21201733-1 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1 – LA VALUTAZIONE FINANZIARIA: METODI E MODELLI Le categorie del valore e del rischio. I metodi della valutazione finanziaria. Il metodo dell’equivalente certo scontato. Modelli per l’equivalente certo scontato. Il problema della scelta tra alternative rischiose. Teoria dell’utilità attesa. Option pricing theory. Il metodo dell’attualizzazione aggiustata per il rischio. Modelli per l’attualizzazione aggiustata per il rischio. Metodi misti.
2 – LA GESTIONE DEL RISCHIO: CRITERI E REGOLE Schema formale. Fonti e forme di rischio. Rischio di mercato e rischio di credito. Modelli stocastici per il rischio di mercato: rischi azionario e valutario (richiami), il rischio di tasso di interesse. La gestione e il controllo del rischio di tasso di interesse. La teoria dell’immunizzazione semi-deterministica. La teoria dell’immunizzazione stocastica e la logica dell’hedging. Le misure di massima perdita potenziale (VAR, Risk Capital). Vigilanza e cultura del rischio: Basilea 2 e Solvency 2.
( testi)
Materiale didattico a cura del docente.
Exposure Draft del “Conceptual Framework dei Principi Italiani di Valutazione” (PIV), (disponibile su http://www.fondazioneoiv.it/).
Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. II”, Il Mulino, Bologna, 2005 (Parte I e paragrafi 13.3 e 13.4).
G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. III”, Il Mulino, Bologna, 2006 (paragrafi 5, 6, 7 e 8).
G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, C. Mottura, “Un corso sul controllo del rischio di tasso di interesse”, Il Mulino, Bologna, 1993.
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SECS-S/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201733-3 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1 – LA VALUTAZIONE FINANZIARIA: METODI E MODELLI Le categorie del valore e del rischio. I metodi della valutazione finanziaria. Il metodo dell’equivalente certo scontato. Modelli per l’equivalente certo scontato. Il problema della scelta tra alternative rischiose. Teoria dell’utilità attesa. Option pricing theory. Il metodo dell’attualizzazione aggiustata per il rischio. Modelli per l’attualizzazione aggiustata per il rischio. Metodi misti.
2 – LA GESTIONE DEL RISCHIO: CRITERI E REGOLE Schema formale. Fonti e forme di rischio. Rischio di mercato e rischio di credito. Modelli stocastici per il rischio di mercato: rischi azionario e valutario (richiami), il rischio di tasso di interesse. La gestione e il controllo del rischio di tasso di interesse. La teoria dell’immunizzazione semi-deterministica. La teoria dell’immunizzazione stocastica e la logica dell’hedging. Le misure di massima perdita potenziale (VAR, Risk Capital). Vigilanza e cultura del rischio: Basilea 2 e Solvency 2.
( testi)
Materiale didattico a cura del docente.
Exposure Draft del “Conceptual Framework dei Principi Italiani di Valutazione” (PIV), (disponibile su http://www.fondazioneoiv.it/).
Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. II”, Il Mulino, Bologna, 2005 (Parte I e paragrafi 13.3 e 13.4).
G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. III”, Il Mulino, Bologna, 2006 (paragrafi 5, 6, 7 e 8).
G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, C. Mottura, “Un corso sul controllo del rischio di tasso di interesse”, Il Mulino, Bologna, 1993.
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SECS-S/06
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico 2 ANNO LM-16 - UN ESAME A SCELTA TRA: - (visualizza)
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21201477 -
RISK AND ACCOUNTING
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Venuti Marco
( programma)
I rischi dell’impresa: operativi, finanziari e altre tipologie Risk exposure e risk disclosure L’informativa di bilancio sui rischi: dai local GAAP agli IAS/IFRS Il nuovo bilancio codicistico Il bilancio IAS/IFRS Substance over form Fair Value (e sua applicazione alla valutazione di attività e passività) Cenni alla struttura del bilancio delle imprese industriali, bancarie e assicurative (IAS 1 e provvedimenti Banca d’Italia e Isvap). Cenni ai criteri di valutazione e sulle riserve tecniche e matematiche Financial Instruments e relativi profili di rischio (IAS 32, 39, IFRS 7) Recognition and measurement Fair Value Option Impairment and Financial Derivatives Hedge Accounting (cash flow hedge e fair value hedge)derecognition L’ informativa in bilancio sul rischio e sulle modalità di copertura Financial Instruments nell’IFRS 9 I rischi derivanti da alcune operazioni finanziarie (securitization, forfaiting, factoring, leasing) Il business and strategic risk e la pianificazione societaria Il sistema di controllo interno e il rischio operativo Control and Risk Self Assessment e il caso Telecom Il rischio insito nel procedimento di consolidamento. Il caso delle società veicolo. I rischi derivanti dalle operazioni con parti correlate Temi scelti. Analisi di bilanci di imprese industriali, bancarie e assicurative.
( testi)
1) Materiale didattico disponibile su internet e distribuito in aula 2) Testi e altro materiale indicati nel corso delle lezioni. Testi consultabili: 1) S. Beretta, Valutazione dei rischi e controllo interno; 2) Chorafs D.N., IFRS, Fair Value and Corporate Governance. The Impact on Budgets, Balance Sheets and Management Accounts, Elsevier, Oxford, 2006; 3) Pucci S., L’iscrizione nel bilancio delle società quotate delle operazioni di copertura del rischio finanziario, Giappichelli, Torino, 2010; 4) M. Tutino-M. Venuti, Fair value accounting e strumenti finanziari, Cedam, 2016.
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201489 -
ECONOMIA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE E DELLA PREVIDENZA
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RICCI ORNELLA
( programma)
I contenuti essenziali del corso sono i seguenti: • Il ruolo delle imprese di assicurazione nel sistema finanziario: gestione dei rischi puri e principio mutualistico; • La regolamentazione dell’attività assicurativa: accesso al mercato e vigilanza IVASS; • I prodotti assicurativi ramo vita: prodotti di puro rischio, rivalutabili, index e unit linked; • I prodotti assicurativi ramo danni; • I fondamenti economici delle imprese di assicurazione: gestione tecnica e gestione patrimoniale-finanziaria; • Le condizioni di equilibrio reddituale, finanziario e patrimoniale delle imprese di assicurazione; • La disciplina del margine di solvibilità: da Solvency 1 a Solvency 2; • Profili evolutivi del mercato assicurativo: prodotti e canali distributivi innovativi; • Rapporti tra banche e imprese di assicurazioni; • Il sistema pensionistico in Italia e il fabbisogno di previdenza integrativa; • La riforma della previdenza complementare; • Le forme pensionistiche complementari.
( testi)
Il programma per gli studenti non frequentanti è il seguente: Porzio, Previati, Cocozza, Miani, Pisani (2011) Economia delle imprese assicurative, McGraw-Hill, Milano, capitoli 1-13 Si richiede anche la lettura di: Miani S. (a cura di) (2006) I prodotti assicurativi, Giappichelli Editore, Torino, capitolo 2
Per gli studenti frequentanti, si veda il file “Programma dettagliato delle lezioni” (disponibile alla pagina web del corso) con il calendario e l’indicazione dei materiali per la preparazione dell’esame (il calendario messo a disposizione all’inizio del corso è da considerarsi provvisorio e può essere oggetto di modifica. Consultare sempre la pagina docente per eventuali aggiornamenti).
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101447 -
ECONOMIA POLITICA DELLA PREVIDENZA
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Erogato presso
20101447 ECONOMIA POLITICA DELLA PREVIDENZA in SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (DM 270) L-14 N0 GINEBRI SERGIO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI. NELLA PRIMA, DI CARATTERE INTRODUTTIVO, SI RIPERCORRE LA STORIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE E SI OFFRE UNA BREVE RASSEGNA DELLE TEORIE POLITICHE, SOCIOLOGICHE ED ECONOMICHE CHE ANALIZZANO LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA SOCIALE. SUCCESSIVAMENTE, SI PRESENTANO I CARATTERI PRINCIPALI DI UN SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE NELLE SUE DIFFERENTI VARIANTI E POI SI ANALIZZANO LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ITALIANO E LE MODALITÀ DELLA SUA TRASFORMAZIONE NELL’ARCO DI VENTI ANNI.
LA SECONDA PARTE HA UN APPROCCIO PIÙ ANALITICO E TEMATICO. VENGONO PRESENTATI I MODELLI ECONOMICI CHE HANNO ANALIZZATO ALCUNE DELLE QUESTIONI PIÙ RILEVANTI RIGUARDANTI I SISTEMI DI PREVIDENZA SOCIALE. IN PARTICOLARE, VENGONO AFFRONTATI I SEGUENTI TEMI: SISTEMA PENSIONISTICO E DECISIONI INDIVIDUALI DI PENSIONAMENTO, PREVIDENZA SOCIALE E DISTRIBUZIONE DEL RISCHIO MACROECONOMICO TRA LE GENERAZIONI, RENDIMENTO DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE NEI SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE, ANALISI ECONOMICA DEGLI EQUILIBRI POLITICI CHE SOSTENGONO LA PREVIDENZA SOCIALE.
Obiettivi: IL CORSO SI CONCENTRA SULLA OFFERTA DI SERVIZI DI ASSICURAZIONE SULLA VECCHIAIA DA PARTE DEL SETTORE PUBBLICO. IN PARTICOLARE, VENGONO PRIMA PRESENTATE LE RAGIONI ECONOMICHE CHE GIUSTIFICANO LA PREVIDENZA SOCIALE, POI VENGONO ANALIZZATE LE DIVERSE VARIANTI CHE UN SISTEMA PREVIDENZIALE PUÒ ASSUMERE E LE LORO CONSEGUENZE SUL BENESSERE COLLETTIVO, INFINE SI RICOSTRUISCONO LE POLITICHE PENSIONISTICHE NAZIONALI.
( testi)
B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA. SECONDA EDIZIONE; MILANO: MCGRAW HILL; 2013. CAPITOLI 9, 10, 20. NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE; OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS; 2012. CAPITOLI 3, 4, 7. PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE. SESTA EDIZIONE; BOLOGNA: IL MULINO; 2012. CAPITOLI 1 E 8. MAURIZIO FERRERA, VALERIA FARGION, MATTEO JESSOULA, ALLE RADICI DEL WELFARE ALL'ITALIANA. ORIGINI E FUTURO DI UN MODELLO SOCIALE SQUILIBRATO; VENEZIA: MARSILIO EDITORI. CAPITOLI 1, 2, 3, 5.
ALTRO MATERIALE VERRÀ INDICATO NEL CORSO DELLE LEZIONI.
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Erogato presso
20101447 ECONOMIA POLITICA DELLA PREVIDENZA in SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (DM 270) L-14 N0 GINEBRI SERGIO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI. NELLA PRIMA, DI CARATTERE INTRODUTTIVO, SI RIPERCORRE LA STORIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE E SI OFFRE UNA BREVE RASSEGNA DELLE TEORIE POLITICHE, SOCIOLOGICHE ED ECONOMICHE CHE ANALIZZANO LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA SOCIALE. SUCCESSIVAMENTE, SI PRESENTANO I CARATTERI PRINCIPALI DI UN SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE NELLE SUE DIFFERENTI VARIANTI E POI SI ANALIZZANO LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ITALIANO E LE MODALITÀ DELLA SUA TRASFORMAZIONE NELL’ARCO DI VENTI ANNI.
LA SECONDA PARTE HA UN APPROCCIO PIÙ ANALITICO E TEMATICO. VENGONO PRESENTATI I MODELLI ECONOMICI CHE HANNO ANALIZZATO ALCUNE DELLE QUESTIONI PIÙ RILEVANTI RIGUARDANTI I SISTEMI DI PREVIDENZA SOCIALE. IN PARTICOLARE, VENGONO AFFRONTATI I SEGUENTI TEMI: SISTEMA PENSIONISTICO E DECISIONI INDIVIDUALI DI PENSIONAMENTO, PREVIDENZA SOCIALE E DISTRIBUZIONE DEL RISCHIO MACROECONOMICO TRA LE GENERAZIONI, RENDIMENTO DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE NEI SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE, ANALISI ECONOMICA DEGLI EQUILIBRI POLITICI CHE SOSTENGONO LA PREVIDENZA SOCIALE.
Obiettivi: IL CORSO SI CONCENTRA SULLA OFFERTA DI SERVIZI DI ASSICURAZIONE SULLA VECCHIAIA DA PARTE DEL SETTORE PUBBLICO. IN PARTICOLARE, VENGONO PRIMA PRESENTATE LE RAGIONI ECONOMICHE CHE GIUSTIFICANO LA PREVIDENZA SOCIALE, POI VENGONO ANALIZZATE LE DIVERSE VARIANTI CHE UN SISTEMA PREVIDENZIALE PUÒ ASSUMERE E LE LORO CONSEGUENZE SUL BENESSERE COLLETTIVO, INFINE SI RICOSTRUISCONO LE POLITICHE PENSIONISTICHE NAZIONALI.
( testi)
B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA. SECONDA EDIZIONE; MILANO: MCGRAW HILL; 2013. CAPITOLI 9, 10, 20. NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE; OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS; 2012. CAPITOLI 3, 4, 7. PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE. SESTA EDIZIONE; BOLOGNA: IL MULINO; 2012. CAPITOLI 1 E 8. MAURIZIO FERRERA, VALERIA FARGION, MATTEO JESSOULA, ALLE RADICI DEL WELFARE ALL'ITALIANA. ORIGINI E FUTURO DI UN MODELLO SOCIALE SQUILIBRATO; VENEZIA: MARSILIO EDITORI. CAPITOLI 1, 2, 3, 5.
ALTRO MATERIALE VERRÀ INDICATO NEL CORSO DELLE LEZIONI.
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SECS-P/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201718 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
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21201718-1 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
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SECS-P/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201718-2 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201729 -
FINANZA MATEMATICA
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
-La completezza e l’incompletezza dei mercati -Le assunzioni sottostanti il modello di Black-Scholes-Merton ed i modelli di valutazione alternativi ad esso -Le tecniche di arbitraggio e di hedging -Le Lettere Greche -Valore a Rischio e sue generalizzazioni -Volatility smiles -I derivati assicurativi -Risk management nei mercati dell’energia -I derivati atmosferici -I contratti swaps -I derivati sui tassi d’interesse (modelli standard, modelli del tasso a breve, modelli avanzati) -Opzioni Reali -Opzioni Esotiche -Derivati creditizi
( testi)
HULL Opzioni , Futures e altri derivati. Ediz. Mylab. 2018
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SECS-S/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201735 -
FINANZA DELL'ASSICURAZIONE E DEI FONDI PENSIONE
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
OPERAZIONI FINANZIARIE ALEATORIE E OPERAZIONI ASSICURATIVE Il criterio della speranza matematica. La funzione di utilità. Il criterio dell’utilità attesa.
MODELLO PROBABILISTICO ELEMENTARE PER LE ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA La durata aleatoria di vita di un individuo. Tavole di sopravvivenza.
TRADIZIONALI FORME ASSICURATIVE SULLA DURATA DI VITA Due modelli assicurativi elementari. Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte. Assicurazioni miste. Premio unico e premi periodici. Premi naturali.
RISERVE MATEMATICHE La riserva matematica pura. Riserva prospettiva. Riserva retrospettiva. Relazioni tra riserva prospettiva e riserva retrospettiva. Premi naturali e riserva retrospettiva. Segno e andamento della riserva matematica Formule ricorrenti. Rischio e risparmio. Formula di Homans. Utile atteso.
CONDIZIONI DI TARIFFA Caricamenti e premi di tariffa. Riserve per caricamenti e riserva completa. Controassicurazioni.
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ASSICURAZIONI SOCIALI Architettura previdenziale. Contributi e benefici. Modalità di finanziamento del sistema. Modalità di calcolo delle prestazioni. Rischi demografici. Sostenibilità del sistema. Principi di calcolo dei contributi Modalità attuative della previdenza complementare Modelli di gestione di un fondo pensione I.V.S. Traiettorie Individuali Esatte (T.I.E.)
( testi)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002
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SECS-S/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201736 -
FINANZA QUANTITATIVA E DERIVATI
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire i fondamenti per la valutazione dei contratti derivati e per l’analisi di problemi di finanza quantitativa.
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GHENO ANDREA
( programma)
Introduzione. Funzionamento dei mercati dei futures. Strategie di copertura mediante futures. Tassi d’interesse. Determinazione dei prezzi forward e dei prezzi futures. Futures su tassi d’interesse. Swaps. Cartolarizzazioni e crisi creditizia del 2007. OIS discounting, CVA e DVA, costo della provvista. Funzionamento dei mercati delle opzioni. Proprietà fondamentali delle opzioni su azioni. Strategie operative mediante opzioni. Alberi binomiali. Processi di Wiener e lemma di Itô. Modello Black-Scholes-Merton. Stock options per impiegati e dirigenti. Opzioni su indici azionari e valute. Opzioni su futures. Lettere greche. Volatility smiles. Procedure numeriche. Valore a rischio. Stima di volatilità e correlazioni. Rischio di credito. Derivati creditizi. Opzioni esotiche. Ulteriori elementi su modelli e procedure numeriche. Martingale e misure di probabilità. Derivati su tassi d’interesse: modelli standard. Aggiustamenti per la convessità, il timing e i quantos. Derivati su tassi d’interesse: modelli del tasso a breve. Derivati su tassi d’interesse: modelli HJM e LMM. Ulteriori elementi sugli swaps. Derivati energetici, atmosferici e assicurativi. Opzioni reali.
( testi)
Hull, J., Options, Futures, and Other Derivatives
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SECS-S/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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