Gruppo opzionale:
Esami a scelta dello studente (16 cfu) - (visualizza)
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21810068 -
STORIA E CULTURE DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo di fornire una preparazione di base sul rapporto uomo-ambiente durante la storia; più precisamente sui comportamenti verso l’ambiente durante i diversi secoli, sulle radici storiche dei problemi ambientali, sul grado di consapevolezza in merito, sui singoli casi esemplari e su quelli minori. Attraverso i paradigmi e le categorie dell'analisi storica, si vogliono fornire strumenti di conoscenza e di analisi che possono valere per la storia e per il presente.
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PAGNOTTA MARIA GRAZIA
( programma)
Programma a.a. 2018-2019 Il clima nella storia: cambiamenti e adattamenti Il corso analizzerà il rapporto che vi è stato durante i secoli tra i mutamenti del clima e i conseguenti adattamenti delle società umane. Durante i millenni della storia il clima si è modificato più volte per ragioni naturali, e l'uomo ha dovuto gestire i vincoli ambientali che gli erano imposti da tale mutamento. Poi con la Rivoluzione industriale le sue attività hanno cominciato ad influire direttamente sull'atmosfera, fino all'emergenza iniziata negli ultimi decenni del '900. Di tali contesti si approfondiranno le capacità di comprensione delle comunità, le risposte messe in campo e le conseguenze sociali.
Testi d’esame 1) J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell'ambiente nel XX secolo, Einaudi, Torino 2002; 2) W. Behringer, Storia culturale del clima. Dall'Era glaciale al Riscaldamento globale, Bollati Boringhieri, Torino 2013; 3) Saggi nella cartellina dell’esame presente presso la copisteria di via Leonardo da Vinci n. 285.
( testi)
Testi d’esame 1) J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell'ambiente nel XX secolo, Einaudi, Torino 2002; 2) W. Behringer, Storia culturale del clima. Dall'Era glaciale al Riscaldamento globale, Bollati Boringhieri, Torino 2013; 3) Saggi nella cartellina dell’esame presente presso la copisteria di via Leonardo da Vinci n. 285.
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810069 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare, attraverso l’esame diretto delle fonti normative e delle elaborazioni dottrinali operate dalla scienza giuridica dell’Europa moderna e contemporanea, le ragioni del costituzionalismo negli sviluppi legislativi del XVIII e XIX secolo con riferimento alla Francia, alla Germania e all’Italia. Particolare attenzione verrà anche posta sull’evoluzione del costituzionalismo inglese che investe profili teorici e pratici diversi rispetto a quelli che si pongono alla base delle esperienze costituzionali francesi, italiane e tedesche. Si vuole infatti rappresentare come l’ordinamento inglese rimase estraneo ai problemi che caratterizzarono gli altri paesi del continente europeo nell’uscita dall’Antico regime attraverso l’introduzione del c.d. soggetto unico di diritto e attraverso l’affermazione dello Stato-legislatore e della sua personificazione. Si evidenzierà come l’ordinamento del regno britannico nella prima metà del XIX secolo, fondato sulla complessa ed articolata tradizione di common law, non conobbe né la recezione dello Stato sovrano forgiato dalla Rivoluzione francese, né sollecitazioni per tradurre in un testo scritto la tradizione istituzionale. Una significativa parte del Corso verrà dedicata, dunque, alla delineazione della nozione di Stato nella cultura giuridica europea dell’Ottocento e del Novecento, nel passaggio dalla sua dimensione liberale a quella totalitaria o pseudo-totalitaria. Le ragioni teoriche di tale evoluzione dell’idea di Stato verranno inoltre esaminate sulla base delle riflessioni avanzate dalla più recente dottrina europea in relazione ai temi del principio di legalità (e del connesso problema del formalismo giuridico), della cittadinanza, della rappresentanza politica.
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Erogato presso
21810069 STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO in Scienze politiche per il governo e l'amministrazione L-36 N0 (A-Z) FERRI GIORDANO
( programma)
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE PROGRAMMA A.A. 2017-2018 LAUREA TRIENNALE Storia del diritto pubblico (docente: Giordano Ferri) CFU n. 8
ORARIO DELLE LEZIONI: LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ ORE 16.15 – 17.45
PREPARAZIONE DELL’ESAME Per i frequentanti oltre allo studio degli appunti si consiglia il seguente testo: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016. Per i non frequentanti si consigliano i seguenti testi in versione integrale: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016; M. CARAVALE, Storia del diritto nell’Europa moderna e contemporanea, Editori Laterza, Roma-Bari, 2012, cap. IV, V, VI; P. ALVAZZI DEL FRATE, Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico, Giappichelli Editore, Torino 2007.
RICEVIMENTO STUDENTI: Martedì ore 16-18, IV Piano, Sala Docenti.
RICEVIMENTO LAUREANDI: Mercoledì ore 16-18, IV Piano, Sala Docenti.
CULTORI DELLA MATERIA: Dott. Dario Di Cecca, Dottore di ricerca in Diritto europeo su base storico-comparatistica (Università di Roma Tre); Dott. Federico Sciarra, Dottorando di ricerca in Diritto europeo su base storico-comparatistica (Università di Roma Tre).
PROGRAMMA
Il corso si propone di illustrare, attraverso l’esame diretto delle fonti normative e delle elaborazioni dottrinali operate dalla scienza giuridica dell’Europa moderna e contemporanea, le ragioni del costituzionalismo negli sviluppi legislativi del XVIII e XIX secolo con riferimento alla Francia, alla Germania e all’Italia. Particolare attenzione verrà anche posta sull’evoluzione del costituzionalismo inglese che investe profili teorici e pratici diversi rispetto a quelli che si pongono alla base delle esperienze costituzionali francesi, italiane e tedesche. Si vuole infatti rappresentare come l’ordinamento inglese rimase estraneo ai problemi che caratterizzarono gli altri paesi del continente europeo nell’uscita dall’Antico regime attraverso l’introduzione del c.d. soggetto unico di diritto e attraverso l’affermazione dello Stato-legislatore e della sua personificazione. Si evidenzierà come l’ordinamento del regno britannico nella prima metà del XIX secolo, fondato sulla complessa ed articolata tradizione di common law, non conobbe né la recezione dello Stato sovrano forgiato dalla Rivoluzione francese, né sollecitazioni per tradurre in un testo scritto la tradizione istituzionale. Una significativa parte del Corso verrà dedicata, dunque, alla delineazione della nozione di Stato nella cultura giuridica europea dell’Ottocento e del Novecento, nel passaggio dalla sua dimensione liberale a quella totalitaria o pseudo-totalitaria. Le ragioni teoriche di tale evoluzione dell’idea di Stato verranno inoltre esaminate sulla base delle riflessioni avanzate dalla più recente dottrina europea in relazione ai temi del principio di legalità (e del connesso problema del formalismo giuridico), della cittadinanza, della rappresentanza politica.
I. L’ORDINAMENTO INGLESE: DALLA MAGNA CARTA ALLA COSTITUZIONE CONSUETUDINARIA
1. La Magna Carta (1215): un fondamentale contributo alla costruzione del common law 2. Il binomio liberty and property 3. Lo Statutum de tallagio non concedendo (1297) 4. La Petition of Right (1628) 5. L’Habeas Corpus Act (1679) 6. La Glorious Revolution (1688-1689) 7. La monarchia costituzionale pura 8. King in Parliament, King in his Council, King in his Courts 9. Il Bill of Rights (1689) 10. L’Act of Settlement (1701) 11. Il Cabinet e la monarchia parlamentare 12. La “mitizzazione” dell’ordinamento inglese nella cultura liberale
II. RIVOLUZIONE E COSTITUZIONI IN FRANCIA (1789-1799)
1. Le costituzioni rivoluzionarie 2. Il colpo di Stato del 9-10 novembre 1799 (18-19 brumaio anno VIII) 3. La costituzione del 13 dicembre 1799 (22 frimaio anno VIII) 4. Le riforme napoleoniche e la nuova forma di Stato
III. LA RESTAURAZIONE E LE COSTITUZIONI EUROPEE (1814-1848)
1. La Carta francese del 1814 2. L’art. 14 della Carta francese e la facoltà del sovrano di promulgare atti con forza di legge 3. La Carta francese del 1830 4. Il rilievo per la storia costituzionale europea 5. Il nuovo ordinamento costituzionale e il liberalismo giuridico 6. L’interpretazione di J.-N.-A. Thierry (1795-1856): un modello liberale di costituzione 7. La costituzione belga del 1831 8. L’idea della rappresentanza della Nazione 9. Le costituzioni dei principati germanici 10. La costituzione spagnola del 1837 11. La costituzione spagnola del 1845
IV. LO STATUTO ALBERTINO E GLI INIZI DEL PARLAMENTARISMO IN ITALIA
1. Il costituzionalismo italiano 2. Lo Statuto Albertino: caratteri 3. Il potere legislativo 4. Il potere esecutivo e il potere giurisdizionale 5. Diritti fondamentali 6. Le riforme dello Statuto nel periodo fascista
V. PRINCIPIO DI LEGALITÀ E FORMALISMO GIURIDICO
1. Il formalismo giuridico e l’idea di Stato 2. La delineazione teorica dello Stato di diritto e il formalismo 3. L’insegnamento tedesco di Carl Friedrich Gerber, Paul Laband, Georg Jellinek 4. La personificazione dello Stato 5. Le libertà dell’individuo solo in quanto cittadino subordinato allo Stato 6. Il principio di legalità: il diritto ha nella legge la sua unica fonte 7. Le resistenze francesi: le riflessioni di Léon Duguit e Maurice Hauriou 8. La negazione dello Stato-persona 9. Il formalismo e i criteri tecnici della realtà normativa nella dottrina italiana ottocentesca 10. L’apprezzamento del carattere formale della filosofia giuridica di Kant 11. La crisi dello Stato liberale in Italia: la sospensione della teoria Stato-persona e dell’identificazione del diritto nello Stato 12. L’opera di Santi Romano 13. La dimensione autoritaria dello Stato: la dottrina fascista 14. I riflessi della costruzione teorica di Carl Schmitt 15. La personificazione giuridica tout court dello Stato 16. Il tecnicismo giuridico 17. Le resistenze: il recupero del rapporto tra diritto e politica 18. Il riemergere del formalismo kelseniano 19. L’evoluzione del pensiero di Costantino Mortati 20. La dottrina più recente: la tesi di Natalino Irti e le critiche
VI. LA CITTADINANZA
1. La cittadinanza e l’archetipo Stato - comunità politica 2. Costant e il discorso su De la liberté des Anciens comparée à celle des Modernes (Parigi, 1819) 3. Gli approdi della scienza costituzionalistica liberale tedesca 4. La tesi dello Gneist sul Rechtsstaat e sulla Über öffentliche Rechte 5. I Grundzüge eines Systems des deutschen Staatsrechts del Gerber (1865) 6. I riflessi nella dottrina italiana liberale 7. L’opera di Attilio Brunialti 8. L’opera di Vittorio Emanuele Orlando 9. Il Contribution à la Théorie générale de l’État di Carré de Malberg 10. La cittadinanza e la negazione del concetto di multitudo nella personificazione fascista dello Stato 11. L’opera di Sergio Panunzio 12. La cittadinanza e le riforme antiliberali italiane del XX secolo 13. I “Delitti contro la personalità dello Stato” del codice penale Rocco (1930)
VII. LA RAPPRESENTANZA POLITICA
1. Il costituzionalismo inglese come leitmotiv delle elaborazioni teoriche dell’Italia liberale 2. Le teorie di Edward Coke e John Locke 3. La collana Biblioteca di Scienze Politiche di Attilio Brunialti 4. Il “metodo politico” di Brunialti 5. Il “metodo giuridico” di Vittorio Emanuele Orlando 6. La teorizzazione del governo parlamentare avverso alle teorie antiparlamentaristiche della dottrina tedesca
( testi)
Per i frequentanti oltre allo studio degli appunti si consiglia il seguente testo: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016. Per i non frequentanti si consigliano i seguenti testi in versione integrale: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016; M. CARAVALE, Storia del diritto nell’Europa moderna e contemporanea, Editori Laterza, Roma-Bari, 2012, cap. IV, V, VI; P. ALVAZZI DEL FRATE, Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico, Giappichelli Editore, Torino 2007.
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IUS/19
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810066 -
STORIA DELL'EUROPA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di far acquisire le competenze scientifico-disciplinari di base finalizzate a individuare le principali questioni storiche che caratterizzano la vicenda europea in età moderna. L’obiettivo in particolare è quello di sviluppare negli studenti la conoscenza critica dei principali snodi culturali, religiosi e politici che segnarono il passaggio dall’Europa delle guerre di religione all’Europa della tolleranza. Lo scopo del corso è quello di insegnare allo studente a cogliere la complessità dei fenomeni storici e l’intreccio delle sue dimensioni istituzionali, politiche, religiose, sociali e culturali.
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Erogato presso
21810066 STORIA DELL'EUROPA in Scienze politiche per il governo e l'amministrazione L-36 N0 (A-Z) CARAVALE GIORGIO
( programma)
IL CORSO È DEDICATO AL TEMA DELLA STORIA DELLA TOLLERANZA E DELL'INTOLLERANZA NELL'EUROPA MODERNA.
LA PRIMA PARTE DEL CORSO MIRA A RICOSTRUIRE LE FASI E I PASSAGGI PRINCIPALI DELLA STORIA D'EUROPA IN ETÀ MODERNA. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ DATÀ ALLA DIFFUSIONE DELLA RIFORMA PROTESTANTE E ALLE CONSEGUENZE DI LUNGO PERIODO CHE LA ROTTURA DELLA CRISTIANITÀ EBBE NELL'EUROPA DEI SECOLI XVI-XVIII, OVVERO AI CONFLITTI DI NATURA PREVALENTEMENTE RELIGIOSA CHE DEFLAGRARONO IN QUASI TUTTA L'EUROPA. LA SECONDA PARTE DELLE LEZIONI SARA' DEDICATA AD APPROFONDIRE, ANCHE ATTRAVERSO LA LETTURA DI TESTI E FONTI ORIGINALI, LO SVILUPPO DEL DISCORSO SULLA TOLLERANZA RELIGIOSA E POLITICA IN UN'EUROPA DILANIATA DALL'INTOLLERANZA. LE LEZIONI SARANNO INTEGRATE DA UNA SERIE DI TESTI CHE VERRANNO LETTI IN AULA INSIEME AGLI STUDENTI
( testi)
PER I NON FREQUENTANTI:
A) PER 4 CREDITI
1) PER CHI NON HA SOSTENUTO L'ESAME DI STORIA MODERNA:
R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi, 2014
2) PER CHI HA SOSTENUTO L'ESAME DI STORIA MODERNA: RONALD BAINTON, LA LOTTA PER LA LIBERTÀ RELIGIOSA, BOLOGNA, IL MULINO, 2009 (TESTO DISPONIBILE IN DOPPIA COPIA PRESSO LA BIBLIOTECA DI FACOLTÀ)
B) PER 8 CREDITI:
1) R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi, 2014
2) RONALD BAINTON, LA LOTTA PER LA LIBERTÀ RELIGIOSA, BOLOGNA, IL MULINO, 2009 (TESTO DISPONIBILE IN DOPPIA COPIA PRESSO LA BIBLIOTECA DI FACOLTÀ)
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M-STO/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810067 -
CONTABILITA' DI STATO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo fornire gli strumenti per la comprensione della Contabilità di Stato, una materia che negli ultimi anni è stata oggetto di importanti interventi riformatori sotto la spinta delle influenze provenienti dall’Unione Europea. Gli obiettivi formativi saranno volti offrire: a)Una analisi del quadro costituzionale, normativo, degli istituti, dei Soggetti e dei documenti, nonché delle influenze dell’Unione europea sugli strumenti e sulle scelte di finanza pubblica; b)Un approfondimento critico particolarmente attento alle tematiche attuali: federalismo fiscale, vincolo del pareggio di bilancio, rapporti con l’Unione europea, spending review.
Si consentirà così ai discenti da una parte, di apprendere gli elementi fondamentali della materia, anche a fini concorsuali per le future sfide del loro percorso post laurea, dall’altra, di acquisire una capacità di analisi critica sui temi oggetto di studio, perché la Contabilità di Stato è una materia che, fuoriuscita dagli angusti spazi della scienza contabile, studia la funzione di indirizzo, coordinamento e programmazione delle risorse pubbliche, influenzando la vita economica e sociale del Paese.
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IUS/10
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810011 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
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Erogato presso
21810011 DIRITTO REGIONALE in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 ALIBERTI CRISTIANO
( programma)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
( testi)
Programma studenti frequentanti Parte generale: 1) Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e. 2) Sandro Staiano, Costituzione italiana: articolo 5, Carocci, Roma, 2017 Parte speciale: Gennaro Ferraiuolo, Costituzione Federalismo Secessione. Un itinerario, Editoriale Scientifica, Napoli, 2016
Programma studenti non frequentanti Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e.
Ai soli studenti frequentanti sarà distribuito ulteriore materiale di approfondimento collegato agli argomenti trattati nel corso (sentenze, saggi critici, documentazione di carattere istituzionale, bibliografia specifica).
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801786 -
STORIA E ISTITUZIONI DELL'ASIA
(obiettivi)
Il corso è incentrato sulla storia contemporanea delle relazioni internazionali nell'Asia orientale. Particolare attenzione sarà dedicata alle posizioni occupate dal Giappone e dalla Cina durante gli anni della Guerra Fredda, nonché alle loro interazioni sia con gli altri attori regionali, sia con le due superpotenze e l'Europa. L'analisi dei fattori che sono stati generati durante l'ordine bipolare faciliterà l'identificazione di linee di continuità e discontinuità nel più ampio contesto della globalizzazione.
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FRATTOLILLO OLIVIERO
( programma)
Il corso analizza i cambiamenti storici e politici che hanno interessato i principali attori dell’Asia orientale soprattutto a partire dal secondo dopoguerra. A questo scopo una particolare attenzione sarà dedicata alle posizioni occupate dal Giappone e dalla Cina nel quadro della Guerra Fredda e alle loro interazioni con gli altri attori asiatici, con le due superpotenze e con l’Europa. L’analisi dei fattori generatisi durante gli anni del bipolarismo favorirà poi l’individuazione dei momenti di continuità e di discontinuità che sono riscontrabili, alla luce dei processi di globalizzazione in atto, nella più recente esperienza politico-diplomatica della regione estremorientale.
( testi)
Programma per studenti frequentanti
1) Best, Hanhimaki, Maiolo, Schulze, Storia delle relazioni internazionali. Il mondo nel XX secolo e oltre, UTET 2014 (capitoli: 8, 9, 10, 12, 14 e 15). 2) Frattolillo, Il Giappone tra Est e Ovest, FrancoAngeli 2014. 3) Mazzei, Volpi, Asia al centro, EGEA 2014, seconda edizione, (capitoli: 2, 3, 4, 10 e 12). 4) R. Lim, Geopolitics of East Asia, Routledge 2005 (come strumento di consultazione).
Programma per studenti non frequentanti
1) Best, Hanhimaki, Maiolo, Schulze, Storia delle relazioni internazionali. Il mondo nel XX secolo e oltre, UTET 2014 (capitoli: 8, 9, 10, 12, 13, 14 e 15). 2) Frattolillo, Il Giappone tra Est e Ovest, FrancoAngeli 2014. 3) Mazzei, Volpi, Asia al centro, EGEA 2014, seconda edizione (per intero). 4) R. Lim, Geopolitics of East Asia, Routledge 2005 (come strumento di consultazione). 5) Un testo a scelta tra i seguenti: - Frattolillo, Diplomacy in Japan-EU Relations, Routledge 2013; - Frattolillo, Interwar Japan beyond the West, Cambridge SP 2012; - Frattolillo, L’etica dell’interessere, Mimesis 2013.
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SPS/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801051 -
ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT
(obiettivi)
Le Amministrazioni pubbliche sono oggetto di studio di numerosi settori disciplinari. Scopo di questo corso è coglierne la “dimensione aziendale”, nel rispetto delle connessioni interdisciplinari, in modo da introdurre il discente all’Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche, intesa come autonoma ed organica disciplina dell’economia aziendale e non come congerie di norme e di prassi che trovano illustrazione in scritti monografici e settoriali. L’attenta indagine di un consistente numero di questioni particolari acquista importanza in modo esponenziale solo se condotta in un elaborato e coordinato sistema scientifico generale. Per tale motivo il corso segue il precorso “tradizionale” di un corso di economia aziendale nel quale ci si sofferma esclusivamente sui diversi sistemi che compongono le Amministrazioni pubbliche, intese come aziende di produzione per l’erogazione, in cui la comune natura “pubblica” del soggetto giuridico e di quello economico impone una rivisitazione dei principi aziendali che presiedono i diversi-sub sistemi: dei beni e del patrimonio, delle persone e dell’organizzazione, delle operazioni e della gestione.
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Erogato presso
21201488 ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E NON PROFIT in Economia e gestione aziendale L-18 N0 GRANDIS FABIO GIULIO
( programma)
Il sistema aziendale e lo studio delle aziende pubbliche 1. Il concetto di azienda nella dottrina economico aziendale 2. Una possibile classificazione delle aziende 2.1. Classificazione rispetto ai caratteri oggettivi dell’attività svolta 2.2. Classificazione rispetto alla natura del soggetto giuridico 2.3. Classificazione rispetto alla natura del soggetto economico 2.4. Una visione a sistema 3. Sulle diverse accezioni di “Amministrazioni pubbliche” 4. Le pubbliche Amministrazioni come “gruppi di aziende” 5. L’Amministrazione pubblica indagata nei suoi sottosistemi Il sistema dei beni: il patrimonio pubblico 1. Il sistema dei beni: il patrimonio 2. Gli elementi del patrimonio pubblico 2.1. I beni pubblici: classificazione giuridica 2.2. I beni pubblici: classificazione economico-aziendale 2.3. Verso una gestione “a sistema” dei beni pubblici Il sistema delle persone: l’organizzazione ed il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 1. Le due componenti soggettive di una pubblica Amministrazione 2. La struttura organizzativa delle Amministrazioni pubbliche: caratteri generali 3. Il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 4. Rapporti fra funzione politica e funzione amministrativa 4.1. Il principio della distinzione fra indirizzo politico e gestione 4.2. La “privatizzazione” del pubblico impiego Il sistema delle operazioni: la gestione di una Amministrazione pubblica 1. La gestione nei suoi aspetti qualitativi 1.1. Le attività direzionali 1.2. Le attività operative 2. La principale funzione tecnica: produzione ed erogazione dei servizi pubblici 2.1. Modalità di produzione dei servizi pubblici 2.2. Modalità di erogazione dei servizi pubblici 3. La funzione contabile: gestione e rilevazione negli aspetti quantitativi 4. Alcune peculiarità della gestione delle Amministrazioni pubbliche Il sistema contabile nelle Amministrazioni pubbliche 1. Il sistema contabile nelle diverse aree della pubblica Amministrazione 2. Accountability e finalità dei documenti contabili pubblici 3. La logica di un modello contabile pubblico, coerente ed integrato 4. I principi generali di un moderno sistema contabile pubblico 5. I documenti essenziali per un moderno sistema contabile pubblico La gestione e la rilevazione finanziaria in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione finanziaria 2. La logica della gestione e della rilevazione finanziaria pubblica 2.1. Le fasi contabili delle entrate 2.2. Le fasi contabili delle uscite 2.3. La gestione di cassa e di competenza finanziaria 2.4. La gestione dei residui 3. La matrice dei flussi e degli stock della gestione finanziaria 4. Le strutture dei documenti finanziari pubblici 5. La gestione del preventivo finanziario: economie, diseconomie e variazioni 6. Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria ed i risultati differenziali 7. La disciplina del risultato di amministrazione 8. La centralità gestionale di una corretta nozione di impegno e di liquidazione La gestione e la rilevazione economica in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione economica 2. La competenza economica nelle gestioni erogatrici 3. I documenti di sintesi della gestione economica 3.1. Lo stato patrimoniale riclassificato 3.2. Il conto economico scalare e la significatività del risultato d’esercizio 3.3. La nota integrativa e le informazioni supplementari 4. Criteri di valutazione ed iscrizione di talune particolari poste 5. Dalla gestione finanziaria ai valori economici di sintesi Il concetto di economicità nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sull’economicità nelle Amministrazioni pubbliche 2. L’equilibrio economico d’esercizio 3. La potenza finanziaria ed il fabbisogno finanziario 4. L’efficienza 5. L’efficacia Il sistema dei controlli nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sulle diverse forme di controllo nelle pubbliche Amministrazioni 1.1. Controllo burocratico e controllo manageriale 1.2. La fisiologica intersezione fra controlli interni ed esterni 1.3. La matrice dei controlli pubblici 2. L’architettura del sistema dei controlli interni 2.1. I principi del controllo amministrativo e contabile 2.2. Gli elementi del controllo di gestione 2.3. Le caratteristiche della valutazione del personale dirigenziale 2.4 La disciplina della valutazione e controllo strategico 3. Sui principali controlli pubblici esterni 4. La trasversalità della funzione del revisore pubblico
( testi)
M.Paoloni, F.G.Grandis – La dimensione aziendale delle Amministrazioni pubbliche, Giappichelli, Torino, 2007 . Sono escluse: da pag. 1 a pag. 18; da pag. 110 a pag.124; da pag. 159 a pag. 180; da pag.222 a pag. 251; da pag. 275 a pag. 292; da pag. 577 a pag. 620.
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SECS-P/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801968 -
MODELLI STATISTICI
(obiettivi)
Essere in grado di scegliere il più appropriato modello statistico per l’analisi di fenomeni socio-economici. Familiarizzare con l’ambiente statistico R per la stima del modello e la valutazione della sua bontà di adattamento. Essere in grado di comunicare in modo efficace i risultati ottenuti.
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Erogato presso
21801968 MODELLI STATISTICI in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 LAGONA FRANCESCO
( programma)
Introduzione ad R e R Studio. Importazione dati statistici. Grafici di base. Analisi descrittive di base. Modelli lineari: analisi della varianza e regressione. Interazioni e trasformazioni. Modelli lineari generalizzati: regressione logistica e regressione di Poisson. Analisi delle serie storiche: autocorrelazione temporale e modelli lineari con errori ARMA. Analisi delle serie spaziali: autocorrelazione spaziale e modelli lineari con errori SAR e CAR. Dati longitudinali: effetti casuali e modelli lineari generalizzati ad effetti misti.
( testi)
Ieva F., Masci C. e Paganoni A.M. (2016). Laboratorio di Statistica con R. Pearson.
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SECS-S/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801250 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
L'obiettivo del corso "Geopolitiche del codice. Linguaggi, potere e identità nei network digitali" è quello di introdurre gli studenti alle basi dell'analisi critica dei media digitali nel contesto internazionale e permettergli di familiarizzare con i linguaggi di rete. I media digitali sono sempre di più protagonisti attivi e passivi degli equilibri politici e socio-economici di vaste aree del mondo e conoscere il loro funzionamento, le logiche del software e della rete, nonché quelle dei loro proprietari e progettisti, è diventato fondamentale per poter esercitare i propri diritti, gestire la propria identità e inserirsi efficacemente in qualsiasi contesto lavorativo. Ciascuno strumento possiede, come diceva Harold Innis, un "bias", una "tendenza" o anche un proprio limite o "pregiudizio" intrinseco. I media digitali non sono l'utopia (di accesso, di democratizzazione, di libertà) spesso descritta dai media, ma il terreno di un conflitto dove si giocano gli equilibri geopolitici sia di stati sia di intere regioni del globo. Conoscere e analizzare tali equilibri e indagarne le radici "tecnologiche" è uno degli obiettivi primari di questo corso. Ma anche importante conoscere realtà alternative ed è per questo che verranno illustrate esperienze, progetti e proposte di uso innovativo, democratico e socialmente responsabile dei nuovi media. Gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente alla discussione, sia in aula sia attraverso strumenti di rete che verranno creati ad hoc. Il corso è organizzato in due parti: nella prima parte verranno introdotti e discussi i principali autori, opere e paradigmi della sociologia e della storia dei media. Nella seconda parte del corso verranno introdotte le basi della rappresentazione digitale, ovvero i linguaggi della rete e in particolare del Web. Le lezioni si terranno in un laboratorio informatico e avranno obiettivi pratici: apprendere i concetti e le pratiche di base della codifica digitale, in particolare dei linguaggi HTML e XML. Alla fine del corso gli studenti frequentanti avranno acquisito non solo la capacità di analizzare criticamente i media digitali, ma saranno in grado di produrre esempi di codice, arrivando così a "smascherare" uno dei tanti volti oscuri della dimensione digitale.
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FIORMONTE DOMENICO
( programma)
Nella prima parte del corso "Geopolitiche del codice. Linguaggi, potere e identità nei network digitali" verranno discusse le basi teoriche della sociologia della comunicazione e in particolare della sociologia dei media digitali. Ci concentreremo sull'analisi del pensiero di alcuni autori chiave degli studi sui media, come Harold Innis, Marshall McLuhan, Edgar Morin, Lewis Mumford, Walter Ong e in generale la Scuola di Toronto. Saranno disponibili sul blog del corso alcune letture sui quali gli studenti dovranno scrivere una breve recensione-commento. Punto di riferimento per i testi da analizzare sarà il volume di Mario Ricciardi, La comunicazione. Maestri e paradigmi, Laterza, 2012.
Nella seconda parte verranno illustrati e discussi gli aspetti geopolitici dei sistemi dei media digitali, con particolare riferimento ai social network, ai conflitti per la governance di internet e al controllo capillare che viene esercitato sui cittadini attraverso la rete. I media digitali non sono l'utopia (di accesso, di democratizzazione, di libertà) spesso descritta dai media mainstream, ma il terreno di un conflitto dove si giocano gli equilibri geopolitici sia degli stati sia di intere regioni del globo. Conoscere e analizzare tali equilibri e indagarne anche le radici "tecnologiche" è uno degli obiettivi primari di questo corso. Ma è anche importante conoscere realtà alternative ed è per questo che verranno illustrate esperienze, progetti e proposte di uso innovativo, democratico e socialmente responsabile dei nuovi media.
Parte delle lezioni della seconda parte si svolgeranno in laboratorio. Gli studenti svolgeranno due tipi di esercitazione. Nella prima dovranno condurre una ricerca in rete, analizzare criticamente le risorse trovate e produrre una riflessione scritta sulla tematica analizzata (il contenuto verrà definito insieme). La seconda esercitazione consisterà in una procedura guidata di codifica digitale di testi con i linguaggi prima HTML e successivamente XML. Scopo di questa seconda esercitazione è di introdurre gli studenti alla "logica del codice".
L'insieme delle esercitazioni, oltre alle discussioni che si svolgeranno in aula, sono parte integrante del corso e verranno considerate nella valutazione finale.
( testi)
Durante il corso verranno fornite una serie dispense e altri materiali e testi saranno disponibili online. I frequentanti dovranno studiare i seguenti volumi:
1) Ricciardi, Mario (2012), La comunicazione. Maestri e paradigmi, Roma-Bari, Laterza. 2) Domenico Fiormonte (2018), Per una critica del testo digitale, Roma, Bulzoni.
Oltre ai volumi citati sopra, i non frequentanti dovranno portare il volume di Andrea Miconi, Teorie e pratiche del Web, Il Mulino, 2018, nonché concordare con il docente un volume da scegliere nella seguente lista:
1) Shoshana Zuboff (2019), Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri, Roma, LUISS. 2) Gabriele Balbi e Paolo Magaudda (2014), Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità, Roma-Bari, Laterza. 3) Geert Lovink (2016), Ossessioni collettive. Critica dei social media, Milano, Università Bocconi Editore. 4) Sergio Bellucci (2019), L'industria dei sensi, Roma, Harpo. 5) Ippolita, (2018), Il lato oscuro di Google. L'informatica del dominio, Milano, Milieu.
Si precisa che l'esame finale consisterà per tutti (frequentanti e non) in un questionario di tre domande a risposta aperta sul volume di Ricciardi. Oltre al questionario i non frequentanti dovranno sostenere un colloquio orale sui testi obbligatori e su quello a scelta.
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SPS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810061 -
DIRITTO CIVILE DELLA FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI
(obiettivi)
Il corso illustra gli istituti del diritto di famiglia (matrimonio, regimi patrimoniali, crisi, filiazione), modificati dai recenti interventi normativi in tema di unioni civili e convivenze e di unificazione dello status di figlio, nonché le nozioni fondamentali del diritto delle successioni a causa di morte, mirando a fornire gli strumenti per comprendere, attraverso la disciplina giuridica, l’evoluzione della realtà sociale dei rapporti familiari.
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Erogato presso
21810061 DIRITTO CIVILE DELLA FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 (A-Z) AGOSTINELLI BENEDETTA
( programma)
Il corso illustra gli istituti del diritto di famiglia (matrimonio, regimi patrimoniali, crisi, filiazione), modificati dai recenti interventi normativi in tema di unioni civili e convivenze e di unificazione dello status di figlio, nonché le nozioni fondamentali del diritto delle successioni a causa di morte, mirando a fornire gli strumenti per comprendere, attraverso la disciplina giuridica, l’evoluzione della realtà sociale dei rapporti familiari.
( testi)
L. Rossi Carleo- E. Bellisario- V. Cuffaro, Famiglia e successioni. Le forme di circolazione della ricchezza familiare, 4^ ed., Giappichelli, 2016
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IUS/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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