Gruppo opzionale:
SCIENZE ECONOMICHE Orientamento unico ATTIVITA' A SCELTA - (visualizza)
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21201408 -
METODI STATISTICI PER L'ECONOMETRIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI INTRODURRE ALLE PRINCIPALI TECNICHE DELL’ECONOMETRIA, IL CUI USO È ORMAI DIVENUTO PRATICA CORRENTE NEL LAVORO EMPIRICO IN MOLTI AMBITI DELL’ANALISI ECONOMICA, FINANZIARIA E AZIENDALE. L’ATTENZIONE È FOCALIZZATA SULL’INTUIZIONE CHE STA ALLA BASE DEI DIVERSI APPROCCI E SULLA LORO RILEVANZA PRATICA. NEL CORSO VENGONO INTRODOTTI E DISCUSSI ESEMPI E APPLICAZIONI EMPIRICHE TRATTE DA AMBITI DI ANALISI COME L’ECONOMIA DEL LAVORO, LA FINANZA, L’ECONOMIA INTERNAZIONALE, L’ECONOMIA AMBIENTALE, LA MACROECONOMIA, IL MANAGEMENT. L’UTILIZZO DELLE DIVERSE PROCEDURE VIENE ILLUSTRATO ATTRAVERSO ESEMPI DI NATURA PRATICA BASATI SULL’USO DI DATI TRATTI DA CASI REALI, CON L’IMPIEGO DI UN IDONEO SOFTWARE (E-VIEWS, R).
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NACCARATO ALESSIA
( programma)
RICHIAMI DI INFERENZA: VARIABILI CASUALI, TEST DELLE IPOTESI. IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA. INTERPRETAZIONE E CONFRONTO DI MODELLI DI REGRESSIONE. ETEROSCHEDASTICITÀ E AUTOCORRELAZIONE. ENDOGENITÀ E VARIABILI STRUMENTALI. MODELLI A EQUAZIONI SIMULTANEE. MODELLI CON VARIABILI DIPENDENTI LIMITATE. MODELLI DI SCELTA BINARIA: MODELLI PROBIT E LOGIT. MODELLI A RISPOSTA MULTIPLA: MODELLI PROBIT E LOGIT ORDINATI, MODELLO LOGIT MULTINOMIALE. MODELLI PER DATI DI CONTEGGIO. MODELLI TOBIT. SISTEMI AD EQUAZIONI APPARENTEMENTE INDIPENDENTI (SUR): METODI DI STIMA E TEST. MODELLI PER DATI PANEL. IL MODELLO LINEARE STATICO: MODELLI A EFFETTI FISSI; MODELLI A EFFETTI CASUALI. STIMATORI WITHIN E BETWEEN. TEST DI ETEROSCHEDASTICITÀ ED AUTOCORRELAZIONE. MODELLI DINAMICI PER DATI PANEL: LO STIMATORE ARELLANO-BOND. MODELLI CON VARIABILI RITARDATE: MODELLI DI REGRESSIONE DINAMICA, MODELLI A RITARDI DISTRIBUITI.
( testi)
FONDAMENTI DI INFERENZA STATISTICA, L. PIERACCINI, ED. GIAPPICHELLI ECONOMETRICA, J. JOHNSTON, ED. FRANCO ANGELI DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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9
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SECS-S/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201437 -
ECONOMIA POLITICA - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI TRATTARE CRITICAMENTE E A LIVELLO AVANZATO ASPETTI CENTRALI DELL’ANALISI ECONOMICA CONTEMPORANEA, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE DETERMINANTI DELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E DEI PREZZI RELATIVI DELLE MERCI
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21201438 -
MICROECONOMIA - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
APPROFONDIMENTO DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA MICROECONOMIA: TEORIA DELLA DOMANDA, TEORIA DELLA PRODUZIONE, SCELTA IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA, EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE. IN PARTICOLARE, LA TRATTAZIONE È VOLTA A FORNIRE LE PRINCIPALI NOZIONI E CATEGORIE DI ANALISI CHE TROVERANNO APPLICAZIONE NEGLI INSEGNAMENTI SUCCESSIVI DI ECONOMIA POLITICA (ECONOMIA INDUSTRIALE, ECONOMIA DELL'INCERTEZZA, ANALISI DI PORTAFOGLIO, TEORIA DEI CONTRATTI).
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BLOISE GAETANO
( programma)
1. SCELTA IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA: RISCHIO E PREFERENZE. IL TEOREMA DELL'UTILITÀ ATTESA. LOTTERIE MONETARIE E AVVERSIONE AL RISCHIO. IL CRITERIO DELLA DOMINANZA STOCASTICA. PROBABILITÀ SOGGETTIVE. 2. EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE: MERCATI E PREZZI. TEOREMI DEL BENESSERE. OTTIMI PARETIANI E OTTIMI SOCIALI. CONDIZIONI AL PRIM'ORDINE PER L'OTTIMO DI PARETO. 3. EQUILIBRIO IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA: ATTIVITÀ FINANZIARIE E PREZZI. IL TEOREMA DI NON ARBITRAGGIO. LE FONDAMENTALI EQUAZIONI DI PREZZO. ANALISI MEDIA-VARIANZA. EQUILIBRIO SECONDO ARROW-DEBREU. EQUILIBRIO SEQUENZIALE E MERCATI INCOMPLETI. 4. ASIMMETRIE INFORMATIVE: MERCATI COMPETITIVI E SELEZIONE AVVERSA. SEGNALAZIONE E SEPARAZIONE. ALEA MORALE E INFORMAZIONE PRIVATA.
( testi)
ANDREU MAS-COLELL, MICHAEL D. WHINSTON E JERRY R. GREEN, MICROECONOMIC THEORY, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 1995
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9
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SECS-P/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201440 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA ED ELEMENTI DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE PUBBLICA
(obiettivi)
IL CORSO SI SVILUPPA SU DUE MODULI, IL PRIMO DEI QUALI INTENDE FORNIRE UN QUADRO LOGICO, ARTICOLATO E COMPLETO DEI SISTEMI DI REGOLAZIONE DELL'INTERVENTO DELLO STATO NELL'ECONOMIA. VERRÀ APPROFONDITO LO STUDIO DELL'IMPRESA PUBBLICA, IL RELATIVO REGIME SPECIALE COSÌ COME LE VICENDE DELLA PRIVATIZZAZIONE; IN QUESTO CONTESTO, UNO DEGLI ASPETTI PIÙ SIGNIFICATIVI RIGUARDA LA LIBERALIZZAZIONE DI SETTORI GIÀ SOTTOPOSTI AL REGIME DELLA RISERVA PUBBLICA, E PROGRESSIVAMENTE ORIENTATI VERSO UN SISTEMA REGOLATO E CONCORRENZIALE. SARANNO ANCHE OFFERTI ELEMENTI UTILI AD APPREZZARE LE CONSEGUENZE DELL'INTEGRAZIONE COMUNITARIA SULLA «COSTITUZIONE ECONOMICA» MEDIANTE LO STUDIO DELLE LIBERTÀ COMUNITARIE, DEGLI AIUTI DI STATO E DELLA DISCIPLINA SULLA CONCORRENZA. L’ULTIMA PARTE DEL MODULO APPROFONDISCE IL CONTROLLO PUBBLICO DELLA FINANZA PRIVATA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MERCATO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ED AL RUOLO DELLA CONSOB. OBIETTIVO DEL SECONDO MODULO È DI FORNIRE I FONDAMENTI DELLA ECONOMIA E DELLA AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE PUBBLICHE CON RIFERIMENTO ALLE ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE, GESTIONE VALUTAZIONE E CONTROLLO. SI PROPONE INOLTRE UN APPROFONDIMENTO SULLE NORME VIGENTI E LE RIFORME IN CORSO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI ENTI LOCALI. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE DOVRÀ POSSEDERE UNA PADRONANZA DEI SISTEMI E MECCANISMI DI INTERVENTO E REGOLAZIONE PUBBLICA DELL’ECONOMIA IN UN QUADRO DI CONOSCENZE INTEGRATE DA ELEMENTI DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE PUBBLICA.
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21201440-1 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA ED ELEMENTI DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE PUBBLICA
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6
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IUS/05
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201440-2 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA ED ELEMENTI DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE PUBBLICA
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3
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SECS-P/07
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201441 -
ECONOMIA DEI GRUPPI E DELLE CONCENTRAZIONI AZIENDALI
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CELLI MASSIMILIANO
( programma)
I° MODULO 1) LE CONCENTRAZIONI AZIENDALI E I GRUPPI A) LE CONCENTRAZIONI AZIENDALI: FORME E FINALITÀ B) IL GRUPPO D’IMPRESE NELLA DOTTRINA AZIENDALISTICA C) IL GRUPPO D’IMPRESE NELL’ORDINAMENTO GIURIDICO NAZIONALE: - LA NOZIONE DI CONTROLLO EX ART. 2359 C.C. - LA NOZIONE DI CONTROLLO AI FINI DEL D.LGS. 127/91 - L’ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO EX ART. 2497 C.C. D) IL GRUPPO D’IMPRESE NEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI 2) I PATTI PARASOCIALI E LA GOLDEN SHARE COME MODALITÀ DI DOMINIO SOCIETARIO 3) LE CONVENIENZE ECONOMICO-FINANZIARIE DEI GRUPPI D’AZIENDE A) ECONOMIE DI DIMENSIONE B) ECONOMIE DI SCALA C) UTILIZZO DELLA LEVA AZIONARIA E DELLA LEVA FINANZIARIA D) ULTERIORI VANTAGGI PECULIARI DEL GRUPPO D’IMPRESE 4) L’ECONOMICITÀ AZIENDALE E DI GRUPPO 5) STRUMENTI GIURIDICI PER LA TUTELA DELLE MINORANZE SOCIETARIE 6) MODALITÀ DI CLASSIFICAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI A) IN BASE AL GRADO DI INTEGRAZIONE ECONOMICA E/O PRODUTTIVA B) IN BASE ALLE MODALITÀ DI CONTROLLO DELLE AZIENDE COSTITUENTI IL COMPLESSO C) IN BASE ALLA MORFOLOGIA E/O ALL’ESTENSIONE GEOGRAFICA DELL’AGGREGATO D) IN BASE ALLA NATURA GIURIDICA DELLA CAPOGRUPPO 7) STRATEGIE DI COSTITUZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI A) ACQUISIZIONE DI PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO B) CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO C) CONFERIMENTO DI RAMI D’AZIENDA D) SCISSIONE AZIENDALE 8) LE OPERAZIONI DI LEVERAGED BUY-OUT E LA FINANCIAL ASSISTANCE A) NOZIONE E FINALITÀ DELLA FINANCIAL ASSISTANCE B) L’EMISSIONE DI PRESTITO OBBLIGAZIONARIO C) STRUTTURAZIONE DI UN’OPERAZIONE DI LEVERAGED BUY-OUT D) TIPOLOGIE DI OPERAZIONI DI LEVERAGED BUY-OUT 9) MORFOLOGIE DEI GRUPPI AZIENDALI A) LA STRUTTURA PIRAMIDALE E LA LEVA AZIONARIA: APPROFONDIMENTO B) I GRUPPI CON STRUTTURA A CATENA
II° MODULO 1) L’APPROCCIO LOGICO-SCIENTIFICO AL BILANCIO CONSOLIDATO: FINALITÀ, GENESI E STRUTTURE 2) LA DEFINIZIONE DELL’AREA DI CONSOLIDAMENTO SECONDO LA NORMATIVA NAZIONALE E LO IAS N. 27 3) I METODI DI CONSOLIDAMENTO DELLE PARTECIPAZIONI A) METODO INTEGRALE B) METODO PROPORZIONALE C) METODO DEL PATRIMONIO NETTO 4) LE TEORIE DI CONSOLIDAMENTO: A) LA TEORIA DELL’ENTITÀ (ENTITY THEORY) B) LA TEORIA DELLA PROPRIETÀ (PROPERTY THEORY) C) LA TEORIA DELLA CAPOGRUPPO (PARENT COMPANY THEORY) D) LA TEORIA MODIFICATA DELLA CAPOGRUPPO (MODIFIED PARENT COMPANY THEORY) 5) LA LOGICA DELLE ELABORAZIONI DI PRE-CONSOLIDAMENTO E DI CONSOLIDAMENTO SECONDO LA NORMATIVA NAZIONALE E I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IAS N. 27 E IFRS N. 3) A) L’ELIMINAZIONE DELLE OPERAZIONI INFRAGRUPPO B) LA VALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI ESCLUSE DALL’AREA DI CONSOLIDAMENTO C) LA NATURA E IL TRATTAMENTO CONTABILE DELLE DIFFERENZE DI CONSOLIDAMENTO D) LA TRADUZIONE DEI BILANCI ESPRESSI IN VALUTA NON DI CONTO 6) L’ACQUISITION METHOD E IL FULL GOODWILL METHOD SECONDO L’IFRS N. 3 7) PREPARAZIONE ED ANALISI DI PROSPETTI DI CONSOLIDAMENTO SECONDO LA NORMATIVA NAZIONALE E I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI 8) L’EQUITY METHOD PER LA VALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI 9) ESERCITAZIONI E CASI PRATICI
( testi)
I° MODULO - ZATTONI A., ECONOMIA E GOVERNO DEI GRUPPI AZIENDALI, GIUFFRÈ, MILANO, 2000; - SARCONE S., I GRUPPI AZIENDALI. STRUTTURE E BILANCI CONSOLIDATI, GIAPPICHELLI, TORINO, 1999.
II° MODULO - RINALDI L. (A CURA DI), BILANCIO CONSOLIDATO, IL SOLE 24 ORE, MILANO, 2008. - AZZALI S., FORNACIARI L., PESCI C., BILANCIO CONSOLIDATO. ESERCIZI. GIAPPICHELLI, TORINO, 2007.
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201490 -
INTRODUCTION TO BANKING (ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA)
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9
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SECS-P/11
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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