LOGICS OF INFORMATION AND ACTION - LM
(obiettivi)
Viviamo in un network d’informazione e di scambio di opinioni ormai costante e ubiquo – una rete di atti epistemici che scambiamo con altri agenti e che hanno conseguenze su cosa finiamo per credere e decidere. Lavorare con l’informazione vuol dire sempre di più confrontarsi con i suoi effetti sociali, oggi più rapidi e percepibili in tempo reale. Più sono numerosi gli agenti coinvolti, però, e più le dinamiche innescate dal rilascio d’informazione sono complesse da comprendere e gestire concettualmente.
Il corso si propone di offrire un pacchetto di strumenti formali che aiutino in questa impresa. In particolare, i suoi obiettivi formativi sono: (1) la comprensione dei problemi di ragionamento concreti che il rilascio dell’informazione può innescare; (2) la comprensione dei modelli che catturano gli effetti dinamici del rilascio d’informazione, e i problemi concettuali a essi legati; (3) i problemi legati alla rappresentazione del belief-merging e, in generale, ai rapporti fra nozioni epistemiche individuali e collettive; (4) le condizioni alle quali il consenso può essere raggiunto, e il suo ruolo, il rapporto fra determinate pratiche di rilascio d’informazione, connessione comunicativa all’interno di una società di agenti epistemici, e le strutture di comunicazione e di fiducia della società stessa.
Gli obiettivi (1) e (2) sono presupposti dagli obiettivi (3) e (4). Questi ultimi, a loro volta, ci forniscono una prospettiva sull’impatto sociale che pratiche di rilascio d’informazione hanno su una comunità di agenti che si scambiano informazioni e opinioni, e prendono decisioni in base a ciò che vengono a credere. Il corso adopererà soprattutto un pacchetto di strumenti fornito dalla logica epistemica, e in particolare la Dynamic Epistemic Logic, ma introdurrà anche nozioni e metodi della Judgement Aggregation e della cosiddetta Network Epistemology.
|
Codice
|
20710706 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
6
|
Settore scientifico disciplinare
|
M-FIL/02
|
Ore Aula
|
36
|
Attività formativa
|
Attività formative affini ed integrative
|
Canale Unico
Mutua da
|
20710706 LOGICS OF INFORMATION AND ACTION - LM in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 CIUNI ROBERTO
(programma)
Nel 2003, Nick Bostrom ipotizzò che potremmo star vivendo in una simulazione al computer. Venti anni dopo, i progressi nell'Intelligenza Artificiale (IA) hanno riacceso l'interesse per lo scenario ipotetico immaginato nella sua congettura. Gli stessi progressi stanno rendendo via via più difficile distinguere un software di IA da una 'intelligenza naturale' (ovvero, non artificiale), perlomeno negli ambienti online. In questo corso, parleremo di tutto questo: IA, simulazioni, e quanto potrebbe essere difficile, almeno in linea di principio, distinguerle dall''intelligenza naturale' e della realtà. Vedremo che questa è soltanto una veriazione di una domanda che ci poniamo da sempre, e che tale domanda è rilevante in tutti quegli scenari in cui possiamo immaginare una indistinguibilità sistematica fra due alternative che si escludono l'una con l'altra e che sono concettualmente distinte l'una dall'altra. Esempi classici riguardano il sogno e la realtà, l'illusione e la realtà, la simulazione al computer e la realtà, l'intelligenza naturale e quella artificiale. Il corso si concentrerà su come questa indistinguibilità sia connessa all'informazione a nostra disposizione, e al fatto che l'indistinguibilità può persistere anche se noi miglioriamo la nostra informazione. In particolare, discuteremo le implicazioni di questi scenari per la stabilità e la verità delle nostre credenze sulla distinzione fra le simulazioni (o le illusioni, o i sogni) e la realtà, da un lato, e sulla distinzione fra intelligenza naturale e artificiale, dall'altro. Il corso sarà erogato in lingua inglese.
(testi)
Chalmers D. (2022) Reality+. Virtual Worlds and the Problems of Philosophy, Norton, New York.
Descartes R. (2005) Discourse on Method and The Meditations, Penguin, Londra. (Il Discorso sul metodo è stato pubblicato, per la prima volta, nel 1637 in lingua francese).
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal al |
Modalità di frequenza
|
Non obbligatoria
|
|
|