Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO A FORNIRE ADEGUATE CONOSCENZE SULLA GEOCHIMICA DELL’IDROSFERA, DA UN PUNTO DI VISTA TEORICO, ANALITICO E PRATICO-GESTIONALE, CON APPROCCIO GEOCHIMICO-GEOLOGICO, MA ANCHE CON ELEMENTI CHIMICO-BIOLOGICI.
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MASTRORILLO LUCIA
(programma)
Gli acquiferi: porosità e porosità efficace, primarie e secondaria. Area di ricarica, aquiclude, aquitard.
(testi)
Acquiferi porosi, fratturati e carsici. Acquiferi liberi, imprigionati. Acquiferi sospesi e di base. Scambi falda –fiume. Acquifero costiero. Risorse e riserve Idrogeologia regionale (Italia centrale): complessi idrogeologici. Confronto fra le attitudini idrodinamiche del dominio umbro-marchigiano, laziale abruzzese evulcanico peritirrenico. Ruolo idrogeologico delle faglie. Principali sorgenti dell’italia centrale. Sorgente: classificazione delle sorgenti . Portata della sorgente (curve di esaurimento). Aree di salvaguardia Flusso di base di un corso d’acqua: Bacino idrografico – bacino idrogeologico Bilancio idrico: Ciclo idrologico. Bilancio di un bacino idrografico. Bilancio di un bacino idrogeologico. Valutazione dell’infiltrazione efficace Idrodinamica: Legge di Darcy. Carico idraulico. Permeabilità, trasmissività e coefficiente di immagazinamento. Dreinance. Teoria di Dupuit (regime di equilibrio). Teoria di Theis – Jacob (regime di non equilibrio) Prove di emungimento: Prove di pozzo e prove di acquifero. Teoria del pozzo immagine (barriere) Idrochimica (cenni): Facies idrogeochimiche , isotopi ambientali Misura elaborazione ed interpretazione di dati idrologici: Precipitazione, temperatura, evapotraspirazione, portata (analisi degli idrogrammi) Freatimetria: Reti di flusso, piezometria, gradiente idraulico Carte idrogeologiche e casi studio CASTANY G. (1982) - IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. - FLACCOVIO ED. (PALERMO)
CELICO P. (1986) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CELICO P. (1988) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CHIESA G. (1994) - POZZI PER ACQUA. - HOEPLI ED. (MILANO) A.A.V.V., IL MANUALE DELLE ACQUE SOTTERRANEE, EDITRICE GEO-GRAPH - SEGRATE MASSIMO CIVITA , IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE, AMBROSIANA EDITRICE |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402385 -
METODI GEOFISICI PER L'ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO
(obiettivi)
LO SCOPO DI QUESTO CORSO E’ APPLICARE I PRINCIPI DELLA FISICA ALLO STUDIO DELLA TERRA. IL CORSO FORNISCE UNA INTRODUZIONE GENERALE AI PRINCIPALI METODI DI GEOFISICA PIU’ DIFFUSI.
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CAMMARANO FABIO
(programma)
PROSPEZIONE GRAVIMETRICA:
(testi)
LA FORMA DELLA TERRA: LA SFERA DI ERATOSTENE, LA FORZA PESO, LA DENSITÀ MEDIA DELLA TERRA, LA GRAVITÀ,IL POTENZIALE GRAVITAZIONALE, IL POTENZIALE CENTRIFUGO. LE ARMONICHE SFERICHE: EQUAZIONE DI LAPLACE PER IL CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE, IL GEOPOTENZIALE, LA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE TERRESTRE: LO SFEROIDE, LO SCHIACCIAMENTO TERRESTRE L’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, LA GRAVITÀ SULL’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, IL GEOIDE, LA SUPERFICIE FISICA DELLA TERRA, I GRAVIMETRI: MISURE ASSOLUTE DI GRAVITÀ, MISURE RELATIVE, SENSIBILITÀ DEI GRAVIMETRI, RIDUZIONE DELLE MISURE GRAVIMETRICHE; ANOMALIE GRAVIMETRICHE, RIDUZIONE IN ARIA LIBERA, RIDUZIONE DI BOUGUER, RIDUZIONE TOPOGRAFICA, CARTA DELLE ANOMALIE DI BOUGUER, PROBLEMA DELLA DENSITÀ DELLA PIASTRA DI BOUGUER, ISOSTASIA, MODELLO DI AIRY, MODELLO DI PRATT. INTERPRETAZIONE DEI DATI GRAVIMETRICI: ANOMALIA GENERATALA UNA MASSA PUNTIFORME, ANOMALIA GENERATA DA UN CORPO CILINDRICO ORIZZONTALE, ANOMALIA GENERATA DA UN SEMISTRATO ORIZZONTALE PROSPEZIONE SISMICA: LE ONDE SISMICHE: EQUAZIONE D’ALEMBERT PER UNA CORDA VIBRANTE E PER UN TUBO CONTENETE UN GAS, LA VELOCITÀ DI UN’ONDA ELASTICA, LA FUNZIONE ARMONICA, LA SERIE ARMONICA, PROSPEZIONE SISMICA A RIFLESSIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFLESSIONE, MODELLO DEL DOPPIO STRATO, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE LE ONDE RIFLESSE, LA DROMOCRONA, TEMPO MINIMO DI RIFLESSIONE, CALCOLO DELLO SPESSORE, LE ONDE DIRETTE EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO, DROMOCRONA, STRATO INCLINATO. EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE RIFLESSE; TIPI DI LENEE SISMICHE ADOTTATE IN PROSPEZIONE, PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFRAZIONE, ONDE RIFRATTE IN CONDIZIONE DI ANGOLO CRITICO, MODELLO A DUE STRATI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE. CALCOLO DELLO SPESSORE, TEMPO DI RITARDO, MODELLO DI STRATIFICAZIONE CON PIÙ DI DUE STRATI PIANI E PARALLELI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE, IL PIANO INCLINATO. GLI STRUMENTI “GEOFONI”, CENNI SUL METODO DELLA TOMOGRAFIA SISMICA ONDE SUPERFICIALI E RISPOSTA SISMICA LOCALE, ELEMENTI IL FENOMENO DELLA DISPERSIONE, RAPPORTI SPETTRALI. PROSPEZIONE ELETTRICA: PROPRIETÀ ELETTRICHE DEI MEZZI: CAPACITÀ, CONDUCIBILITÀ, LA LEGGE DI OHM, CONDUTTORI DIELETTRICI ED ISOLANTI, EQUAZIONE DI CONTINUITÀ PER I MEZZI ISOTROPI E NON, EQUAZIONE DI LAPLACE, COSTANTE DIELETTRICA, DENSITÀ DI CORRENTE, IL CAMPO ELETTRICO LA COSTANTE DIELETTRICA, LA POLARIZZAZIONE ELETTRICA DEI MEZZI, LA SPETTROSCOPIA ELETTRICA, MISURE DI RESISTIVITÀ SU UN SUOLO, MISURA IN LABORATORIO, MISURE IN CAMPAGNA, SORGENTI PUNTIFORMI, DISPOSITIVO PER MISURE DI RESISTIVITÀ, DISPOSITIVO DI WENNER, DISPOSITIVO DI SCHLUMBERGER, DISPOSITIVO DIPOLO-DIPOLO, MISURE DI CORRENTE E MISURE DI DIFFERENZA DI POTENZIALE, LA COSTANTE GEOMETRICA DEL DISPOSITIVO, ENERGIZZAZIONE A CORRENTE CONTINUA E A CORRENTE ALTERNATA, DI PROPRIETÀ DI UN MEZZO GRANULARE, MEZZO GRANULARE SATURO D’ACQUA, LEGGE DI ARCHIE, LA RESISTIVITÀ DELLE ROCCE E DEI SUOLI, SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI A RESISTIVITÀ: COSTANTE DI RIFLESSIONE, MODELLO DELLE SORGENTI IMMAGINE, MODELLI A DUE STRATI, CURVA DELLA RESISTIVITÀ APPARENTE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLO STENDIMENTO, INTERPRETAZIONE DEI DATI ELETTRICI, CENNI DI MODELLI A PIÙ DI DUE STRATI. CENNI SULLA TECNICA DELLA TOMOGRAFIA ELETTRICA. PROSPEZIONE MAGNETICA SOSTANZE FERROMAGNETICHE , SOSTANZE DIAMAGNETICHE, SOSTANZE PARAMAGNETICHE; IL CAMPO GEOMAGNETICO; MAGNETIZZAZIONE DELLE ROCCE; ANOMALIA MAGNETICA LOCALE E REGIONALE; ANOMALIE MAGNETICHE GENERATE DA CORPI SEPOLTI MAGNETIZZATI; PALEOMAGNETISMO E TETTONICA. TELFORD W.M. APPLIED GEOPHYSICS CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS FEDI M., RAPOLLA, A. I METODI GRAVIMETRICO E MAGNETICO NELLA GEOFISICA DELLA TERRA SOLIDA, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIFEDI M., RAPOLLA, A. LE INDAGINI GEOFISICHE PER LO STUDIO DEL SOTTOSUOLO METODI GEOELETTRICI E SISMICI, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIMUSSETT, ALAN E., AFTAB KHAN, M. ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO. UNA INTRODUZIONE ALLA GEOFISICA APPLICATA ZANICHELLI
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6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE UNA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRATIGRAFICA IN MODO DA MATURARE AUTONOMIA E CAPACITÀ CRITICA NELL'AFFRONTARE LE DIVERSE TEMATICHE DELLA GEOLOGIA IN CUI RISULTI NECESSARIO UNAPPROCCIO STRATIGRAFICO. APPLICAZIONE SUL TERRENO DEI CONCETTI ESPOSTI.
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CIPOLLARI PAOLA
(programma)
IL CORSO SI SVILUPPA IN TRE MODULI. NEL PRIMO MODULO SI FORNISCONO LE BASI DELLA NOMENCLATURA STRATIGRAFICA. IN ESSO VENGONO DESCRITTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE UNITÀ STRATIGRAFICHE, IL CUI UTILIZZO VIENE ACQUISITO MEDIANTE ESERCITAZIONI. NEL SECONDO MODULO VENGONO FORNITI I CONCETTI BASE DELLA STRATIGRAFIA SEQUENZIALE CON APPLICAZIONI A DIVERSI AMBIENTI SEDIMENTARI E ALLA STRATIGRAFIA SISMICA. IN TALE MODULI VENGONO INOLTRE DEFINITI I FONDAMENTI DELLA SEDIMENTAZIONE RITMICA E, IN PARTICOLARE, VENGONO INTRODOTTI I CONCETTI DELLA CICLOSTRATIGRAFIA. QUESTA PARTE DEL CORSO SI AVVALE ANCHE DELL'ANALISI CRITICA DI SPECIFICI LAVORI DI LETTERATURA. IL TERZO MODULO È DEDICATO ALLA STRATIGRAFIA REGIONALE. PARTENDO DA UNA RICOSTRUZIONE PALEOGEOGRAFIA DEL MESOZOICO IN AREA TETIDEA, SI OPERA UN PERCORSO IDEALE ATTRAVERSO I PRINCIPALI DOMINI SEDIMENTARI. IN PARTICOLARE, VENGONO PRESE IN ESAME LE PRINCIPALI SUCCESSIONI BACINALI (LA SPEZIA, TOSCANA, UMBRIA-MARCHE, LAGONEGRO E MOLISE, BACINO IMPRESE-SICANO) ALCUNI CASI RELATIVI ALLA PIATTAFORMA CARBONATICA PELAGICA (PCP), LA SUCCESSIONE DI TRANSIZIONE PIATTAFORMA-BACINO AFFIORANTE NEL GARGANO E, INFINE, LA STRATIGRAFIA DELLE PIATTAFORME CARBONATICHE LAZIALE-ABRUZZESE E DOLOMITICA.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE STRUMENTI E METODI PER LA DESCRIZIONE, ANALISI ED INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI DEFORMATIVI A CARATTERE FRAGILE E DUTTILE CHE INTERESSANO UN VOLUME ROCCIOSO. L’OBIETTIVO È QUELLO DI ARRIVARE A CARATTERIZZARE SEQUENZE DEFORMATIVE COMPLESSE AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE GEOLOGICA REGIONALE. SCOPO DEL CORSO È ANCHE QUELLO DI PRESENTARE E DESCRIVERE LE ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E GLI STILI DEFORMATIVI NEL CONTESTO DELLA TETTONICA REGIONALE.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI.
(testi)
GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
-G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. -B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE.
(testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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9 | GEO/03 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI METODOLOGICI PER IL RILEVAMENTO GEOLOGICO E LA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA, ATTRAVERSO ATTIVITÀ PRATICA SUL CAMPO ED ELABORAZIONI IN LABORATORIO. SVILUPPARE MODELLI GEOLOGICI 3D DEI CORPI ROCCIOSI, INTEGRANDO DATI IN AFFIORAMENTO E IN SOTTOSUOLO, ATTRAVERSO ESPERIENZE MULTIDISCIPLINARI SU PROBLEMATICHE GEOLOGICHE A DIFFICOLTA’ MEDIO-ALTA.
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COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI. CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO. |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DEL BIENNIO I CONCETTI BASE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI VULCANICI A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DEPOSITI. IL CORSO INOLTRE TENDE AD EVIDENZIARE LA STRETTA CONNESSIONE TRA IL RICONOSCIMENTO SUL CAMPO DEI DEPOSITI, LORO CARTOGRAFIA, CORRELAZIONE E RICOSTRUZIONE DELLA SUCCESSIONE STRATIGRAFICA PER DELINEARE IL PROCESSO VULCANICO CHE LE HA PRODOTTE.
E’ NECESSARIO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI AVERE BASI DI SEDIMENTOLOGIA, PETROGRAFIA E GEOCHIMICA
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GIORDANO GUIDO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCICLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402191 -
GEOCHIMICA AMBIENTALE
(obiettivi)
FAR MATURARE NELLO STUDENTE UNA COSCIENZA CRITICA ED UNA SENSIBILITÀ SPECIFICA NEI CONFRONTI DEI VARIEGATI E MULTIFORMI ASPETTI CHE CONFIGURANO LA CONOSCENZA DELLA GEOCHIMICA AMBIENTALE E IL SUO UTILIZZO PRATICO.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE STRUMENTI E METODI PER RICONOSCERE L'IMPATTO ANTROPICO SUI CICLI GEOCHIMICI NATURALI DEGLI ELEMENTI. SI ARTICOLA IN TRE SEZIONI PRINCIPALI CHE RIGUARDANO L'INQUINAMENTO DELL'IDROSFERA, QUELLO DELL'ATMOSFERA E LA RADIOGEOCHIMICA AMBIENTALE. IL CORSO SI APRE CON L'ILLUSTRAZIONE DI DUE CASI-STUDIO, CHE SI RIFERISCONO AL VERSAMENTO NEL SOTTOSUOLO DI DUE SOSTANZE INQUINANTI (CR-VI E ACETON-CIANOIDRINA), CON CONSEGUENTE CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA FREATICA. VENGONO ILLUSTRATI I PROCESSI DI MONITORAGGIO, ATTI A IDENTIFICARE L'ESTENSIONE DELLA CONTAMINAZIONE, E L'APPLICAZIONE DI OPPORTUNE TECNICHE DI RISANAMENTO AMBIENTALE. ATTRAVERSO L'ILLUSTRAZIONE DI QUESTI STUDI, VENGONO INTRODOTTI ALCUNI TEMI-CARDINE DELLA MATERIA: PROCESSI DI ASSORBIMENTO DELLE SPECIE CHIMICHE DA PARTE DEI MINERALI ARGILLOSI, DELLA SOSTANZA ORGANICA, E DEGLI OSSIDI IDRATI DI FE, MN E AL ; LA MOBILITÀ GEOCHIMICA E I PARAMETRI CHE LA INFLUENZANO; IL CONCETTO DI FONDO NATURALE E DI ANOMALIA GEOCHIMICA; L'IMPORTANZA DI UNA CARTOGRAFIA TEMATICA. SI AFFRONTA INOLTRE L'INQUINAMENTO DA PARTE DEI METALLI PESANTI E, IN PARTICOLARE DEL PB E DEL HG.
(testi)
LA PARTE RELATIVA AI PROCESSI IN ATMOSFERA TRATTA DELL'EFFETTO SERRA, DELLA RIDUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DELL'OZONO STRATOSFERICO, DEL TEMA DELL'INQUINAMENTO URBANO, DELLE PIOGGE ACIDE E DELLO SMOG FOTOCHIMICO. PER OGNUNO DI QUESTI ARGOMENTI, SI EVIDENZIA COME L’EQUILIBRIO NATURALE VENGA PERTURBATO DALLE AZIONI DELL’UOMO, MA SI SOTTOLINEA ANCHE CHE CERTE VARIAZIONI OSSERVATE POSSONO TROVARE SPIEGAZIONE IN PROCESSI EVOLUTIVI GIÀ REGISTRATI NEL PASSATO GEOLOGICO. LA SEZIONE RELATIVA ALLA RADIOGEOCHIMICA SI OCCUPA DI RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE E DI PROCESSI E RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITÀ ANTROPICHE IN QUESTO AMBITO: PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE E SMALTIMENTO DELLE SCORIE RADIOATTIVE, INCIDENTI A CENTRALI NUCLEARI (CHERNOBYL E FUKUSHIMA), USO BELLICO DELLE BARRE DI URANIO IMPOVERITO, CON RELATIVA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE. INFINE VIENE TRATTATO IL TEMA DEL RISCHIO RADON E DELL'USO DI TALE ELEMENTO COME TRACCIANTE GEOLOGICO NELLA GENESI DEI SINKHOLE, COME PRECURSORE SISMICO, NELLO STUDIO DELLA CIRCOLAZIONE IDROGEOLOGICA E NEL MONITORAGGIO DELL'INQUINAMENTO DI SUOLI E ACQUE DA PARTE DI SOSTANZE IN FASE LIQUIDA NON-ACQUOSA (NAPL). IL CORSO CONTEMPLA INFINE ALCUNE LEZIONI DI CARATTERE PIÙ GENERALE SULLA GEOCHIMICA MEDICA (DISCIPLINA DI RECENTE ISTITUZIONE) CHE SI OCCUPA DELLE POTENZIALI OCCASIONI D’INTERAZIONE TRA L’ORGANISMO UMANO E IL CICLO GEOCHIMICO DEGLI ELEMENTI; VIENE DEDICATO AMPIO SPAZIO ANCHE ALL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE DISCARICHE DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GEOCHIMICA DEL PERCOLATO E CON CENNI AL RUOLO FONDAMENTALE DEI BATTERI (BIOGEOCHIMICA) NELLA DEGRADAZIONE E TRASFORMAZIONE DI MOLTI INQUINANTI. BAIRD C. CHIMICA AMBIENTALE. ZANICHELLI EDITORE, 2001- IN ITALIANO
DONGARRA' G., VARRICA D. GEOCHIMICA E AMBIENTE, EDISES, 2004 - IN ITALIANO DREVER J.I. THE GEOCHEMISTRY OF NATURAL WATERS - SURFACE AND GROUNDWATER ENVIRONMENT, PRENTICE-HALL, 1997 - CAPITOLI 4, 5, 9 - ADSORBIMENTO, SCAMBIO CATIONICO, METALLI PESANTI NATHANAIL C.P., BARDOS R.P. RECLAMATION OF CONTAMINATED LAND, WILEY, 2004 SHERWOOD LOLLAR B. ENVIRONMENTAL GEOCHEMISTRY. VOLUME 9 DEL TREATISE ON GEOCHEMISTRY. ELSEVIER B.V. 2004 TUCCIMEI P. MATERIALE DIDATTICO VARIO, IN FORMATO ELETTRONICO E CARTACEO |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410061 -
GEOLOGIA PER IL RISCHIO SISMICO
(obiettivi)
Fornire agli studenti le basi metodologiche per lo studio delle faglie attive, capaci e sismogenetiche nella prospettiva della valutazione della pericolosità e del rischio, anche ai fini dei progetti di zonazione sismica.
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GALADINI Fabrizio
(programma)
- DEFINIZIONE DI RISCHIO SISMICO; LA GEOLOGIA PER LA PERICOLOSITÀ SISMICA.
(testi)
- FAGLIE ATTIVE E FAGLIE CAPACI: DEFINIZIONI IN FUNZIONE DEL CONTESTO GEOLOGICO LOCALE; POSSIBILI DEFINIZIONI DI F.A. E F.C. PER IL TERRITORIO ITALIANO NEI DIVERSI DOMINI TETTONICI; L'EVOLUZIONE TETTONICA RECENTE DEL TERRITORIO ITALIANO E L'INDIVIDUAZIONE DELLE F.A. E F.C.; AMBITO CRONOLOGICO D'INTERESSE PER LO STUDIO DELLE F.A. E F.C.; ASPETTI APPLICATIVI IN CAMPO INGEGNERISTICO: DAGLI IMPIANTI A ELEVATO RISCHIO ALLA PIANIFICAZIONE DELL'USO DEL TERRITORIO; EFFETTI GEOMORFOLOGICI DELLA FAGLIAZIONE DI SUPERFICIE E IMPATTO SUI MANUFATTI. - GEOLOGIA DEL QUATERNARIO, GEOMORFOLOGIA E PALEOSISMOLOGIA PER L'IDENTIFICAZIONE E LA CARATTERIZZAZIONE DELLE F.A. E F.C.; EVIDENZE GEOMORFOLOGICHE DELL'ATTIVITÀ RECENTE DI UNA FAGLIA: LE SCARPATE DI FAGLIA; LE DISLOCAZIONI DELLE UNITÀ QUATERNARIE E LA LORO DATAZIONE; METODI GEOLOGICI PER LA SCANSIONE DELL'ATTIVITÀ DELLE FAGLIE NEL CORSO DEL PLEISTOCENE SUPERIORE-OLOCENE; CONCETTI DI TEMPO DI RICORRENZA, TEMPO INTERCORSO DALL'ULTIMA ATTIVAZIONE, RATEO DI MOVIMENTO; METODI PER L'IDENTIFICAZIONE DELL'ULTIMO EVENTO DI DISLOCAZIONE: INFORMAZIONI ARCHEOLOGICHE E DI SISMOLOGIA STORICA. -LA DEFINIZIONE DELLE SORGENTI SISMOGENETICHE; DAI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE AI DATI DI GEOLOGIA DI SOTTOSUOLO: LA TRADUZIONE DI FAGLIA ATTIVA IN FAGLIA SISMOGENETICA; ESEMPI DI INTEGRAZIONE DEI DATI DI SUPERFICIE E DI SOTTOSUOLO PER LA DEFINIZIONE DELLE GEOMETRIE DI SORGENTE; LA DEFINIZIONE DELLA MAGNITUDO DALLA DIMENSIONE DELLA SORGENTE; AMBITI DI APPLICAZIONE IN CAMPO INGEGNERISTICO: VALUTAZIONI DI PERICOLOSITÀ SISMICA, SCENARI DI SCUOTIMENTO, SCENARI DI DANNO. - ALTRI ASPETTI GEOLOGICI D'INTERESSE PER IL RISCHIO SISMICO: DEFORMAZIONI GRAVITATIVE PROFONDE DI VERSANTE, LIQUEFAZIONI E SINKHOLE; LORO CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA; PROBLEMI IN AMBITO INGEGNERISTICO Materiale distribuito dal docente
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6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402193 -
GEOTECNICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE I FONDAMENTI DELLA MECCANICA DELLE ROCCE E DELLE TERRE.
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LEMBO FAZIO ALBINO
(programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOTECNICA. ANALISI GRANULOMETRICHE. RELAZIONE TRA LE FASI COSTITUENTI UNA TERRA. LIMITI. SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DELLA TERRA E DELLE ROCCE. L'ACQUA NEL TERRENO. RESISTENZA AL TAGLIO DELLE TERRE. COMPRESSIBILITA’ E CONSOLIDAZIONE. OPERE DI SOSTEGNO. CAPACITÀ PORTANTE DELLE FONDAZIONI DIRETTE. STABILITÀ DEI PENDII. CLASSIFICAZIONE E PROPRIETA’ INDICI DELLE ROCCE. CRITERI DI RESISTENZA DELLE ROCCE. APPLICAZIONI DI MECCANICA DELLE ROCCE. NORMATIVA E LEGISLAZIONE.
(testi)
LAMBE T.W. & WHITMANN R.W., SOIL MECHANICS, J. WILEY & SONS, LONDON
LANCELLOTTA R., GEOTECNICA, ZANICHELLI, BOLOGNA. COLOSELLI COLOMBO. ELEMENTI DI GEOTECNICA. ZANICHELLI. BOLOGNA INTRODUCTION TO ROCK MECHANICS. R.E. GOODMAN. DISPENSE ED ARTICOLI FORNITI DAL DOCENTE. |
6 | ICAR/07 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402407 -
GEOLOGIA PER IL RISCHIO VULCANICO
(obiettivi)
IL CORSO HA COME OBBIETTIVO DI FAR APPRENDERE ALLO DI STUDENTE I CONCETTI DI BASE SULLA VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IN AREE VULCANICHE. TECNICHE E SISTEMI MULTIDISCIPLINARI DI MONITORAGGIO VULCANICO. PERICOLOSITÀ VULCANICA ASSOCIATA AI DIFFERENTI FENOMENI ERUTTIVI, PRIMARI (DA CADUTA, DA FLUSSO) E SECONDARI (COLLASSI, COLATE LAVICHE, LAHAR, TSUNAMI, FRANE). LETTURA ED UTILIZZO DI CARTE DI PERICOLOSITÀ. IMPLICAZIONI SULLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN FUNZIONE DEL RISCHIO VULCANICO.
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RANALDI MASSIMO
(programma)
COSA È IL RISCHIO VULCANICO; DEFINIZIONE DI UNREST; DEFINIZIONI DI FASI PRE-ERUTTIVE, SIN-ERUTTIVE E POST-ERUTTIVE; FENOMENI PRECURSORI SISMICI, GEODETICI, GEOCHIMICI, VULCANICI; SISTEMI DI MONITORAGGIO E ORGANI COMPETENTI; DEFINIZIONE DI SCENARI ERUTTIVI E DI SCENARI DI RIFERIMENTO; VALUTAZIONE PROBABILISTICA DELLA PERICOLOSITÀ VULCANICA; DEFINIZIONE DELLE INCERTEZZE.
(testi)
PARAMETRI FONDAMENTALI DELL’ATTIVITÀ ERUTTIVA; ERUZIONI ESPLOSIVE E LORO COMPLESSITÀ; ELEMENTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA TOTAL GRAINSIZE DISTRIBUTION DEI DEPOSITI DI CADUTA; PROCESSI DI FLUSSO PIROCLASTICO; ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI PARAMETRI IMPORTANTI IN PROTEZIONE CIVILE DAI DEPOSITI DA FLUSSO. ERUZIONI EFFUSIVE E DEBOLMENTE ESPLOSIVE E LORO COMPLESSITÀ: PROCESSI DI COLATA LAVICA; ELEMENTI PER LA MISURA E LA RICOSTRUZIONE DEI TASSI ERUTTIVI E DI RAFFREDDAMENTO; PALEOTOPOGRAFIA, TUBI DI LAVA E MASSIMO RUNOUT; DOMI E COLLASSI DI EDIFICIO. RIMOBILIZZAZIONE DEI PRODOTTI VULCANOCLASTICI: LAHAR; DISTINZIONE TRA LAHAR SIN-, POST- E INTER-ERUTTIVI; SORGENTI DI ACQUA E FATTORI DI INNESCO; PERICOLOSITÀ DA EMISSIONE DI GAS; PERICOLOSITÀ SISMICA IN AREE VULCANICHE; CENNI SULLA PERICOLOSITÀ DA FRANA. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO: VULNERABILITÀ E VALORE ESPOSTO; LIMITI DI VIVIBILITÀ; LIMITI DI TOLLERANZA DELLE STRUTTURE EDILIZIE; EFFETTI SULLA CIRCOLAZIONE AEREA; IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA. LETTURA E UTILIZZO DI CARTE TEMATICHE DI RISCHIO VULCANICO. E’ AUSPICABILE L’ATTIVAZIONE DI UNA O DUE ESCURSIONI CURRICOLARI O EXTRACURRICOLARI (AREA ROMANA E AREA NAPOLETANA). - DISPENSE E ARTICOLI SCIENTIFICI SARANNO FORNITI DAL DOCENTE
-TERRA PERICOLOSA. TERREMOTI, ERUZIONI VULCANICHE, FRANE, ALLUVIONI, TSUNAMI. PERCHÉ AVVENGONO E COME POSSIAMO DIFENDERCI. BARBERI FRANCO; SANTACROCE ROBERTO; CARAPEZZA M. LUISA, 2004, 191 P., ILL., BROSSURA - THE MITIGATION OF VOLCANIC HAZARD. 1996. SCIENCE RESEARCH DEVELOPMENT. EUROPEAN COMMISSION. |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402418 -
GEOMORFOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
IL CORSO DI GEOMORFOLOGIA APPLICATA È MIRATO A FORNIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI PER AFFRONTARE UN “PROBLEMA GEOMORFOLOGICO”, RACCOGLIENDO, ANALIZZANDO DATI E PROPONENDO EVENTUALI SOLUZIONI PER PREVENIRE O MITIGARE FENOMENI CHE POSSANO COSTITUIRE CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ.
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MOLIN PAOLA
(programma)
Introduzione al corso; Ruolo della geomorfologia nella valutazione del rischio naturale; Concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio geomorfologico; Cause esogene ed endogene degli eventi geomorfologici e metodi di studio; Cartografia tematica; Dinamica fluviale con particolare riguardo all'erosione, rischi relativi e cenni sulla mitigazione; inondazioni; Dinamica costiera e problemi relativi all’erosione di falesie e spiagge con cenni sulla mitigazione; Geomorfologia tettonica con particolare riguardo alla tettonica attiva; Dinamica dei versanti: processi diffusi, frane ed erosione del suolo, relativo rischio e cenni sulla mitigazione. Per ogni argomento trattato sono previste attività pratiche in classe, studi individuali e di gruppo.
(testi)
Alcantara-Ayala, Goudie "Geomorphological Hazards and Disaster Prevention", Cambridge University Press
Mario Panizza "Manuale di Geomorfologia Applicata", FrancoAngeli (Nuova Edizione) Antonio Vallario "Frane e territorio", Liguori Editore Durante il corso verranno inoltre indicati e/o forniti articoli scientifici e materiale didattico vario. |
6 | GEO/04 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402420 -
PROVA FINALE
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24 | 220 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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DELLA MONICA GIUSEPPE
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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MOLIN PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE materiale fornito dal docente
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BELLATRECCIA FABIO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE DISPENSE ED ARTICOLI FORNITI DAL DOCENTE.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO A FORNIRE ADEGUATE CONOSCENZE SULLA GEOCHIMICA DELL’IDROSFERA, DA UN PUNTO DI VISTA TEORICO, ANALITICO E PRATICO-GESTIONALE, CON APPROCCIO GEOCHIMICO-GEOLOGICO, MA ANCHE CON ELEMENTI CHIMICO-BIOLOGICI.
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MASTRORILLO LUCIA
(programma)
Gli acquiferi: porosità e porosità efficace, primarie e secondaria. Area di ricarica, aquiclude, aquitard.
(testi)
Acquiferi porosi, fratturati e carsici. Acquiferi liberi, imprigionati. Acquiferi sospesi e di base. Scambi falda –fiume. Acquifero costiero. Risorse e riserve Idrogeologia regionale (Italia centrale): complessi idrogeologici. Confronto fra le attitudini idrodinamiche del dominio umbro-marchigiano, laziale abruzzese evulcanico peritirrenico. Ruolo idrogeologico delle faglie. Principali sorgenti dell’italia centrale. Sorgente: classificazione delle sorgenti . Portata della sorgente (curve di esaurimento). Aree di salvaguardia Flusso di base di un corso d’acqua: Bacino idrografico – bacino idrogeologico Bilancio idrico: Ciclo idrologico. Bilancio di un bacino idrografico. Bilancio di un bacino idrogeologico. Valutazione dell’infiltrazione efficace Idrodinamica: Legge di Darcy. Carico idraulico. Permeabilità, trasmissività e coefficiente di immagazinamento. Dreinance. Teoria di Dupuit (regime di equilibrio). Teoria di Theis – Jacob (regime di non equilibrio) Prove di emungimento: Prove di pozzo e prove di acquifero. Teoria del pozzo immagine (barriere) Idrochimica (cenni): Facies idrogeochimiche , isotopi ambientali Misura elaborazione ed interpretazione di dati idrologici: Precipitazione, temperatura, evapotraspirazione, portata (analisi degli idrogrammi) Freatimetria: Reti di flusso, piezometria, gradiente idraulico Carte idrogeologiche e casi studio CASTANY G. (1982) - IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. - FLACCOVIO ED. (PALERMO)
CELICO P. (1986) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CELICO P. (1988) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CHIESA G. (1994) - POZZI PER ACQUA. - HOEPLI ED. (MILANO) A.A.V.V., IL MANUALE DELLE ACQUE SOTTERRANEE, EDITRICE GEO-GRAPH - SEGRATE MASSIMO CIVITA , IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE, AMBROSIANA EDITRICE |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402385 -
METODI GEOFISICI PER L'ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO
(obiettivi)
LO SCOPO DI QUESTO CORSO E’ APPLICARE I PRINCIPI DELLA FISICA ALLO STUDIO DELLA TERRA. IL CORSO FORNISCE UNA INTRODUZIONE GENERALE AI PRINCIPALI METODI DI GEOFISICA PIU’ DIFFUSI.
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CAMMARANO FABIO
(programma)
PROSPEZIONE GRAVIMETRICA:
(testi)
LA FORMA DELLA TERRA: LA SFERA DI ERATOSTENE, LA FORZA PESO, LA DENSITÀ MEDIA DELLA TERRA, LA GRAVITÀ,IL POTENZIALE GRAVITAZIONALE, IL POTENZIALE CENTRIFUGO. LE ARMONICHE SFERICHE: EQUAZIONE DI LAPLACE PER IL CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE, IL GEOPOTENZIALE, LA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE TERRESTRE: LO SFEROIDE, LO SCHIACCIAMENTO TERRESTRE L’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, LA GRAVITÀ SULL’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, IL GEOIDE, LA SUPERFICIE FISICA DELLA TERRA, I GRAVIMETRI: MISURE ASSOLUTE DI GRAVITÀ, MISURE RELATIVE, SENSIBILITÀ DEI GRAVIMETRI, RIDUZIONE DELLE MISURE GRAVIMETRICHE; ANOMALIE GRAVIMETRICHE, RIDUZIONE IN ARIA LIBERA, RIDUZIONE DI BOUGUER, RIDUZIONE TOPOGRAFICA, CARTA DELLE ANOMALIE DI BOUGUER, PROBLEMA DELLA DENSITÀ DELLA PIASTRA DI BOUGUER, ISOSTASIA, MODELLO DI AIRY, MODELLO DI PRATT. INTERPRETAZIONE DEI DATI GRAVIMETRICI: ANOMALIA GENERATALA UNA MASSA PUNTIFORME, ANOMALIA GENERATA DA UN CORPO CILINDRICO ORIZZONTALE, ANOMALIA GENERATA DA UN SEMISTRATO ORIZZONTALE PROSPEZIONE SISMICA: LE ONDE SISMICHE: EQUAZIONE D’ALEMBERT PER UNA CORDA VIBRANTE E PER UN TUBO CONTENETE UN GAS, LA VELOCITÀ DI UN’ONDA ELASTICA, LA FUNZIONE ARMONICA, LA SERIE ARMONICA, PROSPEZIONE SISMICA A RIFLESSIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFLESSIONE, MODELLO DEL DOPPIO STRATO, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE LE ONDE RIFLESSE, LA DROMOCRONA, TEMPO MINIMO DI RIFLESSIONE, CALCOLO DELLO SPESSORE, LE ONDE DIRETTE EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO, DROMOCRONA, STRATO INCLINATO. EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE RIFLESSE; TIPI DI LENEE SISMICHE ADOTTATE IN PROSPEZIONE, PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFRAZIONE, ONDE RIFRATTE IN CONDIZIONE DI ANGOLO CRITICO, MODELLO A DUE STRATI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE. CALCOLO DELLO SPESSORE, TEMPO DI RITARDO, MODELLO DI STRATIFICAZIONE CON PIÙ DI DUE STRATI PIANI E PARALLELI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE, IL PIANO INCLINATO. GLI STRUMENTI “GEOFONI”, CENNI SUL METODO DELLA TOMOGRAFIA SISMICA ONDE SUPERFICIALI E RISPOSTA SISMICA LOCALE, ELEMENTI IL FENOMENO DELLA DISPERSIONE, RAPPORTI SPETTRALI. PROSPEZIONE ELETTRICA: PROPRIETÀ ELETTRICHE DEI MEZZI: CAPACITÀ, CONDUCIBILITÀ, LA LEGGE DI OHM, CONDUTTORI DIELETTRICI ED ISOLANTI, EQUAZIONE DI CONTINUITÀ PER I MEZZI ISOTROPI E NON, EQUAZIONE DI LAPLACE, COSTANTE DIELETTRICA, DENSITÀ DI CORRENTE, IL CAMPO ELETTRICO LA COSTANTE DIELETTRICA, LA POLARIZZAZIONE ELETTRICA DEI MEZZI, LA SPETTROSCOPIA ELETTRICA, MISURE DI RESISTIVITÀ SU UN SUOLO, MISURA IN LABORATORIO, MISURE IN CAMPAGNA, SORGENTI PUNTIFORMI, DISPOSITIVO PER MISURE DI RESISTIVITÀ, DISPOSITIVO DI WENNER, DISPOSITIVO DI SCHLUMBERGER, DISPOSITIVO DIPOLO-DIPOLO, MISURE DI CORRENTE E MISURE DI DIFFERENZA DI POTENZIALE, LA COSTANTE GEOMETRICA DEL DISPOSITIVO, ENERGIZZAZIONE A CORRENTE CONTINUA E A CORRENTE ALTERNATA, DI PROPRIETÀ DI UN MEZZO GRANULARE, MEZZO GRANULARE SATURO D’ACQUA, LEGGE DI ARCHIE, LA RESISTIVITÀ DELLE ROCCE E DEI SUOLI, SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI A RESISTIVITÀ: COSTANTE DI RIFLESSIONE, MODELLO DELLE SORGENTI IMMAGINE, MODELLI A DUE STRATI, CURVA DELLA RESISTIVITÀ APPARENTE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLO STENDIMENTO, INTERPRETAZIONE DEI DATI ELETTRICI, CENNI DI MODELLI A PIÙ DI DUE STRATI. CENNI SULLA TECNICA DELLA TOMOGRAFIA ELETTRICA. PROSPEZIONE MAGNETICA SOSTANZE FERROMAGNETICHE , SOSTANZE DIAMAGNETICHE, SOSTANZE PARAMAGNETICHE; IL CAMPO GEOMAGNETICO; MAGNETIZZAZIONE DELLE ROCCE; ANOMALIA MAGNETICA LOCALE E REGIONALE; ANOMALIE MAGNETICHE GENERATE DA CORPI SEPOLTI MAGNETIZZATI; PALEOMAGNETISMO E TETTONICA. TELFORD W.M. APPLIED GEOPHYSICS CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS FEDI M., RAPOLLA, A. I METODI GRAVIMETRICO E MAGNETICO NELLA GEOFISICA DELLA TERRA SOLIDA, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIFEDI M., RAPOLLA, A. LE INDAGINI GEOFISICHE PER LO STUDIO DEL SOTTOSUOLO METODI GEOELETTRICI E SISMICI, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIMUSSETT, ALAN E., AFTAB KHAN, M. ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO. UNA INTRODUZIONE ALLA GEOFISICA APPLICATA ZANICHELLI
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6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE UNA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRATIGRAFICA IN MODO DA MATURARE AUTONOMIA E CAPACITÀ CRITICA NELL'AFFRONTARE LE DIVERSE TEMATICHE DELLA GEOLOGIA IN CUI RISULTI NECESSARIO UNAPPROCCIO STRATIGRAFICO. APPLICAZIONE SUL TERRENO DEI CONCETTI ESPOSTI.
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CIPOLLARI PAOLA
(programma)
IL CORSO SI SVILUPPA IN TRE MODULI. NEL PRIMO MODULO SI FORNISCONO LE BASI DELLA NOMENCLATURA STRATIGRAFICA. IN ESSO VENGONO DESCRITTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE UNITÀ STRATIGRAFICHE, IL CUI UTILIZZO VIENE ACQUISITO MEDIANTE ESERCITAZIONI. NEL SECONDO MODULO VENGONO FORNITI I CONCETTI BASE DELLA STRATIGRAFIA SEQUENZIALE CON APPLICAZIONI A DIVERSI AMBIENTI SEDIMENTARI E ALLA STRATIGRAFIA SISMICA. IN TALE MODULI VENGONO INOLTRE DEFINITI I FONDAMENTI DELLA SEDIMENTAZIONE RITMICA E, IN PARTICOLARE, VENGONO INTRODOTTI I CONCETTI DELLA CICLOSTRATIGRAFIA. QUESTA PARTE DEL CORSO SI AVVALE ANCHE DELL'ANALISI CRITICA DI SPECIFICI LAVORI DI LETTERATURA. IL TERZO MODULO È DEDICATO ALLA STRATIGRAFIA REGIONALE. PARTENDO DA UNA RICOSTRUZIONE PALEOGEOGRAFIA DEL MESOZOICO IN AREA TETIDEA, SI OPERA UN PERCORSO IDEALE ATTRAVERSO I PRINCIPALI DOMINI SEDIMENTARI. IN PARTICOLARE, VENGONO PRESE IN ESAME LE PRINCIPALI SUCCESSIONI BACINALI (LA SPEZIA, TOSCANA, UMBRIA-MARCHE, LAGONEGRO E MOLISE, BACINO IMPRESE-SICANO) ALCUNI CASI RELATIVI ALLA PIATTAFORMA CARBONATICA PELAGICA (PCP), LA SUCCESSIONE DI TRANSIZIONE PIATTAFORMA-BACINO AFFIORANTE NEL GARGANO E, INFINE, LA STRATIGRAFIA DELLE PIATTAFORME CARBONATICHE LAZIALE-ABRUZZESE E DOLOMITICA.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE STRUMENTI E METODI PER LA DESCRIZIONE, ANALISI ED INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI DEFORMATIVI A CARATTERE FRAGILE E DUTTILE CHE INTERESSANO UN VOLUME ROCCIOSO. L’OBIETTIVO È QUELLO DI ARRIVARE A CARATTERIZZARE SEQUENZE DEFORMATIVE COMPLESSE AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE GEOLOGICA REGIONALE. SCOPO DEL CORSO È ANCHE QUELLO DI PRESENTARE E DESCRIVERE LE ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E GLI STILI DEFORMATIVI NEL CONTESTO DELLA TETTONICA REGIONALE.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI.
(testi)
GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
-G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. -B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE.
(testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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9 | GEO/03 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI METODOLOGICI PER IL RILEVAMENTO GEOLOGICO E LA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA, ATTRAVERSO ATTIVITÀ PRATICA SUL CAMPO ED ELABORAZIONI IN LABORATORIO. SVILUPPARE MODELLI GEOLOGICI 3D DEI CORPI ROCCIOSI, INTEGRANDO DATI IN AFFIORAMENTO E IN SOTTOSUOLO, ATTRAVERSO ESPERIENZE MULTIDISCIPLINARI SU PROBLEMATICHE GEOLOGICHE A DIFFICOLTA’ MEDIO-ALTA.
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COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI. CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO. |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DEL BIENNIO I CONCETTI BASE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI VULCANICI A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DEPOSITI. IL CORSO INOLTRE TENDE AD EVIDENZIARE LA STRETTA CONNESSIONE TRA IL RICONOSCIMENTO SUL CAMPO DEI DEPOSITI, LORO CARTOGRAFIA, CORRELAZIONE E RICOSTRUZIONE DELLA SUCCESSIONE STRATIGRAFICA PER DELINEARE IL PROCESSO VULCANICO CHE LE HA PRODOTTE.
E’ NECESSARIO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI AVERE BASI DI SEDIMENTOLOGIA, PETROGRAFIA E GEOCHIMICA
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GIORDANO GUIDO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCICLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410058 -
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE UNA BASE TEORICA E PRATICA PER L'APPLICAZIONE AL CAMPO DELLA RICERCA ED ESTRAZIONE DEGLI IDROCARBURI.
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SALVINI FRANCESCO
(programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA DEL PETROLIO. LA GEOLOGIA APPLICATA ALLA RICERCA E SVILUPPO DI IDROCARBURI. IL RUOLO DEGLI IDROCARBURI NELLA SOCIETÀ ATTUALE. STATISTICHE SULLA RICERCA E SVILUPPO DEGLI IDROCARBURI. IL RUOLO DEL GEOLOGO. NATURA ED ORIGINE DEGLI IDROCARBURI. COMPOSIZIONE DEGLI IDROCARBURI. CLASSIFICAZIONE. IL CICLO DELL'ACCUMULO DI PETROLIO. ORIGINE ORGANICA ED INORGANICA. LE ROCCE MADRI. PRINCIPI DI TRASFORMAZIONE DELLA MATERIA ORGANICA IN IDROCARBURI. MECCANISMI DI MIGRAZIONE ED INTRAPPOLAMENTO. L'ACCUMULO. ROCCE SERBATOIO. TRAPPOLE PER IDROCARBURI E LORO CLASSIFICAZIONE. CONTESTI GEOLOGICI DOVE RICERCARE PETROLIO. L'ESPLORAZIONE DEL PETROLIO. INTERPRETAZIONE DEI CAROTAGGI. L'ESPLORAZIONE SISMICA. TECNICHE DI PROSPEZIONE IN FUNZIONE DEL CONTESTO GEOLOGICO. COSTRUZIONE DI SEZIONI GEOLOGICAMENTE CORRETTE E LORO RESTORAZIONE. ESERCITAZIONI PRATICHE. ESCURSIONE DI UN GIORNO SU AFFIORAMENTI DI ROCCE MADRI, ROCCE SERBATOIO E VISITA DI UN IMPIANTO DI ESTRAZIONE.
(testi)
- J. GLUYAS, R. SWARBRICK - PETROLEUM GEOSCIENCE - BLACKWELL PUBLISHING (2003).
- SELLEY - ELEMENTS OF PETROLEUM GEOLOGY-SECOND EDITION ACADEMIC PRESS (1998). - N.B. WOODWARD, S.E. BOYER, J. SUPPE - BALANCED GEOLOGICAL CROSS-SECTIONS: AN ESSENTIAL TECHNIQUE IN GEOLOGICAL RESEARCH AND EXPLORATION. - AMERICAN GEOPHYSICAL UNION. R.C. (1989). |
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402421 -
GEOTERMIA
(obiettivi)
IL CORSO DI GEOTERMIA È FINALIZZATO A FORNIRE ALLO STUDENTE GLI ELEMENTI PER LA COMPRENSIONE DELLE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI GEOTERMICI E DELLE PRINCIPALI METODOLOGIE DI PROSPEZIONE NELLA QUALI LA FIGURA PROFESSIONALE DEL GEOLOGO ESERCITA LE COMPETENZE PRINCIPALI
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GIORDANO GUIDO
(programma)
PARTE I – DEFINIZIONI E CONCETTI INTRODUTTIVI
(testi)
IL CALORE TERRESTRE: ORIGINE, MISURA, TRASPORTO, AMBIENTAZIONI GEODINAMICHE. LA GEOTERMIA NEL PANORAMA DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI ED A BASSA EMISSIONE DI CO2. PARTE II – CLASSIFICAZIONE DELLE RISORSE GEOTERMICHE STRUTTURA DI UN’AREA GEOTERMICA: LA SORGENTE DI CALORE, IL SERBATOIO, LE ROCCE DI COPERTURA. RISORSE DI ALTA, DI MEDIA E DI BASSA ENTALPIA. SISTEMI AD ACQUA DOMINANTE, SISTEMI A VAPORE DOMINANTE, SISTEMI GEOPRESSURIZZATI, ROCCE SECCHE. PARTE III – ESPLORAZIONE GEOTERMICA METODOLOGIE DI INDAGINE GEOLOGICHE: STIMA DELL’ETÀ, DIMENSIONI, PROFONDITÀ E T DELLA SORGENTE DI CALORE; VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI ROCCE SERBATOIO E ROCCE DI COPERTURA; PROSPEZIONE DELLA PERMEABILITÀ PRIMARIA E SECONDARIA DEL SERBATOIO IN FUNZIONE DEI DATI DI SUPERFICIE, DA REMOTE SENSING E DEL MODELLO GEOLOGICO RICOSTRUITO; PROSPEZIONE DELLA TENUTA DELLA ROCCIA SIGILLO. METODOLOGIE DI INDAGINE GEOCHIMICHE ED IDROGEOLOGICHE: STIMA DELLE TEMPERATURE E COMPOSIZIONE DEL FLUIDO GEOTERMICO A PARTIRE DALLE SORGENTI TERMALI E DAI GAS IN SUPERFICIE; VALUTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE PROFONDA, DELLA RICARICA E DELLA POTENZIALITÀ DEL RESERVOIR. METODOLOGIE DI INDAGINE GEOFISICHE: GRAVIMETRIA, GEOELETTRICA, MAGNETOTELLURICA, SISMICA; RICOSTRUZIONE DEL GRADIENTE DI TEMPERATURA. PERFORAZIONI PROFONDE: PIANIFICAZIONE, ESECUZIONE, MESSA IN ESERCIZIO; MISURE IN FORO. USO DI SISTEMI GIS PER LA GESTIONE E LA MODELLAZIONE DI SISTEMI GEOTERMICI. MODELLAZIONE NUMERICA DI SISTEMI GEOTERMICI PARTE IV – GEOTERMIA REGIONALE BREVI CENNI DI STORIA DELLA GEOTERMIA IN ITALIA; I SISTEMI GEOTERMICI ASSOCIATI ALLE PROVINCE MAGMATICHE TOSCANA E LAZIALE-CAMPANA; IL SISTEMA GEOTERMICO ASSOCIATO ALL’ARCO EOLIANO; SISTEMI GEOTERMICI DI AVAMPAESE: LA SARDEGNA, LA PIANURA PIADANA, LA SICILIA. PARTE V – USI DELLA RISORSA GEOTERMICA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA; USI DIRETTI DELLE ACQUE CALDE; LA GEOTERMIA DI BASSISSIMA ENTALPIA E LE POMPE DI CALORE; CENNI DI LEGISLAZIONE TESTI, GRAFICI, TABELLE, FORMULE, MAPPE, DISTRIBUITI DAL DOCENTE.
B. TORO, T. RUSPANDINI TANIA, 2009, NUOVE FRONTIERE DELLE ENERGIE RINNOVABILI. ASPETTI GEOLOGICI, RICERCA, UTILIZZAZIONE. EDITORE: FLACCOVIO DARIO R. DIPIPPO, 2008, GEOTHERMAL POWER PLANTS: PRINCIPLES, APPLICATIONS, CASE STUDIES AND ENVIRONMENTAL IMPACT, EDITORE: BUTTERWORTH-HEINEMANN A. MANZELLA, C. UNGARELLI, 2011, LA GEOTERMIA, EDITORE: IL MULINO, COLLANA “FARSI UN’IDEA” ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 12-13 |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402409 -
TELERILEVAMENTO
(obiettivi)
IL CORSO DI TELERILEVAMENTO TRATTA I PRINCIPALI ASPETTI LEGATI ALL’ANALISI DELLE IMMAGINI ACQUISITE CON SENSORI ATTIVI (OTTICI) E PASSIVI (RADAR, TERMICO), CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE APPLICAZIONI FINALIZZATE ALLO STUDIO DELLE GEORISORE, DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE E DELLA TETTONICA. OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE ALLO STUDENTE LA NECESSARIA CULTURA DI BASE E GLI STRUMENTI OPERATIVI PER SELEZIONARE, ELABORARE ED INTERPRETARE LE IMMAGINI TELERILEVATE PIÙ APPROPRIATE PER SPECIFICHE APPLICAZIONI DI GEORISORSE E GEOAMBIENTALI. A TAL FINE SONO PREVISTE LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI PRATICHE PER APPRENDERE SIA I PRINCIPI DI BASE DEL TELERILEVAMENTO, CHE PER ACQUISIRE LA COMPETENZA NECESSARIA PER UTILIZZARE IN MODO OTTIMALE LE CARATTERISTICHE SPETTRO-RADIOMETRICHE E GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI.
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CIANFARRA PAOLA
(programma)
ORIGINI E STORIA DEL TELERILEVAMENTO. INTRODUZIONE AL TELERILEVAMENTO OTTICO. IL RUOLO DEL TELERILEVAMENTO NEL MONITORAGGIO GEO-AMBIENTALE E GEO-TETTONICO. LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO E LE SUE INTERAZIONI CON I MATERIALI SUPERFICIALI (ACQUA, VEGETAZIONE, SUOLI E ROCCE). CARATTERISTICHE DEI SENSORI OTTICI. RISOLUZIONE SPAZIALE, SPETTRALE, RADIOMETRICA E TEMPORALE. ELEMENTI DI SPETTRORADIOMETRIA: RIFLETTANZA, TRASMITTANZA, EMITTANZA. INTERAZIONI CON L’ATMOSFERA. FIRME SPETTRALI. CARATTERISTICHE DELLE IMMAGINI PANCROMATICHE, MULTISPETTRALI ED IPERSPETTRALI. ANALISI MULTITEMPORALI. TECNICHE DI ELABORAZIONE ED INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI A SCALA REGIONALE E LOCALE. CLASSIFICAZIONI SUPERVISED E UNSUPERVISED. IL TELERILEVAMENTO ATTIVO NELLE MICROONDE: SISTEMI RADAR. TECNICHE DI UTILIZZO DELLE IMMAGINI RADAR. IMMAGINI TERMICHE. ESERCITAZIONI PRATICHE CON DATI ACQUISITI CON DIVERSI SENSORI SATELLITARI ED AVIOTRASPORTATI.
(testi)
GOMARASCA M.A., 2004. ELEMENTI DI GEOMATICA. ED. ASSOCIAZIONE ITALIANA DI TELERILEVAMENTO
S A DRURY 2001. IMAGE INTERPRETATION IN GEOLOGY. BLACKWELL SCIENCE DESSENA MA E MELIS MT, 2006. TELERILEVAMENTO APPLICATO. MAKO EDIZIONI SABINS F. F., 2007. REMOTE SENSING: PRINCIPLES AND INTERPRETATION. WAVELAND PRESS, INC. |
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402398 -
INTERPRETAZIONE DI SEZIONI SISMICHE E WELL-LOG
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI PERMETTERE AGLI STUDENTI DI COMPRENDERE IL RUOLO DEI DATI SISMICI NELL'ESPLORAZIONE PETROLIFERA, DI IMPARARE A INTERPRETARE LE LINEE SISMICHE E DI CORRELARLE CON I DATI MULTIDISCIPLINARI RICAVATI DAI POZZI PROFONDI.
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6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402408 -
MODELLAZIONE DEI SISTEMI PETROLIFERI
(obiettivi)
PRESENTARE ALLO STUDENTE UN PANORAMA DELL’APPROCCIO INTEGRATO ALLO STUDIO DEI BACINI SEDIMENTARI ATTRAVERSO L’APPROFONDIMENTO DI ALCUNI ASPETTI LEGATI ALLA RICERCA DEGLI IDROCARBURI. PARTICOLARE RIGUARDO VIENE PRESTATO ALL’ACQUISIZIONE DI METODOLOGIE QUANTITATIVE DI STUDIO DELLA DINAMICA DEI BACINI SEDIMENTARI (STORIA DI SEPPELLIMENTO, SUBSIDENZA E TERMICA) E ALLA DEFINIZIONE DEL PETROLEUM CHARGE NELL’AMBITO DEL PETROLEUM PLAY, ATTRAVERSO LO STUDIO DELLA MATERIA ORGANICA DISPERSA NEI SEDIMENTI E DI ALTRI INDICATORI DI PALEO TEMPERATURE IN AMBITO DIAGENETICO (TRACCE DI FISSIONE, PARAMETRI MINERALOGICI, INCLUSIONI FLUIDE).
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CORRADO SVEVA
(programma)
IL CORSO SI ARTICOLA IN QUATTRO MODULI, NON DISTINTI IN QUANTO A CREDITI:
(testi)
1. I BACINI SEDIMENTARI NEL QUADRO DELLA TETTONICA GLOBALE. PRINCIPALI CLASSIFICAZIONI DEI BACINI SEDIMENTARI. GEOMETRIA, CINEMATICA, DINAMICA ED EVOLUZIONE TERMICA DEI BACINI DI: TRAZIONE, FLESSURAZIONE E STRIKE-SLIP. I BACINI SEDIMENTARI COME SEDE DI RISORSE ENERGETICHE (ESEMPI APPLICATI ALLA RICERCA PETROLIFERA E GEOTERMICA). 2. METODOLOGIE QUANTITATIVE DI STUDIO DELLA DINAMICA E DELL’EVOLUZIONE TERMICA DEI BACINI SEDIMENTARI: RICOSTRUZIONE DI STORIA DI SEPPELLIMENTO, SUBSIDENZA ED EVOLUZIONE TERMICA; MODELLAZIONE DEGLI STADI DI GENERAZIONE DEGLI IDROCARBURI (CON ESERCITAZIONI GUIDATE E UTILIZZO DI SOFTWARE PROFESSIONALI). 3. METODOLOGIE OTTICHE E CHIMICHE DI STUDIO DELLE FACIES E DELLA MATURITÀ TERMICA DELLA MATERIA ORGANICA DISPERSA NEI SEDIMENTI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA DEFINIZIONE DEL PETROLEUM CHARGE: COMPOSIZIONE E PROCESSI DI PRODUZIONE, CONSERVAZIONE E ACCUMULO DELLA MATERIA ORGANICA DISPERSA NEI SEDIMENTI; CLASSIFICAZIONE E TEORIE SULL’ORIGINE DEL KEROGENE IN FASE EOGENETICA; MECCANISMI E PROCESSI DI FORMAZIONE DI ROCCE MADRI (ESEMPI ATTUALI E DEL PASSATO DAL MONDO); EVOLUZIONE TERMICA DEL KEROGENE E GENERAZIONE DEGLI IDROCARBURI (FASI DI CATAGENESI E METAGENESI), CENNI SULLA MIGRAZIONE PRIMARIA. CENNI SU ALTRE METODOLOGIE FINALIZZATE ALLA DEFINIZIONE DI VINCOLI PALEO-TERMICI E TERMO CRONOLOGICI IN DIAGENESI (TERMO-CRONOLOGIA A BASSA TEMPERATURA, MINERALOGIA DELLE ARGILLE, PETROGRAFIA E MICRO-TERMOMETRIA DELLE INCLUSIONI FLUIDE). 4. REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO DI EVOLUZIONE TERMICA DI BACINO, FINALIZZATO ALL’ESPLORAZIONE PETROLIFERA, SU CASE HISTORY ITALIANI, MEDIANTE L’UTILIZZO DI SOFTWARE PROFESSIONALI. ALLEN P.A. & ALLEN R.R. (2005) – "BASIN ANALYSIS PRINCIPLES AND APPLICATIONS". 2A ED., BLACKWELL, OXFORD.
KATZ B. (ED.) (1994) – "PETROLEUM SOURCE ROCKS", 2A ED. SPRINGER VERLAG, BERLIN. HUNT J.M. (1996) – "PETROLEUM GEOCHEMISTRY AND GEOLOGY". W.H. FREEMAN AND COMPANY, NEW YORK. ARTICOLI VARI DA RIVISTE SPECIALIZZATE CAPITOLI SELEZIONATI DA LIBRI DI TESTO APPUNTI DISTRIBUITI A LEZIONE |
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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DELLA MONICA GIUSEPPE
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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MOLIN PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE materiale fornito dal docente
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BELLATRECCIA FABIO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE DISPENSE ED ARTICOLI FORNITI DAL DOCENTE.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402420 -
PROVA FINALE
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24 | 220 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402166 -
IDROGEOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO A FORNIRE ADEGUATE CONOSCENZE SULLA GEOCHIMICA DELL’IDROSFERA, DA UN PUNTO DI VISTA TEORICO, ANALITICO E PRATICO-GESTIONALE, CON APPROCCIO GEOCHIMICO-GEOLOGICO, MA ANCHE CON ELEMENTI CHIMICO-BIOLOGICI.
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MASTRORILLO LUCIA
(programma)
Gli acquiferi: porosità e porosità efficace, primarie e secondaria. Area di ricarica, aquiclude, aquitard.
(testi)
Acquiferi porosi, fratturati e carsici. Acquiferi liberi, imprigionati. Acquiferi sospesi e di base. Scambi falda –fiume. Acquifero costiero. Risorse e riserve Idrogeologia regionale (Italia centrale): complessi idrogeologici. Confronto fra le attitudini idrodinamiche del dominio umbro-marchigiano, laziale abruzzese evulcanico peritirrenico. Ruolo idrogeologico delle faglie. Principali sorgenti dell’italia centrale. Sorgente: classificazione delle sorgenti . Portata della sorgente (curve di esaurimento). Aree di salvaguardia Flusso di base di un corso d’acqua: Bacino idrografico – bacino idrogeologico Bilancio idrico: Ciclo idrologico. Bilancio di un bacino idrografico. Bilancio di un bacino idrogeologico. Valutazione dell’infiltrazione efficace Idrodinamica: Legge di Darcy. Carico idraulico. Permeabilità, trasmissività e coefficiente di immagazinamento. Dreinance. Teoria di Dupuit (regime di equilibrio). Teoria di Theis – Jacob (regime di non equilibrio) Prove di emungimento: Prove di pozzo e prove di acquifero. Teoria del pozzo immagine (barriere) Idrochimica (cenni): Facies idrogeochimiche , isotopi ambientali Misura elaborazione ed interpretazione di dati idrologici: Precipitazione, temperatura, evapotraspirazione, portata (analisi degli idrogrammi) Freatimetria: Reti di flusso, piezometria, gradiente idraulico Carte idrogeologiche e casi studio CASTANY G. (1982) - IDROGEOLOGIA: PRINCIPI E METODI. - FLACCOVIO ED. (PALERMO)
CELICO P. (1986) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. I. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CELICO P. (1988) - PROSPEZIONI IDROGEOLOGICHE. VOL. II. - LIGUORI ED. (NAPOLI) CHIESA G. (1994) - POZZI PER ACQUA. - HOEPLI ED. (MILANO) A.A.V.V., IL MANUALE DELLE ACQUE SOTTERRANEE, EDITRICE GEO-GRAPH - SEGRATE MASSIMO CIVITA , IDROGEOLOGIA APPLICATA E AMBIENTALE, AMBROSIANA EDITRICE |
6 | GEO/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410095 -
LINGUA INGLESE AVANZATO
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402385 -
METODI GEOFISICI PER L'ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO
(obiettivi)
LO SCOPO DI QUESTO CORSO E’ APPLICARE I PRINCIPI DELLA FISICA ALLO STUDIO DELLA TERRA. IL CORSO FORNISCE UNA INTRODUZIONE GENERALE AI PRINCIPALI METODI DI GEOFISICA PIU’ DIFFUSI.
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CAMMARANO FABIO
(programma)
PROSPEZIONE GRAVIMETRICA:
(testi)
LA FORMA DELLA TERRA: LA SFERA DI ERATOSTENE, LA FORZA PESO, LA DENSITÀ MEDIA DELLA TERRA, LA GRAVITÀ,IL POTENZIALE GRAVITAZIONALE, IL POTENZIALE CENTRIFUGO. LE ARMONICHE SFERICHE: EQUAZIONE DI LAPLACE PER IL CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE, IL GEOPOTENZIALE, LA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE TERRESTRE: LO SFEROIDE, LO SCHIACCIAMENTO TERRESTRE L’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, LA GRAVITÀ SULL’ELLISSOIDE INTERNAZIONALE, IL GEOIDE, LA SUPERFICIE FISICA DELLA TERRA, I GRAVIMETRI: MISURE ASSOLUTE DI GRAVITÀ, MISURE RELATIVE, SENSIBILITÀ DEI GRAVIMETRI, RIDUZIONE DELLE MISURE GRAVIMETRICHE; ANOMALIE GRAVIMETRICHE, RIDUZIONE IN ARIA LIBERA, RIDUZIONE DI BOUGUER, RIDUZIONE TOPOGRAFICA, CARTA DELLE ANOMALIE DI BOUGUER, PROBLEMA DELLA DENSITÀ DELLA PIASTRA DI BOUGUER, ISOSTASIA, MODELLO DI AIRY, MODELLO DI PRATT. INTERPRETAZIONE DEI DATI GRAVIMETRICI: ANOMALIA GENERATALA UNA MASSA PUNTIFORME, ANOMALIA GENERATA DA UN CORPO CILINDRICO ORIZZONTALE, ANOMALIA GENERATA DA UN SEMISTRATO ORIZZONTALE PROSPEZIONE SISMICA: LE ONDE SISMICHE: EQUAZIONE D’ALEMBERT PER UNA CORDA VIBRANTE E PER UN TUBO CONTENETE UN GAS, LA VELOCITÀ DI UN’ONDA ELASTICA, LA FUNZIONE ARMONICA, LA SERIE ARMONICA, PROSPEZIONE SISMICA A RIFLESSIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFLESSIONE, MODELLO DEL DOPPIO STRATO, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE LE ONDE RIFLESSE, LA DROMOCRONA, TEMPO MINIMO DI RIFLESSIONE, CALCOLO DELLO SPESSORE, LE ONDE DIRETTE EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO, DROMOCRONA, STRATO INCLINATO. EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE RIFLESSE; TIPI DI LENEE SISMICHE ADOTTATE IN PROSPEZIONE, PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE: IL PRINCIPIO DI FERMAT E LA LEGGE DELLA RIFRAZIONE, ONDE RIFRATTE IN CONDIZIONE DI ANGOLO CRITICO, MODELLO A DUE STRATI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE. CALCOLO DELLO SPESSORE, TEMPO DI RITARDO, MODELLO DI STRATIFICAZIONE CON PIÙ DI DUE STRATI PIANI E PARALLELI, EQUAZIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE ONDE BIRIFRATTE, IL PIANO INCLINATO. GLI STRUMENTI “GEOFONI”, CENNI SUL METODO DELLA TOMOGRAFIA SISMICA ONDE SUPERFICIALI E RISPOSTA SISMICA LOCALE, ELEMENTI IL FENOMENO DELLA DISPERSIONE, RAPPORTI SPETTRALI. PROSPEZIONE ELETTRICA: PROPRIETÀ ELETTRICHE DEI MEZZI: CAPACITÀ, CONDUCIBILITÀ, LA LEGGE DI OHM, CONDUTTORI DIELETTRICI ED ISOLANTI, EQUAZIONE DI CONTINUITÀ PER I MEZZI ISOTROPI E NON, EQUAZIONE DI LAPLACE, COSTANTE DIELETTRICA, DENSITÀ DI CORRENTE, IL CAMPO ELETTRICO LA COSTANTE DIELETTRICA, LA POLARIZZAZIONE ELETTRICA DEI MEZZI, LA SPETTROSCOPIA ELETTRICA, MISURE DI RESISTIVITÀ SU UN SUOLO, MISURA IN LABORATORIO, MISURE IN CAMPAGNA, SORGENTI PUNTIFORMI, DISPOSITIVO PER MISURE DI RESISTIVITÀ, DISPOSITIVO DI WENNER, DISPOSITIVO DI SCHLUMBERGER, DISPOSITIVO DIPOLO-DIPOLO, MISURE DI CORRENTE E MISURE DI DIFFERENZA DI POTENZIALE, LA COSTANTE GEOMETRICA DEL DISPOSITIVO, ENERGIZZAZIONE A CORRENTE CONTINUA E A CORRENTE ALTERNATA, DI PROPRIETÀ DI UN MEZZO GRANULARE, MEZZO GRANULARE SATURO D’ACQUA, LEGGE DI ARCHIE, LA RESISTIVITÀ DELLE ROCCE E DEI SUOLI, SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI A RESISTIVITÀ: COSTANTE DI RIFLESSIONE, MODELLO DELLE SORGENTI IMMAGINE, MODELLI A DUE STRATI, CURVA DELLA RESISTIVITÀ APPARENTE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLO STENDIMENTO, INTERPRETAZIONE DEI DATI ELETTRICI, CENNI DI MODELLI A PIÙ DI DUE STRATI. CENNI SULLA TECNICA DELLA TOMOGRAFIA ELETTRICA. PROSPEZIONE MAGNETICA SOSTANZE FERROMAGNETICHE , SOSTANZE DIAMAGNETICHE, SOSTANZE PARAMAGNETICHE; IL CAMPO GEOMAGNETICO; MAGNETIZZAZIONE DELLE ROCCE; ANOMALIA MAGNETICA LOCALE E REGIONALE; ANOMALIE MAGNETICHE GENERATE DA CORPI SEPOLTI MAGNETIZZATI; PALEOMAGNETISMO E TETTONICA. TELFORD W.M. APPLIED GEOPHYSICS CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS FEDI M., RAPOLLA, A. I METODI GRAVIMETRICO E MAGNETICO NELLA GEOFISICA DELLA TERRA SOLIDA, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIFEDI M., RAPOLLA, A. LE INDAGINI GEOFISICHE PER LO STUDIO DEL SOTTOSUOLO METODI GEOELETTRICI E SISMICI, COLLANA GEOFISICA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO LIGUORI, NAPOLIMUSSETT, ALAN E., AFTAB KHAN, M. ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO. UNA INTRODUZIONE ALLA GEOFISICA APPLICATA ZANICHELLI
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6 | GEO/11 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402177 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE UNA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRATIGRAFICA IN MODO DA MATURARE AUTONOMIA E CAPACITÀ CRITICA NELL'AFFRONTARE LE DIVERSE TEMATICHE DELLA GEOLOGIA IN CUI RISULTI NECESSARIO UNAPPROCCIO STRATIGRAFICO. APPLICAZIONE SUL TERRENO DEI CONCETTI ESPOSTI.
-
CIPOLLARI PAOLA
(programma)
IL CORSO SI SVILUPPA IN TRE MODULI. NEL PRIMO MODULO SI FORNISCONO LE BASI DELLA NOMENCLATURA STRATIGRAFICA. IN ESSO VENGONO DESCRITTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE UNITÀ STRATIGRAFICHE, IL CUI UTILIZZO VIENE ACQUISITO MEDIANTE ESERCITAZIONI. NEL SECONDO MODULO VENGONO FORNITI I CONCETTI BASE DELLA STRATIGRAFIA SEQUENZIALE CON APPLICAZIONI A DIVERSI AMBIENTI SEDIMENTARI E ALLA STRATIGRAFIA SISMICA. IN TALE MODULI VENGONO INOLTRE DEFINITI I FONDAMENTI DELLA SEDIMENTAZIONE RITMICA E, IN PARTICOLARE, VENGONO INTRODOTTI I CONCETTI DELLA CICLOSTRATIGRAFIA. QUESTA PARTE DEL CORSO SI AVVALE ANCHE DELL'ANALISI CRITICA DI SPECIFICI LAVORI DI LETTERATURA. IL TERZO MODULO È DEDICATO ALLA STRATIGRAFIA REGIONALE. PARTENDO DA UNA RICOSTRUZIONE PALEOGEOGRAFIA DEL MESOZOICO IN AREA TETIDEA, SI OPERA UN PERCORSO IDEALE ATTRAVERSO I PRINCIPALI DOMINI SEDIMENTARI. IN PARTICOLARE, VENGONO PRESE IN ESAME LE PRINCIPALI SUCCESSIONI BACINALI (LA SPEZIA, TOSCANA, UMBRIA-MARCHE, LAGONEGRO E MOLISE, BACINO IMPRESE-SICANO) ALCUNI CASI RELATIVI ALLA PIATTAFORMA CARBONATICA PELAGICA (PCP), LA SUCCESSIONE DI TRANSIZIONE PIATTAFORMA-BACINO AFFIORANTE NEL GARGANO E, INFINE, LA STRATIGRAFIA DELLE PIATTAFORME CARBONATICHE LAZIALE-ABRUZZESE E DOLOMITICA.
(testi)
INTERNATIONAL SUBCOMMISSION ON STRATIGRAPHIC CLASSIFICATION OF IUGS INTERNATIONAL COMMISSION ON STRATIGRAPHY
COE A.L., BOSENCE D.W.J., CHURCH K.D., FLINT S.S., HOWELL J.A., WILSON R.C. (2002) – THE SEDIMENTARY RECORD OF SEA-LEVEL CHANGE. COE A.L. (ED.). THE OPEN UNIVERSITY - CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. EINSELE G., RICKEN W, SEILACHER A. (EDS.) (1991) – CYCLES AND EVENTS IN STRATIGRAPHY. SPRINGER-VERLAG. GRAHAM WEEDON, 2003. TIME SERIES ANALYSIS AND CYCLOSTRATIGRAPHY: EXAMINING STRATIGRAPHIC RECORDS OF ENVIRONMENTAL CYCLES. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS. ARTICOLI DA LETTERATURA |
9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402178 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE STRUMENTI E METODI PER LA DESCRIZIONE, ANALISI ED INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI DEFORMATIVI A CARATTERE FRAGILE E DUTTILE CHE INTERESSANO UN VOLUME ROCCIOSO. L’OBIETTIVO È QUELLO DI ARRIVARE A CARATTERIZZARE SEQUENZE DEFORMATIVE COMPLESSE AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE GEOLOGICA REGIONALE. SCOPO DEL CORSO È ANCHE QUELLO DI PRESENTARE E DESCRIVERE LE ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E GLI STILI DEFORMATIVI NEL CONTESTO DELLA TETTONICA REGIONALE.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI.
(testi)
GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI). DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. TESTI DI BASE:
-G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996. -B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. TESTI COMPLEMENTARI: -N. PRICE, J. COSGROVE, "ANALYSIS OF GEOLOGICAL STRUCTURES", CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 1990. -R. TWISS, E. M: MOORES, "STRUCTURAL GEOLOGY" (2ND ED.), FREEMAN, 2007. -R. H. GROSHONG, "3-D STRUCTURAL GEOLOGY: A PRACTICAL GUIDE TO SURFACE AND SUBSURFACE MAP INTERPRETATION" (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -J. SUPPE "PRINCIPLES OF STRUCTURAL GEOLOGY", PRENTICE-HALL, 1985. -W. BURBANK, R. S. ANDERSON "TECTONIC GEOMORPHOLOGY", BLACKWELL, 2005.
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE.
(testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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9 | GEO/03 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402387 -
RILEVAMENTO GEOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI METODOLOGICI PER IL RILEVAMENTO GEOLOGICO E LA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA, ATTRAVERSO ATTIVITÀ PRATICA SUL CAMPO ED ELABORAZIONI IN LABORATORIO. SVILUPPARE MODELLI GEOLOGICI 3D DEI CORPI ROCCIOSI, INTEGRANDO DATI IN AFFIORAMENTO E IN SOTTOSUOLO, ATTRAVERSO ESPERIENZE MULTIDISCIPLINARI SU PROBLEMATICHE GEOLOGICHE A DIFFICOLTA’ MEDIO-ALTA.
Canale: 1
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COSENTINO DOMENICO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI. CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA. SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.
CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985. CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO.
Canale: 2
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BALLATO PAOLO
(programma)
IL RILEVAMENTO GEOLOGICO COME STRUMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO, ATTAVERSO L’INTEGRAZIONE DI DATI DI GEOLOGIA DI SUPERFICIE, INDAGINI GEOGNOSTICHE E CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI.
(testi)
CARATTERIZZAZIONE TECNICA DEI TERRENI E DELLE ROCCE; CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEL SUBSTRATO ROCCIOSO E DEI DEPOSITI INCOERENTI DELLE COPERTURE PLIO-QUATERNARIE DELL’ITALIA CENTRALE. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE SUPERFICI DI DISCONTINUITA’ PRESENTI NELLE ROCCE IN AFFIORAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI AMMASSI ROCCIOSI. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO APPLICATO ALLA MICROZONAZIONE SISMICA. L’ATTIVITÀ PRATICA SI ARTICOLA SU UNA SERIE DI ESPERIENZE GUIDATE, EFFETTUATE IN CONDIZIONI OPERATIVE, SU AREE DEL TERRITORIO OPPORTUNAMENTE SCELTE PER ESERCITARE LE PRINCIPALI ATTIVITA’ INERENTI IL RILEVAMENTO GEOLOGICO: ANALISI DEL BEDROCK E DELLE COPERTURE QUATERNARIE INCOERENTI; CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA E TECNICA DELLE DISCONTINUITA’ PRESENTI NEGLI AMMASSI ROCCIOSI; RACCOLTA DEI DATI DI SUPERFICIE, DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE ROCCE E DEI TERRENI INCOERENTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E FISICO DEL SOTTOSUOLO. IN OGNI ESPERIENZA È PREVISTA UNA FASE DI PREPARAZIONE, UNA DI ATTIVITÀ SUL TERRENO (IN GENERE DI UN GIORNO) E UNA DI ELABORAZIONE DEL RILEVAMENTO GEOLOGICO IN LABORATORIO. OGNI ATTIVITÀ DI TERRENO SI CONCLUDE CON LA PREPARAZIONE DA PARTE DEI SINGOLI STUDENTI DELLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA, E DI ALCUNE ELABORAZIONI DI CARTOGRAFIA TEMATICA DELL’AREA, COMPLETA DI LEGENDA E SEZIONI GEOLOGICHE E GEOLOGICO-TECNICHE. LO STUDENTE FORNIRA’, PER OGNI PRODOTTO CARTOGRAFICO, UNA RELAZIONE SCRITTA, ARTICOLATA SUI RISULTATI DEL RILEVAMENTO EFFETTUATO. IL CORSO SI CHIUDERA’ CON UN CAMPO DI ATTIVITA’ DI TERRENO FINALIZZATE ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO E DEL MODELLO FISICO DEL SOTTOSUOLO IN AREE A MEDIO-ALTA DIFFICOLTA’ E ALLA PRODUZIONE DI CARTOGRAFIA TEMATICA SCESI L., PAPINI M., GATTINONI P. – GEOLOGIA APPLICATA: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO. VOL. 1, SECONDA EDIZIONE. CASA EDITRICE AMBROSIANA. CEAEDIZIONI, 2006.CREMONINI G. - RILEVAMENTO GEOLOGICO. - ED. PITAGORA, BOLOGNA, 1985.
CARTE GEOLOGICHE, CARTE TOPOGRAFICHE, FOTO AEREE, E ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA GEOLOGIA DELLE DIFFERENTI AREE OGGETTO DELLE ESCURSIONI DI TERRENO, VERRANNO FORNITE AGLI STUDENTI DAL PERSONALE RESPONSABILE DEL CORSO. |
9 | GEO/02 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402384 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DEL BIENNIO I CONCETTI BASE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI VULCANICI A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DEPOSITI. IL CORSO INOLTRE TENDE AD EVIDENZIARE LA STRETTA CONNESSIONE TRA IL RICONOSCIMENTO SUL CAMPO DEI DEPOSITI, LORO CARTOGRAFIA, CORRELAZIONE E RICOSTRUZIONE DELLA SUCCESSIONE STRATIGRAFICA PER DELINEARE IL PROCESSO VULCANICO CHE LE HA PRODOTTE.
E’ NECESSARIO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI AVERE BASI DI SEDIMENTOLOGIA, PETROGRAFIA E GEOCHIMICA
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GIORDANO GUIDO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCICLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
9 | GEO/08 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402400 -
EXPERIMENTAL TECTONICS (TETTONICA SPERIMENTALE)
(obiettivi)
Obiettivo di questo corso è quello di introdurre i principi della modellazione sperimentale dei processi tettonici. Il principio della modellazione si basa sull’utilizzo di materiali fisicamente testati che permettano di rispettare i criteri di similitudine nel riprodurre in laboratorio processi che abbiano dimensioni e scale temporali geologiche. Il laboratorio di Tettonica Sperimentale di Roma Tre è il primo laboratorio di questo genere sviluppato in Italia, e si ispira alla più vasta tradizione di modellazione analogica o fisica già largamente affermata in altri paesi. Durante il corso saranno forniti gli strumenti necessari alla comprensione e alla corretta distinzione fra geometria, cinematica e dinamica terrestri, affinché lo studente possa imparare a identificare e analizzare criticamente e quantitativamente relazioni causa-effetto fra gli stessi. Lezioni introduttive forniranno le basi teoriche sulla reologia e la messa in scala dei modelli. Seguiranno sessioni pratiche durante le quali gli studenti realizzeranno modelli sperimentali rispondendo a specifici quesiti scientifici. Per ciascun argomento trattato, verranno fornite informazioni teoriche di base, successivamente implementate - anche grazie al coinvolgimento attivo degli studenti (i.e. lettura articoli scientifici, ricerche on line, esercizi, realizzazione di esperimenti, presentazioni in aula) - da interpretazioni più avanzate e da specifici esempi di casi naturali.
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FACCENNA CLAUDIO
(programma)
The following topics will be addressed: a) Introduction on experimental modelling: what is an experimental models; history of experimental modeling; overview on the activity realized in worldwide Laboratories of Experimental Tectonics. b) Analogue materials and material properties (this session includes the measurements of material properties); c) Scaling; d) Overview on image analysis techniques; e) Building crustal-scale brittle models for the study of convergent, estensional and transcurrent systems. f) Building mantle-scale viscous models for the study of the subduction process; g) Building visco-elastic models for the study of subduction earthquakes.
(testi)
All the realized models will be analyzed and modeling results interpreted. Moreover, it will be highlighted potential applications to natural examples. - Geodynamics: Second Edition, Turcotte, D. L. and Schubert, G., John Wiley & Sons, New York, 2002.
- Mantle Dynamics: Mantle Convection in the Earth and Planets, Schubert, G., Turcotte, D. L. and P. Olson, Cambridge University Press, 2001 - Dynamic Earth, Plates, Plumes and Mantle Convection, Davies, G.F., Cambridge University Press, 1999. - Treatise on Geophysics, volumi 1, 3, 6, 7, 9 Ed. Schubert G., Elsevier 2007 - Bibliography given by the instructors during the classes. All the reference sources are available at library BAST of Roma Tre University.
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FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
Saranno affrontati i seguenti argomenti:
(testi)
a) Introduzione alla modellazione sperimentale: cos'è un modello sperimentale; storia della modellazione sperimentale; panoramica sull'attività svolta presso i Laboratori nazionali ed internazionali di Tettonica Sperimentale. b) Materiali analogici e proprietà dei materiali (questa sessione include le misurazioni delle proprietà dei materiali presso il laboratorio LET); c) Principi di scaling; d) Quantificazione dei modelli analoghi; e) Panoramica sulle tecniche di analisi delle immagini; f) Esercizi con PIVLAB (e introduzione a MATLAB); g) Costruzione di modelli alla scala crostale per lo studio di sistemi convergenti, estensionali e trascorrenti (attività svolta presso il Laboratorio LET). h) Costruzione di modelli alla scala del mantello per lo studio del processo di subduzione; i) Modelli viscoelastici per lo studio dei terremoti di subduzione. Tutti i modelli realizzati saranno e interpretati i risultati della modellazione. Inoltre, verranno evidenziate potenziali applicazioni ad esempi naturali. - Geodynamics: Second Edition, Turcotte, D. L. and Schubert, G., John Wiley & Sons, New York, 2002.
- Mantle Dynamics: Mantle Convection in the Earth and Planets, Schubert, G., Turcotte, D. L. and P. Olson, Cambridge University Press, 2001 - Dynamic Earth, Plates, Plumes and Mantle Convection, Davies, G.F., Cambridge University Press, 1999. - Treatise on Geophysics, volumi 1, 3, 6, 7, 9 Ed. Schubert G., Elsevier 2007 - Bibliography given by the instructors during the classes. All the reference sources are available at library BAST of Roma Tre University. |
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402401 -
GEODYNAMICS (GEODINAMICA)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE I FONDAMENTI SULLA DINAMICA (I.E LE FORZE) CHE CONTROLLANO L'EVOLUZIONE DEL NOSTRO PIANETA. SARANNO FORNITI GLI STRUMENTI NECESSARI ALLA COMPRENSIONE FRA GEOMETRIA, CINEMATICA E DINAMICA DELLA LITOSFERA TERRESTRE (CON CENNI DI PLANETOLOGIA), PER METTERE IN GRADO DI IDENTIFICARE E ANALIZZARE IN MODO QUANTITATIVO LE RELAZIONI TRA CAUSE (FORZE E STRESS) ED EFFETTI (TETTONICA). GLI ARGOMENTI TRATTATI COMPRENDONO IL RUOLO DELLE FORZE DI VOLUME (GRAVITÀ) E DI SUPERFICIE (TETTONICA DELLE PLACCHE, STRESS CROSTALI) E LE LORO INTERAZIONI CON I MATERIALI CHE COMPONGONO LA CROSTA TERRESTRE.
GLI ARGOMENTI VERRANNO AFFRONTATI PARTENDO DALLE BASI TEORICHE SINO ALLA LORO APPLICAZIONE, ANCHE NEL CAMPO DELLE RISORSE ENERGETICHE E MINERARIE, NEL SISTEMA COMPLESSO CHE COSTITUISCE LA LITOSFERA TERRESTRE CON ESEMPI PRATICI CHE PREVEDONO LA REALIZZAZIONE DA PARTE DEGLI STUDENTI DI UN MODELLO GEODINAMICO QUANTITATIVO IN UN SETTORE SELEZIONATO DELLA LITOSFERA, ANCHE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI SEMPLICI METODOLOGIE NUMERICHE.
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SALVINI FRANCESCO
(programma)
INTRODUZIONE AL CORSO. FONDAMENTI GENERALI: GEODINAMICA DELLA TETTONICA DELLE PLACCHE: CENNI STORICI, MARGINI DI PLACCA, ROTAZIONI E MOTI DELLE PLACCHE, IL RUOLO DEGLI OCEANI. MECCANICA DEL CONTINUO APPLICATA AI MACROSISTEMI: SFORZI E DEFORMAZIONI, ELASTICITÀ, STRAIN, FLESSURAZIONE, REOLOGIA DELLE ROCCE. PROCESSI DI FAGLIAZIONE E DI FRATTURAZIONE ESTENSIONALE. GRAVITÀ. COMPORTAMENTO GEODINAMICO DELLA LITOSFERA TERRESTRE. CENNI ALLA GEODINAMICA IN AMBITO PLANETARIO. APPLICAZIONI DELLA GEODINAMICA NEL CAMPO DELLA RICERCA E SVILUPPO DELLE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE.
(testi)
- GEODYNAMICS: SECOND EDITION, TURCOTTE, D. L. AND SCHUBERT, G., JOHN WILEY & SONS, NEW YORK, 2002 (AVAILABLE AT BAST).
- RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI FORNITI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. |
6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402402 -
VOLCANO-TECTONICS (VULCANO-TETTONICA)
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI DI BASE SULLE DEFORMAZIONI IN AREE VULCANICHE E SULLA STRUTTURA DEI VULCANI.
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ACOCELLA VALERIO
(programma)
VOLCANISM AND PLATE-TECTONICS; MAGMA-TRIGGERING AND MAGMA-INDUCED STRUCTURES.
(testi)
- DEFORMATIONS INDUCED BY MAGMATIC ACTIVITY: RISE OF MAGMA THROUGH DIAPIRS; PROPAGATION AND EMPLACEMENT OF DIKES; FORMATION OF SILLS, LACCOLITHS AND MAGMA CHAMBERS; VERTICAL MOVEMENTS IN VOLCANIC AREAS (CALDERAS, RESURGENCES, BRADYSEISMS); SECTOR COLLAPSES OF VOLCANIC EDIFICES; MONITORING OF VOLCANIC AREAS: ANALYSIS OF DEFORMATION AND SOURCES. - REGIONAL CONTROL OF EXTENSIONAL, STRIKE-SLIP AND COMPRESSIVE TECTONICS ON VOLCANISM: CONTINENTAL, TRANSITIONAL AND OCEANIC RIFTS, OBLIQUELY AND ORTHOGONALLY CONVERGENT MARGINS, BACK-ARC BASINS; EARTHQUAKE-VOLCANO INTERACTIONS; HOT SPOTS. - VOLCANO-TECTONICS AND ERUPTIONS: HAZARD MITIGATION AND APPLICATIONS TO ITALIAN VOLCANOES. - VOLCANO-TECTONICS AND GEOTHERMAL ENERGY. MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402403 -
REGIONAL GEOLOGY (GEOLOGIA REGIONALE)
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE STRUMENTI E METODI PER L’ANALISI GEOLOGICA REGIONALE DELLE AREE CIRCUM-MEDITERRANEE ATTRAVERSO LO STUDIO DEI PRINCIPALI EVENTI GEODINAMICI CHE NE HANNO DEFINITO L’ASSETTO ATTUALE.
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MATTEI MASSIMO
(programma)
1) TECTONIC STRUCTURE GENERAL AREA CIRCUM - MEDITERRANEAN. PALEOGEOGRAPHIC RECONSTRUCTIONS AND MAIN EVENTS GEODYNAMIC. GEOLOGICAL AND GEOPHYSICAL METHODS FOR PALEOGEOGRAPHIC RECONSTRUCTIONS. 2) THE CALEDONIAN AND HERCYNIAN OROGENESIS IN EUROPE; THE CIMMERIAN OROGENESIS. 3) THE PALEOGEOGRAPHICAL EVOLUTION OF THE PALEOTETHYAN AND NEOTETHYAN OCEANS. THE AFRICA-EUROPE KUNEMATICS AND THE OPENING OF THE ATLANTIC OCEAN; THE ALPS; THE REGIONAL NAPPE STRUCTURE OF THE ALPS; METAMORPHIC FACIES DISTRIBUTION IN THE ALPINE CHAIN; AGE OF THE SILICICLASTIC FLYSCH DEPOSITS OF THE ALPS. THE WESTERN ALPS: STRUCTURAL SETTING AND CHRONOLOGY OF THE DEFORMATION. THE ALPINE CHAIN: SUBSURFACE DATA FROM SEISMIC REFLECTION PROFILES CROP-ECORS, NFP20. 4) THE CIRCUM-MEDITERRANEAN REGION: EVOLUTION OF THE METAMORPHIC CORES AND OF THE CHAIN-FOREDEEP SYSTEMS; BACK-ARC BASINS; PRESENT-DAY KINEMATICS.
(testi)
- AA.VV. – ARTICOLI SCIENTIFICI PUBBLICATI SU RIVISTE NAZIONALI E INTERNAZIONALI, CONSIGLIATI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO.
- AA.VV.- CARTOGRAFIA GEOLOGICA REGIONALE A VARIE SCALE. - AA.VV. GUIDE GEOLOGICHE REGIONALI, A CURA DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. BE-MA EDITRICE MILANO. - BALLY A.W., CATALANO R. & OLDOW J. – ELEMENTI DI TETTONICA REGIONALE. PITAGORA EDITRICE BOLOGNA. - BIGI G., COSENTINO D., PAROTTO M., SARTORI R. & SCANDONE P. (COORDS) – STRUCTURAL MODEL OF ITALY. SHEETS 1, 2, 3, 4, 5, AND 6. SCALE 1:500,000. QUADERNI DE “LA RICERCA SCIENTIFICA”, 114, VOL. 3. CNR. - BIGI G., CASTELLARIN A., CATALANO R., COLI M., COSENTINO D., DAL PIAZ G.V., LENTINI F., PAROTTO M., PATACCA E., PRATURLON A., SALVINI F., SARTORI R., SCANDONE P. & VAI G.B. – SYNTHETIC STRUCTURAL-KINEMATIC MAP OF ITALY. SCALE 1:500,000. QUADERNI DE “LA RICERCA SCIENTIFICA”, 114, VOL. 3. CNR. - GASPERI G. – GEOLOGIA REGIONALE. PITAGORA EDITRICE BOLOGNA. |
6 | GEO/03 | 40 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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20410063-1 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - I MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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DELLA MONICA GIUSEPPE
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE Materiale distribuito dai docenti
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-2 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - II MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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MOLIN PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE materiale fornito dal docente
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BELLATRECCIA FABIO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE MATERIALE DISTRIBUITO DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410063-3 -
CAMPO DI FINE BIENNIO - III MODULO
(obiettivi)
ESPERIENZA PRATICA DI LETTURA GEOLOGICA DEL TERRITORIO NELL’OTTICA DI UNA VISIONE GLOBALE DELLE APPLICAZIONI DELLA GEOLOGIA (ASSETTO GEOLOGICO E URBANIZZAZIONE, DISSESTI DI VERSANTE, PROBLEMI DI EROSIONE ACCELERATA, RISORSE IDRICHE, RISORSE LAPIDEE, RIQUALIFICAZIONE DI SITI ECC.). CONTATTI CON IL MONDO PROFESSIONALE DEL GEOLOGO IN SITUAZIONI REALI.
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MAZZA ROBERTO
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE DISPENSE ED ARTICOLI FORNITI DAL DOCENTE.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
SI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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1 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402420 -
PROVA FINALE
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24 | 220 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402399 -
EXPERIMENTAL VOLCANOLOGY (VULCANOLOGIA SPERIMENTALE)
(obiettivi)
Scopo del corso è quello di offrire una conoscenze approfondita dei processi fisico-chimici che governano l’attività vulcanica e di acquisire gli strumenti analitici e la conoscenza delle metodologie sperimentali di indagine necessarie per la comprensione della dinamica eruttiva.
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ROMANO CLAUDIA
(programma)
Chimico-fisica dei magmi: struttura dei fusi silicatici; significato della polimerizzazione e sua determinazione su base teorica. Effetto della Temperatura, pressione e composizione sulla struttura dei fusi. La temperatura di transizione vetrosa e il rilassamento strutturale.
(testi)
Proprietà fisiche dei magmi: densità, viscosità, solubilita’ dei volatili, diffusivita’, compressibilita’, conducibilita’ elettrica. Proprieta’ termodinamiche dei magmi: entalpia, entropia, capacita’ di calore. Variazioni di densità e viscosità in funzione del chimismo, della pressione e della temperatura. L'influenza del regime deformativo, della cristallizzazione e della vescicolazione sulla reologia dei magmi. Influenza delle proprieta’ fisico-chimiche dei magmi sulla risalita del magma e sugli stili eruttivi: Il processo di risalita dei magmi. Formazione, accrescimento ed evoluzione delle bolle. Cinetica di nucleazione e crescita delle bolle e dei cristalli. Livello di frammentazione ed esplosività dei magmi. Evoluzione dei principali parametri fisici e della reologia del magma durante la risalita verso la superficie. Il processo effusivo. Vari tipi di colate laviche e di morfologie superficiali in funzione del tasso eruttivo e delle proprietà reologiche. Effetto della topografia del versante sulla velocità e distanza percorribile dalla colata. Il processo esplosivo. Parametri fisici che controllano gli stili eruttivi. Eruzioni esplosive sostenute: La formazione di colonne eruttive. Colonna sostenuta e ricaduta di tefra, colonna collassante e genesi delle colate piroclastiche. Eruzioni esplosive transienti. Il corso prevede attività di laboratorio per la determinazione sperimentale delle proprietà fisico-chimiche dei magmi (esperimenti di alta temperatura e misure spettroscopiche) ed esercizi numerici finalizzati alla determinazione quantitativa dei parametri tessiturali delle prodotti eruttivi (cristallinità vescicolarità e distribuzione delle taglie) e alla simulazione dei processi vulcanologici. FUNDAMENTAL OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. ELISABETH A. PARFITT AND LIONEL WILSON. BLACKWELL PUBLISHING
Materiale fornito dal docente |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |