PEDAGOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze teoriche e competenze relative a: - la cura, l'educazione e la socializzazione dei bambini/e da 0 a 6 anni; - l'analisi delle esigenze educative individuali e di gruppo; - l'analisi della realtà sociale e culturale dei territori; - l'impiego di appropriati metodi di ricerca in campo educativo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c).
Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi:
In termini di conoscenza e capacità di comprensione -la conoscenza e la comprensione critica dei fondamenti epistemologici delle discipline pedagogiche, delle principali correnti di pensiero e delle dimensioni storiche e sociali dei modelli educativi e delle politiche dei processi di inclusione sociale.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -cogliere la specificità delle situazioni educative analizzandole da più punti di vista (sociale, culturale, ecc.) in modo da adottare adeguate prassi educative.
In termini di autonomia di giudizio -capacità di analizzare criticamente ed elaborare in forma riflessiva le scelte educative.
In termini di abilità comunicative -capacità di valorizzare e utilizzare i vari formati di libro e le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nelle attività di cura, educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini.
In termini di capacità di apprendimento -capacità di osservare i contesti e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano; -capacità di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili.
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Codice
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22910168 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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9
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Settore scientifico disciplinare
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M-PED/01
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Ore Aula
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54
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Attività formativa
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Attività formative di base
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Canale: A - L
Docente
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FIORUCCI MASSIMILIANO
(programma)
Il corso focalizza l’attenzione soprattutto sul rapporto tra la cultura pedagogica e le trasformazioni sociali, culturali e politiche registratesi nel corso del ‘900. Si sofferma inoltre sulle problematiche e sulle sfide specifiche dell’attuale società complessa, caratterizzata dalla pluralità degli approcci pedagogico-culturali e dalle profonde trasformazioni che hanno coinvolto sia il mercato del lavoro sia le istituzioni educative. Attraverso i principali autori del Novecento verrà analizzato il passaggio alla pedagogia scientifica e al rapporto con le scienze dell’educazione. Una particolare attenzione sarà dedicata al contributo di J. Dewey, B. Bettelheim e alla figura di don Roberto Sardelli . Una parte del programma sarà dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
(testi)
1. CAMBI F., Le pedagogie del Novecento, Laterza, Roma-Bari 2019 2. BONDIOLI A., SAVIO D., Educare l’infanzia. Temi chiave per i servizi 0-6 anni, Carocci, Roma 2018 3. SARDELLI R., FIORUCCI M., Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli, Roma 2020
4. BETTELHEIM B., Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, Milano
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Docente
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GIOSI MARCO
(programma)
Laboratorio da 3 CFU:
Il testo di Bruno Bettelheim, psicoanalista austriaco reduce dall'esperienza dei lager nazisti, costituisce il frutto di una lunga esperienza di studio ed è una riflessione sul valore e sul significato delle dinamiche affettive nella crescita umana. La maturazione emotivo-affettiva (questo uno dei temi centrali) è un difficile, complesso, cammino verso l’identità e l’autenticità del sé. Elemento cruciale di tutto questo sono le identificazioni profonde in virtù delle quali il bambino accoglie nel mondo interno condotte, modi di sentire e di pensare dei genitori, del mondo familiare, dell’ambiente sociale. Secondo Bettelheim, si diventa persone proprio per la qualità di queste relazioni, per la forza della presenza dell’altro, per la stabilità del contatto personale, che si instaura tra adulto e bambino. Se pensiamo per un momento al problema dell’esercizio dell’autorità, del controllo di se e dell’autodisciplina, scopriamo che ciò che ha peso e significato nell’imparare a vivere le regole comuni, non sono gli ordini e ancor meno le minacce e le punizioni. Ciò che conta è un sistema di valori coerente, quell’insieme fatto di comunicazione affettiva e di fermezza interiore che crea le condizioni per introiettare stabilità e autocontrollo. Dobbiamo aggiungere che per Bettelheim i processi di identificazione hanno questa qualità protettiva se la natura del rapporto genitori-figli è sempre meno quello che sembra essere divenuto nelle società industriali e postindustriali del nostro tempo, dominate dalla separatezza emotiva, dalla solitudine di giovani ed adulti, dal conformismo di massa. Nel libro non troviamo quindi un insieme di consigli pedagogici da fornire a educatori in difficoltà (anche se non mancano evidentemente i principi regolatori e i modelli di condotta) ma soprattutto l’indicazione di un atteggiamento interiore: la necessità di conseguire una consapevolezza di sé per arrivare alla conoscenza dell’altro. In breve, le fantasie, i sentimenti di un bambino, ci dice Bettelheim, possono facilmente trovare il muro delle nostre difese, ma se riusciamo a calarci nelle nostre emozioni mettendoci in certa misura in ascolto di noi stessi, se avvertiamo un contatto più profondo e comprensivo con le nostre esperienze passate, possiamo utilizzare tutto questo per ridurre le difese e creare uno spazio mentale più ampio che consenta all’altro di vivere e di crescere. Il rapporto con un bambino dovrebbe, in altri termini, poter accrescere la nostra capacità di insight personale e tradursi nella consapevolezza delle ambivalenze e dei conflitti che attraversano la condizione umana. Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia", in riferimento a quanto indicato nel Decreto 378/2018, allegato B
(testi)
B. Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Milano, Feltrinelli, 2017.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Canale: M - Z
Docente
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BROCCOLI AMELIA
(programma)
Il corso si propone di avviare gli studenti allo studio di temi e problemi della Pedagogia generale, con particolare riguardo alla riflessione pedagogico-educativa emersa nel corso del Novecento. Saranno oggetto di approfondimento alcuni costrutti significativi del discorso pedagogico, a confronto con la lezione socratica: educazione e paideia, etica e agire morale, pratica di cura e cura di sé,comunicazione e relazione dialogica. Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
(testi)
Platone, Apologia di Socrate, Laterza, Roma-Bari 2005 (edizione consigliata); A. Broccoli, Educazione senza morale? Risorse e limiti dell'etica pedagogica, La Scuola, Brescia 2017; M. Amadini, Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6, Scholé-Morcelliana, Brescia 2020.
Chi desidera sostenere l'esame con un programma diverso da quello indicato, è pregato di concordarlo con la docente, almeno 30 giorni prima della data d'appello.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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