Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801602 -
CALCOLO II
(obiettivi)
ESTENDERE I PRINCIPALI RISULTATI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE ALLE FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI, DANDO PARTICOLARE ENFASI AI TEOREMI DI MAGGIORE APPLICAZIONE NEI CAMPI DELL'ELETTROMAGNETISMO E DELLA DINAMICA DEI FLUIDI.
Canale: AL
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TOLLI FILIPPO
( programma)
FUNZIONI DI PI`U VARIABILI. CURVE PARAMETRICHE. FUNZIONI RADIALI E CILINDRICHE. TOPOLOGIA ELEMENTARE DI RN. LIMITI DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI. DERIVATE PARZIALI E DIFFERENZIALE. REGOLA DI DERIVAZIONE DELLA FUNZIONE COMPOSTA. EQUAZIONE DI LAPLACE E DELLE ONDE. GRADIENTE E DERIVATE DIREZIONALI. CLASSIFICAZIONE DEI PUNTI CRITICI. DETERMINAZIONE DEL MASSIMO E MINIMO DI UNA FUNZIONE CONTINUA SU UN COMPATTO. 2. CAMPI VETTORIALI. ESEMPI DI CAMPI VETTORIALI IN R2 E R3. CURVE INTEGRALI. CAMPI CONSERVATIVI E POTENZIALI SCALARI. CAMPI IRROTAZIONALI. INTEGRALI DI LINEA DI UN CAMPO VETTORIALE. ESEMPIO DI UN CAMPO IRROTAZIONALE NON CONSERVATIVO. 3. INTEGRAZIONE MULTIPLA. FUNZIONI INTEGRABILI SECONDO RIEMANN. INTEGRALI DOPPI SU DOMINI NORMALI. COORDINATE POLARI. FORMULA PER IL CAMBIAMENTO DI VARIABILI. INTEGRALI TRIPLI. COORDINATE SFERICHE E CILINDRICHE. 4. CALCOLO DIFFERENZIALE VETTORIALE. IDENTIT`A CONTENENTI GRADIENTE, DIVERGENZA E ROTORE. FORMULE DI GREEN, TEOREMA DELLA DIVERGENZA E TEOREMA DI STOKES. CONDIZIONI SUFFICIENTI PER L’ESISTENZA DI UN POTENZIALE SCALARE. APPLICAZIONI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE VETTORIALE ALLA FISICA.
( testi)
LIBRO DI TESTO: R. ADAMS, CALCOLO DIFFERENZIALE II (QUARTA EDIZIONE).
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6
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MAT/05
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Attività formative di base
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ITA |
20801605 -
FONDAMENTI DI INFORMATICA
(obiettivi)
"CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI RELATIVI A: ARCHITETTURA DI UN CALCOLATORE, RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI. CAPACITA' DI UTILIZZARE GLI STRUMENTI SOFTWARE NECESSARI PER ACCEDERE A RISORSE SU WEB.CAPACITA' DI ELABORARE SEMPLICI ALGORTIMI.INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE STRUTTURATA. METODOLOGIE PER IL TEST DEL CODICE PRODOTTO."
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LIMONGELLI CARLA
( programma)
ARCHITETTURA DI UN CALCOLATORE SISTEMA OPERATIVO RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI RETI DI CALCOLATORI E SERVIZI DI RETE STRUMENTI SOFTWARE DI SUPPORTO STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE JAVA PROBLEMI - ALGORITMI - PROGRAMMI PROGRAMMI E OGGETTI SOFTWARE PROGRAMMAZIONE JAVA LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE - SINTASSI E SEMANTICA TIPI PRIMITIVI TIPI RIFERIMENTO E STRINGHE ISTRUZIONI DI CONTROLLO DEFINIZIONE DI CLASSI E DI METODI PROBLEMI ITERATIVI CORRETTEZZA E ANALISI DELLA CORRETTEZZA
( testi)
L. CABIBBO FONDAMENTI DI INFORMATICA: OGGETTI E JAVA, MCGRAW HILL, 2004
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6
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ING-INF/05
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Attività formative di base
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ITA |
20801608 -
STRADE, FERROVIE, AEROPORTI
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO INTRODUCE ALLE TEMATICHE FONDAMENTALI DELLA PROGETTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE IN AMBITO EXTRAURBANO, PIÙ SPECIFICAMENTE ATTRAVERSO L'ANALISI DELLE PROBLEMATICHE DI INTERFERENZA CON LE SCELTE URBANISTICHE, I PROGRAMMIDI SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO. CON RIFERIMENTO ALL'ARTICOLAZIONE GEOMETRICA DEL TRACCIATO STRADALE, L'INSEGNAMENTO DISCUTE ESAUSTIVAMENTE I TEMI DEL D.M. 11.2001. VENGONO ALTRESÌ PROPOSTE LE PECULIARITÀ DEL SISTEMA FERROVIARIO, NONCHÈ GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PIANO REGOLATORE DI UN AEROPORTO
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BENEDETTO ANDREA
( programma)
LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E I LORO RAPPORTI COL TERRITORIO, SIA COME STRUMENTI DI ATTUAZIONE DELLE SCELTE URBANISTICHE E DEI PROGRAMMI DI SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO, SIA COME EMERGENZE CONDIZIONANTI LE POTENZIALITÀ TERRITORIALI DI MEDIO E LUNGO PERIODO. IL "CORPO" STRADALE E FERROVIARIO: CONFORMAZIONE (TRINCEE, RILEVATI ED OPERE D'ARTE MAGGIORI E MINORI), COMPOSIZIONE (SOVRASTRUTTURE STRADALI, ARMAMENTO FERROVIARIO, OPERE ACCESSORIE) INCIDENZA AMBIENTALE, COSTI DELLE OPERE E CONSEGUENTI CRITERI DI PROGETTAZIONE (OTTIMIZZAZIONE DEL RAPPORTO DOMANDA/OFFERTA). LA DOMANDA DI MOBILITÀ SU GOMMA (DEFINIZIONI, QUANTIFICAZIONE, COMPOSIZIONE E VARIABILITÀ TEMPORALE), IL PRODOTTO ECONOMICO DELLA DOMANDA CREATA, TRASFERITA E INDOTTA; LA DOMANDA AEREA E DI MOBILITÀ SU FERRO (DEFINIZIONI E QUANTIFICAZIONE). CAPACITÀ DI SMALTIMENTO VEICOLARE, CURVE DI DEFLUSSO, LIVELLI DI SERVIZIO E DIMENSIONAMENTO DELLA SEZIONE (CFR. D.M. 11/2001); IL PIANO D'ESERCIZIO IN FERROVIA E PER IL TRASPORTO AEREO. IL PROGETTO GEOMETRICO DELLA STRADA (CFR. D.M. 11/2001): CENNI DI MECCANICA DELLA LOCOMOZIONE (LE EQUAZIONI DEL MOTO IN TRAZIONE E FRENATURA) L'ARTICOLAZIONE PLANO/ALTIMETRICA DELL'ASSE STRADALE (PENDENZE LONGITUDINALI, CURVE PLANIMETRICHE, RACCORDI ALTIMETRICI, CURVE DI TRANSIZIONE …ECC.); LA PIATTAFORMA (PENDENZE TRASVERSALI, ALLARGAMENTO IN CURVA, RACCORDO PLANIMETRICO E ALTIMETRICO DEI CIGLI …ECC.); VERIFICHE PER LA SICUREZZA D'ESERCIZIO (VISIBILITÀ PER L'ARRESTO, PER IL SORPASSO …ECC.) PECULIARITÀ DELLE GEOMETRIE FERROVIARIE IL PIANO REGOLATORE AEROPORTUALE (IMPATTI, CONSEGUENZE LOCALIZZATIVE, LUNGHEZZA E ORIENTAMENTO DELLE PISTE, I SERVIZI E L'AEROSTAZIONE)
( testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE. - MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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ICAR/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801609 -
INFRASTRUTTURE IDRAULICHE
(obiettivi)
PROBLEMATICHE FONDAMENTALI E CRITERI DI BASE DELLA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI INFRASTRUTTURE IDRAULICHE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E LA DIFESA DEL TERRITORIO.
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CALENDA GUIDO
( programma)
IDROLOGIA: 1. PIOGGE, 2. EVAPOTRASPIRAZIONE 3. ACQUE SOTTERRANEE 4 LAGHI, NEVAI E GHIACCIAI 5 DEFLUSSO DI BASE 6 PERDITE IDROLOGICHE 7 TRASFORMAZIONE AFFLUSSI DEFLUSSI – MODELLI CONCETTUALI RISORSE IDRICHE: 8 USI DELL'ACQUA 9 OPERE DI PRESA 10 DIGHE 11 ACQUEDOTTI 13 RETI DI DISTRIBUZIONE IDRICA 14 SOLLEVAMENTI
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE LE DISPENSE SI TROVANO IN: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/
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ICAR/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801610 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DEL COMPORTAMENTO DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO E CEMENTO ARMATO, LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA RISPETTO A STATI LIMITE ULTIMI E DI ESERCIZIO, IL DIMENSIONAMENTO, LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DI ORGANISMI STRUTTURALI SEMPLICI.
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DE FELICE GIANMARCO
( programma)
AZIONI METODI DI ANALISI E DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE IL FORMATO DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE; VALORI CARATTERISTICI E VALORI DI CALCOLO. CLASSIFICAZIONE E MODELLAZIONE DELLE AZIONI; CARICHI DI ESERCIZIO, NEVE, VENTO. COSTRUZIONI IN ACCIAIO MATERIALI E PRODOTTI, CARATTERISTICHE MECCANICHE; TECNOLOGIA E RESISTENZA DELLE UNIONI SALDATE E BULLONATE; ANALISI E VERIFICA DEI COLLEGAMENTI.; VERIFICA E DIMENSIONAMENTO DEI ELEMENTI STRUTTURALI TESI, COMPRESSI E INFLESSI; FENOMENI DI INSTABILITÀ, COSTRUZIONI IN ACCIAIO: TIPOLOGIE STRUTTURALI, PARTICOLARI COSTRUTTIVI DI EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROPRIETÀ MECCANICHE E RAPPRESENTAZIONI COSTITUTIVE DEL CALCESTRUZZO E DELL'ACCIAIO. ELEMENTI STRUTTURALI MONODIMENSIONALI IN C.A. LE TRAVI: CALCOLO ELASTICO E CALCOLO A ROTTURA; STATO LIMITE ULTIMO PER FLESSIONE, TAGLIO E TORSIONE; STATO LIMITE DI FESSURAZIONE. I PILASTRI: STATO LIMITE ULTIMO PER PRESSOFLESSIONE E PER INSTABILITÀ. PROGETTO DELLE ARMATURE, ANCORAGGIO E DETTAGLI. COSTRUZIONI IN C.A.: SOLAI IN LATEROCEMENTO; TRAVI E PILASTRI: CARPENTERIA E DETTAGLI DELLE ARMATURE.
( testi)
R. GIANNINI TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI CIVILI, EDIZIONI CITTÀSTUDI, 2011.
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ICAR/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801614 -
PROGETTO DI STRUTTURE
(obiettivi)
IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLE PROBLEMATICHE DELLA PROGETTAZIONE IN ZONA NON SISMICA DI STRUTTURE. VENGONO APPROFONDITI IN PARTICOLAR MODO GLI ASPETTI RIGUARDANTI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO. L'APPROCCIO DIDATTICO PREVEDE CHE LO STUDENTE SVOLGA AUTONOMAMENTE UN PROGETTO ESECUTIVO DI UN PICCOLA OPERA IN C.A. APPLICANDO LE NOZIONI APPRESE DURANTE LE LEZIONI.APPLICANDO LE NOZIONI APPRESE DURANTE LE LEZIONI.
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MALENA MARIALAURA
( programma)
RICHIAMI SUI METODI DI MISURA DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE E I METODI DI PROGETTO (METODO DELLE TENSIONI AMMISSIBILI E SEMIPROBABILISTICO AGLI STATI LIMITE), L’ATTUALE FILOSOFIA PROGETTUALE DELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, GLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO (FESSURAZIONE E DEFORMAZIONE) E ULTIMI (RICHIAMI SULLA FLESSIONE E TAGLIO, PRESSOFLESSIONE, TAGLIO, INSTABILITÀ LATERALE), L’ORGANISMO STRUTTURALE E LE SCELTE PRELIMINARI DEL PROGETTO DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN CEMENTO ARMATO, IL CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI NEGLI ELEMENTI STRUTTURALI (CRITERI DI SCELTA SECONDO IL MSPSL, IL CALCOLO DI TRAVI CONTINUE, IL CALCOLO DEI TELAI), IL PROGETTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI: IL PROGETTO DEL SOLAIO ( PREDIMENSIONAMENTO, ANALISI DEI CARICHI, CALCOLO DELLE ARMATURE, VERIFICHE), IL PROGETTO DELLE TRAVI E DEI PILASTRI (TIPOLOGIE, CRITERI DI PREDIMENSIONAMENTO, ANALISI DEI CARICHI, CALCOLO ARMATURE), IL CALCOLO DELLE FONDAZIONI (I PLINTI E LE TRAVI ROVESCE). LA VALIDAZIONE DEL CALCOLO STRUTTURALE, LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UN PROGETTO.
( testi)
SLIDES E APPUNTI DEL CORSO GIANNINI R., TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI CIVILI, 2011 AICAP - GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 - VOL I°, II° GHERSI, IL CEMENTO ARMATO, DARIO FLACCOVIO ED. CINUZZI, GAUDIANO, PROGETTO DI STRUTTURE IN C.A. – ESA ED.
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ICAR/09
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE SLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/ DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801619 -
PROGETTO DI OPERE IDRAULICHE
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6
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ICAR/02
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801626 -
DISEGNO
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE ESSENZIALI PER LA RAPPRESENTAZIONE E IL DISEGNO TECNICO.
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NIMIS FRANCESCO MARIA
( programma)
IL "DISEGNO" PER IL PROGETTISTA È L'EQUIVALENTE DELLO SPARTITO PER UN MUSICISTA: UN INSIEME CODIFICATO E SCIENTIFICO DI SEGNI CHE, NEL LORO INSIEME, PERMETTONO LIDEAZIONE E QUINDI LA CORRETTA ESECUZIONE DELLOPERA. QUESTO CORSO INTENDE FORNIRE AI FUTURI INGEGNERI LE CAPACITÀ E GLI STRUMENTI PER POTER PROGETTARE E REALIZZARE, ATTRAVERSO LA NOTAZIONE DEL DISEGNO TECNICO, LE PROPRIE OPERE. DOPO UNA FASE INTRODUTTIVA ALLE TEMATICHE GENERALI DEL DISEGNO TRADIZIONALE IL CORSO PROSEGUIRÀ LA DIDATTICA UTILIZZANDO LA TECNOLOGIA DIGITALE ED IN PARTICOLARE I SISTEMI CAD. LA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI INGEGNERIA CIVILE NELLE SUE VARIE FASI (RILIEVO, ANALISI, PROGETTO, ESECUZIONE, ECC.) PONE DEI PROBLEMI NON BANALI SPECIALMENTE QUANDO VIENE REALIZZATA IN AMBIENTE NUMERICO. AI DIVERSI ASPETTI DI UNA REALTÀ PROGETTUALE CORRISPONDONO INFATTI DIVERSI INSIEMI DI INFORMAZIONI CHE NELLA DIMENSIONE DIGITALE COESISTONO IN MODALITÀ DIVERSE A SECONDA DELLESIGENZA DATA. QUESTE INFORMAZIONI (O DATI) POSSONO ESSERE COMUNICATE SEPARATAMENTE, CONGIUNTAMENTE O SELETTIVAMENTE A SECONDA DELLE NECESSITÀ, INOLTRE VENGONO ELABORATE IN UN PROCESSO NON PIÙ STATICO E LINEARE BENSÌ DINAMICO E MULTIPOLARE. DIVENTA NECESSARIO, DUNQUE, SVILUPPARE UNA CHIARA VISIONE DELLA TECNICA DIGITALE CHE PORTI AD UNA CORRETTA METODICA SUPERANDO LIMPROVVISAZIONE EMPIRICA DEI NEOFITI E DEGLI AUTODIDATTI. SCOPO DI QUESTO CORSO È DUNQUE DI FORNIRE AGLI STUDENTI UNA CORRETTA FILOSOFIA DI IMPIEGO DEL DISEGNO E DELLA SUA ELABORAZIONE MEDIANTE LO STRUMENTO INFORMATICO, PER ARRIVARE A GESTIRE CORRETTAMENTE E RAZIONALMENTE I PROCESSI DI LAVORO NUMERICO RELATIVI AL PROGETTO ED ALLA SUA RAPPRESENTAZIONE.
( testi)
RUDY RUCKER "LA QUARTA DIMENSIONE, UN VIAGGIO GUIDATO NEGLI UNIVERSI DI DIMENSIONE SUPERIORE"; ADELPHI 1994
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6
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ICAR/17
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801630 -
ECONOMIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
( testi)
PRIMA PARTE: MICROECONOMIA PER LA TEORIA: PINDYCK R. S., RUBINFELD D. L. MICROECONOMIA PRENTICE HALL
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
SECONDA PARTE: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI PER LA TEORIA: THUESEN G. J., FABRYCKY W. J. ECONOMIA PER INGEGNERI IL MULINO
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
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6
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ING-IND/35
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801672 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLA VALUTAZIONE DEI FENOMENI DI TRASMISSIONE DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO) TRA CORPI E ALL'NTERNO DI CORPI, E DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA CHE NE DERIVANO. INOLTRE VENGONO FORNITI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE TERMOIGROMETRICO IN AMBIENTI CONFINATI.
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GORI PAOLA
( programma)
•Introduzione: richiami sulla natura del calore; il primo Principio della Termodinamica; calore e temperatura; capacità termica; calore specifico•Le tre modalità di scambio di calore: conduzione, convezione, irraggiamento•Conduzione: fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; gradiente termico; Postulato di Fourier. •Equazione di Fourier, in coordinate cartesiane e cilindriche, con e senza sviluppo interno di calore•Esempi di soluzioni esatte per regimi monodimensionali: lastra piana e strato cilindrico, mono- e multi-strato, in regime stazionario. La similitudine elettrica•Raggio critico di isolante. Conduzione bi-dimensionale•Esempi di regime variabile in mezzi semi-infiniti: Regime periodico stabilizzato; variazione a gradino della temperatura sulla faccia limite•Convezione: fenomenologia della convezione. Moto di un fluido a contatto con superficie solida a temperatura diversa. Strato limite cinematica e termico. Moto laminare e turbolento. Convezione naturale e forzata.•Analisi dimensionale e metodo degli indici. Il teorema di Buckingham. Parametri adimensionali per la descrizione dei fenomeni convettivi e loro significato fisico.•Applicazioni: superfici piane e cilindriche; moto entro condotti.•Irraggiamento: generalità sulla radiazione elettromagnetica, in particolare termica. Radiazione solare•Proprietà dei corpi come emettitori e ricevitori di energia radiante. Principio di Kirchhoff. Leggi di emissione del corpo nero. Corpi grigi. Corpi selettivi. Legge di Lambert. Esempi. Effetto serra.•Scambio di calore per irraggiamento. Fattori di vista.•Schermi alla radiazione. Cavità di corpi neri e grigi.•Adduzione. Normativa•Variazione nel tempo della temperatura di un corpo immerso in un ambiente a temperatura diversa, con e senza produzione interna di calore. Uniformità della temperatura e numero di Biot. Costante tempo•Principi di benessere termo-igrometrico. Il metodo di Fanger
( testi)
Fanchiotti, A., Appunti delle lezioni, Parte A, Trasmissione del caloreBarducci, I., Trasmissione del calore, Editoriale ESA, Milano, 1989oppureBadagliacca, A., Fondamenti di trasmissione del calore, Aracne, Roma, 1997Per approfondimenti:Kreith, F., Principi di trasmissione del calore, Liguori Editore, Napoli, 1975Cengel, Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 2005
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6
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ING-IND/11
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20202020 -
GENERE, COSTITUZIONE E PROFESSIONI
(obiettivi)
ACQUISIRE UN NUOVO CONCETTO DI CITTADINANZA BASATO SULLE PARI OPPORTUNITÀ, PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA DEMOCRAZIA E DEL RISPETTO DELLA PERSONA. SVILUPPARE COMPETENZA ADEGUATA AL RAPPORTO FRA UGUAGLIANZA E DIFFERENZE.
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SOMMA FABRIZIA
( programma)
IL CORSO PRESENTA UN PERCORSO FORMATIVO CHE PROMUOVE E FAVORISCE LA CULTURA, LE POLITICHE E LE PRASSI DI PARI OPPORTUNITÀ TRA DONNE E UOMINI NELLA SOCIETÀ E NEL MONDO DEL LAVORO, FORNENDO LE CONOSCENZE NECESSARIE PER ENTRARE CON MAGGIORI COMPETENZE NELLE ISTITUZIONI E NELLE PROFESSIONI E STIMOLANDO UNA PARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA VITA PUBBLICA, SECONDO IL DETTATO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
( testi)
DISPENSA PROPOSTA DAL DOCENTE.
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4
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801999 -
BASIC STRUCTURAL MECHANICS
(obiettivi)
THE COURSE OF BASIC STRUCTURAL MECHANICS AIMS AT INTRODUCING THE BASICS OF THE MECHANICS OF MATERIAL STRUCTURES, NAMELY, THE NOTIONS OF STRAIN, STRESS, AND MECHANICAL RESPONSE. IN THEIR MOST ELEMENTARY FORM, THESE NOTIONS ARE TRADITIONALLY PRESENTED UNDER THE OLD-FASHIONED TITLE OF STRENGTH OF MATERIALS. HOWEVER, STRENGTH IS NOT THE ONLY SIGNIFICANT MECHANICAL PROPERTY OF MATERIAL STRUCTURES, AND BY FAR NOT THE MOST STRAIGHTFORWARD.
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DI CARLO ANTONIO
( programma)
THIS COURSE STRIVES TO GIVE AN UP-TO-DATE PERSPECTIVE ON STRUCTURAL MECHANICS, POINTING TO THE USEFULNESS OF ITS APPLICATION TO MANY DIVERSE ISSUES IN SCIENCE AND ENGINEERING AT VASTLY DIFFERENT SPACE AND TIME SCALES, FROM GEOLOGICAL TO SUB-CELLULAR. CORRESPONDINGLY, THE CONCEPTS AND TECHNIQUES INTRODUCED ARE ILLUSTRATED THROUGH CAREFULLY CHOSEN EXAMPLES FROM BOTH NATURAL AND MAN-MADE STRUCTURES.
( testi)
J.E. GORDON, STRUCTURES: OR WHY THINGS DON'T FALL DOWN, SECOND EDITION, DA CAPO PRESS (2003)
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12
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ICAR/08
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96
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802079 -
PROGETTAZIONE INTEGRATA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI DIDATTICI ILLUSTRANO LA NORMATIVA PER LA REDAZIONE DEI PROGETTI STRADALI, STUDIANO IL SISTEMA DEI VINCOLI E L'OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI ANCHE IN CHIAVE AMBIENTALE. SI APPROFONDISCONO POI LE TEMATICHE RELATIVE ALLE INTERSERZIONI E SVINCOLI, ALLO STUDIO DELLE TRAIETTORIE IN GEOMETRIA AVANZATA E ALLE VERIFICHE DI FUNZIONALITÀ E SICUREZZA. E' PREVISTA LA REDAZIONE DEI PRINCIPALI ELABORATI DI UN PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO ED ESECUTIVO
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
( programma)
RELATIVAMENTE ALLE TRE FASI DI PROGETTAZIONE (PRELIMINARE, DEFINITIVO ED ESECUTIVO): - ANALISI DEI CONDIZIONAMENTI E DEI VINCOLI FINALIZZATA ALL'INDIVIDUAZIONE DI ALTERNATIVE PROGETTUALI. - OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI ANCHE IN CHIAVE AMBIENTALE. - DETERMINAZIONE DELLE GEOMETRIE D'ASSE E DI PIATTAFORMA DELLE ALTERNATIVE E DELLE VARIANTI. - PLANIMETRIA GENERALE COMPRENSIVA DELLE OPERE DI PRESIDIO IDRAULICO; - TIPOLOGIA DELLE OPERE D'ARTE MAGGIORI E MINORI. PARTICOLARI COSTRUTTIVI SIGNIFICATIVI. - INTRODUZIONE ALLA REDAZIONE DEL CAPITOLATO SPECIALE, ALL'ELENCO PREZZI E ALLA CONTABILITÀ DEI LAVORI.
( testi)
C. BENEDETTO, M.R. DE BLASIIS. ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEI PROGETTI DI STRADE E DEGLI STUDI D'IMPATTO AMBIENTALE -. ED. ARACNE ROMA; G. TESORIERE "STRADE FERROVIE E AEROPORTI" VOLL. I E II. UTET EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE.
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6
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ICAR/04
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801907 -
PROVA FINALE
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3
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA ATTIVITA’ AFFINI/INTEGRATIVE - (visualizza)
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18
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20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE SLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/ DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801626 -
DISEGNO
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE ESSENZIALI PER LA RAPPRESENTAZIONE E IL DISEGNO TECNICO.
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NIMIS FRANCESCO MARIA
( programma)
IL "DISEGNO" PER IL PROGETTISTA È L'EQUIVALENTE DELLO SPARTITO PER UN MUSICISTA: UN INSIEME CODIFICATO E SCIENTIFICO DI SEGNI CHE, NEL LORO INSIEME, PERMETTONO LIDEAZIONE E QUINDI LA CORRETTA ESECUZIONE DELLOPERA. QUESTO CORSO INTENDE FORNIRE AI FUTURI INGEGNERI LE CAPACITÀ E GLI STRUMENTI PER POTER PROGETTARE E REALIZZARE, ATTRAVERSO LA NOTAZIONE DEL DISEGNO TECNICO, LE PROPRIE OPERE. DOPO UNA FASE INTRODUTTIVA ALLE TEMATICHE GENERALI DEL DISEGNO TRADIZIONALE IL CORSO PROSEGUIRÀ LA DIDATTICA UTILIZZANDO LA TECNOLOGIA DIGITALE ED IN PARTICOLARE I SISTEMI CAD. LA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI INGEGNERIA CIVILE NELLE SUE VARIE FASI (RILIEVO, ANALISI, PROGETTO, ESECUZIONE, ECC.) PONE DEI PROBLEMI NON BANALI SPECIALMENTE QUANDO VIENE REALIZZATA IN AMBIENTE NUMERICO. AI DIVERSI ASPETTI DI UNA REALTÀ PROGETTUALE CORRISPONDONO INFATTI DIVERSI INSIEMI DI INFORMAZIONI CHE NELLA DIMENSIONE DIGITALE COESISTONO IN MODALITÀ DIVERSE A SECONDA DELLESIGENZA DATA. QUESTE INFORMAZIONI (O DATI) POSSONO ESSERE COMUNICATE SEPARATAMENTE, CONGIUNTAMENTE O SELETTIVAMENTE A SECONDA DELLE NECESSITÀ, INOLTRE VENGONO ELABORATE IN UN PROCESSO NON PIÙ STATICO E LINEARE BENSÌ DINAMICO E MULTIPOLARE. DIVENTA NECESSARIO, DUNQUE, SVILUPPARE UNA CHIARA VISIONE DELLA TECNICA DIGITALE CHE PORTI AD UNA CORRETTA METODICA SUPERANDO LIMPROVVISAZIONE EMPIRICA DEI NEOFITI E DEGLI AUTODIDATTI. SCOPO DI QUESTO CORSO È DUNQUE DI FORNIRE AGLI STUDENTI UNA CORRETTA FILOSOFIA DI IMPIEGO DEL DISEGNO E DELLA SUA ELABORAZIONE MEDIANTE LO STRUMENTO INFORMATICO, PER ARRIVARE A GESTIRE CORRETTAMENTE E RAZIONALMENTE I PROCESSI DI LAVORO NUMERICO RELATIVI AL PROGETTO ED ALLA SUA RAPPRESENTAZIONE.
( testi)
RUDY RUCKER "LA QUARTA DIMENSIONE, UN VIAGGIO GUIDATO NEGLI UNIVERSI DI DIMENSIONE SUPERIORE"; ADELPHI 1994
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6
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ICAR/17
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801630 -
ECONOMIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
( testi)
PRIMA PARTE: MICROECONOMIA PER LA TEORIA: PINDYCK R. S., RUBINFELD D. L. MICROECONOMIA PRENTICE HALL
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
SECONDA PARTE: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI PER LA TEORIA: THUESEN G. J., FABRYCKY W. J. ECONOMIA PER INGEGNERI IL MULINO
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
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6
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ING-IND/35
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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48
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801672 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLA VALUTAZIONE DEI FENOMENI DI TRASMISSIONE DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO) TRA CORPI E ALL'NTERNO DI CORPI, E DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA CHE NE DERIVANO. INOLTRE VENGONO FORNITI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE TERMOIGROMETRICO IN AMBIENTI CONFINATI.
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GORI PAOLA
( programma)
•Introduzione: richiami sulla natura del calore; il primo Principio della Termodinamica; calore e temperatura; capacità termica; calore specifico•Le tre modalità di scambio di calore: conduzione, convezione, irraggiamento•Conduzione: fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; gradiente termico; Postulato di Fourier. •Equazione di Fourier, in coordinate cartesiane e cilindriche, con e senza sviluppo interno di calore•Esempi di soluzioni esatte per regimi monodimensionali: lastra piana e strato cilindrico, mono- e multi-strato, in regime stazionario. La similitudine elettrica•Raggio critico di isolante. Conduzione bi-dimensionale•Esempi di regime variabile in mezzi semi-infiniti: Regime periodico stabilizzato; variazione a gradino della temperatura sulla faccia limite•Convezione: fenomenologia della convezione. Moto di un fluido a contatto con superficie solida a temperatura diversa. Strato limite cinematica e termico. Moto laminare e turbolento. Convezione naturale e forzata.•Analisi dimensionale e metodo degli indici. Il teorema di Buckingham. Parametri adimensionali per la descrizione dei fenomeni convettivi e loro significato fisico.•Applicazioni: superfici piane e cilindriche; moto entro condotti.•Irraggiamento: generalità sulla radiazione elettromagnetica, in particolare termica. Radiazione solare•Proprietà dei corpi come emettitori e ricevitori di energia radiante. Principio di Kirchhoff. Leggi di emissione del corpo nero. Corpi grigi. Corpi selettivi. Legge di Lambert. Esempi. Effetto serra.•Scambio di calore per irraggiamento. Fattori di vista.•Schermi alla radiazione. Cavità di corpi neri e grigi.•Adduzione. Normativa•Variazione nel tempo della temperatura di un corpo immerso in un ambiente a temperatura diversa, con e senza produzione interna di calore. Uniformità della temperatura e numero di Biot. Costante tempo•Principi di benessere termo-igrometrico. Il metodo di Fanger
( testi)
Fanchiotti, A., Appunti delle lezioni, Parte A, Trasmissione del caloreBarducci, I., Trasmissione del calore, Editoriale ESA, Milano, 1989oppureBadagliacca, A., Fondamenti di trasmissione del calore, Aracne, Roma, 1997Per approfondimenti:Kreith, F., Principi di trasmissione del calore, Liguori Editore, Napoli, 1975Cengel, Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 2005
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6
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ING-IND/11
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48
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A LIBERA SCELTA STUDENTE ING CIVILE - (visualizza)
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12
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20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE SLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/ DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801626 -
DISEGNO
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE ESSENZIALI PER LA RAPPRESENTAZIONE E IL DISEGNO TECNICO.
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NIMIS FRANCESCO MARIA
( programma)
IL "DISEGNO" PER IL PROGETTISTA È L'EQUIVALENTE DELLO SPARTITO PER UN MUSICISTA: UN INSIEME CODIFICATO E SCIENTIFICO DI SEGNI CHE, NEL LORO INSIEME, PERMETTONO LIDEAZIONE E QUINDI LA CORRETTA ESECUZIONE DELLOPERA. QUESTO CORSO INTENDE FORNIRE AI FUTURI INGEGNERI LE CAPACITÀ E GLI STRUMENTI PER POTER PROGETTARE E REALIZZARE, ATTRAVERSO LA NOTAZIONE DEL DISEGNO TECNICO, LE PROPRIE OPERE. DOPO UNA FASE INTRODUTTIVA ALLE TEMATICHE GENERALI DEL DISEGNO TRADIZIONALE IL CORSO PROSEGUIRÀ LA DIDATTICA UTILIZZANDO LA TECNOLOGIA DIGITALE ED IN PARTICOLARE I SISTEMI CAD. LA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI INGEGNERIA CIVILE NELLE SUE VARIE FASI (RILIEVO, ANALISI, PROGETTO, ESECUZIONE, ECC.) PONE DEI PROBLEMI NON BANALI SPECIALMENTE QUANDO VIENE REALIZZATA IN AMBIENTE NUMERICO. AI DIVERSI ASPETTI DI UNA REALTÀ PROGETTUALE CORRISPONDONO INFATTI DIVERSI INSIEMI DI INFORMAZIONI CHE NELLA DIMENSIONE DIGITALE COESISTONO IN MODALITÀ DIVERSE A SECONDA DELLESIGENZA DATA. QUESTE INFORMAZIONI (O DATI) POSSONO ESSERE COMUNICATE SEPARATAMENTE, CONGIUNTAMENTE O SELETTIVAMENTE A SECONDA DELLE NECESSITÀ, INOLTRE VENGONO ELABORATE IN UN PROCESSO NON PIÙ STATICO E LINEARE BENSÌ DINAMICO E MULTIPOLARE. DIVENTA NECESSARIO, DUNQUE, SVILUPPARE UNA CHIARA VISIONE DELLA TECNICA DIGITALE CHE PORTI AD UNA CORRETTA METODICA SUPERANDO LIMPROVVISAZIONE EMPIRICA DEI NEOFITI E DEGLI AUTODIDATTI. SCOPO DI QUESTO CORSO È DUNQUE DI FORNIRE AGLI STUDENTI UNA CORRETTA FILOSOFIA DI IMPIEGO DEL DISEGNO E DELLA SUA ELABORAZIONE MEDIANTE LO STRUMENTO INFORMATICO, PER ARRIVARE A GESTIRE CORRETTAMENTE E RAZIONALMENTE I PROCESSI DI LAVORO NUMERICO RELATIVI AL PROGETTO ED ALLA SUA RAPPRESENTAZIONE.
( testi)
RUDY RUCKER "LA QUARTA DIMENSIONE, UN VIAGGIO GUIDATO NEGLI UNIVERSI DI DIMENSIONE SUPERIORE"; ADELPHI 1994
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6
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ICAR/17
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801630 -
ECONOMIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
( testi)
PRIMA PARTE: MICROECONOMIA PER LA TEORIA: PINDYCK R. S., RUBINFELD D. L. MICROECONOMIA PRENTICE HALL
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
SECONDA PARTE: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI PER LA TEORIA: THUESEN G. J., FABRYCKY W. J. ECONOMIA PER INGEGNERI IL MULINO
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
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6
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ING-IND/35
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801672 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLA VALUTAZIONE DEI FENOMENI DI TRASMISSIONE DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO) TRA CORPI E ALL'NTERNO DI CORPI, E DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA CHE NE DERIVANO. INOLTRE VENGONO FORNITI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE TERMOIGROMETRICO IN AMBIENTI CONFINATI.
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GORI PAOLA
( programma)
•Introduzione: richiami sulla natura del calore; il primo Principio della Termodinamica; calore e temperatura; capacità termica; calore specifico•Le tre modalità di scambio di calore: conduzione, convezione, irraggiamento•Conduzione: fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; gradiente termico; Postulato di Fourier. •Equazione di Fourier, in coordinate cartesiane e cilindriche, con e senza sviluppo interno di calore•Esempi di soluzioni esatte per regimi monodimensionali: lastra piana e strato cilindrico, mono- e multi-strato, in regime stazionario. La similitudine elettrica•Raggio critico di isolante. Conduzione bi-dimensionale•Esempi di regime variabile in mezzi semi-infiniti: Regime periodico stabilizzato; variazione a gradino della temperatura sulla faccia limite•Convezione: fenomenologia della convezione. Moto di un fluido a contatto con superficie solida a temperatura diversa. Strato limite cinematica e termico. Moto laminare e turbolento. Convezione naturale e forzata.•Analisi dimensionale e metodo degli indici. Il teorema di Buckingham. Parametri adimensionali per la descrizione dei fenomeni convettivi e loro significato fisico.•Applicazioni: superfici piane e cilindriche; moto entro condotti.•Irraggiamento: generalità sulla radiazione elettromagnetica, in particolare termica. Radiazione solare•Proprietà dei corpi come emettitori e ricevitori di energia radiante. Principio di Kirchhoff. Leggi di emissione del corpo nero. Corpi grigi. Corpi selettivi. Legge di Lambert. Esempi. Effetto serra.•Scambio di calore per irraggiamento. Fattori di vista.•Schermi alla radiazione. Cavità di corpi neri e grigi.•Adduzione. Normativa•Variazione nel tempo della temperatura di un corpo immerso in un ambiente a temperatura diversa, con e senza produzione interna di calore. Uniformità della temperatura e numero di Biot. Costante tempo•Principi di benessere termo-igrometrico. Il metodo di Fanger
( testi)
Fanchiotti, A., Appunti delle lezioni, Parte A, Trasmissione del caloreBarducci, I., Trasmissione del calore, Editoriale ESA, Milano, 1989oppureBadagliacca, A., Fondamenti di trasmissione del calore, Aracne, Roma, 1997Per approfondimenti:Kreith, F., Principi di trasmissione del calore, Liguori Editore, Napoli, 1975Cengel, Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 2005
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ING-IND/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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