Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801538 -
GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici della soluzione delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni internazionali, in particolare quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani.
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FOCARELLI CARLO
(programma)
1. Introduzione al diritto internazionale 2. Costrittuvismo giuridico e diritto internazionale. 3. Giustizia e metodologia nel diritto internazionale. 4. Peculiarità della giurisdizione internazionale. 5. Giurisdizione internazionale nelle controversie tra Stati. 6. Giurisdizione internazionale nelle controversie sui diritti dell'uomo. 7. Giurisdizione penale internazionale. 8. Arbitrato internazionale sugli investimenti esteri. 9. Giurisdizioni incardinate in ordinamenti autonomi. 10. Neoliberismo globale e persona umana. 11. Analisi di dieci casi decisi da tribunali internazionali. Casi: 1. Khlaifia, § 68 2. Cestaro, § 79 3. Abu Omar, § 32 4. Immunità giurisdizionali dallo Stato (Germania c. Italia): https://uniroma3-my.sharepoint.com/:b:/g/personal/cfocarelli_os_uniroma3_it/Ec4ZjEYYfodIiiGvtUiW4o4Ba7k6wHi4hu-NRgCh-AyShA?e=8fgUdk 5. Norstar, §§ 42, 75 6. Torreggiani, § 77 7. Ogiek, § 90 8. Al-Bashir, § 129 9. Rohingya, § 130 10. Afghanistan, § 131 Testi di riferimento, con ivi ulteriori riferimenti bibliografici: 1. Carlo Focarelli, Costruttivismo giuridico e giurisdizioni internazionali (Milano: Kluwer/Cedam, 2019). 2. Carlo Focarelli, Diritto internazionale – II. Prassi (2012-2019) (Milano: Kluwer/Cedam, 2019), in particolare 10 casi elencati sotto verranno ampiamente discussi a lezione e sono inclusi nel programma*. 3. Per i soli studenti che non hanno sostenuto l’esame di Diritto internazionale si aggiunge il seguente testo: Carlo Focarelli, Diritto internazionale (Milano: Kluwer/Cedam, 2019, 5° ed.), limitatamente ai seguenti paragrafi: §§ 80, 82, 108-117, 140-166. Il corso presuppone un’adeguata conoscenza del diritto internazionale. Il testo sub 3 è diretto a coprire gli aspetti di diritto internazionale più direttamente attinenti alle giurisdizioni internazionali. Gli studenti che hanno già sostenuto l'esame di Diritto internazionale sono tenuti a certificarlo, con qualsiasi documentazione dell'Ateneo in cui l'esame è stato sostenuto e superato, al momento dell'esame di Giurisdizioni internazionali, altrimenti si presume che non lo abbiano sostenuto. * Si indicano qui di seguito i casi che verranno discussi in aula e che sono tutti oggetto di esame per tutti gli studenti iscritti al corso, frequentanti e non frequentanti: 1. Khlaifia, § 68 2. Cestaro, § 79 3. Abu Omar, § 32 4. Immunità giurisdizionali dallo Stato (Germania c. Italia): https://uniroma3-my.sharepoint.com/:b:/g/personal/cfocarelli_os_uniroma3_it/Ec4ZjEYYfodIiiGvtUiW4o4Ba7k6wHi4hu-NRgCh-AyShA?e=8fgUdk 5. Norstar, §§ 42, 75 6. Torreggiani, § 77 7. Ogiek, § 90 8. Al-Bashir, § 129 9. Rohingya, § 130 10. Afghanistan, § 131 Il numero dopo il simbolo “§” indica il numero di caso nel volume indicato sopra sub 2. Il programma di esame è identico per studenti frequentanti e non frequentanti. |
8 | IUS/13 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801920 -
STORIA DEL PENSIERO POLITICO MODERNO E CONTEMPORANEO
(obiettivi)
Il corso intende fornire gli strumenti analitici per valutare il rapporto storico-politico tra le democrazie e la pace. A partire dal secondo dopoguerra, si inquadreranno i nodi critici relativi alle idee (e alle pratiche) democratiche, come volano di equilibrio nel sistema internazionale e come garanzia di una convivenza dentro lo Stato e tra gli Stati fondata sul diritto.
Riflessione sulla democrazia e riflessione sulla pace divengono, da diverse prospettive di partenza, punti di osservazione privilegiata soprattutto per comprendere l'attuale qualità della convivenza politica e per indicare possibili linee di condotta in un sistema internazionale sempre più segnato dall'instabilità.
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SILVESTRINI FLAVIO
(programma)
Il corso si sviluppa attraverso tre parti.
(testi)
La prima è dedicata alla riflessione kantiana sul rapporto tra repubblica e pace, in particolare sul ruolo che il costituzionalismo può svolgere dentro e fuori lo Stato per garantire una tutela (universale) del diritto. Dalla contestualizzazione del progetto kantiano si vuole valutare la sua capacità di fornire strumenti di lettura anche della democrazia contemporanea. Nella seconda parte vengono presentati i nodi problematici della democrazia attuale, anche nei suoi riflessi sul sistema internazionale. La terza parte è dedicata ad alcuni autori contemporanei che hanno rielaborato il paradigma kantiano o hanno cercato di trovare chiavi di lettura alternative al binomio democrazia-pace. 1. Un saggio a scelta tra:
F. Silvestrini, Crisi della democrazia e del sistema internazionale alla prova del realismo (cosmo)politico kantiano, in «Rivista di Studi Politici Internazionali», LXXXIII, 331, luglio-settembre 2016, pp. 395-412 F. Silvestrini, Kant e la politica come scienza della Respublica. Dalla filosofia alla storia, in «Filosofia politica», XXXII, 2, agosto 2018, pp. 233-250 2. L. Bonanate (a cura di), Teoria politica e democrazia. Dal passato al futuro, Franco Angeli, Milano 2011 (escluse parti III e V) Parte I. Dimensioni della teoria politica; Parte II. I grandi temi della teoria democratica; Parte IV. La democrazia al di là dei confini 3. Un libro a scelta tra: R. Dworkin (2006), La democrazia possibile. Principi per un nuovo dibattito politico, Feltrinelli, Milano 2007 J. Habermas (1996), L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, Feltrinelli, Milano 2013 H. Kelsen (1944), La pace attraverso il diritto, Giappichelli, Torino 2010 J. Maritain, Elogio della democrazia, La Scuola, Brescia 2012 M.C. Nussbaum (2006), Le nuove frontiere della giustizia, il Mulino, Bologna 2007 J. Rawls (1993), Il diritto dei popoli, Edizioni di Comunità, Torino 2001 M.N. Rothbard (1973), Per una nuova libertà. Il manifesto libertario, Liberilibri, Macerata 2004 D. Zolo, I signori della pace, Carocci, Roma 2001 |
8 | SPS/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801922 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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CLAVARINO LODOVICA
(programma)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per analizzare le principali linee evolutive del sistema internazionale, a partire dagli anni '80 - con il processo di collasso dell'Unione Sovietica e fine della Guerra Fredda - fino al contesto più recente. Particolare attenzione sarà data a un'analisi delle cause della fine della Guerra Fredda e alle principali crisi internazionali succedutesi dagli anni '90 in poi. Aspetti importanti da analizzare saranno: il ruolo dell'ONU durante il periodo analizzato, l'attività della NATO nel contesto post-Guerra Fredda, l'evoluzione della politica estera americana e i tentativi di formazione di una politica estera e di sicurezza comune in Europa. Altri temi affrontati saranno l'affermazione sulla scena internazionale di "nuove" potenze, quali Cina e India (e le sue conseguenze), e le problematiche relative agli armamenti nucleari.
(testi)
Il corso è concepito per una didattica di tipo avanzato, seminariale. Nella prima parte la docente terrà una serie di lezioni che tracceranno lo sviluppo del sistema internazionale dagli anni '80 in avanti, prevendendo anche momenti di discussione organizzata su alcuni materiali assegnati in precedenza, mentre nella seconda parte avranno luogo le presentazioni di gruppo in classe da parte degli studenti, su materiali definiti a inizio corso. Testi OBBLIGATORI PER TUTTI (frequentanti e non-frequentanti)
1) Antonio Varsori, Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda, 1989-2017 (Bologna: Il Mulino, 2018) 2) Giuseppe Mammarella, Europa e Stati Uniti dopo la guerra fredda (Bologna: Il Mulino) 3) DUE dispense, disponibili presso la Cartoleria "4 Appunti", via G.Chiabrera, di fronte all'Università (si tratta di un estratto dal libro: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali // e un estratto dal libro: Odd Arne Westad, La guerra fredda globale) // Le dispense saranno rese disponibili anche online sulle piattaforme informatiche (Moodle, M.Teams) FREQUENTANTI: Oltre ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, verranno assegnati un testo specifico e dei materiali su cui prepararsi durante il periodo di svolgimento del corso. Le indicazioni verranno date dalla docente a lezione. NON FREQUENTANTI: IN AGGIUNTA ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, occorre scegliere uno di questi 3 percorsi: 1) Stati Uniti (entrambi i testi): - Hassner e Vaisse, Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza (Il Mulino) - Chollet e Goldgeier, America between the wars. The misunderstood years between the fall of the Berlin Wall and the start of the War on Terror. From 11/9 to 9/11 (New York: Public Affairs, 2008) 2) ONU - Paul Kennedy, Il parlamento dell'Uomo. Le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale (Milano: Garzanti, 2007) N.B. si può leggere in italiano o nella versione in inglese, di più facile reperibilità 3) ASIA (2 testi: Emmott per tutti, più Onnis / o Ganguly) - Bill Emmott, Asia contro Asia. Cina, India, Giappone e la nuova geografia del potere (Milano: Rizzoli, 2008) e a scelta uno tra: - Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'Oppio a oggi (Roma: Carocci, 2011) - Sumit Ganguly, Storia dell'India e del Pakistan. Due paesi in conflitto (Milano: Bruno Mondadori, 2004), pp.1-16 / e pp.94-fino alla fine |
8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801905 -
MACROECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso di "Macroeconomia internazionale" offre approfondimenti su temi di rilevante interesse per la comprensione dei legami di interdipendenza nelle economie mondiali. Il primo modulo affronta il tema della interdipendenza macroeconomica nei regimi di cambio fisso e flessibile attraverso lo studio dei modelli di analisi della macroeconomia internazionale. Il secondo modulo studia alcuni tra i principali problemi dell’economia mondiale, dall’analisi dei modelli di crisi valutaria, bancaria e finanziaria e del contagio internazionale fino ai problemi di coordinamento delle politiche economiche. L’obiettivo del corso è fornire allo studente gli strumenti per la comprensione e l’analisi dei problemi di governo dell’economia mondiale.
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CAVALLARI LILIA
(programma)
Il programma del corso segue il libro di testo. Si consiglia di frequentare il seminario “The global financial crisis and its legacy”, a cura del Dr. Simone Romano. Il programma dettagliato è il seguente:
(testi)
1. Macroeconomia nel breve periodo: capitoli da 1 a 6 del libro di testo, appendici escluse; 2. Macroeconomia nel medio periodo: capitoli da 7 a 9 del libro di testo, appendici escluse; 3. Macroeconomia nel lungo periodo: capitoli da 10 a 13 del libro di testo, appendici escluse; 4. Economia aperta: capitoli da 17 a 20 del libro di testo, appendici escluse; 5. Questioni di policy: capitoli da 22 a 24 del libro di testo, appendici escluse. LIBRO DI TESTO: OLIVIER BLANCHARD, ALESSIA AMIGHINI, FRANCESCO GIAVAZZI, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Nuova Edizione 2020, Il Mulino, collana Strumenti OLIVIER BLANCHARD, ALESSIA AMIGHINI, FRANCESCO GIAVAZZI, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Nuova Edizione, Il Mulino, collana Strumenti, 2020 |
8 | SECS-P/01 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801914 -
POLITICA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari; interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati.
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PISCIOTTA BARBARA
(programma)
Il corso si articola in due parti. La prima parte prevede l’illustrazione dei principali paradigmi interpretativi relativi al concetto di guerra con particolare riferimento alle opere di Clausewitz, Schmitt e Aron. Successivamente verranno discusse le regole dirette a prescrivere chi e in presenza di quali condizioni può legittimamente fare ricorso alla violenza internazionale, con l’intento di ripercorrere l’evoluzione che queste stesse regole hanno subìto nel tempo, fino a mettere in crisi il “monopolio della guerra” storicamente riservato agli Stati nazionali.
(testi)
La seconda parte analizza i conflitti che caratterizzano l’attuale panorama internazionale seguendo il modello dello “scontro delle civiltà” proposto da Samuel P. Huntington. A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale, Il Mulino, Bologna 2006.
S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000 (ultima edizione). |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801539 -
AFRICA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso sono legati alla conoscenza delle formazioni sociali tradizionali africane, all’impatto coloniale dal punto di vista culturale e amministrativo (politiche educative, giustizia, rapporto città/campagna); sociale (patrilinearità, identità, accesso alla terra, ruolo della donna); e alle tematiche relative alla fede (religioni monoteiste, teismi, pratiche magico/religiose). Il tutto in una prospettiva storica per offrire le basi di comprensione delle diverse aree dell’Africa subsahariana.
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VOLTERRA ALESSANDRO
(programma)
La parte iniziale del corso è dedicata al problema storiografico della storia
(testi)
dell’Africa e alle fonti storiche di questo continente con particolare riferimento alla fonte orale e alla metodologia. Poi il corso affronta gli aspetti fondamentali Il corso mira a dare una conoscenza generale della storia di questo continente, dei suoi problemi di oggi, in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse. Temi affrontati: Aspetti culturali africani (Clan e lignaggi, totemismo, teismi, strutture sociali) Impatto coloniale Africanizzazione dell'occidentalizzazione - Bernardo Bernardi, Africa. Tradizione e Modernità, Carocci, 2001
- Joseph Ki-Zerbo, A quando l'Africa? Conversazioni con René Holenstein. EMI, 2005 - Catherine Coquery Vidrovitch, Breve storia dell'Africa, Il Mulino, 2012 |
8 | SPS/13 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801882 -
DEMOGRAFIA E SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare le principali dinamiche demografiche internazionali, evidenziando il dualismo tra paesi a sviluppo avanzato e paesi meno sviluppati. Tale approccio mira a fornire gli strumenti concettuali per interpretare le principali dinamiche della popolazioni.
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REYNAUD CECILIA
(programma)
Introduzione:
(testi)
-Angeli A., Salvini S., “Introduzione” e “Note Tecniche” in Popolazione e sviluppo nelle regioni del mondo, Il Mulino, Bologna, 2007. La transizione demografica: -Natale M. (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2, § 2.3, La transizione demografica, pp. 57-64. -Nobile A., Modernizzazione e transizione demografica. Il cammino della popolazione europea nel XIX secolo, in T. Bonazzi, D. Fiorentino, A. Nobile (a cura di), Nazionalizzazione e modernità, Aracne Editrice, Roma, 2014, pp. 151-167. – Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza, pp. 147-198 La II transizione demografica: -Natale M. (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2, § 2.4, La seconda transizione demografica: un’interpretazione demo-sociale dell’attuale comportamento riproduttivo dei paesi europei, pp. 67-75. -De Santis G., Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156. L’invecchiamento della popolazione: -Reynaud C., L’invecchiamento demografico: situazione, determinanti, conseguenze e soluzioni, Dispense, 2017, 23 pp. EUROPEAN COMMISSION Population ageing in Europe: facts, implications and policies, 2014 Cap 2 e cap 4 pp. 15-26 e pp. 47-54 -Reynaud C., -Sistema sanitario e conseguenze dell’invecchiamento, Dispense, 2017, 14 pp. Le popolazioni dei paesi poveri: -Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. V, La popolazione dei paesi poveri, pp. 199-262 - Gesano G., Tendenze della popolazione urbana e dei sistemi urbani, in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 145-162 Le politiche di popolazione e migrazioni: -Bussini O., Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione 2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-36; capitolo terzo, L’attuazione delle politiche di popolazione, pp. 59-86. Il caso della Cina: -Farina P., La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta, relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, 2-4 febbraio 2009, 20 pp. -Wang F., Baochang G., Yong C., The End of China’s One-Child Policy, Studies in Family Planning, 47, 1, 2016, pp- 83-86. Le migrazioni internazionali: -Guarneri, A. Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp. Il caso italiano: -Bonifazi C., Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi: realtà e prospettive, in C. Bonifazi (a cura di), Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi: realtà e prospettive, Roma, IRPS-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ePublishing, 2017, pp. 7-41. Il futuro: -Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. VI, Il futuro , pp. 263-328. Per i non frequentanti - Golini A., Tendenze demografiche, mutamenti sociali e globalizzazione in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 37-68 - De Santis G. Popolazioni e sistemi di welfare in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 119-144 Il materiale didattico è disponibile presso la Cartoleria ‘Appunti’ in Via Chiabrera, 174. Per sostenere l’esame è necessario svolgere e consegnare una tesina sui Paesi Sviluppati e una sui Paesi meno sviluppati. Per l'elenco degli approfondimenti si prega di contattare la docente all'indirizzo e-mail: cecilia.reynaud@uniroma3.it Introduzione:
-Angeli A., Salvini S., “Introduzione” e “Note Tecniche” in Popolazione e sviluppo nelle regioni del mondo, Il Mulino, Bologna, 2007. La transizione demografica: -Natale M. (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2, § 2.3, La transizione demografica, pp. 57-64. -Nobile A., Modernizzazione e transizione demografica. Il cammino della popolazione europea nel XIX secolo, in T. Bonazzi, D. Fiorentino, A. Nobile (a cura di), Nazionalizzazione e modernità, Aracne Editrice, Roma, 2014, pp. 151-167. – Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza, pp. 147-198 La II transizione demografica: -Natale M. (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2, § 2.4, La seconda transizione demografica: un’interpretazione demo-sociale dell’attuale comportamento riproduttivo dei paesi europei, pp. 67-75. -De Santis G., Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156. L’invecchiamento della popolazione: -Reynaud C., L’invecchiamento demografico: situazione, determinanti, conseguenze e soluzioni, Dispense, 2017, 23 pp. EUROPEAN COMMISSION Population ageing in Europe: facts, implications and policies, 2014 Cap 2 e cap 4 pp. 15-26 e pp. 47-54 -Reynaud C., -Sistema sanitario e conseguenze dell’invecchiamento, Dispense, 2017, 14 pp. Le popolazioni dei paesi poveri: -Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. V, La popolazione dei paesi poveri, pp. 199-262 - Gesano G., Tendenze della popolazione urbana e dei sistemi urbani, in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 145-162 Le politiche di popolazione e migrazioni: -Bussini O., Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione 2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-36; capitolo terzo, L’attuazione delle politiche di popolazione, pp. 59-86. Il caso della Cina: -Farina P., La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta, relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, 2-4 febbraio 2009, 20 pp. -Wang F., Baochang G., Yong C., The End of China’s One-Child Policy, Studies in Family Planning, 47, 1, 2016, pp- 83-86. Le migrazioni internazionali: -Guarneri, A. Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp. Il caso italiano: -Bonifazi C., Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi: realtà e prospettive, in C. Bonifazi (a cura di), Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi: realtà e prospettive, Roma, IRPS-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ePublishing, 2017, pp. 7-41. Il futuro: -Livi Bacci M., Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2018, cap. VI, Il futuro , pp. 263-328. Per i non frequentanti - Golini A., Tendenze demografiche, mutamenti sociali e globalizzazione in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 37-68 - De Santis G. Popolazioni e sistemi di welfare in Golini A. (ed.) Il futuro della popolazione mondiale, Bologna il Mulino, pp. 119-144 |
8 | SECS-S/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801922 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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Erogato presso
21801922 STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA in Relazioni internazionali LM-52 N0 CLAVARINO LODOVICA
(programma)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per analizzare le principali linee evolutive del sistema internazionale, a partire dagli anni '80 - con il processo di collasso dell'Unione Sovietica e fine della Guerra Fredda - fino al contesto più recente. Particolare attenzione sarà data a un'analisi delle cause della fine della Guerra Fredda e alle principali crisi internazionali succedutesi dagli anni '90 in poi. Aspetti importanti da analizzare saranno: il ruolo dell'ONU durante il periodo analizzato, l'attività della NATO nel contesto post-Guerra Fredda, l'evoluzione della politica estera americana e i tentativi di formazione di una politica estera e di sicurezza comune in Europa. Altri temi affrontati saranno l'affermazione sulla scena internazionale di "nuove" potenze, quali Cina e India (e le sue conseguenze), e le problematiche relative agli armamenti nucleari.
(testi)
Il corso è concepito per una didattica di tipo avanzato, seminariale. Nella prima parte la docente terrà una serie di lezioni che tracceranno lo sviluppo del sistema internazionale dagli anni '80 in avanti, prevendendo anche momenti di discussione organizzata su alcuni materiali assegnati in precedenza, mentre nella seconda parte avranno luogo le presentazioni di gruppo in classe da parte degli studenti, su materiali definiti a inizio corso. Testi OBBLIGATORI PER TUTTI (frequentanti e non-frequentanti)
1) Antonio Varsori, Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda, 1989-2017 (Bologna: Il Mulino, 2018) 2) Giuseppe Mammarella, Europa e Stati Uniti dopo la guerra fredda (Bologna: Il Mulino) 3) DUE dispense, disponibili presso la Cartoleria "4 Appunti", via G.Chiabrera, di fronte all'Università (si tratta di un estratto dal libro: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali // e un estratto dal libro: Odd Arne Westad, La guerra fredda globale) // Le dispense saranno rese disponibili anche online sulle piattaforme informatiche (Moodle, M.Teams) FREQUENTANTI: Oltre ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, verranno assegnati un testo specifico e dei materiali su cui prepararsi durante il periodo di svolgimento del corso. Le indicazioni verranno date dalla docente a lezione. NON FREQUENTANTI: IN AGGIUNTA ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, occorre scegliere uno di questi 3 percorsi: 1) Stati Uniti (entrambi i testi): - Hassner e Vaisse, Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza (Il Mulino) - Chollet e Goldgeier, America between the wars. The misunderstood years between the fall of the Berlin Wall and the start of the War on Terror. From 11/9 to 9/11 (New York: Public Affairs, 2008) 2) ONU - Paul Kennedy, Il parlamento dell'Uomo. Le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale (Milano: Garzanti, 2007) N.B. si può leggere in italiano o nella versione in inglese, di più facile reperibilità 3) ASIA (2 testi: Emmott per tutti, più Onnis / o Ganguly) - Bill Emmott, Asia contro Asia. Cina, India, Giappone e la nuova geografia del potere (Milano: Rizzoli, 2008) e a scelta uno tra: - Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'Oppio a oggi (Roma: Carocci, 2011) - Sumit Ganguly, Storia dell'India e del Pakistan. Due paesi in conflitto (Milano: Bruno Mondadori, 2004), pp.1-16 / e pp.94-fino alla fine |
8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810000 -
A SCELTA STUDENTE
(obiettivi)
Le attività autonomamente scelte dallo studente (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può scegliere tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 8 ECTS .
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8 | 64 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810127 -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire i principali strumenti per acquisire la dimensione dell’analisi economica dei processi di sviluppo. In tale ottica, nello specifici vengono posti i seguenti obiettivi formativi: inquadrare lo sviluppo nella sua definizione generale e nelle sue diverse accezioni; favorire l’apprendimento dei principali contributi teorici relativi ai modelli di economia dello sviluppo, sia nel campo delle teorie tradizionali, sia con riferimento a contributi innovativi o critici rispetto al “mainstream”; favorire l’apprendimento di alcune tematiche chiave della politica di sviluppo, con riferimento principale, ma non esclusivo, alle tematiche economiche; - far acquisire strumenti individuali di analisi economica e sociale di tematiche attinenti lo sviluppo (indici, elaborazioni, analisi numeriche); impegnare gli studenti (frequentanti e non frequentanti) alla lettura diretta di letteratura scientifica (articoli, saggi, paper, ecc.); invitare gli studenti (frequentanti) alla stesura di un paper su un argomento a scelta attinente la politica dello sviluppo.
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8 | SECS-P/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801540 -
PROCESSI DI DEMOCRATIZZAZIONE
(obiettivi)
Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della "terza ondata". Fornisce inoltre le conoscenze relative alle condizioni che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno determinato le differenze negli esiti.
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PISCIOTTA BARBARA
(programma)
Il corso è suddiviso in due parti. La prima fornisce il framework teorico dei processi di transizione e analizza il dibattito scientifico relativo all'instaurazione e al consolidamento dei regimi democratici. La seconda parte focalizza l'attenzione sulla dimensione empirica dei processi di democratizzazione con particolare riferimento alle peculiari dinamiche e all'impatto giocato dalle eredità dei precedenti regimi non democratici in Europa meridionale e centro-orientale durante la Terza ondata.
(testi)
P. Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Laterza, Roma-Bari 2009.
P. Grilli di Cortona e O. Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso del passato nella costruzione della democrazia, Il Mulino, Bologna 2011. |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801927 -
STUDI STRATEGICI
(obiettivi)
Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale.
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PETRELLI NICCOLÒ
(programma)
Studi Strategici
(testi)
Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) Docente: Niccolò Petrelli A.A. 2019/20 C.F.U. 8 Presentazione e Obiettivi Formativi Che cosa è la strategia nazionale? Qual è il nesso tra obiettivi di politica estera e scelte in materia di difesa? Come si sviluppa il potere militare? Qual è il nesso tra innovazione tecnologica, industria e difesa nazionale? Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale. Alla fine del corso gli studenti saranno in possesso di: 1. Conoscenza di base della strategia, politiche di difesa e militari italiane nel quadro NATO e UE. 2. Strumenti analitici necessari per una discussione informata dei temi della strategia e difesa nel contesto del sistema politico internazionale post Guerra Fredda. Il corso parte da un’analisi del concetto di strategia nelle sue varie declinazioni, fornendo una panoramica generale della teoria strategica. Successivamente, introduce una serie di strumenti analitici volti a comprendere la dinamica di formazione della strategia a livello nazionale, i problemi a essa legati e gli attori coinvolti. Particolare attenzione verrà dedicata al caso italiano attraverso lo studio dei meccanismi e le modalità di sviluppo della strategia di sicurezza nazionale (SSN), dell’architettura della sicurezza nazionale e della politica di difesa sulla base di fonti primarie, in primo luogo il Libro Bianco della Difesa del 2015. Nella seconda parte il corso muove nella parte più propriamente militare. Vengono esaminate in dettaglio le principali teorie sviluppate nell’ambito della difesa dalla metà degli anni 90 e le principali ‘enabling technologies’. A ciò segue un’analisi delle principali sfide legate alla trasformazione, sviluppo e modernizzazione delle forze armate. Essa è incentrata sulle forze armate italiane nel quadro Euro-Atlantico, con particolare riferimento alle potenzialità e i rischi posti dall’applicazione delle idee legate alle teorie della Rivoluzione negli Affari Militari, la Network-Centric Warfare. A tale analisi fa seguito una discussione degli aspetti industriali della politica di Difesa italiana. Il corso si conclude con un’analisi della traiettoria futura delle politiche di difesa dell’UE sulla base di analisi dei trend tecnologico-industriali-militari degli ultimi venti anni. Articolazione dell’Insegnamento e Criteri di Valutazione Il corso è articolato in lezioni frontali. Il formato delle stesse tuttavia è di tipo seminariale, ovvero prevede l’interazione continua tra docente e studenti. Prima di ogni lezione gli studenti sono tenuti a svolgere le letture assegnate dal docente al fine di condurre una discussione informata sugli argomenti trattati in aula. Il materiale didattico del corso è per metà in lingua italiana e per metà in lingua inglese, la cui conoscenza è dunque essenziale. La valutazione finale sarà così ripartita: 25% partecipazione alle discussioni in classe 25% presentazione di gruppo 50% esame finale Programma Ia Settimana – Concetti Fondamentali. 1. Introduzione al Corso: La disciplina accademica degli Studi Strategici 2. L’Approccio Strategico alle Relazioni Internazionali: Anarchia, Conflitto e Potere nel Sistema Internazionale Assumptions pdf 3. Il Concetto di Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice (Oxford: Oxford UP, 2012), 17-32.* *(per le pagine di questo libro si faccia riferimento al numero di pagina del file pdf e non a quello stampato sul libro) IIa Settimana – Dalla Strategia alla “Grand Strategy” 4. Le Declinazioni del Concetto di Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 33-47. Peter Layton, ‘The Idea of Grand Strategy’, RUSI Journal 157/4 (August 2012), 56-61. 5. Lo Sviluppo della Strategia: Costruzione Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 58-74 6. Lo Sviluppo della Strategia: Esecuzione Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 74-91. IIIa Settimana – Strategia e Sicurezza Nazionale in Italia: Architettura, Organizzazione e Processo. 7. Il funzionamento della Strategia Richard K. Betts, ‘The Trouble with Strategy: Bridging Policy and Operations’, Joint Force Quarterly (Autumn/Winter 2001–02), 23-30. P. H. Liotta and Richmond M. Lloyd, ‘From Here to There: The Strategy and Force Planning Framework’, Naval War College Review, 58/2 (Spring 2005). 8. Strategia Nazionale e Difesa: Il Caso Italiano Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 7-23. IVa Settimana – Strategia e Sicurezza Nazionale in Italia: Architettura, Organizzazione e Processo (II) 9. Organizzazione (I): Composizione e funzione del Consiglio Supremo di Difesa Riccardo Bellandi, Il Consiglio Supremo di Difesa (Bologna: Dipartimento di Diritto Pubblico, 2012), 279-327. 10. Organizzazione (II): Intelligence, Strategia e Sicurezza Nazionale. Alfonso Montagnese & Claudio Neri, L’evoluzione della sicurezza nazionale italiana (Roma: Sistema per le Informazioni e la Sicurezza della Repubblica, 2016), 1-9, 10, 16-17. 11. Strategia Nazionale e Difesa in Italia: Considerazioni Conclusive Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 41-54. Va Settimana –Tecnologia e Trasformazione della Difesa: La Teoria della Rivoluzione negli Affari Militari 12. Dalla Sicurezza Nazionale alla Difesa: Il Quadro Strategico del Libro Bianco. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 1 e 2. 13. Difesa Nazionale: Le implicazioni per le Forze Armate secondo il Libro Bianco. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 3 e 4. 14. Le Origini e le Tecnologia della Rivoluzione negli Affari Militari IT (RMA-IT) Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War (Washington DC: Center for Strategic and Budgetary Assessment, 2004), 1-42 VIa Settimana – La prossima RMA? Munizionamento di Precisione, Reti integrate, Automazione e Intelligenza Artificiale. 15. La RMA-IT: il Futuro come Prologo? Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War, 42-68 16. L’era della robotica: Panoramica generale Robert O. Work and Shawn Brimley, 20YY Preparing for War in the Robotic Age (Washington DC: CNAS, 2014). 17. La rivoluzione digitale: Potere e conflitto nella dimensione Cyber. Joseph S. Nye, Cyber Power (Belfer Center for Science and International Affairs, Harvard Kennedy School). Jacquelyn Schneider, Digitally-Enabled Warfare: The Capability-Vulnerability Paradox (Washington DC: CNAS, 2016). VIIa Settimana – La Trasformazione delle Forze Armate Italiane: Il Programma FORZA NEC 18. I sistemi d’arma autonomi: tecnologia e implicazioni per il futuro dei conflitti Paul Scharre and Michael C. Horowitz, An Introduction to Autonomy in Weapons Systems (Washington DC: CNAS, 2015). 19. Il Programma FORZA NEC: Quadro NATO e Caratteristiche Generali ‘Le nuove esigenze militari e la Network Centric Warfare (NCW)’ in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 31-42. Tommaso de Zan, ‘L’Italia e il programma Forza NEC’, in Alessandro Marrone, Michele Nones e Alessandro R. Ungaro, Innovazione Tecnologica e Difesa: Forza NEC Nel Quadro Euro-Atlantico (Roma: IAI, 2015), 119-134. 20. La Trasformazione e il Futuro dell’Esercito ‘Il Caso Italiano’, in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 58-76. VIIIa Settimana – Tecnologia, Industria e Difesa in Italia: Passato, Presente e Futuro 21. La Trasformazione e il Futuro dell’Aeronautica e della Marina AAVV, Il ruolo dei velivoli da combattimento italiani nelle missioni internazionali: trend e necessità (Roma: IAI, 2014), 61-65, 83-110 AAVV, La Sicurezza nel Mediterraneo e l'Italia (Roma: IAI, 2014), 140-147. 22. Industria della Difesa, Potere e Politica Internazionale in Italia The European House Ambrosetti, La Filiera Italiana dell’Aerospazio della Difesa e della Sicurezza (Roma: Leonardo, 2018) 50-101. 23. L’Industria della Difesa Italiana: Panoramica Generale The European House Ambrosetti, La Filiera Italiana dell’Aerospazio della Difesa e della Sicurezza (Roma: Leonardo, 2018) 102-147. IXa Settimana – La dimensione Europea e della Difesa. 24. L’Unione Europea: Strategia Shared Vision, Common Action: A Global Strategy for the European Union’s Foreign And Security Policy (2016) 25. L’UE: Potere Militare AAVV, Protecting Europe: Meeting the EU’s Military Level of Ambition in the Context of Brexit (London: IISS, 2018). 26. L’UE e lo sviluppo del potere militare: Specificità (I) Vincent Boulanin, ‘Cyber Capabilities’, in Hugo Meijer & Marco Wyss, The Oxford Handbook of European Defence and Armed Forces (Oxford: Oxford UP, 2018), 760-779. Xa Settimana Presentazioni degli studenti XIa Settimana Presentazioni degli studenti Programma Studenti Frequentanti Tutti gli studenti frequentanti sono tenuti a partecipare a presentazioni di gruppo (il numero dei componenti varierà a seconda del numero di studenti iscritti al corso) sul tema “Gli USA, la Terza Offset Strategy e il Gap Transatlantico: Quale Futuro per la Difesa Europea?”. Attraverso una valutazione della traiettoria della politica di Difesa Europea, e concentrandosi in particolare su questioni di innovazione tecnologica, ricerca & sviluppo, e sviluppo di capacità, le presentazioni dovranno fornire risposte alle seguenti domande: 1. Quanto la traiettoria della politica di difesa UE può considerarsi simile al programma articolato nella 3OS? In quali aree e capacità le politiche di difesa USA e UE si assomigliano? In quali differiscono? 2. Data la attuale traiettoria della politica di difesa UE, il gap tecnologico-militare tra gli USA e gli stati UE membri della NATO è suscettibile di aumentare o ridursi? 3. La traiettoria della politica di Difesa UE, le capacità e le tecnologie identificate come prioritarie, rispondono in maniera adeguata ai quelli che sono le principali minacce che l’UE potrebbe trovarsi ad affrontare? Il docente fornirà agli studenti il materiale didattico necessario a strutturare le domande a cui le presentazioni dovranno rispondere, i gruppi dovranno tuttavia svolgere una ricerca autonoma delle fonti su cui basare la propria analisi, attingendo esclusivamente a documentazione e studi delle istituzioni europee, a studi e pubblicazioni della European Defense Agency e della RAND Europe. https://eda.europa.eu/info-hub/publications https://www.rand.org/randeurope/publications.html Le presentazioni verranno discusse con l’intera classe nelle ultime due settimane del corso. Tutti gli studenti frequentanti dovranno infine sostenere un esame orale sul resto del programma indicato. Per frequentanti si intendono gli studenti che hanno seguito almeno i 2/3 delle lezioni. Programma Non-Frequentanti Gli studenti non frequentanti dovranno presentare lo stesso programma dei frequentanti, compresa la parte speciale relativa alle presentazioni, più 3 relazioni periodiche durante il corso. Le relazioni periodiche devono sintetizzare i punti ritenuti più importanti delle parti di programma affrontate nelle settimane di riferimento. Di una lunghezza minima di 1000 massimo 1500 parole, devono essere inviate all'indirizzo email del docente il: 21 Ottobre: Letture settimana 1, 2, 3, 4. 23 Novembre: Letture settimana 5, 6, 7. 16 Dicembre : Letture settimana 8, 9, 10. Entro 16 Dicembre gli studenti non frequentanti dovranno inoltre presentare una relazione della lunghezza di 3500 parole sul tema delle policy presentations. Per il materiale didattico rivolgersi direttamente al docente via email
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8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810000 -
A SCELTA STUDENTE
(obiettivi)
Le attività autonomamente scelte dallo studente (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può scegliere tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 8 ECTS .
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8 | 64 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801903 -
IL POTERE NUCLEARE NEL SISTEMA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso si propone l'obiettivo fornire allo studente gli strumenti essenziali per comprendere la questione nucleare quale problema internazionale. In tal senso risulta anzitutto cruciale l'analisi di come lo sfruttamento dell'energia atomica si è evoluto a partire dagli anni '30 e di come abbia progressivamente acquisito una dimensione politica determinante, per il valore assoluto della capacità distruttiva del suo uso militare. Altrettanto importante da punto di vista politico-intenazionale è esaminare le ricadute dell'evoluzione della tecnologia legata al settore e dell'inevitabile diffusione delle relative conoscenze, nonché cercare di comprendere fino a che punto il nucleare abbia influenzato il pensiero dei teorici politici e militari.
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GALA MARILENA
(programma)
Il corso si compone di una prima parte - quasi i due terzi - di lezioni frontali durante le quali, anche in base al numero degli studenti presenti, saranno discussi alcuni documenti fondamentali per la storia del nucleare. La seconda parte è invece dedicata a una serie di presentazioni delle ricerche svolte dagli studenti, tutte accompagnate da discussioni collegiali. Le lezioni frontali sono volte ad offrire agli studenti gli strumenti necessari a comprendere le trasformazioni che la disponibilità di arsenali nucleari ha prodotto nel sistema internazionale a partire dall'inizio dell'era atomica. Sarà quindi sottolineato il cambiamento avvenuto nel concetto di potenza, quello intervenuto sul piano delle relazioni diplomatiche e della politica internazionale, nonché le conseguenze per la stabilità/instabilità del sistema nel suo complesso. Nella parte seminariale gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, saranno invece chiamati ad approfondire alcuni argomenti e a presentare in classe il lavoro fatto in modo che la questione trattata sia discussa da tutta la classe.
(testi)
T. C. REED AND D. B. STILLMAN, THE NUCLEAR EXPRESS. A POLITICAL HISTORY OF THE BOMB AND ITS PROLIFERATION, ZENITH PRESS, 2009
L. FREEDMAN, THE EVOLUTION OF NUCLEAR STRATEGY, THIRD EDITION, PALGRAVE, 2003. I CAPITOLI DA STUDIARE IN QUESTO CASO SONO I SEGUENTI: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 20, 21, 26, 27, 28 I NON FREQUENTANTI DOVRANNO AGGIUNGERE AI TESTI SOPRA INDICATI ANCHE: 1) JACK CARAVELLI, "BEYOND SAND AND OIL. THE NUCLEAR MIDDLE EAST", PRAEGER, 2011 2) DISPENSA SUL CONTROLLO DEGLI ARMAMENTI DISPONIBILE SUL SITO DI FACOLTA' ALLA PAGINA DEL DOCENTE Testi in italiano per studenti non frequentanti – testi abbinati (programma alternativo): – Giampaolo Valdevit, La guerra nucleare. Da Hiroshima alla difesa antimissile, Mursia, 2010 – Marilena Gala, Il paradosso nucleare. Il Limited Test Ban Treaty come primo passo verso la distensione, Polistampa, 2002 (se non reperibile in libreria o in internet, tale volume è presente nella biblioteca di facoltà in doppia copia) – Dal volume: L’atomica. Scienza, cultura, politica, (a cura di) Emilia Fiandra e Leopoldo Nuti, Franco Angeli, 2014, i seguenti gruppi di capitoli in alternativa fra loro (o l’uno o l’altro gruppo): I gruppo: da p. 37 a p. 80 + pp. 95-141; II gruppo: da p. 143 a p. 239. – dispensa disponibile presso la copisteria “Appunti” in via Chiabrera, 174, tel/fax: 0659605579 |
8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801928 -
TEORIE DEI CONFLITTI E PROCESSI DI PACE
(obiettivi)
Fornire conoscenze teoriche di base e metodologie di analisi per la comprensione dei processi conflittuali e di mantenimento e costruzione della pace, con particolare attenzione alle componenti sociali, culturali e istituzionali interne ed esterne coinvolte. Approfondire gli aspetti sociologici delle emergenze complesse, dello state failure, dei failed states. Analizzare le dinamiche alla base dei genocidi, delle pulizie etniche, dei crimini di genere.
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ROSATO VALERIA
(programma)
PROGRAMMA
(testi)
Il programma si compone di 4 sezioni: 1. Analisi delle diverse caratteristiche dei conflitti, delle loro fonti, delle dinamiche di escalation/ descalation e delle diverse tipologie di attori coinvolti. Teorie e modelli a confronto. 2. Comparazione tra strategie e metodi per la risoluzione/trasformazione dei conflitti, tra gli approcci dal basso e dall’alto; studio delle tecniche di mediazione e di negoziazione e degli approcci nonviolenti. 3. Approfondimento delle problematiche collegate alla costruzione e al mantenimento della pace; diversità di approccio tra peacebuilding e nation building; interventi internazionali in prospettiva top/down e bottom/up; approfondimento delle conseguenze inattese e degli ‘effetti perversi’ emergenti nei processi di pace; analisi dei problemi di sicurezza in situazioni post conflict 4. Approfondimento della ricostruzione del tessuto sociale: decostruzione del nemico, giustizia e riconciliazione. Inoltre, il corso ha analizzato in chiave critica i principali concetti e teorie sui conflitti, sulla pace e sulla sicurezza presentando i dibattiti in corso in questo campo di studi e ha socializzato gli studenti alla letteratura e ai linguaggi in argomento. Il corso si pone i seguenti obiettivi formativi: a) l’apprendimento e la comprensione dei conflitti del mondo contemporaneo in tutta la loro complessità e nelle rispettive differenze, degli attori principali e delle dinamiche interne ed esterne; b) l’apprendimento e la comprensione dei processi e delle trasformazioni istituzionali, politiche, sociali e culturali tipici delle cosiddette war-torn societies, delle caratteristiche e delle dinamiche del peacebuilding e del nationbuilding, dei relativi successi e fallimenti, considerati anche alla luce delle teorie sociologiche degli ‘effetti perversi’ e delle ‘conseguenze in-intenzionali’; c) la familiarizzazione con i principali teorie e metodi sulla trasformazione dei conflitti e sulla promozione della pace sia nelle diverse dimensioni macro/meso/ micro e nei differenti approcci dall’alto (a livello statale e delle organizzazioni intergovernative) e dal basso (a livello di società civile e mobilitazioni transnazionali); d) l’identificazione delle principali poste in gioco quali il contenimento/azzeramento della violenza, la sicurezza umana, i diritti umani, la riabilitazione post-traumatica delle collettività e dei sistemi sociali, i metodi non violenti di gestione delle controversie e dei conflitti. TESTI ADOTTATI
PROGRAMMA PER FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) LAVORI DI GRUPPO (INFORMAZIONI E BIBLIOGRAFIA DURANTE IL CORSO) PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) MARIA LUISA MANISCALCO (A CURA DI), SAHEL IN MOVIMENTO. NUOVE SOGGETTIVITÀ SOCIOPOLITICHE TRA GLOBALE E LOCALE. L''HARMATTAN ITALIA EDITORE, 2015. LETTURE FACOLTATIVE CONSIGLIATE: 1) VALERIA ROSATO, CONFLITTI ‘CAMALEONTICI’. IL CONFLITTO COLOMBIANO TRA XX E XXI SECOLO, FRANCO ANGELI, MILANO, 2010 (E-BOOK ACQUISTABILE DAL SITO DELL’EDITORE); 2) VALERIA ROSATO, “Hybrid orders’ between terrorism and organized crime. The case of Al Qaeda in the Islamic Maghreb”, African Security, Taylor&Francis, vol. 9. Issue 2; 3) PACELLI (A CURA DI), LE GUERRE E I SOCIOLOGI, FRANCO ANGELI, 2015; 4) MANISCALCO, PELLIZZARI (A CURA DI), DELIRI CULTURALI, L'HARMATTAN, 2016; 5) ORSINI A., ISIS, RIZZOLI, 2016. |
8 | SPS/07 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801506 -
STORIA DELL'EUROPA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Scopo principale del corso è fornire una preparazione avanzata sulla storia dell’Europa contemporanea, sulle sue trasformazioni politiche, economiche, sociali, culturali, dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi.
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CECI GIOVANNI MARIO
(programma)
Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali tratti della storia dell’Europa contemporanea dal 1945 ad oggi; la seconda, a carattere specialistico, sul terrorismo in Europa dagli anni Sessanta a oggi.
(testi)
I PARTE (4 CFU) Storia dell’Europa dal 1945 ad oggi Contenuti: 1. Dalla guerra alla guerra fredda 2. La democrazia contrastata: Francia, Italia e Germania Ovest 3. L’apogeo del sistema staliniano oltre la cortina di ferro 4. Il boom economico e il Welfare State 5. Le trasformazioni della politica in Europa occidentale tra anni Cinquanta e anni Sessanta 6. Gli anni di Chruščëv 7. La fine degli imperi europei 8. Il gollismo in Francia e il centro-sinistra in Italia 9. L’Europa in crisi: gli anni Settanta 10. L’Europa dell’Est dopo il 1968 11. La democratizzazione dell’Europa meridionale (Spagna, Portogallo, Grecia) 12. L’era Thatcher 13. La caduta del Muro e la fine della guerra fredda 14. La crisi jugoslava 15. L’Europa dell’integrazione e dell’immigrazione. II PARTE (4 CFU) Il terrorismo in Europa dagli anni Sessanta a oggi Contenuti: 1. Che cos’è il terrorismo 2. Le principali ondate nella storia del terrorismo moderno 3. Il terrorismo di matrice nazionalista e separatista in Europa: il caso dell’ETA e dell’IRA 4. I caratteri generali del terrorismo ideologico in Europa 5. Il terrorismo ideologico in Italia, Germania e Francia 6. Le origini del terrorismo di sinistra in Europa occidentale: il Sessantotto, la violenza, il terrorismo 7. Le memorie dei terroristi 8. Interpretazioni del terrorismo ideologico europeo 9. Il terrorismo di matrice religiosa dagli anni Settanta a oggi. 10 Le risposte al terrorismo: il caso delle democrazie europee La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, anche con l’ausilio di fotografie e filmati. La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 4000 parole nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle interpretazioni e delle analisi discusse durante il seminario. Solo per gli studenti frequentanti, la valutazione relativa alla prima parte del corso potrà avere la forma di un esonero scritto. Quanto alla parte seminariale, il voto su questa parte (che farà media con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 30 %; TESINA FINALE: 50%; PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 20%. Testi per i frequentanti
- William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci, 2003 - Materiali assegnati dal docente Testi per i non frequentanti 1. William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci, 2003 2. Isabelle Sommier, La violenza rivoluzionaria: le esperienze di lotta armata in Francia, Germania, Giappone, Italia e Stati Uniti, Roma, Deriveapprodi, 2009 3. Un libro a scelta tra: • P. Acanfora, Miti e ideologia nella politica estera DC: nazione, Europa e comunità atlantica (1943-1954), Bologna, Il Mulino, 2013 • R. Brizzi e M. Marchi, Charles De Gaulle, Bologna, Il Mulino, 2008 • G.M. Ceci, Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito, Roma, Carocci, 2013 • M. Di Donato, I comunisti italiani e la sinistra europea: il PCI e i rapporti con le socialdemocrazie (1964-1984), Roma, Carocci, 2015 • V. Lomellini, Les Relations Dangereuses: French Socialists, Communists and the Human Rights Issue in the Soviet Bloc, Bruxelles, Peter Lang, 2012 |
8 | M-STO/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810010 -
EUROPEAN UNION INTERNAL MARKET LAW
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti utili per comprendere il contesto normativo e il funzionamento pratico del mercato interno dell’Unione europea e delle quattro libertà economiche fondamentali (libera circolazione delle merci, dei lavoratori, dei servizi e dei capitali).
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8 | IUS/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801913 -
POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Questo corso offre allo studente un panorama completo del percorso compiuto dall’Europa verso l’integrazione economica orizzontale e verticale, oltre che dei costi e dei benefici delle unioni monetarie e del contemperamento degli obiettivi e degli strumenti della politica economica e finanziaria degli stati membri e delle unioni monetarie. Il corso è finalizzato all’analisi dei modelli che generano le crisi finanziarie e le scelte pubbliche sui temi esplicitati nei Trattati, nel Patto di Stabilità e Crescita e nelle loro riforme oltre che di quelle che dominano l'odierno dibattito politico ed economico in Europa e nel mondo.
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MAGAZZINO COSIMO
(programma)
PARTE 1: ECONOMIA DELL’UNIONE MONETARIA
(testi)
Costi di una moneta comune La teoria delle Aree Valutarie Ottimali (AVO) e le sue critiche Benefici di una moneta comune Costi e benefici a confronto La fragilità delle unioni monetarie incomplete Come completare un’unione monetaria La transizione verso un’unione monetaria La Banca Centrale Europea (BCE) La politica monetaria nell’Eurozona Politiche di bilancio nelle unioni monetarie L’euro e i mercati finanziari PARTE 2: APPROFONDIMENTI De Grauwe P., Economia dell’unione monetaria, il Mulino, 2019
Un libro a scelta tra i seguenti: • Alesina A., Favero C., Giavazzi F., Austerità, Rizzoli, 2019 • Acocella N., L’unione economica e monetaria europea, Carocci, 2019 • Bini Smaghi L., Morire di austerità, il Mulino, 2013 • Bini Smaghi L., 33 false verità sull’Europa, il Mulino, 2014 • Cesaratto S., Chi non rispetta le regole?, Imprimatur, 2018 • De Romanis V., L’austerità fa crescere, Marsilio, 2017 • Piga G., L’interregno, Hoepli, 2020 • Pittaluga G.B., Cama G., Banche centrali e democrazia, Hoepli, 2004 • Stagnaro C. (a cura di), Cosa succede se usciamo dall’euro?, IBL Libri, 2018 |
8 | SECS-P/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801540 -
PROCESSI DI DEMOCRATIZZAZIONE
(obiettivi)
Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della "terza ondata". Fornisce inoltre le conoscenze relative alle condizioni che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno determinato le differenze negli esiti.
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Erogato presso
21801540 PROCESSI DI DEMOCRATIZZAZIONE in Relazioni internazionali LM-52 N0 PISCIOTTA BARBARA
(programma)
Il corso è suddiviso in due parti. La prima fornisce il framework teorico dei processi di transizione e analizza il dibattito scientifico relativo all'instaurazione e al consolidamento dei regimi democratici. La seconda parte focalizza l'attenzione sulla dimensione empirica dei processi di democratizzazione con particolare riferimento alle peculiari dinamiche e all'impatto giocato dalle eredità dei precedenti regimi non democratici in Europa meridionale e centro-orientale durante la Terza ondata.
(testi)
P. Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Laterza, Roma-Bari 2009.
P. Grilli di Cortona e O. Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso del passato nella costruzione della democrazia, Il Mulino, Bologna 2011. |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810016 -
THEORY OF HUMAN RIGHTS
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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MAIOLO FRANCESCO
(programma)
La locuzione “diritti umani” denota un campo d'azione e un ampio ambito di studi di carattere interdisciplinare. Nella prima prospettiva, i diritti umani sono generalmente esprimono degli standard minimi di condotta a cui uno Stato deve attenersi nel relazionarsi alle persone sulle quali esercita la propria giurisdizione. Dalla fine della seconda guerra mondiale, su scala internazionale un certo numero di convenzioni, accordi, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa sono stati promulgati con l’indicazione di quali diritti ascrivibili agli individui sono da ritenersi fondamentali. Notevoli sforzi sono stati compiuti al fine di assicurare la migliore e più estesa tutela possibile in questo ambito. La tal cosa ha portato alla creazione di un sistema di giurisdizione virtualmente globale e a livelli multipli con l’istituzione di appositi tribunali internazionali. Anche se molti vedono i diritti umani come una costruzione occidentale, culturalmente di parte, basata su una concezione astratta e atomistica dell'individuo, l'idea che uno Stato promuova e compia atti crudeli e degradanti ripugna un numero crescente di persone a livello globale. Nella seconda prospettiva, si è ripetuto che i diritti umani, da un punto di vista descrittivo, sono poteri o proprietà appartenenti a tutti gli esseri umani in virtù della loro condizione di esseri umani. Che tutti gli esseri umani debbano poter godere di determinati diritti fondamentali è vista come una questione di giustizia globale. Oggi non solo le teorie dei diritti umani, che si preoccupano di fornire criteri per l’azione, ma anche le teorie sui diritti umani, che si preoccupano di questioni di natura fondazionale, sembrano essere in concorrenza tra loro. Il corso si concentra sulla teoria dell'autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia di Axel Honneth. Vi è un accordo generale sul fatto che le società liberal-democratiche si basano su principi normativi, che richiedono disposizioni legali per garantire che i governi non violino i diritti fondamentali degli individui. Tuttavia, in parte a causa della complessità dei processi globali di integrazione, deregolamentazione e riforma, in parte a causa dell'influenza della critica anti-fondazionale (decostruzione; postmodernismo; relativismo), questi principi sembrano aver perso molto della loro originaria forza prescrittiva. Contro coloro che hanno affermato che tale problema è dovuto ad uno sfasamento tra indagine filosofica e applicazione pratica, Honneth ha sostenuto che più di tempi lunghi, c’è bisogno di ravvivare la speranza e la persistenza necessari alla trasformazione dei principi di libertà e giustizia in linee guida per l'azione politica. A suo avviso, i principi normativi alla base del discorso sui diritti umani sono formulati in un modo che ci impedisce di derivare linee guida per l'azione politica. In particolare, il corso esaminerà il modello di ricostruzione normativa che Honneth ha teorizzato sulla base di presupposti hegeliani allo scopo di situare la propria teoria della giustizia come riconoscimento nell'ambito dell’analisi di una varietà di istanze e pratiche istituzionali storicamente determinate che incarnano affermazioni esistenzialmente significative.
(testi)
CONTENUTO DEL PROGRAMMA PARTE I – Background storico, approcci metodologici, prospettive e problematiche - Introduzione al corso; diritti umani nella prospettiva teorica; analisi ontologica ed epistemologica - Libertà, giustizia come equità ed etica del discorso. Rawls, Habermas e le sfide della critica anti-fondazionalista - Identità, autenticità, riconoscimento, e alterità PARTE II – Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia in Axel Honneth - Situare Honneth: le radici hegeliane e la “fabbrica sociale” della giustizia - Le lotte per il riconoscimento e la grammatica morale dei conflitti sociali - Il diritto alla libertà e la fondazione sociale dell’etica democratica - Le ragioni per l’esistenza della libertà giuridica e morale e le loro patologie - La libertà sociale e i tre registri del “Noi” nelle relazioni sociali - Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento, giustizia e libero mercato: la sfera dei consumi, il mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale - Il “Noi” nella formazione della volontà democratica; auto-realizzazione organizzata: i paradossi dell’individualizzazione - La “negatività” sociale; riconoscimento e ideologia Il corso è impartito in lingua inglese. • Honneth, A., Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica, trad. C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015
• Maiolo, F., Honneth’s Theory of Recognition (di prossima pubblicazione: Apeiron Editori) |
8 | SPS/01 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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