Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801715 -
MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI
(obiettivi)
CONOSCERE LE SOLUZIONI COSTRUTTIVE E LE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DELLE PRINCIPALI MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI, INCLUSI I MODELLI UTILIZZATI PER LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO ELETTROMECCANICO IN REGIME DINAMICO, AL FINE DI ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI SCEGLIERE E DI SAPER UTILIZZARE LE VARIE MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI IMPIEGATE NELLE APPLICAZIONI ELETTRICHE INDUSTRIALI O NEI SISTEMI DI PRODUZIONE DELLA POTENZA ELETTRICA. CONOSCERE LE CONFIGURAZIONI DI BASE DEI CONVERTITORI ELETTRONICI DI POTENZA UTILIZZATI PER LA REGOLAZIONE DELLE GRANDEZZE ELETTRICHE DI ALIMENTAZIONE DELLE MACCHINE ELETTRICHE. CONOSCERE GLI ALGORITMI DI BASE UTILIZZATI NEGLI AZIONAMENTI ELETTRICI PER LA REGOLAZIONE ED IL CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI ELETTROMECCANICHE DELLA MACCHINA. SAPER INDIVIDUARE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI DIMENSIONAMENTO DI UN AZIONAMENTO ELETTRICO IN RELAZIONE ALLE SPECIFICHE TECNICHE DELLA APPLICAZIONE.
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DI NAPOLI AUGUSTO
( programma)
EQUAZIONI DELLA M.E.G. , TRASFORMAZIONI DI VARIABILI(DA UN SISTEMA D'ASSI ROTANTI AD UNO FISSO), MACCHINA A CORRENTE CONTINUA, MACCHINA SINCRONA ED ASINCRONA, MODELLO SECONDO LA MACCHINA ELETTRICA GENERALIZZATA. MOTORI A RILUTTANZA ED A MAGNETE PERMANENTE, MOTORI A PASSO, COMPONENTI ELETTRONICI DI POTENZA (DIODI, TIRISTORI, MOSFEET, IGBT) CONVERTITORI CA/CC A DIODI ED A TIRISTORI, MONOFASI E TRIFASI, ARMONICHE, INTERARMONICHE E FATTORE DI POTENZA. CONVERTITORI CC/CC (BUCK, BOOST, BUCKBOOST E A PONTE) NEL FUNZIONAMENTO UNIPOLARE E BIPOLARE. INVERTER MONOFASE E TRIFASE AD ONDA QUADRA, INVERTER A PONTE MONOFASE (UNIPOLARE E BIPOLARE) E TRIFASE CON MODULAZIONE A PWM. REGOLAZIONE DI VELOCITÀ E DI COPPIA NEI MOTORI IN CC, E NEI MOTORI IN C.A. (V/F=COST, CONTROLLO VETTORIALE APPROSSIMATO). CONCETTI BASE DI UN AZIONAMENTO DI VELOCITÀ E DI POSIZIONE, REGOLAZIONE DI COPPIA, VELOCITÀ E POSIZIONE. ESEMPI DI AZIONAMENTI INDUSTRIALI.
( testi)
APPUNTI A CURA DEL DOCENTE
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9
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ING-IND/32
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90
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801746 -
ACUSTICA E ILLUMINOTECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
ALLO STUDENTE SI FORNISCONO LE INFORMAZIONI E GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DEI FENOMENI CHE DETERMINANO LA QUALITÀ DEGLI AMBIENTI SOTTO L’ASPETTO ACUSTICO E DELL’ILLUMINAZIONE, NATURALE ED ARTIFICIALE, SIA IN AMBIENTI CONFINATI, CHE IN AMBIENTI APERTI O PARZIALMENTE APERTI, COME LE GALLERIE. L’INSEGNAMENTO È FINALIZZATO A FORMARE INGEGNERI CAPACI DI ANALIZZARE SITUAZIONI DATE, VALUTARNE GLI ASPETTI NEGATIVI ED INSODDISFACENTI, E PROPORRE SOLUZIONI MIGLIORATIVE. NEI CONFRONTI DI NUOVE REALIZZAZIONI, LO STUDENTE AVRÀ ACQUISITO LA CAPACITÀ DI CONTRIBUIRE ALLA PROGETTAZIONE DI STRUTTURE E SISTEMI CON IMPATTO SUGLI AMBIENTI COMPATIBILE CON LA SICUREZZA ED IL COMFORT ACUSTICO E VISIVO. L’INSEGNAMENTO SI BASA SU LEZIONI , ESERCITAZIONI APPLICATIVE E SEMINARI CON PROFESSIONISTI NEI CAMPI DELLA DIAGNOSI AMBIENTALE E DELLA PROGETTAZIONE DI APPARATI E SISTEMI ACUSTICI E ILLUMINOTECNICI.
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DE LIETO VOLLARO ROBERTO
( programma)
ACUSTICA APPLICATA 1) DEFINIZIONI, GRANDEZZE FISICHE FONDAMENTALI, CAMPI SONORI E PROPAGAZIONE DI ONDE ACUSTICHE. SORGENTI SONORE E LORO TIPOLOGIE. CARATTERIZZAZIONE DELLO STIMOLO. SCALA DEI DECIBEL 2) L'ORGANO UDITIVO E LE GRANDEZZE PSICOFISICHE. AUDIOGRAMMA NORMALE E SCALA DI PHON. 3) ACUSTICA DEI SUONI DESIDERATI: MODI PROPRI DI UNA SALA, TEMPO DI RIVERBERAZIONE, INDICI DI QUALITÀ DI UNA SALA, TRATTAMENTI ACUSTICI. TEATRI ALL'APERTO 4) ACUSTICA DEI RUMORI INDESIDERATI: CARATTERIZZAZIONE DEL FENOMENO, INDICI DI VALUTAZIONE, LEGISLAZIONE VIGENTE. 5) METODI DI MISURA: DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE UTILIZZABILE E DELLE METODOLOGIE DI MISURA, LEGISLAZIONE VIGENTE. 6) TRASMISSIONE DEL FENOMENO SONORO: ISOLAMENTO ACUSTICO, LEGGE DELLA MASSA, PARETI MONOSTRATO E MULTISTRATO. PAVIMENTI GALLEGGIANTI. 7) VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO 8) APPLICAZIONI E PROGETTI ILLUMINOTECNICA 1) DEFINIZIONI, GRANDEZZE FISICHE FONDAMENTALI, LEGGI FONDAMENTALI DELL'IRRAGGIAMENTO. CARATTERIZZAZIONE DELLO STIMOLO. 2) L'ORGANO VISIVO E LE GRANDEZZE PSICOFISICHE. FOTOMETRIA E PRINCIPI DI COLORIMETRIA. 3) METODI DI MISURA DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE: DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE UTILIZZABILE E DELLE METODOLOGIE DI MISURA. 4) SORGENTI LUMINOSE ARTIFICIALI: LAMPADE AD INCANDESCENZA, LAMPADE A SCARICA, LED ED OLED. 5) APPARECCHI ILLUMINANTI: CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO. CURVE FOTOMETRICHE E LORO COSTRUZIONE. 6) TECNICA DI ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE: ILLUMINAZIONE DI INTERNI, ILLUMINAZIONI DI ESTERNI. EQUILIBRI DI LUMINANZE. PRINCIPI DI PROGETTAZIONE E LEGISLAZIONE VIGENTE. 7) INQUINAMENTO LUMINOSO. 8) ILLUMINAZIONE NATURALE: SUPERFICI TRASPARENTI E PROBLEMI ENERGETICI. 9) APPLICAZIONI E PROGETTI
( testi)
MONCADA LO GIUDICE, G., SANTOBONI, S., ACUSTICA, CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO, 1995 MONCADA LO GIUDICE, G., DE LIETO VOLLARO, A., ILLUMINOTECNICA, CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO, 2007
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9
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ING-IND/11
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90
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801747 -
COMPLEMENTI DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI METTERE IN CONDIZIONE GLI STUDENTI DELLA LAUREA SPECIALISTICA DI CONOSCERE ARGOMENTI PARTICOLARI CHE RIGUARDANO L'ANALISI, LA SINTESI CINEMATICA (PROGETTO) E GLI ASPETTI DEL FUNZIONAMENTO DINAMICO DEI MECCANISMI, SVILUPPANDO, NEL CONTEMPO, LA CAPACITÀ DI APPLICARE I CONCETTI AI CASI REALI: VIBRAZIONI MECCANICHE NELLE MACCHINE, ELEMENTI DI ROTODINAMICA, ANALISI DI SOLUZIONI STAZIONARIE E NON STAZIONARIE, LUBRIFICAZIONE IDRODINAMICA E ANALISI DEI MANIPOLATORI.
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BOTTA FABIO
( programma)
SINTESI CINEMATICA DEI MECCANISMI CON METODI GRAFICI E MATEMATICI IL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI ELEMENTI DI TEORIA DELLE VIBRAZIONI O VIBRAZIONI DI SISTEMI DISCRETI A N GRADI DI LIBERTÀ, O VIBRAZIONI DI SISTEMI CONTINUI: TRAVI PIASTRE E GUSCI DINAMICA DEI ROTORI O VELOCITÀ CRITICHE DI ROTAZIONE O SBILANCIAMENTO E METODI DI EQUILIBRATURA LUBRIFICAZIONE IDRODINAMICA ANALISI CINEMATICA E DINAMICA DEI MANIPOLATORI: PROBLEMA DIRETTO E INVERSO. SITUAZIONI TRANSITORIE NEI SISTEMI MECCANICI. SOLUZIONE DINAMICA STAZIONARIA E NON STAZIONARIA DI SISTEMI MULTIBODY.
( testi)
DI BENEDETTO A., PENNESTRÌ E., INTRODUZIONE ALLA CINEMATICA DEI MECCANISMI, VOLL.1 E 2, CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO, 1993. R. GUIDO, S. DELLA VALLE VIBRAZIONI MECCANICHE NELLE MACCHINE LIGUORI TESTI CONSIGLIATI DI APPROFONDIMENTO G. GENTA VIBRAZIONI DELLE STRUTTURE E DELLE MACCHINE LEVROTTO&BELLA R. MALVANO, F. VATTA DINAMICA DELLE MACCHINE LEVROTTO&BELLA PENNESTRÌ E DINAMICA TECNICA E COMPUTAZIONALE CASA EDITRICE AMBROSIANA, 2002
SCOTTO LAVINA G., LEZIONI DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE, ED. SIDEREA, ROMA, 1983. SCOTTO LAVINA G., APPLICAZIONI DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE, ED. SIDEREA, ROMA, 1975. SCOTTO LAVINA G., ESERCITAZIONI DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE, ED. SIDEREA, ROMA, 1992. CHELI F., PENNESTRÌ E. CINEMATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MULTIBODY CASA EDITRICE AMBROSIANA, 2006 BELFORTE G. MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LEVROTTO&BELLA 1997
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9
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ING-IND/13
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90
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801748 -
COSTRUZIONE DI MACCHINE
(obiettivi)
CAPACITÀ DI DIMENSIONAMENTO DI MACCHINE, DI LORO ELEMENTI E DI SISTEMI MECCANICI ED OLEOMECCANICI.
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20801748-2 -
MODULO II
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6
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ING-IND/14
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801748-1 -
MODULO I
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6
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ING-IND/14
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60
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801750 -
FISICA E MECCANICA DEI SOLIDI
(obiettivi)
IL CORSO INTRODUCE LA TEORIA DELLE DISLOCAZIONI ED I SUOI ASPETTI STRETTAMENTE LEGATI A LIVELLO MACROSCOPICO ALLA TEORIA DELL’ELASTICITÀ E DELLA PLASTICITÀ, ALLA MODERNA MECCANICA DEL CONTINUO E ALLA TEORIA DEI CRACK E DELLA FRATTURA.
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STAGNI LUIGI
( programma)
DEFINIZIONI ELEMENTARI E PROPRIETÀ GEOMETRICHE DELLE DISLOCAZIONI. SIGNIFICATO FISICO DELLE DISLOCAZIONI E LORO RUOLO NEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI. ELEMENTI DI TEORIA DEI MEZZI CONTINUI ELASTICI. DEFORMAZIONI PIANE E ANTI-PIANE DEI MATERIALI ISOTROPI. METODO DELLA VARIABILE COMPLESSA. DISLOCAZIONI FONDAMENTALI. INTERAZIONE DI UNA DISLOCAZIONE CON ALTRE DISLOCAZIONI E CON ALTRI DIFETTI O DISOMOGENEITÀ. MODELLI MICROSCOPICI DI DISLOCAZIONI. MODELLI DI TIPI FONDAMENTALI DI FRATTURA. TEORIA DEI CRACK. CRITERI DI FRATTURA IN VARIE CONDIZIONI DI SOLLECITAZIONE.
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: 1) F.R.N. NABARRO (EDITOR), DISLOCATION IN SOLIDS -VOL. 1: THE ELASTIC THEORY, NORTH HOLLAND, AMSTERDAM 1979. 2) H. LIEBOWITZ (EDITOR), FRACTURE: AN ADVANCED TREATISE - VOL. 1, ACADEMIC PRESS, NEW YORK 1968 PER IL METODO DELLA VARIABILE COMPLESSA: 3) N. I. MUSKHELISHVILI, SOME BASIC PROBLEMS OF THE MATHEMATICAL THEORY OF ELASTICITY, NOORDHOFF, LEYDEN (1975). F.G. TRICOMI, FUNZIONI ANALITICHE, ZANICHELLI, BOLOGNA, 1961 4) F.G. TRICOMI, FUNZIONI ANALITICHE, ZANICHELLI, BOLOGNA, 1961
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9
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FIS/01
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90
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801753 -
IMPIANTI TERMOTECNICI
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È LA FORMAZIONE NEL CAMPO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE DEGLI EDIFICI. NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO ALLO STUDENTE VENGONO FORNITI STRUMENTI PER LA DESCRIZIONE DEGLI STATI E DELLE TRASFORMAZIONI DELL’ARIA UMIDA, E PER L’ANALISI E VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI TERMO-IGROMETRICHE E DI BENESSERE DEGLI AMBIENTI. LO STUDENTE APPRENDE COME VALUTARE LA QUANTITÀ DI ENERGIA SOLARE DISPONIBILE SU UNA SUPERFICIE COMUNQUE ORIENTATA. LA SECONDA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLA DESCRIZIONE E AL DIMENSIONAMENTO DEI PRINCIPALI COMPONENTI DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, DI CLIMATIZZAZIONE AD ARIA, E SOLARI TERMICI. LO STUDENTE VIENE MESSO IN CONDIZIONE DI EFFETTUARE LA PROGETTAZIONE DI MASSIMA DI TALI IMPIANTI, CUI È DEDICATA LA TESINA FINALE CHE OGNI STUDENTE DEVE PREPARARE. L’INSEGNAMENTO SI BASA SU LEZIONI FRONTALI, ESERCITAZIONI APPLICATIVE E SEMINARI CON PROFESSIONISTI NEL CAMPO DELLA PROGETTAZIONE DI IMPIANTI.
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FANCHIOTTI ALDO
( programma)
• L’ARIA UMIDA: GRANDEZZE DI STATO E TRASFORMAZIONI • IL BENESSERE TERMO-IGROMETRICO • GRANDEZZE CARATTERIZZANTI IL CLIMA. IL CLIMA IN ITALIA. I GRADI-GIORNO • IL PERCORSO DEL SOLE. RADIAZIONE SOLARE. SCHERMATURE • RADIAZIONE SOLARE SU SUPERFICI OPACHE E TRASPARENTI • SCAMBIATORI DI CALORE • TERMOFISICA DI UN EDIFICIO. LA NORMATIVA. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI ESTIVI E INVERNALI. FABBISOGNO ENERGETICO NORMALIZZATO DI UN EDIFICIO • IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: PROGETTO DI MASSIMA • MACCHINE AD ASSORBIMENTO • IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO: PROGETTO DI MASSIMA • COLLETTORI SOLARI PIANI E A CONCENTRAZIONE. IMPIANTI SOLARI TERMICI: PROGETTO DI MASSIMA • ELEMENTI DI TERMOGRAFIA
( testi)
FANCHIOTTI, A., APPUNTI DELLE LEZIONI
PER APPROFONDIMENTI: BETTANINI, E., BRUNELLO, P.F., LEZIONI DI IMPIANTI TECNICI, CLEUP, PADOVA, 1993 FILIPPI, M., RIZZO, G., CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI, DARIO FLACCOVIO EDITORE, PALERMO, 2007
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9
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ING-IND/11
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90
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801754 -
MACCHINE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE AGLI ALLIEVI CRITERI E METODI PER EFFETTUARE LO STUDIO DEGLI IMPIANTI PER LA CONVERSIONE DI ENERGIA IN LAVORO. AL TERMINE DEL MODULO L’ALLIEVO AVRÀ UN QUADRO AGGIORNATO DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE PER LA PRODUZIONE DI POTENZA MECCANICA ED ELETTRICA. SAPRÀ, A LIVELLO METODOLOGICO, IMPOSTARE L’ANALISI DI CICLI TERMODINAMICI E VALUTARNE LE PRESTAZIONI IN TERMINI DI RENDIMENTO E POTENZA PRODOTTA. L’ALLIEVO CONOSCERÀ ALTRSÌ, PER LE TIPOLOGIE DI MACCHINE PIÙ IMPORTANTI, CAMPI DI APPLICAZIONE, ASPETTI DEL FUNZIONAMENTO E LIMITI DI PRESTAZIONI CONNESSI CON LA NATURA DEI FLUIDI IMPIEGATI E CON LE SOLLECITAZIONI TERMICHE E MECCANICHE. INOLTRE EGLI SARÀ IN GRADO DI APPLICARE METODOLOGIE DI CARATTERE GENERALE CHE GLI CONSENTANO DI VALUTARE LE PRESTAZIONI DELLE MACCHINE IN TERMINI DI PORTATA, RENDIMENTO, SALTO ENTALPICO E POTENZA.
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CERRI GIOVANNI
( programma)
DISPONIBILITÀ E FABBISOGNI DI ENERGIA. DISTRIBUZIONE E UTILIZZAZIONE DELL’ENERGIA. DIAGRAMMA DI CARICO. COEFFICIENTE DI UTILIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE. IMPIANTI MOTORI IDRAULICI: AD ACQUA FLUENTE, A BACINO, AD ACCUMULAZIONE. UTILIZZAZIONE DELL’ENERGIA EOLICA: AEROMOTORI. SISTEMI E CAMPI GEOTERMICI. IMPIANTI GEOTERMICI. IMPIANTI MOTORI TERMICI. IL PROCESSO DI COMBUSTIONE E I COMBUSTIBILI. RENDIMENTO DI UN IMPIANTO MOTORE TERMICO. IMPIANTI MOTORI A VAPORE: CICLO DI HIRN, CONDIZIONI AL GENERATORE DI VAPORE E AL CONDENSATORE, RIGENERAZIONE TERMICA. IMPIANTI CON TURBINE A GAS: CICLO IDEALE E LIMITE, FUNZIONAMENTO REALE, RIGENERAZIONE TERMICA, LINEE DI SVILUPPO E PROSPETTIVE, APPLICAZIONI ALLA PROPULSIONE AEREA. IMPIANTI COMBINATI GAS-VAPORE: ANALISI TERMODINAMICA, APPLICAZIONI COGENERATIVE. MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA: CICLI TERMODINAMICI DI RIFERIMENTO, PARAMETRI CHE NE INFLUENZANO LE PRESTAZIONI, CARATTERISTICHE DI IMPIEGO. IMPIANTI FRIGORIFERI: CICLI TERMODINAMICI DI RIFERIMENTO, POMPE DI CALORE, MACCHINE AD ASSORBIMENTO. CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE, PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLE MACCHINE A CAMERE CHIUSE ED A CANALI APERTI, PRESTAZIONI, MODELLI PER LO STUDIO DELLE MACCHINE. MACCHINE ELEMENTARI OPERATRICI (POMPE E COMPRESSORI) A CAMERE CHIUSE: DIAGRAMMI INDICATI LIMITI E REALI, INFLUENZA DELL’INERZIA DEL FLUIDO SULLE PRESTAZIONI. CALCOLO DELLA PORTATA E DELLA POTENZA IN RELAZIONE ALLE PRESSIONI DI ASPIRAZIONE E MANDATA. TURBOMACCHINE: EFFLUSSO NEI CONDOTTI DELLE TURBOMACCHINE, SCAMBI DI LAVORO TRA FLUIDO E PALETTATURA, TRIANGOLI DI VELOCITÀ, GRADO DI REAZIONE. TEORIA DELLA SIMILITUDINE, CRITERI DI SIMILITUDINE, NUMERO DI GIRI SPECIFICO. TURBINE IDRAULICHE: POTENZE E RENDIMENTI, TIPOLOGIA, RECUPERO ENERGETICO ALLO SCARICO. TURBINE A FLUIDO COMPRIMIBILE: STADI ASSIALI AD AZIONE E REAZIONE, RENDIMENTO DI PALETTATURA, CONDIZIONI OTTIMALI DI FUNZIONAMENTO, RENDIMENTO DI STADIO. LIMITI DI POTENZA DELLE TURBINE, CENNI SULLA REGOLAZIONE. TURBOMACCHINE OPERATRICI: CURVE CARATTERISTICHE, APPLICAZIONI DELLA TEORIA DELLA SIMILITUDINE, CAVITAZIONE NELLE MACCHINE IDRAULICHE. ACCOPPIAMENTO TRA MACCHINA E CIRCUITO IDRAULICO. DURANTE IL CORSO SARANNO ASSEGNATI ESERCIZI RIGUARDANTI APPLICAZIONI NOTEVOLI E SARANNO SVOLTE ESERCITAZIONI AL RIGUARDO. SONO DI REGOLA PREVISTE VISITE PRESSO IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI POTENZA ELETTRICA E PRESSO AZIENDE COSTRUTTRICI DI MACCHINE E APPARECCHIATURE.
( testi)
CAPUTO C., GLI IMPIANTI CONVERTITORI DI ENERGIA, ED. MASSON, MILANO, 1997. CAPUTO C., LE TURBOMACCHINE, ED. MASSON, MILANO, 1994. CAPUTO C., LE MACCHINE VOLUMETRICHE, ED. MASSON, MILANO, 1997. BECCARI A., CAPUTO C., MOTORI TERMICI VOLUMETRICI, ED. UTET, TORINO, 1987. GIACOSA D., MOTORI ENDOTERMICI, ED. U. HOEPLI, MILANO, 1986. LOZZA G., TURBINE A GAS E CICLI COMBINATI, SOC. EDITRICE ESCULAPIO, BOLOGNA, 1996. DIXON S. L., THERMODYNAMICS OF TURBOMACHINERY, PERGAMON PRESS, OXFORD, 1982. COHEN H., ROGERS G. F. C., SARAVANAMUTTOO H. I. H., GAS TURBINE THEORY, LOMGMAN GROUP LTD, PADSTOW, 1996. HEYWOOD J. B., INTERNAL COMBUSTION ENGINE FUNDAMENTALS, MCGRAW-HILL, SINGAPORE, 1988.
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9
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ING-IND/08
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90
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801770 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2
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5
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ICAR/08
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50
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801772 -
ELETTRONICA APPLICATA
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1
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ING-INF/01
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-
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801773 -
COMPLEMENTI DI MATEMATICA
(obiettivi)
DARE AGLI STUDENTI LA CAPACITÀ DI UTILIZZARE ALCUNI STRUMENTI DELL'ANALISI MATEMATICA, IN PARTICOLARE EQUAZIONI E SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE, INTEGRALI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI.
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1
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MAT/05
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-
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801771 -
COMPLEMENTI DI FISICA SPERIMENTALE
(obiettivi)
APPRENDERE LE CONOSCENZE DI BASE SUI FENOMENI DI TRASPORTO MOLECOLARE E SULLE ONDE. IN PARTICOLARE ACQUISIRE LE NOZIONI PER COMPRENDERE ALCUNI FENOMENI BASILARI CHE SI INCONTRANO NELL'INGEGNERIA MECCANICA (ATTRITO, TRASMISSIONE DEL CALORE, DIFFUSIONE, ECC.).
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1
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FIS/01
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-
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801825 -
TURBOMACCHINE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI INSEGNARE AGLI STUDENTI IL DIMENSIONAMENTO DI TURBOMACCHINE IDRAULICHE E A FLUIDO ELASTICO OPERATRICI E MOTRICI. A PARTIRE DA SPECIFICHE PRESTAZIONALI E DA VINCOLI PRESTABILITI DI PROGETTO, LO STUDENTE IMPARERA’ A DIMENSIONARE LE TURBOMACCHINE IN RELAZIONE AGLI ASPETTI CHE LIMITANO LE PRESTAZIONI: MATERIALI IMPIEGATI, CAVITAZIONE, VELOCITÀ DI EFFLUSSO TRANSONICHE. IMPARERÀ AD OTTIMIZZARE I GRADI DI LIBERTÀ DEL PROGETTO PER RAGGIUNGERE L'OTTIMO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI. INOLTRE SARÀ IN GRADO DI CALCOLARE LE MAPPE PRESTAZIONALI DELLE TURBOMACCHINE UNA VOLTA ASSEGNATA L’ ARCHITETTURA E LE QUANTITÀ GEOMETRICHE DI INTERESSE.
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GIOVANNELLI AMBRA
( programma)
•RICHIAMI DI TERMODINAMICA E FLUIDODINAMICA APPLICATE ALLE TURBOMACCHINE •TEORIA DELLA SIMILITUDINE: PRINCIPI DI BASE E APPLICAZIONI ALLA PROGETTAZIONE E ANALISI DELLE TURBOMACCHINE • METODOLOGIE DI PROGETTAZIONE FLUIDODINAMICA E TERMODINAMICA DELLE TURBOMACCHINE IDRAULICHE E A FLUIDO ELASTICO: - POMPE E TURBINE IDRAULICHE; - COMPRESSORI CENTRIFUGHI E ASSIALI; - TURBOESPANSORI A VAPORE E A GAS; - VENTILATORI; • GRADI DI LIBERTÀ NELLA SCELTA DEI PARAMETRI PROGETTUALI; • LIMITAZIONI FISICHE E MECCANICHE; • CRITERI DI PROPORZIONAMENTO; • ANALISI DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI.
( testi)
• S.L. DIXON, "FLUID MECHANICS AND THERMODYNAMICS OF TURBOMACHINERY", ED. BUTTERWORTH HEINEMANN; • D.G. WILSON, T. KORAKIANITIS; "THE DESIGN OF HIGH-EFFICIENCY TURBOMACHINERY AND GAS TURBINES", ED. PRENTICE HALL; • C. CAPUTO, "LE TURBOMACCHINE", CASA EDITRICE AMBROSIANA • MATERIALE A CURA DEL DOCENTE
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9
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ING-IND/08
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90
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801837 -
COMPLEMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE CONOSCENZE METODOLOGICHE PER LA MODELLISTICA E L’ANALISI DI SISTEMI LINEARI E STAZIONARI RAPPRESENTABILI CON MODELLI ALLE VARIABILI DI STATO CONTINUI O DISCRETIZZATI NEL TEMPO. FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE DI ALGORITMI DI CONTROLLO NEI DUE DOMINI E LE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE DI CONTROLLORI BASATI SU MICROCALCOLATORE. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI DERIVARE IL MODELLO DINAMICO ALLE VARIABILI DI STATO DI UN SISTEMA ANCHE A PIÙ INGRESSI E PIÙ USCITE, VALUTARE LE PROPRIETÀ STRUTTURALI E PROGETTARE UN CONTROLLORE ASSEGNANDO LE DINAMICA DESIDERATE, EVENTUALMENTE CON L’IMPIEGO DI UN OSSERVATORE E, SE NECESSARIO, OTTIMIZZANDONE LE PRESTAZIONI RISPETTO AD ALCUNI INDICI DI COSTO.
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20801837-2 -
MODULO II
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3
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ING-INF/04
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30
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801837-1 -
MODULO I
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6
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ING-INF/04
|
60
|
-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801838 -
OLEODINAMICA E PNEUMATICA
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE DI BASE SULLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI, IN CONDIZIONI STAZIONARIE, DEI COMPONENTI OLEODINAMICI E PNEUMATICI DI INTERESSE PER L’INGEGNERIA INDUSTRIALE. ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE DI IMPIANTI OLEODINAMICI E PNEUMATICI AD ARCHITETTURA COMPLESSA E AD ELEVATA INTEGRAZIONE CON COMPONENTI ELETTRICI E SISTEMI DI GESTIONE A LOGICA PROGRAMMABILE. AFFINAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE CONOSCENZE PER L’IDENTIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO DI COMPONENTI E IMPIANTI OLEODINAMICI E PER L’ANALISI DI STABILITÀ DI SISTEMI INTEGRATI DI TIPO MECCANICO, IDRAULICO ED ELETTRICO.
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PALMIERI FULVIO
( programma)
OLEODINAMICA I FLUIDI DI LAVORO, LA FILTRAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO TERMICO DEI FLUIDI. I MATERIALI E LA LORO CARATTERIZZAZIONE. ANALISI FUNZIONALE DEI COMPONENTI E DEI SISTEMI OLEODINAMICI IN CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO STAZIONARIO. GRUPPI DI ALIMENTAZIONE A PORTATA COSTANTE E VARIABILE. ACCUMULATORI. GRUPPI DI UTILIZZAZIONE CON ATTUATORI LINEARI E ROTATIVI E CON MOTORI. VALVOLE DIREZIONALI. VALVOLE E COMPONENTI DI CONTROLLO E DI REGOLAZIONE DELLA PORTATA E DELLA PRESSIONE. VALVOLE PROPORZIONALI E SERVOVALVOLE. DISPOSITIVI AUSILIARI E DI SICUREZZA. CIRCUITI IDRAULICI PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI. TRASMISSIONI IDROSTATICHE. SERVOSISTEMI. ANALISI DELLE PERDITE MECCANICHE E VOLUMETRICHE DEI COMPONENTI OLEODINAMICI. SPERIMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE NEL SETTORE DELL’OLEODINAMICA. IDENTIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DINAMICHE DEI COMPONENTI OLEODINAMICI. ANALISI IN CAMPO LINEARE, STABILITÀ E COMPENSAZIONE. ANALISI E SINTESI DELLE CARATTERISTICHE DINAMICHE E DELLA STABILITÀ DI SISTEMI OLEODINAMICI: SISTEMI “VALVE-CONTROLLED” E “PUMP-CONTROLLED”.
PROGETTO DI UN IMPIANTO OLEODINAMICO E VERIFICA DELLE SUE PRESTAZIONI IN CONDIZIONI STAZIONARIE E DINAMICHE MEDIANTE L’IMPIEGO DEL CODICE DI SIMULAZIONE AMESIM®.
PNEUMATICA I SISTEMI PNEUMATICI, GLI IMPIANTI DI GENERAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA COMPRESSA, LE RETI DI DISTRIBUZIONE. ATTUATORI, VALVOLE, SENSORI E TRASDUTTORI IN PNEUMATICA E IN ELETTROPNEUMATICA. DISPOSITIVI PNEUMATICI PROPORZIONALI, VALVOLE DIGITALI. LOGICA DEI COMPONENTI E DEI CIRCUITI PNEUMATICI. DIAGRAMMI FUNZIONALI. DIAGRAMMA GRAFCET. IMPIANTI PNEUMATICI A LOGICA CABLATA. IMPIANTI CON SEQUENZIATORE. CIRCUITI ELETTROPNEUMATICI A RELÈ. IMPIANTI PNEUMATICI A LOGICA PROGRAMMABILE. CIRCUITI CON PLC E MICROPROCESSORE, LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. SISTEMICI GESTIONE A RETE.
( testi)
-N.NERVEGNA “OLEODINAMICA E PNEUMATICA” ED. POLITEKO, TORINO, 2004 -G. BELFORTE, A.M. BERRETTO, L. MAZZA “ PNEUMATICA” ED. TECNICHE NUOVE, MILANO, 2004 -ASSOFLUID “L’OLEOIDRAULICA NELL’AMBITO INDUSTRIALE E MOBILE” ED. ASSOFLUID. MILANO, 2006 -ASSOFLUID “LA PNEUMATICA E LE SUE APPLICAZIONI ..” ED. ASSOFLUID. MILANO, 2002 -N.D. MANRING “HYDRAULIC CONTROL SYSTEMS” ED. JOHN WILEY & SONS, N. JERSEY, 2005 -AKERS, M. GASSMAN E R. SMITH “ HYDRAULIC POWER SYSTEM ANALYSIS” ED.TAYLOR & FRANCIS, 2006 -P. BEATER “PNEUMATIC DRIVES” SPRINGER-VERLAG BERLIN 2007
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9
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ING-IND/08
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801846 -
INTERAZIONE FRA LE MACCHINE E L'AMBIENTE
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SULLA FORMAZIONE DEGLI INQUINANTI PROVENIENTI DA IMPIANTI DI CONVERSIONE DELL’ENERGIA E DA MEZZI DI TRASPORTO E SULLE MODALITÀ DI DIFFUSIONE E TRASPORTO DEGLI INQUINANTI IN ATMOSFERA. ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE NECESSARIE PER L’UTILIZZAZIONE DI MODELLI DI PREVISIONE AI FINI DELLA PREDISPOSIZIONE DI STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA). AFFINAMENTO DELLE CONOSCENZE PER L’ANALISI DEI SISTEMI ENERGETICI ALLA LUCE DELLA LORO INTERAZIONE CON L’AMBIENTE E DEL LORO SVILUPPO. ACQUISIZIONE DELLE TECNOLOGIE E DEI SISTEMI DI MISURA, CONTROLLO E ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI NEL SETTORE DEGLI IMPIANTI DI CONVERSIONE DELL’ENERGIA E IN QUELLO DEI TRASPORTI.
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CHIAVOLA ORNELLA
( programma)
ANALISI DEGLI IMPIANTI MOTORI PER LA CONVERSIONE DELL’ENERGIA AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEL LORO IMPATTO AMBIENTALE. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. TIPOLOGIA DEGLI INQUINANTI. FORMAZIONE DEGLI INQUINANTI. MODELLI DI DIFFUSIONE E TRASPORTO DEGLI INQUINANTI IN ATMOSFERA. SISTEMI DI CONTROLLO DELLA FORMAZIONE DEGLI INQUINANTI. SISTEMI DI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI GASSOSE E SOLIDE IN ATMOSFERA. CARATTERIZZAZIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE DI IMPIANTI DI CONVERSIONE DELL’ENERGIA. ELEMENTI PER LA REDAZIONE DI STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE DI SISTEMI ENERGETICI. QUADRO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI QUALITÀ DELL’ARIA, DI REGOLAMENTAZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA, DI EMISSIONI ACUSTICHE.
( testi)
-CAU, G., COCCO, D., ‘L’IMPATTO AMBIENTALE DEI SISTEMI ENERGETICI’, SERVIZI GRAFICI EDITORIALI. -FINZI, G., PIROVANO, G., VOLTA, M., GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA, MCGRAW-HILL. -MASTERS, G. M., INTRODUCTION TO ENVIRONMENTAL ENGINEERING AND SCIENCE, PRENTICE-HALL. -DAVIES, M. L., CORNWELL D.A., INTRODUCTION TO ENVIRONMENTAL ENGINEERING, MCGRAW-HILL. -BELL, L. H., BELL, D. H., INDUSTRIAL NOISE CONTROL, M DEKKER INC..
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9
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ING-IND/08
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801850 -
PROGETTO DI MACCHINE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI METTERE A DISPOSIZIONE DELL’ALLIEVO UN APPROCCIO FONDAMENTALE PER IL PROGETTO DI IMPIANTI TERMOMECCANICI CHE PREVEDA LA SCELTA DELLE CONFIGURAZIONI DI IMPIANTO E LA DETERMINAZIONE PER LE MACCHINE E LE APPARECCHIATURE DI ARCHITETTURE, FORME E DIMENSIONI PROSSIME A QUELLE DELLE SOLUZIONI OTTIMALI. SONO MESSE IN RISALTO LE INTERRELAZIONI TRA LIMITAZIONI DOVUTE AI MATERIALI E GLI ASPETTI TERMICI, FLUIDODINAMICI E MECCANICI. AL TERMINE DEL CORSO L’ALLIEVO AVRÀ UN QUADRO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE AL PROGETTO DI MACCHINE E APPARECCHIATURE COSTITUENTI GLI IMPIANTI E DELLE TECNICHE E METODOLOGIE PIÙ IDONEE PER AFFRONTARE TALI PROBLEMATICHE.
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SALVINI CORIOLANO
( programma)
IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA TERMOMECCANICO E LE FASI COMPONENTI DEL PROGETTO: ANALISI DI FATTIBILITÀ; PROGETTO ESECUTIVO. METODI CONVENZIONALI E RICERCA DELLE SOLUZIONI OTTIMALI, FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DI PROGETTAZIONE OTTIMIZZATA: INTRODUZIONE; VARIABILI DI PROGETTO E GRADI DI LIBERTÀ; FUNZIONI DI COSTO; VINCOLI DI PROGETTO; ESEMPI DI FORMULAZIONE DI PROGETTO OTTIMIZZATO. IL PROGETTO COME RISULTATO DI ANALISI SUCCESSIVE: DEFINIZIONE DEI MODELLI DI ANALISI; FORMULAZIONE MATEMATICA; APPROCCI SEQUENZIALE E SIMULTANEO. IL PROCESSO DI PROGETTAZIONE DI IMPIANTI TERMOMECCANICI: CRITERI DI SELEZIONE DI APPARECCHIATURE E MACCHINE A FLUIDO; RAPPRESENTAZIONE DEI DATI DISPONIBILI MEDIANTE METODI DI APPROSSIMAZIONE; VALUTAZIONI ECONOMICHE E STIMA INIZIALE DEI COSTI. OTTIMIZZAZIONE DI PROCESSI PER LA PRODUZIONE DI POTENZA ELETTRICA, TERMICA E FRIGORIFERA. APPARECCHIATURE DI SCAMBIO TERMICO: GENERALITÀ E TIPOLOGIE, APPROCCI PER LA PROGETTAZIONE. GENERATORI DI VAPORE: GENERALITÀ E TIPOLOGIE; COMBUSTIBILI; COMBUSTIONE; TRASMISSIONE DEL CALORE; RENDIMENTO DI UN GENERATORE DI VAPORE, CRITERI DI PROGETTAZIONE TERMICA. DIMENSIONAMENTO DI MACCHINE E APPARECCHIATURE COSTITUENTI GLI IMPIANTI TERMOMECCANICI.
GRUPPI DI ALLIEVI, ASSISTITI DAL DOCENTE, REDIGERANNO ELABORATI PROGETTUALI
( testi)
CIRILLO F., PROGETTO DI SISTEMI MECCANICI, MC GRAW-HILL. ARORA J. S., INTRODUCTION TO OPTIMUM DESIGN, MC GRAW-HILL. BOEHM R. F., DESIGN ANALYSIS OF THERMAL SYSTEMS, JOHN WILEY&SON STOECKER W. F., DESIGN OF THERMAL SYSTEMS, MC GRAW-HILL INTERNATIONAL. ANNARATONE D., CALCOLO TERMICO DI GENERATORI DI VAPORE, TAMBURINI EDITORE.
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9
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ING-IND/08
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801851 -
METODI SPERIMENTALI PER L'INGEGNERIA MECCANICA MODULO I
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4
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ING-IND/12
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801852 -
ANALISI MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI
(obiettivi)
FORNIRE ULTERIORI CONOSCENZE E STRUMENTI DI ANALISI MATEMATICA, INDISPENSABILI PER UNA ADEGUATA COMPRENSIONE DEI METODI E DEI MODELLI MATEMATICI CHE INTERESSANO L'INGEGNERIA. IN PARTICOLARE INTEGRALI DI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI ED EQUAZIONI E SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI.
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DELL'ACQUA GUIDO
( programma)
CONOSCENZE AGGIUNTIVE DI ANALISI MATEMATICA E SUE APPLICAZIONI, RISPETTO A QUANTO APPRESO NEL CORSO DI "ANALISI MATEMATICA" : SOPRATTUTTO INTEGRAZIONE IN PIµU VARIA- BILI (INTEGRALI DOPPI E TRIPLI, INTEGRALI CURVILINEI E SUPER¯CIALI, VOLUMI E SUPER¯CI DI ROTAZIONE, BARICENTRI E MOMENTI D'INERZIA; TEOREMI DI GREEN E DI STOKES), EQUAZIONI DI®ERENZIALI ORDINARIE E SISTEMI DI EQUAZIONI DI®ERENZIALI.
( testi)
B. PALUMBO, \INTEGRALI DI FUNZIONI DI PIU' VARIABILI", ACCADEMICA, ROMA, 2009 E APPUNTI SCARICABILI GRATUITAMENTE DALLA RETE SU EQ. DI®. ² M. AMAR, A. BERSANI, \ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA", ESCULAPIO, 2004. 1
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6
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MAT/05
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801853 -
COMPLEMENTI DI SCIENZA DELLE COSTRUZIONI MODULO I
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5
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ICAR/08
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50
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801949 -
COMPLEMENTI DI SCIENZA DELLE COSTRUZIONI MODULO II
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5
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ICAR/08
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50
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801950 -
METODI SPERIMENTALI PER L'INGEGNERIA MECCANICA MODULO II
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6
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ING-IND/12
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801977 -
FONDAMENTI DI IMPIANTI INDUSTRIALI I
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE GLI ELEMENTI METODOLOGICI DI BASE NECESSARI PER L’ANALISI E PROGETTAZIONE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE, FORNENDO ANCHE GLI STRUMENTI PER VALUTARE E MIGLIORARE LE PRESTAZIONI OPERATIVE DEI SISTEMI PRODUTTIVI. IL CORSO INTENDE INOLTRE FORNIRE I CRITERI FONDAMENTALI PER EFFETTUARE LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI E DELLA PRODUZIONE. IN PARTICOLARE VENGONO DISCUSSE LE TECNICHE DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE E LA REDAZIONE DEI PIANI DI PRODUZIONE, I CRITERI DI GESTIONE DELLE SCORTE, I PRINCIPI DELLO STUDIO DEL LAVORO. INFINE SI ANALIZZANO LE TECNICHE PER LA VALUTAZIONE DELL’AFFIDABILITÀ E LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI.
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CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
1. L’azienda industriale. Definizione di impresa industriale, le principali funzioni aziendali, le tipologie organizzative. Cenni di strategia aziendale e fattori del vantaggio competitivo. 2. La pianificazione, programmazione e controllo della produzione. Logiche push e pull. La produzione a scorta e a fabbisogno (sistemi make to stock, assemble to order, make to order e engineering to order). La programmazione aggregata. Il piano principale di produzione ed il metodo MRP per la pianificazione dei fabbisogni di materiale. Le verifiche di capacità RCCP e CRP. Lo scheduling degli ordini di lavorazione. 3. La gestione delle scorte. Funzione delle scorte e principali tipologie. Costi rilevanti. Lotto economico con consegne istantanee, graduali e con sconti quantità. Tecniche di gestione “a scorta” (metodo a livello di riordino e a ciclo di riordino, a copertura libera e totale). Determinazione della scorta di sicurezza (metodo della minimizzazione dei costi e del livello di servizio assegnato). Fattori influenzanti la scorta di sicurezza. Benefici della centralizzazione delle scorte. La gestione delle scorte a fabbisogno: metodo lot by lot e tecniche di lottizzazione dei fabbisogni. Approvvigionamento sul singolo periodo con domanda aleatoria. Analisi ABC. Indici di prestazione nella gestione delle scorte. 4. Analisi delle prestazioni dei sistemi produttivi. Schema a blocchi e valutazione delle prestazioni di un sistema produttivo in condizioni deterministiche (definizione di capacità produttiva di una risorsa e di un processo, saturazione delle risorse, bottlenecks, legge di Little). La stima delle prestazioni reali mediante modelli stocastici basati su teoria delle code. Analisi del throughput e lead time in funzione del WIP. Cenni alla simulazione ad eventi discreti. 5. La produzione discontinua a lotti. Differenze tra batching seriale e parallelo. L’effetto della dimensione dei lotti sulla capacità produttiva e sul tempo di attraversamento. Il lotto economico di produzione e l’effetto della riduzione dei costi di setup. Il criterio del lotto economico nella programmazione della produzione: la produzione per campagne. 6. Lo studio del lavoro e l’assegnazione dei compiti alle risorse. Studio dei metodi di lavoro. Determinazione dei tempi standard: cronometraggio, tempi predeterminati (MTM, work factor e MOST), osservazioni istantanee (work sampling). Valutazione del tempo ciclo in caso di interazione uomo-macchina. Le curve di apprendimento. Assegnazione dei compiti alle risorse. 7. Produzione snella, Just in time ed i sistemi di produzione pull. Il Toyota Production System e gli strumenti del lean manufacturing. Il metodo Kanban per l'implementazione di flussi pull. Il sequenziamento di linee mixed model. Il sistema CONWIP. Confronto prestazionale tra sistemi push e pull. 8. Affidabilità. Definizione ed espressione parametrica delle funzioni affidabilistiche (probabilità di guasto, affidabilità, tasso di guasto, distribuzione di densità di guasto). L’affidabilità dei sistemi: serie, parallelo, serie-parallelo e parallelo-serie, r-di-n, con stand-by, metodi per stima affidabilità di sistemi complessi. Calcolo della vita media di componenti e sistemi, il MTTF e MTBF. La disponibilità dei sistemi riparabili. 9. Manutenzione. Classificazione e scelta delle modalità di manutenzione (a guasto, preventiva, su condizione, migliorativa e straordinaria). I costi della manutenzione. Analisi delle politiche di manutenzione preventiva: affidabilità, MTTF e MTBF, ottimizzazione della frequenza a data costante, ed età costante. Pianificazione della capacità delle risorse adibite alla manutenzione. Criteri di gestione delle scorte dei materiali di manutenzione. Criteri di organizzazione del servizio manutenzione.
( testi)
Dispense distribuite dal docente
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9
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ING-IND/17
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801980 -
SISTEMI ELETTRONICI PER L'INGEGNERIA MECCANICA
(obiettivi)
LA MAGGIOR PARTE DELLE INNOVAZIONI INTRODOTTE NEI MEZZI DI TRASPORTO E NELLE MACCHINE INDUSTRIALI, SI BASANO SULL’ELETTRONICA. IN MOLTISSIMI CASI PARTI MECCANICHE E SISTEMI ELETTRONICI INTERAGISCONO PER OTTIMIZZARE IL FUNZIONAMENTO E L’AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO. IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE BASI CULTURALI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEGLI APPARATI ELETTRONICI UTILIZZATI NELL’AMBITO DELL’INGEGNERIA MECCANICA. IN PARTICOLARE VERRANNO ACQUISITE CONOSCENZE SULL’UTILIZZO DI COMPONENTI E SISTEMI ELETTRONICI PER INTERFACCIAMENTO, AMPLIFICAZIONE E PROCESSAMENTO DI SEGNALI PROVENIENTI DA SENSORI UTILIZZATI IN CAMPO MECCANICO. INOLTRE VERRANNO FORNITE NOZIONI SULL’UTILIZZO DEI MICROCONTROLLORI PER IL PILOTAGGIO ED IL CONTROLLO DI SERVOMECCANISMI ED ORGANI ELETTROMECCANICI.
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SCHIRRIPA SPAGNOLO GIUSEPPE
( programma)
CONCETTO DI AMPLIFICATORE. LA CLASSIFICAZIONE DEGLI AMPLIFICATORI. CONCETTO DI RETROAZIONE, EFFETTO DELLA RETROAZIONE SU GUADAGNO, SUL RUMORE, SULLA LARGHEZZA DI BANDA, SULL’IMPEDENZA DI INGRESSO E SULL’IMPEDENZA DI USCITA. ALIMENTATORI STABILIZZATI, REGOLATORI SERIE E REGOLATORI A COMMUTAZIONE. CELLE FOTOVOLTAICHE E SEMPLICI PROBLEMI SULL’UTILIZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA PROVENIENTE DA CELLE SOLARI. INTRODUZIONE AI CIRCUITI DIGITALI. CENNI DI ALGEBRA BOOLEANA. CIRCUITI DI COMBINATORI. CIRCUITI SEQUENZIALI. CONVERTITORI ANALOGICO DIGITALI (ADC). CONVERTITORI DIGITALI ANALOGICI (DAC). INTRODUZIONE A MICROPROCESSORI ED ORGANIZZAZIONE DI UN MICROPROCESSORE BASÒ SISTEMA. MEMORIE A SEMICONDUTTORE. INTRODUZIONE AI MICROPROCESSORI ED AI MICROCONTROLLORI. SENSORI DI POSIZIONE, SPOSTAMENTO, ACCELERAZIONE, TEMPERATURA, PRESSIONE, FLUSSO, LIVELLO, LUCE, GESTITI E CONTROLLATI DA MICROPROCESSORI. ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE DOVREBBE ESSERE CAPACE DI PROGETTARE COSTRUIRE E TESTARE SEMPLICI SISTEMI ELETTRONICI PER LE MISURE E IL CONTROLLO DI PROPRIETÀ FISICHE TIPICHE DELLE APPLICAZIONI MECCANICHE.
( testi)
I. SINCLAIR, SENSORS AND TRANSDUCERS, ELSEVIER SCIENCE, LINACRE HOUSE, JORDAN HILL, OXFORD. ISBN: 9780750649322
G. SCHIRRIPA SPAGNOLO, FONDAMENTI DI ELETTRONICA, ALTRIMEDIA EDIZIONI (2009) - ISBN 9788896171202
P. HOROWITZ, W. HILL, THE ART OF ELECTRONICS, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, CAMBRIDGE. ISBN: 9780521370950
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6
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ING-INF/01
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802036 -
METODI MATEMATICI PER L'INGEGNERIA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI E IMPLEMENTATIVE DELL'ANALISI NUMERICA NECESSARIE PER RISOLVERE QUANTITATIVAMENTE PROBLEMI DI ALGEBRA LINEARE E DI ANALISI MATEMATICA (QUALI IL CALCOLO DI INTEGRALI E LA RISOLUZIONE DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE).
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SPIGLER RENATO
( programma)
METODI DI RISOLUZIONE NUMERICA DI SISTEMI LINEARI (METODI DIRETTI E METODI ITERATIVI); INTERPOLAZIONE; FORMULE DI QUADRATURA; RISOLUZIONE DI PROBLEMI AI VALORI INIZIALI PER EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE (EULERO, HEUN, PUNTO MEDIO, MULTISTEP, RUNGE-KUTTA, PREDICTOR-CORRECTOR); METODO DELLE POTENZE PER IL CALCOLO DI AUTOVALORI.
( testi)
TESTO DI RIFERIMENTO: ALFIO QUARTERONI E FAUSTO SALERI, ''CALCOLO SCIENTIFICO'', QUARTA EDIZIONE, ITALIA, 2008.
TUTTAVIA SI PREFERISCE FAR RIFERIMENTO ALLE LEZIONI, (APPUNTI DALLE LEZIONI), DATO CHE IL TESTO PRECEDENTE E' A VOLTE MOLTO PIU' RICCO, MA A VOLTE ANCHE CARENTE SU PARTI CHE INTERESSA SVILUPPARE.
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6
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MAT/08
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802016 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
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1
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20801832 -
PROVA FINALE
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12
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20801834 -
FONDAMENTI DI IMPIANTI INDUSTRIALI
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5
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ING-IND/17
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |