Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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22910168 -
PEDAGOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze teoriche e competenze relative a:
- la cura, l'educazione e la socializzazione dei bambini/e da 0 a 6 anni; - l'analisi delle esigenze educative individuali e di gruppo; - l'analisi della realtà sociale e culturale dei territori; - l'impiego di appropriati metodi di ricerca in campo educativo. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -la conoscenza e la comprensione critica dei fondamenti epistemologici delle discipline pedagogiche, delle principali correnti di pensiero e delle dimensioni storiche e sociali dei modelli educativi e delle politiche dei processi di inclusione sociale. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -cogliere la specificità delle situazioni educative analizzandole da più punti di vista (sociale, culturale, ecc.) in modo da adottare adeguate prassi educative. In termini di autonomia di giudizio -capacità di analizzare criticamente ed elaborare in forma riflessiva le scelte educative. In termini di abilità comunicative -capacità di valorizzare e utilizzare i vari formati di libro e le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nelle attività di cura, educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini. In termini di capacità di apprendimento -capacità di osservare i contesti e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano; -capacità di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili.
Canale: A - L
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FIORUCCI MASSIMILIANO
(programma)
Il corso focalizza l’attenzione soprattutto sul rapporto tra la cultura pedagogica e le trasformazioni sociali, culturali e politiche registratesi nel corso del ‘900. Si sofferma inoltre sulle problematiche e sulle sfide specifiche dell’attuale società complessa, caratterizzata dalla pluralità degli approcci pedagogico-culturali e dalle profonde trasformazioni che hanno coinvolto sia il mercato del lavoro sia le istituzioni educative. Attraverso i principali autori del Novecento verrà analizzato il passaggio alla pedagogia scientifica e al rapporto con le scienze dell’educazione. Una particolare attenzione sarà dedicata al contributo di J. Dewey, B. Bettelheim e alla figura di don Roberto Sardelli . Una parte del programma sarà dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
(testi)
1. CAMBI F., Le pedagogie del Novecento, Laterza, Roma-Bari 2019
2. BONDIOLI A., SAVIO D., Educare l’infanzia. Temi chiave per i servizi 0-6 anni, Carocci, Roma 2018 3. SARDELLI R., FIORUCCI M., Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli, Roma 2020 4. BETTELHEIM B., Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, Milano
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GIOSI MARCO
(programma)
Laboratorio da 3 CFU:
(testi)
Il testo di Bruno Bettelheim, psicoanalista austriaco reduce dall'esperienza dei lager nazisti, costituisce il frutto di una lunga esperienza di studio ed è una riflessione sul valore e sul significato delle dinamiche affettive nella crescita umana. La maturazione emotivo-affettiva (questo uno dei temi centrali) è un difficile, complesso, cammino verso l’identità e l’autenticità del sé. Elemento cruciale di tutto questo sono le identificazioni profonde in virtù delle quali il bambino accoglie nel mondo interno condotte, modi di sentire e di pensare dei genitori, del mondo familiare, dell’ambiente sociale. Secondo Bettelheim, si diventa persone proprio per la qualità di queste relazioni, per la forza della presenza dell’altro, per la stabilità del contatto personale, che si instaura tra adulto e bambino. Se pensiamo per un momento al problema dell’esercizio dell’autorità, del controllo di se e dell’autodisciplina, scopriamo che ciò che ha peso e significato nell’imparare a vivere le regole comuni, non sono gli ordini e ancor meno le minacce e le punizioni. Ciò che conta è un sistema di valori coerente, quell’insieme fatto di comunicazione affettiva e di fermezza interiore che crea le condizioni per introiettare stabilità e autocontrollo. Dobbiamo aggiungere che per Bettelheim i processi di identificazione hanno questa qualità protettiva se la natura del rapporto genitori-figli è sempre meno quello che sembra essere divenuto nelle società industriali e postindustriali del nostro tempo, dominate dalla separatezza emotiva, dalla solitudine di giovani ed adulti, dal conformismo di massa. Nel libro non troviamo quindi un insieme di consigli pedagogici da fornire a educatori in difficoltà (anche se non mancano evidentemente i principi regolatori e i modelli di condotta) ma soprattutto l’indicazione di un atteggiamento interiore: la necessità di conseguire una consapevolezza di sé per arrivare alla conoscenza dell’altro. In breve, le fantasie, i sentimenti di un bambino, ci dice Bettelheim, possono facilmente trovare il muro delle nostre difese, ma se riusciamo a calarci nelle nostre emozioni mettendoci in certa misura in ascolto di noi stessi, se avvertiamo un contatto più profondo e comprensivo con le nostre esperienze passate, possiamo utilizzare tutto questo per ridurre le difese e creare uno spazio mentale più ampio che consenta all’altro di vivere e di crescere. Il rapporto con un bambino dovrebbe, in altri termini, poter accrescere la nostra capacità di insight personale e tradursi nella consapevolezza delle ambivalenze e dei conflitti che attraversano la condizione umana. Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia", in riferimento a quanto indicato nel Decreto 378/2018, allegato B B. Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Milano, Feltrinelli, 2017.
Canale: M - Z
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BROCCOLI AMELIA
(programma)
Il corso si propone di avviare gli studenti allo studio di temi e problemi della Pedagogia generale, con particolare riguardo alla riflessione pedagogico-educativa emersa nel corso del Novecento. Saranno oggetto di approfondimento alcuni costrutti significativi del discorso pedagogico, a confronto con la lezione socratica: educazione e paideia, etica e agire morale, pratica di cura e cura di sé,comunicazione e relazione dialogica.
(testi)
Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia. Platone, Apologia di Socrate, Laterza, Roma-Bari 2005 (edizione consigliata);
A. Broccoli, Educazione senza morale? Risorse e limiti dell'etica pedagogica, La Scuola, Brescia 2017; M. Amadini, Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6, Scholé-Morcelliana, Brescia 2020. Chi desidera sostenere l'esame con un programma diverso da quello indicato, è pregato di concordarlo con la docente, almeno 30 giorni prima della data d'appello. |
9 | M-PED/01 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
22910172 -
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROCESSI VALUTATIVI
(obiettivi)
Progettare e organizzare attività educative nei servizi per l’infanzia predisponendo interventi adeguati all’utenza e al territorio; utilizzare strategie e metodologie educativo-didattiche orientate alla promozione di competenze, nel rispetto dei tempi e degli stili di sviluppo e apprendimento di ciascuno; monitorare e auto-valutare l’efficacia della propria azione educativa; sviluppare capacità critiche per la valutazione della qualità degli interventi per la prima infanzia; utilizzare strumenti informatici e nuove tecnologie applicati ai contesti educativi.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere teorie e competenze operative di natura metodologico-didattica connesse alla progettazione, organizzazione, realizzazione, documentazione e valutazione degli interventi educativi; -conoscere modelli, strumenti e strategie di osservazione delle bambine/i nei contesti socioculturali ed educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -ideare, progettare e valutare interventi educativi, riconoscendone i presupposti teorici e le logiche di intervento, coerenti con le esigenze dei bambini nei diversi contesti; -saper rilevare dati con una pluralità di strumenti, anche avvalendosi delle tecnologie per la registrazione, elaborazione e trasmissione delle informazioni. In termini di autonomia di giudizio -sviluppare la capacità di documentare, osservare e rilevare informazioni che consentano una valutazione ecologica, dinamica, orientativa; -sviluppare la capacità di monitorare ed auto-valutare l'efficacia della propria azione educativa; -sviluppare la capacità di le potenzialità della ricerca-azione come strategia funzionale all’innalzamento della qualità dei processi e dei risultati educativi/formativi, allo sviluppo professionale degli educatori e degli insegnanti e all’apprendimento organizzativo. In termini di abilità comunicative -acquisire l’utilizzo espressivo della lingua scritta in ambito educativo con particolare riferimento alle attività di progettazione, documentazione e valutazione dei processi educativi e di rendicontazione degli esiti raggiunti. In termini di capacità di apprendimento -essere in grado di osservare i contesti nei quali si opera e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano; -essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili; -essere consapevole dell'importanza di apprendere dal confronto con operatori ed esperti di pari profilo professionale e con le altre figure che operano nel settore.
Canale: A - L
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MORETTI GIOVANNI
(programma)
L’insegnamento “Organizzazione didattica e processi valutativi” è svolto con modalità didattiche interattive e tiene conto del legame strutturale che sussiste tra la progettazione educativa, gli interventi svolti nel corso del tempo e la valutazione delle attività. Il corso, in particolare, approfondisce alcuni temi chiave utili a definire i percorsi educativi 0-6 e a progettare esperienze educative di qualità per questa fascia di età: il curricolo, la relazione educativa (adulto-bambino, tra pari e tra adulti), l’ambiente spazio-temporale, il gioco. Sono illustrati alcuni strumenti per rilevare informazioni, progettare, documentare e narrare l’esperienza educativa: le mappe concettuali, l’intervista, il questionario, il focus group, il diario di bordo e alcune metodologie educative e didattiche relative alle attività di osservazione ed esplorazione dello spazio, degli oggetti e del vivente, di ascolto, narrazione e lettura, di simbolizzazione della lingua scritta, ludico-espressive; sono presentati inoltre alcuni indicatori per progettare, monitorare e apprezzare la qualità al nido. Il corso illustra gli elementi fondanti della progettualità per bambini da 0 a 3 anni e, a partire dai concetti di programmazione e progettazione definisce format di macro e microprogettazione. Il contesto nei servizi per la prima infanzia è descritto con riferimento alle fasi in cui si configura l’ambientamento, alle routine, ai tempi, agli spazi (sezioni, angoli, atelier, spazi esterni) e alle attività. Sono presi in esame alcuni documenti progettuali (il piano dell’offerta educativa/formativa, la carta dei servizi, la progettazione educativa, l’unità educativa). Nella prospettiva della continuità educativa e del curricolo verticale si presentano alcune pratiche di qualità e percorsi di ricerca azione realizzati nell’ambito del Primo ciclo di Istruzione.
(testi)
- Anna Bondioli, Donatella Savio (2018). Educare l’Infanzia. Temi chiave per i servizi 0-6. Roma: Carocci.
Il libro va letto integralmente e, tuttavia, la prova di esame verterà su: Introduzione, Capitolo 2. Le relazioni e Capitolo 4. Il gioco. - Emilia Restiglian (2012). Progettare al nido. Teorie e pratiche educative. Carocci: Roma. - Giovanni Moretti (a cura di) (2003). Pratiche di qualità e ricerca-azione. Costruire la scuola dell’autonomia. Roma: Anicia. E’ escluso dallo studio il capitolo settimo. A scelta dello studente un percorso di ricerca-azione tra quelli presentati nei capitoli dodici, tredici e quindici.
Canale: M - Z
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LA ROCCA CONCETTA
(programma)
Presentazione dell’insegnamento
(testi)
Il corso si propone di fornire elementi utili alla progettazione, la realizzazione e la valutazione di progetti e interventi didattici e valutativi nei contesti educativi per l’infanzia, attraverso l’utilizzo di adeguate strategie e metodologie educativo-didattiche orientate al pieno sviluppo delle potenzialità, nel rispetto dei tempi e degli stili di crescita e apprendimento di ciascun bambino. Si propone inoltre di promuovere l’utilizzo di strumenti informatici e delle nuove tecnologie per l’elaborazione di un ePortfolio quale strumento per la riflessione e l’autovalutazione del percorso formativo dei futuri educatori. 1. Catarsi E., Fortunati A. (2017). Educare al nido. Metodi di lavoro nei servizi per l’infanzia. Roma: Carocci
2. Mantovani S., Siva C., Freschi E. (2016). Didattica e nido d’infanzia. Metodi e pratiche d’intervento educativo. Parma: edizioni junior. 3. Bondioli A., Savio D., Gobbetto B., TRA 0-6. Uno strumento per riflettere sul percorso educativo 0-6. San Paolo d’Argon (BG): Zeroseiup |
6 | M-PED/03 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
22910166 -
Abilità informatiche
(obiettivi)
L'insegnamento si propone di fornire conoscenze e competenze che consentano allo studente di utilizzare il computer come strumento per l'automazione delle più comuni ed elementari attività legate l'elaborazione dell'informazione.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: Conoscenza del computer, delle sue potenzialità, dei sistemi di codifica dell’informazione; Capacità di utilizzare il computer e glistrumenti di calcolo per la gestione dell’informazione e per la comunicazione; La capacià di comprendere le capacità di calcolo che i diversi strumenti di elaborazione dell’informazione (telefonino , laptop, PC ecc.) sono in grado di compiere indipendentemente dall’evoluzione futura del mercato; Sapersi adeguare nel tempo ai mutamenti di mercato e tecnologici.
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MEZZINI MAURO
(programma)
- Concetti di base dell'ICT: Teoria della computazione e algoritmi, Rappresentazione dell'informazione, Hardware, Software, Reti, Tecnologie della comunicazione e
(testi)
dell'informazione. - Uso del computer: Sistema operativo, Gestione dei file, Utilità e gestione delle stampe. - Foglio elettronico: Utilizzo di excel, Celle, Gestione Fogli di lavoro, Formule e funzioni, Formattazione, Grafici e Preparazione della stampa. - Elaborazione testi: Utilizzo di word, Creazione di un documento, Formattazione, Oggetti, Stampa unione, Preparazione della stampa. - Strumenti di presentazione: Utilizzo di powerpoint, Sviluppare una presentazione, Testi, Grafici, Oggetti grafici, Preparazione alla presentazione. - Navigazione web e comunicazione: Collaborazione on-line: archiviazione remota e moduli on-line. - Elementi di programmazione python Informatica di Base. Mauro Mezzini, Apogeo Education, Maggioli Editore, 2016
Consultare anche il sito web http://host.uniroma3.it/docenti/mezzini/teaching.html |
3 | INF/01 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
22910165 -
Storia contemporanea
(obiettivi)
Il corso intende offrire agli studenti gli strumenti di comprensione del mondo contemporaneo, con particolare attenzione alla storia italiana ed europea. Il corso darà rilievo agli aspetti culturali dell’età contemporanea, approfondendo la storia del razzismo e le questioni legate all’integrazione tra popoli e individui di culture e religioni diverse. In linea con gli obiettivi generali del CdS, il corso approfondirà in termini storici le dinamiche di esclusione e di inclusione sociale in Italia e in Europa.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -comprendere le specificità dell’età contemporanea; -conoscere e saper utilizzare le categorie storiche dell’età contemporanea. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -comprendere le dinamiche socio-economiche e culturali che hanno determinato le vicende storiche dell’età contemporanea; -comprendere l’importanza della storia culturale nella comprensione delle dinamiche storiche. In termini di autonomia di giudizio -saper connettere la storia d’Italia alle più importanti vicende storiche dell’età contemporanea; -saper collegare le vicende storiche ai fenomeni del tempo presente. In termini di abilità comunicative -saper descrivere in maniera sintetica le questioni storiche discusse durante il corso. In termini di capacità di apprendimento -saper utilizzare gli strumenti della comprensione della storia nell’analisi del tempo presente.
Canale: A - L
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IMPAGLIAZZO MARCO
(programma)
Il corso prende in esame i momenti e gli aspetti fondamentali della storia contemporanea del XIX e del XX secolo a partire dai moti rivoluzionari del 1848 alla formazione degli stati nazionali europei per giungere agli anni recenti. Attenzione particolare sarà riservata alla World History, cioè alla storia in una prospettiva globale.
(testi)
Focus specifici saranno dedicati al tema delle minoranze e delle migrazioni internazionali in età contemporanea, soprattutto quelle che hanno coinvolto l’Italia. Per i frequentanti
Lucio Caracciolo, Adriano Roccucci, Storia contemporanea, Le Monnier-Mondadori, 2017 (capitoli indicati dal docente) V. De Cesaris-M. Impagliazzo (a cura di), L’immigrazione in Italia da Jerry Masslo a oggi, Guerini e associati, 2020 Per i non frequentanti Lucio Caracciolo, Adriano Roccucci, Storia contemporanea, Le Monnier-Mondador (intero) V. De Cesaris-M. Impagliazzo (a cura di), L’immigrazione in Italia da Jerry Masslo a oggi, Guerini e associati, 2020
Canale: M - Z
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Ridolfi Maurizio
(programma)
Il corso contempla una parte manualistica, la quale si propone di offrire un quadro esaustivo sulle trasformazioni politico-istituzionali, socio-economiche e comunicativo-mediatiche nei processi storici che hanno contrassegnato gli ultimi due secoli, tra il 1848 e il tempo presente, con attenzione alle radici della contemporaneità nel XIX secolo e alle sfide del XXI secolo.
(testi)
Si muove dall’Italia con un approccio di storia transnazionale, nello spazio europeo e mediterraneo, atlantico e intercontinentale, valorizzando le interazioni e le interdipendenze globali; in primo luogo attraverso l’attenzione verso i fenomeni della secolare emigrazione otto-novecentesca e della recente immigrazione verso l’Italia e l’Europa. Il corso sviluppa inoltre percorsi tematici che permettano di valorizzare il ruolo delle fonti (archivistiche, scritte, orali, audio-visive, in rete) nel “fare storia”. Il percorso monografico di approfondimento riguarda la storia dell’infanzia attraverso i conflitti del Novecento, fino a giungere alle guerre del nostro tempo, ai “bambini soldato” e ai bambini migranti. Il corso è incentrato sul volume manualistico di Maurizio Ridolfi, Storia della politica. Italia e Italiani in prospettiva transnazionale nei secoli XIX-XXI, Milano, Pearson, 2020 [ISBN: 9788891913654]. Storia della politica - Edizione digitale [ISBN: 9788891913661], MyLab - accesso studente.
Il testo di approfondimento tematico è il seguente: Bruno Maida, L’infanzia nelle guerre del Novecento, Torino, Einaudi, 2017. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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22910173 -
PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire le competenze scientifico-disciplinari di base, concernenti lo studio delle principali funzioni (cognitive, affettive e motorie) attraverso cui l’individuo interagisce con l’ambiente. Offre pure le conoscenze di base relative alla storia della psicologia ed ai metodi e alle tecniche della ricerca psicologica. Sono previste attività di laboratorio attraverso cui gli studenti potranno fare esperienza diretta delle tecniche d’indagine applicate a tematiche rilevanti nell’ambito educativo-formativo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere i fondamenti epistemologici della Psicologia Generale; -conoscere i principali modelli teorici e le procedure sperimentali sviluppati per lo studio delle funzioni cognitive e affettive; -conoscere e comprendere i metodi della ricerca della psicologia nella pratica scientifica. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -applicare le conoscenze sul funzionamento della cognizione in condizioni di sviluppo tipiche nei contesti educativi; -utilizzare le conoscenze metodologiche ed etiche acquisite per progettare, condurre e interpretare i risultati di una ricerca in ambito scolastico. In termini di autonomia di giudizio -analizzare criticamente i temi trattati operando confronti tra i diversi approcci in funzione della pratica educativa; -analizzare gli approcci cognitivi secondo la moderna prospettiva della neuropsicologia e delle neuroscienze cognitive. In termini di abilità comunicative -leggere e comprendere un articolo scientifico; -comunicare consapevolmente i risultati di una ricerca ad un pubblico di esperti (colleghi, operatori professionali) e non esperti (famiglie, ecc.). In termini di capacità di apprendimento -utilizzare attivamente le conoscenze metodologiche (documentazione, formulazione di ipotesi, verifica dei risultati, ecc.) per sostenere il problem solving nei contesti educativi; -promuovere l’uso della ricerca scientifica nei contesti educativi.
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MASTANDREA STEFANO
(programma)
Nella prima parte del corso verranno presentate la storia della psicologia come disciplina scientifica, le principali correnti psicologiche e i metodi di studio e di ricerca della psicologia.
(testi)
Nella seconda parte sarà approfondito lo studio dei processi cognitivi e affettivi secondo la prospettiva della psicologia generale e delle neuroscienze cognitive. Nella terza parte saranno affrontate le attività di laboratorio e applicazioni pratiche relative alla psicologia generale. Programma esteso: 1) Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca: saranno presentate le basi storiche della nascita della psicologia come disciplina scientifica e saranno illustrati i principali approcci allo studio della psicologia. Saranno inoltre presentate le metodologie di ricerca proprie della psicologia sperimentale e delle neuroscienze cognitive. 2) Cervello e comportamento: Introduzione degli elementi di base per comprendere il funzionamento del nostro cervello e come l’insieme di queste conoscenze ha influenzato lo studio del comportamento in psicologia. 3) Sensazione e percezione: Presentazione dei principali modelli teorici allo studio della sensazione e della percezione; Approfondimento dei meccanismi coinvolti nella sensazione e nella percezione per comprendere come le informazioni dell’ambiente vengono analizzate per organizzare la conoscenza. 4) Attenzione: Presentazione dei principali modelli teorici e dei meccanismi coinvolti nel processo di selezione delle informazioni nell'ambiente per la successiva elaborazione. 5) Condizionamento e apprendimento: analisi dei principali modelli teorici e approfondimento dei meccanismi attraverso i quali ha luogo l’apprendimento. 6) Memoria: analisi dei principali modelli teorici (i sistemi della memoria) e studio dei meccanismi di elaborazione, immagazzinamento e recupero delle informazioni memorizzate che permettono di ricordare le esperienze e richiamarle alla mente in funzione dei nostri comportamenti. 7) Pensiero e ragionamento: analisi dei principali modelli teorici ed approfondimento dei meccanismi che permettono l’elaborazione dell’informazione ai fini della formazione dei concetti, della presa di decisioni e del problem solving. 8) Linguaggio: analisi dei principali modelli teorici e studio delle funzioni del linguaggio che permettono la comunicazione e la condivisione della conoscenza. 9) Intelligenza: analisi dei principali modelli teorici ed esplorazione dei fattori che determinano l’intelligenza, le componenti dell’intelligenza e gli strumenti di misura dell’intelligenza. 10) Motivazione: analisi dei principali modelli teorici e studio delle principali forme di motivazione che guidano il comportamento. 11) Emozioni: analisi dei principali modelli teorici ed approfondimento delle modalità con cui i sistemi affettivi guidano il comportamento umano. 12) Personalità: analisi dei principali modelli teorici per la definizione e la descrizione della personalità. Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia. 1) Coon, D., Mitterer, J.O. (2020, Edizione italiana a cura di Stefano Mastandrea e Sabrina Fagioli). Psicologia generale. UTET, Torino
2) Cannoni, E. (2017). Il disegno dei bambini. Carocci editore, Roma. ATTENZIONE! Del manuale “Psicologia Generale”, di Coon & Mitterer, sono indicate in dettaglio le parti da studiare: • CAPITOLO 1, Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca, Studiare TUTTO • CAPITOLO 2, Cervello e comportamento, Studiare SOLO i seguenti paragrafi: TUTTO il paragrafo 2.5, La corteccia cerebrale, con i sottoparagrafi: 2.5.1 Gli emisferi cerebrali 2.5.2 La specializzazione emisferica 2.5.3 I lobi della corteccia cerebrale SOLO il sottoparagrafo 2.6.4 Il sistema limbico • CAPITOLO 3, Sensazione e realtà, studiare SOLO i seguenti paragrafi: 3.2 La vista 3.3 Percezione dei colori 3.4 Adattamento al buio 3.5 L’udito • CAPITOLO 4, Attenzione, studiare TUTTO • CAPITOLO 5, Percezione, studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 5.8 Percezione extrasensoriale e fenomeni paranormali • CAPITOLO 6, Stati di coscienza, NON E’DA STUDIARE il capitolo intero • CAPITOLO 7, Condizionamento e apprendimento, Studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 7.7 Rinforzo Parziale: Las Vegas, la gabbia di Skinner per l’uomo? • CAPITOLO, 8, Memoria, studiare TUTTO • CAPITOLO 9, Pensiero e immagini mentali, Studiare TUTTO, TRANNE i paragrafi: 9.4.4 Ciclo inferenziale 9.6.3 Sillogismi lineari • CAPITOLO 10, Linguaggio e comunicazione, Studiare TUTTO • CAPITOLO 11, Intelligenza, Studiare TUTTO • CAPITOLO 12, Motivazione, Studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 12.2.2 Meccanismi cerebrali della fame • CAPITOLO 13, Emozione, Studiare TUTTO • CAPITOLO 14, Personalità, Studiare TUTTO -------------------------------------------------------------------------- Tutti i materiali d’esame presentati a lezione o nel laboratorio saranno messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma “formonline” pertanto nessuna copisteria è autorizzata alla vendita. Per l’integrazione di CFU il programma d’esame deve essere concordato con il docente. Comunicazioni con il docente Eventuali comunicazioni possono essere inviate tramite posta elettronica solo attraverso il proprio indirizzo di posta istituzionale (nome.cognome@stud.uniroma3.it). Eventuali comunicazioni inviate da altri indirizzi di posta elettronica non saranno prese in considerazione. Risorse online I materiali didattici discussi a lezione e altre informazioni rilevanti per l’esame sono disponibili sulla piattaforma “formonline” a questo sito: http://formonline.uniroma3.it/enrol/index.php?id=787
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FAGIOLI SABRINA
(programma)
Gli argomenti del laboratorio sono inerenti temi come 1) Il tema del disegno e il significato della rappresentazione; 2) La comunicazione per immagini; 3) le fasi dello sviluppo infantile e il disegno; 4) Il concetto di proiezione e alcuni test del disegno come metodo proiettivo.
(testi)
La prima parte del corso tratterà gli aspetti culturali e i principali modelli teorici elaborati per l'analisi del disegno infantile. Nella seconda parte saranno esaminati i principali test grafici utilizzati in ambito clinico e educativo per la valutazione della personalità e del funzionamento cognitivo. Infine saranno proposte attività di carattere pratico sugli argomenti trattati e discusse le implicazioni per un utilizzo delle competenze acquisite in ambito educativo. Eleonora Cannoni. "Il Disegno dei Bambini". Carocci Editore
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9 | M-PSI/01 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
22910174 -
TEORIA E METODI DELL'ATTIVITA' MOTORIA NELL'INFANZIA
(obiettivi)
Il corso intende offrire teorie, tecniche e metodi per l’educazione motoria rivolta in particolare alla fascia di età della prima infanzia. Conoscenze dello sviluppo motorio con riferimento all’età evolutiva.
Si intende far acquisire le conoscenze basilari sulle attività motorie con particolare attenzione allo sviluppo psico-fisico e apprendimento motorio in età evolutiva, sapendo diversificare le proposte educative da applicare alla fascia di età 0-6 per consolidare e potenziare tipologie di intervento educativo mediante il movimento. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere e comprendere i principi fondanti le Attività Motorie per l’ideazione di nuovi contesti di apprendimento In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -conoscenze avanzate di studio, che presuppongano una comprensione critica delle Teorie e dei Principi fondanti la Disciplina. In termini di autonomia di giudizio -il discente, in relazione allo Studio e alla Valutazione Critica delle Attività Motorie, svilupperà la capacità di raccogliere ed interpretare i dati per migliorare la propria capacità di giudizio e di proposta. In termini di capacità di apprendimento -gli Studenti devono avere sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono necessarie per gestire Attività Motorie o intraprendere Progetti di studi successivi con un alto grado di autonomia.
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COCO DANIELE
(programma)
"Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia".
(testi)
– Il valore pedagogico del corpo e del movimento nelle attività ludico-motorie. – Lo sviluppo motorio: ontogenesi ed evoluzione degli schemi motori di base in età evolutiva. – L’educazione psico-motoria: aspetti e relazioni tra accrescimento corporeo, sviluppo neuro motorio e psichico. – L’acquisizione delle abilità motorie, la descrizione degli schemi posturali e lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali in età evolutiva. – Attività motoria ed autonomia: sviluppo socio-intellettivo, affettivo e morale. – Strategie didattiche, stili di insegnamento ed approcci interdisciplinari. – Le prime forme di gestualità applicata ai micro e mini-sport. – Apprendimento motorio e funzioni esecutive. – Percorsi e progettazione di attività ludico-motorie in età 0-6 anni. – Ruoli e competenze degli educatori nei diversi contesti e servizi educativi. – Osservazione e valutazione delle competenze motorie al nido. – Setting didattico: spazio, tempo, strumenti ed attrezzi. – Educazione motoria ed educazione: ambientale, sensoriale, stradale, alla cittadinanza e interculturale, alla salute ed alimentare. – Scoprire ed educare le emozioni per il benessere psicofisico. – Outdoor Movement Education - Outdoor Adventure Education. – Sfondo integratore ed attività ludico-motorie simboliche nei contesti prescolastici. Ceciliani A. (2016). Gioco e movimento al nido. Facilitare lo sviluppo da zero a tre anni. Roma: Carocci.
Coco D. (2014). Pedagogia del corpo ludico-motorio e sviluppo morale. Roma: Anicia. Altre pubblicazioni verranno consigliate durante il Corso |
6 | M-EDF/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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22910178 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Il corso mira a sviluppare la comprensione degli studenti dei concetti chiave e dei principi di base della progettazione e della metodologia della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione, considerandone le implicazioni etiche e riflettendo sui suoi fondamenti filosofici e sulla sua qualità. Gli studenti saranno introdotti ai principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico, alla costruzione di prove oggettive, alle modalità d’uso delle tecnologie educative e alle principali indagini nazionali e internazionali sull’educazione e cura della prima infanzia.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione: conoscere e comprendere i concetti base della ricerca sperimentale in campo educativo; conoscere i fondamenti teorici e metodologici della valutazione educativa. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: analizzare i principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico; leggere e interpretare i risultati della ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di autonomia di giudizio: distinguere tra i diversi approcci alla ricerca sperimentale in campo educativo; identificare gli aspetti di forza e di debolezza dei diversi metodi utilizzabili nella ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di abilità comunicative: essere in grado di spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti. In termini di capacità di apprendimento: dimostrare di possedere abilità necessarie per intraprendere studi di ricerca sperimentale in campo educativo con un alto grado di autonomia.
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CORSINI CRISTIANO
(programma)
Il corso si concentrerà sulla valutazione finalizzata allo sviluppo per la fascia d'età 0/6 anni e più specificamente sui seguenti argomenti chiave:
(testi)
1) linee di sviluppo, quadro teorico e metodi di ricerca empirica nell'educazione; 2) progettazione della ricerca empirica nell'educazione: problema, ipotesi, esperimento, esperimento, osservazione, conclusioni. Integrazioni: per 3 o 2 cfu possono essere concordati o una parte del testo di Lucisano e Salerni o la ricerca sugli stereotipi. P. Lucisano, A. Salerni, "Metodologia della ricerca in educazione e formazione", solo i primi tre capitoli. Carocci, Roma, 2003. Totale pagine: 352.
Rapporto di ricerca “Stereotipi di genere, relazioni educative e infanzie”(scaricabile da: https://parita.regione.emilia-romagna.it/documentazione/documentazione-temi/documentazione-stereotipi-di-genere/ricerca-201cstereotipi-di-genere-relazioni-educative-e-infanzie201d-1) Integrazioni: per 3 o 2 cfu possono essere concordati o una parte del testo di Lucisano e Salerni o la ricerca sugli stereotipi. Per 6 cfu va studiato il testo di Lucisano e Salerni. |
9 | M-PED/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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22910181 -
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire allo studente sia un insieme di conoscenze concettuali sullo sviluppo umano nei diversi ambiti (cognitivo, sociale, affettivo ed emotivo), sia gli strumenti operativi per applicare tali conoscenze ai contesti educativi, in riferimento in particolare alla fascia 0-6. Inoltre si propone di fornire allo studente un insieme di conoscenze teoriche e applicative sui metodi di ricerca utilizzati in psicologia dello sviluppo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio di Psicologia dello sviluppo lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: -conoscenza dei principali modelli teorici relativi ai processi di sviluppo; -conoscenze di base sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo della fascia 0-6; -conoscenza dei processi psicologici coinvolti nei contesti educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: -capacità di analizzare le situazioni educative in funzione dei quadri teorici e dei processi psicologici coinvolti; -capacità di riconoscere il livello di sviluppo cognitivo, sociale, affettivo ed emotivo della fascia 0-6 anni; -capacità di analizzare i contesti educativi in funzione dei quadri teorici e dei processi psicologici coinvolti. In termini di autonomia di giudizio: -attitudine a trovare connessioni tra le teorie psicologiche e le situazioni educative; -attitudine a interpretare i bisogni individuali in termini psicologici; -attitudine all’autovalutazione dei comportamenti e delle competenze come educatore. In termini di abilità comunicative: -acquisire padronanza del linguaggio scientifico specifico. In termini di capacità di apprendimento: -attitudine alla formazione professionale continua sugli aspetti psicologici implicati nell’attività educativa. -acquisire padronanza del linguaggio scientifico specifico.
Canale: A - L
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PALLINI SUSANNA
(programma)
Viene offerto qualche breve cenno sviluppo cognitivo ed affettivo con particolare riferimento alle principali teorie quali la psicologia cognitiva e dinamica e alle più recenti ricerche e sulle tecniche osservazionali e di come vengano utilizzate nella ricerca sull’attaccamento in modo da favorire negli studenti una prospettiva osservazionale rigorosa dei processi affettivi interpersonali del bambino e ad avere spunti per approfondimenti e ricerche successive.
(testi)
Particolare risalto sarà dato inoltre all’approfondimento della teoria dell’attaccamento di J. Bowlby e ai risvolti applicativi che tale teoria ha per l’analisi della relazione educativa. Quanto appena detto viene messo in evidenza, in particolare, nei testi di Belsky Psicologia dello sviluppo, (Zanichelli) nel quale sono presenti tra l’altro importanti percorsi di autovalutazione per il controllo dell’apprendimento e nel testo di Pallini, Psicologia dell’attaccamento Processi interpersonali e valenze educative (FrancoAngeli), che affronta il tema della relazione adulto-bambino attraverso l’ottica dei sistemi motivazionali interpersonali: in particolare viene descritto il sistema dell’attaccamento, e il sistema dell’accudimento e le situazioni difficili con cui il bambino deve confrontarsi a volte anche nei primi anni di vita, quali le separazioni e le perdite, e vengono forniti, spero utili, suggerimenti all’educatore su come aiutare il bambino ad affrontarle. Belsky, J, (2009). Psicologia dello sviluppo I vol., Zanichelli, Bologna (eccetto l’ultimo capitolo). (Per chi ha la nuova edizione di Belsky: fino a pag. 301 Escluso Scegliere una carriera professionale).
Pallini, S.(2008). Psicologia dell’attaccamento. Processi interpersonali e valenze educative. Franco Angeli, Milano. Colombo R.A., Nardellotto D. (2019). Bambini e genitori al nido. Carocci, Roma.
Canale: M - Z
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BELLO ARIANNA
(programma)
Gli argomenti di questo corso sono i seguenti:
(testi)
• Il contributo della psicologia dello sviluppo nel contesto del nido • Lo sviluppo della comprensione sociale nel bambino • Il comportamento di attaccamento: natura e funzioni • Lo sviluppo cognitivo, motorio e percettivo del bambino • Lo sviluppo comunicativo e linguistico: bambini con sviluppo tipico e a rischio • I prerequisiti e lo sviluppo della lettura e scrittura • Bosi. R (2018). Pedagogia al nido. Sentimenti e relazioni. Carocci (7a ristampa)
• Murray. L (2014). Le Prime Relazioni Del Bambino. Dalla Nascita Ai Due Anni, I Legami Fondamentali Per Lo Sviluppo. Raffaello Cortina Editore. • Berti AE, Bombi AS (2018). Corso di Psicologia dello sviluppo. Mulino (4a ristampa). Capitoli da studiare: da 1 a 10. ATTENZIONE: gli studenti che devono acquisire 3 crediti formativi devono studiare solo i primi 2 libri dell'elenco dei testi sopra-riportati. |
9 | M-PSI/04 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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22910187 -
DIDATTICA SPECIALE, DEL GIOCO E DELL'ANIMAZIONE
(obiettivi)
• Conoscere i fondamenti della didattica speciale per promuovere l’inclusione sociale in particolare dei bambini e delle bambine con bisogni educativi speciali, e sviluppare interventi efficaci di prevenzione ai fenomeni di esclusione e di discriminazione
• Comprendere la rilevanza del gioco nel processo di sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della creatività e della curiosità • Sviluppare competenze educativo-didattiche e di animazione finalizzate alla valorizzazione delle potenzialità individuali e al benessere personale e sociale in un contesto inclusivo. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione • Conoscere e comprendere il campo epistemologico e metodologico della didattica speciale. • Conoscere le teorie del gioco e dell’animazione con particolare riferimento alla piena inclusione delle diversità nel nido e nei servizi educativi per l’infanzia. • Conoscere modalità di intervento educativo centrati sul gioco, e sull’impiego dei linguaggi sia verbali sia non verbali, in particolare sonoro-musicali. • Conoscere modelli, strumenti e tecniche di osservazione sistematica da impiegare nella didattica speciale, del gioco e dell’animazione. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione • Applicare le conoscenze acquisite per costruire contesti inclusivi per tutti e per i bambini con bisogni educativi speciali, con attenzione agli aspetti affettivo-relazionali e cognitivi • Progettare, valutare e documentare gli interventi educativi in un’ottica di miglioramento continuo dei processi inclusivi • Applicare tecniche ludiche coerenti con le situazioni specifiche e con i bisogni educativi speciali. In termini di autonomia di giudizio • Sviluppare la consapevolezza relativa alla responsabilità etica e formativa connessa all’esercizio della funzione educativa e dei doveri conseguenti verso i bambini, le famiglie, l’istituzione presso cui si opera e il territorio • Acquisire competenze finalizzate a valutare situazioni e azioni educative sulla base di una appropriata documentazione per l’assunzione di decisioni educativo-didattiche adeguate In termini di abilità comunicative • Sviluppare la consapevolezza di utilizzo espressivo dei linguaggi verbali e non verbali, nelle attività di educazione, socializzazione e gioco delle bambine e dei bambini, nei rapporti con le famiglie, con gli altri educatori e con gli operatori del Sistema integrato dei servizi. In termini di capacità di apprendimento • Sviluppare competenze, attitudini ed expertise nell’ambito del nido, del territorio locale, nazionale e internazionale per rispondere in modo adeguato ai molteplici e differenti bisogni dei bambini, in una prospettiva dinamica della formazione • Essere in grado di osservare i contesti nei quali si opera e saper riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano.
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DE ANGELIS BARBARA
(programma)
Il Corso intende sviluppare le competenze professionali necessarie per realizzare processi di integrazione di qualità nel contesto educativo del nido in una dimensione inclusiva. Attraverso lo sviluppo delle capacità di progettazione didattica di un ambiente inclusivo, il corso propone il gioco, le arti performative e le pratiche narrative quali modalità efficaci per l’apprendimento e la partecipazione di tutte le bambine e tutti i bambini.
(testi)
Una parte del programma viene dedicata alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia. • De Angelis B., L’azione didattica come prevenzione dell’esclusione. Un cantiere aperto sui metodi e sulle pratiche per la scuola di tutti, Milano: F. Angeli, 2017.
• Chiappetta Cajola L., Didattica del gioco e integrazione. Progettare con l’ICF, Roma: Carocci, 2012. • Materiali didattici e pagine scelte da leggere, analizzare e studiare ai fini della prova d’esame, saranno inseriti in formato digitale negli ambienti on line dell’insegnamento (Formonline e Teams). |
9 | M-PED/03 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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LABORATORIO DI OSSERVAZIONE PSICOLOGICA DEL COMPORTAMENTO INFANTILE
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze e competenze operative relative all’osservazione come tecnica di rilevazione del comportamento infantile, con particolare riferimento al comportamento comunicativo e linguistico.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - la conoscenza di tecniche e strumenti di osservazione psicologica dei bambini nei contesti educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - saper applicare le tecniche e gli strumenti adatti ad osservare lo sviluppo comunicativo e linguistico. In termini di autonomia di giudizio: - capacità di sceglie le tecniche da utilizzate e valutare l’appropriatezza delle procedure adottate. In termini di abilità comunicative: - padronanza del linguaggio tecnico specifico della metodologia dell’osservazione. In termini di capacità di apprendimento: - attitudine alla formazione professionale continua sugli aspetti psicologici.
Canale: A - L
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PERUCCHINI PAOLA
(programma)
Il laboratorio tratta la progettazione dell’osservazione del comportamento infantile nei contesti educativi con presentazione di strumenti volti a rilevare lo sviluppo comunicativo e linguistico.
(testi)
In particolare sono trattati i seguenti argomenti: - L’osservazione nella pratica • Definire l’osservazione del comportamento • Osservazione sistematica • Tecniche di registrazione dei dati - Applicazione di strumenti di valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico • Presentazione di strumenti relativi allo sviluppo comunicativo e linguistico • Esercitazione di tabulazione e identificazione del profilo di sviluppo Aureli T., Perucchini P., Osservare e valutare il comportamento del bambino, il Mulino, Bologna 2014: capitolo 1 solo il paragrafo 3 e tutto il capitolo 2.
Caselli M.C., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. Il primo vocabolario del bambino: Gesti, Parole Frasi, Franco Angeli, Milano 2015: capitolo 1, capitolo 2, par. 5 e 6; capitolo 4
Canale: M - Z
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BELLO ARIANNA
(programma)
L’osservazione nella pratica
(testi)
• Definire l’osservazione del comportamento • Osservazione sistematica • Tecniche di registrazione dei dati Applicazione di strumenti di valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico • Presentazione di strumenti relativi allo sviluppo comunicativo e linguistico • Esercitazione di tabulazione e identificazione del profilo di sviluppo Aureli T., Perucchini P., Osservare e valutare il comportamento del bambino, il Mulino, Bologna 2014 (capitolo 1 solo par. 3, e capitolo 2)
Caselli MC., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. Il primo vocabolario del bambino: Gesti, Parole Frasi, Franco Angeli, Milano 2015 (capitolo 1, capitolo 2, solo par. 5 e 6; capitolo 4). |
3 | M-PSI/04 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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STATISTICA
(obiettivi)
Il corso presenta allo studente alcuni dei concetti di base della statistica descrittiva. Vengono trattati i problemi di sintesi (grafica e analitica) dell''informazione statistica riguardante un singolo carattere rilevato in una popolazione, focalizzando l''attenzione sulle proprietà della media aritmetica e sul concetto di variabilità. Quindi si introduce il problema dello studio della relazione tra due caratteri, distinguendo gli approcci secondo il livello di misurazione qualitativo o quantitativo.
Canale: A - L
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Erogato presso
22910167 STATISTICA in Scienze dell'educazione per Educatori e Formatori L-19 A - L BOVE GIUSEPPE
(programma)
STATISTICA BASE (6 CFU)
(testi)
Concetto di unità statistica e popolazione, carattere e modalità. Il livello di misurazione di un carattere statistico. La distribuzione statistica e le sue rappresentazioni grafiche (in particolare l''''istogramma di frequenza). Moda, frequenze cumulate, mediana. La media aritmetica e sue proprietà. Il concetto di variabilità statistica e le sue misure. Il campo di variazione. Lo scostamento quadratico medio e la varianza. Coefficiente di variazione. Rapporti statistici. Distribuzioni statistiche doppie. Il concetto di indipendenza. Covarianza e correlazione. STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Esercitazioni applicative su dati empirici riguardanti distribuzioni semplici e doppie, rappresentazioni grafiche, indici di dimensione, indici di variabilità, variazioni e numeri indice, covarianza e coefficiente di correlazione. STATISTICA BASE (6 CFU)
BOVE G., Slide delle lezioni del Corso base di Statistica, (i file in formato pdf sono disponibili nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). MARELLA D., Esercizi e domande di riepilogo di Statistica. (la dispensa in formato pdf è disponibile nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2001. Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati Capitolo 1: tutto Capitolo 2: tutto (esclusi: indice di omogeneità, paragrafo 6.) Capitolo 3: tutto (esclusi: paragrafo 4; paragrafo 5.) Capitolo 4: tutto Capitolo 5: tutto (esclusi: paragrafo 2; paragrafo 3; Chi-quadrato e V di Cramér; sottoparagrafo 4.2; sottoparagrafo 4.3 sottoparagrafo 4.4; paragrafo 5) STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Marella D., Dispensa Laboratorio Statistica, dispensa disponibile on line nella bacheca del docente
Canale: M - Z
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MARELLA DANIELA
(programma)
Il corso di Statistica è articolato in due parti corrispondenti a
(testi)
1) STATISTICA BASE (6 CFU) 2) STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) STATISTICA BASE (6 CFU) Gli Argomenti trattati sono: concetto di unità statistica e popolazione, carattere e modalità. Il livello di misurazione di un carattere statistico. La distribuzione statistica e le sue rappresentazioni grafiche (in particolare l'istogramma di frequenza). Moda, frequenze cumulate, mediana. La media aritmetica e sue proprietà. Il concetto di variabilità statistica e le sue misure. Il campo di variazione. Lo scostamento quadratico medio e la varianza. Coefficiente di variazione. Distribuzioni statistiche doppie. Il concetto di indipendenza. Covarianza e Correlazione. STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Esercitazioni applicative su dati empirici riguardanti distribuzioni semplici e doppie, rappresentazioni grafiche, indici di dimensione, indici di variabilità, variazioni e numeri indice, covarianza e coefficiente di correlazione. STATISTICA BASE (6 CFU)
BOVE G., Slide delle lezioni del Corso base di Statistica, (i file in formato pdf sono disponibili nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). MARELLA D., Esercizi e domande di riepilogo di Statistica. (la dispensa in formato pdf è disponibile nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2001. Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati Capitolo 1: tutto Capitolo 2: tutto (esclusi: indice di omogeneità, paragrafo 6.) Capitolo 3: tutto (esclusi: paragrafo 4; paragrafo 5.) Capitolo 4: tutto Capitolo 5: tutto (esclusi: paragrafo 2; paragrafo 3; Chi-quadrato e V di Cramér; sottoparagrafo 4.2; sottoparagrafo 4.3 sottoparagrafo 4.4; paragrafo 5) STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Marella D., Dispensa Laboratorio Statistica, dispensa disponibile on line nella bacheca del docente |
9 | SECS-S/01 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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22910192 -
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E POLITICHE TERRITORIALI
(obiettivi)
Il corso intende far acquisire allo studente gli elementi essenziali del diritto pubblico. Prendendo le mosse da questa più ampia prospettiva, esso si propone inoltre di approfondire la cosiddetta tutela multilivello (sovranazionale, statale, regionale, locale) dei diritti.
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FARES GUERINO MASSIMO OSCAR
(programma)
Studio delle modalità organizzative e di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, con particolare riguardo all’ambito scolastico e socio-educativo. Analisi dei processi decisionali correlati alla realtà sociale e culturale dei territori. Ricognizione della normativa concernente le agenzie educative. Storia, teoria e prassi degli enti pubblici. Valutazione delle politiche pubbliche a livello locale. Le relazioni istituzionali fra centro e periferia. Quadro giuridico degli interventi volti a promuovere l’inclusione sociale e a prevenire il disagio e i fenomeni di discriminazione sociale. Regole amministrative e sistema delle fonti: l’art. 117 della Costituzione.
(testi)
Si comunica di seguito il programma d’esami di Diritto delle amministrazioni pubbliche e politiche territoriali:
1) T. Groppi – A. Simoncini, Introduzione allo studio del diritto pubblico e delle sue fonti, Giappichelli editore, 2020; 2) V. Lopilato, Manuale di diritto amministrativo, I - Parte generale, Estratto, Giappichelli editore, 2021, pagg. 299, capitoli X (Il procedimento amministrativo) e XI (Il provvedimento amministrativo). 3) Dispensa a cura del docente sulle fonti regolatorie dell'attività amministrativa. Si comunica che le lezioni di Diritto delle amministrazioni pubbliche e politiche territoriali si terranno, a partire da lunedì 8 marzo e fino al termine del corso, in modalità sincrona on-line sulla piattaforma Microsoft Teams secondo il seguente calendario: il lunedì dalle ore 18 alle ore 20; il martedì dalle ore 19 alle ore 20; il mercoledì dalle ore 19 alle ore 20. All’aula di lezione si accede collegandosi al Team denominato “AA20/21 - DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E POLITICHE TERRITORIALI - 22910192” (link: https://teams.microsoft.com/l/team/19%3aac966ad3e2d74223b71a58a25021dbc1%40thread.tacv2/conversations?groupId=6ba0577d-7faf-4fe2-bb2a-4e88df7c8745&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a) Per ogni esigenza informativa inerente all’attività didattica si prega di scrivere al seguente e-mail: dirittodelleppaa.uniroma3@gmail.com |
6 | IUS/09 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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22910198 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Il tirocinio concorre alla realizzazione e al conseguimento degli obiettivi formativi del Corso di Studio ponendosi quale ponte tra l'università e i servizi educativi e per l'infanzia.
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ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
22910199 -
PROVA FINALE
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4 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |