Docente
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CONTE LARA
(programma)
Forme e pratiche dell’archivio nell’arte contemporanea.
L’Archivio come spazio di raccolta di materiali eterogenei, come snodo di attraversamento di pratiche che vanno dalla ricerca, alla scrittura espositiva alla creazione artistica, è un tema cruciale nell’ambito dell’arte contemporanea, che ha sollecitato un dibattito teorico fiorente. Attorno alle forme di esposizione o di iperesposizione del documento si possono definire posizioni politiche e pratiche storiografiche opposte, tra costruzione di narrazioni dominanti e prospettive che mettono a vario modo in atto teorie che decolonizzano le narrazioni e che smuovono canoni dominanti come quello modernista o quello patriarcale. Il corso intende portare l’attenzione su questi temi e in particolare si propone di mettere a fuoco: - ricerche artistiche che a partire dagli anni Settanta hanno esplorato e ripensato i modi dell’archivio anche come finzione narrativa; - modalità con cui la scrittura curatoriale si è confrontata e si confronta nel presente con la pratica dell’Archivio nell’esposizione del documento come traccia tangibile del discorso storico o come possibilità di “performare l’Archivio”, anche in una dimensione installativa e immersiva in relazione alla dematerializzazione dell’opera e alle pratiche di reenactment; - Performance Art e Archivio; - Forme e pratiche dell’Archivio orale.
(testi)
1) M. Majorino, M. G. Mancini, F. Zanella (a cura di), Archivi esposti. Teorie e pratiche dell’arte contemporanea, Quodlibet, Macerata 2022 2) C. Baldacci, Archivi impossibili. Un’ossessione dell’arte contemporanea, Johan & Levi, Milano 2016 3) L. Conte, F. Gallo, Territori della Performance. Percorsi e pratiche in Italia (1967-1982), Quodlibet, Macerata 2023
I non frequentanti integreranno con
4) A.C. Cimoli, C. Baldacci (a cura di), Archivio è potere, “Roots-Routes” (monographic issue), a. X, n. 33, maggio-agosto 2020 (tutti i contributi; https://www.roots-routes.org/anno-10-n-33-maggio-agosto-2020-archivio-e-potere/)
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