Gruppo opzionale:
Esami a scelta dello studente (16 cfu) - (visualizza)
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21810011 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
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Erogato presso
21810011 DIRITTO REGIONALE in Scienze politiche per il governo e l'amministrazione L-36 N0 (A-Z) ALIBERTI CRISTIANO
( programma)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
( testi)
Programma studenti frequentanti e non frequentanti Parte generale: 1) Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e. 2) Sandro Staiano, Costituzione italiana: articolo 5, Carocci, Roma, 2017 Parte speciale: Gennaro Ferraiuolo, Costituzione Federalismo Secessione. Un itinerario, Editoriale Scientifica, Napoli, 2016
Ai soli studenti frequentanti sarà distribuito ulteriore materiale di approfondimento collegato agli argomenti trattati nel corso (sentenze, saggi critici, documentazione di carattere istituzionale, bibliografia specifica).
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8
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IUS/08
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801051 -
ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT
(obiettivi)
Le Amministrazioni pubbliche sono oggetto di studio di numerosi settori disciplinari. Scopo di questo corso è coglierne la “dimensione aziendale”, nel rispetto delle connessioni interdisciplinari, in modo da introdurre il discente all’Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche, intesa come autonoma ed organica disciplina dell’economia aziendale e non come congerie di norme e di prassi che trovano illustrazione in scritti monografici e settoriali. L’attenta indagine di un consistente numero di questioni particolari acquista importanza in modo esponenziale solo se condotta in un elaborato e coordinato sistema scientifico generale. Per tale motivo il corso segue il precorso “tradizionale” di un corso di economia aziendale nel quale ci si sofferma esclusivamente sui diversi sistemi che compongono le Amministrazioni pubbliche, intese come aziende di produzione per l’erogazione, in cui la comune natura “pubblica” del soggetto giuridico e di quello economico impone una rivisitazione dei principi aziendali che presiedono i diversi-sub sistemi: dei beni e del patrimonio, delle persone e dell’organizzazione, delle operazioni e della gestione.
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Erogato presso
21201488 ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E NON PROFIT in Economia e gestione aziendale L-18 GRANDIS FABIO GIULIO
( programma)
Il sistema aziendale e lo studio delle aziende pubbliche 1. Il concetto di azienda nella dottrina economico aziendale 2. Una possibile classificazione delle aziende 2.1. Classificazione rispetto ai caratteri oggettivi dell’attività svolta 2.2. Classificazione rispetto alla natura del soggetto giuridico 2.3. Classificazione rispetto alla natura del soggetto economico 2.4. Una visione a sistema 3. Sulle diverse accezioni di “Amministrazioni pubbliche” 4. Le pubbliche Amministrazioni come “gruppi di aziende” 5. L’Amministrazione pubblica indagata nei suoi sottosistemi Il sistema dei beni: il patrimonio pubblico 1. Il sistema dei beni: il patrimonio 2. Gli elementi del patrimonio pubblico 2.1. I beni pubblici: classificazione giuridica 2.2. I beni pubblici: classificazione economico-aziendale 2.3. Verso una gestione “a sistema” dei beni pubblici Il sistema delle persone: l’organizzazione ed il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 1. Le due componenti soggettive di una pubblica Amministrazione 2. La struttura organizzativa delle Amministrazioni pubbliche: caratteri generali 3. Il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 4. Rapporti fra funzione politica e funzione amministrativa 4.1. Il principio della distinzione fra indirizzo politico e gestione 4.2. La “privatizzazione” del pubblico impiego Il sistema delle operazioni: la gestione di una Amministrazione pubblica 1. La gestione nei suoi aspetti qualitativi 1.1. Le attività direzionali 1.2. Le attività operative 2. La principale funzione tecnica: produzione ed erogazione dei servizi pubblici 2.1. Modalità di produzione dei servizi pubblici 2.2. Modalità di erogazione dei servizi pubblici 3. La funzione contabile: gestione e rilevazione negli aspetti quantitativi 4. Alcune peculiarità della gestione delle Amministrazioni pubbliche Il sistema contabile nelle Amministrazioni pubbliche 1. Il sistema contabile nelle diverse aree della pubblica Amministrazione 2. Accountability e finalità dei documenti contabili pubblici 3. La logica di un modello contabile pubblico, coerente ed integrato 4. I principi generali di un moderno sistema contabile pubblico 5. I documenti essenziali per un moderno sistema contabile pubblico La gestione e la rilevazione finanziaria in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione finanziaria 2. La logica della gestione e della rilevazione finanziaria pubblica 2.1. Le fasi contabili delle entrate 2.2. Le fasi contabili delle uscite 2.3. La gestione di cassa e di competenza finanziaria 2.4. La gestione dei residui 3. La matrice dei flussi e degli stock della gestione finanziaria 4. Le strutture dei documenti finanziari pubblici 5. La gestione del preventivo finanziario: economie, diseconomie e variazioni 6. Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria ed i risultati differenziali 7. La disciplina del risultato di amministrazione 8. La centralità gestionale di una corretta nozione di impegno e di liquidazione La gestione e la rilevazione economica in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione economica 2. La competenza economica nelle gestioni erogatrici 3. I documenti di sintesi della gestione economica 3.1. Lo stato patrimoniale riclassificato 3.2. Il conto economico scalare e la significatività del risultato d’esercizio 3.3. La nota integrativa e le informazioni supplementari 4. Criteri di valutazione ed iscrizione di talune particolari poste 5. Dalla gestione finanziaria ai valori economici di sintesi Il concetto di economicità nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sull’economicità nelle Amministrazioni pubbliche 2. L’equilibrio economico d’esercizio 3. La potenza finanziaria ed il fabbisogno finanziario 4. L’efficienza 5. L’efficacia Il sistema dei controlli nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sulle diverse forme di controllo nelle pubbliche Amministrazioni 1.1. Controllo burocratico e controllo manageriale 1.2. La fisiologica intersezione fra controlli interni ed esterni 1.3. La matrice dei controlli pubblici 2. L’architettura del sistema dei controlli interni 2.1. I principi del controllo amministrativo e contabile 2.2. Gli elementi del controllo di gestione 2.3. Le caratteristiche della valutazione del personale dirigenziale 2.4 La disciplina della valutazione e controllo strategico 3. Sui principali controlli pubblici esterni 4. La trasversalità della funzione del revisore pubblico
( testi)
M.Paoloni, F.G.Grandis – La dimensione aziendale delle Amministrazioni pubbliche, Giappichelli, Torino, 2007 . Sono escluse: da pag. 1 a pag. 18; da pag. 110 a pag.124; da pag. 159 a pag. 180; da pag.222 a pag. 251; da pag. 275 a pag. 292; da pag. 577 a pag. 620.
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SECS-P/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801786 -
STORIA E ISTITUZIONI DELL'ASIA
(obiettivi)
Il corso è incentrato sulla storia contemporanea delle relazioni internazionali nell'Asia orientale. Particolare attenzione sarà dedicata alle posizioni occupate dal Giappone e dalla Cina durante gli anni della Guerra Fredda, nonché alle loro interazioni sia con gli altri attori regionali, sia con le due superpotenze e l'Europa. L'analisi dei fattori che sono stati generati durante l'ordine bipolare faciliterà l'identificazione di linee di continuità e discontinuità nel più ampio contesto della globalizzazione.
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Erogato presso
21801786 STORIA E ISTITUZIONI DELL'ASIA in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 N0 (A-Z) FRATTOLILLO OLIVIERO
( programma)
Il corso analizza i cambiamenti storici e politici che hanno interessato i principali attori dell’Asia orientale soprattutto a partire dal secondo dopoguerra. A questo scopo una particolare attenzione sarà dedicata alle posizioni occupate dal Giappone e dalla Cina nel quadro della Guerra Fredda e alle loro interazioni con gli altri attori asiatici, con le due superpotenze e con l’Europa. L’analisi dei fattori generatisi durante gli anni del bipolarismo favorirà poi l’individuazione dei momenti di continuità e di discontinuità che sono riscontrabili, alla luce dei processi di globalizzazione in atto, nella più recente esperienza politico-diplomatica della regione estremorientale. Un seminario affronterà il tema della costruzione dell'identità politica in Cina attraverso la retorica del Partito Comunista nel periodo post-maoista.
( testi)
Programma per studenti frequentanti
1) Best, Hanhimaki, Maiolo, Schulze, Storia delle relazioni internazionali. Il mondo nel XX secolo e oltre, UTET 2014 (capitoli: 8, 9, 10, 12, 14 e 15). 2) Frattolillo, Il Giappone tra Est e Ovest, FrancoAngeli 2014. 3) Mazzei, Volpi, Asia al centro, EGEA 2014, seconda edizione (capitoli: 2, 3, 4, 10 e 12).
Programma per studenti non frequentanti
1) Best, Hanhimaki, Maiolo, Schulze, Storia delle relazioni internazionali. Il mondo nel XX secolo e oltre, UTET 2014 (capitoli: 8, 9, 10, 12, 13, 14 e 15). 2) O. Frattolillo, Il Giappone tra Est e Ovest, FrancoAngeli 2014. 3) F. Mazzei, V. Volpi, Asia al centro, EGEA 2014, seconda edizione (per intero). 4) R. Lim, Geopolitics of East Asia, Routledge 2005 (come strumento di consultazione). 5) Un testo a scelta tra i seguenti: - O. Frattolillo, Diplomacy in Japan-EU Relations, Routledge 2013; - O. Frattolillo, Interwar Japan beyond the West, Cambridge SP 2012; - O. Frattolillo, L’etica dell’interessere, Mimesis 2013.
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8
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SPS/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801045 -
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Il Corso di “Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani” ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L’apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
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Erogato presso
21801045 ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 N0 CARLETTI CRISTIANA
( programma)
Il Corso di "Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani" ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L'apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
Il Corso si articola in due parti. PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE - UNIVERSALE E REGIONALE - NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. 1. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI A. Origini e sviluppo B. L’istituzione delle Organizzazioni internazionali C. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 2. COMPETENZE E FUNZIONI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. Eventi modificativi delle Organizzazioni internazionali 4. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 5. La struttura delle Organizzazioni internazionali 6. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 7. La formazione della volontà 8. Le relazioni esterne PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI - SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo B) Il Consiglio dei Diritti Umani 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell'uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 5. I diritti dell'uomo in Unione europea 6. I diritti dell'uomo nell'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa 6. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell'uomo 7. La protezione dei diritti dell'uomo in Africa
In particolare Per chi porta il programma da 10 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 1. Origini e sviluppo 1) pp. 67-75, 115-121 2. L’istituzione delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 8-20 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 4. Competenze e funzioni delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 985-997 5. Eventi modificativi delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 943-953 6. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579 10. Le relazioni esterne 1) pp. 691-711
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 B) Il Consiglio dei Diritti Umani 2) Vol. II, p. 555 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 5. I diritti dell’uomo in Unione europea 2) Vol. II, p. 655 6. I diritti dell’uomo nell’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa Alternativa Vol. II, p. 786: giurisdizione internazionale Alternativa Vol. II, p. 994: diritti umani e responsabilità internazionale degli Stati 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 8. La protezione dei diritti dell’uomo nel contesto mediorientale 2) Vol. II, p. 615 ss. 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575 Casi studio: bilanciamento diritti umani/terrorismo; diritti LGBT 2) Vol. I, p. 225; Vol. I, p. 284
Per chi porta il programma da 8 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 4. Competenze e funzioni delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 985-997 6. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579 10. Le relazioni esterne 1) pp. 691-711
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 B) Il Consiglio dei Diritti Umani 2) Vol. II, p. 555 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 8. La protezione dei diritti dell’uomo nel contesto mediorientale 2) Vol. II, p. 615 ss. 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575 Casi studio: bilanciamento diritti umani/terrorismo; diritti LGBT 2) Vol. I, p. 225; Vol. I, p. 284
Per chi porta il programma da 6 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 5. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575
( testi)
Per gli studenti frequentanti: 1) Jacob Katz Cogan, Ian Hurd, and Ian Johnstone (eds.), Oxford Handbook of International Organizations, Oxford University Press, 2017 2) Anja Mihr, Mark Gibney (eds.), SAGE Handbook of Human Rights, SAGE Publications Ltd, 2014.
I volumi sono disponibili presso la Biblioteca del Dipartimento; gli e-books sono parzialmente accessibili dal sito web dedicato (sba.uniroma3.it) e sulla piattaforma Moodle del docente. Il Docente fornirà ulteriori dettagli in merito durante il Corso in aula, come anche indicazioni circa volumi ALTERNATIVI per la parte II del Programma. Per gli studenti non frequentanti: i materiali saranno concordati con il docente per i CFU previsti.
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8
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IUS/13
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810140 -
STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO
(obiettivi)
Dalla penisola italiana, al mondo tedesco fino all'Europa centrale, questi sono a grandi linee le principali aree di interesse del corso che intende fornire agli studenti gli strumenti per comprendere come nel corso dell'Ottocento vaste aree dell'Europa abbiano conosciuto un deciso processo di aggregazione politica dominato dal concetto dello Stato-nazione.
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D'ALESSANDRI ANTONIO
( programma)
Il corso fornisce le nozioni e gli strumenti critici per lo studio della storia politica del cosiddetto «secolo delle nazionalità», indispensabile per la comprensione dell’Europa contemporanea. Esso illustra la costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale e il processo di unificazione della Germania e dell’Italia. L’analisi abbraccerà tutto l’arco del «lungo Ottocento», compreso, quindi, tra la Rivoluzione francese e lo scoppio della Prima guerra mondiale. Particolare attenzione sarà riservata all’analisi delle rivoluzioni del Quarantotto, così come alle loro premesse e conseguenze. Necessaria introduzione a tale analisi sarà la trattazione dei movimenti di «rinascita nazionale» di buona parte dei popoli europei. Si affronteranno, infine, l’unificazione di Germania e Italia e la costituzione degli Stati nazionali in Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi imperi multietnici (austriaco, russo e ottomano). Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.
( testi)
Studenti frequentanti: - Derek Beales – Eugenio Biagini, Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia, Bologna, il Mulino, 2005 - John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004 - Dispense e letture fornite dal docente
Studenti non frequentanti: - Derek Beales – Eugenio Biagini, Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia, Bologna, il Mulino, 2005 - John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004 - Antonio D’Alessandri, Sulle vie dell’esilio. I rivoluzionari romeni dopo il 1848, Lecce, Argo, 2015
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M-STO/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810300 -
STORIA DELLA GLOBALIZZAZIONE
(obiettivi)
Il corso ha un duplice obiettivo: fornire una preparazione storica di base sui complessi processi di internazionalizzazione che, nei secoli dell’età moderna (c. 1450-1800), concorsero a determinare le prime forme stabili di interconnessione geopolitica, interdipendenza economica e interazione transculturale tra le diverse parti del mondo; introdurre gli studenti al dibattito storiografico sulla globalizzazione e la storia globale, stimolando – attraverso il confronto delle diverse interpretazioni, proposte di periodizzazione e metodologie – l’adozione di un approccio critico e consapevole alla storia, alle sue narrazioni e ai suoi problemi.
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CAMAIONI MICHELE
( programma)
Il corso ha un duplice obiettivo: fornire una preparazione storica di base sui complessi processi di internazionalizzazione che, al principio dell’età moderna (c. 1450-1700), concorsero a determinare le prime forme stabili di interconnessione geopolitica, interdipendenza economica e interazione transculturale tra le diverse parti del mondo; introdurre gli studenti al dibattito storiografico sulla globalizzazione e la storia globale, stimolando – attraverso il confronto tra le diverse interpretazioni, proposte di periodizzazione e metodologie – l’adozione di un approccio critico e consapevole alla storia, alle sue narrazioni e ai suoi problemi.
Il corso è articolato in due parti. La prima, a carattere introduttivo, prevede l’illustrazione da parte del docente delle principali questioni metodologiche relative al concetto di globalizzazione e alla sua dimensione storica. Particolare attenzione sarà rivolta alle diverse proposte di periodizzazione e, tra queste, alle interpretazioni che guardano ai secoli dal XV al XIX come a una fase decisiva per lo sviluppo delle prime forme di globalizzazione in senso moderno, vale a dire come al momento in cui i processi di internazionalizzazione dei commerci e delle reti di comunicazione, così come l’interazione politica e culturale tra le diverse macro-regioni del mondo, che già in epoche precedenti avevano conosciuto un primo discontinuo sviluppo, subirono un’accelerazione decisiva e assunsero un carattere permanente, facendo emergere - in ambito europeo e non solo - la consapevolezza della globalità (ovvero dell’appartenenza a un mondo policentrico ma sempre più interconnesso) e ponendo le basi per la globalizzazione “matura” del mondo contemporaneo. Nella seconda parte del corso verranno tracciate le coordinate storiche fondamentali di questa “prima” globalizzazione di età moderna e, anche attraverso la partecipazione attiva degli studenti che saranno chiamati a preparare delle brevi presentazioni su specifici casi di studio, si delineerà un quadro più accurato del dibattito storiografico in materia. Verranno approfonditi e discussi, in particolare, i nuovi orientamenti e approcci definiti di “storia globale”, i quali, proponendo il superamento del tradizionale paradigma eurocentrico, suggeriscono una lettura della globalizzazione e più in generale dell’età moderna attenta a considerare, accanto ai rapporti di potenza e alla dimensione politico-istituzionale o macro-economica delle relazioni globali, anche gli aspetti antropologici e culturali dei contatti e degli scambi, le modalità di circolazione degli uomini e dei saperi, il ruolo delle migrazioni e delle diaspore religiose, le relazioni di reciprocità e 'metissage', le forme di ibridazione culturale e di interrelazione religiosa, le storie connesse e le micro-storie di quelle figure di intermediazione economica, culturale e religiosa (ambasciatori, mercanti, missionari, schiavi, soldati, viaggiatori) che, in maniera non sempre consapevole, contribuirono alla costruzione di un mondo globale.
( testi)
Gli studenti frequentanti potranno fare riferimento, per il colloquio finale, alle letture indicate nel Syllabus che sarà fornito dal docente all’inizio del corso. Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente al fine di stabilire uno specifico programma di letture in vista dell’esame.
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M-STO/02
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810303 -
L'AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE - LE IMPLICAZIONI POLITICHE E SOCIALI
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