Gruppo opzionale:
Esami a scelta dello studente (16 cfu) - (visualizza)
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16
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21810067 -
CONTABILITA' DI STATO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo fornire gli strumenti per la comprensione della Contabilità di Stato, una materia che negli ultimi anni è stata oggetto di importanti interventi riformatori sotto la spinta delle influenze provenienti dall’Unione Europea. Gli obiettivi formativi saranno volti offrire: a)Una analisi del quadro costituzionale, normativo, degli istituti, dei Soggetti e dei documenti, nonché delle influenze dell’Unione europea sugli strumenti e sulle scelte di finanza pubblica; b)Un approfondimento critico particolarmente attento alle tematiche attuali: federalismo fiscale, vincolo del pareggio di bilancio, rapporti con l’Unione europea, spending review.
Si consentirà così ai discenti da una parte, di apprendere gli elementi fondamentali della materia, anche a fini concorsuali per le future sfide del loro percorso post laurea, dall’altra, di acquisire una capacità di analisi critica sui temi oggetto di studio, perché la Contabilità di Stato è una materia che, fuoriuscita dagli angusti spazi della scienza contabile, studia la funzione di indirizzo, coordinamento e programmazione delle risorse pubbliche, influenzando la vita economica e sociale del Paese.
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8
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IUS/10
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810066 -
STORIA DELL'EUROPA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di far acquisire le competenze scientifico-disciplinari di base finalizzate a individuare le principali questioni storiche che caratterizzano la vicenda europea in età moderna. L’obiettivo in particolare è quello di sviluppare negli studenti la conoscenza critica dei principali snodi culturali, religiosi e politici che segnarono il passaggio dall’Europa delle guerre di religione all’Europa della tolleranza. Lo scopo del corso è quello di insegnare allo studente a cogliere la complessità dei fenomeni storici e l’intreccio delle sue dimensioni istituzionali, politiche, religiose, sociali e culturali.
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CARAVALE GIORGIO
( programma)
IL CORSO È DEDICATO AL TEMA DELLA STORIA DELLA TOLLERANZA E DELL'INTOLLERANZA NELL'EUROPA MODERNA.
LA PRIMA PARTE DEL CORSO MIRA A RICOSTRUIRE LE FASI E I PASSAGGI PRINCIPALI DELLA STORIA D'EUROPA IN ETÀ MODERNA. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ DATÀ ALLA DIFFUSIONE DELLA RIFORMA PROTESTANTE E ALLE CONSEGUENZE DI LUNGO PERIODO CHE LA ROTTURA DELLA CRISTIANITÀ EBBE NELL'EUROPA DEI SECOLI XVI-XVIII, OVVERO AI CONFLITTI DI NATURA PREVALENTEMENTE RELIGIOSA CHE DEFLAGRARONO IN QUASI TUTTA L'EUROPA. LA SECONDA PARTE DELLE LEZIONI SARA' DEDICATA AD APPROFONDIRE, ANCHE ATTRAVERSO LA LETTURA DI TESTI E FONTI ORIGINALI, LO SVILUPPO DEL DISCORSO SULLA TOLLERANZA RELIGIOSA E POLITICA IN UN'EUROPA DILANIATA DALL'INTOLLERANZA. LE LEZIONI SARANNO INTEGRATE DA UNA SERIE DI TESTI CHE VERRANNO LETTI IN AULA INSIEME AGLI STUDENTI
( testi)
PER I NON FREQUENTANTI:
A) PER 4 CREDITI
1) PER CHI NON HA SOSTENUTO L'ESAME DI STORIA MODERNA:
R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi, 2014
2) PER CHI HA SOSTENUTO L'ESAME DI STORIA MODERNA: RONALD BAINTON, LA LOTTA PER LA LIBERTÀ RELIGIOSA, BOLOGNA, IL MULINO, 2009 (TESTO DISPONIBILE IN DOPPIA COPIA PRESSO LA BIBLIOTECA DI FACOLTÀ)
B) PER 8 CREDITI:
1) R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi, 2014
2) RONALD BAINTON, LA LOTTA PER LA LIBERTÀ RELIGIOSA, BOLOGNA, IL MULINO, 2009 (TESTO DISPONIBILE IN DOPPIA COPIA PRESSO LA BIBLIOTECA DI FACOLTÀ)
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8
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M-STO/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810068 -
STORIA E CULTURE DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo di fornire una preparazione di base sul rapporto uomo-ambiente durante la storia; più precisamente sui comportamenti verso l’ambiente durante i diversi secoli, sulle radici storiche dei problemi ambientali, sul grado di consapevolezza in merito, sui singoli casi esemplari e su quelli minori.
Attraverso i paradigmi e le categorie dell'analisi storica, si vogliono fornire strumenti di conoscenza e di analisi che possono valere per la storia e per il presente.
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Erogato presso
21810068 STORIA E CULTURE DELL'AMBIENTE in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 N0 (A-Z) PAGNOTTA MARIA GRAZIA
( programma)
Programma a.a. 2018-2019 Il clima nella storia: cambiamenti e adattamenti Il corso analizzerà il rapporto che vi è stato durante i secoli tra i mutamenti del clima e i conseguenti adattamenti delle società umane. Durante i millenni della storia il clima si è modificato più volte per ragioni naturali, e l'uomo ha dovuto gestire i vincoli ambientali che gli erano imposti da tale mutamento. Poi con la Rivoluzione industriale le sue attività hanno cominciato ad influire direttamente sull'atmosfera, fino all'emergenza iniziata negli ultimi decenni del '900. Di tali contesti si approfondiranno le capacità di comprensione delle comunità, le risposte messe in campo e le conseguenze sociali.
Testi d’esame 1) J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell'ambiente nel XX secolo, Einaudi, Torino 2002; 2) W. Behringer, Storia culturale del clima. Dall'Era glaciale al Riscaldamento globale, Bollati Boringhieri, Torino 2013; 3) Saggi nella cartellina dell’esame presente presso la copisteria di via Leonardo da Vinci n. 285.
( testi)
Testi d’esame 1) J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell'ambiente nel XX secolo, Einaudi, Torino 2002; 2) W. Behringer, Storia culturale del clima. Dall'Era glaciale al Riscaldamento globale, Bollati Boringhieri, Torino 2013; 3) Saggi nella cartellina dell’esame presente presso la copisteria di via Leonardo da Vinci n. 285.
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8
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810069 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare, attraverso l’esame diretto delle fonti normative e delle elaborazioni dottrinali operate dalla scienza giuridica dell’Europa moderna e contemporanea, le ragioni del costituzionalismo negli sviluppi legislativi del XVIII e XIX secolo con riferimento alla Francia, alla Germania e all’Italia. Particolare attenzione verrà anche posta sull’evoluzione del costituzionalismo inglese che investe profili teorici e pratici diversi rispetto a quelli che si pongono alla base delle esperienze costituzionali francesi, italiane e tedesche. Si vuole infatti rappresentare come l’ordinamento inglese rimase estraneo ai problemi che caratterizzarono gli altri paesi del continente europeo nell’uscita dall’Antico regime attraverso l’introduzione del c.d. soggetto unico di diritto e attraverso l’affermazione dello Stato-legislatore e della sua personificazione. Si evidenzierà come l’ordinamento del regno britannico nella prima metà del XIX secolo, fondato sulla complessa ed articolata tradizione di common law, non conobbe né la recezione dello Stato sovrano forgiato dalla Rivoluzione francese, né sollecitazioni per tradurre in un testo scritto la tradizione istituzionale. Una significativa parte del Corso verrà dedicata, dunque, alla delineazione della nozione di Stato nella cultura giuridica europea dell’Ottocento e del Novecento, nel passaggio dalla sua dimensione liberale a quella totalitaria o pseudo-totalitaria. Le ragioni teoriche di tale evoluzione dell’idea di Stato verranno inoltre esaminate sulla base delle riflessioni avanzate dalla più recente dottrina europea in relazione ai temi del principio di legalità (e del connesso problema del formalismo giuridico), della cittadinanza, della rappresentanza politica.
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FERRI GIORDANO
( programma)
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE PROGRAMMA A.A. 2017-2018 LAUREA TRIENNALE Storia del diritto pubblico (docente: Giordano Ferri) CFU n. 8
ORARIO DELLE LEZIONI: LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ ORE 16.15 – 17.45
PREPARAZIONE DELL’ESAME Per i frequentanti oltre allo studio degli appunti si consiglia il seguente testo: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016. Per i non frequentanti si consigliano i seguenti testi in versione integrale: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016; M. CARAVALE, Storia del diritto nell’Europa moderna e contemporanea, Editori Laterza, Roma-Bari, 2012, cap. IV, V, VI; P. ALVAZZI DEL FRATE, Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico, Giappichelli Editore, Torino 2007.
RICEVIMENTO STUDENTI: Martedì ore 16-18, IV Piano, Sala Docenti.
RICEVIMENTO LAUREANDI: Mercoledì ore 16-18, IV Piano, Sala Docenti.
CULTORI DELLA MATERIA: Dott. Dario Di Cecca, Dottore di ricerca in Diritto europeo su base storico-comparatistica (Università di Roma Tre); Dott. Federico Sciarra, Dottorando di ricerca in Diritto europeo su base storico-comparatistica (Università di Roma Tre).
PROGRAMMA
Il corso si propone di illustrare, attraverso l’esame diretto delle fonti normative e delle elaborazioni dottrinali operate dalla scienza giuridica dell’Europa moderna e contemporanea, le ragioni del costituzionalismo negli sviluppi legislativi del XVIII e XIX secolo con riferimento alla Francia, alla Germania e all’Italia. Particolare attenzione verrà anche posta sull’evoluzione del costituzionalismo inglese che investe profili teorici e pratici diversi rispetto a quelli che si pongono alla base delle esperienze costituzionali francesi, italiane e tedesche. Si vuole infatti rappresentare come l’ordinamento inglese rimase estraneo ai problemi che caratterizzarono gli altri paesi del continente europeo nell’uscita dall’Antico regime attraverso l’introduzione del c.d. soggetto unico di diritto e attraverso l’affermazione dello Stato-legislatore e della sua personificazione. Si evidenzierà come l’ordinamento del regno britannico nella prima metà del XIX secolo, fondato sulla complessa ed articolata tradizione di common law, non conobbe né la recezione dello Stato sovrano forgiato dalla Rivoluzione francese, né sollecitazioni per tradurre in un testo scritto la tradizione istituzionale. Una significativa parte del Corso verrà dedicata, dunque, alla delineazione della nozione di Stato nella cultura giuridica europea dell’Ottocento e del Novecento, nel passaggio dalla sua dimensione liberale a quella totalitaria o pseudo-totalitaria. Le ragioni teoriche di tale evoluzione dell’idea di Stato verranno inoltre esaminate sulla base delle riflessioni avanzate dalla più recente dottrina europea in relazione ai temi del principio di legalità (e del connesso problema del formalismo giuridico), della cittadinanza, della rappresentanza politica.
I. L’ORDINAMENTO INGLESE: DALLA MAGNA CARTA ALLA COSTITUZIONE CONSUETUDINARIA
1. La Magna Carta (1215): un fondamentale contributo alla costruzione del common law 2. Il binomio liberty and property 3. Lo Statutum de tallagio non concedendo (1297) 4. La Petition of Right (1628) 5. L’Habeas Corpus Act (1679) 6. La Glorious Revolution (1688-1689) 7. La monarchia costituzionale pura 8. King in Parliament, King in his Council, King in his Courts 9. Il Bill of Rights (1689) 10. L’Act of Settlement (1701) 11. Il Cabinet e la monarchia parlamentare 12. La “mitizzazione” dell’ordinamento inglese nella cultura liberale
II. RIVOLUZIONE E COSTITUZIONI IN FRANCIA (1789-1799)
1. Le costituzioni rivoluzionarie 2. Il colpo di Stato del 9-10 novembre 1799 (18-19 brumaio anno VIII) 3. La costituzione del 13 dicembre 1799 (22 frimaio anno VIII) 4. Le riforme napoleoniche e la nuova forma di Stato
III. LA RESTAURAZIONE E LE COSTITUZIONI EUROPEE (1814-1848)
1. La Carta francese del 1814 2. L’art. 14 della Carta francese e la facoltà del sovrano di promulgare atti con forza di legge 3. La Carta francese del 1830 4. Il rilievo per la storia costituzionale europea 5. Il nuovo ordinamento costituzionale e il liberalismo giuridico 6. L’interpretazione di J.-N.-A. Thierry (1795-1856): un modello liberale di costituzione 7. La costituzione belga del 1831 8. L’idea della rappresentanza della Nazione 9. Le costituzioni dei principati germanici 10. La costituzione spagnola del 1837 11. La costituzione spagnola del 1845
IV. LO STATUTO ALBERTINO E GLI INIZI DEL PARLAMENTARISMO IN ITALIA
1. Il costituzionalismo italiano 2. Lo Statuto Albertino: caratteri 3. Il potere legislativo 4. Il potere esecutivo e il potere giurisdizionale 5. Diritti fondamentali 6. Le riforme dello Statuto nel periodo fascista
V. PRINCIPIO DI LEGALITÀ E FORMALISMO GIURIDICO
1. Il formalismo giuridico e l’idea di Stato 2. La delineazione teorica dello Stato di diritto e il formalismo 3. L’insegnamento tedesco di Carl Friedrich Gerber, Paul Laband, Georg Jellinek 4. La personificazione dello Stato 5. Le libertà dell’individuo solo in quanto cittadino subordinato allo Stato 6. Il principio di legalità: il diritto ha nella legge la sua unica fonte 7. Le resistenze francesi: le riflessioni di Léon Duguit e Maurice Hauriou 8. La negazione dello Stato-persona 9. Il formalismo e i criteri tecnici della realtà normativa nella dottrina italiana ottocentesca 10. L’apprezzamento del carattere formale della filosofia giuridica di Kant 11. La crisi dello Stato liberale in Italia: la sospensione della teoria Stato-persona e dell’identificazione del diritto nello Stato 12. L’opera di Santi Romano 13. La dimensione autoritaria dello Stato: la dottrina fascista 14. I riflessi della costruzione teorica di Carl Schmitt 15. La personificazione giuridica tout court dello Stato 16. Il tecnicismo giuridico 17. Le resistenze: il recupero del rapporto tra diritto e politica 18. Il riemergere del formalismo kelseniano 19. L’evoluzione del pensiero di Costantino Mortati 20. La dottrina più recente: la tesi di Natalino Irti e le critiche
VI. LA CITTADINANZA
1. La cittadinanza e l’archetipo Stato - comunità politica 2. Costant e il discorso su De la liberté des Anciens comparée à celle des Modernes (Parigi, 1819) 3. Gli approdi della scienza costituzionalistica liberale tedesca 4. La tesi dello Gneist sul Rechtsstaat e sulla Über öffentliche Rechte 5. I Grundzüge eines Systems des deutschen Staatsrechts del Gerber (1865) 6. I riflessi nella dottrina italiana liberale 7. L’opera di Attilio Brunialti 8. L’opera di Vittorio Emanuele Orlando 9. Il Contribution à la Théorie générale de l’État di Carré de Malberg 10. La cittadinanza e la negazione del concetto di multitudo nella personificazione fascista dello Stato 11. L’opera di Sergio Panunzio 12. La cittadinanza e le riforme antiliberali italiane del XX secolo 13. I “Delitti contro la personalità dello Stato” del codice penale Rocco (1930)
VII. LA RAPPRESENTANZA POLITICA
1. Il costituzionalismo inglese come leitmotiv delle elaborazioni teoriche dell’Italia liberale 2. Le teorie di Edward Coke e John Locke 3. La collana Biblioteca di Scienze Politiche di Attilio Brunialti 4. Il “metodo politico” di Brunialti 5. Il “metodo giuridico” di Vittorio Emanuele Orlando 6. La teorizzazione del governo parlamentare avverso alle teorie antiparlamentaristiche della dottrina tedesca
( testi)
Per i frequentanti oltre allo studio degli appunti si consiglia il seguente testo: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016. Per i non frequentanti si consigliano i seguenti testi in versione integrale: Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016; M. CARAVALE, Storia del diritto nell’Europa moderna e contemporanea, Editori Laterza, Roma-Bari, 2012, cap. IV, V, VI; P. ALVAZZI DEL FRATE, Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico, Giappichelli Editore, Torino 2007.
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IUS/19
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810011 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
IL DIRITTO REGIONALE ACQUISTA UN’IMPORTANZA CRESCENTE CON L’EMERGERE DEL C.D. NEOREGIONALISMO, CHE SI AFFERMA IN ITALIA ALMENO DALLA PRIMA METÀ DEGLI ANNI ’90 E CHE, DOPO UN LUNGO E TRAVAGLIATO CAMMINO, APPRODERÀ NELLE RIFORME OPERATE DALLE LEGGI COSTITUZIONALI N. 1/1999 E N. 3/2001. IN VIRTÙ DI QUESTE DUE REVISIONI COSTITUZIONALI, LE REGIONI HANNO CONQUISTATO UNA POSIZIONE CENTRALE NELLA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE, TRATTEGGIATA DALL’ART. 114 COST.
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Erogato presso
21810011 DIRITTO REGIONALE in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 ALIBERTI CRISTIANO
( programma)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
( testi)
Programma studenti frequentanti Parte generale: 1) Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e. 2) Sandro Staiano, Costituzione italiana: articolo 5, Carocci, Roma, 2017 Parte speciale: Gennaro Ferraiuolo, Costituzione Federalismo Secessione. Un itinerario, Editoriale Scientifica, Napoli, 2016
Programma studenti non frequentanti Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e.
Ai soli studenti frequentanti sarà distribuito ulteriore materiale di approfondimento collegato agli argomenti trattati nel corso (sentenze, saggi critici, documentazione di carattere istituzionale, bibliografia specifica).
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801968 -
MODELLI STATISTICI
(obiettivi)
Essere in grado di scegliere il piu' appropriato modello statistico per l'analisi di fenomeni socio-economici. Familiarizzare con l'ambiente statistico R per la stima del modello e la valutazione della sua bontà di adattamento. Essere in grado di comunicare in modo efficiente i risultati ottenuti.
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Erogato presso
21801968 MODELLI STATISTICI in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 LAGONA FRANCESCO
( programma)
Introduzione ad R e R Studio. Importazione dati statistici. Grafici di base. Analisi descrittive di base. Modelli lineari: analisi della varianza e regressione. Interazioni e trasformazioni. Modelli lineari generalizzati: regressione logistica e regressione di Poisson. Analisi delle serie storiche: autocorrelazione temporale e modelli lineari con errori ARMA. Analisi delle serie spaziali: autocorrelazione spaziale e modelli lineari con errori SAR e CAR. Dati longitudinali: effetti casuali e modelli lineari generalizzati ad effetti misti.
( testi)
Ieva F., Masci C. e Paganoni A.M. (2016). Laboratorio di Statistica con R. Pearson.
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SECS-S/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801250 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
L'obiettivo del corso "Geopolitiche del codice. Linguaggi, potere e identità nei network digitali" è quello di introdurre gli studenti alle basi dell'analisi critica dei media digitali nel contesto internazionale e permettergli di familiarizzare con i linguaggi di rete. I media digitali sono sempre di più protagonisti attivi e passivi degli equilibri politici e socio-economici di vaste aree del mondo e conoscere il loro funzionamento, le logiche del software e della rete, nonché quelle dei loro proprietari e progettisti, è diventato fondamentale per poter esercitare i propri diritti, gestire la propria identità e inserirsi efficacemente in qualsiasi contesto lavorativo. Ciascuno strumento possiede, come diceva Harold Innis, un "bias", una "tendenza" o anche un proprio limite o "pregiudizio" intrinseco. I media digitali non sono l'utopia (di accesso, di democratizzazione, di libertà) spesso descritta dai media, ma il terreno di un conflitto dove si giocano gli equilibri geopolitici sia di stati sia di intere regioni del globo. Conoscere e analizzare tali equilibri e indagarne le radici "tecnologiche" è uno degli obiettivi primari di questo corso. Ma anche importante conoscere realtà alternative ed è per questo che verranno illustrate esperienze, progetti e proposte di uso innovativo, democratico e socialmente responsabile dei nuovi media. Gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente alla discussione, sia in aula sia attraverso strumenti di rete che verranno creati ad hoc. Il corso è organizzato in due parti: nella prima parte verranno introdotti e discussi i principali autori, opere e paradigmi della sociologia e della storia dei media. Nella seconda parte del corso verranno introdotte le basi della rappresentazione digitale, ovvero i linguaggi della rete e in particolare del Web. Le lezioni si terranno in un laboratorio informatico e avranno obiettivi pratici: apprendere i concetti e le pratiche di base della codifica digitale, in particolare dei linguaggi HTML e XML. Alla fine del corso gli studenti frequentanti avranno acquisito non solo la capacità di analizzare criticamente i media digitali, ma saranno in grado di produrre esempi di codice, arrivando così a "smascherare" uno dei tanti volti oscuri della dimensione digitale.
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Erogato presso
21801250 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 FIORMONTE DOMENICO
( programma)
Nella prima parte del corso "Geopolitiche del codice. Linguaggi, potere e identità nei network digitali" verranno discusse le basi teoriche della sociologia della comunicazione e in particolare della sociologia dei media digitali. Ci concentreremo sull'analisi del pensiero di alcuni autori chiave degli studi sui media, come Harold Innis, Marshall McLuhan, Edgar Morin, Lewis Mumford, Walter Ong e in generale la Scuola di Toronto. Saranno disponibili sul blog del corso alcune letture sui quali gli studenti dovranno scrivere una breve recensione-commento. Punto di riferimento per i testi da analizzare sarà il volume di Mario Ricciardi, La comunicazione. Maestri e paradigmi, Laterza, 2012.
Nella seconda parte verranno illustrati e discussi gli aspetti geopolitici dei sistemi dei media digitali, con particolare riferimento ai social network, ai conflitti per la governance di internet e al controllo capillare che viene esercitato sui cittadini attraverso la rete. I media digitali non sono l'utopia (di accesso, di democratizzazione, di libertà) spesso descritta dai media mainstream, ma il terreno di un conflitto dove si giocano gli equilibri geopolitici sia degli stati sia di intere regioni del globo. Conoscere e analizzare tali equilibri e indagarne anche le radici "tecnologiche" è uno degli obiettivi primari di questo corso. Ma è anche importante conoscere realtà alternative ed è per questo che verranno illustrate esperienze, progetti e proposte di uso innovativo, democratico e socialmente responsabile dei nuovi media.
Parte delle lezioni della seconda parte si svolgeranno in laboratorio. Gli studenti svolgeranno due tipi di esercitazione. Nella prima dovranno condurre una ricerca in rete, analizzare criticamente le risorse trovate e produrre una riflessione scritta sulla tematica analizzata (il contenuto verrà definito insieme). La seconda esercitazione consisterà in una procedura guidata di codifica digitale di testi con i linguaggi prima HTML e successivamente XML. Scopo di questa seconda esercitazione è di introdurre gli studenti alla "logica del codice".
L'insieme delle esercitazioni, oltre alle discussioni che si svolgeranno in aula, sono parte integrante del corso e verranno considerate nella valutazione finale.
( testi)
Durante il corso verranno fornite una serie dispense e altri materiali e testi saranno disponibili online. I frequentanti dovranno studiare i seguenti volumi:
1) Ricciardi, Mario (2012), La comunicazione. Maestri e paradigmi, Roma-Bari, Laterza. 2) Domenico Fiormonte (2018), Per una critica del testo digitale, Roma, Bulzoni.
Oltre ai volumi citati sopra, i non frequentanti dovranno portare il volume di Andrea Miconi, Teorie e pratiche del Web, Il Mulino, 2018, nonché concordare con il docente un volume da scegliere nella seguente lista:
1) Shoshana Zuboff (2019), Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri, Roma, LUISS. 2) Gabriele Balbi e Paolo Magaudda (2014), Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità, Roma-Bari, Laterza. 3) Geert Lovink (2016), Ossessioni collettive. Critica dei social media, Milano, Università Bocconi Editore. 4) Sergio Bellucci (2019), L'industria dei sensi, Roma, Harpo. 5) Ippolita, (2018), Il lato oscuro di Google. L'informatica del dominio, Milano, Milieu.
Si precisa che l'esame finale consisterà per tutti (frequentanti e non) in un questionario di tre domande a risposta aperta sul volume di Ricciardi. Oltre al questionario i non frequentanti dovranno sostenere un colloquio orale sui testi obbligatori e su quello a scelta.
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8
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SPS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21810061 -
DIRITTO CIVILE DELLA FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI
(obiettivi)
Il corso illustra gli istituti del diritto di famiglia (matrimonio, regimi patrimoniali, crisi, filiazione), modificati dai recenti interventi normativi in tema di unioni civili e convivenze e di unificazione dello status di figlio, nonché le nozioni fondamentali del diritto delle successioni a causa di morte, mirando a fornire gli strumenti per comprendere, attraverso la disciplina giuridica, l’evoluzione della realtà sociale dei rapporti familiari.
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Erogato presso
21810061 DIRITTO CIVILE DELLA FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 (A-Z) AGOSTINELLI BENEDETTA
( programma)
Il corso illustra gli istituti del diritto di famiglia (matrimonio, regimi patrimoniali, crisi, filiazione), modificati dai recenti interventi normativi in tema di unioni civili e convivenze e di unificazione dello status di figlio, nonché le nozioni fondamentali del diritto delle successioni a causa di morte, mirando a fornire gli strumenti per comprendere, attraverso la disciplina giuridica, l’evoluzione della realtà sociale dei rapporti familiari.
( testi)
L. Rossi Carleo- E. Bellisario- V. Cuffaro, Famiglia e successioni. Le forme di circolazione della ricchezza familiare, 4^ ed., Giappichelli, 2016
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IUS/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21801051 -
ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT
(obiettivi)
Le Amministrazioni pubbliche sono oggetto di studio di numerosi settori disciplinari. Scopo di questo corso è coglierne la “dimensione aziendale”, nel rispetto delle connessioni interdisciplinari, in modo da introdurre il discente all’Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche, intesa come autonoma ed organica disciplina dell’economia aziendale e non come congerie di norme e di prassi che trovano illustrazione in scritti monografici e settoriali. L’attenta indagine di un consistente numero di questioni particolari acquista importanza in modo esponenziale solo se condotta in un elaborato e coordinato sistema scientifico generale. Per tale motivo il corso segue il precorso “tradizionale” di un corso di economia aziendale nel quale ci si sofferma esclusivamente sui diversi sistemi che compongono le Amministrazioni pubbliche, intese come aziende di produzione per l’erogazione, in cui la comune natura “pubblica” del soggetto giuridico e di quello economico impone una rivisitazione dei principi aziendali che presiedono i diversi-sub sistemi: dei beni e del patrimonio, delle persone e dell’organizzazione, delle operazioni e della gestione.
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Erogato presso
21201488 ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E NON PROFIT in Economia e gestione aziendale L-18 N0 GRANDIS FABIO GIULIO
( programma)
Il sistema aziendale e lo studio delle aziende pubbliche 1. Il concetto di azienda nella dottrina economico aziendale 2. Una possibile classificazione delle aziende 2.1. Classificazione rispetto ai caratteri oggettivi dell’attività svolta 2.2. Classificazione rispetto alla natura del soggetto giuridico 2.3. Classificazione rispetto alla natura del soggetto economico 2.4. Una visione a sistema 3. Sulle diverse accezioni di “Amministrazioni pubbliche” 4. Le pubbliche Amministrazioni come “gruppi di aziende” 5. L’Amministrazione pubblica indagata nei suoi sottosistemi Il sistema dei beni: il patrimonio pubblico 1. Il sistema dei beni: il patrimonio 2. Gli elementi del patrimonio pubblico 2.1. I beni pubblici: classificazione giuridica 2.2. I beni pubblici: classificazione economico-aziendale 2.3. Verso una gestione “a sistema” dei beni pubblici Il sistema delle persone: l’organizzazione ed il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 1. Le due componenti soggettive di una pubblica Amministrazione 2. La struttura organizzativa delle Amministrazioni pubbliche: caratteri generali 3. Il soggetto economico delle Amministrazioni pubbliche 4. Rapporti fra funzione politica e funzione amministrativa 4.1. Il principio della distinzione fra indirizzo politico e gestione 4.2. La “privatizzazione” del pubblico impiego Il sistema delle operazioni: la gestione di una Amministrazione pubblica 1. La gestione nei suoi aspetti qualitativi 1.1. Le attività direzionali 1.2. Le attività operative 2. La principale funzione tecnica: produzione ed erogazione dei servizi pubblici 2.1. Modalità di produzione dei servizi pubblici 2.2. Modalità di erogazione dei servizi pubblici 3. La funzione contabile: gestione e rilevazione negli aspetti quantitativi 4. Alcune peculiarità della gestione delle Amministrazioni pubbliche Il sistema contabile nelle Amministrazioni pubbliche 1. Il sistema contabile nelle diverse aree della pubblica Amministrazione 2. Accountability e finalità dei documenti contabili pubblici 3. La logica di un modello contabile pubblico, coerente ed integrato 4. I principi generali di un moderno sistema contabile pubblico 5. I documenti essenziali per un moderno sistema contabile pubblico La gestione e la rilevazione finanziaria in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione finanziaria 2. La logica della gestione e della rilevazione finanziaria pubblica 2.1. Le fasi contabili delle entrate 2.2. Le fasi contabili delle uscite 2.3. La gestione di cassa e di competenza finanziaria 2.4. La gestione dei residui 3. La matrice dei flussi e degli stock della gestione finanziaria 4. Le strutture dei documenti finanziari pubblici 5. La gestione del preventivo finanziario: economie, diseconomie e variazioni 6. Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria ed i risultati differenziali 7. La disciplina del risultato di amministrazione 8. La centralità gestionale di una corretta nozione di impegno e di liquidazione La gestione e la rilevazione economica in una Amministrazione pubblica 1. L’importanza della gestione e della rilevazione economica 2. La competenza economica nelle gestioni erogatrici 3. I documenti di sintesi della gestione economica 3.1. Lo stato patrimoniale riclassificato 3.2. Il conto economico scalare e la significatività del risultato d’esercizio 3.3. La nota integrativa e le informazioni supplementari 4. Criteri di valutazione ed iscrizione di talune particolari poste 5. Dalla gestione finanziaria ai valori economici di sintesi Il concetto di economicità nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sull’economicità nelle Amministrazioni pubbliche 2. L’equilibrio economico d’esercizio 3. La potenza finanziaria ed il fabbisogno finanziario 4. L’efficienza 5. L’efficacia Il sistema dei controlli nelle Amministrazioni pubbliche 1. Sulle diverse forme di controllo nelle pubbliche Amministrazioni 1.1. Controllo burocratico e controllo manageriale 1.2. La fisiologica intersezione fra controlli interni ed esterni 1.3. La matrice dei controlli pubblici 2. L’architettura del sistema dei controlli interni 2.1. I principi del controllo amministrativo e contabile 2.2. Gli elementi del controllo di gestione 2.3. Le caratteristiche della valutazione del personale dirigenziale 2.4 La disciplina della valutazione e controllo strategico 3. Sui principali controlli pubblici esterni 4. La trasversalità della funzione del revisore pubblico
( testi)
M.Paoloni, F.G.Grandis – La dimensione aziendale delle Amministrazioni pubbliche, Giappichelli, Torino, 2007 . Sono escluse: da pag. 1 a pag. 18; da pag. 110 a pag.124; da pag. 159 a pag. 180; da pag.222 a pag. 251; da pag. 275 a pag. 292; da pag. 577 a pag. 620.
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SECS-P/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801578 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di analisi appropriati del diritto costituzionale italiano, con particolare riferimento alle questioni relative al rapporto tra fonti del diritto e tra ordinamento interno ed ordinamento sovranazionale. Il corso intende altresì suscitare una più ampia riflessione sulle dinamiche di mutamento dell'ordinamento costituzionale attraverso l'analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale.
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Erogato presso
21801578 DIRITTO COSTITUZIONALE in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 Nocilla Damiano
( programma)
Esposizione del concetto di fonte del diritto ed individuazione delle fonti dell'ordinamento italiano, con particolare riguardo alla "legge", nella sua forma, nel suo contenuto, nella sua efficacia e nei suoi rapporti con le fonti sovra e sotto ordinate.
( testi)
CFU 8 Testi consigliati S. Cicconetti, Le fonti del diritto italiano, Torino, Giappichelli, ultima edizione in commercio.
In alternativa, lo studente potrà scegliere uno dei due seguenti manuali: F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2015 R. Bin, G. Pitruzzella, Le fonti del diritto, Torino, Giappichelli, 2012
integrato dalla lettura e lo studio di una delle seguenti opere, a sua libera scelta: P. Grossi, Prima lezione di diritto, Laterza, Roma-Bari S. Romano, L'ordinamento giuridico, Sansoni, Firenze T. Perassi, Introduzione alle scienze giuridiche, Padova, Cedam R. Carré de Malberg, La legge espressione della volontà generale, Giuffré, Milano, 2008 V. Crisafulli, Voce Fonti del diritto, in Encicl. dir. V. Crisafulli, Voce, Disposizione (e norma), in Encicl. dir.
Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del diritto costituzionale, come, ad es., M. Siclari (a cura di), La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, ult. ed.
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801579 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire conoscenze e competenze giuridiche riguardo le relazioni tra mercati e istituzioni, con particolare riguardo ai principi costituzionali in materia di rapporti economici, alle strutture di governo dell'economia, alle forme organizzative dell'impresa pubblica, alle funzioni di regolazione e controllo
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DE BENEDETTO MARIA
( programma)
Descrizione del corso:
1) Il diritto dell’economia.
2) Le relazioni tra mercati e istituzioni: il disegno costituzionale
3) Le relazioni tra mercati e istituzioni: la nuova costituzione economica (liberalizzazioni)
4) L’impresa e le istituzioni della concorrenza
5) Vigilanza creditizia e finanziaria
6) Beni pubblici
7) Servizi pubblici
8) Servizi pubblici locali
9) Mercati liberalizzati
10) Mercati conformati
11) Mercati riservati
12) Pubblici poteri e realizzazione di infrastrutture
13) Le politiche di bilancio
14) Federalismo fiscale
15) Poteri pubblici mercati e globalizzazione
( testi)
Enzo Cardi, Mercati e istituzioni in Italia. Diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli, ultima edizione
Marco D’Alberti, Poteri pubblici, mercati e globalizzazione, Bologna, Il Mulino, 2008
Materiale fornito a lezione
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IUS/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801997 -
DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è fornire agli studenti gli strumenti critici per comprendere una serie di istituti giuridici attraverso lo studio dei sistemi costituzionali, valendosi del metodo della comparazione giuridica.
Inoltre, il corso mira a fornire agli studenti le competenze per procedere a una migliore comprensione dei processi di globalizzazione, concentrandosi sulla protezione dei diritti fondamentali.
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Erogato presso
21801997 DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 BONFIGLIO SALVATORE
( programma)
Obiettivi formativi
Il corso ha l'obiettivo di fornire agli studenti le categorie del diritto comparato e gli strumenti critici per comprendere l’evoluzione delle forme di Stato e delle forme di governo.
Programma
Il corso si articola in due parti: Parte generale: L’oggetto e il metodo La produzione giuridica e i sistemi delle fonti I grandi modelli del diritto comparato: civil law e common law Le forme di Stato e di governo Le principali esperienze del costituzionalismo democratico: • Italia • Austria • Belgio • Francia • Germania • Regno Unito • Stati Uniti • Spagna • Portogallo • Svizzera Parte speciale: I partiti politici e la democrazia Principi costituzionali e diritti fondamentali nelle società multiculturali
( testi)
TESTI ADOTTATI PER LA PARTE GENERALE: 1) P. Carrozza, A. Di Giovine, G. F. Ferrari (a cura di), Diritto costituzionale comparato, Editori Laterza, Roma-Bari 2016. Il testo 1) è particolarmente consigliato agli studenti non frequentanti. 2) L. Pegoraro, A. Rinella (a cura di), Sistemi costituzionali comparati, Giappichelli, Torino, 2017. Il testo 2) è particolarmente consigliato agli studenti frequentanti. TESTI ADOTTATI PER LA PARTE SPECIALE 1. S. Bonfiglio, I partiti e la democrazia. Una rilettura dell’art. 49 della Costituzione, il Mulino, Bologna 2013. 2. S. Bonfiglio, Costituzionalismo meticcio. Oltre il colonialismo dei diritti umani, Giappichelli, Torino 2016.
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IUS/21
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810126 -
DIRITTO E POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti utili per comprendere il sistema giuridico multilivello dell’Unione europea e degli Stati membri, il funzionamento delle istituzioni europee e il contesto normativo delle principali politiche dell’Unione europea.
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Erogato presso
21801323 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 TORINO RAFFAELE
( programma)
Evoluzione storica del processo di integrazione europea Le istituzioni europee e i processi decisionali Gli atti normativi europei Il sistema giuridico multi-livello europeo Il mercato interno e il regime di libera concorrenza La cittadinanza europea Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia La tutela dei diritti fondamentali La politica agricola comune La politica commerciale comune La politica di protezione dei consumatori La politica comune dei trasporti L’unione economica e monetaria La politica estera e di sicurezza comune
( testi)
R. Santaniello, Capire l’Unione europea, Il Mulino, 2016 Trattato sull’Unione europea, Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Pigreco edizioni, 2017
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IUS/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801131 -
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
(obiettivi)
Il corso mira a ricostruire le principali tappe evolutive della teoria economica, dal Settecento fino ai giorni nostri. Saranno approfonditi i contributi teorici dei principali economisti e le tematiche più significative come: teoria del valore, della distribuzione del reddito, dello sviluppo economico, dei mercati e della moneta, nonché il ruolo dello Stato nell'economia.
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Erogato presso
21801131 STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 MASINI FABIO
( programma)
Il corso si propone di delineare lo sviluppo della teoria economica dall’antichità fino agli sviluppi contemporanei più recenti. Particolare attenzione sarà dedicata alle opere di F. Quesnay, A. Smith, D. Ricardo, T. R. Malthus, K. Marx, A. Marshall, V. Pareto, J. M. Keynes. In merito agli sviluppi più recenti del pensiero economico, si evidenzieranno quelle teorie che trattano in particolare della moneta, del ciclo economico, del problema della disoccupazione, delle crisi finanziarie. Il corso è finalizzato anche a far acquisire una consapevolezza critica in merito alle relazioni intercorrenti tra la teoria economica, oggi fortemente formalizzata, e le sue possibili applicazioni pratiche espresse in termini di politiche pubbliche.
( testi)
Roncaglia, Alessandro (2016), Breve storia del pensiero economico, Bari-Roma: Laterza.
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SECS-P/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801025 -
STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base sullo sviluppo del sistema internazionale dalle origini della seconda guerra mondiale fino alla conclusione della guerra fredda.
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Erogato presso
21801025 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 NUTI LEOPOLDO
( programma)
In una prima parte verranno affrontate le origini della seconda guerra mondiale e le trasformazioni del sistema internazionale nel corso del conflitto, puntando soprattutto a stimolare una riflessione sulla ricerca di un nuovo ordine internazionale da parte delle potenze alleate. Successivamente verranno messe a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione Sovietica, così come la decolonizzazione e il processo di integrazione europea. Particolare attenzione verrà dedicata alle principali crisi della guerra fredda e al passaggio cruciale dalla sua fase più aspra alla distensione, per poi analizzare la fine del bipolarismo e le interpretazioni che ne sono state fornite in sede storiografica.
( testi)
Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, vol. I, Dalla pace di Versailles alla conferenza di Potsdam 1919-1945, da p. 243 fino alla fine Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, vol. II, II. Gli anni della guerra fredda 1946-1990, tutto il volume
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SPS/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801278 -
STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA
(obiettivi)
Il corso si prefigge l’obiettivo di introdurre lo studente allo studio del processo di integrazione europea attraverso l’analisi critica delle varie fasi dello sviluppo delle strutture e delle principali politiche comunitarie. Nel corso si esaminano le origini del percorso comunitario negli anni ‘40 e ‘50, le difficoltà incontrate negli anni ‘60, i progressi graduali della politica europea comune nel periodo della distensione, fino ad arrivare ad affrontare le più recenti tematiche relative al periodo di rilancio del processo di integrazione a partire dalla metà degli anni ‘80. Nell’ultima parte del corso verrà presa in considerazione l’evoluzione dell’Unione Europea dal Trattato di Maastricht al Trattato di Lisbona e verranno esaminate alcune tematiche fondamentali legate all’allargamento dell’UE ai paesi dell’Europa centro-orientale. Verrà, infine, tracciato il quadro istituzionale dell’Unione Europea oggi.
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Erogato presso
21801278 STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 FASANARO LAURA
( programma)
Origini e sviluppo del processo di integrazione europea, 1945-1957. Le riflessioni federaliste e la spinta europeista alla fine del conflitto mondiale; La questione tedesca in Europa e nelle relazioni transatlantiche; L’emergere della guerra fredda in Europa; Il Piano Marshall e l’Organizzazione Europea di Cooperazione Economica (OECE); Le relazioni franco-tedesche e la questione carbonifera; Il Piano Schuman e la Comunità Europea del carbone e dell’Acciaio (CECA); Il problema del riarmo tedesco e la vicenda della Comunità Europea di Difesa (CED); Dalla CED ai Trattati di Roma.
I primi passi delle comunità, 1958-69. Obiettivi e struttura della Comunità Economica Europea (CEE); Il Mercato Comune; L’Euratom; La sfida gaullista e lo stallo della comunità, 1961- 67; L’Europa e la distensione; La Conferenza dell’Aja, 1969.
L’evoluzione della CEE negli anni Settanta. Il primo allargamento e i problemi dell’adesione inglese alla CEE; Progetto e limiti di una politica monetaria comune: dal Piano Werner alla creazione dello SME; La Cooperazione politica europea; La riforma del Parlamento Europeo.
La CEE e i nuovi leader europei: Margareth Thatcher, Valéry Giscard d’Estaing, Helmut Schmidt.
Dall’Atto Unico Europeo al Trattato di Maastricht. Il dibattito sulla riforma della CEE dei primi anni Ottanta; Riforme istituzionali e completamento del Mercato Unico; Un difficile rilancio e il ritorno della guerra fredda; La Commissione guidata da Jacques Delors; L’Atto Unico Europeo; Il secondo allargamento (Grecia, Spagna, Portogallo); La cooperazione franco-tedesca in ambito europeo (François Mitterrand e Helmut Kohl); Gli eventi del 1989, la fine della guerra fredda in Europa e la riunificazione tedesca; Il Trattato di Maastricht e la creazione dell’Unione Europea.
La grande sfida – l’Europa negli anni Novanta. La struttura “a pilastri” dell’Unione Europea e la strada verso l’Euro; la Politica Estera e di Sicurezza Comune e i suoi limiti; il conflitto nei Balcani e l’equilibrio europeo; Il Trattato di Amsterdam; i negoziati per l’allargamento ai paesi dell’Europa centro-orientale e i problemi della riforma dell’UE; La Commissione Prodi.
L’UE agli inizi del XXI secolo. Il fragile compromesso del Trattato di Nizza; La crisi irachena e le sue ripercussioni sulla politica europea; I rapporti difficili fra la Commissione e i governi; Il progetto del Trattato Costituzionale e la Convenzione europea; Il Trattato di Lisbona.
Descrizione della struttura istituzionale dell’UE oggi e cenni ai principali approcci concettuali e teorici. La Commissione Europea; Il Consiglio dei Ministri; Il Consiglio Europeo; Il Parlamento Europeo; Federalismo, Funzionalismo, Unionismo; Cooperazione intergovernativa e integrazione sovranazionale nell’UE.
( testi)
Testi d’esame (8 CFU).
Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) dovranno prepararsi per l’esame su tutte le seguenti letture,
Di Nolfo E., Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza, 2000), pp. 595-902;
Calandri E., Guasconi M.E., Ranieri R., Storia politica e economica dell’integrazione europea. Dal 1945 ad oggi (Napoli, Edises, 2015).
Gli studenti iscritti negli anni precedenti (9 CFU) che abbiano già acquistato i seguenti testi/preparato l’esame sul seguente programma,
Di Nolfo E., Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza, 2000), pp. 595-902;
Gilbert M., Storia politica dell’integrazione europea, (Roma: Laterza, 2005);
Nugent N., Governo e politiche dell’Unione europea, (Bologna: Il Mulino, 2008), vol. 1 (Storia e teorie dell’integrazione), cap. 4 (pp. 63-81), cap. 7 (pp.119-134), cap.9 (pp.151-181) e vol. 2 (Istituzioni e attori politici), pp. 9-137
e che debbano ancora sostenere l’esame, possono mantenere questo programma.
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SPS/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801045 -
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Il Corso di “Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani” ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L’apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
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Erogato presso
21801045 ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 N0 CARLETTI CRISTIANA
( programma)
Il Corso di "Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani" ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L'apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
Il Corso si articola in due parti. PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE - UNIVERSALE E REGIONALE - NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. 1. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI A. Origini e sviluppo B. L’istituzione delle Organizzazioni internazionali C. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 2. COMPETENZE E FUNZIONI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. Eventi modificativi delle Organizzazioni internazionali 4. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 5. La struttura delle Organizzazioni internazionali 6. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 7. La formazione della volontà 8. Le relazioni esterne PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI - SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo B) Il Consiglio dei Diritti Umani 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell'uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 5. I diritti dell'uomo in Unione europea 6. I diritti dell'uomo nell'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa 6. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell'uomo 7. La protezione dei diritti dell'uomo in Africa
( testi)
Per gli studenti frequentanti: - Anja Mihr, Mark Gibney (eds.), SAGE Handbook of Human Rights, SAGE Publications Ltd, 2014 - Jacob Katz Cogan, Ian Hurd, and Ian Johnstone (eds.), Oxford Handbook of International Organizations, Oxford University Press, 2017 I volumi saranno disponibili presso la Biblioteca del Dipartimento ed accessibili in formato e-book. Il docente fornirà maggiori dettagli sulla preparazione e lo studio degli stessi in aula. Per gli studenti non frequentanti: i materiali saranno concordati con il docente per i CFU previsti.
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IUS/13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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