Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Attività
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Lingua
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20801760 -
ECONOMIA INDUSTRIALE
(obiettivi)
ANALIZZARE ALCUNE TEMATICHE AVANZATE DI ECONOMIA INDUSTRIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA STRUTTURA DELL'ECONOMIA ITALIANA, ALLA COMPETITIVITÀ DELL'ITALIA NEL CONTESTO DELL'UNIONE EUROPEA E DEI MERCATI GLOBALI E AI RELATIVI INTERVENTI DI POLITICA ECONOMICA SU SCALA REGIONALE, NAZIONALE ED EUROPEA.
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SCARLATO MARGHERITA
( programma)
1. Impresa e mercati (cenni di Microeconomia) 2. Elementi di Contabilità Nazionale e Macroeconomia (cenni) 3. La crisi finanziaria ed economica internazionale del 2008 4. L’economia italiana dagli anni ’50 ad oggi 5. I distretti industriali: dal distretto “classico” al Quarto capitalismo 6. Competitività internazionale delle imprese italiane 7. L’Italia Multinazionale 8. Mercati globali 9. Innovazione tecnologica e crescita economica 10. Le politiche di sviluppo: il dibattito internazionale 11. Divari regionali e politiche di sviluppo in Italia 12. L’Italia nell’Unione Europea e la politica di coesione 13. Le politiche di regolazione dei mercati 14. L’Italia nell’Unione Europea: le politiche industriali
( testi)
DISPENSE SCELTE DAL DOCENTE, VEDI SITO DOCENTE HTTP://HOST.UNIROMA3.IT/DOCENTI/SCARLATO/MARGHE/HOME.HTML
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9
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SECS-P/02
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90
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801762 -
METODI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI MANAGERIALI
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE METODOLOGICHE E OPERATIVE PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE SISTEMATICA DI ATTIVITÀ MANAGERIALI, IN TUTTE LE DIVERSE FASI CHE CARATTERIZZANO I PROCESSI DECISIONALI AZIENDALI: DEFINIZIONE DEL PROBLEMA, SUA FORMALIZZAZIONE, DEFINIZIONE DI VINCOLI, OBIETTIVI E ALTERNATIVE DI AZIONE, SVILUPPO DI ALGORITMI E METODI DI SOLUZIONE, VALUTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DELLE SOLUZIONI TROVATE.
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DAMIANI STEFANO
( programma)
IL CORSO TRATTA ARGOMENTI RELATIVI AL CONTESTO : STRUTTURE DEI PROCESSI MANAGERIALI IN RELAZIONE AL CONTESTO DEL DECISION MAKING E DEL PROBLEM SOLVING. APPLICAZIONE AI PROCESSI E AI PROGETTI. IN PARTICOLARE PER I PROCESSI: METODI DI RAPPRESENTAZIONE E ANALISI, INDICATORI DI PERFORMANCE , REPORT DIREZIONALI, MONITORAGGIO COME PREREQUISITO DELLA FASE DECISIONALE. BPR (BUSINESS PROCESS REENGINEERING). IN PARTICOLARE PER I PROGETTI : UTILIZZO DI C/SCSC – EVM – EVMS PER IL DECISION MAKING RELATIVO ALL’AVANZAMENTO. GESTIONE DEL RISCHIO (RISK MANAGEMENT). INDICATORI E CRUSCOTTO AZIENDALE: SI PRESENTANO I METODI STATISTICI A SUPPORTO DEL DECISION MAKING PER LA RILEVAZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE DEI DATI. METODI MCDA : SI TRATTERANNO I METODI PER LE DECISIONI MULTI CRITERIO (MCDA) TRA I QUALI IL METODO AHP, I METODI ELECTRE , TOPSIS, PROMETHEE. INTERAZIONE STRATEGICA : TEORIA DEI GIOCHI (TDG).
( testi)
DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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9
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ING-INF/04
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90
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ITA |
20801765 -
ROBOTICA INDUSTRIALE
(obiettivi)
I MODULO FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI PER LO STUDIO DELLA CINEMATICA DIRETTA E INVERSA DI UN MANIPOLATORE ROBOTICO DOTATO DI GIUNTI ROTAZIONALI E TRASLAZIONALI; ILLUSTRARE LE TECNICHE UTILIZZATE PER PIANIFICARE IL MOTO DELL'ORGANO TERMINALE. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO, DI COSTRUIRE IL MODELLO CINEMATICO DI MANIPOLATORI, DI IMPLEMENTARE SU CALCOLATORE ALGORITMI DI INVERSIONE CINEMATICA E DI PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE. FORNIRE ALLO STUDENTE LA METODOLOGIA PER LA DEDUZIONE DEL MODELLO DINAMICO DI UNA STRUTTURA DI MANIPOLAZIONE; RENDERE LO STUDENTE CAPACE DI IMPLEMENTARE ALGORITMI DI CONTROLLO DEL MOTO NELLO SPAZIO LIBERO E DI CONTROLLO DI FORZA NELL'ESECUZIONE DI MOTI VINCOLATI E DI SCEGLIERE GLI ATTUATORI E I SENSORI PROPRIOCETTIVI PIU' UTILIZZATI IN AMBITO INDUSTRIALE. II MODULO PRESENTARE UNA GAMMA DI MODELLI DI PROBLEMI DI DECISIONE E CONTROLLO PARTICOLARMENTE AMPIA E SIGNIFICATIVA, CON UNA VISIONE UNIFICANTE, CHE EVITA ANALISI DISPERSIVE E CONSENTE ADEGUATI APPROFONDIMENTI. QUESTI COMPRENDONO IL CONTROLLO OTTIMO A CRITERIO SINGOLO E MULTICRITERIO, INVARIANZA CONTROLLATA, INVARIANZA CONTROLLATA OTTIMA E RAGGIUNGIBILITÀ, IN PRESENZA DI VINCOLI E CON O SENZA DISTURBI. VENGONO PROPOSTI I BASILARI PREREQUISITI MATEMATICI CHE CREANO IL TERRENO SU CUI FONDARE SOLUZIONI ESATTE E DI UTILITÀ INGEGNERISTICA. A QUESTO FINE VENGONO SVILUPPATI VARI APPROCCI, SPESSO CONCORRENTI, CHE RISOLVONO I PROBLEMI PROPOSTI, E FATTE DISCENDERE DALLE SOLUZIONI LE CONSEGUENTI LEGGI DI CONTROLLO, INTRODUCENDO COSÌ AD UN PANORAMA MOLTO PIÙ AMPIO DI QUELLO CLASSICO DI POSSIBILI LEGGI E STRATEGIE DI CONTROLLO. LE VARIE SOLUZIONI VENGONO CONFRONTATE DAL PUNTO DELLA CAPACITÀ DI FORNIRE O MENO UNA/TUTTE LE SOLUZIONI, DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMPLESSITÀ E DI COME TALE COMPLESSITÀ SI RIPARTISCE TRA LA FASE OFF-LINE E LA BEN PIÙ CRITICA FASE ON-LINE.
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SCIAVICCO LORENZO
( programma)
INTRODUZIONE. LA ROBOTICA. IL ROBOT INDUSTRIALE. STRUTTURA DEI MANIPOLATORI.
CINEMATICA.. POSIZIONE E ORIENTAMENTO DI UN CORPO RIGIDO. TRASFORMAZIONI OMOGENEE. CINEMATICA DIRETTA DI STRUTTURE DI MANIPOLAZIONE. SPAZIO DEI GIUNTI E SPAZIO OPERATIVO, LA CALIBRAZIONE CINEMATICA. IL PROBLEMA CINEMATICO INVERSO.
CINEMATICA DIFFERENZIALE E STATICA.. JACOBIANO GEOMETRICO. JACOBIANO ANALITICO. SINGOLARITÀ CINEMATICHE. ANALISI DELLA RIDONDANZA. INVERSIONE ALGORITMICA DELLA CINEMATICA. STATICA. ELLISSOIDI DI MANIPOLABILITÀ.
PIANIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE. PERCORSO E TRAIETTORIE. MOTO PUNTO-PUNTO. E MOTO SU PERCORSO ASSEGNATO NELLO SPAZIO DEI GIUNTI. TRAIETTORIE NELLO SPAZIO OPERATIVO: PRIMITIVE DI PERCORSO E LEGGI DI MOTO.
DINAMICA.. FORMULAZIONE DI LAGRANGE. PROPRIETÀ NOTEVOLI DEL MODELLO DINAMICO DI MANIPOLATORI. FORMULAZIONE DI NEWTON-EULERO. DINAMICA DIRETTA E DINAMICA INVERSA. MODELLO DINAMICO NELLO SPAZIO OPERATIVO. ELLISSOIDE DI MANIPOLABILITÀ DINAMICA.
CONTROLLO DEL MOTO. CONTROLLO NELLO SPAZIO DEI GIUNTI: CONTROLLO INDIPENDENTE AI GIUNTI, A COPPIA PRECALCOLATA, CENTRALIZZATO A DINAMICA INVERSA. CONTROLLO NELLO SPAZIO OPERATIVO DEL TIPO PD E A DINAMICA INVERSA.
INTERAZIONE DEL MANIPOLATORE CON L'AMBIENTE. CONTROLLO DI CEDEVOLEZZA, DI IMPEDENZA, DI FORZA; CONTROLLO POSIZIONE/FORZA.
ATTUATORI E SENSORI.. ORGANI DI ATTUAZIONE, DI TRASMISSIONE, DI AMPLIFICAZIONE IN POTENZA. SERVOMOTORI ELETTRICI E IDRAULICI. TRASDUTTORI DI POSIZIONE, DI VELOCITÀ, DI FORZA.
UNITÀ DI GOVERNO. ARCHITETTURA FUNZIONALE. PROGRAMMAZIONE PER INSEGNAMENTO. PROGRAMMAZIONE ORIENTATA AL ROBOT. ARCHITETTURA HARDWARE.
( testi)
B. SICILIANO, L. SCIAVICCO, L. VILLANI, G. ORIOLO: "ROBOTICA - MODELLISTICA, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO", MCGRAW HILL 3/ED APRIL 2008, SBN: 9788838663222
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9
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ING-INF/04
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801767 -
TECNOLOGIE DEI CONTROLLI
(obiettivi)
APPROFONDIRE LE TECNOLOGIE CHE CONSENTONO LA REALIZZAZIONE DEGLI ODIERNI SISTEMI DI CONTROLLO NELL'AREA DEI TRASDUTTORI, DEI SISTEMI DI ACQUISIZIONE DI DATI E DELLA LORO ELABORAZIONE. PRESENTARE LE TECNICHE E ALCUNI COMPONENTI ALLA BASE DEL PILOTAGGIO DEGLI ATTUATORI ED IN PARTICOLARE DEI MOTORI ELETTRICI.
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LA GALA FRANCESCO
( programma)
1. GENERALITÀ SULL’ARCHITETTURA TECNOLOGICA DI SISTEMI DI CONTROLLO. 2. PROBLEMI REALIZZATIVI DEGLI SCHEMI DI CONTROLLO LEGATI A LIMITI TECNOLOGICI: • SATURAZIONI • RUMORE, ALIASING • RISOLUZIONE DI TRASDUTTORI ED ATTUATORI 3. CARATTERISTICHE E POTENZIALITÀ DEI MODERNI MICROCONTROLLORI E DSP IN RELAZIONE ALL’IMPIEGO NEI SISTEMI DI CONTROLLO • ARCHITETTURA DI UN MICROCONTROLLORE • PERIFERICHE DI UN MICROCONTOLLORE • SOLUZIONI IMPLEMENTATIVE 4. INTERFACCIAMENTO DEI PRINCIPALI SENSORI PER L’AUTOMAZIONE: • POSIZIONE: POTENZIOMETRO, RESOLVER, ENCODER,LVDT, EFFETTO HALL.. • VELOCITÀ: DINAMO, RESOLVER,ENCODER. • SENSORI INERZIALI “MEMS” ACCELEROMETRI E GIROSCOPI • CORRENTE ELETTRICA: SENSORI DI CORRENTE 5. CRITERI DI PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CATENA DI MISURA PER IL RAMO DI CONTROREAZIONE. • SCELTA DEI COMPONENTI • IL PROBLEMA DELLE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE • RIDUZIONE DEI RUMORI IN CONTOREAZIONE • CENNI SUL PROGETTO DI SCHEDE ELETTRONICHE 6. ESEMPI DI SISTEMI DI ACQUISIZIONE E CONDIZIONAMENTO TRAMITE L’ANALISI DI CIRCUITI REALI. 7. ATTUATORI ELETTRICI: • PILOTAGGIO DI MOTORI IN CC TRAMITE AMPLIFICATORI LINEARI E SWITCHING • AZIONAMENTI PER MOTORI BRUSHLESS • AZIONAMENTI PER MOTORI STEPPER • ATTUATORI LINEARI • ATTENUAZIONE DEL RUMORE ELETTRICO E MECCANICO GENERATO DAI MOTORI 8. ATTUATORI IDRAULICI : • CENNI SUL FUNZIONAMENTO FUNZIONAMENTO DELLE SERVOVALVOLE • DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DI UN ATTUATORE OLEODINAMICO/PNEUMATI
( testi)
DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE
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6
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ING-INF/04
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801787 -
ROBOTICA AUTONOMA E FUSIONE SENSORIALE
(obiettivi)
FORNIRE LE BASI METODOLOGICHE RELATIVE ALLA MODELLISTICA E CONTROLLO DEI ROBOT MOBILI E DI INTRODURRE ALCUNE ARCHITETTURE PER LA FUSIONE SENSORIALE. IN PARTICOLARE VIENE APPROFONDITO IL TEMA DELLA NAVIGAZIONE SENSOR-BASED IN AMBIENTI STRUTTURATI E NON. VENGONO PRESENTATI ALCUNI DEI SENSORI PIÙ DIFFUSI NEL SETTORE DELLA ROBOTICA MOBILE E LA TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE DELL’INCERTEZZA DERIVANTE DAL LORO USO. VIENE INTRODOTTO IL PROBLEMA DELLA FUSIONE SENSORIALE PER LA MAPPATURA AMBIENTALE,LA LOCALIZZAZIONE E LA PIANIFICAZIONE. VENGONO INTRODOTTE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE CONNESSE AI SISTEMI MULTIROBOT E ALLE RETI DI SENSORI.
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PANZIERI STEFANO
( programma)
INTRODUZIONE ESEMPI, APPLICAZIONI, PROBLEMATICHE ARCHITETTURE HW E SW SENSORI PER LA ROBOTICA SIMULATORI PER LA ROBOTICA MOBILE CONTROLLO DI NAVIGAZIONE ALGORITMI REATTIVI: OBSTACLE AVOIDANCE LOCALIZZAZIONE E MAPPATURA TECNICHE PROBABILISTICHE TECNICHE FUZZY APPROCCIO DAMPSTER-SHAFER PIANIFICAZIONE DEL MOTO FUSIONE DI DATI SENSORIALI SENSOR NETWORKS SISTEMI MULTIROBOT
( testi)
APPUNTI DALLE LEZIONI E SLIDE DEL CORSO
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6
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ING-INF/04
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801788 -
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE DEL LINGUAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO CON IL QUALE SI ESPRIMONO LE TRASFORMAZIONI INTERNE AL SISTEMA AZIENDA E I SUOI INTERSCAMBI CON L’AMBIENTE ESTERNO, SVILUPPARE CAPACITÀ DI VALUTAZIONE ECONOMICO E FINANZIARIA DELLE OPERAZIONI AZIENDALI A SUPPORTO DELLE DECISIONI, FAR COMPRENDERE LE RELAZIONI TRA STRUTTURE DELL’ORGANIZZAZIONE, DETERMINANTI DEI RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI E SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE
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DE LUCA TECLA
( programma)
ANALISI STRATEGICA DELLE DECISIONI AZIENDALI STRATEGIA D€™IMPRESA E STRUMENTI DELL€™ANALISI STRATEGICA: DALLA STRATEGIA ALLA CREAZIONE DI VALORE; L€™ANALISI DI SETTORE; FATTORI CHE NE DETERMINANO LA REDDITIVITà – DOMANDA E COMPETIZZIONE; FORME DI MERCATO – MONOPOLIO, OLIGOPOLIO, CONCORRENZA PERFETTTA; STRATEGIE DI BUSINESS NEI DIVERSI CONTESTI. ANALISI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO: TIPOLOGIE DI VANTAGGIO COMPETITIVO: COSTO E DIFFERENZIAZIONE; IL VANTAGGIO DI COSTO – CATENA DEL VALORE E ANALISI DEI COSTI; IL VANTAGGIO DELLA DIFFERRENZIAZIONE; STRATEGIE DI GRUPPO: INTEGRAZIONE VERTICALE E DIVERSIFICAZIONE.
IL BILANCIO AZIENDALE IL MODELLO FLUSSI-LIVELLI PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLA DINAMICA D€™IMPRESA. I DIRITTI RESIDUALI DEI PROPRIETARI DELL€™IMPRESA SULLA RICCHEZZA PRODOTTA: IL PRINCIPIO DEL DUPLICE ASPETTO E L€™ANALISI DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI DI RISORSE GLI OBIETTIVI ED I LIMITI CONOSCITIVI DELLA CONTABILITà : I PRINCIPI CONTABILI LO STATO PATRIMONIALE E IL CONTO ECONOMICO: ATTIVITà IMMOBILIZZATE E AMMORTAMENTO, CAPITALE CIRCOLANTE NETTO. IL RENDICONTO FINANZIARIO E L€™ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA: LA DERIVAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA. INDICATORI DI REDDITIVITA' E LEVA FINANZIARIA
( testi)
GRANT R.M., L€™ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI; IL MULINO. R.ANTHONY, D. MACRì, L. PEARLMAN. IL BILANCIO. ANALISI ECONOMICHE PER LE DECISIONI E LA COMUNICAZIONE DELLA PERFORMANCE. MCGRAW-HILL – QUAARTA EDIZIONE
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6
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ING-IND/35
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20202020 -
GENERE, COSTITUZIONE E PROFESSIONI
(obiettivi)
ACQUISIRE UN NUOVO CONCETTO DI CITTADINANZA BASATO SULLE PARI OPPORTUNITÀ, PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA DEMOCRAZIA E DEL RISPETTO DELLA PERSONA. SVILUPPARE COMPETENZA ADEGUATA AL RAPPORTO FRA UGUAGLIANZA E DIFFERENZE.
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SOMMA FABRIZIA
( programma)
IL CORSO PRESENTA UN PERCORSO FORMATIVO CHE PROMUOVE E FAVORISCE LA CULTURA, LE POLITICHE E LE PRASSI DI PARI OPPORTUNITÀ TRA DONNE E UOMINI NELLA SOCIETÀ E NEL MONDO DEL LAVORO, FORNENDO LE CONOSCENZE NECESSARIE PER ENTRARE CON MAGGIORI COMPETENZE NELLE ISTITUZIONI E NELLE PROFESSIONI E STIMOLANDO UNA PARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA VITA PUBBLICA, SECONDO IL DETTATO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
( testi)
DISPENSA PROPOSTA DAL DOCENTE.
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4
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20801966 -
GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE GLI ELEMENTI METODOLOGICI DI BASE NECESSARI AD EFFETTUARE LA PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE ED IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE NEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SISTEMI PRODUTTIVI DI TIPO MANIFATTURIERO. VENGONO PRESENTATE LE TECNICHE IMPIEGATE PER GESTIRE LA PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E LA PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER) ANALIZZANDO LE DIFFERENZE CONCETTUALI TRA SISTEMI PUSH E PULL. LA TRATTAZIONE SI FONDA SULLA CLASSICA ARTICOLAZIONE GERARCHICA CONSISTENTE IN PIANIFICAZIONE AGGREGATA E DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, REDAZIONE DEL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE, PROGRAMMAZIONE DI MEDIO PERIODO E PIANIFICAZIONE DEI FABBISOGNI (METODI MRP E CRP), PROGRAMMAZIONE OPERATIVA. SONO PRESENTATE INOLTRE LE METODOLOGIE PER EFFETTUARE LA PREVISIONE DELLA DOMANDA, E VENGONO DISCUSSE LE TECNICHE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI PULL QUALI JUST IN TIME E LEAN MANUFACTURING. PER SVILUPPARE UNA MAGGIORE PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI VENGONO ANCHE ANALIZZATE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE LEGATE ALLA STIMA DELLE PRESTAZIONI DEI SISTEMI PRODUTTIVI APPROFONDENDO I LEGAMI TRA WORK IN PROCESS, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO IN RELAZIONE ALLE DECISIONI OPERATIVE QUALI IL DIMENSIONAMENTO DEI LOTTI DI PRODUZIONE IN CONTESTI MANIFATTURIERI REALI CARATTERIZZATI DALLA PRESENZA DI VARIABILITÀ ALEATORIA. INFINE LE DECISIONI LEGATE ALLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE VENGONO MESSE IN RELAZIONE CON LE DECISIONI STRATEGICHE AZIENDALI, CON LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, CON LA GESTIONE DELLE SCORTE E DELLA SUPPLY CHAIN IN MANIERA DA FORNIRE UN VISIONE INTEGRATA DELLA PROBLEMATICHE COINVOLTE.
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CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
CONCETTI INTRODUTTIVI DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI E DEI SISTEMI DI PRODUZIONE IL SISTEMA AZIENDA: STRUTTURA, OBIETTIVI, FUNZIONI AZIENDALI, LE TIPOLOGIE DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. RAPPRESENTAZIONE E MAPPATURA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE. LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. LEGAMI TRA WIP, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO, LA LEGGE DI LITTLE E L’INFLUENZA DELLA VARIABILITÀ.
LA PREVISIONE DELLA DOMANDA GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA DOMANDA E LA SUA VARIABILITÀ (FLUTTUAZIONI RANDOM, TREND, STAGIONALITÀ E CICLICITÀ). TECNICHE PREVISIONALI QUALITATIVE E QUANTITATIVE. METODI CAUSALI BASATI SU REGRESSIONE LINEARE. METODI BASATI SU SERIE STORICHE (MEDIA MOBILE, MEDIA MOBILE PESATA, MEDIA CON SMORZAMENTO ESPONENZIALE CON E SENZA TREND). METODI DI STIMA DELLA DOMANDA STAGIONALE. CRITERI DI STIMA DEGLI ERRORI DI PREVISIONE (CFE, MAPE, MAD, TS). LA PREVISIONE DI DOMANDA PER I NUOVI PRODOTTO (STIME DELLA DIMENSIONE DEL MERCATO E MODELLO DI BASS).
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ANALISI P-TIME E D-TIME, LOGICHE DI GESTIONE PUSH E PULL. PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER). GERARCHIA DELLE FASI DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO E LE LORO INTERAZIONI CON LE DECISIONI STRATEGICHE E LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA. RICHIAMI DI GESTIONE DELLE SCORTE FUNZIONE E CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE. I COSTI RILEVANTI NELLA GESTIONE DELLE SCORTE. I MATERIALI A DOMANDA DIPENDENTE E INDIPENDENTE. LA GESTIONE DEI MATERIALI A DOMANDA INDIPENDENTE: LOTTO ECONOMICO CON CONSEGNE ISTANTANEE E GRADUALI, LOTTO ECONOMICO CON SCONTI QUANTITÀ, LA GESTIONE A LIVELLO DI RIORDINO E A CICLO DI RIORDINO. LA GESTIONE DEGLI ARTICOLI A FORTE MOVIMENTAZIONE (COPERTURA TOTALE E COPERTURA LIBERA). CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SCORTA DI SICUREZZA (RICERCA DELL’OTTIMO ECONOMICO E VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO). I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE DELLE SCORTE. LA GESTIONE A FABBISOGNO ,LOT BY LOT E LOTTO ECONOMICO DINAMICO. DECISIONI DI APPROVVIGIONAMENTO SUL SINGOLO PERIODO (NEWSBOY MODEL). L’ANALISI ABC, LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI MAGAZZINI (INDICE DI ROTAZIONE, PERIODO DI COPERTURA, INDICI DI EFFICIENZA DEL SERVIZIO).
CENNI AL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT STRUTTURA E FINALITÀ DELLA SUPPLY CHAIN. CENNI ALLA PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA FISICA DEL SUPPLY NETWORK. LA GESTIONE DEI MATERIALI NEI SUPPLY NETWORK (GESTIONE SCORTE IN CONTESTI MULTIECHELON, DISTRIBUTIONS REQUIREMENT PLANNING). IL COORDINAMENTO DEI PARTECIPANTI ALLA SC ED IL RUOLO DELLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. EFFETTO BULLWHIP.
CENNI AI SISTEMI INFORMATIVI ERP
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
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6
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ING-IND/17
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20802072 -
CONTROLLO DISTRIBUITO DI GRANDI INFRASTRUTTURE
(obiettivi)
MODELLAZIONE DI GRANDI INFRASTRUTTURE INDUSTRIALI (RETI DI DISTRIBUZIONE, SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI E SISTEMI DI TRASPORTO) E STUDIO DELLE INTERDIPENDENZE TRA LE STESSE. L'ANALISI DI TALI SISTEMI SARÀ FINALIZZATA ALLA PROGETTAZIONE DI SISTEMI RESILIENTI E ALLA VALUTAZIONE DI RISCHI IN AMBITO DISTRIBUITO. A VALLE DEL CORSO I RISULTATI ATTESI SONO LA CAPACITÀ, DA PARTE DELLO STUDENTE, DI: ANALIZZARE E MODELLARE GRANDI SISTEMI DISTRIBUITI, PROGETTARE SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO PER GRANDI INFRASTRUTTURE DISTRIBUITE, REALIZZARE ARCHITETTURE SERVICE ORIENTED 4. PROGETTARE SISTEMI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN AMBITO DISTRIBUITO E ELABORARE PIANI DI BUSINESS CONTINUITY.
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6
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ING-INF/04
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802073 -
OTTIMIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
FORNIRE UN COMPENDIO DI TECNICHE, METODI, MODELLI E APPROCCI PER IL DECISION MAKING NEL SETTORE PUBBLICO. IL CORSO PARTIRÀ DA UN INSIEME DI CASI DI STUDIO, VARIABILI DI ANNO IN ANNO, RIGUARDANTI IL PROGETTO E LA GESTIONE OPERATIVA DI SERVIZI PUBBLICI PER SVILUPPARE MODELLI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE ADEGUATI ALLA LORO RISOLUZIONE, TENENDO PRESENTI LE PROBLEMATICHE ETICHE E POLITICHE CHE DISTINGUONO IL SETTORE PUBBLICO DA QUELLO PRIVATO. A VALLE DEL CORSO I RISULTATI ATTESI SONO LA CAPACITÀ, DA PARTE DELLO STUDENTE, DI ANALIZZARE, FORMALIZZARE E RISOLVERE TIPICI PROBLEMI INERENTI LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE OPERATIVA DI SERVIZI: DI TRASPORTO PUBBLICO (URBANO, FERROVIARIO, AEREO), DI PREVENZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE (POLIZIA, VIGILI DEL FUOCO, PRONTO SOCCORSO), PER L’ASSISTENZA SANITARIA, PER LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI BENI (ACQUA, ENERGIA), PER LA CONSERVAZIONE DI BENI (CULTURALI E AMBIENTALI), PER L’ORGANIZZAZIONE DI GRANDI EVENTI (SPORTIVI, ELEZIONI).
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D'ARIANO ANDREA
( programma)
1. INTRODUZIONE A PROCESSI DECISIONALI MULTI-CRITERIO NELLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI 2. OTTIMIZZAZIONE NELLA PIANIFICAZIONE E SCHEDULAZIONE DI PROGETTI 3. PROGRAMMAZIONE DISGIUNTIVA: MODELLI DI SCHEDULING E ROUTING, ALGORITMI (META)EURISTICI / ESATTI 4. SISTEMI DI PRENOTAZIONE, SCHEDULING DI INTERVALLI 5. TIMETABLING CON VINCOLI SU OPERATORI O STRUMENTAZIONE 6. SCHEDULING AND TIMETABLING IN TORNEI SPORTIVI 7. SCHEDULING DI PROGRAMMI TELEVISIVI 9. SISTEMI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER LA DIREZIONE DELLE OPERAZIONI IN TEMPO REALE 8. PROBLEMI DI TRASPORTO: COORDINAMENTO, SCHEDULING E ROUTING DI NAVI/AEREI/TRENI 10. SCHEDULING DELLA FORZA LAVORO: SCHEDULING DEI GIORNI LIBERI, TURNI, CYCLIC STAFFING 11. SCHEDULING DEL PERSONALE AEREO 12. PROBLEMI DI LOCALIZZAZIONE DISCRETA 13. GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA E DELL’ARIA 14. ASSISTENZA SANITARIA
( testi)
MICHAEL L. PINEDO (AUTHOR) “PLANNING AND SCHEDULING IN MANUFACTURING AND SERVICES”, SPRINGER SERIES IN OPERATIONS RESEARCH, 2005 S.M. POLLOCK, M.H. ROTHKOPF, A. BARNETT (EDITORS), “OPERATIONS RESEARCH AND THE PUBLIC SECTOR”, HANDBOOKS IN OPERATIONS RESEARCH AND MANAGEMENT SCIENCE, VOLUME 6, 1994 DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE SLIDES DELLE LEZIONI
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6
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MAT/09
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
AUTOMAZIONE Orientamento unico UNO A SCELTA - (visualizza)
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20801762 -
METODI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI MANAGERIALI
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE METODOLOGICHE E OPERATIVE PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE SISTEMATICA DI ATTIVITÀ MANAGERIALI, IN TUTTE LE DIVERSE FASI CHE CARATTERIZZANO I PROCESSI DECISIONALI AZIENDALI: DEFINIZIONE DEL PROBLEMA, SUA FORMALIZZAZIONE, DEFINIZIONE DI VINCOLI, OBIETTIVI E ALTERNATIVE DI AZIONE, SVILUPPO DI ALGORITMI E METODI DI SOLUZIONE, VALUTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DELLE SOLUZIONI TROVATE.
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DAMIANI STEFANO
( programma)
IL CORSO TRATTA ARGOMENTI RELATIVI AL CONTESTO : STRUTTURE DEI PROCESSI MANAGERIALI IN RELAZIONE AL CONTESTO DEL DECISION MAKING E DEL PROBLEM SOLVING. APPLICAZIONE AI PROCESSI E AI PROGETTI. IN PARTICOLARE PER I PROCESSI: METODI DI RAPPRESENTAZIONE E ANALISI, INDICATORI DI PERFORMANCE , REPORT DIREZIONALI, MONITORAGGIO COME PREREQUISITO DELLA FASE DECISIONALE. BPR (BUSINESS PROCESS REENGINEERING). IN PARTICOLARE PER I PROGETTI : UTILIZZO DI C/SCSC – EVM – EVMS PER IL DECISION MAKING RELATIVO ALL’AVANZAMENTO. GESTIONE DEL RISCHIO (RISK MANAGEMENT). INDICATORI E CRUSCOTTO AZIENDALE: SI PRESENTANO I METODI STATISTICI A SUPPORTO DEL DECISION MAKING PER LA RILEVAZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE DEI DATI. METODI MCDA : SI TRATTERANNO I METODI PER LE DECISIONI MULTI CRITERIO (MCDA) TRA I QUALI IL METODO AHP, I METODI ELECTRE , TOPSIS, PROMETHEE. INTERAZIONE STRATEGICA : TEORIA DEI GIOCHI (TDG).
( testi)
DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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9
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ING-INF/04
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90
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ITA |
20801765 -
ROBOTICA INDUSTRIALE
(obiettivi)
I MODULO FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI PER LO STUDIO DELLA CINEMATICA DIRETTA E INVERSA DI UN MANIPOLATORE ROBOTICO DOTATO DI GIUNTI ROTAZIONALI E TRASLAZIONALI; ILLUSTRARE LE TECNICHE UTILIZZATE PER PIANIFICARE IL MOTO DELL'ORGANO TERMINALE. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO, DI COSTRUIRE IL MODELLO CINEMATICO DI MANIPOLATORI, DI IMPLEMENTARE SU CALCOLATORE ALGORITMI DI INVERSIONE CINEMATICA E DI PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE. FORNIRE ALLO STUDENTE LA METODOLOGIA PER LA DEDUZIONE DEL MODELLO DINAMICO DI UNA STRUTTURA DI MANIPOLAZIONE; RENDERE LO STUDENTE CAPACE DI IMPLEMENTARE ALGORITMI DI CONTROLLO DEL MOTO NELLO SPAZIO LIBERO E DI CONTROLLO DI FORZA NELL'ESECUZIONE DI MOTI VINCOLATI E DI SCEGLIERE GLI ATTUATORI E I SENSORI PROPRIOCETTIVI PIU' UTILIZZATI IN AMBITO INDUSTRIALE. II MODULO PRESENTARE UNA GAMMA DI MODELLI DI PROBLEMI DI DECISIONE E CONTROLLO PARTICOLARMENTE AMPIA E SIGNIFICATIVA, CON UNA VISIONE UNIFICANTE, CHE EVITA ANALISI DISPERSIVE E CONSENTE ADEGUATI APPROFONDIMENTI. QUESTI COMPRENDONO IL CONTROLLO OTTIMO A CRITERIO SINGOLO E MULTICRITERIO, INVARIANZA CONTROLLATA, INVARIANZA CONTROLLATA OTTIMA E RAGGIUNGIBILITÀ, IN PRESENZA DI VINCOLI E CON O SENZA DISTURBI. VENGONO PROPOSTI I BASILARI PREREQUISITI MATEMATICI CHE CREANO IL TERRENO SU CUI FONDARE SOLUZIONI ESATTE E DI UTILITÀ INGEGNERISTICA. A QUESTO FINE VENGONO SVILUPPATI VARI APPROCCI, SPESSO CONCORRENTI, CHE RISOLVONO I PROBLEMI PROPOSTI, E FATTE DISCENDERE DALLE SOLUZIONI LE CONSEGUENTI LEGGI DI CONTROLLO, INTRODUCENDO COSÌ AD UN PANORAMA MOLTO PIÙ AMPIO DI QUELLO CLASSICO DI POSSIBILI LEGGI E STRATEGIE DI CONTROLLO. LE VARIE SOLUZIONI VENGONO CONFRONTATE DAL PUNTO DELLA CAPACITÀ DI FORNIRE O MENO UNA/TUTTE LE SOLUZIONI, DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMPLESSITÀ E DI COME TALE COMPLESSITÀ SI RIPARTISCE TRA LA FASE OFF-LINE E LA BEN PIÙ CRITICA FASE ON-LINE.
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SCIAVICCO LORENZO
( programma)
INTRODUZIONE. LA ROBOTICA. IL ROBOT INDUSTRIALE. STRUTTURA DEI MANIPOLATORI.
CINEMATICA.. POSIZIONE E ORIENTAMENTO DI UN CORPO RIGIDO. TRASFORMAZIONI OMOGENEE. CINEMATICA DIRETTA DI STRUTTURE DI MANIPOLAZIONE. SPAZIO DEI GIUNTI E SPAZIO OPERATIVO, LA CALIBRAZIONE CINEMATICA. IL PROBLEMA CINEMATICO INVERSO.
CINEMATICA DIFFERENZIALE E STATICA.. JACOBIANO GEOMETRICO. JACOBIANO ANALITICO. SINGOLARITÀ CINEMATICHE. ANALISI DELLA RIDONDANZA. INVERSIONE ALGORITMICA DELLA CINEMATICA. STATICA. ELLISSOIDI DI MANIPOLABILITÀ.
PIANIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE. PERCORSO E TRAIETTORIE. MOTO PUNTO-PUNTO. E MOTO SU PERCORSO ASSEGNATO NELLO SPAZIO DEI GIUNTI. TRAIETTORIE NELLO SPAZIO OPERATIVO: PRIMITIVE DI PERCORSO E LEGGI DI MOTO.
DINAMICA.. FORMULAZIONE DI LAGRANGE. PROPRIETÀ NOTEVOLI DEL MODELLO DINAMICO DI MANIPOLATORI. FORMULAZIONE DI NEWTON-EULERO. DINAMICA DIRETTA E DINAMICA INVERSA. MODELLO DINAMICO NELLO SPAZIO OPERATIVO. ELLISSOIDE DI MANIPOLABILITÀ DINAMICA.
CONTROLLO DEL MOTO. CONTROLLO NELLO SPAZIO DEI GIUNTI: CONTROLLO INDIPENDENTE AI GIUNTI, A COPPIA PRECALCOLATA, CENTRALIZZATO A DINAMICA INVERSA. CONTROLLO NELLO SPAZIO OPERATIVO DEL TIPO PD E A DINAMICA INVERSA.
INTERAZIONE DEL MANIPOLATORE CON L'AMBIENTE. CONTROLLO DI CEDEVOLEZZA, DI IMPEDENZA, DI FORZA; CONTROLLO POSIZIONE/FORZA.
ATTUATORI E SENSORI.. ORGANI DI ATTUAZIONE, DI TRASMISSIONE, DI AMPLIFICAZIONE IN POTENZA. SERVOMOTORI ELETTRICI E IDRAULICI. TRASDUTTORI DI POSIZIONE, DI VELOCITÀ, DI FORZA.
UNITÀ DI GOVERNO. ARCHITETTURA FUNZIONALE. PROGRAMMAZIONE PER INSEGNAMENTO. PROGRAMMAZIONE ORIENTATA AL ROBOT. ARCHITETTURA HARDWARE.
( testi)
B. SICILIANO, L. SCIAVICCO, L. VILLANI, G. ORIOLO: "ROBOTICA - MODELLISTICA, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO", MCGRAW HILL 3/ED APRIL 2008, SBN: 9788838663222
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ING-INF/04
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Attività formative caratterizzanti
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