Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA: L'UNICITÀ DEL PIANETA TERRA; ASPETTI DELLA GEOLOGIA; LA CROSTA DELLA TERRA - I PROCESSI CHE INTERESSANO LA SUPERFICIE (IL MODELLAMENTO DEL RILIEVO TERRESTRE; IL PROCESSO SEDIMENTARIO; LE ROCCE SEDIMENTARIE); IL CORPO DELLA TERRA - IL PROCESSO INTERNO (L'INTERNO DELLA TERRA; I FENOMENI SISMICI; I FENOMENI VULCANICI; LE ROCCE IGNEE; LE ROCCE METAMORFICHE; CICLO LITOGENETICO; TETTONICA DELLE PLACCHE); DEFORMAZIONI DELLA CROSTA TERRESTRE (LE SUCCESSIONI LITOLOGICHE; LE DEFORMAZIONI DELLE ROCCE; LA GEOMETRIA DEI CORPI GEOLOGICI). IL "MESTIERE" DEL GEOLOGO: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO (RICERCHE PRELIMINARI; MATERIALI E METODI; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE TEMATICHE); IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO (PRINCIPALI CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DI TERRE E ROCCE; L'ESPLORAZIONE GEOLOGICA DEL SOTTOSUOLO); INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL LAZIO. GEOLOGIA APPLICATA: DISSESTI DI VERSANTE; RISORSE GEOLOGICHE RINNOVABILI (ACQUE SOTTERRANEE); RISORSE GEOLOGICHE NON RINNOVABILI (ATTIVITÀ ESTRATTIVA); STUDIO DEL CONTESTO GEOLOGICO LEGATO A PROBLEMI DI PIANIFICAZIONE (IL RISCHIO GEOLOGICO) (PRIMO INTERVENTO SUL TERRITORIO; RIQUALIFICAZIONE (GEOLOGIA URBANA E DEL COSTRUITO))
( testi)
LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI - GEOLOGIA APPLICATA. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO. VOLUME 1, II EDIZIONE - CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO
FRANK PRESS, RAYMOND SIEVER, JOHN GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN - CAPIRE LA TERRA - ZANICHELLI, BOLOGNA
MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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6
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GEO/05
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60
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTESLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE LE NOZIONI GENERALI, IN RAPPORTO ANCHE ALLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI (RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO) E SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Nozioni di ecologia applicata – Cicli naturali: acqua, carbonio, azoto – Normativa per la tutela dell’ambiente: la normativa sulle emissioni liquide, solide e aeriformi – I servizi di igiene urbana – La raccolta e il trasporto dei Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e pericolosi – La bonifica dei siti inquinati – Inquinamento atmosferico e acustico: principali problematiche – Criteri di dimensionamento e di progettazione degli impianti per il trattamento dei Rifiuti Urbani e Speciali: le discariche– Gli impianti di trattamento e valorizzazione dei RS – Gli impianti di termovalorizzazione – Caratteristiche operative degli impianti di trattamento delle emissioni atmosferiche – Modelli previsionali delle emissioni atmosferiche.
( testi)
DISPENSE DEL PROFESSORE
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6
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ICAR/03
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801623 -
TECNICA DEI LAVORI STRADALI E FERROVIARI
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CORSO FORNISCONO GLI ELEMENTI INDISPENSABILI PER STUDIARE L'IMPIANTO, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI GRANDI CANTIERI LINEARI, FATTO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE E AL PROGETTO PER LA SICUREZZA DEI LAVORI. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO I CRITERI ORGANIZZATIVI, LA SCELTA DEI MEZZI D'OPERA, LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE DEI CANTIERI E L'ANALISI DEGLI EFFETTI DEI CANTIERI STRADALI SOTTO TRAFFICO. SI STUDIANO INOLTRE I RISCHI D'INSTABILITÀ DEL CORPO VIARIO E I PROVVEDIMENTI ATTI A CONTENERLI.
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BELLA FRANCESCO
( programma)
CRITERI ORGANIZZATIVI DEI GRANDI CANTIERI DI INFRASTRUTTURE LINEARI LA PROGRAMMAZIONE DEI CANTIERI LINEARI: GANTT, GANTT, METODO DEL PERCORSO CRITIC (CPM) , TECNICA DI VALUTAZIONE E REVISIONE DEL PROGRAMMA (PERT) MACCHINE ED IMPIANTI PER CANTIERI DI INFRASTRUTTURE VIARIE CANTIERI SOTTO TRAFFICO METODI DI COSTRUZIONE DELLE GALLERIE SICUREZZA NEI CANTIERI: LEGISLAZIONE, PIANI DI SICUREZZA IL CONTROLLO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI IN FASE DI CANTIERE BARRIERE DI SICUREZZA: LEGISLAZIONE, TIPI, PARAMETRI CARATTERIZZANTI
( testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE M. LACAVA E C. SOLUSTRI. ' PROGETTO E SICUREZZA DEL CANTIERE'. NIS EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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10
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ICAR/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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30
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ITA |
20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
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3
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IUS/10
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30
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ITA |
20801648 -
PROBABILITA' E STATISTICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE BASILARI DELLA PROBABLITA', E DELLA STATISTICA DESCITTIVA E DI QUELLA INFERENZIALE.
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SPIGLER RENATO
( programma)
ELEMENTI DI PROBABILITA', VARIABILI ALEATORIE (V.A.) DISCRETE E CONTINUE, VALORE ATTESO, VARIANZA, COVARIANZA, VARI TIPI DI V.A. STATISTICHE CAMPIONARIE, INTERVALLI DI CONFIDENZA, STIMATORI DI MASSIMA VEROSIMIGLIANZA, ''BIAS'' DI UNO STIMATORE.
( testi)
SHELDON M. ROSS, ''PROBABILITA' E STATISTICA (PER L'INGEGNERIA E LE SCIENZE)'', SECONDA EDIZIONE, APOGEO, 2008.
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6
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MAT/06
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801658 -
TEORIA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO È FINALIZZATO A OTTIMIZZARE LA PROGETTAZIONE DELLA STRADA CON STRETTO RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DELL'ESERCIZIO. NE VIENE PERTANTO ANALIZZATA LA FUNZIONALITÀ TRAMITE UNA LETTURA CRITICA DELLO SCENARIO INCIDENTALE DAL QUALE SI DESUME SIA IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLA STRADA, SIA IL RUOLO DELLA SUA FUNZIONALITÀ SISTEMICA PER L'OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI. SI PERVIENE QUINDI ALLA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PROGETTO IN FUNZIONE DELL'INCIDENTALITÀ ATTESA VALUTATA ADOTTANDO TECNICHE PREVISIVE VALIDATE SUL CAMPO.
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
( programma)
LA FUNZIONALITÀ SISTEMICA DELLA STRADA: IL COORDINAMENTO PLANO-ALTIMETRICO, OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE TECNICHE - IL COMPORTAMENTO DELL'UTENTE: LIMITI PSICOFISIOLOGICI, GRADI DI SICUREZZA OGGETTIVI E SOGGETTIVI, I COMPORTAMENTI A RISCHIO - LA STRADA COME SISTEMA: CRITERI DI ANALISI, METODI DI VALUTAZIONE COMPARATIVA - L'ANALISI DEL RISCHIO: L'INTERPRETAZIONE DEI DATI D'INCIDENTALITÀ, LA MISURA DELLA SICUREZZA STRADALE - TECNICHE PREVISIVE DELL'INCIDENTALITÀ: LE RETI NEURALI (INPUT/OUTPUT), L'HAZARD ANALYSIS.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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9
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ICAR/04
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801662 -
ANALISI TERRITORIALE
(obiettivi)
IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE.
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CARCI PIER LUIGI
( programma)
OBIETTIVI DEL CORSO LA CITTÀ È UN ARTEFATTO COMPLESSO CHE SI È LENTAMENTE STRUTTURATO. IL COLLOQUIO PROGRESSIVO TRA MANUFATTI EDILIZI, INFRASTRUTTURE, SPAZI AGRICOLI, RESIDUI NATURALISTICI, ECC., HA PRODOTTO UNA CONFIGURAZIONE INSEDIATIVA ARTICOLATA ED UNA CRESCENTE DIFFERENZIAZIONE DEI MODELLI SPAZIALI. L’ORGANIZZAZIONE CHE NE RISULTA NON RISPECCHIA UN SINGOLO PRINCIPIO, MA LA COMBINAZIONE DEGLI ESITI DI NUMEROSI PRINCIPI GENERATORI . IN TAL SENSO SI RITIENE CHE GLI ASPETTI FONDAMENTALI DA TRATTARE NEL CORSO “ANALISI TERRITORIALE” SONO INERENTI AL RAPPORTO TRA “CONOSCENZA” E “TRASFORMAZIONE”, TRA OPERA DI ARCHITETTURA E CONTESTO URBANO, TRA INTERPRETAZIONE E PROGETTO. COSÌ IL TERRITORIO ORGANIZZATO, LA CITTÀ, L’AMBIENTE SONO OGGETTO DI APPROFONDIMENTO. ESSI, NEL LORO INSIEME, COSTITUISCONO IL CAMPO UNITARIO DI CONOSCENZA E DI PROGETTAZIONE DELL’URBANISTICA, CHE, COME TALE, INTEGRA LA PREPARAZIONE DI BASE COMUNE A TUTTI I CORSI ATTINENTI IL SETTORE DELLA DISCIPLINA.
IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE.
( testi)
- P.L. CARCI, LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO, GANGEMI EDITORE,. 2004 - A. CLEMENTI, INTERPRETAZIONI DEL PAESAGGIO, MELTEMI EDITORE,. 2002 - P. GABELLINI, TECNICHE URBANISTICHE, ED. CAROCCI, ROMA, 2001
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6
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ICAR/20
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801665 -
PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE APPROFONDIRE GLI ASPETTI MODELLISTICI DELL’INGEGNERIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO CON RIFERIMENTO AI TEMI PIÙ INNOVATIVI SVILUPPATI NEL SETTORE. L’OBIETTIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE PIÙ AVANZATE NECESSARIE PER LA SIMULAZIONE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO, E DELLE RELATIVE INTERAZIONI. IL CORSO OFFRE UN QUADRO UNITARIO DEI MODELLI PRESENTATI IN MODO DA RENDERLI UTILIZZABILI COME STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUI SISTEMI DI TRASPORTO.
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NIGRO MARIALISA
( programma)
DEFINIZIONE DI SISTEMA DI TRASPORTO; APPROCCIO MODELLISTICO AI SISTEMI DI TRASPORTO; IL SISTEMA DI OFFERTA (GRAFO, FUNZIONI DI COSTO, FUNZIONI DI PRESTAZIONE E DI IMPATTO) FORMALIZZAZIONE DEL MODELLO DI OFFERTA. LA DOMANDA DI TRASPORTO. MODELLI DI UTILITÀ ALEATORIA (LOGIT MULTINOMIALE, LOGIT GERARCHIZZATO AD UN LIVELLO, LOGIT GERARCHIZZATO A PIÙ LIVELLI, CROSS-NESTED LOGIT, PROBIT) FORMALIZZAZIONE DELL’UTILITÀ SISTEMATICA. DEFINIZIONE DI MODELLO DI UTILITÀ ALEATORIA ADDITIVO. PROPRIETÀ DELLA SODDISFAZIONE. CALIBRAZIONE DEI MODELLI DI DOMANDA DISAGGREGATI. AGGREGAZIONE. MODELLI A QUATTRO STADI: GENERAZIONE, DISTRIBUZIONE E RIPARTIZIONE MODALE. MODELLI DI ASSEGNAZIONE (CARICAMENTO ED ASSEGNAZIONE D’EQUILIBRIO, MODELLI STOCASTICI E DETERMINISTICI, ASSEGNAZIONE D’OTTIMO DI SISTEMA).
( testi)
E. CASCETTA, MODELLI PER I SISTEMI DI TRASPORTO. TEORIA E APPLICAZIONI
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9
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ICAR/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801669 -
SICUREZZA DEL LAVORO E DIFESA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
( testi)
D.LGS. 81/08.BS OHSAS 18001.DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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6
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ING-IND/28
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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60
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ITA |
20801674 -
ECOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE DELLE NOZIONI DI BASE DELL'ECOLOGIA, UTILI ALL'USO DI CONTESTI APPLICATIVI. SVILUPPO E CAPACITÀ DI LETTURA DI DISTRURBI ANCHE ANTROPOGENICI PER L'ELABORAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI MIRATE ALLA GESTIONE, PIANIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
AMBIENTE ED ECOLOGIA. FATTORI ECOLOGICI. SPAZIO ECOLOGICO. I SISTEMI ECOLOGICI E L'ENERGIA NEI SISTEMI ECOLOGICI. SUCCESSIONI ECOLOGICHE. CLIMA. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI. BIOCLIMI ITALIANI. SUOLO. PEDOGENESI E ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO. MODIFICAZIONE DEI CICLI NATURALI: INQUINAMENTO. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. INQUINAMENTO DELLE ACQUE. INQUINAMENTO DEL SUOLO. EFFETTI DELL'INQUINAMENTO: SUGLI ANIMALI, SULL'UOMO, SUGLI ECOSISTEMI FORESTALI. BIOMONITORAGGIO. ECOSISTEMI ARTIFICIALI: ECOSISTEMA SELVICOLTURALE, AGROECOSISTEMA, ECOSISTEMA URBANO. IL PROBLEMA ENERGETICO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. CRITERI DI ACCETTABILITÀ DEGLI IMPATTI INDOTTI. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA NATURA. GESTIONE DELLE RISORSE ANIMALI E VEGETALI. BIODIVERSITÀ E SUA CONSERVAZIONE. CONSERVAZIONE DELLA FLORA, DELLA FAUNA E GESTIONE DEL TERRITORIO. LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA IN ITALIA. ECOLOGIA UMANA. ECOLOGIA DEL PAESAGGIO. ECOLOGIA DEL RIPRISTINO E INGEGNERIA NATURALISTICA. PROBLEMATICHE DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA
( testi)
BATTISTI C., ROMANO B., 2007. FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI EDIZIONI, TORINO. MORRISON W., 2002. WILDLIFE MANAGEMENT. ISLAND PRESS, NY SUTHERLAND W.J., 2006. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. BLACKWELL.
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6
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BIO/07
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60
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ITA |
20801979 -
GEOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE, METODOLOGICHE E OPERATIVE, NECESSARIE SIA ALLA RAPPRESENTAZIONE CHE ALLA LETTURA CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO. CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI RILIEVO TOPOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INGEGNERIE CIVILE E DELLE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI.
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FIANI MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE: PRINCIPI DEL RILIEVO. DEFINIZIONI. UNITÀ DI MISURA. PRECISIONE E ACCURATEZZA NEL RILIEVO. GEODESIA: FORMA DELLA TERRA. IMPOSTAZIONE CLASSICA DEL RILIEVO. CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE. SUPERFICI EQUIPOTENZIALI. GEOIDE. DEFINIZIONE DI QUOTA. ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. ONDULAZIONI DEL GEOIDE. SISTEMI DI COORDINATE: NATURALI, GEOCENTRICHE, ELLISSOIDICHE. GEOMETRIA DELL'ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. SEZIONI NORMALI E NORMALI PRINCIPALI. GEODETICHE. RAGGI DI CURVATURA DELLE SEZIONI NORMALI. SUPERFICI DI RIFERIMENTO APPROSSIMATE PER I RILIEVI LOCALI: SFERA E PIANO TANGENTE. RETI GEODETICHE E DATUM. DATUM ORIZZONTALI E VERTICALI. DATUM UTILIZZATI IN ITALIA. COORDINATE GEODETICHE, ASTRONOMICHE, CARTESIANE GEOCENTRICHE, CARTESIANE LOCALI. TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE E TRA DATUM. TEOREMI DELLA GEODESIA OPERATIVA. TEORIA DEGLI ERRORI E TRATTAMENTO STATISTICO DELLE OSSERVAZIONI: TIPI DI ERRORI DI MISURA: GROSSOLANI, SISTEMATICI E CASUALI. DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONE NORMALE. STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DI UNA DISTRIBUZIONE. INTERVALLI DI CONFIDENZA. VARIABILE STANDARDIZZATA. VARIABILI CASUALI BIDIMENSIONALI CONTINUE. COVARIANZA E COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. PROPAGAZIONE DELLA VARIANZA-COVARIANZA. APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI RILIEVO. PRINCIPIO DEI MINIMI QUADRATI. COMPENSAZIONE DELLE OSSERVAZIONI CON IL METODO DELLE OSSERVAZIONI INDIRETTE. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE: GENERALITÀ SUL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. MODULI DI DEFORMAZIONE. APPROCCIO ANALITICO ALLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. CLASSIFICAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI. RAPPRESENTAZIONI CONFORMI. RAPPRESENTAZIONE CONFORME DI GAUSS E SUO USO GEODETICO. COORDINATE CONTRATTE ED ESPRESSIONI DEI MODULI. CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA. LETTURA DELLE COORDINATE SU UNA SEZIONE DELLA CARTA D’ITALIA ALLA SCALA DI 1:25000. SISTEMA CARTOGRAFICO UTM-UPS. RILIEVO: RETI GEODETICHE NAZIONALI: RETE TRIGONOMETRICA DI I, II, III E IV ORDINE, RETE ALTIMETRICA DI LIVELLAZIONE, RETE IGM95. RETI DI INQUADRAMENTO, RAFFITTIMENTO, APPOGGIO E DETTAGLIO. RILIEVO PLANIMETRICO, RIDUZIONE DELLE MISURE ALLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO. SCHEMI ELEMENTARI DI RILIEVO: INTERSEZIONI (IN AVANTI, LATERALE, ALL’INDIETRO), POLARI (IRRADIAMENTO), RAMI DI POLIGONALE, POLIGONALI CHIUSE. RILIEVO DI DETTAGLIO. RILIEVO ALTIMETRICO: TIPI DI QUOTE E SUPERFICI DI RIFERIMENTO. LIVELLAZIONE TRIGONOMETRICA (RECIPROCA E DA UN ESTREMO): SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. LIVELLAZIONE GEOMETRICA: SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. RILIEVO GPS: SESSIONI E BASI INDIPENDENTI, CALCOLO DELLE BASI. TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA NAZIONALE. PROGETTAZIONE, MATERIALIZZAZIONE, RILIEVO E COMPENSAZIONE DI RETI PLANIMETRICHE, ALTIMETRICHE E GPS. STRUMENTI E METODI OPERATIVI DI IMPIEGO: MISURA DI ANGOLI. TEODOLITI. PARTI COSTITUTIVE DEL TEODOLITE: CANNOCCHIALE COLLIMATORE, CERCHI GRADUATI, APPARATI DI LETTURA, LIVELLE, SISTEMI PENDOLARI. MESSA IN STAZIONE DEL TEODOLITE. METODI DI LETTURA DI ANGOLI AZIMUTALI. REGOLA DI BESSEL. LETTURA DI ANGOLI ZENITALI, ZENIT STRUMENTALE. TEODOLITI ELETTRONICI. MISURA DI DISTANZE. GEODIMETRI: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, EQUAZIONE FONDAMENTALE, PRECISIONI STRUMENTALI. STAZIONI TOTALI. MISURA DI DISLIVELLI. LIVELLI. PARTI COSTITUTIVE DEL LIVELLO: CANNOCCHIALE, LIVELLE, VITI DI ELEVAZIONE. STADIE INVAR. LIVELLAZIONE DAL MEZZO, PRECISIONE DI UNA BATTUTA E DI UNA LINEA. GPS: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA. SEGMENTI FUNZIONALI. STRUTTURA DEL SEGNALE. ERRORI SISTEMATICI DEL SISTEMA. RICEVITORI. WGS84. OSSERVABILE DI PSEUDO-RANGE E DI FASE. MODERNIZZAZIONE DEL GPS. ALTRI SISTEMI GNSS.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO FORNITE DAL DOCENTE TESTI DI CONSULTAZIONE: FOLLONI G. PRINCIPI DI TOPOGRAFIA – PATRON, 1982 G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI. TOPOGRAFIA GENERALE. UTET, MILANO, 2002
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6
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ICAR/06
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60
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802066 -
TEORIA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO È FINALIZZATO A OTTIMIZZARE LA PROGETTAZIONE DELLA STRADA CON STRETTO RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DELL'ESERCIZIO. NE VIENE PERTANTO ANALIZZATA LA FUNZIONALITÀ TRAMITE UNA LETTURA CRITICA DELLO SCENARIO INCIDENTALE DAL QUALE SI DESUME SIA IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLA STRADA, SIA IL RUOLO DELLA SUA FUNZIONALITÀ SISTEMICA PER L'OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI. SI PERVIENE QUINDI ALLA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PROGETTO IN FUNZIONE DELL'INCIDENTALITÀ ATTESA VALUTATA ADOTTANDO TECNICHE PREVISIVE VALIDATE SUL CAMPO.
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
( programma)
LA FUNZIONALITÀ SISTEMICA DELLA STRADA: IL COORDINAMENTO PLANO-ALTIMETRICO, OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE TECNICHE - IL COMPORTAMENTO DELL'UTENTE: LIMITI PSICOFISIOLOGICI, GRADI DI SICUREZZA OGGETTIVI E SOGGETTIVI, I COMPORTAMENTI A RISCHIO - LA STRADA COME SISTEMA: CRITERI DI ANALISI, METODI DI VALUTAZIONE COMPARATIVA - L'ANALISI DEL RISCHIO: L'INTERPRETAZIONE DEI DATI D'INCIDENTALITÀ, LA MISURA DELLA SICUREZZA STRADALE - TECNICHE PREVISIVE DELL'INCIDENTALITÀ: LE RETI NEURALI (INPUT/OUTPUT), L'HAZARD ANALYSIS.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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10
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ICAR/04
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100
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802084 -
PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE APPROFONDIRE GLI ASPETTI MODELLISTICI DELL’INGEGNERIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO CON RIFERIMENTO AI TEMI PIÙ INNOVATIVI SVILUPPATI NEL SETTORE. L’OBIETTIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE PIÙ AVANZATE NECESSARIE PER LA SIMULAZIONE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO, E DELLE RELATIVE INTERAZIONI. IL CORSO OFFRE UN QUADRO UNITARIO DEI MODELLI PRESENTATI IN MODO DA RENDERLI UTILIZZABILI COME STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUI SISTEMI DI TRASPORTO.
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NIGRO MARIALISA
( programma)
DEFINIZIONE DI SISTEMA DI TRASPORTO; APPROCCIO MODELLISTICO AI SISTEMI DI TRASPORTO; IL SISTEMA DI OFFERTA (GRAFO, FUNZIONI DI COSTO, FUNZIONI DI PRESTAZIONE E DI IMPATTO) FORMALIZZAZIONE DEL MODELLO DI OFFERTA. LA DOMANDA DI TRASPORTO. MODELLI DI UTILITÀ ALEATORIA (LOGIT MULTINOMIALE, LOGIT GERARCHIZZATO AD UN LIVELLO, LOGIT GERARCHIZZATO A PIÙ LIVELLI, CROSS-NESTED LOGIT, PROBIT) FORMALIZZAZIONE DELL’UTILITÀ SISTEMATICA. DEFINIZIONE DI MODELLO DI UTILITÀ ALEATORIA ADDITIVO. PROPRIETÀ DELLA SODDISFAZIONE. CALIBRAZIONE DEI MODELLI DI DOMANDA DISAGGREGATI. AGGREGAZIONE. MODELLI A QUATTRO STADI: GENERAZIONE, DISTRIBUZIONE E RIPARTIZIONE MODALE. MODELLI DI ASSEGNAZIONE (CARICAMENTO ED ASSEGNAZIONE D’EQUILIBRIO, MODELLI STOCASTICI E DETERMINISTICI, ASSEGNAZIONE D’OTTIMO DI SISTEMA).
( testi)
E. CASCETTA, MODELLI PER I SISTEMI DI TRASPORTO. TEORIA E APPLICAZIONI
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6
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ICAR/05
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60
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802089 -
TECNICA DEI LAVORI STRADALI E FERROVIARI
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CORSO FORNISCONO GLI ELEMENTI INDISPENSABILI PER STUDIARE L'IMPIANTO, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI GRANDI CANTIERI LINEARI, FATTO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE E AL PROGETTO PER LA SICUREZZA DEI LAVORI. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO I CRITERI ORGANIZZATIVI, LA SCELTA DEI MEZZI D'OPERA, LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE DEI CANTIERI E L'ANALISI DEGLI EFFETTI DEI CANTIERI STRADALI SOTTO TRAFFICO. SI STUDIANO INOLTRE I RISCHI D'INSTABILITÀ DEL CORPO VIARIO E I PROVVEDIMENTI ATTI A CONTENERLI.
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BELLA FRANCESCO
( programma)
CRITERI ORGANIZZATIVI DEI GRANDI CANTIERI DI INFRASTRUTTURE LINEARI LA PROGRAMMAZIONE DEI CANTIERI LINEARI: GANTT, GANTT, METODO DEL PERCORSO CRITIC (CPM) , TECNICA DI VALUTAZIONE E REVISIONE DEL PROGRAMMA (PERT) MACCHINE ED IMPIANTI PER CANTIERI DI INFRASTRUTTURE VIARIE CANTIERI SOTTO TRAFFICO METODI DI COSTRUZIONE DELLE GALLERIE SICUREZZA NEI CANTIERI: LEGISLAZIONE, PIANI DI SICUREZZA IL CONTROLLO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI IN FASE DI CANTIERE BARRIERE DI SICUREZZA: LEGISLAZIONE, TIPI, PARAMETRI CARATTERIZZANTI
( testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE M. LACAVA E C. SOLUSTRI. ' PROGETTO E SICUREZZA DEL CANTIERE'. NIS EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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9
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ICAR/04
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90
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801908 -
TESI DI LAUREA
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28
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
21201042 -
ECONOMIA AZIENDALE AMBIENTALE CORSO AVANZATO
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6
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SECS-P/07
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48
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801628 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI
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7
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ICAR/05
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
INFRASTRUTTURE VIARIE Orientamento unico AFFINI INTEGRATIVE - (visualizza)
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6
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20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA: L'UNICITÀ DEL PIANETA TERRA; ASPETTI DELLA GEOLOGIA; LA CROSTA DELLA TERRA - I PROCESSI CHE INTERESSANO LA SUPERFICIE (IL MODELLAMENTO DEL RILIEVO TERRESTRE; IL PROCESSO SEDIMENTARIO; LE ROCCE SEDIMENTARIE); IL CORPO DELLA TERRA - IL PROCESSO INTERNO (L'INTERNO DELLA TERRA; I FENOMENI SISMICI; I FENOMENI VULCANICI; LE ROCCE IGNEE; LE ROCCE METAMORFICHE; CICLO LITOGENETICO; TETTONICA DELLE PLACCHE); DEFORMAZIONI DELLA CROSTA TERRESTRE (LE SUCCESSIONI LITOLOGICHE; LE DEFORMAZIONI DELLE ROCCE; LA GEOMETRIA DEI CORPI GEOLOGICI). IL "MESTIERE" DEL GEOLOGO: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO (RICERCHE PRELIMINARI; MATERIALI E METODI; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE TEMATICHE); IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO (PRINCIPALI CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DI TERRE E ROCCE; L'ESPLORAZIONE GEOLOGICA DEL SOTTOSUOLO); INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL LAZIO. GEOLOGIA APPLICATA: DISSESTI DI VERSANTE; RISORSE GEOLOGICHE RINNOVABILI (ACQUE SOTTERRANEE); RISORSE GEOLOGICHE NON RINNOVABILI (ATTIVITÀ ESTRATTIVA); STUDIO DEL CONTESTO GEOLOGICO LEGATO A PROBLEMI DI PIANIFICAZIONE (IL RISCHIO GEOLOGICO) (PRIMO INTERVENTO SUL TERRITORIO; RIQUALIFICAZIONE (GEOLOGIA URBANA E DEL COSTRUITO))
( testi)
LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI - GEOLOGIA APPLICATA. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO. VOLUME 1, II EDIZIONE - CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO
FRANK PRESS, RAYMOND SIEVER, JOHN GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN - CAPIRE LA TERRA - ZANICHELLI, BOLOGNA
MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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6
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GEO/05
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60
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-
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTESLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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60
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE LE NOZIONI GENERALI, IN RAPPORTO ANCHE ALLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI (RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO) E SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Nozioni di ecologia applicata – Cicli naturali: acqua, carbonio, azoto – Normativa per la tutela dell’ambiente: la normativa sulle emissioni liquide, solide e aeriformi – I servizi di igiene urbana – La raccolta e il trasporto dei Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e pericolosi – La bonifica dei siti inquinati – Inquinamento atmosferico e acustico: principali problematiche – Criteri di dimensionamento e di progettazione degli impianti per il trattamento dei Rifiuti Urbani e Speciali: le discariche– Gli impianti di trattamento e valorizzazione dei RS – Gli impianti di termovalorizzazione – Caratteristiche operative degli impianti di trattamento delle emissioni atmosferiche – Modelli previsionali delle emissioni atmosferiche.
( testi)
DISPENSE DEL PROFESSORE
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6
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ICAR/03
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60
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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30
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-
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-
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ITA |
20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
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3
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IUS/10
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30
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-
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-
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-
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ITA |
20801669 -
SICUREZZA DEL LAVORO E DIFESA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
( testi)
D.LGS. 81/08.BS OHSAS 18001.DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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6
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ING-IND/28
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60
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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60
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-
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-
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-
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ITA |
20801674 -
ECOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE DELLE NOZIONI DI BASE DELL'ECOLOGIA, UTILI ALL'USO DI CONTESTI APPLICATIVI. SVILUPPO E CAPACITÀ DI LETTURA DI DISTRURBI ANCHE ANTROPOGENICI PER L'ELABORAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI MIRATE ALLA GESTIONE, PIANIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
AMBIENTE ED ECOLOGIA. FATTORI ECOLOGICI. SPAZIO ECOLOGICO. I SISTEMI ECOLOGICI E L'ENERGIA NEI SISTEMI ECOLOGICI. SUCCESSIONI ECOLOGICHE. CLIMA. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI. BIOCLIMI ITALIANI. SUOLO. PEDOGENESI E ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO. MODIFICAZIONE DEI CICLI NATURALI: INQUINAMENTO. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. INQUINAMENTO DELLE ACQUE. INQUINAMENTO DEL SUOLO. EFFETTI DELL'INQUINAMENTO: SUGLI ANIMALI, SULL'UOMO, SUGLI ECOSISTEMI FORESTALI. BIOMONITORAGGIO. ECOSISTEMI ARTIFICIALI: ECOSISTEMA SELVICOLTURALE, AGROECOSISTEMA, ECOSISTEMA URBANO. IL PROBLEMA ENERGETICO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. CRITERI DI ACCETTABILITÀ DEGLI IMPATTI INDOTTI. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA NATURA. GESTIONE DELLE RISORSE ANIMALI E VEGETALI. BIODIVERSITÀ E SUA CONSERVAZIONE. CONSERVAZIONE DELLA FLORA, DELLA FAUNA E GESTIONE DEL TERRITORIO. LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA IN ITALIA. ECOLOGIA UMANA. ECOLOGIA DEL PAESAGGIO. ECOLOGIA DEL RIPRISTINO E INGEGNERIA NATURALISTICA. PROBLEMATICHE DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA
( testi)
BATTISTI C., ROMANO B., 2007. FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI EDIZIONI, TORINO. MORRISON W., 2002. WILDLIFE MANAGEMENT. ISLAND PRESS, NY SUTHERLAND W.J., 2006. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. BLACKWELL.
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6
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BIO/07
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60
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-
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-
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-
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ITA |
20801979 -
GEOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE, METODOLOGICHE E OPERATIVE, NECESSARIE SIA ALLA RAPPRESENTAZIONE CHE ALLA LETTURA CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO. CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI RILIEVO TOPOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INGEGNERIE CIVILE E DELLE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI.
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FIANI MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE: PRINCIPI DEL RILIEVO. DEFINIZIONI. UNITÀ DI MISURA. PRECISIONE E ACCURATEZZA NEL RILIEVO. GEODESIA: FORMA DELLA TERRA. IMPOSTAZIONE CLASSICA DEL RILIEVO. CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE. SUPERFICI EQUIPOTENZIALI. GEOIDE. DEFINIZIONE DI QUOTA. ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. ONDULAZIONI DEL GEOIDE. SISTEMI DI COORDINATE: NATURALI, GEOCENTRICHE, ELLISSOIDICHE. GEOMETRIA DELL'ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. SEZIONI NORMALI E NORMALI PRINCIPALI. GEODETICHE. RAGGI DI CURVATURA DELLE SEZIONI NORMALI. SUPERFICI DI RIFERIMENTO APPROSSIMATE PER I RILIEVI LOCALI: SFERA E PIANO TANGENTE. RETI GEODETICHE E DATUM. DATUM ORIZZONTALI E VERTICALI. DATUM UTILIZZATI IN ITALIA. COORDINATE GEODETICHE, ASTRONOMICHE, CARTESIANE GEOCENTRICHE, CARTESIANE LOCALI. TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE E TRA DATUM. TEOREMI DELLA GEODESIA OPERATIVA. TEORIA DEGLI ERRORI E TRATTAMENTO STATISTICO DELLE OSSERVAZIONI: TIPI DI ERRORI DI MISURA: GROSSOLANI, SISTEMATICI E CASUALI. DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONE NORMALE. STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DI UNA DISTRIBUZIONE. INTERVALLI DI CONFIDENZA. VARIABILE STANDARDIZZATA. VARIABILI CASUALI BIDIMENSIONALI CONTINUE. COVARIANZA E COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. PROPAGAZIONE DELLA VARIANZA-COVARIANZA. APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI RILIEVO. PRINCIPIO DEI MINIMI QUADRATI. COMPENSAZIONE DELLE OSSERVAZIONI CON IL METODO DELLE OSSERVAZIONI INDIRETTE. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE: GENERALITÀ SUL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. MODULI DI DEFORMAZIONE. APPROCCIO ANALITICO ALLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. CLASSIFICAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI. RAPPRESENTAZIONI CONFORMI. RAPPRESENTAZIONE CONFORME DI GAUSS E SUO USO GEODETICO. COORDINATE CONTRATTE ED ESPRESSIONI DEI MODULI. CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA. LETTURA DELLE COORDINATE SU UNA SEZIONE DELLA CARTA D’ITALIA ALLA SCALA DI 1:25000. SISTEMA CARTOGRAFICO UTM-UPS. RILIEVO: RETI GEODETICHE NAZIONALI: RETE TRIGONOMETRICA DI I, II, III E IV ORDINE, RETE ALTIMETRICA DI LIVELLAZIONE, RETE IGM95. RETI DI INQUADRAMENTO, RAFFITTIMENTO, APPOGGIO E DETTAGLIO. RILIEVO PLANIMETRICO, RIDUZIONE DELLE MISURE ALLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO. SCHEMI ELEMENTARI DI RILIEVO: INTERSEZIONI (IN AVANTI, LATERALE, ALL’INDIETRO), POLARI (IRRADIAMENTO), RAMI DI POLIGONALE, POLIGONALI CHIUSE. RILIEVO DI DETTAGLIO. RILIEVO ALTIMETRICO: TIPI DI QUOTE E SUPERFICI DI RIFERIMENTO. LIVELLAZIONE TRIGONOMETRICA (RECIPROCA E DA UN ESTREMO): SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. LIVELLAZIONE GEOMETRICA: SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. RILIEVO GPS: SESSIONI E BASI INDIPENDENTI, CALCOLO DELLE BASI. TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA NAZIONALE. PROGETTAZIONE, MATERIALIZZAZIONE, RILIEVO E COMPENSAZIONE DI RETI PLANIMETRICHE, ALTIMETRICHE E GPS. STRUMENTI E METODI OPERATIVI DI IMPIEGO: MISURA DI ANGOLI. TEODOLITI. PARTI COSTITUTIVE DEL TEODOLITE: CANNOCCHIALE COLLIMATORE, CERCHI GRADUATI, APPARATI DI LETTURA, LIVELLE, SISTEMI PENDOLARI. MESSA IN STAZIONE DEL TEODOLITE. METODI DI LETTURA DI ANGOLI AZIMUTALI. REGOLA DI BESSEL. LETTURA DI ANGOLI ZENITALI, ZENIT STRUMENTALE. TEODOLITI ELETTRONICI. MISURA DI DISTANZE. GEODIMETRI: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, EQUAZIONE FONDAMENTALE, PRECISIONI STRUMENTALI. STAZIONI TOTALI. MISURA DI DISLIVELLI. LIVELLI. PARTI COSTITUTIVE DEL LIVELLO: CANNOCCHIALE, LIVELLE, VITI DI ELEVAZIONE. STADIE INVAR. LIVELLAZIONE DAL MEZZO, PRECISIONE DI UNA BATTUTA E DI UNA LINEA. GPS: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA. SEGMENTI FUNZIONALI. STRUTTURA DEL SEGNALE. ERRORI SISTEMATICI DEL SISTEMA. RICEVITORI. WGS84. OSSERVABILE DI PSEUDO-RANGE E DI FASE. MODERNIZZAZIONE DEL GPS. ALTRI SISTEMI GNSS.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO FORNITE DAL DOCENTE TESTI DI CONSULTAZIONE: FOLLONI G. PRINCIPI DI TOPOGRAFIA – PATRON, 1982 G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI. TOPOGRAFIA GENERALE. UTET, MILANO, 2002
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ICAR/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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