21801003 -
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
(obiettivi)
Nel quadro degli studi umanistici e nel disegno di una teoria generale del diritto, le Istituzioni di Diritto Privato hanno assolto e continuano ad assolvere ad una funzione che va oltre l'apprendimento delle nozioni tecniche del diritto privato attualmente in vigore. Nello studio della materia viene fornito un corredo di termini, definizioni, concetti riguardanti tutte le branche del diritto, e non soltanto quei settori che la tradizione riconduce nell'alveo della disciplina. L'analisi degli istituti fondamentali del diritto privato si prefigge lo scopo di introdurre lo studente a nozioni di carattere tecnico, atte a fornire uno strumentario utilizzabile anche in altri campi dell’esperienza sociale. Il corso si articolerà in tre moduli. Nel primi due moduli verranno analizzati, oltre ad elementi di teoria generale, gli istituti fondamentali in materia di rapporto obbligatorio. Il terzo modulo si incentrerà sulla disamina della fenomenologia contrattuale.
Canale: AL
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Erogato presso
21801003 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO in Scienze politiche L-36 AL AGOSTINELLI BENEDETTA
( programma)
Il programma verte sui principali istituti e temi del diritto privato: introduzione al diritto privato, l'autonomia privata, la persona, le comunità di vita, successioni e donazioni, gli enti, gli interessi protetti, le tutele e la responsabilità patrimoniale, i contratti tipici
( testi)
E. del Prato, Le basi del diritto civile, ultima edizione, Giappichelli, Torino.
Canale: MZ
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Erogato presso
21801003 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO in Scienze politiche L-36 MZ SPADAFORA ANTONIO
( programma)
Primo modulo: Teoria generale
Le fonti del diritto privato. Efficacia della norma giuridica nel tempo e nello spazio. L'nterpretazione della legge. L'analogia. La soggettività giuridica. La capacità (capacità giuridica e capacità d'agire; interdizione ed inabilitazione; la incapacità naturale). Le situazioni giuridiche soggettive (le situazioni attive: diritti soggettivi assoluti, relativi e potestativi. Diritto di proprietà e diritti reali su cosa altrui. Diritti reali di garanzia. La potestà. Le situazioni passive: obbligo, onere e soggezione). Acquisto ed estinzione delle situazioni giuridiche soggettive (diritti della personalità. Atti traslativi inter vivos e mortis causa. I modi di acquisto della proprietà a titolo originario. Regola "possesso vale titolo". Prescrizione e decadenza). Cenni sulla tutela dei diritti soggettivi (azioni a difesa della proprietà. Trascrizione). Le situazioni di fatto giuridicamente protette (possesso e detenzione. Azioni possessorie. Denunzia di nuova opera e di danno temuto). Gli enti giuridici (le persone giuridiche. Gli enti non riconosciuti).
Secondo modulo: L'obbligazione
Il concetto di obbligazione. Il sistema delle fonti delle obbligazioni. Le specie tipiche di obbligazioni. Le modificazioni soggettive attive e passive. L'adempimento e le modalità di estinzione alternative ad esso. La responsabilità per inadempimento. La garanzia patrimoniale ed i mezzi di conservazione. La responsabilità per fatto illecito.
Terzo modulo: Il contratto
Il concetto di autonomia negoziale. Atti negoziali e non negoziali. Tipicità ed atipicità negoziale. La nozione di contratto. Contratti consensuali e reali. Gli elementi essenziali. Gli elementi accidentali. Rappresentanza diretta ed indiretta. L'interpretazione del contratto. L'invalidità. La rescissione e la risoluzione. La simulazione. La tutela del consumatore. Cenni sui principali contratti tipici (compravendita; mandato; appalto; trasporto; comodato; mutuo; donazione).
( testi)
Ai fini della preparazione potrà essere utilizzato, per le parti corrispondenti al programma d'esame, il volume di F. MACARIO, Introduzione al diritto privato, Il Mulino, 2021. Deve ritenersi comunque indispensabile, in vista dello studio del programma istituzionale, la consultazione del codice civile (in edizione parimenti aggiornata). La preparazione dovrà essere integrata attraverso lo studio del volume, a cura del docente, "Le pretese tutelabili attraverso l'azione di classe" (CEDAM, 2012), riguardo alla sola prima parte.
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IUS/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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POLITICA ECONOMICA
(obiettivi)
POLITICA ECONOMICA DOCENTE GIAN CESARE ROMAGNOLI A.A. 2016/17
CORSI DI LAUREA IN COOPERAZIONE, GOVERNO E AMMINISTRAZIONE, SCIENZE POLITICHE:C.F.U. 8
VALIDO PER I CANALI A-L E M-Z DEI CORSI DI STUDIO DI SCIENZE POLITICHE, CORSI DI LAUREA TRIENNALI, DEL VECCHIO ORDINAMENTO E CORSI DI LAUREA QUADRIENNALI
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
LA POLITICA ECONOMICA ANALIZZA, TENENDO CONTO DELLE CAUTELE METODOLOGICHE, I COMPORTAMENTI DELLE ISTITUZIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE INTERNE, COME IL MERCATO, LO STATO, LA BANCA CENTRALE, CON RIFERIMENTO ALL’EFFICACIA DELLE POLITICHE MICRO E MACROECONOMICHE. TRA LE PRIME, IN PARTICOLARE, QUELLE RIGUARDANTI IL BENESSERE, LA CONCORRENZA E I MERCATI, LE AREE DEPRESSE E LE POLITICHE INDUSTRIALI, INCLUSA LA LORO VALUTAZIONE. TRA LE SECONDE, LE POLITICHE MONETARIE, FISCALI, VALUTARIE E DEI REDDITI, SIA NELL’AMBITO DEL MODELLO KEYNESIANO CHE DI QUELLO CLASSICO DI PIENO IMPIEGO, SIA IN ECONOMIA CHIUSA CHE IN ECONOMIA APERTA. PER QUANTO RIGUARDA GLI OBIETTIVI FORMATIVI, IL CORSO DI POLITICA ECONOMICA DI 8 CFU ANALIZZA I FALLIMENTI MICRO E MACRO DEL MERCATO E DEL “NON MERCATO” E I TRADE-OFFS, IN PARTICOLARE QUELLI TRA STATO E MERCATO, TRA DISOCCUPAZIONE E INFLAZIONE , TRA CRESCITA ECONOMICA E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E TRA CRESCITA ECONOMICA ED EQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. A QUESTA ANALISI SI AGGIUNGE LA TRATTAZIONE DELLE PRINCIPALI POLITICHE FINALIZZATE AL RIEQUILIBRIO DEI MERCATI DEI BENI, DELLA MONETA E DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. LA CONOSCENZA DI TUTTI QUESTI TEMI, E UNA FAMILIARITÀ CON LA STRUTTURA DEL PROCESSO DECISIONALE COSTITUISCONO I REQUISITI ESSENZIALI PER AFFRONTARE I DIVERSI PROFILI DELLA POLITICA ECONOMICA NELLA REALTÀ ODIERNA.
ARTICOLAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI PRECEDUTE DA TRE LEZIONI DI METODOLOGIA:
- LA PRIMA PARTE TRATTA I TEMI DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE E DELLA POLITICA DI PROGRAMMAZIONE, I FALLIMENTI MICRO E MACROECONOMICI DEL MERCATO E DEL “NON MERCATO”;
- LA SECONDA PARTE TRATTA LE POLITICHE MACROECONOMICHE E QUELLE MICROECONOMICHE DI MERCATO CHIUSO;
- LA TERZA PARTE TRATTA LE POLITICHE COMMERCIALI, GLI AGGIUSTAMENTI AUTOMATICI E DISCREZIONALI DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI E LE POLITICHE MONETARIE E FISCALI IN ECONOMIA APERTA.
PROGRAMMA
IL CORSO ISTITUZIONALE PRESENTA AGLI STUDENTI I METODI DI ANALISI, LE POTENZIALITÀ E I LIMITI DELL’USO DEI MODELLI CHE OFFRONO UN SOSTEGNO RAZIONALE ALLE DECISIONI DI POLITICA ECONOMICA.
OFFRE, INOLTRE, UN PANORAMA COMPLETO DEGLI OBIETTIVI E DEGLI STRUMENTI MICRO E MACROECONOMICI DELLA POLITICA ECONOMICA E FINANZIARIA, IN ECONOMIA CHIUSA E IN ECONOMIA APERTA, CON RIFERIMENTO AD UNA IMPOSTAZIONE METODOLOGICA CHE DISTINGUE, MA NON SEPARA, GLI AMBITI DISCIPLINARI DELL’ECONOMIA E DELLA POLITICA.
LA FINALITÀ DEL CORSO È QUELLA DI DARE AGLI STUDENTI UN’ADEGUATA PREPARAZIONE DI BASE SUI TEMI FONDAMENTALI DELLA POLITICA ECONOMICA TRATTATI DALLE PRINCIPALI SCUOLE DI PENSIERO NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO.
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Erogato presso
21801582 POLITICA ECONOMICA in Scienze politiche L-36 N0 Romagnoli Gian Cesare
( programma)
IL CORSO ISTITUZIONALE PRESENTA AGLI STUDENTI I METODI DI ANALISI, LE POTENZIALITÀ E I LIMITI DELL’USO DEI MODELLI CHE OFFRONO UN SOSTEGNO RAZIONALE ALLE DECISIONI DI POLITICA ECONOMICA. IL CORSO OFFRE, INOLTRE, UN PANORAMA COMPLETO DEGLI OBIETTIVI E DEGLI STRUMENTI MICRO E MACROECONOMICI DELLA POLITICA ECONOMICA E FINANZIARIA, IN ECONOMIA CHIUSA E IN ECONOMIA APERTA, CON RIFERIMENTO AD UNA IMPOSTAZIONE METODOLOGICA CHE DISTINGUE, MA NON SEPARA, GLI AMBITI DISCIPLINARI DELL’ECONOMIA E DELLA POLITICA. LA FINALITÀ DEL CORSO È QUELLA DI DARE AGLI STUDENTI UN’ADEGUATA PREPARAZIONE DI BASE SUI TEMI FONDAMENTALI DELLA POLITICA ECONOMICA TRATTATI DALLE PRINCIPALI SCUOLE DI PENSIERO NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO.
( testi)
IL TESTO DI RIFERIMENTO PER L'ESAME È IL SEGUENTE: G.C. ROMAGNOLI, LEZIONI DI POLITICA ECONOMICA, FRANCO ANGELI, MILANO, Ristampa aggiornata, riveduta e corretta della 2.a edizione, 2018.
LETTURA CONSIGLIATA: un saggio a scelta tra quelli pubblicati nel volume a cura di G.C. ROMAGNOLI, “Le frontiere della politica economica”,Franco Angeli, Milano, 2019.
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8
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZA DELLE FINANZE
(obiettivi)
L’obiettivo generale del corso è quello di offrire agli studenti le necessarie conoscenze teoriche e istituzionali e gli strumenti necessari per la comprensione:
- del ruolo economico dello stato e delle funzioni del settore pubblico nell’ambito di un’economia di mercato, con approccio sia positivo che normativo;
- della composizione della spesa pubblica;
- delle principali imposte in Italia;
- delle attività degli enti pubblici decentrati.
Gli argomenti trattati investigano inizialmente le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia, i suoi limiti, i principali programmi di spesa che compongono il welfare state, la teoria dell’imposta, e successivamente i principali aspetti teorici del decentramento.
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PADOVANO FABIO
( programma)
La Scienza delle Finanze studia il settore pubblico dell’economia di un Paese, in particolare le attività di prelievo e di spesa effettuate dallo Stato. Il corso introduce lo studente alla materia organizzandola in tre parti. La prima parte è metodologica, fornisce gli strumenti di analisi e di valutazione dell’intervento dello Stato in economia. I principali temi trattati sono l'economia del benessere e la teoria normativa dell'intervento pubblico; i fallimenti del mercato, l'economia dei beni pubblici e delle esternalità; la public choice e la teoria positiva dell’intervento pubblico. La seconda parte, propriamente di economia pubblica, esamina i principali programmi di spesa dello Stato: assistenza, redistribuzione dei redditi, sanità, istruzione, pensioni e il funzionamento del welfare state, analizzato soprattutto in chiave evolutiva di workfare. La terza parte del corso, relativa alla finanza pubblica, analizza le attività di prelievo dello stato. I principali temi sono la teoria della tassazione, l’efficienza e l’equità nella tassazione, la struttura del sistema fiscale italiano, le principali grandi imposte - imposta sul reddito delle persone fisiche, sulle società di capitali, sui consumi e sui patrimoni; l’introduzione alla finanza decentrata, al finanziamento in disavanzo e i vincoli a cui è soggetto.
( testi)
H. S. Rosen, T. Gayer (2014), Scienza delle finanze, V ed., Milano, McGraw-Hill. P. Bosi-M. C. Guerra (2018), I tributi nell'economia italiana, ultima edizione, Bologna, Il Mulino.
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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