Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
21801875 -
COMPARAZIONE GIURIDICA E UNIFORMAZIONE DEL DIRITTO
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare i temi e problemi di ordine comparativo relativi alla convergenza-armonizzazione tra ordinamenti giuridici al livello globale e regionale, nonché i metodi e problemi operativi di realizzazione del diritto uniforme. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza teorico-funzionale della comparazione giuridica, insieme esaminando i profili storico- istituzionali dell’uniformazione internazionale del diritto, per concentrasi sull’analisi di modelli di diritto uniforme, attraverso anche la discussione di testi e materiali e l’esemplificazione normativa e casistica.
|
8
|
IUS/02
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21801913 -
POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso offre allo studente un panorama completo del percorso compiuto dall’Europa verso l’integrazione economica orizzontale e verticale, oltre che dei costi e dei benefici delle unioni monetarie e del contemperamento degli obiettivi e degli strumenti della politica economica e finanziaria degli stati membri e delle unioni monetarie. Il corso è finalizzato all’analisi dei modelli che generano le crisi finanziarie e le scelte pubbliche sui temi esplicitati nei Trattati, nel Patto di Stabilità e Crescita e nelle loro riforme oltre che di quelle che dominano l'odierno dibattito politico ed economico in Europa e nel mondo. Il corso si articola in due moduli, ciascuno di 4 CFU, legati dalla finalità di esaminare, una volta attuata l’eliminazione delle barriere commerciali, gli elementi necessari per la definizione di nuove regole nei rapporti di politica economica tra gli Stati sovrani membri dell’Unione Europea e tra questa regione planetaria con il resto del mondo.
|
8
|
SECS-P/02
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico OBBLIGATORI I ANNO A SCELTA TRA - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21810012 -
EUROPEAN CONSTITUTIONAL LAW
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti necessari alla comprensione del sistema normativo europeo e del processo d'integrazione sovranazionale nel suo complesso. In particolare, il corso prende le mosse dalla riflessione teorica sul concetto di diritto costituzionale europeo ed indaga le sue implicazioni nella pratica. l'integrazione europea ha difatti consolidato nel tempo un sistema sovranazionale di governo che, ad oggi, conta 28 Stati membri e agisce all'interno di quasi tutti i settori della vita sociale. Il diritto europeo condiziona la legislazione nazionale sulla base di un principio di supremazia: le istituzioni nazionali, la tutela dei diritti fondamentali così come i sistemi delle fonti del diritto nazionale sono ora inevitabilmente definiti da tale dimensione europea, che deriva dall'integrazione costituzionale. Il corso ha dunque ad oggetto lo studio dei fondamenti costituzionali dell'Unione europea, il suo funzionamento e le modalità di produzione normativa, concentrandosi in particolare sul rapporto tra i livelli nazionali ed europeo di governo, alla luce del costituzionalismo multilivello.
-
Erogato presso
21810012 EUROPEAN CONSTITUTIONAL LAW in STUDI EUROPEI (DM 270) LM-90 NESSUNA CANALIZZAZIONE SCARLATTI PAOLO
( programma)
Parte I - Introduzione generale. Teoria della Costituzione europea e principi costituzionali dell’Unione
1) Idea di Costituzione e di diritto costituzionale europeo. Il processo costituente europeo
2) La tesi del deficit democratico europeo e la questione del "Demos europeo"
3) Le tappe dell’edificazione europea: da "Ventotene" a Lisbona
4) Il Trattato di Lisbona e la prospettiva del costituzionalismo multilivello. Il consolidamento del patrimonio costituzionale europeo e le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri
5) L’idea di cittadinanza europea, il modello di democrazia rappresentativa ed il sistema dei partiti politici europei.
Parte II - Il Sistema delle Istituzioni dell’Unione e le fonti del diritto europee
1) La forma di governo europea: principi generali
2) Il Parlamento europeo ed il ruolo dei Parlamenti nazionali
3) La riforma del sistema consiliare
4) La riforma della Commissione europea, il Presidente della Commission europea e l'Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
5) I principi in tema di fonti normative europee
6) Le procedure legislative europee
7) Diritto europeo e ordinamenti nazionali
Parte III - La tutela europea dei diritti fondamentali
1) L’ordinamento giudiziario dell’Unione europea
2) L’azione di annullamento, l’azione in carenza, l’eccezione d’invalidità e l’azione per responsabilità
3) La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani
4) Diritti fondamentali europei e diritto interno
( testi)
REQUIRED READINGS:
- Robert Schütze, European Constitutional law, Cambridge, Cambridge University Press, 2012 - Relevant European legal Texts (TEU, TFEU, Charter of Fundamental Rights of the European Union, ECHR, etc.)
RECOMMENDED READINGS:
- Hartley T.C., The foundations of European Union law. An introduction to the constitutional and administrative law of the European Union, Oxford University Press, Oxford 2014.
- Repetto G. (Ed.), The constitutional relevance of the ECHR in domestic and European law, Intersentia, Cambridge 2013.
- Bilancia P., The dynamics of the EU integration and the impact on the national constitutional law, Giuffré, Milano 2012.
- von Bogdandy A., Bast J. (Eds), Principles of European constitutional law, Hart Publishing, Oxford 2009 (Second Edition).
- Douglas-Scott S., Constitutional law of the European Union, Longman, Harlow 2002.
|
8
|
IUS/08
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LINGUA A SCELTA - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21801879 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso si suddividono in due moduli; il primo, a partire dalle competenze linguistica e comunicativa (pre)acquisite, si orienta al conseguimento della comprensione e produzione di testi in campo fraseologico e paremiologico settoriale (politico, giuridico, amministrativo, economico). Il secondo modulo è incentrato sulle tematiche diatopiche della lingua spagnola con un complessivo approfondimento degli aspetti culturali e istituzionali dei paesi ispanoamericani.
|
8
|
L-LIN/07
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
21801880 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA
(obiettivi)
Il corso si propone di perfezionare le competenze linguistiche precedentemente acquisite, attraverso l’approfondimenti di esperienze politico-culturali dei paesi di lingua tedesca. E’ articolato in una parte linguistica, che dedica particolare attenzione all’acquisizione di lessici settoriali negli ambiti politico-giuridici e storico-economici, e in una parte tematica, più ampia, dedicata al mondo di lingua tedesca, attraverso testi e documenti di diverse tipologie, attinti ai giornali, alla saggistica, al cinema e alla letteratura, dove la letteratura funge da modello di comunicazione culturale complessa, estetica e critica.
|
8
|
L-LIN/13
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
21810023 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE
(obiettivi)
Il corso, in lingua francese, tende ad approfondire le competenze linguistiche precedentemente acquisite. Si suddivide in una parte culturale su materiali letterari e filosofici e in una parte di carattere storico-istituzionale che riguarderà la storia della Francia moderna dalla Rivoluzione ai nostri giorni.
-
DI MAIO MARIA GAETANA
( programma)
Il corso, interamente in lingua francese, avrà luogo nel secondo semestre (marzo-maggio 2017). Il programma per l'A.a. 2016-2017 sarà definito a breve.
È vivamente consigliata la frequenza.
Tutto l’esame, esclusivamente orale, si svolge in lingua francese.
Il ricevimento si tiene ogni lunedì dalle ore 16:00, stanza 4.10, IV piano.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla Dott.ssa Valentina Fortunato: valentina.fortunato@uniroma3.it
( testi)
Testi di riferimento (validi fino alla sessione invernale, gennaio-febbraio 2017): Baudelaire, Les Fleurs du Mal (Gallimard, Folio classique, GF o qualsiasi edizione economica). Ulteriori testi e indicazioni bibliografiche saranno forniti in sede di svolgimento del corso. Stéphane Rials, Textes constitutionnels français, Paris, PUF, 2015. Lettura integrale, preparazione di tre costituzioni a scelta.
Programma studenti non frequentanti nuovo e vecchio ordinamento (valido fino alla sessione invernale, gennaio-febbraio 2017): Stendhal, La Chartreuse de Parme, Gallimard, Folio classique.
Stéphane Rials, Textes constitutionnels français, Paris, PUF, 2015. Lettura integrale, preparazione di tre costituzioni a scelta.
I testi possono essere acquistati presso Feltrinelli international, Via V.E. Orlando 84/86; la libreria francese La Procure, Piazza S. Luigi dei Francesi o presso qualsiasi altra libreria.
|
8
|
L-LIN/03
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
FRA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA GIURIDICO - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21801874 -
AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE EUROPEA: COOPERAZIONE E SICUREZZA
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare il quadro giuridico-istituzionale, con riguardo anche ai profili teorici implicati, relativamente alle competenze e funzioni dell’Unione nel campo della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica europea di sicurezza e difesa (Pesd), nonché nel campo della cooperazione con i paesi terzi e dell’aiuto umanitario. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza delle azioni e degli strumenti con cui l’Unione, nel ruolo di ‘attore globale’, persegue l’obiettivo di promuovere nel resto del mondo i valori su cui essa si fonda (democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali), nonché di sviluppare relazioni e istituire partenariati con i paesi terzi, al fine di promuovere forme di cooperazione allo sviluppo, con l’obiettivo principale della riduzione e, a termine, della eliminazione della povertà.
|
8
|
IUS/14
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
21810012 -
EUROPEAN CONSTITUTIONAL LAW
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti necessari alla comprensione del sistema normativo europeo e del processo d'integrazione sovranazionale nel suo complesso. In particolare, il corso prende le mosse dalla riflessione teorica sul concetto di diritto costituzionale europeo ed indaga le sue implicazioni nella pratica. l'integrazione europea ha difatti consolidato nel tempo un sistema sovranazionale di governo che, ad oggi, conta 28 Stati membri e agisce all'interno di quasi tutti i settori della vita sociale. Il diritto europeo condiziona la legislazione nazionale sulla base di un principio di supremazia: le istituzioni nazionali, la tutela dei diritti fondamentali così come i sistemi delle fonti del diritto nazionale sono ora inevitabilmente definiti da tale dimensione europea, che deriva dall'integrazione costituzionale. Il corso ha dunque ad oggetto lo studio dei fondamenti costituzionali dell'Unione europea, il suo funzionamento e le modalità di produzione normativa, concentrandosi in particolare sul rapporto tra i livelli nazionali ed europeo di governo, alla luce del costituzionalismo multilivello.
-
SCARLATTI PAOLO
( programma)
Parte I - Introduzione generale. Teoria della Costituzione europea e principi costituzionali dell’Unione
1) Idea di Costituzione e di diritto costituzionale europeo. Il processo costituente europeo
2) La tesi del deficit democratico europeo e la questione del "Demos europeo"
3) Le tappe dell’edificazione europea: da "Ventotene" a Lisbona
4) Il Trattato di Lisbona e la prospettiva del costituzionalismo multilivello. Il consolidamento del patrimonio costituzionale europeo e le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri
5) L’idea di cittadinanza europea, il modello di democrazia rappresentativa ed il sistema dei partiti politici europei.
Parte II - Il Sistema delle Istituzioni dell’Unione e le fonti del diritto europee
1) La forma di governo europea: principi generali
2) Il Parlamento europeo ed il ruolo dei Parlamenti nazionali
3) La riforma del sistema consiliare
4) La riforma della Commissione europea, il Presidente della Commission europea e l'Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
5) I principi in tema di fonti normative europee
6) Le procedure legislative europee
7) Diritto europeo e ordinamenti nazionali
Parte III - La tutela europea dei diritti fondamentali
1) L’ordinamento giudiziario dell’Unione europea
2) L’azione di annullamento, l’azione in carenza, l’eccezione d’invalidità e l’azione per responsabilità
3) La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani
4) Diritti fondamentali europei e diritto interno
( testi)
REQUIRED READINGS:
- Robert Schütze, European Constitutional law, Cambridge, Cambridge University Press, 2012 - Relevant European legal Texts (TEU, TFEU, Charter of Fundamental Rights of the European Union, ECHR, etc.)
RECOMMENDED READINGS:
- Hartley T.C., The foundations of European Union law. An introduction to the constitutional and administrative law of the European Union, Oxford University Press, Oxford 2014.
- Repetto G. (Ed.), The constitutional relevance of the ECHR in domestic and European law, Intersentia, Cambridge 2013.
- Bilancia P., The dynamics of the EU integration and the impact on the national constitutional law, Giuffré, Milano 2012.
- von Bogdandy A., Bast J. (Eds), Principles of European constitutional law, Hart Publishing, Oxford 2009 (Second Edition).
- Douglas-Scott S., Constitutional law of the European Union, Longman, Harlow 2002.
|
8
|
IUS/08
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ENG |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA ECONOMICO-STATISTICO - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21802085 -
METODI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(obiettivi)
Il corso si propone di consentire allo studente di conoscere ed utilizzare gli strumenti quantitativi e statistici attraverso i quali viene normalmente svolta l’attività di valutazione delle politiche e dei servizi pubblici. Il rilievo del corso è direttamente correlato con l’importanza sempre maggiore che all’attività di valutazione della spesa pubblica viene attribuita in sede nazionale (esperienza dei Nuclei di valutazione) e in sede comunitaria (esperienza dei Fondi Strutturali).
-
Erogato presso
21801908 METODI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 DE CASTRIS MARUSCA
( programma)
Parte prima Sezione 1 I concetti fondamentali della valutazione delle politiche pubbliche. Le relazioni tra input, output e outcome. Gli indicatori e le tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione: ex ante, in itinere ed ex post. Sezione 2 Richiami di statistica per l’analisi della valutazione degli effetti. La valutazione degli effetti delle politiche di aiuto agli investimenti: metodi sperimentali e non sperimentali. l’approccio controfattuale e i modelli utilizzati nei metodi non sperimentali. Studi di caso ed esemplificazioni. Sezione 3 Le politiche regionali e i Fondi Strutturali dell’Unione Europea. La valutazione delle politiche strutturali.
Parte Seconda Sezione 4 I concetti di: efficienza, produttività, economicità, efficacia, qualità e sostenibilità. Cenni su funzioni di produzione o di costo nella PA e sulla DEA. Studi di caso ed esemplificazioni. Sezione 5 La valutazione ex-ante dei progetti di investimento pubblici. Studi di fattibilità. Swot Analysis. Analisi costi-benefici. Analisi multicriteria. Metodi e casi esemplificativi.
( testi)
Parte Prima Sezione 1
Testi 1 (A): A1. A. Martini, M. Sisti, "A ciascuno il suo. Cinque modi di intendere la valutazione in ambito pubblico", Informaires, n.33, Dicembre 2007, pp. 1-9. https://dokodoc.com/queue/a-ciascuno-il-suo-cinque-modi-di-intendere-la-valutazione-in.html
A3. M. De Castris, Le fonti statistiche per l’analisi e la valutazione delle politiche, Dispense didattiche, Roma, 2015. A5. European Commission (2013) EVALSED GUIDE: The resource for the evaluation of Socio-Economic Development. cap. 4 Choosing methods and techniques par. Acquiring and using data in evaluation; Creating Indicators and indicator systems pp. 81-88. http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/evaluation/guide/guide_evalsed.pdf
Sezione 2 Testi 2 E E1. A. Martini, M. Sisti (2009), Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino, capp. VI, VII, IX, X, XI, XII. Lettura integrativa: E2. Formez (2006) Valutare gli effetti delle politiche pubbliche. Metodi e applicazioni al caso italiano. Collana Materiali, Roma. Parte prima. (http://costopa.formez.it/sites/all/files/Valutare%20gli%20effetti%20dellle%20politiche%20pubbliche.pdf) Un manuale di statistica per rivedere concetti di base modello di regressione. Per esempio: Borra Di Ciaccio “Statistica: Metodologie per le scienze economiche e sociali”, McGraw-Hill Education, 2015. Gary Koop “Logica statistica dei dati economici”, Utet, 2001. Sezione 3 Testi 3 C: C1 V. Pupo (2003) La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino.cap.3 (pp. 53-78). C2. F. Busillo, T. Muccigrosso, G. Pellegrini, O. Tarola, F. Terribile (2010) L’impatto della politica regionale sulla crescita delle regioni europee: un approccio basato sul regression discontinuity design. Collana UVAL-DPS, Analisi e studi, N.20. http://www.agenziacoesione.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/servizi/materiali_uval/analisi_e_studi/MUVAL_20_Politica_regionale_europea.pdf)
Parte seconda
Sezione 4 Testi 4 (B): B2. F. Vidoli, Metodi di stima dell’efficienza produttiva e di costo. Rassegna delle principali tecniche di stima ed applicazioni in ambito pubblico. Dispense ad uso didattico, febbraio 2015.
Sezione 5 Testi 5 D: D1. Commissione Europea (2003) Guida all’analisi costi-benefici dei progetti di investimento, Bruxelles. capp. 1, 2. (http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/guides/cost/guide02_it.pdf). D3. C. Mazziotta(2011), “La strumentazione quantitativa per l’analisi di impatto della regolazione. Questioni di metodo e applicazioni”, in M. De Benedetto (a cura di), Spiagge in cerca di regole, Collana Arel, Il Mulino, Bologna. D4. European Commission (2013) Evalsed Sourcebook: Method and Techniques cap.11 Multi-criteria Analysis 129-136; cap. 15 Swot Analysis pp.161-164. http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/evaluation/guide/guide_evalsed.pdf D5. C. Mazziotta (2011), Cenni introduttivi sull’analisi multicriteri, Dispense ad uso didattico, Roma. Integrazione per il programma da 9 CFU, a scelta: M. Sisti (2006) Gli effetti della legge 27/93 della Regione Toscana sull’imprenditoria giovanile, di pp.199-226 in Formez (2006) Valutare gli effetti delle politiche pubbliche. Metodi e applicazioni al caso italiano. Collana Materiali, Roma. ((http://costopa.formez.it/sites/all/files/Valutare%20gli%20effetti%20dellle%20politiche%20pubbliche.pdf)
N.B. Le dispense integrative sono disponibili presso la copisteria 4Appunti, via Chiabrera, 174, tel. 06.59605579.
|
8
|
SECS-S/03
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA STORICO - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21801924 -
STORIA DELLE RELAZIONI TRA L'EUROPA E GLI STATI UNITI
(obiettivi)
Il corso mira a fornire nozioni sulla storia delle relazioni tra Europa e USA nel XX secolo attraverso lo studio della politica estera americana e dei rapporti con le potenze europee, con particolare riferimento ai primi venti anni del 1900 e alla Guerra Fredda.
-
PULCINI GIORDANA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA IN PARTI. LA PRIMA PARTE È DEDICATA A UN’INTRODUZIONE GENERALE ALLA STORIA DELLE RELAZIONI EUROPA-USA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PRESUPPOSTI CHE CONTRIBUIRONO A CARATTERIZZARE TALI RELAZIONI NEL CORSO DEL XX SECOLO. LA SECONDA SI CONCENTRA SULLA GUERRA FREDDA E SUI MOMENTI SALIENTI COME LA QUESTIONE DI BERLINO, LA CREAZIONE E IL RUOLO DELLA NATO, I RAPPORTI TRA STATI UNITI E UNIONE SOVIETICA E LO SVILUPPO DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA. IL CORSO SI CHIUDE CON UNA RIFLESSIONE SULLE CONSEGUENZE DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO NEI DIECI ANNI SUCCESSIVI AL 1989.
( testi)
GENERALE: MARIO DEL PERO, LIBERTÀ E IMPERO: GLI STATI UNITI E IL MONDO 1776-2006, BARI, LATERZA, 2008 PARTE SECONDA E TERZA. PER LE PRESENTAZIONI, GLI STUDENTI POTRANNO SCEGLIERE DI DISCUTERE IN CLASSE UNO DEI SEGUENTI VOLUMI: LA FEBER, WALTER, THE CAMBRIDGE HISTORY OF AMERICAN FOREIGN RELATIONS. VOL. II. THE AMERICAN SEARCH FOR OPPORTUNITY, 1865-1913, CAMBRIDGE: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1995. LUNDESTAD, GEIR, THE UNITED STATES AND WESTERN EUROPE SINCE 1945: FROM "EMPIRE" BY INVITATION TO TRANSATLANTIC DRIFT, OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2005. SCHMITZ, DAVID, THE UNITED STATES AND FASCIST ITALY, 1922-1940, DURHAM: UNIVERSITY OF NORTH CAROLINA PRESS, 2009.
Del Pero, Mario, and Federico Romero. Le Crisi Transatlantiche Continuità E Trasformazioni. Roma: Edizioni Di Storia E Letteratura, 2007. Print. Biblioteca Di Studi Americani N. S 0031.
- Del Pero, Mario, and Federico Romero. L' Alleato Scomodo Gli USA E La DC Negli Anni Del Centrismo (1948-1955). Roma: Carocci, 2001. Print. Studi Storici Carocci 0012.
- Ennio di Nolfo, Il mondo Atlantico e la globalizzazione
Kaplan, L. (2004). NATO divided, NATO united the evolution of an alliance. Westport (Conn.) London: Praeger.
Kaplan, L. (1999). The long entanglement NATO's first fifty years. London Westport: Praeger.
Lundestad, G. (1998). Empire by integration the United States and european integration 1945-1997. Oxford [etc.: Oxford University Press.
Hanhimäki, J., Schoenborn, B., & Zanchetta, B. (2012). Transatlantic relations since 1945 an introduction. London New York: Routledge. Sloan, S. (2016). Defense of the west NATO, the European Union and the transatlantic bargain. Manchester: Manchester University Press.
GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI DOVRANNO PRESENTARE IL PROGRAMMA PER FREQUENTANTI, COMPRESO UNO DEI TESTI A SCELTA, PIÙ IL VOLUME: MARIO DEL PERO, LIBERTÀ E IMPERO: GLI STATI UNITI E IL MONDO 1776-2006, BARI, LATERZA, 2008 (TUTTO)
|
8
|
SPS/06
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA POLITOLOGICO-SOCIOLOGICO - (visualizza)
|
8
|
|
|
|
|
|
|
|
21810013 -
SISTEMI ELETTORALI COMPARATI
(obiettivi)
Alla fine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di: conoscere e comprendere le principali differenze tra i sistemi elettorali; utilizzare i risultati elettorali per ottenere misure chiave di analisi, come il numero effettivo di partiti e il livello di (dis)proporzionalità; comparare e confrontare i sistemi elettorali utilizzati dai diversi Paesi, e valutare come le differenze osservate nella politica di tali Paesi possono essere collegati ai sistemi elettorali; riconoscere le possibilità e le limitazioni della progettazione e della riforma dei sistemi elettorali.
-
AGOSTA ANTONIO
( programma)
- cenni storici sulle origini delle elezioni: tecniche di votazione e valutazione dei risultati; - tipologie e applicazioni pratiche dei sistemi elettorali; - principali formule elettorali; - influenza dei sistemi elettorali sui sistemi politici e partitici; - evoluzione della legislazione elettorale in Italia, dall'unità ad oggi; - sistemi elettorali per le elezioni regionali e locali; - applicazione dei sistemi elettorali nelle principali democrazie contemporanee; - sistemi elettorali per l'elezione del Parlamento Europeo; - referendum in materia elettorale in Italia.
( testi)
B. Manin, "Principi del governo rappresentativo", Il Mulino, Bologna, 2010. G. Baldini - A. Pappalardo, "Sistemi elettorali e partiti nelle democrazie contemporanee", Editori Laterza, Roma-Bari, 2004. A. Chiaramonte - G. Tarli Barbieri, (a cura di), "Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana", Carocci, Roma, 2011.
|
8
|
SPS/04
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21810016 -
THEORY OF HUMAN RIGHTS
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
-
Erogato presso
21810016 THEORY OF HUMAN RIGHTS in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MAIOLO FRANCESCO
( programma)
Il corso verte sulla relazione tra teorie dei diritti umani, che si candidano a guidare l' azione, e teorie sui diritti umani, che invece si concentrano su domande di tipo fondazionale. In particolare il corso esamina la teoria dell'autonomia, della vulnerabilità, del riconoscimento e della giustizia sociale di Axel Honneth. Da un lato si ritiene che i sistemi liberal-democratici siano i più idonei a dare certezza giuridica nella protezione dei diritti fondamentali dell'individuo. Tuttavia i processi di globalizzazione, di integrazione, di deregulation e di liberalizzazione, oltre all'influenza delle critiche di taglio anti-fondazionalista ha mostrato di essere in grado di mettere in crisi l'assunto di base dei sistemi liberal-democratici. Contro le tesi che sostengono che il problema sia il ritardo temporale dell'applicazione rispetto all'elaborazione teorica, la teoria di Honneth al centro del corso propone di guardare alla maniera in cui sono formulati i principi fondativi del sistema dei diritti umani col fine di evidenziarne l'astrattezza. Il corso è dunque un invito a ricostruire normativamente la formazione del discorso etico del riconoscimento attraverso il riferimento alle pratiche sociali e a quelle istituzionali nella misura in cui esse esprimono istanze di auto-determinazione e auto-realizzazione.
( testi)
Honneth, A. Il diritto della libertà (2011), tr. it. di C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015.
|
8
|
SPS/01
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
|