Insegnamento
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Attività
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Lingua
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20802135 -
MACROECONOMIA
(obiettivi)
Analizzare alcune tematiche avanzate di economia industriale con particolare riferimento alla struttura dell'economia italiana, alla competitività dell'Italia nel contesto dell'Unione Europea e dei mercati globali e ai relativi interventi di politica economica su scala regionale, nazionale ed europea.
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SCARLATO MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE: IMPRESA E MERCATI CONCORRENZA PERFETTA E MERCATI IMPERFETTAMENTE CONCORRENZIALI; FALLIMENTI DI MERCATO: ESTERNALITÀ, BENI PUBBLICI, INFORMAZIONE ASIMMETRICA; IL MERCATO DEL LAVORO
2. ELEMENTI DI CONTABILITÀ NAZIONALE GLI AGGREGATI MACROECONOMICI
TEORIA MACROECONOMICA
3. MACROECONOMIA: BREVE E MEDIO PERIODO TEORIA NEOCLASSICA E TEORIA KEYNESIANA A CONFRONTO; L’EQUILIBRIO MACROECONOMICO; ASPETTATIVE, CONSUMO E INVESTIMENTO; I MODELLO IS-LM; LA POLITICA DI BILANCIO; LA POLITICA MONETARIA; IL MODELLO AD-AS
4. L’ECONOMIA APERTA REGIMI DI CAMBIO; TASSI DI INTERESSE E ASPETTATIVE; L’EQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI; EQUILIBRIO INTERNO ED EQUILIBRIO ESTERNO
5. PATOLOGIE LA DISOCCUPAZIONE; L’INFLAZIONE; IL DEBITO PUBBLICO
6. MACROECONOMIA: LUNGO PERIODO TEORIE DELLA CRESCITA: HARROD VS. SOLOW; LE NUOVE TEORIE DELLA CRESCITA; ISTITUZIONI E CRESCITA ECONOMICA
POLITICA MACROECONOMICA, CRESCITA E SVILUPPO: ESPERIENZE INTERNAZIONALI A CONFRONTO
1. LA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE DALLO SCOPPIO DELLA BOLLA IMMOBILIARE IN USA ALLA CRISI FINANZIARIA GLOBALE: CAUSE, CONSEGUENZE E POLITICHE DI INTERVENTO
2. L’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA EUROPEA: UN PROGETTO INCOMPLETO IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DELLA UE; DEBITI SOVRANI E CRISI FINANZIARIE NELL'AREA DELL'EURO
3. INNOVAZIONE TECNOLOGICA E MERCATI GLOBALI PARADIGMI TECNOLOGICI E DIGITAL DIVIDE COME CAUSA DI DIVERGENZA; LE TECNOLOGIE ICT; LA GLOBALIZZAZIONE; L’IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO
4. MACROECONOMIA PER LO SVILUPPO IN AMERICA LATINA
5. MODELLI DI CRESCITA E SVILUPPO: IL CASO DELL’ECONOMIA ITALIANA L’ECONOMIA ITALIANA DAGLI ANNI ’50 AD OGGI; COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE ITALIANE: DECLINO O METAMORFOSI? DIVARI REGIONALI E POLITICHE DI SVILUPPO IN ITALIA
( testi)
OLIVIER BLANCHARD, ALESSIA AMIGHINI, FRANCESCO GIAVAZZI MACROECONOMIA UNA PROSPETTIVA EUROPEA
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SECS-P/02
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Attività formative affini ed integrative
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20802023 -
IDENTIFICAZIONE E FUSIONE SENSORIALE
(obiettivi)
Illustrare i metodi di identificazione dei modelli e fusione sensoriale a partire dai dati sperimentali. Famiglia di modelli ARX e ARMAX. Introdurre i metodi a minimizzazione dell'errore di predizione: il metodo dei minimi quadrati; il metodo dei minimi quadrati ricorsivi, il metodo della massima verosimiglianza. Illustrare i metodi di identificazione per processi con modello incerto e/o solo parzialmente noto: filtri di Bayes (filtro di Kalman, filtro di Kalman Unscented, filtri particle). Introdurre tecniche avanzate di identificazione e fusione sensoriale.
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PASCUCCI FEDERICA
( programma)
1. DAI DATI AL MODELLO: PROBLEMI E METODI 2. MODELLI DINAMICI DI PROCESSI STAZIONARI, ANALISI SPETTRALE E PREDIZIONE: MODELLI INGRESSO/USCITA PER SERIE TEMPORALI E RELAZIONI CAUSA/EFFETTO (MODELLI AR, MA, ARMA, ARX, ARMAX,). 3. IDENTIFICAZIONE DI MODELLI INGRESSO- USCITA PROBLEMI E TECNICHE DI STIMA. IDENTIFICAZIONE A PARTIRE DA PROVE SPERIMENTALI SEMPLICI. IDENTIFICAZIONE A MINIMI QUADRATI E A MASSIMA VEROSIMIGLIANZA. IDENTIFICAZIONE DI MODELLI AR, MA, ARMA, ARMAX. SCELTA DELLA COMPLESSITÀ (CRITERI FPE, AIC, MDL). EQUAZIONI DI YULE-WALKER E ALGORITMO DI DURBIN-LEVINSON. S 4. ARCHITETTURE PER LA FUSIONE SENSORIALE: MODELLO JDL
( testi)
T. SÖDERSTRÖM, P. STOICA: SYSTEM IDENTIFICATION, PRENTICE HALL, 1989. L. LJUNG: SYSTEM IDENTIFICATION: THEORY FOR THE USER, PRENTICE HALL, 1999. R. GUIDORZI: MULTIVARIABLE SYSTEM IDENTIFICATION, BONONIA UNIVERSITY PRESS, BOLOGNA, 2003. S. BITTANTI: IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E CONTROLLO ADATTATIVO, PITAGORA EDITRICE BOLOGNA, 2000.
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ING-INF/04
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
GESTIONALE Orientamento unico CURRICULUM GESTIONALE UNO A SCELTA - (visualizza)
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20801966 -
GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
(obiettivi)
Fornire gli elementi metodologici necessari ad effettuare la pianificazione, programmazione ed il controllo della produzione negli impianti industriali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi manifatturieri, sia in caso di produzione a magazzino che su commessa, analizzando le differenze tra sistemi push e pull. Vengono inoltre discusse le problematiche di stima delle prestazioni dei sistemi produttivi in contesti reali e si illustrano i legami tra gestione della produzione, strategia aziendale, pianificazione della capacità produttiva, e gestione delle scorte.
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CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
( programma)
Il sistema azienda: struttura, obiettivi, funzioni aziendali, le tipologie di struttura organizzativa. Classificazione dei sistemi di produzione. Le misure di prestazione dei sistemi di produzione. Rappresentazione e mappatura dei processi di produzione. Tecniche per la stima delle prestazioni dei sistemi produttivi. Legami tra WIP, Throughput e Tempo di attraversamento ed influenza della variabilità. Approcci alla diagnostica e miglioramento delle prestazioni dei sistemi manifatturieri. Il dimensionamento dei lotti di produzione (lotto economico di produzione ed estensione al caso multiprodotto). La produzione per campagne (determinazione del numero ottimale di campagne e della loro durata ottimale). Effetto della dimensione dei lotti sul tempo di attraversamento.
La previsione della domanda Gli elementi che caratterizzano la domanda e la sua variabilità (fluttuazioni random, trend, stagionalità e ciclicità). Tecniche previsionali qualitative e quantitative. Metodi causali basati su regressione lineare. Metodi basati su serie storiche (media mobile, media mobile pesata, media con smorzamento esponenziale con e senza trend). Metodi di stima della domanda stagionale. Criteri di stima degli errori di previsione (CFE, MAPE, MAD, TS). La previsione di domanda per i nuovi prodotto (stime della dimensione del mercato e modello di Bass).
Pianificazione, programmazione e controllo della produzione Analisi P-Time e D-Time, la legge di Little. Logiche di gestione Push e Pull. Produzione a magazzino (Make to Stock) e produzione su commessa (Assemble to Order, Make to Order ed Engineering to Order). Gerarchia delle fasi di pianificazione, programmazione e controllo e le loro interazioni con le decisioni strategiche e la pianificazione della capacità produttiva.
Pianificazione aggregata Criteri di adeguamento della capacità produttiva alla domanda. Metodi empirici (piani zero-inventory, piani level work force, piani misti) e modelli di ottimizzazione LP per la redazione del piano aggregato.
Il Piano Principale di Produzione Criteri per la disaggregazione del piano aggregato e redazione del Piano principale di Produzione. La gestione della distinta base. Piano principale di produzione MTS E ATO.
Programmazione di medio periodo e pianificazione dei fabbisogni. Il metodo MRPI e II. La verifica di capacità (Capacity Requirements Planning). Criteri di lottizzazione dei fabbisogni. Stima capacità Available to Promise. Limiti e vincoli del sistema MRP.
Programmazione operativa I piani operativi di produzione ed il Final Assembly Schedule. Criteri operativi e tecniche euristiche per lo scheduling delle risorse e l’assegnazione delle priorità. Sequencing di linee di produzione multimodel e mixed model. Il controllo avanzamento della produzione.
Sistemi di produzione pull Il sistema Kanban, il livellamento della produaione ed il sequencin di linee mixed model. Il sistema CONWIP. Confronto prestazionale tra sistemi push e pull.
Richiami di gestione delle scorte Funzione e criteri di classificazione delle scorte. I costi rilevanti nella gestione delle scorte. I materiali a domanda dipendente e indipendente. La gestione dei materiali a domanda indipendente: lotto economico con consegne istantanee e graduali, lotto economico con sconti quantità, la gestione a livello di riordino e a ciclo di riordino. La gestione degli articoli a forte movimentazione (copertura totale e copertura libera). Criteri per la determinazione della scorta di sicurezza (ricerca dell’ottimo economico e valutazione del livello di servizio). I benefici della centralizzazione delle scorte. La gestione a fabbisogno ,lot by lot e lotto economico dinamico. Decisioni di approvvigionamento sul singolo periodo (newsboy model). L’analisi ABC, le misure di prestazione dei magazzini (indice di rotazione, periodo di copertura, indici di efficienza del servizio).
( testi)
Dispense distribuite dal docente. Testi di consultazione suggeriti: Sianesi, La Gestione del Sistema di Produzione, Rizzoli Etas, 2011. De Toni, Panizzolo, Villa, Gestione della Produzione, ISEDI, 2013.
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ING-INF/04
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Attività formative caratterizzanti
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20802073 -
OTTIMIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
Fornire un compendio di tecniche, metodi, modelli e approcci per il decision making nel settore pubblico. Il corso partirà da un insieme di casi di studio, variabili di anno in anno, riguardanti il progetto e la gestione operativa di servizi pubblici per sviluppare modelli e metodi di ottimizzazione adeguati alla loro risoluzione, tenendo presenti le problematiche etiche e politiche che distinguono il settore pubblico da quello privato. A valle del corso i risultati attesi sono la capacità, da parte dello studente, di analizzare, formalizzare e risolvere tipici problemi inerenti la pianificazione e la gestione operativa di servizi: di trasporto pubblico (urbano, ferroviario, aereo), di prevenzione e gestione delle emergenze (polizia, vigili del fuoco, pronto soccorso), per l’assistenza sanitaria, per la produzione e distribuzione di beni (acqua, energia), per la conservazione di beni (culturali e ambientali), per l’organizzazione di grandi eventi (sportivi, elezioni).
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D'ARIANO ANDREA
( programma)
Programma del Corso 1. Introduzione a Processi Decisionali Multi-Criterio nella Gestione dei Servizi Pubblici 2. Ottimizzazione nella Pianificazione e Schedulazione di Progetti 3. Programmazione Disgiuntiva: Modelli di Scheduling e Routing, Algoritmi (Meta)Euristici / Esatti 4. Sistemi di Prenotazione, Scheduling di Intervalli 5. Timetabling con Vincoli su Operatori o Strumentazione 6. Scheduling and Timetabling in Tornei Sportivi 7. Scheduling di Programmi Televisivi 8. Problemi di Trasporto: Coordinamento, Scheduling e Routing di Navi/Aerei/Treni 9. Sistemi di Supporto alle Decisioni per la Direzione delle Operazioni in Tempo Reale 10. Scheduling della Forza Lavoro: Scheduling dei Giorni Liberi, Turni, Cyclic Staffing 11. Scheduling del Personale Aereo 12. Problemi di Localizzazione Discreta 13. Gestione della Qualità dell’Acqua e dell’Aria 14. Assistenza Sanitaria
( testi)
Michael L. Pinedo (Author) “Planning and Scheduling in Manufacturing and Services”, Springer Series in Operations Research, Edizione 2005 S.M. Pollock, M.H. Rothkopf, A. Barnett (Editors), “Operations Research and the Public Sector”, Handbooks in Operations Research and Management Science, Volume 6, Edizione 1994 MATERIALE DISPONIBILE SULLA PAGINA MOODLE DEL CORSO, INCLUSE DISPENSE DEL DOCENTE, SLIDES DELLE LEZIONI E ARTICOLI SCIENTIFICI SOFTWARE DI OTTIMIZZAZIONE & TUTORIALS DISPONIBILI SULLA PAGINA MOODLE DEL CORSO
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MAT/09
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Attività formative affini ed integrative
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