ultima edizione
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9
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
BIETTIVI FORMATIVI IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI E DA TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI E MANAGER RELATIVE A ESPERIENZE AZIENDALI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMPRESA. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING.
PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE.
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
Canale: MZ
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
IT: I contenuti essenziali del corso sono i seguenti:
1. Il sistema finanziario, il sistema reale e l’intermediazione 2. Le teorie dell’intermediazione finanziaria 3. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria 4. Gli strumenti finanziari 5. I mercati finanziari 6. L’intermediazione creditizia 7. L’intermediazione mobiliare 8. L’intermediazione assicurativa 9. La regolamentazione nel sistema finanziario 10. Le innovazioni regolamentari e la vigilanza del sistema finanziario 11. La politica monetaria e il controllo del credito 12. I sistemi di pagamento
( testi)
Nadotti, Porzio, Previati. Economia degli intermnediari finanziari, ultima edizione
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9
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
BIETTIVI FORMATIVI IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI E DA TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI E MANAGER RELATIVE A ESPERIENZE AZIENDALI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMPRESA. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING.
PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE.
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
Canale: MZ
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
IT: I contenuti essenziali del corso sono i seguenti:
1. Il sistema finanziario, il sistema reale e l’intermediazione 2. Le teorie dell’intermediazione finanziaria 3. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria 4. Gli strumenti finanziari 5. I mercati finanziari 6. L’intermediazione creditizia 7. L’intermediazione mobiliare 8. L’intermediazione assicurativa 9. La regolamentazione nel sistema finanziario 10. Le innovazioni regolamentari e la vigilanza del sistema finanziario 11. La politica monetaria e il controllo del credito 12. I sistemi di pagamento
( testi)
Nadotti, Porzio, Previati. Economia degli intermnediari finanziari, ultima edizione
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
BIETTIVI FORMATIVI IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI E DA TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI E MANAGER RELATIVE A ESPERIENZE AZIENDALI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMPRESA. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING.
PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE.
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SECS-P/08
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
Canale: MZ
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
IT: I contenuti essenziali del corso sono i seguenti:
1. Il sistema finanziario, il sistema reale e l’intermediazione 2. Le teorie dell’intermediazione finanziaria 3. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria 4. Gli strumenti finanziari 5. I mercati finanziari 6. L’intermediazione creditizia 7. L’intermediazione mobiliare 8. L’intermediazione assicurativa 9. La regolamentazione nel sistema finanziario 10. Le innovazioni regolamentari e la vigilanza del sistema finanziario 11. La politica monetaria e il controllo del credito 12. I sistemi di pagamento
( testi)
Nadotti, Porzio, Previati. Economia degli intermnediari finanziari, ultima edizione
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SECS-P/11
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS 2 II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201494 -
MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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SECS-S/06
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Attività formative di base
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MATEMATICA PER L'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO ALL’ACQUISIZIONE DEL METODO MATEMATICO COME STRUMENTO DI INDAGINE FONDAMENTALE PER LE DISCIPLINE ECONOMICHE.
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
ALGEBRA LINEARE. SPAZI VETTORIALI; NORMA E PRODOTTO SCALARE IN SPAZI N-DIMENSIONALI, DIPENDENZA E INDIPENDENZA LINEARE; DIMENSIONE, BASI; RANGO, MATRICI; ALGEBRA DELLE MATRICI; MATRICE INVERSA; MATRICE SIMMETRICA, DETERMINANTE; CARATTERISTICA O RANGO DI UNA MATRICE; SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI; SOLUZIONI, SISTEMI OMOGENEI, AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZIO, POTENZA DI UNA MATRICE, DIAGONALIZZAZIONE DI MATRICI, AUTOVALORI DI MATRICI SIMMETRICHE, PROPRIETA’ DEGLI AUTOVALORI. FUNZIONI REALI DI PIU’ VARIABILI REALI. NOZIONI TOPOLOGICHE, NOZIONI METRICHE, FUNZIONI DEFINITE TRA SPAZI EUCLIDEI, GRAFICI, CURVE DI LIVELLO, FUNZIONI LINEARI, FUNZIONI QUADRATICHE, FUNZIONI CONTINUE, FUNZIONI CONCAVE E FUNZIONI CONVESSE. CALCOLO DIFFERENZIALE IN PIU’ VARIABILI. DERIVATE PARZIALI, DIFFERENZIALE, DERIVATA LUNGO UNA CURVA, DERIVATA DIREZIONALE E GRADIENTE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, MATRICE HESSIANA, TEOREMA DI SCHWARTZ. FUNZIONI IMPLICITE. DEFINIZIONI; STATICA COMPARATA, TEOREMA DELLA FUNZIONE INVERSA FORME QUADRATICHE. DEFINIZIONI, SEGNO DELLE FORME QUADRATICHE, MINORI PRINCIPALI DI UNA MATRICE. OTTIMIZZAZIONE LIBERA E VINCOLATA. DEFINIZIONI, CONDIZIONI DEL PRIMO ORDINE, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE, VINCOLI DI UGUAGLIANZA, VINCOLI DI DISUGUAGLIANZA, METODO PER SOSTITUZIONE, METODO DELLA LAGRANGIANA, QUALIFICAZIONE DEI VNCOLI, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE; OTTIMIZZAZIONE PER FUNZIONI CONVESSE. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE. DEFINIZIONI ED ESEMPI; DIFFERENZIALE ESATTO, EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI, EQUAZIONI ESATTE, EQUAZIONI OMOGENEE; MODELLO DI CRESCITA MALTHUSIANA, MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA; EQUAZIONI LINEARI DEL II ORDINE (OMOGENEE E NON); TEOREMA GENERALE DI ESISTENZA E UNICITA’ DELLA SOLUZIONE; CAMPO DI DIREZIONI. SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI: GENERALITA’; SISTEMI BIDIMENSIONALI , SISTEMI LINEARI: METODO RISOLUTIVO TRAMITE AUTOVALORI, METODO PER SOSTITUZIONE, STATI STAZIONARI E LORO STABILITA’
( testi)
C. P. SIMON, L. E. BLUME, MATEMATICA 2 PER L’ECONOMIA E LE SCIENZE SOCIALI, UNIVERSITA’ BOCCONI EDITORE, 2002. MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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SECS-S/06
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Attività formative di base
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201494 -
MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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Attività formative di base
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MATEMATICA PER L'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO ALL’ACQUISIZIONE DEL METODO MATEMATICO COME STRUMENTO DI INDAGINE FONDAMENTALE PER LE DISCIPLINE ECONOMICHE.
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
ALGEBRA LINEARE. SPAZI VETTORIALI; NORMA E PRODOTTO SCALARE IN SPAZI N-DIMENSIONALI, DIPENDENZA E INDIPENDENZA LINEARE; DIMENSIONE, BASI; RANGO, MATRICI; ALGEBRA DELLE MATRICI; MATRICE INVERSA; MATRICE SIMMETRICA, DETERMINANTE; CARATTERISTICA O RANGO DI UNA MATRICE; SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI; SOLUZIONI, SISTEMI OMOGENEI, AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZIO, POTENZA DI UNA MATRICE, DIAGONALIZZAZIONE DI MATRICI, AUTOVALORI DI MATRICI SIMMETRICHE, PROPRIETA’ DEGLI AUTOVALORI. FUNZIONI REALI DI PIU’ VARIABILI REALI. NOZIONI TOPOLOGICHE, NOZIONI METRICHE, FUNZIONI DEFINITE TRA SPAZI EUCLIDEI, GRAFICI, CURVE DI LIVELLO, FUNZIONI LINEARI, FUNZIONI QUADRATICHE, FUNZIONI CONTINUE, FUNZIONI CONCAVE E FUNZIONI CONVESSE. CALCOLO DIFFERENZIALE IN PIU’ VARIABILI. DERIVATE PARZIALI, DIFFERENZIALE, DERIVATA LUNGO UNA CURVA, DERIVATA DIREZIONALE E GRADIENTE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, MATRICE HESSIANA, TEOREMA DI SCHWARTZ. FUNZIONI IMPLICITE. DEFINIZIONI; STATICA COMPARATA, TEOREMA DELLA FUNZIONE INVERSA FORME QUADRATICHE. DEFINIZIONI, SEGNO DELLE FORME QUADRATICHE, MINORI PRINCIPALI DI UNA MATRICE. OTTIMIZZAZIONE LIBERA E VINCOLATA. DEFINIZIONI, CONDIZIONI DEL PRIMO ORDINE, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE, VINCOLI DI UGUAGLIANZA, VINCOLI DI DISUGUAGLIANZA, METODO PER SOSTITUZIONE, METODO DELLA LAGRANGIANA, QUALIFICAZIONE DEI VNCOLI, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE; OTTIMIZZAZIONE PER FUNZIONI CONVESSE. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE. DEFINIZIONI ED ESEMPI; DIFFERENZIALE ESATTO, EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI, EQUAZIONI ESATTE, EQUAZIONI OMOGENEE; MODELLO DI CRESCITA MALTHUSIANA, MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA; EQUAZIONI LINEARI DEL II ORDINE (OMOGENEE E NON); TEOREMA GENERALE DI ESISTENZA E UNICITA’ DELLA SOLUZIONE; CAMPO DI DIREZIONI. SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI: GENERALITA’; SISTEMI BIDIMENSIONALI , SISTEMI LINEARI: METODO RISOLUTIVO TRAMITE AUTOVALORI, METODO PER SOSTITUZIONE, STATI STAZIONARI E LORO STABILITA’
( testi)
C. P. SIMON, L. E. BLUME, MATEMATICA 2 PER L’ECONOMIA E LE SCIENZE SOCIALI, UNIVERSITA’ BOCCONI EDITORE, 2002. MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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SECS-S/06
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Attività formative di base
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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Attività formative di base
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MATEMATICA PER L'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO ALL’ACQUISIZIONE DEL METODO MATEMATICO COME STRUMENTO DI INDAGINE FONDAMENTALE PER LE DISCIPLINE ECONOMICHE.
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
ALGEBRA LINEARE. SPAZI VETTORIALI; NORMA E PRODOTTO SCALARE IN SPAZI N-DIMENSIONALI, DIPENDENZA E INDIPENDENZA LINEARE; DIMENSIONE, BASI; RANGO, MATRICI; ALGEBRA DELLE MATRICI; MATRICE INVERSA; MATRICE SIMMETRICA, DETERMINANTE; CARATTERISTICA O RANGO DI UNA MATRICE; SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI; SOLUZIONI, SISTEMI OMOGENEI, AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZIO, POTENZA DI UNA MATRICE, DIAGONALIZZAZIONE DI MATRICI, AUTOVALORI DI MATRICI SIMMETRICHE, PROPRIETA’ DEGLI AUTOVALORI. FUNZIONI REALI DI PIU’ VARIABILI REALI. NOZIONI TOPOLOGICHE, NOZIONI METRICHE, FUNZIONI DEFINITE TRA SPAZI EUCLIDEI, GRAFICI, CURVE DI LIVELLO, FUNZIONI LINEARI, FUNZIONI QUADRATICHE, FUNZIONI CONTINUE, FUNZIONI CONCAVE E FUNZIONI CONVESSE. CALCOLO DIFFERENZIALE IN PIU’ VARIABILI. DERIVATE PARZIALI, DIFFERENZIALE, DERIVATA LUNGO UNA CURVA, DERIVATA DIREZIONALE E GRADIENTE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, MATRICE HESSIANA, TEOREMA DI SCHWARTZ. FUNZIONI IMPLICITE. DEFINIZIONI; STATICA COMPARATA, TEOREMA DELLA FUNZIONE INVERSA FORME QUADRATICHE. DEFINIZIONI, SEGNO DELLE FORME QUADRATICHE, MINORI PRINCIPALI DI UNA MATRICE. OTTIMIZZAZIONE LIBERA E VINCOLATA. DEFINIZIONI, CONDIZIONI DEL PRIMO ORDINE, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE, VINCOLI DI UGUAGLIANZA, VINCOLI DI DISUGUAGLIANZA, METODO PER SOSTITUZIONE, METODO DELLA LAGRANGIANA, QUALIFICAZIONE DEI VNCOLI, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE; OTTIMIZZAZIONE PER FUNZIONI CONVESSE. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE. DEFINIZIONI ED ESEMPI; DIFFERENZIALE ESATTO, EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI, EQUAZIONI ESATTE, EQUAZIONI OMOGENEE; MODELLO DI CRESCITA MALTHUSIANA, MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA; EQUAZIONI LINEARI DEL II ORDINE (OMOGENEE E NON); TEOREMA GENERALE DI ESISTENZA E UNICITA’ DELLA SOLUZIONE; CAMPO DI DIREZIONI. SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI: GENERALITA’; SISTEMI BIDIMENSIONALI , SISTEMI LINEARI: METODO RISOLUTIVO TRAMITE AUTOVALORI, METODO PER SOSTITUZIONE, STATI STAZIONARI E LORO STABILITA’
( testi)
C. P. SIMON, L. E. BLUME, MATEMATICA 2 PER L’ECONOMIA E LE SCIENZE SOCIALI, UNIVERSITA’ BOCCONI EDITORE, 2002. MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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Attività formative di base
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS B II ANNO A SCELTA - (visualizza)
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MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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SECS-S/06
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201504 -
MATEMATICA PER L'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO ALL’ACQUISIZIONE DEL METODO MATEMATICO COME STRUMENTO DI INDAGINE FONDAMENTALE PER LE DISCIPLINE ECONOMICHE.
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
ALGEBRA LINEARE. SPAZI VETTORIALI; NORMA E PRODOTTO SCALARE IN SPAZI N-DIMENSIONALI, DIPENDENZA E INDIPENDENZA LINEARE; DIMENSIONE, BASI; RANGO, MATRICI; ALGEBRA DELLE MATRICI; MATRICE INVERSA; MATRICE SIMMETRICA, DETERMINANTE; CARATTERISTICA O RANGO DI UNA MATRICE; SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI; SOLUZIONI, SISTEMI OMOGENEI, AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZIO, POTENZA DI UNA MATRICE, DIAGONALIZZAZIONE DI MATRICI, AUTOVALORI DI MATRICI SIMMETRICHE, PROPRIETA’ DEGLI AUTOVALORI. FUNZIONI REALI DI PIU’ VARIABILI REALI. NOZIONI TOPOLOGICHE, NOZIONI METRICHE, FUNZIONI DEFINITE TRA SPAZI EUCLIDEI, GRAFICI, CURVE DI LIVELLO, FUNZIONI LINEARI, FUNZIONI QUADRATICHE, FUNZIONI CONTINUE, FUNZIONI CONCAVE E FUNZIONI CONVESSE. CALCOLO DIFFERENZIALE IN PIU’ VARIABILI. DERIVATE PARZIALI, DIFFERENZIALE, DERIVATA LUNGO UNA CURVA, DERIVATA DIREZIONALE E GRADIENTE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, MATRICE HESSIANA, TEOREMA DI SCHWARTZ. FUNZIONI IMPLICITE. DEFINIZIONI; STATICA COMPARATA, TEOREMA DELLA FUNZIONE INVERSA FORME QUADRATICHE. DEFINIZIONI, SEGNO DELLE FORME QUADRATICHE, MINORI PRINCIPALI DI UNA MATRICE. OTTIMIZZAZIONE LIBERA E VINCOLATA. DEFINIZIONI, CONDIZIONI DEL PRIMO ORDINE, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE, VINCOLI DI UGUAGLIANZA, VINCOLI DI DISUGUAGLIANZA, METODO PER SOSTITUZIONE, METODO DELLA LAGRANGIANA, QUALIFICAZIONE DEI VNCOLI, CONDIZIONI DEL SECONDO ORDINE; OTTIMIZZAZIONE PER FUNZIONI CONVESSE. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE. DEFINIZIONI ED ESEMPI; DIFFERENZIALE ESATTO, EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI, EQUAZIONI ESATTE, EQUAZIONI OMOGENEE; MODELLO DI CRESCITA MALTHUSIANA, MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA; EQUAZIONI LINEARI DEL II ORDINE (OMOGENEE E NON); TEOREMA GENERALE DI ESISTENZA E UNICITA’ DELLA SOLUZIONE; CAMPO DI DIREZIONI. SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI: GENERALITA’; SISTEMI BIDIMENSIONALI , SISTEMI LINEARI: METODO RISOLUTIVO TRAMITE AUTOVALORI, METODO PER SOSTITUZIONE, STATI STAZIONARI E LORO STABILITA’
( testi)
C. P. SIMON, L. E. BLUME, MATEMATICA 2 PER L’ECONOMIA E LE SCIENZE SOCIALI, UNIVERSITA’ BOCCONI EDITORE, 2002. MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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9
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SECS-S/06
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60
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS 2 III ANNO A SCELTA - (visualizza)
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21201492 -
ECONOMIA PUBBLICA
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21201501 -
ECONOMIA DEL LAVORO
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL CORSO: IL CORSO SI PROPONE UN DUPLICE SCOPO: DA UN LATO, APPROFONDIRE LA MACRO E LA MICROECONOMIA DEL MERCATO DEL LAVORO; DALL'ALTRO, ANALIZZARE LA RECENTE EVOLUZIONE DELLE DINAMICHE E DELLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO. SOTTO IL PROFILO MACRO SI INCONTRANO PRINCIPALMENTE I PROBLEMI DELLA DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI OCCUPAZIONE E DELLA SUA COMPOSIZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE E DELLA RELAZIONE CON IL TASSO DI INFLAZIONE; SOTTO IL PROFILO MICRO, I PROBLEMI RELATIVI ALL'UTILIZZAZIONE DEL FATTORE-LAVORO DA PARTE DELLE IMPRESE, IN PARTICOLARE QUELLI DELLA RETRIBUZIONE, DEL COSTO DEL LAVORO, DELLA FORMAZIONE DEL CAPITALE UMANO E DELLA DINAMICA DI ASSUNZIONI E DI LICENZIAMENTI. CON RIFERIMENTO AI RECENTI FENOMENI EVOLUTIVI DEL MERCATO DEL LAVORO, IL CORSO SI PROPONE SIA DI ANALIZZARNE GLI ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI, SIA DI INDIVIDUARNE LE IMPLICAZIONI PER LA POLITICA ECONOMICA E PER LE SCELTE DEGLI AGENTI ECONOMICI. MODALITÀ DI ESAME: L’ESAME CONSISTE IN UNA PROVA SCRITTA, CON DOMANDE APERTE. L’ESAME PREVEDE ANCHE LA COMPILAZIONE DI UNA TESINA EMPIRICA DA PARTE DEGLI STUDENTI SU UNO DEI TEMI TRACCIATI NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO (VD PROGRAMMA SOTTO). PER LA COMPILAZIONE DELLE TESINE IL DOCENTE INDICHERÀ DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SPECIFICI, A SECONDO DELLA TESINA SCELTA DALLO STUDENTE, E SARANNO DISTRIBUITE DELLE DISPENSE, DISPONIBILI SULLA PAGINA WEB DEL DOCENTE. PER I FREQUENTANTI LA TESINA PUÒ ESSERE SVOLTA ANCHE IN GRUPPI DI 2-3 STUDENTI E PUÒ ESSERE PRESENTATA IN CLASSE IN FORMA SEMINARIALE. PER I NON FREQUENTATI LA TESINA È INDIVIDUALE E VIENE PRESENTATA SUBITO DOPO LA PROVA SCRITTA. POSSIBILITÀ DI SVOLGERE L’ESAME E LA TESINA ANCHE IN INGLESE.
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TRIDICO PASQUALE
( programma)
PARTE TEORICA:
LA DOMANDA DI LAVORO; L’OFFERTA DI LAVORO; IL MODELLO CLASSICO DELL'OCCUPAZIONE E DELL'INFLAZIONE; IL MODELLO DELL'OCCUPAZIONE IN KEYNES; CURVA DI PHILLIPS; MODELLO DI FRIEDMAN, TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE E TEORIA “JOB SEARCH”; LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA (SALARI DI EFFICIENZA, CONTRATTI IMPLICITI, MODELLO INSIDERS-OUTSIDERS); TASSO DI DISOCCUPAZIONE DI EQUILIBRIO (NAIRU).
PARTE EMPIRICA:
EVOLUZIONE DELLE CARATTERISTICHE QUANTITATIVE E STRUTTURALI DELL'OCCUPAZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE, DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA DI LAVORO; TASSI GENERICI E SPECIFICI DI DISOCCUPAZIONE, DI OCCUPAZIONE, DI ATTIVITÀ; DISOCCUPAZIONE MERIDIONALE, GIOVANILE, FEMMINILE; ORARIO DI LAVORO, COSTO DEL LAVORO, CONTRATTAZIONE SALARIALE; PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ; NUOVE TIPOLOGIE DI RAPPORTI LAVORATIVI; RIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO LEGGE 30/2003 (LEGGE BIAGI), LEGGE 196/1997 (PACCHETTO TREU); FLESSIBILITÀ, AMMORTIZZATORI SOCIALI, FLEXICURITY; POLITICHE SOCIALI, WELFARE E SITEMA PENSIONISTICO; LAVORO SOMMERSO O IRREGOLARE; LAVORO INTERINALE, AGENZIE PER IL LAVORO, CENTRI PER L’IMPIEGO; LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO, LAVORO INDIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO; POLITICHE NAZIONALI PER LO SVILUPPO DELL'OCCUPAZIONE; POLITICHE EUROPEE PER L’OCCUPAZIONE; CONFRONTI EUROPEI: PERFORMANCE, SISTEMI DI WELFARE, MERCATI DEL LAVORO, ETC.; RECENTE CRISI FINANZIARIA E IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO.
( testi)
TESTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI MACROECONOMIA : OCCUPAZIONE, INFLAZIONE, TASSO DI CAMBIO E CONTRATTAZIONE SALARIALE / WENDY CARLIN, DAVID SOSKICE. BOLOGNA: CLUEB EDITORE, 1992. SOLO I CAPITOLI: 1,2,3,4,6.
SOLO PER I NON FREQUENTATI: LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH, PREPARARLA SU : 1. TEORIE DELLA DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA / A CURA DI MARINA MURAT E SERGIO PABA. BOLOGNA: IL MULINO, 1992. (SOLO INTRODUZIONE DI M. MURAT E S. PABA, E I CAPITOLO DI J. YELLEN). 2. LA DISOCCUPAZIONE, DI P. SINCLAIR, IL MULINO, 1989 (SOLO CAPITOLO 10). 3. LA DISOCCUPAZIONE: MODELLI, DIAGNOSI E STRATEGIE PER IL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA / ELIANA BAICI, MANUELA SAMEK LODOVICI. CAROCCI EDITORE, 2001 (SOLO CAP. 4 PARAGRAFO 3, PP. 171-177). 4. MANUALE DI ECONOMIA DEL LAVORO, BRUCCHI LUCCHINO (A CURA DI), IL MULINO, 2001 (SOLO CAP. 9 E CAP. 14). 5. MERCATI, STRATEGIE E ISTITUZIONI, DI G. ECCHIA E G. GOZZI, IL MULINO, 2002 (SOLO CAP. 21 PAR.3, PP. 440-446). (IL MATERIALE AI PUNTI 1-5 E’ DISPONIBILE IN FOTOCOPIE NELLA BIBLIOTECA DI ECONOMIA)
PER I FREQUENTATI: SONO ESONERATI DAL MATERIALE AI PUNTI 1-5. LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH VIENE APPROFONDITA DURANTE LE LEZIONI CON SPECIFICHE SLIDE DATE DAL DOCENTE.
PER LA PARTE EMPIRICA IL DOCENTE SUGGERIRÀ E DISTRIBUIRÀ DI VOLTA IN VOLTA TESTI, FOTOCOPIE, APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI, SLIDES, ARTICOLI.
ESAME: TESINA + ESAME SCRITTO (SOLO SULLA PARTE TEORICA). LA TESINA VERTE SUGLI ARGOMENTI DELLA PARTE EMPIRICA.
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9
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SECS-P/01
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201503 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È LA LETTURA DEI PRINCIPALI AVVENIMENTI RELATIVI AL COMMERCIO INTERNAZIONALE, MEDIANTE L’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI ANALITICI DI BASE. IN PARTICOLARE: A) LA STRUTTURA DEI TASSI DI CAMBIO E LA BILANCIA DEI PAGAMENTI; B) L’ANALISI DEI MODELLI TRADIZIONALI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE; C) I NUOVI SVILUPPI TEORICI, LE COSIDDETTE TEORIE MODERNE, CHE, A PARTIRE DEGLI ANNI 60, ABBANDONANO LE IPOTESI E LE PREVISIONI DEI MODELLI TRADIZIONALI; D) LE RECENTI POLITICHE COMMERCIALI, CHE COMPRENDONO LE POLITICHE TARIFFARIE (DAZI, CONTINGENTAMENTI, ECC) E IL NEOPROTEZIONISMO (BARRIERE NON TARIFFARIE, DUMPING, ECC); F)LE PROBLEMATICHE RELATIVE AI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. TUTTI GLI ARGOMENTI SARANNO ANALIZZATI SIA SOTTO IL PROFILO TEORICO, SIA ATTRAVERSO UN APPROCCIO EMPIRICO, MEDIANTE LA VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI DOCUMENTI E INDICATORI ECONOMICI, PUBBLICATI DAGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, DURANTE IL CORSO.
SI CONSIGLIANO GLI STUDENTI STRANIERI (ERASMUS) DI PRENDERE CONTATTO CON IL DOCENTE ED I SUOI COLLABORATORI, PER CONCORDARE EVENTUALI MODIFICHE AI CONTENUTI DEL CORSO.
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21201503-1 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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4,5
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SECS-P/01
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Attività formative di base
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ITA |
21201503-2 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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4,5
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SECS-P/01
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30
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO Orientamento unico PDS 2 III ANNO ALLEGATO 1 - (visualizza)
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21201492 -
ECONOMIA PUBBLICA
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21201501 -
ECONOMIA DEL LAVORO
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL CORSO: IL CORSO SI PROPONE UN DUPLICE SCOPO: DA UN LATO, APPROFONDIRE LA MACRO E LA MICROECONOMIA DEL MERCATO DEL LAVORO; DALL'ALTRO, ANALIZZARE LA RECENTE EVOLUZIONE DELLE DINAMICHE E DELLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO. SOTTO IL PROFILO MACRO SI INCONTRANO PRINCIPALMENTE I PROBLEMI DELLA DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI OCCUPAZIONE E DELLA SUA COMPOSIZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE E DELLA RELAZIONE CON IL TASSO DI INFLAZIONE; SOTTO IL PROFILO MICRO, I PROBLEMI RELATIVI ALL'UTILIZZAZIONE DEL FATTORE-LAVORO DA PARTE DELLE IMPRESE, IN PARTICOLARE QUELLI DELLA RETRIBUZIONE, DEL COSTO DEL LAVORO, DELLA FORMAZIONE DEL CAPITALE UMANO E DELLA DINAMICA DI ASSUNZIONI E DI LICENZIAMENTI. CON RIFERIMENTO AI RECENTI FENOMENI EVOLUTIVI DEL MERCATO DEL LAVORO, IL CORSO SI PROPONE SIA DI ANALIZZARNE GLI ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI, SIA DI INDIVIDUARNE LE IMPLICAZIONI PER LA POLITICA ECONOMICA E PER LE SCELTE DEGLI AGENTI ECONOMICI. MODALITÀ DI ESAME: L’ESAME CONSISTE IN UNA PROVA SCRITTA, CON DOMANDE APERTE. L’ESAME PREVEDE ANCHE LA COMPILAZIONE DI UNA TESINA EMPIRICA DA PARTE DEGLI STUDENTI SU UNO DEI TEMI TRACCIATI NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO (VD PROGRAMMA SOTTO). PER LA COMPILAZIONE DELLE TESINE IL DOCENTE INDICHERÀ DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SPECIFICI, A SECONDO DELLA TESINA SCELTA DALLO STUDENTE, E SARANNO DISTRIBUITE DELLE DISPENSE, DISPONIBILI SULLA PAGINA WEB DEL DOCENTE. PER I FREQUENTANTI LA TESINA PUÒ ESSERE SVOLTA ANCHE IN GRUPPI DI 2-3 STUDENTI E PUÒ ESSERE PRESENTATA IN CLASSE IN FORMA SEMINARIALE. PER I NON FREQUENTATI LA TESINA È INDIVIDUALE E VIENE PRESENTATA SUBITO DOPO LA PROVA SCRITTA. POSSIBILITÀ DI SVOLGERE L’ESAME E LA TESINA ANCHE IN INGLESE.
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TRIDICO PASQUALE
( programma)
PARTE TEORICA:
LA DOMANDA DI LAVORO; L’OFFERTA DI LAVORO; IL MODELLO CLASSICO DELL'OCCUPAZIONE E DELL'INFLAZIONE; IL MODELLO DELL'OCCUPAZIONE IN KEYNES; CURVA DI PHILLIPS; MODELLO DI FRIEDMAN, TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE E TEORIA “JOB SEARCH”; LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA (SALARI DI EFFICIENZA, CONTRATTI IMPLICITI, MODELLO INSIDERS-OUTSIDERS); TASSO DI DISOCCUPAZIONE DI EQUILIBRIO (NAIRU).
PARTE EMPIRICA:
EVOLUZIONE DELLE CARATTERISTICHE QUANTITATIVE E STRUTTURALI DELL'OCCUPAZIONE, DELLA DISOCCUPAZIONE, DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA DI LAVORO; TASSI GENERICI E SPECIFICI DI DISOCCUPAZIONE, DI OCCUPAZIONE, DI ATTIVITÀ; DISOCCUPAZIONE MERIDIONALE, GIOVANILE, FEMMINILE; ORARIO DI LAVORO, COSTO DEL LAVORO, CONTRATTAZIONE SALARIALE; PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ; NUOVE TIPOLOGIE DI RAPPORTI LAVORATIVI; RIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO LEGGE 30/2003 (LEGGE BIAGI), LEGGE 196/1997 (PACCHETTO TREU); FLESSIBILITÀ, AMMORTIZZATORI SOCIALI, FLEXICURITY; POLITICHE SOCIALI, WELFARE E SITEMA PENSIONISTICO; LAVORO SOMMERSO O IRREGOLARE; LAVORO INTERINALE, AGENZIE PER IL LAVORO, CENTRI PER L’IMPIEGO; LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO, LAVORO INDIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO; POLITICHE NAZIONALI PER LO SVILUPPO DELL'OCCUPAZIONE; POLITICHE EUROPEE PER L’OCCUPAZIONE; CONFRONTI EUROPEI: PERFORMANCE, SISTEMI DI WELFARE, MERCATI DEL LAVORO, ETC.; RECENTE CRISI FINANZIARIA E IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO.
( testi)
TESTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI MACROECONOMIA : OCCUPAZIONE, INFLAZIONE, TASSO DI CAMBIO E CONTRATTAZIONE SALARIALE / WENDY CARLIN, DAVID SOSKICE. BOLOGNA: CLUEB EDITORE, 1992. SOLO I CAPITOLI: 1,2,3,4,6.
SOLO PER I NON FREQUENTATI: LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH, PREPARARLA SU : 1. TEORIE DELLA DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA / A CURA DI MARINA MURAT E SERGIO PABA. BOLOGNA: IL MULINO, 1992. (SOLO INTRODUZIONE DI M. MURAT E S. PABA, E I CAPITOLO DI J. YELLEN). 2. LA DISOCCUPAZIONE, DI P. SINCLAIR, IL MULINO, 1989 (SOLO CAPITOLO 10). 3. LA DISOCCUPAZIONE: MODELLI, DIAGNOSI E STRATEGIE PER IL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA / ELIANA BAICI, MANUELA SAMEK LODOVICI. CAROCCI EDITORE, 2001 (SOLO CAP. 4 PARAGRAFO 3, PP. 171-177). 4. MANUALE DI ECONOMIA DEL LAVORO, BRUCCHI LUCCHINO (A CURA DI), IL MULINO, 2001 (SOLO CAP. 9 E CAP. 14). 5. MERCATI, STRATEGIE E ISTITUZIONI, DI G. ECCHIA E G. GOZZI, IL MULINO, 2002 (SOLO CAP. 21 PAR.3, PP. 440-446). (IL MATERIALE AI PUNTI 1-5 E’ DISPONIBILE IN FOTOCOPIE NELLA BIBLIOTECA DI ECONOMIA)
PER I FREQUENTATI: SONO ESONERATI DAL MATERIALE AI PUNTI 1-5. LA PARTE SULLA NEK/SALARI DI EFFICIENZA E JOB SEARCH VIENE APPROFONDITA DURANTE LE LEZIONI CON SPECIFICHE SLIDE DATE DAL DOCENTE.
PER LA PARTE EMPIRICA IL DOCENTE SUGGERIRÀ E DISTRIBUIRÀ DI VOLTA IN VOLTA TESTI, FOTOCOPIE, APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI, SLIDES, ARTICOLI.
ESAME: TESINA + ESAME SCRITTO (SOLO SULLA PARTE TEORICA). LA TESINA VERTE SUGLI ARGOMENTI DELLA PARTE EMPIRICA.
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SECS-P/01
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Attività formative di base
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ITA |
21201503 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È LA LETTURA DEI PRINCIPALI AVVENIMENTI RELATIVI AL COMMERCIO INTERNAZIONALE, MEDIANTE L’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI ANALITICI DI BASE. IN PARTICOLARE: A) LA STRUTTURA DEI TASSI DI CAMBIO E LA BILANCIA DEI PAGAMENTI; B) L’ANALISI DEI MODELLI TRADIZIONALI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE; C) I NUOVI SVILUPPI TEORICI, LE COSIDDETTE TEORIE MODERNE, CHE, A PARTIRE DEGLI ANNI 60, ABBANDONANO LE IPOTESI E LE PREVISIONI DEI MODELLI TRADIZIONALI; D) LE RECENTI POLITICHE COMMERCIALI, CHE COMPRENDONO LE POLITICHE TARIFFARIE (DAZI, CONTINGENTAMENTI, ECC) E IL NEOPROTEZIONISMO (BARRIERE NON TARIFFARIE, DUMPING, ECC); F)LE PROBLEMATICHE RELATIVE AI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. TUTTI GLI ARGOMENTI SARANNO ANALIZZATI SIA SOTTO IL PROFILO TEORICO, SIA ATTRAVERSO UN APPROCCIO EMPIRICO, MEDIANTE LA VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI DOCUMENTI E INDICATORI ECONOMICI, PUBBLICATI DAGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, DURANTE IL CORSO.
SI CONSIGLIANO GLI STUDENTI STRANIERI (ERASMUS) DI PRENDERE CONTATTO CON IL DOCENTE ED I SUOI COLLABORATORI, PER CONCORDARE EVENTUALI MODIFICHE AI CONTENUTI DEL CORSO.
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21201503-1 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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4,5
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SECS-P/01
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Attività formative di base
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ITA |
21201503-2 -
ECONOMIA INTERNAZIONALE
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SECS-P/01
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30
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Attività formative di base
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ITA |
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