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21801875 -
COMPARAZIONE GIURIDICA E UNIFORMAZIONE DEL DIRITTO
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare i temi e problemi di ordine comparativo relativi alla convergenza-armonizzazione tra ordinamenti giuridici al livello globale e regionale, nonché i metodi e problemi operativi di realizzazione del diritto uniforme. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza teorico-funzionale della comparazione giuridica, insieme esaminando i profili storico- istituzionali dell’uniformazione internazionale del diritto, per concentrasi sull’analisi di modelli di diritto uniforme, attraverso anche la discussione di testi e materiali e l’esemplificazione normativa e casistica.
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Erogato presso
21801875 COMPARAZIONE GIURIDICA E UNIFORMAZIONE DEL DIRITTO in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE RICCI ILARIA
( programma)
Il corso intende fornire agli studenti gli elementi di base della comparazione giuridica e della uniformazione del diritto nell’ambito del processo di integrazione dell’Unione Europea e nel contesto giuridico internazionale.
Il corso è suddiviso in due parti. Nella prima parte di affrontano le questioni teoriche e metodologiche relative alla comparazione giuridica e alla uniformazione del diritto; nella seconda parte si esaminano ambiti specifici di applicazione dello studio comparativo del diritto e della tecnica di unificazione del diritto.
Prima parte: La comparazione giuridica quale metodo di studio e di conoscenza del diritto. La comparazione giuridica quale fenomeno di natura socio-culturale e tecnico-professionale. Le origini moderne del diritto comparato e la nozione di ordinamento aperto. L’interpretazione giuridica: il ruolo della giurisprudenza e della dottrina. La uniformazione del diritto questioni metodologiche e teoriche. Uniformazione del diritto e formazione del diritto dell’Unione Europea. Uniformazione del diritto, cittadinanza europea e diritti fondamentali. Tecniche e modelli di uniformazione del diritto.
Seconda parte Il concetto di diritto e i vari “tipi” di diritto. Le forme storiche di proprietà nella cultura giuridica europea. I diritti di proprietà intellettuale. Il diritto contrattuale europeo. La circolazione dei beni e dei servizi. L’esperienza giuridica del mondo tradizionale cinese.
( testi)
Materiali del corso:
(i) MOCCIA L., Comparazione giuridica e prospettive di studio del diritto, Wolters Kluwer- Cedam, 2016; (ii) BONELL M.J., Comparazione giuridica e unificazione del diritto, in Aa. Vv., Diritto privato comparato. Istituti e problemi, Laterza, Roma-Bari, 2008, pagg.3–30.
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IUS/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801913 -
POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso offre allo studente un panorama completo del percorso compiuto dall’Europa verso l’integrazione economica orizzontale e verticale, oltre che dei costi e dei benefici delle unioni monetarie e del contemperamento degli obiettivi e degli strumenti della politica economica e finanziaria degli stati membri e delle unioni monetarie. Il corso è finalizzato all’analisi dei modelli che generano le crisi finanziarie e le scelte pubbliche sui temi esplicitati nei Trattati, nel Patto di Stabilità e Crescita e nelle loro riforme oltre che di quelle che dominano l'odierno dibattito politico ed economico in Europa e nel mondo. Il corso si articola in due moduli, ciascuno di 4 CFU, legati dalla finalità di esaminare, una volta attuata l’eliminazione delle barriere commerciali, gli elementi necessari per la definizione di nuove regole nei rapporti di politica economica tra gli Stati sovrani membri dell’Unione Europea e tra questa regione planetaria con il resto del mondo.
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Erogato presso
21801991 POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LM-63 N0 ROMAGNOLI GIAN CESARE
( programma)
ARTICOLAZIONE DELL'INSEGNAMENTO
IL CORSO SI ARTICOLA INFORMALMENTE IN DUE MODULI, IL PRIMO DI 4 E IL SECONDO DI 3-4 CFU, A SECONDA DEL CORSO DI LAUREA DI APPARTENENZA. ESSI SONO LEGATI DALLA FINALITÀ DI ESAMINARE I PROCESSI DI INTEGRAZIONE ECONOMICA E MONETARIA ATTRAVERSO L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE COMMERCIALI, LA FORMAZIONE DI AREE VALUTARIE REGIONALI, L'AZIONE DELLE ISTITUZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI. VENGONO ANALIZZATI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA DEFINIZIONE DI NUOVE REGOLE NEI RAPPORTI DI POLITICA ECONOMICA TRA GLI STATI SOVRANI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA E TRA QUESTA REGIONE PLANETARIA E IL RESTO DEL MONDO.
IL PRIMO MODULO TRATTA LE DIVERSE FASI DEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE ECONOMICA ATTUATO DALLE ISTITUZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI ALL'INTERNO DEI DIVERSI SISTEMI MONETARI INTERNAZIONALI E I COSTI E I BENEFICI DELLE UNIONI MONETARIE COMPLETE E INCOMPLETE NEL CONTESTO DELLA TEORIA DELLE AREE VALUTARIE OTTIMALI.
IL SECONDO MODULO TRATTA I PROBLEMI DELLA TRANSIZIONE VERSO UN'UNIONE MONETARIA COMPLETA E IL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE MACRO MONETARIE E FISCALI NELLE UNIONI MONETARIE FINALIZZATO ALLA STABILITÀ MONETARIA, ALLA STABILITÀ FINANZIARIA, ALL'INTEGRAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI, AL CONTROLLO DEL CICLO ECONOMICO INTERNAZIONALE. IL CORSO DA 8 CFU INCLUDE L'INTRODUZIONE DEL RAPPORTO CESIFO ON THE EUROPEAN ECONOMY.
( testi)
TESTI D'ESAME:
- APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER I FREQUENTANTI E ALTRI SAGGI PER I NON FREQUENTANTI.
- PER TUTTI: P. DE GRAUWE - "ECONOMIA DELL’UNIONE MONETARIA", IL MULINO, BOLOGNA, 2016. - Le lezioni integrative di Roberto Fantozzi sulla "Nuova governance economica europea". Le slides sono sui miei materiali didattici.
QUANTO AL PRIMO MODULO: - PER I FREQUENTANTI, GLI APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI E, PER I NON FREQUENTANTI, IL SAGGIO DI G. C. ROMAGNOLI "IL SISTEMA ECONOMICO E MONETARIO INTERNAZIONALE. IL CASO DELLA CINA. QUESTO SAGGIO SI TROVA TRA I MATERIALI DIDATTICI DEL DOCENTE.
- I CAPP. 1-3 DEL TESTO DI DE GRAUWE.
QUANTO AL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 7 CFU, I CAPP. 4-11 DI DE GRAUWE E IL MATERIALE CHE RIGUARDA LA DIDATTICA INTEGRATIVA E I SEMINARI SULLA NUOVA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA CHE SI TROVA SUI MATERIALI DIDATTICI DEL DOCENTE. PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 8 CFU, OLTRE A QUANTO DETTO SOPRA, ANCHE IL SAGGIO DI G.C. ROMAGNOLI, "L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: UNA REALTA' TRA CRISI E SUCCESSI", IN O. MARZOVILLA E G.C. ROMAGNOLI (A CURA DI), L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: REALTA' IN CRISI E MODELLO DI INTEGRAZIONE MONETARIA INTERNAZIONALE, FRANCOANGELI, MILANO, PP. 15-67. LETTURA CONSIGLIATA PER TUTTI: EAAG - CESIFO, SUMMARY DEL "REPORT ON THE EUROPEAN ECONOMY 2017", MONACO, 2018. IL SOMMARIO DEL RAPPORTO DELL'ANNO IN CORSO SI PUÒ SCARICARE DAL SITO SEGUENTE: HTTP://WWW.CESIFO-GROUP.DE/PORTAL/PAGE/PORTAL/IFOHOME/B-POLITIK/70EEAGREPORT OPPURE DA INTERNET ATTRAVERSO IL TITOLO.
PER GLI STUDENTI DEGLI ORDINAMENTI PREVIGENTI CHE DEVONO SOSTENERE 6 CFU:
TESTI D'ESAME:
P. DE GRAUWE, ECONOMIA DELL'UNIONE MONETARIA, IL MULINO, BOLOGNA 2010, CAPP.1-11.
N. ACOCELLA, POLITICA ECONOMICA E STRATEGIE AZIENDALI, CAROCCI EDITORE, ROMA, 2011 CAPP. 16 E 17 PER IL CORSO DA 7 CFU CUI SIAGGIUNGONO I CAPP. 18, 19 E 20 PER IL CORSO DA 8 CFU.
LETTURA CONSIGLIATA:
IL RAPPORTO CESIFO SUDDETTO.
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico OBBLIGATORI I ANNO A SCELTA TRA - (visualizza)
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LINGUA A SCELTA - (visualizza)
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21801879 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso si suddividono in due moduli; il primo, a partire dalle competenze linguistica e comunicativa (pre)acquisite, si orienta al conseguimento della comprensione e produzione di testi in campo fraseologico e paremiologico settoriale (politico, giuridico, amministrativo, economico). Il secondo modulo è incentrato sulle tematiche diatopiche della lingua spagnola con un complessivo approfondimento degli aspetti culturali e istituzionali dei paesi ispanoamericani.
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Erogato presso
21801879 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MESSINA FAJARDO LUISA
( programma)
Il corso si divide in due moduli: il Modulo I (Linguaggi settoriali) riguarda un approfondimento dello studio dei linguaggi e della fraseologia di uso settoriale in un’ottica comunicativa e culturale; il Modulo II (il linguaggio politico) l’analisi dei discorsi politici.
Contenuti del Corso
Modulo I: Linguaggi settoriali
Maria Vittoria Calvi et al., Las lenguas de especialidad en español, Carocci editore, Roma, 2009.
Modulo II: Il linguaggio politico
Il modulo verte sullo studio del linguaggio politico. In particolare, ci si soffermerà sulle caratteristiche e sull’analisi del discorso politico.
Luisa A. Messina Fajardo, El lenguaje político. Características y análisis del discurso político, Maggioli editore / Apogeo education, Milano, 2016.
Metodi Didattici
L’insegnamento per il Corso di Cultura dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) si articola in due moduli: 1) Linguaggi settoriali 2) Analisi del discorso politico Il Modulo I Linguaggi settoriali: gli argomenti saranno trattati frontalmente e sotto forma seminariale. Gli studenti sono tenuti pertanto a seguire sia le lezione sia i seminari che si svolgeranno durante l’anno accademico e che saranno segnalati dal docente. È previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente. I Modulo II: Il Linguaggio politico: gli argomenti saranno trattati frontalmente ed è previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
IL SEGUENTE PROGRAMMA E’ VALIDO FINO ALLA SESSIONE DI GENNAIO-FEBBRAIO 2018. GLI STUDENTI SONO VIVAMENTE PREGATI DI LEGGERE CON ATTENZIONE IL PROGRAMMA.
( testi)
Testi di riferimento: Modulo I
Maria Vittoria Calvi et al., Las lenguas de especialidad en español, Carocci editore, Roma, 2009.
Modulo II
Luisa A. Messina Fajardo, El lenguaje político. Características y análisis del discurso político, Maggioli editore / Apogeo education, Milano, 2016. .
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L-LIN/07
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Attività formative affini ed integrative
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SPA |
21801880 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA
(obiettivi)
Il corso si propone di perfezionare le competenze linguistiche precedentemente acquisite, attraverso l’approfondimenti di esperienze politico-culturali dei paesi di lingua tedesca. E’ articolato in una parte linguistica, che dedica particolare attenzione all’acquisizione di lessici settoriali negli ambiti politico-giuridici e storico-economici, e in una parte tematica, più ampia, dedicata al mondo di lingua tedesca, attraverso testi e documenti di diverse tipologie, attinti ai giornali, alla saggistica, al cinema e alla letteratura, dove la letteratura funge da modello di comunicazione culturale complessa, estetica e critica.
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Erogato presso
21801879 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE MESSINA FAJARDO LUISA
( programma)
Obiettivi Formativi Italiano: Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e della cultura. Si pretende sviluppare la competenza comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, lo studio del mondo politico ispanico.
Il Modulo I riguarda un approfondimento dello studio del linguaggio politico e della fraseologia di uso settoriale (linguaggio politico), in un’ottica comunicativa e culturale.
Il Modulo II avrà per argomento lo studio della presenza della cultura ispanica nell’area mediterranea e caraibica.
Prerequisiti Italiano: Il corso è tenuto dal docente in lingua spagnola. Si richiede pertanto, inizialmente, la sufficiente conoscenza della lingua orale (livello B1) per poter seguire le lezioni. Contenuti del Corso Italiano Modulo I Cultura (Da definire con la docente)
Modulo II Il linguaggio politico. Il modulo verte sullo studio del linguaggio politico. Le caratteristiche e analisi del discorso politico.
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
Dispense reperibili presso la copisteria Partenone di viale Leonardo Da Vinci, 282.
Metodi Didattici Italiano: L’insegnamento per il Corso di Cultura dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) si articola in due moduli: 1) Culturale; 2) Linguistico.
Il Modulo I Cultura: gli argomenti saranno trattati frontalmente e sotto forma seminariale. Gli studenti sono tenuti pertanto a seguire sia le lezione sia i seminari che si svolgeranno durante l’anno accademico e che saranno segnalati dal docente. È previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
I Modulo II: Linguaggi settoriali. Il Linguaggio politico: gli argomenti saranno trattati frontalmente ed è previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento Italiano: L’esame prevede un colloquio orale. L’esame orale, al quale può accedere solo chi è in possesso di un livello a partire dal B1, riguarda il modulo I (Cultura) e il modulo II (Linguaggi settoriali. Il linguaggio politico) e terrà conto della tesina che è propedeutica all’esame orale e si dovrà consegnare minimo due settimane prima dell’esame orale.
Italiano: Testi di riferimento:
Modulo I
Modulo II
MESSINA FAJARDO, Luisa A.: El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
PER SOSTENERE L'ESAME E' NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO STUDENTE. LA PRENOTAZIONE TRAMITE EMAIL NON E' RITENUTA VALIDA.
ALL’ATTO DELLA VERBALIZZAZIONE, LO STUDENTE IN POSSESSO DEL LIVELLO B1 DOVRA’ PRESENTARE LA CERTIFICAZIONE ATTESTANTE IL LIVELLO B1 (CLA; DELE).
IL SEGUENTE PROGRAMMA E' VALIDO FINO ALLA SESSIONE DI GENNAIO-FEBBRAIO 2018.
GLI STUDENTI SONO VIVAMENTE PREGATI DI LEGGERE CON ATTENZIONE IL PROGRAMMA.
( testi)
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
Dispense reperibili presso la copisteria Partenone di viale Leonardo Da Vinci, 282.
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L-LIN/14
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801878 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Il corso offre agli studenti la possibilità di approfondire la loro conoscenza della storia e della cultura dei maggiori paesi di lingua inglese sviluppando al contempo le loro competenze linguistiche attraverso un continuo esercizio di Word Acquisition e Listening and Reading Comprehension. Gli argomenti trattati sono mirati all’apprendimento di quali siano le somiglianze e le differenze tra la cultura inglese e quella americana, con una particolare attenzione alla politica estera dei due paesi. A questo scopo vengono usati in classe testi e documenti di diverse tipologie: documenti storici, saggi, film, video, e opere letterarie.
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Erogato presso
21801878 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA INGLESE in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE ROCCA MARINELLA
( programma)
Analisi dei due testi in programma, uno classico e uno contemporaneo, con studio delle principali tematiche e delle problematiche storiche, sociali, culturali, e letterarie da cui i suddetti testi sono scaturiti.
( testi)
Testi del corso: 1. Thomas Middleton e Thomas Dekker, La Mariuola, traduzione e cura di M. Rocca Longo, ed. Luoghi Interiori, 2016 2. Witi Ihimaera, Racconti Neozeandesi, tr. vv., Intro e cura M. Rocca Longo, ed. Kappa Testi consigliati: - M. Rocca Longo, La comunicazione interlinguistica, ed. Kappa - Un manuale di storia inglese Altro materiale didattico sarà distribuito durante le lezioni o inviato via mail ai frequentanti. Gli studenti frequentanti potranno svolgere due esoneri (a metà aprile e a fine maggio)
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L-LIN/12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801877 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE
(obiettivi)
Il corso, in lingua francese, tende ad approfondire le competenze linguistiche precedentemente acquisite. Si suddivide in una parte culturale su materiali letterari e filosofici e in una parte di carattere storico-istituzionale che riguarderà la storia della Francia moderna dalla Rivoluzione ai nostri giorni.
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Erogato presso
21801877 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE SPANDRI FRANCESCO
( programma)
Programma valido per tutti gli studenti.
Titolo: “L’assurdo e la storia”.
Il corso proporrà l’analisi di due romanzi: Albert Camus, “L’Étranger” (1942) e Kamel Daoud, “Mersault, contre-enquête” (2013).
( testi)
1) Albert Camus, “L’Étranger”, Paris, Gallimard, coll. Folio, 1942 (o una qualsiasi altra edizione economica in lingua francese)
2) Kamel Daoud, “Mersault, contre-enquête”, Arles, Actes Sud, 2014 (edizione economica)
3) Kamel Daoud, “Mes indépendances. Chroniques 2010-2016”, Arles, Actes Sud, 2017 (dispense reperibili presso copisteria Appunti, via Chiabrera 174: lettura e presentazione di 4 articoli a scelta)
4) “Il romanzo francese del Novecento”, a cura di Sandra Teroni, Bari, Laterza, 2008 (dispense: pp. 62-95, reperibili presso copisteria Appunti, via Chiabrera 174)
5) “Les Constitutions de la France depuis 1789”, présentation par Jacques Godechot, édition corrigée et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, coll. GF, 2006 (dispense: capitoli XIII, XIV, XV, reperibili presso copisteria Appunti, via Chiabrera 174)
Il materiale didattico è reperibile presso la seguente libreria: Feltrinelli International, via V. E. Orlando, 84/86 00185 Roma.
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L-LIN/04
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA GIURIDICO - (visualizza)
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21801874 -
AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE EUROPEA: COOPERAZIONE E SICUREZZA
(obiettivi)
Il corso mira ad affrontare il quadro giuridico-istituzionale, con riguardo anche ai profili teorici implicati, relativamente alle competenze e funzioni dell’Unione nel campo della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica europea di sicurezza e difesa (Pesd), nonché nel campo della cooperazione con i paesi terzi e dell’aiuto umanitario. In tal senso il corso si propone di approfondire la conoscenza delle azioni e degli strumenti con cui l’Unione, nel ruolo di ‘attore globale’, persegue l’obiettivo di promuovere nel resto del mondo i valori su cui essa si fonda (democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali), nonché di sviluppare relazioni e istituire partenariati con i paesi terzi, al fine di promuovere forme di cooperazione allo sviluppo, con l’obiettivo principale della riduzione e, a termine, della eliminazione della povertà.
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Erogato presso
21801874 AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE EUROPEA: COOPERAZIONE E SICUREZZA in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE PIROZZI NICOLETTA
( programma)
1. IL CORSO INIZIERA’ CON UNA DISAMINA TEORICA E CONCETTUALE DELL’UNIONE EUROPEA QUALE ATTORE INTERNAZIONALE E DELLA SICUREZZA INCLUSIVA E MULTIDIMENSIONALE. 2. VERRANNO ANALIZZATE LE ISTITUZIONI E LE PROCEDURE DELLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE (PESC) E DELLA POLITICA DI SICUREZZA E DI DIFESA COMUNE (PSDC). 3. IL CORSO PASSERÀ POI AD ESAMINARE IL RUOLO DELL’UNIONE COME PROMOTORE DI PACE NELLA RISOLUZIONE E NELLA GESTIONE DEI CONFLITTI, SOFFERMANDOSI SUGLI ASPETTI TEORICI, ISTITUZIONALI E OPERATIVI (CIVILI E MILITARI). 4. SI ANALIZZERANNO INOLTRE LE DINAMICHE DI COORDINAMENTO TRA L’UNIONE EUROPEA E GLI ALTRI ATTORI INTERNAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI SICUREZZA (NAZIONI UNITE, NATO, UNIONE AFRICANA, ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE). 5. VERRANNO POI PRESE IN CONSIDERAZIONE LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA PER STABILIZZARE LE AREE LIMITROFE E CONTRIBUIRE AL LORO SVILUPPO POLITICO ED ECONOMICO: L’ALLARGAMENTO E LA POLITICA EUROPEA DI VICINATO (PEV), VERSO EST E NEL MEDITERRANEO. 6. IL FOCUS SI SPOSTERÀ POI SULL’AZIONE VOLTA A PROMUOVERE LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI UMANI E LO SVILUPPO ECONOMICO, ATTIVITÀ SVOLTA CON STRUMENTI MOLTEPLICI E DIVERSIFICATI. IN PARTICOLARE, SI ESAMINERA’ LA POLITICA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. 7. APPROFONDIMENTI SPECIFICI SARANNO DEDICATI ALLA DIFESA EUROPEA, ALLA DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE DELL’UE, ALLA EU GLOBAL STRATEGY E AGLI ASPETTI ESTERNI DELLA QUESTIONE MIGRATORIA. 7. INFINE, SARANNO FORNITI GLI STRUMENTI PER UNA VALUTAZIONE GLOBALE DELL’AZIONE DELL’UNIONE EUROPEA SULLO SCENARIO INTERNAZIONALE, ANALIZZANDONE I PUNTI DI FORZA MA ANCHE I TANTI ASPETTI PROBLEMATICI, E CERCANDO DI DELINEARE I TREND EMERGENTI E LE SFIDE FUTURE.
( testi)
Frequentanti – 8 CFU
1) G. Bonvicini (a cura di), L’Unione europea attore di sicurezza regionale e globale, Quaderni del Centro Altiero Spinelli, Milano, Franco Angeli, 2010 (capitoli 1-4)
2) N. Pirozzi, EU Crisis Management after Lisbon. A new model to address security challenges in the 21st century?, Cambridge, Intersentia, March 2015
3) M. Carbone, “The EU and the Developing World: Partnership, Poverty, Politicization”, in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 324-348
4) S. Poli, “Promoting EU Values in the Neighborhood Through EU Financial Instruments and Restrictive Measures”, in S. Poli (a cura di), The European Neighbourhood Policy. Values and Principles, Abingdon: Routledge, 2016, pp. 33-57
5) Appunti del corso.
Non frequentanti – 8 CFU:
1) G. Bonvicini (a cura di), L’Unione europea attore di sicurezza regionale e globale, Quaderni del Centro Altiero Spinelli, Milano, Franco Angeli, 2010 (capitoli 1-4)
2) N. Pirozzi, EU Crisis Management after Lisbon. A new model to address security challenges in the 21st century?, Cambridge, Intersentia, March 2015
3) M. Carbone, “The EU and the Developing World: Partnership, Poverty, Politicization”, in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 324-348
4) S. Poli, “Promoting EU Values in the Neighborhood Through EU Financial Instruments and Restrictive Measures”, in S. Poli (a cura di), The European Neighbourhood Policy. Values and Principles, Abingdon: Routledge, 2016, pp. 33-57
5) F. Andreatta, “The European Union’s International Relations: A theoretical View”, in C. Hill and M. Smith (eds.), International Relations and the European Union, 2nd edition, Oxford: Oxford University Press, 2011, pp. 22-43
6) G. Bonvicini, “L’Ue fra ambizioni globali e responsabilità regionali”, Il Mulino 6/10, Anno LIX, Numero 452, pp. 957-964
In più, due testi a scelta tra:
– A. Frontini, M. G. Amadio Viceré, “Master or Servant? The European External Action Service in the EU Common Security and Defence Policy”, in La Cittadinanza Europea, 2/2016, Anno XIII, FrancoAngeli, pp. 159-180
– N. Pirozzi and A. Godsäter, The EU and Africa: Regionalism and Interregionalism beyond Institutions, Barcelona, Barcelona Centre for International Affairs (CIDOB), November 2015, 26 p. (Atlantic Future Working Papers ; 26)
– N. Pirozzi, “The EU’s Contribution to the Effectiveness of the UN Security Council: between Presence and Impact”, in J. Krause and N. Ronzitti (eds), The EU, the UN and Collective Security Making Multilateralism Effective, Routledge, April 2012, pp. 94-114
– Senato della Repubblica, “Il dibattito sulla difesa europea: sviluppi UE e prospettive nazionali”, in Osservatorio di Politica Internazionale, Approfondimento n. 126 (a cura dello IAI – Istituto Affari Internazionali), febbraio 2017
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IUS/14
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21810012 -
EUROPEAN CONSTITUTIONAL LAW
(obiettivi)
Il corso fornisce la base del diritto costituzionale europeo attraverso una revisione delle fonti del diritto sovranazionale e il suo funzionamento tra gli ordinamenti giuridici nazionali ed europei. Inoltre, il corso mira ad aprire un dibattito sulla struttura di base della forma di governo dell'UE, sul funzionamento delle istituzioni europee e sulla tutela dei diritti fondamentali a livello sovranazionale.
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Erogato presso
21810012 EUROPEAN CONSTITUTIONAL LAW in INTERNATIONAL STUDIES LM-52 N0 (A-Z) SCARLATTI PAOLO
( programma)
Parte I - Introduzione generale. Teoria della Costituzione europea e principi costituzionali dell’Unione
1) Idea di Costituzione e di diritto costituzionale europeo. Il processo costituente europeo
2) La tesi del deficit democratico europeo e la questione del "Demos europeo"
3) Le tappe dell’edificazione europea: da "Ventotene" a Lisbona
4) Il Trattato di Lisbona e la prospettiva del costituzionalismo multilivello. Il consolidamento del patrimonio costituzionale europeo e le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri
5) L’idea di cittadinanza europea, il modello di democrazia rappresentativa ed il sistema dei partiti politici europei.
Parte II - Il Sistema delle Istituzioni dell’Unione e le fonti del diritto europee
1) La forma di governo europea: principi generali
2) Il Parlamento europeo ed il ruolo dei Parlamenti nazionali
3) La riforma del sistema consiliare
4) La riforma della Commissione europea, il Presidente della Commission europea e l'Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
5) I principi in tema di fonti normative europee
6) Le procedure legislative europee
7) Diritto europeo e ordinamenti nazionali
Parte III - La tutela europea dei diritti fondamentali
1) L’ordinamento giudiziario dell’Unione europea
2) L’azione di annullamento, l’azione in carenza, l’eccezione d’invalidità e l’azione per responsabilità
3) La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani
4) Diritti fondamentali europei e diritto interno
( testi)
REQUIRED READINGS:
- Robert Schütze, European Constitutional law, Cambridge, Cambridge University Press, 2016 (Second Edition) - Relevant European legal Texts (TEU, TFEU, Charter of Fundamental Rights of the European Union, ECHR, etc.)
RECOMMENDED READINGS:
- Hartley T.C., The foundations of European Union law. An introduction to the constitutional and administrative law of the European Union, Oxford University Press, Oxford 2014.
- Repetto G. (Ed.), The constitutional relevance of the ECHR in domestic and European law, Intersentia, Cambridge 2013.
- Bilancia P., The dynamics of the EU integration and the impact on the national constitutional law, Giuffré, Milano 2012.
- von Bogdandy A., Bast J. (Eds), Principles of European constitutional law, Hart Publishing, Oxford 2009 (Second Edition).
- Douglas-Scott S., Constitutional law of the European Union, Longman, Harlow 2002.
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IUS/08
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA ECONOMICO-STATISTICO - (visualizza)
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METODI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(obiettivi)
Il corso si propone di consentire allo studente di conoscere ed utilizzare gli strumenti quantitativi e statistici attraverso i quali viene normalmente svolta l’attività di valutazione delle politiche e dei servizi pubblici. Il rilievo del corso è direttamente correlato con l’importanza sempre maggiore che all’attività di valutazione della spesa pubblica viene attribuita in sede nazionale (esperienza dei Nuclei di valutazione) e in sede comunitaria (esperienza dei Fondi Strutturali).
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Erogato presso
21801908 METODI QUANTITATIVI DI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LM-63 N0 DE CASTRIS MARUSCA
( programma)
Sezione 1 I concetti fondamentali della valutazione delle politiche pubbliche. Le relazioni tra input, output e outcome. Gli indicatori e le tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione: ex ante, in itinere ed ex post. Sezione 2 Richiami di statistica per l’analisi della valutazione degli effetti. La valutazione degli effetti delle politiche di aiuto agli investimenti: metodi sperimentali e non sperimentali. l’approccio controfattuale e i modelli utilizzati nei metodi non sperimentali. Studi di caso ed esemplificazioni. Sezione 3 Le politiche regionali e i Fondi Strutturali dell’Unione Europea. La valutazione delle politiche strutturali.
Parte Seconda Sezione 4 I concetti di: efficienza, produttività, economicità, efficacia, qualità e sostenibilità. Cenni su funzioni di produzione o di costo nella PA e sulla DEA. Studi di caso ed esemplificazioni. Sezione 5 La valutazione ex-ante dei progetti di investimento pubblici. Studi di fattibilità. Swot Analysis. Analisi costi-benefici. Analisi multicriteria. Metodi e casi esemplificativi.
( testi)
Parte Prima Sezione 1
Testi 1 (A): A1. A. Martini, M. Sisti, "A ciascuno il suo. Cinque modi di intendere la valutazione in ambito pubblico", Informaires, n.33, Dicembre 2007, pp. 1-9. https://dokodoc.com/queue/a-ciascuno-il-suo-cinque-modi-di-intendere-la-valutazione-in.html
A3. M. De Castris, Le fonti statistiche per l’analisi e la valutazione delle politiche, Dispense didattiche, Roma, 2015. A5. European Commission (2013) EVALSED GUIDE: The resource for the evaluation of Socio-Economic Development. cap. 4 Choosing methods and techniques par. Acquiring and using data in evaluation; Creating Indicators and indicator systems pp. 81-88. http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/evaluation/guide/guide_evalsed.pdf
Sezione 2 Testi 2 E E1. A. Martini, M. Sisti (2009), Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino, capp. VI, VII, IX, X, XI, XII. Lettura integrativa: E2. Formez (2006) Valutare gli effetti delle politiche pubbliche. Metodi e applicazioni al caso italiano. Collana Materiali, Roma. Parte prima. (http://costopa.formez.it/sites/all/files/Valutare%20gli%20effetti%20dellle%20politiche%20pubbliche.pdf) Un manuale di statistica per rivedere concetti di base modello di regressione. Per esempio: Borra Di Ciaccio “Statistica: Metodologie per le scienze economiche e sociali”, McGraw-Hill Education, 2015. Gary Koop “Logica statistica dei dati economici”, Utet, 2001. Sezione 3 Testi 3 C: C1 V. Pupo (2003) La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino.cap.3 (pp. 53-78). C2. F. Busillo, T. Muccigrosso, G. Pellegrini, O. Tarola, F. Terribile (2010) L’impatto della politica regionale sulla crescita delle regioni europee: un approccio basato sul regression discontinuity design. Collana UVAL-DPS, Analisi e studi, N.20. http://www.agenziacoesione.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/servizi/materiali_uval/analisi_e_studi/MUVAL_20_Politica_regionale_europea.pdf)
Parte seconda
Sezione 4 Testi 4 (B): B2. F. Vidoli, Metodi di stima dell’efficienza produttiva e di costo. Rassegna delle principali tecniche di stima ed applicazioni in ambito pubblico. Dispense ad uso didattico, febbraio 2015.
Sezione 5 Testi 5 D: D1. Commissione Europea (2003) Guida all’analisi costi-benefici dei progetti di investimento, Bruxelles. capp. 1, 2. (http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/guides/cost/guide02_it.pdf). D3. C. Mazziotta(2011), “La strumentazione quantitativa per l’analisi di impatto della regolazione. Questioni di metodo e applicazioni”, in M. De Benedetto (a cura di), Spiagge in cerca di regole, Collana Arel, Il Mulino, Bologna. D4. European Commission (2013) Evalsed Sourcebook: Method and Techniques cap.11 Multi-criteria Analysis 129-136; cap. 15 Swot Analysis pp.161-164. http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/evaluation/guide/guide_evalsed.pdf D5. C. Mazziotta (2011), Cenni introduttivi sull’analisi multicriteri, Dispense ad uso didattico, Roma. Integrazione per il programma da 9 CFU, a scelta: M. Sisti (2006) Gli effetti della legge 27/93 della Regione Toscana sull’imprenditoria giovanile, di pp.199-226 in Formez (2006) Valutare gli effetti delle politiche pubbliche. Metodi e applicazioni al caso italiano. Collana Materiali, Roma. ((http://costopa.formez.it/sites/all/files/Valutare%20gli%20effetti%20dellle%20politiche%20pubbliche.pdf)
N.B. Le dispense integrative sono disponibili presso la copisteria 4Appunti, via Chiabrera, 174, tel. 06.59605579.
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SECS-S/03
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Attività formative caratterizzanti
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21810008 -
FINANZA DEGLI ENTI LOCALI ED ECONOMIA SANITARIA
(obiettivi)
L'organizzazione del sistema di governo dell'Italia ha subito un profondo cambiamento caratterizzato da un progressivo decentramento. A partire dalla creazione delle Regioni nel 1970, no alla riforma del titolo V della Costituzione nel 2001, il governo centrale ha trasferito un numero di funzioni sempre maggiore ai governi locali e ha devoluto poteri e responsabilità alle Regioni. Di qui l'importanza della conoscenza della finanza degli enti decentrati per chi cerca impiego sia nell'amministrazione pubblica, sia in settori privati che abbiano a che fare con l'amministrazione pubblica e per chi intende occuparsi di problematiche sanitarie. Infatti, poiché gli enti locali e regionali svolgono un ruolo rilevante in materia sanitaria una parte del corso si occuperà di analizzare il settore Sanitario. Le contraddizioni che emergono tra l'attribuzione alle Regioni della titolarità dell'assistenza sanitaria e l'imposizione di rigidi modelli organizzativi e il mantenimento a livello centrale di una serie di interventi direttamente gestionali, saranno oggetto di approfondita analisi al ne di capire il rapporto tra Stato, Regioni ed Enti locali nell'organizzazione, nella gestione e nell'erogazione dei servizi sanitari.
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AUTERI MONICA
( programma)
Articolazione del corso Il corso è articolato in tre fasi, la prima economica, la seconda istituzionale e la terza tematica. Nella prima fase si studiano gli effetti economici del federalismo fiscale, le forme, i casi in cui si hanno vantaggi in termini di controllo dei rappresentanti politici, le capacità di ridistribuire reddito rispetto ad un sistema centralizzato, i rischi che può comportare in un sistema economico caratterizzato da squilibri regionali. Nella seconda fase si studia il processo di riforma dell’ordinamento fiscale italiano fino alle più recenti riforme. Nella terza fase, si studia il settore Sanitario, oggetto, più di altri, di profonde riforme normative in una prospettiva federale. L' avvio del federalismo fiscale e il riordino del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) costituiscono due innovazioni potenzialmente in grado di modifica re in modo sostanziale l’assetto della finanza regionale. La sanità, infatti, può essere considerata a pieno titolo il settore che ha operato da banco di prova del federalismo fiscale, in quanto essa ha attuato cambiamenti che vanno nella direzione del trasferimento delle responsabilità a livelli di governo sub-centrali e della progressiva espansione del ruolo delle regioni. Partendo da queste considerazioni, in questa parte del corso verranno introdotti elementi di economia sanitaria e analizzata l’evoluzione del sistema sanitario tra contenimento della spesa e modelli di funzionamento. Parte prima: La teoria economica del governo decentralizzato Modelli di governo territoriale e vantaggi della decentralizzazione 1) Il background di storia del pensiero politico 2) Sistemi funzionali, federali, confederali 3) La tendenza alle aggregazioni sovranazionali 4) Federalismo solidale, competitivo e devolution 5) La teoria dei contratti 6) Il teorema di Oates - Scharpf (2001),Oates (1999) Le attività del governo locale e l’attribuzione delle competenze fra diversi livelli di governo 1) la teoria normativa dell’attribuzione delle competenze di spesa; 2) attribuzione delle competenze e evoluzione dei sistemi decentralizzati; 3) come si formano i governi locali a. b. c. d. teoria dei clubs modello di Tiebout modelli di yardstick competition Costi di amministrazione - Tiebout (1961), Oates (2008), Oates (2005), Sandler and Tschirhart (1997) Il finanziamento dei governi locali 1) Le imposte e le tariffe a. Autonomia tributaria b. Le principali imposte locali c. Prezzi pubblici e tariffe 2) Le entrate da controprestazione 3) Il finanziamento dei governi subnazionali mediante trasferimenti e debito 4) Sistemi perequativi ed equità orizzontale. - Bergvall et al. (2006) Parte seconda: L’ordinamento e la finanza delle regioni e degli enti locali in Italia 1) L'ordinamento del governo locale in Italia a. Centro e periferia b. Regioni c. Province d. Comuni e. Gli altri enti 2) Riforme e tendenze del sistema di governo territoriale italiano 3) Alcuni problemi del governo degli enti locali Parte terza: Il Sistema Sanitario tra contenimento della spesa ed evoluzione federale 1) La domanda di prestazioni sanitarie • Che cosa è l’economia sanitaria – L’economia sanitaria – Particolarità del mercato delle prestazioni sanitarie - Arrow (1963), Baumol (1993), Culyer and Newhouse (2000), Fuchs (2000) • La domanda di prestazioni sanitarie (Cap. 1)
La salute Dal bisogno alla domanda La domanda di prestazioni sanitarie Il modello di Grossman; La domanda di prestazioni sanitarie in un contesto statico - Grossman (1972), Ennett and Bauman (1993), Kiuila and Mieszkowski (2007), Grossman et al. (2000) • La domanda e il rapporto di agenzia (Cap. 2) – Il rapporto di agenzia fra medico e paziente – La domanda indotta; le nuove teorie - Zweifel et al. (2000), Arrow (1968), Pauly (1968) 2) L’OFFERTA di prestazioni sanitarie • L’Offerta e la gestione delle strutture sanitarie (Cap.3 solo le parti indicate): – L’offerta e gli strumenti di controllo – Il medico e le prestazioni (par 1 e 2) – L’ospedale come un’impresa (par 3) • La valutazione economica (Cap.4 solo le parti indicate): – I fondamenti teorici della valutazione economica (par 1 & 2) – Il valore della vita (par 3. prima parte) – Gli aspetti critici della valutazione economica (par 4 & 9) • I mercati assicurativi (Cap. 5 (213-220, 228-237) e 6 (intro, pp.280-288))
L’assicurazione per il rischio di malattia I contratti fra acquirente ed ospedale I contratti fra acquirente e medici di medicina generale Contratti per prestazioni diagnostiche Asimmetria informativa e benessere - Dumont et al. (2008), Hennig-Schmidt et al. (2011) • La gestione strategica dell’offerta: organizzazione e finanziamento della sanità (Cap. 9) – – – – I principali metodi di finanziamento del sistema sanitario I metodi con cui la fornitura può essere organizzata I criteri di allocazione delle risorse: alternative possibili La formula capitaria - Arrow (1963), Brickley and Horn (2000), Cutler et al. (1996), Gawande (1999), Glied (1999), Kessler and McClellan (1999), Martín et al. (2011) 3) L’INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA. • Il SSN in Italia e la sua evoluzione • I recenti provvedimenti nazionali • Il difficile equilibrio tra integrazione e concorrenza • Sistemi sanitari a confronto (Cap. 10) - Bloom et al. (2001), Finkelstein (2005), Ferrara (1998), Fuchs (1996), Lantz et al. (1998), Moon (1999), Ruhm (2001), Sacker et al. (2000), Wagstaff et al. (2000), Tuljapurkar et al. (2000) 4) L’ECONOMIA DEL FARMACO • Il mercato farmaceutico • La domanda di farmaci innovativi • L’offerta di farmaci innovativi • I meccanismi di rimborso e di pricing • Il valore del farmaco (Drug Value) • L’Unione Europea e il mercato unico - Bandow (2003), Bandow (2005), Berndt (2002), Burstall (1991), Byrne et al. (2007), Frech and Miller (1996)
( testi)
1. G. Brosio, e S. Piperno, Governo e finanza locale. IV ed Torino, Giappichelli, 2009.NB Il formato cartaceo del testo non è piu disponibile. Dal sito dell’editore si può acquistare il testo in formato pdf con ISBN 9788834847145 codice breve 3484714 2. Auteri M, Il mercato del farmaco. Tra andamenti e prospettive, Libreria Universitaria, 2013 3. Tre articoli in inglese tra quelli indicati 4. Per il materiale relativo alla parte di economia sanitaria contattare il docente oppure: Levaggi, R. Capri, S. (2008) Economia Sanitaria, Franco Angeli, 4a edizione: Capitoli 1, 2, 3 [par 3.1, 3.2, 3.3], 4 [par. 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.9], 5 [pp.213-220, 228-237], 6 [introduzione, pp. 280-288], 9, 10)
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801905 -
MACROECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso di "Macroeconomia internazionale" offre approfondimenti su temi di rilevante interesse per la comprensione dei legami di interdipendenza nelle economie mondiali. Il primo modulo affronta il tema della interdipendenza macroeconomica nei regimi di cambio fisso e flessibile attraverso lo studio dei modelli di analisi della macroeconomia internazionale. Il secondo modulo studia alcuni tra i principali problemi dell’economia mondiale, dall’analisi dei modelli di crisi valutaria, bancaria e finanziaria e del contagio internazionale fino ai problemi di coordinamento delle politiche economiche. L’obiettivo del corso è fornire allo studente gli strumenti per la comprensione e l’analisi dei problemi di governo dell’economia mondiale.
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CAVALLARI LILIA
( programma)
Il programma del corso è il seguente: 1. Macroeconomia nel breve periodo: capitoli da 1 a 6 del libro di testo, appendici escluse; 2. Macroeconomia nel medio periodo: capitoli da 7 a 9 del libro di testo, appendici escluse; 3. Macroeconomia nel lungo periodo: capitoli da 10 a 13 del libro di testo, appendici escluse; 4. Economia aperta: capitoli da 17 a 20 del libro di testo, appendici escluse; 5. Questioni di policy: capitoli da 21 a 23 del libro di testo, appendici escluse.
( testi)
LIBRO DI TESTO: OLIVIER BLANCHARD, ALESSIA AMIGHINI, FRANCESCO GIAVAZZI, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Il Mulino, collana Strumenti, 2016
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SECS-P/01
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA STORICO - (visualizza)
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21801924 -
STORIA DELLE RELAZIONI TRA L'EUROPA E GLI STATI UNITI
(obiettivi)
Il corso mira a fornire nozioni sulla storia delle relazioni tra Europa e USA nel XX secolo attraverso lo studio della politica estera americana e dei rapporti con le potenze europee, con particolare riferimento ai primi venti anni del 1900 e alla Guerra fredda.
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PULCINI GIORDANA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA 3 IN PARTI. LA PRIMA PARTE È DEDICATA A UN’INTRODUZIONE GENERALE ALLA STORIA DELLE RELAZIONI EUROPA-USA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PRESUPPOSTI CHE CONTRIBUIRONO A CARATTERIZZARE TALI RELAZIONI NEL CORSO DEL XX SECOLO. LA SECONDA SI CONCENTRA SULLA GUERRA FREDDA E SUI MOMENTI SALIENTI COME LA QUESTIONE DI BERLINO, LA CREAZIONE E IL RUOLO DELLA NATO, I RAPPORTI TRA STATI UNITI E UNIONE SOVIETICA E LO SVILUPPO DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA. IL CORSO SI CHIUDE CON UNA RIFLESSIONE SULLE CONSEGUENZE DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO NEI DIECI ANNI SUCCESSIVI AL 1989.
( testi)
GENERALE: MARIO DEL PERO, LIBERTÀ E IMPERO: GLI STATI UNITI E IL MONDO 1776-2006, BARI, LATERZA, 2008 PARTE SECONDA E TERZA. PER LE PRESENTAZIONI, GLI STUDENTI POTRANNO SCEGLIERE DI DISCUTERE IN CLASSE UNO DEI SEGUENTI VOLUMI: LA FEBER, WALTER, THE CAMBRIDGE HISTORY OF AMERICAN FOREIGN RELATIONS. VOL. II. THE AMERICAN SEARCH FOR OPPORTUNITY, 1865-1913, CAMBRIDGE: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1995. LUNDESTAD, GEIR, THE UNITED STATES AND WESTERN EUROPE SINCE 1945: FROM "EMPIRE" BY INVITATION TO TRANSATLANTIC DRIFT, OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2005. SCHMITZ, DAVID, THE UNITED STATES AND FASCIST ITALY, 1922-1940, DURHAM: UNIVERSITY OF NORTH CAROLINA PRESS, 2009.
Del Pero, Mario, and Federico Romero. Le Crisi Transatlantiche Continuità E Trasformazioni. Roma: Edizioni Di Storia E Letteratura, 2007. Print. Biblioteca Di Studi Americani N. S 0031.
- Del Pero, Mario, and Federico Romero. L' Alleato Scomodo Gli USA E La DC Negli Anni Del Centrismo (1948-1955). Roma: Carocci, 2001. Print. Studi Storici Carocci 0012.
- Ennio di Nolfo, Il mondo Atlantico e la globalizzazione
Kaplan, L. (2004). NATO divided, NATO united the evolution of an alliance. Westport (Conn.) London: Praeger.
Kaplan, L. (1999). The long entanglement NATO's first fifty years. London Westport: Praeger.
Lundestad, G. (1998). Empire by integration the United States and european integration 1945-1997. Oxford [etc.: Oxford University Press.
Hanhimäki, J., Schoenborn, B., & Zanchetta, B. (2012). Transatlantic relations since 1945 an introduction. London New York: Routledge. Sloan, S. (2016). Defense of the west NATO, the European Union and the transatlantic bargain. Manchester: Manchester University Press.
GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI DOVRANNO PRESENTARE IL PROGRAMMA PER FREQUENTANTI, COMPRESO UNO DEI TESTI A SCELTA, PIÙ IL VOLUME: MARIO DEL PERO, LIBERTÀ E IMPERO: GLI STATI UNITI E IL MONDO 1776-2006, BARI, LATERZA, 2008 (TUTTO)
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SPS/06
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Attività formative caratterizzanti
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21810015 -
STORIA DEL PENSIERO POLITICO EUROPEO
(obiettivi)
Alla fine del corso gli studenti dovrebbero avere: conoscenza dei fatti di base del pensiero politico europeo in modo cronologico e problematico; nozioni di base e nomi dei principali fondatori delle dottrine più importanti; consapevolezza delle argomentazioni politiche, sociali ed economiche fornite dai principali pensatori e del loro background filosofico. Inoltre gli studenti dovrebbero: discernere le differenze di base delle idee importanti nei secoli 19-20; vedere i risultati e i fallimenti dei politici europei che hanno voluto implementare le soluzioni proposte dai teorici politici; essere in grado di trovare le informazioni necessarie sul pensiero politico sia nelle biblioteche che in Internet; saper valutare criticamente le idee e la loro influenza sull'Europa contemporanea; essere in grado di utilizzare un utile strumento critico per partecipare attivamente alla vita politica e sociale di oggi; avvicinarsi ai punti di vista degli altri sui temi della politica europea contemporanea con tolleranza; riconoscere correttamente i dilemmi associati alle varie correnti di pensiero; riconoscere la diversità di opinioni degli altri; essere consapevoli delle questioni etiche relative al pensiero politico europeo.
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Erogato presso
21810015 STORIA DEL PENSIERO POLITICO EUROPEO in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE Thermes Diana
( programma)
Dal mito di Europa al mito dell'Europa
Il programma del Corso mira a focalizzare storicamente il “fenomeno” Europa nella sua dimensione concettuale-ideologica e nell’attuale forma politico-istituzionale dell’Unione Europea.
Nasce l’Europa da un mito: il ratto d’Europa da parte di Zeus sotto forma di toro che dall’Oriente la conduce in Occidente, in Grecia dove fiorisce la prima civiltà mediterranea, quella micenea. Identificatasi inizialmente nella Grecia in contrapposizione identitaria ai “barbari” Persiani, l’Europa assume nel tempo forme diverse con tratti diversi (Impero Romano, Sacro Romano Impero, Respublica christiana, République des lettres, ecc.), contrapponendosi di volta in volta al “barbaro” di turno, lacerandosi in guerre intestine, conquistando un primato culturale, scientifico-tecnologico, politico e civile, e facendosi infine “fiaccola di civiltà” nel mondo extraeuropeo da civilizzare, ovvero da conquistare. Eurocentrismo, colonialismo, imperialismo da un lato, nazionalismo, razzismo, totalitarismo dall’altro precipitano la civile Europa nella barbarie delle due guerre mondiali e nella disfatta morale dell’Olocausto. Rinasce l’Europa dopo la seconda guerra mondiale come Unione Europea, all’insegna della pace, della democrazia e della garanzia dei diritti soggettivi. Ma dopo i falliti tentativi della creazione di una federazione sul modello degli Stati Uniti, di fronte all’incalzare della crisi valoriale che ne compromette l’esistenza e di fronte alle forze centrifughe dell’Eurexit, l’Unione Europea torna ad essere un mito.
Il Corso è articolato in due Parti: una Parte generale e una Parte monografica
1) Parte generale: ricostruzione storica dell’idea di Europa, della sua identità e della sua civiltà, quali si sono formate e sviluppate lungo un percorso storico che inizia nell’antica Grecia e giunge fino al nostri giorni, quando, sotto la spinta di Altiero Spinelli, si concretizza politicamente e istituzionalmente nell’Unione Europea sotto la bandiera della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
2) Parte monografica: analisi di due testi “classici” sulla formazione di un’Europa unita 1. Per la pace perpetua di Immanuel Kant 2. Il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi
Del programma fa parte anche la visione (in aula o in privato, a seconda delle disponibilità) di alcuni lungometraggi assai significativi in relazione alla costruzione della civiltà europea:
1. Agorà (Alejandro Amenábar, 2009): le ombre dell’Europa: teocrazia politica e persecuzione 2. L’ultimo Inquisitore (Milos Forman, 2006): le ombre dell’Europa: dogmatismo e persecuzione 3. Ballo Excelsior: l’Europa del Progresso 4. Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1948): le macerie dell’Europa 5. Un mondo nuovo – Altiero Spinelli e l’Europa Unita (Alberto Negrìn, Rai 1 -13/12/2016): la ricostruzione dell’Europa 6. The Hunting Party (Richard Shepard, 2007): l’Europa del Diritto e della Giustizia
( testi)
1. F. Chabod, L’idea d’Europa, Laterza, 2007 (pp. 170) 2. G. Reale, Radici culturali e spirituali dell’Europa, Cortina, 2003 (pp. 160) NB: i 2 testi sono complementari 3. I. Kant, per la pace perpetua (qualunque edizione; pp. 30 ca.) 4. A. Spinelli ed E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene (scaricabile da internet; pp. 30) 5. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (scaricabile da internet)
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SPS/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico INSEGNAMENTO A SCELTA POLITOLOGICO-SOCIOLOGICO - (visualizza)
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21810016 -
THEORY OF HUMAN RIGHTS
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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Erogato presso
21810016 THEORY OF HUMAN RIGHTS in INTERNATIONAL STUDIES LM-52 N0 (A-Z) MAIOLO FRANCESCO
( programma)
Il corso verte sulla relazione tra teorie dei diritti umani, che si candidano a guidare l'azione, e teorie sui diritti umani, che invece si concentrano su domande di tipo fondazionale. In particolare il corso esamina la teoria dell'autonomia, della vulnerabilità, del riconoscimento e della giustizia sociale di Axel Honneth. Da un lato si ritiene che i sistemi liberal-democratici siano i più idonei a dare certezza giuridica nella protezione dei diritti fondamentali dell'individuo. Tuttavia i processi di globalizzazione, di integrazione, di deregulation e di liberalizzazione, oltre all'influenza delle critiche di taglio anti-fondazionalista, hanno mostrato di essere in grado di mettere in crisi l'assunto di base dei sistemi liberal-democratici. Contro le tesi che sostengono che il problema sia il ritardo temporale dell'applicazione rispetto all'elaborazione teorica, la teoria di Honneth al centro del corso propone di guardare alla maniera in cui sono formulati i principi fondativi del sistema dei diritti umani col fine di evidenziarne l'astrattezza. Il corso è dunque un invito a ricostruire normativamente la formazione del discorso etico del riconoscimento attraverso il riferimento alle pratiche sociali e a quelle istituzionali nella misura in cui esse esprimono istanze di auto-determinazione e auto-realizzazione.
( testi)
Honneth, A., Il diritto della libertà, tr. it. di C. Santarelli, Codice Edizioni, Torino 2015.
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Attività formative caratterizzanti
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