Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710665 -
GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici della soluzione delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni internazionali, in particolare quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani.
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6 | IUS/13 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810682 -
TERRORISM IN HISTORICAL PERSPECTIVE
(obiettivi)
Scopo principale del corso è fornire una preparazione avanzata, in prospettiva storica, sulle principali questioni legate al terrorismo inteso come fenomeno globale.
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CECI GIOVANNI MARIO
(programma)
Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata alle principali questioni legate al terrorismo inteso come fenomeno globale, analizzate con una prospettiva storica; la seconda, a carattere specialistico, dedicata al terrorismo in Italia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta.
(testi)
I PARTE (3 CFU) Il terrorismo in prospettiva storica Contenuti: 1. L’età del terrorismo: un’introduzione 2. La definizione di terrorismo 3. Le cause del terrorismo 4. I diversi tipi di terrorismo 5. Il “profilo” dei terroristi 6. L’“Anarchist” Wave e l’“era degli attentati” 7. L’“Anti-colonial” Wave: l’Algeria e oltre 8. Il terrorismo nazionalista e separatista in Europa: i casi dell’ETA e dell’IRA 9. L’Ideological Wave 10. La “Religious” Wave e la nascita del terrorismo islamista 11. al-Qaeda e ISIS 12. La risposta al terrorismo 13. Un “New Terrorism” vs. un “Old Terrorism” (e antiterrorismo)? 14. Il ruolo dei mass media 15. Come finisce il terrorismo: un inquadramento storico II PARTE (3 CFU) Il terrorismo in Italia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta Contenuti: 1. Il terrorismo in Italia: un’introduzione complessiva 2. Le origini e le cause dei terrorismi italiani 3. Il terrorismo “nero”: storia e caratteristiche 4. Il terrorismo “rosso”: storia e caratteristiche 5. Le Brigate rosse: origini, ideologia, organizzazione, strategie e forme d’azione 6. Il “caso Moro” e le sue conseguenze sul sistema politico italiano 7. Il nodo dei legami internazionali del terrorismo italiano: analisi e interpretazioni 8. Il “profilo” dei terroristi italiani 9. La risposta italiana alla minaccia terroristica 10. La crisi e la fine dei terrorismi italiani La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, anche con l’ausilio di fotografie e filmati. La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un ciclo di lezioni in cui il docente esporrà i principali temi della parte seminariale, gli studenti frequentanti possono presentare (non è obbligatorio) una tesina scritta di circa 4000 parole su una monografia scelta all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente durante il corso. Quanto alla parte seminariale, per gli studenti che presentano la tesina scritta, il voto su questa parte (che farà media con quello relativo alla prima) sarà assegnato sulla tesina scritta di circa 4000 parole. Il corso è interamente impartito in lingua inglese. Per gli studenti del programma di International Studies la frequenza è obbligatoria. Testi per i frequentanti
- Leonard Weinberg, Global Terrorism, Oneworld-Rosen, 2008 - Randall D. Law, Terrorism: A History, 2nd Edition, Polity, 2016 - Materiali assegnati dal docente Testi per i non frequentanti 1. Leonard Weinberg, Global Terrorism, Oneworld-Rosen, 2008 2. Randall D. Law, Terrorism: A History, 2nd Edition, Polity, 2016 3. Leonard Weinberg and William Lee Eubank, The Rise and Fall of Italian Terrorism, Routledge 2019 |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810441 -
TEORIA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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MAIOLO FRANCESCO
(programma)
La locuzione “diritti umani” denota un campo d'azione e un ampio ambito di studi di carattere interdisciplinare. Nella prima prospettiva, i diritti umani sono generalmente esprimono degli standard minimi di condotta a cui uno Stato deve attenersi nel relazionarsi alle persone sulle quali esercita la propria giurisdizione. Dalla fine della seconda guerra mondiale, su scala internazionale un certo numero di convenzioni, accordi, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa sono stati promulgati con l’indicazione di quali diritti ascrivibili agli individui sono da ritenersi fondamentali. Notevoli sforzi sono stati compiuti al fine di assicurare la migliore e più estesa tutela possibile in questo ambito. La tal cosa ha portato alla creazione di un sistema di giurisdizione virtualmente globale e a livelli multipli con l’istituzione di appositi tribunali internazionali. Anche se molti vedono i diritti umani come una costruzione occidentale, culturalmente di parte, basata su una concezione astratta e atomistica dell'individuo, l'idea che uno Stato promuova e compia atti crudeli e degradanti ripugna un numero crescente di persone a livello globale. Nella seconda prospettiva, si è ripetuto che i diritti umani, da un punto di vista descrittivo, sono poteri o proprietà appartenenti a tutti gli esseri umani in virtù della loro condizione di esseri umani. Che tutti gli esseri umani debbano poter godere di determinati diritti fondamentali è vista come una questione di giustizia globale. Oggi non solo le teorie dei diritti umani, che si preoccupano di fornire criteri per l’azione, ma anche le teorie sui diritti umani, che si preoccupano di questioni di natura fondazionale, sembrano essere in concorrenza tra loro. Il corso si concentra sulla teoria dell'autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia di Axel Honneth. Vi è un accordo generale sul fatto che le società liberal-democratiche si basano su principi normativi, che richiedono disposizioni legali per garantire che i governi non violino i diritti fondamentali degli individui. Tuttavia, in parte a causa della complessità dei processi globali di integrazione, deregolamentazione e riforma, in parte a causa dell'influenza della critica anti-fondazionale (decostruzione; postmodernismo; relativismo), questi principi sembrano aver perso molto della loro originaria forza prescrittiva. Contro coloro che hanno affermato che tale problema è dovuto ad uno sfasamento tra indagine filosofica e applicazione pratica, Honneth ha sostenuto che più di tempi lunghi, c’è bisogno di ravvivare la speranza e la persistenza necessari alla trasformazione dei principi di libertà e giustizia in linee guida per l'azione politica. A suo avviso, i principi normativi alla base del discorso sui diritti umani sono formulati in un modo che ci impedisce di derivare linee guida per l'azione politica. In particolare, il corso esaminerà il modello di ricostruzione normativa che Honneth ha teorizzato sulla base di presupposti hegeliani allo scopo di situare la propria teoria della giustizia come riconoscimento nell'ambito dell’analisi di una varietà di istanze e pratiche istituzionali storicamente determinate che incarnano affermazioni esistenzialmente significative.
(testi)
CONTENUTO DEL PROGRAMMA - I diritti umani nella prospettiva filosofica: analisi ontologica ed epistemologica - I resupposti psicologici della fruizione dei diritti fondamentali: rispetto di sé, fiducia in se stessi e autostima - Le lotte per il riconoscimento e la grammatica morale dei conflitti sociali: l'analisi della "fabbrica sociale" dei diritti come foriera dei principi di giustizia - Il diritto alla libertà e la fondazione sociale dell’etica democratica - Le ragioni per l’esistenza della libertà giuridica e morale e le loro patologie - La libertà sociale e i tre registri del “Noi” nelle relazioni sociali - Riconoscimento e libero mercato: la sfera dei consumi, il mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale - I diritti umani nel dibattito etico contemporaneo - Riflessione morale, diritti e forme della legislazione - Diritti e doveri - Le sfide del nostro tempo Il corso è impartito in lingua italiana. 1) HONNETH, Axel, "Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica", trad. C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015 (si esclude la parte finale del libro, ovvero le pagine 358-481).
2) HONNETH, Axel, ANDERSON, Joel., "Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia", in "Lotte, riconoscimento, diritti", a cura di Carnevale, A., Strazzeri, I., Morlacchi Editore, Perugia 2011, pp. 107-142 (l'articolo in questione è reperibile nella sezione FILES del Team TEORIA DEI DIRITTI UMANI AA2023/2024 sulla piattaforma MICROSOFT TEAMS). Qualora si presentassero problemi di accesso per reperire l'articolo si prega di contattare prontamente il docente. 3) PONGIGLIONE, Francesca, "I diritti umani nel dibattito etico contemporaneo", Carocci, Roma 2019 (solo per chi ha 9 CFU) |
6 | SPS/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810383 -
STUDI STRATEGICI
(obiettivi)
Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale.
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PETRELLI NICCOLÒ
(programma)
Studi Strategici Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04)
(testi)
Docente: Niccolò Petrelli A.A. 2023/24 C.F.U. 9 Presentazione e Obiettivi Formativi Che cosa è la strategia? Quali sono i suoi elementi costitutivi? Come opera in pratica? Come gli attori internazionali possono coordinare interessi nazionali e risorse disponibili? Come si sviluppano forme di potere nel sistema internazionale? Il corso si prefigge di introdurre gli studenti ai temi della strategia, del potere nelle sue varie forme, nonché della competizione e conflitto nel sistema internazionale. Portando gli studenti a familiarizzare con la teoria della strategia, il corso mira a fornire loro uno strumento teorico di analisi delle relazioni internazionali in una prospettiva di competizione. Alla fine del corso gli studenti saranno in possesso di: 1. Strumenti analitici idonei ad analizzare e valutare le dinamiche di competizione e conflitto nelle relazioni internazionali. 2. Conoscenza di un certo numero di casi empirici di strategia nazionale in varie aree del mondo negli ultimi 30 anni. La prima parte del corso illustra la strategia in teoria. Si parte dalla definizione del concetto di strategia e di quella che è nota come “teoria strategica”, identificando i suoi assunti fondamentali e ambito di riferimento nel sistema internazionale. Successivamente, del concetto di strategia vengono identificati ed analizzati i singoli elementi costitutivi. Il programma prosegue delineando la dinamica di formazione della strategia a livello nazionale, e le principali questioni ad essa legate. Da ultimo, ci si concentra sull’analisi della strategia, la questione della sua valutazione e del “successo”. La seconda parte del corso è propriamente empirica. Sfruttando gli strumenti analitici illustrati nella prima parte del corso, si procede all’esame di una varietà di casi studio. Più specificamente nel corso delle lezioni vengono studiate in dettaglio le strategie nazionali di attori statuali in varie aree del mondo dal periodo della guerra fredda agli anni più recenti. Lo scopo di questa sezione del corso è portare gli studenti a familiarizzare con la pratica della strategia nelle sue diverse declinazioni, nonché con l’analisi e valutazione della stessa. Articolazione dell’Insegnamento e Criteri di Valutazione Il corso è articolato in lezioni frontali. Il formato delle stesse tuttavia è di tipo seminariale, ovvero prevede l’interazione continua tra docente e studenti. Prima di ogni lezione gli studenti sono tenuti a svolgere le letture assegnate dal docente al fine di condurre una discussione informata sugli argomenti trattati in aula. In particolare nella seconda parte del corso, dalla lezione 12 in poi l’aspettativa è che, utilizzando gli strumenti analitici appresi nella prima parte del corso gli studenti si impegnino ad utilizzarli al fine di descrivere e valutare la pratica della strategia nel sistema internazionale. Il materiale didattico del corso è principalmente in lingua inglese, la cui conoscenza è dunque indispensabile. La valutazione finale sarà così ripartita: 15% partecipazione alle discussioni in classe/relazioni periodiche 25% presentazione di gruppo/relazioni sui testi 30% Esame scritto di metà corso 30% Esame scritto finale Programma Ia Settimana – La Teoria della Strategia: Concetti Fondamentali 1. Introduzione: La disciplina accademica degli Studi Strategici, Obiettivi e struttura del corso, modalità di valutazione, approccio didattico, materiali. 2. L’Approccio Strategico alle Relazioni Internazionali: la Strategia come Scienza ed i suoi assunti fondamentali. Bernard Brodie, ‘Strategy as a Science’ World Politics, Vol. 1, No. 4 (July 1949), pp. 467-488. Michael Howard, ‘The Strategic Approach to International Relations’, British Journal of International Studies, Vol. 2, No. 1 (April 1976), pp. 67-75. 3. Il Concetto di Strategia: Panoramica generale e framework di analisi Bob De Wit, Strategy: An International Perspective, 6th Edition (Andover: Cengage, 2017). Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina (Lugano: StartInsight/Europa Atlantica, 2021), 27-29. Edward Luttwak, Strategy: The Logic of War and Peace (Cambridge: Belknap Press, 2002), levels Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 53-55. IIa Settimana – Struttura, Ambiente ed il Contenuto della Grande Strategia 4. Il Sistema Internazionale: caratteristiche e dinamiche. Robert Gilpin, War and Change in World Politics (Princeton: Princeton UP: 1981), 9-39. 5. La Grand Strategy e il Sistema Internazionale Edward Luttwak, Strategy, scope. Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 30. Oxford Research Encyclopedia of International Studies - Anarchy in International Relations. Oxford Research Encyclopedia of International Studies - Interdependence in International Organization and Global Governance. 6. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Diagnosi, Obiettivi. Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 31-40. 7. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Mezzi Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 40-47. IIIa Settimana – Il Contenuto della Grande Strategia (II) 8. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: Il Tempo Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 47-51. Andrew Carr, ‘It’s about time: Strategy and temporal phenomena’, Journal of Strategic Studies (2018). 9. Gli Elementi Costitutivi della Grande Strategia: La Componente Competitiva Niccolò Petrelli, La Grande Strategia e il Futuro della Competizione USA-Cina, 47-51. Michael Porter, ‘What is Strategy?’, Harvard Business Review (January-February 1996). 10. L’esecuzione della Grande Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice (Oxford: Oxford UP, 2012), 59-74.* *(per le pagine di questo libro si faccia riferimento al numero di pagina del file pdf e non a quello stampato sul libro) Lawrence Freedman, Strategy, A History (Oxford: Oxford UP: 2013). Richard K. Betts, ‘The Trouble with Strategy: Bridging Policy and Operations’, Joint Force Quarterly (Autumn/Winter 2001–02), 23-30. IVa Settimana – Il Processo della Grande Strategia 11. La Strategia e la Contingenza Hew Strachan, ‘Strategy and contingency’, International Affairs (Royal Institute of International Affairs, Vol. 87, No. 6 (November 2011), pp. 1281-1296. 12. Il Cambiamento nella Grande Strategia Rebecca Lissner, ‘Rethinking Grand-Strategic Change: Overhauls Versus Adjustments in Grand Strategy’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). 13. Esame Scritto di Metà Corso (Lunedì 6 Novembre) Test con domande a risposta multipla, risposta aperta breve e risposta lunga. 14. Analizzare e Valutare la Grande Strategia William C. Wohlforth, ‘The Challenge of Evaluating Grand Strategy’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). John Lewis Gaddis, ‘Containment and the Logic of Strategy’, The National Interest, No. 10 (WINTER 1987/8), pp. 27-38. Va Settimana – Analisi e Valutazione della Grande Strategia 15. Il Successo nella Grande Strategia Hal Brands and Peter Feaver, ‘Getting Grand Strategy Right’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). 16. La Grande Strategia dei Piccoli Stati Anders Wivel, ‘The Grand Strategies of Small States’, in Thierry Balzacq and Ronald R. Krebs (eds.), The Oxford Handbook of Grand Strategy (Oxford: Oxford UP, 2021). VIa Settimana – La Grande Strategia in Pratica: Casi Studio 17. La Grande Strategia della NATO Paul van Hooft, ‘Land rush: American grand strategy, NATO enlargement, and European fragmentation’, International Politics (2020) 57:530–553. 18. La Grande Strategia dell’UE Michiel Foulon & Jack Thompson (eds.), The Future of European Strategy in a Changing Geopolitical Environment (The Hague: HCSS, 2021) 19. La Grande Strategia della Russia Celine Marangé, ‘Russia’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Fyodor Lukyanov, ‘Russia: Geopolitics and Identity’, in William I. Hitchcock, Melvyn P. Leffler, Jeffrey W. Legro (eds.), Shaper Nations: Strategies for a Changing World (Cambridge: Harvard UP, 2016), VIIa Settimana – La Grande Strategia in Pratica: Casi Studio (II) 19. La Grande Strategia di Israele Eitan Shamir, ‘Israel’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Ariel Levite, ‘Israel: Strategic Vision Adrift’ in William I. Hitchcock, Melvyn P. Leffler, Jeffrey W. Legro (eds.), Shaper Nations: Strategies for a Changing World (Cambridge: Harvard UP, 2016). 20. La Grande Strategia dell’Iran Thierry Balzacq and Wendy Ramadan-Alban, ‘Iran’ in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Kevjn Lim, ‘Iran’s Grand Strategic Logic’, Survival, 62/5 (2020), 157-172 21. La Grande Strategia della Cina Andrew S. Erickson, ‘China’, in Thierry Balzacq, Simon Reich, Peter Dombrowski (eds.), Comparative Grand Strategy A Framework and Cases (Oxford: Oxford UP, 2019). Oriana Skylar Mastro, ‘Chinese Grand Strategy’, In John Baylis, James J. Wirtz, Jeannie L. Johnson (eds), Strategy in the Contemporary World, 7th edition, (Oxford UP, forthcoming Dec 2021). VIIIa Settimana – Presentazioni 22. La Grande Strategia USA Hal Brands, Grand Strategy in the Age of Trump (Washington DC: Brookings, 2018), cap. 3. 23. Presentazioni degli Studenti 24. Presentazioni degli Studenti IXa Settimana – Presentazioni 25. Presentazioni degli Studenti 26. Presentazioni degli Studenti 27. Esame di Fine Corso Per informazioni circa il materiale didattico inviare un’email al docente. In aggiunta alle letture sopraindicate gli studenti frequentanti (ovvero gli studenti che abbiano seguito almeno 23 lezioni su 27) dovranno svolgere una presentazione di gruppo su uno dei seguenti testi: Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Bites Back (London: Prentice Hall, 2008). Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Safari: A Guided Tour through the Wilds of Strategic Management (New York: the Free Press, 1998). Programma studenti non-frequentanti Per studenti non frequentanti si intendono tutti coloro che non frequenteranno le lezioni in tempo reale, e dunque anche coloro che decideranno di seguire le lezioni in modalità asincrona. Gli studenti non-frequentati dovranno presentare lo stesso programma dei frequentanti, più 3 relazioni periodiche durante il corso. Le relazioni periodiche devono sintetizzare i punti ritenuti più importanti delle parti di programma affrontate nelle settimane di riferimento. Di una lunghezza minima di 1000 massimo 1500 parole, devono essere inviate all'indirizzo email del docente il: 31 Ottobre: Letture settimana 1, 2, 3, 4 5 Dicembre: letture settimana 5, 6, 7, 8. Gli studenti non-frequentanti dovranno presentare una relazione scritta (massimo 5000 parole) su uno dei seguenti testi entro il 12 Dicembre: Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Bites Back (London: Prentice Hall, 2008). Henry Mintzberg, Bruce Ahlstrand and Joseph Lampel, Strategy Safari: A Guided Tour through the Wilds of Strategic Management (New York: the Free Press, 1998). Studenti 6 CFU no esame finale Studenti 8CFU no presentazione Vedere programma
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9 | SPS/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810490 -
INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE
(obiettivi)
For centuries mankind has longed for peace and for peaceful solutions to conflicts, but only in the last centuries peace has been perceived as an achievable political aim: this way the idea of war abolition has become conceivable; associations devoted to peace (and pacifism as a sort of peace party) emerged, along with the development of international organizations aimed at banning war and promoting peace-keeping operations. The course gives a historical introduction to the peace issue as one of the nodal points in contemporary politics up to the beginning of the 21st Century. It is devoted to the international history of peace ideas, peace movements, and peace institutions.
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Erogato presso
21810490 INTERNATIONAL HISTORY OF PEACE in International Studies LM-52 A - Z DI DONATO MICHELE
(programma)
Il corso è insegnato in inglese. Il programma include:
(testi)
1. The concept of peace; 2. Peace and historical research; 3. Antiquity: Ancient Eastern Civilizations, War and peace in the Bible, Ancient Greece, Rome. The Christian Tradition; 4. The Middle Ages: Islam, Christianity and holy war; the ‘just war’ theory; 5. The refusal of war: Christian approaches; 6. The refusal of war in the age of absolute Monarchies; 7. Enlightenment and peace projects; Rousseau; Kant; Revolutionary war and the birth of the ‘friends of peace’; 8. Conservatism, liberalism, radicalism, socialism and the peace issue; Moderates and radicals inside peace societies; 9. The age of militarism and pacifism (1870-1914); 10. The failure of peace and a new pacifism (1914-1918); 11. ‘No More Wars’ (1914-1931): Wilsonianism and the League of Nations; Gandhi and nonviolence; 12. Pacifism and Totalitarianism (1931-1945); 13. Peace and world federalism in the age of the Cold War; 14. Peace and Protest (1954-1978); 15. The Peacekeeping Years (1989-2001) Testi obbligatori
- David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). - Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). - Letture assegnate dal docente Testi per non frequentanti: • In English: 1. David Cortright, Peace: A History of Movements and Ideas (Cambridge: Cambridge University Press, 2004). 2. Michael Howard, War and the Liberal Conscience (London: Temple Smith, 1978) (or any later edition). 3. Un testo a scelta fra quelli consigliati (la lista sarà pubblicata su Moodle) 4. Un secondo testo a scelta fra quelli consigliati (la lista sarà pubblicata su Moodle) |
9 | M-STO/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810388 -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire i principali strumenti per acquisire la dimensione dell’analisi economica dei processi di sviluppo. In tale ottica, nello specifici vengono posti i seguenti obiettivi formativi: inquadrare lo sviluppo nella sua definizione generale e nelle sue diverse accezioni; favorire l’apprendimento dei principali contributi teorici relativi ai modelli di economia dello sviluppo, sia nel campo delle teorie tradizionali, sia con riferimento a contributi innovativi o critici rispetto al “mainstream”; favorire l’apprendimento di alcune tematiche chiave della politica di sviluppo, con riferimento principale, ma non esclusivo, alle tematiche economiche; - far acquisire strumenti individuali di analisi economica e sociale di tematiche attinenti lo sviluppo (indici, elaborazioni, analisi numeriche); impegnare gli studenti (frequentanti e non frequentanti) alla lettura diretta di letteratura scientifica (articoli, saggi, paper, ecc.); invitare gli studenti (frequentanti) alla stesura di un paper su un argomento a scelta attinente la politica dello sviluppo.
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9 | SECS-P/02 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810387 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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PULCINI GIORDANA
(programma)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per analizzare le principali linee evolutive del sistema internazionale, a partire dagli anni '80 - con il processo di collasso dell'Unione Sovietica e fine della Guerra Fredda - fino al contesto più recente. Particolare attenzione sarà data a un'analisi delle cause della fine della Guerra Fredda e alle principali crisi internazionali succedutesi dagli anni '90 in poi. Aspetti importanti da analizzare saranno: il ruolo dell'ONU durante il periodo analizzato (bilancio delle missioni di peacekeeping), l'attività della NATO nel contesto post-Guerra Fredda, l'evoluzione della politica estera americana e i tentativi di formazione di una politica estera e di sicurezza comune in Europa. Altri temi affrontati, relativi all'inizio del XXI secolo, saranno l'affermazione sulla scena internazionale di "nuove" potenze, quali Cina e India (e le sue conseguenze), e le maggiori problematiche e sfide relative agli armamenti nucleari.
(testi)
Contenuto del corso Il corso è concepito per una didattica di tipo avanzato, seminariale. Nella prima parte la docente terrà una serie di lezioni che tracceranno lo sviluppo del sistema internazionale dagli anni '80 in avanti, prevendendo regolarmente anche momenti di discussione organizzata su alcuni materiali assegnati in precedenza in classe, mentre nella seconda parte avranno luogo le presentazioni di gruppo in classe da parte degli studenti, su materiali definiti a inizio corso. Testi OBBLIGATORI PER TUTTI (frequentanti e non-frequentanti)
1) Antonio Varsori, Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda, 1989-2017 (Bologna: Il Mulino, 2018) 2) Giuseppe Mammarella, Europa e Stati Uniti dopo la guerra fredda (Bologna: Il Mulino) 3) DUE dispense, disponibili presso la Cartoleria "4 Appunti", via G.Chiabrera, di fronte all'Università (si tratta di un estratto dal libro: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali // e un estratto dal libro: Odd Arne Westad, La guerra fredda globale) / Le dispense saranno rese disponibili anche online sulle piattaforme informatiche (Moodle, M.Teams) FREQUENTANTI: Oltre ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, verranno assegnati un testo specifico e dei materiali su cui prepararsi durante il periodo di svolgimento del corso. Le indicazioni verranno date dalla docente a lezione. NON FREQUENTANTI: IN AGGIUNTA ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, occorre scegliere uno di questi 3 percorsi. Gli studenti dovranno presentare una relazione secondo le modalità indicate nella sezione "Valutazione": 1) Stati Uniti (entrambi i testi): - Hassner e Vaisse, Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza (Il Mulino) - Chollet e Goldgeier, America between the wars. The misunderstood years between the fall of the Berlin Wall and the start of the War on Terror. From 11/9 to 9/11 (New York: Public Affairs, 2008) 2) ONU (uno a scelta fra i seguenti): - Paul Kennedy, Il parlamento dell'Uomo. Le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale (Milano: Garzanti, 2007) N.B. si può leggere in italiano o nella versione in inglese, di più facile reperibilità - Marco Mugnaini, Una storia globale (Franco Angeli 2023) 3) ASIA (2 testi: Emmott per tutti, più Onnis / o Ganguly) - Bill Emmott, Asia contro Asia. Cina, India, Giappone e la nuova geografia del potere (Milano: Rizzoli, 2008) e a scelta uno tra: - Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'Oppio a oggi (Roma: Carocci, 2011) - Sumit Ganguly, Storia dell'India e del Pakistan. Due paesi in conflitto (Milano: Bruno Mondadori, 2004), pp.1-16 / e pp.94-fino alla fine |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810424 -
TEORIE DEI CONFLITTI E PROCESSI DI PACE
(obiettivi)
Fornire conoscenze teoriche di base e metodologie di analisi per la comprensione dei processi conflittuali e di mantenimento e costruzione della pace, con particolare attenzione alle componenti sociali, culturali e istituzionali interne ed esterne coinvolte. Approfondire gli aspetti sociologici delle emergenze complesse, dello state failure, dei failed states. Analizzare le dinamiche alla base dei genocidi, delle pulizie etniche, dei crimini di genere.
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ROSATO VALERIA
(programma)
Il programma si compone di 4 sezioni:
(testi)
1. Analisi delle diverse caratteristiche dei conflitti, delle loro fonti, delle dinamiche di escalation/ descalation e delle diverse tipologie di attori coinvolti. Teorie e modelli a confronto. 2. Comparazione tra strategie e metodi per la risoluzione/trasformazione dei conflitti, tra gli approcci dal basso e dall’alto; studio delle tecniche di mediazione e di negoziazione e degli approcci nonviolenti. 3. Approfondimento delle problematiche collegate alla costruzione e al mantenimento della pace; diversità di approccio tra peacebuilding e nation building; interventi internazionali in prospettiva top/down e bottom/up; approfondimento delle conseguenze inattese e degli ‘effetti perversi’ emergenti nei processi di pace; analisi dei problemi di sicurezza in situazioni post conflict 4. Approfondimento della ricostruzione del tessuto sociale: decostruzione del nemico, giustizia e riconciliazione. Inoltre, il corso ha analizzato in chiave critica i principali concetti e teorie sui conflitti, sulla pace e sulla sicurezza presentando i dibattiti in corso in questo campo di studi e ha socializzato gli studenti alla letteratura e ai linguaggi in argomento. Il corso si pone i seguenti obiettivi formativi: a) l’apprendimento e la comprensione dei conflitti del mondo contemporaneo in tutta la loro complessità e nelle rispettive differenze, degli attori principali e delle dinamiche interne ed esterne; b) l’apprendimento e la comprensione dei processi e delle trasformazioni istituzionali, politiche, sociali e culturali tipici delle cosiddette war-torn societies, delle caratteristiche e delle dinamiche del peacebuilding e del nationbuilding, dei relativi successi e fallimenti, considerati anche alla luce delle teorie sociologiche degli ‘effetti perversi’ e delle ‘conseguenze in-intenzionali’; c) la familiarizzazione con i principali teorie e metodi sulla trasformazione dei conflitti e sulla promozione della pace sia nelle diverse dimensioni macro/meso/ micro e nei differenti approcci dall’alto (a livello statale e delle organizzazioni intergovernative) e dal basso (a livello di società civile e mobilitazioni transnazionali); d) l’identificazione delle principali poste in gioco quali il contenimento/azzeramento della violenza, la sicurezza umana, i diritti umani, la riabilitazione post-traumatica delle collettività e dei sistemi sociali, i metodi non violenti di gestione delle controversie e dei conflitti. TESTI ADOTTATI
PROGRAMMA PER FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) LAVORI DI GRUPPO (INFORMAZIONI E BIBLIOGRAFIA DURANTE IL CORSO) PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) MARIA LUISA MANISCALCO (A CURA DI), SAHEL IN MOVIMENTO. NUOVE SOGGETTIVITÀ SOCIOPOLITICHE TRA GLOBALE E LOCALE. L''HARMATTAN ITALIA EDITORE, 2015. LETTURE FACOLTATIVE CONSIGLIATE: 1) Rosato, V., “Riflessioni per una sociologia dei processi di pace”, Sicurezza e Scienze sociali. 1/2023, ISSN 2283-8740, ISSNe 2283-7523. 2) Rosato, V., “La violenza organizzata. Riflessioni sociologiche sulla guerra”, in Democracy &Security Review, anno XII, n. 3, 2022, data di pubblicazione: 31 maggio 2023. ISSN. 2239-804X 3) VALERIA ROSATO, CONFLITTI ‘CAMALEONTICI’. IL CONFLITTO COLOMBIANO TRA XX E XXI SECOLO, FRANCO ANGELI, MILANO, 2010 (E-BOOK ACQUISTABILE DAL SITO DELL’EDITORE); 4) VALERIA ROSATO, “Hybrid orders’ between terrorism and organized crime. The case of Al Qaeda in the Islamic Maghreb”, African Security, Taylor&Francis, vol. 9. Issue 2; 5) PACELLI (A CURA DI), LE GUERRE E I SOCIOLOGI, FRANCO ANGELI, 2015; 6) MANISCALCO, PELLIZZARI (A CURA DI), DELIRI CULTURALI, L'HARMATTAN, 2016; 7) ORSINI A., ISIS, RIZZOLI, 2016. |
9 | SPS/07 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810437 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
(obiettivi)
Le attività "a scelta dallo studente" (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che la studentessa lo studente può selezionare tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni per un totale di 12 ECTS .
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12 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810434 -
TESI
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810417 -
DIRITTO EUROPEO DELL’AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso intende fornire le conoscenze di base in merito ai principi e agli strumenti fondamentali del diritto europeo dell’ambiente secondo la prospettiva del diritto pubblico e costituzionale. Il corso mira in particolare a sviluppare un’analisi critica della materia attraverso l’esame della giurisprudenza e del sistema multilivello delle fonti del diritto dell’ambiente.
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SCARLATTI PAOLO
(programma)
Parte I. Introduzione alla problematica del diritto ambientale europeo
(testi)
- La questione della nozione giuridica di “ambiente” - Ambiente e pluralità degli ordinamenti giuridici - Diritto dell’ambiente e diritto costituzionale europeo - Gli assetti istituzionali dell’Unione europea (cenni) - Le fonti del diritto europeo dell’ambiente Parte II. I principi del diritto europeo dell’ambiente - Il diritto dell’ambiente nel processo d’integrazione europea - La protezione ambientale nel contesto vigente dei Trattati europei. Il Trattato di Lisbona - I principi generali dell'azione dell'Unione: il principio dello sviluppo sostenibile - La tutela ambientale nella prospettiva della sussidiarietà e della solidarietà - Principio d’integrazione - I principi fondamentali delle politiche ambientali dell’Unione - Principio di prevenzione (o dell’azione preventiva) - Principio di precauzione - Principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente - Principio "chi inquina paga" Parte III. I processi decisionali europei e le garanzie relativi alle politiche ambientali - La protezione ambientale nella ripartizione delle competenze tra Unione europea e Stati membri - Gli obiettivi delle politiche europee dell'ambiente e i criteri di valutazione per la loro elaborazione - Le procedure decisionali europee - La normativa europea in materia di ambiente e il suo recepimento negli Stati membri - I Programmi di azione ambientale e la soft law - Art. 37 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Il diritto ad un ambiente salubre nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo Oltre ai materiali posti a disposizione del docente, agli studenti è richiesto lo studio delle parti dedicate alla materia reperibili nella manualistica consigliata.
Lo studente dovrà altresì essere in possesso dei testi fondamentali del diritto europeo, come, ad es., P. Scarlatti (a cura di), Codice essenziale di diritto costituzionale dell’Unione europea, Roma, Aracne, 2011 |
9 | IUS/09 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810413 -
GEOPOLITICA DELL’ENERGIA E DELL’AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso intende studiare l’intersezione tra la politica internazionale e i problemi legati sia allo sfruttamento delle risorse energetiche sia alla salvaguardia dell’ambiente. Attraverso un percorso interdisciplinare che coniuga storia e teoria delle relazioni internazionali con l’analisi di specifiche aree geografiche, il corso intende mostrare come la rilevanza delle questioni energetiche abbia profondamente influenzato l’evoluzione della politica internazionale, provocando alleanze, guerre, e il costante riallineamento della politica estera delle grandi potenze. Al tempo stesso, il corso investigherà il modo in cui in futuro la ricerca della sicurezza energetica dovrà essere coniugata con la crescente attenzione per la salvaguardia dell’ambiente. Lo studente acquisirà quindi una serie di competenze particolarmente utili per operare in tutti i campi connessi alla gestione internazionale delle risorse e dell’ambiente.
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9 | SPS/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810414 -
HISTORY AND POLITICS OF ENERGY
(obiettivi)
The course will focus on the political history of energy and on the environmental consequences of the emergence of different energy regimes from the beginning of the 20th Century to the present time.
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Erogato presso
20710641 HISTORY AND POLITICS OF ENERGY in Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo LM-81 GARAVINI GIULIANO
(programma)
Esploreremo le origini dell'avvento dei combustibili di origine fossile con l'emergere dell'era del carbone, passando per l'era degli idrocarburi, fino alle più recenti tendenze verso le energie da fonte rinnovabile. Questo sarà fatto analizzando le strategie delle grandi potenze, i dibattiti politici e intellettuali sulle fonti energetiche, l'espansione del fordismo e del consumismo, il ruolo delle multinazionali del petrolio, le pressioni derivanti dalla decolonizzazione e dall'emergere del dibattito ambientalista dagli anni Settanta, fino al più recente dibattito sul l'"Antropocene" e la "decarbonizzazione".
(testi)
Concetti come "maledizione delle risorse", "estrattivismo", "resource curse", "limiti della crescita", "picco del petrolio", "sviluppo sostenibile", saranno discussi e inquadrati nella letteratura accademica (ed eventualmente materiale d'archivio), aggiornati con immagini e documentari. Il corso è impartito in lingua inglese. Per tutti (3 testi):
1. Bruce Podobnik, "Global Energy Shifts. Fostering Sustainability in a Turbulent Age" 2. Van De Graaf/Sovacool, "Global Energy Politics" 3. Giuliano Garavini, "The Rise and Fall of OPEC in the 20th Century" Per i "non frequentanti" per coloro fanno l'esame da 8 crediti: Un libro a scelta fra i testi di riferimento: Ervand Abrahamian, "Oil Crisis in Iran: From Nationalism to Coup d'Etat" Kate Aronoff, "Overheated: How Capitalism Broke the Planet - and How We can Fight Back" Gretchen Bakke, "The Grid: The Fraying Wires Between Americans and Our Energy Future" Basosi/Garavini/Trentin, "Counter-Shock: the Oil Counter-Revolution of the 1980s" Stehen Gross, "Energy and Power: Germany in the Age of Oil, Atoms and Climate Change" Nicholas Georgescu-Rogan, "Energy and Economc Myths" Amitav Ghosh, "The Great Derangement: Climate Change and the Unthinkable" Thane Gustafson, "The Bridge: Natural Gas in a Redivided Europe" Michael Herb, "The Wages of Oil. Parliaments and Economic Development in Kuwait and the UAE" Jason Hickel, "Less is More: How Degrowth Will Save the World" Per Hogselius, "Red Gas" William Stanley Jevons, "The Coal Question" Daniel Yergin, "The Prize: The Epic Quest for Oil, Money and Power" Naomi Klein, "This Changes Everything: Capitalism vs. the Climate" Leonardo Maugeri, "Beyond the Age of Oil: The Myths, Realities, and Future of Fossil Fuels and Their Alternatives" Paasha Mahdavi, "Power Grab. Political Survival through Extractive Resource Nationalization" Andreas Malm, "Fossil Capital. The Rise of the Steam Power and the Roots of Global Warming" Andreas Malm. "How to Blow Up a Pipeline" Victor McFarland, "Oil Powers: A History of the US-Saudi Alliance" Bernard Mommer, "Global Oil and the Nation State" Bethany McLean, "The Smartest Guys in the Room. The Amazing Rise and Scandalous Fall of Enron" Timothy Mitchell, "Carbon Democracy. Political Power in the Age of Oil" Guillaume Pitron, "the Rare Metals War: the Dark Side of Clean Energy and Digital Technologies" Juan Pablo Pérez Alfonzo, "The Oil Pentagon" Simon Pirani, "Burning Up: A Global History of Fossil Fuels Consumption" Luigi Piccioni, La cronologia di "altronovecento" dell'ambiente e dell'ambientalismo 1853-2000 Joachim Radkau, "The Age of Ecology: A Global History" Thea Riofrancos, "Resource Radicals. From Petro-Nationalism to Post-Extractivism in Ecuador" Henry Sanderson "Volt Rush: The Winners and Losers in the Race to Go Green" Myrna Santiago, "The Ecology of Oil. Environment, Labour and the Mexican Revolution, 1900-1938" Van De Graaf/ Sovacoool, "Global Enegy Politics" Robert Vitalis, "Oilcraft: The Myths of Scarcity and Security That Haunt US Energy Policy" Tyler Volk, "CO2 Raising: The World's Greatest Environmental Challenge"
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GARAVINI GIULIANO
(programma)
Esploreremo le origini dell'avvento dei combustibili di origine fossile con l'emergere dell'era del carbone, passando per l'era degli idrocarburi, fino alle più recenti tendenze verso le energie da fonte rinnovabile. Questo sarà fatto analizzando le strategie delle grandi potenze, i dibattiti politici e intellettuali sulle fonti energetiche, l'espansione del fordismo e del consumismo, il ruolo delle multinazionali del petrolio, le pressioni derivanti dalla decolonizzazione e dall'emergere del dibattito ambientalista dagli anni Settanta, fino al più recente dibattito sul l'"Antropocene" e la "decarbonizzazione".
(testi)
Concetti come "maledizione delle risorse", "estrattivismo", "resource curse", "limiti della crescita", "picco del petrolio", "sviluppo sostenibile", saranno discussi e inquadrati nella letteratura accademica (ed eventualmente materiale d'archivio), aggiornati con immagini e documentari. Il corso è impartito in lingua inglese. Per tutti (3 testi):
1. Bruce Podobnik, "Global Energy Shifts. Fostering Sustainability in a Turbulent Age" 2. Van De Graaf/Sovacool, "Global Energy Politics" 3. Giuliano Garavini, "The Rise and Fall of OPEC in the 20th Century" Per i "non frequentanti" per coloro fanno l'esame da 8 crediti: Un libro a scelta fra i testi di riferimento: Ervand Abrahamian, "Oil Crisis in Iran: From Nationalism to Coup d'Etat" Kate Aronoff, "Overheated: How Capitalism Broke the Planet - and How We can Fight Back" Gretchen Bakke, "The Grid: The Fraying Wires Between Americans and Our Energy Future" Basosi/Garavini/Trentin, "Counter-Shock: the Oil Counter-Revolution of the 1980s" Stehen Gross, "Energy and Power: Germany in the Age of Oil, Atoms and Climate Change" Nicholas Georgescu-Rogan, "Energy and Economc Myths" Amitav Ghosh, "The Great Derangement: Climate Change and the Unthinkable" Thane Gustafson, "The Bridge: Natural Gas in a Redivided Europe" Michael Herb, "The Wages of Oil. Parliaments and Economic Development in Kuwait and the UAE" Jason Hickel, "Less is More: How Degrowth Will Save the World" Per Hogselius, "Red Gas" William Stanley Jevons, "The Coal Question" Daniel Yergin, "The Prize: The Epic Quest for Oil, Money and Power" Naomi Klein, "This Changes Everything: Capitalism vs. the Climate" Leonardo Maugeri, "Beyond the Age of Oil: The Myths, Realities, and Future of Fossil Fuels and Their Alternatives" Paasha Mahdavi, "Power Grab. Political Survival through Extractive Resource Nationalization" Andreas Malm, "Fossil Capital. The Rise of the Steam Power and the Roots of Global Warming" Andreas Malm. "How to Blow Up a Pipeline" Victor McFarland, "Oil Powers: A History of the US-Saudi Alliance" Bernard Mommer, "Global Oil and the Nation State" Bethany McLean, "The Smartest Guys in the Room. The Amazing Rise and Scandalous Fall of Enron" Timothy Mitchell, "Carbon Democracy. Political Power in the Age of Oil" Guillaume Pitron, "the Rare Metals War: the Dark Side of Clean Energy and Digital Technologies" Juan Pablo Pérez Alfonzo, "The Oil Pentagon" Simon Pirani, "Burning Up: A Global History of Fossil Fuels Consumption" Luigi Piccioni, La cronologia di "altronovecento" dell'ambiente e dell'ambientalismo 1853-2000 Joachim Radkau, "The Age of Ecology: A Global History" Thea Riofrancos, "Resource Radicals. From Petro-Nationalism to Post-Extractivism in Ecuador" Henry Sanderson "Volt Rush: The Winners and Losers in the Race to Go Green" Myrna Santiago, "The Ecology of Oil. Environment, Labour and the Mexican Revolution, 1900-1938" Van De Graaf/ Sovacoool, "Global Enegy Politics" Robert Vitalis, "Oilcraft: The Myths of Scarcity and Security That Haunt US Energy Policy" Tyler Volk, "CO2 Raising: The World's Greatest Environmental Challenge" |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810441 -
TEORIA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Oggi i diritti umani sono la dottrina morale dominante per valutare lo status morale dell'ordine geopolitico contemporaneo. Nel XX secolo è emerso un ampio consenso sull'elaborazione di un giudizio delle nazioni contro un codice morale internazionale che prescrive determinati benefici e trattamenti per tutti gli esseri umani. In molte nazioni i dibattiti politici si animano per la negazione o per l'abuso dei diritti umani. I documenti legali per la tutela dei diritti umani si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il corso esamina la base filosofica e il contenuto della dottrina dei diritti umani. Indaga inoltre il significato contemporaneo dei diritti umani, traccia lo sviluppo storico del concetto di diritti umani, partendo da discussione sulle origini filosofiche più antiche delle basi dei diritti umani e culminando con alcuni dei più recenti sviluppi nella loro codificazione. Il corso analizza infine le differenze formali e sostanziali che i filosofi hanno operato tra le varie forme e categorie di diritti umani, oltre che le giustificazioni delle loro rivendicazioni e le principali critiche attualmente a loro rivolte.
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MAIOLO FRANCESCO
(programma)
La locuzione “diritti umani” denota un campo d'azione e un ampio ambito di studi di carattere interdisciplinare. Nella prima prospettiva, i diritti umani sono generalmente esprimono degli standard minimi di condotta a cui uno Stato deve attenersi nel relazionarsi alle persone sulle quali esercita la propria giurisdizione. Dalla fine della seconda guerra mondiale, su scala internazionale un certo numero di convenzioni, accordi, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa sono stati promulgati con l’indicazione di quali diritti ascrivibili agli individui sono da ritenersi fondamentali. Notevoli sforzi sono stati compiuti al fine di assicurare la migliore e più estesa tutela possibile in questo ambito. La tal cosa ha portato alla creazione di un sistema di giurisdizione virtualmente globale e a livelli multipli con l’istituzione di appositi tribunali internazionali. Anche se molti vedono i diritti umani come una costruzione occidentale, culturalmente di parte, basata su una concezione astratta e atomistica dell'individuo, l'idea che uno Stato promuova e compia atti crudeli e degradanti ripugna un numero crescente di persone a livello globale. Nella seconda prospettiva, si è ripetuto che i diritti umani, da un punto di vista descrittivo, sono poteri o proprietà appartenenti a tutti gli esseri umani in virtù della loro condizione di esseri umani. Che tutti gli esseri umani debbano poter godere di determinati diritti fondamentali è vista come una questione di giustizia globale. Oggi non solo le teorie dei diritti umani, che si preoccupano di fornire criteri per l’azione, ma anche le teorie sui diritti umani, che si preoccupano di questioni di natura fondazionale, sembrano essere in concorrenza tra loro. Il corso si concentra sulla teoria dell'autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia di Axel Honneth. Vi è un accordo generale sul fatto che le società liberal-democratiche si basano su principi normativi, che richiedono disposizioni legali per garantire che i governi non violino i diritti fondamentali degli individui. Tuttavia, in parte a causa della complessità dei processi globali di integrazione, deregolamentazione e riforma, in parte a causa dell'influenza della critica anti-fondazionale (decostruzione; postmodernismo; relativismo), questi principi sembrano aver perso molto della loro originaria forza prescrittiva. Contro coloro che hanno affermato che tale problema è dovuto ad uno sfasamento tra indagine filosofica e applicazione pratica, Honneth ha sostenuto che più di tempi lunghi, c’è bisogno di ravvivare la speranza e la persistenza necessari alla trasformazione dei principi di libertà e giustizia in linee guida per l'azione politica. A suo avviso, i principi normativi alla base del discorso sui diritti umani sono formulati in un modo che ci impedisce di derivare linee guida per l'azione politica. In particolare, il corso esaminerà il modello di ricostruzione normativa che Honneth ha teorizzato sulla base di presupposti hegeliani allo scopo di situare la propria teoria della giustizia come riconoscimento nell'ambito dell’analisi di una varietà di istanze e pratiche istituzionali storicamente determinate che incarnano affermazioni esistenzialmente significative.
(testi)
CONTENUTO DEL PROGRAMMA - I diritti umani nella prospettiva filosofica: analisi ontologica ed epistemologica - I resupposti psicologici della fruizione dei diritti fondamentali: rispetto di sé, fiducia in se stessi e autostima - Le lotte per il riconoscimento e la grammatica morale dei conflitti sociali: l'analisi della "fabbrica sociale" dei diritti come foriera dei principi di giustizia - Il diritto alla libertà e la fondazione sociale dell’etica democratica - Le ragioni per l’esistenza della libertà giuridica e morale e le loro patologie - La libertà sociale e i tre registri del “Noi” nelle relazioni sociali - Riconoscimento e libero mercato: la sfera dei consumi, il mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale - I diritti umani nel dibattito etico contemporaneo - Riflessione morale, diritti e forme della legislazione - Diritti e doveri - Le sfide del nostro tempo Il corso è impartito in lingua italiana. 1) HONNETH, Axel, "Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica", trad. C. Sandrelli, Codice Edizioni, Torino 2015 (si esclude la parte finale del libro, ovvero le pagine 358-481).
2) HONNETH, Axel, ANDERSON, Joel., "Autonomia, vulnerabilità, riconoscimento e giustizia", in "Lotte, riconoscimento, diritti", a cura di Carnevale, A., Strazzeri, I., Morlacchi Editore, Perugia 2011, pp. 107-142 (l'articolo in questione è reperibile nella sezione FILES del Team TEORIA DEI DIRITTI UMANI AA2023/2024 sulla piattaforma MICROSOFT TEAMS). Qualora si presentassero problemi di accesso per reperire l'articolo si prega di contattare prontamente il docente. 3) PONGIGLIONE, Francesca, "I diritti umani nel dibattito etico contemporaneo", Carocci, Roma 2019 (solo per chi ha 9 CFU) |
6 | SPS/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21210060 -
Energy economics and climate change policy
(obiettivi)
This course consists in two modules. The first deals with basic concepts in Energy Economics as the distribution of sources and consumption patterns at the geographical level, the analysis of demand and supply of different energy sources and the use of energy by sectors. World energy outlook scenarios are deeply investigated. The second part of the course allows students gathering main analytical tools to consider jointly energy issues and climate change impacts. The economic analysis of policy impacts over the long term and burden sharing issues in the international bargaining process are also analyzed. At the end of the course students will be able to understand global energy and climate reports, conduct their own impact analysis and be familiar with main simulation models.
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Erogato presso
21210060 Energy economics and climate change policy in Economia dell'ambiente, lavoro e sviluppo sostenibile LM-56 COSTANTINI VALERIA
(programma)
Parte I: Mercato dell’energia
(testi)
1. Il sistema energetico globale 1.1 I concetti di base. Le caratteristiche della domanda di energia 1.2 Le fonti. La filiera produttiva, i mercati, i prezzi 1.3 L’offerta di energia 2. Fonti fossili 2.1 La produzione di fonti fossili 2.2 Sfruttamento delle risorse esauribili: criteri di decisione intertemporale 2.3 Elementi di geopolitica dell’energia 2.4 La sicurezza dell’approvvigionamento energetico 3. Fonti rinnovabili 3.1 La produzione di energia da fonti rinnovabili 3.2 Energia elettrica rinnovabile 3.3 Il mercato dei biocarburanti 4. Energia elettrica 4.1 Concetti di base sul sistema elettrico 4.2 Produzione e distribuzione 4.3 Il mercato elettrico 5. Il prezzo dell’energia 5.1 Concetti di base sul sistema elettrico 5.2 Produzione e distribuzione 5.3 Il mercato elettrico Parte II: Economia del cambiamento climatico 6. Il cambiamento climatico e il negoziato internazionale 6.1 Il fenomeno del cambiamento climatico 6.2 La Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite 6.3 Il Protocollo di Kyoto 6.5 Politiche di mitigazione e strumenti flessibili 6.6 I meccanismi CDM e il ruolo dei Paesi in via di sviluppo 6.7 Il negoziato sul clima Post-Kyoto e i nuovi meccanismi di carbon finance 6.8 La valutazione monetaria del danno da cambiamento climatico 7. Economia del cambiamento climatico 7.1 Politiche di mitigazione basate su meccanismi di mercato 7.2 Il sistema di scambio di permessi ad inquinare 7.3 L’interazione tra protezione ambientale e competitività: il caso del carbon leakage 7.4 Le politiche dell’Unione europea su clima ed energia 8. Progresso tecnologico nel settore energetico e obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti 8.1 Identificazione dei domini tecnologici complessi nel settore dell’energia 8.2 Il settore dell’efficienza energetica 8.3 Il settore delle fonti rinnovabili 8.4 Il settore dei biocarburanti Bhattacharyya S.C. (2011), Energy Economics: Concepts, Issues, Markets and Governance, UK: Springer-Verlag. Chapters: 1, 2, 3 (pp. 41-61), 4 (pp.77-81), 5 (sect. 5.1.1-5.1.5), 6 (excl. 6.5), 7 (Escluse appendici).
IEA (International Energy Agency) (2017), World Energy Outlook 2017. Chapters: 1-2-3-4-5-6-7. IEA (International Energy Agency) (2016), Energy Efficiency Indicators. (pages 5-10). IPCC (2014), Climate Change 2014 – Synthesis Report. (pages 1-31). IPCC (2014), Climate Change 2014 – Impacts, Adaptation and Vulnerability Part A. (pages 1-32). IPCC (2014), Climate Change 2014 – Mitigation of Climate Change (pages 41-107). Tol R.S.J. (2014), Climate Economics: Economic Analysis of Climate, Climate Change and Climate Policy, Edward Elgar Publ. Chapters: 1,2,3,4,5,6. |
9 | SECS-P/02 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810418 -
STATISTICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Essere in grado di scegliere il più appropriato modello statistico per l’analisi di fenomeni ambientali.
Familiarizzare con l’ambiente statistico R per la stima del modello e la valutazione della sua bontà di adattamento. Essere in grado di comunicare in modo efficace i risultati ottenuti.
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LAGONA FRANCESCO
(programma)
R-studio ed R: installazione e principali caratteristiche. La creazione di un project. Primi passi con R: operazioni elementari, statistiche descrittive, grafici. Richiami di inferenza statistica. Distribuzioni campionarie, intervalli di confidenza e test. Applicazioni ed esempi in R. Stima di massima verosimiglianza. Modelli lineari: stima dei parametri, selezione del modello e valutazione della bonta' di adattamento. Modelli lineari generalizzati: stima dei parametri, selezione del modello e valutazione della bonta' di adattamento. Modello di regressione logistica. Modello di regressione di Poisson.
(testi)
Carsten Dormann (2020) Environmental Data Analysis: An introduction with Examples in R, Springer
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6 | SECS-S/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810416 -
SUSTAINABILITY, ECONOMIC DEVELOPMENT. AND TRANSPORT
(obiettivi)
This course focuses on the sustainability of development patterns. Environmental quality, economic vitality and equity are discussed with a particular emphasis on the critical role played by transportation. In fact, transport is global and fundamental to economy and society, so effective action requires strong international cooperation.
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GATTA VALERIO
(programma)
CONTENUTO
(testi)
PARTE I - TRASPORTI, AMBIENTE E SVILUPPO ECONOMICO Definizione di sostenibilità: legame tra trasporto, ambiente e sviluppo Preservare il trasporto resiliente ai cambiamenti climatici Ampie riforme su un percorso a basse emissioni di carbonio Questioni finanziarie per mitigazione e adattamento PARTE II - DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI E CAMBIO DEL COMPORTAMENTO Rilevanza del trasporto urbano delle merci per la sostenibilità Stakeholders coinvolti e loro ruolo Tipi di misure di intervento, soluzioni innovative e migliori pratiche Analisi comportamentale e pianificazione Il corso è impartito in lingua inglese. Testi adottati:
Block, R., Kopp, A., Limi, A. (2013). Turning the right corner : ensuring development through a low-carbon transport sector. Directions in development: environment and sustainable development. Washington DC; World Bank. Curtis C. (2020). Handbook of Sustainable Transport. Research Handbooks in Transport Studies series. Edward Elgar, USA. Marcucci E., Gatta V., Le Pira M. (2023). Handbook on City Logistics and Urban Freight. Edward Elgar, UK. Articoli in riviste scientifiche internazionali fornite durante il corso. |
6 | SECS-P/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810415 -
THE EU IN GLOBAL ENVIRONMENTAL GOVERNANCE
(obiettivi)
The course aims at enhancing the students’ knowledge and understanding of the roots and evolution of global environmental governance, as well as at providing them with the methodological tools to analyze them from an historical and political perspective. At the same time, the course investigates the role of the European Union in shaping global environmental governance and the implications of the international discourse on sustainable development in European politics, from the late 1960s to the present. Moving from the beginnings of the EC/EU environmental policy, the course deals with the evolving concepts of energy security and transition in Europe’s debates, at the national, intergovernmental and supranational level; it analyses the rise of the European sustainability agenda, across different EC/EU policy areas; and focuses on the intersection between the United Nations’ multilateral dimension of environmental governance and the EU’s. Students will be engaged in studying the complexity of such challenges as climate change and the depletion of global commons with a view to their international politics consequences. They will also be provided with the analytical tools to understanding the development of multilateral and regional institutions, as well as governmental and non-governmental actors; and to assessing the EU’s political and economic response to such challenges in the last few decades.
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FASANARO LAURA
(programma)
Il corso è strutturato in 4 parti (9 CFU):
(testi)
1) Storia, politica ed evoluzione istituzionale dell’Unione Europea, dalla Comunità Europea degli anni Settanta all’UE degli anni Duemila. 2) Le sfide e la politica ambientali in una prospettiva di storia internazionale, dalla Conferenza di Stoccolma del 1972 all’Accordo di Parigi del 2015: conservazione; minacce globali; negoziati multilaterali e la nascita e lo sviluppo della questione climatica nella politica internazionale. 3) Le origini e lo sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea nel contesto della sua politica energetica, delle relazioni esterne dell’Unione e della politica estera europea. 4) Saggi brevi e presentazioni degli studenti (vedi lista delle letture consigliate/bibliografia di riferimento). 1. Afionis Stavros, The European Union in International Climate Change Negotiations, London, Routledge, 2017; 2. Jordan Andrew, Gravey Viviane(eds), Environmental policy in the EU: actors, institutions and processes, (fourth edition), London, Routledge, 2021, pp. 1-276; 3. Kaiser Wolfram, Meyer Jan-Henrik (eds), International Organizations and Environmental Protection. Conservation and Globalization in the Twentieth Century, New York, Berghahn Books, 2016, pp. 1-102; 153-267; 293-333. |
9 | SPS/06 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
(obiettivi)
Le attività "a scelta dallo studente" (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che la studentessa lo studente può selezionare tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni per un totale di 12 ECTS .
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12 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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TESI
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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