Corso di laurea: Scienze infermieristiche e ostetriche
A.A. 2012/2013
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati in Scienze infermieristiche e ostetriche devono dimostrare conoscenza e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate alla laurea di primo livello.
In particolare devono:
- possedere conoscenze e capacità che estendono e rafforzano i contenuti, i modelli teorici interpretativi, i metodi operativi e di ricerca propri delle scienze infermieristiche e ostetriche acquisiti nel primo ciclo;
- comprendere fenomeni e problemi complessi in campo sanitario, di interesse della professione infermieristica e ostetrica, collocandoli nel più ampio scenario demografico-epidemiologico, socio-culturale e politico-istituzionale;
- comprendere i processi assistenziali infermieristici e ostetrici, organizzativi, educativi, connessi all'evoluzione dei problemi di salute della popolazione, al funzionamento dei sistemi sanitari e sociali e dei percorsi di professionalizzazione specifici;
- comprendere l'evoluzione storico-filosofica dei rispettivi ambiti disciplinari al fine di analizzarli criticamente;
- possedere le conoscenze e le abilità per comprendere i processi lavorativi delle organizzazioni sanitarie, le strategie di gestione del personale, i sistemi di valutazione e di accreditamento professionale al fine di promuovere nei servizi l'integrazione dei team infermieristici e ostetrici con gli altri professionisti per il raggiungimento di prestazioni sicure, efficaci, efficienti, rilevanti, sensibili alla cultura, documentati in modo appropriato e forniti da personale competente;
- possedere conoscenze e abilità per creare un ambiente professionale che promuova l'eccellenza della pratica infermieristica e ostetrica , che crei un clima di comunicazione efficace, che promuova la presa di decisioni, la responsabilità e l'autonomia dei professionisti;
- possedere le conoscenze e le abilità per creare un ambiente di apprendimento efficace sia formale che nei laboratori e nel contesto clinico; implementare diverse strategie di insegnamento motivate da teorie educative e pratiche basate sulle evidenze;
- possedere le conoscenze per sviluppare profili di competenze, formulare obiettivi di apprendimento, selezionare attività di apprendimento appropriate, progettare curriculum di base, e implementarli sulla base dei principi e delle teorie educative, revisionare i curricula sulla base delle tendenze attuali della società e dell'assistenza.
Le conoscenze e capacità di comprensione sopraelencate verranno apprese tramite la frequenza alle lezioni frontali, esercitazioni, seminari, studio personale guidato e autonomo.
La verifica di tali conoscenze e competenze vengono verificate attraverso attività didattiche e pratiche, sia scritte che orali, individuali o a piccoli gruppi.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che siano siano capaci di:
• dimostrare un approccio applicativo delle conoscenze e delle capacità di comprensione acquisite e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi, anche interdisciplinari connessi al proprio settore di studio;
• esercitare le competenze cliniche necessarie ad affrontare i problemi di salute della popolazione e della loro cura, utilizzando le esperienze culturali specifiche in modo adeguato per ideare e sostenere argomentazioni e per risolvere problemi, anche complessi, propri dell'ambito di studio, con particolare attenzione alle problematiche organizzative e gestionali delle professioni infermieristiche generali, cliniche, pediatriche e ostetrice, con padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario.
Tali competenze verranno raggiunte attraverso l'attenzione agli aspetti applicativi dei diversi insegnamenti e attraverso momenti esercitativi volti a sviluppare la capacità di approccio individuale ai problemi applicativi e professionali.
In particolare, per quanto attiene alla Salute delle Popolazioni e ai Sistemi Sanitari, il laureato magistrale dovrà essere in grado di:
- analizzare politiche rilevanti per fornire assistenza sanitaria, comprendere e utilizzare leggi e regolamenti per assicurare la qualità dell'assistenza ai pazienti, valutare le tendenze e le questioni socioeconomiche e di politica sanitaria sia a livello locale, statale che internazionale; prendere decisioni di alta qualità e costo efficaci nell'uso delle risorse per l'assistenza e la formazione.
- analizzare le principali questioni etiche e le modalità con cui queste possono influenzare l'assistenza, valutare eticamente la presa di decisione sia da un punto di vista personale che dell'organizzazione e comprendere come queste due dimensioni possono creare conflitto di interessi ; assumersi la responsabilità della qualità della propria pratica professionale.
- utilizzare in modo appropriato le teorie infermieristiche e ostetriche e quelle provenienti da campi affini per fornire una leadership e/o una formazione efficace e innovativa.
- creare ambienti clinici e formativi centrati sulla persona la sua famiglia nel rispetto delle diversità culturali e dei diversi stili relazionali e di apprendimento.
- agire come modello professionale fornendo consulenza a studenti, colleghi e utenti.
- applicare le teorie sulla leadership e sul management per sviluppare alleanze collaborative tra le diverse professioni sanitarie nel proprio contesto lavorativo.
- sviluppare una pratica basata sulle evidenze utilizzando la ricerca per introdurre cambiamenti e migliorare la pratica.
Pertanto i laureati in "Scienze infermieristiche e ostetriche" devono sapere:
- applicare appropriatamente le loro conoscenze nella organizzazione, gestione e spesa delle strutture sanitarie;
- verificare l'applicazione dei risultati della attività di ricerca in funzione del miglioramento della qualità dell'assistenza;
- applicare i metodi di analisi costi/efficaci; costi/benefici e metodi di controllo della qualità;
- operare nel rispetto delle norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria, nonche delle norme deontologiche e di responsabilità professionale;
- gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i pocessi di integrazione multiprofessionale.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite viene acquisita attraverso attività guidate in ospedale e sul territorio, soprattutto con approcci interdisciplinari.
Tali capacità vengono valutate attraverso prove d'esame, articolate - oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto - anche in una sequenza di items, prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a risposta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite, nonché nella redazione di elaborati scritti su temi assegnati.
Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che abbiano perseguito la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Lo studente dovrà, altresì, aver maturato consapevolezza della propria responsabilità sociale, collegata alla propria professione, e consolidato la capacità di acquisire un autonomo giudizio, integrando le conoscenze stesse nel gestire problemi complessi o per formulare giudizi autonomi anche sulla base di informazioni essenziali, limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, con particolare riferimento a problematiche inerenti l'ambito clinico-assistenziale, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze.
Ai fini dell'acquisizione della capacità di pensiero critico e attitudine alla ricerca scientifica, gli studenti devono essere in grado di:
• dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento potenzialmente orientato alla ricerca;
• formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ("problem solving") e ricercare autonomamente la migliore evidenza scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita;
• dimostrare capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
• rispondere con impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri limiti;
• rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro, coordinandosi con diverse figure professionali che operano sul territorio per l'elaborazione di progetti di intervento integrati;
• saper realizzare un progetto di ricerca e di intervento nell'ambito delle professioni sanitarie clinico assistenziali;
• attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale;
• programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività, per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
L'autonomia di giudizio sarà stimolata e sviluppata durante tutto il corso di studi, sia mediante dei momenti di tirocinio guidato, collegato a differenti insegnamenti, con la frequenza delle attività formative caratterizzanti, sia in ambiti professionalizzati ed in ambiti disciplinari affini ed integrativi, specifici della classe, che in altri ambiti disciplinari ed attraverso una continua discussione critica di case histories, sia, soprattutto, nell'ambito dell'elaborazione della tesi di laurea, dove verrà richiesto agli studenti di elaborare un'interpretazione personale di dati raccolti in situazioni complesse, anche discutendo ipotesi alternative, secondo modelli presenti in letteratura o da loro stessi proposti sotto la guida di un relatore.
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene valutata mediante stesura di progetti individuali o a piccoli gruppi e discussioni simulate.Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che sappiano:
- comunicare in modo chiaro ed articolato, sia oralmente che in forma scritta privo di ambiguità, informazioni, idee, problemi e soluzioni e le conclusioni di ragionamenti relativi alle specifiche competenze applicate in particolare nell'ambito clinico-assistenziale, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese ad interlocutori specialisti e non specialisti;
- comunicare con le diverse figure professionali che lavorano in altri ambiti sanitari, utilizzando un linguaggio comune derivato dall'approccio interdisciplinare.
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con strutture, pazienti e comunità;
- riassumere e presentare in modo efficace l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
- condurre colloqui interpersonali con utenti e con operatori, esercitando adeguata capacità di ascolto, adattandoli ai contesti, alla natura dei problemi affrontati e agli obiettivi da raggiungere;
- esporre il proprio pensiero, in forma scritta e orale, in modo argomentato e con un linguaggio adeguato a diversi interlocutori e contesti;
- condurre relazioni negoziali con efficacia comunicativa, rigore metodologico e argomentazioni convincenti;
- condurre gruppi di lavoro e riunioni esercitando una leadership adeguata;
- interagire in modo appropriato con altri professionisti nella progettazione e realizzazione di interventi multiprofessionali;
- gestire e risolvere conflitti;
- gestire relazioni educative rivolte alla popolazione assistita, al personale e a studenti ai vari livelli;
- rielaborare i principi e le tecniche della relazione di aiuto ad un livello più avanzato per essere in grado di fornire ai colleghi consulenza per situazioni relazionali complesse;
- agire da mentor per formare e sviluppare competenze negli aspiranti leader in ambito clinico – organizzativo;
- adottare stili manageriali supportivi per sostenere i collaboratori nella conduzione di progetti, nell'insegnamento e nella supervisione, nella negoziazione, nella risoluzione di conflitti e nel counselling.
Tali abilità comunicative miglioreranno le possibilità di inserimento del laureato magistrale in vari ambiti professionali.
L'apprendimento delle abilità comunicative scritte e orali, anche in lingua inglese, sarà sviluppato attraverso attività di laboratorio, discussione di casi e di situazioni relazionali esemplari in sottogruppi e con presentazioni in sessioni plenarie.
Tirocinio con esperienze supervisionate da tutor esperti in diversi contesti con sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze relazionali con l'utenza e con l'equipe in strutture sanitarie semplici e complesse.
La verifica di tali abilità avviene nella forma di seminari alla fine di un periodo di tirocinio professionalizzante durante i quali i laureati magistrali devono elaborare una dissertazione scritta, successivamente presentata in forma orale.
Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo (autoapprendimento ed autoaggiornamento), con l'acquisizione di conoscenze metodologiche, per migliorare le competenze avanzate nei campi di interesse specifici, aggiornare continuamente le competenze professionali e valutare l'efficacia degli interventi in ambito clinico-assistenziale, di tutela e di promozione della salute, anche mediante l'analisi critica della letteratura scientifica.
Il laureato magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche al termine del percorso formativo deve avere acquisito capacità di:
- Valutare la propria performance sulla base degli standard di pratica professionale e di criteri organizzativi identificando con continuità i propri bisogni educativi in rapporto alla natura e alla complessità dei problemi da affrontare e delle strategie progettuali e operative da gestire, al fine di realizzare il proprio piano di miglioramento professionale;
- adottare autonomamente efficaci strategie per continuare ad apprendere, in modo formale e informale, lungo tutto l'arco della vita professionale anche attraverso ulteriori percorsi di formazione;
- utilizzare sistemi informatici, software e database completi per raccogliere, organizzare e catalogare le informazioni; identificare un problema, effettuare una revisione della letteratura sull'argomento, analizzare criticamente il problema e la conoscenze attuali, sviluppare una strategia per applicare la ricerca nella pratica, facilitare la disseminazione dei risultati della ricerca.
Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione individuale di progetti, all'attività svolta in preparazione della tesi.
La verifica di queste capacità avviene, nell'ambito di laboratori specifici, attraverso la valutazione della capacità di interrogare banche dati, di accedere ad una bibliografia internazionale sui temi proposti nell'ambito della didattica e di illustrare gli aspetti di novità introdotti dalla ricerca scientifica; di individuare quali problematiche, nei diversi settori di competenza, pongano ulteriori interrogativi allo sviluppo della ricerca e in quali direzioni.
Requisiti di ammissione
Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche i candidati che sono in possesso del diploma di laurea di primo livello di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art.
6, comma 2, D.M.
22 ottobre 2004, n.270), che si sono qualificati in posizione utile all'esame di ammissione.
I Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso sono i seguenti:
• Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
• Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o).
L'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche è a numero programmato.
Trattandosi di un Corso di Laurea altamente specialistico, in cui è prevista la frequenza di laboratori e reparti ospedalieri, per l'accesso si procederà ad un concorso selettivo mediante una prova scritta.
Il Regolamento Didattico del corso di studio indica il numero di CFU richiesto per ogni SSD indispensabile per l'accesso al corso.
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)Prova finale
Per essere ammesso a sostenere la prova finale (Esame di Laurea), lo Studente deve aver regolarmente frequentato, per il monte ore complessivo previsto, i singoli corsi integrati, aver superato tutti gli esami di profitto previsti, aver effettuato, con positiva valutazione, tutti i tirocini formativi e gli stages previsti.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, nel contesto clinico-assistenziale, viene discussa davanti alla Commissione, possibilmente con un supporto informatico.
Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell'acquisizione delle abilità di analisi, progettazione, gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione in ambito clinico- assistenziale, con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.(DM 270/04, art 11, comma 3-d)Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Gli sbocchi professionali dei laureati magistrali in Scienze infermieristiche e ostetriche, fermo restando la formazione professionale acquisita con il conseguimento del titolo di primo livello, differentemente statuita per le due diverse figure professionali che insistono sul Corso di Studi, sono rappresentati dalla dirigenza nelle strutture sanitarie [organizzazione/supervisione delle strutture ed erogazione dei servizi in un ottica di efficacia], dalla formazione permanente, dalla ricerca nell'ambito di competenza.
Al termine del percorso formativo i laureati magistrali in Scienze infermieristiche ed ostetriche sono, infatti, in possesso di conoscenze teorico pratiche ed hanno acquisito abilità manageriali in termini di analisi, progettazione, verifica di efficacia ed efficienza, abilità comunicative nella gestione routinaria e in emergenza.
I laureati in Scienze infermieristiche e ostetriche svolgono la loro attività professionale o come libero-professionisti o come dipendenti in strutture sanitarie pubbliche, private o accrediatte, nel territorio e nell'assistenza domiciliare.
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite il sistema informativo di ateneo, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Secondo semestre
Secondo anno
Primo semestre
Secondo semestre