Gruppo opzionale:
GESTIONALE Orientamento unico OBBLIGATORI - (visualizza)
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20801785 -
CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20802023 -
IDENTIFICAZIONE E FUSIONE SENSORIALE
(obiettivi)
ILLUSTRARE I METODI DI IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E FUSIONE SENSORIALE A PARTIRE DAI DATI SPERIMENTALI. FAMIGLIA DI MODELLI ARX E ARMAX. INTRODURRE I METODI A MINIMIZZAZIONE DELL'ERRORE DI PREDIZIONE: IL METODO DEI MINIMI QUADRATI; IL METODO DEI MINIMI QUADRATI RICORSIVI, IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA. ILLUSTRARE I METODI DI IDENTIFICAZIONE PER PROCESSI CON MODELLO INCERTO E/O SOLO PARZIALMENTE NOTO: FILTRI DI BAYES (FILTRO DI KALMAN, FILTRO DI KALMAN UNSCENTED, FILTRI PARTICLE). INTRODURRE TECNICHE AVANZATE DI IDENTIFICAZIONE E FUSIONE SENSORIALE.
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PASCUCCI FEDERICA
( programma)
1. DAI DATI AL MODELLO: PROBLEMI E METODI 2. MODELLI DINAMICI DI PROCESSI STAZIONARI, ANALISI SPETTRALE E PREDIZIONE: MODELLI INGRESSO/USCITA PER SERIE TEMPORALI E RELAZIONI CAUSA/EFFETTO (MODELLI AR, MA, ARMA, ARX, ARMAX,). 3. IDENTIFICAZIONE DI MODELLI INGRESSO- USCITA PROBLEMI E TECNICHE DI STIMA. IDENTIFICAZIONE A PARTIRE DA PROVE SPERIMENTALI SEMPLICI. IDENTIFICAZIONE A MINIMI QUADRATI E A MASSIMA VEROSIMIGLIANZA. IDENTIFICAZIONE DI MODELLI AR, MA, ARMA, ARMAX. SCELTA DELLA COMPLESSITÀ (CRITERI FPE, AIC, MDL). EQUAZIONI DI YULE-WALKER E ALGORITMO DI DURBIN-LEVINSON. S 4. ARCHITETTURE PER LA FUSIONE SENSORIALE: MODELLO JDL
( testi)
T. SÖDERSTRÖM, P. STOICA: SYSTEM IDENTIFICATION, PRENTICE HALL, 1989. L. LJUNG: SYSTEM IDENTIFICATION: THEORY FOR THE USER, PRENTICE HALL, 1999. R. GUIDORZI: MULTIVARIABLE SYSTEM IDENTIFICATION, BONONIA UNIVERSITY PRESS, BOLOGNA, 2003. S. BITTANTI: IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E CONTROLLO ADATTATIVO, PITAGORA EDITRICE BOLOGNA, 2000.
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ING-INF/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
GESTIONALE Orientamento unico TRE DI CURRICULUM G - (visualizza)
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20801788 -
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE DEL LINGUAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO CON IL QUALE SI ESPRIMONO LE TRASFORMAZIONI INTERNE AL SISTEMA AZIENDA E I SUOI INTERSCAMBI CON L’AMBIENTE ESTERNO, SVILUPPARE CAPACITÀ DI VALUTAZIONE ECONOMICO E FINANZIARIA DELLE OPERAZIONI AZIENDALI A SUPPORTO DELLE DECISIONI, FAR COMPRENDERE LE RELAZIONI TRA STRUTTURE DELL’ORGANIZZAZIONE, DETERMINANTI DEI RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI E SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE
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DE LUCA TECLA
( programma)
ANALISI STRATEGICA DELLE DECISIONI AZIENDALI STRATEGIA D€™IMPRESA E STRUMENTI DELL€™ANALISI STRATEGICA: DALLA STRATEGIA ALLA CREAZIONE DI VALORE; L€™ANALISI DI SETTORE; FATTORI CHE NE DETERMINANO LA REDDITIVITà – DOMANDA E COMPETIZZIONE; FORME DI MERCATO – MONOPOLIO, OLIGOPOLIO, CONCORRENZA PERFETTTA; STRATEGIE DI BUSINESS NEI DIVERSI CONTESTI. ANALISI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO: TIPOLOGIE DI VANTAGGIO COMPETITIVO: COSTO E DIFFERENZIAZIONE; IL VANTAGGIO DI COSTO – CATENA DEL VALORE E ANALISI DEI COSTI; IL VANTAGGIO DELLA DIFFERRENZIAZIONE; STRATEGIE DI GRUPPO: INTEGRAZIONE VERTICALE E DIVERSIFICAZIONE.
IL BILANCIO AZIENDALE IL MODELLO FLUSSI-LIVELLI PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLA DINAMICA D€™IMPRESA. I DIRITTI RESIDUALI DEI PROPRIETARI DELL€™IMPRESA SULLA RICCHEZZA PRODOTTA: IL PRINCIPIO DEL DUPLICE ASPETTO E L€™ANALISI DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI DI RISORSE GLI OBIETTIVI ED I LIMITI CONOSCITIVI DELLA CONTABILITà : I PRINCIPI CONTABILI LO STATO PATRIMONIALE E IL CONTO ECONOMICO: ATTIVITà IMMOBILIZZATE E AMMORTAMENTO, CAPITALE CIRCOLANTE NETTO. IL RENDICONTO FINANZIARIO E L€™ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA: LA DERIVAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA. INDICATORI DI REDDITIVITA' E LEVA FINANZIARIA
( testi)
GRANT R.M., L€™ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI; IL MULINO. R.ANTHONY, D. MACRì, L. PEARLMAN. IL BILANCIO. ANALISI ECONOMICHE PER LE DECISIONI E LA COMUNICAZIONE DELLA PERFORMANCE. MCGRAW-HILL – QUAARTA EDIZIONE
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ING-IND/35
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801966 -
GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE GLI ELEMENTI METODOLOGICI DI BASE NECESSARI AD EFFETTUARE LA PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE ED IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE NEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SISTEMI PRODUTTIVI DI TIPO MANIFATTURIERO. VENGONO PRESENTATE LE TECNICHE IMPIEGATE PER GESTIRE LA PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E LA PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER) ANALIZZANDO LE DIFFERENZE CONCETTUALI TRA SISTEMI PUSH E PULL. LA TRATTAZIONE SI FONDA SULLA CLASSICA ARTICOLAZIONE GERARCHICA CONSISTENTE IN PIANIFICAZIONE AGGREGATA E DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, REDAZIONE DEL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE, PROGRAMMAZIONE DI MEDIO PERIODO E PIANIFICAZIONE DEI FABBISOGNI (METODI MRP E CRP), PROGRAMMAZIONE OPERATIVA. SONO PRESENTATE INOLTRE LE METODOLOGIE PER EFFETTUARE LA PREVISIONE DELLA DOMANDA, E VENGONO DISCUSSE LE TECNICHE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI PULL QUALI JUST IN TIME E LEAN MANUFACTURING. PER SVILUPPARE UNA MAGGIORE PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI VENGONO ANCHE ANALIZZATE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE LEGATE ALLA STIMA DELLE PRESTAZIONI DEI SISTEMI PRODUTTIVI APPROFONDENDO I LEGAMI TRA WORK IN PROCESS, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO IN RELAZIONE ALLE DECISIONI OPERATIVE QUALI IL DIMENSIONAMENTO DEI LOTTI DI PRODUZIONE IN CONTESTI MANIFATTURIERI REALI CARATTERIZZATI DALLA PRESENZA DI VARIABILITÀ ALEATORIA. INFINE LE DECISIONI LEGATE ALLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE VENGONO MESSE IN RELAZIONE CON LE DECISIONI STRATEGICHE AZIENDALI, CON LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, CON LA GESTIONE DELLE SCORTE E DELLA SUPPLY CHAIN IN MANIERA DA FORNIRE UN VISIONE INTEGRATA DELLA PROBLEMATICHE COINVOLTE.
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CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
CONCETTI INTRODUTTIVI DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI E DEI SISTEMI DI PRODUZIONE IL SISTEMA AZIENDA: STRUTTURA, OBIETTIVI, FUNZIONI AZIENDALI, LE TIPOLOGIE DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. RAPPRESENTAZIONE E MAPPATURA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE. LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. LEGAMI TRA WIP, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO, LA LEGGE DI LITTLE E L’INFLUENZA DELLA VARIABILITÀ.
LA PREVISIONE DELLA DOMANDA GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA DOMANDA E LA SUA VARIABILITÀ (FLUTTUAZIONI RANDOM, TREND, STAGIONALITÀ E CICLICITÀ). TECNICHE PREVISIONALI QUALITATIVE E QUANTITATIVE. METODI CAUSALI BASATI SU REGRESSIONE LINEARE. METODI BASATI SU SERIE STORICHE (MEDIA MOBILE, MEDIA MOBILE PESATA, MEDIA CON SMORZAMENTO ESPONENZIALE CON E SENZA TREND). METODI DI STIMA DELLA DOMANDA STAGIONALE. CRITERI DI STIMA DEGLI ERRORI DI PREVISIONE (CFE, MAPE, MAD, TS). LA PREVISIONE DI DOMANDA PER I NUOVI PRODOTTO (STIME DELLA DIMENSIONE DEL MERCATO E MODELLO DI BASS).
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ANALISI P-TIME E D-TIME, LOGICHE DI GESTIONE PUSH E PULL. PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER). GERARCHIA DELLE FASI DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO E LE LORO INTERAZIONI CON LE DECISIONI STRATEGICHE E LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA. RICHIAMI DI GESTIONE DELLE SCORTE FUNZIONE E CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE. I COSTI RILEVANTI NELLA GESTIONE DELLE SCORTE. I MATERIALI A DOMANDA DIPENDENTE E INDIPENDENTE. LA GESTIONE DEI MATERIALI A DOMANDA INDIPENDENTE: LOTTO ECONOMICO CON CONSEGNE ISTANTANEE E GRADUALI, LOTTO ECONOMICO CON SCONTI QUANTITÀ, LA GESTIONE A LIVELLO DI RIORDINO E A CICLO DI RIORDINO. LA GESTIONE DEGLI ARTICOLI A FORTE MOVIMENTAZIONE (COPERTURA TOTALE E COPERTURA LIBERA). CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SCORTA DI SICUREZZA (RICERCA DELL’OTTIMO ECONOMICO E VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO). I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE DELLE SCORTE. LA GESTIONE A FABBISOGNO ,LOT BY LOT E LOTTO ECONOMICO DINAMICO. DECISIONI DI APPROVVIGIONAMENTO SUL SINGOLO PERIODO (NEWSBOY MODEL). L’ANALISI ABC, LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI MAGAZZINI (INDICE DI ROTAZIONE, PERIODO DI COPERTURA, INDICI DI EFFICIENZA DEL SERVIZIO).
CENNI AL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT STRUTTURA E FINALITÀ DELLA SUPPLY CHAIN. CENNI ALLA PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA FISICA DEL SUPPLY NETWORK. LA GESTIONE DEI MATERIALI NEI SUPPLY NETWORK (GESTIONE SCORTE IN CONTESTI MULTIECHELON, DISTRIBUTIONS REQUIREMENT PLANNING). IL COORDINAMENTO DEI PARTECIPANTI ALLA SC ED IL RUOLO DELLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. EFFETTO BULLWHIP.
CENNI AI SISTEMI INFORMATIVI ERP
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
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6
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ING-INF/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802073 -
OTTIMIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
FORNIRE UN COMPENDIO DI TECNICHE, METODI, MODELLI E APPROCCI PER IL DECISION MAKING NEL SETTORE PUBBLICO. IL CORSO PARTIRÀ DA UN INSIEME DI CASI DI STUDIO, VARIABILI DI ANNO IN ANNO, RIGUARDANTI IL PROGETTO E LA GESTIONE OPERATIVA DI SERVIZI PUBBLICI PER SVILUPPARE MODELLI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE ADEGUATI ALLA LORO RISOLUZIONE, TENENDO PRESENTI LE PROBLEMATICHE ETICHE E POLITICHE CHE DISTINGUONO IL SETTORE PUBBLICO DA QUELLO PRIVATO. A VALLE DEL CORSO I RISULTATI ATTESI SONO LA CAPACITÀ, DA PARTE DELLO STUDENTE, DI ANALIZZARE, FORMALIZZARE E RISOLVERE TIPICI PROBLEMI INERENTI LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE OPERATIVA DI SERVIZI: DI TRASPORTO PUBBLICO (URBANO, FERROVIARIO, AEREO), DI PREVENZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE (POLIZIA, VIGILI DEL FUOCO, PRONTO SOCCORSO), PER L’ASSISTENZA SANITARIA, PER LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI BENI (ACQUA, ENERGIA), PER LA CONSERVAZIONE DI BENI (CULTURALI E AMBIENTALI), PER L’ORGANIZZAZIONE DI GRANDI EVENTI (SPORTIVI, ELEZIONI).
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D'ARIANO ANDREA
( programma)
1. INTRODUZIONE A PROCESSI DECISIONALI MULTI-CRITERIO NELLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI 2. OTTIMIZZAZIONE NELLA PIANIFICAZIONE E SCHEDULAZIONE DI PROGETTI 3. PROGRAMMAZIONE DISGIUNTIVA: MODELLI DI SCHEDULING E ROUTING, ALGORITMI (META)EURISTICI / ESATTI 4. SISTEMI DI PRENOTAZIONE, SCHEDULING DI INTERVALLI 5. TIMETABLING CON VINCOLI SU OPERATORI O STRUMENTAZIONE 6. SCHEDULING AND TIMETABLING IN TORNEI SPORTIVI 7. SCHEDULING DI PROGRAMMI TELEVISIVI 9. SISTEMI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER LA DIREZIONE DELLE OPERAZIONI IN TEMPO REALE 8. PROBLEMI DI TRASPORTO: COORDINAMENTO, SCHEDULING E ROUTING DI NAVI/AEREI/TRENI 10. SCHEDULING DELLA FORZA LAVORO: SCHEDULING DEI GIORNI LIBERI, TURNI, CYCLIC STAFFING 11. SCHEDULING DEL PERSONALE AEREO 12. PROBLEMI DI LOCALIZZAZIONE DISCRETA 13. GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA E DELL’ARIA 14. ASSISTENZA SANITARIA
( testi)
Michael L. Pinedo (Author) “Planning and Scheduling in Manufacturing and Services”, Springer Series in Operations Research, Edizione 2005 S.M. Pollock, M.H. Rothkopf, A. Barnett (Editors), “Operations Research and the Public Sector”, Handbooks in Operations Research and Management Science, Volume 6, Edizione 1994 MATERIALE DISPONIBILE SULLA PAGINA MOODLE DEL CORSO, INCLUSE DISPENSE DEL DOCENTE, SLIDES DELLE LEZIONI E ARTICOLI SCIENTIFICI SOFTWARE DI OTTIMIZZAZIONE & TUTORIALS DISPONIBILI SULLA PAGINA MOODLE DEL CORSO
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MAT/09
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Attività formative affini ed integrative
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