Insegnamento
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20703006 -
STORIA E TEORIE DELL'ARTE CONTEMPORANEA LM
(obiettivi)
IL CORSO MIRA ALL’ACQUISIZIONE DI AUTONOME CAPACITÀ DI ANALISI STORICA E INTERPRETAZIONE CRITICA DEI FENOMENI ARTISTICI DELL’ETÀ CONTEMPORANEA.
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CHIODI STEFANO
( programma)
LA RELAZIONE TRA ESPERIENZE ARTISTICHE E SFERA POLITICA SI PRESENTA COME UN CARATTERE FONDAMENTALE LUNGO TUTTO L’ARCO DELLA MODERNITÀ. FIN DALL’INIZIO DEL NOVECENTO LE CORRENTI D’AVANGUARDIA HANNO ESPLICITAMENTE PUNTATO A SUPERARE I LIMITI TRADIZIONALI DELL’ESPERIENZA ESTETICA E A FARNE UNO STRUMENTO PER ACCOMPAGNARE E TENDENZIALMENTE DETERMINARE UNA TRASFORMAZIONE RADICALE DELL’ESPERIENZA INDIVIDUALE E COLLETTIVA. IL MODERNISMO SI È A LUNGO IDENTIFICATO CON QUESTA SPINTA UTOPICA, MESSA IN DISCUSSIONE E INFINE DISSOLTASI NEL CORSO DELL’ULTIMO MEZZO SECOLO, PUR RIMANENDO TUTTAVIA SULLO SFONDO COME UN INTERROGATIVO PERMANENTE, UN PUNGOLO CHE AGISCE SULLA CONFORTEVOLE CONDIZIONE POSTMODERNA E IL SUO “PARADIGMA TOLLERANTE”. IL CORSO ANALIZZA ALCUNI MOMENTI CHIAVE DELLA RELAZIONE TRA ARTE E POLITICA NELL’ETÀ CONTEMPORANEA, CONCENTRANDOSI IN PARTICOLARE SUL PERIODO 1960-2000.
( testi)
LA BIBLIOGRAFIA SPECIFICA SARÀ FORNITA NEL CORSO DELLE LEZIONI. PER LA PREPARAZIONE GENERALE: HAL FOSTER ET AL., ARTE DAL 1900, ZANICHELLI 2006.
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L-ART/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703051 -
LABORATORIO DI CINEMA DOCUMENTARIO
(obiettivi)
PAESAGGI IN MOVIMENTO, VISIBILI E INVISIBILI
UN LABORATORIO TEORICO-PRATICO SUI CAMBIAMENTI INTERNI ALLA SOCIETÀ ATTUALE, A PARTIRE DALLE GRANDI TRASFORMAZIONI URBANISTICHE AVVENUTE IN ALCUNE GRANDI CITTÀ, PER ARRIVARE AI CAMBIAMENTI DI NATURA ECONOMICA E SOCIALE CHE HANNO TRASFORMATO INTERE COMUNITÀ. COME IL CINEMA DOCUMENTARIO INTERPRETA LE TRASFORMAZIONI DI UNA SOCIETÀ E DELLA SUA ECONOMIA? E COME PUÒ COLLOCARSI RISPETTO ALLE TRASFORMAZIONI VISIBILI E INVISIBILI CHE ATTRAVERSANO FORTEMENTE QUESTA DIFFICILE FASE STORICA? I RIFERIMENTI DI PARTENZA SONO RAPPRESENTATI DA ALCUNI FILM DOCUMENTARI, PASSATI E CONTEMPORANEI, CHE HANNO SAPUTO RACCONTARE REALTÀ IN MOVIMENTO E IN TRASFORMAZIONE, DA UN CLASSICO COME BERLINO, SINFONIA DI UNA GRANDE CITTÀ, DI WALTER RUTTMAN, A UN’OPERA, TUTTA GIRATA NELLA BARCELLONA IN TRASFORMAZIONE DI DIECI ANNI FA, EN CONSTRUCTION, DI JOSÉ LUIS GUERIN NELLE SOCIETÀ ATTUALI I CAMBIAMENTI URBANISTICI SONO I PIÙ VISIBILI, MA, LUNGO IL MESE DI LABORATORIO, A PASSARE IN RASSEGNA, GRAZIE ALL’AIUTO DI ALCUNI FILM DOCUMENTARI, SARANNO ANCHE ALTRE TIPOLOGIE DI PAESAGGIO IN MOVIMENTO, PIÙ SOTTILI, COMPLESSE, COME QUELLE, PER ESEMPIO, DI UNA GRANDE CITTÀ TUTTA PROTESA VERSO IL NUOVO, MA IN REALTÀ FORTEMENTE ANCORATA AL PASSATO, QUAL’È TOKIO, IN TOKIO-GA, DI WIM WENDERS. LA SECONDA PARTE, QUELLA PRATICA, CONSISTERÀ NELL’INDIVIDUARE, ATTRAVERSO 4-5 GRUPPI DI LAVORO COMPOSTI DI STUDENTI, ALCUNE AREE URBANE DELIMITATE DI ROMA IN FASE DI TRASFORMAZIONE NON SOLO URBANISTICA, MA ANCHE ANTROPOLOGICA E SOCIALE, ARRIVANDO A REALIZZARE ALTRETTANTI ESERCIZI PRATICI PER IMMAGINI E SUONI.
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DOCENTE CONTRATTO
( programma)
PAESAGGI IN MOVIMENTO, VISIBILI E INVISIBILI
UN LABORATORIO TEORICO-PRATICO SUI CAMBIAMENTI INTERNI ALLA SOCIETÀ ATTUALE, A PARTIRE DALLE GRANDI TRASFORMAZIONI URBANISTICHE AVVENUTE IN ALCUNE GRANDI CITTÀ, PER ARRIVARE AI CAMBIAMENTI DI NATURA ECONOMICA E SOCIALE CHE HANNO TRASFORMATO INTERE COMUNITÀ. COME IL CINEMA DOCUMENTARIO INTERPRETA LE TRASFORMAZIONI DI UNA SOCIETÀ E DELLA SUA ECONOMIA? E COME PUÒ COLLOCARSI RISPETTO ALLE TRASFORMAZIONI VISIBILI E INVISIBILI CHE ATTRAVERSANO FORTEMENTE QUESTA DIFFICILE FASE STORICA? I RIFERIMENTI DI PARTENZA SONO RAPPRESENTATI DA ALCUNI FILM DOCUMENTARI, PASSATI E CONTEMPORANEI, CHE HANNO SAPUTO RACCONTARE REALTÀ IN MOVIMENTO E IN TRASFORMAZIONE, DA UN CLASSICO COME BERLINO, SINFONIA DI UNA GRANDE CITTÀ, DI WALTER RUTTMAN, A UN’OPERA, TUTTA GIRATA NELLA BARCELLONA IN TRASFORMAZIONE DI DIECI ANNI FA, EN CONSTRUCTION, DI JOSÉ LUIS GUERIN NELLE SOCIETÀ ATTUALI I CAMBIAMENTI URBANISTICI SONO I PIÙ VISIBILI, MA, LUNGO IL MESE DI LABORATORIO, A PASSARE IN RASSEGNA, GRAZIE ALL’AIUTO DI ALCUNI FILM DOCUMENTARI, SARANNO ANCHE ALTRE TIPOLOGIE DI PAESAGGIO IN MOVIMENTO, PIÙ SOTTILI, COMPLESSE, COME QUELLE, PER ESEMPIO, DI UNA GRANDE CITTÀ TUTTA PROTESA VERSO IL NUOVO, MA IN REALTÀ FORTEMENTE ANCORATA AL PASSATO, QUAL’È TOKIO, IN TOKIO-GA, DI WIM WENDERS. LA SECONDA PARTE, QUELLA PRATICA, CONSISTERÀ NELL’INDIVIDUARE, ATTRAVERSO 4-5 GRUPPI DI LAVORO COMPOSTI DI STUDENTI, ALCUNE AREE URBANE DELIMITATE DI ROMA IN FASE DI TRASFORMAZIONE NON SOLO URBANISTICA, MA ANCHE ANTROPOLOGICA E SOCIALE, ARRIVANDO A REALIZZARE ALTRETTANTI ESERCIZI PRATICI PER IMMAGINI E SUONI.
( testi)
LIBRI CONSIGLIATI L’OFFICINA DEL REALE: FARE UN DOCUMENTARIO: DALLA PROGETTAZIONE AL FILM, DI MARIO BALSAMO E GIANFRANCO PANNONE (EDIZIONI CDG)
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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20703052 -
LABORATORIO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA
(obiettivi)
METTENDO A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI DI BASE LINGUISTICI, STORICI E TEORICI PER LA CRITICA CINEMATOGRAFICA, SCRITTA E AUDIOVISIVA, IL LABORATORIO PRENDERÀ IN CONSIDERAZIONE IL TEMA DEL CORSO. LA FREQUENTAZIONE PREVEDE, DA PARTE DEGLI STUDENTI, ALCUNE PROVE DI SCRITTURA CRITICA CHE VERRANNO ANALIZZATE E COMMENTATE NEL CORSO DELLO STESSO LABORATORIO
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DOCENTE CONTRATTO
( programma)
L'INTRODUZIONE AGLI ELEMENTI DI BASE DI CUI È COSTITUITO IL FILM (NARRAZIONE, LINGUAGGIO, PERCEZIONE) E L'EVOLUZIONE STORICA E TEORICA DELLA CRITICA, SARÀ ALIMENTATA, ACCOMPAGNATA E SORRETTA DALL'ANALISI DI TESTI (FILM) RELATIVI AL TEMA DEL LABORATORIO
( testi)
MARIO SESTI, IN QUEL FILM C'È UN SEGRETO, FELTRINELLI, 2006; MARIO SESTI, TUTTI I FILM DI PIETRO GERMI, MILANO, 1999; DAVID THOMSON, THE BIG SCREEN: THE STORY OF THE MOVIES AND WHAT THEY DID TO US, 2012; DAVID THOMSON, THE NEW BIOGRAPHICAL DICTIONARY OF FILM, KNOPF, 2010
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI E INT. DISC EST. , DELLO SPET E DELLA MUSICA. - (visualizza)
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20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
ACQUISIRE CONOSCENZE SU CONCETTI TEORICI DI RECENTE FORTUNA IN ITALIA
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GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL NOVECENTO A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI NUOVI MEDIA AUDIOVISIVI. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI
( testi)
- 1 VOLUME A SCELTA TRA QUELLI CONSIGLIATI ALLA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE “ATTIVITÀ DIDATTICA” NELLA PAGINA PERSONALE DEL DOCENTE SU WWW.DICOSPE.IT (HTTP://WWW.DICOSPE.COM/DEFAULT.ASP); - PAOLO BERTETTO, LA MACCHINA DEL CINEMA, LATERZA, BARI 2010 - MARCO MARIA GAZZANO, DISPENSE ONLINE (REPERIBILI SU HTTP://WWW.DICOSPE.COM/WINPUBBLICAZ.ASP?BASE=PUBBLICAZIONI&ID=113&IDDOCENTE=34); - UN ULTERIORE TESTO SARÀ INDICATO DAL DOCENTE ALL’INIZIO DEL CORSO
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’AFRICA IN ITALIA – MODI DI RAPPRESENTAZIONE, ATTORIALITÀ, AUTORI AFRODISCENDENTI. IL CORSO INTENDE PRESENTARE UN VENTAGLIO DI FILM ITALIANI CONTEMPORANEI CHE INSISTONO SULLA CONDIZIONE DEI MIGRANTI O RESIDENTI AFRICANI, ANALIZZANDOLI IN PROSPETTIVA POSTCOLONIALE.
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DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
IL CORSO INTENDE PRESENTARE UN VENTAGLIO DI FILM ITALIANI CONTEMPORANEI CHE INSISTONO SULLA CONDIZIONE DEI MIGRANTI O RESIDENTI AFRICANI, ANALIZZANDOLI IN PROSPETTIVA POSTCOLONIALE.
( testi)
TESTI PER L'ESAME: L. DE FRANCESCHI, L’AFRICA IN ITALIA (IN CORSO DI PUBBLICAZIONE); DISPENSA A CURA DEL DOCENTE. FILMOGRAFIA: SOTTO LA CROCE DEL SUD (G. BRIGNONE, 1938), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), SEDUTO ALLA SUA DESTRA (V. ZURLINI, 1967), IL CORPO (L. SCATTINI, 1974), L’ALBERO DEI DESTINI SOSPESI (R. BENHADJ, 1997), IL SANGUE NON È ACQUA FRESCA (T. ESHETU, 1997), LETTERE DAL SAHARA (V. DE SETA, 2005), BIANCO E NERO (C. COMENCINI, 2007), LA GIUSTA DISTANZA (C. MAZZACURATI, 2007), COME UN UOMO SULLA TERRA (A. SEGRE, D. YIMER E R. BIADENE, 2008), GOOD MORNING AMAN (C. NOCE, 2009), TERRAFERMA (E. CRIALESE, 2011).
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
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CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
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VENTURINI VALENTINA
( programma)
Oggetto specifico di indagine sarà il teatro dialettale “d’eccezione” (in particolare quello di Raffaele Viviani), tassello essenziale per osservare in maniera nuova quel momento della storia del teatro italiano che la storiografia identifica con gli “anni del ritardo” rispetto al fenomeno della nascente regia teatrale. È prevista l’analisi di film tratti dai testi teatrali di Viviani (La tavola dei poveri, regia di A. Blasetti, 1932, e I dieci comandamenti, regia di M. Martone, 2000) e di spezzoni documentari inediti.
( testi)
TESTI E FILMOGRAFIA PER L’ESAME: 1) V. VENTURINI, RAFFAELE VIVIANI. LA COMPAGNIA, NAPOLI E L’EUROPA, ROMA, BULZONI, 2008 (ESCLUSO IL CAP. IV); 2) RAFFAELE VIVIANI, DALLA VITA ALLE SCENE. L’ALTRA BIOGRAFIA (1888-1947), A C. DI MARIA EMILIA NARDO, NAPOLI, ROGIOSI EDITORE, 2012 (HTTP://WWW.ROGIOSI.IT/) 3) F. ANGELINI, TEATRO E SPETTACOLO NEL PRIMO NOVECENTO, BARI-ROMA, LATERZA, 2009 (PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI). 4) LA TAVOLA DEI POVERI DI A. BLASETTI (FILM); 5) I DIECI COMANDAMENTI DI M. MARTONE (FILM). AVVERTENZE: - COPIA DEI FILM IN PROGRAMMA È A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DAMS, VIA OSTIENSE 139, PIANO -1.
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L-ART/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
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L-ART/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
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PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
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M-FIL/04
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTINO - (visualizza)
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20702662 -
TEORIE DELL'INTERMEDIALITÀ
(obiettivi)
ACQUISIRE CONOSCENZE SU CONCETTI TEORICI DI RECENTE FORTUNA IN ITALIA
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GAZZANO MARCO MARIA
( programma)
LINEE DI SVILUPPO TEORICO E STORIOGRAFICO, DAGLI ANNI TRENTA DEL NOVECENTO A OGGI, DI CONCETTI QUALI “INTERMEDIALITÀ”, “EXPANDED ARTS”, “ARTMIX”, “DRAMMATURGIA DELLE ARTI”. STUDIO DELLE RICADUTE “INTERMEDIALI” NELLE STORIE DEL CINEMA COME IN QUELLE DELLA COMUNICAZIONE E DEI NUOVI MEDIA AUDIOVISIVI. SONO PREVISTE “LEZIONI-INCONTRO” CON ARTISTI E CINEASTI ITALIANI ED ESTERI
( testi)
- 1 VOLUME A SCELTA TRA QUELLI CONSIGLIATI ALLA LISTA REPERIBILE ALLA VOCE “ATTIVITÀ DIDATTICA” NELLA PAGINA PERSONALE DEL DOCENTE SU WWW.DICOSPE.IT (HTTP://WWW.DICOSPE.COM/DEFAULT.ASP); - PAOLO BERTETTO, LA MACCHINA DEL CINEMA, LATERZA, BARI 2010 - MARCO MARIA GAZZANO, DISPENSE ONLINE (REPERIBILI SU HTTP://WWW.DICOSPE.COM/WINPUBBLICAZ.ASP?BASE=PUBBLICAZIONI&ID=113&IDDOCENTE=34); - UN ULTERIORE TESTO SARÀ INDICATO DAL DOCENTE ALL’INIZIO DEL CORSO
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703427 -
TEORIE E PRATICHE POST-COLONIALI DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
L’AFRICA IN ITALIA – MODI DI RAPPRESENTAZIONE, ATTORIALITÀ, AUTORI AFRODISCENDENTI. IL CORSO INTENDE PRESENTARE UN VENTAGLIO DI FILM ITALIANI CONTEMPORANEI CHE INSISTONO SULLA CONDIZIONE DEI MIGRANTI O RESIDENTI AFRICANI, ANALIZZANDOLI IN PROSPETTIVA POSTCOLONIALE.
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DE FRANCESCHI LEONARDO
( programma)
IL CORSO INTENDE PRESENTARE UN VENTAGLIO DI FILM ITALIANI CONTEMPORANEI CHE INSISTONO SULLA CONDIZIONE DEI MIGRANTI O RESIDENTI AFRICANI, ANALIZZANDOLI IN PROSPETTIVA POSTCOLONIALE.
( testi)
TESTI PER L'ESAME: L. DE FRANCESCHI, L’AFRICA IN ITALIA (IN CORSO DI PUBBLICAZIONE); DISPENSA A CURA DEL DOCENTE. FILMOGRAFIA: SOTTO LA CROCE DEL SUD (G. BRIGNONE, 1938), SENZA PIETÀ (A. LATTUADA, 1948), SEDUTO ALLA SUA DESTRA (V. ZURLINI, 1967), IL CORPO (L. SCATTINI, 1974), L’ALBERO DEI DESTINI SOSPESI (R. BENHADJ, 1997), IL SANGUE NON È ACQUA FRESCA (T. ESHETU, 1997), LETTERE DAL SAHARA (V. DE SETA, 2005), BIANCO E NERO (C. COMENCINI, 2007), LA GIUSTA DISTANZA (C. MAZZACURATI, 2007), COME UN UOMO SULLA TERRA (A. SEGRE, D. YIMER E R. BIADENE, 2008), GOOD MORNING AMAN (C. NOCE, 2009), TERRAFERMA (E. CRIALESE, 2011).
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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20703434 -
COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
(obiettivi)
IL CORSO ANALIZZA COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA, FORNENDO LE CATEGORIE ANALITICHE NECESSARIE PER ANALIZZARE I TESTI PUBBLICITARI E LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI POSSONO INFLUENZARE IL DISCORSO PUBBLICO. UN PARTICOLARE FOCUS DEL MODULO CONCERNE L’ANALISI E L’IMPATTO DELLE TECNICHE DI “CULTURE JAMMING”.
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TOTA ANNA LISA
( programma)
LA PUBBLICITÀ PUÒ ESSERE ANALIZZATA DA PROSPETTIVE TEORICHE DIVERSE: IN PRIMO LUOGO, COME MEZZO PER PERSUADERE I CONSUMATORI AD ACQUISTARE UN PRODOTTO E PER INTERVENIRE NEL PROCESSO DI PRODUZIONE DEI SIGNIFICATI CHE I CONSUMATORI CREERANNO QUANDO ACQUISTERANNO E CONSUMERANNO IL PRODOTTO STESSO. INOLTRE, LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA PERMETTE DI ANALIZZARE ANCHE ALTRE DIMENSIONI DELLA PUBBLICITÀ, COME AD ESEMPIO LA SUA INFLUENZA NELLA COSTRUZIONE PUBBLICA DEI VALORI SOCIALI E DEGLI STILI DI VITA. OPPURE SULLE MODALITÀ SECONDO LE QUALI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PUÒ INFLUIRE SULLE NOSTRE ASPETTATIVE, SUI NOSTRI SOGNI, SULLA NOSTRA CONOSCENZA DEL MONDO, SULLE NOSTRE IDENTITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE IN TERMINI DI GENERE, ETNIA, CLASSE SOCIALE E GENERAZIONE. IN TAL SENSO, LA PRIMA QUESTIONE CHE SI PONE È RELATIVA A QUANTO LA PUBBLICITÀ POSSA ESSERE “POTENTE”. IN ALTRI TERMINI, DOBBIAMO FARE RIFERIMENTO AD UNA TEORIA DELLA FRUIZIONE MEDIALE. IL CORSO È DIVISO IN TRE PARTI: 1) LA PRIMA PARTE CONCERNE I CONCETTI ANALITICI NECESSARI PER ANALIZZARE IL PROCESSO DI CODIFICA E DECODIFICA DI UN TESTO PUBBLICITARIO. 2) LA SECONDA PARTE CONCERNE L’ANALISI DI SPOT TELEVISIVI E PUBBLICITÀ SULLA STAMPA E SUL WEB. 3) LA TERZA RIGUARDA I MOVIMENTI ANTI-BRAND E LE TECNICHE CULTURALI DI SOVVERSIONE DEI SIGNIFICATI INSCRITTI NELLE PUBBLICITÀ, IL “CULTURE JAMMING”.
( testi)
TESTI PER L’ESAME:
a) La pubblicità, di Annamaria Testa, il Mulino, Bologna 2003. b) Inoltre tre testi a scelta fra i seguenti articoli (questi testi saranno messi a disposizione degli studenti nella versione inglese, ma sono quasi tutti disponibili anche tradotti in italiano): 1) Hall, Stuart. (1980). Encoding, Decoding. The Cultural Studies Reader. (1993). Simon During, ed., London: Routledge, 90-103. 2) Barthes, Roland. (1964). The Rhetoric of the Image. Image-Music-Text. (Translation 1977). S. Heath, ed. London: Fontana, 32-51. 3) Csikszentmihalyi, Mihaly. (1991). Design and Order in Everyday Life. Design Issues 8:1, 26-43. 4) Kopytoff, Ivor. (1986). The Cultural Biography of Things. Social Life of Things: Commodities in Cultural Perspective. Arjun Appadurai, ed. Cambridge University Press, 64-94. 5) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Modality: Designing Models of Reality. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 154-174. 6) Kress, Gunther & van Leewuen, Theo. (1996). Representation and Interaction: Designing the Position of the Viewer. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, 114-153. 7) Beasely, Ron & Danesi, Marcel. (2002). Creating Recognizability for the Product. Persuasive Signs: The Semiotics of Advertising. Berlin, New York: Mouton de Gruyter, 49-93.
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SPS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20703437 -
TEORIE DELL'IMMAGINE LM
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA LE PRINCIPALI PROSPETTIVE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI TRA STUDI DI CINEMA E TEORIE DELL’IMMAGINE.
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CAROCCI ENRICO
( programma)
DOPO AVER POSTO ALCUNE QUESTIONI CRUCIALI NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA TEORIA DELL’IMMAGINE, SI PRENDERANNO IN ESAME LE PRINCIPALI TEORIE SULL’EMOZIONE FILMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RELAZIONI TRA NARRAZIONE, STILE ED ESPERIENZA SPETTATORIALE.
( testi)
IL PROGRAMMA D’ESAME SARÀ COMUNICATO ALL’INIZIO DEL CORSO.
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LO STUDIO DEI PRINCIPALI PROBLEMI POSTI DALLA STORIOGRAFIA TEATRALE, RIGUARDANDO LE CULTURE TEATRALI DI VOLTA IN VOLTA ESAMINATE IN RELAZIONE AL LORO CONTESTO STORICO, AI MODI DI OPERARE CHE HANNO PRODOTTO E ALLE TRADIZIONI CHE HANNO CREATO.
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VENTURINI VALENTINA
( programma)
Oggetto specifico di indagine sarà il teatro dialettale “d’eccezione” (in particolare quello di Raffaele Viviani), tassello essenziale per osservare in maniera nuova quel momento della storia del teatro italiano che la storiografia identifica con gli “anni del ritardo” rispetto al fenomeno della nascente regia teatrale. È prevista l’analisi di film tratti dai testi teatrali di Viviani (La tavola dei poveri, regia di A. Blasetti, 1932, e I dieci comandamenti, regia di M. Martone, 2000) e di spezzoni documentari inediti.
( testi)
TESTI E FILMOGRAFIA PER L’ESAME: 1) V. VENTURINI, RAFFAELE VIVIANI. LA COMPAGNIA, NAPOLI E L’EUROPA, ROMA, BULZONI, 2008 (ESCLUSO IL CAP. IV); 2) RAFFAELE VIVIANI, DALLA VITA ALLE SCENE. L’ALTRA BIOGRAFIA (1888-1947), A C. DI MARIA EMILIA NARDO, NAPOLI, ROGIOSI EDITORE, 2012 (HTTP://WWW.ROGIOSI.IT/) 3) F. ANGELINI, TEATRO E SPETTACOLO NEL PRIMO NOVECENTO, BARI-ROMA, LATERZA, 2009 (PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI). 4) LA TAVOLA DEI POVERI DI A. BLASETTI (FILM); 5) I DIECI COMANDAMENTI DI M. MARTONE (FILM). AVVERTENZE: - COPIA DEI FILM IN PROGRAMMA È A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DAMS, VIA OSTIENSE 139, PIANO -1.
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L-ART/05
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Attività formative affini ed integrative
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20705087 -
ANALISI DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
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L-ART/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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ESTETICA MUSICALE
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È RIFLETTERE SULLE TRASFORMAZIONI DEGLI STATUTI ESTETICI DELLA “MUSICA D’ARTE” PREESISTENTE E SUSSEGUENTE ALLA SUA UTILIZZAZIONE NEL CINEMA.
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GUANTI GIOVANNI
( programma)
LA RIFLESSIONE SULLE PARTITURE COMPOSTE EX NOVO ESPRESSAMENTE PER IL CINEMA SI È SEMPRE ACCOMPAGNATA A QUELLA SULL’UTILIZZO CINEMATOGRAFICO DI MUSICHE NATE CON FINALITÀ ALTRE IN EPOCHE E CONTESTI ASSAI DIFFERENTI: MUSICHE CUI TALE ‘SRADICAMENTO’ HA CAUSATO TALVOLTA UNA BRUTALE ALIENAZIONE; TAL ALTRA, INVECE, UNA VERA E PROPRIA ‘RINASCITA’, CON L’ACQUISTO DI NUOVI SIGNIFICATI E PLATEE PIÙ AMPIE.
( testi)
KALINAK, KATHRYN, MUSICA DA FILM. UNA BREVE INTRODUZIONE, EDT, TORINO 2012. UN LIBRO A SCELTA TRA I SEGUENTI: CALABRETTO, ROBERTO, ANTONIONI E LA MUSICA, VENEZIA, MARSILIO 2012 DUPUIS, MAURICIO, JERRY GOLDSMITH E LA MUSICA NEL CINEMA AMERICANO, ROMA, ROBIN EDIZIONI 2012 MORELLI, GIOVANNI, PRIMA LA MUSICA, POI IL CINEMA. QUASI UNA SONATA: BRESSON, KUBRICK, FELLINI, GAÀL, VENEZIA, MARSILIO 2011
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L-ART/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
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NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
2070634 -
FORMAT E NARRAZIONI TELEVISIVE
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI RENDERE EVIDENTI LE PRINCIPALI REGOLE ATTRAVERSO CUI SI COSTRUISCONO LE NARRAZIONI IN TV, CON UN’ATTENTA ANALISI DELLE STRATEGIE DI ELABORAZIONE DEI FORMAT E DEI LORO ELEMENTI STRUTTURALI E DRAMMATURGICI.
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PERROTTA MARTA
( programma)
COME SI COSTRUISCE UN FORMAT TELEVISIVO? COME SI ANALIZZA UN PROGRAMMA REALIZZATO A PARTIRE DA UN FORMAT? CHE RAPPORTO C’È FRA FORMAT E GENERI TELEVISIVI? I FORMAT FUNZIONANO ANCHE PER LA SERIALITÀ TELEVISIVA? PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO SI GUARDANO GLI STESSI PROGRAMMI, DALLA RUOTA DELLA FORTUNA A X FACTOR? NEL CORSO SI AFFRONTERANNO QUESTI QUESITI, CON COSTANTE RIFERIMENTO ALLA PRODUZIONE TELEVISIVA INTERNAZIONALE E IL CONTATTO CON PROFESSIONISTI DEL SETTORE
( testi)
UN TESTO OBBLIGATORIO: PERROTTA M., IL FORMAT TELEVISIVO. CARATTERISTICHE, CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE, USI E ABUSI, URBINO, QUATTROVENTI, 2007
UN TESTO A SCELTA TRA: INNOCENTI, V., PERROTTA, M., FACTUAL, REALITY, MAKEOVER. LO SPETTACOLO DELLA TRASFORMAZIONE NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA, ROMA, BULZONI, 2013. FEYLES, G., LA TELEVISIONE SECONDO ARISTOTELE, ROMA, EDITORI RIUNITI, 2005 ; FIACCO, A., FARE TELEVISIONE : I FORMAT, ROMA-BARI, LATERZA, 2013 ;
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20709124 -
LA RIFLESSIONE ESTETICA: STORIA, PROBLEMI, CONFINI
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M-FIL/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA TRA - CARATTERIZZANTI 2 - (visualizza)
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20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI CRITICI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO E LE TRASFORMAZIONI DERIVANTI DALLA SEMPRE PIÙ STRETTA INTERAZIONE FRA IL SISTEMA POLITICO ED I SUOI ATTORI DA UN LATO E FRA SISTEMA DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE DALL’ALTRO.
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NOVELLI EDOARDO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO È DEDICATA ALLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI IN ATTO ALL’INTERNO DELLA SCENA PUBBLICA ED AI PIÙ RILEVANTI CONTRIBUTI TEORICI NEL CAMPO. NELLA SECONDA PARTE VERRANNO PRESI IN ESAMI I PRINCIPALI AMBITI DI TRASFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE POLITICA IN RELAZIONE ALLA RECENTE STORIA D’ITALIA. NELLA TERZA PARTE VERRÀ ANALIZZATO IL RUOLO SVOLTO DALLA TELEVISIONE NELL’AZIONE DI POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL CORSO PREVEDE LA VISIONE DI MATERIALI AUDIOVISIVI D’ARCHIVIO.
( testi)
EDOARDO NOVELLI, LA TURBOPOLITCA, MILANO, BUR-RIZZOLI, 2006; G. MAZZOLENI E A. SFARDINI, LA POLITICA POP, BOLOGNA, IL MULINO 2009; COMUNICAZIONE POLITICA, NUMERO MONOGRAFICO DEDICATO ALLA POPOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA, N. 2, 2013. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI IL PROGRAMMA D’ESAME POTRÀ SUBIRE DELLE VARIAZIONI CHE SARANNO COMUNICATE DAL DOCENTE.
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20709120 -
COMUNICAZIONE PUBBLICA
(obiettivi)
IL MODULO ANALIZZA COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE PUBBLICA, FORNENDO LE CATEGORIE ANALITICHE NECESSARIE PER ANALIZZARE LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI SI FORMA IL DISCORSO PUBBLICO.
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TOTA ANNA LISA
( programma)
NELLA PRIMA PARTE SI ANALIZZANO LE FORME DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA E LE MODALITÀ CON CUI LE DIVERSE ISTITUZIONI CLASSIFICANO, PENSANO E PARLANO ALL’INTERNO DELLO SPAZIO PUBBLICO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RUOLO SVOLTO DAI MEDIA. GLI ARGOMENTI TRATTATI RIGUARDANO: L’ARTICOLAZIONE DEL DISCORSO PUBBLICO NEI DIVERSI CONTESTI NAZIONALI, I PROCESSI DI FORMAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA, IL RAPPORTO CON I MEDIA E CON LE NUOVE TECNOLOGIE. LA SECONDA PARTE INVECE ANALIZZA IL RAPPORTO TRA MEDIA E COMUNICAZIONE PUBBLICA DEL PASSATO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE MODALITÀ CON CUI AD ESEMPIO IL CINEMA, IL TEATRO E I MUSEI CONTRIBUISCONO A PRODURRE CONOSCENZA PUBBLICA DEL PASSATO. COME CAMBIA LA NARRAZIONE DELL’OLOCAUSTO NEI FILM O IN UN FUMETTO COME QUELLO DI ART SPIEGELMAN? PUÒ UNA CANZONE COME QUELLA DI JOAN BAEZ SU NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI CAMBIARE IL DESTINO DI UNA MEMORIA COLLETTIVA? IN CHE MODO UNO SPETTACOLO TEATRALE SUL CASO DI USTICA PUÒ CONTRIBUIRE ALLA CONOSCENZA PUBBLICA DI QUELL’EVENTO? COSA CI POSSONO INSEGNARE SULL’11 SETTEMBRE UNA SERIE DI CORTOMETRAGGI AD ESSO DEDICATI? QUESTI SONO ALCUNI INTERROGATIVI SU CUI IL CORSO INVITA A RIFLETTERE.
( testi)
1) RAMPAZI, MARITA E ANNA LISA TOTA (A CURA DI), 2007, LA MEMORIA PUBBLICA. TRAUMA CULTURALE, NUOVI CONFINI E IDENTITÀ NAZIONALI, NOVARA, UTET.
2) TOTA, ANNA LISA, 2003, LA CITTÀ FERITA. MEMORIA E COMUNICAZIONE PUBBLICA DELLA STRAGE DI BOLOGNA, 2 AGOSTO 1980, BOLOGNA, IL MULINO. 3) INOLTRE IL SEGUENTE ARTICOLO (CHE SARÀ DISPONIBILI PER GLI STUDENTI IN PDF SUL SITO DELLA DOCENTE): IL VIETNAM VETERANS MEMORIAL: LA COMMEMORAZIONE DI UN PASSATO DIFFICILE DI ROBIN WAGNER-PACIFICI E BARRY SCHWARTZ (TRAD. IT.) IN ANNA LISA TOTA (A CURA DI), 2001, LA MEMORIA CONTESA. STUDI SULLA COMUNICAZIONE SOCIALE DEL PASSATO, MILANO, FRANCO ANGELI PP. 109-148
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico OBB. - CARATTERIZZANTI - (visualizza)
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