Docente
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PINELLI BARBARA
(programma)
Il corso intende offrire strumenti, metodi e concetti dell’antropologia culturale e sociale per sviluppare solide conoscenze di base. Nella contemporaneità, la prospettiva antropologica si configura come uno studio critico rivolto alla comprensione delle diversità e delle somiglianze culturali e dei processi sociali che costruiscono appartenenze, disuguaglianze, differenze, gerarchie e sfere del potere. La prima parte del corso mette al centro nozioni costitutive e classiche della disciplina, fra cui società, genere, cultura, potere, corpo per sviluppare, nella seconda, uno sguardo su tematiche attuali, in particolare rispetto alla mobilità umana, al genere e alle loro ricadute nella costruzione del soggetto, nel campo delle relazioni sociali e educative. Parte del linguaggio antropologico – cultura, differenza culturale, gruppi, etnie – è scivolato fuori dai suoi confini disciplinari. Sebbene esso sia stato oggetto di un percorso di forte revisione all’interno dell’antropologia, nel momento in cui questo linguaggio è entrato nel dibattito pubblico è servito a fondare discorsi stigmatizzanti sulle migrazioni, le diversità, i confini. Il corso si prefigge di fornire strumenti e concetti che, a partire da queste nozioni, permettano di avviare una conoscenza riflessiva e critica intorno a temi centrali nella contemporaneità quali genere, corpo, potere, cultura, mobilità umana. Queste tematiche saranno messe al centro del percorso didattico anche attraverso l’analisi dei processi di trasmissione culturale e della costruzione degli immaginari (entrambi fondamentali nelle tematiche prese in esame). Il metodo etnografico ed esempi etnografici serviranno per sollecitare una modalità partecipativa alla comprensione dell’alterità e come strumenti utili ad una prospettiva comparativa e non-etnocentrica.
(testi)
1) Ugo Fabietti, 2015. Elementi di antropologia culturale. Mondadori, Milano (solo le parti di seguito indicate) Edizione 2015. Parte prima: Genesi e struttura dell’antropologia culturale (Capitoli 1, 2, 3); Parte seconda: Unità e varietà del genere umano (Capitoli 1, 2, 3); Parte terza: Comunicazione e conoscenza (Capitoli 1 e 3); Parte quinta: Il sé e l’altro (Capitoli 1, 2, 3); Parte settima: Esperienza religiosa e pratica rituale (Capitoli 1 e 3); Parte ottava: Creatività culturale ed espressione estetica (Capitoli 1 e 3); Parte Nona: Risorse e potere (Capitoli 1, 2, 3).
Edizioni precedenti al 2015. I Genesi e struttura dell’antropologia culturale (Capitoli 1, 2, 3); II Unità e varietà del genere umano (Capitoli 1, 2, 3); III Comunicazione e conoscenza (Capitoli 1 e 3); V Il sé e l’altro (Capitoli 1, 2, 3); VII Dimensione religiosa, esperienza rituale (Capitoli 1 e 3); VIII Creatività culturale ed espressione estetica (Capitoli 1 e 3); IX Le risorse e il potere (Capitoli 1, 2, 3).
2) Un testo a scelta fra: Fusaschi, Michela. (2018). Corpo non si nasce, si diventa. Antropologiche di genere nella globalizzazione. CISU, Roma. Gribaldo, Alessandra (2005). La natura scomposta. Riproduzione assistita, genere, parentela. Luca Sossella Editore, Roma. Mattalucci, Claudia (a cura) (2017). Antropologia e riproduzione. Attese, fratture e ricomposizioni della procreazione e della genitorialità in Italia. Edizioni Cortina, Milano.
3) Un testo a scelto fra: Ciabarri, Luca (a cura) (2015). I rifugiati e l’Europa. Tra crisi internazionali e corridoi di accesso. Edizioni Cortina, Milano. Marchetti, Chiara e Pinelli, Barbara (a cura) (2017). Confini d’Europa. Modelli di controllo e inclusioni informali. Edizioni Cortina, Milano. Pinelli, Barbara (a cura) (2013). Migrazioni e asilo politico. “Antropologia”, 15, https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/issue/view/20. Pizza, Giovanni e Ravenda, Andrea (a cura) (2012). Presente internazionali. Prospettive etnografiche sulla dimensione fisico-politica delle migrazioni in Italia. “AM. Rivista della Società Italiana di Antropologia Medica”, 33-34 (pagine: 1-265).
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