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IL POTERE NUCLEARE NEL SISTEMA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso si propone l'obiettivo fornire allo studente gli strumenti essenziali per comprendere la questione nucleare quale problema internazionale. In tal senso risulta anzitutto cruciale l'analisi di come lo sfruttamento dell'energia atomica si è evoluto a partire dagli anni '30 e di come abbia progressivamente acquisito una dimensione politica determinante, per il valore assoluto della capacità distruttiva del suo uso militare. Altrettanto importante da punto di vista politico-intenazionale è esaminare le ricadute dell'evoluzione della tecnologia legata al settore e dell'inevitabile diffusione delle relative conoscenze, nonché cercare di comprendere fino a che punto il nucleare abbia influenzato il pensiero dei teorici politici e militari.
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Erogato presso
21801903 IL POTERE NUCLEARE NEL SISTEMA INTERNAZIONALE in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE GALA MARILENA
( programma)
Il corso si compone di una prima parte - quasi i due terzi - di lezioni frontali e di una seconda parte dedicata a una serie di discussioni di tipo seminariale. Le lezioni frontali sono volte ad offrire agli studenti gli strumenti necessari a comprendere le trasformazioni che la disponibilità di arsenali nucleari ha prodotto nel sistema internazionale a partire dall'inizio dell'era atomica. Sarà quindi sottolineato il cambiamento avvenuto nel concetto di potenza, quello intervenuto sul piano delle relazioni diplomatiche e della politica internazionale, nonché le conseguenze per la stabilità/instabilità del sistema nel suo complesso. Nella parte seminariale gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, saranno invece chiamati ad approfondire alcuni argomenti e a presentare in classe il lavoro fatto in modo che la questione trattata sia discussa da tutta la classe.
( testi)
T. C. REED AND D. B. STILLMAN, THE NUCLEAR EXPRESS. A POLITICAL HISTORY OF THE BOMB AND ITS PROLIFERATION, ZENITH PRESS, 2009
L. FREEDMAN, THE EVOLUTION OF NUCLEAR STRATEGY, THIRD EDITION, PALGRAVE, 2003. I CAPITOLI DA STUDIARE IN QUESTO CASO SONO I SEGUENTI: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 20, 21, 26, 27, 28
I NON FREQUENTANTI DOVRANNO AGGIUNGERE AI TESTI SOPRA INDICATI ANCHE:
1) JACK CARAVELLI, "BEYOND SAND AND OIL. THE NUCLEAR MIDDLE EAST", PRAEGER, 2011
2) DISPENSA SUL CONTROLLO DEGLI ARMAMENTI DISPONIBILE SUL SITO DI FACOLTA' ALLA PAGINA DEL DOCENTE
Testi in italiano per studenti non frequentanti – testi abbinati (programma alternativo):
– Giampaolo Valdevit, La guerra nucleare. Da Hiroshima alla difesa antimissile, Mursia, 2010
– Marilena Gala, Il paradosso nucleare. Il Limited Test Ban Treaty come primo passo verso la distensione, Polistampa, 2002 (se non reperibile in libreria o in internet, tale volume è presente nella biblioteca di facoltà in doppia copia)
– Dal volume: L’atomica. Scienza, cultura, politica, (a cura di) Emilia Fiandra e Leopoldo Nuti, Franco Angeli, 2014, i seguenti gruppi di capitoli in alternativa fra loro (o l’uno o l’altro gruppo): I gruppo: da p. 37 a p. 80 + pp. 95-141; II gruppo: da p. 143 a p. 239.
– dispensa disponibile presso la copisteria “Appunti” in via Chiabrera, 174, tel/fax: 0659605579
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STUDI STRATEGICI
(obiettivi)
Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale.
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PETRELLI NICCOLÒ
( programma)
Programma
Ia Settimana – Introduzione e concetti fondamentali. 1. Introduzione al Corso 2. Studi Strategici: Passato e Presente (I) Colin Gray, ‘New Directions for Strategic Studies? How can theory help practice?’, in Colin Gray (ed.), Strategy and History: Essays on theory and practice (London: Routledge, 2006). 3. Studi Strategici: Passato e Presente (II) Colin Gray, ‘Across the nuclear divide – Strategic Studies, Past and Present’, in Colin Gray (ed.), Strategy and History: Essays on theory and practice (London: Routledge, 2006). IIa Settimana – Studi Strategici e il Concetto di Strategia 4. Studi Strategici: problemi e prospettive Richard K. Betts, ‘Should Strategic Studies Survive?’, World Politics, 50/1 (Oct., 1997), 7-33. 5. La Strategia: problemi e prospettive (I) Richard K. Betts, ‘Is Strategy an Illusion?’, International Security, 25/2 (Fall 2000), 5-29. 6. La Strategia: problemi e prospettive (II) Richard K. Betts, ‘Is Strategy an Illusion?’, International Security, 25/2 (Fall 2000), 30-50. IIIa Settimana – La Strategia a Livello Nazionale 7. Il Concetto di Strategia Nazionale Hal Brands, The Promise and Pitfalls of Grand Strategy (Carisle: US Army War College, 2012), 1-15. 8. Strategia Nazionale: Storia e Teoria Tami Davis Biddle, Strategy and Grand Strategy: What Students and Practitioners Need to Know (Carisle: US Army War College, 2015), 1-29. 9. La Strategia Nazionale nel XXmo e XXImo Secolo Tami Davis Biddle, Strategy and Grand Strategy: What Students and Practitioners Need to Know (Carisle: US Army War College, 2015), 29-38. IVa Settimana – Strategia e Difesa Nazionale 10. Lo Sviluppo della Strategia Nazionale (I) Tami Davis Biddle, Strategy and Grand Strategy: What Students and Practitioners Need to Know (Carisle: US Army War College, 2015), 38-58. 11. Lo Sviluppo della Strategia Nazionale (II) Tami Davis Biddle, Strategy and Grand Strategy: What Students and Practitioners Need to Know (Carisle: US Army War College, 2015), 38-58. 12. La Pianificazione Militare P. H. Liotta and Richmond M. Lloyd, ‘From Here to There: The Strategy and Force Planning Framework’, Naval War College Review, 58/2 (Spring 2005). Va Settimana - Dalla Teoria alla Pratica 13. Strategia Nazionale e Difesa: Il Caso Italiano Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 7-23. 14. Strategia Nazionale e Difesa: Il Caso Italiano (II) Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 41-54. VIa Settimana - Lo Sviluppo della Strategia e La Politica di Difesa in Italia: Il Libro Bianco della Difesa 2015 15. Dalla Strategia alla Difesa Nazionale. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 1 e 2. 16. La politica di Sicurezza e Difesa Italiana e le implicazioni per le Forze Armate. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 3 e 4. 17. La Struttura e trasformazione delle Forze Armate italiane. Libro Bianco della Difesa 2015, Capitoli 5 e 6. VIIa Settimana – Il Libro Bianco della Difesa 2015: Analisi 18. L’organizzazione e le capacità delle Forze Armate. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 7,8, 9. 19. La traiettoria della Politica di Difesa Italiana. Libro Bianco della Difesa 2015, Conclusioni. 20. Il Libro Bianco 2015 in prospettiva storica Andrea Gilli, Alessandro R Ungaro & Alessandro Marrone, ‘The Italian White Paper for International Security and Defence’, The RUSI Journal, 160/6 (2015), 34-41. VIIIa Settimana – La Rivoluzione negli Affari Militari, La Network-Centric Warfare e i Nuovi Concetti Operativi 21. La Rivoluzione negli Affari Militari Andrea Locatelli, ‘Le false promesse della ‘Rivoluzione negli Affari Militari’, CAEI Papers (2006). 22. La Network-Centric Warfare ‘Le nuove esigenze militari e la Network Centric Warfare (NCW)’ in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 31-47.
23. I Nuovi Concetti Operativi ‘Effects-Based’
Sara Mariani, Le Effects-Based Operations. Possibili declinazioni in ambito nazionale (Roma: Centro Militare di Studi Strategici, 2006). IXa Settimana – La Trasformazione delle Forze Armate Italiane 24. Alessandro Marrone, Michele Nones e Alessandro R. Ungaro, ‘Le sfide delle capacità netcentriche’, in Alessandro Marrone, Michele Nones e Alessandro R. Ungaro, Innovazione Tecnologica e Difesa: Forza NEC Nel Quadro Euro-Atlantico (Roma: IAI, 2015), 145-156. 25. Le Forze Armate Italiane a la NCW ‘Il Caso Italiano’, in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 47-78. 26. Le Forze Armate Italiane a la NCW (II) ‘Il Caso Italiano’, in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 79-102. Xa Settimana Presentazione delle relazioni degli studenti XIa Settimana Presentazioni delle relazioni degli studenti (II) e Conclusioni
Per le presentazioni, gli studenti potranno scegliere di discutere in classe uno dei seguenti volumi: Jones, Seth, The Rise of European Security Cooperation, Cambridge: Cambridge University Press, 2007.
Terriff, Terry, Theo Farrell and Frans Osinga (eds.), A Transformation Gap? American Innovations and European Military Change, Stanford: Stanford University Press, 2010.
Adams, Gordon & Guy Ben-Ari, Transforming European Militaries - Coalition Operations and the Technology Gap, London: Routledge, 2006.
Gli studenti non frequentanti dovranno presentare lo stesso programma dei frequentanti, compreso uno dei testi a scelta, più 3 relazioni periodiche durante il corso. Eventuali dettagli saranno discussi direttamente con il docente.
( testi)
Il materiale didattico indicato nel programma sarà fornito direttamente dal docente.
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - OBBLIGATORIO AMBITO STORICO - A SCELTA TRA - (visualizza)
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STORIA DELLA GUERRA E DELLE ISTITUZIONI MILITARI
(obiettivi)
Mira a fornire una conoscenza di base della storia militare e della sua importanza come chiave di lettura e di comprensione dell'età contemporanea.
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Erogato presso
21801921 STORIA DELLA GUERRA E DELLE ISTITUZIONI MILITARI in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MINNITI FORTUNATO
( programma)
Il corso I Militari e la politica in Europa intende studiare criticamente le trasformazioni delle istituzioni militari anche sotto l’aspetto della preparazione strategica e economica alla guerra, della condotta di questa e del rapporto con le istituzioni politiche dalla seconda metà dell’Ottocento sino alla seconda guerra mondiale. Saranno pertanto messe in relazione la politica militare e la condotta della guerra con il livello di sviluppo culturale, economico e tecnologico della società.
( testi)
I testi per la preparazione dell’esame per coloro che frequentano le lezioni e discutono in aula i lavori loro assegnati sono i seguenti: Luigi Bonanate, La guerra, Laterza John Gooch, Soldati e borghesi nell’Europa moderna, Laterza (non più in commercio, si trova in fotocopia in biblioteca) I non frequentanti aggiungeranno ai precedenti testi uno dei seguenti saggi o una coppia di saggi : 1) Gerhard Ritter, I militari e la politica nella Germania moderna, vol. I. Da Federico il Grande alla prima guerra mondiale, Einaudi (esclusi i cap. I-V del Libro primo e I-IV del libro secondo) 2) Giuseppe Conti, Fare gli italiani. Esercito permanente e “nazione armata” nell’Italia liberale, Carocci più Nicola Labanca, L’istituzione militare in Italia. Politica e società, Unicopli 3) Eric Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale, il Mulino, più Antonio Gibelli, L'officina della guerra. La grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati Boringhieri 4) Frédéric Rousseau, La guerre censurée. Une histoire des combattants européens de 14-18, Seuil 5) MacGregor Knox, Alleati di Hitler. Le regie forze armate, il regime fascista e la guerra del 1940-1943, Garzanti, più Come perdere la guerra e vincere la pace. L'economia italiana tra guerra e dopoguerra, 1938-1947, a cura di Vera Zamagni, il Mulino 6) Richard Overy, La strada della vittoria. Perché gli Alleati hanno vinto la seconda guerra mondiale, il Mulino, più Gerhard Schreiber, La seconda guerra mondiale, il Mulino 7) Omer Bartov, Fronte orientale. Le truppe tedesche e l’imbarbarimento della guerra (1941-1945), il Mulino più Christopher R. Browning, Uomini comuni. Polizia tedesca e in Polonia, Einaudi 8) La violence de guerre 1914-1945, Sous la direction de S. Audoin-Rouzeau, A. Becker, Chr.Ingrao, H. Rousso, Editions Complete Altri testi potranno essere concordati con il docente
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Attività formative caratterizzanti
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21810028 -
INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti una riflessione critica sul tema guerra/pace nella storia, concentrandosi sugli ultimi secoli, ma con un'introduzione sul perché, durante l'Antichità, il Medioevo e i primi tempi moderni, il desiderio di pace e il deprezzamento della guerra non è mai diventato un obiettivo politico. Pertanto, entro la fine del corso, gli studenti saranno a conoscenza dei principali aspetti del dibattito sulla pace/guerra, così come dell'importanza e dei limiti dei movimenti per la pace e delle istituzioni per la pace nel mondo contemporaneo. Inoltre, acquisiranno una comprensione delle principali interpretazioni e metodologie proposte e utilizzate dagli studiosi per studiare la storia della pace.
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Erogato presso
21810028 INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MORO RENATO
( programma)
Introduction: Peace and Historical Research Week 1 Introduction and description of the course. Methodological issues and new approaches: The concept of peace; ‘Peace history’; Pacifism and ‘pacificism’. PART I – The inevitability of war Week 2 Antiquity: Ancient Eastern Civilizations, War and peace in the Bible, Ancient Greece, Rome. The Christian Tradition: Early Christianity and military service: A Christian pacifism?; The Constantinian turn; Augustine’s synthesis. Week 3 The Middle Ages: Islam, Christianity and holy war; the ‘just war’ theory; Christians refuse war (Bogomils, Cathars, Waldensians, Lollards, Taborites, Bohemian and Moravian Brethren). Refusal of war in the age of absolute Monarchies: Erasmus’s humanist irenism, Anabaptist, Memmonite, Anti-Trinitarian Not-Resistance, Quaker ‘peace testimony’. Restraint of war in the age of absolute monarchies: Victoria and Grotius. PART II Peace As a Political Aim Week 4 The idea of a ‘perpetual peace’ (1712-1814): Enlightenment and peace projects; Rousseau; Kant; Revolutionary war and the birth of the ‘friends of peace’. Week 5 Peace and war in the age of nations (1815-1870): Conservatism, liberalism, radicalism, socialism and the peace issue; Moderates and radicals inside peace societies; The Peace Congress Movement and its politicization. Week 6 The age of militarism and pacifism (1870-1914): The birth of pacifism as an international movement for international law and arbitration; Socialist anti-militarism; Tolstoyanism; The difficulties of pacifists and socialists. PART III Total Peace in the Age of Total War Week 7 The failure of peace and a new pacifism (1914-1918): Nationalism and peace; New associations: Women’s International League, Union of Democratic Control, League of Nations Society, No-Conscription Fellowship, Fellowship of Reconciliation. ‘No More Wars’ (1914-1931): Wilsonianism and the League of Nations; Gandhi and nonviolence; A peace mass movement. Week 8 Pacifism and Totalitarianism (1931-1945): Warlike totalitarianisms; A divided peace movement; The Peace Pledge Union; Against fascism and war?. PART IV The Age of Peace Movements Week 9 ‘One World or None’ (1939-1947): the UN; World federalism; A physicists’ anti-nuclear weapons movement; New anti-war constitutions. ‘Does the Dove Fly to East?’ (1947-1953): The communist ‘partisans od peace’; World federalism’s rise and fall; Peace at the core of the Cold War political debate. Week 10 Peace and Protest (1954-1978): Atomic consciousness; the Pugwash movement; The anti-nuclear protest; Churches and peace; ‘Make Love, Not War!’: young culture and the Vietnam War; Peace and revolution; The Peace Research. Missiles and Peace Culture (1979-1989): Eco-Pax; the Transnational peace movement. Week 11 The Peacekeeping Years (1989-2001): UN peace-keeping and its theory; Clinton administration and ‘democratic peace’; Peacekeepers vs. pacifists. War and Peace at the Beginning of the 21st Century: Tomahawks vs. Kalashnikov: A decline of ‘Great Wars’? US Mars vs. EU Venus? Week 12 A final appraisal: Pacifism or pacifisms? Peace and Politics. What results? Policies or politics changed?
REQUIRED WORK AND FORM OF ASSESSMENT: Attendance and participation (20%); mid-term written test (25%); book review paper (30%); in class final (25%). • Class participation: Students will have to participate actively in class discussions, demonstrating the ability to make connections with the readings assigned for each session. • In Class Mid-term exam: Students will select from a list of essay prompts and write on the subject of their choice 2 short essays. • Book review paper: Students will read a book chosen with the instructor in the list of the recommended readings; they will have to make a presentation in class and answer questions from classmates and instructor; then they will have to write a paper about it (12-15 pages). • In Class Final exam: Formatted as the Midterm, but will focus on the readings and topics analyzed in the second half of the semester.
ATTENDANCE POLICY : • For students of the International Studies Program attendance is mandatory for all classes. If a student misses more than three classes, 2 percentage points will be deducted from the final grade for every additional absence. Any exams, tests, presentations, or other work missed due to student absences can only be rescheduled in cases of documented medical emergencies or family emergencies. • Students not of the International Studies Program may choose between: 1. Being attending students, following the International Studies Program required work and form of assessment 2. Being not attending students, enrolling in the oral exam at the end of classes and preparing the Required readings in English
METHOD OF PRESENTATION: Lectures, projections, library work, research hands on, critical in class discussion of the assigned readings.
( testi)
A. FOR ATTENDING STUDENTS
REQUIRED READINGS: David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition).
For the in class discussion, students will be required to read articles and chapters that will be assigned weekly by professor. Access to this material can be obtained through Libraries or through the online subscriptions of our university.
RECOMMENDED READINGS:
Harriet Hyman Alonso, Peace as Woman’s Issue. A History of the U.S. Movement for World Peace and Women’s Rights (Syracuse (NY): Paperbacks, 1993).
Raymond Aron, Peace and War: A Theory of International Relations (London: Weidenfeld & Nicolson, 1966) (or any later edition).
Robert H. Bainton, Christian Attitudes toward War and Peace (New York: Abingdon Press, 1960) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. I. Pacifism in Europe to 1914 (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1972) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. II. Pacifism in the United States from the Colonial era to the first World War (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1968) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. III. Twentieth-Century Pacifism (New York/London: Van Nostrand Reinhold Company, 1970) (or any later edition).
Martin Ceadel, Pacifism in Britain, 1914-1945: The Defining of a Faith (Oxford-New York: Clarendon Press-Oxford University Press, 1980).
Martin Ceadel, Thinking about Peace and War (Oxford: Oxford University Press, 1989).
Martin Ceadel, The Origins of War Prevention: The British Peace Movement and International Relations, 1730-1854 (Oxford/New York: Clarendon Press/Oxford University Press, 1996).
Martin Ceadel, Semi-detached Idealists: The British Peace Movement and International Relations, 1854-1945 (Oxford/New York: Oxford University Press, 2000).
Charles Chatfield, For Peace and Justice: Pacifism in America, 1914-1941 (Knoxville: University of Tennessee Press, 1971).
Charles Chatfield, and Peter Van den Dungen (eds.), Peace Movements and Political Cultures (Knoxville: The University of Tennessee Press, 1988).
Roger Chickering, Imperial Germany and a World without War: The Peace Movement and German Society, 1892-1914 (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1975).
Sandi E. Cooper, Patriotic Pacifism. Waging War on War in Europe, 1815-1914 (New York/Oxford: Oxford University Press, 1991).
Jost Dülffer, and Robert Frank (eds.), Peace, War and Gender from Antiquity to the Present: Cross-Cultural Perspectives (Essen: Klartext, 2009)
Evans, Richard J., Comrades and Sisters: Feminism, Socialism and Pacifism in Europe, 1870-1945 (Brighton: Wheatsheap Books / New York: St. Martin Press, 1987).
W.B. Gallie, Philosophers of Peace and War: Kant, Clausewitz, Marx, Engels and Tolstoy (Cambridge, Cambridge University Press, 1978).
[Mohandas Karamchand Gandhi,] Gandhi on Non-Violence: Selected Texts from Mohandas K. Gandhi's Non-Violence in Peace and War, edited with an introduction by Thomas Merton, Boston/New York: Shambhala , 1996) (or any later edition).
Joanne Gowa, Ballots and Bullets: The Elusive Democratic Peace (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1999).
Kenneth J. Heinemann, Campus Wars: The Peace Movement at American State Universities in the Vietnam Era (New York: New York University Press, 1993).
Michael Howard, The Invention of Peace. Reflections on War and International Order (London: Profile Books, 2001).
Holger Nehring, Politics of Security: British and West German Protest Movements and the Early Cold War, 1945-1970 (Oxford: Oxford University Press, 2010)
Linda K. Schott, Reconstructing Women’s Thoughts: The Women’s International League for Peace and Freedom before World War II (Stanford: Stanford University Press, 1997).
Vaisse, Maurice (ed.), Le pacifisme en Europe. Dès années 1920 aux années 1950 (Bruxelles: Bruylant, 1993).
Michael Walzer, Just and Unjust Wars (New York: Basic Books, 1977) (or any later edition).
Lawrence S. Wittner, Rebels Against War. The American Peace Movement, 1933-1983 (Philadelphia: Temple University Press, 1984).
Lawrence S. Wittner, Struggle Against the Bomb, Vol. I, One World or None. A History of the World Nuclear Disarmament Movement Through 1953 (Stanford (CA): Stanford University Press, 1991).
Lawrence S. Wittner, The Struggle Against the Bomb, Vol. II, Resisting the Bomb. A History of the World Nuclear Disarmament Movement, 1954-1970 (Stanford (CA): Stanford University Press, 1997).
Lawrence S. Wittner, The Struggle Against the Bomb, Vol. III, Toward Nuclear Abolition. A History of the World Nuclear Disarmament Movement, 1971 to the Present (Stanford (CA): Stanford University Press, 2003).
Benjamin Ziemann, (ed.), Peace Movements in Western Europe, Japan and the USA during the Cold War (Essen: Klartext, 2008).
B. REQUIRED WORK FOR NOT ATTENDING STUDENTS • In English: 1. David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). 2. Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). 3. One book chosen among the recommended readings 4. Another book chosen among the recommended readings
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M-STO/04
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - A SCELTA AMBITO LINGUISTICO - (visualizza)
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21801879 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA
(obiettivi)
Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua e della cultura spagnola. Si pretende sviluppare la competenza comunicativa e socioculturale attraverso lo studio del mondo politico ispanico.
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Erogato presso
21801879 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 MESSINA FAJARDO LUISA
( programma)
Obiettivi Formativi Italiano: Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e della cultura. Si pretende sviluppare la competenza comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, lo studio del mondo politico ispanico.
Il Modulo I riguarda un approfondimento dello studio del linguaggio politico e della fraseologia di uso settoriale (linguaggio politico), in un’ottica comunicativa e culturale.
Il Modulo II avrà per argomento lo studio della presenza della cultura ispanica nell'area mediterranea e caraibica.
Prerequisiti Italiano: Il corso è tenuto dal docente in lingua spagnola. Si richiede pertanto, inizialmente, la sufficiente conoscenza della lingua orale (livello B1) per poter seguire le lezioni. Contenuti del Corso Italiano Modulo I Cultura (Da definire con la docente)
Modulo II Il linguaggio politico. Il modulo verte sullo studio del linguaggio politico. Le caratteristiche e analisi del discorso politico.
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
Dispense reperibili presso la copisteria Partenone di viale Leonardo Da Vinci, 282.
Metodi Didattici Italiano: L’insegnamento per il Corso di Cultura dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) si articola in due moduli: 1) Culturale; 2) Linguistico.
Il Modulo I Cultura: gli argomenti saranno trattati frontalmente e sotto forma seminariale. Gli studenti sono tenuti pertanto a seguire sia le lezione sia i seminari che si svolgeranno durante l’anno accademico e che saranno segnalati dal docente. È previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
I Modulo II: Linguaggi settoriali. Il Linguaggio politico: gli argomenti saranno trattati frontalmente ed è previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento Italiano: L’esame prevede un colloquio orale. L’esame orale, al quale può accedere solo chi è in possesso di un livello a partire dal B1, riguarda il modulo I (Cultura) e il modulo II (Linguaggi settoriali. Il linguaggio politico) e terrà conto della tesina che è propedeutica all’esame orale e si dovrà consegnare minimo due settimane prima dell’esame orale.
Italiano: Testi di riferimento:
Modulo I
Modulo II
MESSINA FAJARDO, Luisa A.: El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
PER SOSTENERE L'ESAME E' NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO STUDENTE. LA PRENOTAZIONE TRAMITE EMAIL NON E' RITENUTA VALIDA.
ALL’ATTO DELLA VERBALIZZAZIONE, LO STUDENTE IN POSSESSO DEL LIVELLO B1 DOVRA’ PRESENTARE LA CERTIFICAZIONE ATTESTANTE IL LIVELLO B1 (CLA; DELE).
IL SEGUENTE PROGRAMMA E' VALIDO FINO ALLA SESSIONE DI GENNAIO-FEBBRAIO 2018.
GLI STUDENTI SONO VIVAMENTE PREGATI DI LEGGERE CON ATTENZIONE IL PROGRAMMA.
IN ORDER TO ATTEND THE EXAM STUDENTS MUST MAKE THEIR RESERVATION ON “PORTALE STUDENTE”. IT IS FORBIDDEN TO ARRANGE THE EXAM DATE BY EMAIL.
STUDENTS HAVING A B1 LEVEL CERTIFICATION (CLA OD DELE) MUST PRESENT IT DURING THE ORAL EXAM.
THE PRESENT PROGRAMME IS IN FORCE UNTIL JANUARY- FEBRUARY 2018 SESSION.
STUDENTS MUST READ CAREFULLY THE PRESENT PROGRAMME.
( testi)
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
Dispense reperibili presso la copisteria Partenone di viale Leonardo Da Vinci, 282.
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L-LIN/07
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Attività formative caratterizzanti
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21801880 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA
(obiettivi)
Il corso si propone di perfezionare le competenze linguistiche precedentemente acquisite, attraverso l’approfondimenti di esperienze politico-culturali dei paesi di lingua tedesca. E’ articolato in una parte linguistica, che dedica particolare attenzione all’acquisizione di lessici settoriali negli ambiti politico-giuridici e storico-economici, e in una parte tematica, più ampia, dedicata al mondo di lingua tedesca, attraverso testi e documenti di diverse tipologie, attinti ai giornali, alla saggistica, al cinema e alla letteratura, dove la letteratura funge da modello di comunicazione culturale complessa, estetica e critica.
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L-LIN/14
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Attività formative caratterizzanti
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21801877 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE
(obiettivi)
Rivolto a studenti in possesso di un buon livello di conoscenza della lingua francese, il corso (8 cfu) si propone l’approfondimento delle capacità di lettura e comprensione di testi e problematiche concernenti la realtà sociale, politica ed economica della Francia moderna e contemporanea.
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Erogato presso
21801877 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 SPANDRI FRANCESCO
( programma)
Programma: VALIDO PER TUTTI GLI STUDENTI.
Titolo: “Letteratura, economia e società dopo la rivoluzione del 1848”.
Il corso si concentrerà sulle grandi trasformazioni della Francia della seconda metà dell’Ottocento e proporrà la lettura di due romanzi di Zola: “L’Assommoir” (1877) e “Nana” (1880).
( testi)
1) Zola, “L’Assommoir”, introduction, notes et commentaires de Jacques Dubois, Paris, Le Livre de Poche, 1996 (o una qualsiasi altra edizione economica in lingua francese)
2) Zola, “Nana”, édition établie par Henri Mitterand, Paris, Gallimard, coll. Folio classique, nouvelle éd., 2002 (o una qualsiasi altra edizione economica in lingua francese)
3) “Il romanzo francese dell’Ottocento”, a cura di Anna Maria Scaiola, Bari, Laterza, 2008 (capitolo V)
4) “Les Constitutions de la France depuis 1789”, présentation par Jacques Godechot, édition corrigée et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, coll. GF, 2006 (dispense: capitoli IX, X, XI, reperibili presso copisteria Appunti, via Chiabrera 174)
Grammatiche consigliate (non oggetto d’esame): 1) Michèle Boulares, Jean-Louis Frerot, “Grammaire progressive du français” (niveau avancé), Paris, Clé International, 2012 Oppure 2) Dominique Berger, Anne Charlotte Signoret, Nerina Spicacci, “Savoir-dire, savoir-faire” (niveaux B1/B2), Bologna, Zanichelli 2008
Il MATERIALE DIDATTICO è REPERIBILE presso la seguente libreria: Feltrinelli International, via V. E. Orlando, 84/86 00185 Roma.
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L-LIN/04
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - A SCELTA AMBITO GIURIDICO - (visualizza)
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21801873 -
ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare alcuni temi fondamentali del diritto pubblico secondo la prospettiva dell'analisi economica del diritto. Il calcolo delle scelte razionali e la teoria dei giochi, infatti, possono utilmente spiegare non soltanto i comportamenti tipicamente di mercato, da tempo oggetto dell’analisi economica del diritto privato, ma anche le condotte strategiche dei cittadini e degli attori politico-istituzionali nella sfera pubblica. Grazie anche a molteplici applicazioni ed esemplificazioni di diritto positivo, il corso esporrà i fondamenti di tale approccio e ne illustrerà il contributo che può fornire all’approfondimento di alcune fra le principali questioni del costituzionalismo moderno e del funzionamento degli apparati pubblici.
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IUS/09
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Attività formative affini ed integrative
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21801874 -
AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE EUROPEA: COOPERAZIONE E SICUREZZA
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare il quadro giuridico-istituzionale, con riguardo anche ai profili teorici implicati, relativamente alle competenze e funzioni dell’Unione nel campo della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica europea di sicurezza e difesa (Pesd), nonché nel campo della cooperazione con i paesi terzi e dell’aiuto umanitario. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza delle azioni e degli strumenti con cui l’Unione, nel ruolo di ‘attore globale’, persegue l’obiettivo di promuovere nel resto del mondo i valori su cui essa si fonda (democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali), nonché di sviluppare relazioni e istituire partenariati con i paesi terzi, al fine di promuovere forme di cooperazione allo sviluppo, con l’obiettivo principale della riduzione e, a termine, della eliminazione della povertà.
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Erogato presso
21801874 AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE EUROPEA: COOPERAZIONE E SICUREZZA in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 N0 PIROZZI NICOLETTA
( programma)
1. IL CORSO INIZIERA’ CON UNA DISAMINA TEORICA E CONCETTUALE DELL’UNIONE EUROPEA QUALE ATTORE INTERNAZIONALE E DELLA SICUREZZA INCLUSIVA E MULTIDIMENSIONALE. 2. VERRANNO ANALIZZATE LE ISTITUZIONI E LE PROCEDURE DELLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE (PESC) E DELLA POLITICA DI SICUREZZA E DI DIFESA COMUNE (PSDC). 3. IL CORSO PASSERÀ POI AD ESAMINARE IL RUOLO DELL’UNIONE COME PROMOTORE DI PACE NELLA RISOLUZIONE E NELLA GESTIONE DEI CONFLITTI, SOFFERMANDOSI SUGLI ASPETTI TEORICI, ISTITUZIONALI E OPERATIVI (CIVILI E MILITARI). 4. SI ANALIZZERANNO INOLTRE LE DINAMICHE DI COORDINAMENTO TRA L’UNIONE EUROPEA E GLI ALTRI ATTORI INTERNAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI SICUREZZA (NAZIONI UNITE, NATO, UNIONE AFRICANA, ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE). 5. VERRANNO POI PRESE IN CONSIDERAZIONE LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA PER STABILIZZARE LE AREE LIMITROFE E CONTRIBUIRE AL LORO SVILUPPO POLITICO ED ECONOMICO: L’ALLARGAMENTO E LA POLITICA EUROPEA DI VICINATO (PEV), VERSO EST E NEL MEDITERRANEO. 6. IL FOCUS SI SPOSTERÀ POI SULL’AZIONE VOLTA A PROMUOVERE LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI UMANI E LO SVILUPPO ECONOMICO, ATTIVITÀ SVOLTA CON STRUMENTI MOLTEPLICI E DIVERSIFICATI. IN PARTICOLARE, SI ESAMINERANNO LA POLITICA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. 7. APPROFONDIMENTI SPECIFICI SARANNO DEDICATI ALLA DIFESA EUROPEA, ALLA DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE DELL’UE, ALLA EU GLOBAL STRATEGY E AGLI ASPETTI ESTERNI DELLA QUESTIONE MIGRATORIA. 7. INFINE, SARANNO FORNITI GLI STRUMENTI PER UNA VALUTAZIONE GLOBALE DELL’AZIONE DELL’UNIONE EUROPEA SULLO SCENARIO INTERNAZIONALE, ANALIZZANDONE I PUNTI DI FORZA MA ANCHE I TANTI ASPETTI PROBLEMATICI, E CERCANDO DI DELINEARE I TREND EMERGENTI E LE SFIDE FUTURE.
( testi)
Frequentanti – 8 CFU:
1) G. Bonvicini (a cura di), L’Unione europea attore di sicurezza regionale e globale, Quaderni del Centro Altiero Spinelli, Milano, Franco Angeli, 2010 (capitoli 1-4) 2) N. Pirozzi, EU Crisis Management after Lisbon. A new model to address security challenges in the 21st century?, Cambridge, Intersentia, March 2015 3) M. Carbone, "The EU and the Developing World: Partnership, Poverty, Politicization", in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 324-348 4) S. Poli, “Promoting EU Values in the Neighborhood Through EU Financial Instruments and Restrictive Measures”, in S. Poli (a cura di) The European Neighbourhood Policy. Values and Principles, Abingdon: Routledge, 2016, pp. 33-57 5) Appunti del corso.
Non frequentanti – 8 CFU:
1) G. Bonvicini (a cura di), L’Unione europea attore di sicurezza regionale e globale, Quaderni del Centro Altiero Spinelli, Milano, Franco Angeli, 2010 (capitoli 1-4) 2) N. Pirozzi, EU Crisis Management after Lisbon. A new model to address security challenges in the 21st century?, Cambridge, Intersentia, March 2015 3) M. Carbone, "The EU and the Developing World: Partnership, Poverty, Politicization", in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 324-348 4) S. Poli, “Promoting EU Values in the Neighborhood Through EU Financial Instruments and Restrictive Measures”, in S. Poli (a cura di) The European Neighbourhood Policy. Values and Principles, Abingdon: Routledge, 2016, pp. 33-57 5) F. Andreatta, “The European Union’s International Relations: A theoretical View”, in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 22-43 6) G. Bonvicini, “L’Ue fra ambizioni globali e responsabilità regionali”, Il Mulino 6/10, Anno LIX, Numero 452, pp. 957-964 In più, due testi a scelta tra: - A. Frontini, M. G. Amadio Viceré, “Master or Servant? The European External Action Service in the EU Common Security and Defence Policy”, in La Cittadinanza Europea, 2/2016, Anno XIII, FrancoAngeli, pp. 159-180 - N. Pirozzi and A. Godsäter, The EU and Africa: Regionalism and Interregionalism beyond Institutions, Barcelona, Barcelona Centre for International Affairs (CIDOB), November 2015, 26 p. (Atlantic Future Working Papers ; 26) - N. Pirozzi, “The EU’s Contribution to the Effectiveness of the UN Security Council: between Presence and Impact”, in J. Krause and N. Ronzitti (eds), The EU, the UN and Collective Security Making Multilateralism Effective, Routledge, April 2012, pp. 94-114 - Senato della Repubblica, "Il dibattito sulla difesa europea: sviluppi UE e prospettive nazionali", in Osservatorio di Politica Internazionale, Approfondimento n. 126 (a cura dello IAI - Istituto Affari Internazionali), febbraio 2017
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IUS/14
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Attività formative affini ed integrative
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21801875 -
COMPARAZIONE GIURIDICA E UNIFORMAZIONE DEL DIRITTO
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare i temi e problemi di ordine comparativo relativi alla convergenza-armonizzazione tra ordinamenti giuridici al livello globale e regionale, nonché i metodi e problemi operativi di realizzazione del diritto uniforme. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza teorico-funzionale della comparazione giuridica, insieme esaminando i profili storico- istituzionali dell’uniformazione internazionale del diritto, per concentrasi sull’analisi di modelli di diritto uniforme, attraverso anche la discussione di testi e materiali e l’esemplificazione normativa e casistica.
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IUS/02
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Attività formative affini ed integrative
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21810077 -
DIRITTI E LIBERTA' COSTITUZIONALI
(obiettivi)
Il corso vuole offrire un quadro aggiornato e completo dei diritti e delle libertà costituzionali, alla luce della giurisprudenza costituzionale e anche delle trasformazioni da cui sono stati investiti e che ne ha richiesto un profondo ripensamento.
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Erogato presso
21801883 DIRITTI E LIBERTA' COSTITUZIONALI in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 ALIBERTI CRISTIANO
( programma)
La prospettiva storica: Ricostruzione teoriche e modelli di tutela.I diritti fondamentali nell'esperienzz costituzionale italiana. Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana.I diritti fondamentali nella Costituzione italiana: quadro generale. La tutela internazionale dei diritti fondamentali. L’interpretazione dell’art. 2 della Costituzione. Il principio di eguaglianza. La libertà personale. La libertà di domicilio e la libertà di circolazione e soggiorno. Libertà e segretezza della corrispondenza. La libertà di manifestazione del pensiero. Le libertà collettive. I diritti sociali. I doveri di solidarietà politica, economica e sociale.
( testi)
P. CARETTI, Diritti fondamentali. Libertà e Diritti sociali, Giappichelli, Torino, 2011.
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IUS/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - A SCELTA AMBITO STORICO - (visualizza)
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21801444 -
STORIA DEL SISTEMA DI STATI EUROPEO IN ETA' MODERNA
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare le modalità di formazione del pluralistico sistema di Stati europeo sorto in età moderna dal disfacimento degli universalismi imperiale e pontificio del Medioevo, seguendo le metamorfosi di tre concetti-chiave (monarchia universale, equilibrio di potenza, organismi sovranazionali) nel contesto delle vicende politico-diplomatiche e belliche quattro-settecentesche.
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AUBERT ALBERTO
( programma)
Il corso si propone di analizzare le modalità di formazione del pluralistico sistema di Stati europeo sorto in età moderna dal disfacimento degli universalismi imperiale e pontificio del Medioevo, seguendo le metamorfosi di tre concetti-chiave (monarchia universale, equilibrio di potenza, organismi sovranazionali) nel contesto delle vicende politico-diplomatiche e belliche quattro-settecentesche. Particolare attenzione sarà dedicata alle trasformazioni del concetto di monarchia universalis nel contesto degli Stati territoriali e imperiali tra XVI e XVII secolo (Spagna, Olanda e Inghilterra), alla prassi internazionale della balance of power prima e dopo la guerra dei Trent’anni, allo sviluppo dell’idea di pace e alle prime proposte di organismi sovranazionali per la risoluzione dei conflitti tra Stati.
( testi)
A. Aubert, L’Europa degli imperi e degli stati. Monarchie universali, equilibrio di potenza e pacifismi dal XV al XVII secolo, Bari, Cacucci, 2008
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M-STO/02
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Attività formative affini ed integrative
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21801921 -
STORIA DELLA GUERRA E DELLE ISTITUZIONI MILITARI
(obiettivi)
Mira a fornire una conoscenza di base della storia militare e della sua importanza come chiave di lettura e di comprensione dell'età contemporanea.
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MINNITI FORTUNATO
( programma)
Il corso I Militari e la politica in Europa intende studiare criticamente le trasformazioni delle istituzioni militari anche sotto l’aspetto della preparazione strategica e economica alla guerra, della condotta di questa e del rapporto con le istituzioni politiche dalla seconda metà dell’Ottocento sino alla seconda guerra mondiale. Saranno pertanto messe in relazione la politica militare e la condotta della guerra con il livello di sviluppo culturale, economico e tecnologico della società.
( testi)
I testi per la preparazione dell’esame per coloro che frequentano le lezioni e discutono in aula i lavori loro assegnati sono i seguenti: Luigi Bonanate, La guerra, Laterza John Gooch, Soldati e borghesi nell’Europa moderna, Laterza (non più in commercio, si trova in fotocopia in biblioteca) I non frequentanti aggiungeranno ai precedenti testi uno dei seguenti saggi o una coppia di saggi : 1) Gerhard Ritter, I militari e la politica nella Germania moderna, vol. I. Da Federico il Grande alla prima guerra mondiale, Einaudi (esclusi i cap. I-V del Libro primo e I-IV del libro secondo) 2) Giuseppe Conti, Fare gli italiani. Esercito permanente e “nazione armata” nell’Italia liberale, Carocci più Nicola Labanca, L’istituzione militare in Italia. Politica e società, Unicopli 3) Eric Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale, il Mulino, più Antonio Gibelli, L'officina della guerra. La grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati Boringhieri 4) Frédéric Rousseau, La guerre censurée. Une histoire des combattants européens de 14-18, Seuil 5) MacGregor Knox, Alleati di Hitler. Le regie forze armate, il regime fascista e la guerra del 1940-1943, Garzanti, più Come perdere la guerra e vincere la pace. L'economia italiana tra guerra e dopoguerra, 1938-1947, a cura di Vera Zamagni, il Mulino 6) Richard Overy, La strada della vittoria. Perché gli Alleati hanno vinto la seconda guerra mondiale, il Mulino, più Gerhard Schreiber, La seconda guerra mondiale, il Mulino 7) Omer Bartov, Fronte orientale. Le truppe tedesche e l’imbarbarimento della guerra (1941-1945), il Mulino più Christopher R. Browning, Uomini comuni. Polizia tedesca e in Polonia, Einaudi 8) La violence de guerre 1914-1945, Sous la direction de S. Audoin-Rouzeau, A. Becker, Chr.Ingrao, H. Rousso, Editions Complete Altri testi potranno essere concordati con il docente
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M-STO/04
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Attività formative affini ed integrative
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21802065 -
STORIA DELL'AMERICA LATINA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di offrire agli studenti, nella prospettiva delle più recenti tendenze storiografiche, le coordinate essenziali dei processi che caratterizzano il Novecento latinoamericano e il dibattito storiografico che attorno ad essi si è sviluppato. Particolare attenzione sarà dedicata ai temi relativi alle transizioni politiche, ai processi di pace e ai diritti umani nel nuovo millennio.
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Erogato presso
21802065 STORIA DELL'AMERICA LATINA CONTEMPORANEA in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE STABILI MARIA ROSARIA
( programma)
Il corso sarà articolato in due parti. Nella prima si farà riferimento alle vicende che caratterizzano la storia dell’America Latina contemporanea alla luce delle prospettive storiografiche più recenti con particolare riferimento alla World History. Nella seconda parte, nel quadro più generale del dibattito internazionale, a partire dalla Conferenza di Helsinki (1975), si affronterà la questione dei diritti umani nella regione. Nel quadro della riflessione sulle dittature militari e sui conflitti armati interni della seconda metà del secolo scorso si analizzeranno: a) le strategie e le dinamiche delle violazioni dei diritti umani; b) la nascita dei movimenti per la loro difesa; c) la giustizia di transizione attivata dai governi democratici; d) la memoria delle vittime.
ALTRE INFORMAZIONI Si invitano gli studenti non frequentanti e quelli che frequenteranno saltuariamente di incontrare, all'inizio del corso, la docente durante i suoi orari di ricevimento. Per un incontro in altro orario, potranno prendere appuntamento via e-mail. Si consiglia vivamente un incontro per ricevere informazioni più approfondite sui temi del corso e le modalità con cui si svolge l'esame orale.
( testi)
Per la prima parte gli studenti dovranno consultare: - Tiziana Bertaccini, Le Americhe Latine nel Ventesimo secolo, Milano, Feltrinelli, 2014; - Raffaele Nocera-Angelo Trento, America Latina, un secolo di storia, Roma, Carocci, 2013; - Loris Zanatta, Storia dell’America Latina contemporanea, Bari, Laterza, 2010. Si consiglia di consultare le schede didattiche che la docente renderà disponibili sul suo sito durante il corso. Per la seconda parte, a scelta, due testi tra quelli in elenco: - Noberto Bellini, Emboscada. Le lotte contadine contro la dittatura in Paraguay, Modena, Infinito Ed., 2008; - Norma Berti, Donne ai tempi dell’oscurità. Voci di detenute politiche nell’ Argentina della dittatura militare, Tornino, Ed.SEB27, 2009; - Gianni La Bella, Perù. Il tempo della vergogna, Bologna, EMI, 2004. - Patricia Mayorga, Il condor nero. L'internazionale fascista e i rapporti segreti con il regime di Pinochet, Segrate (mi), Sperling & Kupfer, 2003; - Roberto Morozzo della Rocca, Primero Dios. Vita di Oscar Romero, Milano, Mondadori, 2005; - Novaro, Marcos, La dittatura argentina, Roma, Carocci, Roma 2005. - Maria R. Stabili, Le Verità Ufficiali. Transizioni Politiche e Diritti umani in America Latina, Roma, Nuova Cultura, 2008; - Maria R. Stabili (a cura Di), Violenze di genere. Storie e memorie nell’ America Latina di fine Novecento, Nuova Cultura Edizioni, Roma 2009; - Peter Tompkins-Maria Luisa Forenza, La CIA in Guatemala. Orrori di un genocidio, Roma, Odradeck, 2000.
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SPS/05
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Attività formative affini ed integrative
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21810029 -
GENDER AND POLITICAL THEORIES
(obiettivi)
Il corso si basa sull'analisi sistematica delle opere classiche e delle teorie della filosofia politica antica, moderna e contemporanea, attraverso una prospettiva di genere, cioè quelle opere e teorie in cui grandi pensatori hanno rivelato il loro pensiero sulla vita politica e sociale delle donne. L'obiettivo del corso è quello di colmare una lacuna nella nostra conoscenza della storia del pensiero politico e di comprendere i presupposti alla base di modi di pensare profondamente radicati che continuano a influenzare la vita delle donne in modo significativo.
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Erogato presso
21810029 GENDER AND POLITICAL THEORIES in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MODUGNO ROBERTA ADELAIDE
( programma)
Week 1 Introduction and description of the course. Methodology.
- Joan Scott, Gender: a Useful Category of Historical Analysis, in , 1, V, 1986, pp. 1053 – 1075 - Wendy Brown, Where is the Sex in Political Theory? In , 7, no. 1 1987 - Karen Offen, Defining Feminism: a Comparative Historical Approach, in , vol. 14, n. 11, 1988, pp. 119-157
Week 2 Ancient Greece: Plato and Aristotle.
- Susan Moller Okin, Plato and the Greek Tradition of Misogyny, in Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, Princeton University Press, 1992, - Susan Moller Okin, Philosopher Queens and Private Wives, in Women in Western Political Thought - Susan Moller Okin, Female Nature and Social Structure, in Women in Western Political Thought - Susan Moller Okin, Woman’s Place and Nature in a Functionalist World, in Women in Western Political Thought
Week 3 Women in medieval thought. The Church Fathers: St. Augustine St. Thomas Aquinas: Women’s place in nature
- Diana Coole, Women in Medieval Thought: Transitions from Antiquity to the Renaissance, in Women in Political Theory, Lynne Rienner Publisher, 1993 - Zillah Eisenstein, The Historical Continuity of Patriarchy, from The Radical Future of Liberal Feminism, Northeastern University Press, 1993, Chapter 2
Week 4 Femininity and masculinity in early modern European thought. Deconstructing gender in Machiavelli
- Joan Kelly, Did Women Have a Renaissance?, from Joan Kelly, Women, History and Theory, University of Chicago Press, 1984, ch. 7 - Ian Maclean, The Renaissance Notion of Women, in , vol. 34, n. 2, Summer 1981, pp. 211-213 - Hanna Pitkin, Fortune is a Woman. Gender and Politics in the Thought of Niccolò Machiavelli, University of California Press, 1984, chapters 2,3,4,5,6
Week 5 Natural rights against natural authority Thomas Hobbes against the Aristotelian model John Locke against patriarchy
- Diana Coole, Women in Political Theory, chapter 4 - Carole Pateman, The Sexual Contract, Stanford University Press, 1988, chapters 1, 4, 6
Week 6 The State of Nature and Reconstructing a Masculinized Republic: Rousseau
- Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, chapters 5, 6, 7 - Else Wiestad, Empowerment Inside Patriarchy: Rousseau and the Masculine Construction of Femininity, from Feminist interpretations of Jean Jacques Rousseau, edited by Linda Lange, Pennsylvania State University Press, 2002 - Penny Weiss and Ann Harper, Rousseau Political Defense of Sex-Roled Family, from Feminist interpretations of Jean Jacques Rousseau, edited by Linda Lange, Pennsylvania State University Press, 2002
Week 7 Vindicating the Rights of Women: Mary Wollstonecraft Liberal Feminism: John Stuart Mill
- Mary Wollstonecraft, excerpt from A Vindication of the Rights of Women, in The Feminist Papers, edited by Alice Rossi, pp. 40-85 - John Stuart Mill, excerpt from The Sujection of Women, in The Feminist Papers, edited by Alice Rossi, pp.196-238 - Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, chapter 9
Week 8 Constructing Liberal Feminism in the US: The 19th Century Women’s Rights Movement
- Alice Rossi, Introduction: Social Roots of the Woman’s Movement in America, in The Feminist Papers, pp. 241- 281 - From Abolition to Sex Equality: Sarah Grimké (1792-1837) and Angelina Grimké (1805-1879), in The Feminist Papers, pp. 306-322 - Alice Rossi, Along the Suffrage Trail, in The Feminist Papers, pp. 407-412 - Excerpt from the History of Woman Suffrage, in The Feminist Papers, Seneca Falls Convention, pp. 413-421 - Akron Convention and Sojourner Truth, in The Feminist Papers, pp. 426-29
Week 9 Contemporary feminist perspectives on patriarchy.
- Virginia Woolf, excerpt from A Room of One’s Own, in The Feminist Papers, pp. 627-652 - Simone de Beauvoir, excerpt from The Second Sex, in The Feminist Papers, pp. 674-705
( testi)
Week 1 Introduction and description of the course. Methodology.
- Joan Scott, Gender: a Useful Category of Historical Analysis, in , 1, V, 1986, pp. 1053 – 1075 - Wendy Brown, Where is the Sex in Political Theory? In , 7, no. 1 1987 - Karen Offen, Defining Feminism: a Comparative Historical Approach, in , vol. 14, n. 11, 1988, pp. 119-157
Week 2 Ancient Greece: Plato and Aristotle.
- Susan Moller Okin, Plato and the Greek Tradition of Misogyny, in Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, Princeton University Press, 1992, - Susan Moller Okin, Philosopher Queens and Private Wives, in Women in Western Political Thought - Susan Moller Okin, Female Nature and Social Structure, in Women in Western Political Thought - Susan Moller Okin, Woman’s Place and Nature in a Functionalist World, in Women in Western Political Thought
Week 3 Women in medieval thought. The Church Fathers: St. Augustine St. Thomas Aquinas: Women’s place in nature
- Diana Coole, Women in Medieval Thought: Transitions from Antiquity to the Renaissance, in Women in Political Theory, Lynne Rienner Publisher, 1993 - Zillah Eisenstein, The Historical Continuity of Patriarchy, from The Radical Future of Liberal Feminism, Northeastern University Press, 1993, Chapter 2
Week 4 Femininity and masculinity in early modern European thought. Deconstructing gender in Machiavelli
- Joan Kelly, Did Women Have a Renaissance?, from Joan Kelly, Women, History and Theory, University of Chicago Press, 1984, ch. 7 - Ian Maclean, The Renaissance Notion of Women, in , vol. 34, n. 2, Summer 1981, pp. 211-213 - Hanna Pitkin, Fortune is a Woman. Gender and Politics in the Thought of Niccolò Machiavelli, University of California Press, 1984, chapters 2,3,4,5,6
Week 5 Natural rights against natural authority Thomas Hobbes against the Aristotelian model John Locke against patriarchy
- Diana Coole, Women in Political Theory, chapter 4 - Carole Pateman, The Sexual Contract, Stanford University Press, 1988, chapters 1, 4, 6
Week 6 The State of Nature and Reconstructing a Masculinized Republic: Rousseau
- Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, chapters 5, 6, 7 - Else Wiestad, Empowerment Inside Patriarchy: Rousseau and the Masculine Construction of Femininity, from Feminist interpretations of Jean Jacques Rousseau, edited by Linda Lange, Pennsylvania State University Press, 2002 - Penny Weiss and Ann Harper, Rousseau Political Defense of Sex-Roled Family, from Feminist interpretations of Jean Jacques Rousseau, edited by Linda Lange, Pennsylvania State University Press, 2002
Week 7 Vindicating the Rights of Women: Mary Wollstonecraft Liberal Feminism: John Stuart Mill
- Mary Wollstonecraft, excerpt from A Vindication of the Rights of Women, in The Feminist Papers, edited by Alice Rossi, pp. 40-85 - John Stuart Mill, excerpt from The Sujection of Women, in The Feminist Papers, edited by Alice Rossi, pp.196-238 - Susan Moller Okin, Women in Western Political Thought, chapter 9
Week 8 Constructing Liberal Feminism in the US: The 19th Century Women’s Rights Movement
- Alice Rossi, Introduction: Social Roots of the Woman’s Movement in America, in The Feminist Papers, pp. 241- 281 - From Abolition to Sex Equality: Sarah Grimké (1792-1837) and Angelina Grimké (1805-1879), in The Feminist Papers, pp. 306-322 - Alice Rossi, Along the Suffrage Trail, in The Feminist Papers, pp. 407-412 - Excerpt from the History of Woman Suffrage, in The Feminist Papers, Seneca Falls Convention, pp. 413-421 - Akron Convention and Sojourner Truth, in The Feminist Papers, pp. 426-29
Week 9 Contemporary feminist perspectives on patriarchy.
- Virginia Woolf, excerpt from A Room of One’s Own, in The Feminist Papers, pp. 627-652 - Simone de Beauvoir, excerpt from The Second Sex, in The Feminist Papers, pp. 674-705
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Attività formative affini ed integrative
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21810028 -
INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti una riflessione critica sul tema guerra/pace nella storia, concentrandosi sugli ultimi secoli, ma con un'introduzione sul perché, durante l'Antichità, il Medioevo e i primi tempi moderni, il desiderio di pace e il deprezzamento della guerra non è mai diventato un obiettivo politico. Pertanto, entro la fine del corso, gli studenti saranno a conoscenza dei principali aspetti del dibattito sulla pace/guerra, così come dell'importanza e dei limiti dei movimenti per la pace e delle istituzioni per la pace nel mondo contemporaneo. Inoltre, acquisiranno una comprensione delle principali interpretazioni e metodologie proposte e utilizzate dagli studiosi per studiare la storia della pace.
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MORO RENATO
( programma)
Introduction: Peace and Historical Research Week 1 Introduction and description of the course. Methodological issues and new approaches: The concept of peace; ‘Peace history’; Pacifism and ‘pacificism’. PART I – The inevitability of war Week 2 Antiquity: Ancient Eastern Civilizations, War and peace in the Bible, Ancient Greece, Rome. The Christian Tradition: Early Christianity and military service: A Christian pacifism?; The Constantinian turn; Augustine’s synthesis. Week 3 The Middle Ages: Islam, Christianity and holy war; the ‘just war’ theory; Christians refuse war (Bogomils, Cathars, Waldensians, Lollards, Taborites, Bohemian and Moravian Brethren). Refusal of war in the age of absolute Monarchies: Erasmus’s humanist irenism, Anabaptist, Memmonite, Anti-Trinitarian Not-Resistance, Quaker ‘peace testimony’. Restraint of war in the age of absolute monarchies: Victoria and Grotius. PART II Peace As a Political Aim Week 4 The idea of a ‘perpetual peace’ (1712-1814): Enlightenment and peace projects; Rousseau; Kant; Revolutionary war and the birth of the ‘friends of peace’. Week 5 Peace and war in the age of nations (1815-1870): Conservatism, liberalism, radicalism, socialism and the peace issue; Moderates and radicals inside peace societies; The Peace Congress Movement and its politicization. Week 6 The age of militarism and pacifism (1870-1914): The birth of pacifism as an international movement for international law and arbitration; Socialist anti-militarism; Tolstoyanism; The difficulties of pacifists and socialists. PART III Total Peace in the Age of Total War Week 7 The failure of peace and a new pacifism (1914-1918): Nationalism and peace; New associations: Women’s International League, Union of Democratic Control, League of Nations Society, No-Conscription Fellowship, Fellowship of Reconciliation. ‘No More Wars’ (1914-1931): Wilsonianism and the League of Nations; Gandhi and nonviolence; A peace mass movement. Week 8 Pacifism and Totalitarianism (1931-1945): Warlike totalitarianisms; A divided peace movement; The Peace Pledge Union; Against fascism and war?. PART IV The Age of Peace Movements Week 9 ‘One World or None’ (1939-1947): the UN; World federalism; A physicists’ anti-nuclear weapons movement; New anti-war constitutions. ‘Does the Dove Fly to East?’ (1947-1953): The communist ‘partisans od peace’; World federalism’s rise and fall; Peace at the core of the Cold War political debate. Week 10 Peace and Protest (1954-1978): Atomic consciousness; the Pugwash movement; The anti-nuclear protest; Churches and peace; ‘Make Love, Not War!’: young culture and the Vietnam War; Peace and revolution; The Peace Research. Missiles and Peace Culture (1979-1989): Eco-Pax; the Transnational peace movement. Week 11 The Peacekeeping Years (1989-2001): UN peace-keeping and its theory; Clinton administration and ‘democratic peace’; Peacekeepers vs. pacifists. War and Peace at the Beginning of the 21st Century: Tomahawks vs. Kalashnikov: A decline of ‘Great Wars’? US Mars vs. EU Venus? Week 12 A final appraisal: Pacifism or pacifisms? Peace and Politics. What results? Policies or politics changed?
REQUIRED WORK AND FORM OF ASSESSMENT: Attendance and participation (20%); mid-term written test (25%); book review paper (30%); in class final (25%). • Class participation: Students will have to participate actively in class discussions, demonstrating the ability to make connections with the readings assigned for each session. • In Class Mid-term exam: Students will select from a list of essay prompts and write on the subject of their choice 2 short essays. • Book review paper: Students will read a book chosen with the instructor in the list of the recommended readings; they will have to make a presentation in class and answer questions from classmates and instructor; then they will have to write a paper about it (12-15 pages). • In Class Final exam: Formatted as the Midterm, but will focus on the readings and topics analyzed in the second half of the semester.
ATTENDANCE POLICY : • For students of the International Studies Program attendance is mandatory for all classes. If a student misses more than three classes, 2 percentage points will be deducted from the final grade for every additional absence. Any exams, tests, presentations, or other work missed due to student absences can only be rescheduled in cases of documented medical emergencies or family emergencies. • Students not of the International Studies Program may choose between: 1. Being attending students, following the International Studies Program required work and form of assessment 2. Being not attending students, enrolling in the oral exam at the end of classes and preparing the Required readings in English
METHOD OF PRESENTATION: Lectures, projections, library work, research hands on, critical in class discussion of the assigned readings.
( testi)
A. FOR ATTENDING STUDENTS
REQUIRED READINGS: David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition).
For the in class discussion, students will be required to read articles and chapters that will be assigned weekly by professor. Access to this material can be obtained through Libraries or through the online subscriptions of our university.
RECOMMENDED READINGS:
Harriet Hyman Alonso, Peace as Woman’s Issue. A History of the U.S. Movement for World Peace and Women’s Rights (Syracuse (NY): Paperbacks, 1993).
Raymond Aron, Peace and War: A Theory of International Relations (London: Weidenfeld & Nicolson, 1966) (or any later edition).
Robert H. Bainton, Christian Attitudes toward War and Peace (New York: Abingdon Press, 1960) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. I. Pacifism in Europe to 1914 (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1972) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. II. Pacifism in the United States from the Colonial era to the first World War (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1968) (or any later edition).
Peter Brock, History of pacifism. III. Twentieth-Century Pacifism (New York/London: Van Nostrand Reinhold Company, 1970) (or any later edition).
Martin Ceadel, Pacifism in Britain, 1914-1945: The Defining of a Faith (Oxford-New York: Clarendon Press-Oxford University Press, 1980).
Martin Ceadel, Thinking about Peace and War (Oxford: Oxford University Press, 1989).
Martin Ceadel, The Origins of War Prevention: The British Peace Movement and International Relations, 1730-1854 (Oxford/New York: Clarendon Press/Oxford University Press, 1996).
Martin Ceadel, Semi-detached Idealists: The British Peace Movement and International Relations, 1854-1945 (Oxford/New York: Oxford University Press, 2000).
Charles Chatfield, For Peace and Justice: Pacifism in America, 1914-1941 (Knoxville: University of Tennessee Press, 1971).
Charles Chatfield, and Peter Van den Dungen (eds.), Peace Movements and Political Cultures (Knoxville: The University of Tennessee Press, 1988).
Roger Chickering, Imperial Germany and a World without War: The Peace Movement and German Society, 1892-1914 (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1975).
Sandi E. Cooper, Patriotic Pacifism. Waging War on War in Europe, 1815-1914 (New York/Oxford: Oxford University Press, 1991).
Jost Dülffer, and Robert Frank (eds.), Peace, War and Gender from Antiquity to the Present: Cross-Cultural Perspectives (Essen: Klartext, 2009)
Evans, Richard J., Comrades and Sisters: Feminism, Socialism and Pacifism in Europe, 1870-1945 (Brighton: Wheatsheap Books / New York: St. Martin Press, 1987).
W.B. Gallie, Philosophers of Peace and War: Kant, Clausewitz, Marx, Engels and Tolstoy (Cambridge, Cambridge University Press, 1978).
[Mohandas Karamchand Gandhi,] Gandhi on Non-Violence: Selected Texts from Mohandas K. Gandhi's Non-Violence in Peace and War, edited with an introduction by Thomas Merton, Boston/New York: Shambhala , 1996) (or any later edition).
Joanne Gowa, Ballots and Bullets: The Elusive Democratic Peace (Princeton (NJ): Princeton University Press, 1999).
Kenneth J. Heinemann, Campus Wars: The Peace Movement at American State Universities in the Vietnam Era (New York: New York University Press, 1993).
Michael Howard, The Invention of Peace. Reflections on War and International Order (London: Profile Books, 2001).
Holger Nehring, Politics of Security: British and West German Protest Movements and the Early Cold War, 1945-1970 (Oxford: Oxford University Press, 2010)
Linda K. Schott, Reconstructing Women’s Thoughts: The Women’s International League for Peace and Freedom before World War II (Stanford: Stanford University Press, 1997).
Vaisse, Maurice (ed.), Le pacifisme en Europe. Dès années 1920 aux années 1950 (Bruxelles: Bruylant, 1993).
Michael Walzer, Just and Unjust Wars (New York: Basic Books, 1977) (or any later edition).
Lawrence S. Wittner, Rebels Against War. The American Peace Movement, 1933-1983 (Philadelphia: Temple University Press, 1984).
Lawrence S. Wittner, Struggle Against the Bomb, Vol. I, One World or None. A History of the World Nuclear Disarmament Movement Through 1953 (Stanford (CA): Stanford University Press, 1991).
Lawrence S. Wittner, The Struggle Against the Bomb, Vol. II, Resisting the Bomb. A History of the World Nuclear Disarmament Movement, 1954-1970 (Stanford (CA): Stanford University Press, 1997).
Lawrence S. Wittner, The Struggle Against the Bomb, Vol. III, Toward Nuclear Abolition. A History of the World Nuclear Disarmament Movement, 1971 to the Present (Stanford (CA): Stanford University Press, 2003).
Benjamin Ziemann, (ed.), Peace Movements in Western Europe, Japan and the USA during the Cold War (Essen: Klartext, 2008).
B. REQUIRED WORK FOR NOT ATTENDING STUDENTS • In English: 1. David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). 2. Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). 3. One book chosen among the recommended readings 4. Another book chosen among the recommended readings
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M-STO/04
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - A SCELTA AMBITO ECONOMICO - (visualizza)
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21801905 -
MACROECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso di "Macroeconomia internazionale" offre approfondimenti su temi di rilevante interesse per la comprensione dei legami di interdipendenza nelle economie mondiali. Il primo modulo affronta il tema della interdipendenza macroeconomica nei regimi di cambio fisso e flessibile attraverso lo studio dei modelli di analisi della macroeconomia internazionale. Il secondo modulo studia alcuni tra i principali problemi dell’economia mondiale, dall’analisi dei modelli di crisi valutaria, bancaria e finanziaria e del contagio internazionale fino ai problemi di coordinamento delle politiche economiche. L’obiettivo del corso è fornire allo studente gli strumenti per la comprensione e l’analisi dei problemi di governo dell’economia mondiale.
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SECS-P/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801913 -
POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso offre allo studente un panorama completo del percorso compiuto dall’Europa verso l’integrazione economica orizzontale e verticale, oltre che dei costi e dei benefici delle unioni monetarie e del contemperamento degli obiettivi e degli strumenti della politica economica e finanziaria degli stati membri e delle unioni monetarie. Il corso è finalizzato all’analisi dei modelli che generano le crisi finanziarie e le scelte pubbliche sui temi esplicitati nei Trattati, nel Patto di Stabilità e Crescita e nelle loro riforme oltre che di quelle che dominano l'odierno dibattito politico ed economico in Europa e nel mondo. Il corso si articola in due moduli, ciascuno di 4 CFU, legati dalla finalità di esaminare, una volta attuata l’eliminazione delle barriere commerciali, gli elementi necessari per la definizione di nuove regole nei rapporti di politica economica tra gli Stati sovrani membri dell’Unione Europea e tra questa regione planetaria con il resto del mondo.
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Erogato presso
21801913 POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 N0 ROMAGNOLI GIAN CESARE
( testi)
TESTI D'ESAME:
- APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER I FREQUENTANTI E ALTRI SAGGI PER I NON FREQUENTANTI.
- PER TUTTI: P. DE GRAUWE - "ECONOMIA DELL’UNIONE MONETARIA", IL MULINO, BOLOGNA, 2013.
IL PRIMO MODULO RIGUARDA: - PER I FREQUENTANTI, GLI APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI E, PER I NON FREQUENTANTI, IL SAGGIO DI G. C. ROMAGNOLI "IL SISTEMA ECONOMICO E MONETARIO INTERNAZIONALE. IL CASO DELLA CINA. QUESTO SAGGIO SI TROVA TRA I MATERIALI DIDATTICI DEL DOCENTE, COME LA DOCUMENTAZIONE DISTRIBUITAS PER LA PARTE DIDATTICA INTEGRATIVA E I SEMINARI .
- I CAPP. 1-3 DEL TESTO DI DE GRAUWE.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 7 CFU, RIGUARDA I CAPP. 4-11 DI DE GRAUWE E IL MATERIALE CHE RIGUARDA LA DIDATTICA INTEGRATIVA.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 8 CFU, OLTRE A QUANTO DETTO SOPRA, ANCHE IL SAGGIO DI G.C. ROMAGNOLI, "L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: UNA REALTA' TRA CRISI E SUCCESSI", IN O. MARZOVILLA E G.C. ROMAGNOLI (A CURA DI), L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: REALTA' IN CRISI E MODELLO DI INTEGRAZIONE MONETARIA INTERNAZIONALE, FRANCOANGELI, MILANO, PP. 15-67. LETTURA CONSIGLIATA PER TUTTI: EAAG - CESIFO, SUMMARY DEL "REPORT ON THE EUROPEAN ECONOMY 2015", MONACO, 2016. IL SOMMARIO DEL RAPPORTO DELL'ANNO IN CORSO SI PUÒ SCARICARE DAL SITO SEGUENTE: HTTP://WWW.CESIFO-GROUP.DE/PORTAL/PAGE/PORTAL/IFOHOME/B-POLITIK/70EEAGREPORT OPPURE DA INTERNET ATTRAVERSO IL TITOLO.
PER GLI STUDENTI DEGLI ORDINAMENTI PREVIGENTI CHE DEVONO SOSTENERE 6 CFU:
TESTI D'ESAME:
P. DE GRAUWE, ECONOMIA DELL'UNIONE MONETARIA, IL MULINO, BOLOGNA 2010, CAPP.1-11.
N. ACOCELLA, POLITICA ECONOMICA E STRATEGIE AZIENDALI, CAROCCI EDITORE, ROMA, 2011 CAPP. 16 E 17 PER IL CORSO DA 7 CFU CUI SIAGGIUNGONO I CAPP. 18, 19 E 20 PER IL CORSO DA 8 CFU.
LETTURA CONSIGLIATA:
IL RAPPORTO CESIFO SUDDETTO.
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801882 -
DEMOGRAFIA E SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare le principali dinamiche demografiche internazionali, evidenziando il dualismo tra paesi a sviluppo avanzato e paesi meno sviluppati. Tale approccio mira a fornire gli strumenti concettuali per interpretare le relazioni tra evoluzione della popolazione, sviluppo socio - culturale e risorse economiche e il ruolo esercitato dal processo di modernizzazione. Le relazioni tra evoluzione demografica e sviluppo sono in rapporto di causa-effetto in entrambe le direzioni: le dinamiche demografiche, infatti, sono condizionate in misura rilevante dai processi economici, ed hanno nello stesso tempo un forte impatto sulle prospettive di sviluppo di un Paese.
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NOBILE ANNUNZIATA
( programma)
La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità. Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni demografiche.
( testi)
Testi di riferimento:
a) J. Véron, Popolazione e sviluppo, Il Mulino, Bologna, 1995, cap. I., La questione della crescita demografica, pp. 11-24. M. Natale (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2., Il quadro di riferimento della dinamica demografica dei Paesi sviluppati pp. 57-75. A. Nobile, Modernizzazione e transizione demografica. Il cammino della popolazione europea nel XIX secolo, in T. Bonazzi, D. Fiorentino, A. Nobile (a cura di), Nazionalizzazione e modernità, Aracne Editrice, Roma, 2014, pp. 151-167. M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2005, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza e cap. V, Le popolazioni dei paesi poveri, pp. 149-264. G. De Santis, Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156. C. Reynaud, L’invecchiamento demografico: determinanti, situazione, conseguenze e soluzioni, Dispense, 2014, 23 pp.. C. Reynaud, Invecchiamento e sistemi di welfare. Il sistema sanitario e le conseguenze dell’invecchiamento su esso, Dispense, 2014, 14 pp. European Union, Strategic Implementation Plan for the European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing, Brussels, 17 November 2011, 16 pp. http://ec.europa.eu/research/innovation-union/pdf/active-healthy-ageing/steering-group/implementation_plan.pdf#view=fit&pagemode=none O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione 2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-36; capitolo terzo, L’attuazione delle politiche di popolazione, pp. 59-86. P. Farina, La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta, Relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, Milano 2-4 febbraio 2009, 20 pp. A. Guarneri, Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp. S. Strozza, La presenza straniera in Italia, in Neodemos, L’integrazione delle comunità immigrate e l’imprenditoria straniera, Associazione Neodemos, Firenze, 2015, pp. 9-30, http://www.neodemos.info/wp-content/uploads/2015/10/Lintegrazione-delle-comunita-straniere.pdf
Il materiale didattico indicato sotto a) è disponibile in fotocopia presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico).
b) A. Golini (a cura di), Il futuro della popolazione nel mondo, Il Mulino, Bologna, 2009. c) due approfondimento, uno sui Paesi sviluppati ed uno sui Paesi meno sviluppati, da scegliere tra quelli indicati nelle bibliografie reperibili sul sito di Facoltà/Programmi insegnamenti/Materiali didattici. Lo studente dovrà redigere due tesine, di circa 1500 parole, più eventuali tabelle e grafici e consegnarle almeno una settimana prima dell’esame. Chi avesse difficoltà a scaricare gli articoli previsti nella bibliografia, può chiederli per posta elettronica alla docente.
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SECS-S/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801896 -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso tratta gli elementi fondamentali delle politiche di intervento nei Paesi in via di sviluppo al fine di illustrare le diverse opzioni e quantificare i trade-off tra di loro. Verranno discussi i diversi aspetti delle politiche di intervento e, in particolare, quelle relative alla scuola, salute, genere, famiglia, rischio, trasporti, norme formali/informali e istituzioni. L’approccio è empirico e verranno trattati casi di studio presi da vari Paesi nel mondo.
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Erogato presso
21801896 ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 N0 MAGAZZINO COSIMO
( programma)
PARTE 1: ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO • L’economia dello sviluppo in una visione secolare • Gli indicatori: come si misura lo sviluppo • Dinamiche demografiche e sviluppo economico • Finanza e sviluppo • Le diseguaglianze • Povertà • Le politiche per lo sviluppo • Cooperazione allo sviluppo • Sviluppo sostenibile • Economia del benessere ed economia della felicità • Beni pubblici e privati
PARTE 2: APPROFONDIMENTI • Disuguaglianza • Economia della felicità • Politiche di austerità
( testi)
Boccella N., Feliziani V., Rinaldi A., Economia e sviluppo diseguale, Pearson, 2013 Franzini M., Pianta M., Disuguaglianze, Laterza, 2016 Frey B.S., Marti C.F., Economia della felicità, il Mulino, 2012 De Romanis V., L’austerità fa crescere, Marsilio, 2017
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SECS-P/06
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
PACE GUERRA E SICUREZZA Orientamento unico PDS 3 - A SCELTA AMBITO POLITOLOGICO - (visualizza)
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21801914 -
POLITICA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari; interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati.
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Erogato presso
21801914 POLITICA INTERNAZIONALE in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 N0 PISCIOTTA BARBARA
( programma)
Il corso è articolato in due parti. La prima parte prevede l’illustrazione dei principali paradigmi interpretativi relativi al concetto di guerra con particolare riferimento alle opere di Clausewitz, Schmitt e Aron. La seconda parte analizza i conflitti che caratterizzano l’attuale panorama internazionale seguendo il modello dello “scontro delle civiltà” proposto da Samuel P. Huntington.
( testi)
Bibliografia
A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale, Il Mulino, Bologna 2006. S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000 (ultima edizione).
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SPS/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21810016 -
THEORY OF HUMAN RIGHTS
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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MAIOLO FRANCESCO
( programma)
Il corso verte sulla relazione tra teorie dei diritti umani, che si candidano a guidare l'azione, e teorie sui diritti umani, che invece si concentrano su domande di tipo fondazionale. In particolare il corso esamina la teoria dell'autonomia, della vulnerabilità, del riconoscimento e della giustizia sociale di Axel Honneth. Da un lato si ritiene che i sistemi liberal-democratici siano i più idonei a dare certezza giuridica nella protezione dei diritti fondamentali dell'individuo. Tuttavia i processi di globalizzazione, di integrazione, di deregulation e di liberalizzazione, oltre all'influenza delle critiche di taglio anti-fondazionalista, hanno mostrato di essere in grado di mettere in crisi l'assunto di base dei sistemi liberal-democratici. Contro le tesi che sostengono che il problema sia il ritardo temporale dell'applicazione rispetto all'elaborazione teorica, la teoria di Honneth al centro del corso propone di guardare alla maniera in cui sono formulati i principi fondativi del sistema dei diritti umani col fine di evidenziarne l'astrattezza. Il corso è dunque un invito a ricostruire normativamente la formazione del discorso etico del riconoscimento attraverso il riferimento alle pratiche sociali e a quelle istituzionali nella misura in cui esse esprimono istanze di auto-determinazione e auto-realizzazione.
( testi)
Honneth, A., Il diritto della libertà, tr. it. di C. Santarelli, Codice Edizioni, Torino 2015.
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SPS/01
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
PACE, GUERRA E SICUREZZA ORIENTAMENTO UNICO PD3 - OBBLIGATORI A SCELTA AMBITO SOCIOLOGICO - (visualizza)
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21801918 -
SOCIOLOGIA DELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
(obiettivi)
Scopo principale del corso è l'analisi dello spazio pubblico europeo e internazionale come spazio interculturale, attraversato da dinamiche contraddittorie. Durante il corso sarà inoltre approfondito il concetto sociologico di minoranza, (minoranze religiose, etniche, linguistiche, ecc.). Saranno infine analizzate le principali teorie e tecniche di comunicazione interculturale.
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TEDESCHI ENRICA
( programma)
I parte: La rappresentazione dell'Altro
La rappresentazione dell’altro nella storia, nell’antropologia, nella sociologia. Interpretazione di culture: il circolo ermeneutico e la descrizione densa. La crisi della rappresentazione. La questione dell’autorità sociologica. Relazione con l’altro e descrizione etnografica. Negoziazione e traduzione culturale. Poetiche e politiche dell’identità. La multiculturalità come polifonia delle voci. Il post-modernismo: pluralismo metodologico e sperimentazione. Narrazione e relazione interculturale. Sociologia e alterità.
II parte: Le politiche. Migrazioni, conflitti e negoziazioni interculturali e intraculturali.
Casi di studio: - l’identità dei messicano-americani fra integrazione e cristallizzazione dei conflitti; i problemi della rappresentazione e del potere in una ricerca dialogica; - un’analisi del fenomeno migratorio nigeriano in cui la costruzione concettuale procede dal basso, decostruendo stereotipi e pregiudizi su una cultura ignorata o deformata; - tecnica dello shadowing e finzione letteraria in una ricerca sul meticciato culturale, fra magìe new age e sciamanesimo tradizionale; - diario di una ricerca sul turismo esoterico in India.
( testi)
Testi d'esame 2016-2017
1. Testi obbligatori:
E. Tedeschi (2014) Il giaguaro e la tigre. Narrazioni, interazioni, culture, seconda edizione eBook Ultima Books Store E.Tedeschi (2014) Tra una cultura e l'altra. Lo stato dell'arte della sociologia interculturale, Cleup, Padova.
2. Due testi a scelta fra:
M. Miccio (2015) Le identità affievolite, FrancoAngeli. V. Romania & A. Zamperini (2009) La città interculturale. Politiche di comunità e strategie di convivenza a Padova, FrancoAngeli E. Pace (2008) Raccontare Dio. La religione come comunicazione, il Mulino R. Grillo & J. Pratt (a cura) (2006) Le politiche del riconoscimento delle differenze. Multiculturalismo all'italiana, Guaraldi E. Pace (a cura ) (2013) Le religioni nell'Italia che cambia, Mappe e bussole, Carocci F. Montezemolo (2004) La mia storia non la tua. La costruzione dell’identità chicana tra etero e autorappresentazioni, Guerini K. Scannavini (2010) Abuja/Londra solo andata. Storie e percorsi migratori dalla Nigeria, Liguori V. Pellegrino (2009) L'Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti, Unicopli
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801928 -
TEORIE DEI CONFLITTI E PROCESSI DI PACE
(obiettivi)
Fornire conoscenze teoriche di base e metodologie di analisi per la comprensione dei processi conflittuali e di mantenimento e costruzione della pace, con particolare attenzione alle componenti sociali, culturali e istituzionali interne ed esterne coinvolte. Approfondire gli aspetti sociologici delle emergenze complesse, dello state failure, dei failed states. Analizzare le dinamiche alla base dei genocidi, delle pulizie etniche, dei crimini di genere.
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ROSATO VALERIA
( programma)
Il programma si compone di 4 sezioni:
1. Analisi delle diverse caratteristiche dei conflitti, delle loro fonti, delle dinamiche di escalation/ descalation e delle diverse tipologie di attori coinvolti. Teorie e modelli a confronto.
2. Comparazione tra strategie e metodi per la risoluzione/trasformazione dei conflitti, tra gli approcci dal basso e dall’alto; studio delle tecniche di mediazione e di negoziazione e degli approcci nonviolenti.
3. Approfondimento delle problematiche collegate alla costruzione e al mantenimento della pace; diversità di approccio tra peacebuilding e nation building; interventi internazionali in prospettiva top/down e bottom/up; approfondimento delle conseguenze inattese e degli ‘effetti perversi’ emergenti nei processi di pace; analisi dei problemi di sicurezza in situazioni post conflict
4. Approfondimento della ricostruzione del tessuto sociale: decostruzione del nemico, giustizia e riconciliazione.
Inoltre, il corso ha analizzato in chiave critica i principali concetti e teorie sui conflitti, sulla pace e sulla sicurezza presentando i dibattiti in corso in questo campo di studi e ha socializzato gli studenti alla letteratura e ai linguaggi in argomento.
Il corso si pone i seguenti obiettivi formativi:
a) l’apprendimento e la comprensione dei conflitti del mondo contemporaneo in tutta la loro complessità e nelle rispettive differenze, degli attori principali e delle dinamiche interne ed esterne;
b) l’apprendimento e la comprensione dei processi e delle trasformazioni istituzionali, politiche, sociali e culturali tipici delle cosiddette war-torn societies, delle caratteristiche e delle dinamiche del peacebuilding e del nationbuilding, dei relativi successi e fallimenti, considerati anche alla luce delle teorie sociologiche degli ‘effetti perversi’ e delle ‘conseguenze in-intenzionali’;
c) la familiarizzazione con i principali teorie e metodi sulla trasformazione dei conflitti e sulla promozione della pace sia nelle diverse dimensioni macro/meso/ micro e nei differenti approcci dall’alto (a livello statale e delle organizzazioni intergovernative) e dal basso (a livello di società civile e mobilitazioni transnazionali);
d) l’identificazione delle principali poste in gioco quali il contenimento/azzeramento della violenza, la sicurezza umana, i diritti umani, la riabilitazione post-traumatica delle collettività e dei sistemi sociali, i metodi non violenti di gestione delle controversie e dei conflitti.
( testi)
PROGRAMMA PER FREQUENTANTI:
1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) LAVORI DI GRUPPO (INFORMAZIONI E BIBLIOGRAFIA DURANTE IL CORSO)
PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI:
1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) MARIA LUISA MANISCALCO (A CURA DI), SAHEL IN MOVIMENTO. NUOVE SOGGETTIVITÀ SOCIOPOLITICHE TRA GLOBALE E LOCALE. L''HARMATTAN ITALIA EDITORE, 2015.
LETTURE FACOLTATIVE CONSIGLIATE:
1) VALERIA ROSATO, CONFLITTI ‘CAMALEONTICI’. IL CONFLITTO COLOMBIANO TRA XX E XXI SECOLO, FRANCO ANGELI, MILANO, 2010 (E-BOOK ACQUISTABILE DAL SITO DELL’EDITORE); 2) VALERIA ROSATO, “Hybrid orders’ between terrorism and organized crime. The case of Al Qaeda in the Islamic Maghreb”, African Security, Taylor&Francis, vol. 9. Issue 2; 3) PACELLI (A CURA DI), LE GUERRE E I SOCIOLOGI, FRANCO ANGELI, 2015;
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