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21801028 -
SCIENZA POLITICA
(obiettivi)
LA POLITICA INCLUDE TUTTE QUELLE ATTIVITÀ CHE RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE, L'ORGANIZZAZIONE, LA DISTRIBUZIONE E L'ESERCIZIO DEL POTERE NELL'AMBITO DI UNO STATO, OVVERO FRA GLI STATI. IL POTERE È POLITICO QUANDO LE SUE DECISIONI POSSONO ESSERE FATTE VALERE NEI RIGUARDI DI CIASCUN COMPONENTE DI UNA COLLETTIVITÀ, ANCHE CON IL RICORSO ALLA FORZA. FIN DALL’ANTICHITÀ, QUINDI, LA RIFLESSIONE SULLA POLITICA SI IMPONE COME LO STUDIO DEL POTERE E LA RICERCA DELLA MIGLIOR FORMA DI GOVERNO: ACQUISIZIONE, UTILIZZAZIONE, CONCENTRAZIONE/DISTRIBUZIONE, LEGITTIMITÀ DEL POTERE SONO I GRANDI TEMI SUI QUALI SI SOFFERMA L’INTERESSE DEGLI STUDIOSI DI POLITICA DA ARISTOTELE FINO AD OGGI. PARTITA DA QUESTI PRESUPPOSTI TEORICI, LA SCIENZA POLITICA SI È AFFERMATA POI COME LO STUDIO E LA RICERCA SUI DIVERSI ASPETTI DELLA REALTÀ POLITICA ATTRAVERSO IL METODO DELLE SCIENZE EMPIRICHE. AL DI LÀ DELLE VARIE METODOLOGIE POI SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLMENTE UTILIZZATE (METODI DI COMPARAZIONE, STUDI DEL CASO SINGOLO) E DEI VARI APPROCCI (RATIONAL CHOICE, NEO-ISTITUZIONALISMO), AL CENTRO DELL’INTERESSE DELLA SCIENZA POLITICA STA IL TENTATIVO DI SPIEGARE I FENOMENI E I PROCESSI DELLA POLITICA, SIA NELLA LORO DIMENSIONE INTERNA CHE IN QUELLA INTERNAZIONALE E SOVRASTATALE. SU QUESTE PREMESSE, IL CORSO HA PER OGGETTO L’ILLUSTRAZIONE E L’ANALISI DEI PRINCIPALI CONCETTI, PROBLEMI E TEORIE AFFRONTATI DALLA SCIENZA POLITICA CONTEMPORANEA.
Canale: AL
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GRILLI DI CORTONA PIETRO
( programma)
LA PRIMA PARTE DEL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE ALCUNE NOZIONI FONDAMENTALI RELATIVAMENTE A: • LE DIFFERENZE FRA SCIENZA E NON-SCIENZA; • COME SI COSTRUISCONO LE TEORIE SCIENTIFICHE; • L’AMBITO DI STUDIO DELLA SCIENZA POLITICA, NONCHÉ LE METODOLOGIE DA ESSA PIÙ UTILIZZATE (UN CENNO SARÀ FATTO AL METODO DELLA COMPARAZIONE); • LA DEFINIZIONE DI POLITICA; • ALCUNI TEMI CRUCIALI DI MACROPOLITICA (I REGIMI POLITICI E IL LORO MUTAMENTO); • LA PARTECIPAZIONE POLITICA; • LE UNITÀ DEL SISTEMA POLITICO (MOVIMENTI, PARTITI, GRUPPI, SINDACATI); • LA COMUNICAZIONE POLITICA. LA SECONDA PARTE AFFRONTERÀ, IN UNA PROSPETTIVA COMPARATA, IL TEMA DELLA DEMOCRAZIA E DEL SUO FUNZIONAMENTO E RENDIMENTO INTERNI. SI PRENDERANNO IN ESAME VARI ASPETTI: A) ELEZIONI E SISTEMI ELETTORALI; B) LA RAPPRESENTANZA POLITICA; C) LE ISTITUZIONI DEI SISTEMI DEMOCRATICI (PARLAMENTI, GOVERNI, POTERI LOCALI, BUROCRAZIE, MAGISTRATURA); D) I PROCESSI DI STATE-BUILDING E NATION-BUILDING ANCHE IN RELAZIONE ALLE DINAMICHE E TEORIE DELL’INTEGRAZIONE POLITICA EUROPEA. LA TERZA PARTE PREVEDE ESERCITAZIONI, SEMINARI, CONVEGNI E TUTTO QUANTO POTRÀ COSTITUIRE OCCASIONE DI APPROFONDIMENTO DEI TEMI TRATTATI.
( testi)
MAURIZIO COTTA, DONATELLA DELLA PORTA, LEONARDO MORLINO, SCIENZA POLITICA, BOLOGNA, IL MULINO, 2001 (TUTTI E 18 I CAPITOLI) PIETRO GRILLI DI CORTONA, STATI, NAZIONI E NAZIONALISMI, BOLOGNA, IL MULINO, 2003 (TUTTO). AVVISO PER CHI DEVE PORTARE 10 CFU: È OBBLIGATORIA LA PARTECIPAZIONE AD ALCUNI SEMINARI CHE VERRANNO ORGANIZZATI DOPO L'INIZIO DELLE LEZIONI. CHI NON POTRÀ PARTECIPARE AI SEMINARI, DOVRÀ PORTARE ALL'ESAME ANCHE IL VOLUME DI GIANFRANCO PASQUINO, PRIMA LEZIONE DI SCIENZA POLITICA, LATERZA, 2009 (OLTRE AL PROGRAMMA ORDINARIO). TESTI D'ESAME FINO PER L'ANNO ACCADEMICO 2012-13: PIETRO GRILLI DI CORTONA, ORAZIO LANZA E BARBARA PISCIOTTA, CAPIRE LA POLITICA. UNA PROSPETTIVA COMPARATA,NOVARA, UTET UNIVERSITÀ, 2012 (TUTTO); PIETRO GRILLI DI CORTONA, STATI, NAZIONI E NAZIONALISMI, BOLOGNA, IL MULINO, 2003 (TUTTO). SEMINARIO DOTT. A. CASTALDO OPPURE (IN ALTERNATIVA) VOLUME DI G. PASQUINO, COME PER L'ANNO PRECEDENTE (SOLO PER CHI PORTA 10 CFU). DATE E ARGOMENTI DEGLI INCONTRI SEMINARIALI SARANNO COMUNICATI A LEZIONE.
Canale: MZ
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AGOSTA ANTONIO
( testi)
PROGRAMMA DI SCIENZA POLITICA (CANALE M-Z) ANNO ACCADEMICO 2012/13
PRIMA PARTE. METODO SCIENTIFICO, STORIA E ARTICOLAZIONE DELLA SCIENZA POLITICA
MESSINA P., PERCORSI DI ANALISI DI SCIENZA POLITICA, CLEU, PADOVA, 2012 (STUDIARE LA PRIMA E LA SECONDA PARTE: PAGG. 11 – 124). ALMOND G., LA STORIA DELLA SCIENZA POLITICA, IN G. ALMOND, CULTURA CIVICA E SVILUPPO POLITICO, IL MULINO, BOLOGNA, 2005 (PAGG. 45 - 82).
SECONDA PARTE. PRINCIPALI TEMI DI ANALISI DELLA DISCIPLINA
PASQUINO G., PRIMA LEZIONE DI SCIENZA POLITICA, LATERZA, ROMA-BARI, 2008. GRILLI DI CORTONA P., LANZA O, PISCIOTTA B., CAPIRE LA POLITICA, UTET, NOVARA, 2012 (STUDIARE I CAPITOLI 2, 4, 5, 7, 8 FINO AL PARAGRAFO 8.5. COMPRESO, 9, 10, 11).
TERZA PARTE. UN ESEMPIO DI RICERCA COMPARATA IN SCIENZA POLITICA
LIJPHART A., LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE, IL MULINO, BOLOGNA, 2001 (STUDIARE I CAPITOLI DAL PRIMO AL SETTIMO COMPRESI, PAGG. 19-190).
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10
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SPS/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801584 -
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
(obiettivi)
LA DISCIPLINA SI PROPONE COME MOMENTO DI RIFLESSIONE PER DELINEARE UNA ‘STORIA DELLE IDEE’, INTESE COME DIRETTRICI DI FORZA IN GRADO DI ORIENTARE LE TRASFORMAZIONI SOCIALI E DETERMINARE I MUTAMENTI POLITICI. NEL CORSO DEL TEMPO GLI STUDI DI STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE SI SONO PROGRESSIVAMENTE SPOSTATI DALL’INDAGINE DELLE ISTITUZIONI ALLA SOCIETÀ, DALL’ANALISI DEI SISTEMI E DELLA DIMENSIONE FORMALE DEL POTERE, ALLO STUDIO DELLE IDEOLOGIE E DELLE MENTALITÀ. IN QUEST’OTTICA IL CORSO SI PROPONE D’OFFRIRE STRUMENTI ANALITICI ED INTERPRETATIVI FINALIZZATI A FAR ACQUISIRE AGLI STUDENTI – OLTRE AD UNA PREPARAZIONE DI BASE, A CARATTERE PIÙ GENERALE, RELATIVA ALLA CONOSCENZA DELLA STORIA DEL PENSIERO POLITICO NELLE SUE LINEE FONDAMENTALI – UN METODO DI RICERCA CHE, PARTENDO DALL’ESAME DIRETTO DEI TESTI E DELLE FONTI DOCUMENTARIE, TENDA, PUR NELLA SPECIFICITÀ METODOLOGICA DELLA MATERIA, A CORRELARSI CON LE ALTRE DIMENSIONI DEL SAPERE, DI CUI LA DIMENSIONE POLITICA PUÒ COSTITUIRE IL MOMENTO UNIFICANTE.
Canale: MZ
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MODUGNO ROBERTA ADELAIDE
( programma)
DOPO UN’ INTRODUZIONE GENERALE AL CORSO LE PRIME LEZIONI SARANNO DEDICATE ALL’ANALISI DEI CONCETTI CENTRALI DEL PENSIERO POLITICO: STATO MODERNO, GIUSNATURALISMO, CONTRATTUALISMO, COSTITUZIONALISMO, RAPPRESENTANZA, SOVRANITÀ, DEMOCRAZIA. DI SEGUITO SI PRENDERANNO IN ESAME LE TEMATICHE E GLI AUTORI CLASSICI: - IL PENSIERO POLITICO DELL’ASSOLUTISMO - ASSOLUTISMO E SOVRANITÀ IN BODIN; L’ASSOLUTISMO “LAICO” DI THOMAS HOBBES; L’ASSOLUTISMO MONARCHICO IN FRANCIA. - LA NASCITA DEL PENSIERO LIBERALE: LOCKE; MONTESQUIEU E LO SPIRITO DELLE LEGGI. - LUCI ED OMBRE DELL’ILLUMINISMO; ROUSSEAU E LA “VOLONTÀ GENERALE”; IL PENSIERO POLITICO DELLA RIVOLUZIONE AMERICANA; LA RIVOLUZIONE FRANCESE E LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO; IL DIBATTITO STORICO E POLITICO SULLA RIVOLUZIONE; LE RIFLESSIONI SULLA RIVOLUZIONE DI BURKE. - IL DIBATTITO SULLA DEMOCRAZIA AMERICANA: LA “TIRANNIA DELLA MAGGIORANZA”E LA DEMOCRAZIA INCOMPIUTA. - IL SOCIALISMO E KARL MARX. - L’ELITISMO: MOSCA, PARETO E MICHELS. - I TOTALITARISMI. - LA REAZIONE AI TOTALITARISMI: LEO STRAUSS; HANNAH ARENDT; F. VON HAYEK; KARL POPPER. - LA RINASCITA DEL LIBERALISMO NEL NOVECENTO, IL LIBERALISMO DELLA SCUOLA AUSTRIACA; IL COMUNITARISMO (ALASDAIR MACINTYRE, MICHAEL WALZER); IL DIBATTITO CONTEMPORANEO SULLA SOCIETÀ GIUSTA (RAWLS, ROTHBARD, NOZICK). - IL DIBATTITO SUL MULTICULTURALISMO - AMARTYA SEN, MARTHA NUSSBAUM
( testi)
PROGRAMMA DA 8 CREDITI 2012-2013
- J. J. CHEVALLIER, LE GRANDI OPERE DEL PENSIERO POLITICO, IL MULINO, 1998 (FINO AL XII CAPITOLO INCLUSO)
- IL PENSIERO POLITICO CONTEMPORANEO, A CURA DI CARLO GALLI, IL MULINO, 2011 (CAPITOLI II; VI; VIII; IX; X; XI)
- G. CONTI ODORISIO, HARRIET MARTINEAU E TOCQUEVILLE. DUE DIVERSE LETTURE DELLA DEMOCRAZIA AMERICANA, RUBBETTINO EDITORE, 2003 (ESCLUSO L'ULTIMO CAPITOLO)
LETTURA A SCELTA DI UNO DEI SEGUENTI VOLUMI
- N. MACHIAVELLI, IL PRINCIPE, EINAUDI, 2005 - A. DE TOCQUEVILLE, LA DEMOCRAZIA IN AMERICA, RIZZOLI, 2007 - J. S. MILL, SAGGIO SULLA LIBERTÀ, - F. A. VON HAYEK, LA SOCIETÀ LIBERA, RUBBETTINO, 2010 - J. RAWLS, UNA TEORIA DELLA GIUSTIZIA, FELTRINELLI, 2008 - A. SEN, L’IDEA DI GIUSTIZIA, MONDADORI, 2010 - M. N. ROTHBARD, SINISTRA E DESTRA. L’AVVENIRE DELLA LIBERTÀ, RUBBETTINO, 2012
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8
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SPS/02
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21801864 -
ECONOMIA AZIENDALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI UTILI PER LA COMPRENSIONE DELL’ ECONOMIA AZIENDALE.
LA PRIMA PARTE DEL CORSO FORNISCE LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA E DEL COMPORTAMENTO
DEL SISTEMA AZIENDALE, APPROFONDENDO LE DIVERSE CARATTERISTICHE E FINALITÀ CHE CONTRADDISTINGUONO LE AZIENDE DI EROGAZIONE E LE IMPRESE.
NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO SI FORNISCONO AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI BASILARI IN TEMA DI RILEVAZIONI CONTABILE.
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ONESTI TIZIANO
( programma)
MODULO I: L’ECONOMIA DELL’AZIENDA (6 CFU) L’ECONOMIA AZIENDALE E LA RAGIONERIA. LO STUDIO DELLE CONDIZIONI DI ESISTENZA DELL’ORGANISMO AZIENDALE; LA COMPONENTE PERSONALE E I MEZZI OPERATIVI DELL’AZIENDA. OGGETTO DELL’AZIENDA. SOGGETTI AZIENDALI: “SOGGETTI GIURIDICI” E “SOGGETTO ECONOMICO”. ORGANIZZAZIONE. LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. VARI TIPI DI AZIENDA. L’ISTITUZIONE DELL’AZIENDA, LA SUA LOCALIZZAZIONE, LA SUA DIMENSIONE. L’AZIENDA DI EROGAZIONE: CARATTERISTICHE GENERALI E SCHEMI DI GESTIONE. LE AZIENDE DI PRODUZIONE PER LO SCAMBIO DI BENI E SERVIZI: LE IMPRESE. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’ IMPRESA. EQUILIBRIO ECONOMICO ED ECONOMICITÀ. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI DALL’ IMPRESA. IL RISCHIO D’IMPRESA E I SOGGETTI SU CUI ESSO GRAVA. L’EFFICIENZA AZIENDALE. IL PROCESSO DI FORMAZIONE DEL REDDITO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO; LA DINAMICA RELAZIONE TRA CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO. LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA. IL PROCESSO DI CRESCITA DIMENSIONALE DELLE IMPRESE: LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI, LA NATURA, LA STRUTTURA, LE OPERAZIONI INTERNE DI SCAMBIO E DI PRODUZIONE NEI GRUPPI DI IMPRESE. MODULO II: ELEMENTI DI CONTABILITÀ (2/3 CFU) TEORIA E METODO DELLA PARTITA DOPPIA. IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA APPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE. LE RILEVAZIONI CONTABILI DELLE OPERAZIONI DI COSTITUZIONE E DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI FUNZIONAMENTO. LE SCRITTURE DI CHIUSURA E DI RIAPERTURA DEI CONTI.
( testi)
G. ZANDA, LINEAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, KAPPA, ROMA, ULT.ED.;
T. ONESTI (A CURA DI), ESERCITAZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE, GIAPPICHELLI, TORINO, 2002.
NEL CORSO DELLE LEZIONI VERRANNO FORNITI PRECISI RIFERIMENTI PER L’UTILIZZO DEI TESTI CONSIGLIATI, NONCHÈ INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE E/O MATERIALI INTEGRATIVI PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI SU SPECIFICHE TEMATICHE
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SECS-P/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTA ATTIVITA' CONSIGLIATE - (visualizza)
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21801047 -
POLITICA COMPARATA
(obiettivi)
LA POLITICA COMPARATA È PARTE INTEGRANTE E RILEVANTISSIMA DEGLI STUDI DI SCIENZA POLITICA E, IN QUANTO TALE, MATERIA DI INSEGNAMENTO CARATTERIZZANTE TUTTI I CURRICULA CHE INCLUDONO STUDI DI TIPO POLITOLOGICO, SIA INTERNO CHE INTERNAZIONALE. IL METODO DELLA COMPARAZIONE È STRUMENTO DI ANALISI E DI TEORIZZAZIONE POLITICA UTILIZZATO FIN DALL’ANTICHITÀ, A COMINCIARE DALLO SCHEMA CLASSIFICATORIO DELLE FORME DI GOVERNO DI ARISTOTELE. OGGI LA POLITICA COMPARATA È CENTRALE NELLO SVILUPPO DELLA TEORIA POLITICA SCIENTIFICA E LA COMPARAZIONE COSTITUISCE IL PRINCIPALE METODO DELLA SCIENZA POLITICA (E DI ALTRE SCIENZE SOCIALI) PER COSTRUIRE E CONTROLLARE LE TEORIE SCIENTIFICHE SULLA POLITICA. IL CORSO SI PROPONE DI SPIEGARE E ANALIZZARE INSIEME AGLI STUDENTI LO SVILUPPO POLITICO EUROPEO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI DIVERSI REGIMI POLITICI. IN PARTICOLARE, VERRANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE I REGIMI DEMOCRATICO E TOTALITARIO.
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21801051 -
ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DELL’ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT. AL TERMINE DEL CORSO, GLI STUDENTI DEVONO AVERE ACQUISITO LA CAPACITA' DI COMPRENDERE I FONDAMENTALI PROBLEMI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E DI RILEVAZIONE CHE CARATTERIZZANO LE AZIENDE PUBBLICHE E LE AZIENDE NON PROFIT.
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PIERI VALERIO
( programma)
PARTE I: RICHIAMI DI ECONOMIA AZIENDALE L’ECONOMIA AZIENDALE: L’OGGETTO E IL METODO - LA DEFINIZIONE DI AZIENDA - LA CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE - IL SOGGETTO GIURIDICO DELL’AZIENDA-IL SOGGETTO ECONOMICO DELL’AZIENDA. LE DECISIONI AZIENDALI: FASI LOGICHE, CONFLITTO ED EQUILIBRIO TRA INTERESSI OGGETTIVI E SOGGETTIVI, POSIZIONE DEL SOGGETTO ECONOMICO. IL CRITERIO DELL’ECONOMICITÀ NEL CONTESTO DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE. L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DELLA GESTIONE. PARTE II: L’ECONOMIA DELLE AZIENDE E LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ASPETTI DEFINITORI E CLASSIFICAZIONI - IL PARADIGMA DELLA PERFORMANCE DELLA PA - IL SISTEMA DEI BENI NEL CONTESTO DELLE AZIENDE PUBBLICHE: IL PATRIMONIO PUBBLICO – IL SISTEMA DELLE PERSONE: LA GOVERNANCE E L’ORGANIZZAZIONE NELLE AZIENDE PUBBLICHE - PROCESSI DI DECISIONE, ESECUZIONE E CONTROLLO NEGLI ENTI LOCALI: FUNZIONI ASSEGNATE E ASSETTI ISTITUZIONALI; I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE E DI PROGRAMMAZIONE; IL BILANCIO DI PREVISIONE: LA STRUTTURA E LA GESTIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE, PRINCIPI DI BILANCIO, PROCEDURA E TEMPI DI REDAZIONE; L’ESERCIZIO PROVVISORIO E LA GESTIONE PROVVISORIA; GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITÀ DEL BILANCIO; IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE: LOGICA E FINALITÀ, PROCESSO DI FORMAZIONE, CONTENUTI E STRUTTURA, OBIETTIVI E INDICATORI – IL RENDICONTO: PROCESSO DI FORMAZIONE, CONTENUTO DEL RENDICONTO, PRINCIPI DI CONTABILITÀ FINANZIARIA, I RESIDUI DI BILANCIO, LE ECONOMIE E LE DISECONOMIE, IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE TRA COMPETENZA FINANZIARIA ED ECONOMIA, IL CONTO ECONOMICO E IL CONTO DEL PATRIMONIO. PARTE III: L’ECONOMIA DELLE AZIENDE NON PROFIT ASPETTI DEFINITORI E CLASSIFICAZIONI - FORME GIURIDICHE DELLE AZIENDE NON PROFIT – LE PECULIARITÀ ORGANIZZATIVE E GESTIONALI DELLE AZIENDE NON PROFIT - LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA GESTIONE – GLI ASSETTI E LE DINAMICHE DI GOVERNANCE DELLE AZIENDE NON PROFIT – LA PROGRAMMAZIONE E LA RENDICONTAZIONE DELLA GESTIONE – LA COMUNICAZIONE ESTERNA.
( testi)
NEL CORSO DELLE LEZIONI, VERRANNO DISTRIBUITE ALCUNE DISPENSE E ULTERIORE MATERIALE DIDATTICO E DI APPROFONDIMENTO A CURA DEL DOCENTE. A TAL FINE, VERRÀ UTILIZZATO IL SITO: HTTP://SCIENZEPOLITICHE.UNIROMA3.IT/VPIERI/ IL PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI VERRÀ COMUNICATO AL TERMINE DEL CORSO, PRIMA DELL'INIZIO DELLA SESSIONE D'ESAMI.
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SECS-P/07
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801064 -
STORIA DELL'EUROPA
(obiettivi)
IL CORSO È DEDICATO AL TEMA DELLA STORIA DELLA TOLLERANZA E DELL'INTOLLERANZA NELL'EUROPA MODERNA.
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21801095 -
SOCIOLOGIA DEL DIRITTO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE PER MATURARE UN’ADEGUATA COMPRENSIONE DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE SOCIOLOGICO-GIURIDICHE QUALI EMERGONO DALLA EVOLUZIONE ATTUALE DEGLI ORDINAMENTI CON RIFERIMENTO ALLA PROSPETTIVA EUROPEA E ALLA MULTICULTURALITÀ.
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ANDRINI SIMONA
( programma)
IL CORSO TRATTERÀ DELLE RAGIONI CHE HANNO PORTATO ALLA NASCITA E ALLO SVILUPPO DELLA SOCIOLOGIA DEL DIRITTO E INTENDE PRESENTARE LE PRINCIPALI TEORIE CHE SI SONO VENUTE AFFERMANDO SUL PIANO SIA ITALIANO CHE INTERNAZIONALE. INOLTRE CI SI SOFFERMERÀ SUI CONTRIBUTI ALLA FORMAZIONE DI UNA CULTURA GIURIDICA EUROPEA E ALLA INDIVIDUAZIONE DELLE FORME DI INTEGRAZIONE INTERCULTURALE. TRA GLI ARGOMENTI CHE VERRANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE SI SEGNALANO: IL CONTRIBUTO DELLE DOTTRINE SOCIOLOGICHE ALLE ANALISI SOCIALI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO; IL CONTRIBUTO DELLE DOTTRINE SOCIOLOGICHE ALLE ANALISI SOCIALI DEGLI ORDINAMENTI; IL CONTRIBUTO DELLA SOCIOLOGIA DEL DIRITTO ALL’ANALISI DELL’ORDINAMENTO EUROPEO; IL CONTRIBUTO DELL’ANALISI SOCIOLOGICO-GIURIDICA SUI TEMI RELATIVI ALLA FUNZIONE DI INTEGRAZIONE MULTICULTURALE SVILUPPATA DAGLI ATTI NORMATIVI.
( testi)
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (8CFU)
A.FEBBRAJO, “SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. CONCETTI E PROBLEMI”, IL MULINO, BOLOGNA, 2009. N. BOBBIO, “L’ETÀ DEI DIRITTI”, EINAUDI, TORINO, 1990
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (6CFU) A.FEBBRAJO, “SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. CONCETTI E PROBLEMI”, IL MULINO, BOLOGNA, 2009. E. DURKHEIM, “IL DIVORZIO CONSENSUALE”, ARMANDO, ROMA, 2009
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8
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SPS/12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801439 -
LINGUA, CULTURA E ISTITUZIONI DEI PAESI DI LINGUA INGLESE
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8
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L-LIN/12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801469 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI RICOSTRUIRE L’EVOLUZIONE DELLA STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO DALLA PRIMA ETA’ MODERNA FINO AL XX SECOLO. IN PARTICOLARE SI EVIDENZIERANNO LE CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTISMO E DEL COSTITUZIONALISMO LIBERALE. NELL’ULTIMA PARTE DEL CORSO SI FORNIRANNO ALCUNI SPUNTI DI ANALISI DELLA STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA
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21801478 -
SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e analitici di base per capire e analizzare le logiche di funzionamento delle pubbliche amministrazioni nella loro duplice veste di organizzazioni complesse e attori centrali nei processi di produzione delle politiche pubbliche.
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21801495 -
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI
IL CORSO – PROPEDEUTICO ALLO STUDIO DI TUTTE LE ALTRE MATERIE PUBBLICISTICHE – SI PROPONE DI OFFRIRE L’ACQUISIZIONE DEGLI ELEMENTI CONOSCITIVI DI TIPO ISTITUZIONALE DEL DIRITTO PUBBLICO, FORNENDO UNA COMPLETA INFORMAZIONE SUL NOSTRO SISTEMA COSTITUZIONALE E, PIÙ IN GENERALE, SULL’ORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI POTERI EFFETTIVAMENTE VIGENTE, ALLA LUCE DEL FONDAMENTALE CONTRIBUTO OFFERTO IN QUESTI ANNI DALLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE, DEI RIFLESSI SUL NOSTRO SISTEMA COSTITUZIONALE DELLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA, NONCHÉ DELL’EVOLUZIONE STORICA DEL NOSTRO ORDINAMENTO, CONSIDERATA FONDAMENTALE ALLA COMPRENSIONE DEGLI SVOLGIMENTI PIÙ RECENTI DELLA NOSTRA ESPERIENZA GIURIDICA.
Canale: AL
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COLAPIETRO CARLO
( programma)
ORDINAMENTO, DIRITTO, STATO, LE FONTI DEL DIRITTO. LE FONTI DELL'UNIONE EUROPEA. IL PARLAMENTO. IL GOVERNO E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. LE AUTONOMIE TERRITORIALI. LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE. PRINCIPI IN TEMA DI AMMINISTRAZIONE E DI GIURISDIZIONE. DIRITTI E LIBERTÀ. DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE
( testi)
TESTI CONSIGLIATI
PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME SI RICHIEDE LO STUDIO DEI SEGUENTI TESTI:
- F. MODUGNO (A CURA DI), DIRITTO PUBBLICO, GIAPPICHELLI, TORINO, 2012 (ESCLUSE LE PARTI SEGUENTI: CAP. II PARAGRAFI 13,14,15; CAP. III PARAGRAFI 1,2,3; CAP. IV, SEZ. III, PARAGRAFI 9,10,11; CAP. VIII (PER INTERO); CAP. IX PARAGRAFI 3,4,5,6,7,8,9.
E
C. COLAPIETRO, DIRITTI DEI DISABILI E COSTITUZIONE, EDITORIALE SCIENTIFICA, NAPOLI, 2011 (STUDIARE DA PAG. 1 A PAG. 110).
Canale: MZ
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NAPOLITANO GIULIO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI:
1. L’ORDINAMENTO GIURIDICO E LE SCIENZE DEL DIRITTO PUBBLICO
2. LO STATO
3. L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE E L’UNIONE EUROPEA
4. L’ORDINAMENTO ITALIANO E LA SUA EVOLUZIONE
5. LA COSTITUZIONE ITALIANA
6. LA COSTITUZIONE COME FONTE DEL DIRITTO
7. LE ALTRE FONTI DEL DIRITTO
8. I DIRITTI FONDAMENTALI
9. IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA E I DIRITTI SOCIALI
10. L’ORGANIZZAZIONE E L’ESERCIZIO DEL POTERE POLITICO
11. LA SOVRANITÀ POPOLARE
12. IL PARLAMENTO
13. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
14. IL GOVERNO
15. GLI ORDINAMENTI REGIONALI E LOCALI
16. LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
17. L’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA
18. LE GARANZIE GIURISDIZIONALI
19. LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE
20. PRIMA PROVA INTERMEDIA
21. GLI APPROCCI ECONOMICI AL DIRITTO PUBBLICO
22. IL RUOLO ECONOMICO DELLO STATO
23. L’ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE PUBBLICA
24. SCELTE COLLETTIVE E VINCOLI COSTITUZIONALI
25. L’APPROCCIO ECONOMICO AI DIRITTI COSTITUZIONALI
26. IL MERCATO DELLE LEGGI
27. LA DELEGA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
28. IL CONTROLLO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
29. LA CONCORRENZA TRA GOVERNI LOCALI
30. SECONDA PROVA INTERMEDIA
( testi)
1. PER I PRIMI DUE MODULI (6 CREDITI): BARBERA – FUSARO, CORSO DI DIRITTO PUBBLICO, BOLOGNA, IL MULINO, VII ED., 2012
2. PER IL TERZO MODULO (2 CREDITI): NAPOLITANO – ABRESCIA, ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PUBBLICO, BOLOGNA, IL MULINO, 2009 (ESCLUSO ULTIMO CAPITOLO)
IN ALTERNATIVA AL VOLUME INDICATO AL PUNTO 1, A SCELTA DELLO STUDENTE:
BIN – PITRUZZELLA, DIRITTO PUBBLICO, GIAPPICHELLI, TORINO
BATTINI E ALTRI, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, GIUFFRÈ, MILANO
MODUGNO E ALTRI, LINEAMENTI DI DIRITTO PUBBLICO, GIAPPICHELLI, TORINO
BARILE, CHELI, GRASSI, ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO, CEDAM, PADOVA
ROSSANO, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, JOVENE, NAPOLI
NON SONO AMMESSE EDIZIONI ANTERIORI AL 2008.
GLI STUDENTI CHE DEVONO SOSTENERE L’ESAME DA 6 CREDITI POSSONO LIMITARE IL LORO STUDIO A UNO DEI VOLUMI INDICATI AL PUNTO 1.
GLI STUDENTI CHE DEVONO SOSTENERE L’ESAME DA 8 CREDITI DOVRANNO STUDIARE UNO DEI VOLUMI INDICATI AL PUNTO 1 ED IL TESTO INDICATO AL PUNTO 2, AD ECCEZIONE DELL’ULTIMO CAPITOLO, DEDICATO A “LA CONCORRENZA TRA GOVERNI LOCALI”.
GLI STUDENTI CHE DEVONO SOSTENERE L’ESAME DA 9 CREDITI DEVONO STUDIARE UNO DEI VOLUMI INDICATI AL PUNTO 1 E, DEL VOLUME INDICATO AL PUNTO 2, ANCHE L’ULTIMO CAPITOLO.
I TESTI D’ESAME SONO GLI STESSI PER I FREQUENTANTI E PER I NON FREQUENTANTI.
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8
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IUS/09
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Attività formative di base
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ITA |
21801557 -
STATISTICA ECONOMICA
(obiettivi)
La Statistica economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere decisioni economiche un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-quantitative sui fenomeni economici collettivi. Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli strumenti concettuali e analitici per comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi. Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) studiare problemi e metodi per la misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti economici collettivi; II) fornire alcuni strumenti essenziali per lo studio della dinamica economica nel tempo e nello spazio; III) introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti fenomeni economici attraverso modelli aggregati e disaggregati.
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DE CASTRIS MARUSCA
( programma)
Parte prima. Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e aggregati economici. Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti dell’accumulazione, conti patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema di riferimento contabile). La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e lavoro). I Numeri Indici: metodi di costruzione e proprietà, NI della produzione, dei prezzi, per i confronti internazionali.
Parte seconda. Analisi territoriale dei fenomeni economico-produttivi: indici di localizzazione, concentrazione, specializzazione, Shift and Share Analysis. Misure della produzione e della produttività. La relazione funzionale tra consumo e reddito: problemi di stima e di specificazione. Definizioni e misure della povertà. Il modello leonteviano delle interdipendenze strutturali. Attivazione diretta e indiretta.
( testi)
Parte prima. Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino, Bologna, 2003: capitoli I, II e IV; Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000: cap. 4, §§ 1 e 2; cap. 1 §§1 e 2 (tranne § 2.5), 3, 4, 5.1, 5.2, 5.3 (escluso indice di Geary e Khamis).
Dispense integrative relative alla parte prima:
Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M., 2006. “La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C., 2005. “Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007. “I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007. Esercizi e soluzioni relativi alla parte prima, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007 (facoltativo).
Parte seconda. Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000: cap.7 §§ 1, 2, 3.1; 3.2; 3.3, 4.1 e 4.5, capitolo 10, §§ 1, 2.1, 2.2, 2.3 ; cap. 13 §§ 1, 2, 3.2; 3.3, 4.1 e 4.3; cap. 12, § 6; cap. 4, §§ 3. 1 e 3.2.
Dispensa integrativa (facoltativa): Esercizi e soluzioni relativi alla seconda parte, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007.
Dispensa integrativa: L’analisi della povertà: concetti, metodi e scale di equivalenza, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007.
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SECS-S/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801578 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
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SICLARI MASSIMO
( testi)
TESTI CONSIGLIATI
F. SORRENTINO, LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO, PADOVA, CEDAM, 2009
M. SICLARI (A CURA DI), I MUTAMENTI DELLA FORMA DI GOVERNO FRA MODIFICAZIONI TACITE E PROGETTI DI RIFORMA , ROMA, ARACNE, 2008.
UN QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO DEI TEMI TRATTATI NEL CORSO PUÒ ESSERE RINVENUTO IN:
F. MODUGNO (A CURA DI), LINEAMENTI DI DIRITTO PUBBLICO, TORINO, GIAPPICHELLI, 2010.
LO STUDENTE DOVRÀ INOLTRE ESSERE IN POSSESSO DEI TESTI NORMATIVI AGGIORNATI PER LO STUDIO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, COME, AD ES., M. SICLARI (A CURA DI), LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA NEL TESTO VIGENTE, ARACNE, ROMA, 2007, 4.A ED.
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8
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801593 -
DIRITTO CIVILE
(obiettivi)
IL PRIMO (DA 4 CFU) HA AD OGGETTO LA TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO: VENGONO IN PARTICOLARE INDAGATE LE MOLTEPLICI ARTICOLAZIONI DELL’AUTONOMIA PRIVATA, DALLE SUE RADICI DOMMATICHE AI SUOI PROFILI APPLICATIVI, CON ATTENZIONE PRECIPUA AI PROGRESSIVI SVILUPPI DEL SISTEMA, SIA INTERPRETATIVI, SIA NORMATIVI; L’ANALISI DELLA FENOMENOLOGIA DEGLI ATTI DI AUTONOMIA PRIVATA E DELLA MORFOLOGIA DEL CONTRATTO, CON LE CLASSIFICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE E RICORRENTI CUI CONDUCE, CONSENTE DI ADOTTARE UNA PROSPETTIVA AL CONTEMPO PIÙ PRAGMATICA E PIÙ TRASVERSALE NELLO STUDIO DI QUESTO PARTICOLARE, MA CENTRALE, AMBITO DEL DIRITTO PRIVATO.
IL SECONDO MODULO (DA 4 CFU) HA AD OGGETTO LA RISOLUZIONE NEGOZIALE DELLE CONTROVERSIE ED IN PARTICOLARE IL CONTRATTO DI TRANSAZIONE.
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21801594 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
IL DIRITTO REGIONALE ACQUISTA UN’IMPORTANZA CRESCENTE CON L’EMERGERE DEL C.D. NEOREGIONALISMO, CHE SI AFFERMA IN ITALIA ALMENO DALLA PRIMA METÀ DEGLI ANNI ’90 E CHE, DOPO UN LUNGO E TRAVAGLIATO CAMMINO, APPRODERÀ NELLE RIFORME OPERATE DALLE LEGGI COSTITUZIONALI N. 1/1999 E N. 3/2001. IN VIRTÙ DI QUESTE DUE REVISIONI COSTITUZIONALI, LE REGIONI HANNO CONQUISTATO UNA POSIZIONE CENTRALE NELLA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE, TRATTEGGIATA DALL’ART. 114 COST.
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE LO STUDIO DELL’AUTONOMIA DELLE REGIONI.
CENTRALE NEL CORSO SARA' LO STUDIO DELL'ORDINAMENTO DELLA REGIONE LAZIO.
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21801594-1 -
DIRITTO REGIONALE EUROPEO
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4
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IUS/08
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32
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801594-2 -
DIRITTO REGIONALE EUROPEO 2
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4
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IUS/08
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32
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801779 -
CONTABILITA' DI STATO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo fornire gli strumenti per la comprensione della Contabilità di Stato, una materia che negli ultimi anni è stata oggetto di importanti interventi riformatori sotto la spinta delle influenze provenienti dall’Unione Europea. Gli obiettivi formativi saranno volti offrire: a)Una analisi del quadro costituzionale, normativo, degli istituti, dei Soggetti e dei documenti, nonché delle influenze dell’Unione europea sugli strumenti e sulle scelte di finanza pubblica; b)Un approfondimento critico particolarmente attento alle tematiche attuali: federalismo fiscale, vincolo del pareggio di bilancio, rapporti con l’Unione europea, spending review.
Si consentirà così ai discenti da una parte, di apprendere gli elementi fondamentali della materia, anche a fini concorsuali per le future sfide del loro percorso post laurea, dall’altra, di acquisire una capacità di analisi critica sui temi oggetto di studio, perché la Contabilità di Stato è una materia che, fuoriuscita dagli angusti spazi della scienza contabile, studia la funzione di indirizzo, coordinamento e programmazione delle risorse pubbliche, influenzando la vita economica e sociale del Paese.
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21801864 -
ECONOMIA AZIENDALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI UTILI PER LA COMPRENSIONE DELL’ ECONOMIA AZIENDALE.
LA PRIMA PARTE DEL CORSO FORNISCE LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA E DEL COMPORTAMENTO
DEL SISTEMA AZIENDALE, APPROFONDENDO LE DIVERSE CARATTERISTICHE E FINALITÀ CHE CONTRADDISTINGUONO LE AZIENDE DI EROGAZIONE E LE IMPRESE.
NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO SI FORNISCONO AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI BASILARI IN TEMA DI RILEVAZIONI CONTABILE.
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ONESTI TIZIANO
( programma)
MODULO I: L’ECONOMIA DELL’AZIENDA (6 CFU) L’ECONOMIA AZIENDALE E LA RAGIONERIA. LO STUDIO DELLE CONDIZIONI DI ESISTENZA DELL’ORGANISMO AZIENDALE; LA COMPONENTE PERSONALE E I MEZZI OPERATIVI DELL’AZIENDA. OGGETTO DELL’AZIENDA. SOGGETTI AZIENDALI: “SOGGETTI GIURIDICI” E “SOGGETTO ECONOMICO”. ORGANIZZAZIONE. LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. VARI TIPI DI AZIENDA. L’ISTITUZIONE DELL’AZIENDA, LA SUA LOCALIZZAZIONE, LA SUA DIMENSIONE. L’AZIENDA DI EROGAZIONE: CARATTERISTICHE GENERALI E SCHEMI DI GESTIONE. LE AZIENDE DI PRODUZIONE PER LO SCAMBIO DI BENI E SERVIZI: LE IMPRESE. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’ IMPRESA. EQUILIBRIO ECONOMICO ED ECONOMICITÀ. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI DALL’ IMPRESA. IL RISCHIO D’IMPRESA E I SOGGETTI SU CUI ESSO GRAVA. L’EFFICIENZA AZIENDALE. IL PROCESSO DI FORMAZIONE DEL REDDITO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO; LA DINAMICA RELAZIONE TRA CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO. LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA. IL PROCESSO DI CRESCITA DIMENSIONALE DELLE IMPRESE: LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI, LA NATURA, LA STRUTTURA, LE OPERAZIONI INTERNE DI SCAMBIO E DI PRODUZIONE NEI GRUPPI DI IMPRESE. MODULO II: ELEMENTI DI CONTABILITÀ (2/3 CFU) TEORIA E METODO DELLA PARTITA DOPPIA. IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA APPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE. LE RILEVAZIONI CONTABILI DELLE OPERAZIONI DI COSTITUZIONE E DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI FUNZIONAMENTO. LE SCRITTURE DI CHIUSURA E DI RIAPERTURA DEI CONTI.
( testi)
G. ZANDA, LINEAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, KAPPA, ROMA, ULT.ED.;
T. ONESTI (A CURA DI), ESERCITAZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE, GIAPPICHELLI, TORINO, 2002.
NEL CORSO DELLE LEZIONI VERRANNO FORNITI PRECISI RIFERIMENTI PER L’UTILIZZO DEI TESTI CONSIGLIATI, NONCHÈ INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE E/O MATERIALI INTEGRATIVI PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI SU SPECIFICHE TEMATICHE
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SECS-P/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801942 -
STORIA E CULTURE DELL'AMBIENTE
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTA ATTIVITA' CONSIGLIATE - (visualizza)
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21801051 -
ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DELL’ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E NON PROFIT. AL TERMINE DEL CORSO, GLI STUDENTI DEVONO AVERE ACQUISITO LA CAPACITA' DI COMPRENDERE I FONDAMENTALI PROBLEMI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E DI RILEVAZIONE CHE CARATTERIZZANO LE AZIENDE PUBBLICHE E LE AZIENDE NON PROFIT.
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PIERI VALERIO
( programma)
PARTE I: RICHIAMI DI ECONOMIA AZIENDALE L’ECONOMIA AZIENDALE: L’OGGETTO E IL METODO - LA DEFINIZIONE DI AZIENDA - LA CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE - IL SOGGETTO GIURIDICO DELL’AZIENDA-IL SOGGETTO ECONOMICO DELL’AZIENDA. LE DECISIONI AZIENDALI: FASI LOGICHE, CONFLITTO ED EQUILIBRIO TRA INTERESSI OGGETTIVI E SOGGETTIVI, POSIZIONE DEL SOGGETTO ECONOMICO. IL CRITERIO DELL’ECONOMICITÀ NEL CONTESTO DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE. L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DELLA GESTIONE. PARTE II: L’ECONOMIA DELLE AZIENDE E LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ASPETTI DEFINITORI E CLASSIFICAZIONI - IL PARADIGMA DELLA PERFORMANCE DELLA PA - IL SISTEMA DEI BENI NEL CONTESTO DELLE AZIENDE PUBBLICHE: IL PATRIMONIO PUBBLICO – IL SISTEMA DELLE PERSONE: LA GOVERNANCE E L’ORGANIZZAZIONE NELLE AZIENDE PUBBLICHE - PROCESSI DI DECISIONE, ESECUZIONE E CONTROLLO NEGLI ENTI LOCALI: FUNZIONI ASSEGNATE E ASSETTI ISTITUZIONALI; I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE E DI PROGRAMMAZIONE; IL BILANCIO DI PREVISIONE: LA STRUTTURA E LA GESTIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE, PRINCIPI DI BILANCIO, PROCEDURA E TEMPI DI REDAZIONE; L’ESERCIZIO PROVVISORIO E LA GESTIONE PROVVISORIA; GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITÀ DEL BILANCIO; IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE: LOGICA E FINALITÀ, PROCESSO DI FORMAZIONE, CONTENUTI E STRUTTURA, OBIETTIVI E INDICATORI – IL RENDICONTO: PROCESSO DI FORMAZIONE, CONTENUTO DEL RENDICONTO, PRINCIPI DI CONTABILITÀ FINANZIARIA, I RESIDUI DI BILANCIO, LE ECONOMIE E LE DISECONOMIE, IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE TRA COMPETENZA FINANZIARIA ED ECONOMIA, IL CONTO ECONOMICO E IL CONTO DEL PATRIMONIO. PARTE III: L’ECONOMIA DELLE AZIENDE NON PROFIT ASPETTI DEFINITORI E CLASSIFICAZIONI - FORME GIURIDICHE DELLE AZIENDE NON PROFIT – LE PECULIARITÀ ORGANIZZATIVE E GESTIONALI DELLE AZIENDE NON PROFIT - LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA GESTIONE – GLI ASSETTI E LE DINAMICHE DI GOVERNANCE DELLE AZIENDE NON PROFIT – LA PROGRAMMAZIONE E LA RENDICONTAZIONE DELLA GESTIONE – LA COMUNICAZIONE ESTERNA.
( testi)
NEL CORSO DELLE LEZIONI, VERRANNO DISTRIBUITE ALCUNE DISPENSE E ULTERIORE MATERIALE DIDATTICO E DI APPROFONDIMENTO A CURA DEL DOCENTE. A TAL FINE, VERRÀ UTILIZZATO IL SITO: HTTP://SCIENZEPOLITICHE.UNIROMA3.IT/VPIERI/ IL PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI VERRÀ COMUNICATO AL TERMINE DEL CORSO, PRIMA DELL'INIZIO DELLA SESSIONE D'ESAMI.
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SECS-P/07
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801469 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI RICOSTRUIRE L’EVOLUZIONE DELLA STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO DALLA PRIMA ETA’ MODERNA FINO AL XX SECOLO. IN PARTICOLARE SI EVIDENZIERANNO LE CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTISMO E DEL COSTITUZIONALISMO LIBERALE. NELL’ULTIMA PARTE DEL CORSO SI FORNIRANNO ALCUNI SPUNTI DI ANALISI DELLA STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA
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21801478 -
SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e analitici di base per capire e analizzare le logiche di funzionamento delle pubbliche amministrazioni nella loro duplice veste di organizzazioni complesse e attori centrali nei processi di produzione delle politiche pubbliche.
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21801578 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
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SICLARI MASSIMO
( testi)
TESTI CONSIGLIATI
F. SORRENTINO, LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO, PADOVA, CEDAM, 2009
M. SICLARI (A CURA DI), I MUTAMENTI DELLA FORMA DI GOVERNO FRA MODIFICAZIONI TACITE E PROGETTI DI RIFORMA , ROMA, ARACNE, 2008.
UN QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO DEI TEMI TRATTATI NEL CORSO PUÒ ESSERE RINVENUTO IN:
F. MODUGNO (A CURA DI), LINEAMENTI DI DIRITTO PUBBLICO, TORINO, GIAPPICHELLI, 2010.
LO STUDENTE DOVRÀ INOLTRE ESSERE IN POSSESSO DEI TESTI NORMATIVI AGGIORNATI PER LO STUDIO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, COME, AD ES., M. SICLARI (A CURA DI), LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA NEL TESTO VIGENTE, ARACNE, ROMA, 2007, 4.A ED.
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801593 -
DIRITTO CIVILE
(obiettivi)
IL PRIMO (DA 4 CFU) HA AD OGGETTO LA TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO: VENGONO IN PARTICOLARE INDAGATE LE MOLTEPLICI ARTICOLAZIONI DELL’AUTONOMIA PRIVATA, DALLE SUE RADICI DOMMATICHE AI SUOI PROFILI APPLICATIVI, CON ATTENZIONE PRECIPUA AI PROGRESSIVI SVILUPPI DEL SISTEMA, SIA INTERPRETATIVI, SIA NORMATIVI; L’ANALISI DELLA FENOMENOLOGIA DEGLI ATTI DI AUTONOMIA PRIVATA E DELLA MORFOLOGIA DEL CONTRATTO, CON LE CLASSIFICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE E RICORRENTI CUI CONDUCE, CONSENTE DI ADOTTARE UNA PROSPETTIVA AL CONTEMPO PIÙ PRAGMATICA E PIÙ TRASVERSALE NELLO STUDIO DI QUESTO PARTICOLARE, MA CENTRALE, AMBITO DEL DIRITTO PRIVATO.
IL SECONDO MODULO (DA 4 CFU) HA AD OGGETTO LA RISOLUZIONE NEGOZIALE DELLE CONTROVERSIE ED IN PARTICOLARE IL CONTRATTO DI TRANSAZIONE.
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21801594 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
IL DIRITTO REGIONALE ACQUISTA UN’IMPORTANZA CRESCENTE CON L’EMERGERE DEL C.D. NEOREGIONALISMO, CHE SI AFFERMA IN ITALIA ALMENO DALLA PRIMA METÀ DEGLI ANNI ’90 E CHE, DOPO UN LUNGO E TRAVAGLIATO CAMMINO, APPRODERÀ NELLE RIFORME OPERATE DALLE LEGGI COSTITUZIONALI N. 1/1999 E N. 3/2001. IN VIRTÙ DI QUESTE DUE REVISIONI COSTITUZIONALI, LE REGIONI HANNO CONQUISTATO UNA POSIZIONE CENTRALE NELLA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE, TRATTEGGIATA DALL’ART. 114 COST.
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE LO STUDIO DELL’AUTONOMIA DELLE REGIONI.
CENTRALE NEL CORSO SARA' LO STUDIO DELL'ORDINAMENTO DELLA REGIONE LAZIO.
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21801594-1 -
DIRITTO REGIONALE EUROPEO
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4
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IUS/08
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32
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801594-2 -
DIRITTO REGIONALE EUROPEO 2
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4
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IUS/08
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32
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801779 -
CONTABILITA' DI STATO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo fornire gli strumenti per la comprensione della Contabilità di Stato, una materia che negli ultimi anni è stata oggetto di importanti interventi riformatori sotto la spinta delle influenze provenienti dall’Unione Europea. Gli obiettivi formativi saranno volti offrire: a)Una analisi del quadro costituzionale, normativo, degli istituti, dei Soggetti e dei documenti, nonché delle influenze dell’Unione europea sugli strumenti e sulle scelte di finanza pubblica; b)Un approfondimento critico particolarmente attento alle tematiche attuali: federalismo fiscale, vincolo del pareggio di bilancio, rapporti con l’Unione europea, spending review.
Si consentirà così ai discenti da una parte, di apprendere gli elementi fondamentali della materia, anche a fini concorsuali per le future sfide del loro percorso post laurea, dall’altra, di acquisire una capacità di analisi critica sui temi oggetto di studio, perché la Contabilità di Stato è una materia che, fuoriuscita dagli angusti spazi della scienza contabile, studia la funzione di indirizzo, coordinamento e programmazione delle risorse pubbliche, influenzando la vita economica e sociale del Paese.
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LINGUA A SCELTA II ANNO - SCIENZE POLITICHE - (visualizza)
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LINGUA A SCELTA II ANNO - SCIENZE POLITICHE - (visualizza)
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ULTERIORI ATTIVITA' FORMATIVE - (visualizza)
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21801847 -
ABILITA' INFORMATICHE E TELEMATICHE
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
21801848 -
TIROCINI FORMATIVI (STAGE)
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
21801849 -
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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21801850 -
SEMINARI
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801846 -
CONOSCENZE LINGUISTICHE
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ULTERIORI ATTIVITA' FORMATIVE - (visualizza)
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21801847 -
ABILITA' INFORMATICHE E TELEMATICHE
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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TIROCINI FORMATIVI (STAGE)
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
21801849 -
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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21801850 -
SEMINARI
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21801846 -
CONOSCENZE LINGUISTICHE
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