Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
20801760 -
ECONOMIA INDUSTRIALE
(obiettivi)
ANALIZZARE ALCUNE TEMATICHE AVANZATE DI ECONOMIA INDUSTRIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA STRUTTURA DELL'ECONOMIA ITALIANA, ALLA COMPETITIVITÀ DELL'ITALIA NEL CONTESTO DELL'UNIONE EUROPEA E DEI MERCATI GLOBALI E AI RELATIVI INTERVENTI DI POLITICA ECONOMICA SU SCALA REGIONALE, NAZIONALE ED EUROPEA.
|
|
20801760-2 -
MODULO II
|
4
|
SECS-P/02
|
38
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20801760-1 -
MODULO I
|
5
|
SECS-P/02
|
47
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20801762 -
METODI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI MANAGERIALI
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE METODOLOGICHE E OPERATIVE PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE SISTEMATICA DI ATTIVITÀ MANAGERIALI, IN TUTTE LE DIVERSE FASI CHE CARATTERIZZANO I PROCESSI DECISIONALI AZIENDALI: DEFINIZIONE DEL PROBLEMA, SUA FORMALIZZAZIONE, DEFINIZIONE DI VINCOLI, OBIETTIVI E ALTERNATIVE DI AZIONE, SVILUPPO DI ALGORITMI E METODI DI SOLUZIONE, VALUTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DELLE SOLUZIONI TROVATE.
|
|
20801762-2 -
MODULO II
|
4
|
MAT/09
|
38
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20801762-1 -
MODULO I
|
5
|
MAT/09
|
47
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20801765 -
ROBOTICA INDUSTRIALE
(obiettivi)
I MODULO FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI PER LO STUDIO DELLA CINEMATICA DIRETTA E INVERSA DI UN MANIPOLATORE ROBOTICO DOTATO DI GIUNTI ROTAZIONALI E TRASLAZIONALI; ILLUSTRARE LE TECNICHE UTILIZZATE PER PIANIFICARE IL MOTO DELL'ORGANO TERMINALE. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO, DI COSTRUIRE IL MODELLO CINEMATICO DI MANIPOLATORI, DI IMPLEMENTARE SU CALCOLATORE ALGORITMI DI INVERSIONE CINEMATICA E DI PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE. FORNIRE ALLO STUDENTE LA METODOLOGIA PER LA DEDUZIONE DEL MODELLO DINAMICO DI UNA STRUTTURA DI MANIPOLAZIONE; RENDERE LO STUDENTE CAPACE DI IMPLEMENTARE ALGORITMI DI CONTROLLO DEL MOTO NELLO SPAZIO LIBERO E DI CONTROLLO DI FORZA NELL'ESECUZIONE DI MOTI VINCOLATI E DI SCEGLIERE GLI ATTUATORI E I SENSORI PROPRIOCETTIVI PIU' UTILIZZATI IN AMBITO INDUSTRIALE. II MODULO PRESENTARE UNA GAMMA DI MODELLI DI PROBLEMI DI DECISIONE E CONTROLLO PARTICOLARMENTE AMPIA E SIGNIFICATIVA, CON UNA VISIONE UNIFICANTE, CHE EVITA ANALISI DISPERSIVE E CONSENTE ADEGUATI APPROFONDIMENTI. QUESTI COMPRENDONO IL CONTROLLO OTTIMO A CRITERIO SINGOLO E MULTICRITERIO, INVARIANZA CONTROLLATA, INVARIANZA CONTROLLATA OTTIMA E RAGGIUNGIBILITÀ, IN PRESENZA DI VINCOLI E CON O SENZA DISTURBI. VENGONO PROPOSTI I BASILARI PREREQUISITI MATEMATICI CHE CREANO IL TERRENO SU CUI FONDARE SOLUZIONI ESATTE E DI UTILITÀ INGEGNERISTICA. A QUESTO FINE VENGONO SVILUPPATI VARI APPROCCI, SPESSO CONCORRENTI, CHE RISOLVONO I PROBLEMI PROPOSTI, E FATTE DISCENDERE DALLE SOLUZIONI LE CONSEGUENTI LEGGI DI CONTROLLO, INTRODUCENDO COSÌ AD UN PANORAMA MOLTO PIÙ AMPIO DI QUELLO CLASSICO DI POSSIBILI LEGGI E STRATEGIE DI CONTROLLO. LE VARIE SOLUZIONI VENGONO CONFRONTATE DAL PUNTO DELLA CAPACITÀ DI FORNIRE O MENO UNA/TUTTE LE SOLUZIONI, DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMPLESSITÀ E DI COME TALE COMPLESSITÀ SI RIPARTISCE TRA LA FASE OFF-LINE E LA BEN PIÙ CRITICA FASE ON-LINE.
|
|
20801765-1 -
MODULO I
|
5
|
ING-INF/04
|
47
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20801765-2 -
MODULO II
|
4
|
ING-INF/04
|
38
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20801767 -
TECNOLOGIE DEI CONTROLLI
(obiettivi)
APPROFONDIRE LE TECNOLOGIE CHE CONSENTONO LA REALIZZAZIONE DEGLI ODIERNI SISTEMI DI CONTROLLO NELL'AREA DEI TRASDUTTORI, DEI SISTEMI DI ACQUISIZIONE DI DATI E DELLA LORO ELABORAZIONE. PRESENTARE LE TECNICHE E ALCUNI COMPONENTI ALLA BASE DEL PILOTAGGIO DEGLI ATTUATORI ED IN PARTICOLARE DEI MOTORI ELETTRICI.
-
LA GALA FRANCESCO
( programma)
1. GENERALITÀ SULL’ARCHITETTURA TECNOLOGICA DI SISTEMI DI CONTROLLO. 2. PROBLEMI REALIZZATIVI DEGLI SCHEMI DI CONTROLLO LEGATI A LIMITI TECNOLOGICI: • SATURAZIONI • RUMORE, ALIASING • RISOLUZIONE DI TRASDUTTORI ED ATTUATORI 3. CARATTERISTICHE E POTENZIALITÀ DEI MODERNI MICROCONTROLLORI E DSP IN RELAZIONE ALL’IMPIEGO NEI SISTEMI DI CONTROLLO • ARCHITETTURA DI UN MICROCONTROLLORE • PERIFERICHE DI UN MICROCONTOLLORE • SOLUZIONI IMPLEMENTATIVE 4. INTERFACCIAMENTO DEI PRINCIPALI SENSORI PER L’AUTOMAZIONE: • POSIZIONE: POTENZIOMETRO, RESOLVER, ENCODER,LVDT, EFFETTO HALL.. • VELOCITÀ: DINAMO, RESOLVER,ENCODER. • SENSORI INERZIALI “MEMS” ACCELEROMETRI E GIROSCOPI • CORRENTE ELETTRICA: SENSORI DI CORRENTE 5. CRITERI DI PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CATENA DI MISURA PER IL RAMO DI CONTROREAZIONE. • SCELTA DEI COMPONENTI • IL PROBLEMA DELLE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE • RIDUZIONE DEI RUMORI IN CONTOREAZIONE • CENNI SUL PROGETTO DI SCHEDE ELETTRONICHE 6. ESEMPI DI SISTEMI DI ACQUISIZIONE E CONDIZIONAMENTO TRAMITE L’ANALISI DI CIRCUITI REALI. 7. ATTUATORI ELETTRICI: • PILOTAGGIO DI MOTORI IN CC TRAMITE AMPLIFICATORI LINEARI E SWITCHING • AZIONAMENTI PER MOTORI BRUSHLESS • AZIONAMENTI PER MOTORI STEPPER • ATTUATORI LINEARI • ATTENUAZIONE DEL RUMORE ELETTRICO E MECCANICO GENERATO DAI MOTORI 8. ATTUATORI IDRAULICI : • CENNI SUL FUNZIONAMENTO FUNZIONAMENTO DELLE SERVOVALVOLE • DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DI UN ATTUATORE OLEODINAMICO/PNEUMATICO
|
6
|
ING-INF/04
|
57
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20801787 -
ROBOTICA AUTONOMA E FUSIONE SENSORIALE
(obiettivi)
FORNIRE LE BASI METODOLOGICHE RELATIVE ALLA MODELLISTICA E CONTROLLO DEI ROBOT MOBILI E DI INTRODURRE ALCUNE ARCHITETTURE PER LA FUSIONE SENSORIALE. IN PARTICOLARE VIENE APPROFONDITO IL TEMA DELLA NAVIGAZIONE SENSOR-BASED IN AMBIENTI STRUTTURATI E NON. VENGONO PRESENTATI ALCUNI DEI SENSORI PIÙ DIFFUSI NEL SETTORE DELLA ROBOTICA MOBILE E LA TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE DELL’INCERTEZZA DERIVANTE DAL LORO USO. VIENE INTRODOTTO IL PROBLEMA DELLA FUSIONE SENSORIALE PER LA MAPPATURA AMBIENTALE,LA LOCALIZZAZIONE E LA PIANIFICAZIONE. VENGONO INTRODOTTE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE CONNESSE AI SISTEMI MULTIROBOT E ALLE RETI DI SENSORI.
-
PASCUCCI FEDERICA
( programma)
INTRODUZIONE ALLA ROBOTICA AUTONOMA E CONNESSIONE CON I SISTEMI DI FUSIONE SENSORIALE: ESEMPI, APPLICAZIONI, PROBLEMATICHE ARCHITETTURE HARDWARE E SOFTWARE PER LA ROBOTICA AUTONOMA E LA FUSIONE SENSORIALE. PRINCIPALI SENSORI UTILIZZATI IN ROBOTICA AUTONOMA. PROGRAMMI DI SIMULAZIONI PER PIATTAFORMI MOBILI. CONTROLLO DI NAVIGAZIONE PER ROBOT TERRESTRI SU RUOTE. ARCHITETTURE SOFTWARE PER LA FUSIONE SENSORIALE NELLA NAVIGAZIONE DI ROBOT MOBILI: SISTEMI DI OBSTACLE AVOIDANCE, SISTEMI DI LOCALIZZAZIONE, SISTEMI DI MAPPATURA. TECNICHE DI FUSIONE SENSORIALE BASATE SULLA TEORIA DELLA PROBABILITÀ TECNICHE DI FUSIONE SENSORIALE BASATE SULLA LOGICA FUZZY INTRODUZIONE ALLE RETI DI SENSORI INTRODUZIONE AI SISTEMI MULTI-ROBOT
( testi)
LIBRO DI TESTO DISPENSE A CURA DEL DOCENTE LIBRI DI CONSULTAZIONE JEAN-CLAUDE LATOMBE “ROBOT MOTION PLANNING”, KLUER, 1991 LAVALLE STEVEN “PLANNING ALGORITHMS”, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2006
|
6
|
ING-INF/04
|
57
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
20801788 -
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE DEL LINGUAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO CON IL QUALE SI ESPRIMONO LE TRASFORMAZIONI INTERNE AL SISTEMA AZIENDA E I SUOI INTERSCAMBI CON L’AMBIENTE ESTERNO, SVILUPPARE CAPACITÀ DI VALUTAZIONE ECONOMICO E FINANZIARIA DELLE OPERAZIONI AZIENDALI A SUPPORTO DELLE DECISIONI, FAR COMPRENDERE LE RELAZIONI TRA STRUTTURE DELL’ORGANIZZAZIONE, DETERMINANTI DEI RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI E SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE
-
SALADINI FILIPPO
( programma)
STRUTTURA ED ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA IL MODELLO DEL BILANCIO - INTRODUZIONE ALL’ECONOMIA E AL SISTEMA AZIENDA - NOZIONE DI PATRIMONIO, DI REDDITO E DI CAPITALE - L’ANALISI LA CLASSIFICAZIONE E IL RIEPILOGO DELLE OPERAZIONI AZIENDALI - STRUTTURA E COMPOSIZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO - LE OPERAZIONI DI VALUTAZIONE IN SEDE DI FORMULAZIONE DEL BILANCIO L’ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA DEL BILANCIO - LA RICLASSIFICAZIONE DELLE VOCI DI BILANCIO - L’ANALISI DELLA COMPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO - L’ANALISI ATTRAVERSO I QUOZIENTI - L’ANALISI DINAMICA DEI FLUSSI FINANZIARI
IL CONTROLLO ECONOMICO A LIVELLO OPERATIVO - LA MOLTEPLICITÀ DI OBIETTIVI DELLA CONTABILITÀ ANALITICA (COAN) - LE DIVERSE TIPOLOGIE DI COSTO: COSTI DI PRODOTTO, COSTI DI COMMESSA E COSTI DI PERIODO - I DIVERSI SISTEMI DI COAN: FULL COSTING E DIRECT COSTING - IL CONTROLLO DIREZIONALE, L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI E LE AZIONI CORRETTIVE - IL CONTROLLO ECONOMICO E FINANZIARIO DEI PROGETTI DI LUNGO PERIODO, LO STATO AVANZAMENTO LAVORI E L’EARNED VALUE - IL SISTEMA ORGANIZZATIVO E I DIFFERENTI MODELLI STRUTTURALI - LA RESPONSABILITÀ SUI RISULTATI E LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CONTROLLO - LA SCELTA DEI DIVERSI CENTRI DI RESPONSABILITÀ: CENTRI DI COSTO, CENTRI DI SPESA, CENTRI DI RICAVO, CENTRI DI PROFITTO, CENTRI DI INVESTIMENTO - LA MISURA E IL CONTROLLO DEI RISULTATI DIVISIONALI, IL CRITERIO DEL RESIDUAL INCOME I SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO - LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA E LA PROGRAMMAZIONE A MEDIO E BREVE TERMINE - IL MASTER BUDGET, I BUDGET SETTORIALI E IL BUDGET DEI CENTRI DI RESPONSABILITÀ - GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA E LE TEORIE MANAGERIALI - LA CRITICA ALLE MISURE TRADIZIONALI DI MISURA DELLE PERFORMANCE AZIENDALI - IL RENDIMENTO DELL’INVESTIMENTO AZIENDALE: CONFRONTO TRA I METODI DI VALUTAZIONE - IL CAPITAL ASSET PRICING (CAPM) E LA VALUTAZIONE DEL COSTO DEL CAPITALE AZIONARIO - LA STRUTTURA FINANZIARIA AZIENDALE ED IL COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE (WACC) - IL MODELLO DI CREAZIONE DEL VALORE: IL VALORE ECONOMICO AGGIUNTO O EVA®
( testi)
MATERIALI DI STUDIO: • DISPENSE DEL DOCENTE DISTRIBUITE IN AULA (VEDI ELENCO E FILE ALLEGATI) • RN ANTHONY, DF HAWKINS, DM MACRÌ, KA MERCHANT, SISTEMI DI CONTROLLO: ANALISI ECONOMICHE PER LE DECISIONI AZIENDALI, TERZA EDIZIONE, MC GAW-HILL, MILANO 2008 • ESERCIZI INDIVIDUALI O DI GRUPPO DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO
|
6
|
ING-IND/35
|
57
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20202020 -
GENERE, COSTITUZIONE E PROFESSIONI
(obiettivi)
ACQUISIRE UN NUOVO CONCETTO DI CITTADINANZA BASATO SULLE PARI OPPORTUNITÀ, PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA DEMOCRAZIA E DEL RISPETTO DELLA PERSONA. SVILUPPARE COMPETENZA ADEGUATA AL RAPPORTO FRA UGUAGLIANZA E DIFFERENZE.
-
SOMMA FABRIZIA
( programma)
IL CORSO PRESENTA UN PERCORSO FORMATIVO CHE PROMUOVE E FAVORISCE LA CULTURA, LE POLITICHE E LE PRASSI DI PARI OPPORTUNITÀ TRA DONNE E UOMINI NELLA SOCIETÀ E NEL MONDO DEL LAVORO, FORNENDO LE CONOSCENZE NECESSARIE PER ENTRARE CON MAGGIORI COMPETENZE NELLE ISTITUZIONI E NELLE PROFESSIONI E STIMOLANDO UNA PARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA VITA PUBBLICA, SECONDO IL DETTATO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
( testi)
DISPENSA PROPOSTA DAL DOCENTE.
|
3
|
|
30
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
20801966 -
GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE GLI ELEMENTI METODOLOGICI DI BASE NECESSARI AD EFFETTUARE LA PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE ED IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE NEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SISTEMI PRODUTTIVI DI TIPO MANIFATTURIERO. VENGONO PRESENTATE LE TECNICHE IMPIEGATE PER GESTIRE LA PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E LA PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER) ANALIZZANDO LE DIFFERENZE CONCETTUALI TRA SISTEMI PUSH E PULL. LA TRATTAZIONE SI FONDA SULLA CLASSICA ARTICOLAZIONE GERARCHICA CONSISTENTE IN PIANIFICAZIONE AGGREGATA E DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, REDAZIONE DEL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE, PROGRAMMAZIONE DI MEDIO PERIODO E PIANIFICAZIONE DEI FABBISOGNI (METODI MRP E CRP), PROGRAMMAZIONE OPERATIVA. SONO PRESENTATE INOLTRE LE METODOLOGIE PER EFFETTUARE LA PREVISIONE DELLA DOMANDA, E VENGONO DISCUSSE LE TECNICHE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI PULL QUALI JUST IN TIME E LEAN MANUFACTURING. PER SVILUPPARE UNA MAGGIORE PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI VENGONO ANCHE ANALIZZATE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE LEGATE ALLA STIMA DELLE PRESTAZIONI DEI SISTEMI PRODUTTIVI APPROFONDENDO I LEGAMI TRA WORK IN PROCESS, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO IN RELAZIONE ALLE DECISIONI OPERATIVE QUALI IL DIMENSIONAMENTO DEI LOTTI DI PRODUZIONE IN CONTESTI MANIFATTURIERI REALI CARATTERIZZATI DALLA PRESENZA DI VARIABILITÀ ALEATORIA. INFINE LE DECISIONI LEGATE ALLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE VENGONO MESSE IN RELAZIONE CON LE DECISIONI STRATEGICHE AZIENDALI, CON LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, CON LA GESTIONE DELLE SCORTE E DELLA SUPPLY CHAIN IN MANIERA DA FORNIRE UN VISIONE INTEGRATA DELLA PROBLEMATICHE COINVOLTE.
-
CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
CONCETTI INTRODUTTIVI DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI E DEI SISTEMI DI PRODUZIONE IL SISTEMA AZIENDA: STRUTTURA, OBIETTIVI, FUNZIONI AZIENDALI, LE TIPOLOGIE DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. RAPPRESENTAZIONE E MAPPATURA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE. LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. LEGAMI TRA WIP, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO, LA LEGGE DI LITTLE E L’INFLUENZA DELLA VARIABILITÀ.
LA PREVISIONE DELLA DOMANDA GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA DOMANDA E LA SUA VARIABILITÀ (FLUTTUAZIONI RANDOM, TREND, STAGIONALITÀ E CICLICITÀ). TECNICHE PREVISIONALI QUALITATIVE E QUANTITATIVE. METODI CAUSALI BASATI SU REGRESSIONE LINEARE. METODI BASATI SU SERIE STORICHE (MEDIA MOBILE, MEDIA MOBILE PESATA, MEDIA CON SMORZAMENTO ESPONENZIALE CON E SENZA TREND). METODI DI STIMA DELLA DOMANDA STAGIONALE. CRITERI DI STIMA DEGLI ERRORI DI PREVISIONE (CFE, MAPE, MAD, TS). LA PREVISIONE DI DOMANDA PER I NUOVI PRODOTTO (STIME DELLA DIMENSIONE DEL MERCATO E MODELLO DI BASS).
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ANALISI P-TIME E D-TIME, LOGICHE DI GESTIONE PUSH E PULL. PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER). GERARCHIA DELLE FASI DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO E LE LORO INTERAZIONI CON LE DECISIONI STRATEGICHE E LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA. RICHIAMI DI GESTIONE DELLE SCORTE FUNZIONE E CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE. I COSTI RILEVANTI NELLA GESTIONE DELLE SCORTE. I MATERIALI A DOMANDA DIPENDENTE E INDIPENDENTE. LA GESTIONE DEI MATERIALI A DOMANDA INDIPENDENTE: LOTTO ECONOMICO CON CONSEGNE ISTANTANEE E GRADUALI, LOTTO ECONOMICO CON SCONTI QUANTITÀ, LA GESTIONE A LIVELLO DI RIORDINO E A CICLO DI RIORDINO. LA GESTIONE DEGLI ARTICOLI A FORTE MOVIMENTAZIONE (COPERTURA TOTALE E COPERTURA LIBERA). CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SCORTA DI SICUREZZA (RICERCA DELL’OTTIMO ECONOMICO E VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO). I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE DELLE SCORTE. LA GESTIONE A FABBISOGNO ,LOT BY LOT E LOTTO ECONOMICO DINAMICO. DECISIONI DI APPROVVIGIONAMENTO SUL SINGOLO PERIODO (NEWSBOY MODEL). L’ANALISI ABC, LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI MAGAZZINI (INDICE DI ROTAZIONE, PERIODO DI COPERTURA, INDICI DI EFFICIENZA DEL SERVIZIO).
CENNI AL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT STRUTTURA E FINALITÀ DELLA SUPPLY CHAIN. CENNI ALLA PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA FISICA DEL SUPPLY NETWORK. LA GESTIONE DEI MATERIALI NEI SUPPLY NETWORK (GESTIONE SCORTE IN CONTESTI MULTIECHELON, DISTRIBUTIONS REQUIREMENT PLANNING). IL COORDINAMENTO DEI PARTECIPANTI ALLA SC ED IL RUOLO DELLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. EFFETTO BULLWHIP.
CENNI AI SISTEMI INFORMATIVI ERP
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
|
6
|
ING-IND/17
|
57
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |