Docente
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CONTE LARA
(programma)
Il corso intende ripercorrere l’arte dagli anni Sessanta ad oggi attraverso l’analisi di alcune mostre che hanno segnato momenti cruciali di rinnovamento, sia dal punto di vista dell’elaborazione dei formati espositivi sia per ciò che concerne il dibattito critico. La prima parte del corso sarà dedicata all’approfondimento di rassegne tenutesi internazionalmente tra il ’68 e i primi anni Settanta, con la messa a fuoco del rinnovamento delle pratiche artistiche (tra processualità, performatività e dematerializzazione) e del ruolo e delle metodologie della critica (dalla crisi dell’interpretazione all’emergenza della figura del curatore, con la progressiva affermazione di una nuova dimensione di “scrittura espositiva”). Oggetto di riflessione sarà altresì il reenactment delle mostre, ovvero la riproposizione di esposizioni storiche come pratica curatoriale al centro del dibattito e della progettazione attuale. La seconda parte del corso si concentrerà sull’analisi di mostre che riflettono i cambiamenti sociali, economici, politici ed ecologici dell’epoca globale. Si analizzeranno eventi e strategie curatoriali che hanno contribuito a definire nuove geografie artistiche e a decolonizzare le narrazioni, con un forte impatto sull’immaginario socioculturale del mondo contemporaneo – a partire da "Le magiciens de la terre", per arrivare a progetti curatoriali dello scenario artistico attuale.
(testi)
1) B. O’Doherty, Inside the White Cube. L’ideologia dello spazio espositivo, Johan & Levy, Milano 2000
2) R. Pinto, Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, Postmedia, Milano 2012
3) S. Zuliani, Esposizioni. Emergenze della critica d’arte contemporanea, Bruno Mondadori, Milano 2012
Non frequentanti: Integreranno con uno o più testi segnalati nella bibliografia di riferimento. I testi sono da concordare con la docente.
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