Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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STUDI STRATEGICI
(obiettivi)
Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale.
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PETRELLI NICCOLÒ
(programma)
Studi Strategici
(testi)
Docente: Niccolò Petrelli A.A. 2021/22 C.F.U. 9 Presentazione e Obiettivi Formativi Che cosa è la strategia? Quali sono i suoi elementi costitutivi? Come opera in pratica? Come gli attori internazionali possono coordinare interessi nazionali e risorse disponibili? Come si sviluppano forme di potere nel sistema internazionale? Il corso si prefigge di introdurre gli studenti ai temi della strategia, del potere nelle sue varie forme, nonché della competizione e conflitto nel sistema internazionale. Portando gli studenti a familiarizzare con la teoria della strategia, il corso mira a fornire loro uno strumento teorico di analisi delle relazioni internazionali in una prospettiva di competizione. Alla fine del corso gli studenti saranno in possesso di: 1. Strumenti analitici idonei ad analizzare e valutare le dinamiche di competizione e conflitto nelle relazioni internazionali. 2. Conoscenza di un certo numero di casi empirici di strategia nazionale in varie aree del mondo negli ultimi 30 anni. La prima parte del corso illustra la strategia in teoria. Si parte dalla definizione del concetto di strategia e di quella che è nota come “teoria strategica”, identificando i suoi assunti fondamentali e ambito di riferimento nel sistema internazionale. Successivamente, del concetto di strategia vengono identificati ed analizzati i singoli elementi costitutivi. Il programma prosegue delineando la dinamica di formazione della strategia a livello nazionale, e le principali questioni ad essa legate. Da ultimo, ci si concentra sull’analisi della strategia, la questione della sua valutazione e del “successo”. La seconda parte del corso è propriamente empirica. Sfruttando gli strumenti analitici illustrati nella prima parte del corso, si procede all’esame di una varietà di casi studio. Più specificamente nel corso delle lezioni vengono studiate in dettaglio le strategie nazionali di attori statuali in varie aree del mondo dal periodo della guerra fredda agli anni più recenti. Lo scopo di questa sezione del corso è portare gli studenti a familiarizzare con la pratica della strategia nelle sue diverse declinazioni, nonché con l’analisi e valutazione della stessa. Programma Ia Settimana – La Teoria della Strategia: Concetti Fondamentali 1. Introduzione: La disciplina accademica degli Studi Strategici, Obiettivi e struttura del corso, modalità di valutazione, approccio didattico, materiali. 2. L’Approccio Strategico alle Relazioni Internazionali: la Strategia come Scienza ed i suoi assunti fondamentali. Bernard Brodie, ‘Strategy as a Science’ World Politics, Vol. 1, No. 4 (July 1949), pp. 467-488. Michael Howard, ‘The Strategic Approach to International Relations’, British Journal of International Studies, Vol. 2, No. 1 (April 1976), pp. 67-75. MLR Smith – Strategic Theory Assumptions. 3. Il Concetto di Strategia: Panoramica generale e framework di analisi Bob De Wit, Strategy: An International Perspective, 6th Edition (Andover: Cengage, 2017). Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina (Lugano: StartInsight/Europa Atlantica, 2021), 27-29. Edward Luttwak, Strategy: The Logic of War and Peace (Cambridge: Belknap Press, 2002), levels Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 53-55. IIa Settimana – l’Ambiente ed il Contenuto della Grande Strategia 4. La Grand Strategy e “l’ambiente” Edward Luttwak, Strategy, scope. Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 30. Oxford Research Encyclopedia of International Studies - Anarchy in International Relations. Oxford Research Encyclopedia of International Studies - Interdependence in International Organization and Global Governance. 5. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Diagnosi, Obiettivi. Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 31-40. 6. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Mezzi Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 40-47. IIIa Settimana – Il Contenuto della Grande Strategia (II) 7. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Il Tempo Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 47-51. Andrew Carr, ‘It’s about time: Strategy and temporal phenomena’, Journal of Strategic Studies (2018). 8. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: La Componente Competitiva Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 47-51. Michael Porter, ‘What is Strategy?’, Harvard Business Review (January-February 1996). 9. L’esecuzione della Grande Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice (Oxford: Oxford UP, 2012), 59-74.* *(per le pagine di questo libro si faccia riferimento al numero di pagina del file pdf e non a quello stampato sul libro) Lawrence Freedman, Strategy, A History (Oxford: Oxford UP: 2013). Richard K. Betts, ‘The Trouble with Strategy: Bridging Policy and Operations’, Joint Force Quarterly (Autumn/Winter 2001–02), 23-30. IVa Settimana – Il Processo della Grande Strategia 10. La Strategia e la Contingenza Hew Strachan, ‘Strategy and contingency’, International Affairs (Royal Institute of International Affairs, Vol. 87, No. 6 (November 2011), pp. 1281-1296. 11. Il Cambiamento nella Grande Strategia Rebecca Lissner, ‘Rethinking Grand-Strategic Change: Overhauls Versus Adjustments in Grand Strategy’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). 12. Analizzare e Valutare la Grande Strategia William C. Wohlforth, ‘The Challenge of Evaluating Grand Strategy’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). John Lewis Gaddis, ‘Containment and the Logic of Strategy’, The National Interest, No. 10 (WINTER 1987/8), pp. 27-38. Va Settimana – Analisi e Valutazione della Grande Strategia 13. Il Successo nella Grande Strategia Hal Brands and Peter Feaver, ‘Getting Grand Strategy Right’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). 14. La Grande Strategia dei Piccoli Stati Anders Wivel, ‘The Grand Strategies of Small States’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). VIa Settimana – La Grande Strategia in Pratica: Casi Studio 15. La Grande Strategia del Brasile Carlos R. S. Milani and Tiago Nery, ‘Brazil’, in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Matias Spektor, ‘Brazil: Shadows of the Past and Contested Ambitions’, in William I. Hitchcock, Melvyn P. Leffler, Jeffrey W. Legro (eds.), Shaper Nations: Strategies for a Changing World (Cambridge: Harvard UP, 2016). 16. La Grande Strategia UE Daniel Fiott and Luis Simón, ‘The European Union’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Sven Biscop, ‘No peace from corona: defining EU strategy for the 2020s’, Journal of European Integration, 42/8 (2020), 1009-1023. 17. La Grande Strategia della Russia Celine Marangé, ‘Russia’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Fyodor Lukyanov, ‘Russia: Geopolitics and Identity’, in William I. Hitchcock, Melvyn P. Leffler, Jeffrey W. Legro (eds.), Shaper Nations: Strategies for a Changing World (Cambridge: Harvard UP, 2016), VIIa Settimana – La Grande Strategia in Pratica: Casi Studio (II) 18. La Grande Strategia di Israele Eitan Shamir, ‘Israel’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Ariel Levite, ‘Israel: Strategic Vision Adrift’ in William I. Hitchcock, Melvyn P. Leffler, Jeffrey W. Legro (eds.), Shaper Nations: Strategies for a Changing World (Cambridge: Harvard UP, 2016). 19. La Grande Strategia dell’Iran Thierry Balzacq and Wendy Ramadan-Alban, ‘Iran’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Kevjn Lim, ‘Iran’s Grand Strategic Logic’, Survival, 62/5 (2020), 157-172 20. La Grande Strategia della Cina Andrew S. Erickson, ‘China’, in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Oriana Skylar Mastro, ‘Chinese Grand Strategy’, In John Baylis, James J. Wirtz, Jeannie L. Johnson (eds), Strategy in the Contemporary World, 7th edition, (Oxford UP, forthcoming Dec 2021). VIIIa Settimana – Presentazioni 21. La Grande Strategia USA Hal Brands, Grand Strategy in the Age of Trump (Washington DC: Brookings, 2018), cap. 3. 22. Presentazioni degli Studenti 23. Presentazioni degli Studenti IXa Settimana – Presentazioni 24. Presentazioni degli Studenti 25. Presentazioni degli Studenti 26. Presentazioni degli Studenti Xa Settimana – Conclusioni 27. Conclusioni e Revisione Esame Per informazioni circa il materiale didattico inviare un’email al docente. In aggiunta alle letture sopraindicate gli studenti frequentanti (ovvero gli studenti che abbiano seguito almeno i 2/3 delle lezioni) dovranno presentare una relazione scritta di massimo 5000 parole entro il 12 Dicembre ed elaborare una presentazione su due dei seguenti testi: Richard Rumelt, Good Strategy/Bad Strategy: The Difference and Why it Matters (New York: Crown, 2011). Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Bites Back (London: Prentice Hall, 2008). Michael Porter, The Competitive Advantage of Nations (New York: The Free Press, 1990), 2, 3, 4, 8, 9, 10, 11 Programma studenti non-frequentanti Per studenti non frequentanti si intendono tutti coloro che non frequenteranno le lezioni in tempo reale, e dunque anche coloro che decideranno di seguire le lezioni in modalità asincrona. Gli studenti non-frequentati dovranno presentare lo stesso programma dei frequentanti, più 3 relazioni periodiche durante il corso. Le relazioni periodiche devono sintetizzare i punti ritenuti più importanti delle parti di programma affrontate nelle settimane di riferimento. Di una lunghezza minima di 1000 massimo 1500 parole, devono essere inviate all'indirizzo email del docente il: 31 Ottobre: Letture settimana 1, 2, 3, 4 30 Novembre: letture settimana 5, 6, 7, 8. Gli studenti non-frequentanti dovranno presentare due relazioni scritte (massimo 5000 parole) su due testi a scelta tra i seguenti entro il 12 Dicembre: Richard Rumelt, Good Strategy/Bad Strategy: The Difference and Why it Matters (New York: Crown, 2011). Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Bites Back (London: Prentice Hall, 2008). Michael Porter, The Competitive Advantage of Nations (New York: The Free Press, 1990), 2, 3, 4, 8, 9, 10, 11. Per il materiale didattico inviare email al docente
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9 | SPS/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810386 -
INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE
(obiettivi)
Da secoli l'umanità aspira alla pace e a soluzioni pacifiche dei conflitti, ma solo negli ultimi secoli la pace è stata percepita come un obiettivo politico raggiungibile: così è diventata concepibile l'idea dell'abolizione della guerra; sono nate associazioni per la pace (e il pacifismo come una sorta di partito di pace) e si sono sviluppate organizzazioni internazionali volte a bandire la guerra e a promuovere le operazioni di mantenimento della pace. Il corso fornisce un'introduzione storica alla questione della pace come uno dei punti nodali della politica contemporanea fino all'inizio del XXI secolo. Il corso è dedicato alla storia internazionale delle idee di pace, dei movimenti di pace e delle istituzioni di pace.
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MORO RENATO
(programma)
Per secoli l'umanità ha desiderato la pace e la risoluzione pacifica dei conflitti, ma solo negli ultimi secoli la pace è stata percepita come un obiettivo politico raggiungibile: in questo modo l'idea dell'abolizione della guerra è diventata possibile, sono sorte associazioni dedicate alla pace (e il pacifismo è stato considerato anche come una sorta di partito della pace) e sono state fondate organizzazioni internazionali con l'obiettivo di vietare la guerra e di promuovere operazioni di mantenimento della pace.
(testi)
Il corso offre un'introduzione storica al tema della pace come uno dei punti nodali della politica contemporanea fino all'inizio del XXI secolo. È dedicato alla storia internazionale delle idee di pace, dei movimenti per la pace e delle istituzioni di pace. Il corso si propone di fornire agli studenti un pensiero critico sul tema della guerra/pace nella storia, concentrandosi sui secoli passati, ma con un'introduzione sul perché, durante l'Antichità, il Medioevo e l'inizio dell'età moderna, il desiderio di pace e il rifiuto della guerra non siano mai diventati un obiettivo politico. Alla fine del corso gli studenti saranno, quindi, in grado di conoscere i principali aspetti del dibattito sulla pace/guerra, nonché l'importanza e i limiti dei movimenti per la pace e delle istituzioni di pace nel mondo contemporaneo. Inoltre, acquisiranno una comprensione delle principali interpretazioni e metodologie proposte e utilizzate dagli studiosi per analizzare la storia della pace. Il corso è impartito in lingua inglese. Introduzione: Pace e ricerca storica Settimana 1 Introduzione e descrizione del corso. Questioni metodologiche e nuovi approcci: Il concetto di pace; 'Storia della pace'; Pacifismo e 'pacificismo'. PARTE I - L'inevitabilità della guerra Settimana 2 Antichità: Antiche civiltà orientali, Guerra e pace nella Bibbia, Antica Grecia, Roma. La tradizione cristiana: Il primo cristianesimo e il servizio militare: Un pacifismo cristiano?; La svolta costantiniana; la sintesi di Agostino. Terza settimana Il Medioevo: L'Islam, il cristianesimo e la guerra santa; la teoria della "guerra giusta"; i cristiani rifiutano la guerra (Bogomili, Catari, Valdesi, Lollardi, Taboriti, Fratelli Boemi e Moravia). Rifiuto della guerra nell'epoca delle monarchie assolute: L'irenismo di Erasmo, gli anabattisti, i mennoniti, la non-resistenza degli antritinitari, la "testimonianza di pace" quacchera. Il rifiuto della guerra nell'epoca delle monarchie assolute: Victoria e Grozio. PARTE II La pace come obiettivo politico Settimana 4 L'idea di una "pace perpetua" (1712-1814): L'illuminismo e i progetti di pace; Rousseau; Kant; la guerra rivoluzionaria e la nascita degli "amici della pace". Settimana 5 Pace e guerra nell'era delle nazioni (1815-1870): Conservatorismo, liberalismo, radicalismo, il socialismo e la questione della pace; Moderati e radicali nelle società di pace; Il Movimento del Congresso di pace e la sua politicizzazione. Settimana 6 L'era del militarismo e del pacifismo (1870-1914): La nascita del pacifismo come movimento internazionale per il diritto internazionale e l'arbitrato; L'antimilitarismo socialista; L'antimilitarismo tolstoiano; Le difficoltà dei pacifisti e dei socialisti. PARTE III La pace totale nell'era della guerra totale Settimana 7 Il fallimento della pace e un nuovo pacifismo (1914-1918): Nazionalismo e pace; Nuove associazioni: Lega Internazionale delle Donne, Unione di Controllo Democratico, Lega della Società delle Nazioni, No-Conscription Fellowship, Fellowship of Reconciliation. Niente più guerre" (1914-1931): Il wilsonianesimo e la Società delle Nazioni; Gandhi e la nonviolenza; Un movimento di massa per la pace. Settimana 8 Pacifismo e totalitarismo (1931-1945): Totalitarismi bellicosi; Un movimento pacifista diviso; L'Unione per la pace; Contro il fascismo e la guerra? PARTE IV L'era dei movimenti per la pace Settimana 9 Un mondo o nessuno" (1939-1947): l'ONU; il federalismo mondiale; il movimento dei fisici contro le armi nucleari; le nuove costituzioni contro la guerra. La colomba vola a est? (1947-1953): I "partigiani della pace" comunisti; L'ascesa e la caduta del federalismo mondiale; La pace al centro del dibattito politico durante la Guerra Fredda. Settimana 10 Pace e protesta (1954-1978): La coscienza atomica; il movimento del Pugwash; La protesta antinucleare; Chiese e pace; "Fate l'amore, non la guerra": la cultura giovane e la guerra del Vietnam; Pace e rivoluzione; La ricerca della pace. Missili e cultura della pace (1979-1989): Eco-Pax; Il movimento transnazionale per la pace. Settimana 11 Gli anni del mantenimento della pace (1989-2001): Il mantenimento della pace dell'ONU e la sua teoria; l'amministrazione Clinton e la "pace democratica"; Peacekeepers vs. pacifisti. La guerra e la pace all'inizio del 21° secolo: Tomahawks contro Kalashnikov: Un declino delle "grandi guerre"? Marte degli Stati Uniti contro Venere dell'UE? Settimana 12 Una valutazione finale: Pacifismo o pacifismo? Pace e politica. Quali risultati? Sono cambiate le politiche o la politica? LETTURE OBBLIGATORIE:
David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). LETTURE OBBLIGATORIE PER STUDENTI NON FREQUENTANTI (ONLY FOR INTERNATIONAL RELATIONS STUDENTS) • In inglese: 1. David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). 2. Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). 3. Un testo scelto tra quelli indicati nelle letture consigliate 4. Un altro testo scelto tra quelli indicati nelle letture consigliate |
9 | M-STO/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810387 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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CLAVARINO LODOVICA
(programma)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per analizzare le principali linee evolutive del sistema internazionale, a partire dagli anni '80 - con il processo di collasso dell'Unione Sovietica e fine della Guerra Fredda - fino al contesto più recente. Particolare attenzione sarà data a un'analisi delle cause della fine della Guerra Fredda e alle principali crisi internazionali succedutesi dagli anni '90 in poi. Aspetti importanti da analizzare saranno: il ruolo dell'ONU durante il periodo analizzato (bilancio delle missioni di peacekeeping), l'attività della NATO nel contesto post-Guerra Fredda, l'evoluzione della politica estera americana e i tentativi di formazione di una politica estera e di sicurezza comune in Europa. Altri temi affrontati, relativi all'inizio del XXI secolo, saranno l'affermazione sulla scena internazionale di "nuove" potenze, quali Cina e India (e le sue conseguenze), e le maggiori problematiche e sfide relative agli armamenti nucleari.
(testi)
Il corso è concepito per una didattica di tipo avanzato, seminariale. Nella prima parte la docente terrà una serie di lezioni che tracceranno lo sviluppo del sistema internazionale dagli anni '80 in avanti, prevendendo regolarmente anche momenti di discussione organizzata su alcuni materiali assegnati in precedenza in classe, mentre nella seconda parte avranno luogo le presentazioni di gruppo in classe da parte degli studenti, su materiali definiti a inizio corso. Testi OBBLIGATORI PER TUTTI (frequentanti e non-frequentanti)
1) Antonio Varsori, Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda, 1989-2017 (Bologna: Il Mulino, 2018) 2) Giuseppe Mammarella, Europa e Stati Uniti dopo la guerra fredda (Bologna: Il Mulino) 3) DUE dispense, disponibili presso la Cartoleria "4 Appunti", via G.Chiabrera, di fronte all'Università (si tratta di un estratto dal libro: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali // e un estratto dal libro: Odd Arne Westad, La guerra fredda globale) / Le dispense saranno rese disponibili anche online sulle piattaforme informatiche (Moodle, M.Teams) FREQUENTANTI: Oltre ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, verranno assegnati un testo specifico e dei materiali su cui prepararsi durante il periodo di svolgimento del corso. Le indicazioni verranno date dalla docente a lezione. NON FREQUENTANTI: IN AGGIUNTA ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, occorre scegliere uno di questi 3 percorsi: 1) Stati Uniti (entrambi i testi): - Hassner e Vaisse, Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza (Il Mulino) - Chollet e Goldgeier, America between the wars. The misunderstood years between the fall of the Berlin Wall and the start of the War on Terror. From 11/9 to 9/11 (New York: Public Affairs, 2008) 2) ONU - Paul Kennedy, Il parlamento dell'Uomo. Le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale (Milano: Garzanti, 2007) N.B. si può leggere in italiano o nella versione in inglese, di più facile reperibilità 3) ASIA (2 testi: Emmott per tutti, più Onnis / o Ganguly) - Bill Emmott, Asia contro Asia. Cina, India, Giappone e la nuova geografia del potere (Milano: Rizzoli, 2008) e a scelta uno tra: - Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'Oppio a oggi (Roma: Carocci, 2011) - Sumit Ganguly, Storia dell'India e del Pakistan. Due paesi in conflitto (Milano: Bruno Mondadori, 2004), pp.1-16 / e pp.94-fino alla fine |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710665 -
GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici della soluzione delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni internazionali, in particolare quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani.
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Erogato presso
20710665 GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI in Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo LM-81 FOCARELLI CARLO
(programma)
Il Programma è diverso a seconda dei CFU e distinguendo studenti del vecchio ordinamento (V.O., 6 o 8 cfu, immatricolati nel 2020-2021 o prima) e studenti del nuovo ordinamento (N.O., 6 o 9 cfu, immatricolati nel 2021-2022).
(testi)
Programma del N.O. (2021-2022) Per 9 cfu (54 ore di lezione): 1. Introduzione al diritto internazionale 2. Costruttivismo giuridico e diritto internazionale. 3. Giustizia e metodologia nel diritto internazionale. 4. Peculiarità della giurisdizione internazionale. 5. Giurisdizione internazionale nelle controversie tra Stati. 6. Giurisdizione internazionale nelle controversie sui diritti dell'uomo. 7. Giurisdizione penale internazionale. 8. Arbitrato internazionale sugli investimenti esteri. 9. Giurisdizioni incardinate in ordinamenti autonomi. 10. Analisi di alcuni casi decisi da tribunali internazionali (verranno indicati a lezione). Per 6 cfu (36 ore di lezione): 1. Introduzione al diritto internazionale 2. Costruttivismo giuridico e diritto internazionale. 3. Giustizia e metodologia nel diritto internazionale. 4. Peculiarità della giurisdizione internazionale. 5. Giurisdizione internazionale nelle controversie tra Stati. 6. Giurisdizione internazionale nelle controversie sui diritti dell'uomo. 7. Giurisdizione penale internazionale. 8. Arbitrato internazionale sugli investimenti esteri. 9. Giurisdizioni incardinate in ordinamenti autonomi. Programma V.O. (2020-2021) 1. Introduzione al diritto internazionale 2. Costruttivismo giuridico e diritto internazionale. 3. Giustizia e metodologia nel diritto internazionale. 4. Peculiarità della giurisdizione internazionale. 5. Giurisdizione internazionale nelle controversie tra Stati. 6. Giurisdizione internazionale nelle controversie sui diritti dell'uomo. 7. Giurisdizione penale internazionale. 8. Arbitrato internazionale sugli investimenti esteri. 9. Giurisdizioni incardinate in ordinamenti autonomi. 10. Neoliberismo globale e persona umana. 11. Analisi di dieci casi decisi da tribunali internazionali. Testi di riferimento, con ivi ulteriori riferimenti bibliografici:
Programma del N.O. (a.a. 2021-2022) Per 9 cfu (54 ore di lezione): 1. Carlo Focarelli, Costruttivismo giuridico e giurisdizioni internazionali (Milano: Kluwer/Cedam, 2019), escluso cap. 3. 2. C. Focarelli, Diritto internazionale – II. Prassi (2012-2019) (Milano, Kluwer/Cedam, 2019, 3 ed.), casi: Cestaro (§ 79), Torreggiani (§ 77), Abu Omar (§ 32), Italia/Germania (online), Ogiek (§ 90). 3. Per i soli studenti che non hanno sostenuto l’esame di Diritto internazionale si aggiunge il seguente testo: Carlo Focarelli, Diritto internazionale (Milano: Kluwer/Cedam, 2021, 6° ed.), limitatamente ai seguenti paragrafi: §§ 5-10, 15-17, 24-25, 30-36, 41-42, 76, 81, 106-118, 142-168 (corrispondenti alle pp. 37-57, 72-80, 98-104, 121-144, 157-160, 227-229, 240-242, 325-371, 470-571). [ATTENZIONE (aggiornamento del 30.9.2021): Con riguardo al volume 'Diritto internazionale' (Milano: Kluwer/Cedam, 2021, 6° ed.) l’Editore ha constatato nei giorni scorsi un difetto di impaginazione (p. 32 continua con p. 97, dopo p. 162 si torna a p. 97) limitatamente ad un piccolo lotto di copie distribuite ad Amazon. Queste copie difettose sono in corso di sostituzione con altre integre. L’Editore è pronto a sostituire in tempi rapidi e gratuitamente le copie difettose a chi ne avesse acquistata una (scrivere a 'servizio.clienti@wolterskluwer.com'). Si raccomanda di verificare all'atto dell'acquisto l'integrità della copia] Il corso presuppone un’adeguata conoscenza del diritto internazionale. Il testo sub 3 è diretto a coprire gli aspetti di diritto internazionale più direttamente attinenti alle giurisdizioni internazionali. Gli studenti che hanno già sostenuto l'esame di Diritto internazionale sono tenuti a certificarlo, con qualsiasi documentazione dell'Ateneo in cui l'esame è stato sostenuto e superato, al momento dell'esame di Giurisdizioni internazionali, altrimenti si presume che non lo abbiano sostenuto. Per 6 cfu (36 ore di lezione): 1. Carlo Focarelli, Costruttivismo giuridico e giurisdizioni internazionali (Milano: Kluwer/Cedam, 2019), escluso cap. 3. 2. Per gli studenti che non hanno sostenuto l’esame di Diritto internazionale si aggiunge il seguente testo: Carlo Focarelli, Diritto internazionale (Milano: Kluwer/Cedam, 2021, 6° ed.), limitatamente ai seguenti paragrafi: §§ 5-10, 15-17, 24-25, 30-36, 41-42, 76, 81, 106-118, 142-168 (corrispondenti alla pp. 37-57, 72-80, 98-104, 121-144, 157-160, 227-229, 240-242, 325-371, 470-571). [ATTENZIONE (aggiornamento del 30.9.2021): Con riguardo al volume 'Diritto internazionale' (Milano: Kluwer/Cedam, 2021, 6° ed.) l’Editore ha constatato nei giorni scorsi un difetto di impaginazione (p. 32 continua con p. 97, dopo p. 162 si torna a p. 97) limitatamente ad un piccolo lotto di copie distribuite ad Amazon. Queste copie difettose sono in corso di sostituzione con altre integre. L’Editore è pronto a sostituire in tempi rapidi e gratuitamente le copie difettose a chi ne avesse acquistata una (scrivere a 'servizio.clienti@wolterskluwer.com'). Si raccomanda di verificare all'atto dell'acquisto l'integrità della copia] Il corso presuppone un’adeguata conoscenza del diritto internazionale. Il testo sub 2 è diretto a coprire gli aspetti di diritto internazionale più direttamente attinenti alle giurisdizioni internazionali. Gli studenti che hanno già sostenuto l'esame di Diritto internazionale sono tenuti a certificarlo, con qualsiasi documentazione dell'Ateneo in cui l'esame è stato sostenuto e superato, al momento dell'esame di Giurisdizioni internazionali, altrimenti si presume che non lo abbiano sostenuto. Tutti i Programmi di esame sono identici per studenti frequentanti e non frequentanti. |
6 | IUS/13 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810441 -
TEORIA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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MAIOLO FRANCESCO
(programma)
La locuzione “diritti umani” denota un campo d'azione e un ampio ambito di studi di carattere interdisciplinare. Nella prima prospettiva, i diritti umani sono generalmente esprimono degli standard minimi di condotta a cui uno Stato deve attenersi nel relazionarsi alle persone sulle quali esercita la propria giurisdizione. Dalla fine della seconda guerra mondiale, su scala internazionale un certo numero di convenzioni, accordi, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa sono stati promulgati con l’indicazione di quali diritti ascrivibili agli individui sono da ritenersi fondamentali. Notevoli sforzi sono stati compiuti al fine di assicurare la migliore e più estesa tutela possibile in questo ambito. La tal cosa ha portato alla creazione di un sistema di giurisdizione virtualmente globale e a livelli multipli con l’istituzione di appositi tribunali internazionali. Anche se molti vedono i diritti umani come una costruzione occidentale, culturalmente di parte, basata su una concezione astratta e atomistica dell'individuo, l'idea che uno Stato promuova e compia atti crudeli e degradanti ripugna un numero crescente di persone a livello globale. Nella seconda prospettiva, si è ripetuto che i diritti umani, da un punto di vista descrittivo, sono poteri o proprietà appartenenti a tutti gli esseri umani in virtù della loro condizione di esseri umani. Che tutti gli esseri umani debbano poter godere di determinati diritti fondamentali è vista come una questione di giustizia globale. Oggi non solo le teorie dei diritti umani, che si preoccupano di fornire criteri per l’azione, ma anche le teorie sui diritti umani, che si preoccupano di questioni di natura fondazionale, sembrano essere in concorrenza tra loro. Il corso si concentra sulla teoria dell'autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia di Axel Honneth. Vi è un accordo generale sul fatto che le società liberal-democratiche si basano su principi normativi, che richiedono disposizioni legali per garantire che i governi non violino i diritti fondamentali degli individui. Tuttavia, in parte a causa della complessità dei processi globali di integrazione, deregolamentazione e riforma, in parte a causa dell'influenza della critica anti-fondazionale (decostruzione; postmodernismo; relativismo), questi principi sembrano aver perso molto della loro originaria forza prescrittiva. Contro coloro che hanno affermato che tale problema è dovuto ad uno sfasamento tra indagine filosofica e applicazione pratica, Honneth ha sostenuto che più di tempi lunghi, c’è bisogno di ravvivare la speranza e la persistenza necessari alla trasformazione dei principi di libertà e giustizia in linee guida per l'azione politica. A suo avviso, i principi normativi alla base del discorso sui diritti umani sono formulati in un modo che ci impedisce di derivare linee guida per l'azione politica. In particolare, il corso esaminerà il modello di ricostruzione normativa che Honneth ha teorizzato sulla base di presupposti hegeliani allo scopo di situare la propria teoria della giustizia come riconoscimento nell'ambito dell’analisi di una varietà di istanze e pratiche istituzionali storicamente determinate che incarnano affermazioni esistenzialmente significative.
(testi)
CONTENUTO DEL PROGRAMMA PARTE I – Background storico, approcci metodologici, prospettive e problematiche - Introduzione al corso; diritti umani nella prospettiva teorica; analisi ontologica ed epistemologica - Libertà, giustizia come equità ed etica del discorso. Rawls, Habermas e le sfide della critica anti-fondazionalista - Identità, autenticità, riconoscimento, e alterità PARTE II – Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia in Axel Honneth - Situare Honneth: le radici hegeliane e la “fabbrica sociale” della giustizia - Le lotte per il riconoscimento e la grammatica morale dei conflitti sociali - Il diritto alla libertà e la fondazione sociale dell’etica democratica - Le ragioni per l’esistenza della libertà giuridica e morale e le loro patologie - La libertà sociale e i tre registri del “Noi” nelle relazioni sociali - Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento, giustizia e libero mercato: la sfera dei consumi, il mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale - Il “Noi” nella formazione della volontà democratica; auto-realizzazione organizzata: i paradossi dell’individualizzazione - La “negatività” sociale; riconoscimento e ideologia Il corso è impartito in lingua italiana. • Honneth, A., Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica, trad. C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015 (in aggiunta: un articolo distribuito durante il corso)
N.B. ai fini dell'esame finale si esclude la parte finale del libro di Honneth ovvero le pagine 358-481. |
6 | SPS/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810436 -
LA GUERRA NEL MONDO GLOBALE
(obiettivi)
I conflitti hanno accompagnato fin dalle origini l’intera vicenda umana. Tuttavia la modernità ha modificato la natura e il significato della guerra e ne è stata a sua volta profondamente segnata. Il corso intende appunto far acquisire una conoscenza approfondita dei nuovi caratteri assunti dai conflitti moderni e dei loro effetti anche di lunga durata sotto molteplici dimensioni, da quella internazionale e globale a quella esistenziale, ponendo in particolare al centro della sua attenzione le due guerre mondiali.
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SCARANTINO ANNA
(programma)
Il corso è strutturato in due parti. La prima ripercorre i principali momenti delle trasformazioni della guerra dall’antichità a oggi e le tappe più significative della riflessione che ne ha accompagnato la sua vicenda nel mondo occidentale. Nella seconda viene approfondito lo studio dei suoi caratteri novecenteschi, in particolare l’età delle “guerre totali”, fino alle più recenti riflessioni sulle cosiddette “nuove guerre” post 1945.
(testi)
- J.J. Sheehan, L’età post-eroica. Guerra e pace nell’Europa contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2008 - T. Detti (a cura di), Le guerre in un mondo globale, Viella, 2017 Per gli studenti iscritti al precedente corso di Storia della guerra e delle istituzioni militari che devono sostenere l’esame da 8 CFU, occorre integrare il programma precedente con: - G. L. Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, Laterza, 1990 |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810388 -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire i principali strumenti per acquisire la dimensione dell’analisi economica dei processi di sviluppo. In tale ottica, nello specifici vengono posti i seguenti obiettivi formativi: inquadrare lo sviluppo nella sua definizione generale e nelle sue diverse accezioni; favorire l’apprendimento dei principali contributi teorici relativi ai modelli di economia dello sviluppo, sia nel campo delle teorie tradizionali, sia con riferimento a contributi innovativi o critici rispetto al “mainstream”; favorire l’apprendimento di alcune tematiche chiave della politica di sviluppo, con riferimento principale, ma non esclusivo, alle tematiche economiche; - far acquisire strumenti individuali di analisi economica e sociale di tematiche attinenti lo sviluppo (indici, elaborazioni, analisi numeriche); impegnare gli studenti (frequentanti e non frequentanti) alla lettura diretta di letteratura scientifica (articoli, saggi, paper, ecc.); invitare gli studenti (frequentanti) alla stesura di un paper su un argomento a scelta attinente la politica dello sviluppo.
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9 | SECS-P/02 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810424 -
TEORIE DEI CONFLITTI E PROCESSI DI PACE
(obiettivi)
Fornire conoscenze teoriche di base e metodologie di analisi per la comprensione dei processi conflittuali e di mantenimento e costruzione della pace, con particolare attenzione alle componenti sociali, culturali e istituzionali interne ed esterne coinvolte. Approfondire gli aspetti sociologici delle emergenze complesse, dello state failure, dei failed states. Analizzare le dinamiche alla base dei genocidi, delle pulizie etniche, dei crimini di genere.
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ROSATO VALERIA
(programma)
Il programma si compone di 4 sezioni:
(testi)
1. Analisi delle diverse caratteristiche dei conflitti, delle loro fonti, delle dinamiche di escalation/ descalation e delle diverse tipologie di attori coinvolti. Teorie e modelli a confronto. 2. Comparazione tra strategie e metodi per la risoluzione/trasformazione dei conflitti, tra gli approcci dal basso e dall’alto; studio delle tecniche di mediazione e di negoziazione e degli approcci nonviolenti. 3. Approfondimento delle problematiche collegate alla costruzione e al mantenimento della pace; diversità di approccio tra peacebuilding e nation building; interventi internazionali in prospettiva top/down e bottom/up; approfondimento delle conseguenze inattese e degli ‘effetti perversi’ emergenti nei processi di pace; analisi dei problemi di sicurezza in situazioni post conflict 4. Approfondimento della ricostruzione del tessuto sociale: decostruzione del nemico, giustizia e riconciliazione. Inoltre, il corso ha analizzato in chiave critica i principali concetti e teorie sui conflitti, sulla pace e sulla sicurezza presentando i dibattiti in corso in questo campo di studi e ha socializzato gli studenti alla letteratura e ai linguaggi in argomento. Il corso si pone i seguenti obiettivi formativi: a) l’apprendimento e la comprensione dei conflitti del mondo contemporaneo in tutta la loro complessità e nelle rispettive differenze, degli attori principali e delle dinamiche interne ed esterne; b) l’apprendimento e la comprensione dei processi e delle trasformazioni istituzionali, politiche, sociali e culturali tipici delle cosiddette war-torn societies, delle caratteristiche e delle dinamiche del peacebuilding e del nationbuilding, dei relativi successi e fallimenti, considerati anche alla luce delle teorie sociologiche degli ‘effetti perversi’ e delle ‘conseguenze in-intenzionali’; c) la familiarizzazione con i principali teorie e metodi sulla trasformazione dei conflitti e sulla promozione della pace sia nelle diverse dimensioni macro/meso/ micro e nei differenti approcci dall’alto (a livello statale e delle organizzazioni intergovernative) e dal basso (a livello di società civile e mobilitazioni transnazionali); d) l’identificazione delle principali poste in gioco quali il contenimento/azzeramento della violenza, la sicurezza umana, i diritti umani, la riabilitazione post-traumatica delle collettività e dei sistemi sociali, i metodi non violenti di gestione delle controversie e dei conflitti. TESTI ADOTTATI
PROGRAMMA PER FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) LAVORI DI GRUPPO (INFORMAZIONI E BIBLIOGRAFIA DURANTE IL CORSO) PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) MARIA LUISA MANISCALCO (A CURA DI), SAHEL IN MOVIMENTO. NUOVE SOGGETTIVITÀ SOCIOPOLITICHE TRA GLOBALE E LOCALE. L''HARMATTAN ITALIA EDITORE, 2015. LETTURE FACOLTATIVE CONSIGLIATE: 1) VALERIA ROSATO, CONFLITTI ‘CAMALEONTICI’. IL CONFLITTO COLOMBIANO TRA XX E XXI SECOLO, FRANCO ANGELI, MILANO, 2010 (E-BOOK ACQUISTABILE DAL SITO DELL’EDITORE); 2) VALERIA ROSATO, “Hybrid orders’ between terrorism and organized crime. The case of Al Qaeda in the Islamic Maghreb”, African Security, Taylor&Francis, vol. 9. Issue 2; 3) PACELLI (A CURA DI), LE GUERRE E I SOCIOLOGI, FRANCO ANGELI, 2015; 4) MANISCALCO, PELLIZZARI (A CURA DI), DELIRI CULTURALI, L'HARMATTAN, 2016; 5) ORSINI A., ISIS, RIZZOLI, 2016. |
9 | SPS/07 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810437 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
(obiettivi)
Le attività "a scelta dallo studente" (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può selezionare tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 12 ECTS .
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12 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810434 -
TESI
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810417 -
DIRITTO EUROPEO DELL’AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso intende fornire le conoscenze di base in merito ai principi e agli strumenti fondamentali del diritto europeo dell’ambiente secondo la prospettiva del diritto pubblico e costituzionale. Il corso mira in particolare a sviluppare un’analisi critica della materia attraverso l’esame della giurisprudenza e del sistema multilivello delle fonti del diritto dell’ambiente.
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SCARLATTI PAOLO
(programma)
Parte I. Introduzione alla problematica del diritto ambientale europeo
(testi)
- La questione della nozione giuridica di “ambiente” - Ambiente e pluralità degli ordinamenti giuridici - Diritto dell’ambiente e diritto costituzionale europeo - Gli assetti istituzionali dell’Unione europea (cenni) - Le fonti del diritto europeo dell’ambiente Parte II. I principi fondamentali del diritto europeo dell’ambiente - Il diritto dell’ambiente nel processo d’integrazione europea - La protezione ambientale nel contesto vigente dei Trattati europei. Il Trattato di Lisbona - Il principio dello sviluppo sostenibile - La tutela ambientale nella prospettiva della sussidiarietà e della solidarietà - Principio d’integrazione, principi fondamentali e criteri delle politiche ambientali dell’Unione - I processi decisionali europei relativi alle politiche ambientali Parte III. Il rapporto tra diritto europeo dell’ambiente e diritto interno - La protezione ambientale nella ripartizione delle competenze tra Unione europea e Stati membri - La tutela dell’ambiente nell’ordinamento costituzionale italiano - Il recepimento della legislazione ambientale dell’Unione nell’ordinamento interno Oltre ai materiali posti a disposizione del docente, agli studenti è richiesto lo studio delle parti dedicate alla materia reperibili nella manualistica consigliata.
Lo studente dovrà altresì essere in possesso dei testi fondamentali del diritto europeo, come, ad es., P. Scarlatti (a cura di), Codice essenziale di diritto costituzionale dell’Unione europea, Roma, Aracne, 2011 |
9 | IUS/09 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810414 -
HISTORY AND POLITICS OF ENERGY
(obiettivi)
Il corso si concentrerà sulla storia politica dell'energia e sulle conseguenze ambientali dell'emergere di diversi regimi energetici dall'inizio del XX secolo ai giorni nostri.
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Erogato presso
20710641 HISTORY AND POLITICS OF ENERGY in Storia e società LM-84 GARAVINI GIULIANO
(programma)
Esploreremo le origini dell'avvento dei combustibili di origine fossile con l'emergere dell'era del carbone, passando per l'era degli idrocarburi, fino alle più recenti tendenze verso le energie da fonte rinnovabile. Questo sarà fatto analizzando le strategie delle grandi potenze, i dibattiti politici e intellettuali sulle fonti energetiche, l'espansione del fordismo e del consumismo, il ruolo delle multinazionali del petrolio, le pressioni per la decolonizzazione e l'emergere del dibattito ambientalista dagli anni Settanta fino al più recente dibattito sul l'"Antropocene".
(testi)
Concetti come "maledizione delle risorse", "estrattivismo", "resource curse", "limiti della crescita", "picco del petrolio", "sviluppo sostenibile", saranno discussi e inquadrati nella letteratura accademica (ed eventualmente materiale d'archivio), aggiornati con immagini e documentari. Il corso è impartito in lingua inglese. Per tutti:
- Bruce Podobnik, "Global Energy Shifts. Fostering Sustainability in a Turbulent Age" (tutto il libro) Per i "non frequentanti" (in aggiunta al manuale): - Leonardo Maugeri, "The Age of Oil: The Mythology, History, and Future of the World's Most Controversial Resources" (tutto il libro) Per chi porta l'esame da 8 crediti (in aggiunta al manuale): - Un testo a scelta fra quelli presenti nella "bibliografia di riferimento Testi di riferimento utili: Ervand Abrahamian, "Oil Crisis in Iran: From Nationalism to Coup d'Etat" Kate Aronoff, "Overheated: How Capitalism Broke the Planet - and How We can Fight Back" Basosi/Garavini/Trentin, "Counter-Shock: the Oil Counter-Revolution of the 1980s" Giuliano Garavini, "The Rise and Fall of OPEC in the Twentieth Century" Nicholas Georgescu-Rogan, "Energy and Economc Myths" Amitav Ghosh, "The Great Derangement: Climate Change and the Unthinkable" Thane Gustafson, "The Bridge: Natural Gas in a Redivided Europe" Michael Herb, "The Wages of Oil. Parliaments and Economic Development in Kuwait and the UAE" Jason Hickel, "Less is More: How Degrowth Will Save the World" Per Hogselius, "Red Gas" William Stanley Jevons, "The Coal Question" Daniel Yergin, "The Prize: The Epic Quest for Oil, Money and Power" Daneil Yergin, "the New Map" Naomi Klein, "This Changes Everything: Capitalism vs. the Climate" Paasha Mahdavi, "Power Grab. Political Survival through Extractive Resource Nationalization" Andreas Malm, "Fossil Capital. The Rise of the Steam Power and the Roots of Global Warming" Victor McFarland, "Oil Powers: A History of the US-Saudi Alliance" Bernard Mommer, "Global Oil and the Nation State" Bethany McLean, "The Smartest Guys in the Room. The Amazing Rise and Scandalous Fall of Enron" John McNeill and Peter Engelke, "The Great Acceleration. An Environmental History of the Anthropocene Since 1945" Timothy Mitchell, "Carbon Democracy. Political Power in the Age of Oil" Juan Pablo Pérez Alfonzo, "The Oil Pentagon" Simon Pirani, "Burning Up: A Global History of Fossil Fuels Consumption" Luigi Piccioni, La cronologia di "altronovecento" dell'ambiente e dell'ambientalismo 1853-2000 Thea Riofrancos, "Resource Radical. From Petro-Nationalism to Post-Extractivism in Ecuador" Myrna Santiago, "The Ecology of Oil. Environment, Labour and the Mexican Revolution, 1900-1938" Vaclav Smil, "Energy and Civilization: A History" Ven De Graaf/ Sovacoool, "Global Enegy Politics" Robert Vitalis, "Oilcraft: The Myths of Scarcity and Security That Haunt US Energy Policy" Tyler Volk, "CO2 Raising: The World's Greatest Environmental Challenge" |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810441 -
TEORIA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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Erogato presso
21810441 TEORIA DEI DIRITTI UMANI in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti LM-52 A - Z MAIOLO FRANCESCO
(programma)
La locuzione “diritti umani” denota un campo d'azione e un ampio ambito di studi di carattere interdisciplinare. Nella prima prospettiva, i diritti umani sono generalmente esprimono degli standard minimi di condotta a cui uno Stato deve attenersi nel relazionarsi alle persone sulle quali esercita la propria giurisdizione. Dalla fine della seconda guerra mondiale, su scala internazionale un certo numero di convenzioni, accordi, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa sono stati promulgati con l’indicazione di quali diritti ascrivibili agli individui sono da ritenersi fondamentali. Notevoli sforzi sono stati compiuti al fine di assicurare la migliore e più estesa tutela possibile in questo ambito. La tal cosa ha portato alla creazione di un sistema di giurisdizione virtualmente globale e a livelli multipli con l’istituzione di appositi tribunali internazionali. Anche se molti vedono i diritti umani come una costruzione occidentale, culturalmente di parte, basata su una concezione astratta e atomistica dell'individuo, l'idea che uno Stato promuova e compia atti crudeli e degradanti ripugna un numero crescente di persone a livello globale. Nella seconda prospettiva, si è ripetuto che i diritti umani, da un punto di vista descrittivo, sono poteri o proprietà appartenenti a tutti gli esseri umani in virtù della loro condizione di esseri umani. Che tutti gli esseri umani debbano poter godere di determinati diritti fondamentali è vista come una questione di giustizia globale. Oggi non solo le teorie dei diritti umani, che si preoccupano di fornire criteri per l’azione, ma anche le teorie sui diritti umani, che si preoccupano di questioni di natura fondazionale, sembrano essere in concorrenza tra loro. Il corso si concentra sulla teoria dell'autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia di Axel Honneth. Vi è un accordo generale sul fatto che le società liberal-democratiche si basano su principi normativi, che richiedono disposizioni legali per garantire che i governi non violino i diritti fondamentali degli individui. Tuttavia, in parte a causa della complessità dei processi globali di integrazione, deregolamentazione e riforma, in parte a causa dell'influenza della critica anti-fondazionale (decostruzione; postmodernismo; relativismo), questi principi sembrano aver perso molto della loro originaria forza prescrittiva. Contro coloro che hanno affermato che tale problema è dovuto ad uno sfasamento tra indagine filosofica e applicazione pratica, Honneth ha sostenuto che più di tempi lunghi, c’è bisogno di ravvivare la speranza e la persistenza necessari alla trasformazione dei principi di libertà e giustizia in linee guida per l'azione politica. A suo avviso, i principi normativi alla base del discorso sui diritti umani sono formulati in un modo che ci impedisce di derivare linee guida per l'azione politica. In particolare, il corso esaminerà il modello di ricostruzione normativa che Honneth ha teorizzato sulla base di presupposti hegeliani allo scopo di situare la propria teoria della giustizia come riconoscimento nell'ambito dell’analisi di una varietà di istanze e pratiche istituzionali storicamente determinate che incarnano affermazioni esistenzialmente significative.
(testi)
CONTENUTO DEL PROGRAMMA PARTE I – Background storico, approcci metodologici, prospettive e problematiche - Introduzione al corso; diritti umani nella prospettiva teorica; analisi ontologica ed epistemologica - Libertà, giustizia come equità ed etica del discorso. Rawls, Habermas e le sfide della critica anti-fondazionalista - Identità, autenticità, riconoscimento, e alterità PARTE II – Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia in Axel Honneth - Situare Honneth: le radici hegeliane e la “fabbrica sociale” della giustizia - Le lotte per il riconoscimento e la grammatica morale dei conflitti sociali - Il diritto alla libertà e la fondazione sociale dell’etica democratica - Le ragioni per l’esistenza della libertà giuridica e morale e le loro patologie - La libertà sociale e i tre registri del “Noi” nelle relazioni sociali - Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento, giustizia e libero mercato: la sfera dei consumi, il mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale - Il “Noi” nella formazione della volontà democratica; auto-realizzazione organizzata: i paradossi dell’individualizzazione - La “negatività” sociale; riconoscimento e ideologia Il corso è impartito in lingua italiana. • Honneth, A., Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica, trad. C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015 (in aggiunta: un articolo distribuito durante il corso)
N.B. ai fini dell'esame finale si esclude la parte finale del libro di Honneth ovvero le pagine 358-481. |
6 | SPS/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810413 -
GEOPOLITICA DELL’ENERGIA E DELL’AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso intende studiare l’intersezione tra la politica internazionale e i problemi legati sia allo sfruttamento delle risorse energetiche sia alla salvaguardia dell’ambiente. Attraverso un percorso interdisciplinare che coniuga storia e teoria delle relazioni internazionali con l’analisi di specifiche aree geografiche, il corso intende mostrare come la rilevanza delle questioni energetiche abbia profondamente influenzato l’evoluzione della politica internazionale, provocando alleanze, guerre, e il costante riallineamento della politica estera delle grandi potenze. Al tempo stesso, il corso investigherà il modo in cui in futuro la ricerca della sicurezza energetica dovrà essere coniugata con la crescente attenzione per la salvaguardia dell’ambiente. Lo studente acquisirà quindi una serie di competenze particolarmente utili per operare in tutti i campi connessi alla gestione internazionale delle risorse e dell’ambiente.
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9 | SPS/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810415 -
THE EU IN GLOBAL ENVIRONMENTAL GOVERNANCE
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è approfondire la conoscenza delle origini e dell’evoluzione della governance ambientale globale e dotare gli studenti degli strumenti metodologici per comprendere e analizzare entrambi questi aspetti in una prospettiva di storia e politica internazionale. Allo stesso tempo, il corso si prefigge un secondo obiettivo, strettamente collegato al primo: analizzare il ruolo dell’Unione Europea nella costruzione delle istituzioni e delle politiche della governance ambientale mondiale e, parallelamente, le diverse implicazioni nella politica europea del dibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile, dalla fine degli anni Sessanta ai giorni nostri. Muovendo dagli inizi della politica ambientale della CE/UE, il corso si sofferma sull’evoluzione delle idee di sicurezza e transizione energetica nel dibattito interno ai paesi europei e nelle istituzioni intergovernative e sovranazionali; prende in esame la formazione dell’agenda europea della sostenibilità attraverso le diverse aree politiche in essa coinvolte; e si concentra, infine, sulla relazione tra la dimensione multilaterale della governance ambientale delle Nazioni Unite e quella dell’Unione Europea. Gli studenti approfondiranno lo studio di alcune fra le più complesse sfide mondiali, quali il cambiamento climatico e il deterioramento dei global commons, in particolare delle loro implicazioni nella politica internazionale; accresceranno la loro comprensione del ruolo delle istituzioni multilaterali e di quelle regionali, degli attori governativi e di quelli non-governativi; svilupperanno, infine, la capacità di valutare in maniera critica le risposte politiche ed economiche a tali sfide elaborate dall’Unione Europea nel corso degli ultimi decenni.
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FASANARO LAURA
(programma)
Il corso è strutturato in 4 parti (9 CFU):
(testi)
1) Storia, politica ed evoluzione istituzionale dell’Unione Europea, dalla Comunità Europea degli anni Settanta all’UE degli anni Duemila. 2) Le sfide e la politica ambientali in una prospettiva di storia internazionale, dalla Conferenza di Stoccolma del 1972 all’Accordo di Parigi del 2015: conservazione; minacce globali; negoziati multilaterali e la nascita e lo sviluppo della questione climatica nella politica internazionale. 3) Le origini e lo sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea nel contesto della sua politica energetica, delle relazioni esterne dell’Unione e della politica estera europea. 4) Saggi brevi e presentazioni degli studenti (vedi lista delle letture consigliate/bibliografia di riferimento). N.B. Gli studenti non frequentanti, al posto del saggio breve e della presentazione, dovranno studiare tutte le letture obbligatorie qui di seguito indicate (vedi anche Testi adottati e bibliografia di riferimento), 1. Afionis Stavros, The European Union in International Climate Change Negotiations, London, Routledge, 2017; 2. Jordan Andrew, Adelle Camilla (eds), Environmental policy in the EU: actors, institutions and processes, (third edition), London, Routledge, 2013, pp. 1-305; 3. Kaiser Wolfram, Meyer Jan-Henrik (eds), International Organizations and Environmental Protection. Conservation and Globalization in the Twentieth Century, New York, Berghahn Books, 2016, pp. 1-102; 153-267; 293-333. 1. Afionis Stavros, The European Union in International Climate Change Negotiations, London, Routledge, 2017; 2. Jordan Andrew, Adelle Camilla (eds), Environmental policy in the EU: actors, institutions and processes, (third edition), London, Routledge, 2013, pp. 1-305; 3. Kaiser Wolfram, Meyer Jan-Henrik (eds), International Organizations and Environmental Protection. Conservation and Globalization in the Twentieth Century, New York, Berghahn Books, 2016, pp. 1-102; 153-267; 293-333. |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21210128 -
ECONOMIA DELLA REGOLAZIONE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE
(obiettivi)
Il corso intende offrire le basi concettuali, teoriche e istituzionali per capire il funzionamento dei mercati dell’energia e cogliere il grande cambiamento in corso nel mondo energetico.
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9 | SECS-P/01 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810418 -
STATISTICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Essere in grado di scegliere il più appropriato modello statistico per l’analisi di fenomeni ambientali.
Familiarizzare con l’ambiente statistico R per la stima del modello e la valutazione della sua bontà di adattamento. Essere in grado di comunicare in modo efficace i risultati ottenuti.
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LAGONA FRANCESCO
(programma)
R-studio ed R: installazione e principali caratteristiche. La creazione di un project. Primi passi con R: operazioni elementari, statistiche descrittive, grafici. Richiami di inferenza statistica. Distribuzioni campionarie, intervalli di confidenza e test. Applicazioni ed esempi in R. Stima di massima verosimiglianza. Modelli lineari: stima dei parametri, selezione del modello e valutazione della bonta' di adattamento. Modelli lineari generalizzati: stima dei parametri, selezione del modello e valutazione della bonta' di adattamento. Modello di regressione logistica. Modello di regressione di Poisson.
(testi)
Carsten Dormann (2020) Environmental Data Analysis: An introduction with Examples in R, Springer
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6 | SECS-S/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810416 -
SUSTAINABILITY, ECONOMIC DEVELOPMENT. AND TRANSPORT
(obiettivi)
Questo corso si concentra sulla sostenibilità dei modelli di sviluppo. La qualità dell'ambiente, la vitalità economica e l'equità vengono discusse con particolare attenzione al ruolo critico svolto dai trasporti. Infatti, i trasporti sono globali e fondamentali per l'economia e la società, per cui un'azione efficace richiede una forte cooperazione internazionale.
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GATTA VALERIO
(programma)
CONTENUTO
(testi)
PARTE I - TRASPORTI, AMBIENTE E SVILUPPO ECONOMICO Definizione di sostenibilità: legame tra trasporto, ambiente e sviluppo Preservare il trasporto resiliente ai cambiamenti climatici Ampie riforme su un percorso a basse emissioni di carbonio Questioni finanziarie per mitigazione e adattamento PARTE II - DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI E CAMBIO DEL COMPORTAMENTO Rilevanza del trasporto urbano delle merci per la sostenibilità Stakeholders coinvolti e loro ruolo Tipi di misure di intervento, soluzioni innovative e migliori pratiche Analisi comportamentale e pianificazione Il corso è impartito in lingua inglese. Testi adottati:
Block, R., Kopp, A., Limi, A. (2013). Turning the right corner : ensuring development through a low-carbon transport sector. Directions in development: environment and sustainable development. Washington DC; World Bank. Curtis C. (2020). Handbook of Sustainable Transport. Research Handbooks in Transport Studies series. Edward Elgar, USA. Macharis C., Melo S. (2011). City Distribution and Urban Freight Transport. Multiple Perspectives. Edward Elgar, UK. Articoli in riviste scientifiche internazionali fornite durante il corso. |
6 | SECS-P/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810437 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
(obiettivi)
Le attività "a scelta dallo studente" (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può selezionare tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 12 ECTS .
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12 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810434 -
TESI
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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